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Autore: Oggetto: Eugenio Capodacqua

Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 2093
Registrato: Sep 2004

  postato il 04/05/2008 alle 19:32
Su Repubblica, invece, Capodacqua ha pubblicato l'articolo relativo alla sua scalata.
Un articolo veramente pessimo.
Uno che fa la ricognizione in occasione del fatto che alcuni professionisti ( Simoni, Bruseghin, Pellizzotti ecc.) fanno la loro, può fare, chiaramente, un articolo giornalistico in cui descrive la ricognizione dei ciclisti, racconta qualche aneddoto, raccoglie impressioni ecc.
Ma Capodacqua si dà alla grande scrittura.
Liquida brevemente i ciclisti e poi narra, per un'intera pagina del giornale, la SUA scalata.
Qua non è più giornalismo, qua devi essere un grande narratore per giustificare un'intera pagimna di giornale.
Immagino, tanto per restare nel suo stesso giornale, un articolo di Mura sulla scalata a Plan de Corones ( va beh... non va in bicicletta) o di Vicennati o di altri giornalisti.
Capodacqua va avanti fra allusioni quasi subliminali al contrasto fra la scalata e il disastrato ciclismo ( si sa da che disastrato), appunti sull'impraticabilità per neve della cima, pensierini sui ciclisti che stanno dietro ( perché partiti ore dopo, ovviamente), sul monito che il tornante Pantani richiama alla memoria con l'identificazione con la fatica del Purata,la descrizione del cuore che scoppia, insomma, niente che giustifichi una pagina di giornale. Considerazioni che anche un mio amico che oggi si è scalato il Montecavo potrebbe fare e non fa, giustamente, su un giornale.
Arriva alla cima ( o quasi cima, non era impraticabile la cima?) e tu speri che là una considerazione folgorante, un'apertura metafisica, una bestemmia sulla condizione umana costretta alla bruta fatica o un'esaltazione della capacità umana di trasfigurare la fatica, un richiamo kantiano al sublime, qualcosa arrivi a giustificare l'articolo centrato sulla propria scalata. Aspetti il climax dell'articolo.
No. Si arriva in cima e ci si fa la domanda: sarà questo il bello del ciclismo?
BANG!L'anticlimax. Precipiti subito ai piedi del plan de Corones, tutta fatica sprecata.
E non mi dite che è uno spiritoso richiamo alla relatività del tutto, al monito hedeggeriano che è uguale guidare un esercito o ubriacarsi in una bettola.
No, è che proprio se esce dai sentieri dei valori ematici, degli avvisi di garanzia, delle norme doping, non viene ispirato. Non ha niente di particolare da dire.
Cacciari diceva, parlando di Pantani, che il ciclismo ha bisogno di grandi narratori.
Sono d'accordo.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 07/05/2008 alle 18:40
Questo thread è un sogno.
Finalmente un thread per.....
...per aprire gli occhi, capire che un ignorante messo lì solo per distruggere uno sport magnifico esiste solo nel ciclismo, mentre nel calcio lo manderebbero a spazzare "rumenta" negli spogliatoi dopo la partita, travestito da cameriera zoccola con tacchi vertiginosi e minigonna e il peletto ruvido che oltrepassa la calza smagliata....(ibò che schifo!)

....per capire che come dice Morris chi se la prende con gli atleti o non ha capito nulla o è in malafede pura (Capodacqua è il paradigma perfetto di queste persone perchè appartiene, in pole-position, ad entrambe le categorie), perchè loro sono l'anello debole della catena, costretti a doparsi dal sistema da sempre, e questo discorso l'ha appena fatto Francesco Moser (FINALMENTE).
Peccato che il primo dei perseguitati dal capodacqua (e non solo da lui), ovvero il Marco Pantani da Cesenatico, i discorsi di Moser li faceva già negli anni '90.....molto prima di Madonna di Campiglio....in tempi non sospetti. Ma abbiamo visto quali gentilezze ha ricevuto in cambio.

...E così la rivoluzione è in atto, il prossimo big positivo sarà il vincitore del giro, non serve essere indovini, e seguirà a ruota (he) il trionfatore del tour. E l'ultimo? La maglia nera? Quello va davvero a pane ed acqua?? Si, finchè non vince....
In questo clima(x) ci sta bene l'anticlimax per eccellenza, mister capodacqua, ci sta bene la sua ingoranza in fatto di ciclismo pedalato, non stona la sua tracotanza, arroganza e faziosità, c'azzecca la sua testardaggine quando scrive spingendo come un mulo argomenti dei quali, alla stregua del mulo, non sa nulla.

....Capodacqua è il prodotto fulgido, limpido, sotto gli occhi di tutti, del SISTEMA marcio. Quel sistema che permette a un Santuccione, a un Fuentes, ai direttori sportivi e sanitari delle squadre di non essere nemmeno diffidati, mentre i ciclisti, mettendo a repentaglio la propria salute, sono gli unici a metterci la faccia e a rompersi le ossa.

Capodacqua è lo specchio mediatico del sistema che l'ha buttato in campo per sopravvivere, e per far imperare ancora per molti anni il doping e la sua falsa lotta mediante il falso antidoping, per degli interessi meramente economici.

Onore a capodacqua!

PS: qualcuno si è mai posto il problema di rubargli la borraccia per farla analizzare? Tanta malafede fa malpensare........

 

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Credo di essere uscito di testa quando sono nato.
D'altronde, quando si nasce ci sono solo due possibilità: o si esce di testa, o si esce di piedi (se si esce, ovvio).

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 09/05/2008 alle 17:44
Ho letto poco fa un'intervista a Di Luca sul sito della rosea, all'indirizzo http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2008/it/Primo_Piano/2008/05_Maggio/09/diluca.shtml
Riporto una frase significativa: 'Il “killer”, che si è rifiutato di rispondere ai quesiti dell'inviato di un quotidiano italiano, è pronto all’impresa più importante della sua carriera.'

Si potrebbe fare un gioco: scommettiamo su chi potrebbe essere quell'inviato?

Bravo Killer, comunque un grande!!!!!!!! Cari corridori, prendete esempio!!

 

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L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 17:53
Ecco il topic giusto , non lo avevo trovato prima, per esprimere il mio disappunto ed il mio sdegno per quanto scrive spesso questo "giornalista" su Repubblica riguardo il ciclismo.

Diciamoci la verità, Capodacqua ci campa sul discorso "doping" perchè s eci fate attenzione lui stesso gestisce un sito che esiste proprio grazie all'argomento Doping.

Passa il suo tempo a gettare ombre e sospetti (vedi caso DiLuca) che poi si rivelano infondati.Io dico, quando ci sono le prove è bene parlare ma quando non si hanno prove sarebbe bene tacere.

Mi dispiace che Repubblica per il ciclismo dia spazio ad un giornalista così....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 20:57
Ho appena letto l'editoriale di Tuttobiciweb di aprile.

Stagi dice a Capodacqua di leggere i suoi articoli e che giustamente ha ragione quando dice che alla punzonatura della Milano Sanremo non c'era pubblico.
Ma ritiene che nel ciclismo di oggi ci siano molte persone sbagliate, come i giornalisti iper critici come lui, che non sanno riconoscere un'operazione di accredito da una punzonatura!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 22:12
Originariamente inviato da miky70

Ho appena letto l'editoriale di Tuttobiciweb di aprile.

Stagi dice a Capodacqua di leggere i suoi articoli e che giustamente ha ragione quando dice che alla punzonatura della Milano Sanremo non c'era pubblico.
Ma ritiene che nel ciclismo di oggi ci siano molte persone sbagliate, come i giornalisti iper critici come lui, che non sanno riconoscere un'operazione di accredito da una punzonatura!


se fosse servita ancora qualche prova (e non serviva), eccola qua!
Questo qui, se gli togli il doping, davvero non sa cosa scrivere.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/05/2008 alle 23:46
Originariamente inviato da miky70

Ho appena letto l'editoriale di Tuttobiciweb di aprile.

Stagi dice a Capodacqua di leggere i suoi articoli e che giustamente ha ragione quando dice che alla punzonatura della Milano Sanremo non c'era pubblico.
Ma ritiene che nel ciclismo di oggi ci siano molte persone sbagliate, come i giornalisti iper critici come lui, che non sanno riconoscere un'operazione di accredito da una punzonatura!

nn sono un lettore di repubblica ma come mai uno dei più accreditati giornali italiani accetta notizie così approssimative

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/05/2008 alle 08:31
PALERMO - Alla conferenza stampa di ieri Danilo Di Luca si è rifiutato di rispondere a una nostra domanda sulle sue chance di vittoria finale al Giro, senza spiegare meglio la sua posizione. Evidentemente non ha gradito gli interventi del nostro giornale nelle vicende doping che lo hanno riguardato. "Repubblica" ha seguito e raccontato Di Luca nel suo viaggio trionfale al Giro 2007, così come ha raccontato le tristi vicende che lo hanno coinvolto nell´inchiesta dei Nas "Oil for drug", per la quale ha dovuto scontare 3 mesi, e quelle relative ai valori ormonali anomali dopo la tappa dello Zoncolan. Continuerà a farlo ( ed online repubblica 10 maggio )
 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 10/05/2008 alle 10:11
Bravo Di Luca, ma ci vorrebbe qualcosa di più che non rispondergli. L'articolo che ha scritto su Basso dopo il patteggiamento, per esempio, meritava un'attenzione maggiore da parte di Basso.
Stagi è uno che non perdona niente a Capodacqua, anche a stupì l'articolo sull'assenza di gente , infatti adesso si spiega tutto.
Comunque , fino a che i ciclisti, non seguiranno i consigli di Campana, tutto sarà sempre possibile.

 

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Livello Sean Kelly




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Registrato: Aug 2005

  postato il 10/05/2008 alle 10:26
Cristiano Gatti sul "Giornale":

Acque agitate - come sempre, tutti i giorni, tutti gli anni, al Giro - anche nella conferenza stampa ufficiale dei campioni al via. Ad una domanda innocua dell'inviato di Repubblica, Eugenio Capodacqua, Di Luca così replica: «Da qui a Milano, non risponderò alle domande di questo signore». Gelo in sala, l'inviato che se ne va, qualche collega che lo segue per solidarietà, molti che restano tranquillamente seduti. All'origine del caso, gli scritti del giornalista sulle inchieste legate a Di Luca. Comunque lo si giudichi, il precedente è pericolosissimo: se gli atleti cominciano a dialogare soltanto con chi gradiscono, si va dritti alle liste di proscrizione. Al libro nero. Per cose di sport. Non è una cosa seria.


Per quanto Capodacqua non mi stia particolarmente simpatico ( è un eufemismo) credo che Di Luca ha sbagliato e che Gatti abbia pienamente ragione.

Ciao

 

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Paolo Ghilardi

La Democrazia è Democrazia quando si vince e quando si perde. Sono un cittadino Italiano chiunque governi il mio paese.

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/05/2008 alle 10:51
gesto sbagliato da parte di Di Luca.
Ha fatto solo un favore a Capodacqua che non aspetta altro che queste prese di posizione per ergersi dalla pagine del giornale in cui scrive, a modello di moralità che non scende a compromessi.
Bah

 
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Livello Costante Girardengo




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Registrato: Mar 2008

  postato il 10/05/2008 alle 11:28
Originariamente inviato da Tour de Berghem

se gli atleti cominciano a dialogare soltanto con chi gradiscono, si va dritti alle liste di proscrizione. Al libro nero.

Se certi giornalisti evitassero di parlare solo di doping mettendo loro sul libro nero solo determinati atleti ed il più delle volte in base alla cultura del sospetto forse non si otterrebbero certe reazioni. Che poi reazione, io con uno che mi sputtana (scusate l'eufemismo) e scrive stupidaggini su di me basate sul niente mi sarei comportato molto diversamente (in peggio). Non è che perchè uno è giornalista io devo essere obbligato a parlarci.

 
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Livello Gino Bartali




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Registrato: Sep 2006

  postato il 10/05/2008 alle 11:36
a sto punto propongano a Capodacqua la direzione del Giro.
Per il Cda di RCS sarebbe una bella operazione di facciata. Per l'esperto cronista di Repubblica sarebbe lo sputtanamento definitivo.
Il signor so-tutto-io non potrebbe tirarsi indietro pena una figura meschinissima. E se accettasse sarebbe pure peggio

 
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Amministratore




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  postato il 10/05/2008 alle 11:39
Originariamente inviato da Tour de Berghem

Cristiano Gatti sul "Giornale":

Acque agitate - come sempre, tutti i giorni, tutti gli anni, al Giro - anche nella conferenza stampa ufficiale dei campioni al via. Ad una domanda innocua dell'inviato di Repubblica, Eugenio Capodacqua, Di Luca così replica: «Da qui a Milano, non risponderò alle domande di questo signore». Gelo in sala, l'inviato che se ne va, qualche collega che lo segue per solidarietà, molti che restano tranquillamente seduti. All'origine del caso, gli scritti del giornalista sulle inchieste legate a Di Luca. Comunque lo si giudichi, il precedente è pericolosissimo: se gli atleti cominciano a dialogare soltanto con chi gradiscono, si va dritti alle liste di proscrizione. Al libro nero. Per cose di sport. Non è una cosa seria.


Per quanto Capodacqua non mi stia particolarmente simpatico ( è un eufemismo) credo che Di Luca ha sbagliato e che Gatti abbia pienamente ragione.

Ciao


Pieno appoggio a Di Luca.
Caro Gatti, le liste di proscrizione i primi a farle sono certi giornalisti, e Capodacqua li guida.

Sarebbe l'ora che i corridori dimostrassero un po' di polso e non si facessero mettere sempre a 90°.
Poi Capodacqua sul suo giornale può scrivere quello che vuole, tanto già lo fa.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/05/2008 alle 12:06
Anche Angelo Costa, sottovalutata ma ottima firma lassativa di ciclismo, se la prende con Di Luca sul Resto del Carlino di oggi.

Approvo, umanamente, ciò che ha fatto Di Luca: ha sbagliato nella forma, come qualcun'altro ha scritto una nullità come Capodacqua non aspetta altro che assist del genere per riempire i suoi fogli

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/05/2008 alle 12:12
Mossa intelligente, invece. Non ha detto "Non rispondo a tutte le domande riguardanti il doping", ha detto "Non rispondo alle domande di quello lì". Praticamente lo ha screditato di fronte a tutti gli addetti ai lavori. Grande.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/05/2008 alle 12:20
ricordo qualche anno fa che anche Petacchi , in conferenza stampa, si rifiutò di rispondergli.
 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 10/05/2008 alle 13:01
La solita italietta dei corporativismi.
Guai se toccano il giornalista, è stata violata la democrazia e altre stron..... mentre il giornalista è libero di dare del mozzarella di bufala, del mezzo uomo ecc.ecc.
Poi Gatti, che salutava la morte di Pantani con un ( cito a memoria, gli mandammo pure una replica al vetriolo su tuttobici che il giornale pubblicò): finalmente il tempo e la vita si sono portate via le pantanate e inizia la primavera del ciclismo pulito di Basso e Cunego.
Ha fatto bene Di Luca, parli solo di doping? ogni avviso di garanzia è , per te, una sentenza di condanna? e allora vai a parlare con qualche altro.
Stai a vedere che, in democrazia ( parola usata sempre a vanvera e che giustifica pure i bombardamenti, per certa gente) uno non può scegliere di non rispondere a un giornalista.
Le liste di proscrizione non le fa Di Luca che non scrive sul maggior quotidiano d'Italia ( e poi pare sempre che scriva da qualche catacomba di emarginazione a causa delle sue posizioni scomode, no, ha la tribuna del maggior quotidiano d'Italia: Gramsci, per dire,che le liste di proscrizione le ha conosciute, scriveva dal carcere, non dai paginoni di repubblica.Non facciamo ridere, per piacere.)
Bravo Di Luca!!!!!

 

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Settembre 2009, Marzo 2010, Maggio 2010




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Registrato: Oct 2007

  postato il 10/05/2008 alle 14:38
Donchisciotte, sei troppo forte, a volte scrivi esattamente quello penso io. Solo che di natura tendo ad essere diplomatica e così non mi vengono le parole per esprimerlo: allora ci pensi tu.
 
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Esordiente




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  postato il 10/05/2008 alle 16:29

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 10/05/2008 alle 20:30
non mi ha fatto piacere quest'atteggiamento di Di Luca.
E' vero che Capodacqua ha sempre avuto scarsisimo rispetto verso i ciclisti, che per lui sono tutti dopati fino a prova contraria, però un atteggiamento del genere da parte di Danilo è sbagliato e controproducente.
Sbagliato perchè ha praticamente invertito i ruoli: se prima era lui la vittima di un giornalista malevolo, adesso è Capodacqua la vittima di un ciclista rancoroso.
Se voleva fargli fare una brutta figura bastava mettere in risalto la pochezza dei suoi resoconti tecnici e delle sue domande sul ciclismo pedalato, e magari prenderlo in giro con risposte assurde.
Ne sarebbe uscito con ben altra eleganza ed avrebbe ottenuto un risultato certamente più efficace
Controproducente perchè chi scrive ha sempre l'ultima parola, e inoltre lo spirito corporativo in questo settore è sempre molto forte: praticamente rischia di inimicarsi buona parte della stampa, per la quale un attacco verso un collega equivale ad un attacco verso l'intera categoria.
Ecchisenefrega se il collega in questione è uno spesso in malafede, che ha sempre condannato tutti su basi di indizi o, peggio ancora, chiacchiere.

 

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Esordiente




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  postato il 10/05/2008 alle 23:50
Salve...
sono nuovo da queste parti... ma l'argomento ha stuzzicato il mio interesse. Sono allibito dal "Giornalista" in questione, non mi sorprendo se Di Luca non ha voluto rispondergli, chi è causa del suo mal pianga se stesso: l'arroganza con la quale ha attaccato tutti dall'altro della sua onnipotenza ciclo-cultural-sportiva è degna... di non risposta.
Tutti coloro che amano il ciclismo, credo, lo vorrebbero pulito, il più pulito possibile; ma la strada giusta non è certo quella dell'arroganza e degli attacchi gratuiti portati tanto per assumere posizioni forti. Il ciclismo è forse la disciplina più seria in materia di antidoping, cosa che non si può dire delle altre discipline: la linea dell'errore è sottile, delicata, non è possibile pensare di sitemarla usando "un aratro". Caro il mio Capodacqua! Il doping non lo si batterà mai, è l'arte del trucco, del furbo... insomma insieme alle "lupanare" di Pompei, è il mestiere più antico del mondo, va contrastato con astuzia, metodo, cultura nei più piccoli e regole uguali per tutti! REGOLE UGUALI PER TUTTI! Come si può giudicare Basso un mezzo uomo...che pelo sulllo stomaco! Io poggerei la penna su qualcosa di più serio ed indagherei sul perchè Davids (il giocatore di calcio ) è stato trovato POSITIVO al nandrolone ed ha preso solo 2 mesi di squalifica (LUGLIO E AGOSTO). Insegnamo ai bambini a correre, spieghiamo loro che non si deve barare, invece di spiegarlo a Di Luca tramite un articolaccio! No?

Che nausea. Scusate... come prima volta un bel battesimo
Un abbraccio a tutti e... W il ciclismo pulito!

 

[Modificato il 10/05/2008 alle 23:55 by elperico]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2008 alle 00:31
Originariamente inviato da Admin

Originariamente inviato da Tour de Berghem

Cristiano Gatti sul "Giornale":

Acque agitate - come sempre, tutti i giorni, tutti gli anni, al Giro - anche nella conferenza stampa ufficiale dei campioni al via. Ad una domanda innocua dell'inviato di Repubblica, Eugenio Capodacqua, Di Luca così replica: «Da qui a Milano, non risponderò alle domande di questo signore». Gelo in sala, l'inviato che se ne va, qualche collega che lo segue per solidarietà, molti che restano tranquillamente seduti. All'origine del caso, gli scritti del giornalista sulle inchieste legate a Di Luca. Comunque lo si giudichi, il precedente è pericolosissimo: se gli atleti cominciano a dialogare soltanto con chi gradiscono, si va dritti alle liste di proscrizione. Al libro nero. Per cose di sport. Non è una cosa seria.


Per quanto Capodacqua non mi stia particolarmente simpatico ( è un eufemismo) credo che Di Luca ha sbagliato e che Gatti abbia pienamente ragione.

Ciao


Pieno appoggio a Di Luca.
Caro Gatti, le liste di proscrizione i primi a farle sono certi giornalisti, e Capodacqua li guida.

Sarebbe l'ora che i corridori dimostrassero un po' di polso e non si facessero mettere sempre a 90°.
Poi Capodacqua sul suo giornale può scrivere quello che vuole, tanto già lo fa.

Approvo in pieno.... Peggio sarebbe fare il buono e onesto e rispondere alle sue domande per poi leggere sul giornale le sue porcherie che non ha il coraggio di rivolgerti personalmente.
Danilo sei un grande e dovrebbero copiarti tutti i tuoi colleghi se hanno le p.le, mandate Capodacqua a scrivere di doping nel calcio che lo impalano subito....

 

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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 11/05/2008 alle 00:42
approvo. Il sito dell'idrocefalo e' una lista di prescrizione.

Piccola osservazione: cio' che dice un giornale/giornalista e'
credibile se il giornale/giornalista hanno una loro credibilita'.
Credibilita' non veridicita' di cio' che dicono.
Ma se i ciclisti e/o le squadre non gli danno piu' risposte ed
informazioni questa credibilita' va a ramengo.

Bravo DiLuca. E' l'ora che anche i ciclisti comincino a capire
che hanno anche loro un certo potere.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




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Registrato: Jul 2007

  postato il 11/05/2008 alle 00:42
Originariamente inviato da sceriffo

PALERMO - Alla conferenza stampa di ieri Danilo Di Luca si è rifiutato di rispondere a una nostra domanda sulle sue chance di vittoria finale al Giro, senza spiegare meglio la sua posizione. Evidentemente non ha gradito gli interventi del nostro giornale nelle vicende doping che lo hanno riguardato. "Repubblica" ha seguito e raccontato Di Luca nel suo viaggio trionfale al Giro 2007, così come ha raccontato le tristi vicende che lo hanno coinvolto nell´inchiesta dei Nas "Oil for drug", per la quale ha dovuto scontare 3 mesi, e quelle relative ai valori ormonali anomali dopo la tappa dello Zoncolan. Continuerà a farlo ( ed online repubblica 10 maggio )

Danilo, chapeau!
Quanno ce vo', ce vo'!
Se tutti avessero i suoi...attributi...

 

[Modificato il 11/05/2008 alle 00:44 by Abajia]

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 11/05/2008 alle 00:49
Originariamente inviato da meriadoc
gesto sbagliato da parte di Di Luca.
Ha fatto solo un favore a Capodacqua che non aspetta altro che queste prese di posizione per ergersi dalla pagine del giornale in cui scrive, a modello di moralità che non scende a compromessi.
Bah

sicuro?
Supponi DiLuca in rosa. Dici che la Repubblica preferirebbe un articolo
dove il loro inviato mette le interviste agli inseguitori mentre la concorrenza sbatte in prima le interviste alla maglia rosa?
Io penso che manderebbero un'altro inviato....

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2008 alle 08:26
Originariamente inviato da pedalando
Ma se i ciclisti e/o le squadre non gli danno piu' risposte ed
informazioni questa credibilita' va a ramengo.


Sono perfettamente d'accordo con questa visione: se un comportamento come quello di Danilo venisse tenuto da più persone, allora si che sarebbe efficace.
Se lo tiene solo lui rischia di passare come il campione che parla solo con i giornalisti amici

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2008 alle 09:24
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da pedalando
Ma se i ciclisti e/o le squadre non gli danno piu' risposte ed
informazioni questa credibilita' va a ramengo.


Sono perfettamente d'accordo con questa visione: se un comportamento come quello di Danilo venisse tenuto da più persone, allora si che sarebbe efficace.
Se lo tiene solo lui rischia di passare come il campione che parla solo con i giornalisti amici

come ho scritto sopra anche petacchi 2/3 anni fa , in conferenza stampa ,si rifiutò di rispondergli

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 11/05/2008 alle 11:00
Originariamente inviato da Tour de Berghem

Cristiano Gatti sul "Giornale":

Acque agitate - come sempre, tutti i giorni, tutti gli anni, al Giro - anche nella conferenza stampa ufficiale dei campioni al via. Ad una domanda innocua dell'inviato di Repubblica, Eugenio Capodacqua, Di Luca così replica: «Da qui a Milano, non risponderò alle domande di questo signore». Gelo in sala, l'inviato che se ne va, qualche collega che lo segue per solidarietà, molti che restano tranquillamente seduti. All'origine del caso, gli scritti del giornalista sulle inchieste legate a Di Luca. Comunque lo si giudichi, il precedente è pericolosissimo: se gli atleti cominciano a dialogare soltanto con chi gradiscono, si va dritti alle liste di proscrizione. Al libro nero. Per cose di sport. Non è una cosa seria.


Per quanto Capodacqua non mi stia particolarmente simpatico ( è un eufemismo) credo che Di Luca ha sbagliato e che Gatti abbia pienamente ragione.

Ciao


Di Luca ha fatto BENISSIMO a non rispondere. Certo, avrebbe sfiorato la perfezione se avesse anche sputtanato pubblicamente in sala stampa il signor capodacqua, dicendo che siccome stavano parlando di ciclismo, costui - noto denigratore - non era il benvenuto.

Postilla personale: speriamo che qualche altro atleta segua l'esempio di Di Luca (e quasi-Cancellara). Vedremo se poi questi avvoltoi continueranno a gettare palate di merd.a su questo sport una volta che non potranno piu fare interviste, parlare con gli atleti e coi direttori sportivi.
Forse, sarà la volta buona che invece di guadagnare lauti stipendi con dei gossip scandalistici inizino a fare il loro mestiere, ossia raccontare i fatti in maniera oggettiva.

 
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Livello Costante Girardengo




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  postato il 11/05/2008 alle 11:17
Originariamente inviato da antonello64
Ecchisenefrega se il collega in questione è uno spesso in malafede, che ha sempre condannato tutti su basi di indizi o, peggio ancora, chiacchiere.

Antonè spitt n'attim, non è un cosa della quale ce ne si può fregare. Un giornalista avrebbe come dovere il raccontare il vero...Magari si può partire da chiacchiere o dicerie fino a trovare la verità, ma non mistificare la realtà stessa e farla passare per tale tramite stupidaggini scritte senza cognizione di causa.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2008 alle 11:35
mi pare di capire che il sentiment verso qs giornalista sia piuttosto negativo. è vero che i giornali nn devono giudicare o metter sotto contratto un dipendente/collaborate in base all'indice di gradimento , è vero che i giornalisti sono "indipendenti" ma seguire una linea editoriale quantomeno discutibile ( discutibile da chi qua ha scritto e credo sia l'esatto spaccato del lettore medio ) è certamente anacronistico
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2008 alle 12:47
Originariamente inviato da Fabioilpazzo

Originariamente inviato da antonello64
Ecchisenefrega se il collega in questione è uno spesso in malafede, che ha sempre condannato tutti su basi di indizi o, peggio ancora, chiacchiere.

Antonè spitt n'attim, non è un cosa della quale ce ne si può fregare. Un giornalista avrebbe come dovere il raccontare il vero...Magari si può partire da chiacchiere o dicerie fino a trovare la verità, ma non mistificare la realtà stessa e farla passare per tale tramite stupidaggini scritte senza cognizione di causa.


ma non devi mica dirlo a me!
Dillo ai colleghi di Capodacqua che hanno abbandonato la sala (presumo per solidarietà) o che lo hanno difeso sulla carta stampata, sempre pronti a vedere l'attacco al singolo come un attacco alla categoria.

 

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Livello Costante Girardengo




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  postato il 11/05/2008 alle 13:02
Originariamente inviato da antonello64
cut

Ops, chiedo venia, non avevo notato il cambio di prospettiva dell'ultimo paragrafo.

 
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Elite




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  postato il 11/05/2008 alle 13:05
Originariamente inviato da sceriffo

mi pare di capire che il sentiment verso qs giornalista sia piuttosto negativo. è vero che i giornali nn devono giudicare o metter sotto contratto un dipendente/collaborate in base all'indice di gradimento , è vero che i giornalisti sono "indipendenti" ma seguire una linea editoriale quantomeno discutibile ( discutibile da chi qua ha scritto e credo sia l'esatto spaccato del lettore medio ) è certamente anacronistico


Purtroppo temo non sia così.
Questo forum dispone di una platea privilegiata che può fruire di interventi corretti ed esaustivi in tema di doping, il lettore medio di repubblica purtroppo no.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2008 alle 13:49
Originariamente inviato da cyber.mostro

Originariamente inviato da sceriffo

mi pare di capire che il sentiment verso qs giornalista sia piuttosto negativo. è vero che i giornali nn devono giudicare o metter sotto contratto un dipendente/collaborate in base all'indice di gradimento , è vero che i giornalisti sono "indipendenti" ma seguire una linea editoriale quantomeno discutibile ( discutibile da chi qua ha scritto e credo sia l'esatto spaccato del lettore medio ) è certamente anacronistico


Purtroppo temo non sia così.
Questo forum dispone di una platea privilegiata che può fruire di interventi corretti ed esaustivi in tema di doping, il lettore medio di repubblica purtroppo no.

il mio ragionamento era inteso come campione omogeneo , non come livello o senso critico

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 12/05/2008 alle 17:50
Ho letto un trafiletto di "solidarietà" sulla Gazzetta di sabato in cui suggeriva di risolvere i problemi personali non coinvolgendo una conferenza stampa.
Non leggo La Repubblica ma ho semplicemente visto i riferimenti degli utenti di questo forum e letto, gli articoli alquanto faziosi, di questo signore. LA ritengo una presa di posizione giusta quella di Di Luca, che andrebbe seguito da altri ed anche nei confronti di altri giornalisti. Ultimamente il ciclismo finsice sulle prime pagine dei giornali soltanto per il doping e non per questioni puramente sportive, questo potrebbe essere un primo passo per iniziare un diverso atteggiamento dei mass-media.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2008 alle 18:04
Ogni giornalista ha il diritto di scrivere quello che vuole ed ogni cittadino (anche personaggio pubblico) ha diritto di rispondere o non rispondere, non può essere obbligato da nessuno (nemmeno da un contratto) a rispondere.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2008 alle 18:36
stamane sfogliavo repubblica : l'articolo dal giro era firmato da un certo ferrara. non ho visto articoli a firma di capodacqua ma ho dato un'occhiata veloce, possibile la mia sia una svista
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/05/2008 alle 08:41
che fine ha fatto?


 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
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  postato il 13/05/2008 alle 09:57
Capodacqua al Giro non va mai da solo, prima c'era Coen a fare le cronache, poi Crosetti e adesso Ferrara. Lui in genere fa le interviste ( articolo, in genere, minore rispetto alla cronaca, e parla di doping quando c'è l'occasione.
Al Tour non ci va proprio, nel 1998 mandavano schiere di inviati e avevano molti commentatori adesso va solo Mura.
Il lunedì hanno poco spazio per il Giro e, quindi, l'articolo di Capodacqua è saltato e c'era solo la cronaca di Ferrara ( livello assolutamente medio).

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/05/2008 alle 12:43
Anche se non mancano le sbavature. Priamo dedica la vittoria al compagno Richeze, di recente incappato nella rete dei controlli antidoping. “E’ un amico, gli voglio bene, ci alleniamo sempre insieme”. E via con i soliti alibi triti e ritriti dell’integratore inquinato (con un anabolizzante come lo stanozololo, che è addirittura di uso veterinario???), dell’ignoranza, dell’errore. Scuse che non reggono la minima obiezione, perché un giovane professionista deve sapere che leggi e regolamenti non ammettono ignoranza, che il mondo è pieno di integratori inquinati e che - leggerezza o meno - così danneggia non solo se stesso, ma tutto il movimento. Una mozione degli affetti, lo si è capito, ma poco opportuna
(sportpro.it)
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anche oggi, dando una rapida sfogliata a repubblica , nn mi è parso di vedere l'articolo a firma capodacqua. era già successo lunedì

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/05/2008 alle 10:34
Riccardino ha dalla sua una carta in più: si può avvalere di un gregario nobilissimo, del calibro di Leonardo Piepoli. Lo svizzero-pugliese sarà pure asmatico da "puff" (numero di inalazioni) libero («secondo necessità» recita la sua esenzione al salbutamolo il che vuol dire che se ne può fare quante ne vuole, mentre Petacchi ha pagato con la rottura del rapporto con la Milram, la sua positività al Giro 2007; l´ennesima incongruenza dei ragolamenti antidoping) ma quando c´è da bastonare in salita non ha rivali. ( repubblica 17 maggio )


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/05/2008 alle 22:26
Allusioni da quattro soldi, non c'è che dire.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/05/2008 alle 10:13
( di riccò )
Che affronta a viso aperto ogni circostanza. Anche le voci imbarazzanti della vicinanza con un preparatore molto discusso, già sanzionato per fatti di doping. Un tecnico che avrebbe abbandonato quest´anno, secondo fonti vicine alla squadra. C´è anche un passato non limpidissimo con un paio di stop per via di valori ematici elevati, che lui definisce naturali: «Sono andato a Losanna, dai medici dell´Uci - spiega sulla rivista Cyclingpro - e mi hanno controllato una settimana, rivoltandomi come un calzino. Test al cicloergometro, prelievi ematici e di urine, mattina e sera, in condizioni diverse. Alla fine mi hanno dato il permesso di correre». Con l´ematocrito al 51%. Una storia già vista.
( EC Repubblica 18 maggio )

 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 18/05/2008 alle 10:38
Mi piacerebbe sapere a cosa o a chi si riferisce Capodacqua quando scrive di storia già vista. Che ambiguità.....
 
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