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Autore: Oggetto: Caso Caneva (Garbelli-Fabbro), sono il ds Rossi (radiato) e dico che...

Livello Raymond Poulidor




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  postato il 15/10/2007 alle 21:45

 
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Under 23




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  postato il 15/10/2007 alle 22:04
Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da VM
.....cmq viene sempre facile parlar male delle squadre come il caneva ke alle spalle ha una grande e gloriosa storia....si parla sopratutto x invidia....l'invidia dei ds dei dirigenti ke viene trasmessa anke hai corridori....ke brutto ambiente

Trovo questa risposta molto poco convincente, lo spero....

Ma come? prima si dice che solo chi e' dell'"ambiente" puo' parlare,
che l'"ambiente" e' fatto sopratutto di amicizia e solidarieta'
e poi si dicono queste cose?
Ma allora l'"ambiente" e' totalmente marcio! Impregnato di ipocrisia
e veramente al limite del mafioso.
Fortunatamente non sono tutti cosi' (vedi la risposta articolata
e corretta di Pony) ma che ci siano persone che scrivono una manciata
di post su questo Forum solo per difendere l'"ambiente" fa capire
che non si potra' ripulire il ciclismo finche'questi esseri fanno
catenaccio. C'e' semmai da stupirsi che ci siano ancora persone
che dedicano il loro tempo per far crescere ragazzi con sani principi.

Ancora una considerazione verso coloro che accusano molti del Forum
di scrivere senza essere '"Ambiente":
anche questo Forum e' un ambiente quindi, secondo i vostri principi,
cosa venite a criticare che neanche sapete cosa si scrive qui?
Qui non ci si fa problemi a criticare l'operato si Sua Eminenza McQuaid
volete che per un Signor Rossi qualsiasi ci si censuri?
A me da fastidio, come dice Marco, che radiato si guardi bene da fare
denuncie esplicite (non sul forum ma da Torri), almeno fino a quando non
riceva questa benedetta radiazione.
E'una cosa brutta, anzi bruttissima, che qualcuno sia a conoscenza
di tutti questi imbrogli in categorie dove l'Educazione dovrebbe
essere la prima priorita' e se ne stia zitto per la propria convenienza.
Scusate lo sfogo ma quando ce vo'....

è vero è così....diciamo non totalmente marcio xkè ci sono ancora delle persone ke sono veramente amike e solidali...xò....

 
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Under 23




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  postato il 15/10/2007 alle 22:10
Originariamente inviato da pony

Originariamente inviato da VM

Originariamente inviato da pony

beh, il parere di vm è di parte...

eh allora??? cosa vuol dire che nn posso esprimere le mie idee....è verissimo sono un corridore del caneva(da 4 anni)!!! e con questo? vorrei vedere te quanto saresti felice se tutti(anke persone ke nn sanno quello ke dicono) tirassero merda alla tua squadra e al tuo ds...

non ce l'ho con te ne col caneva, infatti come vedi ho cercato di far valere anche qualche ragine di rossi, il mio era un commento rivolto a pedalando, per dirgli (e l'ha capito) che il nostro mondo non fa proprio acqua da tutte le parti

adesso è + chiaro ...cmq nn me l'ero presa prima

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/10/2007 alle 10:02
Un giudice? No, una persona di buon senso. A leggere questo thread sembra che i problemi del ciclismo riguardino gli altri e si fanno parlare tutti, ma proprio tutti. Questo da un lato va bene, perché il confronto è sacrosanto, ma quando si dà la parola a uno che è stato RADIATO e gli si lascia dire che è vittima di una macchinazione, allora a me cadono le braccia.
Perché il signor RADIATO non fa un vero ricorso alla procura del Coni o a quelle federale?
Perché invece di venire su questo forum, non va alla Gazzetta dello Sport?
Perché non si ha il coraggio di dire che Garbelli era da un pezzo che girava attorno al doping e che alla fine s'è fatto beccare?
E perché non dire che anche Fabbro, pur giovane, è maggiorenne, vota, sa far di conto e sapeva benissimo che stava facendo una cosa vietata?
E' come se arrivasse Provenzano (per carità, la gravità dei fatti è di tutt'altra entità: è solo un paradosso) e si mettesse a scrivere sui giornali di paese che lui non ha ammazzato e che i giudici ce l'hanno con lui...
Vogliamo che il cciclismo esca dal pantano o no? se lo vogliamo, qualunque tecnicco che abbia avuto a che fare con probemi di doping va giustamente RADIATO. Perché insegna a dei ragazzi giovnai che quello è l'unico modo di andare avanti e quando passsano, non fanno altro che continuare. Oppure, se per caso capiscono che di là ci sono più controli, sono incapaci di andare avanti e smettono di correre. Credo che se negli ultimi dieci anni hanno smesso diverse centinaia di corridori, il motivo sia anche questo.
Quanto al fatto che io possa sapere o meno delle cose, diciamo che sono abituato a scrivere con le spalle discretamente coperte. In giro c'è peggio di Rossi, ma intanto dobbiamo registrare positivamnte il fatto che un direttore sportivo di una squadra di under 23, che ha permesso lo scambio di corridori all'antidoping, è fuori dai piedi. Per il ciclismo, in attesa che Rossi dimostri davvero di essere stato vittima di una macchinazione (cosa in cui non credo), questa è una buona notizia.

 
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  postato il 16/10/2007 alle 10:22
scusa Grillloparlante, io non credo di essere fra quelli che sono
andati tanto per il sottile con radiato, pero' non mi sembra di avergli
visto scrivere che e' innocente o vittima di una macchinazione.
Io ho capito, dai suoi post, che e' consapevole di aver sbagliato
e che gli spiace che il suo errore abbia coinvolto altri.
Puo' anche esserci dell'ipocrisia ma il fatto che uno venga qui a
cospargersi il capo di cenere ed accettare un confronto che, sembra,
lo aiuti a capire cosa fare adesso sia una gran cosa.

La macchinazione, se c'e' stata, e' stata quella di colpire lui per
cose che vengono fatte abitualmente da molti.
Forse l'"ambiente" preferisce che lui sia usato come capro espiatorio?
Forse l'"ambiente" avrebbe preferito il suo silenzio, cosi' da
permettere (agli altri) di poter continuare indisturbati?
Io no.
Puo' sembrare una vendetta ma spero sia invece un ravvedimento
tardivo per migliorare quello che e' stato l'amore di una vita.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 16/10/2007 alle 10:27
Originariamente inviato da grilloparlante

Un giudice? No, una persona di buon senso. A leggere questo thread sembra che i problemi del ciclismo riguardino gli altri e si fanno parlare tutti, ma proprio tutti. Questo da un lato va bene, perché il confronto è sacrosanto, ma quando si dà la parola a uno che è stato RADIATO e gli si lascia dire che è vittima di una macchinazione, allora a me cadono le braccia.
Perché il signor RADIATO non fa un vero ricorso alla procura del Coni o a quelle federale?
Perché invece di venire su questo forum, non va alla Gazzetta dello Sport?
Perché non si ha il coraggio di dire che Garbelli era da un pezzo che girava attorno al doping e che alla fine s'è fatto beccare?
E perché non dire che anche Fabbro, pur giovane, è maggiorenne, vota, sa far di conto e sapeva benissimo che stava facendo una cosa vietata?
E' come se arrivasse Provenzano (per carità, la gravità dei fatti è di tutt'altra entità: è solo un paradosso) e si mettesse a scrivere sui giornali di paese che lui non ha ammazzato e che i giudici ce l'hanno con lui...
Vogliamo che il cciclismo esca dal pantano o no? se lo vogliamo, qualunque tecnicco che abbia avuto a che fare con probemi di doping va giustamente RADIATO. Perché insegna a dei ragazzi giovnai che quello è l'unico modo di andare avanti e quando passsano, non fanno altro che continuare. Oppure, se per caso capiscono che di là ci sono più controli, sono incapaci di andare avanti e smettono di correre. Credo che se negli ultimi dieci anni hanno smesso diverse centinaia di corridori, il motivo sia anche questo.
Quanto al fatto che io possa sapere o meno delle cose, diciamo che sono abituato a scrivere con le spalle discretamente coperte. In giro c'è peggio di Rossi, ma intanto dobbiamo registrare positivamnte il fatto che un direttore sportivo di una squadra di under 23, che ha permesso lo scambio di corridori all'antidoping, è fuori dai piedi. Per il ciclismo, in attesa che Rossi dimostri davvero di essere stato vittima di una macchinazione (cosa in cui non credo), questa è una buona notizia.

Scusami,ma non mi sento vittima di una macchinazione.
Il mio cruccio è che nel mondo del dilettantismo ci sono moltissimi e dico ancora MOLTISSIME PERSONE che usano il DOPING per vincere e anche per non vincere,ed io che se vogliamo dirla tutta di doping non si sta parlando mi sono beccato la radiazione.Ripeto :HO SBAGLIATO E PAGO le conseguenze,ma ci sarà un limite massimo per pagare questo errore??

 

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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 16/10/2007 alle 10:39
Non c'entra niente ma la coppia Devid Garbelli e Daniele colli (quando correvano nella Biringhello) era una gran bello spettacolo in pista!!!
torno al lavoro

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 16/10/2007 alle 10:46
Non dimenticare che il Garbo era campione Europeo su pista da u23.
Buon lavoro

 

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Livello Campionato di Zurigo




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  postato il 16/10/2007 alle 10:55
Nell'americana era abbastanza dura stargli davanti...Ottima tecnica e poi i lombardi in pista (con i Veneti e anche noi Emiliani...) hanno una bella tradizione!
 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/10/2007 alle 11:33
Allora, Radiato, vediamo di stringere. Se sei al corrente che nel dilettantismo c'è tanto doping, va' da Torri e racconta tutto quello che sai. Anzi, va' dai Carabinieri.
Sennò ci giriamo troppo attorno e non concludiamo. Il doping va sconfitto e secondo me, a questo punto del cancro, l'unico modo di sconfiggerlo è tagliare le parti malate. Caro Radiato, mi dispiace dirtelo, ma secondo me a questo punto tu sei dentro la parte malata. Potrei dirti che mi dispiace che abbiano beccato proprio te, ma non sarei sincero. Non è un fatto di simpatie: è il fatto che se a ottobre 2006 non hai ancora capito che con l'antidoping non si scherza, con tutti i casini che sono successi negli ultimi 10 anni, allora non lo capirai mai.
Tempo fa mi ritirarono la patente perché correvo e come me correvano tutti. Fermarono solo me. Lì per lì pensai: perché proprio a me? Poi me ne sono fatto una ragione: io correvo troppo, questo è quel che conta, ed era giusto che pagassi. Se investivo qualcuno, magari un ciclista o un bambino, l'assassino ero io, non quelli che non sono stati fermati.
Però Radiato, come saprai, la radiazione è revocabile, purché dimostri una determinata serie di cose. Hai un avvocato, mettilo al lavoro.
Ma per il resto, è finita l'epoca del buonismo. Si può essere vittime anche a fare il direttore sportivo che copre casi di doping, perché lo si è visto fare dagli anziani e si è cresciuti pensando che tanto sbagliato non fosse. Però, vittime o no, è tempo di dare una svolta. Anche se chi paga è un amico e sembra pentito.
Sulle ammiraglie c'è gente che è finita in galera, lo so. Se la federazione non fa nulla, sta a chi è in gruppo iniziare a svegliarsi. Bisogna iniziare a denunciare.
Se sapessi che nella scuola in cui vanno i miei figli c'è qualcuno che vende droga, andrei prima a spaccargli la faccia e poi andrei dai carabinieri. Quindi, Radiato, se sei al corrente che qualcuno fa peggio di te, denuncialo. Se in tanti anni di ciclismo non ti hanno trovato mai a che fare con storie di doping perché sei onesto (e non perché sei più furbo di chi cerca!) dimostra una volta per tutte che sei contro il doping e vai a raccontare quel che sai. Scommetti che se ti muovi in questo senso la radiazione te la tolgono?

 

[Modificato il 16/10/2007 alle 11:53 by grilloparlante]


 
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Juniores




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  postato il 16/10/2007 alle 12:14
Con rammarico mi spiace notare che avete voi tutti riportato le vs idee un pochettino con acidità.
Porgo la spalla per piangere al signor Radiato perché la gente deve sapere e conoscere per parlare.
Però quando avrà smesso di piangere lo picchio tanto e forte.................. perché nel dubbio mena!!!!
È un ambiente che frequento da trent'anni e purtroppo è stato, e, e sarà sempre così!
Si colpisce uno per cercare di insegnare a 100......................... il risultato è che 99 continuano a far cazzate e via così.
In questa storia c'è una vittima: Fabbro.
Un colpevole: Rossi
Ed uno scemo imbecille come Garbelli.

È più furbo il furbo o chi conosce il furbo!!!!!!!

 

[Modificato il 16/10/2007 alle 13:24 by Admin]


 
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  postato il 16/10/2007 alle 12:18
Sig.Cattivo siccome tra poco qui le risponderanno un sacco di persone io le dico solo: ma serviva proprio scrivere tutto in maiuscolo?

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/10/2007 alle 12:28
Allora non puniamo nessuno, che è meglio. Va bene così? Anzi, diamogli l'ammiraglia d'oro, perché se la merita. Poi richiamiamo Conconi al Coni, Ferrari e Cecchini nelle squadre, che tanto ci sono ugualmente, togliamo il limite all'ematocrito e e poi si fa una trasfusione ogni tanto, pazienza...
Se ne becca uno solo su cento? Meglio che niente. Poi se ne becca un altro e poi un altro ancora.
SE FABBRO E' UNA VITTIMA, DEVE DENUNCIARE ROSSI.
Ho scritto in maiuscolo, immaginando di battere il pungo sul tavolo. Il ragazzino che ha parlato in Abruzzo ha fatto radiare il direttore sportivo che gli fece l'iniezione. La vittima deve denunciare, sennò si chiama complice.
E poi basta con questo qualunquismo "piagnoso". Ch sbaglia deve pagare. Punto. Si chiama legge, dovrebbbe essere uguale per tuttti, ma non lo è. Ma è l'unica cosa che ci difende dal diventare tutti una banda di ladroni.
Tanto per restare al Caneva, se sei anni fa quando SAntuccione fu squalificato, la Fci, il Coni e l'Uci avessero fatto una legge in cui si impediva agli atleti di frequentare medici che siano stati squalificati anche solo una volta, oggi Di Luca non sarebbe stato sottoposto al processo al Gui. Non ci sarebbe più andato, oppure sarebbe lì a contrasttare una squalifica di due anni, non di quattro mesi.
Meglio un direttore che bara in più fuori dal gruppo, che uno in più tra i ragazzini!

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 16/10/2007 alle 13:47
Originariamente inviato da grilloparlante

Poi richiamiamo Conconi al Coni, Ferrari e Cecchini nelle squadre, che tanto ci sono ugualmente, togliamo il limite all'ematocrito e e poi si fa una trasfusione ogni tanto, pazienza...


Credo che i vari Dottori del ciclismo siano vive e vegeti,ed ancor oggi operativi.
Mettere un limite all'ematocrito, è aver legalizzato luso di sostanze che innalzano il valore, chissà come mai uno che è a 49,9 di ema. è pulito ed uno che è a 50,1 è non idoneo o "dopato"?

 

[Modificato il 16/10/2007 alle 13:59 by Monsieur 40%]

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Livello Giro del Lazio




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  postato il 16/10/2007 alle 13:49
scusa grilloparlante ho fatto un pò di casino in quel post!!

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/10/2007 alle 13:58
Dici cose che tutti sanno, ma non cambiano la sostanza. Diverso sarebbe se dicessi: quel dottore dà quel prodotto a quegli atleti. ne ho le prove, perché li ho visti. Vai da un carabineire del tuo paese e sporgi denuncia. Oppure vai alla procura federale e sporgi denuncia.
Le mie erano solo provocazioni, io butterei tutti in gabbia e fonderei la chiave, per avere la certezza che qualcuno, ritrovandola, non la usi per riaprire la porta.
Radiato, parliamoci chiaro: t'è andata male e oggi, per un tecnico cui va mle, è prevista la radiazione. La clemenza è possibile, ma in cambio della collaborazione. Oggi, purtroppo per te, funziona così. Se ci stai, prova a risollevarti. Se non ci stai, ti tocca scendere dall'ammiraglia. Altro non so cosa dirti. Buona fortuna per il resto della vita. Spero tu abbia un buon lavoro o che possa trovarne uno.

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 16/10/2007 alle 14:06
Per mia fortuna posso vivere senza lavorare!
E voglio precisare che:NON VIVO CON IL CICLISMO,MA VIVO PER IL CICLISMO.

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/10/2007 alle 14:15
E allora goditela. Un grande del passato Lord Baden Powell, fondatore dei boy scout mi pare, diceva che dovrebbe essere impegno di ciascuno di noi quello di lasciarte un posto o il monddo stesso un po' migliore di come l'ìabbiamo trovato. Tu te ne andrai dal ciclismo avendolo lasciato peggiore di come l'hai trovato. Vivi pure senza lavorare, ma almeno prima di addormentarti ricordati di questo semplice concetto.
 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 16/10/2007 alle 14:21
Ma mi sono rimesso in ballo con il ciclismo dopo un periodo di stasi,perchè nella mia mente c'è la volontà che il ciclismo deve cambiare in MEGLIO....ma da solo contro un esercito come faccio a sconfiggerlo??

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 16/10/2007 alle 14:53
Innanzitutto non facendo scambi di corridori all'antidoping. Dai, basta così. Non interverrò più sull'argomento. Scrivi una bella lettera a Torrri, qui secondo me se ne è parlato anche troppo. Ciao a tutti.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/10/2007 alle 16:38
Originariamente inviato da grilloparlante

Innanzitutto non facendo scambi di corridori all'antidoping. Dai, basta così. Non interverrò più sull'argomento. Scrivi una bella lettera a Torrri, qui secondo me se ne è parlato anche troppo. Ciao a tutti.


Aggiungo: lascia perdere Torri, certo non è andando da lui che il problema si può risolvere.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 16/10/2007 alle 18:00
Il richiamo cameratesco all’ambiente ciclistico, come luogo corporativo dei mille segreti comprensibili solo agli iniziati è vecchio come il cucco. Fa vomitare di rabbia e lorda di infamia mafiosa e massonica quello che dovrebbe essere uno spazio di vita dedicato alla pratica e alla cultura sportiva. Sto parlando delle corse ciclistiche, per chi non l’avesse compreso.

È evidente che chi interviene a difesa dei comportamenti intollerabili descritti in questo 3d ha perso completamente il contatto con la realtà. Si parla di “cose fanno tutti”, di “gente che fa di peggio, ma non viene punita”, di “amore per il ciclismo”. Il tutto a spregio di una evidenza tanto lampante, che forse molti la scordano con facilità: Il sig. Rossi e il sig. Fabbro commettono un dolo gravissimo tentando di frodare un controllo antidoping, sostituendo l’atleta sorteggiato con un compagno di squadra. Ne consegue una sanzione commisurata alla gravità del dolo. Il fatto che “sia opinione comune” che tali pratiche siano molto diffuse, non scalfisce minimamente la gravità della frode stessa.

No c’è altro da aggiungere, Se il Sig. Rossi non capisce la scelleratezza del fatto commesso, è un bene che venga estromesso dal cosiddetto ambiente. Ma davvero vogliamo fare la rivoluzione contro le istituzioni del ciclismo per difendere questi casi? Questo di Rossi è uno sfogo umano e comprensibile. Bene, comprendiamolo, è un mortale e sbaglia. Diciamogli: - …forza amico, sul col morale, c’è altro nella vita…ma per cortesia, si tolga dal disturbo che, “questo ambiente” ha bisogno di serietà e consapevolezza. L’amore tout court, non basta più. –

Caro Sig. Rossi, si tenga per cara la comprensiva pacca sulla spalla che le do. Per il resto, spero che si tolga dalla testa l’idea di tornare ad allenare alcun ciclista. Lei, a mio avviso, non dispone dei requisiti minimi per assumersi nessuna responsabilità in nessun settore dell’attività sportiva agonistica. Suvvia, se ne faccia una ragione.
Consapevolezza, cultura sportiva, rispetto delle regole, responsabilità, educazione. Perché dimentichiamo queste banalissime basi per le comodità delle parole d’ordine usate al loro posto: consuetudine, “salvaguardare un corridore con il contratto prof. in tasca”, prassi quotidiana, “giustizia forte coi deboli”, prevaricazione, qualunquismo.

Cosa vuol dire tutto ciò? Non voglio neanche discutere su queste basi.
Si finisce sempre col togliere dal cilindro la stucchevole manfrina del “così fan tutti”. Mal comune mezzo gaudio, è questa la summa dell’insegnamento civile e sportivo di queste menti illuminate? È buttando la colpa addosso all’autorità che non dispone di metri di giudizio “perfettamente equanimi”, che possiamo dire qualcosa di nuovo e ragionevole in merito a queste vicende squallide?
“…quello che è accaduto al Giro del Veneto….”, “quei tali che ha schivato i controlli…”. “...gli ipocriti siete voi, che vi scandalizzate…”. Ecco il campionario della follia nazionale. Spacciare la normalità dell’inganno per legittimazione dello stesso, accusando, con alterigia, di ipocrisa, di rancorosità, di “voler male”, di “mignolo alzato”, chiunque impallidisca e si aspetti un minimo di sanzione per quelli che hanno imbrogliato.

Ancora: si usa un altro grimaldello. La confusione! “Il testosterone e gli integratori, il Ventolin e l’Epo, le flebo e la caffeina: non sono la stessa cosa!” Ci ammoniscono questi esperti, lasciandoci atterriti! Oddio, è davvero impossibile trovare un discrimine fra l’imbroglione e l’esperto di farmacopea? O mamma mia, che mondo difficile.
Aiuto! In questo mondo, dunque, può capitare, che per confusione, nella mischia dantesca di un dopogara under 23, un certo Tizio, innamorato del ciclismo, finisca col mettere in mano un tesserino di Caio a un tale Sempronio, invitandolo a presentarsi dai giudici a fare pipì in una provetta riportante il nome “Caio”, dicendo: “ Buongiorno, sono Caio, questo è il tesserino e questo è il pisellino.” . Il quale Sempronio, va detto, probabilmente confuso da tutto il bailamme perbenista di quelli che non sono dell’ambiente, prima di presentarsi armato di tesserino e pisellino carico, faccia scivolare una foto tessera con l’effige propria (Semproniana effige) sopra l’effige di Caio allegata al suddetto tesserino. Insomma, una gran confusione. Non malafede, ma confusione. Il tutto con l’aggravante, si capisce, della pipì che scappa e che si rischia di farsi addosso!

Sappiatelo, mi sto arrendendo all’evidenza. Siamo, forse, senza speranza.

Indifendibile anche la posizione di Fabbro. È un bene che venga punito in modo severissimo. Non piangiamo la sua rovina. Doveva opporsi alla proposta del Sig. Rossi. È un uomo o è un caporale che obbedisce a tutte le fesserie che l’allenatore gli ordina di fare. Anche nel mondo militare ci si può rifiutare di obbedire a un ordine quando sia lesivo della legge o della dignità umana. Fabbro no, Fabbro prende il tesserino del compagno e va a fare pipì al suo posto. Povero Fabbro, compatiamo anche lui? Si, dai, è incapace di voler male, non ha saputo dire di no, anima pura! Scommetto che gli piacciono gli animali!!

No, nessuna difesa. La gravità dei fatti supera di gran lunga l’eventuale disparità delle penalizzazioni contro cui si scaglia il Sig. Rossi. Qui, mi si perdoni l’ardita metafora, siamo di fronte a una specie ladro di galline che, essendo preso con le mani nel sacco e temendo una dura pena da scontare, si lamenta, presso la società degli allevatori di bestiame, con la seguente motivazione: “Ho sbagliato, ma non sapevo come superare un brutto momento e poi ci sono molti ladri di maiali e di vacche, che rubano cose più pregiate (vedete?) e più spesso di quanto lo faccia io, che non sono mai stati pizzicati. Io poi, figuratevi, amo così tanto gli animali da cortile, che sono disperato dal fatto di non poterne più avvicinare! Accetto un multa, la galera, ma per favore datemi la speranza che prima o poi potrò tornare ad accarezzare un tacchino, una faraona…almeno un cappone!”

Sia chiaro, il primo che si offende perché ho usato gli animali della fattoria come ambientazione, lo mando, figurativamente, a spalare letame e gli spiego che quel che ha fatto il Sig. Rossi è più simile al rubare, che all’amore per il ciclismo.

Dovremmo darci pena per l’incombente radiazione del Sig. Rossi? Amareggiarci per la pena eccessiva? Ma no dai, ringraziamolo per l’importante contributo di argomenti dato al forum e che finisca qui. Radiato o squalificato per 5 anni, non cambia molto. Importa molto dare un segnale: farla franca imbrogliando, non è del tutto scontato.
Che stanchezza, che affanno. Mario, Marco, uffa, non se ne può più…mandateli via, tutti.

Uffa, che stanchezza, ormai manca la forza per arrabbiarmi. Preferisco prenderla in ridere. Ma sì, non può essere vera questa storia eh? Mi state facendo uno scherzone eh? Dai, scommetto che Rossi e Fabbro non esistono nemmeno. Dai, non possono esistere degli umani così!!
Hahahahha! Che pirla che sono! Tutta la squadra ritirata, Garbelli in buco della rete telefonica mobile, Fabbro che tira fuori il pisello….ah, ma come ho fatto a non capire che era un leggenda metropolitana!
Massì. Vi siete messi d’accordo per farmi ammattire eh? Vi ho smascherato, però siete stati bravi. Adesso che vedo che è tutto un scherzone, mi viene quasi da ridere….

Che bello, grazie amici.
claudio


 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Mondiali




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  postato il 16/10/2007 alle 18:37
perfetto claudiodance. E smettiamola di dire che "su 100 fan tutti così" xchè non è vero. "40 fan così" sarebbe più giusto, e se da oggi sono 39 meglio.
 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 16/10/2007 alle 18:49
Originariamente inviato da grilloparlante
...
Tempo fa mi ritirarono la patente perché correvo e come me correvano tutti. Fermarono solo me. Lì per lì pensai: perché proprio a me? Poi me ne sono fatto una ragione: io correvo troppo, questo è quel che conta, ed era giusto che pagassi. Se investivo qualcuno, magari un ciclista o un bambino, l'assassino ero io, non quelli che non sono stati fermati.
...




Questo vale anche per quelli che non appena succede qualcosa nel ciclismo dicono: "ma perchè non vanno a vedere negli altri sport?"
Mettiamoci prima a posto noi poi saremo pronti ad accusare tutti gli altri

 

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http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose

 
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  postato il 16/10/2007 alle 18:52
con tutto il rispetto per qualsiasi e di chiunque opinione al riguardo, ma se i moderatori chiudessero questo 3d con il "pippone" del dance non sarebbe un degno finale ad una storia (purtroppo) come tante???

 
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  postato il 16/10/2007 alle 19:20
Originariamente inviato da Maracaibo

Originariamente inviato da grilloparlante
...
Tempo fa mi ritirarono la patente perché correvo e come me correvano tutti. Fermarono solo me. Lì per lì pensai: perché proprio a me? Poi me ne sono fatto una ragione: io correvo troppo, questo è quel che conta, ed era giusto che pagassi. Se investivo qualcuno, magari un ciclista o un bambino, l'assassino ero io, non quelli che non sono stati fermati.
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Questo vale anche per quelli che non appena succede qualcosa nel ciclismo dicono: "ma perchè non vanno a vedere negli altri sport?"
Mettiamoci prima a posto noi poi saremo pronti ad accusare tutti gli altri


Dissento, dissento, dissento fortissimamente!

L'esempio dell'unico automobilista fermato, casualmente e a campione, non è calzante e non lo è mai stato con quello che abbiamo intorno.
L'esempio valido sarebbe quello del vigile che vede 10 auto in sosta vietata e, sotto gli occhi dei proprietari di quelle auto, fa la multa solo ad una. Possibilmente quella con la cilindrata minore o con più graffi sulla carrozzeria.

È giustizia questa, oppure possiamo dire che quel vigile è corrotto?

Può un giudice corrotto garantire la giustizia per quelli che giudica? Può?

Come fate ad agitare ancora questa sete di giustizia quando il giudice è palesemente corrotto?

Quando capiremo tutti che il problema più urgente oggi non è avere 39 o 41 Rossi, o 99 o 100 (che cosa cambia un Rossi in più o in meno? Al Caneva quello che l'ha sostituito agirà diversamente da lui?), ma è che il giudice è marcio?

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 16/10/2007 alle 19:25
Originariamente inviato da claudiodance

Il richiamo cameratesco all’ambiente ciclistico, come luogo corporativo dei mille segreti comprensibili solo agli iniziati è vecchio come il cucco. Fa vomitare di rabbia e lorda di infamia mafiosa e massonica quello che dovrebbe essere uno spazio di vita dedicato alla pratica e alla cultura sportiva. Sto parlando delle corse ciclistiche, per chi non l’avesse compreso.

È evidente che chi interviene a difesa dei comportamenti intollerabili descritti in questo 3d ha perso completamente il contatto con la realtà. Si parla di “cose fanno tutti”, di “gente che fa di peggio, ma non viene punita”, di “amore per il ciclismo”. Il tutto a spregio di una evidenza tanto lampante, che forse molti la scordano con facilità: Il sig. Rossi e il sig. Fabbro commettono un dolo gravissimo tentando di frodare un controllo antidoping, sostituendo l’atleta sorteggiato con un compagno di squadra. Ne consegue una sanzione commisurata alla gravità del dolo. Il fatto che “sia opinione comune” che tali pratiche siano molto diffuse, non scalfisce minimamente la gravità della frode stessa.

No c’è altro da aggiungere, Se il Sig. Rossi non capisce la scelleratezza del fatto commesso, è un bene che venga estromesso dal cosiddetto ambiente. Ma davvero vogliamo fare la rivoluzione contro le istituzioni del ciclismo per difendere questi casi? Questo di Rossi è uno sfogo umano e comprensibile. Bene, comprendiamolo, è un mortale e sbaglia. Diciamogli: - …forza amico, sul col morale, c’è altro nella vita…ma per cortesia, si tolga dal disturbo che, “questo ambiente” ha bisogno di serietà e consapevolezza. L’amore tout court, non basta più. –

Caro Sig. Rossi, si tenga per cara la comprensiva pacca sulla spalla che le do. Per il resto, spero che si tolga dalla testa l’idea di tornare ad allenare alcun ciclista. Lei, a mio avviso, non dispone dei requisiti minimi per assumersi nessuna responsabilità in nessun settore dell’attività sportiva agonistica. Suvvia, se ne faccia una ragione.
Consapevolezza, cultura sportiva, rispetto delle regole, responsabilità, educazione. Perché dimentichiamo queste banalissime basi per le comodità delle parole d’ordine usate al loro posto: consuetudine, “salvaguardare un corridore con il contratto prof. in tasca”, prassi quotidiana, “giustizia forte coi deboli”, prevaricazione, qualunquismo.

Cosa vuol dire tutto ciò? Non voglio neanche discutere su queste basi.
Si finisce sempre col togliere dal cilindro la stucchevole manfrina del “così fan tutti”. Mal comune mezzo gaudio, è questa la summa dell’insegnamento civile e sportivo di queste menti illuminate? È buttando la colpa addosso all’autorità che non dispone di metri di giudizio “perfettamente equanimi”, che possiamo dire qualcosa di nuovo e ragionevole in merito a queste vicende squallide?
“…quello che è accaduto al Giro del Veneto….”, “quei tali che ha schivato i controlli…”. “...gli ipocriti siete voi, che vi scandalizzate…”. Ecco il campionario della follia nazionale. Spacciare la normalità dell’inganno per legittimazione dello stesso, accusando, con alterigia, di ipocrisa, di rancorosità, di “voler male”, di “mignolo alzato”, chiunque impallidisca e si aspetti un minimo di sanzione per quelli che hanno imbrogliato.

Ancora: si usa un altro grimaldello. La confusione! “Il testosterone e gli integratori, il Ventolin e l’Epo, le flebo e la caffeina: non sono la stessa cosa!” Ci ammoniscono questi esperti, lasciandoci atterriti! Oddio, è davvero impossibile trovare un discrimine fra l’imbroglione e l’esperto di farmacopea? O mamma mia, che mondo difficile.
Aiuto! In questo mondo, dunque, può capitare, che per confusione, nella mischia dantesca di un dopogara under 23, un certo Tizio, innamorato del ciclismo, finisca col mettere in mano un tesserino di Caio a un tale Sempronio, invitandolo a presentarsi dai giudici a fare pipì in una provetta riportante il nome “Caio”, dicendo: “ Buongiorno, sono Caio, questo è il tesserino e questo è il pisellino.” . Il quale Sempronio, va detto, probabilmente confuso da tutto il bailamme perbenista di quelli che non sono dell’ambiente, prima di presentarsi armato di tesserino e pisellino carico, faccia scivolare una foto tessera con l’effige propria (Semproniana effige) sopra l’effige di Caio allegata al suddetto tesserino. Insomma, una gran confusione. Non malafede, ma confusione. Il tutto con l’aggravante, si capisce, della pipì che scappa e che si rischia di farsi addosso!

Sappiatelo, mi sto arrendendo all’evidenza. Siamo, forse, senza speranza.

Indifendibile anche la posizione di Fabbro. È un bene che venga punito in modo severissimo. Non piangiamo la sua rovina. Doveva opporsi alla proposta del Sig. Rossi. È un uomo o è un caporale che obbedisce a tutte le fesserie che l’allenatore gli ordina di fare. Anche nel mondo militare ci si può rifiutare di obbedire a un ordine quando sia lesivo della legge o della dignità umana. Fabbro no, Fabbro prende il tesserino del compagno e va a fare pipì al suo posto. Povero Fabbro, compatiamo anche lui? Si, dai, è incapace di voler male, non ha saputo dire di no, anima pura! Scommetto che gli piacciono gli animali!!

No, nessuna difesa. La gravità dei fatti supera di gran lunga l’eventuale disparità delle penalizzazioni contro cui si scaglia il Sig. Rossi. Qui, mi si perdoni l’ardita metafora, siamo di fronte a una specie ladro di galline che, essendo preso con le mani nel sacco e temendo una dura pena da scontare, si lamenta, presso la società degli allevatori di bestiame, con la seguente motivazione: “Ho sbagliato, ma non sapevo come superare un brutto momento e poi ci sono molti ladri di maiali e di vacche, che rubano cose più pregiate (vedete?) e più spesso di quanto lo faccia io, che non sono mai stati pizzicati. Io poi, figuratevi, amo così tanto gli animali da cortile, che sono disperato dal fatto di non poterne più avvicinare! Accetto un multa, la galera, ma per favore datemi la speranza che prima o poi potrò tornare ad accarezzare un tacchino, una faraona…almeno un cappone!”

Sia chiaro, il primo che si offende perché ho usato gli animali della fattoria come ambientazione, lo mando, figurativamente, a spalare letame e gli spiego che quel che ha fatto il Sig. Rossi è più simile al rubare, che all’amore per il ciclismo.

Dovremmo darci pena per l’incombente radiazione del Sig. Rossi? Amareggiarci per la pena eccessiva? Ma no dai, ringraziamolo per l’importante contributo di argomenti dato al forum e che finisca qui. Radiato o squalificato per 5 anni, non cambia molto. Importa molto dare un segnale: farla franca imbrogliando, non è del tutto scontato.
Che stanchezza, che affanno. Mario, Marco, uffa, non se ne può più…mandateli via, tutti.

Uffa, che stanchezza, ormai manca la forza per arrabbiarmi. Preferisco prenderla in ridere. Ma sì, non può essere vera questa storia eh? Mi state facendo uno scherzone eh? Dai, scommetto che Rossi e Fabbro non esistono nemmeno. Dai, non possono esistere degli umani così!!
Hahahahha! Che pirla che sono! Tutta la squadra ritirata, Garbelli in buco della rete telefonica mobile, Fabbro che tira fuori il pisello….ah, ma come ho fatto a non capire che era un leggenda metropolitana!
Massì. Vi siete messi d’accordo per farmi ammattire eh? Vi ho smascherato, però siete stati bravi. Adesso che vedo che è tutto un scherzone, mi viene quasi da ridere….

Che bello, grazie amici.
claudio




Ecco, e ora che hai seppellito lo scemo di turno col tuo torrenziale e immaginifico eloquio, ti senti più in pace con la tua coscienza?

Abbiamo fatto un passo verso cosa?
Abbiamo vomitato tutto lo sdegno nei confronti del radiato, benissimo, nessuno qui piange per la sua sorte, ma la sua sorte serve da lezione per qualcun altro?
Se credi questo, perdonami, ma non posso non pensare che sei un illuso.

E se invece non lo credi, come mi par di arguire (e come non può non essere), a quale pulsione profonda hai dato sfogo con la tua filippica?
La sete di vendetta prende il posto in questo caso della sete di giustizia?

(Ci vado pesante Dance', perché so che incassi bene)

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 16/10/2007 alle 19:49
Originariamente inviato da Admin

Ecco, e ora che hai seppellito lo scemo di turno col tuo torrenziale e immaginifico eloquio, ti senti più in pace con la tua coscienza?

Abbiamo fatto un passo verso cosa?
Abbiamo vomitato tutto lo sdegno nei confronti del radiato, benissimo, nessuno qui piange per la sua sorte, ma la sua sorte serve da lezione per qualcun altro?
Se credi questo, perdonami, ma non posso non pensare che sei un illuso.

E se invece non lo credi, come mi par di arguire (e come non può non essere), a quale pulsione profonda hai dato sfogo con la tua filippica?
La sete di vendetta prende il posto in questo caso della sete di giustizia?

(Ci vado pesante Dance', perché so che incassi bene)


Nessuna sete di vendetta, come mi conosci poco barbetta! (toh, è in rima).
Radiato non mi ha fatto nulla e di lui non m’importa nulla.
Solo messo qualche paletto di quelli che credevo mancassero.
Cosa ho ottenuto? Non lo sò, forse dare un peso alle parole e metterle in una prospettiva meno distratta e meno centrata sulla presunta ingiustizia subita dal Sig. Rossi.
“Lo scemo di turno”? Uhm, bene, già questo è un risultato. Vedi Marco, in un balzo siamo passati dall’appassionato diesse innamorato del ciclismo che sacrifica tutto per esso, allo scemo di turno che non si accorge nemmeno di prevaricare la libertà di altri concorrenti nel momento in cui froda pesantemente le regole del gioco.
Visto, il risultato c’è. Non ho la speranza di cambiare lo status quo, ma se un paio di ragazzi vedono la differenza fra “lo scemo di turno” e il vessato dalla federazione, beh, carissimo, Mission accomplished!!
Baci baci
Claudio

Ps. Comunque, filippica o torrenziale eloquio, non dirmi che non ti è piaciuta quella del cappone!?

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 17/10/2007 alle 13:26
COMUNICATO N. 8
del 10 luglio 2007
Nella riunione collegiale, ritualmente convocata, svoltasi a Roma, presso la sede federale, presenti il Presidente Avv. Vincenzo Ioffredi, i Componenti, Avv. Michele Signorini, Avv. Pietro Pergolari, assistiti dal Segretario della Commissione Sig. Alessandro Bezzi (Funzionario F.C.I.), la C.D.F.N. ha assunto le seguenti decisioni:
DECISIONE n. 17/07
La CDFN così composta: Avv. Vincenzo Ioffredi (Presidente - relatore), Avv. Michele Signorini (componente), avv. Pietro Pergolari (componente),
visto il provvedimento di deferimento, prot. 4315 rif. 54 del 17 aprile 2007 (dossier P.F. 03/07), ritualmente notificato al Sig. Giuseppe Chiodi, Dirigente della Società S.S. Pedale Biellese, per violazione dell'art. 1 - primo comma - del Regolamento di Giustizia e Disciplina Federale; ciò in relazione al comportamento contrario al rispetto dei regolamenti federali, messo in atto dal medesimo, con riferimento all'aver, di fatto, impedito all'atleta minorenne C.A. di sostenere il controllo antidoping predisposto al termine della gara denominata "23° Memorial Giacobone", svoltasi in data 24 settembre 2006; sentita la relazione del Presidente Avv. Vincenzo Ioffredi, il quale ripercorre l'iter della vicenda, con riferimento alla precedente udienza tenutasi in data 12 gennaio 2007, nell'ambito della quale la Commissione aveva disposto la trasmissione degli atti, relativi al procedimento di indagine n° 112/06 dell'Ufficio di Procura Antidoping del C.O.N.I., alla Procura Federale, per il seguito di competenza; accertata la regolarità della convocazione; non comparso il deferito; sentito il Procuratore Federale, Dott. Armando Forgione, il quale dopo aver illustrato l'istruttoria svolta, chiede alla Commissione Giudicante che venga comminata al deferito la sanzione dell'ammonizione; la Commissione, pur escludendo la intenzionalità del tesserato Giuseppe Chiodi nel voler fare eludere, all'atleta minorenne da Egli "assistito", il controllo antidoping, ritiene il deferito responsabile della violazione ad esso ascritta; la Commissione ritiene, in particolare, che il tesserato Chiodi, nell'ambito della vicenda de qua, non abbia osservato scrupolosamente le regole ed i comportamenti assegnati a qualsivoglia appartenente alla Federazione, fattispecie resasi più "grave" vista la presenza, nell'ambito della vicenda, di un atleta di minore età; la Commissione ritiene, comunque, che la violazione ascritta al soggetto deferito possa, nel caso di specie, ritenersi di lieve entità, anche tenuto conto delle conclusioni alla quali è pervenuto, nel merito, l'Ufficio di Procura Antidoping del C.O.N.I. e dell'assenza di "precedenti" a carico del tesserato Giuseppe Chiodi;
P.Q.M.
La Commissione Disciplinare commina, al tesserato Giuseppe Chiodi, la sanzione dell'ammonizione con un monito a non reiterare, in futuro, l'infrazione.
DECISIONE n. 18/07

Tanti saluti a Voi del ciclismo .....EQUO

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 17/10/2007 alle 13:56
La sentenza non fa capire su csa ha indagato l'istruttoria di Forgione, bisognerebbe conoscere i fatti. Di sicuro l'ammonizione è poco se il tipo ha volutamente sottratto il ragazzino all'antidoping per motivi... dolosi. Oppure forse i motivi sono altri e, trattandosi di minore e dovendone rispettare la privacy, non vengono pubblicati.
Ma il fatto che tu sia stato radiato non cambia. Te l'ho detto, sei stato sfortunato. A Muraglia hanno dato due anni, a Petacchi neanche mezz'ora ed erano entrambi positivi. C'è una gadualità nelle responsabilità. Ci sono casi e casi e poi purtroppo ci sono anche le ingiustizie. Però l'ergastolo non lo danno per il furto di ortaggi e se tu sei stato radiato, magari contro di te c'era più di quel che ci hai raccontato.
Su una cosa però concordo con te: la legge non è uguale per tutti.

 

[Modificato il 17/10/2007 alle 14:10 by grilloparlante]


 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 17/10/2007 alle 13:59
Originariamente inviato da claudiodance

Il richiamo cameratesco all’ambiente ciclistico, come luogo corporativo dei mille segreti comprensibili solo agli iniziati è vecchio come il cucco. Fa vomitare di rabbia e lorda di infamia mafiosa e massonica quello che dovrebbe essere uno spazio di vita dedicato alla pratica e alla cultura sportiva. Sto parlando delle corse ciclistiche, per chi non l’avesse compreso.

È evidente che chi interviene a difesa dei comportamenti intollerabili descritti in questo 3d ha perso completamente il contatto con la realtà. Si parla di “cose fanno tutti”, di “gente che fa di peggio, ma non viene punita”, di “amore per il ciclismo”. Il tutto a spregio di una evidenza tanto lampante, che forse molti la scordano con facilità: Il sig. Rossi e il sig. Fabbro commettono un dolo gravissimo tentando di frodare un controllo antidoping, sostituendo l’atleta sorteggiato con un compagno di squadra. Ne consegue una sanzione commisurata alla gravità del dolo. Il fatto che “sia opinione comune” che tali pratiche siano molto diffuse, non scalfisce minimamente la gravità della frode stessa.

No c’è altro da aggiungere, Se il Sig. Rossi non capisce la scelleratezza del fatto commesso, è un bene che venga estromesso dal cosiddetto ambiente. Ma davvero vogliamo fare la rivoluzione contro le istituzioni del ciclismo per difendere questi casi? Questo di Rossi è uno sfogo umano e comprensibile. Bene, comprendiamolo, è un mortale e sbaglia. Diciamogli: - …forza amico, sul col morale, c’è altro nella vita…ma per cortesia, si tolga dal disturbo che, “questo ambiente” ha bisogno di serietà e consapevolezza. L’amore tout court, non basta più. –

Caro Sig. Rossi, si tenga per cara la comprensiva pacca sulla spalla che le do. Per il resto, spero che si tolga dalla testa l’idea di tornare ad allenare alcun ciclista. Lei, a mio avviso, non dispone dei requisiti minimi per assumersi nessuna responsabilità in nessun settore dell’attività sportiva agonistica. Suvvia, se ne faccia una ragione.
Consapevolezza, cultura sportiva, rispetto delle regole, responsabilità, educazione. Perché dimentichiamo queste banalissime basi per le comodità delle parole d’ordine usate al loro posto: consuetudine, “salvaguardare un corridore con il contratto prof. in tasca”, prassi quotidiana, “giustizia forte coi deboli”, prevaricazione, qualunquismo.

Cosa vuol dire tutto ciò? Non voglio neanche discutere su queste basi.
Si finisce sempre col togliere dal cilindro la stucchevole manfrina del “così fan tutti”. Mal comune mezzo gaudio, è questa la summa dell’insegnamento civile e sportivo di queste menti illuminate? È buttando la colpa addosso all’autorità che non dispone di metri di giudizio “perfettamente equanimi”, che possiamo dire qualcosa di nuovo e ragionevole in merito a queste vicende squallide?
“…quello che è accaduto al Giro del Veneto….”, “quei tali che ha schivato i controlli…”. “...gli ipocriti siete voi, che vi scandalizzate…”. Ecco il campionario della follia nazionale. Spacciare la normalità dell’inganno per legittimazione dello stesso, accusando, con alterigia, di ipocrisa, di rancorosità, di “voler male”, di “mignolo alzato”, chiunque impallidisca e si aspetti un minimo di sanzione per quelli che hanno imbrogliato.

Ancora: si usa un altro grimaldello. La confusione! “Il testosterone e gli integratori, il Ventolin e l’Epo, le flebo e la caffeina: non sono la stessa cosa!” Ci ammoniscono questi esperti, lasciandoci atterriti! Oddio, è davvero impossibile trovare un discrimine fra l’imbroglione e l’esperto di farmacopea? O mamma mia, che mondo difficile.
Aiuto! In questo mondo, dunque, può capitare, che per confusione, nella mischia dantesca di un dopogara under 23, un certo Tizio, innamorato del ciclismo, finisca col mettere in mano un tesserino di Caio a un tale Sempronio, invitandolo a presentarsi dai giudici a fare pipì in una provetta riportante il nome “Caio”, dicendo: “ Buongiorno, sono Caio, questo è il tesserino e questo è il pisellino.” . Il quale Sempronio, va detto, probabilmente confuso da tutto il bailamme perbenista di quelli che non sono dell’ambiente, prima di presentarsi armato di tesserino e pisellino carico, faccia scivolare una foto tessera con l’effige propria (Semproniana effige) sopra l’effige di Caio allegata al suddetto tesserino. Insomma, una gran confusione. Non malafede, ma confusione. Il tutto con l’aggravante, si capisce, della pipì che scappa e che si rischia di farsi addosso!

Sappiatelo, mi sto arrendendo all’evidenza. Siamo, forse, senza speranza.

Indifendibile anche la posizione di Fabbro. È un bene che venga punito in modo severissimo. Non piangiamo la sua rovina. Doveva opporsi alla proposta del Sig. Rossi. È un uomo o è un caporale che obbedisce a tutte le fesserie che l’allenatore gli ordina di fare. Anche nel mondo militare ci si può rifiutare di obbedire a un ordine quando sia lesivo della legge o della dignità umana. Fabbro no, Fabbro prende il tesserino del compagno e va a fare pipì al suo posto. Povero Fabbro, compatiamo anche lui? Si, dai, è incapace di voler male, non ha saputo dire di no, anima pura! Scommetto che gli piacciono gli animali!!

No, nessuna difesa. La gravità dei fatti supera di gran lunga l’eventuale disparità delle penalizzazioni contro cui si scaglia il Sig. Rossi. Qui, mi si perdoni l’ardita metafora, siamo di fronte a una specie ladro di galline che, essendo preso con le mani nel sacco e temendo una dura pena da scontare, si lamenta, presso la società degli allevatori di bestiame, con la seguente motivazione: “Ho sbagliato, ma non sapevo come superare un brutto momento e poi ci sono molti ladri di maiali e di vacche, che rubano cose più pregiate (vedete?) e più spesso di quanto lo faccia io, che non sono mai stati pizzicati. Io poi, figuratevi, amo così tanto gli animali da cortile, che sono disperato dal fatto di non poterne più avvicinare! Accetto un multa, la galera, ma per favore datemi la speranza che prima o poi potrò tornare ad accarezzare un tacchino, una faraona…almeno un cappone!”

Sia chiaro, il primo che si offende perché ho usato gli animali della fattoria come ambientazione, lo mando, figurativamente, a spalare letame e gli spiego che quel che ha fatto il Sig. Rossi è più simile al rubare, che all’amore per il ciclismo.

Dovremmo darci pena per l’incombente radiazione del Sig. Rossi? Amareggiarci per la pena eccessiva? Ma no dai, ringraziamolo per l’importante contributo di argomenti dato al forum e che finisca qui. Radiato o squalificato per 5 anni, non cambia molto. Importa molto dare un segnale: farla franca imbrogliando, non è del tutto scontato.
Che stanchezza, che affanno. Mario, Marco, uffa, non se ne può più…mandateli via, tutti.

Uffa, che stanchezza, ormai manca la forza per arrabbiarmi. Preferisco prenderla in ridere. Ma sì, non può essere vera questa storia eh? Mi state facendo uno scherzone eh? Dai, scommetto che Rossi e Fabbro non esistono nemmeno. Dai, non possono esistere degli umani così!!
Hahahahha! Che pirla che sono! Tutta la squadra ritirata, Garbelli in buco della rete telefonica mobile, Fabbro che tira fuori il pisello….ah, ma come ho fatto a non capire che era un leggenda metropolitana!
Massì. Vi siete messi d’accordo per farmi ammattire eh? Vi ho smascherato, però siete stati bravi. Adesso che vedo che è tutto un scherzone, mi viene quasi da ridere….

Che bello, grazie amici.
claudio



mettendo da parte ogni mio giudizio sul caso, che perlatro ho già espresso, questo tuo intervento mi sembra solo demagogia, di alto stile letterario, sia chiaro, ma a mio avviso poco costruttiva, perchè, caro claudiodance, lo "spariamo su tutti e prendiamoli anche per il cu.o, io sono superire" è una soluzione di sicuro effetto, su questo non dissento, ma dubito che possa applicare... anzi, sinceramente non lo spero nemmeno!
e cmq per quanto riguarda imbroglioni ed esperti farmacisti, beh (su questo anche altri forumisti ben più quotati di me condividono), io mi informerei prima di parlare, perchè la tua posizione mi sembra un pò a "partito preso", e finiresti col far di tutta l'erba un fascio, perchè prima di giudicare uno che si fa una puntura o prende una pastiglia, DEVI sapere di che cosa si tratta...

 

[Modificato il 17/10/2007 alle 14:15 by pony]


 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 17/10/2007 alle 14:54
Originariamente inviato da grilloparlante

La sentenza non fa capire su csa ha indagato l'istruttoria di Forgione, bisognerebbe conoscere i fatti. Di sicuro l'ammonizione è poco se il tipo ha volutamente sottratto il ragazzino all'antidoping per motivi... dolosi. Oppure forse i motivi sono altri e, trattandosi di minore e dovendone rispettare la privacy, non vengono pubblicati.
Ma il fatto che tu sia stato radiato non cambia. Te l'ho detto, sei stato sfortunato. A Muraglia hanno dato due anni, a Petacchi neanche mezz'ora ed erano entrambi positivi. C'è una gadualità nelle responsabilità. Ci sono casi e casi e poi purtroppo ci sono anche le ingiustizie. Però l'ergastolo non lo danno per il furto di ortaggi e se tu sei stato radiato, magari contro di te c'era più di quel che ci hai raccontato.
Su una cosa però concordo con te: la legge non è uguale per tutti.


Guarda caso Muraglia da dilettante è stato mio corridore!!

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 17/10/2007 alle 15:06
Vabbè, se è per quello è stato anche con Renosto, nel fantastico anno con Garbelli fuori all'australiano e Quagliariello positivo per epo. Non starei tanto a ricordarlo, fossi in te.
Ma perché non ci dici chi è che ce l'ha con te?

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 17/10/2007 alle 15:12
Pensa un po te quell'anno con Renosto l'altro ds ero io....Qualcosa da obiettare su Giovanni???

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2007 alle 15:14
Originariamente inviato da grilloparlante

Vabbè, se è per quello è stato anche con Renosto, nel fantastico anno con Garbelli fuori all'australiano e Quagliariello positivo per epo. Non starei tanto a ricordarlo, fossi in te.
Ma perché non ci dici chi è che ce l'ha con te?


più che altro perchè non lo dici alle autorità competenti, prima che a noi?

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 17/10/2007 alle 15:23
Io nulla, non mi viene neppure parente. Ma certo che se in una sola squadra succedono così tante cose in un anno, il sospetto che il manico sia un po' difettoso ti viene. E se poi succede che te ti radiano per lo scambio Garbelli-Fabbro, ti viene anche il pensiero che certi "giochini" li faceste anche a quei tempi. Ma magari sono solo supposizioni sballate. Certo per come uscì di scena, lo stesso Renosto non fece una gran figura. Visto che lo conosci bene, come è finita la sua vicenda giudiziaria?
 
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  postato il 17/10/2007 alle 17:52
........l'ammiraglia d'oro non la merita certamente!

Il signor radiato può a differenza di molte e molte persone nel ciclismo farsi una squadra da solo e mantenerla alla grande. E' tutto vero fortunatamente per lui che non vive di ciclismo.
Chi può mettersi in confronto con lui DEVE essere solamente qualcuno che porta a casa il pane e il latte con il ciclismo...................non come molti di noi per passione.
Non lo giustificheremo ma credetemi probabilmente capiremo qualcosa in più dello sport professionistico.

E COMUNQUE UN CONSIGLIO LO VOGLIO DARE E NON MI INTERESSA ASSOLUTAMENTE NIENTE SE A QUALCUNO NON PIACESSE: SIAMO TUTTI DOPATI NELLA VITA E NELLO SPORT O NEL LAVORO!
NELLO SPORT GIA' LA RICERCA DI UN INTEGRATORE A DIFFERENZA DI ALTRE MARCHE TI INDUCE A FAR DEI RAGIONAMENTI:"...QUESTO E' MEGLIO DELL'ALTRO".
NEL LAVORO CHI NON HA TIMBRATO 5 MINUTI PRIMA DELL'ORA ECC. ECC.

CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA.

SO' GIA' CHE A QUALCUNO NON PIACCIONO CERTI RAGIONAMENTI MA LI FACCIO E LI ESPONGO PERCHE' NON SONO IPOCRITA COME QUALCUNO.

IO BRILLO DI LUCE MIA.................E NON HO TRADITO.

(P.S. NON SONO UN ESPERTO DEI FORUM, QUINDI SCRIVO COSì.)


 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 17/10/2007 alle 17:56
io quando devo fare tanti chilometri in macchina di notte bevo la redbull

 

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http://www.stefanobertolotti.com

Il tempo del commentatore onniscente è finito. C'è sempre un lettore - spesso, un migliaio di lettori - che su un dato argomento ne sa più di noi. Dargli spazio e ascoltarlo non è demagogia, nè sfruttamento. E' buon senso. (Beppe Severgnini)

Sono come un ginecologo: lavoro dove gli altri si divertono

Non è importante quello che si scrive ma quello che leggono gli altri

Ci sono tre tipi di giornalisti: quelli che si sorprendono delle cose che succedono, quelli che aspettano che le cose succedano e quelli che fanno succedere le cose

 
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  postato il 17/10/2007 alle 18:05
PER LA SIGNORA LAURA

AVREI MOLTO PIACERE DISTURBARLA PER SPIEGARLE TANTE COSE SULLO SPORT.
CORTESEMENTE NON MI OFFENDA CON FRASI POCO CORRETTE DIRETTE AL SOTTOSCRITTO, ANCHE PERCHE' NON CONOSCENDOCI DI PERSONA NON PUO' PERMETTERSI DI GIUDICARMI .

UNA DOMANDA LA VOGLIO COMUNQUE PORRE: SI SENTE DI GIUDICARE IL FATTO? ERA LI PRESENTE?
NON SOLO A LEI SIGNORA LA PONGO LA DOMANDA.

CRITICHIAMO, MA NON SENTENZIAMO ALTRIMENTI LO FACCIAMO PER TUTTI, TUTTI TUTTI, TUTTI, DI OGNI SQUADRA D'ITALIA CON COLORI E NOMI FAMOSI E MENO...............................AL SOLO PENSIERO MI VIENE DA PIANGERE PERCHE' CI RENDEREMO TUTTI CONTO CHE SIAMO DEI PUPAZZI IN MANO DI QUALCUNO CHE PENSA DI AVER DIRITTO DI VITA O DI MORTE SULLA NOSTRA PELLE.


 
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  postato il 17/10/2007 alle 18:11
DIMENTICAVO...............

I NOMI DI PERSONE FAMOSE (TECNICI E MEDCI)RIPORTATI NEI COMMENTI SOPRA NON SI SONO MAI ALLONTANATI DAL CICLISMO.ANZI LAVORAO CON I RAGAZZI DI 14 ANNI IN SU'.LO SA' IL MONDO INTERO, FORSE SOLO A ROMA NELLA STANZA DEI BOTTONI NON SI SA

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 17/10/2007 alle 18:12
Stefano,io ho fatto Caneva Benidorm in furgone fermandomi a fare solo il pieno di gasolio.....a PANE E ACQUA!!!1800 km filati;però 2 gg per recuperare,sarà l'eta'

 

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io non sono i miei pensieri ne le mie emozioni
ma lo spazio in cui passano
e poi si dissolvono

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 17/10/2007 alle 18:17
cattivo, abbassa il tono di voce.....che ti sento fino a Caneva.

 

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  postato il 17/10/2007 alle 18:19
Cattivo: per favore, dal prossimo post in avanti usa il minuscolo, grazie.

 

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Enula.
http://www.cicloweb.it
http://www.cicloweb.it/Pg/pg.html

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 17/10/2007 alle 18:24
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da grilloparlante

Vabbè, se è per quello è stato anche con Renosto, nel fantastico anno con Garbelli fuori all'australiano e Quagliariello positivo per epo. Non starei tanto a ricordarlo, fossi in te.
Ma perché non ci dici chi è che ce l'ha con te?


più che altro perchè non lo dici alle autorità competenti, prima che a noi?


Ma pensi che non lo sappiano!!
E' tutto agli atti, ma questo non dimostra proprio un bel niente.
Renosto èra e lo puo essere ancora un grande tecnico....


pagine è menzionato anche Renosto

 

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  postato il 17/10/2007 alle 19:17
Originariamente inviato da CATTIVO

PER LA SIGNORA LAURA

AVREI MOLTO PIACERE DISTURBARLA PER SPIEGARLE TANTE COSE SULLO SPORT.
CORTESEMENTE NON MI OFFENDA CON FRASI POCO CORRETTE DIRETTE AL SOTTOSCRITTO, ANCHE PERCHE' NON CONOSCENDOCI DI PERSONA NON PUO' PERMETTERSI DI GIUDICARMI .

UNA DOMANDA LA VOGLIO COMUNQUE PORRE: SI SENTE DI GIUDICARE IL FATTO? ERA LI PRESENTE?
NON SOLO A LEI SIGNORA LA PONGO LA DOMANDA.

CRITICHIAMO, MA NON SENTENZIAMO ALTRIMENTI LO FACCIAMO PER TUTTI, TUTTI TUTTI, TUTTI, DI OGNI SQUADRA D'ITALIA CON COLORI E NOMI FAMOSI E MENO...............................AL SOLO PENSIERO MI VIENE DA PIANGERE PERCHE' CI RENDEREMO TUTTI CONTO CHE SIAMO DEI PUPAZZI IN MANO DI QUALCUNO CHE PENSA DI AVER DIRITTO DI VITA O DI MORTE SULLA NOSTRA PELLE.



Ma ti riferivi a me? O_O mi sa che hai confuso qualcuno perchè io non ho scritto niente su questi fatti. Mi riferivo solo al maiuscolo che risulta tutto urlato.

 

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