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Autore: Oggetto: Giro d'Italia 2008: prime indiscrezioni e novitá

Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/11/2007 alle 22:19
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5a TAPPA: SCALEA (da confermare) - CONTURSI TERME
6a TAPPA: CONTURSI TERME - VIESTE (o PESCHICI)


Gran bella notizia per la provincia di Salerno, sono sicuro che quella di Contursi sarà una bella tappa, sarà un percorso molto ondulato, il classico mangia e bevi e gli ultimi 2.5 km sono in salita, terreno ideale per fughe da lontano o colpi di mano dei cacciatori di classiche.
Io naturalmente sarò "live"


La salita di 2,5 Km è quella per arrivare nel centro del paese che è Contursi Terme. Secondo me arriveranno in basso, nella località Bagni Contursi, dove si trovano gli impianti termali (e, di conseguenza, dove dovrebbe esserci più spazio per collocare tutte le strutture)

 

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  postato il 25/11/2007 alle 22:42
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5a TAPPA: SCALEA (da confermare) - CONTURSI TERME
6a TAPPA: CONTURSI TERME - VIESTE (o PESCHICI)


Gran bella notizia per la provincia di Salerno, sono sicuro che quella di Contursi sarà una bella tappa, sarà un percorso molto ondulato, il classico mangia e bevi e gli ultimi 2.5 km sono in salita, terreno ideale per fughe da lontano o colpi di mano dei cacciatori di classiche.
Io naturalmente sarò "live"



Sono sicuro al 99% che parte da Belvedere e nn da Scalea la tappa.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 25/11/2007 alle 22:48
Originariamente inviato da EugeRambler

plan de corones non è il mostro che volevano far credere, anzi...non vale un quarto di mortirolo

Aspetta, è bene che si faccia un distinguo fra la prima parte del Plan de Corones e la seconda.
In pratica, si può ben dire che il "vero" Kronplatz inizia al settimo chilometro di ascesa.
I primi sette sono semplici, ma gli ultimi dieci sono terribili...

Il tratto dal settimo km all'inizio dello sterrato prevede 3.5 km al 10.5%.
L'ultimo tratto di strada si inerpica fino a raggiungere pendenze notevoli:
2.7 km all'11.6%, poi un tratto di falsopiano di 4-500 metri, infine gli ultimi 1500 metri al 13.3%, con punte al 24%.

Insomma, che non sia una salita dura non è assolutamente vero.
Possiamo discutere se sia corretto o meno far passare i corridori su strade con pendenze tanto ardue, possiamo criticare la scelta di "utilizzare" il Kronplatz per una crono-scalata invece di inserirlo in una tappa in linea, ma che sia un'ascesa veramente tosta è indubbio.
Anche perché è un over 2000, quindi c'è da considerare anche l'ulteriore difficoltà che l'altitudine comporta.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/11/2007 alle 22:53
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plan de corones non è il mostro che volevano far credere, anzi...non vale un quarto di mortirolo

Aspetta, è bene che si faccia un distinguo fra la prima parte del Plan de Corones e la seconda.
In pratica, si può ben dire che il "vero" Kronplatz inizia al settimo chilometro di ascesa.
I primi sette sono semplici, ma gli ultimi dieci sono terribili...

Il tratto dal settimo km all'inizio dello sterrato prevede 3.5 km al 10.5%.
L'ultimo tratto di strada si inerpica fino a raggiungere pendenze notevoli:
2.7 km all'11.6%, poi un tratto di falsopiano di 4-500 metri, infine gli ultimi 1500 metri al 13.3%, con punte al 24%.

Insomma, che non sia una salita dura non è assolutamente vero.
Possiamo discutere se sia corretto o meno far passare i corridori su strade con pendenze tanto ardue, possiamo criticare la scelta di "utilizzare" il Kronplatz per una crono-scalata invece di inserirlo in una tappa in linea, ma che sia un'ascesa veramente tosta è indubbio.
Anche perché è un over 2000, quindi c'è da considerare anche l'ulteriore difficoltà che l'altitudine comporta.


Ma magari Euge l'ha fatta con la bicicletta, dunque potresti evitarci l'inutile enunciazione dell'altimetria....grrrrrazie.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 25/11/2007 alle 23:06
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plan de corones non è il mostro che volevano far credere, anzi...non vale un quarto di mortirolo

Aspetta, è bene che si faccia un distinguo fra la prima parte del Plan de Corones e la seconda.
In pratica, si può ben dire che il "vero" Kronplatz inizia al settimo chilometro di ascesa.
I primi sette sono semplici, ma gli ultimi dieci sono terribili...

Il tratto dal settimo km all'inizio dello sterrato prevede 3.5 km al 10.5%.
L'ultimo tratto di strada si inerpica fino a raggiungere pendenze notevoli:
2.7 km all'11.6%, poi un tratto di falsopiano di 4-500 metri, infine gli ultimi 1500 metri al 13.3%, con punte al 24%.

Insomma, che non sia una salita dura non è assolutamente vero.
Possiamo discutere se sia corretto o meno far passare i corridori su strade con pendenze tanto ardue, possiamo criticare la scelta di "utilizzare" il Kronplatz per una crono-scalata invece di inserirlo in una tappa in linea, ma che sia un'ascesa veramente tosta è indubbio.
Anche perché è un over 2000, quindi c'è da considerare anche l'ulteriore difficoltà che l'altitudine comporta.


Ma magari Euge l'ha fatta con la bicicletta, dunque potresti evitarci l'inutile enunciazione dell'altimetria....grrrrrazie.

Senti, non è che le altimetrie dicono cavolate!
991 metri di dislivello in 10 km (la seconda parte della salita), pendenza che non scende quasi mai sotto il 10% dopo i primi 7.
È inutile negare l'evidenza: la matematica non è mai stata un'opinione.

Se uno fa lo Zoncolan (esempio) e dice che se l'aspettava più duro, non per forza di cose vuol dire che le altimetrie andrebbero riscritte.

 

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  postato il 25/11/2007 alle 23:17
in realta' c'e' solo un breve tratto al 24%,per il resto sono pendenze ''normali'',nel senso normali per una salita durissima come puo' essere il Mortirolo,ma non astronomiche

 

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  postato il 25/11/2007 alle 23:19
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La salita di 2,5 Km è quella per arrivare nel centro del paese che è Contursi Terme. Secondo me arriveranno in basso, nella località Bagni Contursi, dove si trovano gli impianti termali (e, di conseguenza, dove dovrebbe esserci più spazio per collocare tutte le strutture)


Credo tu abbia ragione, conosco abbastanza bene il paese e non mi sembra ci siano spazi adatti per ospitare tutta la logistica del Giro.
Più probabile l'arrivo nella zona termale, anche perchè sarebbe un'ottima promozione per gli impianti esistenti.
In ogni caso penso sia una tappa adatta alle fughe, in quelle zone di pianura c'è ne ben poca.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 25/11/2007 alle 23:21
ribadisco:
arrivare al furcia è una salita normale, nulla di eccessivo, qualche pezzo duretto nel finale, tutto sommato roba che non spaventa nessuno.
come plan de corones considero solamente i circa 5 km dal passo furcia alla cima e, ripeto, sono stati "pompati" alla grande. come salita non vale un decimo della fama che le hanno costruito intorno.

abajia, monta in bicicletta e va' a fare quella salitella, poi ci dirai con un po' di cognizione di causa

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/11/2007 alle 23:24
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plan de corones non è il mostro che volevano far credere, anzi...non vale un quarto di mortirolo

Aspetta, è bene che si faccia un distinguo fra la prima parte del Plan de Corones e la seconda.
In pratica, si può ben dire che il "vero" Kronplatz inizia al settimo chilometro di ascesa.
I primi sette sono semplici, ma gli ultimi dieci sono terribili...

Il tratto dal settimo km all'inizio dello sterrato prevede 3.5 km al 10.5%.
L'ultimo tratto di strada si inerpica fino a raggiungere pendenze notevoli:
2.7 km all'11.6%, poi un tratto di falsopiano di 4-500 metri, infine gli ultimi 1500 metri al 13.3%, con punte al 24%.

Insomma, che non sia una salita dura non è assolutamente vero.
Possiamo discutere se sia corretto o meno far passare i corridori su strade con pendenze tanto ardue, possiamo criticare la scelta di "utilizzare" il Kronplatz per una crono-scalata invece di inserirlo in una tappa in linea, ma che sia un'ascesa veramente tosta è indubbio.
Anche perché è un over 2000, quindi c'è da considerare anche l'ulteriore difficoltà che l'altitudine comporta.


Ma magari Euge l'ha fatta con la bicicletta, dunque potresti evitarci l'inutile enunciazione dell'altimetria....grrrrrazie.

Senti, non è che le altimetrie dicono cavolate!


No, le altimetrie no...

 

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  postato il 25/11/2007 alle 23:31
Altimetrie e dislivelli sono dati significativi ma non hanno un valore assoluto, è importante anche il modo in cui sono distribuite.
Io non ho mai fatto salite del genere però, dal racconto di persone che le hanno affrontate in bici ho capito che è molto più difficile affrontare una salita come il Mortirolo che non molla mai piuttosto che un Plan de Corones che, salendo a strappi, raggiunge si punte del 24% ma offre anche diversi tratti in cui è possibile riprendere fiato e ciò è di fondamentale importanza quando senti il cuore che sta per esplodere.
Per valutare la durezza delle salite quindi non basta vedere i dati numerici ma bisogna ragionare anche su come potranno essere percepite.

Resto comunque dell'idea che fa più selezione una tappa con tre salite al 7% piuttosto che una frazione con una sola asperità al 10.

 

[Modificato il 25/11/2007 alle 23:33 by W00DST0CK76]

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  postato il 25/11/2007 alle 23:39
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abajia, monta in bicicletta e va' a fare quella salitella, poi ci dirai con un po' di cognizione di causa

Beh, se dovessi esprimere delle impressioni personali dopo aver fatto il Corones in bicicletta...di sicuro mi sembrerebbe molto più duro di quanto dicono le altimetrie, ahimè! Per cui finirei con l'alimentare spropositatamente la sua fama, fino all'inverosimile!

 

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  postato il 25/11/2007 alle 23:41
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plan de corones non è il mostro che volevano far credere, anzi...non vale un quarto di mortirolo

Aspetta, è bene che si faccia un distinguo fra la prima parte del Plan de Corones e la seconda.
In pratica, si può ben dire che il "vero" Kronplatz inizia al settimo chilometro di ascesa.
I primi sette sono semplici, ma gli ultimi dieci sono terribili...

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Insomma, che non sia una salita dura non è assolutamente vero.
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Ma magari Euge l'ha fatta con la bicicletta, dunque potresti evitarci l'inutile enunciazione dell'altimetria....grrrrrazie.

Senti, non è che le altimetrie dicono cavolate!


No, le altimetrie no...

E infatti stavolta mi sono limitato a riportare le altimetrie!
...stavolta...

 

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  postato il 25/11/2007 alle 23:54
Altre due cose che mi garbano poco di questo tracciato sono l'inizio e la fine.
Non ho mai amato le cronosquadre e mi chiedo perchè abbiano deciso di rispolverarle al Giro dopo che eravamo finalmente riusciti a liberarcene al Tour.
Trovo poi insensato far partire la corsa con una frazione del genere, è frustrante vedere che la prima maglia rosa debba essere assegnata in base alle gerarchie delle squadre, un Gasparotto non si trova mica ogni anno!

Non mi piace nemmeno la crono all'ultima tappa, preferisco la passerela con volatone o colpo da finisseur nel finale, è più suggestivo vedere terminare il giro a tutti i corridori insieme piuttosto che uno per volta (i primi già dal mattino). Ma forse queste sono solo mie paranoie da purista

 

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  postato il 26/11/2007 alle 02:32
Ragazzi, io il Plan l'ho fatto (solo a piedi s'intende ), e se devo dare un giudizio mi trovo nel mezzo, ma tecnicamente parlando dalla parte di Zome.
Sale a strappi, già dal Furcia, con lunghi rettilinei in cui poter rifiatare, è vero, ma per quanto io non avrei mai fatto arrivare una cronoscalata (esercizio che di per se mi piace, ma su altri tipi di ascese) proprio al Plan, perchè ritengo che la Montagna di Brunico perda molto del suo fascino "tenebroso" (a prescindere dal fatto che non stiamo parlando di un Mortirolo, ma neanche di un Finestre o dello Zoncolan), è proprio quel continuo alternarsi di tratti in apnea a pendenze più abbordabili (in cui, dato l'esercizio, non potersi risparmiare ma anzi dover rilanciare a tutta), il tutto ben sopra i 2000 mt di quota (infatti se non ci sarà il Gavia sarà con tutta probabilità la cima Coppi della corsa),tra probabili rafficate di vento da far paura (non dimentichiamoci che due anni fa fu anche Eolo uno dei motivi che fecero prendere alla direzione la decisione di non arrivare in cima), a farlo diventare una prova non solo difficilissima, ma molto importante anche ai fini della classifica. Affrontare quella giornata con una condizione in calando, dopo un week_end targato Pampeago_Fedaia (con abbondante contorno), potrebbe costare carissimo per la classifica.
Parlo di minuti, non di poche decine di secondi.
Più ci penso e più credo che sarà quello uno degli snodi fondamentali della corsa, oltre che, forse, il più spettacolare, con quell'ultimo km da brividi.

 

[Modificato il 26/11/2007 alle 02:43 by Pirata x sempre]

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/11/2007 alle 07:18
sono d'accordo in tutto e per tutto con Pirata x sempre, fatta a cronometro può scavare dei solchi, visto che a tratti è solo questione di forza pura, secondo me può far paura fino al punto da smorzare gli animi nelle bellissime tappe precedenti, sarebbe stata meglio come primo arrivo in salita.
ehm.. fatta moooolto piano, ma quest'estate, approfittando di un breve soggiorno in val Badia, ho fatto un sopralluogo proprio lassù in compagnia di mio marito...mi meraviglio che abbiano deciso di rifare l'arrivo, perchè la strada, a parte i primi 500 m dopo il bivio alla funivia del Furcia, era ridiventata un vero e proprio sentiero di montagna, a stento percorribile in bici da corsa, anzi il falsopiano, che aggira per 180 gradi la montagna,conducendo ad uno splendido affaccio su Brunico e la Val Pusteria, era un susseguirsi di buche a causa del ristagno dell'acqua dopo le piogge. Il tratto più tragico è l'ultimo dirittone (300-400 m) ben oltre il 20%, in una crono devi arrivare alla fine già a tutta e oltre e proprio là trovi il 24%.. io tiravo con le braccia, con la schiena, se avessi potuto con i denti...perchè se scendi dalla bici non risali più!
con tutto il rispetto per il Mortirolo, tali atti non sono stata costretta a farli lassù.
Inoltre con quelle pendenze comincia a contare meno il rapporto peso/potenza, e diventa decisamente più influente (in negativo) il puro peso dell'atleta.
Con tutto ciò ben vengano le salite dure e molto dure, dove si accende sempre la battaglia, e dove gli uomini di classifica si trovano uno contro l'altro, temo la crono più per l'effetto psicologico che può avere nelle tappe precedenti, visto che serve tanta, ma tanta forza

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/11/2007 alle 11:41
non so che distacchi possa fare Plan de Corones,di solito nelle cronoscalate non sono mai enormi,credo che potranno esserci 2 minuti tra il 1° e il 10°

 

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  postato il 26/11/2007 alle 11:54
Originariamente inviato da Pirata x sempre

Ragazzi, io il Plan l'ho fatto (solo a piedi s'intende ), e se devo dare un giudizio mi trovo nel mezzo, ma tecnicamente parlando dalla parte di Zome.
Sale a strappi, già dal Furcia, con lunghi rettilinei in cui poter rifiatare, è vero, ma per quanto io non avrei mai fatto arrivare una cronoscalata (esercizio che di per se mi piace, ma su altri tipi di ascese) proprio al Plan, perchè ritengo che la Montagna di Brunico perda molto del suo fascino "tenebroso" (a prescindere dal fatto che non stiamo parlando di un Mortirolo, ma neanche di un Finestre o dello Zoncolan), è proprio quel continuo alternarsi di tratti in apnea a pendenze più abbordabili (in cui, dato l'esercizio, non potersi risparmiare ma anzi dover rilanciare a tutta), il tutto ben sopra i 2000 mt di quota (infatti se non ci sarà il Gavia sarà con tutta probabilità la cima Coppi della corsa),tra probabili rafficate di vento da far paura (non dimentichiamoci che due anni fa fu anche Eolo uno dei motivi che fecero prendere alla direzione la decisione di non arrivare in cima), a farlo diventare una prova non solo difficilissima, ma molto importante anche ai fini della classifica. Affrontare quella giornata con una condizione in calando, dopo un week_end targato Pampeago_Fedaia (con abbondante contorno), potrebbe costare carissimo per la classifica.
Parlo di minuti, non di poche decine di secondi.
Più ci penso e più credo che sarà quello uno degli snodi fondamentali della corsa, oltre che, forse, il più spettacolare, con quell'ultimo km da brividi.


Personalmente credo che ci potranno essere grossi distacchi solo nel caso di "bambole" clamorose, paradossalmente ci potrebbe essere più differenza nei tratti in cui la salita spiana che nelle rampe al 24%, in quelle fasi potrebeb avvantaggiarsi sensibilmente chi ha meno bisogno di riprendere fiato.
Caro Peppe, è un piacere rileggerti

 

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  postato il 26/11/2007 alle 12:49
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Personalmente credo che ci potranno essere grossi distacchi solo nel caso di "bambole" clamorose, paradossalmente ci potrebbe essere più differenza nei tratti in cui la salita spiana che nelle rampe al 24%, in quelle fasi potrebeb avvantaggiarsi sensibilmente chi ha meno bisogno di riprendere fiato.


D'accordissimo con Franz... Zoncolan docet, se mi è permesso il paragone.

L'anonimo utente del mio blog dopo avermi edotto sul tracciato delle tappe calabresi mi informa (e volentieri vi rigiro, ma con ovvia delusione vista la mia location geografica) che l'arrivo toscano sarà a San Vincenzo (LI). E se lo dice lui...

 

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  postato il 26/11/2007 alle 13:18
infatti le salite con eccessiva pendenza, vedi angliru, zoncolan e secondo me plan de corones, non fanno grandissimi distakki, perke si va su tuttti pianissimo, fatta eccezione ovviamente di eventuali crisi....
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/11/2007 alle 13:22
Io credo che Di Luca sullo Zoncolan si sia salvato anche grazie... alla vista! (oltre alla tranquillità che gli derivava da un vantaggio già consolidato)
a parte gli scherzi, una salita del genere affrontata a cronometro è tutta un'altra cosa. Quando il corridore sente di aver qualcosa in meno degli avversari su una lunga salita capisce in fretta se sarà in grado di rispondere alle accelerazioni o no, in caso negativo, se il percorso della tappa lo consente, la cosa migliore è calare di poco l'andatura, controllando visivamente il distacco, in modo da evitare di andare del tutto fuori giri, essere poi costretto a calare di molto la velocità e perdere subito di vista gli avversari. Ci vuole tanta esperienza, ma poi magari se calano gli altri le energie ti tornano da sole. Per Di Luca fu importantissimo vedere gli avversari poche decine di metri più avanti (anche grazie alle forti pendenze), ma in una tappa a cronometro questa possibilità di salvarsi con l'esperienza non c'è! Lì il 5% in meno si traduce in una quantità di secondi corrispondente, è quasi matematico quando sei a tutta dall'inizio alla fine, mentre con l'avversario davanti entra in gioco in misura maggiore la componente psicologica. Fra i primi 10 delle cronoscalate ci sono pochi secondi di differenza anche perchè davanti arrivano pure gli specialisti che attendono quelle tappe e si risparmiano nelle precedenti, l'anno scorso ad es. ricordo Simoni a più di 1 minuto e Riccò quasi a 2, non credo che se si fosse arrivati a Oropa con una tappa in linea, pur in crisi, sarebbero arrivati così indietro.
(so che 'ste cose le sapete anche voi che andate in bici, è giusto per difendere la tesi della "pesantezza" della cronoscalata)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/11/2007 alle 13:29
in salita il distacco non lo fa la differenza di velocità, ma la differenza di VAM! Il problema delle salite con pendenze medie e basse è che finchè si sta a ruota si va al 20-25 all'ora, ma appena ci si stacca dal gruppetto la velocità cala molto perchè non c'è più l'effetto scia e se si rimane da soli si perdono i minuti. Il fatto è che poi con le pendenze basse i migliori arrivano tutti insieme (infatti realmente valgono quasi lo stesso), mentre con le grandi pendenze ciascuno è costretto a salire del proprio passo e due che valgono quasi uguale arrivano comunque con un piccolo distacco.
Poi logicamente quando c'è la crisi i distacchi vengono su qualunque pendenza.

 

[Modificato il 26/11/2007 alle 13:34 by elisamorbidona]


 
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  postato il 26/11/2007 alle 15:42
la cronoscalata e' una tappa di 15 km,una tappa normale e' di 200.la differenza e' tutta qui e spiega perche' corridori di fondo come Simoni o Virenque non sono quasi mai andati forte nelle cronoscalate

 

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  postato il 26/11/2007 alle 15:47
Originariamente inviato da Frank VDB

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Personalmente credo che ci potranno essere grossi distacchi solo nel caso di "bambole" clamorose, paradossalmente ci potrebbe essere più differenza nei tratti in cui la salita spiana che nelle rampe al 24%, in quelle fasi potrebeb avvantaggiarsi sensibilmente chi ha meno bisogno di riprendere fiato.


D'accordissimo con Franz... Zoncolan docet, se mi è permesso il paragone.



Ciao Frank, anche se non la condivido rispetto la tua opinione.
Ma volevo ripetere, come già scritto sopra, che il Plan de Corones è una salita molto ma molto diversa dallo Zoncolan, così come dal Mortirolo, dalla Marmolada e via cantando.
E' forse imparagonabile rispetto alle altre cime della zona, fatico a trovare salite che alternano punte così terribili a tratti poco più che in falsopiano (già dal Furcia), ed è proprio questa grande molteplicità di "momenti della corsa" che potrebbe scavare forti differenze tra i vari protagonisti.
Oropa, ad esempio, è anch'essa una salita abbastanza irregolare, che sale a strappi e di pari lunghezza alla Montagna di Brunico, per certi versi simile quindi: bene, aggiungeteci un altro 10% a quei strappi già rarissimi in una cronoscalata, 1000 metri in più di quota, ben altra temperatura, un vento (solitamente contrario nel lungo e spoglio falsopiano che introduce al km finale) che renderà ancora più difficoltosa l'ascesa, con circa venti minuti in più di corsa.
Insomma, se i distacchi nel biellese sono stati abbastanza contenuti, ma comunque nell'ordine di minuti per chi non ha trovato il giusto feeling in salita, non credo sia fuori luogo ipotizzare differenze almeno doppie il giorno del Plan (che ricordo ancora, dovrebbe venire dopo un accoppiata Pampeago_Fedaia, con tre arrivi in salita consecutivi, cosa successa rarissimamente in tutta la storia del Giro).

 

[Modificato il 26/11/2007 alle 16:03 by Pirata x sempre]

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  postato il 26/11/2007 alle 16:51
che bello rileggerti Peppe!!!!

assolutamente condivisibile il tuo discorso da parte mia anche se proprio quella salita lka vedo troppo lontano dall'entrare a far parte del ciclismo su strada per un Giro d'Italia.

...ciao mitico


miiii se manca poco a sabato

non vedo l'ora!!!!

 

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  postato il 26/11/2007 alle 17:47
Allo stato delle cose anche se è un po' presto dirlo, per me i favoriti ammesso che partecipino tutti, saranno:


- Di Luca
- Savoldelli
- Simoni
- Riccò
- Schleck
- Garzelli



Poi si vedrà..


 
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  postato il 26/11/2007 alle 19:27
Originariamente inviato da roberto79

Allo stato delle cose anche se è un po' presto dirlo, per me i favoriti ammesso che partecipino tutti, saranno:


- Di Luca
- Savoldelli
- Simoni
- Riccò
- Schleck
- Garzelli



Poi si vedrà..


Garzelli? Non credo si dedicherà alla generale.
Più verosimilmente dovrebbe concentrarsi sulle vittorie di tappe, puntando a quelle mosse e di media-montagna.
Come nel 2007, insomma.

 

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  postato il 26/11/2007 alle 19:34
Ragazzi vi abbraccio tutti.

Ed ora, l'ennesimo colpo di scena?

Cinque giorni ancora per sapere come sarà il Giro d’Italia 2008. L’unica notizia ufficiale è la partenza da Palermo il 10 maggio. Il 1° giugno si chiuderà a Milano. In mezzo le ipotesi sono tante, alcune più realistiche, già confermate dalle singole amministrazioni comunali, altre ancora tutte da verificare. Pare che torneranno con prepotenza le tappe a cronometro. Ben quattro, in controtendenza con le scelte del Tour de France cha per il 2008 ha privilegiato le salite.

Come lo scorso anno in Sardegna, anche la Sicilia assisterà a una prova contro il tempo riservata alle squadre: 26 chilometri da Palermo a Palermo. Poi inizierà la risalita della penisola con altre tappe in Sicilia e passaggi in Calabria (sicuro l'arrivo a Catanzaro) e Campania; il primo arrivo in salita potrebbe essere a Veroli, inedita salita laziale. Poi si raggiungerà l’Adriatico con una tappa a Civitanova Marche, località da sempre nelle grazie degli organizzatori del Giro d’Italia.

La seconda cronometro unirà Pesaro a Urbino, due capoluoghi della medesima provincia. La risalita a zig zag dello stivale dovrebbe approdare in Emilia e poi nel livornese per poi transitare dal Piemonte orientale. Uno schema che ricalcherà in gran parte quello della scorsa stagione.

Nel Nord Est la Corsa rosa vivrà la sua fase più calda. Sembra sicuro il ritorno a Plan de Corones, o per meglio dire, il debutto a Plan de Corones. Nel 2006 la località altoatesina doveva già essere teatro della tappa regina della corsa, ma la neve costrinse gli organizzatori a un arrivo estemporaneo al Passo di Furcia. Stavolta la salita verrà affrontata con una cronoscalata davvero impietosa adatta a uomini come Piepoli, Simoni e Di Luca.
L’Alpe di Pampeago sarà l’altro grande appuntamento dolomitico. Sulla salita già teatro dei successi di Pantani e Simoni la lotta per la maglia rosa diventerà uno scontro uomo contro uomo. Difficile davvero mettere ordine fra le indiscrezioni relative all’ultima settimana di corsa, ma un’altra sicurezza è l’arrivo a Locarno, la cittadina del Canton Ticino che ogni anno ospita un importante festival cinematografico.

A ridosso della conclusione due sono le ipotesi per quanto riguarda la Lombardia. Un arrivo a Monte Pora, sopra Rovetta, a casa di Paolo Savoldelli. Una salita inedita di 18 km con una pendenza media del 5% e tratti all’8%. La seconda ipotesi è l’arrivo a Tirano dopo aver affrontato il Mortirolo. Per sciogliere l’enigma bisognerà attendere la presentazione di sabato pomeriggio al Teatro degli Arcimboldi.

La conclusione dovrebbe avvenire con una tappa a cronometro pianeggiante di 30 km da Cesano Maderno a Milano. È facile ipotizzare che a quel punto i giochi saranno fatti. A meno che, nelle prime tre settimane, non emerga una situazione di equilibrio tale da giungere a quaranta minuti dalla fine con un paio di uomini divisi da pochi secondi. Sarebbe bello, per la corsa. E non è questa l’unica speranza guardando al Giro che precederà quello del Centenario.

(fonte: www.ciclismo.it)

Personalmente, una sorpresa, l'ennesima, per me graditissima (che tra l'altro si integra perfettamente con la tappa di Pescostanzo, che arrivo in salita effettivamente non è)
Un'ascesa breve e pedalabile, fino ai 200 metri finali, al 15% (mi sembra in ciottolato)......

E' una versione che rimescola un pò le carte, staremo a vedere..

 

[Modificato il 26/11/2007 alle 19:37 by Pirata x sempre]

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  postato il 26/11/2007 alle 20:02
Io butto la un'ipotesi sulla seconda parte della prima settimana, l'unica in parte ancora avvolta nel mistero.
Sappiamo della risalita dello stivale con i passaggi di Catanzaro Marina e Contursi Terme, della tappa garganica al giovedì (Vieste o Peschici), e di 4 altre tappe (basso Lazio, Pescocostanzo, S.Vincenzo, Civitanova Marche), per soli tre giorni.
La prima potrebbe essere proprio quella di Pescocostanzo, con un finale insidioso provenendo dall'entroterra molisano (parte della salita di Rionero Sannitico e Roccaraso), al sabato l'arrivo in salita di Veroli (partenza da Avezzano?), con un paio di lunghe e pedalabili ascese site nel parco nazionale d'Abruzzo (Scanno_M.Godi, P.del Diavolo, F.D'Acero), ed infine la terza, alla Domenica, potrebbe essere proprio l'arrivo di S.Vincenzo, provenienti dall'alto Lazio (Viterbo?).
Scarterei l'ipotesi di Civitanova Marche, in quanto le Marche avranno già molto subito dopo il primo riposo, con l'importantissima cronometro nel Pesarese, e buona parte della tappa di Cesena del giorno successivo.

 

[Modificato il 26/11/2007 alle 20:09 by Pirata x sempre]

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  postato il 26/11/2007 alle 20:06
Vicino a Veroli ci sono anche la salita della Certosa di Trisulti ed i famosi "muri" di Morolo e Ferentino-

 

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  postato il 26/11/2007 alle 20:06
Originariamente inviato da elisamorbidona

[...]
secondo me può far paura fino al punto da smorzare gli animi nelle bellissime tappe precedenti, sarebbe stata meglio come primo arrivo in salita.
[...]
Con tutto ciò ben vengano le salite dure e molto dure, dove si accende sempre la battaglia, e dove gli uomini di classifica si trovano uno contro l'altro, temo la crono più per l'effetto psicologico che può avere nelle tappe precedenti, visto che serve tanta, ma tanta forza

Esattamente, Elisa. Questo è un dettaglio non propriamente trascurabile.
Per fare a tutta una salita del genere, è importante avere delle energie, forza nelle gambe, lucidità mentale, e coloro che si giocheranno la maglia rosa, ben sapendo tutto ciò, potrebbero essere spinti a non spremersi più del dovuto nelle tappe precedenti che, stando alle indiscrezioni sin ora trapelate, dovrebbero essere veramente bellissime (tre arrivi in salita consecutivi non si vedono da tempo), quindi meritevoli del massimo impegno da parte dei migliori interpreti della salita.

Nel Giro di Di Luca la crono-scalata di Oropa è stata la 13^ tappa, il giorno seguente la Scalenghe-Briancon e prima delle tappe con San Marco, San Pellegrino, Giau, Tre Cime e Zoncolan.
Quindi, la disposizione della crono-scalata è stata encomiabile: prima dei tapponi finali, cosicché molti dei "ritardatari" contro il tempo hanno avuto tutte le motivazioni per andare ad "incendiare" i giorni successivi (Campolongo compreso).

 

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  postato il 26/11/2007 alle 20:25
Davide Cassani è stato visto in ricognizione, seguito da un automezzo della RAI, sulla salita del Passo Manghen.

 

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  postato il 26/11/2007 alle 20:26
Originariamente inviato da maurofacoltosi

Davide Cassani è stato visto in ricognizione, seguito da un automezzo della RAI, sulla salita del Passo Manghen.


 

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  postato il 26/11/2007 alle 20:44
altro che google maps e via michelin...

noi c'abbiamo il nostro buon Peppe Pirata!!!!

 

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  postato il 26/11/2007 alle 20:47
Buonasera a tutti.

Mi pare che PxS ci abbia azzeccato con le sue deduzioni sul weekend nel Centro Italia. Temo soltanto che le due tappe della diagonale che porterà i girini dall'Abruzzo alla Toscana, passando per il Lazio, possano essere decisamente dedicate ai velocisti e quindi abbastanza monotone. Anche perchè le tappe precedenti, lunghissima quella dalla Campania al Gargano seguita dalla appenninica abruzzese, dovrebbero aver dato un primo sussultino alla classifica.

D'altronde, sono due le incongruenze attuali del percorso: mancano all'appello Piemonte e Toscana o meglio non si sa molto su queste due regioni.

La terra sabauda forse verrà punita per il suo "tradimento" con il Tour? Più probabile che venga ridimensionata con una partenza ma senza un arrivo. La tappa che termina a Locarno, ad esempio, potrebbe muovere dalla, o attraverso, la Val d'Ossola magari all'indomani del secondo giorno di riposo.

Sappiamo che San Vincenzo avrà un arrivo, quello che dovrebbe concludere la prima fase del Giro domenica 18 maggio prima del primo riposo e del trasferimento nelle Marche per la cronometro da Pesaro ad Urbino.

Il cerchio continua a stringersi......


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/11/2007 alle 20:55
La tappa Mendrisio - Varese (in linea) dovrebbe corrersi il 29 maggio.

 

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  postato il 26/11/2007 alle 23:05
Originariamente inviato da Pirata x sempre

Ragazzi vi abbraccio tutti.

Ed ora..............
.............. per quanto riguarda la Lombardia. Un arrivo a Monte Pora, sopra Rovetta, a casa di Paolo Savoldelli. ........

(fonte: www.ciclismo.it)

.

Soltanto una piccolissima precisazione:
Paolo Savoldelli viveva a Rovetta con la famiglia d'origine.
Con la sua famiglia, invece, abita a Clusone.

 
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  postato il 26/11/2007 alle 23:16
Originariamente inviato da maurofacoltosi

Davide Cassani è stato visto in ricognizione, seguito da un automezzo della RAI, sulla salita del Passo Manghen.


Che dovrebbe essere per forza d'inerzia il trampolino prima dell'arrivo in salita a Pampeago.
Qui ci siamo...

 

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  postato il 27/11/2007 alle 08:12
ahhhhhhhh il manghen!!!!!

che meraviglia!!!!

sembra di essee sulla luna alla fine di quella salita!!!!

che spettacolo!!!!

sì sì tifo per manghen e pampeago!! decisamente!!!

 

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  postato il 27/11/2007 alle 09:59
Ciao Ragazzi... come avrete capito ho problemi con internet... scrivo dall'ufficio ed a breve riavrò la connessione adsl dopo lo spostamento della linea causa trasloco e riprenderò il tran tran... dico ad Oronzo che non escludo ancora il passaggio dal Vco verso Locarno...ma è comunque e difficile...invece assolutamente no per la partenza di tappa... Gli sforzi per avere la tappa vanno al 2009...

 

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e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 27/11/2007 alle 10:07
Grazie CdT.

Quindi, in virtù anche del contratto RCS - provincia di Biella, sarebbe plausibile una tappa Biella - Locarno, magari preceduta da un giorno di riposo nella località piemontese con passaggio sulla tua sponda del Lago Maggiore?

Di sicuro, Zomegnan ha risposto picche a Novi Ligure e dintorni che volevano ripetere l'esperienza dell'anno scorso.

Ancora 100 ore di pazienza.

Ciao a tutti

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/11/2007 alle 11:07
Originariamente inviato da oronzo

Grazie CdT.

Quindi, in virtù anche del contratto RCS - provincia di Biella, sarebbe plausibile una tappa Biella - Locarno, magari preceduta da un giorno di riposo nella località piemontese con passaggio sulla tua sponda del Lago Maggiore?

Di sicuro, Zomegnan ha risposto picche a Novi Ligure e dintorni che volevano ripetere l'esperienza dell'anno scorso.

Ancora 100 ore di pazienza.

Ciao a tutti

Mi sa che al 95% non ci saranno tanto arrivi quanto partenze dal Piemonte...non so se è una ripicca per l'arrivo del Tour o per le polemiche sul Giro del Piemonte... ma alla lunga sarà così. Spiace perchè dalle mie terre opszioni interessanti per entrare in Ticino ce ne sono a iosa, una su tutte la strada della Valle Vigezzo.. ma è così... Speriamo sia solo un rimandare al 2009 col centenario... Girardengo, Coppi, Balmamion, Defilippis, l'ultimo scatto di Pantani... ecc ecc ecc
Ci risentiamo appena mi riallacciano la linea telefonica e l'adsl...

 

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(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 27/11/2007 alle 11:20
Originariamente inviato da Pirata x sempre

Io butto la un'ipotesi sulla seconda parte della prima settimana, l'unica in parte ancora avvolta nel mistero.
Sappiamo della risalita dello stivale con i passaggi di Catanzaro Marina e Contursi Terme, della tappa garganica al giovedì (Vieste o Peschici), e di 4 altre tappe (basso Lazio, Pescocostanzo, S.Vincenzo, Civitanova Marche), per soli tre giorni.
La prima potrebbe essere proprio quella di Pescocostanzo, con un finale insidioso provenendo dall'entroterra molisano (parte della salita di Rionero Sannitico e Roccaraso), al sabato l'arrivo in salita di Veroli (partenza da Avezzano?), con un paio di lunghe e pedalabili ascese site nel parco nazionale d'Abruzzo (Scanno_M.Godi, P.del Diavolo, F.D'Acero), ed infine la terza, alla Domenica, potrebbe essere proprio l'arrivo di S.Vincenzo, provenienti dall'alto Lazio (Viterbo?).
Scarterei l'ipotesi di Civitanova Marche, in quanto le Marche avranno già molto subito dopo il primo riposo, con l'importantissima cronometro nel Pesarese, e buona parte della tappa di Cesena del giorno successivo.


La salita per Scanno dal versante proveniente da Pescasseroli è molto bella, anche duretta in alcuni tratti specie nel finale e lunga... E poi che paesaggi! Il passo del Diavolo, contrariamente a Scanno l'ho fatto in bici, questa volta da Pescina, quindi andando verso Pescasseroli. E' molto bella e lunga una ventina di km, certi tornanti sono insidiosetti... già per me, ma per i prof è un gioco da ragazzi, specie se poi saranno, come mi sembra di capire, salite lontane dal traguardo. Comunque in caso ci si potrebbe fare un jump.

 

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  postato il 27/11/2007 alle 14:23
Originariamente inviato da cyclingchecco

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Io butto la un'ipotesi sulla seconda parte della prima settimana, l'unica in parte ancora avvolta nel mistero.
Sappiamo della risalita dello stivale con i passaggi di Catanzaro Marina e Contursi Terme, della tappa garganica al giovedì (Vieste o Peschici), e di 4 altre tappe (basso Lazio, Pescocostanzo, S.Vincenzo, Civitanova Marche), per soli tre giorni.
La prima potrebbe essere proprio quella di Pescocostanzo, con un finale insidioso provenendo dall'entroterra molisano (parte della salita di Rionero Sannitico e Roccaraso), al sabato l'arrivo in salita di Veroli (partenza da Avezzano?), con un paio di lunghe e pedalabili ascese site nel parco nazionale d'Abruzzo (Scanno_M.Godi, P.del Diavolo, F.D'Acero), ed infine la terza, alla Domenica, potrebbe essere proprio l'arrivo di S.Vincenzo, provenienti dall'alto Lazio (Viterbo?).
Scarterei l'ipotesi di Civitanova Marche, in quanto le Marche avranno già molto subito dopo il primo riposo, con l'importantissima cronometro nel Pesarese, e buona parte della tappa di Cesena del giorno successivo.


La salita per Scanno dal versante proveniente da Pescasseroli è molto bella, anche duretta in alcuni tratti specie nel finale e lunga... E poi che paesaggi! Il passo del Diavolo, contrariamente a Scanno l'ho fatto in bici, questa volta da Pescina, quindi andando verso Pescasseroli. E' molto bella e lunga una ventina di km, certi tornanti sono insidiosetti... già per me, ma per i prof è un gioco da ragazzi, specie se poi saranno, come mi sembra di capire, salite lontane dal traguardo. Comunque in caso ci si potrebbe fare un jump.

Cecco scusami ma devo correggerti.
Quella che hai fatto non è la strada del passo del Diavolo bensì quella del Giovenco.
Il primo pezzo è in comune con la salita al valico Olmo di Bobbi.
Lo scollinamento dopo Bisegna dovrebbe chiamarsi Campomizzo.
Quella del passo del diavolo parte da Gioia dei Marsi e in 14 Km di salita e scarsi 700 m di dislivello porta a Gioia vecchio.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Roger De Vlaeminck




Posts: 634
Registrato: May 2006

  postato il 27/11/2007 alle 14:57
Allora, facendo un piccolo riassuntino, potrebbe essere:

1° Palermo (cronosquadre)
2° ??Capo d'Orlando?? - Catania
3° Catania - Messina
4° Pizzo Calabro - Catanzaro Marina
5° Belvedere Marittimo (o Scalea) - Contursi Terme
6° ???? - Peschici (o Vieste)
7° ???? - Pescocostanzo
8° ???? - Veroli
9° ???? - San Vincenzo
-riposo-
10° Pesaro - Urbino (crono individuale)
11° Urbania - Cesena
12° Forlì - Carpi
13° Modena - Cittadella (o Schio)
14° Verona - Alpe di Pampeago
15° Arabba - Marmolada/p.so Fedaia
16° San Vigilio di Marebbe - Plan de Corones (cronoscalata)
-riposo-
17° ???? - Locarno
18° Mendrisio - Varese
19° Castellanza - Monte Pora
20° Rovetta - Tirano
21° Cesano Maderno - Milano (crono individuale)

Alcune considerazioni personali:
Si parte da Palermo con una cronosquadre (e se ne poteva tranquillamente fare a meno!), poi ancora 2 tappe in Sicilia che dovrebbero essere disegnate per i velocisti. Quindi arrivi a Catanzaro Marina, Contursi Terme (al termine di una tappa probabilmente molto vallonata) e Peschici (con il classico Monte S.Angelo). Poi si potrebbe salire verso Pescocostanzo, e qui, come auspicava Stress in qualche post più addietro, potrebbe essere affrontata la salita di Roccaraso fino quasi al rifugio Aremogna, per poi scendere verso Rivisondoli ed affrontare lo strappetto finale. A seguire l'arrivo di Veroli e quello di San Vincenzo.
Dopo il giorno di riposo c'è la crono di Urbino, la tappa "terremoto" di Cesena, che dovrebbe essere assai più dura di quella del 2004, quelle più facili di Carpi e Cittadella (o Schio). Poi le 3 tappe dolomitiche all'Alpe di Pampeago, dopo Fosse e p.so Manghen, alla Marmolada, con Pordoi, S.Pellegrino, Falzarego, Giau e arrivo al p.so Fedaia, ed al Plan de Corones.
Ancora riposo, poi tappa tranqui fino a Locarno, un pò di saliscendi "mondiali" nella Mendrisio - Varese, arrivo in salita al Monte Pora, e poi la tappa regina che io sogno esser fatta così: Rovetta, Boario Terme, Edolo, v.co di S.Cristina, Tirano, Mazzo, Mortirolo, Edolo, Monte Padrio, Tirano ; sarebbero poco meno di 200 km e neanche 4000 mt di dislivello, quindi fattibilissima!!!! Infine la crono finale (che a me non piace affatto) di Milano.

Se fosse anche solo somigliante a questo sarebbe un Giro fantastico, tranne che per le 4 cronometro, un pò troppe!! Speriamo....

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 27/11/2007 alle 15:04
Per me la tappa Abruzzese sarà (spero sia) questa:
Patenza da Avezzano (omaggio al grande Vito Taccone), Ortucchio ( ), Gioia dei Marsi, Passo del Diavolo, Villetta Barrea, Passo Godi, Scanno, Anversa, Sulmona, Pacentro, Campo di Giove passando dal Passo s. Leonardo, Cansano e arrivo a Pescocostanzo.
Sono 185 Km con 3 belle salite in mezzo (lunghe ma non impossibili e arrivo con una lunga salita (20 Km circa e per niente duri) dagli 830 m di Cansano ai 1400 di Pescocostanzo.
Mappa:



Mappa creata con Microsoft autorute.

 

[Modificato il 27/11/2007 alle 15:16 by stress]

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