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Autore: Oggetto: Giro 2009: è nato!

Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 11:57
son proprio curioso di vedere dove e come arriveranno alla vetta del blockhaus...ricordo dal dvd delle grandi salite che gli ultimi km sono molto molto stretti..presumibilmente faranno quartier tappa a passa lanciano o forse al rifugio mamma rosa e arrivo in cima con striscioni e podio per permiazioni.

Cmq sia in cima non mi sembra che ci sia molto spazio. Vedremo cosa proporrà la Zome

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 12:03
il percorso è sicuramente innovativo, ma sono d'accordo che , Cuneo Pinerolo a parte, manchino tutte le salite che hanno fatto la storia del giro(Dolomiti escluse senza pietà, mancano Stelvio e Mortirolo, Gavia, Fauniera per citarne alcune).
Tappe di montagna da 120 e 80km e una inspiegabile parentesi in Austria. L'unica tappa di alta montagna davvero soddisfacente è quella del Petrano. Week end sacrificati...
bocciato

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 12:38
Originariamente inviato da Lore_88

Riddler, più che un Giro fatto su misura per Armstrong è un Giro disegnato per il duello fra Basso e l'ammeregans. Ricordiamoci che anche il varesino è lontano dalle corse da due anni e, anche se io sono convinto che stravincerà il Giro, una piccola incognita su di lui e sulla sua tenuta c'è. Ancor più evidente è il limite (o presunto tale) di Lens che non corre da quasi 4 anni e ormai di primavere sul groppone ne ha 38...
Da queste considerazioni credo derivi la scelta di Zomegnan di addolcire il percorso e mettere quella crono, che quasi sicuramente si rivelerà decisiva.

Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale

Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.


Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere?
Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori?

Originariamente inviato da antonello64

incredibile il fatto che il Sud sia completamente ignorato.
Era accaduto già nel 2006: ma Zomegnan il meridione proprio non lo sopporta?


Infatti Napoli e Benevento sono due note città del Centro-Nord.
E quest'anno (2008), sono partiti da quella famosissima città padana che è Palermo.
Questa cantilena che si ripete annualmente, del "il Sud non c'è, ue, ue" francamente ha un pò stancato.


Come non darti ragione su tutto, fratello toscano!
Pensavo che in fondo all'articolo non avrei letto "Il giornale" ma "La Padania"...evidentemente si son scambiati proficuamente qualche elemento della redazione
E anche sul sud, io penso che se il Sud non è compreso nel giro sia essenzialmente colpa del Sud e delle sue autorità locali ciclistiche e non, e in parte della FCI che non è mai riuscita a sollevare il sud dal suo disastro ciclistico.
Cascata ce l'avrà detto milioni di volte che il giro va dove offrono di più...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 12:40
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da riddler
oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....


ciao Massimo (e forza Catania)

Secondo me hai centrato in pieno la questione: è del tutto plausibile che Armstrong per venire al Giro abbia chiesto garanzie sul percorso e che le abbia ottenute.
Difatti non ci sono salite durissime (che il texano non ha mai affrontato in carriera), ci sono più km a cronometro degli anni scorsi, e non ci sono nè i tapponi con parecchie salite (a parte Cuneo-Pinerolo) nè tappe dure in sequenza, entrambe situazioni che avrebbero messo a dura prova la resistenza ed il recupero di un atleta, che poi sono l'incognita maggiore per chi torna alle corse a 38 anni dopo essere stato fermo per 3 stagioni.
Detto questo però non credo che Armstrong potrà far molto contro Ivan Basso, che se preparerà il Giro con la meticolosità di sempre (e non c'è motivo di dubitarne) le suonerà a tutti, e gliele suonerà di brutto.


finalmente qualcuno che lo dice.
A questo punto braccioforte programmava questo rientro ad mò, altro che l'annuncio di settembre. E ovviamente Zerbignan ha accolto tutte le sue richieste.
Oltretutto lo zerbinetto ha letto alla grande tutti i manuali di Lambin: Armstrong, la maglia D&G, .......wow, gli integralisti del marketing saranno soddisfatti.
Bella la Cuneo-Pinerolo, con quel finale da passisti-discesisti. E anche il tappone del Blockhaus, con quel chilometraggio estremo.
Sarà un giro deciso a Sestri, come un banalissimo tour: ci mancava solo una vera cronosquadre e sarebbe stato tutto in perfetto stile US Postal......

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 13:04 by Carrefour de l arbre]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 12:48
Originariamente inviato da Lore_88
Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale

Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.


Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere?
Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori?



no, mi spiace, ma hanno ragione.
Che lo dicano più per polemica verso RCS che non per reali motivazioni di credo è un altro paio di maniche, ma hanno perfettamente ragione.

Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro. Poi che non ci si lamenti del mancato rispetto delle tradizioni da parte dell'UCI, dopo aver visto questo percorso griffato D&G ma assolutamente privo di quello charme che solo il Giro ha.

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 14/12/2008 alle 12:54
bello sto giro.....proprio bello....(Direbbe Armstrong)
 
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Livello Mondiali




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  postato il 14/12/2008 alle 12:56
Mi sembra una buona scelta quella di partire subito forte, ma come detto da molti in precedenza non mi piace il fatto che in pratica non ci sono le montagne mitiche della storia del giro

 

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Finalmente il ritorno di Ivan!


Il mattino ha l'oro in bocca (Jack Torrence alias Jack Nicholson nel magnifico Shining)

Una volta, un tizio che faceva un censimento, provò ad interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato, con un bel piatto di fave, ed un buon Chianti... (Hannibal Lecter alias Anthony Hopkins ne il Silenzio degli innocenti)

Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà (Woody Allen)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 12:58
Ma l'avete letto l'articolo di Grassi "Paura e Delirio a Venezia"?

Io mi sto ancora pisciando sotto

davvero bello, uno dei migliori che ho letto su cicloweb.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 14/12/2008 alle 13:21
Il percorso è particolare, e dal mio punto di vista molto interessante.

Mancano lo Stelvio (lo Stelvio??? Ricordo una crisi di Basso sullo Stelvio, ma aveva mal di stomaco!!!), il Gavia (il Gavia??? Nel 2004 Wegmann tirava il gruppo sul Gavia!!!), il Mortirolo (il Mortirolo??? L'anno scorso l'hanno scollinato in 10 insieme!!!), il Fauniera (quanti anni sono che non si fa il Fauniera???), il Pordoi-Sella-Gardena (ammazza aò, li faccio anche io a 20 all'ora, porca padella).

Invece, andatevi a rivedere le tappe del Terminillo o di Faenza del 2003. Tiratissime e dove si deve stare sempre davanti, o si perde il treno buono! Quelle hanno avuto discreta selezione, ma forse ricordo male.

A me le tappe appenniniche affascinano, molto tirate, non ci sono discese di 50 km dove tutti stanno tranquilli e beati e da dietro rientra anche Petacchi. Ci sono salite di 10 km massimo, con discese difficili e immediatamente altre salite, altrettanto difficili.

Ci si lamenta dei giri noiosi dove nessuno ha voglia di attaccare perchè poi nelle lunghe discese oppure nella pianura finale verrà ripreso, e quando fanno tappe con profili altimetrici da cardiopatici ci si lamente.

Oh, poi si può giustamente puntare il dito contro San Martino di Castrozza, o Pinerolo, o la crono ligure. Ma per me, come ha detto cancel, questo giro ha tante luci.

PS: naturalmente io parlo solo degli ultimi anni, per fare un confronto equo. Nel 1920-30-40-50 era molto più probabile una crisi, e perdere un'oretta era la regola.

 

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Alessandro

29/05/1999 - 27/07/2008: Grazie Paolo!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 13:36
bella lì nievole....

 

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Marco Pantani.Montecampione 1998

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 13:59
La mia impressione è che sia un Giro sprecone. Interessante, ma sprecone.

Partire dal Nord, come ha detto Zomegnan, preclude la possibilità di mettere le Dolomiti più dure: si chiuderebbe il Giro alla prima settimana.

La Cuneo Pinerolo con 50km di discesa preclude un arrivo solitario, può tagliare fuori alcuni, ma non deciderà più di tanto.

Quella del Blockhaus poi, 79km, saranno fuochi d'artificio tutta la tappa, ma credo che alla fine i distacchi saranno limitati, è difficile una crisi in 80km.


E' un Giro diverso, vedremo se la formula è giusta, ma son scettico...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 14:03
Originariamente inviato da Laura Idril

Ma no! Quella di Zome è una battuta! E' la giornalista che non sapeva che il Vesuvio era un vulcano...

No, scusa, Laura... lo so che sai che Zomegnan sa che il Vesuvio è un vulcano!

Il problema sta nella sua prima frase, quando ha detto (se l'ha detto): "Questo è il primo giro che va su un vulcano..."
Come detto, di precedenti ce ne sono almeno 2 a mia memoria, anche se non mi pare ce ne siano stati altri.

Intanto, comincio anch'io a pensare che la scelta del percorso risenta di qualche influenza esterna... e pure l'assenza dei capitani Lampre, come fatto notare, può parzialmente essere spiegata sotto questa luce.

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 14:21 by Bitossi]

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 14/12/2008 alle 14:13
Mahhhhh.... dopo aver letto tutti i commenti, ho le idee se possibile ancora più confuse.
Apro una parentesi per la questione Lampre/Ballan/Cunego... senza fare polemiche, appena 2 mesi fa il neo campione del mondo partecipò al Lazio anzichè al Cimurri sulla base di un "matrimonio" con la rosea che si sarebbe concretizzato con la sua partecipazione al Giro... matrimonio già in crisi?? Chiusa parentesi.
Il mio giudizio è ovviamente di parte, nel senso che proponendo una tappa che arriva praticamente a casa mia sul San Luca e percorrendo per la prima volta nella sua storia la salita (salitella...) che ho fatto più volte (oltre 200..) nella mia carriara di cicloturista, cioè il Mongardino, è chiaro che questo Giro mi piace subito! Poi, osservando il percorso della Campi Bisenzio-San Luca, osservo che le salite appenniniche sono fatte praticamente... al contrario, ovvero salite dal versante dolce e discese dal versante più ripido e pericoloso: la discesa dal Colle di Mediana (a proposito, da dove han tirato fuori questo nome??? Non esiste su nessuna mappa..) verso la vallata del Reno, a Riola, è decisamente pericolosa, ma soprattutto sarebbe stata fantastica se fatta in salita, scendendo poi da Cereglio (parte del versante dolce della salita di Tolè) e risalendo da una delle tante belle salite che riportavano verso Tolè (Prunarolo, Vedegheto,Luminasio-5,1 km al 10,5%). Ma questo non per creare un tappone troppo duro, ma semplicemente per far sì che a Bologna arrivasse un gruppo già scremato. Mi spiego: l'attacco della salita del San Luca prevede il passaggio sotto l'arco del Meloncello, largo circa 3 metri, provenendo da Via Saragozza. Ora, se lì arriva un gruppo di circa 100 corridori (augurandomi che un po' di selezione ci sia stata sull'Appennino), in piena volata per attaccare la salita davanti, quel passaggio è rischiosissimo.
Insomma, non vorrei passare per chi non è mai contento: ripeto, il Giro del centenario a Mongardino, poi davanti (ma proprio davanti!!!) a casa mia Pontecchio Marconi, e quindi sulla "nostra" San Luca non può che farmi piacere, soprattutto perchè sarà un sabato pomeriggio. Però... forse l'attraversamento dell'Appennino poteva essere pensato in maniera diversa.
Chiudo sulla Campi Bisenzio - San Luca... poi vi tedierò un po' sul resto del percorso! State benone!

 

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1986: 10 Colli;
1988: 10 Colli, Fausto Coppi, Otztaler Rad Marathon
1990: Maratona delle Dolomiti;
1992: Nove Colli Cesenatico, 10 Colli;
2000: Cinque Colli;
2001: GF Davide Cassani, 10 Colli, Campagnolo, Otztaler Rad Marathon;
2002: 10 Colli.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 14/12/2008 alle 14:20
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.


Se il Mortirolo e le Tre Cime sono salite storiche del Giro io sono Moira Orfei. Sommandoli non saranno stati scalati neanche 10 volte in 100 anni.
Vuoi il tappone? C'è la Cuneo-Pinerolo. Non ti piace l'arrivo in discesa? Ma la storica tappa vinta da Coppi presentava quell'arrivo. Già non ti piace più la storia?
Poi, si parla tanto di storia, ma prima degli anni ’90 non è che il Giro proponesse dei percorsi monstre, tutt’altro: erano più facili di quello del 2009.
E comunque, con tutto il rispetto, prima di parlare delle salite appenniniche, studiatele, visto che volendo vi si possono fare tappe dure quanto quelle alpine. Che poi Zomegnan non l’abbia fatto è un altro discorso, ma il terreno a disposizione c’è.

Intendiamoci, che questo Giro sia un pò troppo facilotto altimetricamente sono d'accordo, ma le motivazioni sulla "storia" e "gli Appennini non sono degni" sono ridicole.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 14:33
Ciao, mi rifaccio vivo dopo tanto tempo in cui sono stato assente per motivi diversi dal forum.
Alcune opinioni sul Giro 2009.

1. Sarò al 99,9% (eh sì, ho imparato che c'è sempre uno 0,1% di dubbio in ogni verità della vita )alla cronometro delle mie amate Cinque Terre. Aspetto genovesi vari e tutti quanti sul percorso. Se le cose andranno per il verso giusto, arriverò in bici risalendo la val di Vara su al Termine dove mi posizionerò in luogo strategico (Soviore? San Bernardino?), ma ne riparleremo.

2. Opinioni sul percorso. Bello, tecnicamente poco interpretabile e quindi spettacolare. Con le Dolomiti subito all'inizio non ci sarà spazio per bagnini convocati all'ultimo minuto e intenti a fare le ripetute nella prima settimana. All'Alpe di Siusi qualcuno sarà già fuori dal Giro.
Bene bene. E poi finalmente la dimostrazione che per come è fatta l'Italia un Giro può essere selettivo qualsiasi sia la sede di arrivo dell'ultima tappa, da Bolzano a Santa Maria di Leuca.
Sarà un Giro a mio avviso ancora per scalatori ma che non esclude i passisti, quanto meno per via della crono finale (la crono delle Cinque Terre invece appare alquanto anomala, con più di 12 km di salita e le sue discese tecniche, vedi Volastra).

3. Parliamo invece delle cose negative. La prima riguarda i trasferimenti. Aspetto le elaborazioni di Admin con Via Michelin ma ho l'impressione che siano davvero tanti. Al di là di quelli accettabili di 50-70 km, ce ne sono alcuni paurosi. Cosa spiacevole, oltretutto perchè nonostante tutto 'sto peregrinare, un terzo d'Italia - quella meridionale - è tagliata fuori dal tracciato. Peccato.

4. Altra cosa negativa: sembra che il Giro schifi l'auditel. E visti i pochi dannati ma necessari soldini che girano ora nell'ambiente, un occhio di maggior riguardo agli ascolti andrebbe dato, no? Quindi sarebbe bene mettere nei fine settimana le tappe di maggior richiamo. E invece? La prima domenica un'anonima tappa a Trieste. Il primo sabato un arrivo a Bergamo senz'altro non per sprinter (se fanno Bergamo Alta. Se no, il colle del Gallo è troppo lontano) ma che davvero non rivoluzionerà la classifica generale. Il giorno dopo l'assurdo circuito amatoriale per Milano. Ecco, perdere una domenica in questo modo è allucinante. Allora tanto valeva chiudere in quel modo l'ultima tappa, senza emigrare a Roma. Almeno si sarebbe salvata la tradizione. Così invece, si butta la tradizione per una porcata. Ottima giornata per andare al mare, non perderemo niente.
E il week end dopo? Due tappe al limite della sufficienza per contenuti tecnici e capacità di "segnare" il Giro. Quanto meno se si pensa che il lunedì ci sarà il tappone del monte Petrano. Di lunedì, capite?
Il pienone sul San Luca la domenica non compensa affatto queste scelte.
Infine l'ultimo sabato, quello che una volta era quello decisivo: il Mortirolo, il Sestriere, Oropa... ricordate? No, stavolta si arriva ad Anagni... un autentico schiaffo. Non a Bonifacio VIII, ma a noi appassionati: il Vesuvio di venerdì e Anagni al sabato.

Speriamo che almeno la crono finale, bella e suggestiva, si svolga in modo da terminare non all'ora delle partite, ma più tardi verso le 19.30, per attirare più pubblico e salutare il Giro con un bel tramonto romano. E' un suggerimento, chissà che qualcuno non lo prenda in considerazione.

 

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  postato il 14/12/2008 alle 14:40
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.


Ciao Ale, sono d'accordo con te quando dici che salite come Mortirolo, Dolomiti ecc. hanno tutt'altro fascino e storia rispetto a quelle appenniniche e anch'io ho il timore che questo Giro possa avere una classifica già decisa prima della terza settimana, però penso che sia comunque apprezzabile la volontà di sperimentare nuovi percorsi, una volta ogni tanto si potrà anche provare qualcosa di nuovo.
Magari alla fine Zomegnan avrà ragione e un giorno, quando saremo anziani e racconteremo ai nostri nipotini delle salite leggendarie del Giro, parleremo anche di Catria e Blockhouse, chissà che non inizino ad entrare anche loro nella storia a partire dal 2009.
Negli ultimi anni è capitato spesso che salite dai nomi altisonanti venissero affrontate coi velocisti ancora in gruppo, quest'anno potrebbero fare piu' selezione i 1000 m rispetto ai 2000 di quota, ciò dipende soprattutto dai corridori, saranno loro, come sempre, a decretare il successo o il fallimento della corsa.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 15:01
Interessante e originale il percorso, ma avevamo avuto le anticipazioni di Gianluca e ne avevamo quindi già parlato ampiamente.
Se mi avete letto in precedenza, ho scritto che Zome pensava a questo percorso 2 anni fa, quando Lance si era già ritirato. E' probabile che cercasse un percorso che impedisse quei quarti d'ora di distacco o quelle tappe bellissime rovinate dalle strategie difensive.
Alcune tappe saranno state adattate a Lance, credo che Zome gli avrà mostrato il percorso per convincerlo a venire e detto sì, ha dato vita a questo progetto per il Centenario.
Mi spaventano le discese. Se le giornate dovessero essere piovose, credo che la Pinerolo, la crono e le tappe apenniniche saranno insidiose e pericolose. Soprattutto per Basso!

Riguardo alla presentazione, a me non è piaciuta. Troppo poco spazio ai protagonisti, i Cento anni potevano essere l'occasione per una trasmissione ad hoc, per la presentazione del prossimo Giro invece si doveva dedicare maggiore attenzione agli sfidanti. E proporre domande meno scontate.

Comunque non vedo l'ora che inizi!

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 15:03
Originariamente inviato da Nievole

Il percorso è particolare, e dal mio punto di vista molto interessante.

Mancano lo Stelvio (lo Stelvio??? Ricordo una crisi di Basso sullo Stelvio, ma aveva mal di stomaco!!!), il Gavia (il Gavia??? Nel 2004 Wegmann tirava il gruppo sul Gavia!!!), il Mortirolo (il Mortirolo??? L'anno scorso l'hanno scollinato in 10 insieme!!!), il Fauniera (quanti anni sono che non si fa il Fauniera???), il Pordoi-Sella-Gardena (ammazza aò, li faccio anche io a 20 all'ora, porca padella).

Invece, andatevi a rivedere le tappe del Terminillo o di Faenza del 2003. Tiratissime e dove si deve stare sempre davanti, o si perde il treno buono! Quelle hanno avuto discreta selezione, ma forse ricordo male.

A me le tappe appenniniche affascinano, molto tirate, non ci sono discese di 50 km dove tutti stanno tranquilli e beati e da dietro rientra anche Petacchi. Ci sono salite di 10 km massimo, con discese difficili e immediatamente altre salite, altrettanto difficili.

Ci si lamenta dei giri noiosi dove nessuno ha voglia di attaccare perchè poi nelle lunghe discese oppure nella pianura finale verrà ripreso, e quando fanno tappe con profili altimetrici da cardiopatici ci si lamente.



quoto tutto, soprattutto il discorso sulle tappe appenniniche e la tappa di Faenza che nel 2003 decise il Giro ben più dello Zoncolan

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 15:06
Nella tappa di Pinerolo non si salirà al Sestriere x la strada classica, ma si salirà da quella nuova (più diretta, normalmente affrontata negli arrivi in salita del Tour)

 

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Mauro Facoltosi
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 15:11

Ciao Frank, mi permetto di quotare il tuo intervento perchè è ricco di spunti. Indipendentemente dalle opinioni, hai centrato i punti principali su questo giro.

Originariamente inviato da Frank VDB

Ciao, mi rifaccio vivo dopo tanto tempo in cui sono stato assente per motivi diversi dal forum.
Alcune opinioni sul Giro 2009.

1. Sarò al 99,9% (eh sì, ho imparato che c'è sempre uno 0,1% di dubbio in ogni verità della vita )alla cronometro delle mie amate Cinque Terre. Aspetto genovesi vari e tutti quanti sul percorso. Se le cose andranno per il verso giusto, arriverò in bici risalendo la val di Vara su al Termine dove mi posizionerò in luogo strategico (Soviore? San Bernardino?), ma ne riparleremo.

2. Opinioni sul percorso. Bello, tecnicamente poco interpretabile e quindi spettacolare. Con le Dolomiti subito all'inizio non ci sarà spazio per bagnini convocati all'ultimo minuto e intenti a fare le ripetute nella prima settimana. All'Alpe di Siusi qualcuno sarà già fuori dal Giro.
Bene bene. E poi finalmente la dimostrazione che per come è fatta l'Italia un Giro può essere selettivo qualsiasi sia la sede di arrivo dell'ultima tappa, da Bolzano a Santa Maria di Leuca.
Sarà un Giro a mio avviso ancora per scalatori ma che non esclude i passisti, quanto meno per via della crono finale (la crono delle Cinque Terre invece appare alquanto anomala, con più di 12 km di salita e le sue discese tecniche, vedi Volastra).


Non mi sono ancora espresso a favore o contro le salite appenniniche, proprio perchè un riscontro nel passato recente non c'è, aspetto il verdetto del percorso. Approvo l'uso moderato che si è fatto delle Dolomiti nel complesso perchè non si possono proporre tapponi già dalle prime tappe. Riguardo alla crono, hai detto che son presenti discese tecniche: dunque dovrebbe sfavorire moltissimo Basso che a questo punto può sperare di battere Armstrong solo in salita (visto che gli altri rivali dovrebbe riuscire a batterli a cronometro). Potresti essere più approfondito nella spiegazione del percorso?

3. Parliamo invece delle cose negative. La prima riguarda i trasferimenti. Aspetto le elaborazioni di Admin con Via Michelin ma ho l'impressione che siano davvero tanti. Al di là di quelli accettabili di 50-70 km, ce ne sono alcuni paurosi. Cosa spiacevole, oltretutto perchè nonostante tutto 'sto peregrinare, un terzo d'Italia - quella meridionale - è tagliata fuori dal tracciato. Peccato.

Centrato il segno: Zomegnan l'ho criticato spesso e volentieri, anche se devo ammettere che quest'anno è stato veramente bravissimo, ma una delle critiche che gli muovo è di avere una bella faccia tosta, per non dire altro. Guardando la cartina più che una corsa a tappe sembra di vedere una cartina di terremoti, con tutti questi cerchietti separati tra di loro!

4. Altra cosa negativa: sembra che il Giro schifi l'auditel. E visti i pochi dannati ma necessari soldini che girano ora nell'ambiente, un occhio di maggior riguardo agli ascolti andrebbe dato, no? Quindi sarebbe bene mettere nei fine settimana le tappe di maggior richiamo. E invece? La prima domenica un'anonima tappa a Trieste. Il primo sabato un arrivo a Bergamo senz'altro non per sprinter (se fanno Bergamo Alta. Se no, il colle del Gallo è troppo lontano) ma che davvero non rivoluzionerà la classifica generale. Il giorno dopo l'assurdo circuito amatoriale per Milano. Ecco, perdere una domenica in questo modo è allucinante. Allora tanto valeva chiudere in quel modo l'ultima tappa, senza emigrare a Roma. Almeno si sarebbe salvata la tradizione. Così invece, si butta la tradizione per una porcata. Ottima giornata per andare al mare, non perderemo niente.
E il week end dopo? Due tappe al limite della sufficienza per contenuti tecnici e capacità di "segnare" il Giro. Quanto meno se si pensa che il lunedì ci sarà il tappone del monte Petrano. Di lunedì, capite?
Il pienone sul San Luca la domenica non compensa affatto queste scelte.
Infine l'ultimo sabato, quello che una volta era quello decisivo: il Mortirolo, il Sestriere, Oropa... ricordate? No, stavolta si arriva ad Anagni... un autentico schiaffo. Non a Bonifacio VIII, ma a noi appassionati: il Vesuvio di venerdì e Anagni al sabato.

Speriamo che almeno la crono finale, bella e suggestiva, si svolga in modo da terminare non all'ora delle partite, ma più tardi verso le 19.30, per attirare più pubblico e salutare il Giro con un bel tramonto romano. E' un suggerimento, chissà che qualcuno non lo prenda in considerazione.


A mio parere, non si può arrivare a Milano e Roma e privilegiare i fine settimana allo stesso tempo. Ad esempio, sarebbe stato bello fare la penultima tappa del giro con arrivo al Terminillo, ma si sarebbe dovuto eliminare il Vesuvi o qualche altro arrivo in salita per alleggerire un po' il tutto, oppure piazzare il blockhaus alla penultima. In entrambi i casi però sarebbe stato quasi impossibile piazzare una crono a Roma l'ultima tappa, con conseguente stravolgimento dal giro (anche se secondo me la crono ligure è abbastanza).

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/12/2008 alle 15:11
c'è tanta montagna, certo forse le salite non saranno dure, sulla carta sembra un bel giro e chiaro che per farlo bello devono essere i corridori a farlo....

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

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Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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  postato il 14/12/2008 alle 15:18
Originariamente inviato da Lore_88
Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale

Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.


Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere?
Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori?


Caro Lore, sono pienamente d'accordo con te e ti aspetto sul Vesuvio per offrirti una bella sfogliatella, e magari anche un babà.
Qualcuno ha detto allo "spacciatore di identità" che ha scritto quell'articolo che Abruzzo, Marche e Campania sono in Italia e non in Giappone o Marocco?
Chi è mai costui per sindacare ciò che è degno di rappresentare il made in Italy e cosa invece no?

Non penso sia il caso di strumentalizzare il Giro d'Italia per delle stupide contrapposizioni nord-sud...magari domani al giornale rettificheranno tutto e diranno di esser stati fraintesi

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 15:34
Originariamente inviato da Lore_88
Infatti Napoli e Benevento sono due note città del Centro-Nord.


se dai un'occhiata alla cartina ti accorgi che dopo Napoli e Benevento ci sono anche la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia.
Non mi pare poco.

E quest'anno (2008), sono partiti da quella famosissima città padana che è Palermo.
Questa cantilena che si ripete annualmente, del "il Sud non c'è, ue, ue" francamente ha un pò stancato.


ti avrà anche stancato ma è un fatto che in 4 edizioni alla Zomegnan il Giro non è mai sceso oltre la Campania sia nel 2006 (Peschici), sia nel 2007 (Salerno) e naturalmente nel 2009.
Non credo che basti partire una volta ogni morte di papa dalla Sicilia per riequilibrare le cose.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/12/2008 alle 15:47
per me è vero che questo Giro ha un sapore alquanto esotico, con buona pace della tradizione. Dolomiti "light", quante volte è successo? Vars, Izoard, Sestriere in una tappa dove difficilmente potrebbero essere decisivi, quante volte è successo? Una crono di 60 km. con due salite (già successo nel 2000) ma con una quantità indefinita di curve a rendere la capacità di guida forse tanto decisiva quanto la forza, quante volte è successo? Difficile individuare una o due tappe ben precise dove sicuramente si deciderà la corsa, molte tappe potrebbero essere buone, ma potrebbero anche risolversi con il solito finale forte da 15' di scatti e stop.
Si conferma purtroppo la tendenza dei grandi giri a proporre cronoscalate. A me non piacciono molto le tappe quasi piatte con arrivo in salita. Considerata la velocità di ascesa o c'è una salita da 2000 m di dislivello o altrimenti il divertimento si riduce a poco di più di mezz'ora. Personalmente preferisco vedere sfilare il gruppo compatto su due o tre salite, sapendo che però il terreno per attaccare c'è e da un momento all'altro potrebbe anche succedere qualcosa, piuttosto che vederlo sfilare comunque compatto ma in pianura. Che poi sullo sforzo intenso e limitato a mezz'ora i sistemi artificiali per fare un figurone ci sono eccome, ma non è questa la sede per parlarne.
Apprezzo molto lo sforzo di Zomegnan nel proporre cronometro per niente scontate. Una cronosquadre breve in partenza, dove le incognite sono sempre tante e che condiziona la composizione delle squadre, una, per me bellissima, centrale tutta tecnica e praticamente senza pianura e una finale breve e in centro cittadino, quindi con curve, pavè e tifosi vicini e calorosi (tutt'altra cosa che percorrere i desolati e assolati rettilinei nelle campagne francesi).
Mi pare abbastanza chiaro che le pendenze estreme siano state evitate in vesta dell'annunciato duello Armstrong-Basso, ad esempio l'altimetria del versante del Blockhaus inserito, per regolarità e pendenza al 7-8% mi ricorda molto il Bondone dove Basso fece una delle scalate migliori della carriera.
Viene confermata la tendenza già emersa l'anno scorso ad inserire tappe accattivanti ed imprevedibili, purtroppo queste tappe richiedono protagonisti che amino scompaginare gli schemi, e negli ultimi tempi non se ne vedono. Chissà che qualche ds se ne accorga.
Un tempo si facevano facilmente alleanze tra squadre con interessi simili (mi ricordo la Sanremo di Bugno dove fu sorpreso in partenza il temuto Fignon), lasciando perdere le lotte per i piazzamenti di rincalzo (un sesto posto non varrà mai la vittoria in una tappa memorabile), per tentare di eliminare questo o quel pericoloso concorrente. Ecco, questo sarebbe l'unico modo di rendere avvincente la Cuneo - Pinerolo, ma purtroppo negli ultimi anni si è corso sempre tutti contro tutti per difendere magari il decimo posto in classifica.
Il circuito di Milano è sempre una giornata stressante, tutte quelle curve costringono a correre davanti o prendere continue frustate, in più ci sono pavè, dossi e frequenti tombini. Tra le tappe di "respiro" è decisamente quella con più rischi, speriamo di non perdere qualche protagonista.

8 per il fascino e l'imprevedibilità 6 per le scelte tecniche.
Se però a qualcuno venisse finalmente coraggio il terreno per tirare fuori qualcosa di memorabile c'è. Speriamo vivamente.

 

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  postato il 14/12/2008 alle 16:05
Originariamente inviato da Subsonico

Non mi sono ancora espresso a favore o contro le salite appenniniche, proprio perchè un riscontro nel passato recente non c'è, aspetto il verdetto del percorso.


Anche se il Giro del 89 prevedeva due tappe appenniniche nel finale ( alla penultima e alla terz'ultima tappa), l'unico vero confronto può essere fatto con il Giro del 68, che si concludeva a Napoli.
Gli appennini dovevano fare la differenza e non la fecero. L'Amiata, rocca di cambio e il Block haus non modificarono la classifica finale che si delineò già a metà Giro , dopo la tappa delle tre Cime di lavaredo.
C'è una differenza, però: quel Giro aveva nella prima parte almeno tre tappe di alta Montagna ( lago di caldonazzo, con il Bondone sterrato, il Monte Grappa, e le Tre cime), oltre al Col de Joux in partenza, un impegnativa tappa a sanremo e la Maddalena a Brescia).
In effetti ricordo che il pathos di quel Giro fu racchiuso tutto nella prima metà.

 
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  postato il 14/12/2008 alle 16:25
Ecco! La tappa di Milano è probabilmente l'unica che mi sembra inutile.
Milano non può essere ignorata nel centenario, ma avrei fatto una partenza.
Sull'auditel dò pienamente ragione. A maggio lavoriamo e c'è ancora scuola, le tappe più belle per gli spettatori saranno nei giorni feriali, si sfruttano poco i weekend. Forse si aspettano i 120 mila dello Zoncolan comunque, ma a me pare durissima.
Comunque è vero, il Giro arriverà a Roma ma a guardare il percorso sembrerebbe tutto a nord! Speriamo che l'esperimento riesca con grande successo, così che il prossimo ancora lo faranno col baricentro più basso.

 

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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 14/12/2008 alle 16:28
Riguardando il tracciato confermo la mia iniziale impressione: non riesco a digerire lo sconfinamento austro-elvetico
 
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  postato il 14/12/2008 alle 16:50
Originariamente inviato da cancel58

Riguardando il tracciato confermo la mia iniziale impressione: non riesco a digerire lo sconfinamento austro-elvetico


io, invece, raffronto la crono-monstre di Sestri e il chilometraggio del "tappone" del Blockhaus: mi è già andato di traverso lo zampone di Natale!

 

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  postato il 14/12/2008 alle 16:53
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.


Se il Mortirolo e le Tre Cime sono salite storiche del Giro io sono Moira Orfei.


Non sarai Moira Orfei, ma nemmeno hai capito il senso del ragionamento. O vuoi mettere il Catria con il Mortirolo?

 

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  postato il 14/12/2008 alle 17:05
Il Catria è il piccolo Mortirolo..... Forse il Mortirolo in futuro sarà il grande Catria!

 

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  postato il 14/12/2008 alle 17:07
Originariamente inviato da miky70

Il Catria è il piccolo Mortirolo..... Forse il Mortirolo in futuro sarà il grande Catria!


questo è protezionismo!

 

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  postato il 14/12/2008 alle 17:15
Originariamente inviato da riddler

Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi...
Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita...
Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato...
Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc.
Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....
E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato....


monopalla non lo sopporto, anzi, però mi piace il traguardo.
Posso parla per me, e dico che tu dai per scontato che Armstrong vinca, per me Armstrong invece diventa uno dei tanti, e non il favorito in assoluto.
Poi per carità tutto può succedere, però la preparazione al giro di quest'anno deve essere diversa da tutte le altre volte, proprio per come è stato disegnato.
E se difficoltà in tal senso le incontreranno chi corre costantemente, figurarsi uno fermo da due anni che oltre tutto cambia allenamenti, cambia il programma che gli ha permesso tutte quelle vittorie al tour ecc...

Se poi dovesse vincere, prima vediamo come vince, poi, se sarà il caso si ragionerà in tal senso. Ma siamo a dicembre, le cose evolvono.

Di sicuro c'è che io il tour non lo considero disegnato per l'americano, e la vittoria non se la porta da casa.

 

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  postato il 14/12/2008 alle 18:26
E per favore, diciamolo, non fate passare il Mortirolo per salita "storica". Capisco l'attaccamento affettivo, ma il Mortirolo è stato proposto la prima volta nel 91, non è così storico.
Chi lo dice che il Catria non possa diventare storico?

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

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  postato il 14/12/2008 alle 18:31
Originariamente inviato da maurofacoltosi

Nella tappa di Pinerolo non si salirà al Sestriere x la strada classica, ma si salirà da quella nuova (più diretta, normalmente affrontata negli arrivi in salita del Tour)


è per caso per questa ragione che la tappa durerà 250 km e non 254 come nel passato??

 

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RISULTATI DI PRESTIGIO FANTACICLISMO 2009 (Decimo assoluto)
2o in una tappa al Giro (Lido di Camaiore Firenze)
Medaglia di bronzo campionato italiano a cronometro
3o in una tappa al Tour (Monaco)
2o GP Ouest-France Plouay
Una vittoria (Rivas Vacia Madrid-Madrid)un secondo (Alziro-Alto de Aitana) e un terzo posto (Xativa) alla Vuelta + due quarti posti.
Terzo in classifica finale e miglior sprinter alla Vuelta!
Vincitore del Giro di Romagna
FANTACICLISMO 2010: Vincitore del Giro del Friuli
3o al Giro dell Fiandre
2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
3o alla Tre Valli Varesine
2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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  postato il 14/12/2008 alle 18:38
il Mortirolo non ha fatto la storia del Giro negli ultimi 20 anni?

 

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  postato il 14/12/2008 alle 18:49
Meno di 20
E ha fatto la storia va bene, ma chi dice che non lo può fare il Catria.
In fondo anche quando è stato messo il Mortirolo la prima volta, chi avrebbe detto che avrebbe fatto la storia.

 

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  postato il 14/12/2008 alle 19:05
Originariamente inviato da Laura Idril

Meno di 20
E ha fatto la storia va bene, ma chi dice che non lo può fare il Catria.
In fondo anche quando è stato messo il Mortirolo la prima volta, chi avrebbe detto che avrebbe fatto la storia.


...tutto sta al significato che diamo al termine "salita storica"...
Personalmente ritengo "storiche" quelle salite sulle quali sono state scritte le pagine più belle e significative della corsa rosa, indipendentemente dalla loro anzianità...ecco, in questo contesto il Mortirolo è salita storica eccome, e lo sono pure lo Stelvio, le 3 Cime, la Marmolada, il Pordoi, il Bondone, etc...

 
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  postato il 14/12/2008 alle 19:44
Il 29 maggio sarà quindi la data segnata in rosso per gli appassionati della nostra regione: ultimo arrivo in salita a quota 1000 in corrispondenza con il parcheggio turistico posto ad Ercolano: “Gli atleti arriveranno ad Ercolano - dice il vicesindaco Antonello Cozzolino - dalla vicina Torre del Greco per percorrere parte della strada del Miglio d’Oro, salire vicino a villa Aprile e percorrere corso Italia nel senso opposto di marcia rispetto alla viabilità ordinaria riservata alle auto, via IV Novembre, Panoramica, Semmola, San Vito e via Vesuvio fino all’arrivo, dove saranno sistemate le tribune e i palchi per le premiazioni arriveranno”.

Per la città degli scavi si tratta quindi di una vetrina importante: “La nostra città – prosegue il vicesindaco - sarà in mondovisione anche perché la tappa di Ercolano essendo l’ultimo arrivo in salita potrebbe anche essere decisivo per l’assegnazione della maglia rosa”. In occasione della giornata in rosa, sarà coinvolta tutta la città: “La sede dell’Osservatorio accoglierà giornalisti e tecnici, mentre allo stadio Solaro sosteranno gli elicotteri Rai impegnati per la diretta”.

E ci sarà un pilota d’eccezione sui mezzi Rai per l’arrivo sul Vesuvio: Gianni Bugno, campione del mondo nel ’91 e nel ’92, si troverà così a riprendere dall’alto quel Vesuvio sul quale arrivò secondo, a pochissimi secondi dallo spagnolo Chozas, nel Giro del ’90, dove trionfò con la maglia rosa al traguardo finale di Milano. Ma la Campania ospiterà il giro già il giorno prima con l’arrivo a Benevento della tappa proveniente da Sulmona. Completamente diverso lo scenario della tappa del 30 maggio: il patron della corsa Angelo Zomegnan ha infatti scelto il capoluogo come punto di partenza della penultima tappa che arriverà ad Anagni, prima della sua conclusione nella Capitale.

“Si prospetta una delle edizioni più belle degli ultimi 20 anni – commenta il campione italiano a cronometro nel campionato nazionale di ciclismo riservato ai giornalisti Silver Mele – con la presenza di grandi ciclisti del calibro di Armstrong, Evans, Basso e tanti altri”. La speranza per gli appassionati campani è di vedere protagonista qualche atleta della nostra regione: “Attenzione a Pasquale Muto e tanti altri come Raffaele Illiano, Bernardo Riccio e Raffaele Ferrara – conclude Mele – hanno le carte in regola per poter dire la loro in qualche tappa, provando a puntare sull’effetto sorpresa”.

fonte:ilmediano.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 19:59
Beh Antonello ti saluto anche io volentieri e grazie per il benvenuto ma per quanto riguarda il calcio oggi è + contento Lore mi sa...
Detto questo sai che sono un gran tifoso di Basso, ma non è che sei un attimo troppo ottimista? Ok non si sa la condizione che possa avere Armstrong al giro, ma a parte l'età, in questo periodo Basso ha solo qualche mese in più di gare vere rispetto all'americano quindi il ritardo di condizione se dovuto al periodo di assenza dalle competizioni a me sembra eguale...
Però prendo per buono il tuo ottimismo e chissà che una vittoria di Basso non mi faccia ricrescere la passione per il ciclismo che da un pò di tempo è sedata...
Detto questo rispondo a Dreams dicendo che io non ho mai detto che Armstrong ha vinto grazie ai tracciati troppo favorevoli a lui, ma penso invece che questo sia stato un luogo comune nato da qualche parte... pure io penso che se gli dimezzavano i minuti delle cronometro e gli aumentavano le salite avrebbe vinto lo stesso... poi se in maniera lecita o illecita non è il posto in cui parlare e oltretutto manco il caso senza le debite prove o conoscenze....


 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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  postato il 14/12/2008 alle 20:03
Originariamente inviato da Serpa

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Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi...
Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita...
Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato...
Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc.
Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....
E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato....


monopalla non lo sopporto, anzi, però mi piace il traguardo.
Posso parla per me, e dico che tu dai per scontato che Armstrong vinca, per me Armstrong invece diventa uno dei tanti, e non il favorito in assoluto.
Poi per carità tutto può succedere, però la preparazione al giro di quest'anno deve essere diversa da tutte le altre volte, proprio per come è stato disegnato.
E se difficoltà in tal senso le incontreranno chi corre costantemente, figurarsi uno fermo da due anni che oltre tutto cambia allenamenti, cambia il programma che gli ha permesso tutte quelle vittorie al tour ecc...

Se poi dovesse vincere, prima vediamo come vince, poi, se sarà il caso si ragionerà in tal senso. Ma siamo a dicembre, le cose evolvono.

Di sicuro c'è che io il tour non lo considero disegnato per l'americano, e la vittoria non se la porta da casa.


Ma io non è che dico che Armstrong vince sicuramente il giro, secondo me l'hanno disegnato Zomegnan e Armstrong a tavolino, poi se lo vince o meno è un alto conto...
Ad ogni modo se Armstrong è uno dei tanti, tra i tanti metteresti Simoni?
Per me a stento se arriva, arriva sul podio... ma solo se riesce a recuperare alla fine in salita...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/12/2008 alle 20:45
Ragazzi, se il Mortirolo oggi ha tutta questa considerazione è grazie a Pantani, non tanto per il valore intrinseco di esso. Ultimamente avete visto azioni spettacolari su questa salita? Io no davvero. Nessuno scatta perchè hanno tutti una paura fottuta di saltare.
Se per un anno non lo propongono possiamo sopravvivere...


Originariamente inviato da riddler

Beh Antonello ti saluto anche io volentieri e grazie per il benvenuto ma per quanto riguarda il calcio oggi è + contento Lore mi sa...

Sì.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 22:07
Originariamente inviato da Laura Idril

Meno di 20
E ha fatto la storia va bene, ma chi dice che non lo può fare il Catria.
In fondo anche quando è stato messo il Mortirolo la prima volta, chi avrebbe detto che avrebbe fatto la storia.


Vabbè dai, ci son salite e salite.
Il Catria è una salita tosta ma come tante altre, il Mortirolo è un progetto satanico, fatto apposta per distruggere le gambe. Deve solo esserci qualcuno in grado di fare la differenza (e ahimè, l'anno scorso non c'è stato). Poi il Catria è importante per la tappa in cui è collocato, non tanto per il suo valore in sè.
Invece, lo Zoncolan esordì al giro con fama di salita assassina ed è infatti subito entrato nell'immaginario collettivo.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 14/12/2008 alle 22:12
questo giro può piacere o non piacere (a me piace abbastanza); mi sembra che molti giudizi sottovalutino la durezza e soprattutto la difficoltà del percorso
Per quanto riguarda Armstrong, io escluderei che abbia determinato le scelte del tracciato: se avesse potuto scegliere il percorso, avrebbe chiesto un simil-Tour, con cronometro da cronomen e salite raggruppate in 5-6 tappe, per poter controllare più facilmente la corsa. Questo giro è tutto il contrario

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 22:35
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Io raffronto il chilometraggio del "tappone" del Blockhaus: mi è già andato di traverso lo zampone di Natale!


Ale, seganti sto post...ritroviamoci a parlarne a fine giro: scommettiamo che questa sarà la tappa decisiva del Giro 2009? diciamo che chi perde paga da bere

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 23:06
provocazione di mezzanotte:per me non l'hanno disegnato per Lance..le salite sono troppo poche..visto che in salita l'americano faceva la differenza come(se non piu')nelle tappe contro il tempo-
ma forse qui qualcuno se n'e' dimenticato delle legnate date all'Alpe D'Huez,Luz Ardiden,Sestriere,Hutacam,ecc.ecc.
Viene da un periodo di inattivita'?bene,potrebbe risentirne in montagna come a crono.

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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