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Autore: Oggetto: Breve ma sostenuta critica delle maturazioni tardive nel ciclismo. Ovvero...

Moderatore




Posts: 21608
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  postato il 02/06/2006 alle 17:24
Sono d'accordo, anche se Simoni - complice la crisi di fame - aveva già mollato prima di gambe (ha messo il 39).

E' ovvio che dopo essersi staccato/aver subito la progressione da/di Basso, è andato verso l'Aprica con andature da cicloturista.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 21:22
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da superalvi

ergo simoni era in crisi.....


Beh, sì, Simoni stesso ha ammesso che dopo la richiesta dei soldi è andato in crisi...


Davide, al fraintendimento proprio non credi?


Ah, per amor del Cielo, certo che può esserci stato un fraintendimento, anzi, come ho già scritto secondo me la richiesta era retorica, perchè la Csc non avrebbe lasciato la vittoria per nessuna cifra al mondo, questione di prestigio.
Rimane il fatto che, anche accettando l'ipotesi del fraintendimento, l'effetto sortito è stato il medesimo: Simoni ha mollato mentalmente, e le gambe seguono la testa.


e quindi la merendina(o crostata nn ricordo) serviva per far ripartire il cervello.....

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 02/06/2006 alle 23:16
Scusate, un richiamo generale: siete completamente OT!!!

Possibile che in tutti i thread si debba per forza parlare di questa polemica Simoni-Basso? C'é già il thread sulla tappa dell'Aprica, direi che basta e avanza!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Moderatore




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Registrato: Oct 2004

  postato il 03/06/2006 alle 01:11
Originariamente inviato da Felice

Scusate, un richiamo generale: siete completamente OT!!!

Possibile che in tutti i thread si debba per forza parlare di questa polemica Simoni-Basso? C'é già il thread sulla tappa dell'Aprica, direi che basta e avanza!


Corretto Felice. Giustissimo.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2006 alle 02:34
Originariamente inviato da superalvi

dimentichi
1tappa giro mediterraneo 2001 e altri risultati 2001
nn inclusi nel database cicloweb.it
2 freccia vallone 2001

ciao



Davvero? Sorry, non era certo intenzionale.

 

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Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jan 2005

  postato il 03/06/2006 alle 13:07
Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da superalvi

dimentichi
1tappa giro mediterraneo 2001 e altri risultati 2001
nn inclusi nel database cicloweb.it
2 freccia vallone 2001

ciao



Davvero? Sorry, non era certo intenzionale.


tranquilla la mia era una puntualizzazione senza alcun intento malizioso....x completezza d'informazione
ciao

 

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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Sep 2005

  postato il 05/06/2006 alle 19:04
Va bene, Cunego ha vinto più di Basso, a parità di età.
Ok, avrei sfidato chiunque a dire il contrario.
Contesto solo il principio per cui il campione debba per forza emergere in giovanissima età (tra l'altro: non scopriamo nel 2006 che Basso è un campione...), contesto chi non vuole tenere in conto anche i piazzamenti prestigiosi e non solo le vittorie per determinare chi vale (un criterio che bisognerebbe seguire anche nei dilettanti, ahimè), contesto in sostanza chi pensa che Basso sia uno che ha avuto una "maturazione tardiva".
Basso ha avuto una maturazione normale: è Cunego che ha bruciato le tappe.
Non so chi a fine carriera si troverà con più trofei in bacheca (quelli che contano, of course).

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Mar 2005

  postato il 08/06/2006 alle 23:07
@ Cassius,
carissimo, dimmi un po', dove conduci la tua esistenza? No, sono
curioso! Davvero non vedi allievi che vanno col fisso, che fanno dietro
motori, che fanno SFR? Escludo solo l'uso delle bici da crono, ma
nemmeno tanto, il resto sono pratiche consolidate. Il fisso e il dietro
motori li facevo io che sono un dinosauro, le SFR sono patrimonio di
tutti da almeno 15 anni.
Ti faccio notare che I. Basso è stato nel giro delle nazionali fin da
Juniores, nel periodo in cui l'Italia era tristemente al vertice anche
in quelle categorie. Ovvio che in quel periodo abbia sperimentato gli
allenamenti più moderni e innovativi della categoria. Basso ha
cominciato ha correre a 8 anni, è passato prof. Con tanto di quel
ciclismo addosso che c'era il pericolo che scoppiasse.

La dietrologia su Basso? Ne faccio quanto mi pare! Siamo uomini o caporali? (citazione facile) Siamo uomini e siamo qua a chiacchierare, se dovessimo solo incensare i vincitori non verrei su
queste pagine manco per sbaglio.
Comunque non la metto “genericamente”sul piano dell'età, ne
faccio prpoprio l'oggetto di tutto il discorso, solo per dimostrare (a mio
avviso) che le definizioni lette ovunque, davvero OVUNQUE di Basso come
Fenomeno e Fuoriclasse sono sbagliate. Il fatto che abbia preso lo
spunto di Basso è casuale, non mi voglio certo accanire contro il
Vescovo, il discorso è generalizzabile perché il fenomeno dei
"tardivi" è in crescita negli ultimi anni.......e io non ci vedo
nulla di positivo.

Tu parli di km da accumulare e di passaggio di categoria da assorbire.
Giustissimo, ma io pensi ch questo capiti ai normali. Io dico che nel caso dei
fuoriclasse il passaggio alla massima categoria si rivela (in tempi
ragionevolmente brevi .......2/3/ max 4 anni) un vantaggio e non un
ostacolo. Sono i mediocri che vanno come siluri da under 23 che fanno
fatica coi 250 chilometri e con le salite letteralmente volate del mondo
prof.
L'evoluzione dei tempi che tu descrivi ci sarà anche stata, ma resta
il fatto che i fuoriclasse che vincono da subito esistono anche ora (Tom
Boonen, do you remember?). Dirò anche che delle teorie di crescita
graduale recitate a memoria ad ogni telecronaca da BulbaRally sono
ultra-stufo e perciò me ne stra-sbatto le stra-balle, sono tutte cose di
semplice buon senso, nessuna ricerca, nulla di originale, nessuna idea.
Qualcuno mi fa notare che questo è l'anno dei 29 per Basso e non 28
come erroneamente andavo dicendo. Una ragione in più per ribadire il
concetto. Il primo podio al Tour del vescovo cade dunque nel 27esimo
anno d'età .Okey, che ve lo spiego a fare?




@ forum,
riporto il discorso della contrapposizione: "Talento sorgivo del
Fuoriclasse" Vs. "Programmazione del miglioramento attraverso
l'iperallenamento intensivo" in un ambito meno viziato dalle
passioni sportive nazionali. Mi interessa di più ipotizzare regole
generali che non affibiare valutazioni di merito al Vescovo.

Lo stesso discorso applicato a Basso e Cunego si può fare per due
grandi protagonisti di classiche. Con ancora più efficacia, giacchè i
termini del confronto appaiono più definiti e sostanziali. Andiamo
dunque nel paese che elegge il ciclismo a sport nazionale: Il Belgio, i
nostri sono 2 autentici idoli delle folle: Johan "toupè" Musseuw e
Tom "ciapel-chel-ghè"" Boonen.
I due sono stati compagni di squadra, Tommy viene considerato l'erede
di Johan , sono amici e spesso vengono paragonati, caratteristiche
tecniche sovrapponibili etc.

Vado a braccio eh, non ho controllato palmares e albi d'oro, mi fido della memoria, ma accetterò bacchettate da chiunque sia sappia documentare!

Ecco, il mio parere è questo: Tommy B. è un fuoriclasse limpidissimo.
Dotato in modo imbarazzante da madre natura di mezzi strabilianti, passa
giovanissimo e alla prima Roubaix si mette subito in luce, battagliando
(pur correndo per aiutare Hincapie) imberbe con il maturo Musseuw fino
alle porte del velodromo. I successi arrivano subito, favoriti da una
dote allo sprint seconda (e non sempre) solo ai migliori velocisti di
professione, e arrivano in corse in linea e tappe di GT. Al terzo anno
da prof esplode anche nelle superclassiche, accoppia Fiandre e Roubaix e
poi fa il colpo gobbo anche al mondiale di madrid, il tutto nell'anno
dei 24 compiuti, quest'anno, infischiandosene bellamente della
cosiddetta maledizione dell'iride domina letteralmente il fiandre,
corre la roubaix fidandosi troppo della sua forma, infila una dozzina
di successi senza apparente fatica e corre da semidio dappertutto.

Boonen è anche una rockstar, vanitosissimo, smargiasso come un
Cipollini, figo come pochi nel rachitico mondo delle due ruote, si sta
probabilmente ripassando tutta le più belle ventenni del Benelux con
reciproca soddisfazione (sua e del benelux): Guascone nelle
dichiarazioni, schianta Petacchi e chiunque altro come appeal. Questo
non c'entra nulla con le valutazioni tecniche, è un fuoriclasse per
quello che dimostra in gara ovviamente, ma un po' di colore non fa
male.

Il buon Musseuw è passato prof e si batteva al Tour nelle volate di
gruppo. Regolarmente dietro i più forti sprinter, ma nemmeno male del
tutto. È stato gregario di Lemond all'Agrigel nel tour della rinascita
di Greg ed era già abbastanza in piazza sulla capoccia. Pochi capelli
per Johan a vent'anni e una dignitosisimma fama di cacciatore di tappe
e maglie verdi.
Come, 6 o 7 anni dopo, gli siano venuti i ricciolini biondi e al tempo
stesso la potenza per staccare tutti di forza sul pavè nelle regine
delle classiche per me rimarrà sempre un mistero. Forse Cesare Ragazzi è
anche un eccellente preparatore o forse al famoso MAPEI LAB avevano
anche un reparto di tricologia.
Fatto stà che nella seconda parte della carriera avviene un progresso
incredibile. Il nostro diventa il più forte cacciatore di classiche in
circolazione e fra coppe del mondo e affermazioni varie ci scappa anche
ll mondiale di Zurigo, davanti Mauro Gianetti e a un Bartoli incastrato
dalla tattica stupida di Andrea Tafi.
Okkio, da quando ha cominciato a vincere grosso Johan ha corso con il
piglio del fuoriclasse indubbio, ricordiamo tutti le favolose
progressioni padellonate sul Tenbosse, sembrava un aereo più che un
ciclista, lo ammmetto.
"Ma allora?" Direte voi! Che caz.zo si vuole? Cosa ha il buon Johan
per non sconfifferare del tutto all'esigente Dancellozzo? La vicenda
attuale del processo per doping che ne adombra tutta la carriera? Nì, è
solo parte della cosa. Il dubbio su pratiche magiche sulla vitalità del
bulbo capillifero? No, dopo Mario Beccia non mi stupisco più di niente.
La vicenda poco chiara dell'infezione dopo la caduta ad Aremberg (cosa
succedeva in quel sangue?). Umpf, no, potrebbe essere stata sfiga bella
e buona. Il poco edificante arrivo in parata Mapei al velodromo di
Roubaix? No, anche se mi è rimasto grandemente sul caz.zo.

Musseuw non è un fuoriclasse perché ha palesato la sua maggiore forza
in colpevole ritardo. È un tardivo, bello come il sole. A differenza di
Indurain non è un'eccezione morfologica, è un normotipo,
caratterizzato da muscolatura potente e resistenza allo sforzo
prolungato, ma è anche una ruota molto veloce e dunque avrebbe potuto
mettere le ruote davanti anche prima. Se la risposta a questo fatto,
come ho sentito già dire, sarà che nei primi anni di carriera il nostro
ha dovuto pagare lo scotto di un noviziato da portaborse in squadra, da
mezzo gregario, insomma che ha dovuto rispettare i tempi imposti dalle
anzianità e dalle convenzioni del gruppo, allora risponderò: Ebbè
graziealca' è un segno indubbio che il soggetto non è un super!
La questione non è secondaria: và di gran moda questo concetto che
puzza un poco di reazione, un poco di nonnismo, un poco di viscidume e
di mafietta. I giovani devono "crescere", imparare da chi ha
"esperienza", aspettare il "loro turno"***Masticazzi!!!!!!!
I giovani che vanno piano devono imparare, quelli che menano da bestia
non hanno nulla (o poco) da imparare. Sostituite le parole
"esperienza" con "potere", "crescere" con "aspettare
che finiscano di vincere gli altri" e avrete tutta l'antitesi etica
della cultura sportiva.
I grandissimi si sono contraddistinti proprio per questo: non hanno
aspettato il loro turno, hanno imparato molto in fretta, hanno bruciato
i tempi, hanno scavalcato i matusa, non si sono adeguati semplicemente
perché troppo forti, troppo brillanti, troppo pieni di classe e talento,
hanno rovesciato lo status quo e le gerarchie vigenti. Il motivo è
semplice, nonostante il difetto di pratica erano migliori dei loro
contemporanei più esperti e non li si teneva nemmeno con il bromuro, la
classe del talento puro era più efficace dell'esperienza.
Questa cultura che impone una crescita lenta mi è sempre puzzata, mi
puzza di costrizione, mi puzza di volemose bene, mi puzza di "attento
a non pestarci i piedi che siamo qui da tanti anni". Questo
atteggiamento funziona con i bravi ma mediocri, quelli che hanno bisogno
di tempo per crescere perché non ce la fanno o perché non hanno il cuore
per rischiare la brutta figura, hanno paura di trovarsi tutti contro, i
grandi se ne sbattono bellamente. Menano fendenti potentissimi, vincono
e fot.tono i matusa.

Viva il talento sorgivo e rivoluzionario dei grandi fuoriclasse, viva
la gioventù che si ribella, rispetto per i campioni che lavorano duro e
si affermano in età matura, amore incondizionato per i Rebeldes dagli
occhi giovani e dallo spirito indomito*..abbasso i matusa rompimaroni
Matusa all'obitorio!!

Ciao belli
claudio

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 08/06/2006 alle 23:25
Bravo Claudio!

 

____________________
Davide

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 08/06/2006 alle 23:44
Beh Claudio, é persino inutile che dica fino a che punto condivido quanto scrivi!!!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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Registrato: Jul 2005

  postato il 08/06/2006 alle 23:47
Mi associo ai due confratelli. Complimenti!

 

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Moderatore




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Registrato: Sep 2005

  postato il 09/06/2006 alle 00:01
bravissimo claudio!

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2004

  postato il 09/06/2006 alle 00:06
@ arancia,
ma mi rinneghi pure il leone delle fiandre?

@claudio
bellissimo elogio della gioventù e della forza vitale.
nel caso di boonen siamo sicuramente davanti ad un Fuoriclasse.
ci sono fuoriclasse e campioni.
campioni e buonissimi corridori.

i talenti non sono tutti uguali.
alcuni sono prorompenti, altri devono essere coltivati.
questa affermazione non si riferisce particolarmente a basso, che fuoriclasse non è, ma vale in generale, come credo il tuo discorso.

talenti prorompenti ne nasce uno per generazione,in certe generazioni neppure uno.
per cui, al di là, delle affermazioni di principio che in linea generale condivido, sarei più cauto.

museuw, che al mio esordio nel forum aveva criticato per la contiguità con il doping, va inquadrato nella sua epoca, nel ciclismo che ha attraversato.
questo per una valutazione tecnica e del palmares.
poi può essere simpatico o antipatico.
a me, è antipatico, ma questo è un altro discorso.

ciao bello
è sempre un piacere leggerti

mesty

 
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Livello Greg Lemond




Posts: 858
Registrato: May 2005

  postato il 09/06/2006 alle 00:29
Originariamente inviato da claudiodance

@ Cassius,
carissimo, dimmi un po', dove conduci la tua esistenza? No, sono
curioso! Davvero non vedi allievi che vanno col fisso, che fanno dietro
motori, che fanno SFR? Escludo solo l'uso delle bici da crono, ma
nemmeno tanto, il resto sono pratiche consolidate. Il fisso e il dietro
motori li facevo io che sono un dinosauro, le SFR sono patrimonio di
tutti da almeno 15 anni.
Ti faccio notare che I. Basso è stato nel giro delle nazionali fin da
Juniores, nel periodo in cui l'Italia era tristemente al vertice anche
in quelle categorie. Ovvio che in quel periodo abbia sperimentato gli
allenamenti più moderni e innovativi della categoria. Basso ha
cominciato ha correre a 8 anni, è passato prof. Con tanto di quel
ciclismo addosso che c'era il pericolo che scoppiasse.

La dietrologia su Basso? Ne faccio quanto mi pare! Siamo uomini o caporali? (citazione facile) Siamo uomini e siamo qua a chiacchierare, se dovessimo solo incensare i vincitori non verrei su
queste pagine manco per sbaglio.
Comunque non la metto “genericamente”sul piano dell'età, ne
faccio prpoprio l'oggetto di tutto il discorso, solo per dimostrare (a mio
avviso) che le definizioni lette ovunque, davvero OVUNQUE di Basso come
Fenomeno e Fuoriclasse sono sbagliate. Il fatto che abbia preso lo
spunto di Basso è casuale, non mi voglio certo accanire contro il
Vescovo, il discorso è generalizzabile perché il fenomeno dei
"tardivi" è in crescita negli ultimi anni.......e io non ci vedo
nulla di positivo.

Tu parli di km da accumulare e di passaggio di categoria da assorbire.
Giustissimo, ma io pensi ch questo capiti ai normali. Io dico che nel caso dei
fuoriclasse il passaggio alla massima categoria si rivela (in tempi
ragionevolmente brevi .......2/3/ max 4 anni) un vantaggio e non un
ostacolo. Sono i mediocri che vanno come siluri da under 23 che fanno
fatica coi 250 chilometri e con le salite letteralmente volate del mondo
prof.
L'evoluzione dei tempi che tu descrivi ci sarà anche stata, ma resta
il fatto che i fuoriclasse che vincono da subito esistono anche ora (Tom
Boonen, do you remember?). Dirò anche che delle teorie di crescita
graduale recitate a memoria ad ogni telecronaca da BulbaRally sono
ultra-stufo e perciò me ne stra-sbatto le stra-balle, sono tutte cose di
semplice buon senso, nessuna ricerca, nulla di originale, nessuna idea.
Qualcuno mi fa notare che questo è l'anno dei 29 per Basso e non 28
come erroneamente andavo dicendo. Una ragione in più per ribadire il
concetto. Il primo podio al Tour del vescovo cade dunque nel 27esimo
anno d'età .Okey, che ve lo spiego a fare?




@ forum,
riporto il discorso della contrapposizione: "Talento sorgivo del
Fuoriclasse" Vs. "Programmazione del miglioramento attraverso
l'iperallenamento intensivo" in un ambito meno viziato dalle
passioni sportive nazionali. Mi interessa di più ipotizzare regole
generali che non affibiare valutazioni di merito al Vescovo.

Lo stesso discorso applicato a Basso e Cunego si può fare per due
grandi protagonisti di classiche. Con ancora più efficacia, giacchè i
termini del confronto appaiono più definiti e sostanziali. Andiamo
dunque nel paese che elegge il ciclismo a sport nazionale: Il Belgio, i
nostri sono 2 autentici idoli delle folle: Johan "toupè" Musseuw e
Tom "ciapel-chel-ghè"" Boonen.
I due sono stati compagni di squadra, Tommy viene considerato l'erede
di Johan , sono amici e spesso vengono paragonati, caratteristiche
tecniche sovrapponibili etc.

Vado a braccio eh, non ho controllato palmares e albi d'oro, mi fido della memoria, ma accetterò bacchettate da chiunque sia sappia documentare!

Ecco, il mio parere è questo: Tommy B. è un fuoriclasse limpidissimo.
Dotato in modo imbarazzante da madre natura di mezzi strabilianti, passa
giovanissimo e alla prima Roubaix si mette subito in luce, battagliando
(pur correndo per aiutare Hincapie) imberbe con il maturo Musseuw fino
alle porte del velodromo. I successi arrivano subito, favoriti da una
dote allo sprint seconda (e non sempre) solo ai migliori velocisti di
professione, e arrivano in corse in linea e tappe di GT. Al terzo anno
da prof esplode anche nelle superclassiche, accoppia Fiandre e Roubaix e
poi fa il colpo gobbo anche al mondiale di madrid, il tutto nell'anno
dei 24 compiuti, quest'anno, infischiandosene bellamente della
cosiddetta maledizione dell'iride domina letteralmente il fiandre,
corre la roubaix fidandosi troppo della sua forma, infila una dozzina
di successi senza apparente fatica e corre da semidio dappertutto.

Boonen è anche una rockstar, vanitosissimo, smargiasso come un
Cipollini, figo come pochi nel rachitico mondo delle due ruote, si sta
probabilmente ripassando tutta le più belle ventenni del Benelux con
reciproca soddisfazione (sua e del benelux): Guascone nelle
dichiarazioni, schianta Petacchi e chiunque altro come appeal. Questo
non c'entra nulla con le valutazioni tecniche, è un fuoriclasse per
quello che dimostra in gara ovviamente, ma un po' di colore non fa
male.

Il buon Musseuw è passato prof e si batteva al Tour nelle volate di
gruppo. Regolarmente dietro i più forti sprinter, ma nemmeno male del
tutto. È stato gregario di Lemond all'Agrigel nel tour della rinascita
di Greg ed era già abbastanza in piazza sulla capoccia. Pochi capelli
per Johan a vent'anni e una dignitosisimma fama di cacciatore di tappe
e maglie verdi.
Come, 6 o 7 anni dopo, gli siano venuti i ricciolini biondi e al tempo
stesso la potenza per staccare tutti di forza sul pavè nelle regine
delle classiche per me rimarrà sempre un mistero. Forse Cesare Ragazzi è
anche un eccellente preparatore o forse al famoso MAPEI LAB avevano
anche un reparto di tricologia.
Fatto stà che nella seconda parte della carriera avviene un progresso
incredibile. Il nostro diventa il più forte cacciatore di classiche in
circolazione e fra coppe del mondo e affermazioni varie ci scappa anche
ll mondiale di Zurigo, davanti Mauro Gianetti e a un Bartoli incastrato
dalla tattica stupida di Andrea Tafi.
Okkio, da quando ha cominciato a vincere grosso Johan ha corso con il
piglio del fuoriclasse indubbio, ricordiamo tutti le favolose
progressioni padellonate sul Tenbosse, sembrava un aereo più che un
ciclista, lo ammmetto.
"Ma allora?" Direte voi! Che caz.zo si vuole? Cosa ha il buon Johan
per non sconfifferare del tutto all'esigente Dancellozzo? La vicenda
attuale del processo per doping che ne adombra tutta la carriera? Nì, è
solo parte della cosa. Il dubbio su pratiche magiche sulla vitalità del
bulbo capillifero? No, dopo Mario Beccia non mi stupisco più di niente.
La vicenda poco chiara dell'infezione dopo la caduta ad Aremberg (cosa
succedeva in quel sangue?). Umpf, no, potrebbe essere stata sfiga bella
e buona. Il poco edificante arrivo in parata Mapei al velodromo di
Roubaix? No, anche se mi è rimasto grandemente sul caz.zo.

Musseuw non è un fuoriclasse perché ha palesato la sua maggiore forza
in colpevole ritardo. È un tardivo, bello come il sole. A differenza di
Indurain non è un'eccezione morfologica, è un normotipo,
caratterizzato da muscolatura potente e resistenza allo sforzo
prolungato, ma è anche una ruota molto veloce e dunque avrebbe potuto
mettere le ruote davanti anche prima. Se la risposta a questo fatto,
come ho sentito già dire, sarà che nei primi anni di carriera il nostro
ha dovuto pagare lo scotto di un noviziato da portaborse in squadra, da
mezzo gregario, insomma che ha dovuto rispettare i tempi imposti dalle
anzianità e dalle convenzioni del gruppo, allora risponderò: Ebbè
graziealca' è un segno indubbio che il soggetto non è un super!
La questione non è secondaria: và di gran moda questo concetto che
puzza un poco di reazione, un poco di nonnismo, un poco di viscidume e
di mafietta. I giovani devono "crescere", imparare da chi ha
"esperienza", aspettare il "loro turno"***Masticazzi!!!!!!!
I giovani che vanno piano devono imparare, quelli che menano da bestia
non hanno nulla (o poco) da imparare. Sostituite le parole
"esperienza" con "potere", "crescere" con "aspettare
che finiscano di vincere gli altri" e avrete tutta l'antitesi etica
della cultura sportiva.
I grandissimi si sono contraddistinti proprio per questo: non hanno
aspettato il loro turno, hanno imparato molto in fretta, hanno bruciato
i tempi, hanno scavalcato i matusa, non si sono adeguati semplicemente
perché troppo forti, troppo brillanti, troppo pieni di classe e talento,
hanno rovesciato lo status quo e le gerarchie vigenti. Il motivo è
semplice, nonostante il difetto di pratica erano migliori dei loro
contemporanei più esperti e non li si teneva nemmeno con il bromuro, la
classe del talento puro era più efficace dell'esperienza.
Questa cultura che impone una crescita lenta mi è sempre puzzata, mi
puzza di costrizione, mi puzza di volemose bene, mi puzza di "attento
a non pestarci i piedi che siamo qui da tanti anni". Questo
atteggiamento funziona con i bravi ma mediocri, quelli che hanno bisogno
di tempo per crescere perché non ce la fanno o perché non hanno il cuore
per rischiare la brutta figura, hanno paura di trovarsi tutti contro, i
grandi se ne sbattono bellamente. Menano fendenti potentissimi, vincono
e fot.tono i matusa.

Viva il talento sorgivo e rivoluzionario dei grandi fuoriclasse, viva
la gioventù che si ribella, rispetto per i campioni che lavorano duro e
si affermano in età matura, amore incondizionato per i Rebeldes dagli
occhi giovani e dallo spirito indomito*..abbasso i matusa rompimaroni
Matusa all'obitorio!!

Ciao belli
claudio




GRANDISSIMO. Condivido al 500%

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 09/06/2006 alle 09:43
Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da claudiodance

@ Cassius,
carissimo, dimmi un po', dove conduci la tua esistenza? No, sono
curioso! Davvero non vedi allievi che vanno col fisso, che fanno dietro
motori, che fanno SFR? Escludo solo l'uso delle bici da crono, ma
nemmeno tanto, il resto sono pratiche consolidate. Il fisso e il dietro
motori li facevo io che sono un dinosauro, le SFR sono patrimonio di
tutti da almeno 15 anni.
Ti faccio notare che I. Basso è stato nel giro delle nazionali fin da
Juniores, nel periodo in cui l'Italia era tristemente al vertice anche
in quelle categorie. Ovvio che in quel periodo abbia sperimentato gli
allenamenti più moderni e innovativi della categoria. Basso ha
cominciato ha correre a 8 anni, è passato prof. Con tanto di quel
ciclismo addosso che c'era il pericolo che scoppiasse.

La dietrologia su Basso? Ne faccio quanto mi pare! Siamo uomini o caporali? (citazione facile) Siamo uomini e siamo qua a chiacchierare, se dovessimo solo incensare i vincitori non verrei su
queste pagine manco per sbaglio.
Comunque non la metto “genericamente”sul piano dell'età, ne
faccio prpoprio l'oggetto di tutto il discorso, solo per dimostrare (a mio
avviso) che le definizioni lette ovunque, davvero OVUNQUE di Basso come
Fenomeno e Fuoriclasse sono sbagliate. Il fatto che abbia preso lo
spunto di Basso è casuale, non mi voglio certo accanire contro il
Vescovo, il discorso è generalizzabile perché il fenomeno dei
"tardivi" è in crescita negli ultimi anni.......e io non ci vedo
nulla di positivo.

Tu parli di km da accumulare e di passaggio di categoria da assorbire.
Giustissimo, ma io pensi ch questo capiti ai normali. Io dico che nel caso dei
fuoriclasse il passaggio alla massima categoria si rivela (in tempi
ragionevolmente brevi .......2/3/ max 4 anni) un vantaggio e non un
ostacolo. Sono i mediocri che vanno come siluri da under 23 che fanno
fatica coi 250 chilometri e con le salite letteralmente volate del mondo
prof.
L'evoluzione dei tempi che tu descrivi ci sarà anche stata, ma resta
il fatto che i fuoriclasse che vincono da subito esistono anche ora (Tom
Boonen, do you remember?). Dirò anche che delle teorie di crescita
graduale recitate a memoria ad ogni telecronaca da BulbaRally sono
ultra-stufo e perciò me ne stra-sbatto le stra-balle, sono tutte cose di
semplice buon senso, nessuna ricerca, nulla di originale, nessuna idea.
Qualcuno mi fa notare che questo è l'anno dei 29 per Basso e non 28
come erroneamente andavo dicendo. Una ragione in più per ribadire il
concetto. Il primo podio al Tour del vescovo cade dunque nel 27esimo
anno d'età .Okey, che ve lo spiego a fare?




@ forum,
riporto il discorso della contrapposizione: "Talento sorgivo del
Fuoriclasse" Vs. "Programmazione del miglioramento attraverso
l'iperallenamento intensivo" in un ambito meno viziato dalle
passioni sportive nazionali. Mi interessa di più ipotizzare regole
generali che non affibiare valutazioni di merito al Vescovo.

Lo stesso discorso applicato a Basso e Cunego si può fare per due
grandi protagonisti di classiche. Con ancora più efficacia, giacchè i
termini del confronto appaiono più definiti e sostanziali. Andiamo
dunque nel paese che elegge il ciclismo a sport nazionale: Il Belgio, i
nostri sono 2 autentici idoli delle folle: Johan "toupè" Musseuw e
Tom "ciapel-chel-ghè"" Boonen.
I due sono stati compagni di squadra, Tommy viene considerato l'erede
di Johan , sono amici e spesso vengono paragonati, caratteristiche
tecniche sovrapponibili etc.

Vado a braccio eh, non ho controllato palmares e albi d'oro, mi fido della memoria, ma accetterò bacchettate da chiunque sia sappia documentare!

Ecco, il mio parere è questo: Tommy B. è un fuoriclasse limpidissimo.
Dotato in modo imbarazzante da madre natura di mezzi strabilianti, passa
giovanissimo e alla prima Roubaix si mette subito in luce, battagliando
(pur correndo per aiutare Hincapie) imberbe con il maturo Musseuw fino
alle porte del velodromo. I successi arrivano subito, favoriti da una
dote allo sprint seconda (e non sempre) solo ai migliori velocisti di
professione, e arrivano in corse in linea e tappe di GT. Al terzo anno
da prof esplode anche nelle superclassiche, accoppia Fiandre e Roubaix e
poi fa il colpo gobbo anche al mondiale di madrid, il tutto nell'anno
dei 24 compiuti, quest'anno, infischiandosene bellamente della
cosiddetta maledizione dell'iride domina letteralmente il fiandre,
corre la roubaix fidandosi troppo della sua forma, infila una dozzina
di successi senza apparente fatica e corre da semidio dappertutto.

Boonen è anche una rockstar, vanitosissimo, smargiasso come un
Cipollini, figo come pochi nel rachitico mondo delle due ruote, si sta
probabilmente ripassando tutta le più belle ventenni del Benelux con
reciproca soddisfazione (sua e del benelux): Guascone nelle
dichiarazioni, schianta Petacchi e chiunque altro come appeal. Questo
non c'entra nulla con le valutazioni tecniche, è un fuoriclasse per
quello che dimostra in gara ovviamente, ma un po' di colore non fa
male.

Il buon Musseuw è passato prof e si batteva al Tour nelle volate di
gruppo. Regolarmente dietro i più forti sprinter, ma nemmeno male del
tutto. È stato gregario di Lemond all'Agrigel nel tour della rinascita
di Greg ed era già abbastanza in piazza sulla capoccia. Pochi capelli
per Johan a vent'anni e una dignitosisimma fama di cacciatore di tappe
e maglie verdi.
Come, 6 o 7 anni dopo, gli siano venuti i ricciolini biondi e al tempo
stesso la potenza per staccare tutti di forza sul pavè nelle regine
delle classiche per me rimarrà sempre un mistero. Forse Cesare Ragazzi è
anche un eccellente preparatore o forse al famoso MAPEI LAB avevano
anche un reparto di tricologia.
Fatto stà che nella seconda parte della carriera avviene un progresso
incredibile. Il nostro diventa il più forte cacciatore di classiche in
circolazione e fra coppe del mondo e affermazioni varie ci scappa anche
ll mondiale di Zurigo, davanti Mauro Gianetti e a un Bartoli incastrato
dalla tattica stupida di Andrea Tafi.
Okkio, da quando ha cominciato a vincere grosso Johan ha corso con il
piglio del fuoriclasse indubbio, ricordiamo tutti le favolose
progressioni padellonate sul Tenbosse, sembrava un aereo più che un
ciclista, lo ammmetto.
"Ma allora?" Direte voi! Che caz.zo si vuole? Cosa ha il buon Johan
per non sconfifferare del tutto all'esigente Dancellozzo? La vicenda
attuale del processo per doping che ne adombra tutta la carriera? Nì, è
solo parte della cosa. Il dubbio su pratiche magiche sulla vitalità del
bulbo capillifero? No, dopo Mario Beccia non mi stupisco più di niente.
La vicenda poco chiara dell'infezione dopo la caduta ad Aremberg (cosa
succedeva in quel sangue?). Umpf, no, potrebbe essere stata sfiga bella
e buona. Il poco edificante arrivo in parata Mapei al velodromo di
Roubaix? No, anche se mi è rimasto grandemente sul caz.zo.

Musseuw non è un fuoriclasse perché ha palesato la sua maggiore forza
in colpevole ritardo. È un tardivo, bello come il sole. A differenza di
Indurain non è un'eccezione morfologica, è un normotipo,
caratterizzato da muscolatura potente e resistenza allo sforzo
prolungato, ma è anche una ruota molto veloce e dunque avrebbe potuto
mettere le ruote davanti anche prima. Se la risposta a questo fatto,
come ho sentito già dire, sarà che nei primi anni di carriera il nostro
ha dovuto pagare lo scotto di un noviziato da portaborse in squadra, da
mezzo gregario, insomma che ha dovuto rispettare i tempi imposti dalle
anzianità e dalle convenzioni del gruppo, allora risponderò: Ebbè
graziealca' è un segno indubbio che il soggetto non è un super!
La questione non è secondaria: và di gran moda questo concetto che
puzza un poco di reazione, un poco di nonnismo, un poco di viscidume e
di mafietta. I giovani devono "crescere", imparare da chi ha
"esperienza", aspettare il "loro turno"***Masticazzi!!!!!!!
I giovani che vanno piano devono imparare, quelli che menano da bestia
non hanno nulla (o poco) da imparare. Sostituite le parole
"esperienza" con "potere", "crescere" con "aspettare
che finiscano di vincere gli altri" e avrete tutta l'antitesi etica
della cultura sportiva.
I grandissimi si sono contraddistinti proprio per questo: non hanno
aspettato il loro turno, hanno imparato molto in fretta, hanno bruciato
i tempi, hanno scavalcato i matusa, non si sono adeguati semplicemente
perché troppo forti, troppo brillanti, troppo pieni di classe e talento,
hanno rovesciato lo status quo e le gerarchie vigenti. Il motivo è
semplice, nonostante il difetto di pratica erano migliori dei loro
contemporanei più esperti e non li si teneva nemmeno con il bromuro, la
classe del talento puro era più efficace dell'esperienza.
Questa cultura che impone una crescita lenta mi è sempre puzzata, mi
puzza di costrizione, mi puzza di volemose bene, mi puzza di "attento
a non pestarci i piedi che siamo qui da tanti anni". Questo
atteggiamento funziona con i bravi ma mediocri, quelli che hanno bisogno
di tempo per crescere perché non ce la fanno o perché non hanno il cuore
per rischiare la brutta figura, hanno paura di trovarsi tutti contro, i
grandi se ne sbattono bellamente. Menano fendenti potentissimi, vincono
e fot.tono i matusa.

Viva il talento sorgivo e rivoluzionario dei grandi fuoriclasse, viva
la gioventù che si ribella, rispetto per i campioni che lavorano duro e
si affermano in età matura, amore incondizionato per i Rebeldes dagli
occhi giovani e dallo spirito indomito*..abbasso i matusa rompimaroni
Matusa all'obitorio!!

Ciao belli
claudio




GRANDISSIMO. Condivido al 500%



Se fossi in Claudiodance mi preoccuperei!

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 11/06/2006 alle 20:32
Non per sembrare presuntuoso o per fare il padrone del forum, ma caro claudiodance abbrevia i tuoi post, ti prego!
Un conto sono le storie di sport e di vita di Morris, un conto sono i tuoi predicozzi. Interminabili.
Bello il tuo paragone tra Boonen e Museeuw, se neanche Johan è un fuoriclasse allora Cunego dovrà fare almeno 5 stagioni come il 2004 per essere preso in considerazione!
E poi ancora con questa storia dell'anagrafe, che palle!
In uno sport come il ciclismo dove ci si comincia ad allenare sul serio solo quando la crescita è ben completata!
Meno male che non sei un ds (spero), chissà quanti giovani avresti "cestinato" perchè magari non avevano vinto nella prima stagione.

 
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Livello Hugo Koblet




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Registrato: Aug 2005

  postato il 11/06/2006 alle 21:44
Originariamente inviato da cassius

Non per sembrare presuntuoso o per fare il padrone del forum, ma caro claudiodance abbrevia i tuoi post, ti prego!
Un conto sono le storie di sport e di vita di Morris, un conto sono i tuoi predicozzi. Interminabili.
Bello il tuo paragone tra Boonen e Museeuw, se neanche Johan è un fuoriclasse allora Cunego dovrà fare almeno 5 stagioni come il 2004 per essere preso in considerazione!
E poi ancora con questa storia dell'anagrafe, che palle!
In uno sport come il ciclismo dove ci si comincia ad allenare sul serio solo quando la crescita è ben completata!
Meno male che non sei un ds (spero), chissà quanti giovani avresti "cestinato" perchè magari non avevano vinto nella prima stagione.


Non tutti crescono (sia nello sport che nella vita) allo stesso modo quindi l'anagrafe è un aspetto secondario. E poi è meglio andare forte a 24 anni e poi sempre meno o andare "adagio" e poi sempre piu forte ?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/06/2006 alle 22:21
Occhio Dancellozzo ce mi stai diventando un'icona dell'integralismo ciclistico.
C'è un bel po di frequentatori che ti cita come tu fossi Einstein oppure Popper oppure quello o quell'altro ecc. ecc.
Certo che da architetto a guida spirituale ne hai fatta di strada

Spiegami, ma la tua è una dote naturale che hai manifestato sin da quando eri un poppante o uno sbarbatello oppure s'è manifestata con il crescere, oppure dopo sposato oppure dopo essere papà?
Sai, voglio capire se sei tardivo o precoce

Con immutato rispetto e stima assoluta.
Mauro

 

[Modificato il 11/06/2006 alle 22:26 by stress]

____________________
"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 11/06/2006 alle 23:53
Originariamente inviato da cassius

Non per sembrare presuntuoso o per fare il padrone del forum, ma caro claudiodance abbrevia i tuoi post, ti prego!
Un conto sono le storie di sport e di vita di Morris, un conto sono i tuoi predicozzi. Interminabili.


A te da fastidio la lunghezza dei posts di claudiodance. A me invece dà fatisio chi li cita per poi aggiundere un commento di 4 o 5 parole. Invece di fare un inutilitilissimo quote, molto meglio dire "Claudio sono d'accordo con te" o " non sono d'accordo" o qualsiasi altra cosa. Ma citando solo le parti del post che sono rilevanti al fine dell'argomentazione. Detto questo, non mi sembra affatto che il post di claudio sia un "predicozzo". E' un post che esprime un'opinione ben articolata, che tu, ovviamente, puoi condivividere o no. Ma si tratta di un'opinione ben precisa e ben argomentata, che va ben al di là delle solite banalità di coloro che si allineano sempre alla direzione del vento che tira. Detto questo, mi fermo qui. Non voglio certo arrogarmi il diritto di rispondere al posto di Claudio.

Originariamente inviato da cassius

E poi ancora con questa storia dell'anagrafe, che palle!


Beh, vedrai quando ci sarà il primo quarantenne vincitore del Tour de France, dove te le ritroverai le palle! Ma no, forse mi sbaglio. Tu non ci troverai nulla di strano. Per te si tratterà semplicemente di qualcuno che (finalmente!) ha fatto il suo job di ciclista con serietà...

Originariamente inviato da cassius

In uno sport come il ciclismo dove ci si comincia ad allenare sul serio solo quando la crescita è ben completata!


Ci si comincia ad allenare sul serio quando la crescita é ben completata? E a che età sarebbe completata questa crescita secondo te?

Originariamente inviato da cassius

Meno male che non sei un ds (spero), chissà quanti giovani avresti "cestinato" perchè magari non avevano vinto nella prima stagione.


No comment.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 11/06/2006 alle 23:58
Originariamente inviato da paperina

Originariamente inviato da cassius

Non per sembrare presuntuoso o per fare il padrone del forum, ma caro claudiodance abbrevia i tuoi post, ti prego!
Un conto sono le storie di sport e di vita di Morris, un conto sono i tuoi predicozzi. Interminabili.
Bello il tuo paragone tra Boonen e Museeuw, se neanche Johan è un fuoriclasse allora Cunego dovrà fare almeno 5 stagioni come il 2004 per essere preso in considerazione!
E poi ancora con questa storia dell'anagrafe, che palle!
In uno sport come il ciclismo dove ci si comincia ad allenare sul serio solo quando la crescita è ben completata!
Meno male che non sei un ds (spero), chissà quanti giovani avresti "cestinato" perchè magari non avevano vinto nella prima stagione.


Non tutti crescono (sia nello sport che nella vita) allo stesso modo quindi l'anagrafe è un aspetto secondario. E poi è meglio andare forte a 24 anni e poi sempre meno o andare "adagio" e poi sempre piu forte ?


Già. E magari tentare il record dell'ora a 40 anni suonati, non é vero?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/06/2006 alle 00:04
Non toccate Claudio, il Marinetti de noaltri, ed il suo manifesto futurista!!!!!!!!!!!

Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle!

 
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  postato il 12/06/2006 alle 02:11
Originariamente inviato da cassius

Non per sembrare presuntuoso o per fare il padrone del forum, ma caro claudiodance abbrevia i tuoi post, ti prego!


Cassius, non per fare il moderatore né per altro, ma non vedo dov'è il problema nella lunghezza dei post di Claudiodance.

Ricordo sempre che se si vogliono fare altre cose, il computer può essere anche spento.

Buona discussione.

 

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  postato il 12/06/2006 alle 02:40
Ragazzi è fisiologicamente provato che un uomo matura intorno ai 30 anni e che in questo periodo raggiunge il massimo della sua capacità aerobica.
Forzare prima la macchina è sempre pericoloso.
Quanti ragazzi intorno ai 20/23 anni vanno come le moto per poi sparire e se fortunati ricomparire a 29/30.
Andiamoci piano con le performance fatte alla giovane età.
Non sempre è farina del proprio sacco.

Ciao Ianni

 
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  postato il 12/06/2006 alle 03:03
Originariamente inviato da ianni

Non sempre è farina del proprio sacco.


Ianni, questo vale per tutti: giovani, medi ed "anziani" (sempre di sportivi si tratta, quindi fate i conti voi).

 

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  postato il 12/06/2006 alle 05:15
Originariamente inviato da cassius
Non per sembrare presuntuoso o per fare il padrone del forum, ma caro claudiodance abbrevia i tuoi post, ti prego!
Un conto sono le storie di sport e di vita di Morris, un conto sono i tuoi predicozzi. Interminabili.

mi sembra che il topic di questo thread non sia la lunghezza
del messaggio di Claudio.
E non tutti gli argomenti di discussione possono stare in 130 caratteri.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/06/2006 alle 21:24
Rispondo ai vari forumisti che mi contestano l'intervento contro claudiodance: non voglio imporre a nessuno la concisione, dico solo che voglio dire la mia in un forum avendo umanamente la possibilità di leggere tutti i post, non lasciare il solito messaggio in cui dico sì la mia opinione, ma in modo estraneo a come procedeva la discussione. Punto.

Ho citato il ciclismo come sport in cui ci si allena sul serio "quando la crescita è ben completata": volevo dire, a chi fa finta di non capire, confrontate un ciclista di 15 anni con un coetaneo nuotatore (o anche podista) e poi capirete la differenza!!!
Poi ovviamente i tifosi di Cunego, per metterla in burletta, dicono che io sia un tifoso dei 40enni: l'argomento di chi non ha argomenti.
Forza Basso E Cunego. Nei vostri differenti modi, fateci sognare!!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 13/06/2006 alle 00:53
Caro Cassius,

rispondo alla seconda parte del tuo post, visto che sembra fare riferimento diretto a quanto scritto da me.

Originariamente inviato da cassius

Ho citato il ciclismo come sport in cui ci si allena sul serio "quando la crescita è ben completata": volevo dire, a chi fa finta di non capire, confrontate un ciclista di 15 anni con un coetaneo nuotatore (o anche podista) e poi capirete la differenza!!!



Dunque, per la serie "ci si rivolge a chi fa finta di non capire", ti informo che nessuno ha mai chiesto ad un corridore di 15 anni di vincere il Tour de France.

Sempre per la stessa serie, ti ricordo quanto scritto qualche tempo fa da Jan Jansenn (cito a memoria): "da quando le ruote delle biciclette sono due, un ciclista tra i 26 e i 29 anni é nel pieno della maturità". Il che implica, sempre che si voglia fare lo sforzo di capire, che non ci si possono aspettare differenze nette tra le prestazioni di un ciclista a 26 anni e dello stesso ciclista a 29. E questo da quando le ruote delle biciclette sono due, diceva JanJansenn.

Originariamente inviato da cassius
Poi ovviamente i tifosi di Cunego, per metterla in burletta, dicono che io sia un tifoso dei 40enni: l'argomento di chi non ha argomenti.


Quando fai riferimento ai posts degli altri, almeno datti la pena di leggerli bene. Se in quanto sopra ti riferisci a quanto scritto da me, ti faccio presente che:
- il post non si indirizzava a te ma a Paperina
- e, ad ogni modo, nel post non si diceva che Paperiva tifa per corridori di 40 anni. E, comunque, anche se lo facesse, sarebbero pur sempre fatti suoi, su cui io non avrei assolutamente niente da ridire.

Quanto al termine tifoso, sempre se era indirizzato a me, tientelo pure per te. Io sono un tantinello svezzato ed ho smesso di essere tifoso da un pezzo.

Ciao

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 01:56
- e, ad ogni modo, nel post non si diceva che Paperiva tifa per corridori di 40 anni. E, comunque, anche se lo facesse, sarebbero pur sempre fatti suoi, su cui io non avrei assolutamente niente da ridire.

Bè, io quando nel 74 Raymond Poulidor nella tappa Seo de Urgel-St Lary Soulan/Pla d'Adet, staccò il cannibale, aveva 38 anni e mezzo, ma ho passato una bella soddisfazione.
Anche vedere Joop Zoetemelk con la maglia dell'arcobaleno, un pò mi sono commosso. 40 primavere....
I veci mi piasono, che ci devo fare?

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 13/06/2006 alle 07:10
Originariamente inviato da janjanssen

- e, ad ogni modo, nel post non si diceva che Paperiva tifa per corridori di 40 anni. E, comunque, anche se lo facesse, sarebbero pur sempre fatti suoi, su cui io non avrei assolutamente niente da ridire.

Bè, io quando nel 74 Raymond Poulidor nella tappa Seo de Urgel-St Lary Soulan/Pla d'Adet, staccò il cannibale, aveva 38 anni e mezzo, ma ho passato una bella soddisfazione.
Anche vedere Joop Zoetemelk con la maglia dell'arcobaleno, un pò mi sono commosso. 40 primavere....
I veci mi piasono, che ci devo fare?


Le vittorie a 30 anni si ottengono con le gambe a ....40 con il cuore.....

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 13/06/2006 alle 10:24
Originariamente inviato da paperina

Le vittorie a 30 anni si ottengono con le gambe a ....40 con il cuore.....


paperina, non ho capito: è una battuta, un'allusione, una convinzione...?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 11:16
intendiamoci:Basso,che a me continua a non piacere per il modo di correre,non e' il Gutierrez della situazione e del resto aveva gia' vinto un mondiale tra i dilettanti.e' vero altresi' che nel 1999 la Us Postal oggi Discovery di Armstrong ha aperto una nuova frontiera,se lecita o illecita non lo so,nei metodi di preparazione a una corsa,e in seguito questa strada e' stata seguita dalla CSC.e a tutt'oggi queste due squadre sono 10 anni avanti rispetto a tutti gli altri,quando fino a 10 anni fa eravamo noi italiani che eravamo all'avanguardia;Mentheour nel suo libro spiega come la vera differenza tra gli italiani e gli altri non consisteva nel doping ma nella cura dell'alimentazione,delle ore di sonno eccetera in cui gli italiani avevano piu' cura degli altri.ora questo primato e' passato a Discovery e CSC e anch'io mi chiedo a volte se gli altri direttori sportivi non si sentano degli idioti
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 11:49
Originariamente inviato da claudiodance
Il buon Musseuw è passato prof e si batteva al Tour nelle volate di
gruppo. Regolarmente dietro i più forti sprinter, ma nemmeno male del
tutto. È stato gregario di Lemond all'Agrigel nel tour della rinascita
di Greg ed era già abbastanza in piazza sulla capoccia. Pochi capelli
per Johan a vent'anni e una dignitosisimma fama di cacciatore di tappe
e maglie verdi.
Come, 6 o 7 anni dopo, gli siano venuti i ricciolini biondi e al tempo
stesso la potenza per staccare tutti di forza sul pavè nelle regine
delle classiche per me rimarrà sempre un mistero.


Ciao Claudio, do il mio apprezzamento alla maggior parte delle cose che hai scritto in questo thread, ma il giudizio su Museeuw mi sembra eccessivo.
Classe 1965, approda al professionismo nel 1988, ventitreenne, ottenendo una decina di piazzamenti in corse di secondo piano, direi che come velocista era inferiore ad un Paride Grillo.
L'anno successivo, il 1989, il secondo da professionista, lo vede terzo nella Parigi Tours, direi quindi che, in tempi non sospetti, dimostrò già di essere un mediocre sprinter ma già un notevolissimo passista veloce.
Nel 1990, a 25 anni, proprio le doti di passista veloce gli consentono di vincere due tappe del Tour, ma anche di ottenere una vittoria di tappa e il secondo posto in classifica nella tre giorni di La Panne, corsa di buon livello e indicatrice di un'attitudine verso le classiche fiamminghe (infilerà anche un secondo posto a Wevelgem, un quarto nell'Het Volk, un dodicesimo a Roubaix).
Nel 1991, a 26 anni, vince una grande classica come Zurigo e si piazza secondo nel Fiandre.
Sarà figlio della sua epoca, non lo metto in dubbio, ma l'attitudine c'era indubbiamente.
Il discorso delle maturazioni tardive, a mio avviso buono, non va preso come regola assoluta ma contestualizzato ad un periodo nel quale, questo fenomeno, sembra essere divenuto una regola alla quale sfuggono poche eccezioni.
Ma il ciclismo è cambiato radicalmente, Claudio, e gli anni '90 hanno costretto al prepensionamento forzato gente come Lemond, Fignon o Mottet.
Forse mangiavano male, forse si allenavano male, chi lo sa...
Le categorie sono andate a farsi benedire, non ha più senso parlare di passisti e di scalatori, quanto piuttosto di corridori pesanti e corridori leggeri, di corridori longilinei e brevilinei, visto che la lunghezza del fermore è indicativa del telaio sul quale si può costruire un motore di cilindrata superiore.
Ha davvero senso adirarsi contro le maturazioni tardive?
Domani un centometrista di 23 anni coprirà la distanza in sette secondi, che diremo? É un talento naturale?
Come diceva un noto critico, non il dito che indica la luna, ma la luna stessa bisogna guardare per capire.
Lo sguardo va posto sull'entità delle prestazioni, a qualsiasi età esse siano compiute.
Ciao

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 12:49
Valutando la maturazione di Ivan Basso, cito lui perchè in questi mesi è più facile ottenere informazioni su di lui che su qualsiasi altro ciclista, non è assolutamente detto che, in una squadra migliore, Ivan non avrebbe ottenuto la vittoria al Giro già a 24 anni se vi avesse partecipato.
Per squadra migliore intendo un team capace di lavorare attorno a lui e dargli fiducia, seguire attentamente i suoi progressi e collaborare maggiormente (vedi progressi a crono)
Alla Fassa Bortolo hanno preferito per Ivan la partecipazione ai Tour perchè al Giro erano tutti per Petacchi e nel 2003 i rapporti con Ferretti erano ormai logori perchè erano più le delusioni che le soddisfazioni per entrambi.
Secondo voi il mio ragionamento è sbagliato?

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/06/2006 alle 12:53
Originariamente inviato da miky70

Valutando la maturazione di Ivan Basso, cito lui perchè in questi mesi è più facile ottenere informazioni su di lui che su qualsiasi altro ciclista, non è assolutamente detto che, in una squadra migliore, Ivan non avrebbe ottenuto la vittoria al Giro già a 24 anni se vi avesse partecipato.
Per squadra migliore intendo un team capace di lavorare attorno a lui e dargli fiducia, seguire attentamente i suoi progressi e collaborare maggiormente (vedi progressi a crono)
Alla Fassa Bortolo hanno preferito per Ivan la partecipazione ai Tour perchè al Giro erano tutti per Petacchi e nel 2003 i rapporti con Ferretti erano ormai logori perchè erano più le delusioni che le soddisfazioni per entrambi.
Secondo voi il mio ragionamento è sbagliato?


Nel 2003 aveva 26 anni e non 24.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 13:52
e di petacchi che è esploso a 29 anni che dite?????

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 14:01
Originariamente inviato da Lore_88

Nel 2003 aveva 26 anni e non 24.


Non intendevo dire che nel 2003 aveva 24 anni, facevo una supposizione valutando in generale il periodo Fassa Bortolo.
Al di là di questa precisazione non trovi valida la mia constatazione?

 

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  postato il 13/06/2006 alle 15:18
Originariamente inviato da miky70

Originariamente inviato da Lore_88

Nel 2003 aveva 26 anni e non 24.


Non intendevo dire che nel 2003 aveva 24 anni, facevo una supposizione valutando in generale il periodo Fassa Bortolo.
Al di là di questa precisazione non trovi valida la mia constatazione?


No, è vero che per Basso il periodo Fassa non è stato molto proficuo, ma non scherziamo! Non avrebbe assolutamente vinto il Giro a 24 anni! Era un corridore irriconoscibile rispetto a quello che è ora: a cronometro prendeva vagonate di minuti e in salita pure.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 15:27
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da miky70

Originariamente inviato da Lore_88

Nel 2003 aveva 26 anni e non 24.


Non intendevo dire che nel 2003 aveva 24 anni, facevo una supposizione valutando in generale il periodo Fassa Bortolo.
Al di là di questa precisazione non trovi valida la mia constatazione?


No, è vero che per Basso il periodo Fassa non è stato molto proficuo, ma non scherziamo! Non avrebbe assolutamente vinto il Giro a 24 anni! Era un corridore irriconoscibile rispetto a quello che è ora: a cronometro prendeva vagonate di minuti e in salita pure.

Benissimo, è come dici tu, e nel 2003?

 

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  postato il 13/06/2006 alle 15:36
Originariamente inviato da miky70

Originariamente inviato da Lore_88

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Originariamente inviato da Lore_88

Nel 2003 aveva 26 anni e non 24.


Non intendevo dire che nel 2003 aveva 24 anni, facevo una supposizione valutando in generale il periodo Fassa Bortolo.
Al di là di questa precisazione non trovi valida la mia constatazione?


No, è vero che per Basso il periodo Fassa non è stato molto proficuo, ma non scherziamo! Non avrebbe assolutamente vinto il Giro a 24 anni! Era un corridore irriconoscibile rispetto a quello che è ora: a cronometro prendeva vagonate di minuti e in salita pure.

Benissimo, è come dici tu, e nel 2003?


Andava un pò più forte in salita ma si beccava lo stesso vagonate di minuti a crono (do you remember cap decouverte?)... quindi la mia risposta è la solita!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 21:50
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
in tempi non sospetti, dimostrò già di essere un mediocre sprinter ma già un notevolissimo passista veloce.


non sono d'accordo sul mediocre sprinter: secondo me era un ottimo sprinter.
Nel 1990 vinse ai Campi Elisi, battendo Adriano Baffi che riuscì a prendergli la ruota ai 200m, ma non riuscì a uscirgli di scia.
Nel 1991 poi vinse a Zurigo battendo Jalabert, che era ancora un velocista da gruppo compatto.
Museeuw diventò un passista veloce quando capitò in squadra con Cipollini: si rese conto che in volata non era all'altezza di Mario e cambiò completamente modo di correre.
Piuttosto ho sempre avuto l'impressione che, quando faceva gli sprint di gruppo, talvolta sbagliasse l'impostazione e i tempi della volata.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/06/2006 alle 22:28
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
in tempi non sospetti, dimostrò già di essere un mediocre sprinter ma già un notevolissimo passista veloce.


non sono d'accordo sul mediocre sprinter: secondo me era un ottimo sprinter.
Nel 1990 vinse ai Campi Elisi, battendo Adriano Baffi che riuscì a prendergli la ruota ai 200m, ma non riuscì a uscirgli di scia.
Nel 1991 poi vinse a Zurigo battendo Jalabert, che era ancora un velocista da gruppo compatto.
Museeuw diventò un passista veloce quando capitò in squadra con Cipollini: si rese conto che in volata non era all'altezza di Mario e cambiò completamente modo di correre.
Piuttosto ho sempre avuto l'impressione che, quando faceva gli sprint di gruppo, talvolta sbagliasse l'impostazione e i tempi della volata.


Mah, non direi che fosse un ottimo sprinter, ma in verità intendevo scrivere discreto, non certo mediocre.
Vittorie come quella di Parigi o Zurigo, al termine di un grande Giro piuttosto che in una classica di oltre 200km, indicano proprio quello che ho detto io: un passista veloce eccellente.
Tra i 150 e i 200 km, nella distanza degli sprinter alla McEwen, non ne imbroccava proprio il giovane Museeuw.

 

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Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 14/06/2006 alle 23:16
@Stress,

Ta-rdi-vo???....…ha-ha-ha….mauro, carissimo, ma naturalmente sono stato un precoce! Che domande fai??) ho capito precocemente di essere un superbrocco in bici, ma ancora più precocemente di poter essere uno spaccaballe nella vita….mica cefali!


Ciao bello
Ps. Oh, mandami il numero, che ti smsso il risultato della kobram in tempo reale!


@Cassius

In effetti è vero, Cassius, sono post un po’ troppo lunghi.
Porta pazienza, talvolta mi manca il dono della sintesi (talvolta invece, sintetizzo in modo meraviglioso e, pensa, inorgoglisco e mi congratulo con me stesso!). Tranz, farò il possibile per accorciare, avec plaisir!

Invece quella del Ds mancato me la potevi risparmiare, non me la sono meritata. Tutto il 3d è impostato lontano dalle gare giovanili, carissimo.
E’ una tua libera interpretazione spostare l’attenzione sulle cat. Giovanili.
Non ho mai detto le conclusioni che mi attribuisci sui ragazzi. Mi sembrava di essere stato chiaro, le uniche vittorie che considero valide ai fini della determinazione qualitativa di un campione sono nella massima categoria e, al limite, nelle più importanti gare under 23 (mondiali, olimpiadi,…..etc.) Non vorrei seguirti troppo nell’OT, ma dirò che le gare giovanili sono una palestra, niente di più. Una importantissima palestra di addestramento delle abilità e della conoscenza del proprio corpo.

Io, immodestamente, sarei stato un DS magnifico, direi meraviglioso, completamente privo di risultati tangibili e vittorie, ma magnifico!!
Mi sarei rivolto a Bettella per una consulenza sul look e avrei sfoggiato ogni domenica improponibili camice scozzesi e scarpe scomode solo per distrarre i ragazzi dalla tensione pre-gara e offrire loro argomenti di conversazione. Avrei insegnato loro una serie di convincenti insulti da usare nelle situazioni gomito a gomito, gli avrei mostrato Vhs di Roger De Vlaeminck, di Patrick Sercu e di Joseph Bruyere, gli avrei insegnato a preparare i pavesini con la marmellata e a pulire i raggi delle ruote il sabato pomeriggio, gli avrei insegnato a prendere una borraccia al volo, a NON schivare una scatarrata in gruppo, a rispondere ringhiando alle aggressioni verbali dei velocisti bergamaschi e a saltare un paio di cambi quando proprio non ne puoi fare a meno. Gli avrei insegnato ad attaccare, a schifare i succhiaruote, a rispettare i velocisti, gli avrei descritto (perché insegnare non si può!) l’arte magica e sensuale del contropiede. Gli avrei insegnato ad inebriarsi di un attacco ben fatto, di un rientro potente, di una curva pennellata. Gli avrei insegnato a godere della sensazione che si prova nel sentirsi in forma, nel sentire che la gamba risponde, ma anche di vivere tutte fino in fondo la fatica e la delusione più cocenti. Li avrei preparati, fino a spaventarli sì, sul dolore infinito del ciclismo e il suo riscatto nella coscienza di ogni singolo. Gli avrei spiegato il valore di una sconfitta e la transitorietà di una vittoria.
Ma sopra tutto, sopra tutto, gli avrei insegnato a non prenderla troppo sul serio, a ridere e pigliarsi per il cu.lo da soli:
Sai Cassius, la bici è così fottutamente dura anche senza le seriosità di certi DIESSE col patentino e, lo dico PER VANTARMI, io mi sono seduto sulla panchina di legno della bottega di Piero Serena, mentre gente come Mario Anni, Marino Vigna, Guido Bontempi e Michelino Dancelli....e tanti altri che raccontavano le loro magiche storie di ciclismo…e si rideva molto, innanzi tutto.

Cazzarola, mi sono dilungato, c
Argomenta di più Cassius, ( e vieni alla Kobram che ci divertiamo!) argomenta. Prendi esempio da Mestatore….


……..@Mestatore

Bravo Doc. Hai centrato la debolezza di tutto il mio ragionamento. Non fa i conti fino in fondo con la qualità degli avversari che i giovani fuoriclasse si trovano di fronte. Pensiamo alla parabola di un Bettini, che ha trascorso anni alla corte di un fuoriclasse siderale a accentratore come Micky Bartoli, che dirti…..Touchè. Come già detto altre volte la realtà è più sfumata. Quando si cerca di dimostrare un teorema è facile schematizzare troppo, la realtà non è uno schema e una corsa in bicicletta è fra le cose meno schematizzabili del mondo. Ho sempre l’impressione che il fuoriclasse vero riesca a forzare il blocco di una pur forte concorrenza di matusa, ma sottoscrivo il tuo invito alla prudenza. Carissimo, mi inchino alla tua superiore saggezza…..del resto, sei più matusa di me!!!!)
Rispetto massimo e incondizionato.

Ps. Xme Bettini=no fuoriclasse
Ps2, ma quanto democratico sono???? Eh????)



@Ottavio

Prafo, citazione giusta. Mi congratulo. E si che Marinetti non mi è mai piaciuto e nemmeno l’estetica eroica della gioventù fascista e guerrafondaia propagandata dall’ala scribacchina del futurismo. Futurismo di cui amo molti pittori che vi aderirono (Sironi, Depero…e soprattutto, che te lo dico a fare, il grande Boccioni), ma meno, i poeti.
Però hai ragione, il post sembrava proprio un manifesto futurista. Bravo Octave!!

@Felix

Grazie caro, se vengo a Parigi (non ci vengo mai, non ti preoccupare) ci mangiamo un omelette insieme, un bicchiere di Pastis e un giro al Dorsay:
Ciao belli
Claudio(Tommaso)dance

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/06/2006 alle 00:04
Claudio,
finché non parli della "guerra sola igiene del mondo" va bene!!!!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 15/06/2006 alle 00:17
Originariamente inviato da Ottavio

Claudio,
finché non parli della "guerra sola igiene del mondo" va bene!!!!


..me ne guardi l'altissimo, lo sai bene.....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/06/2006 alle 11:19
Originariamente inviato da claudiodance

Futurismo di cui amo molti pittori che vi aderirono (Sironi, Depero…e soprattutto, che te lo dico a fare, il grande Boccioni [...])

Magari lo saprai già, ma il grande Boccioni riposa in pace nel cimitero monumentale di Verona. Se abbiamo tempo e voglia, dopo la Kobram ti porto a dargli un saluto...

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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