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Autore: Oggetto: Giro 2009: è nato!

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 13/12/2008 alle 18:29
Prime impressioni sul Giro 2009: molte luci e qualche ombra.
Comincio da queste: lo sconfinamento in Austria e in Svizzera si poteva anche evitare, nel Giro del centenario. Ne avrebbe guadagnato la continuità del percorso, evitando alcune fratture (il trasferimento da Milano a Cuneo e quello sull’Adriatico).
La tappa del Vesuvio poteva essere “incattivita” dall’Agerola o dal Chiunzi : meno cartolina (il periplo della pur tormentata penisola sorrentina) insomma, e qualche difficoltà in più, rendendo la terz’ultima tappa davvero decisiva per la classifica. La sensazione è che il Giro possa finire al Petrano, con la tappa del Blockhaus come prova d’appello.

La novità grossa sono gli Appennini. Troppe volte ci si è lamentati del ruolo sussidiario rispetto alle salite dolomitiche o alpine. Nel Giro del centenario saranno le salite appenniniche a fare la differenza . Ed è un richiamo al passato perché – a parte il Sestriere- gli Appennini sono state le salite del Giro fino a quasi tutti gli anni 30.

Comunque è un percorso impegnativo, con tappe che possono riservare sorprese.. Occhio alla tappa austriaca: il Gerlospass non è una passeggiata.
La crono delle Cinque Terre è dura e spettacolare, forse la più bella crono di sempre. La tappa del Petrano non ha nulla da invidiare a un tappone dolomitico, il ritorno sulla vetta del Block Haus è qualcosa in cui non credevo, il finale a Roma di grande suggestione.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 18:31
Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 18:32
ah,poi è successo quello che avevo previsto:al tour del centenario la cima Coppi è all'estero

A proposito,quale sarà quest'anno il valico dedicato a Marco Pantani??

 

____________________

RISULTATI DI PRESTIGIO FANTACICLISMO 2009 (Decimo assoluto)
2o in una tappa al Giro (Lido di Camaiore Firenze)
Medaglia di bronzo campionato italiano a cronometro
3o in una tappa al Tour (Monaco)
2o GP Ouest-France Plouay
Una vittoria (Rivas Vacia Madrid-Madrid)un secondo (Alziro-Alto de Aitana) e un terzo posto (Xativa) alla Vuelta + due quarti posti.
Terzo in classifica finale e miglior sprinter alla Vuelta!
Vincitore del Giro di Romagna
FANTACICLISMO 2010: Vincitore del Giro del Friuli
3o al Giro dell Fiandre
2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
3o alla Tre Valli Varesine
2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 13/12/2008 alle 18:34
In effetti nel Giro del centenario potevano coinvolgere maggiormente il meridione come l'anno scorso, una delle poche pecche del tracciato.
 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 13/12/2008 alle 18:38
Originariamente inviato da piccolo san bernardo

ah,poi è successo quello che avevo previsto:al tour del centenario la cima Coppi è all'estero

A proposito,quale sarà quest'anno il valico dedicato a Marco Pantani??
quoto appieno infatti.cosi memoria non trovo salite dove pantni lasciò la su impronta

 

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W Bartali!voglio tornare al ciclismo fatto di polvere, di mangiate, bevute di vin rosso ,respiri di sofferenza vera e viaggi di avventura e di sana follia

"Felix qui potuit rerum cognoscere causas"

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 13/12/2008 alle 18:39
Originariamente inviato da cancel58

Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.


'89, nella tappa di Tortona, quella che precedeva le 2 tappe appenniniche di La Spezia e di Prato.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 18:41
Originariamente inviato da Pincoletto

Originariamente inviato da cancel58

Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.


Grazie, Pincoletto! Non me lo ricordavo.

'89, nella tappa di Tortona, quella che precedeva le 2 tappe appenniniche di La Spezia e di Prato.

 
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Livello Tour




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  postato il 13/12/2008 alle 18:42
Originariamente inviato da mattewhawk23

Cacciatore di Tappe dicevamo sui miei informatori..tu continua a leggere Le co di bergamo alias Bugiardino.Non solo il Colle Gallo ma anche il lato da cui si affrontava.Aveno fatto cielcca...una parola Invidia


Hai comunque fatto cilecca perchè davi per certo il passaggio per la Val Camonica(o te lo sei scordato?), invece fanno tutto un altro percorso!!! Comunque se sei il figlio del sindaco di Bergamo, sicuramente ne saprai di più dell'Eco!!!

E come ti avevo già detto, nei prossimi anni se inviti anche me ad organizzare le tappe nella bergamasca, vengo volentieri!!!

 

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"..La corsa nel tempo in salita forse è la mia preferita
È pure oggi mi dovrò affilare i denti
La luce rossa dice " c'è corrente "
Perché qualcosa nasce nella mente
Il mio cammino nel passato è già presente.."

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 18:45
bel Giro, non esageratamente duro ma comunque con tappe mai banali. Se si deve trovare qualcosa che non va è che non ci sono salite con pendenze oltre il 10% come erano Pampeago e Fedaia l'anno scorso e non ci sono due tapponi di montagna consecutivi, anche se il trittico San Luca-Faenza-Petrano è interessante, bizzarro poi fare la tappa del Blockhaus di 79 km, praticamente una cronoscalata. La crono di Riomaggiore farà sfracelli.

 

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Livello Charly Gaul




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  postato il 13/12/2008 alle 18:47
Il Giro del centenario sconfina in Austria per ragioni di sponsor (Tirol 09),il voto non può andare oltre la sufficienza.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 18:52
da notare anche la mancanza di tapponi nel week-end, anche se la tappa di faenza ci farà divertire

 

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Fabio

I walk these streets, a loaded six string on my back...

"L'unico sport che pratico è seguire, camminando, i funerali dei miei amici che avevano praticato sport" Bertrand Russell

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 18:54
...viste le altimetrie nel dettaglio (finalmente un tocco di tempestiva professionalità alla corsa più importante d'Italia), confermo le mie impressioni, il giudizio più che positivo, che sarebbe stato un otto se si fosse riuscito a dislocare un paio di tapponi di montagna alla domenica invece che subito a ridosso.
Un Giro accattivante ed innovativo, antico e moderno, un percorso da vivere ogni giorno.

Si poteva fare ancora un qualcosina di meglio, ferme restando le medesime sedi di tappa (ovviamente), ma già così è sicuramente molto.

Complimenti

 

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Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 13/12/2008 alle 18:56
secondo me questo giro è a tutti i gusti ma la tappa di 79 km non l'ho
capitodel sud solo il vesuvio...bha cmunque un gran bel giro.

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 13/12/2008 alle 19:10
Originariamente inviato da Cacciatore di tappe

Originariamente inviato da mattewhawk23

Cacciatore di Tappe dicevamo sui miei informatori..tu continua a leggere Le co di bergamo alias Bugiardino.Non solo il Colle Gallo ma anche il lato da cui si affrontava.Aveno fatto cielcca...una parola Invidia


Hai comunque fatto cilecca perchè davi per certo il passaggio per la Val Camonica(o te lo sei scordato?), invece fanno tutto un altro percorso!!! Comunque se sei il figlio del sindaco di Bergamo, sicuramente ne saprai di più dell'Eco!!!

E come ti avevo già detto, nei prossimi anni se inviti anche me ad organizzare le tappe nella bergamasca, vengo volentieri!!!

no credi troppo ai giornali e devi vedere le cose da un punto di vista più logistico e storico(mai sentito la chiesa dei ciclisti al cole gallo???!!!)...la questione della val camonica è solo una questione che oltre la prov di Bergamo non so.Cmq l'arrivo sarà identio al 2007

 

[Modificato il 13/12/2008 alle 19:14 by mattewhawk23]

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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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Registrato: Jul 2005

  postato il 13/12/2008 alle 19:13
Giro storico! Per la prima volta una partenza di tappa dalla Cina... Scherzo, è tutta invidia nei confronti degli amici campigiani che hanno una tappa e io no...

Seriamente, bel percorso. Ero scettico e invece si prospetta un bellissimo Giro.
Le tappe decisive sono due: la crono di Sestri e quella del Blockhaus. Nella prima un paio di corridori a caso (difficile indovinare a chi mi riferisco, vero?) scaveranno un mezzo abisso nei confronti di tutti gli altri. La seconda è una grande incognita: i corridori non sono abituati a dover dar tutto subito e in una salita così dura. Potrebbero esserci grosse sorprese...

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Sep 2008

  postato il 13/12/2008 alle 19:20
Onestamente sono un po' deluso. Non riesco a capire la necessità degli sconfinamenti proprio nel giro del centenario: se c'era l'idea di fare arrivare il Giro a Roma, e quindi, valorizzare gli Appennini, si poteva anche evitare di spostarsi così a Nord e fuori dall'Italia.

 

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"Per aspera ad astra" Seneca o Eros Poli ... non ricordo

Ad imperitura memoria di quando, dal 4 al 14 marzo 2009, fu "Livello Sean Kelly",
queste stelline pose:

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2008

  postato il 13/12/2008 alle 19:24
Per caso qualcuno sa se nella storia del Giro c'è stato un arrivo in salita più basso di San Luca??

Io al massimo ricordo Lumezzane nel 1994 e Saint-Vincent nel 1970 (credo,vado a memoria) ,ma siamo comunque sopra i 500 m.s.m

 

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2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
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2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 13/12/2008 alle 19:33
ottima domanda siamo sempre a pensare al punto più alto ma mai a quello più basso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 19:59
Originariamente inviato da robby

Originariamente inviato da piccolo san bernardo
.....e che la tappa del Vesuvio sarà quasi piatta...


hai mai fatto la costiera amalfitana anche solo in auto?

ora ti spiego perchè, è una strada "antipatica" continue curve, continuamente a rilanciare continui su e giù che spezzano il ritmo. è necessario stare sempre davanti per stare vigili e attenti anche per la composizione del manto stradale e per la presenza assicurata della salsedine del mare che di solito rende la strada un po' gommosetta e scivolosa anche con l'asciutto. paradossalmente credo addirittura che sia più dura una tappa così piuttosto che disegnarla magari col valico di agerola da amalfi...15 km di salita ok, ma che i prof non sentono neanche impostando un buon ritmo.

a me piace pure la tappa del vesuvio, sarà bellissima anche quella vedrai


Io bandirei la costiera amalfitana da qualsiasi percorso ciclistico: troppo, troppo pericolosa. Ogni volta che si passa di lì qualcuno cade e si fa male. Se la vogliamo vedere, ci andiamo in vacanza.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Moderatore




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  postato il 13/12/2008 alle 20:01
E' un Giro che mi incuriosisce. Le indiscrezioni di Gianluca si sono rivelate esatte e alla fine ne è uscito un Giro particolare, dove si alternano tappe dal chilometraggio importante ad altre con chilometraggio minore. La cronometro di 61 chilometri nello splendido scenario delle Cinque Terre secondo me dovrà essere interpretata molto bene, poichè potrebbero esserci già lì dei distacchi veramente importanti. Detto che anche quest'anno ci saranno tappe insidiose come quella col finale sul San Luca e quella di Faenza del giorno successivo, vedremo cosa riserverà il tappone appenninico marchigiano, di cui abbiamo un pò conosciuto il Catria ma che ci farà scoprire il Nerone e il Petrano,altre due salite impegnative come pendenze. E poi...beh...non posso negare che da tempo sognavo di vedere una tappa che partisse qui da Chieti e magari finisse sul Block Haus.Il chilometraggio è veramente particolare e inusuale,solo 79 km (quando nel 1972 si salì per la prima volta da Roccamorice ci fu una semitappa di appena 48 km se non sbaglio).Si sale dal versante più facile,però gli ultimi 30 saranno quasi tutti in salita per una pendenza che solo in pochi chilometri scenderà sotto al 7 % e che vedrà i tratti più duri proprio all'inizio di Passo Lanciano e nei chilometri finali. Molto dipenderà da come verrà presa,poichè se sarà una tappa tirata a tutta qualcuno potrebbe anche pagare pesantemente dazio. Poi magari ci saranno gli ultimi fuochi con Vesuvio e la breve crono di Roma.
Sulla carta devo dire che mi piace, speriamo che anche lo spettacolo che ne conseguirà sia altrettanto degno.

 

[Modificato il 13/12/2008 alle 20:05 by Abruzzese]

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Vivian Ghianni

"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 20:02
Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da il cannibale

Dopo qualche anno di "mediocrità"


io questi anni di "mediocrità" a livello di percorsi non li ho visti... soprattutto se pensiamo al 2006


Ma infatti, io direi che la mediocrità, soprattutto l'anno 2008, era nelle gambe e nelle scelte tattiche dei corridori...e potrebbe esser così anche l'anno prossimo, intendiamoci, anche se le premesse sono di altro avviso.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Tour




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Registrato: May 2006

  postato il 13/12/2008 alle 21:03
Certo che quel presentatore della 'Domenica Sportiva' esprime veramente poco entusiasmo oltre a vergognarsi un po' di tutto quello che poteva esser detto o poteva succedere durante la Presentazione...
Mi aspettavo davvero qualcosa in più come Presentazione: basta essere più diretti, sereni e non tergiversare...

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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Registrato: Jul 2008

  postato il 13/12/2008 alle 21:06
E' un gran bel Giro. Uniche tappe fatte male: il circuito di Milano che rischia di diventare troppo monotono e la tappa di Pinerolo dove vengono sprecati cinque passi per colpa degli ultimi 55 km in discesa verso l'arrivo. Ma c'è poco da disperarsi vista la quantità di altre tappe interessanti. La cronometro di Riomaggiore è fantastica, mai vista una crono così dura da quando seguo il Giro... Interessanti anche le tappe per outsider. I molti arrivi in salita faranno il resto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 21:06
Quello del 2009 sarà un Giro molto particolare. La presenza delle Dolomiti nella prima settimana sarà un handicap per gli scalatori perchè, nel caso in cui dovessero prendere la maglia rosa, dovranno poi controllare la corsa per i restanti 14 giorni. Il tappone Cuneo-Pinerolo affrontato dopo il riposo potrebbe creare più danni del previsto. Il Blockhouse, secondo me, farà diversi danni perchè la tappa verrà affrontata a tutta in quanto misura solo 79 km. La crono di 62 km non sarà decisiva ma rimarrà nelle gambe dei... cronomen!!!

 

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Rebellin... l'ultimo Gattopardo

 
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Livello Tour




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  postato il 13/12/2008 alle 21:13
Mi piace!
Unico neo: Non amo gli sconfinamenti all'estero... sarebbe meglio toccare regioni quasi "estranee" al Giro

 

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...SONO ARRIVATO AL PUNTO CHE OGNI VITTORIA E' UN DUBBIO...



 
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Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 13/12/2008 alle 21:48
Tutto si può dire di questo Giro tranne che sia banale, a prima vista sembrerebbe molto piu' facile rispetto alle precedenti edizioni però nasconde tante insidie e sono proprio queste, se ben interpretate, che potrebbero alla fine essere decisive.
Chi vorrà indossare la maglia rosa dovrà sapersi inventare qualcosa anche nelle tappe di media montagna, tra queste mi esalta l'arrivo sul San Luca, un posto che mi è particolarmente caro.
Il chilometraggio della crono inizialmente destava in me forti perplessità, però poi guardando il percorso mi sono reso conto che non sarà una prova per passistoni in grado di spingere il 55, le Cinque Terre sono un toboga pieno di saliscendi, la pianura praticamente non esiste, ho avuto modo di affrontare sia il Bracco che il Termine e non sono salite morbide.
Apprezzabile la volontà di andare a trovare nuove salite appenniniche, sono sicuro potranno riservare diversi colpi di scena e qualcuno dei favoriti potrebbe anche rimetterci le penne (agonisticamente parlando, of course).
Ecco invece le dolenti noti: l'odiosissima cronosquadre iniziale, avrei preferito di gran lunga un breve cronoprologo individuale, la Cuneo-Pinerolo è sicuramente suggestiva ma temo che i 50 km di discesa finale siano frustranti per ogni tentativo di fuga da lontano.
Negli ultimi cinque giorni si corre il rischio di avere una classifica già delineate in modo quasi definitivo.
Credo che sia un Giro sufficientemente equilibrato, in grado di alimentare le speranze sia degli scalatori che dei cronoman, la partecipazione è sicuramente la migliore degli ultimi anni, sono curioso di vedere come si prepareranno i favoriti sapendo che dovranno presentarsi al via già al top della forma e non potranno aspettare di trovare la forma strada facendo.
Se ci fosse stato un percorso simile quest'anno Contador non avrebbe mai potuto vincere.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Moderatore
Utente del mese Aprile 2009, Febbraio 2010 e Luglio 2010




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  postato il 13/12/2008 alle 22:09
Vi racconto una storiella divertente successa in sala stampa.
C'è Zomegnan intervistato che dice: "Questo è il primo Giro in cui si arriva su un vulcano." E l'intervistatrice: "E quale sarebbe?"....
....
....
Zome: "Ecco, beh il Vesuvio sarebbe un vulcano."

ahahahahahahahaha

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 13/12/2008 alle 22:46
incredibile il fatto che il Sud sia completamente ignorato.
Era accaduto già nel 2006: ma Zomegnan il meridione proprio non lo sopporta?

Comunque un Giro per passisti scalatori: molto più simile al Tour de France di quanto non lo sia stato negli ultimi anni.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 13/12/2008 alle 23:03
Originariamente inviato da cancel58

Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.

c'è stato un precedente una ventina d'anni fa, mi sembra nell'89, tappa di Tortona (vittoria di Ghirotto, se non sbaglio)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 23:06
Originariamente inviato da maglianera

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Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.

c'è stato un precedente una ventina d'anni fa, mi sembra nell'89, tappa di Tortona (vittoria di Ghirotto, se non sbaglio)


l'han già detto

 

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Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 13/12/2008 alle 23:13
Originariamente inviato da cancel58

Prime impressioni sul Giro 2009: molte luci e qualche ombra.
Comincio da queste: lo sconfinamento in Austria e in Svizzera si poteva anche evitare, nel Giro del centenario. Ne avrebbe guadagnato la continuità del percorso, evitando alcune fratture (il trasferimento da Milano a Cuneo e quello sull’Adriatico).
La tappa del Vesuvio poteva essere “incattivita” dall’Agerola o dal Chiunzi : meno cartolina (il periplo della pur tormentata penisola sorrentina) insomma, e qualche difficoltà in più, rendendo la terz’ultima tappa davvero decisiva per la classifica. La sensazione è che il Giro possa finire al Petrano, con la tappa del Blockhaus come prova d’appello.

La novità grossa sono gli Appennini. Troppe volte ci si è lamentati del ruolo sussidiario rispetto alle salite dolomitiche o alpine. Nel Giro del centenario saranno le salite appenniniche a fare la differenza . Ed è un richiamo al passato perché – a parte il Sestriere- gli Appennini sono state le salite del Giro fino a quasi tutti gli anni 30.

Comunque è un percorso impegnativo, con tappe che possono riservare sorprese.. Occhio alla tappa austriaca: il Gerlospass non è una passeggiata.
La crono delle Cinque Terre è dura e spettacolare, forse la più bella crono di sempre. La tappa del Petrano non ha nulla da invidiare a un tappone dolomitico, il ritorno sulla vetta del Block Haus è qualcosa in cui non credevo, il finale a Roma di grande suggestione.


pienamente d'accordo. Aggiungerei che la Cuneo -Pinerolo non va sottovalutata, perché così all'inizio Giro non dirà certamente chi sarà il vincitore, ma chi non sarà già in condizione lì il Giro potrà perderlo.
La cosa più apprezzabile di questo percorso, secondo me, è la presenza di diverse tappe dure e lunghe (in controtendenza rispetto a tour e vuelta) alternate ad altre brevi, in modo da non appesantire eccessivamente la fatica complessiva salvaguardando però la presenza di quelle prove di fondo e resistenza che sono l'essenza del grande ciclismo

 
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Livello Charly Gaul




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  postato il 13/12/2008 alle 23:35
qualcuno ha le altimetrie delle tappe?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 23:44
Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi...
Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita...
Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato...
Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc.
Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....
E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato....

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/12/2008 alle 00:09
Bah...quegli striminziti 79 km della tappa del Blockhaus proprio non mi vanno giù.

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 00:12
mmm,riflettendoci forse sono frutto di quella regola non scritta che voleva che il giro 2009 doveva passare per le città toccate nel 1909,come Chieti.
Se così non fosse stato ci sarebbe potuta essere ben più lunga tappa,magari aggiungendo l'ascesa alla sella di corno come nel 1968

 

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RISULTATI DI PRESTIGIO FANTACICLISMO 2009 (Decimo assoluto)
2o in una tappa al Giro (Lido di Camaiore Firenze)
Medaglia di bronzo campionato italiano a cronometro
3o in una tappa al Tour (Monaco)
2o GP Ouest-France Plouay
Una vittoria (Rivas Vacia Madrid-Madrid)un secondo (Alziro-Alto de Aitana) e un terzo posto (Xativa) alla Vuelta + due quarti posti.
Terzo in classifica finale e miglior sprinter alla Vuelta!
Vincitore del Giro di Romagna
FANTACICLISMO 2010: Vincitore del Giro del Friuli
3o al Giro dell Fiandre
2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
3o alla Tre Valli Varesine
2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 14/12/2008 alle 00:37
Dopo averci riflettuto un pochino dico che è un giro veramente brutto. Le tappe decisive alla fine per me saranno due: la crono ligure e la splendida tappa del monte petrano. Per il resto un sacco di inutilità.
Tappa di S. Martino? in 15/20 assieme!
Alpe di Siusi? 125 km di cui 70 in discesa!
Tappa austriaca di chiavenna e di Bergamo vanno bene giusto per delle fughe.
La cuneo Pinerolo non ha senso ai giorni nostri.
Tappe di Faenza e Di Bologna: è tanto se ci saranno 30 secondi di distacco all'arrivo tra i primi 10 della classifica.
Blockhaus: obrobio di 80km per di più passando dal versante più morbido.
Vesuvio cosiderato alle pari di uno stelvio o di un mortirolo!!!

In sostanza non vedo oltre alla tappa del petrano nessun ( e ripeto NESSUN) tappone. Le salite decisive sono tutte isolatissime, con conseguenza impossibilità di attacchi a distanza.
Crono di Roma davvero troppo corta per fare qualche minima selezione
Voto 1+ di stima
Spero vivamente di sbagliarmi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 00:48
Originariamente inviato da riddler
oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....


ciao Massimo (e forza Catania)

Secondo me hai centrato in pieno la questione: è del tutto plausibile che Armstrong per venire al Giro abbia chiesto garanzie sul percorso e che le abbia ottenute.
Difatti non ci sono salite durissime (che il texano non ha mai affrontato in carriera), ci sono più km a cronometro degli anni scorsi, e non ci sono nè i tapponi con parecchie salite (a parte Cuneo-Pinerolo) nè tappe dure in sequenza, entrambe situazioni che avrebbero messo a dura prova la resistenza ed il recupero di un atleta, che poi sono l'incognita maggiore per chi torna alle corse a 38 anni dopo essere stato fermo per 3 stagioni.
Detto questo però non credo che Armstrong potrà far molto contro Ivan Basso, che se preparerà il Giro con la meticolosità di sempre (e non c'è motivo di dubitarne) le suonerà a tutti, e gliele suonerà di brutto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 00:50
Originariamente inviato da pincez

qualcuno ha le altimetrie delle tappe?


Mauro Facoltosi ha messo il link qualche post più su

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 14/12/2008 alle 01:12
Originariamente inviato da riddler

Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi...
Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita...
Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato...
Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc.
Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....
E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato....


Non mi sembra su misura... Anche perchè ad Armstrong puoi mettere praticamente ogni tracciato possibile e lui si preparerà a puntino per andare forte dove è richiesto. Ci sono stati Tour più dolci e Tour più duri eppure li ha sempre vinti in un modo o in un altro... Nettamente.
E poi guardando le altimetrie mi sembra tutt'altro che un giro facile come invece altri dicono. Una prima settimana del genere, personalmente, non l'ho vista frequentemente. Gli arrivi in salita sono 5 (più lo strappo di Bologna e la tappa castrata di Pinerolo che ha cmq 5 passi, checchè se ne dica). Inoltre la cronometro di Riomaggiore è l'antiTour in persona, nonostante l'esagerato chilometraggio. Non credo che gli organizzatori vogliano avvantaggiare un corridore che ha sempre vinto a mani basse, in salita, cronoscalate, cronoprologhi, cronosquadre, cronoindivuali, sprint... Se Armstrong è il corridore più completo che c'è, puoi anche fare un tracciato con 40 km di cronometro e dieci tappe in salita ma stai pur certo che in un modo o l'altro sarà competitivo per la vittoria.
Io sono un antiTexano per eccellenza visto che non lo ritengo una persona vera e pulita, però non sono mai stato dalla parte di quelli che affermavano che con percorsi più duri e con meno km di cronometro avrebbe trovato vita più difficile. Da che mondo a mondo, Armstrong ha costruito le vittorie dei Tour anche in salita. Apparte Pantani, in sette anni, chi lo ha staccato sul serio? ...

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 01:16 by Dreams]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 02:22
Originariamente inviato da Laura Idril

Vi racconto una storiella divertente successa in sala stampa.
C'è Zomegnan intervistato che dice: "Questo è il primo Giro in cui si arriva su un vulcano." E l'intervistatrice: "E quale sarebbe?"....
....
....
Zome: "Ecco, beh il Vesuvio sarebbe un vulcano."

ahahahahahahahaha

Be, se ha detto così, è quanto meno disinformato, per essere il Direttore...

Infatti il Giro fece già una cronoscalata al Vesuvio nel 1959, di soli 8 km, non so su quale percorso. Vinse Gaul, che poi vinse anche il suo secondo Giro.
Inoltre, il Giro 1967 fece tappa sull'Etna. Me lo ricordo bene, perché... indovinate chi vinse?

Venendo al Giro 2009: a me tutto sommato sembra nervoso, sicuramente spettacolare dal punto di vista geografico/paesaggistico... speriamo lo diventi anche da quello agonistico.
Sulla difficoltà del tracciato... sparando un'ovvietà, si sa che la corsa la fanno i partecipanti, e quindi il percorso potrà risultare facile, "medioduro", o addirittura durissimo a seconda del comportamento del lotto. Di sicuro le occasioni non mancheranno, e staremo a vedere.
Potenzialmente sembra pure un Giro aperto a diversi pretendenti, e quindi combattuto, anche se il rischio di arrivare agli ultimi 5 giorni con i giochi già fatti sembra alto.

Le relative pecche sulla carta stanno nella mancanza delle "SuperAlpi" intese come Valtellina e Dolomiti "toste", e nella quasi totale assenza del Sud (ovviamente Vesuvo e Costiera a parte). Sul quest'ultimo punto si deve però forse ammettere che, una volta scelte Venezia come partenza e Roma come arrivo, sarebbe stato difficile disegnare un Giro coerente a livello di percorso e probabilmente anche di trasferimenti; inoltre, ahimè, abbiamo visto anche di peggio...
Per quel che riguarda le salite mitiche, quasi tutte assenti, vale il discorso fatto sul comportamento agonistico del lotto dei partecipanti; importante è poi la loro disposizione all'interno delle tappe, e da questo punto di vista la riedizione della Cuneo-Pinerolo non promette niente di buono... anche qui staremo a vedere.

PS: non ho capito la questione dell'assenza di Cunego e Ballan... mi sono perso qualcosa?

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 02:30 by Bitossi]

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  postato il 14/12/2008 alle 07:13
Ma no! Quella di Zome è una battuta! E' la giornalista che non sapeva che il Vesuvio era un vulcano...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 08:10
Dov’è la tradizione? Così la Scala del ciclismo è diventata un teatrino


Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.
Mi scuso se ci ho dato dentro con le metafore erotiche e gastronomiche, ma la la nascita di un nuovo Giro stimola la fantasia. È come ritrovarsi tutti davanti alla sala dei neonati, sbirciando con il resto della famiglia l'ultimo arrivato: ciascuno ci vede, o crede di vederci, quel che in futuro diventerà. Sarà uguale al nonno, sarà tale e quale la mamma. Ecco, questo nuovo Giro non sarà tale e quale a nessuno. Sarà un tipo strambo, stravagante, eccentrico. Ma non evidenzierà il minimo legame con il suo albero genealogico. Molti, guardandolo, sommessamente si chiederanno: ma di chi è figlio, questo sgorbio?
Alla domanda si può rispondere così: non si sa di chi sia figlio, ma si sa per certo che è un figlio del peccato. Delle tentazioni ormai irresistibili di questi tempi difficili. È figlio del mercimonio. Anche se gli organizzatori cercano di presentarlo come una creatura unica e irripetibile, meglio sarebbe andare via lisci e spiattellare la semplice verità. Senza vergogne e senza imbarazzi. Basta dire così: per mandare avanti l'azienda, il Giro va dove lo pagano bene. Certo bisogna tutelare alcuni requisiti fondamentali: per esempio, mica si può pensare di fare un Giro tutto di pianura, per soli velocisti. Qualche montagna, qualche cronometro, qualcosa di tutto deve esserci. Ma una volta salvati i requisiti minimi, a decidere è la cifra che i Comuni mettono sul piatto. In sé, niente di scandoloso: tutto, al mondo d'oggi, Gira così.
Qualcosa però si può dire sugli effetti a lungo termine di questa politica: se è vero che oggi e domani il Giro imbarca denaro, dopodomani potrebbe trovarsi nelle condizioni di risultare meno appetibile. Cioè: a forza di calpestare mito e tradizione, ultime prerogative rimaste in esclusiva al ciclismo, il Giro finirà inesorabilmente per diventare meno glorioso e meno aristocratico. Il Tour è il Tour perché da cent'anni ci martellano con Tourmalet, Mont Ventoux, Alpe d'Huez e Campi Elisi, tanto da farli diventare espressioni comuni persino nei linguaggi di altri settori della vita quotidiana. Se un'impiegata dice «sono sul Tourmalet», le sue colleghe capiscono quanto stia annaspando. Il Giro prova una strada diversa. Non vuole più essere la Scala del ciclismo. Sono scelte. Sarà una sagra annuale fondata sul trullalero-trullalà, ogni volta un po' strano e un po' svalvolato, ma senza più una fisionomia e una reputazione inconfondibili. Per quanto i manager la raccontino, un Giro senza Mortirolo, Gavia, Stelvio, un Giro senza la sfilata finale di Milano, un Giro che evita le assolate scorribande nel profondo Sud, è un Giro forse nuovo, ma resta un Giro senza prestigio, fuori dalla leggenda. L'unico giorno in cui ci sembrerà di respirare una certa atmosfera resta quello del 19 maggio, tappa Cuneo-Pinerolo. Chissà perché, basta dire Cuneo-Pinerolo: non c'è bisogno di aggiungere altro. Tutti sanno già tutto. Tutti già si preparano a gustare.
Allora mettiamoci il cuore in pace. Questo Giro del Catria, del Blockhaus e del Vesuvio (montagne comunque rispettabili, non è questo il punto), finirà per divertire moltissimo non tanto per il tuffo nella sua storia centenaria, brutalmente ignorata, ma per la presenza al via di tanta gente altolocata. Il ritorno del nuovo Basso, il ritorno del vecchio Armstrong, l'arrivo di Sastre (vincitore dell'ultimo Tour), più il festival mondiale dello sprint con i vari Petacchi e Cavendish, tutto conferisce al cartellone il massimo del prestigio. Ma questo, a voler vedere, rende ancora più eclatante la gravità del peccato originale: facciamo recitare una simile compagnia di Giro dentro uno scalcinato teatrino di borgata.
fonte:wwww.ilgiornale.it


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 09:03
Originariamente inviato da maglianera

Originariamente inviato da cancel58

Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.

c'è stato un precedente una ventina d'anni fa, mi sembra nell'89, tappa di Tortona (vittoria di Ghirotto, se non sbaglio)


vinse il danese Skibby

 

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Mauro Facoltosi
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 14/12/2008 alle 09:44
Riddler, più che un Giro fatto su misura per Armstrong è un Giro disegnato per il duello fra Basso e l'ammeregans. Ricordiamoci che anche il varesino è lontano dalle corse da due anni e, anche se io sono convinto che stravincerà il Giro, una piccola incognita su di lui e sulla sua tenuta c'è. Ancor più evidente è il limite (o presunto tale) di Lens che non corre da quasi 4 anni e ormai di primavere sul groppone ne ha 38...
Da queste considerazioni credo derivi la scelta di Zomegnan di addolcire il percorso e mettere quella crono, che quasi sicuramente si rivelerà decisiva.

Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale

Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.


Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere?
Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori?

Originariamente inviato da antonello64

incredibile il fatto che il Sud sia completamente ignorato.
Era accaduto già nel 2006: ma Zomegnan il meridione proprio non lo sopporta?


Infatti Napoli e Benevento sono due note città del Centro-Nord.
E quest'anno (2008), sono partiti da quella famosissima città padana che è Palermo.
Questa cantilena che si ripete annualmente, del "il Sud non c'è, ue, ue" francamente ha un pò stancato.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/12/2008 alle 10:13
Il Giro d’Italia 2009, quello del Centenario, parte con l’acqua alla gola, e non soltanto perché ieri Venezia, sede della presentazione della Corsa Rosa, boccheggiava per l’alta marea. Al vernissage c’erano quasi tutti i big più attesi, compresi Ivan Basso - appena rientrato dalla squalifica di 2 anni per doping - e Paolino Bettini, che lo scorso settembre ha sgonfiato definitivamente le ruote della sua bicicletta e parteciperà al prossimo Giro solo sulle moto della Rai. Mancavano però, e si è notato, il neo campione del mondo Alessandro Ballan e Damiano Cunego, uno dei possibili protagonisti, entrambi corridori della Lampre di Beppe Saronni, lui pure grande assente. «Il Giro non ha bisogno di chi non lo vuole onorare - ha sottolineato con amarezza Angelo Zomegnan, patron della Corsa Rosa -, ma un affronto così davvero non lo meritava».

Lo strappo ha cause lontane, inasprite però dalla presenza al Giro di Ivan Basso, che lo vinse nel 2006 prima di finire nelle maglie dell’inchiesta antidoping Operacion Puerto, e di Lance Armstrong, che ha deciso di tornare in attività dopo tre anni di stop e di affrontare per la prima volta la Corsa Rosa. La partecipazione di entrambi è stata sostenuta con particolare enfasi dalla Rcs che organizza la corsa, il che probabilmente non è piaciuto alla Lampre, che negli ultimi anni aveva già bisticciato spesso con la Liquigas, il team di Basso. «Uno come Basso - ha ribadito ieri Saronni, raggiunto per telefono - non può dichiarare che si ripresenta in gruppo "a testa alta". Per causa di corridori come lui, tanti altri sono rimasti senza contratto e molta gente del ciclismo è senza lavoro». Dunque Ballan e Cunego non faranno il Giro 2009? «Il nostro uomo di punta sarà Marzio Bruseghin - è stata l’eloquente risposta di Saronni -. Quest’anno è giunto terzo al Giro, dietro a Contador e Riccò, ma molti se lo sono già dimenticato. Di lui nessuno parla, si preferisce invece continuare a dire che Cunego non è fatto per i grandi giri». Soprattutto se propongono, come in questa edizione, una cronometro lunghissima - 61,7 km nella 12ª tappa Sestri Levante-Riomaggiore - che pare disegnata apposta per Armstrong e Basso, ai danni di Cunego. «Se volevano Damiano alla presentazione del Giro avrebbero potuto dircelo chiaramente - ha concluso Saronni -. Invece ci hanno mandato 4 inviti senza specificare per chi fossero». Inoltre il percorso non pare un invito per il veronese.

«Certe assenze alla presentazione sono ingiustificate - ha risposto Zomegnan -. Nel 2008 Cunego non volle partecipare (preferì il Tour, ndr), eppure da parte nostra non c’è stata alcuna ritorsione nei suoi confronti». Ritorsioni no, semmai un estenuante balletto degli equivoci (o presunti tali). Pare che la Lampre non avesse gradito la campagna di stampa su una mancata reperibilità di Cunego all’antidoping, episodio poi rientrato. Basso del resto non va giù nemmeno a Simoni.

«Posso aver commesso degli errori - ha ribadito il campione appena rientaro dalla squalifica, riferendosi allo screzio mai sanato con Gilberto nel Giro del 2006 - ma lui si rifiuta di stringermi la mano». Alla Corsa rosa mancano 5 mesi, ma le schermaglie sono iniziate. Anche perché l’altro grande «intruso» Armstrong sta inviando sms ai rivali con le foto delle proprie gambe già allenatissime e la scritta provocatoria: «Prepàrati!». Quello del Centenario sarà davvero un Giro indimenticabile.

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