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Autore: Oggetto: Breve ma sostenuta critica delle maturazioni tardive nel ciclismo. Ovvero...

Livello Marco Pantani




Posts: 1446
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  postato il 29/05/2006 alle 13:55
Mi dispiace Felice sei fuori strada.
Basso non è la copia di Indurain.
Lo spagnolo era un super-cronometrista che costruiva le sue vittorie nelle cronometro difendendosi poi in salita.
Basso invece è fortissimo in salita e si difende a cronometro.
Caro Felice questo era un Giro durissimo (il più duro di tutti i tempi) che poteva essere vinto solo da uno scalatore.
E Basso si è dimostrato tale, infatti lo avrebbe vinto anche senza cronometro.
E non tirare in ballo Gutierrez Cataluna perchè, come sai, l'eccezione conferma la regola.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 17:49
Come mi capita spesso quoto l'ottimo Jan!
 
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Livello Tour




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  postato il 29/05/2006 alle 18:24
....io penso che un professionista nel 2006 deve allenarsi sempre, se uno è un fenomeno della natura può permettersi di dormire il lunedì mattina ma se uno è come Basso allora deve pedalare su per il Mottarone tutti i giorni per ore ed ore per raggiungere i risultati.

Basso è l'esempio che un buon ciclista con doti poco sopra la media, impegnandosi all'eccesso può diventare forte.
E' l'esempio per tutti perchè alla fine anche io LUCA posso diventare un buon ciclista-amatore ovviamente sapendo che devo fare sacritifi. Ad differenza di campioni che sembrano l'eccesso in persona, alcool la sera e gara la mattina magari vincendo anche, questi non sono d'esempio per me che sopno vecchio-ciclista e neppure per i giovani.

Ho letto ad inizio post che c'erano ciclisti che d'istito partivano e vincevano quando gli pareva.... avevano altre doti fisiche, però a terra chi "sa" sa che avevano frustrazioni assurde sui posizionamenti dei particolari.... ognuno ha le sue "fisse"

Nel 2006 un ciclista normale come Basso è diventato bravo.... vuol dire nella vita chiunque se si impegna può diventare in qualsiasi campo da normale a bravo,
questo è l'esempio che raccolgo da sto ragazzone che vedo spesso la domenica mattina fare sempre le stesse cose, salire sempre su per il mottarone, fare sempre 5 o 6 volte la stessa salita.... routinario ma efficace.


 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/05/2006 alle 19:09
Originariamente inviato da ciclgian

Mi dispiace Felice sei fuori strada.
Basso non è la copia di Indurain.
Lo spagnolo era un super-cronometrista che costruiva le sue vittorie nelle cronometro difendendosi poi in salita.


Guarda Ciclgian che lo so benissimo che i due hanno caratteristiche diverse. "Il nuovo Indurain" faceva riferimento al probabile inizio (a mio avviso) di un quinquennio (o giù di lì) di grandi giri dall'esito scontato.

Ciao

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 19:26
Originariamente inviato da Luca-FuntosBike

....io penso che un professionista nel 2006 deve allenarsi sempre, se uno è un fenomeno della natura può permettersi di dormire il lunedì mattina ma se uno è come Basso allora deve pedalare su per il Mottarone tutti i giorni per ore ed ore per raggiungere i risultati.


Ma il superallenamento non conduce all'abbassamento del tasso d'ematocrito ed alla sindrome da affaticamento cronico?

 

____________________
Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/05/2006 alle 19:49
Caro Jan,

rievoco volentieri con te quel Giro 65. E' vero, Adorni vinse con un distacco ancor maggiore, ma gli avversari non erano esattamente quelli che dici tu. Intanto Motta non c'era (quell'anno fece il Tour de France). Gimondi c'era, era neoprofessionista e gregario di Adorni, quindi non era un avversario. C'era Zilioli, questo sì, ma il suo calibro era un tantino inferiore.
Quanto al distacco maturò in tre tappe: la 6a, la 13a (la crono) e la 19. E Zilioli a sua volta stacco' (anche se di poco) Adorni nella 3a e nella 18a.

Da quel Giro c'é poi una cosa da imparare: nella crnometro, lunga 58 Km, vinta da Adorni, il neoprofessionista Gimondi, a 23 anni, arrivò 2° a 1 min e 22". Questo per dire che uno che ha la vocazione del cronometro non ha bisogno di avere i capelli bianchi per cominciare ad avere risultati. A quel tempo, chi andava forte a crono si vedeva subito. Con un po' d'esperienza poi migliorava un po', ma senza cambiamenti stratosferici e senza stravolgere di un gran ché le scale dei valori. Il pur bravo Adorni, a 27 anni, non é che riuscisse a battere a crono l'ormai vecchio Anquetil. Il quale, a crono, era il più forte da giovane e continuava ad essere il più forte pure da vecchio.

Per quanto riguarda Basso:
- Ullrich non sarà stato in forma perfetta, ma in pianura e a crono non era fermo e soprattutto si impegnava per testarsi. Ciò nonostante Basso lo avrebbe battuto se non fosse cambiato il vento.
- E' vero, le nostre posizioni differiscono essenzialmente sul "mostro inarrivabile". Vuol dire che ne riparleremo dopo il Tour. Se le suona di santa ragione (nei limiti delle possibilità offerte da un percorso meno montagnoso) ai vari Ullrich, Vinokurov, Landis, Mancebo, Kashektin, Popovich, Valverde e Menchov, che tu citi come sommi rappresentanti della concorrenza, vuol dire che avrò ragione io. Altrimenti che avrai ragione tu.
- Bobet aveva la strada chiusa da una schiera di grandissimi campioni (che non correvano solo il Tour...). Inoltre penso che non sia necessario ricordarti che prima di affermarsi in un grande giro aveva vinto un tantinello di più Ivan Basso...

Ciao, é sempre un piacere chiacchierare con te!

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/05/2006 alle 19:53
Perbacco, comincio a preoccuparmi per il Dancelli. Che gli sgherri del Vescono lo abbiano già preso e che stiano cercando di obbligarlo a giurare fedeltà al Catechismo Sostanzialmente Coatto?

Cunego e Libertà!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 20:05
caro funtos,
basso non è un ciclista normale, è un ex campione del mondo under.
ha 2 podi al tour, ha un podio alla liegi, ha un lombardia corso da protagonista indiscusso.....

non solo i watt, non solo lo spunto in volata, non solo la rasoiata e l' esplosività sono talento.
anche la testa e la convinzione, applicate all' intero mestiere di corridore sono qualità
basso , grazie anche a riis, queste cose le ha.

jan ha detto tutto, ha dimostrato tabelle alla mano quanto avevo confusamente espresso nel mio precedente post.
per fortuna che c'è chi ha una conoscenza enciclopedica del ciclismo come il grande ilic....oltre alla voglia di consultare albi d' oro, palmares e quant' altro per validare in modo inequivocabile le proprie affermazioni.

devo ringraziarlo per avere ribadito, dopo morris,( scusate se è poco , che coppia....) che basso ha talento, ha qualità, non solo abnegazione e chiarezza di idee in allenamento.

basso ha menato legnate in salita, è lì che ha distrutto tutti.
lo ha fatto senza teatralità, ma con efficacia terribile.
la pochezza degli avversari ha fatto il resto.

io mi auguro che basso riesca a sfatare il teorema lens, che per vincere il tour bisogna fare e preparare solo quello.
sarebbe un grandissimo passo avanti, o forse indietro nel senso della tradizione storica, per il nostro amato ciclismo.
un ritorno verso la possibilità di vedere i campioni sfidarsi più di 3 settimane all' anno.
magari non tutti gli anni, ma spesso.

visto che di luca e cunego saranno al tour, chissà cosa saranno capaci di fare contro di loro i tanti bistrattati corridori citati da jan, i corridori secondo alcuni capaci di correre solo quella corsetta nell' esagono, che peraltro segue tutto il mondo.
ah , già li mancano le salite ripide, quelle dove i ritardi di alcuni celebrati fuoriclasse nostrani nei confronti di un corridore da tour si sono misurati con la clessidra ....


anche ivan andrà verificato al tour: ci arriva dopo una grande vittoria lui che non ci è abituato, chissà come reagisce...
avrà ancora la testa, la voglia,l' umiltà oltre che le energie psico-fisiche per primeggiare...oppure la vittoria, la considerazione di sè, la convinzione (quelle che per me ha trovato in parte dopo il danimarca, dopo il criterium corso in modo sfrontato) saranno un volano formidabile?

non so, caro jan, se vinceremo molto con basso.
dipende da molte cose, dai giovani che crescono, dalla fortuna , dai percorsi.
ma a noi, vecchi suiveur che non hanno bisogno di rock star ma di corridori, qualche vittoria arriverà ancora.
speriamo un tour, magari anche una liegi o un lombardia, chissà.

@web e claudiodance
è molto divertente paragonare i campioni dello sport con gli artisti, i pittori.
anch' io cado ognitanto nel gioco, anche per stimolare claudio.
però, senza tornare all' estetica nello sport, nello sport stesso(tralasciamo il pattinaggio...)c'è una unità di misura, il risultato. nel ciclismo, minuti, secondi . .
nell' arte c'è l' emozione che non si può misurare, solo assaporare, provare.
uno sportivo mi può emozionare, ci mancherebbe, io mi emoziono da bestia di fronte allo sport.
ma l' emozione non può essere il metro con cui misurare i corridori.
il risultato conta, conta il modo in cui è stato ottenuto.

ad ogni modo, caro claudio, basso si è alzato sui pedali, ha attaccato in maglia rosa, anche da lontano, come sul mortirolo.
ha attaccato in salita, dove tutti aspettavano che si difendesse solamente.
non ti emoziona perchè è pacato, educato. freddo.
ma con il cuore per finire la tappa dello stelvio.
a me piace, perchè mi ricorda certi corridori di una volta, poco rock star.
lontano dai calciatori.
anche se ha la sorella che sembra pendere verso quel mondo, anche se i figli si chiamano domitilla e santiago, anzichè come i nonni.

ah una cosa, non è merckx che ha inventato l' attacco da lontano, con il simbolo del primato indosso. verifica, claudio caro, anche se il cannibale resta il grande eddy....

ciao

mesty

ps: aggiungo solo una cosa, speriamo che sia tutto vero, speriamo che non sia un altra di quelle belle storie che il ciclismo (e i suoui farmacisti)si divertono a distrugggerci.....
per me non c'è motivo di avere alcun sospetto , ma ogni tanto devo ricordarmelo ....il ragionamento sì, la mano sul fuoco mai.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 20:20
Originariamente inviato da Felice

Caro Jan,

rievoco volentieri con te quel Giro 65. E' vero, Adorni vinse con un distacco ancor maggiore, ma gli avversari non erano esattamente quelli che dici tu. Intanto Motta non c'era (quell'anno fece il Tour de France). Gimondi c'era, era neoprofessionista e gregario di Adorni, quindi non era un avversario. C'era Zilioli, questo sì, ma il suo calibro era un tantino inferiore.
Quanto al distacco maturò in tre tappe: la 6a, la 13a (la crono) e la 19. E Zilioli a sua volta stacco' (anche se di poco) Adorni nella 3a e nella 18a.

Da quel Giro c'é poi una cosa da imparare: nella crnometro, lunga 58 Km, vinta da Adorni, il neoprofessionista Gimondi, a 23 anni, arrivò 2° a 1 min e 22". Questo per dire che uno che ha la vocazione del cronometro non ha bisogno di avere i capelli bianchi per cominciare ad avere risultati. A quel tempo, chi andava forte a crono si vedeva subito. Con un po' d'esperienza poi migliorava un po', ma senza cambiamenti stratosferici e senza stravolgere di un gran ché le scale dei valori. Il pur bravo Adorni, a 27 anni, non é che riuscisse a battere a crono l'ormai vecchio Anquetil. Il quale, a crono, era il più forte da giovane e continuava ad essere il più forte pure da vecchio.

Per quanto riguarda Basso:
- Ullrich non sarà stato in forma perfetta, ma in pianura e a crono non era fermo e soprattutto si impegnava per testarsi. Ciò nonostante Basso lo avrebbe battuto se non fosse cambiato il vento.
- E' vero, le nostre posizioni differiscono essenzialmente sul "mostro inarrivabile". Vuol dire che ne riparleremo dopo il Tour. Se le suona di santa ragione (nei limiti delle possibilità offerte da un percorso meno montagnoso) ai vari Ullrich, Vinokurov, Landis, Mancebo, Kashektin, Popovich, Valverde e Menchov, che tu citi come sommi rappresentanti della concorrenza, vuol dire che avrò ragione io. Altrimenti che avrai ragione tu.
- Bobet aveva la strada chiusa da una schiera di grandissimi campioni (che non correvano solo il Tour...). Inoltre penso che non sia necessario ricordarti che prima di affermarsi in un grande giro aveva vinto un tantinello di più Ivan Basso...

Ciao, é sempre un piacere chiacchierare con te!

Caro Felice, anche per me è sempre un piacere....
Hai ragione su Motta (grrr, vado a memoria e ho confuso il 65 col 67...l'età..). Comunque Balmamion fu 5 (ed aveva vinto 2 giri già), poi Taccone, Bitossi, Massignan, De rosso. Non era un quadro così secondario.
Riguardo al futuro hai detto bene, vedremo.
Come hai detto bene sulla disposizione al cronometro che una volta era molto più...istintiva. Ma materiali, posizione aerodinamica non sono più paragonabili. Sennò Davide non detesterebbe una pratica, il cronometro, da sempre tipica di grandi campioni. Non di uomini bionici. Basterebbe, per riportare le cose al loro posto, usare biciclette normali, ruote normali, niente caschi aerodinamici eccetera.
Resto dell'idea, che tu sottovaluti i precedenti piazzamenti al tuor di Basso.
Che come Bobet, nel 53, non viene oggi dal nulla.
ah, Bobet era ovviamente un grande, per ora Basso è di una categoria nettamente inferiore.
Sinceramente, questo stimare niente i podi al tuor non lo capisco.
A 26 anni, una maturazione che porta un ciclista sul podio del tour non lo vedo nè fuori tempo, nè insidiosamente degna di insinuazioni su strani extraterrestri comparsi.
E spero di non venire smentito domani, ovviamente.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 21:23
faccio un paragone con un altro sport: Basso mi ricorda Ivan Lendl.

Lendl non era un supertalento, non era McEnroe, non era Becker e non era Sampras, gente baciata dalla grazia che otteneva con poca fatica quello che gli altri ottenevano con molto sudore.

Però ha vinto tanto, tantissimo: come tornei del Grande Slam dei tre citati gli è davanti solo Sampras, come numero generale di tornei è dietro solo a Connors, mentre è recordman assoluto per finali giocate nei tornei del Grande Slam.
Minuzioso fino all'inverosimile, fu lui a introdurre il cambio di racchetta ad ogni cambio di palle, e quando si fece costruire il campo da tennis nella sua villa, non solo chiamò la stessa ditta che aveva costruito il centrale di Flushing Meadows, ma addirittura pretese che vi lavorassero gli stessi operai.
Un professionista addirittura esagerato (come è stato detto anche del suo connazionale Nedved) che quando ha lasciato il tennis e si è dato al golf, non ci ha messo molto a raggiungere un livello di eccellenza.

Basso non è un gran talento naturale: buone doti messe in mostra fin da subito, ma poche vittorie perchè assolutamente privo di quel cambio di ritmo senza il quale oggi si vince pochissimo.
Ha lavorato tantissimo sui punti deboli riuscendo a trasformarli in punti forti, però, ad onor del vero, la sua era una buona base di partenza: non mi hai meravigliato più di tanto la sua crescita a cronometro, anzi mi stupivo di quanto andasse piano qualche anno fa, quando otteneva risultati assolutamente mediocri per quelle che erano le sue possibilità.

La crescita tardiva: è giunto al top a 26 anni, non se si può definire tardiva; anche Bugno e Indurain sono venuti fuori ad alti livelli a quell'età, Chiappucci anche più tardi: fino ad allora ha vinto pochissimo, pagando in maniera pesante la mancanza di spunto veloce e di scatto secco, ma di belle prestazioni ne ha fatte (Freccia Vallone, Liegi, San Sebastiano).

E' un fuoriclasse Basso? secondo me no. E' un buonissimo corridore, che però può vincere tanto in questi anni perchè di veri fuoriclasse, nei grandi giri, non ce n'è nemmeno uno (Ullrich a parte, fuoriclasse però solo in potenza).
Fuoriclasse è colui che vince anche contro grandi avversari al top del rendimento, e Basso non mi ha mai dato quest'impressione: al Giro ha stradominato, ma contro nessuno (e al Tour, se Ullrich non fa brutti scherzi, probabilmente sarà lo stesso).

Ho già detto in qualche altra parte che mi ricorda Stephen Roche, capace di sfruttare una stagione in cui per un motivo o per l'altro (ritiro, infortuni, fucilate, crisi di nervi) i big si sono autoeliminati, per portare a casa un tris da favola.

In tutti i casi teniamocelo stretto: negli ultimi 40 anni, solo per una stagione siamo riusciti ad avere in casa il numero uno delle corse a tappe.
Speriamo che questo periodo di transizione duri qualche altro annetto.

 
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Livello Tour




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Registrato: Mar 2006

  postato il 29/05/2006 alle 21:40
Non so se si può dire che il suo dominio sia stato dovuto principalmente alla debolezza degli avversari... Basta osservare dati oggettivi e confrontabili come le VAM ed i tempi di scalata.

 

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/05/2006 alle 22:09
Farina a secchiellate su Antonello
poiché dice che il periodo di transizione é bello.

Dice pure che al Giro il Vescovo ha stradominato.
Che dietro Antonello si nasconda l'Innominato?

Che sia lui che ha catturato il Dancelli?
I giorni che si annunciano non saran belli!

Farina libera per tutti! Vescovi nella farina!

 

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Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 22:16
visto che vi piace fare paragoni con grandi artisti, ne faccio uno anch'io.

Ivan Basso come Wayne Shorter, un grande sassofonista di jazz che, senza avere il talento di un Charlie Parker, un John Coltrane, un Sonny Rollins o un Massimo Urbani, si è ritagliato un posto di rilievo nella musica afro-americana.

Oppure come Carlo Maria Giulini o Carlos Kleiber, grandi direttori d'orchestra, eccellenti professionisti che però non hanno mai fatto parte dell'Olimpo della categoria.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2006 alle 22:18
Originariamente inviato da Felice

Farina a secchiellate su Antonello
poiché dice che il periodo di transizione é bello.


finchè comanda un italiano è una pacchia

 
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Livello Mondiali




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  postato il 30/05/2006 alle 17:22
Ciao a tutti, ho letto attentamente i post di questo 3D e anche di quello del grande Morris dove fa un analisi su Basso, ora vi volevo raccontare qualcosa riguardo Basso e il suo modo di vivere il ciclismo in modo totale, maniacale fin da quand'era ragazzino.
Ho la stessa età di Ivan abito a Gallarate e ho corso con lui nelle categorie giovanili (in squadre diverse), già da quando era allievo interpretava il ciclismo in modo diverso da tutti gli altri coetanei,ci metteva un impegno incredibile,si allenava spesso da solo x non dover aspettare nessuno, x non perdere tempo, magari a ridere e scherzare come a volte si fà a quell'età. Da junior capitava di vedere la sua squadra la Gornatese, in allenamento da una parte e lui con dietro l'ammiraglia da un altra parte.
Nonostante ciò faceva gruppo con i compagni e ne era il leader indiscusso.
Qualche volta trovandolo in giro mi è capitato di pedare con lui e di parlare un pò, ragazzo disponibile, cordiale ma totalmente concentrato in ciò che faceva, impressionante già a quell'età x la quadratura mentale verso il ciclismo.
Una volta ricordo che mi disse,"scusami non farmi parlare che sto facendo un test e mi si alzano i battiti", avevamo si e no 16 anni!!
Poche persone o forse addirittura nessuno dei suoi avversari ha una dedizione tale x la professione e ora ne raccoglie i frutti, è sempre stato ripagato dei suoi grandi sacrifici xkè fin da allievo con la coppa d'oro, da junior con l'argento mondiale, da under con il mondiale e via fino a questo giro dominato che ne sanciscono la consacrazione.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 17:51
Originariamente inviato da D.S.

Ciao a tutti, ho letto attentamente i post di questo 3D e anche di quello del grande Morris dove fa un analisi su Basso, ora vi volevo raccontare qualcosa riguardo Basso e il suo modo di vivere il ciclismo in modo totale, maniacale fin da quand'era ragazzino...


Ciao, a tua avviso a cosa è dovuta l'impenetrabile fobia per le discese, pur essendo dinnanzi ad un soggetto che affrontava il ciclismo con attitudine maniacale sin dalle categorie più precoci?

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 18:21
Ho letto il tuo post, caro il mio Dancelli, e devo dire che la tua analisi mi piace parecchiotto.
L'unica è che la penso in maniera opposta alla tua sul caso Basso-Simoni all'Aprica, ma tant'è... è un fatto destinato a spaccare in due l'Italia che nemmeno le ultime elezioni han saputo fare tanto!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 18:31
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da D.S.

Ciao a tutti, ho letto attentamente i post di questo 3D e anche di quello del grande Morris dove fa un analisi su Basso, ora vi volevo raccontare qualcosa riguardo Basso e il suo modo di vivere il ciclismo in modo totale, maniacale fin da quand'era ragazzino...


Ciao, a tua avviso a cosa è dovuta l'impenetrabile fobia per le discese, pur essendo dinnanzi ad un soggetto che affrontava il ciclismo con attitudine maniacale sin dalle categorie più precoci?


Secondo me la paura di cadere non la potrà mai sconfiggere. L'attitudine a pennellare le curve, buttarsi a capofitto, fidarsi della ruota che ti disegna le traiettorie, sono doti che si hanno o non si hanno, più o meno sviluppate.
Lui ha dimostrato di essere tremendamente brocco in discesa, può allenarsi quanto vuole, ma se ha paura di cadere va sempre giù con i freni tirati e traiettorie insulse come quelle disegnate sul San Carlo e mi pare di capire anche sul Mortirolo.
Ciau

 

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Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
If you don't have the balls to brake late then that is your problem. L.H. to K.R.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/05/2006 alle 21:02
@Mestatore
Mi parli di periodi di transizione. Approvo massimamente mastro dottore, siamo allo stallo, siamo al Caos
senza profeti.
E pur mi è simpatico quel Basso Vescovo che ogni minuto che passa
diventa più carogna e meno seminarista. Il Gibo Simoni, non ci fosse
lui, bisognerebbe inventarlo, con quel mezzo neurone fiacco che si
ritrova in testa a fine Giro, chi altri poteva tratteggiare l'immagine
da Giano Bifronte del Vescovo di Varese, che, nel momento della
santificazione coram populi de noartri, invece di ascendere al cielo fra putti ed amorini, si mette a tirare il cassetto e
sillaba le due mitiche parole: "Venti Mila!" Neorealismo Purissimo!!!!

@Mestatore 2
No-no Mesty, non penso di aver tirato in ballo l'emozione, anzi, è
vero che Basso mi ha emozionato, eccome, mi ritengo un competente di
ciclismo (modesto no?) e non ho bisogno della teatralità di un contropiede zigzagato
per godere, so ben apprezzare il valore tecnico di una progressione di
Basso. La sua menata in due tempi sul Mortirolo è stata esemplare, roba
da palati fini certo, palati che sanno cosa vuol dire accelerare così al
18% con ancora 2/3 di ascesa davanti, costringendo gli altri a sfilarsi
per sempre. Nel post precedente ho sbagliato a parlare di
"compitino", mea culpa, volevo solo dire che la sua era
superiorità così manifesta da non poter essere quasi contenuta. Basso ha
interpretato i finali di tappa in modo generoso e sportivo. L'ho
ammirato sinceramente, nonostante mi battesse il cuore vicino al
panettiere che litigava con la legge dei gravi, l'ho ammirato e lo
ringrazio. Molto meglio lui dei "signori" dei miei cogliomberi
invocati da Simoni, Gli Armstrong, gli Indurain, fastidiosi elargitori
di favori, concessioni e tangentucole sotto forma di vittorietta di
Pirro. Si fottessero, loro, Bulbarelli e quell'invasato di Gibo.
Bravo il vescovo dunque. Il paragone con l'arte era un gioco per
divertirci, per precisare un concetto.
I termini del ragionamento sono semplici: valuto il campione Ivan Basso
e noto due cose, A. una prima parte di carriera fra i prof senza alcun
successo di rilievo. B. un miglioramento netto nelle prestazioni negli
ultimi 2/3 anni, fino a stabilire una sorta di superiorità con gli
altri, se questa superiorità verrà confermata anche al tour il cerchio è
quasi chiuso.
Non parlo di emozioni, parlo di sorgività del talento Vs.
programmazione dell'iper-allenamento intensivo e totalizzante.
A mio avviso il talento sorgivo del fuoriclasse si esprime in vittorie
importanti (Vittorie, non secondi posti, io che non ho mai vinto, ma
sono arrivato secondo alcune volte, so che fra le due cose c'è un
abisso) fin dalle prime apparizioni nella massima categoria. È proprio
la massima categoria, con le distanze, le salite dure e lunghe, il
sistema di corsa, ad accelerare l'esplosione del talento sorgivo.
Micky Bartoli corse le sue prime gare da prof in Sicilia. Trofeo
Pantalica sotto il diluvio credo, duellando con i mammasantissima
dell'epoca e imponendo la sua legge di attaccante nato, di agonista
purissimo, ispirato da un fuoco indomabile. Trasformò la gara in una
battaglia senza quartiere, proprio come fece col duo Once alla Liegi di
qualche anno dopo. F. Moser dichiarò all'arrivo; " Chi cazz.o è quel
belga della Mercatone che andava come un treno, ci ha fatto diventare
matti!....cosa? un neoprof italiano???!!!*..allora questo è un
fenomeno!!"
Bartoli è un bell'esempio. È un talento sorgivo, limpidissimo, è un
bell'esempio perché si allenava con il metodo di un tedesco, ho letto
da qualche parte che abbia usato fra i primi l'SRM, il suo rapporto
con Cecchini è conosciuto. Voglio dire, non si tratta di una rock star,
o di uno con poca voglia di farsi il mazzo. Un serissimo prof, anche
penalizzato da qualche fragilità e da qualche accidente di troppo, pure
si è manifestato da subito in tutta la sua forza. E lasciamelo dire, con
uno stile, un saper marchiare le vittorie, inimitabile, unico.
Le vittorie che vengono solamente dopo lunghi periodi di
programmazione, l'iper-allenamento sono a mio avviso indici di atleti
dal talento meno marcato, che sopperiscono con il lavoro e
l'applicazione. Poiché sono d'accordo che nel ciclismo anche un
predestinato diventa un asino se non si allena, ecco che per soddisfare
la definizione di fuoriclasse bisogna unire il talento sorgivo al
lavoro. Uno senza l'altro non bastano.
Su Basso è difficile che cambi idea. Lo rispetto, è un campione, ma anche un corridore poco vincente,
adesso va fortissimo, il tour ci dirà qualcosa di importante in merito.
Potrebbe aver visto bene Jan quando dice che è sembrato un miglioramento
monstre solo per la pochezza degli avversari. Se invece inaugurasse un
ciclo nei GT bisognerà non dimenticare le parole di Felice e
personalmente, abbandonerò ancora di più la passione per i grandi Giri,
a favore di quelle classiche in linea che sempre di più vedo come la
palestra più evidente di talenti meno costruiti.
Il mio sasso l'ho lanciato. Adesso aspetto ancora. L'idea per ora è
questa: È arrivato tardi alla vittoria. Vince quando il gap fra lui e
gli altri è vastissimo.
C'è un'altra questione, pesante: il ruolo del suo "capo".
Bijarne Rijs. Il pelato "sceglie" Ivan nel 2003, in preda
probabilmente a facoltà divinatorie. Perché Basso?? E
non....Sastre?...oppure..Popovich......Il curriculum di Popovich non era
inferiore a quello di Basso
Lo elegge a suo delfino, dopo aver sostanzialmente fallito con
Hamilton, squallido capitano dei Coatti prima di Ivan. Io mi inchino
alla capacità di Rijs di "scorgere" nel passitoncello scatorino
Basso il futuro crack per i GT. Fenomeno! Ecco chi è il fenomeno!!
Allora vuol dire che Rijs ha beccato l'unico in grado di poter
applicare le sue teorie totalizzanti alla perfezione. È riuscito a
capire che Basso poteva esaltare come nessuno le sue intuizioni in fatto
di preparazione all'appuntamento. Se fosse così la cosa mi starebbe
bene.
Se invece la scelta avesse avuto componenti più casuali (era
disponibile, Hamilton si era rivelato un ciospo, altri volevano troppi
soldi ) allora non mi starebbe più tanto bene, vorrebbe dire che il merito è maggiormente del metodo, dei preparatori.
Ecco il nocciolo della questione, quando il sistema di allenamento, il gruppo di lavoro,
incidoni in maniera cosi preponderante sul rendimento la cosa comincia a
piacermi di meno. Vedo una nebbiolina che si fa largo nella limpida parità delle
condizioni di partenza. .....mumble-mumble.....Se hai Rijs vai forte, se sei un Discovery diventi un missile......sono grandi motivatori, si vede.



@Mestatore – confidential -
Urca, Verifica mi dici, così mi hai colto in fallo, ahi che male! Malandrino!, allora dimmi chi è l'attaccante capoclassifica prima di Eddy? Dopoguerra voglio sperare, ciclismo moderno, non ho tempo di spulciare il web, tento a occhio....Charlie Gaul?.....se ho fallato son contento, imparo qualcosa che non so o che non ricordo. Io sono ancora
un ragazzino, 37 e non sentirli, e poi per il mostro belga mi sbilancio voletieri, se lo merita no?


@Janjanssen

Concordo, fra 26 e 29 è l’età del massimo rendimento, ma un fuoriclasse deve dare segnali importanti anche prima. È tutto qua il nesso del mio discorso. Basso ha fatto i primi cinque anni nel grigiore.
Jan, leggo il tuo elenco e la cosa si fa piacevole: I termini della regola potrebbero essere: prima vittoria al giro sopra i 27 anni in assenza di altre affermazioni importanti: a queste condizioni io non vedo gli estremi per essere considerati dei fuoriclasse.
Dei tardivi che citi tu ce ne sono molti che hanno vinto il primo giro tardi, ma vinto parecchio prima altre corse, alcune importantissime.
Moser ad esempio, , Fignon, eccone un altro, giallo ben prima e scippato del primo giro due anni prima, Magni, idem con patate, con l’aggiunta che Fiorenzo correva con i mostri veri.
Ecco gli altri:
De muynck 30 – ottimo corridore, vogliamo metterlo fra i grandissimi?
Chioccioli 32 (maturazione tardiva?) - Sì maturazione Tardiva, tardivissima, Chioccioli è stato un ottimo scalatore, niente di più, nessuna epoca segnata.
Visentini 29: - Non tardivo, ma soprattutto incompiuto purtroppo, vittima della propria capoccia e delle mafiette dell’epoca.
Roche 28 – tardivello e protagonista di una sola fulgida stagione, missing.
Rominger 34 (maturazione tardiva?) - No, Toni non fa testo, ha cominciato a correre in tarda età, bisognerebbe togliere 7/8 anni alla sua progressione…..e fermiamoci a questo.
Gotti 28 e 30. - Tardivo, ha approfittato di momenti buchi. Attese il suo turno libero da corridori migliori. Non è un fuoriclasse.
Pantani 28 - No, non farmi questi assist, il giro di Panta non fa testo, gli infortuni ha spostato tutto in là di 4 anni, fa invece testo il podio giallo a 24 anni e alla prima avventura francese. Non sono mai stato suo tifoso, figurati, mio papà lo vedeva come il fumo negli occhi, ma la settimana scorsa testavo col vecchio questo argomento dei tardivi e quando siamo arrivati a Pantani è sbottato “Hai ragione, sul podio al primo tour, altro che partecipare per imparare. È andato là a mazzolare!”
Simoni 30 – problemi personali, è stato a un passo dal lasciare le corse, comunque non un fuoriclasse.
Savoldelli 29 – Tardivo, ma non dominatore quindi non attinente. Comunque non ha vinto quasi nulla prima del primo giro, vinto per altro in condizioni di partecipazione incredibili.
Lo stesso Adorni – 27, non rientra, secondo me, nell’elitè fuoriclassistica di tutti i tempi.
Alla tua lista di falsi tardivi concedo Tonkov – 27. talento puro, un po’ tardivo, ma fuoriclasse – touchè!
E passando in Francia il bravo Joop Zoetemelk, tardivo, ma soprattutto longevo, fra i grandi perché ha corso contro dei grandi (Eddy, Bernard…) capace di vincere una corsa tecnicamente lontana dalle sue corde come il mondiale del montello, intorno a 40 anni!! Buono questo fuoriclasse tardivo. – Ri- touchè! Orpo!
Okkio, arriviamo al Climax: Indurain 28 il giro e 27 il tour. Indurain è lo spartiacque. Col Navarro vacillo. Lo ammetto, ma sono cocciuto e vado in fondo al ragionamento: Felice: in ascolto!
Anche Miguelon è un “tardivo”, è il principe dei tardivi. Però è anche un eccezione, bella grossa! È il primo corridore di taglia extra large - over 78 kg a imporre la sua legge in un GT. È il primo così grosso e pesante ad andare così forte in salita. Echavarri lo crescerà con tutta calma in virtù di un motore teoricamente così potente da poter ribaltare le leggi del ciclismo valide fino a quel momento. Lo rende un tardivo, un tardivo iperwattato. Lo cresce con pazienza, e lo mette a dieta di brutto, ma con metodo. Gli servono 2/3 anni per perdere gradualmente i chili di troppo senza svalvolare…..poi sboccia un rivoluzionario. Miguelon è un rivoluzionario, anche se tardivo! Quindi tendo a metterlo fra i fuoriclasse, o almeno vicino ad essi. Le implicazioni della concomitanza del periodo Epo con la parabola di Indurain le lascio a cervelli più coraggiosi del mio….si sappia solo che la cosa mi è presente.
Ribaltando il discorso, estraggo alcuni giovani e prepotenti scavezzacollo, scelgo con cura eh, ne lascio indietro tanti che secondo me non meritano….pronti?, godiamo!!!
Binda 23 - Koblet 25 - Gaul a 23 - Motta 23 - Gimondi 24 - Merckx 23 - Saronni 21 - Hinault 25 - Bugno 26
Bel gruppo eh? Giovani, bastardi e senza paura. ….tranne Bugno, che nonostante la paura era talmente forte che gli scappava di vincere lo stesso!! Cunego non c’è. Attendo conferme ovviamente. Ha tutto, potrebbe anche abbandonare il sogno dei Gt e vincere mondiali e 10 grandi classiche monumento, la perla del giro 2004 sarebbe ancora più bella. Però bisogna aspettare, deve mangiare ancora un bel po’ di erba, concordo con te Jan, ma sul mortirolo ha cominicato a masticarne un po’. L’erba fa bene anche alle mandibole dei carnivori.
In merito al talento, no, permettimi, non dirò mai che Ivan non ha talento, sarei uno stupido irriguardoso. Ho detto che prevalgono altri aspetti e che ha vinto troppo poco in gioventù per essere considerato da me (da me!) un fuoriclasse. Mi parli del Tista Baronchelli, ma non è un buon esempio. Gibì aveva tutto per essere un fuoriclasse, a 22 anni sfiorò il colpo contro Eddy…leggasi EDDY MERCKX! , mica cefali! Lo mise alle corde alle drei zinnen, Eddy tirò fuori i cogliomberi e salvò la rosa per 12”!! Questo è un piazzamento che vale una vittoria!! Secondo a un alito dal più grande, non perdere il tour da Armstrong, distante minuti e senza mai intaccarlo. Il Tista, il carattere gli fece difetto, ma io lo ricordo come un talentuosissimo, a suo modo più talentuoso di Basso. Lo sai bene, Tista era un puro, uno strano bergamasco, un ingenuo, un bonazzone. Troppo. Perse il treno, non può essere fra i fuoriclasse.
Ultima cosa, metà del mio ragionamento si basava sul miglioramento “notevole” di Ivan. Il quale è lì sotto gli occhi di tutti. Ripetendo a nausea che non voglio insinuare alcunché, affermo che simili miglioramenti non possono che indicare una maggior frazione di “costruzione” rispetto alla immediatezza di manifestazione che caratterizza i fuoriclasse in ogni ambito sportivo.




@pedalando
Sì, sì, c’è del vero in quel che dici, e lo sai, io butto là le mie provocazioni, un po’ per giocare un po’ per capire di più. La capacità di lavorare bene è una conditio sine qua non di questo sport, senza la quale non solo non si è fuoriclasse, ma nemmeno gregari. Io per fuoriclasse intendo qualcuno che manifesta in modo lampante le qualità superiori in tempi ragionevolmente brevi. Essere un “fuoriclasse” non vuol dire essere più forti atleticamente in senso assoluto di un “grande campione”….vuol dire scavalcare, sorprendere, spezzare una gerarchia di forze. Queste cose le fai in gioventù. Quello che Basso stà facendo è stato aspettare e preparasi a cogliere il proprio turno di vittorie.
Sulla musica mi prendi in controfuga, mi appello al farinoso Botecchia.
Ciao bello.
claudio

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 21:37
Ohhhhhhhhhhh!!!!!!!!! eccoti!
I congiurati della farineria panettesca andavano già in giro a dire che i vescovili ti avevano incarcerato. torturato. costretto a vedere sgarbozza giorno e notte. invece Dancè è turnà.
Visto farinosi? noi li torturiamo e li liberiamo, non siamo cattivi....

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 23:58
caro capitano claudio (perchè vincerà web ma il capitano resti tu..),
è troppo tardi per rispondere ad un post così articolato, ma azzardo.

allora i fuoriclasse sono solo quelli che hanno lo spunto veloce per vincere una volata di gruppetto nelle classiche?
sul podio a liegi,freccia e lombardia (forse quarto?, non mi ricordo), sul podio a san sebastian, in fuga con jaja al suo primo tour, caduto mentre andava al traguardo (parole ammirate del grande di mazamet per il nostro ivan..),qualche incidente (clavicola al primo tour, zigomo ad un mediteraneo), l' incontro con quel tritatutto di ferron, non il massimo per uno come ivan, 2 podi al tour dopo una progressione sicura, davvero ivan era così grigio?

io non credo che sia un fuoriclasse, ma nemmeno una ciofeca che solo si allena come un matto.
lascerà una bella traccia negli albi d' oro, come ha fatto negli anni giovanili, dalla coppa d' oro al mondiale under.
io glielo auguro anche, mi sembra uno che se lo merita davvero.

leggiti i post di morris nel thread "pensieri e perchè..." (non so postare il link...), sono molto esaustivi e ti rispondono meglio di quanto potrei fare io

ciao
mesty

ps: non era nelle segrete del vescovo il claudio, era ad allenarsi con biarne in vista della kobram,....

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 31/05/2006 alle 12:01
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Felice

Farina a secchiellate su Antonello
poiché dice che il periodo di transizione é bello.


finchè comanda un italiano è una pacchia


Se per le truppe del Vescovo é una pacchia,
anche in Panetteria si esulta: il Dancelli non lo hanno preso, é ancora alla macchia!

Originariamente inviato da mestatore
non era nelle segrete del vescovo il claudio, era ad allenarsi con biarne in vista della kobram


Amici congiurati il nemico
sta cercando di seminare la discordia nel campo amico.
Parlando di alti tradimenti,
ma noi ce ne infischiamo di quello che loro gridano ai quattro venti!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2005

  postato il 31/05/2006 alle 12:30
Amici congiurati il nemico
sta cercando di seminare la discordia nel campo amico.
Parlando di alti tradimenti,
ma noi ce ne infischiamo di quello che loro gridano ai quattro venti!


Illuso di un Felice.... c'è chi ti mette in guardia e tu.... niente!
Ci credo che poi capisci male!

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 31/05/2006 alle 17:43
Non è il primo thread che leggo contro Basso.
Non so se incazzarmi o felicitarmi: se noi italiani siamo così incontentabili da non saper nemmeno essere contenti di un talento come Basso (talento: ha vinto un Mondiale Under23 ed è arrivato sul podio 2 volte al Tour e in entrambi i casi era il più giovane dei tre), oppure se consolarmi pensando che a tanta gente Basso non piaceva ma che almeno costoro non si esercitano nello sport nazionale del salto sul carro del vincitore.

Il claudiodance la mette sul piano dell'età: se uno arriva a ottenere qualcosa in giovane età, è un fenomeno, altrimenti no e anzi siamo pure autorizzati a farci su un po' di sana dietrologia.

Mette nel calderone Binda, Merckx e Indurain, come se in queste 3 epoche l'evoluzione della preparazione non ci sia stata.
Con il progresso, si scoprono sempre nuovi metodi di allenamento, che fanno fruttare sempre meglio il talento e le capacità (magari nascoste).
Molti di questi allenamenti, però, si fanno una volta passati pro': in giro non vedo moltitudini di allievi che fanno dietro motori, sfr, rapporto fisso, uscite con la bici da crono, ecc.
Bisogna anche accumulare km di allenamento, assorbire il passaggio di categoria, ecc.

Cunego ha un grande talento, ma per ora lo stanno spremendo pensando più allo sponsor che al futuro.
La Lampre (che è nel ciclismo da una vita) dovrebbe pensare seriamente a scegliere se tirare su un campioncino facendogli fare due uscite alla settimana con la bici da crono e la ginnastica tutti i giorni, oppure facendogli dominare il Giro d'Oro, il Giro del Trentino, il GP Larciano.
Perchè è in questo che sta la differenza tra Basso e Cunego: due grandi talenti, ma uno ha avuto l'umiltà di rimediare scoppole dai grandi, l'altro è uscito raramente dei patri confini.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2006 alle 21:33
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Felice

Farina a secchiellate su Antonello
poiché dice che il periodo di transizione é bello.


finchè comanda un italiano è una pacchia


Se per le truppe del Vescovo é una pacchia,
anche in Panetteria si esulta: il Dancelli non lo hanno preso, é ancora alla macchia!


ehi, perchè mi metti tra le truppe del Vescovo? per una volta che c'è un ciclista abruzzese tra i big, permettimi di tifare per un mio corregionale.
Stai tranquillo che se al Tour vince Cunego, per me va bene lo stesso.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/05/2006 alle 23:55
Originariamente inviato da cassius

La Lampre (che è nel ciclismo da una vita) dovrebbe pensare seriamente a scegliere se tirare su un campioncino facendogli fare due uscite alla settimana con la bici da crono e la ginnastica tutti i giorni


Caro Cassius, ti informo che Cunego FA ginnastica tutti i giorni, e da sempre. Ti informo anche che FA due uscite settimanali con la bici da crono, anche se non durante il periodo delle corse.
E' anche andato a Stoccarda dallo stesso specialista da cui è andato Basso per studiare la posizione più redditizia per la crono.
Insomma, vedi, non è corretto dire che il Vescovo lavora tanto e bene e gli altri no. Soprattutto perchè non è vero.


oppure facendogli dominare il Giro d'Oro, il Giro del Trentino, il GP Larciano.
Perchè è in questo che sta la differenza tra Basso e Cunego: due grandi talenti, ma uno ha avuto l'umiltà di rimediare scoppole dai grandi, l'altro è uscito raramente dei patri confini.


Orbene, è possibile che tu abbia questa impressione perchè Damiano corre tanto, anche in Italia.
Però ci sono dei dati oggettivi, i piazzamenti di entrambi (fonte: cicloweb.it) che confutano, e anche platealmente, quello che dici.
E che a mio avviso portano anche un contributo importante alla discussione in corso (Dancè, querido, era da troppo tempo che non avevo l' occasione di dirti che sei un mito...ma tanto lo sai )

Allora, prendiamo in esame i piazzamenti in carriera di Ivan e Damiano a 24 anni (per Ivan fino al 2002, per Damiano fino a questa stagione, tenendo conto che tra l' altro non è finita, e che c'è anche stata di mezzo una mononucleosi):

IVAN:

2
Volta a la Comunitat Valenciana
Volta a la Comunitat Valenciana - 4a tappa: Tavernes de Valldigna - Vallada (Alto Campello)
Giro dell'Emilia

3
Volta a la Comunitat Valenciana - 3a tappa: Castillon - Segorbe
Volta a la Comunitat Valenciana - 5a tappa: Valencia (Cronometro)
LIÈGE - BASTOGNE - LIÈGE

5
GP Città di Camaiore

6
TOUR DE FRANCE - 14a tappa: Lodève - Mont Ventoux
Giro del Lazio

7
TOUR DE FRANCE - 11a tappa: Pau - La Mongie
TOUR DE FRANCE - 16a tappa: Les Deux Alpes - La Plagne

8
Tre Valli Varesine

9
Paris - Nice - 6a tappa: Saint-Raphaël - Col d'Eze
ZÜRI METZGETE

11
TOUR DE FRANCE

12
TOUR DE FRANCE - 15a tappa: Vaison-la-Romaine - Les Deux Alpes

15
GIRO DI LOMBARDIA

30
AMSTEL GOLD RACE

46
MILANO - SANREMO

50
CLASICA CICLISTA SAN SEBASTIAN - SAN SEBASTIAN

93
PARIS - TOURS


DAMIANO (in ordine temporale):

1
Giro d'Oro
Giro del Medio Brenta
Tour of Qinghai Lake
Tour of Qinghai Lake - 7a tappa: Menyuan - Uuzhu
GIRO D'ITALIA
Giro del Trentino
Giro del Trentino - 1a tappa: Arco - Marcena di Rumo Val di Non
Giro del Trentino - 2a tappa: Val di Non - Roncone Rifugio Miramonti
Giro dell'Appennino
GP Industria & Artigianato - Larciano
GIRO D'ITALIA - 2a tappa: Novi Ligure - Pontremoli
GIRO D'ITALIA - 7a tappa: Frosinone - Montevergine di Mercogliano
GIRO D'ITALIA - 16a tappa: San Vendemiano - Falzes
GIRO D'ITALIA - 18a tappa: Cles (Val di Non) - Bormio 2000
2 Giorni Marchigiana / Gp Fred Mengoni
GP Nobili Rubinetterie / Borgomanero
GIRO DI LOMBARDIA
Tour de Romandie - 3a tappa: Aigle - Anzère
GP Nobili Rubinetterie / Borgomanero
Trofeo Melinda
Japan Cup
Giro del Trentino
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali"
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali" - 3a tappa: Scandiano - Fiorano Modenese
Giro d'Oro
Giro del Trentino - 2a tappa: Castello Tesino - Cles
GP Industria & Artigianato - Larciano

2
Internationale Bayern-Rundfahrt - 1a tappa: Füssen - Füssen
Tour of Qinghai Lake - 6a tappa: Xining - Menyuan
GIRO D'ITALIA - 3a tappa: Pontremoli - Corno alle Scale
Japan Cup
Tour de Romandie
Klasika Primavera
GIRO D'ITALIA - 3a tappa: Diamante - Giffoni Valle Piana
GIRO D'ITALIA - 7a tappa: Grosseto - Pistoia
Vuelta Ciclista a Murcia - Costa Calida - 4a tappa: Caravaca de la Cruz - Collado Bermejo
Klasika Primavera
GIRO D'ITALIA - 8a tappa: Civitanova Marche - Maielletta (Passo Lanciano)

3
VUELTA A ESPAÑA - 19a tappa: Ávila - Collado Villalba
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali"
Vuelta Ciclista a Murcia - Costa Calida
Vuelta Ciclista a Murcia - Costa Calida - 4a tappa: Águilas - Collado Bermejo
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali" - 4a tappa: Fiorano Modenese - Serramazzoni
Tour de Romandie - 4a tappa: Châtel-Saint-Denis - Les Paccots
Tre Valli Varesine
Giro del Trentino - 1a tappa: Arco di Trento - Castello Tesino
LIÈGE - BASTOGNE - LIÈGE
GIRO D'ITALIA - 20a tappa: Trento - Aprica

4
Internationale Bayern-Rundfahrt - 3a tappa: Wörishofen - Gunzenhausen
Brixia Tour
Giro dell'Appennino
Brixia Tour - 2a tappa: Darfo Boario Terme - Saviore dell'Adamello
GIRO D'ITALIA - 17a tappa: Brunico - Fondo/Sarnonico
Giro del Veneto
Tour de Romandie - 5a tappa: Lausanne - Lausanne (Cronometro)
Brixia Tour - 2a tappa (2a semitappa): Pisogne - Valpalot (Cronoscalata)
GIRO D'ITALIA

5
Brixia Tour - 3a tappa: Molinetto di Mazzano - Concesio
GIRO D'ITALIA - 19a tappa: Bormio - Presolana
Brixia Tour
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali" - 2a tappa: Riccione - Faenza
Vuelta Ciclista al Pais Vasco - 1a tappa: Zarautz - Zarautz
Brixia Tour - 1a tappa: San Vigilio di Concesio - Toscolano Maderno

6
Japan Cup
Klasika Primavera
Vuelta Ciclista al Pais Vasco - 2a tappa: Zarautz - La Lejana (Trapagaran)
GIRO D'ITALIA - 5a tappa: Celano - L'Aquila
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali" - 5a tappa: Castellarano - Sassuolo

7
Vuelta Ciclista al Pais Vasco - 5a tappa (1a semitappa): Altsasu - Arantzazu Oñati
Giro del Veneto
GIRO D'ITALIA - 17a tappa: Termeno/Tramin - Plan de Corones/Kronplatz

8
Giro del Trentino - 1a tappa: Arco - Moena
GP Città di Camaiore
Vuelta Ciclista a Murcia - Costa Calida
Clásica de Almería

9
Giro di Toscana
GIRO D'ITALIA - 11a tappa: Porto Sant'Elpidio - Cesena
VUELTA A ESPAÑA - 3a tappa: Burgos - Soria
Vuelta Ciclista al Pais Vasco
Vuelta Ciclista al Pais Vasco - 4a tappa: Vitoria-Gasteiz - Altsasu
LIÈGE - BASTOGNE - LIÈGE
GIRO D'ITALIA - 1a tappa: Reggio Calabria - Tropea
Giro dell'Emilia
Settimana Ciclistica Internazionale "Coppi e Bartali" - 2a tappa: Cervia - Faenza
GIRO D'ITALIA - 13a tappa: Alessandria - La Thuile
CAMPIONATO DEL MONDO SU STRADA

10
Vuelta Ciclista al Pais Vasco - 5a tappa (1a semitappa): Lekunberri - Lazkao
Brixia Tour - 2a tappa (1a semitappa): Darfo Boario Terme - Valpalot di Pisogne

11
VUELTA A ESPAÑA - 5a tappa: Zaragoza - Morella
GIRO D'ITALIA - 4a tappa: Giffoni Valle Piana - Frosinone
GIRO D'ITALIA - 7a tappa: Cesena - Saltara

12
GIRO D'ITALIA - 19a tappa: Pordenone - Passo di San Pellegrino (Dolomiti Stars)

14
VUELTA A ESPAÑA - 10a tappa: Alcoi - Xorret de Catí (Castalla-Alicante)
VUELTA A ESPAÑA - 12a tappa: Almería 2005 - Observatorio Astronómico de Calar Alto
VUELTA A ESPAÑA - 14a tappa: Málaga - Granada
La Flèche Wallonne
ZÜRI METZGETE

15
VUELTA A ESPAÑA - 6a tappa: Benicarló - Castellón de la Plana
GIRO D'ITALIA - 13a tappa: Mezzocorona - Ortisei-St.Ulrich
GIRO D'ITALIA - 1a tappa: Seraing [Belgio] - Seraing [Belgio] (Cronometro)
GIRO D'ITALIA - 2a tappa: Mons [Belgio] - Charleroi (Marcinelle) [Belgio]
Vuelta Ciclista al Pais Vasco
GIRO D'ITALIA - 19a tappa: Canelli - Formazza (Cascata del Toce)
VUELTA A ESPAÑA
Vuelta Ciclista al Pais Vasco
GIRO D'ITALIA - 9a tappa: Policoro - Carovigno
VUELTA A ESPAÑA - 9a tappa: Xátiva - Alto de Aitana (Alicante)
VUELTA A ESPAÑA - 11a tappa: San Vicente del Raspeig - Caravaca de la Cruz
VUELTA A ESPAÑA - 20a tappa: La Vega de Alcobendas - Puerto de Navacerrada

16
GIRO D'ITALIA - 8a tappa: Lamporecchio - Firenze (Cronometro)
GIRO D'ITALIA - 3a tappa: Perwez [Belgio] - Namur [Belgio]

17
CLASICA CICLISTA SAN SEBASTIAN - SAN SEBASTIAN

18
GIRO D'ITALIA - 14a tappa: Trieste - Pula/Pola [Croazia]
GIRO D'ITALIA - 20a tappa: Clusone - Milano
VUELTA A ESPAÑA - 21a tappa: Madrid - Madrid (Cronometro)
GIRO D'ITALIA

19
GIRO D'ITALIA - 14a tappa: Egna-Neumarkt (Stabilimenti Würth) - Livigno

20
VUELTA A ESPAÑA - 4a tappa: Soria - Zaragoza
GIRO D'ITALIA - 17a tappa: Varazze - Limone Piemonte (Colle di Tenda)

21
CLASICA CICLISTA SAN SEBASTIAN - SAN SEBASTIAN

23
GIRO D'ITALIA - 13a tappa: Trieste Altopiano Carsico (Cronometro)

29
GIRO DI LOMBARDIA

33
GIRO D'ITALIA

62
MILANO - SANREMO


Credo non ci sia niente da aggiungere... Devo scappare, gli scherani mi inseguono! ciaooo!

 

[Modificato il 31/05/2006 alle 23:58 by gabri59]

____________________
Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare

 
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Livello Greg Lemond




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Registrato: May 2005

  postato il 01/06/2006 alle 00:16
E, a proposito di maturazioni tardive, ecco la classifica finale di quello che è stato un vero e proprio Giro per "tardoni" (tra parentesi le età):

1 BASSO Ivan (28)
2 GUTIERREZ CATALUNA José E. (31)
3 SIMONI Gilberto (34)
4 CUNEGO Damiano (24)
5 SAVOLDELLI Paolo (33)
6 CASAR Sandy (27)
7 GARATE Juan Manuel (30)
8 PELLIZOTTI Franco (28)
9 PENA GRISALES Victor Hugo (31)
10 VILA ERRANDONEA Francisco J. (30)
11 PIEPOLI Leonardo (34)
12 CARUSO Giampaolo (25)
13 RUBIERA VIGIL José Luis (33)
14 HALGAND Patrice (32)
15 TIRALONGO Paolo (28)
16 PARRA PINTO Ivan Ramiro (30)
17 VAN HUFFEL Wim (27)
18 OSA EIZAGUIRRE Unai (30)
19 SZMYD Sylvester (27)
20 MAZZANTI Luca (32)
21 GHISALBERTI Sergio (27)
22 BELTRAN MARTINEZ Manuel (35)
23 DI LUCA Danilo (30)
24 GUTIERREZ PALACIOS José (27)
25 BRUSEGHIN Marzio (28)
26 SELLA Emanuele (25)
27 BOTCHAROV Alexandre (31)
28 PEREZ SANCHEZ Francisco (28)
29 JUFRE POU Josep (30)
30 TRENTIN Guido (30)


 

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Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 01/06/2006 alle 07:13
Originariamente inviato da gabri59


Credo non ci sia niente da aggiungere... Devo scappare, gli scherani mi inseguono! ciaooo!


!!!!!!!!!!!!!!! Manca una quisquiglia.....un Campionato del MONDO e....lasciamo perdere non c'è peggor cieco di chi non vuol vedere. Ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/06/2006 alle 07:33
Sarebbe interessante conoscere le quotazioni sul mercato di Basso e Cunego. Contratti in atto e valutazioni per eventuali nuovi contratti futuri.
 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 01/06/2006 alle 10:13
Originariamente inviato da antonello64

ehi, perchè mi metti tra le truppe del Vescovo? per una volta che c'è un ciclista abruzzese tra i big, permettimi di tifare per un mio corregionale.
Stai tranquillo che se al Tour vince Cunego, per me va bene lo stesso.


Antonello carissimo,

di semplice licenza poetica si trattò
un po' come se io dicessi che tu sei un fan di Riccò.

Il fatto é che quando parlasti di un'italica vittoria come di una pacchia,
il mio pensiero andò al povero Dancelli, che per sfuggire al Vescovo dovette darsi alla macchia.

Bene facesti comunque a non cedere alla vescovile tirannia,
naturalezza di gesto e classe cristallina la troverai piuttosto in Panetteria.

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 01/06/2006 alle 15:04
Originariamente inviato da paperina

Originariamente inviato da gabri59


Credo non ci sia niente da aggiungere... Devo scappare, gli scherani mi inseguono! ciaooo!


!!!!!!!!!!!!!!! Manca una quisquiglia.....un Campionato del MONDO e....lasciamo perdere non c'è peggor cieco di chi non vuol vedere. Ciao


Da quando Basso ha vinto un Campionato del Mondo da professionista?

Papera, stai attenta, continui a confondere i tuoi sogni con la realtà!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 15:07
Lore, Paperina ha ragione: Basso ha vinto un campionato del mondo. Ma non ha specificato la categoria (Under 23).
In ogni caso, è compensato perchè Damiano ha vinto un mondiale juniores!

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/06/2006 alle 15:12
Originariamente inviato da marco83

Lore, Paperina ha ragione: Basso ha vinto un campionato del mondo. Ma non ha specificato la categoria (Under 23).
In ogni caso, è compensato perchè Damiano ha vinto un mondiale juniores!


No, che non ha ragione: se assegniamo il mondiale a Basso (Under 23) lo assegniamo pure a Cunego (juniores).
La Gabri è stata coerente: non lo ha messo a nessuno dei due.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 15:23
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da marco83

Lore, Paperina ha ragione: Basso ha vinto un campionato del mondo. Ma non ha specificato la categoria (Under 23).
In ogni caso, è compensato perchè Damiano ha vinto un mondiale juniores!


No, che non ha ragione: se assegniamo il mondiale a Basso (Under 23) lo assegniamo pure a Cunego (juniores).
La Gabri è stata coerente: non lo ha messo a nessuno dei due.

Appunto!

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 01/06/2006 alle 23:56
Originariamente inviato da paperina

!!!!!!!!!!!!!!! Manca una quisquiglia.....un Campionato del MONDO e....lasciamo perdere non c'è peggor cieco di chi non vuol vedere.


...esatto...

Paperina, ti hanno già risposto Lore e Marco: quelli che ho riportato sono i piazzamenti di Ivan e Damiano da professionisti - d' altronde Cicloweb riporta solo quelli e tra l' altro bastava leggere i nomi delle corse per rendersene conto...
Ho quindi omesso sia il titolo mondiale di Ivan che quello di Damiano nelle categorie minori.

Ciao!

 

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Livello Tour




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  postato il 02/06/2006 alle 14:28
il fuoriclasse, il fenomeno, è irriverente, irrispettoso, scatta in faccia, e nn lo fa a 29-30 anni.. lo fa quando è ragazzino, lo ha fatto pantani quando accorciò la carriera ad indurain, lo ha fatto cunego quando con il crestone alla beckham lasciò simoni sulle ruote con una scoppiettata di sapore saronniano a bormio 2000.. quelle sono emozioni, roba che ivan basso pure se vincerà 8 tour di fila nn riuscirà mai a regalarci..

 

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  postato il 02/06/2006 alle 14:33
Mi sembra che sul non-considerare Basso un fuoriclasse e un fenomeno siamo tutti d'accordo.

E' un ragazzo dall'ottimo potenziale sin da giovane, che è cresciuto piano, ha vinto meno perché assolutamente non-veloce, che ora - complice la crisi quantitativa e qualitativa degli uomini da corse a tappe - sta correndo da campione, sta vincendo da campione (3 arrivi al Giro 2006 in solitaria) e, in alcune salite, riesce a tirare fuori numeri che lo avvicinano ai grandissimi.

Uno dei più grandi estimatori di Pantani mi ha detto che, secondo lui, negli ultimi 5 km dell'Aprica, se Ivan e Marco fossero stati insieme, probabiblmente Basso avrebbe potuto staccare il Pirata.
Prima di gridare lo scandalo, leggete bene, ho scritto - e ha detto - "se".

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 15:20
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Uno dei più grandi estimatori di Pantani mi ha detto che, secondo lui, negli ultimi 5 km dell'Aprica, se Ivan e Marco fossero stati insieme, probabiblmente Basso avrebbe potuto staccare il Pirata.
Prima di gridare lo scandalo, leggete bene, ho scritto - e ha detto - "se".


Mario, sulla "salita" che porta all'Aprica, non si stacca nessuno, o meglio si stacca solo chi va in crisi: a 35 km/h (penso che questa, più o meno, sia la velocità a cui la fanno) il vantaggio della scia comincia a essere abbastanza importante e soltanto chi non ne ha più può essere staccato in progressione.

 
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  postato il 02/06/2006 alle 15:24
Magari l'autore di tale considerazione, se avrà tempo di entrare in questo thread, potrà spiegarci i perché di tale pensiero.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 15:35
Originariamente inviato da gabri59


IVAN:

2
Volta a la Comunitat Valenciana
Volta a la Comunitat Valenciana - 4a tappa: Tavernes de Valldigna - Vallada (Alto Campello)
Giro dell'Emilia

3
Volta a la Comunitat Valenciana - 3a tappa: Castillon - Segorbe
Volta a la Comunitat Valenciana - 5a tappa: Valencia (Cronometro)
LIÈGE - BASTOGNE - LIÈGE

5
GP Città di Camaiore

6
TOUR DE FRANCE - 14a tappa: Lodève - Mont Ventoux
Giro del Lazio

7
TOUR DE FRANCE - 11a tappa: Pau - La Mongie
TOUR DE FRANCE - 16a tappa: Les Deux Alpes - La Plagne

8
Tre Valli Varesine

9
Paris - Nice - 6a tappa: Saint-Raphaël - Col d'Eze
ZÜRI METZGETE

11
TOUR DE FRANCE

12
TOUR DE FRANCE - 15a tappa: Vaison-la-Romaine - Les Deux Alpes

15
GIRO DI LOMBARDIA

30
AMSTEL GOLD RACE

46
MILANO - SANREMO

50
CLASICA CICLISTA SAN SEBASTIAN - SAN SEBASTIAN

93
PARIS - TOURS


dimentichi
1tappa giro mediterraneo 2001 e altri risultati 2001
nn inclusi nel database cicloweb.it
2 freccia vallone 2001

ciao

 

[Modificato il 02/06/2006 alle 15:50 by Monsieur 40%]

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http://www.controcopertina.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 15:48
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Monsieur 40%
Uno dei più grandi estimatori di Pantani mi ha detto che, secondo lui, negli ultimi 5 km dell'Aprica, se Ivan e Marco fossero stati insieme, probabiblmente Basso avrebbe potuto staccare il Pirata.
Prima di gridare lo scandalo, leggete bene, ho scritto - e ha detto - "se".


Mario, sulla "salita" che porta all'Aprica, non si stacca nessuno, o meglio si stacca solo chi va in crisi: a 35 km/h (penso che questa, più o meno, sia la velocità a cui la fanno) il vantaggio della scia comincia a essere abbastanza importante e soltanto chi non ne ha più può essere staccato in progressione.


Sono d'accordo con Antonello.
Di certo un Gutierrez non si sarebbe staccato neppure se in crisi.

 

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Davide

 
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  postato il 02/06/2006 alle 15:57
ergo simoni era in crisi.....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 15:59
Originariamente inviato da superalvi

ergo simoni era in crisi.....


Beh, sì, Simoni stesso ha ammesso che dopo la richiesta dei soldi è andato in crisi...

 

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Davide

 
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  postato il 02/06/2006 alle 16:09
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da superalvi

ergo simoni era in crisi.....


Beh, sì, Simoni stesso ha ammesso che dopo la richiesta dei soldi è andato in crisi...


Davide, al fraintendimento proprio non credi?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 17:16
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da superalvi

ergo simoni era in crisi.....


Beh, sì, Simoni stesso ha ammesso che dopo la richiesta dei soldi è andato in crisi...


Davide, al fraintendimento proprio non credi?


Ah, per amor del Cielo, certo che può esserci stato un fraintendimento, anzi, come ho già scritto secondo me la richiesta era retorica, perchè la Csc non avrebbe lasciato la vittoria per nessuna cifra al mondo, questione di prestigio.
Rimane il fatto che, anche accettando l'ipotesi del fraintendimento, l'effetto sortito è stato il medesimo: Simoni ha mollato mentalmente, e le gambe seguono la testa.

 

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Davide

 
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