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Giro 2009: è nato!
Admin - 13/12/2008 alle 16:46

Proseguiamo qui i commenti sulla presentazione e sul nuovo Giro d'Italia :)


Bartoli - 13/12/2008 alle 16:50

Dunque, sud escluso Prima tappa dura alla 5^ tappa, con già le Dolomiti Poi tappa dura in Austra e finale molto insidioso Non so non mi convince del tutto questo percorso


babeuf - 13/12/2008 alle 16:52

grande banalità detta da Zomegnan "ci sono pochi trasferimenti per evitare che qualcuno prenda scorciatoie" comunque il percorso sembra davvero uguale a quello di cicloweb di ieri, è davvero incredibile. :clap::o


babeuf - 13/12/2008 alle 16:54

Cuneo-Pinerolo con lo stesso percorso del 1949, i distacchi saranno praticamente nulli nel 2009, arrivo in discesa.


Cascata del Toce - 13/12/2008 alle 16:57

Babeuf... sei odioso..:):)scherzo.. dai su non fa proprio schifo eh...


babeuf - 13/12/2008 alle 17:02

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Babeuf... sei odioso..:):)scherzo.. dai su non fa proprio schifo eh... [/quote] :) infatti nessuno ha detto che fà schifo, anzi sarà molto suggestiva per tutto ciò che il nome Cuneo-Pinerolo evoca. Facevo solo notare che il discesone finale è bello lungo e c'è il rischio che non ci sia il coraggio di attaccare tra i big oppure che eventuali distacchi si annullino. Comunque vada tutto può succedere, e il percorso, anche se non farà sfracelli in classifica, comunque resterà sulle gambe di tutti. Splendida la crono delle cinque terre, chi ha detto che è per Armstrong si sbaglia di grosso (capito Danilo?), ci sono due salite, una più lunga e regolare (Bracco) e una più breve ma impegnativa come pendenze. Uno scalatore-fondista può limitare i danni. Bellissima anche la tappa del San Luca con diversi GpM impegnativi.


Cascata del Toce - 13/12/2008 alle 17:03

Fatemelo studiare... poi dirò la mia... Ah..scusate se nell'articolo in home page non ne ho azzeccata una eh...:Od::Od::Od:


babeuf - 13/12/2008 alle 17:07

Il secondo fine settimana è molto più interessante di quello che poteva sembrare da un'analisi superficiale. Anche la tappa di Faenza proporrà molti GpM e chi ha fantasia può inventarsi qualcosa. Spettacolo assicurato. La tappa del Petrano è semplicemente splendida, i distacchi saranno abissali.


babeuf - 13/12/2008 alle 17:10

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Fatemelo studiare... poi dirò la mia...[/quote] ma che devi studiare? l'hai fatto te il percorso... :D [quote] Ah..scusate se nell'articolo in home page non ne ho azzeccata una eh...:Od::Od::Od: [/quote] cscata possiedi il dono dell'ubiquità, perchè contemporaneamente sei al teatro per la presentazione e a casa a scrivere sul forum ;)


Cascata del Toce - 13/12/2008 alle 17:15

No non sono a Venezia... :) E va beh...mi avete beccato... Ma non diteloa Zom.. che dopo si offende..:)


babeuf - 13/12/2008 alle 17:17

il Giro a 300 metri da casa mia... godo! :podio:


maurofacoltosi - 13/12/2008 alle 17:22

[img] http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2009/planimetrie/img/plan_generale.jpg[/img] www.gazzetta.it


bianconiglio - 13/12/2008 alle 17:27

A me sembra un giro spettacolare... e poi c'è una tappa che parte da casa mia! :crazy:


febbra - 13/12/2008 alle 17:31

A mio parere il percorso è di gran pregio. Sarà come pedalare sul velluto. PS: E finalmente Napoli ritorna dopo più di 10 anni! :IoI


Subsonico - 13/12/2008 alle 17:31

Anche se forse nessuno raggiungerà mai le vette di tamarritudine di Riccò, devo dire che Karpets (presente poi per quali meriti, non si sa bene) ha fatto la sua porca figura con quei capelli da filmaccio di Fantascenza cyberpunk.


cunego - 13/12/2008 alle 17:38

Mediaticamente stiamo migliorando, maglia disegnata da D&G(che comunque con tocca le vette raggiunte dalla Nike per il Tour),servizi veloci,pochi interventi sul doping e TAPPONI DI OLTRE 230 km in tante occasioni, ci divertiremo!


Zubeldia - 13/12/2008 alle 17:38

Ridicola la tappa di 79 km con arrivo sul Blockhaus Cuneo-Pinerolo piena di salite ma nessuno attaccherà da lontano,come sempre...sarà una di quelle tappe che nessuno scatta tranne i fuori classifica...


Pincoletto - 13/12/2008 alle 17:40

Nel complesso non è malaccio...anche se, a parte la Cuneo - Pinerolo e l'arrivo a piazzale Loreto, non è che celebri granchè (non so, mi sarei aspettato un tappone sulle Dolomiti, oppure qualcosa con Stelvio e Mortirolo, senza dimenticare il Bondone...). Un paio di cose però proprio non le capisco... La tappa di Siusi poteva essere certamente meglio disegnata, magari togliendo km e dislivello a quella del giorno dopo (bastava fare il Brennero al posto di Felbertauern e Gerlos) ed aggiungendo qualche bella scalata dolomitica, tipo Pordoi e Gardena. E poi quella del Blockhaus...passino gli appena 70km, passi pure l'unica salita di giornata, ma almeno avrei sperato si salisse dal versante di Roccamorice (micidiale) o al limite da quello di Lettomanoppello (duro assai), invece si salirà da quello di Pretoro (più semplice degli altri 2 e con pendenze raramente in doppia cifra). Mettiamola così...percorso "poco celebrativo" ma originale, con alcune pecche (su tutte il fatto di non avere tapponi nei fine settimana) ma anche con alcune cose interessanti... voto 6+


babeuf - 13/12/2008 alle 17:41

Il commento di Lance Armstrong: http://video.gazzetta.it/?vxSiteId=f89d11d6-1424-420d-8ebb-23904200f68a&vxChannel=CiclismoNews&vxClipId=2570_b63ad28a-c864-11dd-8ec6-00144f02aabc&vxBitrate=300 passerà vicino a casa mia che bello!!:podio:


Garda Bike - 13/12/2008 alle 17:43

Mi piace moltissimo questo Giro. Originale, diverso e difficile. Vedremo molte battaglie. Senza dubbio molto ma molto più duro e spettacolare del Tour 2009. Voto personale: 8,5.


Trullovolante - 13/12/2008 alle 17:48

Brutto percorso, cast stellare. D'altronde spesso sono i corridori a rendere più belle le corse.


Cascata del Toce - 13/12/2008 alle 17:51

Di primo acchito direi ottimo..originalità e questioni di marketing a parte mi sembra che sia un Giro decisamente bello... Un inizio subito difficilecon le dolomiti secondo me giustamente accessibili (ma poi sempre di alta montagna si tratta. Gia a Castrozza ed a Alpe di Siusi ci sarà da divertirsi. Per me è un Giro duro, ragioniamo ..dopo la partenza difficile ci sarà poca tregua... La tappa austriaca è insidiosa, Chiavenna da fuga, ma attenzione a Bergamo, Arenzano e sopratutto Faenza e Bologna. Può succedere di tutto li. La Cuneo-Pinerolo poi sarà anche da ciclismo antico, ma è pur sempre una tappa con 5 colli dolomitici e solo chi va in bicicletta capisce che vuol dire scalarli. Cancelliamoci dalla mente quella del 1982... Erano gli anni del duello MoserSaronni.. Si andava come volevano loro..ed a Hinalutl stava bene... Che dire del finale poi? Che la tappa del Petrano è durissima e lunga, che il Blockhaus è altrattanto duro e idem il Vesuvio. Le crono poi sono belle. Quella ligure difficilissima e quella di Roma troppo crta, una passerella...Certo..la tradizione avrebbe voluto magari qualcos'altro. Ma se questa corsa deve fare spola tra passato e futuro mi sento di promuovere Zom ed il Giro...


babeuf - 13/12/2008 alle 17:55

Voto personale: 8 vabbè io vorrei sempre che i percorsi siano durissimi e per scalatori puri, ma non tutti i Giri possono essere come quello del 2006. Un percorso originale, aggettivo già usato da tanti per descriverlo, e nel quale sarà necessaria molta fantasia nell'interpretazione da parte di coloro che si giocheranno la maglia rosa. Le tre cose che mi piacciono di più sono:[list] [*]il secondo fine settimana [*]la tappa del Petrano, la crono delle cinque terre. [*]tappe nel cuore delle due più importanti città d'Italia. [/list] Le tre cose che mi piacciono meno:[list] [*]il discesone di Pinerolo [*]la brevità della tappa del Blockhaus, ma non è affatto detto che sia una cosa negativa [*]la penultima tappa, mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più impegnativo [/list] Se devo fare un nome secco dico Danilo Di Luca.


Serpa - 13/12/2008 alle 17:57

A me il percorso piace moltissimo, un saluto all'utente in cui credo solo io che disse per primo che si arrivava sul San Luca (e mi pare si passi anche per il ciocco :D ). Bella fratello, ti stimo. Per il resto, a occhio mi sembra un giro spettacolare, pochissima pianura, tappe sempre movimentate e diverse tappe oltre i 230km che fanno male. La crono è particolare e non è possibile fare un pronostico adesso, occorre vedere anche con quali gambe escono dalle alpi. E si dovrà gestire la fatica in maniera completamente diversa rispetto agli anni scorsi. Il blockhaus se lo si affronta dal lato più "facile" perde qualcosa, e personalmente di km ne avrei messi di più. Ma ovviamente essendo una tappa sprint che si deciderà gli ultimi 30km sarà resa spettacolare dai protagonisti che non mancano. Per me è un bel 7 e mezzo. Arrivo a 8 pensando che un vero padrone assoluto non lo avrà fino alla terza settimana e forse fino all'ultimo giorno. Lo dico adesso, 13 dicembre p.s. come mascotte avrei preferito la miss accanto alla mascotte vera.

 

[Modificato il 13/12/2008 alle 18:00 by Serpa]


Pincoletto - 13/12/2008 alle 17:58

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] Se devo fare un nome secco dico Danilo Di Luca. [/quote] Strano...non lo avrei mai detto!!:D


robby - 13/12/2008 alle 17:58

Bel giro, davvero bel giro, non c'è che dire. Mi piace parecchio, un bravo a chi lo ha organizzato, a chi lo ha anticipato (braco Gian, noi sapevamo già il giro in anteprima ;) ). E' un giro diverso, particolare, e per certi versi secondo me chi non lo vede troppo duro avrà che da ricredersi durante tutto l'iter delle tre settimane di corsa. Ci son tante, ma proprio tante tappe trabocchetto. Mi piacciono tantissimo le tappe del Petrano, quella di Faenza, quella del Blockhaus (vedrete, per me farà sfracelli e per me il giro lo si vince o lo si perde proprio la ) quella del Vesuvio (non credevo la salita finale fosse così tosta. La crono di 62 km per me è bellissima. Paesaggisticamente inavvicinabile e poi tecnicamente difficilissima, sarà determinante la scelta dei materiali, la capacià in discesa, la facilità dei cambi di ritmo, ripeto come già detto nell'altro 3d, una crono così avrebbe fatto "impazzire" pure Panta. un Savoldelli al top in una crono così avrebbe rifilato minuti ai più. Davvero un bel giro, adesso attendo che in rete arrivino tutti i dati di tutte le tappe e di tutte le salite per studiarmelo ancora meglio. e poi cosa molta positiva, quest'anno mi è piaciuta davvero tanto anche la presentazione!!!!! :o


piccolo san bernardo - 13/12/2008 alle 18:00

Anche io promuovo a pieni voti il giro 2009! Mi sono ricreduo innanzitutto sulla tappa dell'alpe:è breve e quindi non ci saranno lunghe processioni tra la prima e la salita finale (pratonevoso tour 2008,senza fare nomi:D). La mancanza di vere e proprie tappe cuscinetto ( a parte quella con arrivo a Firenze) e ad ogni tappa chi avrà testa e cuore potrà sfruttare gli ultimi trampolini di lancio ,come il turchino prima di arrivare ad Arenzano. Micidiale la tappa del petrano (non è una novità però...),mentre le due cose che non ho molto gradito sono la tappa del blockhaus (sembra la saint vincent-valnontey del giro 85,forse quello col più brutto percorso di sempre...)e che la tappa del Vesuvio sarà quasi piatta... Ma come diceva Paolo Belli,è UN GRAN BEL GIRO voto:8


robby - 13/12/2008 alle 18:01

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] p.s. come mascotte avrei preferito la miss accanto alla mascotte vera. [/quote] bellezza bresciana caro mio ;)


Serpa - 13/12/2008 alle 18:03

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] p.s. come mascotte avrei preferito la miss accanto alla mascotte vera. [/quote] bellezza bresciana caro mio ;) [/quote] Ormai è più famosa lei che tutti quelli che stavano lì in prima fila :D Ma prima o poi vincerò una tappa allora sì che verrà lei a premiarmi!! Voto 9 :D


robby - 13/12/2008 alle 18:05

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] .....e che la tappa del Vesuvio sarà quasi piatta... [/quote] hai mai fatto la costiera amalfitana anche solo in auto? ora ti spiego perchè, è una strada "antipatica" continue curve, continuamente a rilanciare continui su e giù che spezzano il ritmo. è necessario stare sempre davanti per stare vigili e attenti anche per la composizione del manto stradale e per la presenza assicurata della salsedine del mare che di solito rende la strada un po' gommosetta e scivolosa anche con l'asciutto. paradossalmente credo addirittura che sia più dura una tappa così piuttosto che disegnarla magari col valico di agerola da amalfi...15 km di salita ok, ma che i prof non sentono neanche impostando un buon ritmo. a me piace pure la tappa del vesuvio, sarà bellissima anche quella vedrai ;)


Pirata x sempre - 13/12/2008 alle 18:05

Un gran bel percorso, altamente spettacolare proprio perchè molto, molto curato. Pochi sono i "ma", forse nelle sole tappe di Pinerolo (il Pra Martino avrebbe dato un tocco di modernità più che necessario alla Tappa per eccellenza), ed in quella del Blockhaus, dove si è optato per il versante "più morbido", per quanto la notizia che si arrivi al fortino è sicuramente più rilevante della scelta del versante. Per il resto è confermata la rivoluzione altimetrica rispetto al passato, ed è già di per se un bene uscire una tantum dalla per quanto collaudata "monotonia" delle recenti edizioni, vista la speciale unicità della stessa. Difficoltà continue, distribuite equamente nelle tre settimane, e tranelli in più della metà delle tappe disegnate, perchè arrivi come quelli di Valdobbiadene_Mayrhofen_Chiavenna_Bergamo_Arenzano_Faenza ed Anagni sapranno sicuramente regalarci emozioni e sorprese, affiancandosi così alle più evidenti tappe di montagna, già sei (S.Martino_Alpe di Siusi_Pinerolo_Bologna/S.Luca_Blockhaus_Napoli/Vesuvio), molto ben miscelate secondo canoni di spettacolo ipotizzabili sotto diversi intendimenti, con percorsi lunghissimi, da veri fondisti, come quelli piemontesi e marchigiani, ma anche tappe brevi e non meno insidiose che si vivranno lungo le Dolomiti, fino all'estrema ricerca della spettacolarità individuabile in quell'ottantina di km abruzzesi, farciti però della salita più dura del centenario rosa. Curate ed innovative anche le scelte del tic_tac, con la prima e l'ultima crono quasi insignificanti ai fini della clssifica ma che ci regaleranno emozioni forse uniche in Italia, e quella massacrante ed infinita cavalcata delle Cinque Terre, ben dislocata tra il primo ed succoso secondo della corsa, e perfettamente intesa in un percorso che, con un media da corsa in linea, permetterà a chi è meno avvezzo di difendersi, e solcherà giustamente grandi distacchi a secondo del grado di forma con cui si approccerà il giorno forse più delicato delle tre settimane. Aspettando le altimetrie più dettagliate delle cosidette "tappe miste", dove però si sono già intraviste durante la presentazione non poche trappole, lo ritengo un percorso davvero tecnico, completo, innovativo e moderno, con continui richiami storici e paesaggistici degni di una cornice che vuole rinnovare emozioni secolari. Un voto? 7 e mezzo pieno, per l'idea.

 

[Modificato il 13/12/2008 alle 18:08 by Pirata x sempre]


piccolo san bernardo - 13/12/2008 alle 18:06

se lo dici tu....a quando le altimetrie di ogni tappa??


Garda Bike - 13/12/2008 alle 18:06

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] p.s. come mascotte avrei preferito la miss accanto alla mascotte vera. [/quote] bellezza bresciana caro mio ;) [/quote] la Fede l'è 'na bella gnara, neh? :D:D Poi io conosco pure la ragazza bionda che ha aperto lo scrigno, è di Calolziocorte e studiava con me a Bergamo. :D


Pincoletto - 13/12/2008 alle 18:11

Ci sono già on line le altimetria di tutte le tappe (avete capito bene, di tutte quante!!), compresi i dettagli sulle salite più importanti...ottimo lavoro!! Per questo si meritano un bel voto in più...passo da 6+ a 7+...:clap:


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:12

Cacciatore di Tappe dicevamo sui miei informatori..tu continua a leggere Le co di bergamo alias Bugiardino.Non solo il Colle Gallo ma anche il lato da cui si affrontava.Aveno fatto cielcca...una parola Invidia;)


plata - 13/12/2008 alle 18:12

Sicuramente un giro con diversi km a cronometro, ma il bello è che non conterà andare forte a cronometro, s enon nell'ultima tappa. Nella cronometro delle 5 terre bisognerà andare forte sia in salita che in discesa, avere cambio di ritmo.


Gigilasegaperenne - 13/12/2008 alle 18:14

Aspettando le altimetrie per poter giudicare meglio, mi sembra un gran bel percorso. Partenza già significativa, con la cronosquadre che tanto piace agli sponsor, e che se è così breve non ammazza la classifica (a mio parere è anche più interessante di un prologo). Le Dolomiti nella prima settimana mi sembrano un'ottima idea. La corsa sarà davvero di 3 settimane, si farà sul serio sin dall'avvio. E poi, se a San Martino probabilmente non ci sarà una selezione esagerata, l'Alpe di Siusi è già una salita impegnativa, che potrebbe fare distacchi. Buone anche le tappe di Mayrhofen e Bergamo per spezzare un po' quella che altrimenti sarebbe stata una noiosa successione di 4 tappe per velocisti. La Cuneo - Pinerolo così proposta probabilmente non dirà molto per la classifica generale, ma alla luce del percorso, che per altro, snocciolato con calma come è stato fatto in sede di presentazione, mi è sembrato più impegnativo di quanto non mi fosse parso in precedenza, direi che ci sta, specie considerando il valore della tappa, che va ben oltre quello prettamente tecnico. Molto bella poi anche la crono in Liguria, davvero molto dura. Due salite, discese tecniche, tante curve, gestione dello sforzo che dovrà essere perfetta per evitare partenze troppo lente o cali nel finale. Visto meglio il percorso, devo dire che ho anche rivalutato il week-end con le tappe di Bologna e Faenza, decisamente meno insipide di quanto temessi. In particolare mi aspetto un bello spettacolo nell'arrivo sul San Luca, che potrà avere un discreto impatto anche sulla classifica generale, sia pure in termine di secondi. La tappa del Petrano mi piace moltissimo. 4 salite vere, di cui 3 raccolte in meno di 100 km, un percorso che si presta ad attacchi importanti prima dell'ultima salita, un chilometraggio importante. Insomma, una grande tappa, purtroppo piazzata di lunedì (ma avendo la fortuna di andare a scuola anzichè lavorare la cosa mi peserà fino ad un certo punto, semmai mi dispiace per tutti quelli che saranno in ufficio quel giorno). Bella anche la tappa del Blockhaus, che pur nella sua scarsa lunghezza potrebbe avere un impatto sulla classifica non inferiore a quello di un tappone. Arrivo più spettacolare che duro sul Vesuvio, che comunque con una classifica ristretta potrebbe dire la sua, tappa per finisseurs ad Anagni, e chiusura a Roma. Riassumendo, ottimo percorso, tante montagne ma bilanciate da una buona dose di km a cronometro, per altro per lo più concentrati in una prova bellissima come quella di Riomaggiore. Tappa regina quella del Petrano, 5 arrivi in salita più la Cuneo - Pinerolo, una bellissima crono, diverse tappe mosse. Insomma, percorso promosso a pieni voti, degno del Giro del Centenario. Con un cast di stelle come quello che probabilmente prenderà il via da Venezia, le premesse per una grande corsa ci sono tutte.


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:18

Certo che è assurdo.Spremersi sempre per attaccare il tour e Lance e poi l'unica salita eramente dura è posta in una tappa di 74 km!!!!no Mortirolo Zoncolan Stelvio Fauniera Colle dell'Agnello(speriamo i francesi boicottino) Presolana Gavia Crocedomini Giau Tre Cime Finestre.Uno scandalo solo visto anche le salite oltre i 2000 m sono solo 4 Vars 2111 Izoard(la cima coppi l han citata)2360m Sestriere 2030 Block Haus 2040. e il la ciliegina sulla torta'più km a cronometro(anche se a sestri sarà durissima)più del Tour W lw Tour(forever)!:Od:


il cannibale - 13/12/2008 alle 18:20

Dopo qualche anno di "mediocrità" ecco finalmente un Giro che mi piace, con molti arrivi in salita, due tappe in Liguria e la possibilità di rivedere il giro da vicino. A me piace, non mi dilungo troppo perchè io cerco di ridurre al minimo i miei pallosi intertventi. Per dirla in sole 5 parole: è un gran bel giro! :clap:


maurofacoltosi - 13/12/2008 alle 18:21

Ragazzi, una bella notizia.... ci sono già le altimetrie di tutte le tappe http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2009/tappe_it_09.shtml


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:24

quest hanno era facile con quelle salitelle(pinerolo e petrano escluso)


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:26

per fortuna Bergamo passa al Tour (sperom!!!)Cmq dopo la riedizione della tappa Cuneo-Pinerolo remake del film un Americano a Roma.


babeuf - 13/12/2008 alle 18:27

[quote][i]Originariamente inviato da il cannibale [/i] Dopo qualche anno di "mediocrità" [/quote] io questi anni di "mediocrità" a livello di percorsi non li ho visti... soprattutto se pensiamo al 2006


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:28

l'arrivo della tappa di Bergamo è già stato similarmente proposto nel magico 98 appena dopo Plan d montecampione..non si mosse una foglia(morta)


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:29

[quote][i]Originariamente inviato da il cannibale [/i] Dopo qualche anno di "mediocrità" ecco finalmente un Giro che mi piace, con molti arrivi in salita, due tappe in Liguria e la possibilità di rivedere il giro da vicino. A me piace, non mi dilungo troppo perchè io cerco di ridurre al minimo i miei pallosi intertventi. Per dirla in sole 5 parole: è un gran bel giro! :clap: [/quote]se mediocrità è non farli arrivare in liguria fiero di essere un mediocre Alpino


cancel58 - 13/12/2008 alle 18:29

Prime impressioni sul Giro 2009: molte luci e qualche ombra. Comincio da queste: lo sconfinamento in Austria e in Svizzera si poteva anche evitare, nel Giro del centenario. Ne avrebbe guadagnato la continuità del percorso, evitando alcune fratture (il trasferimento da Milano a Cuneo e quello sull’Adriatico). La tappa del Vesuvio poteva essere “incattivita” dall’Agerola o dal Chiunzi : meno cartolina (il periplo della pur tormentata penisola sorrentina) insomma, e qualche difficoltà in più, rendendo la terz’ultima tappa davvero decisiva per la classifica. La sensazione è che il Giro possa finire al Petrano, con la tappa del Blockhaus come prova d’appello. La novità grossa sono gli Appennini. Troppe volte ci si è lamentati del ruolo sussidiario rispetto alle salite dolomitiche o alpine. Nel Giro del centenario saranno le salite appenniniche a fare la differenza . Ed è un richiamo al passato perché – a parte il Sestriere- gli Appennini sono state le salite del Giro fino a quasi tutti gli anni 30. Comunque è un percorso impegnativo, con tappe che possono riservare sorprese.. Occhio alla tappa austriaca: il Gerlospass non è una passeggiata. La crono delle Cinque Terre è dura e spettacolare, forse la più bella crono di sempre. La tappa del Petrano non ha nulla da invidiare a un tappone dolomitico, il ritorno sulla vetta del Block Haus è qualcosa in cui non credevo, il finale a Roma di grande suggestione.


cancel58 - 13/12/2008 alle 18:31

Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti.


piccolo san bernardo - 13/12/2008 alle 18:32

ah,poi è successo quello che avevo previsto:al tour del centenario la cima Coppi è all'estero:Od::Od: A proposito,quale sarà quest'anno il valico dedicato a Marco Pantani??


cunego - 13/12/2008 alle 18:34

In effetti nel Giro del centenario potevano coinvolgere maggiormente il meridione come l'anno scorso, una delle poche pecche del tracciato.


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 18:38

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] ah,poi è successo quello che avevo previsto:al tour del centenario la cima Coppi è all'estero:Od::Od: A proposito,quale sarà quest'anno il valico dedicato a Marco Pantani?? [/quote]quoto appieno infatti.cosi memoria non trovo salite dove pantni lasciò la su impronta


Pincoletto - 13/12/2008 alle 18:39

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti. [/quote] '89, nella tappa di Tortona, quella che precedeva le 2 tappe appenniniche di La Spezia e di Prato.


cancel58 - 13/12/2008 alle 18:41

[quote][i]Originariamente inviato da Pincoletto [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti. [/quote] Grazie, Pincoletto! Non me lo ricordavo. '89, nella tappa di Tortona, quella che precedeva le 2 tappe appenniniche di La Spezia e di Prato. [/quote]


Cacciatore di tappe - 13/12/2008 alle 18:42

[quote][i]Originariamente inviato da mattewhawk23 [/i] Cacciatore di Tappe dicevamo sui miei informatori..tu continua a leggere Le co di bergamo alias Bugiardino.Non solo il Colle Gallo ma anche il lato da cui si affrontava.Aveno fatto cielcca...una parola Invidia;) [/quote] Hai comunque fatto cilecca perchè davi per certo il passaggio per la Val Camonica(o te lo sei scordato?), invece fanno tutto un altro percorso!!! Comunque se sei il figlio del sindaco di Bergamo, sicuramente ne saprai di più dell'Eco!!! E come ti avevo già detto, nei prossimi anni se inviti anche me ad organizzare le tappe nella bergamasca, vengo volentieri!!!


Guglielmo Tell - 13/12/2008 alle 18:45

bel Giro, non esageratamente duro ma comunque con tappe mai banali. Se si deve trovare qualcosa che non va è che non ci sono salite con pendenze oltre il 10% come erano Pampeago e Fedaia l'anno scorso e non ci sono due tapponi di montagna consecutivi, anche se il trittico San Luca-Faenza-Petrano è interessante, bizzarro poi fare la tappa del Blockhaus di 79 km, praticamente una cronoscalata. La crono di Riomaggiore farà sfracelli.


Zubeldia - 13/12/2008 alle 18:47

Il Giro del centenario sconfina in Austria per ragioni di sponsor (Tirol 09),il voto non può andare oltre la sufficienza.


plata - 13/12/2008 alle 18:52

da notare anche la mancanza di tapponi nel week-end, anche se la tappa di faenza ci farà divertire


Pirata x sempre - 13/12/2008 alle 18:54

...viste le altimetrie nel dettaglio (finalmente un tocco di tempestiva professionalità alla corsa più importante d'Italia), confermo le mie impressioni, il giudizio più che positivo, che sarebbe stato un otto se si fosse riuscito a dislocare un paio di tapponi di montagna alla domenica invece che subito a ridosso. Un Giro accattivante ed innovativo, antico e moderno, un percorso da vivere ogni giorno. Si poteva fare ancora un qualcosina di meglio, ferme restando le medesime sedi di tappa (ovviamente), ma già così è sicuramente molto. Complimenti :clap:


gpg963 - 13/12/2008 alle 18:56

secondo me questo giro è a tutti i gusti ma la tappa di 79 km non l'ho capitodel sud solo il vesuvio...bha cmunque un gran bel giro.


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 19:10

[quote][i]Originariamente inviato da Cacciatore di tappe [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mattewhawk23 [/i] Cacciatore di Tappe dicevamo sui miei informatori..tu continua a leggere Le co di bergamo alias Bugiardino.Non solo il Colle Gallo ma anche il lato da cui si affrontava.Aveno fatto cielcca...una parola Invidia;) [/quote] Hai comunque fatto cilecca perchè davi per certo il passaggio per la Val Camonica(o te lo sei scordato?), invece fanno tutto un altro percorso!!! Comunque se sei il figlio del sindaco di Bergamo, sicuramente ne saprai di più dell'Eco!!! E come ti avevo già detto, nei prossimi anni se inviti anche me ad organizzare le tappe nella bergamasca, vengo volentieri!!! [/quote] no credi troppo ai giornali e devi vedere le cose da un punto di vista più logistico e storico(mai sentito la chiesa dei ciclisti al cole gallo???!!!)...la questione della val camonica è solo una questione che oltre la prov di Bergamo non so.Cmq l'arrivo sarà identio al 2007

 

[Modificato il 13/12/2008 alle 19:14 by mattewhawk23]


Lore_88 - 13/12/2008 alle 19:13

Giro storico! Per la prima volta una partenza di tappa dalla Cina... :Od: Scherzo, è tutta invidia nei confronti degli amici campigiani che hanno una tappa e io no... Seriamente, bel percorso. Ero scettico e invece si prospetta un bellissimo Giro. Le tappe decisive sono due: la crono di Sestri e quella del Blockhaus. Nella prima un paio di corridori a caso (difficile indovinare a chi mi riferisco, vero?) scaveranno un mezzo abisso nei confronti di tutti gli altri. La seconda è una grande incognita: i corridori non sono abituati a dover dar tutto subito e in una salita così dura. Potrebbero esserci grosse sorprese...


Zanarkelly - 13/12/2008 alle 19:20

Onestamente sono un po' deluso. Non riesco a capire la necessità degli sconfinamenti proprio nel giro del centenario: se c'era l'idea di fare arrivare il Giro a Roma, e quindi, valorizzare gli Appennini, si poteva anche evitare di spostarsi così a Nord e fuori dall'Italia.


piccolo san bernardo - 13/12/2008 alle 19:24

Per caso qualcuno sa se nella storia del Giro c'è stato un arrivo in salita più basso di San Luca?? Io al massimo ricordo Lumezzane nel 1994 e Saint-Vincent nel 1970 (credo,vado a memoria) ,ma siamo comunque sopra i 500 m.s.m


mattewhawk23 - 13/12/2008 alle 19:33

ottima domanda siamo sempre a pensare al punto più alto ma mai a quello più basso.


Subsonico - 13/12/2008 alle 19:59

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] .....e che la tappa del Vesuvio sarà quasi piatta... [/quote] hai mai fatto la costiera amalfitana anche solo in auto? ora ti spiego perchè, è una strada "antipatica" continue curve, continuamente a rilanciare continui su e giù che spezzano il ritmo. è necessario stare sempre davanti per stare vigili e attenti anche per la composizione del manto stradale e per la presenza assicurata della salsedine del mare che di solito rende la strada un po' gommosetta e scivolosa anche con l'asciutto. paradossalmente credo addirittura che sia più dura una tappa così piuttosto che disegnarla magari col valico di agerola da amalfi...15 km di salita ok, ma che i prof non sentono neanche impostando un buon ritmo. a me piace pure la tappa del vesuvio, sarà bellissima anche quella vedrai ;) [/quote] Io bandirei la costiera amalfitana da qualsiasi percorso ciclistico: troppo, troppo pericolosa. Ogni volta che si passa di lì qualcuno cade e si fa male. Se la vogliamo vedere, ci andiamo in vacanza.


Abruzzese - 13/12/2008 alle 20:01

E' un Giro che mi incuriosisce. Le indiscrezioni di Gianluca si sono rivelate esatte e alla fine ne è uscito un Giro particolare, dove si alternano tappe dal chilometraggio importante ad altre con chilometraggio minore. La cronometro di 61 chilometri nello splendido scenario delle Cinque Terre secondo me dovrà essere interpretata molto bene, poichè potrebbero esserci già lì dei distacchi veramente importanti. Detto che anche quest'anno ci saranno tappe insidiose come quella col finale sul San Luca e quella di Faenza del giorno successivo, vedremo cosa riserverà il tappone appenninico marchigiano, di cui abbiamo un pò conosciuto il Catria ma che ci farà scoprire il Nerone e il Petrano,altre due salite impegnative come pendenze. E poi...beh...non posso negare che da tempo sognavo di vedere una tappa che partisse qui da Chieti e magari finisse sul Block Haus.Il chilometraggio è veramente particolare e inusuale,solo 79 km (quando nel 1972 si salì per la prima volta da Roccamorice ci fu una semitappa di appena 48 km se non sbaglio).Si sale dal versante più facile,però gli ultimi 30 saranno quasi tutti in salita per una pendenza che solo in pochi chilometri scenderà sotto al 7 % e che vedrà i tratti più duri proprio all'inizio di Passo Lanciano e nei chilometri finali. Molto dipenderà da come verrà presa,poichè se sarà una tappa tirata a tutta qualcuno potrebbe anche pagare pesantemente dazio. Poi magari ci saranno gli ultimi fuochi con Vesuvio e la breve crono di Roma. Sulla carta devo dire che mi piace, speriamo che anche lo spettacolo che ne conseguirà sia altrettanto degno.

 

[Modificato il 13/12/2008 alle 20:05 by Abruzzese]


Subsonico - 13/12/2008 alle 20:02

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da il cannibale [/i] Dopo qualche anno di "mediocrità" [/quote] io questi anni di "mediocrità" a livello di percorsi non li ho visti... soprattutto se pensiamo al 2006 [/quote] Ma infatti, io direi che la mediocrità, soprattutto l'anno 2008, era nelle gambe e nelle scelte tattiche dei corridori...e potrebbe esser così anche l'anno prossimo, intendiamoci, anche se le premesse sono di altro avviso.


lorenzofiori - 13/12/2008 alle 21:03

Certo che quel presentatore della 'Domenica Sportiva' esprime veramente poco entusiasmo oltre a vergognarsi un po' di tutto quello che poteva esser detto o poteva succedere durante la Presentazione... Mi aspettavo davvero qualcosa in più come Presentazione: basta essere più diretti, sereni e non tergiversare...


Dreams - 13/12/2008 alle 21:06

E' un gran bel Giro. Uniche tappe fatte male: il circuito di Milano che rischia di diventare troppo monotono e la tappa di Pinerolo dove vengono sprecati cinque passi per colpa degli ultimi 55 km in discesa verso l'arrivo. Ma c'è poco da disperarsi vista la quantità di altre tappe interessanti. La cronometro di Riomaggiore è fantastica, mai vista una crono così dura da quando seguo il Giro... Interessanti anche le tappe per outsider. I molti arrivi in salita faranno il resto. :)


panta2 - 13/12/2008 alle 21:06

Quello del 2009 sarà un Giro molto particolare. La presenza delle Dolomiti nella prima settimana sarà un handicap per gli scalatori perchè, nel caso in cui dovessero prendere la maglia rosa, dovranno poi controllare la corsa per i restanti 14 giorni. Il tappone Cuneo-Pinerolo affrontato dopo il riposo potrebbe creare più danni del previsto. Il Blockhouse, secondo me, farà diversi danni perchè la tappa verrà affrontata a tutta in quanto misura solo 79 km. La crono di 62 km non sarà decisiva ma rimarrà nelle gambe dei... cronomen!!!


Dax - 13/12/2008 alle 21:13

Mi piace! Unico neo: Non amo gli sconfinamenti all'estero... sarebbe meglio toccare regioni quasi "estranee" al Giro :OO:


W00DST0CK76 - 13/12/2008 alle 21:48

Tutto si può dire di questo Giro tranne che sia banale, a prima vista sembrerebbe molto piu' facile rispetto alle precedenti edizioni però nasconde tante insidie e sono proprio queste, se ben interpretate, che potrebbero alla fine essere decisive. Chi vorrà indossare la maglia rosa dovrà sapersi inventare qualcosa anche nelle tappe di media montagna, tra queste mi esalta l'arrivo sul San Luca, un posto che mi è particolarmente caro. Il chilometraggio della crono inizialmente destava in me forti perplessità, però poi guardando il percorso mi sono reso conto che non sarà una prova per passistoni in grado di spingere il 55, le Cinque Terre sono un toboga pieno di saliscendi, la pianura praticamente non esiste, ho avuto modo di affrontare sia il Bracco che il Termine e non sono salite morbide. Apprezzabile la volontà di andare a trovare nuove salite appenniniche, sono sicuro potranno riservare diversi colpi di scena e qualcuno dei favoriti potrebbe anche rimetterci le penne (agonisticamente parlando, of course). Ecco invece le dolenti noti: l'odiosissima cronosquadre iniziale, avrei preferito di gran lunga un breve cronoprologo individuale, la Cuneo-Pinerolo è sicuramente suggestiva ma temo che i 50 km di discesa finale siano frustranti per ogni tentativo di fuga da lontano. Negli ultimi cinque giorni si corre il rischio di avere una classifica già delineate in modo quasi definitivo. Credo che sia un Giro sufficientemente equilibrato, in grado di alimentare le speranze sia degli scalatori che dei cronoman, la partecipazione è sicuramente la migliore degli ultimi anni, sono curioso di vedere come si prepareranno i favoriti sapendo che dovranno presentarsi al via già al top della forma e non potranno aspettare di trovare la forma strada facendo. Se ci fosse stato un percorso simile quest'anno Contador non avrebbe mai potuto vincere.


Laura Idril - 13/12/2008 alle 22:09

Vi racconto una storiella divertente successa in sala stampa. C'è Zomegnan intervistato che dice: "Questo è il primo Giro in cui si arriva su un vulcano." E l'intervistatrice: "E quale sarebbe?".... .... .... Zome: "Ecco, beh il Vesuvio sarebbe un vulcano." ahahahahahahahaha


antonello64 - 13/12/2008 alle 22:46

incredibile il fatto che il Sud sia completamente ignorato. Era accaduto già nel 2006: ma Zomegnan il meridione proprio non lo sopporta? Comunque un Giro per passisti scalatori: molto più simile al Tour de France di quanto non lo sia stato negli ultimi anni.


maglianera - 13/12/2008 alle 23:03

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti. [/quote] c'è stato un precedente una ventina d'anni fa, mi sembra nell'89, tappa di Tortona (vittoria di Ghirotto, se non sbaglio) ;)


piccolo san bernardo - 13/12/2008 alle 23:06

[quote][i]Originariamente inviato da maglianera [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti. [/quote] c'è stato un precedente una ventina d'anni fa, mi sembra nell'89, tappa di Tortona (vittoria di Ghirotto, se non sbaglio) ;) [/quote] l'han già detto:nonono:


maglianera - 13/12/2008 alle 23:13

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Prime impressioni sul Giro 2009: molte luci e qualche ombra. Comincio da queste: lo sconfinamento in Austria e in Svizzera si poteva anche evitare, nel Giro del centenario. Ne avrebbe guadagnato la continuità del percorso, evitando alcune fratture (il trasferimento da Milano a Cuneo e quello sull’Adriatico). La tappa del Vesuvio poteva essere “incattivita” dall’Agerola o dal Chiunzi : meno cartolina (il periplo della pur tormentata penisola sorrentina) insomma, e qualche difficoltà in più, rendendo la terz’ultima tappa davvero decisiva per la classifica. La sensazione è che il Giro possa finire al Petrano, con la tappa del Blockhaus come prova d’appello. La novità grossa sono gli Appennini. Troppe volte ci si è lamentati del ruolo sussidiario rispetto alle salite dolomitiche o alpine. Nel Giro del centenario saranno le salite appenniniche a fare la differenza . Ed è un richiamo al passato perché – a parte il Sestriere- gli Appennini sono state le salite del Giro fino a quasi tutti gli anni 30. Comunque è un percorso impegnativo, con tappe che possono riservare sorprese.. Occhio alla tappa austriaca: il Gerlospass non è una passeggiata. La crono delle Cinque Terre è dura e spettacolare, forse la più bella crono di sempre. La tappa del Petrano non ha nulla da invidiare a un tappone dolomitico, il ritorno sulla vetta del Block Haus è qualcosa in cui non credevo, il finale a Roma di grande suggestione. [/quote] pienamente d'accordo. Aggiungerei che la Cuneo -Pinerolo non va sottovalutata, perché così all'inizio Giro non dirà certamente chi sarà il vincitore, ma chi non sarà già in condizione lì il Giro potrà perderlo. La cosa più apprezzabile di questo percorso, secondo me, è la presenza di diverse tappe dure e lunghe (in controtendenza rispetto a tour e vuelta) alternate ad altre brevi, in modo da non appesantire eccessivamente la fatica complessiva salvaguardando però la presenza di quelle prove di fondo e resistenza che sono l'essenza del grande ciclismo :)


pincez - 13/12/2008 alle 23:35

qualcuno ha le altimetrie delle tappe?


riddler - 13/12/2008 alle 23:44

Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi... Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita... Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato... Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc. Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano.... E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato....


Abajia - 14/12/2008 alle 00:09

Bah...quegli striminziti 79 km della tappa del Blockhaus proprio non mi vanno giù. :Old:


piccolo san bernardo - 14/12/2008 alle 00:12

mmm,riflettendoci forse sono frutto di quella regola non scritta che voleva che il giro 2009 doveva passare per le città toccate nel 1909,come Chieti. Se così non fosse stato ci sarebbe potuta essere ben più lunga tappa,magari aggiungendo l'ascesa alla sella di corno come nel 1968


Cimospa - 14/12/2008 alle 00:37

Dopo averci riflettuto un pochino dico che è un giro veramente brutto. Le tappe decisive alla fine per me saranno due: la crono ligure e la splendida tappa del monte petrano. Per il resto un sacco di inutilità. Tappa di S. Martino? in 15/20 assieme! Alpe di Siusi? 125 km di cui 70 in discesa! Tappa austriaca di chiavenna e di Bergamo vanno bene giusto per delle fughe. La cuneo Pinerolo non ha senso ai giorni nostri. Tappe di Faenza e Di Bologna: è tanto se ci saranno 30 secondi di distacco all'arrivo tra i primi 10 della classifica. Blockhaus: obrobio di 80km per di più passando dal versante più morbido. Vesuvio cosiderato alle pari di uno stelvio o di un mortirolo!!! In sostanza non vedo oltre alla tappa del petrano nessun ( e ripeto NESSUN) tappone. Le salite decisive sono tutte isolatissime, con conseguenza impossibilità di attacchi a distanza. Crono di Roma davvero troppo corta per fare qualche minima selezione Voto 1+ di stima Spero vivamente di sbagliarmi.


antonello64 - 14/12/2008 alle 00:48

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....[/quote] ciao Massimo (e forza Catania) Secondo me hai centrato in pieno la questione: è del tutto plausibile che Armstrong per venire al Giro abbia chiesto garanzie sul percorso e che le abbia ottenute. Difatti non ci sono salite durissime (che il texano non ha mai affrontato in carriera), ci sono più km a cronometro degli anni scorsi, e non ci sono nè i tapponi con parecchie salite (a parte Cuneo-Pinerolo) nè tappe dure in sequenza, entrambe situazioni che avrebbero messo a dura prova la resistenza ed il recupero di un atleta, che poi sono l'incognita maggiore per chi torna alle corse a 38 anni dopo essere stato fermo per 3 stagioni. Detto questo però non credo che Armstrong potrà far molto contro Ivan Basso, che se preparerà il Giro con la meticolosità di sempre (e non c'è motivo di dubitarne) le suonerà a tutti, e gliele suonerà di brutto.


antonello64 - 14/12/2008 alle 00:50

[quote][i]Originariamente inviato da pincez [/i] qualcuno ha le altimetrie delle tappe? [/quote] Mauro Facoltosi ha messo il link qualche post più su


Dreams - 14/12/2008 alle 01:12

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi... Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita... Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato... Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc. Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano.... E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato.... [/quote] Non mi sembra su misura... Anche perchè ad Armstrong puoi mettere praticamente ogni tracciato possibile e lui si preparerà a puntino per andare forte dove è richiesto. Ci sono stati Tour più dolci e Tour più duri eppure li ha sempre vinti in un modo o in un altro... Nettamente. E poi guardando le altimetrie mi sembra tutt'altro che un giro facile come invece altri dicono. Una prima settimana del genere, personalmente, non l'ho vista frequentemente. Gli arrivi in salita sono 5 (più lo strappo di Bologna e la tappa castrata di Pinerolo che ha cmq 5 passi, checchè se ne dica). Inoltre la cronometro di Riomaggiore è l'antiTour in persona, nonostante l'esagerato chilometraggio. Non credo che gli organizzatori vogliano avvantaggiare un corridore che ha sempre vinto a mani basse, in salita, cronoscalate, cronoprologhi, cronosquadre, cronoindivuali, sprint... Se Armstrong è il corridore più completo che c'è, puoi anche fare un tracciato con 40 km di cronometro e dieci tappe in salita ma stai pur certo che in un modo o l'altro sarà competitivo per la vittoria. Io sono un antiTexano per eccellenza visto che non lo ritengo una persona vera e pulita, però non sono mai stato dalla parte di quelli che affermavano che con percorsi più duri e con meno km di cronometro avrebbe trovato vita più difficile. Da che mondo a mondo, Armstrong ha costruito le vittorie dei Tour anche in salita. Apparte Pantani, in sette anni, chi lo ha staccato sul serio? ...

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 01:16 by Dreams]


Bitossi - 14/12/2008 alle 02:22

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Vi racconto una storiella divertente successa in sala stampa. C'è Zomegnan intervistato che dice: "Questo è il primo Giro in cui si arriva su un vulcano." E l'intervistatrice: "E quale sarebbe?".... .... .... Zome: "Ecco, beh il Vesuvio sarebbe un vulcano." ahahahahahahahaha [/quote] Be, se ha detto così, è quanto meno disinformato, per essere il Direttore... :Od: Infatti il Giro fece già una cronoscalata al Vesuvio nel 1959, di soli 8 km, non so su quale percorso. Vinse Gaul, che poi vinse anche il suo secondo Giro. Inoltre, il Giro 1967 fece tappa sull'Etna. Me lo ricordo bene, perché... indovinate chi vinse? :D Venendo al Giro 2009: a me tutto sommato sembra nervoso, sicuramente spettacolare dal punto di vista geografico/paesaggistico... speriamo lo diventi anche da quello agonistico. Sulla difficoltà del tracciato... sparando un'ovvietà, si sa che la corsa la fanno i partecipanti, e quindi il percorso potrà risultare facile, "medioduro", o addirittura durissimo a seconda del comportamento del lotto. Di sicuro le occasioni non mancheranno, e staremo a vedere. Potenzialmente sembra pure un Giro aperto a diversi pretendenti, e quindi combattuto, anche se il rischio di arrivare agli ultimi 5 giorni con i giochi già fatti sembra alto. Le relative pecche sulla carta stanno nella mancanza delle "SuperAlpi" intese come Valtellina e Dolomiti "toste", e nella quasi totale assenza del Sud (ovviamente Vesuvo e Costiera a parte). Sul quest'ultimo punto si deve però forse ammettere che, una volta scelte Venezia come partenza e Roma come arrivo, sarebbe stato difficile disegnare un Giro coerente a livello di percorso e probabilmente anche di trasferimenti; inoltre, ahimè, abbiamo visto anche di peggio... Per quel che riguarda le salite mitiche, quasi tutte assenti, vale il discorso fatto sul comportamento agonistico del lotto dei partecipanti; importante è poi la loro disposizione all'interno delle tappe, e da questo punto di vista la riedizione della Cuneo-Pinerolo non promette niente di buono... anche qui staremo a vedere. PS: non ho capito la questione dell'assenza di Cunego e Ballan... mi sono perso qualcosa? :D

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 02:30 by Bitossi]


Laura Idril - 14/12/2008 alle 07:13

Ma no! Quella di Zome è una battuta! E' la giornalista che non sapeva che il Vesuvio era un vulcano...


cancel58 - 14/12/2008 alle 08:10

Dov’è la tradizione? Così la Scala del ciclismo è diventata un teatrino Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana. Mi scuso se ci ho dato dentro con le metafore erotiche e gastronomiche, ma la la nascita di un nuovo Giro stimola la fantasia. È come ritrovarsi tutti davanti alla sala dei neonati, sbirciando con il resto della famiglia l'ultimo arrivato: ciascuno ci vede, o crede di vederci, quel che in futuro diventerà. Sarà uguale al nonno, sarà tale e quale la mamma. Ecco, questo nuovo Giro non sarà tale e quale a nessuno. Sarà un tipo strambo, stravagante, eccentrico. Ma non evidenzierà il minimo legame con il suo albero genealogico. Molti, guardandolo, sommessamente si chiederanno: ma di chi è figlio, questo sgorbio? Alla domanda si può rispondere così: non si sa di chi sia figlio, ma si sa per certo che è un figlio del peccato. Delle tentazioni ormai irresistibili di questi tempi difficili. È figlio del mercimonio. Anche se gli organizzatori cercano di presentarlo come una creatura unica e irripetibile, meglio sarebbe andare via lisci e spiattellare la semplice verità. Senza vergogne e senza imbarazzi. Basta dire così: per mandare avanti l'azienda, il Giro va dove lo pagano bene. Certo bisogna tutelare alcuni requisiti fondamentali: per esempio, mica si può pensare di fare un Giro tutto di pianura, per soli velocisti. Qualche montagna, qualche cronometro, qualcosa di tutto deve esserci. Ma una volta salvati i requisiti minimi, a decidere è la cifra che i Comuni mettono sul piatto. In sé, niente di scandoloso: tutto, al mondo d'oggi, Gira così. Qualcosa però si può dire sugli effetti a lungo termine di questa politica: se è vero che oggi e domani il Giro imbarca denaro, dopodomani potrebbe trovarsi nelle condizioni di risultare meno appetibile. Cioè: a forza di calpestare mito e tradizione, ultime prerogative rimaste in esclusiva al ciclismo, il Giro finirà inesorabilmente per diventare meno glorioso e meno aristocratico. Il Tour è il Tour perché da cent'anni ci martellano con Tourmalet, Mont Ventoux, Alpe d'Huez e Campi Elisi, tanto da farli diventare espressioni comuni persino nei linguaggi di altri settori della vita quotidiana. Se un'impiegata dice «sono sul Tourmalet», le sue colleghe capiscono quanto stia annaspando. Il Giro prova una strada diversa. Non vuole più essere la Scala del ciclismo. Sono scelte. Sarà una sagra annuale fondata sul trullalero-trullalà, ogni volta un po' strano e un po' svalvolato, ma senza più una fisionomia e una reputazione inconfondibili. Per quanto i manager la raccontino, un Giro senza Mortirolo, Gavia, Stelvio, un Giro senza la sfilata finale di Milano, un Giro che evita le assolate scorribande nel profondo Sud, è un Giro forse nuovo, ma resta un Giro senza prestigio, fuori dalla leggenda. L'unico giorno in cui ci sembrerà di respirare una certa atmosfera resta quello del 19 maggio, tappa Cuneo-Pinerolo. Chissà perché, basta dire Cuneo-Pinerolo: non c'è bisogno di aggiungere altro. Tutti sanno già tutto. Tutti già si preparano a gustare. Allora mettiamoci il cuore in pace. Questo Giro del Catria, del Blockhaus e del Vesuvio (montagne comunque rispettabili, non è questo il punto), finirà per divertire moltissimo non tanto per il tuffo nella sua storia centenaria, brutalmente ignorata, ma per la presenza al via di tanta gente altolocata. Il ritorno del nuovo Basso, il ritorno del vecchio Armstrong, l'arrivo di Sastre (vincitore dell'ultimo Tour), più il festival mondiale dello sprint con i vari Petacchi e Cavendish, tutto conferisce al cartellone il massimo del prestigio. Ma questo, a voler vedere, rende ancora più eclatante la gravità del peccato originale: facciamo recitare una simile compagnia di Giro dentro uno scalcinato teatrino di borgata. fonte:wwww.ilgiornale.it


maurofacoltosi - 14/12/2008 alle 09:03

[quote][i]Originariamente inviato da maglianera [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Nella tappa Torino- Arenzano il Giro passerà da Castellania : a memoria non ricordo precedenti. [/quote] c'è stato un precedente una ventina d'anni fa, mi sembra nell'89, tappa di Tortona (vittoria di Ghirotto, se non sbaglio) ;) [/quote] vinse il danese Skibby


Lore_88 - 14/12/2008 alle 09:44

Riddler, più che un Giro fatto su misura per Armstrong è un Giro disegnato per il duello fra Basso e l'ammeregans. Ricordiamoci che anche il varesino è lontano dalle corse da due anni e, anche se io sono convinto che stravincerà il Giro, una piccola incognita su di lui e sulla sua tenuta c'è. Ancor più evidente è il limite (o presunto tale) di Lens che non corre da quasi 4 anni e ormai di primavere sul groppone ne ha 38... Da queste considerazioni credo derivi la scelta di Zomegnan di addolcire il percorso e mettere quella crono, che quasi sicuramente si rivelerà decisiva. [quote][i]Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale[/i] Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.[/quote] Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere? Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori? [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] incredibile il fatto che il Sud sia completamente ignorato. Era accaduto già nel 2006: ma Zomegnan il meridione proprio non lo sopporta?[/quote] Infatti Napoli e Benevento sono due note città del Centro-Nord. E quest'anno (2008), sono partiti da quella famosissima città padana che è Palermo. Questa cantilena che si ripete annualmente, del "il Sud non c'è, ue, ue" francamente ha un pò stancato.


cancel58 - 14/12/2008 alle 10:13

Il Giro d’Italia 2009, quello del Centenario, parte con l’acqua alla gola, e non soltanto perché ieri Venezia, sede della presentazione della Corsa Rosa, boccheggiava per l’alta marea. Al vernissage c’erano quasi tutti i big più attesi, compresi Ivan Basso - appena rientrato dalla squalifica di 2 anni per doping - e Paolino Bettini, che lo scorso settembre ha sgonfiato definitivamente le ruote della sua bicicletta e parteciperà al prossimo Giro solo sulle moto della Rai. Mancavano però, e si è notato, il neo campione del mondo Alessandro Ballan e Damiano Cunego, uno dei possibili protagonisti, entrambi corridori della Lampre di Beppe Saronni, lui pure grande assente. «Il Giro non ha bisogno di chi non lo vuole onorare - ha sottolineato con amarezza Angelo Zomegnan, patron della Corsa Rosa -, ma un affronto così davvero non lo meritava». Lo strappo ha cause lontane, inasprite però dalla presenza al Giro di Ivan Basso, che lo vinse nel 2006 prima di finire nelle maglie dell’inchiesta antidoping Operacion Puerto, e di Lance Armstrong, che ha deciso di tornare in attività dopo tre anni di stop e di affrontare per la prima volta la Corsa Rosa. La partecipazione di entrambi è stata sostenuta con particolare enfasi dalla Rcs che organizza la corsa, il che probabilmente non è piaciuto alla Lampre, che negli ultimi anni aveva già bisticciato spesso con la Liquigas, il team di Basso. «Uno come Basso - ha ribadito ieri Saronni, raggiunto per telefono - non può dichiarare che si ripresenta in gruppo "a testa alta". Per causa di corridori come lui, tanti altri sono rimasti senza contratto e molta gente del ciclismo è senza lavoro». Dunque Ballan e Cunego non faranno il Giro 2009? «Il nostro uomo di punta sarà Marzio Bruseghin - è stata l’eloquente risposta di Saronni -. Quest’anno è giunto terzo al Giro, dietro a Contador e Riccò, ma molti se lo sono già dimenticato. Di lui nessuno parla, si preferisce invece continuare a dire che Cunego non è fatto per i grandi giri». Soprattutto se propongono, come in questa edizione, una cronometro lunghissima - 61,7 km nella 12ª tappa Sestri Levante-Riomaggiore - che pare disegnata apposta per Armstrong e Basso, ai danni di Cunego. «Se volevano Damiano alla presentazione del Giro avrebbero potuto dircelo chiaramente - ha concluso Saronni -. Invece ci hanno mandato 4 inviti senza specificare per chi fossero». Inoltre il percorso non pare un invito per il veronese. «Certe assenze alla presentazione sono ingiustificate - ha risposto Zomegnan -. Nel 2008 Cunego non volle partecipare (preferì il Tour, ndr), eppure da parte nostra non c’è stata alcuna ritorsione nei suoi confronti». Ritorsioni no, semmai un estenuante balletto degli equivoci (o presunti tali). Pare che la Lampre non avesse gradito la campagna di stampa su una mancata reperibilità di Cunego all’antidoping, episodio poi rientrato. Basso del resto non va giù nemmeno a Simoni. «Posso aver commesso degli errori - ha ribadito il campione appena rientaro dalla squalifica, riferendosi allo screzio mai sanato con Gilberto nel Giro del 2006 - ma lui si rifiuta di stringermi la mano». Alla Corsa rosa mancano 5 mesi, ma le schermaglie sono iniziate. Anche perché l’altro grande «intruso» Armstrong sta inviando sms ai rivali con le foto delle proprie gambe già allenatissime e la scritta provocatoria: «Prepàrati!». Quello del Centenario sarà davvero un Giro indimenticabile. www.la stampa.it


robby - 14/12/2008 alle 11:57

son proprio curioso di vedere dove e come arriveranno alla vetta del blockhaus...ricordo dal dvd delle grandi salite che gli ultimi km sono molto molto stretti..presumibilmente faranno quartier tappa a passa lanciano o forse al rifugio mamma rosa e arrivo in cima con striscioni e podio per permiazioni. Cmq sia in cima non mi sembra che ci sia molto spazio. Vedremo cosa proporrà la Zome


superalvi - 14/12/2008 alle 12:03

il percorso è sicuramente innovativo, ma sono d'accordo che , Cuneo Pinerolo a parte, manchino tutte le salite che hanno fatto la storia del giro(Dolomiti escluse senza pietà, mancano Stelvio e Mortirolo, Gavia, Fauniera per citarne alcune). Tappe di montagna da 120 e 80km e una inspiegabile parentesi in Austria. L'unica tappa di alta montagna davvero soddisfacente è quella del Petrano. Week end sacrificati... bocciato


Subsonico - 14/12/2008 alle 12:38

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Riddler, più che un Giro fatto su misura per Armstrong è un Giro disegnato per il duello fra Basso e l'ammeregans. Ricordiamoci che anche il varesino è lontano dalle corse da due anni e, anche se io sono convinto che stravincerà il Giro, una piccola incognita su di lui e sulla sua tenuta c'è. Ancor più evidente è il limite (o presunto tale) di Lens che non corre da quasi 4 anni e ormai di primavere sul groppone ne ha 38... Da queste considerazioni credo derivi la scelta di Zomegnan di addolcire il percorso e mettere quella crono, che quasi sicuramente si rivelerà decisiva. [quote][i]Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale[/i] Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.[/quote] Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere? Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori? [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] incredibile il fatto che il Sud sia completamente ignorato. Era accaduto già nel 2006: ma Zomegnan il meridione proprio non lo sopporta?[/quote] Infatti Napoli e Benevento sono due note città del Centro-Nord. E quest'anno (2008), sono partiti da quella famosissima città padana che è Palermo. Questa cantilena che si ripete annualmente, del "il Sud non c'è, ue, ue" francamente ha un pò stancato. [/quote] Come non darti ragione su tutto, fratello toscano! Pensavo che in fondo all'articolo non avrei letto "Il giornale" ma "La Padania"...evidentemente si son scambiati proficuamente qualche elemento della redazione :) E anche sul sud, io penso che se il Sud non è compreso nel giro sia essenzialmente colpa del Sud e delle sue autorità locali ciclistiche e non, e in parte della FCI che non è mai riuscita a sollevare il sud dal suo disastro ciclistico. Cascata ce l'avrà detto milioni di volte che il giro va dove offrono di più...


Carrefour de l arbre - 14/12/2008 alle 12:40

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano....[/quote] ciao Massimo (e forza Catania) Secondo me hai centrato in pieno la questione: è del tutto plausibile che Armstrong per venire al Giro abbia chiesto garanzie sul percorso e che le abbia ottenute. Difatti non ci sono salite durissime (che il texano non ha mai affrontato in carriera), ci sono più km a cronometro degli anni scorsi, e non ci sono nè i tapponi con parecchie salite (a parte Cuneo-Pinerolo) nè tappe dure in sequenza, entrambe situazioni che avrebbero messo a dura prova la resistenza ed il recupero di un atleta, che poi sono l'incognita maggiore per chi torna alle corse a 38 anni dopo essere stato fermo per 3 stagioni. Detto questo però non credo che Armstrong potrà far molto contro Ivan Basso, che se preparerà il Giro con la meticolosità di sempre (e non c'è motivo di dubitarne) le suonerà a tutti, e gliele suonerà di brutto. [/quote] finalmente qualcuno che lo dice. A questo punto braccioforte programmava questo rientro ad mò, altro che l'annuncio di settembre. E ovviamente Zerbignan ha accolto tutte le sue richieste. Oltretutto lo zerbinetto ha letto alla grande tutti i manuali di Lambin: Armstrong, la maglia D&G, .......wow, gli integralisti del marketing saranno soddisfatti. Bella la Cuneo-Pinerolo, con quel finale da passisti-discesisti. E anche il tappone del Blockhaus, con quel chilometraggio estremo. Sarà un giro deciso a Sestri, come un banalissimo tour: ci mancava solo una vera cronosquadre e sarebbe stato tutto in perfetto stile US Postal......

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 13:04 by Carrefour de l arbre]


Carrefour de l arbre - 14/12/2008 alle 12:48

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale[/i] Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.[/quote] Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere? Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori? [/quote] no, mi spiace, ma hanno ragione. Che lo dicano più per polemica verso RCS che non per reali motivazioni di credo è un altro paio di maniche, ma hanno perfettamente ragione. Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro. Poi che non ci si lamenti del mancato rispetto delle tradizioni da parte dell'UCI, dopo aver visto questo percorso griffato D&G ma assolutamente privo di quello charme che solo il Giro ha.


Wario - 14/12/2008 alle 12:54

bello sto giro.....proprio bello....(Direbbe Armstrong)


tonyksoox - 14/12/2008 alle 12:56

Mi sembra una buona scelta quella di partire subito forte, ma come detto da molti in precedenza non mi piace il fatto che in pratica non ci sono le montagne mitiche della storia del giro


Subsonico - 14/12/2008 alle 12:58

Ma l'avete letto l'articolo di Grassi "Paura e Delirio a Venezia"? Io mi sto ancora pisciando sotto :P davvero bello, uno dei migliori che ho letto su cicloweb.


Nievole - 14/12/2008 alle 13:21

Il percorso è particolare, e dal mio punto di vista molto interessante. Mancano lo Stelvio (lo Stelvio??? Ricordo una crisi di Basso sullo Stelvio, ma aveva mal di stomaco!!!), il Gavia (il Gavia??? Nel 2004 Wegmann tirava il gruppo sul Gavia!!!), il Mortirolo (il Mortirolo??? L'anno scorso l'hanno scollinato in 10 insieme!!!), il Fauniera (quanti anni sono che non si fa il Fauniera???), il Pordoi-Sella-Gardena (ammazza aò, li faccio anche io a 20 all'ora, porca padella). Invece, andatevi a rivedere le tappe del Terminillo o di Faenza del 2003. Tiratissime e dove si deve stare sempre davanti, o si perde il treno buono! Quelle hanno avuto discreta selezione, ma forse ricordo male. A me le tappe appenniniche affascinano, molto tirate, non ci sono discese di 50 km dove tutti stanno tranquilli e beati e da dietro rientra anche Petacchi. Ci sono salite di 10 km massimo, con discese difficili e immediatamente altre salite, altrettanto difficili. Ci si lamenta dei giri noiosi dove nessuno ha voglia di attaccare perchè poi nelle lunghe discese oppure nella pianura finale verrà ripreso, e quando fanno tappe con profili altimetrici da cardiopatici ci si lamente. Oh, poi si può giustamente puntare il dito contro San Martino di Castrozza, o Pinerolo, o la crono ligure. Ma per me, come ha detto cancel, questo giro ha tante luci. PS: naturalmente io parlo solo degli ultimi anni, per fare un confronto equo. Nel 1920-30-40-50 era molto più probabile una crisi, e perdere un'oretta era la regola.


robby - 14/12/2008 alle 13:36

bella lì nievole....:cincin:


super cunego - 14/12/2008 alle 13:59

La mia impressione è che sia un Giro sprecone. Interessante, ma sprecone. Partire dal Nord, come ha detto Zomegnan, preclude la possibilità di mettere le Dolomiti più dure: si chiuderebbe il Giro alla prima settimana. La Cuneo Pinerolo con 50km di discesa preclude un arrivo solitario, può tagliare fuori alcuni, ma non deciderà più di tanto. Quella del Blockhaus poi, 79km, saranno fuochi d'artificio tutta la tappa, ma credo che alla fine i distacchi saranno limitati, è difficile una crisi in 80km. E' un Giro diverso, vedremo se la formula è giusta, ma son scettico...


Bitossi - 14/12/2008 alle 14:03

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Ma no! Quella di Zome è una battuta! E' la giornalista che non sapeva che il Vesuvio era un vulcano... [/quote] No, scusa, Laura... lo so che sai che Zomegnan sa che il Vesuvio è un vulcano! :Od: Il problema sta nella sua prima frase, quando ha detto (se l'ha detto): "Questo è il [b]primo giro[/b] che va su un vulcano..." Come detto, di precedenti ce ne sono almeno 2 a mia memoria, anche se non mi pare ce ne siano stati altri. Intanto, comincio anch'io a pensare che la scelta del percorso risenta di qualche influenza esterna... e pure l'assenza dei capitani Lampre, come fatto notare, può parzialmente essere spiegata sotto questa luce.

 

[Modificato il 14/12/2008 alle 14:21 by Bitossi]


lumacher - 14/12/2008 alle 14:13

Mahhhhh.... dopo aver letto tutti i commenti, ho le idee se possibile ancora più confuse. Apro una parentesi per la questione Lampre/Ballan/Cunego... senza fare polemiche, appena 2 mesi fa il neo campione del mondo partecipò al Lazio anzichè al Cimurri sulla base di un "matrimonio" con la rosea che si sarebbe concretizzato con la sua partecipazione al Giro... matrimonio già in crisi?? Chiusa parentesi. Il mio giudizio è ovviamente di parte, nel senso che proponendo una tappa che arriva praticamente a casa mia sul San Luca e percorrendo per la prima volta nella sua storia la salita (salitella...) che ho fatto più volte (oltre 200..) nella mia carriara di cicloturista, cioè il Mongardino, è chiaro che questo Giro mi piace subito! Poi, osservando il percorso della Campi Bisenzio-San Luca, osservo che le salite appenniniche sono fatte praticamente... al contrario, ovvero salite dal versante dolce e discese dal versante più ripido e pericoloso: la discesa dal Colle di Mediana (a proposito, da dove han tirato fuori questo nome??? Non esiste su nessuna mappa..) verso la vallata del Reno, a Riola, è decisamente pericolosa, ma soprattutto sarebbe stata fantastica se fatta in salita, scendendo poi da Cereglio (parte del versante dolce della salita di Tolè) e risalendo da una delle tante belle salite che riportavano verso Tolè (Prunarolo, Vedegheto,Luminasio-5,1 km al 10,5%). Ma questo non per creare un tappone troppo duro, ma semplicemente per far sì che a Bologna arrivasse un gruppo già scremato. Mi spiego: l'attacco della salita del San Luca prevede il passaggio sotto l'arco del Meloncello, largo circa 3 metri, provenendo da Via Saragozza. Ora, se lì arriva un gruppo di circa 100 corridori (augurandomi che un po' di selezione ci sia stata sull'Appennino), in piena volata per attaccare la salita davanti, quel passaggio è rischiosissimo. Insomma, non vorrei passare per chi non è mai contento: ripeto, il Giro del centenario a Mongardino, poi davanti (ma proprio davanti!!!) a casa mia Pontecchio Marconi, e quindi sulla "nostra" San Luca non può che farmi piacere, soprattutto perchè sarà un sabato pomeriggio. Però... forse l'attraversamento dell'Appennino poteva essere pensato in maniera diversa. Chiudo sulla Campi Bisenzio - San Luca... poi vi tedierò un po' sul resto del percorso! State benone! :OO::cincin:


Lore_88 - 14/12/2008 alle 14:20

[quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.[/quote] Se il Mortirolo e le Tre Cime sono salite storiche del Giro io sono Moira Orfei. Sommandoli non saranno stati scalati neanche 10 volte in 100 anni. Vuoi il tappone? C'è la Cuneo-Pinerolo. Non ti piace l'arrivo in discesa? Ma la storica tappa vinta da Coppi presentava quell'arrivo. Già non ti piace più la storia? Poi, si parla tanto di storia, ma prima degli anni ’90 non è che il Giro proponesse dei percorsi monstre, tutt’altro: erano più facili di quello del 2009. E comunque, con tutto il rispetto, prima di parlare delle salite appenniniche, studiatele, visto che volendo vi si possono fare tappe dure quanto quelle alpine. Che poi Zomegnan non l’abbia fatto è un altro discorso, ma il terreno a disposizione c’è. Intendiamoci, che questo Giro sia un pò troppo facilotto altimetricamente sono d'accordo, ma le motivazioni sulla "storia" e "gli Appennini non sono degni" sono ridicole.


Frank VDB - 14/12/2008 alle 14:33

Ciao, mi rifaccio vivo dopo tanto tempo in cui sono stato assente per motivi diversi dal forum. Alcune opinioni sul Giro 2009. 1. Sarò al 99,9% (eh sì, ho imparato che c'è sempre uno 0,1% di dubbio in ogni verità della vita :D )alla cronometro delle mie amate Cinque Terre. Aspetto genovesi vari e tutti quanti sul percorso. Se le cose andranno per il verso giusto, arriverò in bici risalendo la val di Vara su al Termine dove mi posizionerò in luogo strategico (Soviore? San Bernardino?), ma ne riparleremo. 2. Opinioni sul percorso. Bello, tecnicamente poco interpretabile e quindi spettacolare. Con le Dolomiti subito all'inizio non ci sarà spazio per bagnini convocati all'ultimo minuto e intenti a fare le ripetute nella prima settimana. All'Alpe di Siusi qualcuno sarà già fuori dal Giro. Bene bene. E poi finalmente la dimostrazione che per come è fatta l'Italia un Giro può essere selettivo qualsiasi sia la sede di arrivo dell'ultima tappa, da Bolzano a Santa Maria di Leuca. Sarà un Giro a mio avviso ancora per scalatori ma che non esclude i passisti, quanto meno per via della crono finale (la crono delle Cinque Terre invece appare alquanto anomala, con più di 12 km di salita e le sue discese tecniche, vedi Volastra). 3. Parliamo invece delle cose negative. La prima riguarda i trasferimenti. Aspetto le elaborazioni di Admin con Via Michelin ma ho l'impressione che siano davvero tanti. Al di là di quelli accettabili di 50-70 km, ce ne sono alcuni paurosi. Cosa spiacevole, oltretutto perchè nonostante tutto 'sto peregrinare, un terzo d'Italia - quella meridionale - è tagliata fuori dal tracciato. Peccato. 4. Altra cosa negativa: sembra che il Giro schifi l'auditel. E visti i pochi dannati ma necessari soldini che girano ora nell'ambiente, un occhio di maggior riguardo agli ascolti andrebbe dato, no? Quindi sarebbe bene mettere nei fine settimana le tappe di maggior richiamo. E invece? La prima domenica un'anonima tappa a Trieste. Il primo sabato un arrivo a Bergamo senz'altro non per sprinter (se fanno Bergamo Alta. Se no, il colle del Gallo è troppo lontano) ma che davvero non rivoluzionerà la classifica generale. Il giorno dopo l'assurdo circuito amatoriale per Milano. Ecco, perdere una domenica in questo modo è allucinante. Allora tanto valeva chiudere in quel modo l'ultima tappa, senza emigrare a Roma. Almeno si sarebbe salvata la tradizione. Così invece, si butta la tradizione per una porcata. Ottima giornata per andare al mare, non perderemo niente. E il week end dopo? Due tappe al limite della sufficienza per contenuti tecnici e capacità di "segnare" il Giro. Quanto meno se si pensa che il lunedì ci sarà il tappone del monte Petrano. Di lunedì, capite? :no: Il pienone sul San Luca la domenica non compensa affatto queste scelte. Infine l'ultimo sabato, quello che una volta era quello decisivo: il Mortirolo, il Sestriere, Oropa... ricordate? No, stavolta si arriva ad Anagni... un autentico schiaffo. Non a Bonifacio VIII, ma a noi appassionati: il Vesuvio di venerdì e Anagni al sabato. Speriamo che almeno la crono finale, bella e suggestiva, si svolga in modo da terminare non all'ora delle partite, ma più tardi verso le 19.30, per attirare più pubblico e salutare il Giro con un bel tramonto romano. E' un suggerimento, chissà che qualcuno non lo prenda in considerazione.


W00DST0CK76 - 14/12/2008 alle 14:40

[quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.[/quote] Ciao Ale, sono d'accordo con te quando dici che salite come Mortirolo, Dolomiti ecc. hanno tutt'altro fascino e storia rispetto a quelle appenniniche e anch'io ho il timore che questo Giro possa avere una classifica già decisa prima della terza settimana, però penso che sia comunque apprezzabile la volontà di sperimentare nuovi percorsi, una volta ogni tanto si potrà anche provare qualcosa di nuovo. Magari alla fine Zomegnan avrà ragione e un giorno, quando saremo anziani e racconteremo ai nostri nipotini delle salite leggendarie del Giro, parleremo anche di Catria e Blockhouse, chissà che non inizino ad entrare anche loro nella storia a partire dal 2009. Negli ultimi anni è capitato spesso che salite dai nomi altisonanti venissero affrontate coi velocisti ancora in gruppo, quest'anno potrebbero fare piu' selezione i 1000 m rispetto ai 2000 di quota, ciò dipende soprattutto dai corridori, saranno loro, come sempre, a decretare il successo o il fallimento della corsa.


miky70 - 14/12/2008 alle 15:01

Interessante e originale il percorso, ma avevamo avuto le anticipazioni di Gianluca e ne avevamo quindi già parlato ampiamente. Se mi avete letto in precedenza, ho scritto che Zome pensava a questo percorso 2 anni fa, quando Lance si era già ritirato. E' probabile che cercasse un percorso che impedisse quei quarti d'ora di distacco o quelle tappe bellissime rovinate dalle strategie difensive. Alcune tappe saranno state adattate a Lance, credo che Zome gli avrà mostrato il percorso per convincerlo a venire e detto sì, ha dato vita a questo progetto per il Centenario. Mi spaventano le discese. Se le giornate dovessero essere piovose, credo che la Pinerolo, la crono e le tappe apenniniche saranno insidiose e pericolose. Soprattutto per Basso! :Od: Riguardo alla presentazione, a me non è piaciuta. Troppo poco spazio ai protagonisti, i Cento anni potevano essere l'occasione per una trasmissione ad hoc, per la presentazione del prossimo Giro invece si doveva dedicare maggiore attenzione agli sfidanti. E proporre domande meno scontate. Comunque non vedo l'ora che inizi! :)


Frank VDB - 14/12/2008 alle 15:03

[quote][i]Originariamente inviato da Nievole [/i] Il percorso è particolare, e dal mio punto di vista molto interessante. Mancano lo Stelvio (lo Stelvio??? Ricordo una crisi di Basso sullo Stelvio, ma aveva mal di stomaco!!!), il Gavia (il Gavia??? Nel 2004 Wegmann tirava il gruppo sul Gavia!!!), il Mortirolo (il Mortirolo??? L'anno scorso l'hanno scollinato in 10 insieme!!!), il Fauniera (quanti anni sono che non si fa il Fauniera???), il Pordoi-Sella-Gardena (ammazza aò, li faccio anche io a 20 all'ora, porca padella). Invece, andatevi a rivedere le tappe del Terminillo o di Faenza del 2003. Tiratissime e dove si deve stare sempre davanti, o si perde il treno buono! Quelle hanno avuto discreta selezione, ma forse ricordo male. A me le tappe appenniniche affascinano, molto tirate, non ci sono discese di 50 km dove tutti stanno tranquilli e beati e da dietro rientra anche Petacchi. Ci sono salite di 10 km massimo, con discese difficili e immediatamente altre salite, altrettanto difficili. Ci si lamenta dei giri noiosi dove nessuno ha voglia di attaccare perchè poi nelle lunghe discese oppure nella pianura finale verrà ripreso, e quando fanno tappe con profili altimetrici da cardiopatici ci si lamente. [/quote] quoto tutto, soprattutto il discorso sulle tappe appenniniche e la tappa di Faenza che nel 2003 decise il Giro ben più dello Zoncolan


maurofacoltosi - 14/12/2008 alle 15:06

Nella tappa di Pinerolo non si salirà al Sestriere x la strada classica, ma si salirà da quella nuova (più diretta, normalmente affrontata negli arrivi in salita del Tour)


Subsonico - 14/12/2008 alle 15:11

Ciao Frank, mi permetto di quotare il tuo intervento perchè è ricco di spunti. Indipendentemente dalle opinioni, hai centrato i punti principali su questo giro. [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Ciao, mi rifaccio vivo dopo tanto tempo in cui sono stato assente per motivi diversi dal forum. Alcune opinioni sul Giro 2009. 1. Sarò al 99,9% (eh sì, ho imparato che c'è sempre uno 0,1% di dubbio in ogni verità della vita :D )alla cronometro delle mie amate Cinque Terre. Aspetto genovesi vari e tutti quanti sul percorso. Se le cose andranno per il verso giusto, arriverò in bici risalendo la val di Vara su al Termine dove mi posizionerò in luogo strategico (Soviore? San Bernardino?), ma ne riparleremo. 2. Opinioni sul percorso. Bello, tecnicamente poco interpretabile e quindi spettacolare. Con le Dolomiti subito all'inizio non ci sarà spazio per bagnini convocati all'ultimo minuto e intenti a fare le ripetute nella prima settimana. All'Alpe di Siusi qualcuno sarà già fuori dal Giro. Bene bene. E poi finalmente la dimostrazione che per come è fatta l'Italia un Giro può essere selettivo qualsiasi sia la sede di arrivo dell'ultima tappa, da Bolzano a Santa Maria di Leuca. Sarà un Giro a mio avviso ancora per scalatori ma che non esclude i passisti, quanto meno per via della crono finale (la crono delle Cinque Terre invece appare alquanto anomala, con più di 12 km di salita e le sue discese tecniche, vedi Volastra).[/quote] Non mi sono ancora espresso a favore o contro le salite appenniniche, proprio perchè un riscontro nel passato recente non c'è, aspetto il verdetto del percorso. Approvo l'uso moderato che si è fatto delle Dolomiti nel complesso perchè non si possono proporre tapponi già dalle prime tappe. Riguardo alla crono, hai detto che son presenti discese tecniche: dunque dovrebbe sfavorire moltissimo Basso che a questo punto può sperare di battere Armstrong solo in salita (visto che gli altri rivali dovrebbe riuscire a batterli a cronometro). Potresti essere più approfondito nella spiegazione del percorso? [quote] 3. Parliamo invece delle cose negative. La prima riguarda i trasferimenti. Aspetto le elaborazioni di Admin con Via Michelin ma ho l'impressione che siano davvero tanti. Al di là di quelli accettabili di 50-70 km, ce ne sono alcuni paurosi. Cosa spiacevole, oltretutto perchè nonostante tutto 'sto peregrinare, un terzo d'Italia - quella meridionale - è tagliata fuori dal tracciato. Peccato.[/quote] Centrato il segno: Zomegnan l'ho criticato spesso e volentieri, anche se devo ammettere che quest'anno è stato veramente bravissimo, ma una delle critiche che gli muovo è di avere una bella faccia tosta, per non dire altro. Guardando la cartina più che una corsa a tappe sembra di vedere una cartina di terremoti, con tutti questi cerchietti separati tra di loro! [quote] 4. Altra cosa negativa: sembra che il Giro schifi l'auditel. E visti i pochi dannati ma necessari soldini che girano ora nell'ambiente, un occhio di maggior riguardo agli ascolti andrebbe dato, no? Quindi sarebbe bene mettere nei fine settimana le tappe di maggior richiamo. E invece? La prima domenica un'anonima tappa a Trieste. Il primo sabato un arrivo a Bergamo senz'altro non per sprinter (se fanno Bergamo Alta. Se no, il colle del Gallo è troppo lontano) ma che davvero non rivoluzionerà la classifica generale. Il giorno dopo l'assurdo circuito amatoriale per Milano. Ecco, perdere una domenica in questo modo è allucinante. Allora tanto valeva chiudere in quel modo l'ultima tappa, senza emigrare a Roma. Almeno si sarebbe salvata la tradizione. Così invece, si butta la tradizione per una porcata. Ottima giornata per andare al mare, non perderemo niente. E il week end dopo? Due tappe al limite della sufficienza per contenuti tecnici e capacità di "segnare" il Giro. Quanto meno se si pensa che il lunedì ci sarà il tappone del monte Petrano. Di lunedì, capite? :no: Il pienone sul San Luca la domenica non compensa affatto queste scelte. Infine l'ultimo sabato, quello che una volta era quello decisivo: il Mortirolo, il Sestriere, Oropa... ricordate? No, stavolta si arriva ad Anagni... un autentico schiaffo. Non a Bonifacio VIII, ma a noi appassionati: il Vesuvio di venerdì e Anagni al sabato. Speriamo che almeno la crono finale, bella e suggestiva, si svolga in modo da terminare non all'ora delle partite, ma più tardi verso le 19.30, per attirare più pubblico e salutare il Giro con un bel tramonto romano. E' un suggerimento, chissà che qualcuno non lo prenda in considerazione. [/quote] A mio parere, non si può arrivare a Milano e Roma e privilegiare i fine settimana allo stesso tempo. Ad esempio, sarebbe stato bello fare la penultima tappa del giro con arrivo al Terminillo, ma si sarebbe dovuto eliminare il Vesuvi o qualche altro arrivo in salita per alleggerire un po' il tutto, oppure piazzare il blockhaus alla penultima. In entrambi i casi però sarebbe stato quasi impossibile piazzare una crono a Roma l'ultima tappa, con conseguente stravolgimento dal giro (anche se secondo me la crono ligure è abbastanza).


GiboSimoni - 14/12/2008 alle 15:11

c'è tanta montagna, certo forse le salite non saranno dure, sulla carta sembra un bel giro e chiaro che per farlo bello devono essere i corridori a farlo....


W00DST0CK76 - 14/12/2008 alle 15:18

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente scritto da un giornalaio del Giornale[/i] Per la serie «famolo strano». Dovendo festeggiare i cent'anni, i perversi creativi del Giro saccheggiano tutte le più ardite acrobazie del kamasutra. Niente è tradizione, nulla è classico, in questo nuovo percorso. Le Dolomiti all'inizio, il che è come aprire una grande cena italiana con dessert, caffè e ammazzacaffè. Non ci sono montagne griffate, prima fra tutte il Mortirolo, il che è come continuare la prestigiosa cena italiana senza proporre i nostri grandi primi. Infine, segato lo storico arrivo a Milano: il che è come chiudere la cena «made in Italy» senza lo spumantino. Nel complesso, proponiamo una grande cena italiana servendo sushi e cuscus: può risultare ugualmente buona, ma non c'entra nulla con l'anima italiana.[/quote] Ti sbagli, giornalucolo, dopo anni di polenta e usei, finalmente possiamo mangiare qualcosa di più commestibile come dei bei bucatini all'amatriciana e una bella sfogliatella. Vuoi mettere? Seriamente, ma questi raccattati da dove li tirano fuori? [/quote] Caro Lore, sono pienamente d'accordo con te e ti aspetto sul Vesuvio per offrirti una bella sfogliatella, e magari anche un babà. Qualcuno ha detto allo "spacciatore di identità" che ha scritto quell'articolo che Abruzzo, Marche e Campania sono in Italia e non in Giappone o Marocco? Chi è mai costui per sindacare ciò che è degno di rappresentare il made in Italy e cosa invece no? Non penso sia il caso di strumentalizzare il Giro d'Italia per delle stupide contrapposizioni nord-sud...magari domani al giornale rettificheranno tutto e diranno di esser stati fraintesi :Od:


antonello64 - 14/12/2008 alle 15:34

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Infatti Napoli e Benevento sono due note città del Centro-Nord. [/quote] se dai un'occhiata alla cartina ti accorgi che dopo Napoli e Benevento ci sono anche la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia. Non mi pare poco. [quote] E quest'anno (2008), sono partiti da quella famosissima città padana che è Palermo. Questa cantilena che si ripete annualmente, del "il Sud non c'è, ue, ue" francamente ha un pò stancato. [/quote] ti avrà anche stancato ma è un fatto che in 4 edizioni alla Zomegnan il Giro non è mai sceso oltre la Campania sia nel 2006 (Peschici), sia nel 2007 (Salerno) e naturalmente nel 2009. Non credo che basti partire una volta ogni morte di papa dalla Sicilia per riequilibrare le cose.


elisamorbidona - 14/12/2008 alle 15:47

per me è vero che questo Giro ha un sapore alquanto esotico, con buona pace della tradizione. Dolomiti "light", quante volte è successo? Vars, Izoard, Sestriere in una tappa dove difficilmente potrebbero essere decisivi, quante volte è successo? Una crono di 60 km. con due salite (già successo nel 2000) ma con una quantità indefinita di curve a rendere la capacità di guida forse tanto decisiva quanto la forza, quante volte è successo? Difficile individuare una o due tappe ben precise dove sicuramente si deciderà la corsa, molte tappe potrebbero essere buone, ma potrebbero anche risolversi con il solito finale forte da 15' di scatti e stop. Si conferma purtroppo la tendenza dei grandi giri a proporre cronoscalate. A me non piacciono molto le tappe quasi piatte con arrivo in salita. Considerata la velocità di ascesa o c'è una salita da 2000 m di dislivello o altrimenti il divertimento si riduce a poco di più di mezz'ora. Personalmente preferisco vedere sfilare il gruppo compatto su due o tre salite, sapendo che però il terreno per attaccare c'è e da un momento all'altro potrebbe anche succedere qualcosa, piuttosto che vederlo sfilare comunque compatto ma in pianura. Che poi sullo sforzo intenso e limitato a mezz'ora i sistemi artificiali per fare un figurone ci sono eccome, ma non è questa la sede per parlarne. Apprezzo molto lo sforzo di Zomegnan nel proporre cronometro per niente scontate. Una cronosquadre breve in partenza, dove le incognite sono sempre tante e che condiziona la composizione delle squadre, una, per me bellissima, centrale tutta tecnica e praticamente senza pianura e una finale breve e in centro cittadino, quindi con curve, pavè e tifosi vicini e calorosi (tutt'altra cosa che percorrere i desolati e assolati rettilinei nelle campagne francesi). Mi pare abbastanza chiaro che le pendenze estreme siano state evitate in vesta dell'annunciato duello Armstrong-Basso, ad esempio l'altimetria del versante del Blockhaus inserito, per regolarità e pendenza al 7-8% mi ricorda molto il Bondone dove Basso fece una delle scalate migliori della carriera. Viene confermata la tendenza già emersa l'anno scorso ad inserire tappe accattivanti ed imprevedibili, purtroppo queste tappe richiedono protagonisti che amino scompaginare gli schemi, e negli ultimi tempi non se ne vedono. Chissà che qualche ds se ne accorga. Un tempo si facevano facilmente alleanze tra squadre con interessi simili (mi ricordo la Sanremo di Bugno dove fu sorpreso in partenza il temuto Fignon), lasciando perdere le lotte per i piazzamenti di rincalzo (un sesto posto non varrà mai la vittoria in una tappa memorabile), per tentare di eliminare questo o quel pericoloso concorrente. Ecco, questo sarebbe l'unico modo di rendere avvincente la Cuneo - Pinerolo, ma purtroppo negli ultimi anni si è corso sempre tutti contro tutti per difendere magari il decimo posto in classifica. Il circuito di Milano è sempre una giornata stressante, tutte quelle curve costringono a correre davanti o prendere continue frustate, in più ci sono pavè, dossi e frequenti tombini. Tra le tappe di "respiro" è decisamente quella con più rischi, speriamo di non perdere qualche protagonista. 8 per il fascino e l'imprevedibilità 6 per le scelte tecniche. Se però a qualcuno venisse finalmente coraggio il terreno per tirare fuori qualcosa di memorabile c'è. Speriamo vivamente.


cancel58 - 14/12/2008 alle 16:05

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Non mi sono ancora espresso a favore o contro le salite appenniniche, proprio perchè un riscontro nel passato recente non c'è, aspetto il verdetto del percorso. [/quote] Anche se il Giro del 89 prevedeva due tappe appenniniche nel finale ( alla penultima e alla terz'ultima tappa), l'unico vero confronto può essere fatto con il Giro del 68, che si concludeva a Napoli. Gli appennini dovevano fare la differenza e non la fecero. L'Amiata, rocca di cambio e il Block haus non modificarono la classifica finale che si delineò già a metà Giro , dopo la tappa delle tre Cime di lavaredo. C'è una differenza, però: quel Giro aveva nella prima parte almeno tre tappe di alta Montagna ( lago di caldonazzo, con il Bondone sterrato, il Monte Grappa, e le Tre cime), oltre al Col de Joux in partenza, un impegnativa tappa a sanremo e la Maddalena a Brescia). In effetti ricordo che il pathos di quel Giro fu racchiuso tutto nella prima metà.


miky70 - 14/12/2008 alle 16:25

Ecco! La tappa di Milano è probabilmente l'unica che mi sembra inutile. Milano non può essere ignorata nel centenario, ma avrei fatto una partenza. Sull'auditel dò pienamente ragione. A maggio lavoriamo e c'è ancora scuola, le tappe più belle per gli spettatori saranno nei giorni feriali, si sfruttano poco i weekend. Forse si aspettano i 120 mila dello Zoncolan comunque, ma a me pare durissima. Comunque è vero, il Giro arriverà a Roma ma a guardare il percorso sembrerebbe tutto a nord! Speriamo che l'esperimento riesca con grande successo, così che il prossimo ancora lo faranno col baricentro più basso.


cancel58 - 14/12/2008 alle 16:28

Riguardando il tracciato confermo la mia iniziale impressione: non riesco a digerire lo sconfinamento austro-elvetico :OIO


Carrefour de l arbre - 14/12/2008 alle 16:50

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Riguardando il tracciato confermo la mia iniziale impressione: non riesco a digerire lo sconfinamento austro-elvetico :OIO [/quote] io, invece, raffronto la crono-monstre di Sestri e il chilometraggio del "tappone" del Blockhaus: mi è già andato di traverso lo zampone di Natale!


Carrefour de l arbre - 14/12/2008 alle 16:53

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.[/quote] Se il Mortirolo e le Tre Cime sono salite storiche del Giro io sono Moira Orfei. [/quote] Non sarai Moira Orfei, ma nemmeno hai capito il senso del ragionamento. O vuoi mettere il Catria con il Mortirolo?


miky70 - 14/12/2008 alle 17:05

Il Catria è il piccolo Mortirolo..... Forse il Mortirolo in futuro sarà il grande Catria! :bll:


Carrefour de l arbre - 14/12/2008 alle 17:07

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Il Catria è il piccolo Mortirolo..... Forse il Mortirolo in futuro sarà il grande Catria! :bll: [/quote] questo è protezionismo! :D


Serpa - 14/12/2008 alle 17:15

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi... Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita... Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato... Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc. Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano.... E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato.... [/quote] monopalla non lo sopporto, anzi, però mi piace il traguardo. Posso parla per me, e dico che tu dai per scontato che Armstrong vinca, per me Armstrong invece diventa uno dei tanti, e non il favorito in assoluto. Poi per carità tutto può succedere, però la preparazione al giro di quest'anno deve essere diversa da tutte le altre volte, proprio per come è stato disegnato. E se difficoltà in tal senso le incontreranno chi corre costantemente, figurarsi uno fermo da due anni che oltre tutto cambia allenamenti, cambia il programma che gli ha permesso tutte quelle vittorie al tour ecc... Se poi dovesse vincere, prima vediamo come vince, poi, se sarà il caso si ragionerà in tal senso. Ma siamo a dicembre, le cose evolvono. Di sicuro c'è che io il tour non lo considero disegnato per l'americano, e la vittoria non se la porta da casa.


Laura Idril - 14/12/2008 alle 18:26

E per favore, diciamolo, non fate passare il Mortirolo per salita "storica". Capisco l'attaccamento affettivo, ma il Mortirolo è stato proposto la prima volta nel 91, non è così storico. Chi lo dice che il Catria non possa diventare storico?


piccolo san bernardo - 14/12/2008 alle 18:31

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Nella tappa di Pinerolo non si salirà al Sestriere x la strada classica, ma si salirà da quella nuova (più diretta, normalmente affrontata negli arrivi in salita del Tour) [/quote] è per caso per questa ragione che la tappa durerà 250 km e non 254 come nel passato??:?


Carrefour de l arbre - 14/12/2008 alle 18:38

il Mortirolo non ha fatto la storia del Giro negli ultimi 20 anni?


Laura Idril - 14/12/2008 alle 18:49

Meno di 20 :P E ha fatto la storia va bene, ma chi dice che non lo può fare il Catria. In fondo anche quando è stato messo il Mortirolo la prima volta, chi avrebbe detto che avrebbe fatto la storia.


Pincoletto - 14/12/2008 alle 19:05

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Meno di 20 :P E ha fatto la storia va bene, ma chi dice che non lo può fare il Catria. In fondo anche quando è stato messo il Mortirolo la prima volta, chi avrebbe detto che avrebbe fatto la storia. [/quote] ...tutto sta al significato che diamo al termine "salita storica"... Personalmente ritengo "storiche" quelle salite sulle quali sono state scritte le pagine più belle e significative della corsa rosa, indipendentemente dalla loro anzianità...ecco, in questo contesto il Mortirolo è salita storica eccome, e lo sono pure lo Stelvio, le 3 Cime, la Marmolada, il Pordoi, il Bondone, etc...


cancel58 - 14/12/2008 alle 19:44

Il 29 maggio sarà quindi la data segnata in rosso per gli appassionati della nostra regione: ultimo arrivo in salita a quota 1000 in corrispondenza con il parcheggio turistico posto ad Ercolano: “Gli atleti arriveranno ad Ercolano - dice il vicesindaco Antonello Cozzolino - dalla vicina Torre del Greco per percorrere parte della strada del Miglio d’Oro, salire vicino a villa Aprile e percorrere corso Italia nel senso opposto di marcia rispetto alla viabilità ordinaria riservata alle auto, via IV Novembre, Panoramica, Semmola, San Vito e via Vesuvio fino all’arrivo, dove saranno sistemate le tribune e i palchi per le premiazioni arriveranno”. Per la città degli scavi si tratta quindi di una vetrina importante: “La nostra città – prosegue il vicesindaco - sarà in mondovisione anche perché la tappa di Ercolano essendo l’ultimo arrivo in salita potrebbe anche essere decisivo per l’assegnazione della maglia rosa”. In occasione della giornata in rosa, sarà coinvolta tutta la città: “La sede dell’Osservatorio accoglierà giornalisti e tecnici, mentre allo stadio Solaro sosteranno gli elicotteri Rai impegnati per la diretta”. E ci sarà un pilota d’eccezione sui mezzi Rai per l’arrivo sul Vesuvio: Gianni Bugno, campione del mondo nel ’91 e nel ’92, si troverà così a riprendere dall’alto quel Vesuvio sul quale arrivò secondo, a pochissimi secondi dallo spagnolo Chozas, nel Giro del ’90, dove trionfò con la maglia rosa al traguardo finale di Milano. Ma la Campania ospiterà il giro già il giorno prima con l’arrivo a Benevento della tappa proveniente da Sulmona. Completamente diverso lo scenario della tappa del 30 maggio: il patron della corsa Angelo Zomegnan ha infatti scelto il capoluogo come punto di partenza della penultima tappa che arriverà ad Anagni, prima della sua conclusione nella Capitale. “Si prospetta una delle edizioni più belle degli ultimi 20 anni – commenta il campione italiano a cronometro nel campionato nazionale di ciclismo riservato ai giornalisti Silver Mele – con la presenza di grandi ciclisti del calibro di Armstrong, Evans, Basso e tanti altri”. La speranza per gli appassionati campani è di vedere protagonista qualche atleta della nostra regione: “Attenzione a Pasquale Muto e tanti altri come Raffaele Illiano, Bernardo Riccio e Raffaele Ferrara – conclude Mele – hanno le carte in regola per poter dire la loro in qualche tappa, provando a puntare sull’effetto sorpresa”. fonte:ilmediano.it


riddler - 14/12/2008 alle 19:59

Beh Antonello ti saluto anche io volentieri e grazie per il benvenuto ma per quanto riguarda il calcio oggi è + contento Lore mi sa... Detto questo sai che sono un gran tifoso di Basso, ma non è che sei un attimo troppo ottimista? Ok non si sa la condizione che possa avere Armstrong al giro, ma a parte l'età, in questo periodo Basso ha solo qualche mese in più di gare vere rispetto all'americano quindi il ritardo di condizione se dovuto al periodo di assenza dalle competizioni a me sembra eguale... Però prendo per buono il tuo ottimismo e chissà che una vittoria di Basso non mi faccia ricrescere la passione per il ciclismo che da un pò di tempo è sedata... Detto questo rispondo a Dreams dicendo che io non ho mai detto che Armstrong ha vinto grazie ai tracciati troppo favorevoli a lui, ma penso invece che questo sia stato un luogo comune nato da qualche parte... pure io penso che se gli dimezzavano i minuti delle cronometro e gli aumentavano le salite avrebbe vinto lo stesso... poi se in maniera lecita o illecita non è il posto in cui parlare e oltretutto manco il caso senza le debite prove o conoscenze....


riddler - 14/12/2008 alle 20:03

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi... Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita... Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato... Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc. Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano.... E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato.... [/quote] monopalla non lo sopporto, anzi, però mi piace il traguardo. Posso parla per me, e dico che tu dai per scontato che Armstrong vinca, per me Armstrong invece diventa uno dei tanti, e non il favorito in assoluto. Poi per carità tutto può succedere, però la preparazione al giro di quest'anno deve essere diversa da tutte le altre volte, proprio per come è stato disegnato. E se difficoltà in tal senso le incontreranno chi corre costantemente, figurarsi uno fermo da due anni che oltre tutto cambia allenamenti, cambia il programma che gli ha permesso tutte quelle vittorie al tour ecc... Se poi dovesse vincere, prima vediamo come vince, poi, se sarà il caso si ragionerà in tal senso. Ma siamo a dicembre, le cose evolvono. Di sicuro c'è che io il tour non lo considero disegnato per l'americano, e la vittoria non se la porta da casa. [/quote] Ma io non è che dico che Armstrong vince sicuramente il giro, secondo me l'hanno disegnato Zomegnan e Armstrong a tavolino, poi se lo vince o meno è un alto conto... :D Ad ogni modo se Armstrong è uno dei tanti, tra i tanti metteresti Simoni? Per me a stento se arriva, arriva sul podio... ma solo se riesce a recuperare alla fine in salita...


Lore_88 - 14/12/2008 alle 20:45

Ragazzi, se il Mortirolo oggi ha tutta questa considerazione è grazie a Pantani, non tanto per il valore intrinseco di esso. Ultimamente avete visto azioni spettacolari su questa salita? Io no davvero. Nessuno scatta perchè hanno tutti una paura fottuta di saltare. Se per un anno non lo propongono possiamo sopravvivere... [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Beh Antonello ti saluto anche io volentieri e grazie per il benvenuto ma per quanto riguarda il calcio oggi è + contento Lore mi sa...[/quote] Sì. :P


Subsonico - 14/12/2008 alle 22:07

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Meno di 20 :P E ha fatto la storia va bene, ma chi dice che non lo può fare il Catria. In fondo anche quando è stato messo il Mortirolo la prima volta, chi avrebbe detto che avrebbe fatto la storia. [/quote] Vabbè dai, ci son salite e salite. Il Catria è una salita tosta ma come tante altre, il Mortirolo è un progetto satanico, fatto apposta per distruggere le gambe. Deve solo esserci qualcuno in grado di fare la differenza (e ahimè, l'anno scorso non c'è stato). Poi il Catria è importante per la tappa in cui è collocato, non tanto per il suo valore in sè. Invece, lo Zoncolan esordì al giro con fama di salita assassina ed è infatti subito entrato nell'immaginario collettivo.


maglianera - 14/12/2008 alle 22:12

questo giro può piacere o non piacere (a me piace abbastanza); mi sembra che molti giudizi sottovalutino la durezza e soprattutto la difficoltà del percorso Per quanto riguarda Armstrong, io escluderei che abbia determinato le scelte del tracciato: se avesse potuto scegliere il percorso, avrebbe chiesto un simil-Tour, con cronometro da cronomen e salite raggruppate in 5-6 tappe, per poter controllare più facilmente la corsa. Questo giro è tutto il contrario


robby - 14/12/2008 alle 22:35

[quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Io raffronto il chilometraggio del "tappone" del Blockhaus: mi è già andato di traverso lo zampone di Natale! [/quote] Ale, seganti sto post...ritroviamoci a parlarne a fine giro: scommettiamo che questa sarà la tappa decisiva del Giro 2009? diciamo che chi perde paga da bere :cincin:


barrylyndon - 14/12/2008 alle 23:06

provocazione di mezzanotte:per me non l'hanno disegnato per Lance..le salite sono troppo poche..visto che in salita l'americano faceva la differenza come(se non piu')nelle tappe contro il tempo- ma forse qui qualcuno se n'e' dimenticato delle legnate date all'Alpe D'Huez,Luz Ardiden,Sestriere,Hutacam,ecc.ecc. Viene da un periodo di inattivita'?bene,potrebbe risentirne in montagna come a crono.


antonello64 - 14/12/2008 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da Pincoletto [/i] ...tutto sta al significato che diamo al termine "salita storica"... Personalmente ritengo "storiche" quelle salite sulle quali sono state scritte le pagine più belle e significative della corsa rosa, indipendentemente dalla loro anzianità...ecco, in questo contesto il Mortirolo è salita storica eccome, e lo sono pure lo Stelvio, le 3 Cime, la Marmolada, il Pordoi, il Bondone, etc... [/quote] giustissimo tutto quanto!


ashbishop - 14/12/2008 alle 23:16

mercoledì 20/5, nell' 11° tappa Torino-Arenzano il giro, dopo il passaggio da Castellania, transiterà per Villalvernia, Merella verso Novi Ligure. Sono le strade che percorreva quotidianamente Fausto Coppi in bicicletta quando lavorava giovanissimo come garzone di salumeria. Penso sia una cosa voluta per rendere omaggio al Campionissimo. http://www.faustocoppi.it/casasaletta.htm http://villalvernia.ilcannocchiale.it/post/1515674.html :IoI


antonello64 - 14/12/2008 alle 23:27

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Detto questo sai che sono un gran tifoso di Basso, ma non è che sei un attimo troppo ottimista? Ok non si sa la condizione che possa avere Armstrong al giro, ma a parte l'età, in questo periodo Basso ha solo qualche mese in più di gare vere rispetto all'americano quindi il ritardo di condizione se dovuto al periodo di assenza dalle competizioni a me sembra eguale... [/quote] c'è una differenza non piccola: Basso quando è stato fermo si è allenato sempre e comunque come se fosse in gara e alla fine ha fatto più o meno gli stessi km che avrebbe fatto se avesse corso tutto l'anno, Armstrong no. L'americano per 3 anni non ha fatto praticamente nulla: è difficile capire quanto potrà riacquistare del suo potenziale, soprattutto per quanto riguarda un grande giro. A mio parere buona parte della potenza la ritroverà, ma ho grossi dubbi sulla resistenza, sul fondo e sulle capacità di recupero. Qunado il fisico non è più abitutato a fare costantemente e per lunghi periodi determinati sforzi, non credo che bastino un pò di mesi per ritrovare i livelli di una volta: soprattutto se poi l'atleta in questione ha 38 anni. Ecco, Basso ne ha 5 di meno e anche questo secondo me conterà parecchio.


antonello64 - 15/12/2008 alle 01:14

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Il problema sta nella sua prima frase, quando ha detto (se l'ha detto): "Questo è il [b]primo giro[/b] che va su un vulcano..." Come detto, di precedenti ce ne sono almeno 2 a mia memoria, anche se non mi pare ce ne siano stati altri. [/quote] nel 1990 si arrivò sul Vesuvio: 1° Chozas in fuga da lontano, 2° Bugno in maglia rosa che fece una grossa azione e prese un minuto a tutti i favoriti della vigilia. Lì si capì che Bugno c'era per la vittoria finale, altrochè se c'era.


Bitossi - 15/12/2008 alle 08:44

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Il problema sta nella sua prima frase, quando ha detto (se l'ha detto): "Questo è il [b]primo giro[/b] che va su un vulcano..." Come detto, di precedenti ce ne sono almeno 2 a mia memoria, anche se non mi pare ce ne siano stati altri. [/quote] nel 1990 si arrivò sul Vesuvio: 1° Chozas in fuga da lontano, 2° Bugno in maglia rosa che fece una grossa azione e prese un minuto a tutti i favoriti della vigilia. Lì si capì che Bugno c'era per la vittoria finale, altrochè se c'era. [/quote] E già, c'era pure questa! Chissà perché, non me la ricordavo, forse perchè era una delle primissime tappe, e quell'anno il mio interesse per il Giro partì basso... A questo punto, preso dalla fobia mnemonico/statistica, sono andato a controllare, e ho scoperto che il Giro su un vulcano ci andò pure nel 1989: la tappa con arrivo sull'Etna fu vinta da Acacio Da Silva. Quindi, salvo ulteriori sviste, nel 2009 sarà la 5ª volta che il Giro affronta un vulcano...


fagot - 15/12/2008 alle 09:03

Anche il Puy de Dome è un vulcano, seppure spento. Il Tour lo ha affrontato nel 1952, 1964, 1969, 1975 e 1988. Ed anche il Monte Amiata è un vulcano spento.


Serpa - 15/12/2008 alle 09:31

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ma io non è che dico che Armstrong vince sicuramente il giro, secondo me l'hanno disegnato Zomegnan e Armstrong a tavolino, poi se lo vince o meno è un alto conto... :D Ad ogni modo se Armstrong è uno dei tanti, tra i tanti metteresti Simoni? Per me a stento se arriva, arriva sul podio... ma solo se riesce a recuperare alla fine in salita... [/quote] Non credo l'abbiano disegnato insieme. Per quanto riguarda Simoni, non lo metto tra i favoriti, stavolta dovrà partire a tutta, cosa che non è da lui. Però, ripeto, dovranno tutti cambiare abitudini quindi nulla è scontato per me. Per i favoriti aspetterei la settimana prima per poter dire qualcosa, adesso i nomi si possono fare, ma per me restano figurine, colle figurine non si vince il giro. chi dice che non potrebbe esserci una sorpresona? Hai visto mai che il mio pupillo me parte in quarta e fa lo sgambetto a tutti? :D


krapfen - 15/12/2008 alle 09:53

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] E per favore, diciamolo, non fate passare il Mortirolo per salita "storica". Capisco l'attaccamento affettivo, ma il Mortirolo è stato proposto la prima volta nel 91, non è così storico. [/quote] Scusate, ma la storicità di una salita la si misura con il peso delle imprese e non solo con il numero ... quindi credo che le 3cime (di Mercx, di Battaglin, dell'89 e di Riccò(???)) siano storiche ... o il Mortirolo di Pantani ... Le salite diventano storiche anche per chi e come le interpreta ... Quest'anno il Catria, in quella tappa (durissima) potrebbe diventare un trampolino importante e entrare nella storia del Giro ... Sul giro dico che è interessante e molto aperto ... penso non ci potrà essere un vero dominatore, ma ci saranno molti cambi di posizioni al vertice ... Dico solamente che ci sono moltissimi nei in questo percorso!!! Non dico solo per avere più salite, ma proprio per la spettacolarità dei punti chiave! - 5 arrivi in salita, ma solo 1 preceduto da salite vere!!! (monte Petrano) ... il resto in tappe brevi e con poche salite (S.Martino-Siusi-Blockhaus e Vesuvio) - il tappone di Pinerolo è anacronistico e farà danni come le tappe con arrivo a Pau o Tarbes e ce ne sono altri ... E' un giro da vincere con fantasia più che con forza ... perchè se si attendono le ultime salite fatte senza molti sforzi precedenti ... se si attende solo la crono ... o il tappone piemontese ... credo che ci sarà grandissimo controllo e poco spettacolo ...

 

[Modificato il 15/12/2008 alle 10:03 by pepp]


krapfen - 15/12/2008 alle 10:00

Probabilmente Zomegnan intendeva vicino al cratere di un vulcano ... nel '89 sull'Etna e nel '90 sul Vesuvio sono arrivati agli osservatori ben sotto il cratere (1300m etna e 600-700m vesuvio) ... Nel cratere del Puy ci cresce vegetazione ... e come dire che arrivando a Rocca di Papa o sul lago di bracciano di arriva su un vulcano ... [quote][i]Originariamente inviato da fagot [/i] Anche il Puy de Dome è un vulcano, seppure spento. Il Tour lo ha affrontato nel 1952, 1964, 1969, 1975 e 1988. Ed anche il Monte Amiata è un vulcano spento. [/quote]


Bitossi - 15/12/2008 alle 10:19

[quote][i]Originariamente inviato da krapfen [/i] ...Probabilmente Zomegnan intendeva vicino al cratere di un vulcano ... [quote][i]Originariamente inviato da fagot [/i] ...Anche il Puy de Dome è un vulcano, seppure spento. [/quote] [/quote] Allora, stabiliamo subito che i vulcani spenti non valgono, ok? :Od::Od::Od: Per quel che riguarda la frase di Zomegnan, ho pensato anch'io come Krapfen. C'è da dire che comunque non è possibile già da diversi anni avvicinarsi in auto al cratere del Vesuvio. Il parcheggio credo sia intorno ai 1.000 m di altitudine (per chi la conosce, c'è poi una discreta scarpinata da farsi, in un sentiero di polvere vulcanica, per raggiungere il cratere...) e giocoforza la tappa dovrà finire qualche decina di metri più in basso, altrimenti si intaserebbe tutto. Non so, vedremo le planimetrie... o si sa già il punto esatto dell'arrivo?


maurofacoltosi - 15/12/2008 alle 11:56

arrivo a quota 1000


Subsonico - 15/12/2008 alle 12:01

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] provocazione di mezzanotte:per me non l'hanno disegnato per Lance..le salite sono troppo poche..visto che in salita l'americano faceva la differenza come(se non piu')nelle tappe contro il tempo- ma forse qui qualcuno se n'e' dimenticato delle legnate date all'Alpe D'Huez,Luz Ardiden,Sestriere,Hutacam,ecc.ecc. Viene da un periodo di inattivita'?bene,potrebbe risentirne in montagna come a crono. [/quote] All'americano non lo fregavano le salite, quanto la tenuta di una 3 giorni alpina o pirenaica (infatti faceva sfracelli alla prima salita e poi lasciava andar le fughe) nel 2000 rischiò proprio all'ultima... Il giro non è a camere stagne come il tour...difficile vedere come reagirà, a molti corridori di scuola Armstrong non va giù (Leipheimer e Vandevelde, ad esempio)


nocs_84 - 15/12/2008 alle 13:23

Secondo me questo è un Giro in cui un corridore come Danilo Di Luca potrebbe fare molto bene.Infatti lui è uno che sfrutta la condizione delle classiche delle Ardenne e quindi di solito va molto forte ad inizio Giro.Quindi incontrando le Dolomiti ad inizio Giro potrebbe essere uno dei primi pretendenti alla Maglia Rosa.Poi è chiaro che la condizione dovrà mantenerla fino alla fine e contro di lui ha anche quella crono di 61 km(anche se potrebbe limitare i danni viste le 2 salite presenti)


Granfondista - 15/12/2008 alle 13:55

Che dire, è molto diverso dai Giri a cui ero abituato, per cui non so proprio se sarà un successo o un fallimento. Sono veramente curioso di vedere come andrà a finire la cronometro di Sestri:salite, discese tecniche, chilometraggio, tante varianti in una sola crono, sarà una bella gatta da pelare per tutti. P.S.-Voto 10 per la tappa di Bergamo:mio figlio l'anno prossimo compie 3 anni, e per la prima volta da quando è nato lo porterò a vedere il Giro sul Colle Gallo, già adesso mi tremano le gambe dall'emozione!! :crazy:


Pg - 15/12/2008 alle 14:17

Abbastanza d'accordo con nocs84: chi parte in quarta, e Di Luca (come Armstrong) lo sa fare, puo' avvantaggiarsi molto, anche sulla gestione tattica del resto della corsa. E, similmente al 2007 di Di Luca, il Giro non presenta grosse difficolta' negli ultimi giorni (non reputo il Vesuvio possa ribaltare le sorti) - quasi ci si puo' permettere di finire "in calando". In toto, un Giro interessante in buona parte per merito del disegno delle tappe "intermedie", che richiederanno forza, attenzione ed acume tattico. Pochissime le vere tappe "cuscinetto". Peraltro, come molti hanno fatto gia' notare, e' un Giro dove mancano le pendenze estreme che hanno caratterizzato quasi tutte le edizioni degli ultimi anni (e non solo). Credo sia un omaggio amichevole all'ospite d'oltreoceano, ma e' al contempo un peccato: quante volte ci siamo chiesti "come sarebbe andato", l'ospite, su muri come il Mortirolo o il Fedaia? Sebbene iniziare con le Dolomiti light sia corretto, ritengo ugualmente si sarebbero potute trovare erte piu' da grimpeur anche in ambito appenninico (vedi es. il Carpegna). Al contrario, un Blockhaus da Pretoro (a sostituire il preannunciato, da Zom, Lettomanoppello) tende a favorire uno scalatore potente (anzi un paio...). Cio' detto, il disegno e' interessante; dobbiamo solo augurarci che non si chiuda, per manifesta superiorita' di qualcuno, gia' sul Petrano, se non addirittura a Riomaggiore - il pericolo sussiste (il giro del '68 docet, giustamente rammentato da alcuni, docet).


mattewhawk23 - 15/12/2008 alle 15:23

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ragazzi a volte mi faccio vedere, ma purtroppo il mio carattere un pò troppo polemico potrebbe anche non farmi tornare volentieri da voi... Beh stando a quanto ho letto sul commento di Grassi e sulla gazzetta in particolare ossia tutto l'entusiasmo attorno a questo giro del centenario in fondo incentrato sulla figura di Armstrong in primis e dopo su quella di Basso (che pare sia stata messa in risalto soprattutto dalle dichiarazioni del texano piuttosto che dalle nostre speranze su un suo rientro) non vorrei sembrare eccessivo ma direi quasi ipocrita... Il 90% delle persone che scrive in questo muro non ha mai avuto grande considerazione su Armstrong e sulle sue vittorie nè tantomeno sui tracciati del tour ai quali ha partecipato... Se un tracciato del genere venisse proposto al tour 2009 e Armstrong non avesse deciso di prendere parte al prossimo giro qui tutti (scommetto quello che volete) avreste vomitato, troppi km. a cronometro poche salite, ecc. ecc. ecc. Io questo tracciato non lo vedo molto + duro di quelli vinti da Armstrong al tour e due sono le cose: o anche quei tour erano spettacolari oppure questo tracciato è stato fatto su misura del texano.... E se voi appoggiate un tracciato fatto su misura di uno che non avete mai sopportato.... [/quote]:clap:


krapfen - 15/12/2008 alle 15:24

quest'anno sono rapidissimi ... già on-line ... http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2009/tappe_it_09.shtml javascript:icon(':clap:') visti i due giorni tosco-emilino-romagnoli ... di imboscate se sia coraggio e fantasia se ne possono fare! [quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Non so, vedremo le planimetrie... o si sa già il punto esatto dell'arrivo? [/quote]:clap:

 

[Modificato il 15/12/2008 alle 15:27 by krapfen]


mattewhawk23 - 15/12/2008 alle 15:37

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Le salite si fanno alla fine, e queste si trovano al Nord: Mortirolo, Tre Cime, Dolomiti.....con tutto il rispetto, Blockhaus e Monte Catria potranno anche essere dure, potranno anche stravolgere il giro, ma sono salituncole rispetto alla storia del Giro.[/quote] Se il Mortirolo e le Tre Cime sono salite storiche del Giro io sono Moira Orfei. Sommandoli non saranno stati scalati neanche 10 volte in 100 anni. [/quote] 1)1967 Tre Cime 2)1968 Tre Cime 3)1974 Tre Cime 4)1981 Tre Cime 5)1989 Tre cime 6)1990 Mortirolo 7)1991 Mortirolo 8)1994 Mortirolo 9)1996 Mortirolo 10)1996 Mortirolo 11)1997 Mortirolo 12)1999 Mortirolo 13)2004 Mortirolo 14)2006 Mortirolo 15)2007 Tre cime 16)2008 Mortirolo e tralasciamo le pendenze e lo spttaccolo unico delle tre cime come bellezza ascolta non sarai moira orfei ma sicuramente hai visto più circo che ciclismo nella tua vita


cancel58 - 15/12/2008 alle 15:39

il punto di vista di Cassani: Nato a Faenza il 1° gennaio 1961 ma cresciuto a Solarolo (RA), Cassani intraprende l’attività ciclistica nel 1976 con la Solarese, poi il passaggio nei professionisti 6 anni dopo con la Termolan Galli, diretta da Bruno Reverberi. In carriera ha anche vestito le maglie di Carrera, Gewiss, Ariostea, MG Technogym e Saeco, correndo accanto a campioni del calibro di Visentini, Roche, Chiappucci e Argentin. Nove volte Azzurro (7° a Renaix, in Belgio, dove trionfò Maurizio Fondriest), Cassani ha vinto, tra l’altro, tre volte il Giro dell’Emilia, due volte la Coppa Agostoni, una volta la Bernocchi e una Milano-Torino nel ’91, oltre a due tappe al Giro d’Italia (Prato ’91 e Lumezzane ’93). Nel 1996, un incidente pone fine alla sua carriera. Quindi la carriera da commentatore RAI, prima in coppia col compianto Adriano De Zan, poi con Auro Bulbarelli. Grazie alla sua grande preparazione ma anche all’ironia e alla garbatezza del suo stile, è uno dei personaggi più amati nel mondo del ciclismo e non solo. Davide, parliamo del Giro del Centenario che è stato presentato ieri a Venezia. Il percorso è stato definito “speciale” proprio perché attraverserà alcuni luoghi simbolici e alcune città dal fascino particolare. Sì, questa è una delle caratteristiche del Giro 2009 ma un’altra interessante particolarità è che ci saranno tante tappe insidiose che muoveranno la classifica. Sono almeno 12, poi ci sono 3 cronometro, 6 arrivi in salita, la tappa austriaca, quella di Faenza, la Cuneo-Pinerolo e tanto altro. Tutto ciò dovrebbe rendere il Giro ancora più spettacolare, appassionante e divertente da vedere. Sono sicuro che sarà una grande gara. Il primo serio arrivo in salita sarà quello dell’Alpe di Siusi. Sarà il secondo arrivo in salita ma il primo vero e proprio, poiché la salita di San Martino di Castrozza non è durissima e non farà molta selezione. L’Alpe di Siusi, invece, è una salita vera. Comincia a 25 km dal traguardo, i primi 8 km sono facili, ma dopo alcuni tratti in pianura e in falsopiano, inizia la salita vera, 10 km in cui ci potrebbero essere dei distacchi importanti. Alcuni corridori – mi viene in mente Simoni – potrebbero soffrire la prima parte di Giro e già lì si potrebbe capire chi va forte e chi no. Primo tappone alpino alla decima con alcuni colli storici che hanno fatto la storia sia del Giro sia del Tour. La Cuneo-Pinerolo, 60 anni fa, entrò al Giro d’Italia dalla porta principale e passò alla storia per i 192 km di fuga solitaria di un certo Fausto Coppi che inflisse 10’ a Gino Bartali. Ora, però, le strade sono asfaltate e le biciclette sono più leggere. L’ultima salita è a 60 km dal traguardo, è una bella e lunga tappa ma potrebbe anche non succedere nulla. Il bello del Giro, e del ciclismo, è proprio questo: non si può mai prevedere quello che può succedere. La crono delle Cinqueterre potrà già stabilire chi vincerà il Giro e chi no? Si potrà capire chi non lo vincerà. E’ una crono di 60 km, ci sono due salite e il percorso è straordinario con paesaggi da cartolina. Alcuni corridori, come Di Luca, pur non essendo cronoman, possono limitare i danni. Se però trovi una giornata negativa, su quel percorso ci vuole poco a perdere 3 o 4 minuti. Poi c’è l’arrivo su San Luca, traguardo che conosci bene per aver vinto tre volte il Giro dell’Emilia. I corridori dovranno stare attenti, quelli di classifica dovranno lottare per cominciare lo strappo nelle prime posizioni, i distacchi ci saranno ma saranno minimi. Forlì-Faenza, tappa che si corre sulle strade di casa tua. Quella è una bella tappa, sulla falsariga di quella del 2003 quando Simoni scattò a 40 km dal traguardo e riuscì a strappare per due secondi la maglia rosa a Garzelli. Il percorso è simile, non è molto lungo ma con una salita dietro l’altra potrebbe diventare una tappa insidiosa e adatta ai colpi di mano. Poi il giorno successivo c’è il tappone del Monte Petrano, quasi 5000 mt. di dislivello e con gli ultimi dieci km che hanno pendenza costante al 9%. Credo sia quella la tappa più dura del Giro. Alla 17ª c’è la novità Blockhaus. E’ una tappa cortissima e qualcuno potrebbe soffrire, anche perché arriva dopo il giorno di riposo. Nella tua ricognizione sul Vesuvio sei stato accompagnato dall’allenatore del Napoli, Edy Reja. Come se la cava sui pedali? Reja è un ottimo ciclista anche se ultimamente non è allenatissimo per via degli impegni col suo Napoli, con cui sta facendo un ottimo lavoro. Ho pedalato con lui anche 4 o 5 anni fa, quando non allenava ma è uno di quelli che amano il ciclismo, come Guidolin (allenatore del Parma, ndr) che invece va molto forte. La cronometro di Roma in che modo sarà decisiva? La classifica, secondo me, sarà già delineata ma potrebbe esserci la lotta per i piazzamenti. E’ un percorso suggestivo che attraversa la Roma Antica, una delle città più belle del mondo. Saranno gli ultimi 15 km di un Giro che, mi auguro, possa passare alla storia non solo perché compie 100 anni. La lista dei partenti è stellare. Sarà lotta a due tra Basso e Armstrong o si potrà inserire un terzo incomodo? Non dimentichiamo che potrebbero esserci Evans, Sastre, Cunego e sicuramente ci saranno Di Luca, Bruseghin, Pellizotti e Simoni che è sempre un “duraccio”. Se dovessi fare due nomi, direi Basso e Armstrong ma uno non corre da 2 anni, l’altro da 3. Damiano Cunego. Corse di un giorno o a tappe? Nelle corse di un giorno ha dimostrato di essere molto forte. Sicuramente non potrà mai vincere un Tour, al massimo potrà rivincere il Giro ma deve prepararsi specificatamente. Forse anche lui deve ancora decidere cosa vuol fare da grande. Ultima domanda su un giovane promettente, Vincenzo Nibali. Riuscirà tra qualche anno a competere per la maglia rosa finale? Io penso di si, ho grande fiducia in lui, è il nostro giovane più interessante per le corse a tappe. Quest’anno Nibali ha un progetto ambizioso, punterà al Tour e credo sia più adatto a lui rispetto al Giro, dato che va forte a cronometro e che preferisce salite non troppo dure. Penso che possa fare molto bene. E’ giovane, sta progredendo con lentezza ma progressivamente. Anche Ivan Basso ha fatto così. Spero e mi auguro che tra 3 o 4 anni possa essere tra i migliori al mondo nelle corse a tappe e possa vincere un Giro o un Tour. fonte:www.itasportpress.it


cancel58 - 15/12/2008 alle 15:47

Un paio di mesi fa, quando uscirono le prime indiscrezioni sulla corsa Rosa e sulla partecipazione di Armstrong avevo scritto che il prossimo Giro sarebbe stata una cartolina dell'Italia, e Armstrong il francobollo. C'è chi ha sviluppato l'argomento : Quanto questo Giro “turistico” d’Italia del centenario ha di ciclistico? Si toccheranno le principali città italiane, manca Palermo. Si pedalerà su percorsi più da bus turistici che da corse in bici: Lido di Venezia nella cronosquadre della prima tappa, Cinque terre nella cronometro individuale Sestri Levante-Riomaggiore, Costiera Amalfitana nella tappa Avellino-Napoli. Si toccheranno altre nostre vette da cartolina: Vesuvio, Fori Imperiali, Santa Croce, Torri degli Asinelli, Duomo di Milano, Arco di Traiano a Benevento. Poi ci saranno le tappe storiche, quella tutta milanese in cui si ripercorreranno le strade della prima tappa nella storia del Giro e la Cuneo-Pinerolo, sulle tracce dell’Airone Coppi e dei suoi cinque colli scalati in vertiginosa solitudine. E ci saranno anche le tappe per lo slow tourism, zone lontane dagli itinerari tradizionali da rivalutare in un’ottica di turismo fuori rotta: arrivo sull’Alpe di Siusi, sul Monte Petrano e sul Blockhaus. Insomma un Giro per tour operator e pacchetti a tema da vendere in blocco. Mancano tappe dal percorso riposante e non ci sono itinerari dove fare lavori di squadra. Le strategie conteranno pochissimo e tutto si ridurrà ad una corsa pazza per mettere bandierine su tracciati così affascinanti. La Gazzetta con Zomegnan in testa ha lanciato lo slogan: “Sarà il Giro delle Meraviglie”. Di pedali, controlli antidoping e strategie nessuno al momento se ne frega. I ciclisti hanno tutti risposto sull’attenti. Non possono fare diversamente, dato il loro scarso pedigree comportamentale (diplomatico più di così). I direttori generali hanno espresso qualche perplessità, soprattutto Saronni-Lampre, ma Bruyneel dell’Astana ha dato il suo beneplacito e tutti si accodano. Da parte sua Armstrong ha fatto di tutto per esserci perché farsi vedere sfrecciare sui luoghi delle “Vacanze Italiane” piace molto agli sponsor e ai milioni di telespettatori americani. Sarà un Giro dove si parlerà più del panorama che della fatica atletica e, senza dubbio, assolutamente mai degli aiuti chimici (perché rovinare questo spettacolo). Sarà un Giro che piacerà molto agli americani, ai giapponesi, agli australiani, ai russi. Chissà se piacerà agli italiani. A chi sa che dietro quei percorsi da favola c’è l’Italia che stiamo vivendo. www.agoravox.it

 

[Modificato il 15/12/2008 alle 15:56 by cancel58]


cancel58 - 15/12/2008 alle 16:40

Il siparo della Fenice di Venezia che si è alzato sabato sul Giro d'Italia 2009 ha confermato tante belle indiscrezioni su tracciato e partecipanti ma soprattutto ha lasciato un vuoto vergognoso. Il Giro "del Centenario", quello che si disputerà a distanza di un secolo dalla prima edizione si è voluto dimenticare dell'uomo che nel 1909 mise il proprio nome in cima all'albo d'oro. Si chiamava Luigi Ganna, veniva da Induno Olona e rimase celebre per quella frase, popolare ed epica al tempo stesso, bofonchiata al termine di quell'impresa a chi gli chiedeva cosa si provasse in un momento simile: «Me brüsa el cü». Un bruciore che oggi, a studiare il percorso del 2009, si trasferisce allo stomaco. Perché non è possibile che nel Giro più mediatico, strapompato, originale e condizionato (vedi la cronometro vallonata di 61 chilometri disegnata per compiacere sua maestà Lance Armstrong e la sua corte) ci si dimentichi volutamente di chi diede il via a tutto. In una competizione che prevede tappe di oltre 200 chilometri, passare per Induno Olona (senza neppure fermarsi) sarebbe dovuto essere un atto dovuto per chiunque abbia davvero a cuore le sorti e la storia di questa disciplina. Tanto più che in un momento di basso appeal per il ciclismo guardare alle bellezze e alle storie del passato sarebbe un tuffo nella salute. Tanto più che il territorio di Varese ha appena dimostrato tutto il suo amore, la sua passione, la sua capacità organizzativa per il mondo del pedale. Ma ormai siamo abituati alle scelte di RcsSport. Si va dove c'è profitto e con chi porta soldi, quindi tutti alla presentazione della maglia rosa disegnata da Dolce&Gabbana (spiegateci la differenza con le precedenti) e addio a storia, fatica, sudore... sport. Il ciclismo ha tanto da dimenticare: purtroppo si è partiti da una delle poche cose che andrebbe salvaguardata. La memoria fonte:www.varesenews.it sbaglio o si era parlato di un passaggio da Induno Olona?


Dreams - 15/12/2008 alle 17:48

Il Mortirolo diventerà fra qualche decennio una salita storica. Le Tre Cime di Lavaredo non saranno state scalate molte volte al Giro però per me sono più che storiche visto che sono state scenario di grandi giornate epiche.


mattewhawk23 - 15/12/2008 alle 20:31

pongo un rpobelam logistico:la maddalena non si può valicare a ora.alternative?Agnello nell'anno record di nevicate proprio su un colle dove già si son verificate valagne e nell'edizione che nticipa la scalata a metà maggio? dove passano?


cancel58 - 15/12/2008 alle 20:40

[quote][i]Originariamente inviato da mattewhawk23 [/i] pongo un rpobelam logistico:la maddalena non si può valicare a ora.alternative?Agnello nell'anno record di nevicate proprio su un colle dove già si son verificate valagne e nell'edizione che nticipa la scalata a metà maggio? dove passano? [/quote] Partenza simbolica a Cuneo e trasferimento ai piedi della Maddalena (versante francese) o Jausiers: da lì si partirebbe. L'unica soluzione possibile se si vogliono fare i quattro colli.


Carrefour de l arbre - 15/12/2008 alle 21:09

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] Io raffronto il chilometraggio del "tappone" del Blockhaus: mi è già andato di traverso lo zampone di Natale! [/quote] Ale, seganti sto post...ritroviamoci a parlarne a fine giro: scommettiamo che questa sarà la tappa decisiva del Giro 2009? diciamo che chi perde paga da bere :cincin: [/quote] mi prenoto per offrirtela, monsieur Kobram, ne sarei lieto, perchè sono piuttosto pessimista su questo Giro....:cincin:


Frank VDB - 15/12/2008 alle 22:39

[quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Riguardando il tracciato confermo la mia iniziale impressione: non riesco a digerire lo sconfinamento austro-elvetico :OIO [/quote] io, invece, raffronto la crono-monstre di Sestri e il chilometraggio del "tappone" del Blockhaus: mi è già andato di traverso lo zampone di Natale! [/quote] E a me non va giù ne la mediofondo (o percorso gourmet, su quelle distanze) del Blockhaus ne lo sconfinamento in Austria, soprattutto quando si lascia fuori il Sud. Rispondo a Subsonico (in ritardo, scusa) sulle discese della crono di Riomaggiore. La discesa dal Bracco verso Levanto, se la fanno dal versante che penso io, è facile nel primo pezzo (la picchiata verso il casello di Deiva Marina), poi si risale verso le Cave e il bivio di Bonassola. Da lì a Levanto sono 5-6 km di curve e controcurve, sebbene la strada sia larga. [Nota di cronaca: alla GF delle Cinque Terre del 2004 su quel tratto un amatore ci lasciò la vita, pioveva a dirotto e le bici erano incontrollabili. Ma questa è un'altra storia. Passiamo oltre.] La seconda discesa - preceduta da continui mangia e bevi su una stradina stretta stretta va da Volastra ai viadotti della Litoranea. E' una discesa di un paio di chilometri, ripida, stretta e tecnica. Ricordate il Basso del Mortirolo 2006? Non avrà certo un Simoni che li piloterà. Da fine discesa al traguardo saranno 4-5 km su larghi viadotti... Ma forse Cancel può integrare la mia descrizione.


Frank VDB - 15/12/2008 alle 22:42

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Ragazzi, se il Mortirolo oggi ha tutta questa considerazione è grazie a Pantani, non tanto per il valore intrinseco di esso. Ultimamente avete visto azioni spettacolari su questa salita? Io no davvero. Nessuno scatta perchè hanno tutti una paura fottuta di saltare. Se per un anno non lo propongono possiamo sopravvivere... [/quote] Concordo. E nel 2003 fece più sfracelli Faenza che lo Zoncolan...


piccolo san bernardo - 15/12/2008 alle 22:43

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mattewhawk23 [/i] pongo un rpobelam logistico:la maddalena non si può valicare a ora.alternative?Agnello nell'anno record di nevicate proprio su un colle dove già si son verificate valagne e nell'edizione che nticipa la scalata a metà maggio? dove passano? [/quote] Partenza simbolica a Cuneo e trasferimento ai piedi della Maddalena (versante francese) o Jausiers: da lì si partirebbe. L'unica soluzione possibile se si vogliono fare i quattro colli. [/quote] perdona la domanda apparentemente stupida,ma i quattro gatti di jausiers sanno di questa evenienza??Non sarebbe meglio la più grande barcellonette,oppure chiamare in causa l'allos o la cayolle per sostituire la Maddalena??:Od:


Bitossi - 16/12/2008 alle 08:36

Alla luce delle analisi sui percorsi, in particolare quelle di Cancel e VDB, "mi sorge spontanea" una considerazione sui manti stradali, conoscendo buona parte del tracciato di alcune tappe: - Crono 5 Terre... - Costiera Amalfitana... - Circuiti cittadini in linea e a cronometro (pavè, tombini, ecc.)... Non vorrei fare l'uccello del malaugurio, ma non c'è il rischio di qualche caduta di troppo? :doh: A questo proposito, non so se avete notato che spesso, in un rigurgito di nazionalismo, Cassani e il Bulba elogiano nelle telecronache l'asfalto medio delle strade italiane, paragonandolo a quello secondo loro più "scarso" delle strade francesi. Non è un paragone che fa a pugni con le sensazioni e le esperienze dirette di molti di noi, che hanno potuto provare entrambe?


meriadoc - 16/12/2008 alle 13:19

da it.sport.ciclismo "Caro direttore. Ieri è stato presentato il giro del centenario. Il prossimo della stessa importanza lo presenteranno tra un secolo. Io avrei alcune domande da farle: Perchè proprio nel giro del centenario non si arriva a Milano? Perchè proprio nel giro del centenario sono praticamente bypassate le dolomiti e le grandi montagne sopra i 2000mt? (Se lo immagina, direttore, il Wimbledon del centenario giocato sul cemento e con i cartelloni degli sponsor a bordo campo?) Perchè dopo tre anni nei quali era riapparso lo sterrato nel giro, col Finestre, col Catria, Col Plan de corones, proprio nel giro del centenario, il giro delle ricorrenze e del ritorno alle radici della corsa, lo sterrato viene ignorato? Ci si sarebbe aspettata una tappa tipo eroica e invece niente...) Anzi, si fa di peggio. Rinnegando la filosofia della bici come mezzo di difesa dell'ambiente, si fa asfaltare la stupenda sterrata del Catria per poter scendere da quel versante. Il tutto all'interno di una tracciatura della tappa che non poteva essere peggiore affrontando le salite dai versanti più scadenti. A proposito di versanti scadenti: Perchè una tappa ridicola, nell'anno che avrebbe dovuto ricordare le leggendarie cavalcate di oltre 300km dei primi giri, lunga soli 76km che sale al BlockHaus dal versante scadente? E perchè, in pratica, l'ultima settimana del giro del centenario sarà totalmente MORTA e contrassegnata da sole due salitelle? (appunto il BlockHaus versante ridicolo ed il Vesuvio, sul quale le uniche scintille si vedranno in caso di eruzione dello stesso) E perchè nei weekend (giorni di massimo ascolto visto che la gente in settimana lavora) non saranno mai programmate tappe importanti? (Non ci dovrebbe essere un attenzione per l'audience?) Forse perchè non ci sono tappe importanti? E Perchè nell'ultima settimana, nell'anno nel quale parrebbe aprirsi la possibilità di una maggiore visibilità del giro all'estero, si andrà a correre in zone remote degli appennini dove, già normalmente, è impensabile contare sulle folle (contorno fondamentale per la riuscita del prodotto televisivo) dei tapponi alpini (per densità di popolazione, viabilità e minore entusiasmo) figuriamoci ora visti gli scandali recenti? E Perchè programmare un insulsa Cuneo-Pinerolo, già anacronistica nel 1982, permanendo il rischio della chiusura della Maddalena e correndo quindi il rischio di fare una tappa sostitutiva piatta? Dato che le alternative Agnello, Fauniera, Sampeyre, in quel periodo saranno, a meno di miracoli, intransitabili. E perchè tutte quelle salite inutili, in tappe destinate a non mutare la classifica, messe lì solo per esasperare i velocisti e gli stessi uomini di classifica. Uomini di classifica costretti a focalizzare l'attenzione anche su tappe che invece dovrebbero permettere a questi ultimi di rifiatare e rilassarsi in attesa di dare battaglia nelle tappe chiave? Forse perchè l'unica tappa chiave è la crono delle 5 terre più favorevole ai discesisti che agli scalatori o ai cronoman? E perchè la cima Coppi del giro del centenario sarà in Francia, ininfluente e probabilmente deserta più della Casse? (E' un particolare, ma sono i particolari che in questa edizione andavano curati all'ennesima potenza). E' la presenza di Armstrong ad aver fatto scomparire le grandi pendenze da questo giro o questo è l'unico contributo (il meno auspicabile) alla tradizione dei primi giri? (l'anno scorso Plan, Marmolada, Mortirolo, Pampeago, Carpegna etc quest'anno il nulla se non si vogliono considerare i brevi muri romagnoli e marchigiani). Le domande continuerebbero ancora ma mi fermo adesso. Peccato direttore, perchè tra cento anni questo giro 'speciale' non sarà ricordato da nessuno e forse, questo è, tutto sommato, l'unico sollievo. "


Admin - 16/12/2008 alle 16:30

La questione dell'assenza delle grandi salite in questo Giro mi appassiona non poco. Secondo me Zomegnan ancora una volta ha fatto professione di realpolitik. Un Pantani in gruppo non c'è, per chi li mette a disposizione i Mortirolo e i Finestre? Per Cunego? Per Pellizotti? Per Sastre che non sa in che condizioni si presenterà? Per Simoni che avrà 38 anni? I migliori scalatori del Giro 2008 non ci sono: manca Contador, manca Riccò, manca Sella, manca Piepoli. E anche con loro in gioco, quest'anno che spettacoli abbiamo visto al Giro? Tutti insieme su Manghen e Giau, tutti insieme a Pampeago, tutti insieme sul Mortirolo, tutti insieme fino ai 5 km della Marmolada, per poi aizzare una battaglia che produsse distacchi di 5-6 secondi... E anche nel 2007, sullo Zoncolan ci siamo forse entusiasmati per lo spettacolo offerto dai protagonisti? È un caso che la tappa più bella del 2008 (Monte Pora) sia stata corsa su salite non mitologiche, né lunghissime, né durissime come altre? Allora Zomegnan pensa e ripensa e considera che tutto sommato, col materiale umano che ha a disposizione, non è il caso di forzare la mano con le montagnone. Invece ha Basso e Armstrong, e questo è il duello su cui deve puntare: e allora dentro la crono da 61 km, dentro salite da rapporto, dentro l'ultimo atto contro il tempo. Però il percorso lascia anche spazio alle scorribande di quelli che non sono primissimi favoriti per la rosa: penso a Di Luca, averlo in lizza fino alla fine anche solo per il podio porterebbe sul BlockHaus una marea umana che non invidierebbe nulla a quelle dolomitiche. Sulle altre questioni, i "dettagli" di peso (tipo Cima Coppi in Francia, sconfinamento in Austria e via discorrendo), convengo che si sarebbe dovuta fare molta più attenzione. Ma Zome ormai si vede come un manager, con degli obiettivi precisi da centrare: il romanticismo, se mai ce l'ha avuto, ora l'ha definitivamente chiuso nel cassetto.


robby - 16/12/2008 alle 17:17

Interessante considerazione Marco. In effetti negli ultimi anni han sempre fatto più spettacolo quelle salite da rapporto piuttosto che salite dalle pendenze esagerate. Lo Zome potrebbe tranquillamente aver pensato a tutto questo. io faccio una considerazione su Di Luca. Ricordo che Danilo all'indomani della notizia ufficiale che Lanza sarebbe venuto al Giro diceva "non mi interessa, non sarà il mio avversario in quanto io punterò alle classiche e a qualche tappa al giro".....e invece secondo me ora come ora pure lui qualche pensierino rosa lo sta facendo. Se consideriamo che ha vinto il giro 2007 "sfruttando" anche la forma delle classiche delle ardenne, nel 2009 potrebbe sfruttare questa forma ancora meglio. Il percorso mi sembra veramente ben disegnato per lui e quelle tappe di san martino di castrozza e Siusi sono disegnate a pennello per chi vuole provare a fare spettacolo e mettere fieno in cascina in classifica. La crono delle 5 terre un Di Luca in forma come quello del 2007 se la mangia...potrebbe addirittura giocare a sua favore vista la particolarità del percorso ma questo ovviamente sarà tutto da vedere. vuoi vedere che Zome ha pensato pure a questo??? Un Di Luca che dice che il giro non gli interessa..e invece lo Zome va a fare un giro che lo possa stuzzicare per benino. Danilo è uno che se in forma sa creare spettacolo e ha la tenacia che pochissimi hanno in gruppo, è uno di quelli (al ciclismo di questi giorni) che sa catalizzare più pubblico.


forzainter - 16/12/2008 alle 18:27

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] 4. Altra cosa negativa: sembra che il Giro schifi l'auditel. E visti i pochi dannati ma necessari soldini che girano ora nell'ambiente, un occhio di maggior riguardo agli ascolti andrebbe dato, no? Quindi sarebbe bene mettere nei fine settimana le tappe di maggior richiamo. E invece? La prima domenica un'anonima tappa a Trieste. Il primo sabato un arrivo a Bergamo senz'altro non per sprinter (se fanno Bergamo Alta. Se no, il colle del Gallo è troppo lontano) ma che davvero non rivoluzionerà la classifica generale. Il giorno dopo l'assurdo circuito amatoriale per Milano. Ecco, perdere una domenica in questo modo è allucinante. Allora tanto valeva chiudere in quel modo l'ultima tappa, senza emigrare a Roma. Almeno si sarebbe salvata la tradizione. Così invece, si butta la tradizione per una porcata. Ottima giornata per andare al mare, non perderemo niente. E il week end dopo? Due tappe al limite della sufficienza per contenuti tecnici e capacità di "segnare" il Giro. Quanto meno se si pensa che il lunedì ci sarà il tappone del monte Petrano. Di lunedì, capite? :no: Il pienone sul San Luca la domenica non compensa affatto queste scelte. Infine l'ultimo sabato, quello che una volta era quello decisivo: il Mortirolo, il Sestriere, Oropa... ricordate? No, stavolta si arriva ad Anagni... un autentico schiaffo. Non a Bonifacio VIII, ma a noi appassionati: il Vesuvio di venerdì e Anagni al sabato. Speriamo che almeno la crono finale, bella e suggestiva, si svolga in modo da terminare non all'ora delle partite, ma più tardi verso le 19.30, per attirare più pubblico e salutare il Giro con un bel tramonto romano. E' un suggerimento, chissà che qualcuno non lo prenda in considerazione. [/quote] Parole sante Sarà interessante vedere la Gazzetta se raffronterà i dati auditel 2004/2008 con quelli 2009 , poi ne vedremo delle belle Ma la Rai , con i soldi che paga , non riuscir a far imporre le tappe clou nel week end..(strano con Mediaset c'erano sempre..) Idem sulle strade , ma magari credono che di Martedi sull'Izoard o Vars (a piu' di 100 all'arrivo) ci saran migliaia di spettatori ? Percorso buono , sicuramente pero' mal posizionato


mattewhawk23 - 16/12/2008 alle 18:35

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] La questione dell'assenza delle grandi salite in questo Giro mi appassiona non poco. Secondo me Zomegnan ancora una volta ha fatto professione di realpolitik. Un Pantani in gruppo non c'è, per chi li mette a disposizione i Mortirolo e i Finestre? Per Cunego? Per Pellizotti? Per Sastre che non sa in che condizioni si presenterà? Per Simoni che avrà 38 anni? I migliori scalatori del Giro 2008 non ci sono: manca Contador, manca Riccò, manca Sella, manca Piepoli. E anche con loro in gioco, quest'anno che spettacoli abbiamo visto al Giro? Tutti insieme su Manghen e Giau, tutti insieme a Pampeago, tutti insieme sul Mortirolo, tutti insieme fino ai 5 km della Marmolada, per poi aizzare una battaglia che produsse distacchi di 5-6 secondi... E anche nel 2007, sullo Zoncolan ci siamo forse entusiasmati per lo spettacolo offerto dai protagonisti? È un caso che la tappa più bella del 2008 (Monte Pora) sia stata corsa su salite non mitologiche, né lunghissime, né durissime come altre? Allora Zomegnan pensa e ripensa e considera che tutto sommato, col materiale umano che ha a disposizione, non è il caso di forzare la mano con le montagnone. Invece ha Basso e Armstrong, e questo è il duello su cui deve puntare: e allora dentro la crono da 61 km, dentro salite da rapporto, dentro l'ultimo atto contro il tempo. Però il percorso lascia anche spazio alle scorribande di quelli che non sono primissimi favoriti per la rosa: penso a Di Luca, averlo in lizza fino alla fine anche solo per il podio porterebbe sul BlockHaus una marea umana che non invidierebbe nulla a quelle dolomitiche. Sulle altre questioni, i "dettagli" di peso (tipo Cima Coppi in Francia, sconfinamento in Austria e via discorrendo), convengo che si sarebbe dovuta fare molta più attenzione. Ma Zome ormai si vede come un manager, con degli obiettivi precisi da centrare: il romanticismo, se mai ce l'ha avuto, ora l'ha definitivamente chiuso nel cassetto. [/quote] Godo quando sento il nome di Casa:D(Monte Pora) attenzione ragazzi la nostra tappa aveva cmq una salita di 20 e arriva cmq a 1828 senza scordare che la pendenza della Presolana arriva al 16% in un tempo metereologico durissimo Savoldelli però aveva una discesa chiamata Vivione e come vi ho spiegato molte volte in confronto il Fauniera era facile. Se mi chiedessero dove si può battere Lance non avrei dubbi,riprtirei da quello che Paolo ha fatto e dal fatto che Lance aspetta la salita per sferrare l'attacco.Perchè non anticiparlo?rompergli le uova nel paniere?già dal croce d'aune e perchè no giù dall'Izoard.Certo se aspettiamo l'Alpe di Sisi e Blockhaus possiamo andare anche andar a fare un giro- Guardate Menchov 24 secondi nell discesa della Bonette non un eternità ma li si capi che non avrebbe vinto il Tour.Credo che se innervosito Lance sia debole.


Dreams - 16/12/2008 alle 19:08

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] Danilo è uno che se in forma sa creare spettacolo e ha la tenacia che pochissimi hanno in gruppo, è uno di quelli (al ciclismo di questi giorni) che sa catalizzare più pubblico.[/quote] Insieme a Simoni potrebbe essere il personaggio di rottura di questo Giro d'Italia pieno di gente diplomatica e attendista dell'ultima salita (Basso purtroppo è fra questi). E qualcuno deve dimostrare che si può dare scaccomatto ai due principali favoriti attaccandoli in massa e facendoli uscire di testa. Il pirata ci sarebbe riuscito bene. Vediamo Di Luca e company se proveranno ad usare un pò di fantasia vincente.


robby - 16/12/2008 alle 20:38

caro Pantaniano Dreams...Il pirata ci sarebbe riuscito bene, ma il Pirata era il Il Pirata...i suoi numeri non li vede nessuno oggi come oggi...nemmeno col cannocchiale :D @mattewhawk....adesso non esageriamo eh ;). Il Vivione è sì una discesa difficilissima, ma solo fino a qualche km prima di Schilpario e cioè per non più di di 8-9 km...il fauniera è una discesa difficilissima dalla vitta fino a Demonte per la bellezza di ben più di 20 km ;) La discesa del fauniera è ben più difficile di quella del Vivione ;)


Abajia - 16/12/2008 alle 20:55

Premesso che penso non si possa non concordare sul fatto che di Pantani in giro non ce ne sono, credo però che Simoni e Di Luca abbiano tutte le carte in regole per far saltare il banco. Non da soli, ovviamente, ma vedo alla grande un attacco combinato ad esempio proprio tra loro due (e magari qualcun altro), che in fin dei conti hanno interessi comuni e, nonostante siano chiaramente avversari, paradossalmente l'uno potrebbe essere utile all'altro più di quanto non possa esserlo un compagno di squadra. Questo, però, è verificabile solo con un attacco da lontano (oddio, magari non a 150 km dal traguardo, ma neppure 5), quindi ci vuole gente con le palle quadrate.


Frejus - 16/12/2008 alle 21:53

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] E a me non va giù ne la mediofondo (o percorso gourmet, su quelle distanze) del Blockhaus ne lo sconfinamento in Austria, soprattutto quando si lascia fuori il Sud. [/quote] Purtroppo non ho ancora analizzato bene il Giro per cui non posso dare un parere definitivo. Dal primo impatto devo dire che non mi entusiasma moltissimo e quoto al 100% le parole di Frank. Comunque io rimango di quelli del partito che la corsa spettacolare la fanno all'80% i corridori ed il resto lo fa il percorso. Questo fatto però mi preoccupa ancor di più. Se salirà in cattedra il Cow Boy non si vedranno di certo i fuochi d'artificio....


oronzo - 16/12/2008 alle 22:04

Cari amici, leggo del vostro disappunto e faccio fatica a non darvi ragione. Eppure mi dico, parafrasando il grande Adriano De Zan, la corsa la fanno i corridori. Ed è proprio questa, secondo me, la grande incognita o, se volete, la grande speranza del Giro del Centenario. Certo, se non succede niente di entusiasmante, Armstrong e Basso si giocheranno la maglia rosa nella crono ligure ma non posso credere che gli altri non tentino qualcosa prima, in quanto dopo potrebbe essere troppo tardi. Non c'è dubbio che il primo candidato a regalarci un Giro alternativo sia Danilo Di Luca. Il suo attacco nella tappa del Monte Pora, grazie anche ad uno splendido Savoldelli, è stato l'unico momento veramente emozionante del 2008. In assenza di sorprese, in presenza di un Giro stereotipato, Marzio Bruseghin potrebbe tranquillamente ripetere il podio dell'anno scorso.


maurofacoltosi - 16/12/2008 alle 22:45

[b]LE SALITE DEL CENTENARIO [/b] [b]4a TAPPA - PADOVA - SAN MARTINO DI CASTROZZA [/b] Salita della Rosina http://www.salite.ch/7937.asp Croce d'Aune http://www.salite.ch/croce5.asp San Martino di Castrozza http://www.salite.ch/rolle1.asp (arrivo a quota 1466) [b]5a TAPPA: SAN MARTINO DI CASTROZZA - ALPE DI SIUSI [/b] Passo Rolle (da San Martino) http://www.salite.ch/rolle1.asp Alpe di Siusi http://www.salite.ch/siusi1.asp [b]6a TAPPA: BRESSANONE - MAYRHOFEN [/b] Gerlospass http://www.salite.ch/gerlos.asp [b]8a TAPPA: MORBEGNO - BERGAMO [/b] Culmine San Pietro (dal bivio di Barzio) http://www.salite.ch/san18.asp Forcella di Bura http://www.salite.ch/bura.asp Solto Collina (fino alla Sella di Solto Collina) http://www.salite.ch/fonteno.asp Colle del Gallo http://www.salite.ch/gallo.asp Bergamo Alta (fino a Colle Aperto) http://www.salite.ch/bergamo.asp [b]10a TAPPA: CUNEO - PINEROLO [/b] Colle della Maddalena: http://www.salite.ch/maddalen1.asp Col de Vars http://www.salite.ch/vars1.asp Col d’Izoard http://www.salite.ch/izoard1.asp Briancon (Grand Gargouille) http://www.salite.ch/briancon.asp Monginevro http://www.salite.ch/monginev1.asp Sestriere http://www.salite.ch/sestrier.asp [b]11a TAPPA: TORINO – ARENZANO / GENOVA [/b] Castellania (fino al Passo Coppi) http://www.salite.ch/castellania.asp Passo del Turchino http://www.salite.ch/turchino2.asp [b]12a TAPPA: SESTRI LEVANTE - RIOMAGGIORE [/b] Passo del Bracco http://www.salite.ch/10310.asp Passo del Termine http://www.salite.ch/termine.asp [b]13a TAPPA: LIDO DI CAMAIORE - FIRENZE [/b] Montemagno (sarà scalato immediatamente prima del Pitoro) http://www.salite.ch/7664.asp [b]14a TAPPA: CAMPI BISENZIO – BOLOGNA (San Luca) [/b] Valico di Tolè http://www.salite.ch/10168.asp Bologna (San Luca) http://www.salite.ch/sanluca.asp [b]15a TAPPA: FORLI’ - FAENZA [/b] Passo dell’Eremo http://www.salite.ch/9486.asp Colle Albano (Cima Pozzo è un altro nome della salita) http://www.salite.ch/9309.asp Valico La Valletta http://www.salite.ch/8042.asp Monte Casale http://www.salite.ch/9800.asp Monte Trebbio http://www.salite.ch/trebbio.asp (fino al bivio di quota 570 + 0,3 Km al 7,8% per arrivare al GPM) [b]16a TAPPA: PERGOLA – MONTE PETRANO [/b] Monte delle Cesane http://www.salite.ch/8398.asp Monte Nerone http://www.salite.ch/8653.asp Monte Catria http://www.salite.ch/catria.asp Monte Petrano http://www.salite.ch/petrano.asp [b]17a TAPPA: CHIETI - BLOCKHAUS [/b] Blockhaus (a partire da Pretoro) http://www.salite.ch/blockhaus.asp [b]19a TAPPA: AVELLINO - VESUVIO [/b] Croce di Cava http://www.salite.ch/8573.asp Capo d’Orso http://www.salite.ch/10024.asp Picco Sant’Angelo http://img406.imageshack.us/img406/3105/piccopositanofy0.png Vesuvio http://www.salite.ch/9836.asp


antonello64 - 17/12/2008 alle 00:28

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] La questione dell'assenza delle grandi salite in questo Giro mi appassiona non poco. [/quote] sulla questione delle grandi salite hai perfettamente ragione: spesso e volentieri negli ultimi anni la grande montagna ha partorito il topolino. Perchè non ci sono più i fuoriclasse capaci di fare la differenza sempre e comunque quando la strada sale, perchè l'equilibrio regna sovrano e se casomai ci fosse qualcuno in grado rompere quest'equilibrio, oggi si corre più con la paura di saltare piuttosto che con la voglia di vincere, per cui tutti aspettano gli ultimi km della salita per provare a fare qualcosa. Ormai l'equazione grande salita=grande spettacolo è morta da un pezzo: paradossalmente potrebbe risultare più spettacolare una tappa non durissima proprio perchè gli atleti la corrono in maniera più sbarazzina, con più coraggio, con meno timore di andare in crisi. Noto però che c'è sempre una gran parte di tifosi che è convinta che solo sulle grandi salite o sulle grandi pendenze ci possa essere spettacolo. Quelle citate da Marco Grassi sono una buona parte, ma vogliamo parlare dal Giro 2006, osannato alla presentazione (proprio su Cicloweb) come uno dei giri più spettacolari di sempre perchè presentava praticamente tutte le grandi salite della storia? una noia mortale: per colpa di Basso, d'accordo, ma anche se non ci fosse stato lui lo spettacolo sarebbe stato alquanto carente (più o meno sulla falsariga del Giro di quest'anno). La grande salita crea attesa, questo si: che crei anche spettacolo è tutto da vedere.


Subsonico - 17/12/2008 alle 09:02

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Noto però che c'è sempre una gran parte di tifosi che è convinta che solo sulle grandi salite o sulle grandi pendenze ci possa essere spettacolo. Quelle citate da Marco Grassi sono una buona parte, ma vogliamo parlare dal Giro 2006, osannato alla presentazione (proprio su Cicloweb) come uno dei giri più spettacolari di sempre perchè presentava praticamente tutte le grandi salite della storia? una noia mortale: per colpa di Basso, d'accordo, ma anche se non ci fosse stato lui lo spettacolo sarebbe stato alquanto carente (più o meno sulla falsariga del Giro di quest'anno). La grande salita crea attesa, questo si: che crei anche spettacolo è tutto da vedere. [/quote] Bah, la selezione che c'è stata nel giro 2006 non l'ho più vista da nessuna parte.


Admin - 17/12/2008 alle 15:43

Caro Antonello, nell'analizzare un percorso bisogna in effetti valutare le presenze che ci saranno. A gennaio 2006, quando venne presentato quel Giro, il menu offriva il grande scontro Basso-Cunego, saltato l'anno prima per cagotti e mononucleosi varie, e se Basso aveva dimostrato al Tour di poter vincere un GT, anche Cunego all'epoca offriva ancora grandi garanzie sulle montagne. Quel menu offriva poi uno scalatore clamoroso come Rujano, esploso proprio al Giro 2005. Offriva un Simoni ancora in grado di tenere botta alla grande. Per non parlare poi di altri personaggi in grado di dire la loro in salita, a partire da Sastre (di cui non scopriamo certo oggi il valore) per finire a Scarponi e Pellizotti (che allora erano catalogati alla voce "buone promesse"). Insomma, visto il parterre che ci sarebbe stato, era facile entusiasmarsi per quel tracciato durissimo. Oggi invece si riparte con mille incognite, senza scalatori puri in grado di lottare per la vittoria finale (Pozzovivo farà miracoli nel 2009?), e quindi avrebbe molto meno senso di allora proporre un percorso durissimo. Per questo non trovo contraddizione tra l'essersi entusiasmati per il tracciato del Giro 2006, ed essere comunque soddisfatti da un Giro come quello del 2009, che di quello di 3 anni prima è l'esatta antitesi.


lolloso - 17/12/2008 alle 16:27

questo secondo me non è un giro durissimo, come in altre edizioni ma è un giro che si presta a molte iniziative chi avra una squadra buona secondo me potra fare grandi azioni come quella di DiLuca-Savoldelli l'anno scorso


stress - 17/12/2008 alle 17:30

Per quello che vale esprimo il mio giudizio sul percorso. Note positive: Crono dell Cinque Terre ultraatipica che non favorisce o sfavorisce pesantemente nessuno e tappa con arrivo a Monte Petrano che per me è disegnata perfettamente. Note negative: tutto il resto. Io non amo i velocisti ma in questo giro per loro c'è poco, troppo poco. Ci sono troppe tappe troppo corte. Perché mettere il Croce d'Aune che non serve a nulla e poi il giorno dopo non mettere nulla prima dell'alpe? Perché non fare le 2 tappe Austriache dopo S. Martino e poi rientrare in Italia in direzione alpe di Siusi? Cosa rappresenta la tappa con l'attraversamento dell'Engadina con annesso "Ridicolo" GPM in pianura sul Maloja? Non era meglio fare (esempio): S. Martino, Insbruk, Siusi, Morbegno (Mendola/Tonale/Aprica), Bergamo? Tappa dei 5 colli inutile. Mi ricordo benissimo la pascolata di tanti anni fa con vittoria finale (quasi di gruppo ma comunque erano almeno 50) di Saronni. Una delle 2 tappe Emiliane doveva essere per velocisti mentre l'altra (quella della domenica si capisce) bella dura dura. Tappa Abruzzese inutilmente corta (poi alla fine farà un sacco di danni alla classifica ma questo oggi non possiamo dirlo) e per giunta dopo la giornata di riposo. 40 Km in più con un'altra salita e salita finale da Roccamorice e non da Pretoro sarebbe stato molto meglio. La tappa del Vesuvio dovrebbe essere l'ultima occasione ma se la si fa con salita secca finale non vedo cosa si possa inventare uno che deve recuperare + di 1 minuto. Almeno Chiunzi e Agerola dovevano essere inseriti prima della salita finale. Crono finale troppo corta. O la si fa più lunga oppure (opinione personale) era meglio fare una tappa in linea con circuito finale da ripetere + volte nelle zone + belle (c'è solo l'imbarazzo della scelta) della capitale. Conclusione: Dopo attenta analisi boccio (senza se e senza ma) questo percorso. L'idea di disegnare un bel giro era buona. Il risultato no. Questa è la mia opinione.

 

[Modificato il 17/12/2008 alle 18:28 by stress]


Ottavio - 17/12/2008 alle 18:17

Qualche commento al percorso del Giro 2009: - lodevole la volontà di proporre qualcosa di nuovo dopo tanti giri "fotocopia; - il percorso è più facile degli anni passati; - la durissima crono lunga potrebbe già decidere il vincitore; - la tappa del Blockhaus è un pò "ridicola" ma credo farà grandi danni; - la Cuneo-Pinerolo è una classicissima, ma nel ciclismo moderno non fa grandi danni; - dirò una stupidaggine, ma in questo Giro mi sembrano più determinanti le discese delle salite. Penso che per questo Basso soffrirà molto, in particolare nella crono lunga.


antonello64 - 18/12/2008 alle 00:15

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Per questo non trovo contraddizione tra l'essersi entusiasmati per il tracciato del Giro 2006, ed essere comunque soddisfatti da un Giro come quello del 2009, che di quello di 3 anni prima è l'esatta antitesi. [/quote] Marco, io non ho parlato di contraddizioni, ma soltanto del fatto che secondo alcuni la grande salita è garanzia di spettacolo. Nel 2006 erano tutti convinti di questo; soltanto in 3 avanzammo qualche dubbio sul fatto che non era automatica l'equazione grande salita=grande spettacolo (per la cronaca gli altri due erano Claudiodance ed il grande Janjanssen). Il perchè era presto detto: ci fosse stato (come poi in effetti c'è stato) un corridore decisamente superiore, questi avrebbe scavato un baratro tra sè e gli altri; magari sarebbe stato entusiasmante per i tifosi del tizio in questione, ma gli spettatori neutrali di spettacolo ne avrebbero visto ben poco. Se invece ci fosse stato equilibrio, era molto probabile che avrebbe prevalso la paura di saltare per aria, e di conseguenza anche il più duro tappone si sarebbe ridotto ad una lotta negli ultimissimi km e basta. Beninteso questo non era automatico, ma non era automatico neanche il contrario come invece la stragrande maggioranza sosteneva. Nessuno mette in dubbio che le grandi salite offrano maggiori opportunità di fare spettacolo, ma maggiori opportunità non significano spettacolo certo: alla fin fine tutto dipende dalla forza, dalla voglia, dal coraggio dei corridori. E difatti negli ultimi 3 anni quasi tutte le tappe più attese si sono dimostrate abbastanza deludenti: se andiamo a ben guardare le tappe più entusiasmanti ci sono state nelle giornate in cui nessuno si aspettava granchè (tipo Madonna della Guardia 2007 oppure Presolana 2008). Però, nonostante ciò, ancora un bel mucchio di gente pensa che senza la grande salita non ci possa essere spettacolo. Per quanto mi riguarda, non mi strappo certo le vesti se al Giro 2009 non ci saranno le salite storiche, perchè sono fermamente convinto che lo spettacolo è una diretta conseguenza della forza e del coraggio dei corridori, non certo della pendenza della strada.


Alex05 - 18/12/2008 alle 12:31

Armstrong l’italiano, Correrà nel nostro Paese da aprile per preparare il Giro Per Lance il Giro del Trentino e tanti blitz sulle tappe rosa Il texano studia già le altimetrie: «Vorrei subito il rosa dopo la crono a squadre di Venezia. E mi piacerebbe anche che nell’Astana ci fossero Kloden e Leipheimer con me» Andrà a pedalare in anticipo sul Croce d’Aune, il Rolle, l’Alpe di Siusi, il Maloja, lo strappo di Bergamo alta, poi San Luca, Trebbio e le salite delle Marche BEPPE CONTI IL PIANO Armstrong è già pronto nei dettagli. Lance starà quasi un mese in Italia per preparare al meglio l’as­salto alla maglia rosa. Vuol vincere alla grande il Giro del Centenario. S’è fatto mandare dal diesse dell’A­stana, Alain Gallopin, pre­sente al vernissage alla Fe­nice di Venezia, le cartine dettagliate della corsa rosa. Le sta studiando. E dimostra di aver le idee chiarissime, da vero e proprio stratega, quello che a ogni stagione pensava soltanto a prepara­re il Tour de France, disinte­ressandosi di tutto il resto. Ma lo preparava con uno scrupolo e una precisione straordinari. IL TRENTINO Armstrong verrà in Italia a metà aprile, quasi un mese prima dell’av­vio da Venezia, previsto per sabato 9 maggio. Correrà il Giro del Trentino dal 22 al 25 aprile. Ma soprattutto an­drà in ricognizione nei punti chiave del tracciato. Vuol scalare in bicicletta tutte le montagne che ancora non conosce, per non farsi trova­re impreparato alla sfida con Basso e compagni. Arm­strong ha confessato a Bruy­neel e Gallopin: «Sarebbe belle indossare già la prima maglia rosa del Giro d’Italia vincendo la crono a squadre del Lido di Venezia. Siamo in grado di farcela, la squadra è fortissima, anche se al Giro non ci sarà Contador». TEAM Lance vorrebbe al suo fianco sia Leipheimer che Kloden, ma quest’ultimo sembra più intenzionato a correre il Tour de France an­zichè il Giro. Armstrong però insiste e spiega: «Le tappe chiave del Giro saranno la crono delle Cinque Terre e la tappa con arrivo in salita al Block Haus. Fra i sei arrivi in quota credo che sia quello il più difficile, per un motivo molto semplice. Saremo alle ultime battute, nella terza settimana e si dovrà scalare il Block Haus sino a 2 mila metri in una frazione di soli 80 km e dopo una giornata di riposo. E’ difficile sapere come reagirà il fisico di un atleta dopo un riposo alla terza settimana». In quanto alla crono delle Cinque Terre, i maligni so­stengono che Lance dopo tre stagioni di sosta e viaggian­do verso i 38 anni abbia già perso un po’ la memoria, se non la prestanza fisica. Da giorni infatti sta dichiarando di non aver mai disputato una crono su di una simile distanza, 61,7 km. E invece la vinse addirittura una pro­va contro il tempo così lunga, al Tour de France 2001, a tre giornate dalla fine, quando vestiva la maglia gialla e stava dominando per la ter­za volta consecutiva la Gran­de Boucle. Quel giorno da Montlucon a Saint Amand Montrond sui 61 km del tracciato, rifilò 1’39” al riva­le classico Jan Ullrich che chiuse al secondo posto sul podio a Parigi, a 6’44” dall’a­mericano. SESTRIERE «Una monta­gna che conosco bene al Giro - ha sorriso Armstrong - è quella di Sestriere, anche se sono passati quasi dieci an­ni. Vinsi infatti proprio su quel colle per la prima volta in montagna ed in maglia gialla al Tour ‘99. Conosco anche l’Izoard, ma in com­penso voglio scoprire tante altre insidie della corsa». Armstrong ha già fatto sape­re che per lui le tappe più difficili potrebbero essere quelle di montagna della pri­ma settimana, verso San Martino di Castrozza e poi verso l’Alpe di Siusi. Per il semplice motivo che verran­no affrontate a ritmi folli so­prattutto da parte di quei corridori che sanno già di non poter vincere il Giro ma cercano gloria di giornata nella fase d’avvio. Saranno quelle le salite da affrontare in ricognizione a fine aprile, il passo di Croce D’Aune e il Rolle, l’arrivo all’Alpe di Siu­si. Poi il finale della tappa di Chiavenna, scendendo dal Maloja. Il colle del Gallo e la scalata a Bergamo Alta a due passi dal traguardo in quella città. Una giornata intera la dedicherà a peda­lare sulle strade delle Cin­que Terre, affrontando in bi­ci ed in auto il passo del Bracco e quello del Termine, pronto a visionare con som­ma attenzione anche la pic­chiata finale della crono su Riomaggiore. SAN LUCA Poi si recherà a Bologna sul colle di San Lu­ca, in Romagna a visionare il Trebbio, nelle Marche per il tappone di Monte Petrano. Il Block Haus potrebbe far­selo spiegare dall’amico Merckx e poi comunque lo vedrà nella giornata di ripo­so, alla vigilia della vera sca­lata, il 26 maggio. Infine, aspettando la partenza da Venezia, il 4 maggio ci sarà un evento importante attor­no all’americano, legato alla sua Fondazione per la lotta contro il cancro. www.tuttosport.com


Alex05 - 18/12/2008 alle 12:32

PER LA CUNEO-PINEROLO Maddalena o l’Agnello? GLI ORGANIZZATO­RI del Giro d’Italia so­no in ricognizione in questi giorni sulle strade piemontesi del­la corsa del Centena­rio. Ieri hanno visiona­to nei dettagli il gran finale della Cuneo-Pi­nerolo e la zona del traguardo nella città piemontese. Confer­mata l’esistenza del problema di viabilità in territorio francese, nella discesa del Colle della Maddalena, il primo dei cinque leg­gendari passi di quella tappa, a causa d’una frana. E l’alternativa è davvero rappresenta­ta dal Colle dell’Agnel­lo che rimpiazzerebbe Maddalena e Vars in attesa di Izoard, Mon­ginevro e Sestriere. Ma vista la neve che sta cadendo in questi giorni sulle montagne cuneesi, chissà se sarà transitabile il colle del­l’Agnello a quota 2748 metri il 19 maggio prossimo. www.tuttosport.com


Alex05 - 18/12/2008 alle 12:34

Une forte équipe CAISSE D'EPARGNE sur le giro Joaquin Rodriguez, Oscar Pereiro et David Arroyo seront les chefs de file de l'équipe CAISSE d'EPARGNE sur le Tour d'Italie. Le vainqueur du Tour 2006 pourrait aussi participer à la grande boucle s'il retrouve son meilleur niveau après sa terrible chute sur le dernier Tour. www.velo-club.net


Bartoli - 18/12/2008 alle 13:20

Magari di nuovo JRO Senza sfiga potrebbe entrare nei 5


Subsonico - 18/12/2008 alle 17:09

[quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Magari di nuovo JRO Senza sfiga potrebbe entrare nei 5 [/quote] ...e con un po' più di convinzione nei propri mezzi.


robby - 18/12/2008 alle 17:20

Per la Cuneo Pinerolo ora come ora sono "uccelli per diabetici" :D sarà difficile che i nostri cugini francesi mettano apposto la Maddalena entro il 19 maggio anche perchè rimuovere una frana (anche se non so bene di che dimensioni è) non è cosa semplice soprattutto in un anno come questo dove la neve la sta facendo da padrona. Ulteriore incognita anche per l'alternativa Colle dell'agnello coe detto qualche post più un su...voglio proprio vedere come si fa a passare in cima all'agnello il 19 maggio..pressochè impossibile...a meno che non cominci a fare 30 gradi già ad inizio aprile. Chissà che si studierà Zome, son proprio curioso :yoga:


Bartoli - 19/12/2008 alle 00:56

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Magari di nuovo JRO Senza sfiga potrebbe entrare nei 5 [/quote] ...e con un po' più di convinzione nei propri mezzi. [/quote] Sul Mortirolo era là :cool:


cancel58 - 19/12/2008 alle 09:49

Battesimo in Provincia, questa mattina, per l’ottava tappa del 92° Giro ciclistico d’Italia: un evento annunciato, con grande battage di anteprima a Venezia, sabato scorso 13 dicembre. Dopo essere stata in laguna, la bicicletta è arrivata sulle montagne bergamasche. Il 16 maggio sarà un sabato speciale sulle nostre strade, dalla Val Taleggio a Bergamo, passando anche per il Colle Gallo, dove c’è il santuario mariano che ricorda il ciclismo e raccoglie segni di questo sport. Nella sala del Consiglio Provinciale, ad accogliere gli invitati alla “vernice” dell’ottava tappa – il Giro raggiunge l’anno prossimo l’edizione del centenario: la prima edizione fu infatti nel 1909 – c’erano il Presidente Valerio Bettoni, l’assessore al Turismo e allo Sport, Tecla Rondi; l’assessore alla Viabilità, Valter Milesi. Protagonista di primo piano la società che organizza la corsa rosea, Promoeventi, con Giovanni Bettineschi, sempre schivo dietro le quinte della grande corsa italiana; al suo fianco due prestigiosi nomi dello staff: Ivan Gotti e il campionissimo Felice Gimondi, icona del nostro ciclismo. C’erano inoltre Sergio Meda per la “Gazzetta dello Sport”, la macchina che fa viaggiare la carovana del Giro e Fabio Rustico, assessore allo Sport del Comune di Bergamo. Bettoni nel suo saluto ha onorato l’impegno degli organizzatori centrali e di quelli bergamaschi, con un pensiero di gratitudine per il regista nr. 1 della corsa, Angelo Zomegnan, radici bergamasche, impegnato in Spagna alla presentazione della Vuelta. “Ci siamo guadagnati la credibilità sul campo”, ha detto Bettoni, facendo riferimento al fatto che per la terza volta consecutiva il Giro arriva a Bergamo, prova di un’affidabilità sicura. “Ci si era imposti un trittico e così è stato, in un crescendo di coinvolgimento popolare e di entusiasmo, che si rinnoverà puntualmente il 16 maggio”. Da parte sua, Sergio Meda per la “rosea” ha rafforzato i numeri bergamaschi: quattro passaggi del Giro in sei anni sono un bell’attestato. Certo è, ha aggiunto, che si sono sanate dimenticanze precedenti. Poi ha insistito sulla garanzia di qualità tecnica della corsa sulle nostre strade, compiacendosi a sua volta con la Promoeventi. Tecla Rondi ha messo in evidenza l’importanza anche dal profilo della promozione turistica, in aggiunta al fattore sportivo. La tappa contribuirà a far conoscere, come sempre, luoghi e panorami del nostro territorio ad un pubblico che è la più solida cornice in ogni spostamento, da una regione all’altra. Quest’anno poi ci sarà anche una Maglia rosa griffata Dolce & Gabbana, un motivo di interesse in più, ciò che ha consentito una pronta battuta a Felice Gimondi: “Importante – ha detto il campione – è avere quel colore sulle spalle, poco importa se firmato. E in assoluto conta averla addosso l’ultima tappa”. L’assessore alla viabilità, Valter Milesi, dopo aver accennato ai suoi trascorsi ciclistici giovanili, ha accostato al bello dell’appuntamento l’impegno e la preoccupazione della Provincia per la sistemazione delle strade, specialmente in Val Taleggio: si assisterà comunque proprio in questa valle ad una discesa spettacolare. Fabio Rustico, come assessore allo sport, ha confessato di aver avvicinato e scoperto le altre discipline, oltre al calcio. E il ciclismo – ha affermato – è la disciplina che più di tutte si attaglia all’idendità bergamasca. Gotti e Gimondi, entrambi vincitori di due Giri a testa, hanno auspicato che dopo il trittico possa partire qualcosa di nuovo che tenga legato l’olimpo del ciclismo alle strade e ai paesi bergamaschi. Gimondi in particolare ha sostenuto che la tappa bergamasca si presta per qualche colpo di mano. Poi ha aperto una finestra con vista sul Tour: il 19 novembre scorso gli è stata mandata una lettera in cui si comunicano le “grandi chances” di Bergamo perché il Tour francese approdi a Bergamo nel 2010 o nel 2111. Si dice che se sono rose fioriranno. Per quel che si può intravedere, già ci sono i boccioli. fonte:www.agenfax.it


piccolo san bernardo - 19/12/2008 alle 20:41

Scusate,ma una Cuneo Pinerolo con l'agnello non risulterebbe eccessivamente lunga???:xxo


Pincoletto - 19/12/2008 alle 21:11

...in realtà sarebbe più corta di una decina di chilometri...;)


piccolo san bernardo - 19/12/2008 alle 22:42

Sicuro??:o


maurofacoltosi - 19/12/2008 alle 23:19

visto che han detto che il prossimo Giro si vincerà in discesa... ecco le planate del Giro 2009 b]4a TAPPA - PADOVA - SAN MARTINO DI CASTROZZA [/b] Salita della Rosina http://www.salite.ch/stretto.asp (primi 4 Km circa) Croce d'Aune http://www.salite.ch/croce4.asp [b]5a TAPPA: SAN MARTINO DI CASTROZZA - ALPE DI SIUSI [/b] Passo Rolle http://www.salite.ch/rolle.asp Passo di San Lugano http://www.salite.ch/san10.asp [b]6a TAPPA: BRESSANONE - MAYRHOFEN [/b] Felbertauern Tunnel http://www.salite.ch/7783.asp [b]7a TAPPA: INNSBRUCK - CHIAVENNA [/b] http://www.salite.ch/maloja3.asp [b]8a TAPPA: MORBEGNO - BERGAMO [/b] Culmine San Pietro (tratto Vedeseta - Culmine) http://www.salite.ch/culmine.asp Forcella di Bura http://www.salite.ch/bura1.asp Colle del Gallo http://www.salite.ch/gallo1.asp Bergamo Alta (fino a Colle Aperto) http://www.salite.ch/bergamo2.asp [b]10a TAPPA: CUNEO - PINEROLO [/b] Colle della Maddalena: http://www.salite.ch/maddalen2.asp Col de Vars http://www.salite.ch/vars.asp Col d’Izoard http://www.salite.ch/izoard.asp Monginevro http://www.salite.ch/monginev.asp Sestriere http://www.salite.ch/sestrier2.asp [b]11a TAPPA: TORINO – ARENZANO / GENOVA [/b] Castellania (fino al Passo Coppi) http://www.salite.ch/castellania1.asp Passo del Turchino http://www.salite.ch/turchino.asp [b]12a TAPPA: SESTRI LEVANTE - RIOMAGGIORE [/b] Colletta di Guaitarola http://www.salite.ch/10253.asp Riomaggiore http://www.salite.ch/7840.asp [b]13a TAPPA: LIDO DI CAMAIORE - FIRENZE [/b] Monte Pitoro http://www.salite.ch/7665.asp [b]15a TAPPA: FORLI’ - FAENZA [/b] Colle Albano (Cima Pozzo è un altro nome della salita) http://www.salite.ch/9310.asp Monte Trebbio http://www.salite.ch/9948.asp [b]16a TAPPA: PERGOLA – MONTE PETRANO [/b] Monte Nerone http://www.salite.ch/8334.asp Moria (tratto Pontedazzo – bivio Moria) http://www.salite.ch/8339.asp Monte Catria http://www.salite.ch/8397.asp [b]19a TAPPA: AVELLINO - VESUVIO [/b] Croce di Cava http://www.salite.ch/8586.asp Capo d’Orso http://www.salite.ch/10025.asp Picco Sant’Angelo http://img260.imageshack.us/img260/6046/piccosorrentoha7.png


piccolo san bernardo - 20/12/2008 alle 12:35

[quote][i]Originariamente inviato da Alex05 [/i] PER LA CUNEO-PINEROLO Maddalena o l’Agnello? GLI ORGANIZZATO­RI del Giro d’Italia so­no in ricognizione in questi giorni sulle strade piemontesi del­la corsa del Centena­rio. Ieri hanno visiona­to nei dettagli il gran finale della Cuneo-Pi­nerolo e la zona del traguardo nella città piemontese. Confer­mata l’esistenza del problema di viabilità in territorio francese, nella discesa del Colle della Maddalena, il primo dei cinque leg­gendari passi di quella tappa, a causa d’una frana. E l’alternativa è davvero rappresenta­ta dal Colle dell’Agnel­lo che rimpiazzerebbe Maddalena e Vars in attesa di Izoard, Mon­ginevro e Sestriere. Ma vista la neve che sta cadendo in questi giorni sulle montagne cuneesi, chissà se sarà transitabile il colle del­l’Agnello a quota 2748 metri il 19 maggio prossimo. www.tuttosport.com [/quote] beh,se non han sistemato la Maddalena per il tour,figuratevi se i mangia ranocchie lo fanno per il giro:D L'agnello il 19 maggio sarà bello che intransitabile ( a meno che il Zome si metta a spalar neve lui stesso:Od::Od:).....l'ha già detto mauro:forse è meglio far partire la frazione da Barcelonette o jausiers (facendo ciao con la manina alla Bonette di dietro,ma solo ciao:P)....o perché non osare e andare ancora più giù per affrontare l'allos??:Od:


oronzo - 20/12/2008 alle 13:13

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alex05 [/i] PER LA CUNEO-PINEROLO Maddalena o l’Agnello? GLI ORGANIZZATO­RI del Giro d’Italia so­no in ricognizione in questi giorni sulle strade piemontesi del­la corsa del Centena­rio. Ieri hanno visiona­to nei dettagli il gran finale della Cuneo-Pi­nerolo e la zona del traguardo nella città piemontese. Confer­mata l’esistenza del problema di viabilità in territorio francese, nella discesa del Colle della Maddalena, il primo dei cinque leg­gendari passi di quella tappa, a causa d’una frana. E l’alternativa è davvero rappresenta­ta dal Colle dell’Agnel­lo che rimpiazzerebbe Maddalena e Vars in attesa di Izoard, Mon­ginevro e Sestriere. Ma vista la neve che sta cadendo in questi giorni sulle montagne cuneesi, chissà se sarà transitabile il colle del­l’Agnello a quota 2748 metri il 19 maggio prossimo. www.tuttosport.com [/quote] beh,se non han sistemato la Maddalena per il tour,figuratevi se i mangia ranocchie lo fanno per il giro:D L'agnello il 19 maggio sarà bello che intransitabile ( a meno che il Zome si metta a spalar neve lui stesso:Od::Od:).....l'ha già detto mauro:forse è meglio far partire la frazione da Barcelonette o jausiers (facendo ciao con la manina alla Bonette di dietro,ma solo ciao:P)....o perché non osare e andare ancora più giù per affrontare l'allos??:Od: [/quote] Chiedo scusa anticipatamente se dico uno sproposito ma non sono esperto delle distanze nella Provincia Granda: una partenza stile Tour 2008 con il Col della Lombarda sarebbe fattibile o si andrebbe troppo a sud con un chilometraggio eccessivo? Secondo punto, ammessa e concessa la plausibilità chilometrica: il Col della Lombarda sarebbe transitabile il 19 maggio? Ringrazio anticipatamente per la lezione di geografia.


elisamorbidona - 20/12/2008 alle 13:20

oltre alla Lombarda i malcapitati si dovrebbero sciroppare anche la Bonette, poi Vars ecc. ecc.:D io riproporrei l'idea di una Cuneo-Pinerolo in versione tutta italiana, le salite ci sono anche di qua e si potrebbe inserirne un paio, come il Colletto di Montoso e il Pra Martino molto più vicino al traguardo.


oronzo - 20/12/2008 alle 13:52

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] oltre alla Lombarda i malcapitati si dovrebbero sciroppare anche la Bonette, poi Vars ecc. ecc.:D io riproporrei l'idea di una Cuneo-Pinerolo in versione tutta italiana, le salite ci sono anche di qua e si potrebbe inserirne un paio, come il Colletto di Montoso e il Pra Martino molto più vicino al traguardo. [/quote] Se ho ben capito, mi stai dicendo che, tra la Lombarda ed il Vars, è necessario scalare la Bonette, suppongo anch'essa impraticabile il 19 maggio. Dopodichè, concordando pienamente con te sull'auspicabilità di una tappa tutta italiana, resta il punto di fondo: o si ripropone la Cuneo - Pinerolo nella sua versione originale oppure, non essendo ciò possibile, si produce su un altro percorso la tappà più spettacolare possibile.


piccolo san bernardo - 20/12/2008 alle 14:20

[quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alex05 [/i] PER LA CUNEO-PINEROLO Maddalena o l’Agnello? GLI ORGANIZZATO­RI del Giro d’Italia so­no in ricognizione in questi giorni sulle strade piemontesi del­la corsa del Centena­rio. Ieri hanno visiona­to nei dettagli il gran finale della Cuneo-Pi­nerolo e la zona del traguardo nella città piemontese. Confer­mata l’esistenza del problema di viabilità in territorio francese, nella discesa del Colle della Maddalena, il primo dei cinque leg­gendari passi di quella tappa, a causa d’una frana. E l’alternativa è davvero rappresenta­ta dal Colle dell’Agnel­lo che rimpiazzerebbe Maddalena e Vars in attesa di Izoard, Mon­ginevro e Sestriere. Ma vista la neve che sta cadendo in questi giorni sulle montagne cuneesi, chissà se sarà transitabile il colle del­l’Agnello a quota 2748 metri il 19 maggio prossimo. www.tuttosport.com [/quote] beh,se non han sistemato la Maddalena per il tour,figuratevi se i mangia ranocchie lo fanno per il giro:D L'agnello il 19 maggio sarà bello che intransitabile ( a meno che il Zome si metta a spalar neve lui stesso:Od::Od:).....l'ha già detto mauro:forse è meglio far partire la frazione da Barcelonette o jausiers (facendo ciao con la manina alla Bonette di dietro,ma solo ciao:P)....o perché non osare e andare ancora più giù per affrontare l'allos??:Od: [/quote] Chiedo scusa anticipatamente se dico uno sproposito ma non sono esperto delle distanze nella Provincia Granda: una partenza stile Tour 2008 con il Col della Lombarda sarebbe fattibile o si andrebbe troppo a sud con un chilometraggio eccessivo? [/quote] Sai ho avuto anche io la stessa idea. Si potrebbe ripetere per intero la tappa Cuneo Jausiers del tour 2008,poi avviari verso Embrun,In questo modo si può raggiungere Briançon levando Vars ed izoard....ma poi,possibile che questa tappa non possa concludersi al sestrière....comunque ora vado a controllare su Virtual heart


Garda Bike - 20/12/2008 alle 14:30

Ormai il percorso della Cuneo - Pinerolo è quello, l'unica variante sarà solo nel caso il passaggio sul Colle della Maddalena non sia possibile, ovvero sostituendolo con il Colle dell'Agnello (che diventerebbe Cima Coppi), e poi Izoard, Monginevro e Sestriere prima dell'arrivo a Pinerolo. Con la Lombarda e la Bonette i km sono ben più dei 250 previsti dal percorso originale con il Col de Larche (la Maddalena). Se vogliamo fare una tappa più italiana (in caso di chiusura x neve dell'Agnello) come seconda alternativa, allora perchè non piazzare il Fauniera e il Sampeyre? Preciso che queste sono solo mie supposizioni in caso il Colle della Maddalena sia chiuso x la frana.

 

[Modificato il 20/12/2008 alle 14:33 by Garda Bike]


piccolo san bernardo - 20/12/2008 alle 14:35

Allora,se si arrivasse a jausiers via Bonette,basterebbe una leggera deviazione verso ovest per giungere a Chorges,indi Embrun,e percorrere la strada verso Briancon (basti vedere la Embrun-L'alpe d'huez dell'ultimo tour) senza vars ed Izoard....secondo me la tappa sarebbe simile,anche nel percorso sulle cartine. Siccome virtual heart non fa' queste cose,qualcuno mi calcolerebbe il chilometraggio in questo modo? Sempreché arriviano a questo caspita di Sestriere:OIO:OIO

 

[Modificato il 20/12/2008 alle 14:38 by piccolo san bernardo]


elisamorbidona - 20/12/2008 alle 15:51

mi sa che ormai le sedi di partenza e arrivo delle tappe siano più che sicure, con contratti firmati e tutto quel che segue da lì a meno di alluvioni (fate gli scongiuri per carità) non si scappa. Nella tappa italiana che farei io metterei il Sampeyre come prima salita percè se fosse impreticabile l'Agnello difficilmente lo sarebbe il Fauniera/Esischie. Forse il Sampeyre sì. Poi nei dintorni di Pinerolo le salite anche dure non mancano e le discese sono impegnative e tortuose come mi pare piaccia a Zomegnan. Puro fantaciclismo, non arrabbiatevi... magari sono soluzioni utili in caso di doppia chiusura di Maddalena e Agnello.


maurofacoltosi - 21/12/2008 alle 15:14

[quote][i]Originariamente inviato da lumacher [/i] Colle di Mediana (a proposito, da dove han tirato fuori questo nome??? Non esiste su nessuna mappa..) [/quote] Secondo il catalogo dei valichi stradali italiani si tratta del Passo di Iola.


mattewhawk23 - 22/12/2008 alle 09:27

[quote][i]Originariamente inviato da Garda Bike [/i] Ormai il percorso della Cuneo - Pinerolo è quello, l'unica variante sarà solo nel caso il passaggio sul Colle della Maddalena non sia possibile, ovvero sostituendolo con il Colle dell'Agnello (che diventerebbe Cima Coppi), e poi Izoard, Monginevro e Sestriere prima dell'arrivo a Pinerolo. Con la Lombarda e la Bonette i km sono ben più dei 250 previsti dal percorso originale con il Col de Larche (la Maddalena). Se vogliamo fare una tappa più italiana (in caso di chiusura x neve dell'Agnello) come seconda alternativa, allora perchè non piazzare il Fauniera e il Sampeyre? Preciso che queste sono solo mie supposizioni in caso il Colle della Maddalena sia chiuso x la frana. [/quote]divemterebbero 380 km!va beh che il giro è più duro ma la tappa dell'anno scorso al Tour fu massacrante già di suo vogliamo fare proprio i "dipiù"? pe me l'alterntiva può essere la scalata solo di sestriere e finestre sempre con arrivo a pinerolo anche se cosi si stravolgere la tappa


roberto79 - 22/12/2008 alle 11:52

Questo Giro mi intriga ma non mi convince del tutto allo stesso tempo. Spiego in maniera sintetica i motivi: MI Intriga, perchè il percorso è diverso da quello affrontato ogni anno, l'arrivo a Roma ci sta tutto. Gli appennini nella terza settimana pure. Non mi Convince del tutto perchè, La tappa del Blockhaus mi sembra sprecata, una salita del genere non si puo' affrontare in una semitappa... mi pare ridicolo, immaginate se l'avessero inserita in una tappa da 180-190 km con due salite medie da affrontare in precedenza... Non mi convince neanche la Cuneo-Pinerolo con un arrivo lontanissimo dall'ultima salita che consentirà a tutti gli uomini di classifica di arrivare in gruppetto.... Non mi convince la tappa a circuito di Milano. Va bene arrivare a Milano ma fare una tappa a circuito mi pare eccessivamente ripetitiva... Non mi convince quella Crono di 60 km... E' un favore troppo grosso ai Cronoman, già sappiamo che il Giro si deciderà in questa tappa probabilmente e che nessuno scalatore potrà vincere questo giro... Nel complesso le premesse erano buone, ma a percorso visto sono piu' pessimista che ottimista. Sarà l'eventuale spettacolo sulle montagne a farmi ricredere.... :pss:


oronzo - 30/12/2008 alle 12:27

Ricognizione del 27 dicembre - 3° tappa del Giro d'Italia - Grado/Valdobbiadene La 3° tappa del Giro d’Italia 2009 da Grado a Valdobbiadene non presenta alcuna difficoltà altimetrica nei primo 128 km fino a Conegliano. Superato questo punto, in compenso, gli ultimi 72 km sono costituiti da una serie continua di saliscendi su strade strette che frazioneranno giocoforza il gruppo che non avrà mai spazio fisico per compattarsi se non nel lungo rettilineo finale, 4 km, in leggera ma costante salita. All’uscita da Conegliano, la corsa s’inerpica subito verso San Pietro di Felletto, 200 metri di dislivello in poco più di 3 km con 6 classici tornanti, per poi superare le successive due piccole asperità di Miane e Col San Martino in un mangia e bevi non dissimile dai tre capi (Cervo, Berta e Mele) della Milano San Remo. Dopo l’ultimo strappo si scende in picchiata su Solighetto con due tornanti a 180° per poi aggirare Pieve di Soligo puntando su Follina e Vidor. Le pendenze si sono addolcite ma la strada continua ad essere uno stretto susseguirsi di curve mai del tutto piane. Superato Vidor si entra finalmente nel lungo rettilineo d’arrivo in costante ascesa fino al primo passaggio sotto il traguardo. Mancheranno a questo punto 22 km all’arrivo. Appena superato lo striscione d’arrivo la corsa riprende a salire in costa verso il Gran Premio della Montagna di San Pietro distante poco più che 3 km. La pendenza è abbordabile, 5%, la strada, stretta e tortuosa, meno. Di nuovo il gruppo sarà costretto ad allungarsi in un serpentone dove chi resterà indietro potrebbe non avere più spazio per recuperare. Infatti, pochi metri dopo il GPM la strada piega a destra e comincia a scendere in modo molto marcato, tratti anche superiori al 10%. Sarà difficile tenere il gruppo unito e quasi impossibile per le squadre dei velocisti organizzare un treno. A 4 km dall’arrivo, raggiunta nuovamente Vidor dopo 10 km di curve veloci, si rientra nel lungo rettilineo finale. Ma, a quel punto, i giochi potrebbero essere fatti ed è verosimile che un gruppo ristretto di una ventina di corridori si giochi la vittoria di tappa.


oronzo - 30/12/2008 alle 12:39

Ricognizione del 27 dicembre - 4° tappa del Giro d'Italia - Padova/San Martino di Castrozza La 4° tappa del Giro d’Italia 2009 da Padova a San Martino di Castrozza si divide in due parti ben distinte. Dei 165 km in programma, i primi due terzi sono un lento avvicinamento alla fase decisiva con la corsa che piega prima a nord – ovest fino a Marostica per poi, una volta superata La Rosina, puntare ad est attraverso Bassano del Grappa ed Asolo fino a Cornuda. Qui il percorso devia dritto a nord e, lambendo il circuito finale della tappa precedente, risale il corso del Piave fino a Feltre. A questo punto mancheranno 55 km all’arrivo e si entrerà nel vivo dell’azione. E’ possibile che davanti ci sia una fuga e, in tal senso, non va sottovalutata la composizione dei battistrada in funzione dell’eventuale supporto tattico che questi potranno dare ai rispettivi capitani nelle battute finali della tappa. A Pedavena comincia la salita del Croce d’Aune. Non un moloch ma comunque la prima montagna vera del Giro 2009. Duri i primi 3 km, tutti intorno al 10% con un rettilineo lungo che non lascia tempo per prendere fiato non dissimile, seppur in piccolo, da quello tremendo del Fedaia fino a Capanna Bill. Poi, le pendenze si smorzano ed i corridori diventeranno ancor più protagonisti visto che il rientro, o meno, di chi ha perso contatto nei primi tornanti dipenderà esclusivamente dal ritmo di chi sta in testa. Dopo che la pendenza si accentua nuovamente nell’ultimo km, si scollina per quella che potrebbe essere la fase decisiva della tappa. La discesa su Ponte d’Oltra, infatti, è ben più difficile della salita. Pendenze più marcate, curve ripetute a 180° e continui restringimenti della sede stradale in coincidenza con i passaggi nei centri abitati impegneranno i riflessi dei ciclisti ben più della ascesa. Chi saprà rischiare, magari partendo all’ultimo km di salita, potrebbe anche trovarsi a fine discesa con un discreto gruzzoletto di vantaggio. Sono 17 i km di falsopiano al 3% che separano Ponte d’Oltra da Fiera di Primiero da dove inizia la salita del Passo Rolle. Per un fuggitivo solitario potrebbero essere troppi contro un gruppo che si riuscisse a riorganizzare al termine della discesa. Ma se i fuggitivi saranno due, o ancor meglio tre, e davanti potessero raccogliere gregari mandati in avanscoperta, la monotona e costante ascesa fino a San Martino di Castrozza, 13 km al 6%, potrebbe produrre distacchi non meno pesanti da quelli che segnarono il Giro del 2003 in occasione del primo arrivo in quota al Terminillo.


babeuf - 30/12/2008 alle 15:33

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Non mi Convince del tutto perchè, La tappa del Blockhaus mi sembra sprecata, una salita del genere non si puo' affrontare in una semitappa... mi pare ridicolo, immaginate se l'avessero inserita in una tappa da 180-190 km con due salite medie da affrontare in precedenza...[/quote] hai ragione, affrontata dopo due salite dure avrebbe potuto fare sfracelli in classifica. Messa in questo modo la cosa è imprevedibile, la salita verrà fatta veramente a tutta perchè la tappa e breve e i distacchi potrebbero crearsi lo stesso. [quote]Non mi convince neanche la Cuneo-Pinerolo con un arrivo lontanissimo dall'ultima salita che consentirà a tutti gli uomini di classifica di arrivare in gruppetto....[/quote] eh già, è stata preferita la tradizione allo spettacolo. Come ha ben sintetizzato Ivan Basso, "è il giorno dove si può perdere il Giro, non vincerlo". [quote]Non mi convince la tappa a circuito di Milano. Va bene arrivare a Milano ma fare una tappa a circuito mi pare eccessivamente ripetitiva...[/quote] beh stiamo sempre parlando di un circuito in una città splendida... ok, potrà sembrare ripetitivo, però immagino che per chi andrà ad assistere sarà un bello spettacolo. E l'ambientazione della tappa è davvero suggestiva. [quote]Non mi convince quella Crono di 60 km... E' un favore troppo grosso ai Cronoman, già sappiamo che il Giro si deciderà in questa tappa probabilmente e che nessuno scalatore potrà vincere questo giro... [/quote] E qui non sono minimamente d'accordo. Una crono di 60 km con due salite non è assolutamente una tappa per cronomen puri o per passistoni. è vero, le due salite non sono durissime, non sono per scalatori puri, ma sempre di salite si tratta. Guarda, se pensi che in questo Giro ci saranno tre crono, di cui cronosquadre (in cui uno scalatore in un'ottima squadra può tranquillamente limitare i danni), minicrono a Roma (bellissima) all'ultimo giorno (dove penso che uno scalatore perderà massimo 40-60"), maxicrono di 60km ma non tutta piatta, ma con due salite non durissime ma che comunque spezzano il ritmo, ti rendi conto che tutto ha fatto Zomegnan meno che svantaggiare gli scalatori. Certo, avrebbe potuto fare un percorso più duro e con più montagne (e io sarei stato il primo a esserne felice), ma ha preferito non esagerare in nome dell'equilibrio e di uno spettacolo basato non sulla durezza del percorso (che comunque non è facile) ma sulla fantasia e il coraggio dei corridori. E mi sembra una scelta più che rispettabile.


cyclingteam2001 - 30/12/2008 alle 15:40

MILANO, 30 dicembre 2008 - Meno pandoro, più chilometri. Damiano Cunego pesa 62 chili: un anno fa era a 64. "E neanche un giorno di vacanza: ho fatto il trasloco nella nuova casa". A 27 anni, il leader della Lampre è pronto alla stagione della maturità. Cunego, come si allena? "Ho iniziato con le corse a piedi: mi ricordano i tempi d'oro da ragazzino (3° agli Studenteschi '98, ndr). Il 1° dicembre prima uscita in bici, e 2-3 volte alla settimana la palestra: potenziamento della schiena, esercizi a corpo libero". Dove va a pedalare? "Scendo in macchina a valle, e a Stallavena incontro Caucchioli, Marzano, Bellotti. Via verso il Garda: anche 4 ore e mezza". Meno risotti, in questo inverno. "Mia moglie Margherita è bravissima, soprattutto risotto al radicchio e amarone. Non ho mai fatto il bis. Gli altri anni facevo fatica a ingranare, e stavolta mi sono lasciato andare di meno a tavola. Più maturi, più stai attento". A proposito di tavola: ha incontrato Gilberto Simoni a una festa di beneficenza a Milano e... "E abbiamo fatto pace. Hanno cominciato le mogli a parlare, Margherita ha preso in braccio Clarissa, la terza figlia di Gilberto, e così, una parola dopo l'altra, si è ricucito tutto". Dopo gli insulti al Giro 2004. "Non è stato immediato. Pian piano, mezzo segnale alla volta, e ora è tutto tranquillo tra noi. Sono anche passati 4 anni, si cresce, si matura. E con Gilberto si è parlato di Giro". Lei ha deciso di correrlo? "Manca solo qualche dettaglio, ma dovrei proprio esserci, è il Giro del Centenario. Con Gibo si è discusso di alleanze. Sì, un patto per contrastare Basso e Armstrong". Ah, questa è interessante. "Ivan e Lance faranno blocco comune, per la loro amicizia e il modo di correre. Noi scalatori dobbiamo cercare una contromossa. Gilberto conosce meglio di tutti le strade del Giro: il percorso del 2009 mi ispira trabocchetti e attacchi". Il rientro di Armstrong? "Lance andrà molto forte. E' vero che non corre da tre anni, ma quando si mette in discussione non sbaglia. Se viene al Giro, viene a colpo sicuro, non per fare 7° o 8°" . La emoziona sfidarlo? "Sapete quante volte ci siamo incontrati? Una sola. Settimana Catalana 2003, arrivo in salita: io 19° e lui 24°. Ero al secondo anno, per me un grande motivo di orgoglio, mi sembrava di aver fatto un'impresa". E Contador? Anche per lei è il ciclista dell'anno? "Sicuramente, ha vinto il Giro e la Vuelta. C'è una bella intesa tra noi, c'è grande rispetto. Lui è forte in bici e un bravo ragazzo, simpatico, disponibile. Siamo quasi coetanei (lo spagnolo ha 26 anni, ndr), lui più portato per i grandi giri, io anche per le classiche". I suoi obiettivi del 2009? "Liegi-Bastogne-Liegi, Giro e Mondiale a Mendrisio". Sarà sua l'eredità di Bettini? "Spero di sì. Negli ultimi due anni, la maglia azzurra mi ha dato tanto. Il secondo posto a Varese è stato importante, e il c.t. Ballerini si può fidare". Le mancherà il livornese? "Sarà dura abituarsi a non vederlo più in gruppo. Avevamo un rapporto molto buono. Tornare? No, mi ha assicurato che non tornerà". Il suo miglior ricordo? "Quando gli chiedevano di me, Bettini si illuminava. Le sue non erano parole scontate. Mi ha sempre dato fiducia". Ora potrà sfidarlo a rally. "Sì, ci ho pensato. Nel 2009 farò anch'io il rally di Monza, con il team di Guglielmo Nicelli. Forse a Bettini la passione gliel'ho trasmessa proprio io". L'iridato Ballan, suo compagno di squadra, si è comprato la Ferrari 430. "L'ho anche guidata in un piazzale. Non mi rendevo conto di quanto rumore facesse. Alessandro era al mio fianco, e qualche curva a tutta, come si deve, l'ho fatta...". Lei la comprerà una Ferrari? "No, preferisco investire nel mattone. Se devo guidare qualche macchina speciale, me la faccio prestare". Fonte:Gazzetta dello Sport


babeuf - 31/12/2008 alle 10:25

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Non mi convince quella Crono di 60 km... E' un favore troppo grosso ai Cronoman, già sappiamo che il Giro si deciderà in questa tappa probabilmente e che nessuno scalatore potrà vincere questo giro... [/quote] Leggi la descrizione del percorso fatta da BASSO: "Sono rimasto impressionato — confida Ivan — perché è una crono veramente difficile, fa paura. I primi 27 km sono tutti da spingere, perché sono in salita sul Bracco o in falsopiano. Poi ci sono 7 km di discesa molto molto tecnica e impegnativa. Il successivo chilometro e mezzo è l’unico in pianura di tutta la tappa, perché dopo inizia la seconda salita, il passo del Termine. Non si scherza, sono 6-7 km di salita vera che immettono in un altro falsopiano di 10-12 km. A seguire 2 km di discesa veramente pericolosa e il finale in leggera salita". "Le due discese sono da specialisti. In totale sono 9 km, ma gli altri 52-53 sono tutti da spingere e qui si farà la grande differenza. Anche perché è una crono di 1h30’-1h35’ se non ci sarà vento. Lunghissima. Nella mia vita non ne ho mai fatta una così impegnativa. Non si può pedalare così tanto tempo "a tutta" e le discese sono l’unico momento per tirare un attimo il fiato. Anche il mezzo avrà una parte importante, per questo la Cannondale mi sta studiando una bici speciale: qui non si può usare l’assetto della prima e della terza crono". (gazzetta.it) Pensi ancora che sia una crono che avvantaggia i cronomen? In una crono di 1 ora e mezza (!!!) con salite, discese e pochissima pianura (1.5km!!!) la posizione aerodinamica e i rapportoni da spingere in pianura non contano assolutamente niente. Quello che conterà secondo me è:[list] [*]la forma, le energie a disposizione, il fondo vista la lunghezza (e vabbè, sfondiamo una porta aperta :D) [*]la capacità di gestirsi lungo tutti i sessanta chilometri della prova (fondamentale). una crono di un'ora e mezza penso che non si facesse da decenni in un GT, i corridori sono assolutamente impreparati a una prova di questo tipo. Fondamentale quindi studiare a tavolino il percorso (come sta facendo Ivan) e decidere in anticipo e con intelligenza come distribuire lo sforzo. Chi esagera nei primi 30km rischia di beccarsi 5 minuti all'arrivo. [*]saper andare anche in discesa, perchè ci sono molti tratti tecnici e un non-specialista rischia di pagare caro (1-2'). E quindi Ivan se vuole ottenere un buon risultato deve assolutamente provare e riprovare le due discese sul percorso. [/list] In conclusione, tutto mi sembra meno che una crono pensata per gli specialisti. Tante curve, salite e discese, pochissima pianura: la classica crono pensata per far perdere a gente come Di Luca e Cunego meno terreno possibile.


MDL - 09/01/2009 alle 10:15

Anche Denis Menchov tra i grandi che puntano al Giro Il Giro del Centenario si arricchisce di un altro grande protagonista: il russo Denis Menchov, uomo di punta della Rabobank per le gare a tappe, si schiererà al via da Venezia ben deciso a far meglio del quinto posto con cui ha chiuso (a 3’ 37” dal vincitore Alberto Contador) l’edizione 2008 del Giro. Menchov nell’occasione è stato bersagliato dalla sfortuna, con una caduta nei primi giorni di gara che ne ha limitato le prestazione. Il vincitore di due Vuelta a España (2005 e 2007) ha intenzioni serissime: “Dopo aver partecipato al Giro lo scorso anno ho cambiato totalmente idea su questa corsa; mi è piaciuta tantissimo per i percorsi, che non sono mai monotoni, per il clima di quel periodo, per me ottimale, e per la passione della gente. L’anno passato mi sono presentato in condizioni buone ma non al top, temevo di accusare un calo in vista del Tour. I risultati della stagione 2008 mi hanno insegnato che si possono disputare due grandi Giri ad alto livello e mi pare che altri miei colleghi la pensino così. Desidero presentarmi alla partenza del Giro 2009 in condizioni di forma migliori rispetto al 2008 per inseguire decisamente il podio; aggiungo che il percorso di questa edizione è molto più adatto alle mie caratteristiche”. Con Denis Menchov si fanno sempre più numerosi i vincitori di grandi Giri presenti alla “corsa rosa” del Centenario in programma dal 9 al 31 maggio prossimo, per l’organizzazione di Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport. Saranno infatti al via 8 atleti che hanno vinto ben 16 edizioni di Giro, Tour e Vuelta, di seguito elencati: Lance Armstrong, 7 Tour de France Denis Menchov, 2 Vuelta a España Gilberto Simoni, 2 Giri d’Italia Carlos Sastre, 1 Tour de France Ivan Basso, 1 Giro d’Italia Damiano Cunego, 1 Giro d’Italia Danilo Di Luca, 1 Giro d’Italia Stefano Garzelli, 1 Giro d’Italia (tuttobiciweb.it) gran bella notizia...menchov è un fuoriclasse che, quando è in forma, non ha paura di attaccare (certo se la smettesse di cadere :Od: )


Trullovolante - 09/01/2009 alle 15:14

[quote][i]Originariamente inviato da MDL [/i] Con Denis Menchov si fanno sempre più numerosi i vincitori di grandi Giri presenti alla “corsa rosa” del Centenario in programma dal 9 al 31 maggio prossimo, per l’organizzazione di Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport. Saranno infatti al via 8 atleti che hanno vinto ben 16 edizioni di Giro, Tour e Vuelta, di seguito elencati: Lance Armstrong, 7 Tour de France Denis Menchov, 2 Vuelta a España Gilberto Simoni, 2 Giri d’Italia Carlos Sastre, 1 Tour de France Ivan Basso, 1 Giro d’Italia Damiano Cunego, 1 Giro d’Italia Danilo Di Luca, 1 Giro d’Italia Stefano Garzelli, 1 Giro d’Italia (tuttobiciweb.it) [/quote] Escludendo Garzelli, che non farà classifica, è bello pensare che c'è una possibilità per la quale i primi 7 posti della generale potrebbero essere occupati da quei grandi campioni(e non dimentichiamoci che potrebbe esserci anche Evans). Faccio fatica a ricordare una top-ten così prestigiosa nelle corse a tappe degli ultimi anni (Tour compreso, ovviamente), questo sempre nell'ipotetica ma possibile condizione che quei big disputino il Giro al massimo delle loro potenzialità.


oronzo - 09/01/2009 alle 23:38

[quote][i]Originariamente inviato da Trullovolante [/i] [quote][i]Originariamente inviato da MDL [/i] Con Denis Menchov si fanno sempre più numerosi i vincitori di grandi Giri presenti alla “corsa rosa” del Centenario in programma dal 9 al 31 maggio prossimo, per l’organizzazione di Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport. Saranno infatti al via 8 atleti che hanno vinto ben 16 edizioni di Giro, Tour e Vuelta, di seguito elencati: Lance Armstrong, 7 Tour de France Denis Menchov, 2 Vuelta a España Gilberto Simoni, 2 Giri d’Italia Carlos Sastre, 1 Tour de France Ivan Basso, 1 Giro d’Italia Damiano Cunego, 1 Giro d’Italia Danilo Di Luca, 1 Giro d’Italia Stefano Garzelli, 1 Giro d’Italia (tuttobiciweb.it) [/quote] Escludendo Garzelli, che non farà classifica, è bello pensare che c'è una possibilità per la quale i primi 7 posti della generale potrebbero essere occupati da quei grandi campioni(e non dimentichiamoci che potrebbe esserci anche Evans). Faccio fatica a ricordare una top-ten così prestigiosa nelle corse a tappe degli ultimi anni (Tour compreso, ovviamente), questo sempre nell'ipotetica ma possibile condizione che quei big disputino il Giro al massimo delle loro potenzialità. [/quote] Forse Garzelli non "riuscirà" a fare classifica ma ti assicuro, avendo parlato con Stefano di persona, che ne ha tutta l'intenzione. Non a caso questo Giro finisce esattamente nel punto in cui iniziò quello del 2000.


Bartoli - 10/01/2009 alle 00:14

Denis :IoI


piccolo san bernardo - 10/01/2009 alle 00:16

[quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] Forse Garzelli non "riuscirà" a fare classifica ma ti assicuro, avendo parlato con Stefano di persona, che ne ha tutta l'intenzione. Non a caso questo Giro finisce esattamente nel punto in cui iniziò quello del 2000. [/quote] e questo lo farà andare più veloce?


simone89 - 11/01/2009 alle 13:07

io credo che garzelli volendo può anche arrivare tra i primi 5 al giro e non escludo il podio....... però deve aver coraggio e saper attaccare anche in tappe di medio montagna e la squadra per farlo credo che c'è l'abbia......... e poi è piuttosto veloce e potrebbe guadagnare molto con gli abbuoni....... però credo che se aspettano sempre e cmq la salita finale senza tentare qualcosa prima allora diventa molto difficile..........


Bartoli - 11/01/2009 alle 15:31

Se entra nei 20 Garzelli è una vittoria per lui


simone89 - 11/01/2009 alle 15:33

[quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Se entra nei 20 Garzelli è una vittoria per lui [/quote] beh adesso non esagerare.......


Dreams - 11/01/2009 alle 16:18

Garzelli, come corridore da alta classifica, è finito da almeno cinque anni. Ad essere realisti può vincere una o due tappe (come nel 2007) ma dire che può arrivare nei 5 nella classifica finale (con quel cast) è come dire che il Taranto può vincere il campionato di serie A entro il 2015.


Bartoli - 12/01/2009 alle 12:07

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Se entra nei 20 Garzelli è una vittoria per lui [/quote] beh adesso non esagerare....... [/quote] Per me i primi 10 se li sogna Come detto qua sotto, è finito dal 2004 per l'alta classifica, può però ritagliarsi un buono spazio come 2 anni fa Chi lo vede sul podio ha cognizione di quello che dice? Voglio vedere "er tigrotto" nella crono di 60 km :Od:


oronzo - 12/01/2009 alle 20:16

Più va avanti il nostro dibattito, più emerge quello che sarà il tema del Giro del Centenario: attendisti contro interventisti. La prima categoria comprende i due grandi favoriti, Armstrong e Basso, più il logico outdsider Bruseghin ed il regolarista Menchov. Questi atleti correranno in difesa fino alla cronometro di Lerici a mò di come faceva Miguel Indurain. Quello di loro che si troverà in testa dopo la crono continuerà a difendersi aspettando magari la passarella romana per dare la stoccata finale. Dall'altra parte gli interventisti, il poker di vincitori italiani del Giro (Cunego, Di Luca, Garzelli e Simoni) cui, forse potrà affiancarsi Pellizotti. Per vincere il Giro, o comunque per lasciare un segno, devono attaccare subito: a Siusi sicuramente, forse già sul Croce D'Aune. Sono spacciati se aspettano la megacrono e, probabilmente, non gli servirà neppure guadagnare un paio di minuti prima perchè in Liguria ne beccheranno quattro contro il tempo. Tuttavia, sono loro quelli che non hanno nulla da perdere e che possono infiammare il Giro.


simone89 - 12/01/2009 alle 22:03

su basso attendista sono d'accordo a metà...... si le sue caratteristiche tecniche non gli permettono di attaccare per primo, ma se qualcuno dei big attacca, credo che lui non abbia particolari problemi a rispondere anche in prima persona.......


gora euskadi - 13/01/2009 alle 14:37

Dispiace, ma non parlo bene l'italiano,sono del Pais Vasco. Come è la fine della tappa di Valdobbiadene? 3kms al 2.5%? Come e il circuito di Trieste? Come e il finale di la tappa di Benevento? grazie mille .


Trullovolante - 13/01/2009 alle 15:13

[quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] [quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Se entra nei 20 Garzelli è una vittoria per lui [/quote] beh adesso non esagerare....... [/quote] Per me i primi 10 se li sogna Come detto qua sotto, è finito dal 2004 per l'alta classifica, può però ritagliarsi un buono spazio come 2 anni fa Chi lo vede sul podio ha cognizione di quello che dice? Voglio vedere "er tigrotto" nella crono di 60 km :Od: [/quote] "Er tigrotto"? Non era "lo scoiattolo"? :D


babeuf - 13/01/2009 alle 16:00

[quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] Più va avanti il nostro dibattito, più emerge quello che sarà il tema del Giro del Centenario: attendisti contro interventisti. La prima categoria comprende i due grandi favoriti, Armstrong e Basso, più il logico outdsider Bruseghin ed il regolarista Menchov. Questi atleti correranno in difesa fino alla cronometro di Lerici a mò di come faceva Miguel Indurain. Quello di loro che si troverà in testa dopo la crono continuerà a difendersi aspettando magari la passarella romana per dare la stoccata finale.[/quote] Basso e Armstrong attendisti? non riesco a concepire come si possa definire attendisti corridori che fanno il vuoto in salita. Per gli "smemorati" su Basso rivedere le seguenti tappe: Monte Tenda 2005 2 giorni pirenaica al tour 2005 + ultima settimana Monte Bondone 2006 Aprica 2006 Su Armstrong non so quali tappe segnalare, ha fatto la differenza così tante volte in montagna correndo d'attacco che non saprei quali imprese scegliere. ;)


barrylyndon - 13/01/2009 alle 16:13

[quote][i]Originariamente inviato da gora euskadi [/i] Dispiace, ma non parlo bene l'italiano,sono del Pais Vasco. Come è la fine della tappa di Valdobbiadene? 3kms al 2.5%? Come e il circuito di Trieste? Come e il finale di la tappa di Benevento? grazie mille . [/quote] ti parlo della tappa di Trieste,visto che ci vivo.. la tappa per velocisti.ma c'e'un circuito finale con un dentello a circa 4 km dalla fine che potrebbe risultare fatale a coloro i quali non digeriscono le salitelle.. si tratta di uno strappetto di 2 km con pendenza media del 5% ma con ampi tratti al 7- 8%. il velocista che vorra' giocarsi la volata finale dovra' guadagnarsela su questa piccola asperita' da ripetere 3 volte...


miky70 - 13/01/2009 alle 16:23

Adatta a Rebellin, Di Luca e Cunego, quindi.


stress - 13/01/2009 alle 16:26

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Adatta a Rebellin, Di Luca e Cunego, quindi. [/quote] Diciamo + a gente tipo Bennati, Hushovd, etc.


barrylyndon - 13/01/2009 alle 16:28

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Adatta a Rebellin, Di Luca e Cunego, quindi. [/quote] non credo tanto..pero' qualche vittima tra le ruote veloci potrebbe farla.. diciamo che e' un circuito un po' atipico rispetto ai soliti pianeggianti. la soluzione piu' probabile sara' una volata a gruppo folto,ma non totalmente compatto..credo almeno...


Dreams - 13/01/2009 alle 17:01

Un Ivan Quaranta si sarebbe certamente staccato :Od: ...se non alla prima, alla seconda di tornata.


barrylyndon - 13/01/2009 alle 17:03

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] [quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Adatta a Rebellin, Di Luca e Cunego, quindi. [/quote] Diciamo + a gente tipo Bennati, Hushovd, etc. [/quote] ecco,diciamo questi qua sembrano essere i corridori piu' adatti a questo percorso..


piccolo san bernardo - 13/01/2009 alle 22:21

Quest'oggi ho rivisto tutte le altimetrie di questo Giro,dopo avere assimilato la sbornia dei primi giorni passati dopo la presentazione:cincin:,e con fare più sereno ho trovato davvero bella la tappa verso l'Alpe di Siusi. Prima concedetemi una piccola divagazione. Innanzitutto vorrei fare un raffronto con il Tour,che una volta sì e l'altra (quasi sempre )pure da oltre tre decenni ci ripropone l'arrivo a l'Alpe D'Huez:così come il monte Catria potrebbe essere il Mortirolo di questo giro ed entrare nell'immaginario comune:),se la tappa dell'Alpe fosse altamente spettacolare,che ne dite se l'Alpe Di Siusi divenisse l'alpe d'huez nostrana?? E non sarebbe una scelta malvagia,dato che le montagne bolzanine offrono tante belle salite per arrivare a questo traguardo (ecco,ma non il versante di Castelrotto che non mi piace:nonono:),mentre vicino all'Alpe ci sono solo Croix de fer e lautaret,magari dopo avere affrontato il versante nord del galibier.Leblanc docet:Od: Comunque,con la mia fida calcolatrice:D,ho segnato sullo schermo circa 3500 metri di dislivello e circa 35 km (contando anche lo strappo di coldaro sulla strada del vino:cincin:) di salite in una tappa di soli 125. Secondo me ci sarà tanta lotta sull'ultima salita (con il coraggio che tengono i corridori in questi tempi,una salita qualunque messa prima sarebbe stata affrontata blandamente,con i soliti 4 poveri cristi in avanscoperta che verranno ripresi:P)e in sogno ho visto che ci sarà un corridore come Cunego in maglia rosa. Come lo so?Ho visto in sogno Sgarbozza che parlava di lui in modo encomiastico,quel giorno che verrà,proprio di lui.:D


barrylyndon - 13/01/2009 alle 23:15

volevo aggiungere una piccola incognita sulla tappa di Trieste. ci fosse la bora,come ai campionati italiani del 2000(il circuito della tappa ne percorre pari pari la prima parte,poi nel 2000 si saliva ancora per un 2 - 3 km per poi ritornare sul lungomare)l'ultima parte del dentello e' esposto al vento tipico triestino.ed e' un falso piano lungo 300 400 metri che viene subito dopo la galleria di 400 metri al 7- 8 %.sarebbe un punto cruciale..e potrebbe creare scompiglio...


oronzo - 14/01/2009 alle 16:00

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] Più va avanti il nostro dibattito, più emerge quello che sarà il tema del Giro del Centenario: attendisti contro interventisti. La prima categoria comprende i due grandi favoriti, Armstrong e Basso, più il logico outdsider Bruseghin ed il regolarista Menchov. Questi atleti correranno in difesa fino alla cronometro di Lerici a mò di come faceva Miguel Indurain. Quello di loro che si troverà in testa dopo la crono continuerà a difendersi aspettando magari la passarella romana per dare la stoccata finale.[/quote] Basso e Armstrong attendisti? non riesco a concepire come si possa definire attendisti corridori che fanno il vuoto in salita. Per gli "smemorati" su Basso rivedere le seguenti tappe: Monte Tenda 2005 2 giorni pirenaica al tour 2005 + ultima settimana Monte Bondone 2006 Aprica 2006 Su Armstrong non so quali tappe segnalare, ha fatto la differenza così tante volte in montagna correndo d'attacco che non saprei quali imprese scegliere. ;) [/quote] Me lo ricordo bene il Giro 2006, caro Babeuf. Se tu leggi quello che ho scritto, noterai che ho precisato che era la natura del percorso a forzare in posizione attendista i due grandi favoriti (oltre a qualcun altro più cronoman che scalatore). So bene che nei loro giorni migliori Armstrong e Basso, all'apice della forma, sarebbero stati capacissimi di arrivare da soli all'Alpe di Siusi. Personalmente, avendo visionato di persona 3 e 4 tappa, sono convinto che a Valdobbiadene avremo un finale emozionante e che già sul Croce d'Aune qualcuno tenterà un attacco da lontano verso San Martino di Castrozza, non aspettando il Rolle. Chissà, magari sarà proprio un attendista ....


Dreams - 14/01/2009 alle 16:16

[quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] già sul Croce d'Aune qualcuno tenterà un attacco da lontano verso San Martino di Castrozza, non aspettando il Rolle. Chissà, magari sarà proprio un attendista .... [/quote] Non so quanto sia conveniente attaccare su una salita come Croce d'Aune. Dopo quella salita ci sono quasi 20 km di falsopiano prima di iniziare il Rolle e se dietro mettono le squadre a fare l'andatura, la vedo dura per chiunque.


oronzo - 14/01/2009 alle 19:13

[quote][i]Originariamente inviato da Dreams [/i] [quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] già sul Croce d'Aune qualcuno tenterà un attacco da lontano verso San Martino di Castrozza, non aspettando il Rolle. Chissà, magari sarà proprio un attendista .... [/quote] Tatticamente il tuo ragionamento non fa una piega. Ma questo Giro esige fantasia dai suoi "interventisti". Non so quanto sia conveniente attaccare su una salita come Croce d'Aune. Dopo quella salita ci sono quasi 20 km di falsopiano prima di iniziare il Rolle e se dietro mettono le squadre a fare l'andatura, la vedo dura per chiunque. [/quote]


oronzo - 14/01/2009 alle 19:15

[quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Dreams [/i] [quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] già sul Croce d'Aune qualcuno tenterà un attacco da lontano verso San Martino di Castrozza, non aspettando il Rolle. Chissà, magari sarà proprio un attendista .... [/quote] Non so quanto sia conveniente attaccare su una salita come Croce d'Aune. Dopo quella salita ci sono quasi 20 km di falsopiano prima di iniziare il Rolle e se dietro mettono le squadre a fare l'andatura, la vedo dura per chiunque. [/quote] [/quote] Tatticamente il tuo ragionamento non fa una piega. Ma questo Giro esige fantasia dai suoi "interventisti".


Dreams - 14/01/2009 alle 23:08

[quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Dreams [/i] [quote][i]Originariamente inviato da oronzo [/i] già sul Croce d'Aune qualcuno tenterà un attacco da lontano verso San Martino di Castrozza, non aspettando il Rolle. Chissà, magari sarà proprio un attendista .... [/quote] Non so quanto sia conveniente attaccare su una salita come Croce d'Aune. Dopo quella salita ci sono quasi 20 km di falsopiano prima di iniziare il Rolle e se dietro mettono le squadre a fare l'andatura, la vedo dura per chiunque. [/quote] [/quote] Tatticamente il tuo ragionamento non fa una piega. Ma questo Giro esige fantasia dai suoi "interventisti". [/quote] Speriamo bene. ;)


miky70 - 15/01/2009 alle 06:23

Chi sa di perdere nella crono dovrà attaccare la prima settimana, ma se le prime tappe in salita saranno gestite dalle squadre più forti che sono ancora fresche, credo che guadagnare tanto sarà impossibile. Per i più pericolosi si tratterà al massimo di mezzo minuto... credo :? a meno che non ci sia pioggia e freddo e allora la questione cambia


Maìno della Spinetta - 15/01/2009 alle 10:02

A San Martino la corsa resterà cucita, e per buona parte della salita saliranno insieme, stile arrivi a Monte Sirino o alla Vergine di Mercogliano: è il primo arrivo in salita, chi vince piglia la maglia rosa. L'alpe di Siusi è una salita stupenda, ed anche se affrontata nei due tronconi di Fiè+quello finale, rimane dura. Zomegnan non se l'è sentita di mettere all'inizio del Giro il supersalitone che Siusi può offrire. Se un giorno verrà affrontata da Ponte Gardena-Castelrotto questa salita farà ben più danni dell'Alpe d'Huez... Qto Giro è stato sviscerato per bene. Quel Vesuvio là, nel finale, in un Giro in cui già alla 4 tappa saranno tutti in fila indiana, mi intriga: potrebbe scapparci un finale stile Oropa 93: se si attacca all'inizio, e chi deve difendersi si scoprirà d'improvviso stanco, sarà spettacolo.


roberto79 - 16/01/2009 alle 11:12

c'è il Blockhaus che verrà percorso a tutta....


Bartoli - 30/01/2009 alle 12:28

Tratta dalla Gazzetta Sastre: "Il Giro mi piace" A 99 giorni dal via di Venezia, il re del Tour sfida Armstrong-Basso: "Tracciato duro, nervoso. La mia filosofia? Onestà e poter guardare tutti negli occhi" VILLA NOVA DE CACELA (Portogallo), 30 gennaio 2009 - Carlitos. Lo chiamano così, affettuosamente, perché Carlos Sastre è più gigante di sentimenti che non di dimensioni (1,73 per 60 chili). A 33 anni e 9 mesi d'età, alla tredicesima stagione da professionista, e a 99 giorni dal Giro, il trionfatore dell'ultimo Tour pedala anche a parole. Sastre, il Giro del Centenario? "Mi piace, e molto. Moderno, nervoso, duro. Concorrenza altissima. E gran pubblico. Il Giro è il primo obiettivo, il Tour l'obiettivo principale, il Mondiale di Mendrisio l'obiettivo finale". Lance Armstrong? "Non mi preoccupa. Gli staranno tutti addosso: corridori, spettatori, giornalisti. Ci toglierà molta pressione. E io cercherò di farmi strada dribblando, scartando, zigzagando". Ivan Basso? "Non c'è un corridore che abbia il potere di togliermi il sonno, e neanche di disturbarmelo. Rispetto tutti, dall'ultimo al primo. Ma guardo soltanto a me stesso". E lei, come va? "La maglia gialla pretende di essere mostrata per il mondo. E questo richiede tempo e disponibilità. Ma da adesso si comincia a fare sul serio". Maglia gialla: l'avrebbe mai detto? "Correvo fin da piccolo. A piedi e in bici. Sognavo di diventare un campione. Ho cominciato il ciclismo a 8 anni. Prima per giocare, poi per diventare un serio professionista". Ha vinto pochissimo. "Prima dovevo imparare, a correre e vincere. Per anni ho osservato, studiato, copiato. E aiutato". E la Csc di Riis? "Prima del Tour sapevo già che sarebbe stato l'ultimo con quella squadra". Perché? "Avevo voglia di un'altra filosofia, di un altro progetto". La sua filosofia? "Onestà. Essere se stessi. Poter sempre guardare compagni e avversari negli occhi". Con la Cervélo, la sua nuova squadra? "Ho trovato la possibilità di realizzare filosofia e progetto. Una squadra con tanti giovani, con cui vivere, e a cui trasmettere i miei principi". Sastre, se il ciclismo fosse una sola montagna? "L'Alpe d'Huez. Le devo la vittoria finale al Tour". Se fosse un solo tornante? "Facciamo due: Mortirolo, nel bosco, e Gavia, nella neve". Un ricordo dell'Olimpiade di Pechino? "Il villaggio, insieme con tutti gli atleti di tutti gli altri sport". Calciatori compresi? "A me il calcio piace. Quando posso, vado anche allo stadio. Ma posso molto poco. Sono andato a vedere Real Madrid-Lazio 3-1". Sa giocare? "Ho partecipato a una partita fra "all stars". In porta. Ho subito 10 gol. Ma all'altro portiere non è andata molto meglio: sei gol. Ed era Iker Casillas, del Real Madrid, il migliore portiere al mondo nel 2008". Se avesse la bacchetta magica? "Creare un ministero dello Sport. In Spagna non esiste. Lo sport è educazione e cultura". Farebbe il ministro? "No, grazie. Entrare in una classe, trovare le parole giuste, conquistare l'attenzione dei bambini: l'ho fatto una volta, ad Avila, ed è stato bellissimo".


Maìno della Spinetta - 31/01/2009 alle 15:15

Se oltre a Sastre viene Evans è spettacolo puro. Comunico che dall'incrocio di agenda e tracciato sto maturando la scelta di appollaiarmi sul san Luca. Il Giro 2009 stuzzica inventiva e fantasie, ma per i nordici appassionati della trasferta Petrano e Maiella infrasettimanali sono off limits, il Vesuvio è venerdì (e si lavora), e 15 km di crono ai fori... No comment, non ne vale la pena. Credo proprio che andrò sul San Luca.


piccolo san bernardo - 31/01/2009 alle 15:45

Io,se tutto va bene,potrei fare lo spettatore urlante su vesuvio,a pochi km di distanza dalla mia nonna materna:)


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 31/01/2009 alle 17:12

A proposito di Vesuvio, qualcuno ha ben capito dove piazzano l'arrivo? Al parcheggio antistante l'accesso della salita al cratere per caso? A mio ricordo (ci sono stato tre anni fa), lo spazio non è poi enorme,se non sbaglio...


Bartoli - 31/01/2009 alle 17:18

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Io,se tutto va bene,potrei fare lo spettatore urlante su vesuvio,a pochi km di distanza dalla mia nonna materna:) [/quote]Chi? Amelia? La strega che ammalia? :P


piccolo san bernardo - 31/01/2009 alle 18:11

No si chiama titina :D


piccolo san bernardo - 31/01/2009 alle 18:14

[quote][i]Originariamente inviato da GodSaveUsFromGigiSgarbozz [/i] A proposito di Vesuvio, qualcuno ha ben capito dove piazzano l'arrivo? Al parcheggio antistante l'accesso della salita al cratere per caso? A mio ricordo (ci sono stato tre anni fa), lo spazio non è poi enorme,se non sbaglio... [/quote] Beh il versante di ercolano arriv fino ai 1000 metri circa s.l.m Anche se ho letto che nel 1959,con la vittoria di gaul nella cronoscalata,si arrivò fin quasi al cratere!


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 31/01/2009 alle 19:08

Wow sarebbe stato bellissimo fino al cratere; lì si che le pendenze sono dure, ma a un certo punto a stento passano due bici ^_____^


il Roby - 03/02/2009 alle 11:30

OPINIONI RIGUARDO LA TERRIBILE CRONO DELLA LIGURIA (Gazzetta dello Sport): MILANO, 2 febbraio 2009 - Segnatevi in agenda il 21 maggio. Quel giovedì si correrà la 12ª tappa del Giro d’Italia, al cronometro delle Cinque Terre. Partenza da Sestri Levante e arrivo a Riomaggiore dopo 61,7 km. Ivan Basso, Damiano Cunego e Gilberto Simoni, in ordine cronologico, sono già andati a provarla e sono concordi: "Tappa tremenda". Dei primi 17,7 km, cioè dal via alla cima del Bracco, ci sono almeno 15 km con la strada che sale. Dal gpm ci sono 7,5 km vallonati, fino al valico di Guaitarola. "Sono rimasto impressionato - spiega Basso - perché è una crono veramente difficile, fa paura. I primi 25 km sono tutti da spingere, perché sono in salita sul Bracco o in falsopiano. Poi ci sono 7 km di discesa molto molto tecnica e impegnativa. Il successivo chilometro e mezzo è l’unico in pianura di tutta la tappa, perché dopo inizia la seconda salita della tappa, il passo del Termine (2° gpm al km 43,7 della tappa, ndr). Non si scherza, sono 6-7 km di salita vera che immettono in un altro falsopiano di 10-12 km. A seguire 2 km di discesa veramente pericolosa e il finale in leggera salita". "Le salite sono toste - conferma Simoni - e le discese sembrano sentierini. Non puoi rilassarti un attimo, non hai il tempo di respirare. Per me questa tappa decide almeno un terzo del Giro". "Mi piace perché non è una crono per specialisti - ha detto Cunego - le due salite sono lunghe, e in più c’è una discesa da studiare attentamente". Ma questa crono è la più lunga nella storia del Giro? No, la più lunga si corse il 25 maggio 1951, da Perugia a Terni per 81 km. Vinse Coppi davanti a Bobet e Koblet. Curiosamente, però, la crono delel Cinque Terre ha la stessa lunghezza della prima prova contro il tempo disputata al Giro. Il 22 maggio 1933, 13ª tappa, nella Bologna-Ferrara vinse Binda in maglia rosa che a Milano festeggiò anche il suo quinto e ultimo successo al Giro.[i] [/i]


superalvi - 03/02/2009 alle 17:13

Giro a Valdobbiadene:"Combai sì, Combai no"Deciderà Zomegnan Da mesi sta tenendo gli appassionati delle due ruote col fiato sospeso. Neppure l’esclusivo vernissage del Giro d’Italia del Centenario al teatro La Fenice di Venezia dello scorso 13 dicembre è servito per sciogliere i dubbi. Il circuito finale della 3^ tappa Grado-Valdobbiadene, quello definito del Prosecco, non ha ancora oggi una precisa identità. Ma l’arcano ha le ore contate. Oggi infatti arriverà a Valdobbiadene il direttore generale del Giro d’Italia del Centenario, Angelo Zomegnan, che nel pomeriggio effettuerà l’ultimo sopralluogo sul percorso. Valuterà le tre varianti già messe a fuoco dal Comitato Tappa presieduto da Gian Antonio Tramet e deciderà se inserire o meno la salita del Combai: Erta che potrebbe essere affrontata nel secondo giro del circuito del Prosecco e del Cartizze. Per l’incolumità dei corridori, una curva a gomito da affrontare per poter raggiungere Guia presente nella successiva discesa allo scollinamento del Gran Premio della Montagna, sarebbe ritenuta molto pericolosa dai vertici di Rcs Sport che organizza il Giro. Si sono espressi a favore del Combai molti amministratori locali, presidenti di associazioni e sportivi del Quartier del Piave. Tanto che il Comitato Tappa ha subito una sorta di accerchiamento. «Questo Combai sta diventando un incubo. Abbiamo ricevuto pressioni da ogni parte» si è lasciato sfuggire Tramet che assieme ad una fitta rete di collaboratori sta definendo gli ultimi particolari dei numerosi eventi ed iniziative collaterali legati alla “prima volta” di Valdobbiadene in rosa. Nelle ultime settimane addirittura anche il presidente della Provincia, Leonardo Muraro, ed il vice governatore del Veneto Franco Manzato hanno espresso pareri più che favorevoli all’inserimento della storica salita. Anzi entrambi si augurano proprio che ciò avvenga e comunque tutti concordi nel ribadire che le località di Guia e Combai non possono restare “tagliate fuori” dal gran finale della tappa che tra qualche settimana verrà presentata nella Scuola Enologica “G.B. Cerletti” di Conegliano. Già lo scorso novembre si era svolto a Valdobbiadene il sopralluogo della commissione tecnica del Giro d'Italia per definire i dettagli relativi all'arrivo che come noto avverrà nella centralissima piazza Marconi. Erano presenti Mauro Vegni (direttore di Organizzazione del Giro d'Italia), Nazareno Balani (regista Rai) e Riccardo Menaglia (direttore di produzione) oltre ad una quarantina di persone tra tecnici e collaboratori. Ad inizio dicembre seguì una ricognizione in sella alla bici di Davide Cassani, ex professionista e commentatore tecnico Rai, che pedalò lungo i 30 km finali. Quindi sabato 6 dicembre seguì la fumata grigia per il Combai dopo la ricognizione del direttore di organizzazione Mauro Vegni tornato a Milano con le tre alternative da vagliare assieme ad Angelo Zomegnan. Fermo restando lo strappo di San Vito quale trampolino di lancio verso il traguardo di piazza Marconi, l’inserimento del Combai giocoforza escluderebbe le dolci Mire, per l’ingresso dell’alternativa del “muro” di Ca’ del Poggio.«Essendo la tappa all’inizio del Giro, Rcs non vuole superare i 200 km ed è orientata ad una frazione leggera, quasi adatta ai velocisti. Per quest’orientamento il Combai diventerebbe impegnativo – spiegano dal Comitato Tappa -. Per chilometraggio le tre opzioni differiscono di 10-12 km. Punteremo a valorizzare al massimo la Strada del Prosecco, cercando di scontentare meno realtà possibili». gazzetta.it x i nn addetti il Combai, una delle salite storiche della Marca, e'questo: http://www.salite.ch/8024.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-ta6xkla9u4u6dp&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661


miky70 - 04/02/2009 alle 08:39

MILANO- La Torre di Pisa sullo sfondo e Ivan Basso che sfreccia in maglia rosa nella cronometro del Giro d’Italia 2006. È la "cartolina" scelta dal sito internet del Dipartimento di Stato americano per rappresentare il nostro Paese. E sembra quasi fatto apposta, nell’anno in cui Lance Armstrong si appresta a sbarcare per la prima volta sul pianeta Giro. L’attesa mediatica creata dal ritorno del 7 volte vincitore del Tour è enorme. Basti pensare ai quasi 750 mila spettatori che hanno invaso le strade del Tour Down Under, in Australia, per rivederlo in gara tre anni dopo il ritiro. Oppure alle tante manifestazioni di solidarietà per la sua Fondazione di sopravvissuto al cancro. TV E INTERNET - L’effetto Lance si ripercuote anche sul Giro: quest’anno tre network statunitensi si sono già fatti avanti per i diritti tv della corsa, c’è un maggiore interesse anche per la trasmissione delle immagini in chiaro e su Internet. Senza contare le troupe televisive che seguiranno Armstrong dal 9 al 31 maggio. E il Giro, che per gli americani era già il simbolo dell’Italia ciclistica, lo è diventato dell’Italia tutta intera, grazie all’iniziativa dell’ufficio diretto da Hillary Clinton, un’ottima amica di Armstrong, al pari del marito Bill. "La scelta del Dipartimento di Stato americano ci lusinga — ammette Angelo Zomegnan, direttore della corsa rosa —. È un segno di apprezzamento per le cose belle che abbiamo in Italia". Vale soprattutto per il Giro del Centenario, che porterà i corridori a Venezia, Trieste, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli e Roma. Perfino Armstrong non vede l’ora. www.ivanbasso.it - news


MDL - 04/02/2009 alle 09:48

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] TV E INTERNET - L’effetto Lance si ripercuote anche sul Giro: quest’anno tre network statunitensi si sono già fatti avanti per i diritti tv della corsa, c’è un maggiore interesse anche per la trasmissione delle immagini in chiaro e su Internet. Senza contare le troupe televisive che seguiranno Armstrong dal 9 al 31 maggio. E il Giro, che per gli americani era già il simbolo dell’Italia ciclistica, lo è diventato dell’Italia tutta intera, grazie all’iniziativa dell’ufficio diretto da Hillary Clinton, un’ottima amica di Armstrong, al pari del marito Bill. "La scelta del Dipartimento di Stato americano ci lusinga — ammette Angelo Zomegnan, direttore della corsa rosa —. È un segno di apprezzamento per le cose belle che abbiamo in Italia". Vale soprattutto per il Giro del Centenario, che porterà i corridori a Venezia, Trieste, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli e Roma. Perfino Armstrong non vede l’ora. [/quote] mission complete for zomegnan :clap:


Laura Idril - 04/02/2009 alle 11:11

E pensare che c'era qualcuno che lo metteva in dubbio...


miky70 - 04/02/2009 alle 15:37

Non so se Zomegnan aspiri anche a consegnare la coppa a Lance, io nel mio piccolo spero di vedere Ivan in ROSA a Roma. Tutta questa pompaggine su Armstrong che andrà fortissimo mi ha sempre lasciato qualche dubbio, solo Bruynell pensa che per Lance sarà dura avendo trascorso 3 anni da amatore. Sospetto che l'americano non arriverà a Roma, se salirà sul podio o addirittura vincerà, significa che interrompere per 2/3 anni può fare veramente bene ai muscoli, come dice Michele Bartoli su CP di febbraio. Ma a questo punto, anche Contador deve temere al Tour un compagno di squadra più che gli avversari e quanto sarebbe basso il livello di chi corre senza aver fatto nessuna sosta forzata dal 2005 ad oggi e che prenderà parte a questo Giro?


superalvi - 07/02/2009 alle 01:14

sarebbe davvero bello se il giro lo vincesse un atleta di "secondo" piano...alla faccia di zomegnan e dell'americano..


Dreams - 07/02/2009 alle 03:30

Ora come ora Armstrong fa paura solo come nome. A meno che non sia un clone di Alien, dovrebbe ("dovrebbe"), andare più piano di quattro anni fa. Bisognerà vedere quanto più piano, tutto sommato, nel suo ultimo Tour, aveva ancora un margine considerevole rispetto a tutti i rivali. Sarà il vero punto interrogativo della corsa. Per quanto abbiamo visto fino ad ora, può vincere come può rimanere fuori dai dieci. Il Giro del Trentino potrebbe schiarire le idee a tutti anche se Armstrong è il più bravo attore sportivo di sempre e se avrà la consapevolezza di essere ancora una volta il più forte, aspetterà il momento propizio per dimostrarlo.


Merlozoro - 09/02/2009 alle 21:47

Rileggendo le sei pagine di commenti fino ad ora, ho visto come molti critichino la folta presenza di chilometri a cronometro e la scarsità di salite oltre il 10%. Nel mio piccolo penso che Zomegnan abbia disegnato questo tracciato per il miglior corridore di GT italiano al momento, cioè Ivan Basso. Poi, la presenza di Armstrong, è un' altra variabile che entra in questa edizione del centenario: penso che al texano si adattino molti tracciati passati del Tour,ma anche del Giro. Certo, personalmente vorrei averlo visto testato maggiormente su salite con punte oltre il 10%, ma sono realista e mi accontento del "duello" (se cos'ì si può dire, perchè imho Ivan è superiore al texano) che andrò a vivere nel mese di Maggio. Vedremo.


piccolo san bernardo - 09/02/2009 alle 22:59

Io volevo sapere oggi,in data 9 febbraio,a tre mesi netti dall'inizio del GIRO,comè la situazione della Cuneo Pinerolo. Ovvero,c'è ancora la frana sulla Maddalena?


superalvi - 10/02/2009 alle 13:53

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Io volevo sapere oggi,in data 9 febbraio,a tre mesi netti dall'inizio del GIRO,comè la situazione della Cuneo Pinerolo. Ovvero,c'è ancora la frana sulla Maddalena? [/quote] ora come ora ci saranno circa 2 metri di neve sulla sede stradale :Od:


luca76@ - 10/02/2009 alle 18:43

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Io volevo sapere oggi,in data 9 febbraio,a tre mesi netti dall'inizio del GIRO,comè la situazione della Cuneo Pinerolo. Ovvero,c'è ancora la frana sulla Maddalena? [/quote] Me lo stavo domandando anch'io, a dire il vero più per la neve che per la frana. Non so come sia la situazione in Piemonte, ma tra Veneto e Friuli sopra i 1500m ci sono, letteralmente, metri di neve


piccolo san bernardo - 10/02/2009 alle 21:04

A vedere le previsioni di Paolo Corazzon con Barbara d'URSO :Od::Od: io vedo sul piemonte spesso neve.....chissà come sarà poi la situazione sul Colle dell'agnello,che dovrebbe sostituire la Maddalena?...:(


plata - 10/02/2009 alle 21:14

Guarda picc s bern.. un meterologo lo abbiamo già avuto qui..... :Od: Spero che il tempo sia a posto per quelle date.... :cincin:


piccolo san bernardo - 10/02/2009 alle 21:25

Povero aurodavide....:(


Bartoli - 10/02/2009 alle 23:19

Che fine ha fatto Auro? Comunque immagino che quella neve si scioglierà prima o poi SanBernard :Od:


piccolo san bernardo - 10/02/2009 alle 23:52

Dovessi andare con un phon io stesso fino a Cuneo:Od:...


maurofacoltosi - 01/03/2009 alle 16:16

[...] Il direttore ha parlato anche dell’edizione di quest’anno, quella del centenario, svelando un piccolo segreto che non mancherà di suscitare curiosità soprattutto per i tifosi. “Un’iniziativa presa proprio a favore dei tifosi - spiega Zomegnan -, e cioè da questo Giro il foglio di partenza i corridori lo firmeranno proprio in mezzo ai loro sostenitori. E’ una novità che speriamo sia ben accolta”. Fonte: http://www.lavitadelpopolo.it/


miky70 - 01/03/2009 alle 19:46

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [...] Il direttore ha parlato anche dell’edizione di quest’anno, quella del centenario, svelando un piccolo segreto che non mancherà di suscitare curiosità soprattutto per i tifosi. “Un’iniziativa presa proprio a favore dei tifosi - spiega Zomegnan -, e cioè da questo Giro il foglio di partenza i corridori lo firmeranno proprio in mezzo ai loro sostenitori. E’ una novità che speriamo sia ben accolta”. Fonte: http://www.lavitadelpopolo.it/ [/quote] Cioè? :? Ivan viene a firmare a casa mia??? :D


lorenzofiori - 02/03/2009 alle 21:45

Tutta quelle neve, che continuerà ad aumentare almeno fino a fino Marzo o più, renderà ancora più instabile il pendio della frana della Maddalena al disgelo e credo proprio che non si passerà più lì...


piccolo san bernardo - 02/03/2009 alle 22:39

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Tutta quelle neve, che continuerà ad aumentare almeno fino a fino Marzo o più, renderà ancora più instabile il pendio della frana della Maddalena al disgelo e credo proprio che non si passerà più lì... [/quote] Questa è una ferale novità:xxo


piccolo san bernardo - 02/03/2009 alle 22:39

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Tutta quelle neve, che continuerà ad aumentare almeno fino a fino Marzo o più, renderà ancora più instabile il pendio della frana della Maddalena al disgelo e credo proprio che non si passerà più lì... [/quote] Questa è una ferale realtà:xxo:xxo


lorenzofiori - 03/03/2009 alle 09:20

Ecco notizie più ufficiali: http://pensiericiclismo.blogspot.com/2009/03/la-frana-sulla-maddalena.html


il Roby - 03/03/2009 alle 11:23

Ho esaminato tappa per tappa il percorso 2009 ... non lo avevo ancora fatto, chiedo venia ... Devo ammetterlo, ero MOLTO scettico, ma ho dovuto ricredermi ... mi piace assai ... Speriamo che venga fuori un bello spettacolo !!!


Maìno della Spinetta - 03/03/2009 alle 12:53

Sogno la fuga bidone a Pinerolo.... 15 diquigiovanni con i Sella di turno, che portano via 6 minuti ai migliori che si controllano, così la seconda metà sarà spettacolare


lorenzofiori - 03/03/2009 alle 13:09

Pericoloso credere nei Sella di turno...


Maìno della Spinetta - 03/03/2009 alle 15:35

Era ironico. Però la fuga bidone ci starebbe. Certo, sull'Izoard, sul Vars, la neve è tanta http://www.hautes-alpes.net/ski-neige/bulletin-neige-des-stations-des-hautes-alpes.html La fanno con gli sci da fondo


Monsieur 40% - 03/03/2009 alle 17:11

[b]Il Giro d’Italia come non l’avete mai visto [/b] [i]Accordo Rcs Sport/Cisalpina Tours per un pacchetto hospitality proposto in 400 filiali sul territorio[/i] Negli anni scorsi, non pochi, supertifosi o superinnamorati del ciclismo, hanno sollecitato gli organizzatori di Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport affinché studiassero una modalità per poter vivere il Giro d’Italia dall’interno, cogliendone appieno le emozioni. Anche soltanto per un giorno. L’idea di sostare nel cuore della corsa, ospiti di automobili guidate da esperti (gli ex corridori sono il meglio in questo senso), oppure di viverne lo svolgimento in elicottero, nelle tappe cruciali, quelle di montagna, è rimasto a lungo un desiderio inevaso. Senza dimenticare che molti chiedevano di provare le sensazioni del Giro all’arrivo, anche soltanto sostando nel villaggio, a contatto con il mondo colorato della corsa, con gli atleti in gara o i campioni del passato. O con gli ospiti di rango che al Giro sono abituali. Per dire, con orgoglio, io c’ero. Quest’anno, in occasione del Giro del Centenario, con scenari irripetibili - basti pensare a Venezia, alle Cinque Terre, alla tappa del Vesuvio, all’epilogo a Roma - l’ipotesi è praticabile, sia pure limitata a un numero ridotto di partecipanti. Per questo è bene prenotare per tempo uno dei pacchetti di servizi specifici, proposti da Cisalpina Tours e le agenzie Vivere & Viaggiare, d’intesa con Rcs Sport. Le offerte sono negoziate nelle 400 filiali italiane dell’agenzia ufficiale del Giro d’Italia, licenziataria unica dell’iniziativa. I pacchetti soddisfano le esigenze più varie: da chi vuole godersi l’epilogo in tribuna ospiti e nel villaggio vip, a chi vuole spendere l’intera giornata all’interno della carovana rosa con tutte le emozioni del caso (auto, elicottero, traguardo). Vi riassumiamo le diverse opportunità, per differenti capacità di spesa. Hanno tutte un nome e una caratterizzazione: GIRO CLUB DRIVE IN: l’intera giornata, con auto in corsa; GIRO CLUB FLY & DRIVE: la tappa con auto in corsa ed elicottero; GIRO CLUB PRIVE’: la presenza in arrivo al Villaggio Vip posizionato in prossimità del traguardo con Lunch al tavolo e schermi per seguire la corsa; GIRO START & GO: accesso al Villaggio di Partenza e alla tribuna ospiti in arrivo; GIRO CLUB DRIVE IN (TAPPE A CRONOMETRO): oltre all’accesso in arrivo e in partenza un giro del percorso dietro a un corridore/squadra in auto GIRO CLUB TEAM: formula speciale – da concordare - per gruppi con area hospitality dedicate, servizio catering e schermi per seguire la corsa in zona arrivo. È naturalmente previsto il servizio di rientro in auto, garantito da Cisalpina, alla località di partenza della tappa, così come sono contemplate le formule week end, con pernottamenti (una o due notti). Come potete notare ce n’è per tutti i gusti. E per tutte le tasche. Per ulteriori informazioni visitate il sito www.giroditalia.it nella sezione Giro Club. Il dettaglio delle proposte è presente nel sito www.cisalpina.it. (ufficio stampa)


danilodiluca87 - 03/03/2009 alle 17:25

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] GIRO CLUB DRIVE IN: l’intera giornata, con auto in corsa;[/quote] azz....me lo farei volentieri un giretto, ma chissà quanto mi scoppanoo:D:D:D:D


piccolo san bernardo - 03/03/2009 alle 22:40

Vale ancora la possibilità di partire da Jausiers in caso di troppa neve,per la Cuneo Pinerolo??:boh:


Cacciatore di tappe - 04/03/2009 alle 22:26

[b]Confermato il Combai [/b] Dal Gazzettino di lunedì 2 Marzo: Lunedì 2 Marzo 2009, Cavaso del Tomba Gala di presentazione della tappa trevigiana (Grado - Valdobbiadene, 11 maggio) del Giro d’Italia del Centenario l’altra sera all’Asolo golf club di Cavaso: le tante indiscrezioni che ne hanno caratterizzato la vigilia finalmente lasciano il posto alle certezze e visto che la carovana rosa affronterà il Combai, il locale comitato di tappa presieduto da Gianatonio Tramet e che gode dell’appoggio del presidente della Provincia Leonardo Muraro, ha definitivamente incassato il via libera dal direttore della corsa rosa, Angelo Zomegnan. Che le opinioni sul tracciato avessero suscitato punti di vista differenti e qualche lacerazione ancora palpabile, da cui le incertezze e le illazioni della vigilia, lo si è chiaramente intuito poco prima della proiezione del filmato relativo gli ultimi km della tappa con scambi di battute tra il serio e il faceto tra Muraro e lo stesso Zomegnan. Di certo con 132 televisioni da tutto il mondo, una zona magnifica come quella del Prosecco e con migliaia di operatori interessati alla promozione internazionale del territorio (tra l’altro, poche ore dopo la presentazione della tappa del Giro, la Prosecco Cycling Classic del 4 ottobre sbarcava in California) tutti si sono dichiarati d’accordo nel cogliere un’opportunità irripetibile. In ogni caso il punto d’incontro che abbia saputo e potuto coniugare le esigenze di ambo le parti è stato trovato e la carovana rosa entrerà nella Marca percorrendo la Pontebbana arrivando da Sacile; dopo Conegliano affronterà il muro di Cà del Poggio, poco più di 2 km con pendenza massima al 16 per cento. Successivamente saranno interessati i comuni di S. Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo e Follina, dove inizia la salita del Combai, 3,5 km con pendenza massima del 10 per cento poco prima l’ingresso nel centro abitato. I corridori scenderanno il Follo, a Soprapiana terranno la destra per San Giovanni, quindi Bigolino, San Vito ed entreranno per la prima volta a Valdobbiadene, per poi risalire verso S. Pietro di Barbozza e rifare il percorso precedente per un totale di tappa di 198 km. Nell’occasione è stato presentato anche il logo della tappa che, inserito nella gabbia del Giro, coniuga il prodotto principe delle colline di Valdobbiadene, il prosecco, con il ciclismo: è un corridore stilizzato in sella a una bicicletta che richiama, senza possibilità di interpretazioni diverse, un grappolo d’uva. Completano il logo due ondulate strisce verdi e rosse che sullo sfondo bianco formano il tricolore e ricordano le nostre colline. La serata si è chiusa con un’asta di opere degli artisti Ennio Finzi, Luigia Zilli e Saverio Barbaro il cui ricavato (10.000 euro) è stato devoluto in parti uguali all’associazione Live Armostrong e al reparto Oncologico dell’ospedale di Treviso. A tal proposito il primario Giovanni Rosti, per l’occasione anche banditore dell’asta stessa, ha annunciato che il 24 ottobre organizzerà a Treviso un convegno tra pazienti guariti dal cancro al testicolo: il male sconfitto da Armstrong, le frequentazioni di Rosti negli ambienti del texano fanno sperare nella presenza in città dell’americano. Tra le varie iniziative in attesa della tappa EcòGusto che il giorno prima, il 10 maggio, aprirà sei presidi slow food dove sarà possibile la degustazione di prodotti tipici. Il giro del gusto è un percorso enogastronomico tra le cantine di Valdobbiadene e le frazioni del comune che si sviluppa su un percorso di 20 km e che si effettua a piedi o attraverso mezzi purché non a motore.


Monsieur 40% - 30/03/2009 alle 17:00

In un anno denso di grandi eventi sportivi in ogni disciplina [b]Così Roma si prepara al Giro del Centenario[/b] “Prima ancora che si sapesse da dove sarebbe partito il Giro del Centenario, era ben chiaro che questa edizione sarebbe arrivata qui a Roma”. Così Angelo Zomegnan, direttore del Giro d’Italia, nel corso della conferenza stampa che ha ufficializzato il tracciato della cronometro individuale in programma il 31 maggio nella Capitale, ultimo atto dell’edizione n. 92: “L’epilogo – ha proseguito Zomegnan - è stato deciso molto tempo prima, tanto che i soggetti politici alla guida della città, pur avvicendatisi, mai hanno dimenticato lo spirito che ha ispirato questa scelta, un tributo a Roma che nulla ha di scontato. Nella stessa giornata è in programma il raduno BiciRoma, che convoglierà una moltitudine di appassionati, e si tireranno le prime somme della Lotteria del Centenario, i cui proventi andranno a favore di due entità benefiche quali Abio, che si occupa dei bambini in ospedale, e Fiaba, che si interessa di barriere architettoniche da abbattere”. Gli ha fatto eco, nel Salone delle Fontane, all’Eur, Alessandro Cochi, delegato per lo sport del Sindaco Alemanno, che ha ricordato come la Capitale vanti quest’anno “una moltitudine di eventi sportivi di assoluto rilievo: oltre a quelli usuali (la Maratona, gli Internazionali di tennis, il Golden Gala di atletica, Piazza di Siena di equitazione, gli eventi italiani del 6 Nazioni di rugby) Roma ospiterà la finale della Champions League, l’epilogo del Giro del Centenario, i Mondiali di nuoto, gli Europei di Beach Soccer e la finale mondiale del baseball. Ma il Giro, proprio perché avvicina la gente in maniera gratuita, è l’evento che portiamo maggiormente a cuore”. Dal canto suo Renato Di Rocco, presidente Fci, ha ricordato quanto la bici, in ogni sua espressione, sia sinonimo di salute e quanto il Giro raduni interesse e passione intorno a sé. In scia quanto già accaduto per il calcio e il basket, andrà in scena anche la Clericus Cup, vale a dire una leale competizione in bici in cui si cimenteranno preti e frati. Quanto al dettaglio tecnico della cronometro conclusiva così si è espresso Zomegnan, sintetizzando i 15,5 km del tracciato romano. “Si partirà da Piazza Venezia e si arriverà in via dei Fori Imperiali, al cospetto del Colosseo, su un tracciato che permetterà di fare velocità. Solo 17 svolte in totale, senza alcuna curva a gomito. Il percorso è in leggera ascesa nei primi 4 km e poi prosegue senza sussulti sino al termine”. Nell’occasione è stata presentata anche la mostra fotografica del Giro del Centenario che sosterà a Roma, in Galleria Alberto Sordi, dalla metà alla fine di maggio. Ingresso gratuito. Ed è stato annunciato un volume sui 100 anni del Giro, dal titolo “100 anni di passione”, a cura di Pier Bergonzi ed Elio Trifari, in vendita in libreria dal 20 aprile. (ufficio stampa)


Maìno della Spinetta - 31/03/2009 alle 17:00

la Maddalena è aperta al traffico da febbraio


piccolo san bernardo - 31/03/2009 alle 21:18

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] la Maddalena è aperta al traffico da febbraio [/quote] Alleluia!!!:IoI


cancel58 - 02/04/2009 alle 20:12

[quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] la Maddalena è aperta al traffico da febbraio [/quote] Continua l'odissea del Colle della Maddalena, nuovamente chiuso dalle sette circa di questa mattina. Il maltempo e la neve continuano infatti ad interessare tutta la zona. Tragedia sfiorata sulla statale 21, in località Argentera, al km 57, pochi chilometri prima del Confine di Stato. Un camion francese è stato infatti travolto da una slavina, fuoriuscendo per una ventina di metri dalla sede stradale. Illeso il conducente, mentre sul posto vigili del fuoco e carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo si stanno adoperando per il recupero. Sono 4, inoltre, i camion bloccati lungo la statale. I conducenti sono scesi a valle, in attesa di poter recuperare i mezzi. fonte:www.targatocn.it Speriamo che il tempo prima o poi cambi.......


cancel58 - 02/04/2009 alle 20:16

Cuneo si prepara per il Giro il capoluogo si prepara ad ospitare e valorizzare il passaggio della 'corsa rosa', evento sportivo di grande spessore, ma anche importante vetrina per la promozione del territorio. Le prime indicazioni sugli eventi di contorno ed il percorso cittadino che Lance Armstrong, Ivan Basso e soci affronteranno sono state fornite ieri durante la V Commissione comunale. “E’ la prima volta che il Comune di Cuneo affronta direttamente gli aspetti organizzativi del passaggio del Giro d’Italia senza avvalersi di enti esterni – ha detto l’assessore allo Sport Alberto Serpico -. Per ora, di certo c’è che riproporremo in Santa Chiara la mostra fotografica del saviglianese Umberto Paoli. Abbiamo fatto un sondaggio per la mostra itinerante dedicata a Fausto Coppi. Faremo uscire sul magazine del Secolo XIX un articolo sul passaggio del Giro d’Italia e sul territorio cuneese. Stiamo preparando un libro con la Vallardi, che è un po’ la casa editrice ufficiale del CONI. Chiederemo ai figli di Fausto Coppi, Faustino e Marina, la disponibilità ad essere presenti alla partenza della tappa a Cuneo”. Nel Giro del centenario – e non poteva essere altrimenti - lo spazio dedicato ad imprese a pedali in bianco e nero ed alla gloriosa storia della corsa sarà paragonabile alle attenzioni riservate all'agonismo di una competizione che da anni non vedeva così tanti campioni al via. “Quest’anno il Giro avrà una grande valenza storica e non a caso terminerà a Roma – ha spiegato il Sindaco Alberto Valmaggia -. La vittoria di Coppi, nel 1949, ebbe del resto una forte valenza sociale nell’Italia che cercava il riscatto dopo la 2^ guerra mondiale. L’organizzazione del Giro – ha poi proseguito – è molto più semplice di quella del Tour. L’anno scorso il percorso cittadino venne individuato dai francesi, quest’anno spetta a noi definirlo sapendo che il cronometro scatterà in piazza D’Armi.” Diverse le scuole di pensiero a riguardo con i Consiglieri divisi tra un passaggio della ‘corsa rosa’ sul palcoscenico di corso Nizza con le montagne sullo sfondo o sul viale Angeli. Una scelta ancora da compiere anche alla luce del probabile spostamento del mercato settimanale del martedì che, esattamente come accadde l’anno scorso con il Tour de France, sarebbe concomitante con la manifestazione sportiva. Ecco allora che le bancarelle potrebbero essere allestite domenica 17 e non martedì 19 maggio. La giornata di lunedì 18 parrebbe meno opportuna per i lavori di allestimento del villaggio del Giro in piazza Galimberti. Risolto il nodo mercato e le difficoltà poste dalle autorità francesi al passaggio della corsa sul colle della Maddalena si potrà ragionare sulla passerella cittadina del gruppo. La soluzione ipotizzata prevede per ora partenza da piazza Galimberti, passaggio in via Roma, svolta in corso Giovanni XXXIII, prosecuzione lungo viale Angeli fino a via Avogadro, imboccata la quale, maglia rosa ed inseguitori transiteranno al km 0 di piazza D'Armi. Di fatto, come accadde per il Tour, Cuneo non si limiterà ad ospitare la partenza della tappa che condurrà a Pinerolo attraverso il colle della Maddalena, il Vars, l’Isoard, il Monginevro ed il Sestriere. Il capoluogo beneficerà anche della giornata di riposo, con molti atleti e campioni che si trasferiranno da Biella (arrivo della tappa di domenica 17) direttamente nella Granda per prepararsi ad affrontare le grandi salite alpine. Ma quanto costerà al Comune capoluogo ospitare il passaggio del Giro? Per ora si sa che l’ente, con il comitato organizzatore ha firmato con la RCS (società organizzatrice e proprietaria della Gazzetta dello Sport) una convenzione da 50mila euro più IVA, 30mila per la partenza di tappa e 20mila per il giorno di riposo. “Il Tour de France – ha ricordato il Sindaco Alberto Valmaggia – costò circa 350mila euro. Un arrivo di tappa del Giro è valutato invece circa il triplo rispetto alla partenza”. Fonte:www.targatocn.it


piccolo san bernardo - 03/04/2009 alle 09:43

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Maìno della Spinetta [/i] la Maddalena è aperta al traffico da febbraio [/quote] Continua l'odissea del Colle della Maddalena, nuovamente chiuso dalle sette circa di questa mattina. Il maltempo e la neve continuano infatti ad interessare tutta la zona. Tragedia sfiorata sulla statale 21, in località Argentera, al km 57, pochi chilometri prima del Confine di Stato. Un camion francese è stato infatti travolto da una slavina, fuoriuscendo per una ventina di metri dalla sede stradale. Illeso il conducente, mentre sul posto vigili del fuoco e carabinieri della Compagnia di Borgo San Dalmazzo si stanno adoperando per il recupero. Sono 4, inoltre, i camion bloccati lungo la statale. I conducenti sono scesi a valle, in attesa di poter recuperare i mezzi. fonte:www.targatocn.it Speriamo che il tempo prima o poi cambi....... [/quote] e la miseria,ma lì in provincia di CUNEO porta rogna!!:mad:


Morris - 03/04/2009 alle 17:12

Qualche mese fa, mentre il Giro prendeva forma e queste pagine ne anticipavano sovente i contenuti, qualcuno si chiese come mai, a Forlì, veniva destinata un’altra partenza di tappa, dopo quella del 2008 e l’arrivo del 2006. A quei tempi, non scrivevo qui e leggevo pure poco, ma questa discussione la notai. Ieri sera, dopo una giornata deviata da imprevisti di vario genere, rovistando sulle carte legate ad uno di questi, mi sono imbattuto sul file che segue, ovvero un piccolo spezzone del libro “Protagonisti del ciclismo a Forlì”, che ho scritto nel 2006. Il contenuto, mostra ampiamente il perché della scelta della mia città di riferimento, anche per l’occasione del Centenario del Giro, ma sono altresì a dire, che se non vi fosse stata la disponibilità a pagare il “Costo di Sede” da parte dell’Amministrazione Comunale, i sentimenti e la riconoscenza verso quello che per molti sarà la novità del mio riporto, avrebbero fatto poca strada. [i][b]….C’è un forlivese nella creazione della “corsa rosa”..… [/b] [/i] Quando il Giro d'Italia prese corpo, il ciclismo italiano stava vivendo la prima fase della sua rinascenza. L’ultimo decennio dell’ottocento, era stato costellato di vittorie su pista, ed era stato quello il periodo dei grandi entusiasmi per l’attività sui tondini in terra battuta. Lì, s’erano eretti degli autentici monumenti per il nuovo mezzo, delle icone diremmo oggi, funamboli potenti e virtuosi, i cui nomi risuonavano sulle folle. I vari Pontecchi, Pasini, Nuvolari, Tommaselli, Momo, Singrossi, ovvero i grandi pionieri che avevano cementato gli echi dei primissimi alfieri del biciclo, erano il ciclismo di chi si poneva, in qualche modo, al contatto con la bicicletta. La strada aveva fatto poco fino ad allora, anche se non erano mancate le iniziative coraggiose, come ad esempio la Milano-Torino nel 1876, o le corse che nascevano qua e là in tutto il Paese. Erano già nati i campionati su strada, che allora si chiamavano “di resistenza”, su percorsi mai superiori ai 150 chilometri, mentre Piemonte, Liguria,Veneto, Emilia e Lazio, erano le regioni più impegnate verso il pedale. Le gare però, avevano ben poca ufficialità. Alle corse, infatti, i controlli erano scarsi ed erano ammessi tutti, senza distinzione di classe e di specialità: stradisti, velocisti, mezzofondisti, dilettanti e professionisti. Era dunque un ciclismo che cercava affannosamente la sua strada e non riusciva ancora a vedere, davanti a sé, quali sviluppi avrebbe potuto avere. Nel 1905, avvenne l’evento svolta. L’Unione Sportiva Milanese, bandì una “Corsa Nazionale” di 340 chilometri e La Gazzetta dello Sport, affiancò l’iniziativa che ebbe un successo clamoroso, per l’entusiasmo che suscitò e la partecipazione fattiva dei corridori. Soprattutto, il giornale si rese conto che il nuovo clima andava sostenuto con iniziative adeguate, ed in questo contesto decisivo fu il lavoro e l’entusiasmo del Capo Redattore, il dinamico forlivese Tullo Morgagni. Uscirono supplementi sul ciclismo e la testata iniziò a trattare la disciplina con costanza, fino a scendere in campo direttamente nell’organizzazione delle gare. Anche qui, il romagnolo fu decisivo e, proprio nel 1905, nacque il Giro di Lombardia, interamente firmato da la Gazzetta dello Sport. Due anni dopo, si levò il sipario sulla Milano Sanremo. Intanto, mentre il Tour de France si consolidava, il crescente successo delle corse su strada nella penisola italiana, spinse sempre più l’idea di un giro ciclistico d’Italia. Nel giornale sportivo milanese la volontà covava da tempo, ma la paura di essere superati dalla concorrenza, ovverosia dal Corriere della Sera, che già aveva organizzato un giro d'Italia automobilistico ed era sull'orlo, se così possiamo dire, di avventurarsi in uno ciclistico, spinse la testata ad abbreviare alquanto i tempi. I protagonisti del progetto che uscì dal cantiere, furono quattro: Eugenio Camillo Costamagna, fondatore del giornale; Armando Cougnet, l’amministratore che, del Giro, diventò e rimase patron fino al 1948; Tullo Morgagni, caporedattore e, infine, Primo Bongrani, un impiegato di banca che ebbe un ruolo evidente nella ricerca dei sostegni finanziari. L’impressione che ne ricavarono successivamente gli osservatori, fu quella di considerare in Morgagni un ruolo decisivo, per tempestività, acume e sollevazione di entusiasmi. Indipendentemente dai giudizi che ha levato l’osservatorio storico del Giro, per noi forlivesi, resta l’onore e la soddisfazione di aver visto, fra i protagonisti della creatura-crogiolo del ciclismo italiano, nata nel 1909, un concittadino. [b]Chi era Morgagni? [/b] [i]...da "Il resto del Carlino"... [/i] [img]http://img8.imageshack.us/img8/4164/morgagnin.jpg [/img] Morris


GiboSimoni - 07/04/2009 alle 17:42

dopo quello che è successo purtroppo in abruzzo, c'è il rischio che qualche tappa venga modificata o cambiata? si sa nulla?


piccolo san bernardo - 07/04/2009 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] dopo quello che è successo purtroppo in abruzzo, c'è il rischio che qualche tappa venga modificata o cambiata? si sa nulla? [/quote] Non credo.La più vicina è quella del Block haus. Anche se qualche rischio c'è per la partenza della tappa successiva,ma secondo me sarebbe invece una segnale per quella terra di ripresa,a partire da una corsa ciclistica che accomuna tutta l'Italia;)!


superalvi - 08/04/2009 alle 12:17

indiscrezioni sul percorso della cuneo-sestriere?


gigio83 - 08/04/2009 alle 12:19

Cuneo-Pinerolo... anche io sono alla ricerca,magari passa dal mio paese...


superalvi - 08/04/2009 alle 12:25

ho visto il percorso ora sul sito del giro...diventa una tappa molto simile a quella di faenza con moncenesio e sestriere, nel finale sarà il colle pra martino a fare la selezione, però sono solo 5 km di salita


stress - 08/04/2009 alle 12:32

Hanno messo la salita di Novalesa (che è bella dura) e poi il nulla. Cresce ancor di + il rammarico per il mancato inserimento del Finestre.


Monsieur 40% - 08/04/2009 alle 12:52

[img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/Altimetrie/2009/09giro10.jpg [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/Altimetrie/2009/09girox10.jpg[/img] (cicloweb.it)

 

[Modificato il 08/04/2009 alle 12:57 by Monsieur 40%]


Abajia - 08/04/2009 alle 13:14

Va sempre a finire così. Presentano tapponi in pompa magna, esaltano la durezza del prossimo Giro, dell'epicità delle salite da affrontare, il tutto per imbellirsi difronte alle telecamere e per ritagliarsi quante più righe possibili sui giornali nazionali, poi però non c'è mai una volta che va tutto liscio. Agli eventuali problemi (in questo caso di parla di problemi di transito in alta montagna e difficoltà con le frequenze radio in Francia) ci si deve pensare prima, non ad un mese dall'inizio della corsa. Già mi è rimasta sullo stomaco quella volta che tagliarono alla grande la tappa che avrebbe dovuto ospitare l'arrivo sul Kronplatz, ma questa qua è ancora peggio. Che nervoso!


piccolo san bernardo - 08/04/2009 alle 14:26

Questo percorso mi lascia un po' perplesso...ma l'arrivo del GPM di Moncenisio segue la strada del colle omonimo??:?


piccolo san bernardo - 08/04/2009 alle 14:28

Ah,ma togliendo izoard e vars,la cima Coppi diventa il Block haus!!!!:yes::yes:


Pincoletto - 08/04/2009 alle 14:36

Mi sarei aspettato anch'io il Finestre...disegnata così non farà più danni di Bologna o Faenza!! Ben felice di vedere una salita dura come il Novalesa, ma è troppo lontana dal traguardo... :OIO


Maìno della Spinetta - 08/04/2009 alle 14:50

Va bene non bruciarsi il Finestre in una tappa centrale, ma almeno il Colle Braida potevano inserirlo.


Guglielmo Tell - 08/04/2009 alle 14:54

visto che con il cambio di percorso l'aura di leggenda della Cuneo-Pinerolo è svanita tanto valeva mettere l'arrivo al Sestriere


stress - 08/04/2009 alle 14:56

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Questo percorso mi lascia un po' perplesso...ma l'arrivo del GPM di Moncenisio segue la strada del colle omonimo??:? [/quote] No. Si salirà da Susa per la strada vecchia che passa per Novalesa e poi si scenderà a Susa dalla strada statale attuale del Moncenisio. Non si arriverà su al passo ma un bel pò prima. In pratica si faranno i primi 19 km di questa http://www.salite.ch/7537.asp e poi si scenderà (11 Km iniziali) da questa http://www.salite.ch/mont.asp Questa invece http://www.salite.ch/pramartino.asp è la salita finale (7 Km al 6% medio).

 

[Modificato il 08/04/2009 alle 15:05 by stress]


Maìno della Spinetta - 08/04/2009 alle 15:14

In più la tappa vien fuori di 260 km


elisamorbidona - 08/04/2009 alle 15:21

in ogni caso come tappa mi sembra decisamente meglio di quella precedente, almeno sui 400 m. di dislivello del Pramartino (e relativa discesa...) c'è lo spazio per fare qualcosa, per non parlare del fatto che con i km. duri di Novalesa e il Sestriere da Susa (che è tutta una altra cosa) le difficoltà son distribuite nella seconda parte, verso i 200 km...


stress - 08/04/2009 alle 15:34

[quote][i]Originariamente inviato da elisamorbidona [/i] in ogni caso come tappa mi sembra decisamente meglio di quella precedente, almeno sui 400 m. di dislivello del Pramartino (e relativa discesa...) c'è lo spazio per fare qualcosa, per non parlare del fatto che con i km. duri di Novalesa e il Sestriere da Susa (che è tutta una altra cosa) le difficoltà son distribuite nella seconda parte, verso i 200 km... [/quote] Se tappa leggenda doveva essere il percorso alternativo doveva essere da leggenda. Novalesa, Finestre e Pra Martino era da leggenda. Questo no. Ps: il sestriere da Susa (40 Km per 1500 m di dislivello) tranne brevi tratti (diciamo neanche 10 Km) lo faranno con il 53!!!


robby - 08/04/2009 alle 15:49

il cambiamento era nell'aria ed è arrivato... sapete che vi dico...non sarà tappa da leggenda chiaro, ma secondo me fa più danni disegnata così piuttosto che la cuneo pinerolo di prima...quel colle nel finale potrà fare un po' di differenza, non distacchi abissali, ma differenza sì la tappa rimane comunquel lunga...a me piace di più così che prima


robby - 08/04/2009 alle 15:52

e poi....ok dispiace non ci sia il Finestre... ma secondo voi con tutta la neve che ha fatto quest'anno sarebbe proponibile un finestre????? la strada rimarrà una fanghiglia ancora con tanta neve vicino ancora per un bel po'.... per me il finestre sarebbe stato ancora impraticabile, o cmq ci sarebbero voluti un pacco di soldi e di lavoro per rimetterlo in sesto... e ora come ora i soldi e il pacco di lavoro è molto meglio che vadano verso l'abruzzo piuttosto che fare una salita piuttosto che un'altra al Giro d'Italia


roberto79 - 08/04/2009 alle 16:07

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] e poi....ok dispiace non ci sia il Finestre... ma secondo voi con tutta la neve che ha fatto quest'anno sarebbe proponibile un finestre????? la strada rimarrà una fanghiglia ancora con tanta neve vicino ancora per un bel po'.... per me il finestre sarebbe stato ancora impraticabile, o cmq ci sarebbero voluti un pacco di soldi e di lavoro per rimetterlo in sesto... e ora come ora i soldi e il pacco di lavoro è molto meglio che vadano verso l'abruzzo piuttosto che fare una salita piuttosto che un'altra al Giro d'Italia [/quote] quoto ragionamento validissimo. A questo punto la Cima Coppi sarà il Blockhaus. Sicuramente la vedo come una dedica speciale a chi sta soffrendo in quella regione... :clap:


Maìno della Spinetta - 08/04/2009 alle 17:37

Finestre improponibile perché tropo duro: il Giro avrebbe avuto alla 10 tappa due arrivi in salita e un tappone. Si rischiava di arrivare a Riomaggiore con tutto già deciso. Poi con questo inverno il Finestre sarà col fango dappertutto. Il Pra'Martino può lanciare qualcuno nel caso il gruppo si sia frazionato, ma nel complesso questa tappa ha in un aspetto solo un vero fascino: si rifà tutta la Val di Susa. Vi ricordate? (domanda retorica) Chiappucci in fuga su quell'autostradona che niente ha a che fare con Zoncolan o Corones vari, Bugno che dà una mano a Indurain per poi piantarsi in un tratto al 4%, il Navarro che pare andare a prendere Claudio ma che poi, nel finale del Sestriere, scoppia. Dubito in un epilogo analogo, però Novalesa e la val di Susa possono lanciare temerari in avanscoperta: il Pra' Martino sarà degno trampolino per regolare i conti lasciati in sospeso nell'accordo momentaneo della fuga. Alla fin fine mi sembra una valida alternativa di quella precedente.


robby - 08/04/2009 alle 17:43

chi pedala lo sa bene...i lunghi lunghissimi fondo valle sono di un "bastardo" impressionante. non sono delle salite ma non si pedala tranquilli con un ritmo si viene su col 53 ok, ma la strada tira in su sempre, poi la Val Susa in particolare è proprio infame psicologicamente, tutta dritta e di solito col vento in faccia per me la tappa così dal punto di vista dello spettacolo ciclistico risulterà addirittura migliore di com'era prima e poi oh, quel Frammartino campanaro (buuuaaaahhhh) nel finale è una rampetta mica da ridere eh considerate che la si piglia al 245° km e quindi di catrame nelle gambe ce ne sarà parecchio e un salita particolarmente irregolare (almeno stando all'altimetria) può fare ancora più male per me così è proprio una bella tappa


cancel58 - 08/04/2009 alle 17:56

Sulla transitabilità o meno del colle della maddalena se ne parlava da tempo e già all'epoca della presentazione del giro si era discusso di ipotesi alternative. dal comunicato della rcs pare di capire che l'alternativa fosse il colle dell'agnello, ma dopo un inverno come quello passato era meglio lasciar perdere. Francamente non ho capito la questione delle frequenze radio..... in ogni caso gli organizzatori , vista la situazione, non hanno voluto rischiare e far rischiare i corridori e scegliere una soluzione che garantisse comunque l'effettuazione di una tappa senza rischi. credo che in quest'ottiva vada letta anche l'esclusione del colle delle finestre tolto questo, restavano ben poche altrenative posto che da cuneo si doveva partire e a pinerolo si doveva arrivare. la parte iniziale poteva essere resa più dura con il colle braida ma, con la strada vecchia del moncenisio e con quell'ultima salita a ridosso dell'arrivo, si rischiano più sorprese rispetto alla vecchia versione. Guardando le cartine, poi, mi pare di capire che sull'ultima asperità ci si possa arrivare anche da strade alternative. una buona cosa per chi, come me, pensa di essere presente. :yes:


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 09/04/2009 alle 10:12

Credo che alla fine verrà fuori una tappa interessante, tatticamente non da sottovalutare. Qualcuno che proverà qualcosa sull'ultima salita ci sarà e, considerando il chilometraggio e -come hanno detto gli altri- il percorso insidioso, dei distacchi ci saranno, seppur risicati. Certo non c'è il Finestre, nè il tappone della leggenda, ma, per come stanno le cose, non ci disperiamo troppo.


roberto79 - 09/04/2009 alle 16:21

chissà alla fine chi vincerà sulla nuova Cima Coppi.... Io punto su Danilo di Luca.


gigio83 - 09/04/2009 alle 16:42

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Sulla transitabilità o meno del colle della maddalena se ne parlava da tempo e già all'epoca della presentazione del giro si era discusso di ipotesi alternative. dal comunicato della rcs pare di capire che l'alternativa fosse il colle dell'agnello, ma dopo un inverno come quello passato era meglio lasciar perdere. Francamente non ho capito la questione delle frequenze radio..... [/quote] l'agnello è totalmente impraticabile, non so quantificare la neve presenta, considerate che nel weekend "nevoso" di metà dicembre a Chianale c'erano 2 metri e mezzo di neve, l'agnello è 1000 metri più su; poi ultimamente continua a nevicare sopra i 1500 quindi su continua ad accumulare.non credo che,ci siano meno di 3 metri di neve. sarebbe impossibile e troppo dispendioso economicamente togliere la neve e si rischierebbe di interrompere la tappe dopo neanche 100 km, come successe nel 95 sempre sull'agnello. Unica nota positiva è che passano da Verzuolo, così mia nonna potrà scendere in strada a vedere il giro passare per Pasqua prevista neve sopra i 1500.....neve ulteriormente aggiunta alla presente. le previsioni valgono per le valli alpine piemontesi quindi il discorso che ho fatto per l'agnello potrebbe tranquillamente valere per il colle delle finestre,anche se li a dicembre è scesa meno neve

 

[Modificato il 09/04/2009 alle 17:00 by gigio83]


meriadoc - 09/04/2009 alle 19:08

e' tutto questo per evitare di sconfinare in territorio francese ed evitare casini a monsieur Armstrong, visto il procedimento che stanno per aprire contro di lui. Io dico una cosa: Armstrong fa schifo, ma Zomegnan e' peggio di lui. Tanto per non imbatterci in cambiamenti dell'ultima ora, chiediamo all'Onnipotente di disegnare lui direttamente il percorso tappa per tappa. Facciamo una semitappa nel deserto del Texas e via. Come direbbe il caro Fontecedro: DISGUSTORAMA, DISGUSTOMATICO


gigio83 - 09/04/2009 alle 20:07

[quote][i]Originariamente inviato da meriadoc [/i] e' tutto questo per evitare di sconfinare in territorio francese ed evitare casini a monsieur Armstrong, visto il procedimento che stanno per aprire contro di lui. Io dico una cosa: Armstrong fa schifo, ma Zomegnan e' peggio di lui. Tanto per non imbatterci in cambiamenti dell'ultima ora, chiediamo all'Onnipotente di disegnare lui direttamente il percorso tappa per tappa. Facciamo una semitappa nel deserto del Texas e via. Come direbbe il caro Fontecedro: DISGUSTORAMA, DISGUSTOMATICO [/quote] Guarda, ti inviterei ad andare a verificare direttamente le condizioni del colle del Larche,il versante francese si chiama così(da quel che ho capito la frana dovrebbe essere una decina d km a valle del colle, in un punto in cui la strada è quasi a strapiombo) e di salire sul colle dell'agnello(con sci o ciaspole ai piedi,unico mezzo in questa stagione per salire su). La tua opinione sarebbe molto più obbiettiva, neppure a me piacciono i due personaggi che hai citato sopra però trovo che la soluzione adottata,volendo mantenere stessa partenza e stesso arrivo, sia l'unica possibile.


mattewhawk23 - 13/04/2009 alle 11:35

Tappa veramente brutta adatta a fughe di giornata.ricordo che ora gli over 2000 nel Giro sono due ,Sestriere e Block haus,e ciò la dice lunga sulla durezza di questo percorso.arrivera un gruppo forte di 30 unità.Finestre?si poteva fare il problema è dell'Agnello non di un 2135 m.Certo il fondo sarebbe stato da lavorare sicurmanete una volta in piùSpero almeno la tappa del petrano rimanga com'è l'unica veramente dura di questo Giro dato che il decantato block haus sarà inseirto in una tappa di 78 km senza nessun monte prima


piccolo san bernardo - 13/04/2009 alle 11:52

Non posso che darti ragione:(


MDL - 13/04/2009 alle 11:59

percorso sempre più imbarazzante :boh:


roberto79 - 14/04/2009 alle 12:25

quella del Blockhaus è una tappa veramente anomala. per il fatto che sia brevissima e perchè inserita dopo il giorno di riposo. Certo è che mi sarebbe piaciuto vedere la salità al Blochaus in un tappone con una due montagne prima da scalare.


Maìno della Spinetta - 14/04/2009 alle 19:57

Odio la retorica buonista, ma la tappa del Blockhaus quest'anno sarà l'orgoglio del Giro. Non oso immaginare con quale fierezza la gente si assieperà lungo quelle rampe.


maurofacoltosi - 14/04/2009 alle 22:57

Sul sito del Giro da oggi sono disponibili le tabelle di marcia. Si notato alcune variazioni al percorso del Giro, di poco conto 3a Tappa Grado – Valdobbiadene Modificato il finale con la soppressione della salita delle Mire, sostituita da quelle più impegnative di Cà del Poggio e di Combai. Immutato il circuito finale (ma il passaggio per San Pietro di Barbozza non sarà valido x la classifica del GPM) 6° Tappa Bressanone – Mayrhofen Non si salirà al Gerlos Pass dalla strada più diretta (quella alla quale fa riferimento l’altrimetria presente su salite.ch), a attraverso un itinerario più ampio, che sale fino ai 1628 metri della località Hochkrimml, presso la quale sarà collocato il GPM (13,2 Km al 5,7%; ultimi 8 Km media del 7%). Dopo il GPM si raggiunge il Gerlos in 4,1 Km, tre in discesa al 4,1% e gli ultimi 1100 metri in salita al 2,5%. L’arrivo a Mayrhofen sarà collocato in cima ad una rampetta di 400 metri (media del 3,5%). 9a Tappa Milano Show 100 Modificato il finale del circuito. Innanzitutto, non si arriverà in Corso Buenos Aires ma in Corso Venezia (contromano rispetto ai recenti arrivi del Giro). Arrivati ai Bastioni di Porta Nuova, il percorso prevedeva di andare a Porta Venezia e risalire Corso Buenos Aires fino a Piazza Argentina, dov’era previsto l’arrivo. Col nuovo percorso (più corto di 1 Km), si prenderà Via Melchiorre Gioia e poi ci si porterà in Piazzale Loreto. Da lì ci si porterà in Corso Venezia percorrendo Corso Buenos Aires. 10a Tappa Cuneo – Pinerolo Rispetto al tracciato annunciato qualche giorno fa, ci saranno 2 Km ed una salità in più. Subito dopo il Colle Pra Martino si affronterà la salita al Colle di San Maurizio, che sovrasta la città di Pinerolo. Le pendenze sono facili sul verso della salita (800 metri al 5,8%) mentre la picchiata sul centro è particolarmente scoscesa (mezzo chilometro al 11,4% medio). Il chilometraggio complessivo è di 262 Km 13a Tappa Lido di Camaiore – Firenze Delle quattro salite previste dal percorso originario (Montemagno, Pitoro, Monte di Quiesa e Vedute) si affronterà solo la prima, mentre l’ultima sarà sostituita dal tratto in falsopiano verso Montefalcone (affrontanto nella tappa di Santa Croce sull’Arno della Tirreno Adriatico). Allungato il tratto iniziale della tappa (ci si spingerà fino a Marina di Carrara e si effettuerà un doppio passaggio per Pietrasanta), il chilometraggio passa da 150 a 176 Km 14a Tappa Campi Bisenzio – Bologna (San Luca) Una piccola modifica di poco conto: il Passo della Porretta non sarà affrontato per intero (GPM all’ingresso del traforo sottostante) 15a Tappa Pergola – Monte Petrano Modifica di poco conto ad una parte del tratto iniziale collinare. Invariato il resto del percorso ed il chilometraggio complessivo. 16a Tappa: Chieti – Blockhaus Inserita la salita di Villamagna nei chilometri iniziali, il chilometraggio passa da 79 ad 83 Km. Con la modifica al tappone di Pinerolo, l’arrivo al Blockhaus diventa “Cima Coppi”


cancel58 - 15/04/2009 alle 16:35

Ho appena visto la cronotabella della tappa di Anagni. I corridori saliranno alla città dei papi passando da Osteria della Fontana. Guarderò la tappa sul poggiolo del mio amico Franco!:cincin:


W00DST0CK76 - 15/04/2009 alle 22:32

[quote][i]Originariamente inviato da delfo [/i] Domani sera alle ore 18 ad Arenzano (presso il Cinema Italia) verrà presentata l'11a tappa del Giro del Centenario, la Torino-Arenzano di 206 chilometri in programma il 20 maggio. Saranno presenti Franco Bitossi (il 1° giugno 1975 vinse la 15a tappa del 58° Giro d'Italia, Il Ciocco-Arenzano di km. 203 battendo in volata Paolini, Lasa, De Vlaeminck, Pfenninger, Gimondi ad altri 14 compagni di fuga), Giuseppe Perletto che abita a Dolcedo (Imperia) e che giunse nel gruppo di Bitossi e poi non mancherà Davide Cassani, il commentatore RAI che s'impose in ben 26 corse. Saranno presenti, oltre le Autorità genovesi, altri campioni del passato come Stefano Gaggero (che abita proprio ad Arenzano), Luigi Zaimbro,Mino De Rossi ed altri ancora. Siamo al 92° Giro d'Italia ed è la terza volta che la corsa rosa arriva ad Arenzano sul lungomare. Nel 1925 s'impose il Campionissimo Costante Girardengo (era il 18 maggio e si disputava la 2a tappa ed il "Gira" battè Binda - che poi si aggiuicò la classifica finale - Brunero, Ciaccheri e Bresciani). Era lo stesso tracciato da Torino ad Arenzano anche se più lungo di 73 chilometri. Il buon "Gira" impiegò 9 ore, 58 minuti e mezzo!!!!! Fu poi la volta di "Cuore Matto" Bitossi mezzo secolo dopo e la maglia rosa finale toccò alla sorpresa Fausto Bertoglio che resistette sullo Stelvio agli attacchi dello spagnolo Galdos. Ora aspettiamo con ansia il 20 maggio per vedere i corridori transitare sulle strade del Campionissimo Fausto Coppi provenienti dal capoluogo piemontese e quindi, superato il Passo del Turchino, gettarsi sull'Aurelia verso Arenzano. Speriamo tanto di vedere sul gradino più alto del podio un altro grande Campione. Domani sera il Cinema Italia sarà al completo perchè qui in Liguria l'adrenalina è già salita alle stelle. Il giorno dopo l'arrivo ad Arenzano ci sarà la cronometro da Sestri Levante verso le Cinque Terre e lo spettacolo sarà garantito, c'è da giurarci! Sarà un Giro indimenticabile! [/quote]


piccolo san bernardo - 15/04/2009 alle 22:47

262 km alla tappa di Pinerolo??Multina in arrivo!!:cincin::cincin:


roberto79 - 16/04/2009 alle 09:47

BLOCKHAUS riceve un premio ulteriore una salitella in anticipo che puo' fare ulteriore selezione nel complesso della tappa (SE AFFRONTATA A TUTTA!)


roberto79 - 16/04/2009 alle 14:35

Sastre ci sarà. Ho letto oggi sulla Gazzetta che punta a vincere il Giro...:pss:


gigio83 - 16/04/2009 alle 17:12

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] 262 km alla tappa di Pinerolo??Multina in arrivo!!:cincin::cincin: [/quote] xkè multina??


mattewhawk23 - 16/04/2009 alle 20:03

Non ricordo a memoria una cima coppi cosi "bassa".In più vorrei rammentare che non vi son pendenze da capogiro tipiche da Italia e Anglirù.Qui Lance ha fatto il manager vedi anche la discesa troppo tecnica delle crono delle cinque terre.Spero vinca Sastre.


Subsonico - 16/04/2009 alle 20:17

[quote][i]Originariamente inviato da gigio83 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] 262 km alla tappa di Pinerolo??Multina in arrivo!!:cincin::cincin: [/quote] xkè multina?? [/quote] In teoria nelle corse a tappe Pro Tour non ci dovrebbero essere tappe di lunghezza superiore ai 260km, e chi sgarrava veniva sanzionato, non so come (giro di Polonia di qualche anno fa...ma non ricordo se ci furon sanzioni) Questo prima della guerra con l'UCI ,però..


cancel58 - 16/04/2009 alle 21:19

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da delfo [/i] Domani sera alle ore 18 ad Arenzano (presso il Cinema Italia) verrà presentata l'11a tappa del Giro del Centenario, la Torino-Arenzano di 206 chilometri in programma il 20 maggio. Saranno presenti Franco Bitossi (il 1° giugno 1975 vinse la 15a tappa del 58° Giro d'Italia, Il Ciocco-Arenzano di km. 203 battendo in volata Paolini, Lasa, De Vlaeminck, Pfenninger, Gimondi ad altri 14 compagni di fuga), Giuseppe Perletto che abita a Dolcedo (Imperia) e che giunse nel gruppo di Bitossi e poi non mancherà Davide Cassani, il commentatore RAI che s'impose in ben 26 corse. Saranno presenti, oltre le Autorità genovesi, altri campioni del passato come Stefano Gaggero (che abita proprio ad Arenzano), Luigi Zaimbro,Mino De Rossi ed altri ancora. Siamo al 92° Giro d'Italia ed è la terza volta che la corsa rosa arriva ad Arenzano sul lungomare. Nel 1925 s'impose il Campionissimo Costante Girardengo (era il 18 maggio e si disputava la 2a tappa ed il "Gira" battè Binda - che poi si aggiuicò la classifica finale - Brunero, Ciaccheri e Bresciani). Era lo stesso tracciato da Torino ad Arenzano anche se più lungo di 73 chilometri. Il buon "Gira" impiegò 9 ore, 58 minuti e mezzo!!!!! Fu poi la volta di "Cuore Matto" Bitossi mezzo secolo dopo e la maglia rosa finale toccò alla sorpresa Fausto Bertoglio che resistette sullo Stelvio agli attacchi dello spagnolo Galdos. Ora aspettiamo con ansia il 20 maggio per vedere i corridori transitare sulle strade del Campionissimo Fausto Coppi provenienti dal capoluogo piemontese e quindi, superato il Passo del Turchino, gettarsi sull'Aurelia verso Arenzano. Speriamo tanto di vedere sul gradino più alto del podio un altro grande Campione. Domani sera il Cinema Italia sarà al completo perchè qui in Liguria l'adrenalina è già salita alle stelle. Il giorno dopo l'arrivo ad Arenzano ci sarà la cronometro da Sestri Levante verso le Cinque Terre e lo spettacolo sarà garantito, c'è da giurarci! Sarà un Giro indimenticabile! [/quote] [/quote] e in effetti il Cinema Italia era al gran completo! Cicloweb era rappresentato , oltre che dal sottoscritto e da Rosa/Cancel, anche da Delfo.Emozionante la proiezione della puntata di "Sfide" dedicata a Bitossi, ma ancor più emozionante, per me, rivolgere domande al grande Franco e chiaccherare come se ci fossimo conosciuti da sempre. Di una disponibilità , simpatia ed affabilità straordinarie, Franco mi ha raccontato aneddoti su diverse corse. Era un fiume in piena e avrebbe continuato chissà per quanto. e Cassani, allora? disponibile e simpatico come sempre. Sale la febbre del Giro.......


piccolo san bernardo - 16/04/2009 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da mattewhawk23 [/i] Non ricordo a memoria una cima coppi cosi "bassa". [/quote] giro 1985 Passo del sempione nella Domodossola/Saint Vincent ;) Negli anni settanta poi,ci fui la Cima coppi nei 2033 metri del passo valles!:sasso:


piccolo san bernardo - 16/04/2009 alle 23:17

Cancel,dove posso trovare la nuova altimetria della tappa del Block haus?


Nievole - 17/04/2009 alle 00:11

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] 13a Tappa Lido di Camaiore – Firenze Delle quattro salite previste dal percorso originario (Montemagno, Pitoro, Monte di Quiesa e Vedute) si affronterà solo la prima, mentre l’ultima sarà sostituita dal tratto in falsopiano verso Montefalcone (affrontanto nella tappa di Santa Croce sull’Arno della Tirreno Adriatico). Allungato il tratto iniziale della tappa (ci si spingerà fino a Marina di Carrara e si effettuerà un doppio passaggio per Pietrasanta), il chilometraggio passa da 150 a 176 Km.[/quote] Quindi la località "Staffoli" di Bulbarelliana memoria tornerà prepotentemente sui nostri schermi :D


Monsieur 40% - 17/04/2009 alle 13:26

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] Cancel,dove posso trovare la nuova altimetria della tappa del Block haus? [/quote] Sul sito ufficiale del Giro ancora non sono state aggiornate. Sono stati sistemati chilometraggi e cronotabelle, ma le altimetrie no... ;)


roberto79 - 17/04/2009 alle 13:59

si vorrei la nuova altimetria della tappa con il blockhaus!!


stress - 17/04/2009 alle 14:31

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] si vorrei la nuova altimetria della tappa con il blockhaus!! [/quote] Ma nulla di stratosferico. Al 30° km hanno inserito una salitella di 3 km al 5,5% medio. la voleranno via come niente fosse


roberto79 - 17/04/2009 alle 14:39

e ma sai una salita di 3 km potrebbe essere trampolino di lancio per una fuga.... sai è sempre una tappa breve inserita a fine giro d'Italia


stress - 17/04/2009 alle 14:46

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] e ma sai una salita di 3 km potrebbe essere trampolino di lancio per una fuga.... sai è sempre una tappa breve inserita a fine giro d'Italia [/quote] Se fuga deve esserci dovrà partire nei primissimi Km e non su una salitella a meno di 20 km dall'inizio della salita finale. Il gruppo la farà comodamente sopra i 30 Kmh e i fuggitivi potrebbero guadagnare al massimo 20 secondi


delfo - 17/04/2009 alle 15:38

Ieri sera alle 18 nel Nuovo Cinema Italia a Arenzano c'è stata una sontuosa presentazione dell'11a tappa del Giro d'Italia del Centenario, la Torino-Arenzano del 20 maggio p.v.. Erano presenti Franco Bitossi, vincitore della tappa del Giro del 1975 (Il Ciocco-Arenzano), Giuseppe Perletto, Mirko Celestino e Davide Cassani. Presentatore Fausto Rosi e moderatore il Dott. Carlo Delfino di Varazze. Erano Presenti per la Gazzett dello Sport Giuseppe Figini e Cesare Sangalli, da 50 anni cartografo del Giro d'Italia. Inoltre prenziava la Signora Costanza Girardengo, nipote del grande Costante vincitore della tappa Torino-Arenzano del 1925, le Autorità con Fabio Morchio, Assessore allo Sport della Regione Liguria, Giulio Torti, Assessore allo Sport della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, Presidente della Provincia di Genova, Pietro Fossati, Assessore alla Viabilità della Provincia di Genova, Mauro Gavazzi, Assessore allo Sport del Comune di Arenzano, Luigi Gambino, Sindaco di Arenzano ed il suo vice Francesco Vernazza ed infine l'Assessore alla Cultura del Comune di Masone, Paolo Ottonello. Erano prsenti Sandro Tuvo, Presidente Regione Liguria per il Ciclismo e Stefano Beneetto, Presidente Comunale per la Provincia di Genova sempre per il Ciclismo. Il Cinema era stracolmo di tifosi per ascoltare le parole di Bitossi, Perletto e Cassani e vedere i filmati su Franco Bitossi (da "Sfide" della RAI) e di un filmato della partenza della tappa Arenzano-Orta del 2 giugno 1975 opera di un appassionato. Ci sono state domande dei presenti rivolte soprattutto a Bitossi riguardanti il mondiale di Gap vinto da Basso con "Cuore Matto" secondo. Premi per tutti gli ospiti e dopo due ore di "kermesse" tutti al ristorante "La Kascia" di Arenzano per concludere in bellezza una bellissima serata di ciclismo.


cancel58 - 22/04/2009 alle 07:47

Pinerolo: la maglia rosa passa a S. Maurizio Il 19 maggio primo passaggio in città - Giro e spettacolo: arrivano i Pooh Si, è tutto vero: il Giro d'Italia del Centenario si arrampica anche a S. Maurizio. Nei giorni delle classiche del nord, infarcite di "muri" (per i profani salite brevi, ma micidiali), ecco la conferma dell'inserimento last minute del centro storico e del simbolo cittadino nel tracciato della Cuneo-Pinerolo. Ricapitolando, il 19 maggio, un martedì, non cambiano i due poli della frazione (partenza dal capoluogo della Granda ed arrivo a Pinerolo) il cui terzo remake è denso di significato, a 60 anni dalla memorabile impresa di Fausto Coppi il 10 giugno 1949. Una fuga che ha cambiato il modo stesso di immaginare l'impresa solitaria di un corridore. Di certo Pinerolo assume una centralità rispetto al nuovo tracciato, ridisegnato da parte di Rcs dopo l'insormontabile problema al passaggio in Francia (frana sulla Maddalena, rischio neve sull'Agnello): «Per i pinerolesi abbiamo avuto un occhio di riguardo», annuncia il direttore di corsa Mauro Vegni, informato in tempo reale sull'esito positivo del sopralluogo pinerolese dall'emissario Marco Della Vedova. E allora, come annunciato da "L'Eco" in anteprima sette giorni orsono, provenendo da Pra' Martino, dopo la discesa dal versante di S. Pietro, il finale di tappa viene reso ulteriormente spettacolare dai 400 metri di ascesa che attraverso viale Tosel e via Gabotto portano in piazzale S. Maurizio. Di qui, discesa su piazza Marconi (coinvolte via De Amicis, via Cittadella e via Savorgnan) ed il Giro si tuffa nel cuore della vecchia Pinerolo: via del Pino, via Duomo, piazza S. Donato, via Trento, piazza S. Croce (dove ha sede il Veloce che organizzò nel 1949 la Cuneo-Pinerolo). A quel punto mancano veramente pochi metri al traguardo di corso Torino, con ricongiungimento sull'asse via Fenestrelle e via Lequio. «Può essere un trampolino per chi sarà rimasto al comando», ha commentato a caldo Davide Cassani, dopo aver provato la salita di viale Tosel. Ma a Pinerolo la maglia rosa passerà già una prima volta verso le 11-11,30 proveniente da Cuneo e diretta a Cumiana. Il simbolo del primato cambierà padrone all'arrivo? Interrogativo aperto e attesa del Giro scandita dalle note dei Pooh, proposto gratuitamente (sponsor Cooperativa Quadrifoglio) in piazza Vittorio Veneto sabato 16. Poi, lunedì 18, una serata di memoria e cultura, arricchita dalla presenza di un testimone come Sergio Zavoli, attuale presidente della Commissione di vigilanza e grande innovatore di comunicazione col suo "Processo alla tappa". fonte:www.ecodelchisone.it


cancel58 - 22/04/2009 alle 18:29

Snobbati lo scorso anno, il Piemonte e la provincia di Torino tornano prepotentemente alla ribalta nel Giro d’Italia che partirà da Venezia il 9 maggio, ma saranno protagonisti anche nella successiva edizione e soprattutto nel 2011, quando anche la Corsa Rosa celebrerà i 150 anni dell’Unità d’Italia e della prima Capitale del Regno. Ieri, al Circolo della Stampa-Sporting di Torino, sono state presentate nel dettaglio le due tappe piemontesi del Giro 2009: la Cuneo-Pinerolo del 19 maggio (10ª tappa) e la Torino-Arenzano del giorno successivo (11ª tappa), precedute dal giorno di riposo a Cuneo (18 maggio). «La tappa di Torino - ha detto Angelo Zomegnan, patron della Corsa Rosa - partirà davanti al Politecnico, con il quale abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione». I corridori dovrebbero poi attraversare in passerella il centro storico della città, per poi dirigersi - probabilmente lungo via Po - in corso Moncalieri, puntando quindi verso Sud e toccare Asti, Alessandria, Castellania (paese natale di Fausto Coppi), Novi Ligure (dove nacque Costante Girardengo), il passo del Turchino (punto nodale della Milano-Sanremo) prima di raggiungere la riviera ligure. «Sono positivamente meravigliato dall’interesse che lega questa regione alla bicicletta», ha aggiunto Zomegnan, che ha lasciato intendere - senza entrare nel dettaglio - nuovi appuntamenti piemontesi e torinesi con il grande ciclismo. E’ certo, per esempio, che sia la Milano-Torino sia il Giro del Piemonte - quest’anno di nuovo affiancate nella loro tradizionale collocazione autunnale (rispettivamente il 14 e il 15 ottobre) - saranno ulteriormente rilanciate e potenziate. Ma non basta, perché già si parla di una tappa piemontese - più precisamente nel Novarese - per il Giro d’Italia del 2010, gustoso antipasto dell’apoteosi prevista nel 2011. Per celebrare il 150º anniversario dalla proclamazione di Torino prima Capitale d’Italia, il Giro scatterà infatti dal capoluogo piemontese, dove ci sarà probabilmente un prologo e la partenza della prima tappa. Quindi la Corsa Rosa, dopo aver attraversato la Penisola, tornerà nuovamente nel Torinese per un epilogo davvero suggestivo: dovrebbe infatti essere riproposto il Colle delle Finestre, la terribile salita dalla bassa Valle di Susa alla Val Chisone - in gran parte su strade sterrate - che già decise il Giro d’Italia 2005, con gli attacchi di Di Luca e Simoni e la strenua difesa di Savoldelli, poi vincitore di quell’edizione. «Non potevamo mettere il Colle delle Finestre già quest’anno - si è limitato a dire Zomegnan - perché sarebbe stato a metà Giro, mentre quella fantastica salita deve essere decisiva per assegnare la maglia rosa». Lo sarà nel 2011. fonte:www.lastampa.it


cancel58 - 23/04/2009 alle 16:57

[img]http://img528.imageshack.us/img528/2067/scansiones.jpg [/img] Uscito e preso!


nino58 - 23/04/2009 alle 17:08

mario, riapri il 3d "forumeide". ci sono alcuni versi dedicati a te.


cancel58 - 23/04/2009 alle 17:38

mi sono accorto di avere sbagliato 3D . mi scuso e prego i moderatori di spostare l'l'ultimo miopost nel 3D biblioteca del ciclismo


Ottavio - 23/04/2009 alle 17:44

Cancel, come è il libro sul Centenario del Giro?


cancel58 - 23/04/2009 alle 17:50

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Cancel, come è il libro sul Centenario del Giro? [/quote] Caro Ottavio, l'ho soltanto sfogliato. L'impianto iconografico mi pare valido, ci sono tente belle foto. per il prezzo ( 14,99 euro) mi pare un prodotto valido:D


nino58 - 23/04/2009 alle 19:55

E' arrivato oggi nella Biblioteca in cui lavoro. Sono splendide le foto in bianco e nero del periodo '60-'70.


GodSaveUsFromGigiSgarbozz - 24/04/2009 alle 17:45

Sul sito della Gazzetta ci sono ora tutte le altimetrie aggiornate: http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2009/tappe_it_09.shtml Ed io sostengo che la tappa di Pinerolo non sarà affatto male, dipende da come verrà affrontata... Secondo me, invece, considerando che non ci sono frane nè nevi nè Maddalene nè Agnelli che tengano, poteva essere disegnata meglio la tappa del Vesuvio, mettendo almeno una delle salite tra il Valico di Chiunzi, Agerola o il Faito, ed evitando di farsi tutta la costiera amalfitana, che è una strada fin troppo ostica e che potrebbe diventare molto rischiosa in caso di pioggia -anche se devo dire, purtroppo, che le strade della mia regione sono tutte rischiose in caso di pioggia: spero che il comitato di tappa avrà fatto un buon lavoro.


piccolo san bernardo - 25/04/2009 alle 09:12

Io invece credo che tutto il gruppo dovrà stare attento alla tappa austriaca.Essendo nella prima settimana,ed essendo la tappa di "uscita" dalle Alpi,è la candidata migliore per ospitare la fuga bidone di questa edizione!!:yoga:


gigio83 - 28/04/2009 alle 09:00

Giro: tombini 'killer' sul tracciato della Cuneo-Pinerolo Si avvicina il 19 maggio, giorno in cui la Cuneo-Pinerolo segnerà il ritorno in 'Granda' del Giro d'Italia. Sul percorso della 10/a tappa, recentemente modificata, ci sarebbero però dei tombini 'killer'. Nino Piero Bosio, ciclista cuneese e collaboratore della nostra testata, ha infatti segnalato la presenza di tombini pericolosi sul tracciato, dopo un sopralluogo effettuato giovedì scorso. I tombini in questione sono situati a San Pietro Val Lemina (To), sul tratto finale della tappa scendendo da Prà Martino, con arrivo a Pinerolo. Posizionati con le griglie aperte a favore di ruote delle bici da corsa (che ci entrano dentro restando incastrate), i tombini, uno dei quali davanti al Comune, sono potenzialmente pericolosi non soltanto per i professionisti ma anche per i tanti ciclisti amatori che li incontrano abitualmente. La società organizzatrice Rcs Sport, informata dei fatti, ha riferito di aver già segnalato il problema al Sindaco di San Pietro Val Lemina, il quale ne ha garantito la sistemazione. fonte www.targatocn.it e www.campioni.cn ( http://www.campioni.cn/it/internal.php?news_code=52220&cat_code=94 )


Monsieur 40% - 28/04/2009 alle 19:27

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Sapete a che ora partirà la prima tappa dal lido?[/quote] http://www.cicloweb.it/SchedeCorse/2009/09giro0.html ;)


super cunego - 28/04/2009 alle 19:37

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Sapete a che ora partirà la prima tappa dal lido?[/quote] http://www.cicloweb.it/SchedeCorse/2009/09giro0.html ;) [/quote] Si avevo trovato infatti ho cancellato ;) Grazie ugualmente, ad ogni modo, tu che tappe fai? risp pure nel thread apposito.


Bartoli - 29/04/2009 alle 01:53

Qualcuno tipo a caso Lore88 sa se in Spagna si può vedere il Giro?


Lore_88 - 29/04/2009 alle 09:17

[quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Qualcuno tipo a caso Lore88 sa se in Spagna si può vedere il Giro? [/quote] Non vivendoci, non te lo so dire. Prova a chiedere a garmo che è un forumista spagnolo che gioca nel quiz delle salite. Ricordo che l'anno scorso per le ultime 3-4 tappe venne una tv spagnola, ma giusto perchè c'era Contador in maglia rosa. Magari, se quest'anno c'è il bis spagnolo con Carlitos, qualcosa riesci a vederlo... :)


matt8 - 29/04/2009 alle 11:33

C'è il fantagiro anche quest'anno?


Abajia - 29/04/2009 alle 13:56

[quote][i]Originariamente inviato da matt8 [/i] C'è il fantagiro anche quest'anno? [/quote] Ovviamente! :D In effetti è quasi tempo di aprire il thread apposito.


matt8 - 29/04/2009 alle 15:20

Ottimo!!! Ma, una curiosità... ma come sono le strade che portano a San Martino e all'Alpe di Siusi, sono transitabili???:pc:


superalvi - 30/04/2009 alle 15:55

si si credo che problemi si possano avere solo sopra i 2000


cancel58 - 03/05/2009 alle 16:03

La montagna ha rovesciato sulla ex statale 456 del Turchino almeno un migliaio di metri cubi di terra, sassi, alberi, arbusti e grossi massi, bloccando totalmente la strada. Altri massi sono in bilico assieme al materiale franoso e si presume che possano cadere da un momento all'altro. La frana, gigantesca, ha rotto le barriere protettive a rete di metallo sistemate nei punti critici per contenere i movimenti. È successo poco dopo le cinque al chilometro 73 in località Panicata di Ovada. Solo verso le 18 la polizia municipale di Ovada è riuscita a sistemare a valle, nell'intersezione con l’autostrada e la strada per Belforte Monferrato, segnalazioni stradali. Pesanti le ripercussioni sul traffico, totalmente bloccato, enormi i disagi per automobilisti e soprattutto per gli abitanti delle zone limitrofe e le popolose località della valle Stura, in particolare Rossiglione e Campoligure. Sul posto anche i sindaci di Ovada, Andrea Oddone, e di Belforte, Franco Ravera. «La frana è grossa - dice il responsabile del settore tecnico della Provincia, geometra Roso, giunto tempestivamente sul posto con la protezione civile, vigili del fuoco, polizia municipale, carabinieri, forestale per valutare la frana, i danni provocati, e soprattutto stabilire gli interventi da eseguire. «Non possiamo intervenire subito - spiega Roso - perchè è presente un notevole quantitativo di materiale in caduta. Bisogna farlo quando la situazione si è più o meno stabilizzata. Penso che lunedì potranno intervenire i rocciatori per far cadere tutto il materiale instabile, poi provvederemo allo sgombero della strada e interverremo sulla frana per mettere in sicurezza in punto». La frana ha invaso completamente la carreggiata stradale, formando un grosso muro. Parte del materiale è finito anche nel sottostante torrente Stura dopo aver tranciato una quarantina di metri di doppia barriera metallica. Tanto è anche il fronte della frana. Il sindaco di Belforte è preoccupato perché, coloro che conoscono la zona, hanno preso d'assalto la strada comunale che conduce a Pian Carpeneto e che consente di bypassare la frana. «È stretta, con molte curve - dice Ravera - non può sopportare un traffico superiore Si verificherebbero pericolosi intasamenti». L'alternativa, per le migliaia di automobilisti, ciclisti e pedoni che percorrono la ex statale 456, sono i due caselli della A26, quello di Ovada e quello di Masone. Costringono però, specialmente per gli abitanti di Rossiglione e Tiglieto, a doversi sobbarcare un lungo percorso ed un costo notevole, per chi deve spostarsi su Ovada più volte al giorno per ragioni di lavoro. fonte:www.ilsecoloxix.it Speriamo che la strada sia percorribile in occasione della tappa Torino - Arenzano!


maurofacoltosi - 04/05/2009 alle 11:28

Due segnalazioni: 1) La Montagna Pantani sarà il Sestriere 2) Sul sito gazzetta per la tappa di Milano sono al momento presenti una planimetria ed una tabella di marcia che non corrispondo tra loro. La versione esatta del circuito è quella rappresentata dalla planimetria


maurofacoltosi - 04/05/2009 alle 18:27

Quest'anno non ci sarà Girosera. Confermati gli altri appuntamenti televisivi


maurofacoltosi - 05/05/2009 alle 10:55

Mi rimangio quando detto sopra. TGiro ci sarà ma limitato a 5 minuti (dovrebbe essere tra le 19.55 e le 20)


nino58 - 05/05/2009 alle 11:03

Ce la fanno a leggere l'ordine di arrivo ?:Od:


robby - 05/05/2009 alle 11:07

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Mi rimangio quando detto sopra. TGiro ci sarà ma limitato a 5 minuti (dovrebbe essere tra le 19.55 e le 20) [/quote] ma a che servirebbe un TGiro di 5 minuti??? il tempo di leggere l'ordine d'arrivo e guardare l'arrivo della tappa e stop... mah...proprio non capisco :boh:


superalvi - 05/05/2009 alle 11:49

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Cancel, come è il libro sul Centenario del Giro? [/quote] Caro Ottavio, l'ho soltanto sfogliato. L'impianto iconografico mi pare valido, ci sono tente belle foto. per il prezzo ( 14,99 euro) mi pare un prodotto valido:D [/quote] A parte il capitolo sul doping...ovviamente pessimo in pieno stile gazzetta. Solo un lungo elenco di positività...


gigio83 - 05/05/2009 alle 12:27

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Mi rimangio quando detto sopra. TGiro ci sarà ma limitato a 5 minuti (dovrebbe essere tra le 19.55 e le 20) [/quote] gli ultimi anni era di pochi minuti in più.. sono finiti i tempi del tgiro di quasi mezz'ora con Lucci che rincorreva Quaranta e Turicchia...oppure di Brosio Sgarbozza e Paolo Belli che percorrevano gli ultimi km della tappa


Monsieur 40% - 05/05/2009 alle 13:05

Altimetrie, planimetrie e dettaglio delle salite in: [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09logohgiro1.bmp [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09riomaggiore1.jpg [/img] [b]L'Analisi del Percorso[/b] - 3395,5 km per inseguire il trionfo http://www.cicloweb.it/


Tetzuo - 05/05/2009 alle 13:16

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Altimetrie, planimetrie e dettaglio delle salite in: [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09logohgiro1.bmp [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09riomaggiore1.jpg [/img] [b]L'Analisi del Percorso[/b] - 3395,5 km per inseguire il trionfo http://www.cicloweb.it/ [/quote] :clap::clap: ben fatta...sempre precisi :)


Bartoli - 05/05/2009 alle 13:47

5 minuti di TGiro? Era la trasmissione piu interessante :mad:


Lore_88 - 05/05/2009 alle 14:16

Riguardando il percorso, devo dire che lo trovo meno peggio di quello che pensavo. Per esempio il tappone del Petrano è davvero interessante: 4000 metri di dislivello in 237 km è tanta roba. Però con qualche piccolo accorgimento poteva essere nettamente migliorato. In primis la tappa del Blockhaus che è ridicola. Quella frazione doveva essere sfruttata per fare un altro tappone appenninico. Inoltre la disposizione delle tappe è davvero infelice. Sarebbe bastato dopo l'ultimo giorno di riposo, ripartire invece che dall'Abruzzo, dalla Avellino-Vesuvio e risalire fino a concludere il Giro con un tappone di 200 km circa con arrivo al Blockhaus, prima della passerella domenicale.


miky70 - 05/05/2009 alle 14:18

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Mi rimangio quando detto sopra. TGiro ci sarà ma limitato a 5 minuti (dovrebbe essere tra le 19.55 e le 20) [/quote] ma a che servirebbe un TGiro di 5 minuti??? il tempo di leggere l'ordine d'arrivo e guardare l'arrivo della tappa e stop... mah...proprio non capisco :boh: [/quote] Questo è il modo di far apprezzare il Giro del Centenario?


roberto79 - 05/05/2009 alle 14:38

TGiro solo cinque minuti!?!? chi è il ridicolo della RAI che ha pensato questa cosa?? :OIO vergognoso....


nino58 - 05/05/2009 alle 14:54

ciclismo dopato = ciclismo cattivo = ciclismo punito.


UribeZubia - 05/05/2009 alle 15:39

Ma in soli 5 minuti di trasmissione come fara' Alessandro Fabretti ad esibire il suo repertorio di frizzi e lazzi, battutacce etc (ricordate come trattava Sgarbozza?). :Od:


maurofacoltosi - 06/05/2009 alle 16:40

[b]Il Giro d’Italia non arriverà più al Block Haus [/b] CHIETI. Dopo l’ultimo sopralluogo dei tecnici dell’organizzazione del Giro d’Italia e dal regista Nazareno Balani della Rai, avvenuto qualche giorno fa, oggi la decisione del Patron Angelo Zomegnan di spostare l’arrivo anticipando di circa 4 Km. Non arriveranno dunque al Block Haus i ciclisti del Giro del Centenario, ma si fermeranno qualche metro dopo l’Hotel Mammarosa, nonostante il Comitato Tappa nella persona del presidente, Maurizio Formichetti, abbia cercato di sostenere fino alla fine la tappa nella sua definizione originaria. Purtroppo le esigenze legate alle riprese televisive e l’ingombro dei mezzi Rai hanno portato l’organizzazione generale a questa decisione, che comunque non ridurrà la tappa poiché è stato aggiunto un passaggio nel centro di Miglianico di circa 4 km, con una salita di circa 1 km con pendenza massima del 20%. «Siamo delusi da questa modifica- sottolinea Maurizio Formichetti- è inutile negarlo, abbiamo lavorato fino alla fine per mantenere il Block Haus come arrivo, ma la ristretta sede stradale non consente la sosta in sicurezza dei grandi mezzi tecnici della Rai necessari per le riprese televisive. Si è certamente perso in spettacolarità, anche in ragione di una memoria storica che riporta all’immagine di grandi campioni del ciclismo sul Block Haus, ma la gara resta invariata nella lunghezza avendo inserito alcune deviazioni nei centri storici, come quello di Pretoro che vedrà i ciclisti pedalare tra i vicoli insidiosi di uno dei borghi più belli della nostra regione». Il Comitato Tappa continua nella preparazione dell’evento focalizzando l’attenzione sulla gestione del traffico nel giorno della gara, che vedrà al seguito della Carovana oltre 700 mezzi che saranno allocati prima a Chieti e successivamente nei parcheggi di Passo Lanciano e delle vie d’accesso a Mamma Rosa. «L’imponenza dell’evento e la difficoltà d’accesso all’arrivo- continua Formichetti- sono tali da consigliare ai tanti appassionati di ciclismo di arrivare su da Roccamorice o Lettomanoppello fino ad un certo punto e poi proseguire a piedi o con la funivia aperta per l’occasione. A breve comunicheremo anche gli orari di chiusura delle strade per favorire l’afflusso degli spettatori». Fonte: http://www.primadanoi.it/


mestatore - 06/05/2009 alle 16:45

zome cialtrone una tappa di 70 km , grazie alle deviazioni madddddddai, non si arriva nemmeno al block haus non ci posso credere che non ci avessero pensato peccato


maurofacoltosi - 06/05/2009 alle 16:58

Io sapevo che c'erano dei problemi per i mezzi RAI... non per questo arrivo, però, ma per quello al Vesuvio... incrociamo le dita...


miky70 - 06/05/2009 alle 17:03

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] zome cialtrone una tappa di 70 km , grazie alle deviazioni madddddddai, non si arriva nemmeno al block haus non ci posso credere che non ci avessero pensato peccato [/quote] Infatti non capisco come si possa arrivare sempre all'ultimo momento utile, per poi cancellare tutto il lavoro fatto perchè nessuno ha visionato il percorso con la dovuta attenzione e verificando tutte le situazioni!! :cool:


roberto79 - 06/05/2009 alle 17:34

che buffonata! ERA LA MONTAGNA PIù attesa il Blockhaus la CIMA COPPI! :( peccato....


Camoscio Madonita - 06/05/2009 alle 17:38

uhm...ci rimango un pò male...stavo però pensando che per lo Zoncolan si era trovato un compromesso mettendo i mezzi molto più in basso...per il Blockhaus si ci poteva lavorare per tempo...che peccato:(


cancel58 - 06/05/2009 alle 17:46

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] zome cialtrone una tappa di 70 km , grazie alle deviazioni madddddddai, non si arriva nemmeno al block haus non ci posso credere che non ci avessero pensato peccato [/quote] mi associo al commento di Mesty. ma è possibile accorgersi che non si può arrivare in cima solo alla vigilia della partenza del Giro?:OIO E' saltata la Cuneo Pinerolo dei cinque colli, salta l'arrivo in vetta al Blockhaus: dobbiamo aspettarci ancora qualcosa dall'organizzazione?


prof - 06/05/2009 alle 18:00

Mamma mia, altro che dilettanti allo sbaraglio. Già la tappa era ridicola in sè. Chissà se costoro si rendono conto dei danni che producono ... mah.


Mithrandir - 06/05/2009 alle 18:06

[b] Incredibile!!![/b] Come è possibile che non si sia pensato a questi problemi per tempo? Non è da oggi che si sapeva dell'arrivo al Blockhaus!!! Mi viene quasi da dire che del Blockhaus servisse solo il nome :bla: Sono sicuro che gli organizzatori locali abbiano fatto di tutto per allestire una strada degna del giro d'Italia, pur con i metri di neve che ci sono ancora lassù... capisco la loro delusione... In altre occasioni (io ricordo Monviso/Pian Del Re del '91) si era riusciti ad arrivare in un posto scomodo lasciando i mezzi più ingombranti più in basso (a Pian della Regina) Un giro dove la Cima Coppi è il Sestrière :OIO ...ed io che quando ho sentito che si sarebbe arrivato sul Blockhaus sognavo un tappone con salita prima a Passo Lanciano, discesa su Lettomanoppello e salita da Roccamorice :doh: Vabbè mi toccherà farla di persona :OO:


Morris - 06/05/2009 alle 18:08

Bravi! Come si distrugge la storia. Altro che Giro del Centenario, questo è il Giro del Centimetro!:bla::bla::bla::bla::bla:


cancel58 - 06/05/2009 alle 18:25

sbaglio, o sul sito della gazzetta la notizia non c'è ancora?


Morris - 06/05/2009 alle 18:32

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] sbaglio, o sul sito della gazzetta la notizia non c'è ancora? [/quote] Non ti sbagli Mario, e questo dice tutto...purtroppo!


robby - 06/05/2009 alle 18:36

mi verrebbe da intervenire come fece il mitico Fantozzi riguadando per l'ennesima volta "la Corazzata Potemkim"...questa è davvero una CAGATA PAZZESCA che peccato, ma che peccato :grr:


meriadoc - 06/05/2009 alle 19:12

......................................


Subsonico - 06/05/2009 alle 19:16

Qui si parla di Mamma rosa, ma mamma rosa non era ai -7??


robby - 06/05/2009 alle 19:25

in effetti se guardiamo le altimetrie su salite.ch http://www.salite.ch/blockh.asp?Mappa=http://www.viamichelin.fr/viamichelin/ita/dyn/controller/Cartes-plans?mapId=-t6b6wxaraffe2o&dx=485&dy=330&empriseW=970&empriseH=661 anche se questa è l'altimetria del versante da roccamorice, ma è l'unica in cui è indicato a che altezza è Mamma Rosa si nota che che sto albergo è a 1648 mt.....a quanto arriva sta tappa a 1700???? prima la tappa per com'era disegnata per me era anche un po' interessante e poteva fare sfracelli se interpretata con cattiveria a dovere...ma cos ì mi pare proprio ciò che ho scritto qualche post più sopra :grr:


Abajia - 06/05/2009 alle 19:47

Non ci sono parole


W00DST0CK76 - 06/05/2009 alle 19:48

Che ridicoli! Se ne accorgono solo adesso? A 3 giorni dall'inizio del Giro! Che figura da 4 soldi :grr:


dietzen - 06/05/2009 alle 20:07

mah... :bla: :bla: :bla:


Abajia - 06/05/2009 alle 20:07

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Qui si parla di Mamma rosa, ma mamma rosa non era ai -7?? [/quote] L'hotel Mamma Rosa è posto a quota 1631, e l'arrivo originario prevedeva che il traguardo fosse collocato a 2064 metri, nella zona parcheggio. Tra l'albergo e la (ex) zona d'arrivo ci sono 6 km, non 4. :grr:


stress - 06/05/2009 alle 20:09

Quando 5 mesi fa criticavo il disegno di questo giro sono stato quasi zittito. Da allora (oltre a cose minime) hanno modificato la tappa di Firenze (tolte 3 salite), modificata la tappa di Pinerolo (stendiamo un velo pietoso) e oggi l'evirazione del blok haus. sono senza parole per questa dimostrazione di .............:OIO:OIO Domani vado in bici e forse mi passa. Ps: Tappa Chieti/Pescara/fondovalle/Pretoro/Passo Lanciano/lLettomanoppello/Roccamorice/Maielletta no è?!?!?!? Ma ci voleva tanto a fare una tappa decente con 2 salite e chilometraggio da prof. :OIO:OIO:OIO:OIO

 

[Modificato il 06/05/2009 alle 20:43 by stress]


elisamorbidona - 06/05/2009 alle 20:30

per la tappa del ex-Blockhaus, non ci sarebbe però il tempo ed il modo di inserire un'altra salita (visto che sono stati tolti 6 km.) prima di quella finale? Sarebbe tutta un'altra tappa, con una lunghezza degna e nei dintorni le possibilità non mancano. Perchè no, vista la rivoluzione che è stata fatta con la Cuneo-Pinerolo?


Abajia - 06/05/2009 alle 20:37

Elisa, l'enorme sforzo da parte di Rcs è già stato profuso, hanno aggiunto una salita che passa per Miglianico, di 1 (UNO!) km. Non so se prenderla a ridere o incazzarmi...


stress - 06/05/2009 alle 20:41

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Elisa, l'enorme sforzo da parte di Rcs è già stato profuso, hanno aggiunto una salita che passa per Miglianico, di 1 (UNO!) km. Non so se prenderla a ridere o incazzarmi... [/quote] e poi a miglianico si fermano alla cantina sociale a bere un bel bicchierozzo di montepulciano. Cosa vuoi ridere. :OIO:OIO:OIO


cancel58 - 06/05/2009 alle 20:41

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Elisa, l'enorme sforzo da parte di Rcs è già stato profuso, hanno aggiunto una salita che passa per Miglianico, di 1 (UNO!) km. [/quote] ... con una pendenza pari al 20%! che si può volere di più?:D


magliarossa - 06/05/2009 alle 20:47

beh questa cosa del Blockhaus è clamorosa. complimenti a Zomegnan, che suppongo sia pagato pure bene per combinare questi arrosti. dall'anno prossimo propongo Sgarbozza come direttore del Giro, sarebbe più professionale. :Od:


Subsonico - 06/05/2009 alle 20:48

Organizzazione dilettantistica. La serietà della carovana del tour l'rcs se la sogna. vedi l'assenza di una startlist ufficiale a 3 giorni dal giro, per badare alle...uhm, bocca mia, taci!


Paltix HHH - 06/05/2009 alle 20:51

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Qui si parla di Mamma rosa, ma mamma rosa non era ai -7?? [/quote] subsonico aiutami defo fare le quotazioni del fantagiro!!!:OIO:OIO:OIO accendi sto cavolo di msn :hippy:


piccolo san bernardo - 06/05/2009 alle 20:58

sono amareggiato quanto deluso. adesso la tappa abruzzese non avrà più tanto senso. E la Cima Coppi passa al sestriere,l'unico over 2000:o


Fabioilpazzo - 06/05/2009 alle 21:03

Ma porca miseria, è da quando era stata annunciata che m'ero fatto il progetto per salire su...E il bello, come sottolineato, è che se lo ricordano 3 giorni prima dell'inizio del Giro...Zerbignan sempre peggio.


Fabioilpazzo - 06/05/2009 alle 21:12

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Elisa, l'enorme sforzo da parte di Rcs è già stato profuso, hanno aggiunto una salita che passa per Miglianico, di 1 (UNO!) km. [/quote] ... con una pendenza pari al 20%! che si può volere di più?:D [/quote] Pensa che è tanto difficile che la facevo io in bici quando pesavo più di 90 chili...:xxo


danilodiluca87 - 06/05/2009 alle 21:29

questo Giro faceva skyfo ed ora ancora peggio....ma si togliete tutte le salite e mettete un'altra bella cronometro:D:D:D:D non vogliono far fare una brutta figura all'americano..... vergogna pure la cima Coppi avete tolto all'Abruzzo, dopo lo skyfo del caso Simeoni quest'altra porcata..... San Martino di Castrozza(salitella) Alpe di Siusi San Luca(salitella) Monte Petrano Block Haus(salitella) Vesuvio l'anno scorso con tutti quei tapponi ci fu poca differenza, figuriamoci quest'anno....i percorsi sempre a favore di quelli che non fanno spettacolo come i cronoman, mentre il vero spettacolo del Giro, ovvero gli scalatori devono essere sempre penalizzati.... vogliamo le salite....VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA Zomegnan vai a casa......ditelo da prima che volete far vincere Basso e far fare bella figura all'americano:D:D:D:D

 

[Modificato il 06/05/2009 alle 21:52 by danilodiluca87]


stress - 06/05/2009 alle 21:37

Il 17 dicembre dicevo così: [quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Per quello che vale esprimo il mio giudizio sul percorso. Note positive: Crono dell Cinque Terre ultraatipica che non favorisce o sfavorisce pesantemente nessuno e tappa con arrivo a Monte Petrano che per me è disegnata perfettamente. Note negative: tutto il resto. Io non amo i velocisti ma in questo giro per loro c'è poco, troppo poco. Ci sono troppe tappe troppo corte. Perché mettere il Croce d'Aune che non serve a nulla e poi il giorno dopo non mettere nulla prima dell'alpe? Perché non fare le 2 tappe Austriache dopo S. Martino e poi rientrare in Italia in direzione alpe di Siusi? Cosa rappresenta la tappa con l'attraversamento dell'Engadina con annesso "Ridicolo" GPM in pianura sul Maloja? Non era meglio fare (esempio): S. Martino, Insbruk, Siusi, Morbegno (Mendola/Tonale/Aprica), Bergamo? Tappa dei 5 colli inutile. Mi ricordo benissimo la pascolata di tanti anni fa con vittoria finale (quasi di gruppo ma comunque erano almeno 50) di Saronni. Una delle 2 tappe Emiliane doveva essere per velocisti mentre l'altra (quella della domenica si capisce) bella dura dura. Tappa Abruzzese inutilmente corta (poi alla fine farà un sacco di danni alla classifica ma questo oggi non possiamo dirlo) e per giunta dopo la giornata di riposo. 40 Km in più con un'altra salita e salita finale da Roccamorice e non da Pretoro sarebbe stato molto meglio. La tappa del Vesuvio dovrebbe essere l'ultima occasione ma se la si fa con salita secca finale non vedo cosa si possa inventare uno che deve recuperare + di 1 minuto. Almeno Chiunzi e Agerola dovevano essere inseriti prima della salita finale. Crono finale troppo corta. O la si fa più lunga oppure (opinione personale) era meglio fare una tappa in linea con circuito finale da ripetere + volte nelle zone + belle (c'è solo l'imbarazzo della scelta) della capitale. Conclusione: Dopo attenta analisi boccio (senza se e senza ma) questo percorso. L'idea di disegnare un bel giro era buona. Il risultato no. Questa è la mia opinione. [/quote] da grande giro a GRANDE PRESA IN GIRO!!! Ps: devo pedalare devo pedalare devo pedalare devo pedalare devo pedalare devo pedalare devo pedalare devo pedalare devo...............

 

[Modificato il 06/05/2009 alle 21:45 by stress]


plata - 06/05/2009 alle 21:47

Giro sempre più osceno...... viva la tradizione... besos..


simone89 - 06/05/2009 alle 22:11

ho appreso solo ora la modifica della tappa del Blockhaus.........era la tappa che più aspettavo....... certo, se è così che si recupera il gap dal tour de france....... addirittura nel giro del centenario......... dopo la notizia di rebellin e questa mi sta passando veramente la voglia di giro....... e poi tg giro che dura 5 minuti....... ultimamente si parla del boom di vendite per le biciclette, di un settore che non sente crisi e quindi quest'anno mi aspettavo anche una crescita di ascolti ma se tagliano anche il tg giro........


Guglielmo Tell - 07/05/2009 alle 12:49

considerazioni finali su aspetti positivi e negativi del percorso del Giro, partiamo dai primi: -montagne già al 4° e 5° giorno di corsa -la tappa del Petrano, bellissima -la crono di Riomaggiore, idem -cinque arrivi in salita più il San Luca sono tanti -poche tappe banali questi sono invece gli aspetti negativi: -solo un tappone, appunto quello del Petrano, a meno di non considerare tale la Cuneo-Pinerolo -mancano due vere tappe di montagna consecutive ad eccezione di quelle sulle Dolomiti, anche per via del giorno di riposo tra Petrano e Blockhaus -salite impegnative ma nessuna con pendenze dal 10% in su come un Fedaia, un Mortirolo o uno Zoncolan -pressochè inesistenti i legami con il passato e questo è grave per un Giro del Centenario


Admin - 07/05/2009 alle 12:55

Comunque questa cosa del Block Haus non ha finora trovato riscontro sui vari mezzi d'informazione, o sono io che sono distratto? Mauro, hai qualche conferma del taglio o abbiamo insultato Zomegnan per mezza giornata senza motivo? :D Perché insomma, una notizia del genere avrebbe avuto un minimo di risonanza, no?


rizz23 - 07/05/2009 alle 13:27

Block o non Block, Haus o non Haus, devo dire che a me il percorso piace parecchio. Lo trovo estremamente aperto a soluzioni d'attacco, se i corridori che sono in grado (e penso a Di Luca e Cunego in primo luogo) saranno in grado di approfittarne, mentalmente e fisicamente. Le grandi salite nelle ultime edizioni hanno spaventato e appiattito più che sparigliato e deciso, per quanto riguarda la lotta alla maglia rosa. Ricordiamoci che l'anno scorso ha vinto un Contador non al 100 per 100, cui è bastato controllare la corsa, senza praticamente (o forse anche senza "praticamente") attaccare mai. Quest'anno, il percorso favorisce da un lato i passisti-cronoman-scalatori come Basso, Menchov e Armstrong, ma ha molte tappe nelle quali sarà non semplice controllare la corsa e una crono lunga assolutamente non da specialisti; in entrambe le situazioni, chi ha gambe e coraggio ci potrà provare. E se perderà non sarà stata colpa del percorso, secondo me. Io dico che ci si potrà divertire, anche con questo percorso un tantino fuori dagli schemi, forse anche proprio grazie ad esso.


maurofacoltosi - 07/05/2009 alle 14:23

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Comunque questa cosa del Block Haus non ha finora trovato riscontro sui vari mezzi d'informazione, o sono io che sono distratto? Mauro, hai qualche conferma del taglio o abbiamo insultato Zomegnan per mezza giornata senza motivo? :D Perché insomma, una notizia del genere avrebbe avuto un minimo di risonanza, no? [/quote] allora... c'è l'articolo che ho postato.... e poi me lo ha confermato privatamente Cascata (dicendomi, tra l'altro, che come notizia era vecchia)


27luglio - 07/05/2009 alle 14:35

L'arrivo in cima avrebbe richiesto l'asfaltatura, anzi la ri-asfaltatura dell'ultimo tratto, qualcuno sa se era gia' stata portata a termine?


robby - 07/05/2009 alle 14:36

beh se è vero che la notizia era vecchia (e di quello che dice e riferisce Cascata in merito al Giro mi fido ancora di più degli Rcs) è la riprova come ha scritto qualcuno qualche post più su che del Blockhaus serviva solo ed esclusivamente il nome a sto punto...la tappa se rimane disegnata così è davvero pessima.


Abajia - 07/05/2009 alle 14:41

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] a sto punto...la tappa se rimane disegnata così è davvero pessima. [/quote] Non che prima fosse un tappone, eh :Od:


Admin - 07/05/2009 alle 14:47

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Comunque questa cosa del Block Haus non ha finora trovato riscontro sui vari mezzi d'informazione, o sono io che sono distratto? Mauro, hai qualche conferma del taglio o abbiamo insultato Zomegnan per mezza giornata senza motivo? :D Perché insomma, una notizia del genere avrebbe avuto un minimo di risonanza, no? [/quote] allora... c'è l'articolo che ho postato.... e poi me lo ha confermato privatamente Cascata (dicendomi, tra l'altro, che come notizia era vecchia) [/quote] Preciso che non volevo mettere in dubbio la tua rivelazione, eh! ;) La notizia era vecchia ma nessuno l'ha data, quindi?


superalvi - 07/05/2009 alle 14:52

et voila altro esempio di serietà da parte della Gazzetta. Percorso ridicolo.


Lore_88 - 07/05/2009 alle 14:53

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] è la riprova come ha scritto qualcuno qualche post più su che del Blockhaus serviva solo ed esclusivamente il nome[/quote] Come sempre da quando c'è Zomegnan. A novembre viene presentato un percorso X, per fare il titolone. Poi nei mesi successivi è tutto un modificare e tagliuzzare e alla fine, a maggio, ci ritroviamo con 21 tappe diverse, in alcuni casi completamente stravolte.


robby - 07/05/2009 alle 15:25

hai proprio ragione Lore!!! Aby...sì in effetti prima non era un tappone, ma nell'economia di una tappa molto corta, 6 km di salita in più, e per di più i più duri e difficili e con tanto tanto acido lattico nelle gambe (sempre se prendiamo per buono il fatto che la tappa sia corsa a stratutta!) sarebbero quelli che avrebbero fatto la differenza reale ;) era quello che intendevo io quando ero "contento" di sta tappa già dalla presentazione a gennaio...pochi km ma salita tostissima e lunghissima come arrivo in salita...così la tappa del blockhaus...ehm pardon, chiamiamola pure tappa della maielletta va....diventa una tappa adatta quasi più ad un ottimo under23 scalatore :D


robby - 07/05/2009 alle 15:26

....aggiugno, per me sta tappa Ivan l'avrebbe sofferta parecchio...così un po' meno


maurofacoltosi - 07/05/2009 alle 15:55

[quote][i]Originariamente inviato da 27luglio [/i] L'arrivo in cima avrebbe richiesto l'asfaltatura, anzi la ri-asfaltatura dell'ultimo tratto, qualcuno sa se era gia' stata portata a termine? [/quote] in realtà la strada non era stata "deasfaltizzata" del tutto; era stato rimosso solo una porzione di corsia, in modo da lasciare aperto un pertugio per i mezzi di soccorso (la zona è meta di escursionisti) e per i mezzi di servizio degli impianti di risalita della Maielletta.


Abruzzese - 07/05/2009 alle 16:10

La notizia del nuovo arrivo sul Block Haus non più a quota 2064 ma a 1700 metri, vale a dire poco dopo l'hotel Mammarosa (per essere precisi il nuovo arrivo è posto in località Fonte Tettone)è stata riportata oggi sul Messaggero d'Abruzzo,dove in sostanza si riportano tutte le cose già dette nell'articolo linkato qui ieri sul forum,compreso il fatto che il chilometraggio dovrebbe restare più o meno uguale con l'inserimento dei 4 chilometri e dello strappo che porteranno il gruppo nel paese di Miglianico (paese d'origine di Dario Cataldo,tra l'altro). Certo,dispiace molto anche a me che alla fine si sia arrivati a questa soluzione,perchè di simili problemi logistici si sarebbe dovuto tener conto molto prima.


robby - 07/05/2009 alle 16:10

.............cmq è incredibile come in gazzetta non ne parlino!!!!!!!!! :OIO si arriverà al solito trafiletto o a 2 minuti dedicati in qualche telecronaca di qualche tappa (magari anche sabato alla partenza col cronoprologo) in cui Auro riporterà sta notizia che tristezza Rcs :(


Abruzzese - 07/05/2009 alle 16:14

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] diventa una tappa adatta quasi più ad un ottimo under23 scalatore :D [/quote] Eh beh robby,a questo punto dall'imbocco vero e proprio della salita il finale è diventato uguale e spiccicato a quello della Casalincontrada-Block Haus, corsa che si è disputata a fasi alterne negli ultimi anni,con alcune edizioni open e altre riservate ai soli dilettanti.Rispetto a quella il gruppo arriva da Pretoro,mentre nella Casalincontrada-Block Haus degli ultimi anni si percorreva prima un impegnativo circuito attorno al paese di partenza e poi si imboccava la salita dopo essere passati prima dal paese di Roccamontepiano (altra salita dalle pendenze non eccessive ma che presentava un tratto al 20 % nell'affrontare un muro prima di arrivare in paese).


robby - 07/05/2009 alle 16:23

Indi per cui la Casalincontrada-Block Haus [b]corsa che si è disputata a fasi alterne negli ultimi anni,con alcune edizioni open e altre riservate ai soli dilettanti [/b] risulta ben più dura di una delle tappe che doveva essere tra le regine della corsa rosa.... [mode serpa on] a beh, 'nnamo bene allora [/mode serpa off] :D Grazie della segnalazione Viv puntutale come sempre ;)


prof - 07/05/2009 alle 17:46

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] ...e per di più i più duri e difficili e con tanto tanto acido lattico nelle gambe (sempre se prendiamo per buono il fatto che la tappa sia corsa a stratutta!) sarebbero quelli che avrebbero fatto la differenza reale ;) era quello che intendevo io quando ero "contento" di sta tappa già dalla presentazione a gennaio...pochi km ma salita tostissima e lunghissima come arrivo in salita...così la tappa del blockhaus...ehm pardon, chiamiamola pure tappa della maielletta va....diventa una tappa adatta quasi più ad un ottimo under23 scalatore :D [/quote] Ritorno al tuo gradimento per il percorso di questo giro; gradimento magari stuzzicato anche dalla possibile innovazione introdotta da una tappa con le caratteristiche di questa in versione originale. Come dici tu stesso, logica precondizione affinchè questa tappa risultasse interessante, era che fosse corsa alla morte. La mia (personalissima) opinione è che, anche corsa alla morte (ipotesi quanto mai da verificare, se non remotissima, di questi tempi), su corridori allenati ed adeguatamente "pre-riscaldati", i distacchi sarebbero stati contenutissimi. Questa è una tappa del giro d'Italia, non della Vuelta a Murcia (non la cito a caso) ed un professionista sa bene come deve affrontarla per non avere sorprese. Figuriamoci un pro serio e scrupoloso come Basso; impensabile. Quelli in classifica si sarebbero fatti un paio d'ore di pre-riscaldamento con una paio di salita medio-lunghe. Nella Vuelta a Murcia, mi pare del 2000, Marco Pantani ebbe a soffrire terribilmente una tappa analoga, con una salita lunghissima ma non impossibile quanto a pendenza, dove Boogerd tirò alla morte un gruppo di 30/40 corridori. Il povero Marco letteralmente saltò in aria e perdette svariati minuti. Si era però all'inizio di stagione e con pochi km nelle gambe di Marco nonchè, appunto, alla VaM. Per quanto mi attiene continuo a ritenere questo giro mal disegnato e, in particolare questa tappa, anche nella sua versione originale, abbastanza insignificante. Comunque apprezzo ugualmente il tuo punto di vista in quanto stimolante e assolutamente meritorio di una verifica sul campo. E' oltremodo stupido il fatto che sia stata assassinata nel modo che abbiamo visto. Uno di noi due avrebbe potuto diventare creditore di una buona bottiglia. :cincin:


superalvi - 07/05/2009 alle 17:55

[quote][i]Originariamente inviato da Abruzzese [/i] (per essere precisi il nuovo arrivo è posto in località Fonte Tettone) [/quote] cmq sarà una grande soddisfazione per un corridore vincere a Fonte tettone :Od:


Pincoletto - 08/05/2009 alle 07:38

Quante ne dobbiamo sopportare ancora di queste nefandezze?!?!:OIO A 'sto punto ribattezzo ufficialmente la corsa "GIRO DEL CIALTRONARIO"... 100 anni fa si partì da Milano (piazzale Loreto) e si finì pure a Milano...e allora perchè nel giro che evoca in primis proprio quell'edizione il capoluogo lombardo viene a malapena toccato e perdipiù in una tappa che di evocativo ha davvero ben poco?!?...e ancora perchè non vengono toccate tutte le sedi di tappa di quell'edizione?!? (fanno passare Arenzano come Genova per salvarsi in calcio d'angolo...) Quando parli di Giro vengono im mente subito le grandi imprese in montagna...e allora perchè quest'anno si affronta solo una over 2000, e peraltro ridicola come il Sestriere?!?...che fine hanno fatto salite leggendarie come Stelvio, Mortirolo, Gavia, Marmolada, Bondone, 3 Cime, o altre comunque storiche come Sella, Pordoi, Falzarego, Mauria, Abetone, Terminillo, Campitello, e chissà quante ne dimentico!!... Ci è stato detto alla presentazione che quest'anno erano diminuiti i trasferimenti, poi vai a controllare e ti accorgi che nessuna tappa riparte dove si è arrivati il giorno prima!! Ci è stato presentato un percorso e ci ritroviamo con qualcosa di parecchio diverso tra le mani...possibile che non si riesca proprio a verificare prima la fattibilità di certe strade, senza ritrovarsi poi a cambiare nell'immediata vigilia della partenza?!?... Si è detto che quest'edizione vuole valorizzare gli Appennini...e allora perchè non c'è uno straccio di tappone (a parte il Petrano) nell'ultima settimana?!?...il Vesuvio è salita dura (ma inserita in una tappa breve e senza grosse asperità), mentre la Maielletta (tanto vale chiamarla così, perchè il Blockhaus è altra cosa...) viene fatta dal versante più facile...tanto per capirci si arriva in zona 1984, quando vinse Argentin davanti a Moser (tutto tranne che grandi scalatori!). Si è tanto pubblicizzato la tappa storica per eccellenza, la Cuneo-Pinerolo (che tra l'altro già nell'82 aveva dimostrato di non essere più selettiva), ben sapendo che alla fine non si sarebbe potuta correre...perchè allora non pensare già inizialmente a qualcosa di diverso, magari con dentro il Finestre, forse tornava comodo sbanderiare ai 4 venti che il Giro sarebbe tornato laddove Coppi creò il suo mito?? Si parla tanto di ascolti...e allora perchè nei weekend, quando l'onesto lavoratore se ne sta a casa, anzichè programmare tapponi da leggenda (come peraltro è stato fatto fino a pochi anni fa), si inseriscono tappe ridicole (Bergamo e Milano) o interessanti, ma non certo da stropicciasi gli occhi (Bologna e Faenza)..?? E di Mayrhofen che vogliamo dire...per carità, nulla contro la cittadina austriaca, ma era così forte l'esigenza di sconfinare nell'edizione del Centenario??!!...non si poteva proprio farne a meno?? Avrei qualche altro milione di domande da rivolgere allo Zome, ma per ora mi fermo qua!!...scusate lo sfogo ma era da un pò che ne sentivo l'esigenza... :no::no::no: Dispiace solo una cosa...si è persa un'occasione per onorare a pieno 100 anni di storia indelebile e di passione...peccato!!


27luglio - 08/05/2009 alle 09:10

[quote] in realtà la strada non era stata "deasfaltizzata" del tutto; era stato rimosso solo una porzione di corsia, in modo da lasciare aperto un pertugio per i mezzi di soccorso (la zona è meta di escursionisti) e per i mezzi di servizio degli impianti di risalita della Maielletta.[/quote] Ah, quindi e' ancora possibile arrivare in cima in bdc e per di piu' senza macchine negli ultimi km, stando cosi' le cose preferisco che non arrivino in cima. Grazie per l'informazione.


gigio83 - 08/05/2009 alle 09:34

[quote][i]Originariamente inviato da Pincoletto [/i] Si è tanto pubblicizzato la tappa storica per eccellenza, la Cuneo-Pinerolo (che tra l'altro già nell'82 aveva dimostrato di non essere più selettiva), ben sapendo che alla fine non si sarebbe potuta correre...perchè allora non pensare già inizialmente a qualcosa di diverso, magari con dentro il Finestre, forse tornava comodo sbanderiare ai 4 venti che il Giro sarebbe tornato laddove Coppi creò il suo mito?? [/quote] Qui devo spezzare,mi malgrado, una lancia in favore degli organizzatori, loro un percorso alternativo lo avevano previsto con l'agnello(che non è una passeggiata), però NESSUNO poteva prevedere una nevicata come quella di quest'inverno. per chi non sapesse, in 3 giorni, a cavallo del 1 dcembre 2008, sono scesi a Chianale(circa 1000 metri di quota più in basso dell'agnello) 2 metri e mezzo di neve; a cui si sono aggiunti quelli delle numerosissime e abbondanti nevicate dell'inverno; ovvio che l'agnello sia impraticabile a metà maggio.. RCS ha chiesto alla provincia di sgomberare la neve ma ha avuto risposte negative; quest'anno la provincia(di Cuneo) ha speso 15000000 circa per togliere la neve, il triplo del solito, e naturalmente non aveva senza spendere moltissimi soldi per far transitare il giro senza avere neppure la copertura televisiva in quanto percorsa ad inizio tappa. Ovviamente il nuovo persorco poteva essere disegnato meglio, su questo non ci sono dubbi,non so quanto fosse possibile inserire il colle delle finestre, problemi simili all'agnello, però si poteva fare una tappa più nervosa nella prima parte; evitanto di fare il pezzo in pianura/leggera discesa e inserendo delle piccole salitelle presenti nella zona che non avrebbero creato distacchi ma stancato le gambe per le salite finali.


Pincoletto - 08/05/2009 alle 10:21

[quote] Ovviamente il nuovo persorco poteva essere disegnato meglio, su questo non ci sono dubbi,non so quanto fosse possibile inserire il colle delle finestre, problemi simili all'agnello, però si poteva fare una tappa più nervosa nella prima parte; evitanto di fare il pezzo in pianura/leggera discesa e inserendo delle piccole salitelle presenti nella zona che non avrebbero creato distacchi ma stancato le gambe per le salite finali. [/quote] Si, hai ragione...sta di fatto che i problemi del colle della Maddalena erano arcinoti!...si poteva quindi disegnare fin da subito qualcosa di più interessante senza doversi ritrovare a stravolgere tutta quanta la tappa a poco più di un mese dalla partenza di Venezia.


Admin - 08/05/2009 alle 10:22

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] ....[b]aggiugno[/b], per me sta tappa Ivan l'avrebbe sofferta parecchio...così un po' meno [/quote] Nel senso che non soffrirà perché la tappa la fanno ammaggio? :D:bll::hammer:


robby - 08/05/2009 alle 10:28

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] ....[b]aggiugno[/b], per me sta tappa Ivan l'avrebbe sofferta parecchio...così un po' meno [/quote] Nel senso che non soffrirà perché la tappa la fanno ammaggio? :D:bll::hammer: [/quote] sarà che sto già da ora cominciando a bere il vino del mio matrimonio..pensa come starò messo [b]ammarzo[/b] dell'anno prossimo!!! :cincin: :Od::Od:


MDL - 08/05/2009 alle 10:33

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] sarà che sto già da ora cominciando a bere il vino del mio matrimonio..pensa come starò messo [b]ammarzo[/b] dell'anno prossimo!!! :cincin: :Od::Od: [/quote] e non offrire mi raccomando! t'ho pure pagato tre guiness post-rebellin:mad:


robby - 08/05/2009 alle 10:35

miii vero le guinness post rebellin!!!! bbone e secondo te appena capita di vedersi non ricambio ???? :cincin: chiso OT alcolico! :P

 

[Modificato il 08/05/2009 alle 11:13 by robby]


Maìno della Spinetta - 08/05/2009 alle 11:05

Riporto il mio lancio della corsa rosa, per chi ama questo genere di cose: http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=19677 Quanto alla tappa abruzzese... caspita, uno strappo al 20%, che fffigata, ora sì che la febbre da Giro sale!! Patetica RCSSport. 3 giorni prima del Giro scoprono che il Blockhaus è una stradina? Tutta la strada da Scafa a Passo Lanciano (versante che andava fatto a mio avviso) può ospitare i camion RAI senza problemi, e allora? Perché non metterli lì? è assurdo. La mia speranza, guardando il percorso e vedendo la Maielletta mutilata, è un Vesuvio simil Oropa '93: la maglia rosa di colpo in affanno, e la corsa che si infiamma. Alla faccia di "La Gazzetta va a trovare l'Abruzzo mutilato", la Gazza oltraggia l'Abruzzo mutilato.


roberto79 - 08/05/2009 alle 11:46

QUINDI confermato il fatto che la tappa del Blockhaus sarebbe "mutilata"? qualcuno dice di no altri dicono di si.... :pss::bla::?


Viscera - 08/05/2009 alle 12:17

Sulla Gazzetta di oggi è ancora segnato l'over 2000, ma è comparso un mini trafiletto dove "temono" il taglio per la neve .


Camoscio Madonita - 08/05/2009 alle 12:59

[quote][i]Originariamente inviato da Viscera [/i] Sulla Gazzetta di oggi è ancora segnato l'over 2000, ma è comparso un mini trafiletto dove "temono" il taglio per la neve . [/quote] si nell'ulitmo mese nevica di continuo in tutto il centro sud...ma siamo in abruzzo o in scandinavia...si sfiora il ridicolo ne avessero inventata un'altra (Nel 1999 con due settimane in anticipo si arrivo ai 2100 m del Gran sasso, ed ora mi vengono adire che temono la neve sul Blockhaus:OIO) Rimpiango Castellano!


Tetzuo - 08/05/2009 alle 13:41

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] ....[b]aggiugno[/b], per me sta tappa Ivan l'avrebbe sofferta parecchio...così un po' meno [/quote] Nel senso che non soffrirà perché la tappa la fanno ammaggio? :D:bll::hammer: [/quote] :Od::Od: :IoI mi stavo ribaltando dalla sedia


Monsieur 40% - 08/05/2009 alle 14:29

[img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09logohgiro1.bmp [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09blockhaus1.jpg [/img] [b]Blockhaus, blocco neve[/b] - Cima Coppi, le ragioni del taglio http://www.cicloweb.it


stress - 08/05/2009 alle 14:41

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09logohgiro1.bmp [/img] [img]http://www.cicloweb.it/cicloweb.it.data/Designs/2009/09blockhaus1.jpg [/img] [b]Blockhaus, blocco neve[/b] - Cima Coppi, le ragioni del taglio http://www.cicloweb.it [/quote] Utto giusto!!! :yes:


mattewhawk23 - 08/05/2009 alle 15:49

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] et voila altro esempio di serietà da parte della Gazzetta. Percorso ridicolo. [/quote] ma Zomegnan crede di esser un rivoluzionario alla Zapata o zapatero per via del nome? unico colle sopra i 2000 m metri il Sestriere.Peggio di cosi solo una cronometro con la bici monatat sul Patino.armsttrong non si vergogna di correre un giro senza nomi di montagne VERE?


miky70 - 08/05/2009 alle 17:01

Non capisco come sia possibile che l'Ente Parco non sia dotato di spazzaneve e strumenti per liberare gli ultimi 6 km!! Una volta liberata la strada, si asfaltava e si preparava lo spazio per le attrezzature!! Poi per la Cuneo-Pinerolo.. Al nord il Giro passa tutti gli anni, non c'era un percorso spettacolare che potesse sostituire quello non praticabile, già asfaltato nelle precedenti edizioni?


stress - 08/05/2009 alle 17:20

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Non capisco come sia possibile che l'Ente Parco non sia dotato di spazzaneve e strumenti per liberare gli ultimi 6 km!! Una volta liberata la strada, si asfaltava e si preparava lo spazio per le attrezzature!! Poi per la Cuneo-Pinerolo.. Al nord il Giro passa tutti gli anni, non c'era un percorso spettacolare che potesse sostituire quello non praticabile, già asfaltato nelle precedenti edizioni? [/quote] Michela l'ente parco deve tutelare la natura e spende i soldi per quello e non per uno spazzaneve e comunque uno spazzaneve quest'anno sulla Maiella serve a nulla. Con tutta la neve che è scesa serve la dinamite. La strada per i corridori comunque è (era visto che non ci arrivano +) asfaltata. Il problema sono i metri (troppi metri) di neve per pulirla e per pulire la zona dove parcheggiare i mezzi rai.


peek - 08/05/2009 alle 17:41

Che gentaglia ..... "Del Giro d'Italia non me ne frega niente", e il sindaco di Trieste prende a calci la segnaletica "I cittadini sono in fila, dalla periferia al centro, perchè il Giro d'Italia pretende di tutto e di più". Urlando queste parole, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza ha preso letteralmente a calci la segnaletica stradale posta a piazza dell'Unità d'Italia, punto d'arrivo domenica prossima della corsa rosa. Lo scatto d'ira è stato ripreso dalla telecamera di Rai regionale Friuli Venezia Giulia Il Giro d'Italia? Una gran seccatura. Anzi, una vera iattura. Altro che ritorno d'immagine per la città: almeno così la pensa il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che a mezzogiorno ha personalmente smantellato un cantiere per la sistemazione di un tratto di strada davanti alla piazza Unità d'Italia dove domenica è previsto l'arrivo della terza tappa del Giro d'Italia. Infastidito per i disagi agli automobilisti che si erano creati, Dipiazza ha personalmente tolto in malomodo i divieti alla circolazione e le transenne che gli operai dello stesso Comune avevano posto sulla strada per eseguire i lavori programmati, consentendo al traffico, in quel momento congestionato, di tornare normale nel giro di pochi minuti. «Del giro d'Italia - ha detto letteralmente Dipiazza, parlando scatenato ai microfoni della Rai regionale, in quel momento casualmente sul posto - non mi può fregar di meno. È una cosa che arriva a Trieste». «Bisogna avere rispetto per i cittadini - ha aggiunto - e oggi i cittadini che lavorano a Trieste sono in fila da Barcola perchè il Giro d'Italia pretende di tutto e di più. Sembrano i padroni del mondo. Allora che vadano a farsi il Giro del Friuli. Se noi dobbiamo vessare la città con una settimana di lavori, io non ci sto. I lavori li facciano di notte e vengano a farseli loro. Non alle 10 del mattino però, quando la gente lavora». «Ora - ha aggiunto Dipiazza - non si fa più un lavoro per il Giro d'Italia. La mia città è una città che non ha bisogno di queste manifestazioni che costano l'ira di Dio e che vengono portate dove c'è qualcuno che paga». Dipiazza ha riferito che alla città «il Giro è costato l'asfaltatura delle strade, che per fortuna rimane, 85 mila euro che non so dove siano andati, cui deve aggiungersi - ha concluso - il contributo della Regione». Fonte: Il Piccolo


nino58 - 08/05/2009 alle 17:50

E insomma. Ognuno ha le sue sensibilità. :OIO


roberto79 - 08/05/2009 alle 17:53

"mitico" il sindaco di Trieste... :hammer::Oo:


Abajia - 08/05/2009 alle 18:03

Imbecille. E non nel senso che imbelle :Od:


Abruzzese - 08/05/2009 alle 18:05

Mah,ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni ma io credo che prima di sbraitare e dare in escandescenze in questo modo sarebbe meglio studiare un pò di storia,soprattutto se si pensa a ciò che ha rappresentato Trieste per il Giro d'Italia in un preciso momento vissuto dal nostro Paese e dalla città in particolare.


peek - 08/05/2009 alle 18:06

E' proprio un poveretto perché Trieste è una città molto bella, ma che ha appunto proprio un problema di visibilità perché non ci si passa per caso, è posta in una posizione periferica e non è molto facile da raggiungere. E' una città che ha un estremo bisogno di ribalte mediatiche.


meriadoc - 08/05/2009 alle 18:10

e' probabile che dietro ci fosse una critica al Giro di quest'anno, con le vergogne Zomegnan e Armstrong. Fossi sindaco di una citta' interessata dal baraccone che e' il Giro made in Zomegnan non potrei che considerarla tutta pubblicita' negativa. Non ha mica tutti i torti.


Subsonico - 08/05/2009 alle 18:22

[quote][i]Originariamente inviato da meriadoc [/i] e' probabile che dietro ci fosse una critica al Giro di quest'anno, con le vergogne Zomegnan e Armstrong. [/quote] no.


Camoscio Madonita - 08/05/2009 alle 18:29

Hmm...ci sono comuni e città che aspettano il Giro per anni...qui in sicilia come in sardegna, dove il Giro viene sporadicamente viene accolto come una festa! Invece il sindaco di Trieste lo snobba...peggio se ne lamenta...quasi fosse la bora...eh si è un tipo che imbelle:Od:


Guglielmo Tell - 08/05/2009 alle 18:32

questo DiPiazza governa Trieste dal 2001, e peraltro da allora il Giro c'è già stato nel 2004 senza nessun problema, se quest'anno non lo voleva poteva dirlo prima


Admin - 08/05/2009 alle 18:54

[quote][i]Originariamente inviato da Abruzzese [/i] Mah,ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni ma io credo che prima di sbraitare e dare in escandescenze in questo modo sarebbe meglio studiare un pò di storia,soprattutto se si pensa a ciò che ha rappresentato Trieste per il Giro d'Italia in un preciso momento vissuto dal nostro Paese e dalla città in particolare. [/quote] Hai ragionissima Vivian. E non dovrebbe dimenticare, il sindaco, anche quel che il Giro ha rappresentato per Trieste in quell'occasione.


meriadoc - 08/05/2009 alle 18:56

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da meriadoc [/i] e' probabile che dietro ci fosse una critica al Giro di quest'anno, con le vergogne Zomegnan e Armstrong. [/quote] no. [/quote] sicuramente ci sono dietro delle ragionevoli considerazioni sulla capacita' organizzativa di RCS. Avra' pensato: SE questi tagliano il Block Haus a 3 giorni dall'inizio della corsa, capaci che mi ritrovo Sgarbozza che mi passa in moto dentro casa per un errore di percorso. E' chiaro che il Giro di Zomegnan ha perso di credibilita' e le citta' arrivi di tappa iniziano a nutrire forti preoccupazioni su quelli che possono essere i disguidi e le brutte sorprese nel giorno in cui la carovano fa tappa li'. Alla fine il discorso e' sempre lo stesso: ZOMEGNAN VATTENE VIA


superalvi - 08/05/2009 alle 19:12

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abruzzese [/i] Mah,ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni ma io credo che prima di sbraitare e dare in escandescenze in questo modo sarebbe meglio studiare un pò di storia,soprattutto se si pensa a ciò che ha rappresentato Trieste per il Giro d'Italia in un preciso momento vissuto dal nostro Paese e dalla città in particolare. [/quote] Hai ragionissima Vivian. E non dovrebbe dimenticare, il sindaco, anche quel che il Giro ha rappresentato per Trieste in quell'occasione. [/quote] fra l'altro sindaco pure di centrodestra...che pena le ns classi "dirigenti"


Admin - 08/05/2009 alle 19:31

Il tema sollevato da meriadoc è comunque interessante, anche se lui ovviamente iperbolizza. Ci sarà da approfondire la questione delle richieste di un'organizzazione come quella del Giro nei confronti delle città sede di tappa. Prima o poi torneremo su questo argomento, promesso.


Morris - 08/05/2009 alle 19:34

Un sindaco degno della sotto-cultura che ha seminato il suo capo spirituale: sfuruttare ogni onda popolare per avere richiami e la TV perchè si faccia ulteriore cassa di risonanza, soprattutto sulla propria figura. Ora, è inevitabile che le strutture del Giro creino disagi, come ogni lavoro pubblico del resto. Cavalcare quest'onda, ed unirla ad una presa di posizione forte, in questo paese genera una certa popolarità, fa vedere un uomo deciso, non importa se ignorante o peggio: l'importante è che si parli. Alla fine questo atteggiamento, purtroppo paga sempre. Non è Di Piazza una novità, è il suo capo che ci ha propinato tutto questo e ne pagheremo le conseguenze chissà per quanto ancora... Peccato! Quando nel 1997, facemmo concludere il Giro d'Italia Femminile a Trieste, trovammo una città bellissima, disponibile ed un sindaco, Illy, quello del caffè, che si dimostrò una stupenda persona. Chiudemmo la corsa in Piazza dell'Unità d'Italia e nella Sala Congressi della Stazione Marittima, un mese prima, organizzammo l'intera manifestazione di presentazione. Fu un piacere conoscere quest'uomo cordiale e interessato come pochi. Alla fine, dialogare lungamente con lui fu per me un fattore scatenante. Proprio lì credo di aver svolto una delle mie più belle conferenze. Vedere oggi questo tipo e le sue gesta da persona volgare, che lo vogliamo o meno, è un segno di quest'Italia decadente, pasticciona, da banane, che si vuole in ogni modo mantenere così. E Di Piazza non è l'unico così estemporaneo, si vada a Treviso, ad esempio, e si ascoltino fino in fondo i contenuti dei raduni di un partito del nord che tanta parte gioca sui nostri destini, avente uno spessore culturale medio da terza media, nemmeno conclusa col diplomino. Mah...


Abruzzese - 08/05/2009 alle 19:35

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abruzzese [/i] Mah,ognuno si assume la responsabilità delle proprie azioni ma io credo che prima di sbraitare e dare in escandescenze in questo modo sarebbe meglio studiare un pò di storia,soprattutto se si pensa a ciò che ha rappresentato Trieste per il Giro d'Italia in un preciso momento vissuto dal nostro Paese e dalla città in particolare. [/quote] Hai ragionissima Vivian. E non dovrebbe dimenticare, il sindaco, anche quel che il Giro ha rappresentato per Trieste in quell'occasione. [/quote] E' lì che volevo andare a parare Marco,a quella situazione lì.Tutta la gente che era lì allora...Giordano Cottur e gli altri 16 che entrarono in città...ma anche tutti quelli che si presero le sassate e i colpi d'arma da fuoco a Pieris. No,non si può sputare sulla storia in questo modo.


barrylyndon - 08/05/2009 alle 20:44

Il mio Sindaco,cioe' il Sindaco della mia citta'non credo sappia molto dei problemi organizzativi del Giro,del Block hous, di Armstrong e quant'altro. E'un tipo vulcanico che ogni tanto scende in piazza Unita' e va cambiar una lampadina al posto dell'elettricista preposto(accaduto realmente),per dirne una..proprietario di una catena di supermercati, alle volte si comporta come tale. Dietro il suo comportamento non c'e' nulla di politico,nulla di preoridnato e gia' domani leggero' sul quotidiano locale le repliche dei vari giuntaioli del suo stesso schieramento a difesa del Giro. Ora non so nello specifico l'episodio perche' sono tutto il giorno impegnato. la domanda che mi viene spontanea e':ma non e' la citta' che chiede di ospitare il Giro?certo sborsera' dei bei soldini ma non credo che ci sia un plotone di esecuzione dietro a pretendere la firma sul contratto. sull'asfaltatura,l'unica cosa che posso dire e' che Illy aproffitando dell'arrivo del Giro nel 98 asfalto' tutta' strada del Friuli.domenica avrete modo di vedere,l'asfaltatura nuova e' incompleta a chiazze.praticamente nulla. Certo il Giro porta dei disagi,probabilmente chi ha scelto il circuito,panoramicamente osceno(a parte piazza unita' si vedranno cantieri navali,gru,e l'ippodromo)vorrebbe un ritorno di visibilita'per la citta',ma la mentalita' triestina e' questa. il sindaco ne rappresenta l'essenza media. ci si accontenta, si vorrebbe di piu' ma nessuna fatica per ottenerlo. Con il porto sempre piu' in declino,il commercio soffocato dalla concorrenza dei centri commerciali,la citta' si accontenta di quella mezza dozzina di navi da crociera che arrivano d'estate,delle manifestazioni storiche come la Barcolana e la Bavisela(che come disagi apportati non sono per nulla inferiori a quelli causati dal Giro)e tutti noi si vive felici,orgogliosi di manifestazioni che per quanto belle portano una visibilita' mediatica trascurabile rispetto a quello di una tappa del Giro. W Trieste,w noi e la nostra aurea mediocrita'.. in serie b di calcio,con proprieta' friulana(e ci resteremo per molti anni ancora), con il glorioso basket,fucina di campioni,relegato da anni nelle categorie semipro(a proposito indovinate chi e' il presidente?e chiedetegli quanti soldi si sono spesi in cinque anni per rimanere in b2)con la Pallamano,la juvenrtus d'italia della disciplina,sprofondata in serie minori(forse pero' quest'anno si raggiungera' di nuovo l'elite), il nostro sindaco si concede il lusso di spernacchiare il Giro,quel Giro che la sua stessa giunta ha voluto, quel Giro che una volta per arrivare qui si prendeva le sassate dagli antiitaliani "Triete val bene una sassata" W Trieste,W noi, W la nostra aurea mediocrita'.. ciao a tutti


rizz23 - 08/05/2009 alle 22:05

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] Il mio Sindaco,cioe' il Sindaco della mia citta'non credo sappia molto dei problemi organizzativi del Giro,del Block hous, di Armstrong e quant'altro. E'un tipo vulcanico che ogni tanto scende in piazza Unita' e va cambiar una lampadina al posto dell'elettricista preposto(accaduto realmente),per dirne una..proprietario di una catena di supermercati, alle volte si comporta come tale. Dietro il suo comportamento non c'e' nulla di politico,nulla di preoridnato e gia' domani leggero' sul quotidiano locale le repliche dei vari giuntaioli del suo stesso schieramento a difesa del Giro. Ora non so nello specifico l'episodio perche' sono tutto il giorno impegnato. la domanda che mi viene spontanea e':ma non e' la citta' che chiede di ospitare il Giro?certo sborsera' dei bei soldini ma non credo che ci sia un plotone di esecuzione dietro a pretendere la firma sul contratto. sull'asfaltatura,l'unica cosa che posso dire e' che Illy aproffitando dell'arrivo del Giro nel 98 asfalto' tutta' strada del Friuli.domenica avrete modo di vedere,l'asfaltatura nuova e' incompleta a chiazze.praticamente nulla. Certo il Giro porta dei disagi,probabilmente chi ha scelto il circuito,panoramicamente osceno(a parte piazza unita' si vedranno cantieri navali,gru,e l'ippodromo)vorrebbe un ritorno di visibilita'per la citta',ma la mentalita' triestina e' questa. il sindaco ne rappresenta l'essenza media. ci si accontenta, si vorrebbe di piu' ma nessuna fatica per ottenerlo. Con il porto sempre piu' in declino,il commercio soffocato dalla concorrenza dei centri commerciali,la citta' si accontenta di quella mezza dozzina di navi da crociera che arrivano d'estate,delle manifestazioni storiche come la Barcolana e la Bavisela(che come disagi apportati non sono per nulla inferiori a quelli causati dal Giro)e tutti noi si vive felici,orgogliosi di manifestazioni che per quanto belle portano una visibilita' mediatica trascurabile rispetto a quello di una tappa del Giro. W Trieste,w noi e la nostra aurea mediocrita'.. in serie b di calcio,con proprieta' friulana(e ci resteremo per molti anni ancora), con il glorioso basket,fucina di campioni,relegato da anni nelle categorie semipro(a proposito indovinate chi e' il presidente?e chiedetegli quanti soldi si sono spesi in cinque anni per rimanere in b2)con la Pallamano,la juvenrtus d'italia della disciplina,sprofondata in serie minori(forse pero' quest'anno si raggiungera' di nuovo l'elite), il nostro sindaco si concede il lusso di spernacchiare il Giro,quel Giro che la sua stessa giunta ha voluto, quel Giro che una volta per arrivare qui si prendeva le sassate dagli antiitaliani "Triete val bene una sassata" W Trieste,W noi, W la nostra aurea mediocrita'.. ciao a tutti [/quote] Mah, dubito che questo sindaco rappresenti qualcosa con le proprie esternazioni... Fa del populismo e si dimostra totalmente ignorante. Se ti senti rappresentato da un personaggio così è preoccupante... edit: poi questa mania di far passare da "vulcanici" dei personaggi che ostentano una vera o simulata ignoranza per poter affermare cose che non stanno né in cielo né in terra e farsi un po' di pubblicità la trovo decisamente riprovevole...

 

[Modificato il 08/05/2009 alle 22:27 by rizz23]


barrylyndon - 08/05/2009 alle 22:21

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] Il mio Sindaco,cioe' il Sindaco della mia citta'non credo sappia molto dei problemi organizzativi del Giro,del Block hous, di Armstrong e quant'altro. E'un tipo vulcanico che ogni tanto scende in piazza Unita' e va cambiar una lampadina al posto dell'elettricista preposto(accaduto realmente),per dirne una..proprietario di una catena di supermercati, alle volte si comporta come tale. Dietro il suo comportamento non c'e' nulla di politico,nulla di preoridnato e gia' domani leggero' sul quotidiano locale le repliche dei vari giuntaioli del suo stesso schieramento a difesa del Giro. Ora non so nello specifico l'episodio perche' sono tutto il giorno impegnato. la domanda che mi viene spontanea e':ma non e' la citta' che chiede di ospitare il Giro?certo sborsera' dei bei soldini ma non credo che ci sia un plotone di esecuzione dietro a pretendere la firma sul contratto. sull'asfaltatura,l'unica cosa che posso dire e' che Illy aproffitando dell'arrivo del Giro nel 98 asfalto' tutta' strada del Friuli.domenica avrete modo di vedere,l'asfaltatura nuova e' incompleta a chiazze.praticamente nulla. Certo il Giro porta dei disagi,probabilmente chi ha scelto il circuito,panoramicamente osceno(a parte piazza unita' si vedranno cantieri navali,gru,e l'ippodromo)vorrebbe un ritorno di visibilita'per la citta',ma la mentalita' triestina e' questa. il sindaco ne rappresenta l'essenza media. ci si accontenta, si vorrebbe di piu' ma nessuna fatica per ottenerlo. Con il porto sempre piu' in declino,il commercio soffocato dalla concorrenza dei centri commerciali,la citta' si accontenta di quella mezza dozzina di navi da crociera che arrivano d'estate,delle manifestazioni storiche come la Barcolana e la Bavisela(che come disagi apportati non sono per nulla inferiori a quelli causati dal Giro)e tutti noi si vive felici,orgogliosi di manifestazioni che per quanto belle portano una visibilita' mediatica trascurabile rispetto a quello di una tappa del Giro. W Trieste,w noi e la nostra aurea mediocrita'.. in serie b di calcio,con proprieta' friulana(e ci resteremo per molti anni ancora), con il glorioso basket,fucina di campioni,relegato da anni nelle categorie semipro(a proposito indovinate chi e' il presidente?e chiedetegli quanti soldi si sono spesi in cinque anni per rimanere in b2)con la Pallamano,la juvenrtus d'italia della disciplina,sprofondata in serie minori(forse pero' quest'anno si raggiungera' di nuovo l'elite), il nostro sindaco si concede il lusso di spernacchiare il Giro,quel Giro che la sua stessa giunta ha voluto, quel Giro che una volta per arrivare qui si prendeva le sassate dagli antiitaliani "Triete val bene una sassata" W Trieste,W noi, W la nostra aurea mediocrita'.. ciao a tutti [/quote] Mah, dubito che questo sindaco rappresenti qualcosa con le proprie esternazioni... Fa del populismo e si dimostra totalmente ignorante. Se ti senti rappresentato da un personaggio così è preoccupante... [/quote] e' stato votato dalla maggioranza dei triestini.al secondo mandato.quindi in teoria la maggioranza dei triestini si indentifica in lui.che detto per inciso non e' nuovo ad esternazioni cosi'vistose. non mi sento rappresentato da lui,ma lui mi rappresenta in quanto io sono un cittadino di questa citta' che democraticamente l'ha votato. non capisco ma mi adeguo. e poi credo di conoscere la mentalita' triestina.. dove il di piu' provoca piu' fastidio che altro..


violetta - 08/05/2009 alle 22:31

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] si vada a Treviso, ad esempio, e si ascoltino fino in fondo i contenuti dei raduni di un partito del nord che tanta parte gioca sui nostri destini, avente uno spessore culturale medio da terza media, nemmeno conclusa col diplomino. Mah... [/quote] Beh lasciami dissentire su quanto stai dicendo, in quanto, TREVISO quando è stata città sede di tappa, si è sempre dimostrata anche a livello politico-sportivo PIENAMENTE soddisgfatta e felice dell'avvenimento in arrivo e in via di svolgimento. Treviso ha sempre abbracciato ogni tipo di manifestazione sportiva, al di là del credo politico. la tua osservazione c'entra poco. scusami ma è la verità. Nel caso del Comune di Trieste è lo stesso sindaco che si incavola con i suoi lavoratori comunali perchè stanno preparando la città per l'evento giro che, sicuramente, rcs non s'è sognata di portare la senza richieste o conferme. Non è che zomegnan arriva ed impone, qua arriva il giro, bon. assolutamente no.


meriadoc - 08/05/2009 alle 22:37

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] Non è che zomegnan arriva ed impone, qua arriva il giro, bon. assolutamente no. [/quote] e come fa? c'è una logica che governa il suo agire? sarebbe interessante venire a capo di questo enigma


barrylyndon - 08/05/2009 alle 22:38

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] Il mio Sindaco,cioe' il Sindaco della mia citta'non credo sappia molto dei problemi organizzativi del Giro,del Block hous, di Armstrong e quant'altro. E'un tipo vulcanico che ogni tanto scende in piazza Unita' e va cambiar una lampadina al posto dell'elettricista preposto(accaduto realmente),per dirne una..proprietario di una catena di supermercati, alle volte si comporta come tale. Dietro il suo comportamento non c'e' nulla di politico,nulla di preoridnato e gia' domani leggero' sul quotidiano locale le repliche dei vari giuntaioli del suo stesso schieramento a difesa del Giro. Ora non so nello specifico l'episodio perche' sono tutto il giorno impegnato. la domanda che mi viene spontanea e':ma non e' la citta' che chiede di ospitare il Giro?certo sborsera' dei bei soldini ma non credo che ci sia un plotone di esecuzione dietro a pretendere la firma sul contratto. sull'asfaltatura,l'unica cosa che posso dire e' che Illy aproffitando dell'arrivo del Giro nel 98 asfalto' tutta' strada del Friuli.domenica avrete modo di vedere,l'asfaltatura nuova e' incompleta a chiazze.praticamente nulla. Certo il Giro porta dei disagi,probabilmente chi ha scelto il circuito,panoramicamente osceno(a parte piazza unita' si vedranno cantieri navali,gru,e l'ippodromo)vorrebbe un ritorno di visibilita'per la citta',ma la mentalita' triestina e' questa. il sindaco ne rappresenta l'essenza media. ci si accontenta, si vorrebbe di piu' ma nessuna fatica per ottenerlo. Con il porto sempre piu' in declino,il commercio soffocato dalla concorrenza dei centri commerciali,la citta' si accontenta di quella mezza dozzina di navi da crociera che arrivano d'estate,delle manifestazioni storiche come la Barcolana e la Bavisela(che come disagi apportati non sono per nulla inferiori a quelli causati dal Giro)e tutti noi si vive felici,orgogliosi di manifestazioni che per quanto belle portano una visibilita' mediatica trascurabile rispetto a quello di una tappa del Giro. W Trieste,w noi e la nostra aurea mediocrita'.. in serie b di calcio,con proprieta' friulana(e ci resteremo per molti anni ancora), con il glorioso basket,fucina di campioni,relegato da anni nelle categorie semipro(a proposito indovinate chi e' il presidente?e chiedetegli quanti soldi si sono spesi in cinque anni per rimanere in b2)con la Pallamano,la juvenrtus d'italia della disciplina,sprofondata in serie minori(forse pero' quest'anno si raggiungera' di nuovo l'elite), il nostro sindaco si concede il lusso di spernacchiare il Giro,quel Giro che la sua stessa giunta ha voluto, quel Giro che una volta per arrivare qui si prendeva le sassate dagli antiitaliani "Triete val bene una sassata" W Trieste,W noi, W la nostra aurea mediocrita'.. ciao a tutti [/quote] Mah, dubito che questo sindaco rappresenti qualcosa con le proprie esternazioni... Fa del populismo e si dimostra totalmente ignorante. Se ti senti rappresentato da un personaggio così è preoccupante... edit: poi questa mania di far passare da "vulcanici" dei personaggi che ostentano una vera o simulata ignoranza per poter affermare cose che non stanno né in cielo né in terra e farsi un po' di pubblicità la trovo decisamente riprovevole... [/quote] ma hai visto il video?quella reazione e' puramente nervosa.. non che voglia giustificarlo.anzi.. http://www.youtube.com/watch?v=B_VtBlpbLZg


barrylyndon - 08/05/2009 alle 22:43

[quote][i]Originariamente inviato da meriadoc [/i] [quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] Non è che zomegnan arriva ed impone, qua arriva il giro, bon. assolutamente no. [/quote] e come fa? c'è una logica che governa il suo agire? sarebbe interessante venire a capo di questo enigma [/quote] che sappia io sono le citta' che chiedono di ospitare arrivi o partenze del Giro.dopo lui, siccome sono tantine,disegna il percorso accontetando qualcuna e scartando la moltitudine ..ma non credo si prenda la briga di imporre ad una realta' di ospitare un arrivo di tappa

 

[Modificato il 08/05/2009 alle 22:48 by barrylyndon]


meriadoc - 08/05/2009 alle 22:45

mi è sembrata la reazione o di un bambino o di un uomo non sull'orlo di una crisi di nervi, ma dentro nel bel mezzo del burrone... non di un sindaco. Ma forse i triestini se lo meritano


barrylyndon - 08/05/2009 alle 22:49

[quote][i]Originariamente inviato da meriadoc [/i] Ma forse i triestini se lo meritano [/quote] in questo siamo in media nazionale.con il suo illustre caposchiera..


Morris - 08/05/2009 alle 22:55

[quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] si vada a Treviso, ad esempio, e si ascoltino fino in fondo i contenuti dei raduni di un partito del nord che tanta parte gioca sui nostri destini, avente uno spessore culturale medio da terza media, nemmeno conclusa col diplomino. Mah... [/quote] Beh lasciami dissentire su quanto stai dicendo, in quanto, TREVISO quando è stata città sede di tappa, si è sempre dimostrata anche a livello politico-sportivo PIENAMENTE soddisgfatta e felice dell'avvenimento in arrivo e in via di svolgimento. Treviso ha sempre abbracciato ogni tipo di manifestazione sportiva, al di là del credo politico. la tua osservazione c'entra poco. scusami ma è la verità. Nel caso del Comune di Trieste è lo stesso sindaco che si incavola con i suoi lavoratori comunali perchè stanno preparando la città per l'evento giro che, sicuramente, rcs non s'è sognata di portare la senza richieste o conferme. Non è che zomegnan arriva ed impone, qua arriva il giro, bon. assolutamente no. [/quote] Veramente sei tu che non hai capito cosa ho scritto. Il Giro d’Italia è stato il pretesto o la spinta che ha mosso, in questo caso, l’estemporaneità (eufemismo) di Di Piazza che, come dice Barrylyndon che è triestino, non è nuovo a simili atteggiamenti. Ora, che il Gentilini, uomo che ha segnato tre lustri della tua città, e non ho scritto nello sport, sia un personaggio estemporaneo, sul quale ha parlato - e non credo proprio sempre bene - mezza Italia, compresi taluni della sua parte politica, è un fatto. Che a me, come a milioni di persone, non piaccia quel modo di presentarsi e comportarsi è un altro fatto che, fino a quando questo Paese vivrà senza tappare la bocca alle persone, dovrà essere accettato. Qui non si tratta della città di Treviso e nemmeno di Trieste, non l’ho scritto e non voglio che mi sia messo in bocca. Semmai il mio riferimento era verso certi politici e, persino, un partito, che ho il diritto di criticare. Tra l’altro lo faccio pochissimo, mi pare. Trieste è una città bellissima e, come ho scritto, mi ci sono trovato benissimo. Nel trevigiano ci ho praticamente vissuto un anno e non ho mai detto o scritto che è una zona incivile o qualcosa di simile. Questo per chiarezza. Ciao!


violetta - 08/05/2009 alle 23:00

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] [quote][i]Originariamente inviato da violetta [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] si vada a Treviso, ad esempio, e si ascoltino fino in fondo i contenuti dei raduni di un partito del nord che tanta parte gioca sui nostri destini, avente uno spessore culturale medio da terza media, nemmeno conclusa col diplomino. Mah... [/quote] Beh lasciami dissentire su quanto stai dicendo, in quanto, TREVISO quando è stata città sede di tappa, si è sempre dimostrata anche a livello politico-sportivo PIENAMENTE soddisgfatta e felice dell'avvenimento in arrivo e in via di svolgimento. Treviso ha sempre abbracciato ogni tipo di manifestazione sportiva, al di là del credo politico. la tua osservazione c'entra poco. scusami ma è la verità. Nel caso del Comune di Trieste è lo stesso sindaco che si incavola con i suoi lavoratori comunali perchè stanno preparando la città per l'evento giro che, sicuramente, rcs non s'è sognata di portare la senza richieste o conferme. Non è che zomegnan arriva ed impone, qua arriva il giro, bon. assolutamente no. [/quote] Veramente sei tu che non hai capito cosa ho scritto. Il Giro d’Italia è stato il pretesto o la spinta che ha mosso, in questo caso, l’estemporaneità (eufemismo) di Di Piazza che, come dice Barrylyndon che è triestino, non è nuovo a simili atteggiamenti. Ora, che il Gentilini, uomo che ha segnato tre lustri della tua città, e non ho scritto nello sport, sia un personaggio estemporaneo, sul quale ha parlato - e non credo proprio sempre bene - mezza Italia, compresi taluni della sua parte politica, è un fatto. Che a me, come a milioni di persone, non piaccia quel modo di presentarsi e comportarsi è un altro fatto che, fino a quando questo Paese vivrà senza tappare la bocca alle persone, dovrà essere accettato. Qui non si tratta della città di Treviso e nemmeno di Trieste, non l’ho scritto e non voglio che mi sia messo in bocca. Semmai il mio riferimento era verso certi politici e, persino, un partito, che ho il diritto di criticare. Tra l’altro lo faccio pochissimo, mi pare. Trieste è una città bellissima e, come ho scritto, mi ci sono trovato benissimo. Nel trevigiano ci ho praticamente vissuto un anno e non ho mai detto o scritto che è una zona incivile o qualcosa di simile. Questo per chiarezza. Ciao! [/quote] ma che senso ha mischiare politica e sport?non vedo che cosa c'entri la visione della classe politica trevigiana con quella triestina, non sono di parte sia chiaro, ma ripeto, la riflessione del comportamento dell'ex sindaco delle panchine c'entra poco col comportamento dell attuale sindaco di trieste che ha esagerato.;)quello intendevo.


rizz23 - 08/05/2009 alle 23:03

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] ma hai visto il video?quella reazione e' puramente nervosa.. non che voglia giustificarlo.anzi.. http://www.youtube.com/watch?v=B_VtBlpbLZg [/quote] E tu ti senti tranquillo in una città il cui sindaco ha reazioni puramente nervose? Se non vuoi giustificarlo, onestamente allora non ho ben capito dove vai a parare... Per la cronaca: nessuno ha detto che Trieste è una merd.a, stiamo dicendo che le esternazioni del suo primo cittadino in merito al Giro sono assolutamente fuori luogo. E anche non tengono conto dei fatti e dell'indotto economico e d'immagine che si crea grazie alla corsa rosa: per dirne una, personalmente non sono mai stato a Trieste e ci andrò domenica (anche) con l'occasione del Giro, mangerò nei locali tipici, magari riporterò qualcosa a casa, utilizzerò i trasporti pubblici e/o i parcheggi, magari mi piacerà e ci tornerò, magari consiglierò ad altri di visitarla etc etc. Ora, mi sembra assurdo che un sindaco non tenga in considerazione queste elementari questioni; più probabile che finga di non tenerne conto per mettersi populisticamente dalla parte del cittadino idiota o menefreghista che si lamenta dei disagi legati al traffico senza tenere conto della portata dell'evento che la propria città sta ospitando.


Admin - 08/05/2009 alle 23:04

Ma credo che stiate dicendo tutti e due (Stefano e Barry) la stessa cosa :D


rizz23 - 08/05/2009 alle 23:12

Violetta, i nessi ci sono eccome... Perché se ricolleghiamo le esternazioni del sindaco di Trieste al fatto che è un personaggio "vulcanico" non può non venirmi in mente che al votatissimo e amatissimo Gentilini si è sempre perdonata qualunque cosa proprio per il suo essere un "vulcanico". Tipo quando voleva uccidere i cigni dei canali trevigiani. Tipo le continue uscite sulla necessità di affondare i gommoni dei migranti. Tipo etc etc etc. Ora, a me questo giustificare affermazioni gravi con il carattere vulcanico della persona non va proprio giu. Ci sono implicazioni politiche e culturali (nel senso di assenza di cultura) dietro. Delle due una: dietro al sindaco di Trieste come a Gentilini c'è o una volontà populista che mira a ottenebrare sempre di più il giudizio delle persone, oppure la totale assenza di giudizio. Non so voi, io le trovo entrambe cose estremamente gravi e tipiche di un partito che da decenni istiga impunitamente alla xenofobia. Ecco dov'è il nesso... Il qualunquismo lasciamolo ai TG, qui ragioniamo, please...


piccolo san bernardo - 08/05/2009 alle 23:16

Prima la stella annunziata Armstrong cade,si frantuma la clavicola e si rischia di non vederlo al Giro. Poi per incidenti frane e neve a volontà viene stravolta la Cuneo pinerolo. Mi tranciano la Cima coppi!:doh: Adesso ci si mette questo sindaco dissidente. Certo che il giro che parte domani sta iniziando sotto una cattiva stella!!:Od:


rizz23 - 08/05/2009 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Ma credo che stiate dicendo tutti e due (Stefano e Barry) la stessa cosa :D [/quote] Marco, l'ho precisato nel rispondere a violetta... Mi rendo conto che il post di barry non è assolutamente di giustificazione nei confronti del sindaco della sua città. Però vi leggo un'accettazione delle cose in virtù del fatto che 'sto tizio ha un carattere particolare e questa proprio non la digerisco...


Admin - 08/05/2009 alle 23:18

[quote][i]Originariamente inviato da piccolo san bernardo [/i] questo sindaco dissidente. [/quote] Hahahahah che definizione fantastica!!! :D Ps: invito tutti a rientrare in tema e a non dar vita a un dibattito politico. Ci siamo fatti un'idea su DiPiazza, di politica discutiamo nel giusto thread.


mattewhawk23 - 09/05/2009 alle 10:44

dai giro sfigato non c'è che dire speiamo nel 2010 quello del 2009 sarà solo una parentesi negativa


barrylyndon - 09/05/2009 alle 13:45

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] ma hai visto il video?quella reazione e' puramente nervosa.. non che voglia giustificarlo.anzi.. http://www.youtube.com/watch?v=B_VtBlpbLZg [/quote] E tu ti senti tranquillo in una città il cui sindaco ha reazioni puramente nervose? Se non vuoi giustificarlo, onestamente allora non ho ben capito dove vai a parare... Per la cronaca: nessuno ha detto che Trieste è una merd.a, stiamo dicendo che le esternazioni del suo primo cittadino in merito al Giro sono assolutamente fuori luogo. E anche non tengono conto dei fatti e dell'indotto economico e d'immagine che si crea grazie alla corsa rosa: per dirne una, personalmente non sono mai stato a Trieste e ci andrò domenica (anche) con l'occasione del Giro, mangerò nei locali tipici, magari riporterò qualcosa a casa, utilizzerò i trasporti pubblici e/o i parcheggi, magari mi piacerà e ci tornerò, magari consiglierò ad altri di visitarla etc etc. Ora, mi sembra assurdo che un sindaco non tenga in considerazione queste elementari questioni; più probabile che finga di non tenerne conto per mettersi populisticamente dalla parte del cittadino idiota o menefreghista che si lamenta dei disagi legati al traffico senza tenere conto della portata dell'evento che la propria città sta ospitando. [/quote] beh carissimo Stefano,non ho ne' l'eta',ne' la voglia, ne' la forza per imbracciare il fucile ed intraprendere una personale e solitaria,almeno immagino, rivoluzione contro il Sindaco. Dopo aver letto con piu' analisi le sue dichiarazioni, credo che la sua mossa sia puramente politica.ed il Giro altro non sia che un pretesto. per sconfessare quella parte politica della sua maggioranza di cui,almeno in apparenza,tollera la presenza in giunta,ma non e' proprio in sintonia completa.la stessa parte politica,giova precisare che ha cladeggiato la candidatura di Trieste come sede di tappa. Ha usato il giro..ed il fatto che vi erano gia' telecamere e macchine fotografiche,mi fa ricredere sull'estemporaneita' del suo show..


cancel58 - 09/05/2009 alle 16:07

In ragione delle avverse condizioni meteo che hanno flagellato la zona per tutto l’inverno - e ancora nell’ultimo periodo, in cima persistono due metri abbondanti di neve – il 27 maggio la vetta del Blockhaus non sarà accessibile. Pur a malincuore, la direzione del Giro ha responsabilmente deciso di fissare l’arrivo della 17.a tappa, la Chieti-Blockaus, in località Hotel Mamma Rosa, all’altezza del Quartiertappa, vale a dire circa 5,5 chilometri prima del traguardo originariamente fissato. L’arrivo sarà perciò stabilito a quota 1.631 metri anziché a quota 2.064. fonte:www.tuttobiciweb.it quindi, ancora più sotto a Fonte tettone.......


Monsieur 40% - 09/05/2009 alle 16:09

Mario, oggi il Sig. Formichetti mi ha confermato quota 1700 sul livello del mare per l'arrivo della tappa abruzzese. ;)


forzainter - 09/05/2009 alle 16:44

[quote][i]Originariamente inviato da Pincoletto [/i] Si parla tanto di ascolti...e allora perchè nei weekend, quando l'onesto lavoratore se ne sta a casa, anzichè programmare tapponi da leggenda (come peraltro è stato fatto fino a pochi anni fa), si inseriscono tappe ridicole (Bergamo e Milano) o interessanti, ma non certo da stropicciasi gli occhi (Bologna e Faenza)..?? [/quote] Gia' quando era stato presentato m'ero posto questa domanda.. Ricordo che la prima cosa che fece la Fininvest quando prese il giro , fu di ottenere dalla Gazzetta che le grandi tappe fossero nel week end Quest'anno han battuto il record.. nessuna (ma d'altronde la Rai paga 5 Ml di euro per ogni partita di Champions League che fa la stessa audience della coppa Italia..) Ad ogni fine giro la Gazzetta mostra i dati d'ascolto televisivo, ogni volta come vuole lei (per dimostrare che c'era piu' gente) , vediamo cosa escogiteranno quest'anno (anche l'anno scorso le tappe piu' viste eran oltre i 4 ml)


Viscera - 09/05/2009 alle 17:14

Aahahaha senza scrivere niente in merito (o io non me ne sono accorto) la Gazzetta sulla mappina del profilo del Giro ha già modificato la quota del Blockhaus e spostato la CimaCoppi. Lamerissimi...


cancel58 - 09/05/2009 alle 17:49

Gastone Nencini, campione fiorentino di ciclismo, è stato ricordato questa mattina a Sestri Levante dove il Comune gli ha intitolato la nuova pista ciclabile.Nell'occasione è stata scoperta sul lungomare anche una targa commemorativa della vittoria del 1960 ad una tappa del Giro d'Italia che si concluse proprio a Sestri Levante. Nel 1957 vinse il Giro d'Italia e nel 1960 vinse il Tour de France e perse il Giro per soli 28 secondi, lasciando la maglia rosa al francese Anquetil. La cittadina del levante ligure sarà nuovamente protagonista quest'anno, nel Giro del centenario, con la cronometro che da piazza Matteotti, a Sestri, porterà a Riomaggiore, nelle Cinque Terre, in programma il 21 maggio. Fino a quella data a Sestri Levante sarà visitabile, presso il palazzo comunale, una mostra filatelica e fotografica dedicata alla storia del Giro d'Italia. fonte:www.primocanale.it


Bartoli - 09/05/2009 alle 18:49

Buon Giro a tutti ;)


barrylyndon - 11/05/2009 alle 15:05

intanto nell'amena localita' di Trieste, il sindaco cambia idea e rilancia::? Trieste, il Giro d'Italia e un sindaco dalle idee mutevoli... Venerdì aveva sbottato ed era stato protagonista di un’azione clamorosa: Roberto Dipiazza, sindaco di Treiste, aveva rimosso personalmente un cantiere stradale in centro alla città, dove si stava riasfaltando la strada per accogliere al meglio il Giro. «Del giro d'Italia - aveva detto Dipiazza a una troupe del TGR della Rai del Friuli Venezia Giulia - non mi può fregar di meno. Bisogna avere rispetto per i cittadini e oggi i cittadini che lavorano a Trieste sono in fila a Barcola perchè il Giro d'Italia pretende di tutto e di più. I lavori li facciano di notte e vengano a farseli loro». Quarantotto ore più tardi, un altrettanto clamoroso voltafaccia. Ieri sera, dopo la tappa vinta da Petacchi, il sindaco Dipiazza è stato allegro protagonista della cena di gala che ha riunito autorità e organizzatori, ha cenato proprio al fianco di Angelo Zomegnan e addirittura... pensa in grande. Sulla spinta di Enzo Cainero, grande anima del ciclismo friulano, sta nascendo infatti il progetto «Trieste Mondiale 2012-2014». Sempre che il sindaco Dipiazza non cambi idea un’altra volta... [b] [/b] da tuttobiciweb.it


Monsieur 40% - 11/05/2009 alle 15:21

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] intanto nell'amena localita' di Trieste, il sindaco cambia idea e rilancia::?[/quote] Beh, ce l'aveva col Giro d'Italia, mica col ciclismo... :D :Od:


barrylyndon - 11/05/2009 alle 20:41

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] intanto nell'amena localita' di Trieste, il sindaco cambia idea e rilancia::?[/quote] Beh, ce l'aveva col Giro d'Italia, mica col ciclismo... :D :Od: [/quote] ahahah...il grande Roby Dipiazza diventa prestigiatore.di concetti e parole..


Garda Bike - 12/05/2009 alle 21:20

Qui vorrei scrivere un fatto di disorganizzazione in fatto di ritiro accrediti. Oggi ero alla partenza a Padova e per ritirare il pass stampa sono andato a bordo di un camper restando in coda un'ora sotto il sole insieme ad Andrea - Supercunego (per non parlare della schifosa fila ad imbuto che solo noi italiani sappiamo creare). Per le gare minori si affittano sale di hotel, casinò, municipi per prendere i pass...e per il Giro solo un misero camper??? Assurdo!!!! :mad::mad:


kokkelkoren - 14/05/2009 alle 12:11

Posto qua perchè non c'è ancora il thread apposito. Sapete dove verrà eseguito il ritrovo di partenza della tappa di Milano? In piazza Duomo o in piazza Castello? Volevo fare un salto a vedere preparativi e firme dei corridori.


maurofacoltosi - 14/05/2009 alle 13:21

Ritrovo di partenza in Piazza Duomo. Qui verrà dato il via ufficioso, quindi tratto di trasferimento verso Piazza Castello, dove verrà dato il via volante (chilometro 0)


kokkelkoren - 14/05/2009 alle 18:09

Grazie Mauro.


Frank VDB - 15/05/2009 alle 10:58

Raga, vorrei lasciare da parte le imbecillità di sindaci e politici rispetto al Giro e fare con voi un primo bilancio sul percorso del Giro 2009, così da riunire qui diverse considerazioni (per lo più critiche) espresse qua e là in diversi thread. Personalmente ritengo che non si possa fare all'organizzazione una critica per l'incosistenza della tappa all'Alpe di Siusi. Ricordiamoci che tapponi alla quarta-quinta tappa non ce ne sono mai stati. Spesso salite appenniniche non precedute da ulteriori ascese nella stessa tappa. Ricordo Vesuvio 1990, Terminillo 1992, Maiella 1994, Gran Sasso 1999, Corno alle Scale 2004, Maielletta 2006... Insomma tappe dove si fa una prima scrematura di chi si è presentato al via non ancora in forma e esce di classifica, ma senza grossi sconquassi. Alpe di Siusi è nata con la stessa filosofia. Sì, potevano fare un tappone dolomitico, con distacchi ben più pesanti, ma siamo sicuri che a noi appassionati sarebbe andato bene un Giro già chiuso alla quinta tappa? Su chi dice che non è un Giro duro. E' vero. Concordo. Non è un Giro da scalatori puri, o da fondisti. Da questo punto di vista un Di Luca è più favorito di un Basso. Ma non è nemmeno un giro con una crono-monstre piatta come un biliardo, tipo Pontedera 2006, in cui si chiudevano i conti con gli "scriccioli". E' un Giro apertissimo. In cui occorrerà correre davanti, e con gli occhi aperti. Non sono d'accordo su chi dice che escludendo Monte Petrano è un Giro senza salite. Le tappe di Bologna/San Luca e di Faenza si prestano per imboscate da parte di chi vuole tentare il tutto e per tutto. Simoni nel 2003 il Giro non lo vinse sulle pendenze esasperate dello Zoncolan, ma con un imboscata proprio in una di quelle tappe. E anche la Cuneo-Pinerolo, se interpretata in maniera vivace potrebbe provocare sorprese. Certo, se lo stile di corsa sarà come al solito quello di stare coperti fino ai -3 km, non osare mai nulla in attesa che il ds dalla radiolina dica tutto quello che c'è da fare, allora sì, ci annoieremo. Come alla Sanremo. Insomma, la corsa la fanno i corridori, non il percorso: la vecchia massima del ciclismo rimarrà eternamente in auge. Concordo invece con chi definisce la tappa del Blockhaus una "cagata pazzesca". Per giunta svilita dal taglio di 5 km di salita.


barrylyndon - 15/05/2009 alle 12:32

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Raga, vorrei lasciare da parte le imbecillità di sindaci e politici rispetto al Giro e fare con voi un primo bilancio sul percorso del Giro 2009, così da riunire qui diverse considerazioni (per lo più critiche) espresse qua e là in diversi thread. Personalmente ritengo che non si possa fare all'organizzazione una critica per l'incosistenza della tappa all'Alpe di Siusi. Ricordiamoci che tapponi alla quarta-quinta tappa non ce ne sono mai stati. Spesso salite appenniniche non precedute da ulteriori ascese nella stessa tappa. Ricordo Vesuvio 1990, Terminillo 1992, Maiella 1994, Gran Sasso 1999, Corno alle Scale 2004, Maielletta 2006... Insomma tappe dove si fa una prima scrematura di chi si è presentato al via non ancora in forma e esce di classifica, ma senza grossi sconquassi. Alpe di Siusi è nata con la stessa filosofia. Sì, potevano fare un tappone dolomitico, con distacchi ben più pesanti, ma siamo sicuri che a noi appassionati sarebbe andato bene un Giro già chiuso alla quinta tappa? Su chi dice che non è un Giro duro. E' vero. Concordo. Non è un Giro da scalatori puri, o da fondisti. Da questo punto di vista un Di Luca è più favorito di un Basso. Ma non è nemmeno un giro con una crono-monstre piatta come un biliardo, tipo Pontedera 2006, in cui si chiudevano i conti con gli "scriccioli". E' un Giro apertissimo. In cui occorrerà correre davanti, e con gli occhi aperti. Non sono d'accordo su chi dice che escludendo Monte Petrano è un Giro senza salite. Le tappe di Bologna/San Luca e di Faenza si prestano per imboscate da parte di chi vuole tentare il tutto e per tutto. Simoni nel 2003 il Giro non lo vinse sulle pendenze esasperate dello Zoncolan, ma con un imboscata proprio in una di quelle tappe. E anche la Cuneo-Pinerolo, se interpretata in maniera vivace potrebbe provocare sorprese. Certo, se lo stile di corsa sarà come al solito quello di stare coperti fino ai -3 km, non osare mai nulla in attesa che il ds dalla radiolina dica tutto quello che c'è da fare, allora sì, ci annoieremo. Come alla Sanremo. Insomma, la corsa la fanno i corridori, non il percorso: la vecchia massima del ciclismo rimarrà eternamente in auge. Concordo invece con chi definisce la tappa del Blockhaus una "cagata pazzesca". Per giunta svilita dal taglio di 5 km di salita. [/quote] sono a grandi linee d'accordo..e' un Giro dove non c'e'magari la tappa da grandissime differenze(a parte solo monte Petrano),ma ci sono diverse tappe adatte a rosicchiare secondi ed a fare imboscate..bisognera' vedere i distacchi che generera' la crono.