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Autore: Oggetto: DOPING, dobbiamo uscire dai sogni

Livello Hugo Koblet




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  postato il 14/08/2006 alle 20:56
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Perché paga 10 milioni di euro l'anno (più o meno) per la licenza ProTour che le dà diritto/dovere di partecipare alle prove valevoli per il circuito ProTour, ad esempio, ti pare un buon motivo?


No. L'astana paga 10 milioni di euro l'anno (più o meno) per la licenza ProTour che le dà diritto/dovere di partecipare alla prove valevoli per il circuito ProTour... Poi però ha anche dei doveri per poter esercitare questo diritto, come quello di rispettare il regolamento che si è impegnata ad onorare dando la propria adesione alla corsa. E il regolamento impone un numero minimo di partecipanti.

Non ci piove che sia ingiusto, sono d'accordo a cambiare le regole sulle sostituzioni last-minute. Però finchè le regole vecchie ci sono vanno fatte rispettare, sennò sarebbe l'anarchia.

 

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"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego

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  postato il 14/08/2006 alle 21:09
Originariamente inviato da Claudio82

E il regolamento impone un numero minimo di partecipanti.


Quando ho tempo vedo se il regolamento che ha questa "clausola" è quello del Tour o quello dell'Uci.
Senza malizia, non lo so realmente.

Non ci piove che sia ingiusto, sono d'accordo a cambiare le regole sulle sostituzioni last-minute. Però finchè le regole vecchie ci sono vanno fatte rispettare, sennò sarebbe l'anarchia.


Io credo che, vista l'immediatezza della vicenda e l'impossibilità per l'Astana di convocare altri corridori da altre parte d'Europa/Mondo, una deroga o una concessione speciale per partire in 4 ci sarebbe potuta stare benissimo.
Anche perché poi, 3 di quei 6 esclusi (considerando Bazayev riserva) si sono dimostrati estranei alla questione.

È la stessa storia occorsa a Di Luca e Casagranda ai tempi della Saeco(e diversa da quella di Pantani e Cipollini): indiziati? sospettati? a casa. Si dice che dagli errori si dovrebbe imparare. Non mi pare sia questo il caso. Quindi io trovo "verognoso" che non si sia concessa una deroga al team di Vinokourov, Kashechkin, Bazayev e Yakovlev (mi pare fossero questi i 4 a dover prendere il via da Strasburgo), qualunque fosse il nome ad inizio-Tour.

 

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  postato il 14/08/2006 alle 21:11
scusate l'ignoranza ma oggi è possibile per l'antidoping effettuare controlli a sorpresa magari a gennaio mentre i corridori si allenano a casa loro. in fondo non sarebbe una tragedia per un corridore "pulito" fare pipi in un contenitore sterile o farsi prelevare un po' di sangue al ritorno dalla sua uscita giornaliera e sarebbe più facile individuare molte sostanze che si usano specificamente per la preparazione fisica e muscolare. con tre team addetti alla "raccolta" dei campioni per le squadre pro tour impegnati 25 giorni al mese si farebbero la bellezza di 900 controlli a sorpresa, in media 2 per corridore, all'anno. secondo me i pescati sarebbero molti di più (anche per la natura del controllo stesso al quale non si può essere preparati, vedi diuretici e compagnia bella) e l'effetto deterrente sarebbe più forte...

 

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Come si dice a Varese, questo è il momento in cui o si caga o si lascia libero il gabinetto.
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  postato il 14/08/2006 alle 21:19
Originariamente inviato da mik199

scusate l'ignoranza ma oggi è possibile per l'antidoping effettuare controlli a sorpresa magari a gennaio mentre i corridori si allenano a casa loro. in fondo non sarebbe una tragedia per un corridore "pulito" fare pipi in un contenitore sterile o farsi prelevare un po' di sangue al ritorno dalla sua uscita giornaliera e sarebbe più facile individuare molte sostanze che si usano specificamente per la preparazione fisica e muscolare. con tre team addetti alla "raccolta" dei campioni per le squadre pro tour impegnati 25 giorni al mese si farebbero la bellezza di 900 controlli a sorpresa, in media 2 per corridore, all'anno. secondo me i pescati sarebbero molti di più (anche per la natura del controllo stesso al quale non si può essere preparati, vedi diuretici e compagnia bella) e l'effetto deterrente sarebbe più forte...


Già succede, ma sono controlli dell'Uci.
Ed il sospetto che anche i controlli a sopresa possano essere pilotati da strategie di marketing, di carriera e di "partnership" con qualche sponsor facoltoso o con qualche organizzatore compiacente è troppo grande.

L'anti-doping gestito dalle federazioni (internazionali e nazionali) è una macchietta, una bomba ad orologeria (ed il libro nero dell'Uci lo dimostra).

 

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  postato il 16/08/2006 alle 10:46
I controlli a sorpresa sono una TRUFFA. E' come nel calcio, intercetto Moggi e Meani, e altri che sono 100 volte più corrotti non li intercetto perchè non fanno AUDIENCE.
 
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Livello Tour




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  postato il 16/08/2006 alle 15:42
Caro Arancia e caro Alberto,
io nell'educazione ci credo e molto!!!
Sicuramente molti dei genitori dei giovani d'oggi(18/30 anni)hanno vissuto anni di lassismo sia politico e culturale che hanno creato danni evidenti nell'educazione dei figli, ma non per questo non dobbiamo credere nell'educazione e nel rispetto delle regole.
Caro Alberto se tu fai certe affermazioni è evidente che credi in certi ideali e non vedo perchè tu non possa insegnare ai tuoi figli regole ed educazione.
Non dobbiamo dare la colpa agli altri, agli altri genitori, alla società e chi ne ha più ne metta.
Dici bene quando affermi" cominciamo noi la nostra battaglia" e io continuo dicendo cominciamo noi ad educare i nostri figli.
Due righe per il caro Arancia.
Non capisco proprio il tuo giro di parole sul rubare e sul non rubare.
E' forse lecito rubare fino a un certo limite?
Di fatto, quando è stata portata la solia a 50 dell'ematocrito, si è legalizzato l'uso dell'epo.
Non vedo giustificazioni.
Qui non si tratta di stare attenti a non superare la mitica solia dei 50...non si fa epo e basta.
Ma tu lo sai quanti giovani fanno epo facendo attenzione a questo valore?
Tanti, troppi.
OK diamo la colpa al sistema!!!
Ma il sistema siamo noi non dobbiamo dimenticarlo.

Un saluto
Ianni

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/08/2006 alle 16:00
Originariamente inviato da prof

Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da undertaker
Ha ragione prof. , guai alla responsabilità oggettiva, di casi Vinokurov ne abbiamo già abbastanza. Dopo aver rovinato il calcio con la juve in B vogliamo andare avanti con la responsab. oggett. ?


1) Vinokurov non è stato fermato per responsabilità oggettiva
2) La juventus non è stata retrocessa per responsabilità oggettiva ma per illecito sportivo
3) Il calcio non è stato rovinato dalla Juve in b. Anzi, ne ha guadagnato in credibilità
4) Io sarò bigotto, ma tu se non vuoi neanche far retrocedere chi ha falsato 2 interi campionati, comprandosi gli arbitri, mi sa che hai una visione della vita in cui nessuno si assume la responsabilità di quello che fa.
5) Io continuo a pensare che tra la salute dei giovani ciclista e la tutela della carriera del grande campione prevalga il primo interesse. Se tu arrivi a pensare che sia più importante salvaguardare la carriera di Basso che tenere pulito il mondo del ciclismo giovanile, scrivilo chiaramente.


Anche qui, Claudio, non sono molto d'accordo con te:

1. Vinokourov è stato fermato per una ragione molto vicina alla responsabilità oggettiva. Anzi, non si riesce ancora a capire bene perchè sia stato fermato...e questo è ancora peggio.
3. il processo cosiddetto di moggiopoli, calciopoli o quel che è, è stata una autentica farsa e questo non lo dico solo io ma lo dicono fior di giuristi: da Cossiga in giu'; basta leggere i giornali di quei giorni.
4. dire che la Juve ha falsato due campionati perchè ha comprato gli arbitri è profondamente sbagliato perchè non esiste alcuna prova di questo (non c'è la pistola fumante, voglio dire la pecunia...). Il reato di cui si è macchiata la Juve è lo stesso di cui si macchiano i dirigenti di tutte le squadre calcistiche di qualsiasi livello ogni domenica, quando si raccomandano ai designatori arbitrali affinchè mandino arbitri capaci sui loro campi. Chi ti dice questo non è tifoso della Juve, anzi...

Dico infine che pretendere di giudicare con la giustizia sportiva società che sono quotate in borsa e che muovono affari per miliardi (dicesi miliardi) di euri, non solo è sbagliato sul piano del buon senso comune ma è un autentico abominio in tema di diritto civile. La giustizia sportiva nasce per dirimere controversie in un mondo in cui lo sport era prevalentemente dilettantistico e poco di piu'.

Ciao,
Alberto


Certo però che se devo dire ad un designatore di mandarmi un arbitro bravo non gli compro una scheda svizzera non intercettabile

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/08/2006 alle 16:25
Originariamente inviato da ianni
Due righe per il caro Arancia.
Non capisco proprio il tuo giro di parole sul rubare e sul non rubare.
E' forse lecito rubare fino a un certo limite?
Di fatto, quando è stata portata la solia a 50 dell'ematocrito, si è legalizzato l'uso dell'epo.


Suvvia, la cogli tu stesso la contraddizione.
L'epo era doping prima e lo è anche adesso, era illecita prima e lo è anche adesso, non perderti nei giochi di parole.
Se mi dici che i passi fatti in avanti sono stati pochi e che ci sono gravi responsabilità, siamo d'accordo, se mi dici che addirittura sono stati fatti dei passi indietro, non ha senso discutere.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/08/2006 alle 17:15
Ma tra il caso festina, quello di Pantani del '99 e quello di quest'anno qual è il peggiore? Quello di quest'anno secondo voi?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
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  postato il 16/08/2006 alle 18:02
Per me lo scandalo è che qualcuno è stato promotore per un "CODICE ETICO" e quel qualcuno era in mezzo allo stesso scandalo pienamente...famoso codice etico per cui è stato escluso IVAN BASSO.....non è contradditorio?

 

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  postato il 16/08/2006 alle 18:20
Il caso festina fu scandaloso per la brutalità del trattamento riservato ai corridori. Però quello di quest'anno è più grave perchè è stato trovato positivo il vincitore del Tour.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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  postato il 16/08/2006 alle 18:27
Originariamente inviato da ianni

e non vedo perchè tu non possa insegnare ai tuoi figli regole ed educazione.



Fatto, seppur a prezzo di sacrifici che non sto qui a raccontare per non tediare te e gli altri.



Non dobbiamo dare la colpa agli altri, agli altri genitori, alla società e chi ne ha più ne metta.



Certo che invece gliela dò la colpa al sistema attuale: questi è tale da garantire istruzione gratis a tutti, non c'è dubbio. Peccato che questa istruzione venga impartita sulla base di modelli culturali ed ideologici che sono quelli dominanti. E' qui che io non ci sto piu': io, genitore, ritengo un mio diritto fondamentale impartire ai miei figli un'educazione che sia fondata sui valori in cui credo e che sia aperta ad una visione sempre critica della realtà circostante. Va sotto il nome di "libertà educativa" e questa scuola, impostami da questo stato, non me la garantisce affatto

Per quanto poi attiene agli altri genitori, nulla quaestio, che scelgano loro l'educazione che preferiscono per i loro figli. Purchè questo avvenga nel rispetto pieno dei valori fondanti della nostra civiltà. Se vogliono impormi il soviet o la sharia, allora non ci siamo.



Dici bene quando affermi" cominciamo noi la nostra battaglia" e io continuo dicendo cominciamo noi ad educare i nostri figli.



Fatto anche questo, pur nell'ambito delle nostre modestissime capacità e possibilità.


Ciao,
Alberto

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 16/08/2006 alle 21:05
L'educazione ha sicuramente un ruolo importante, però non si può basare troppo la lotta al doping su di essa. Questo perchè l'educazione non funziona con tutti, per bene che sia fatta non riuscirà a tenere tutti lontani dal doping. Anzi, funziona meno proprio con quei soggetti più deboli, che non arrivano a comprendere i rischi per la salute oppure li comprendono ma decidono di fregarsene lo stesso. Per questo motivo bisogna agire sul c.d. "Prezzo del reato", cioè sull'obbiettivo che i ragazzi si propongono di conseguire attraverso il doping. Deve diventare sconveniente e troppo rischioso doparsi, questa è l'arma più efficace.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2006 alle 13:25


http://www.sueddeutsche.de/sport/weitere/artikel/887/82805/
http://www.sueddeutsche.de/sport/weitere/artikel/887/82805/2/

 
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Livello Giro




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  postato il 17/08/2006 alle 13:33
Bel Fax... non molto leggibile purtroppo...

Qualcuno puo' tradurre?

 

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- ..dai che e' finita...
- Ahe... la gamba

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2006 alle 13:49
Questo fax è stato pubblicato da un giornale tedesco, il Suddeutsche Zeitung, sul sito www.gazzetta.it in primo piano c'è qualche delucidazione...

 

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  postato il 17/08/2006 alle 13:57
Doping: un fax condanna Basso e Ullrich
Il documento e` stato pubblicato in Germania

Un fax spedito da Eufemiano Fuentes a Nelson Torres coinvolge ancora di piu` nello scandalo doping Ivan Basso. Il primo e` il medico nel cui studio sono state trovate sacche di sangue arricchito, prodotti dopanti, siringhe dal contenuto proibito. Fuentes e` stato il primo anello dell`Operacion Puerto, l`azione della Guardia Civil spagnola che ha scoperchiato il vaso di Pandora - l`ennesimo - del ciclismo. Ivan Basso e Jan Ullrich, coinvolti nello scandalo, vengono anche esclusi dal Tour de France, conclusosi tra l`altro con l`ennesima doccia fredda del caso Landis.

Ora, benzina sul fuoco la butta il quotidiano tedesco `Suddeutsche Zeitung`, che pubblica un fax inviato dal medico spagnolo Fuentes, probabilmente prima del Giro d`Italia 2006, al colombiano Nelson Giraldo Torres, gia` assistente del Kelme durante lo scandalo doping di quella squadra. `Nelson, come eravamo d`accordo - c`e` scritto nel fax - ti invio la lista di collaboratori e partecipanti al festival che ha luogo nel mese di maggio. Senza altri particolari, sperando di contare sul tuo aiuto e la tua collaborazione, ti saluto`.

Sotto, la lista che getta ombre su molti atleti famosi: Alessandro Kalc, Alberto Leon, Ivan Basso, Marcos Serrano, Michele Scarponi, Jose Enrique Gutierrez e Jan Ulrich (sic). Ullrich ha negato fino ad adesso di aver mai avuto contatti con il dottor Fuentes.

fonte TGcom

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2006 alle 14:06
"coinvolge ancora di piu` nello scandalo".

Che ignoranti. E' sempre stata sotto gli occhi di tutti questa storia del festival di maggio. Bah...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2006 alle 14:27
E a questo punto? Che ne sarà del giro 2006? Sulla base di queste prove...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2006 alle 18:16
Sono tornata!!


Ma quando arriva il 29! Uffa!!!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/08/2006 alle 19:06
Originariamente inviato da miky70

Sono tornata!!


Ma quando arriva il 29! Uffa!!!

Ariecchime anch'io.
Leggete cosa scrive tuttobiciweb, altro che giornalisti qui oltre all'ingiustizia c'è anche la cretinaggine passata per informazione.

17/08/2006 Il presunto scoop di «Sueddeutsche Zeitung»
Un fax del professor Eufemiano Fuentes con una lista di nomi e, tra questi, anche quelli di Jan Ullrich ed Ivan Basso. Questo sarebbe il clamoroso sccop del quotidiano tedesco 'Sueddeutsche Zeitung' - oggi in edicola - attraverso il quale gli investigatori dell'Operacion Puerto, l'inchiesta sul doping in corso in Spagna, dimostrerebbero un legame fra i ciclisti, che hanno sempre negato, ed il medico al centro dell'indagine e capo della presunta rete di dopaggio internazionale. Piccolo particolare: questo fax è da sempre negli atti dell'Operacion Puerto, e oggi lo fanno passare come uno scoop, un elemento nuovo da valutare. Un elemento tanto nuovo che «La Gazzetta dello Sport» ha già reso noto il 5 luglio scorso, quando trattò i 5 punti di accusa nei confronti di Ivan Basso. Cinque i punti: due telefonate, un soprannome e due documenti. Uno è proprio questo fax (pagina 15 del dossier) su carta intestata Biomedisport Canarias S.A., società amministrata da Fuentes.
La cosa altrettanto strana è che il presunto scoop del quotidiano tedesco è stato prontamente rilanciato dalle agenzie e successivamente pubblicato dal sito della Gazzetta: fanno gli scoop e si dimenticano di averli fatti. Magie di Ferragosto.
Il documento in questione è un fax redatto da Fuentes, diretto al colombiano Nelson Giraldo Flores, ex-assistente della Kelme ai tempi dello scandalo doping che coinvolse il team spagnolo. «Nelson, così come d'accordo, ti invio la lista dei collaboratori e dei partecipanti al festival che si terrà in maggio. Senza altri particolari, sperando di poter contare sul tuo aiuto e sulla tua collaborazione, un saluto», si legge nel fax. Di seguito, la lista dei sette 'partecipanti al festival': «Alessandro Kalc, Alberto Leon, Ivan Basso, Marcos Serrano, Michele Scarponi, Jose Enrique Gutierrez e Jan Ulrich», quest'ultimo scritto con una sola «l».

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 17/08/2006 alle 19:50
Credo che lo scoop sia dato dal fatto che abbiano pubblicato il documento autografo. Da un punto di vista di probatorio è molto importante. Il fax a differenza delle intercettazioni telefoniche non dà la certezza della paternità dello stesso se dattiloscritto.
Il fatto che sia scritto a mano impedisce all'autore di usare la scusa più banale del mondo: "non ne so nulla, non l'ho mandato io". A questo punto l'autore dovrà dare una spiegazione plausibile del perchè quei nomi e non altri e di cosa sia questo festival di Maggio ove negasse si tratti del Giro d'italia.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2006 alle 20:46
Ma di questa prova, come l'appunto sul pagamento di Birillo al conto svizzero di Fuentes, si è SEMPRE parlato in termini di materiale cartaceo sequestrato dalla Guardia Civil! Sempre.
 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/08/2006 alle 20:59
Il punto paradossale rimane sempre lo stesso: quale interesse ha la magistratura spagnola a chiarire tale particolare con la legislazione in atto? Nessuno presumo. Quindi il sig.Basso, nel caso venga prosciolto dal CONI o chicchessia, dovrà, a mio avviso, smontare come minimo davanti all'opinione pubblica i gravi indizi a suo carico coi quali potrebbe farla franca anche il più grande imbroglione della terra. Altrimenti, opinione del tutto personale, mi riservo un bel punto di domanda anche sulle sue vittorie nei criterium da sagra di paese.
 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 17/08/2006 alle 21:36
Bhè, l'individuazione di possibili testimoni e di persone comunque coinvolte nell'indagine credo sia atto dovuto in Spagna. Poi potrebbe essere utile ai fini di un allargamento dell'inchiesta.
Per quanto ne so io poi c'è una forte volontà politica da parte del governo spagnolo di fare luce sulla vicenda.

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 17/08/2006 alle 22:11
Ciclismo: Phonak, Team Sparisce Ma Sponsor Vola

Madrid, 17 ago. - (Adnkronos) - Floyd Landis positivo all'antidoping, la squadra si scioglie. Eppure, gli affari dello sponsor vanno a gonfie vele. E' la strana parabola della Phonak, la formazione elvetica finita nell'occhio del ciclone dopo l'ultimo Tour de France. Lo statunitense Floyd Landis, trionfatore ai Campi Elisi, e' risultato positivo al testosterone e, oltre a perdere la maglia gialla, si appresta a subire una squalifica di 2 anni. La vicenda ha colpito profondamente Andy Rihs, boss dell'azienda che produce e vende apparecchi acustici, ha annunciato l'intenzione di smantellare la squadra alla fine della stagione e di chiudere la sua avventura nel ciclismo professionistico. ''Una decisione sofferta'', ha detto Rihs, che siede al comando di una compagnia con 3.400 dipendenti. Una decisione che non ha sorpreso il direttore tecnico del team, Juan Fernandez. ''Ce lo aspettavamo, non possiamo dire che ci abbia colti di sorpresa'', dice. ''Nei giorni scorsi, i meccanici mi chiedevano cosa sarebbe successo: ho risposto che, molto probabilmente, la Phonak non avrebbe proseguito la sua avventura''.

Paradossalmente la vicenda Landis ha favorito lo sponsor dandogli molta visibilità sui media. A quanto pare anche qui varrebbe la regola del "bene o male purchè se ne parli". Se così fosse è quantomeno sconcertante.
Mi sembra anche di ricordare che dopo l'affare Festina le vendite di orologi non diminuirono affatto.

 

[Modificato il 17/08/2006 alle 22:14 by sbrindolin]

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The famous Sbrindolin hasta luego

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/08/2006 alle 10:04
Doping, rispunta un fax col nome di Basso

Dicono nelle redazioni dei giornali: non c'è nulla di più inedito di ciò che è già stato pubblicato. Diventa però notizia gustosa e interessante se a ripubblicare una notizia data in Italia (il 5 luglio, Gazzetta dello Sport) è un giornale tedesco. È successo ieri: il quotidiano Süddeutsche Zeitung pubblica come scoop la fotocopia di un fax che metterebbe spalle al muro i corridori finiti nell'inchiesta Operación Puerto: Ullrich e Basso su tutti. Un fax, che i colleghi alemanni spacciano come prova inedita e risolutiva,
dimostrerebbe il legame fra i ciclisti e il dottor Fuentes nell'affare di sangue e doping. In pratica un foglio bianco, con incisi a mano sette nomi. Punto. Le agenzie rilanciano la notizia, i siti di mezzo mondo a loro volta la riprendono.
L'effetto domino è scontato e riporta al centro della questione Ivan Basso, che nel frattempo si allena, tutti i santi giorni, e aspetta paziente e impaziente di essere ascoltato dalla procura del Coni il prossimo 29 agosto, a Roma. «L'ho già detto e lo ripeto:
sono in silenzio stampa, scusatemi, ma parlerò solo e soltanto alla procura del Coni – dice il varesino -. Non vedo l'ora di spiegare tutto a chi è deputato ad ascoltare quello che ho da dire. Io mi sto allenando, anche a portare pazienza».
«C'è poco da dire – spiega Renato Di Rocco, presidente della federazione ciclistica italiana -. Tutta questa vicenda è nata e si è alimentata lontano da uno stato di diritto. Il ciclismo in questo momento è in balia dei venti. Ognuno può fare e dire quello che vuole,
senza che nessuno muova un dito. Tutto nasce da una mancanza di governo forte e capace. A Strasburgo l'Uci è stata assente e le squadre si sono trovate a decidere per conto di altri, solo sulla base di sospetti, ancora oggi tutti da provare. Questi corridori, nessuno escluso, sono stati rimandati a casa dal Tour senza il benché minimo elemento probante. Questo non è tollerabile». Gli fa eco Alcide Cerato, presidente del ciclismo professionistico. «L'Uci deve intervenire, fare chiarezza, riprendere in mano il movimento.
Basso e chi è nella sua situazione è da 40 giorni che attendono di essere ascoltati, ma tutto è fermo, tutto va a rilento. Noi siamo per la lotta al doping, ma non per una giustizia sommaria e basata su elementi che non provano nulla. I corridori vanno perseguiti se sbagliano e puniti pesantemente se ritenuti colpevoli, ma devono essere presi con le mani nel sacco: questo è pacifico. Qui, invece, assistiamo ogni giorno a una serie di processi a mezzo stampa, dove i corridori sono già ritenuti colpevoli prima ancora che sia provato e gli sportivi non capiscono cosa stia mai succedendo.
Una cosa è certa: avanti di questo passo il conto più salato lo pagherà solo il ciclismo. Sarà tutto il movimento, nessuno escluso, a pagare il prezzo più salato».

Fonte: IL GIORNALE di oggi

Cerato e Di Rocco hanno fatto il punto esatto della situazione.
Vediamo come va a finire.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Professionista




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  postato il 18/08/2006 alle 10:55
invece di cercare di farla franca dicendo come sempre che non ci sono prove certe, che non ci sono filmati e di negare l'evidenza in modo anche piuttosto ridicolo, perchè i corridori coinvolti come Basso e Urllich non portano delle prove concrete se davvero sono del tutto estranei a questa vicenda. Non dovrebbe essere molto difficile. Essere "prosciolti" dalla procura del coni o dalla federazione per "insufficienza di prove", o perchè "non sono stati presi con le mani nel sacco" magari facendo leva su cavilli ecc non mi sembra molto edificante per gli atleti. Ridicolo anche l'atteggiamento del presidente della federazione assolutamente "innocentista" e disposto a perdonare per chiudere la vicenda il più velocemente possibile.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/08/2006 alle 11:23
classica mentalità tarallucci e vino tutta italiana

vediamo come prosegue la vicenda...

 
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Livello Tour




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  postato il 18/08/2006 alle 11:24
Hai ragione sbrindolin, io ho regalato un orologio Festina alla mia ragazza proprio appena dopo lo scandalo.
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/08/2006 alle 16:05
Originariamente inviato da stefano1

invece di cercare di farla franca dicendo come sempre che non ci sono prove certe, che non ci sono filmati e di negare l'evidenza in modo anche piuttosto ridicolo, perchè i corridori coinvolti come Basso e Urllich non portano delle prove concrete se davvero sono del tutto estranei a questa vicenda. Non dovrebbe essere molto difficile. Essere "prosciolti" dalla procura del coni o dalla federazione per "insufficienza di prove", o perchè "non sono stati presi con le mani nel sacco" magari facendo leva su cavilli ecc non mi sembra molto edificante per gli atleti. Ridicolo anche l'atteggiamento del presidente della federazione assolutamente "innocentista" e disposto a perdonare per chiudere la vicenda il più velocemente possibile.


Ma l'importante è essere prosciolti. Basso non ammetterà mai, di sua spontanea volontà, di essere un "paziente" di Fuentes. Si becca due anni di squalifica più altri due fuori dal Pro Tour. Dopo essersi costruito una carriera con l'avvicinamento al gradino più alto del podio del Tour de France anno dopo anno, adesso butta via tutto con una autoammissione ??? Sarebbe stupido. Non l'hanno beccato con le mani nella marmellata e lui continuerà a correre. Ivan è un freddo calcolatore, non si lascia travolgere dai sentimenti come il povero Pantani ....


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/08/2006 alle 16:29
Continuo a vedere processi sommari e condanne anticipate.
Altro che giacobini e ghigliottine.
Se, e ripeto SE, sarà giudicato colpevole è giusto che sia squalificato ma tutto deve avvenire dopo regolari indagini e dopo un regolare processo (sportivi si intende).
Tutte le altre vie portano al caos e alla giustizia sommaria.
Cercate di mettervi nei panni di Basso o Scarponi o Caruso o Ullrich o ecc. e pensate come vi sentireste se vi condannassero senza prove e senza aver fatto uno straccio di processo?
Pensate se, usando tutti i mezzi (stampa, media, chiacchiere, ecc.), vi accusassero e voi per 50 giorni non avete in mano nulla e non potete difendervi perchè non sapete di cosa vi accusano.
Questa voi la chiamate giustizia?

 

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La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 18/08/2006 alle 17:43
Originariamente inviato da stress
Continuo a vedere processi sommari e condanne anticipate.
Altro che giacobini e ghigliottine.
Se, e ripeto SE, sarà giudicato colpevole è giusto che sia squalificato ma tutto deve avvenire dopo regolari indagini e dopo un regolare processo (sportivi si intende).

Pensate se, usando tutti i mezzi (stampa, media, chiacchiere, ecc.), vi accusassero e voi per 50 giorni non avete in mano nulla e non potete difendervi perchè non sapete di cosa vi accusano.
Questa voi la chiamate giustizia?


Oddio quella di Di Rocco, più che una condanna mi pareva una assoluzione anticipata. A mia memoria non ricordo altre dichiarazioni così "buone" su casi di presunto doping da parte dell'uomo che dirige il ciclismo italiano.
Pensa se Guido Rossi durante l'inchiesta di calciopoli avesse detto che "Tutta questa vicenda è nata e si è alimentata lontano da uno stato di diritto" o "solo sulla base di sospetti, ancora oggi tutti da provare. Questi corridori, nessuno escluso, sono stati rimandati a casa dal Tour senza il benché minimo elemento probante" sarebbe stato linciato e accusato dai media di essere il salvatore di Moggi e co.

Pure i media, Bulbarelli in testa, mi sembra che non ci sono andati giù tanto pesanti, anzi. Nulla di comparabile con quanto avvenne con Pantani. E' logico che se hanno i testi delle intercettazioni o la copia del fax li pubblicano, è il loro lavoro. Ma non direi che Basso è stato trattato tanto male. Non è giusto nei confronti di chi male ci è stato trattato veramente.
ciao

 

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  postato il 18/08/2006 alle 19:03
In Germania si ipotizza una rete di doping come quella spagnola

Una rete di doping simile a quella, organizzatissima, che faceva capo in Spagna al dottor Eufemiano Fuentes esisterebbe, a livello piuttosto avanzato, anche in Germania. E' il sospetto del procuratore di Gottingen, Hans-Dieter Apel, il giorno dopo l'arresto da parte della autorita' di un medico tedesco con l'accusa di essere uno dei fornitori di sostanze dopanti del dottor Fuentes. ''Abbiamo forti indizi secondo cui il medico implicato procurasse a Fuentes preparati dopanti -ha spiegato alla Dpa Apel, incaricato delle indagini del caso-. In base ai documenti in nostro possesso cercheremo di stabilire di che tipo di medicinali si tratti e l'entita' del giro di denaro. Non escludiamo che ci siano altre persone implicate''. Ieri le autorita' tedesche hanno perquisito l'abitazione di un dottore nella Bassa Sassonia e il suo studio, sequestrando una grande quantita' di materiale compromettente tra i quali documenti, ordini e liste movimenti di conti correnti bancari, secondo quanto rivelato dalla stessa polizia tedesca. Tutto il materiale sara' analizzato entro la prossima settimana e il medico verra' interrogato al piu' presto, anche se, secondo un altro procuratore, si sarebbe gia' rifiutato di rilasciare dichiarazioni ai pubblici ufficiali circa le accuse mossegli.

(fonte: tuttobiciweb.com)

 

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  postato il 18/08/2006 alle 19:20
Ciao a tutti .... sono nuovo del forum, anche se sono due mesi che mi leggo praticamente tutti i messaggi....

Oggi ho voluto iscrivermi per dire la mia sulla vicenda Basso e Operation Puerto .....

sia da questa discussione sia da quella " Basso vuol fare la Vuelta" leggo commenti in cui si scrive che Basso sia praticamente colpevole e che non abbia alcuna possibilità di essere assolto, anche in relazione alla pubblicazione dell'ultimo fax....

Io terrei a precisare come Basso risulta, per il momento, coinvolto unicamente in quanto risulta citato, più o meno chiaramente, in conversazioni telefoniche e/o scritte tra persone terze....(Fuentes ecc..). Tali conversazioni possono e devono essere solo indizi che possono far sospettare la poca pulizia della persona, ma non devono essere confuse con prove di colpevolezza!!!!! In prima persona Basso non compare mai!!!!

Tale linea mi sembra pienamente seguita anche da Di Rocco nelle ultime dichiarazioni da lui effettuate.......

Con questo non voglio comunque giustificare Basso ( se ha sbagliato è giusto che paghi) (ANCHE SE HA PAGATO DI GIà E TANTO SENZA CHE VI SIA NESSUNA CERTEZZA DI COLPEVOLEZZA): è necessario, se lo si vuole, condannare trovare le prove (non indizi): pagamenti bancari, comparazione del dna trovato nelle sacche di sangue con quello di Basso...

In attesa di sviluppi spero di aver chiarito un punto molto importante della vicenda

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/08/2006 alle 19:32
Originariamente inviato da spillo
è necessario, se lo si vuole, condannare trovare le prove (non indizi): pagamenti bancari, comparazione del dna trovato nelle sacche di sangue con quello di Basso...



Sono d'accordo con te. Tra le possibili "prove" vanno aggiunte le eventuali, anche se poco probabili, testimonianze dei collaboratori di Fuentes.
Tutto dipende dagli sviluppi che le indagini potrebbero avere: in Spagna i corridori sono solo, eventualmente, dei testimoni, ma in Germania o in Italia qualche magistrato potrebbe volere vederci più chiaro...

 

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Davide

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 19/08/2006 alle 02:17
Originariamente inviato da spillo
Tali conversazioni possono e devono essere solo indizi che possono far sospettare la poca pulizia della persona, ma non devono essere confuse con prove di colpevolezza!!!!! In prima persona Basso non compare mai!!!!

è necessario, se lo si vuole, condannare trovare le prove (non indizi):


Ciao Spillo, benvenuto,
Nel tuo post non tieni conto di un fatto: nella giustizia sportiva non si applica il principio della presunzione d'innocenza. Non servono le prove per condannare Basso, deve essere Basso a dimostrare che non è coinvolto e a dare una spiegazione razionale a tutti gli indizi contenuti nel dossier.
Se si farà il processo non sarà Basso a dire "dimostratemi che sono colpevole", lui si siederà e gli diranno "Caro Signor Basso, la polizia spagnola dice che lei è birillo e che si forniva da Fuentes, se non vuole essere condannato ci spieghi le intercettazioni, i fax e tutto il resto".
Ai fini della giustizia sportiva, il fatto che non sia ancora uscito nulla che spieghi le intercettazioni o chi sia Birillo o cosa sia il festival di maggio, basta e avanza per una condanna.
Insisto, personalmente ritengo che se dovesse scattare il deferimento (e cioè se il dossier non dovesse essere considerato totalmente inattendibile) Basso qualche ammissione la inizierà a fare. Già se ammette di aver avuto qualche contatto con Fuentes tutto quel materiale probatorio potrebbe cambiare prospettiva (ci sta che un preparatore parli come parlava fuentes nelle intercettazioni es."hai il primo e il secondo..."). A quel punto potrebbe tentare di dimostrare che il suo sangue Fuentes non l'ha mai avuto, che il festival di Maggio è sì il Giro, ma che lui compare su quel fax ai fini della preparazione, che il presunto pagamento sul conto svizzero è il pagamento per la sua prestazione professionale etc etc,
Ma continuare ad affermare che non aveva nessun contatto con Fuentes e al tempo stesso spiegare in modo credibile (cioè non ricorrendo al classico "è tutto un complotto") tutti gli elementi portati dalla polizia spagnola è cosa molto complicata.

 

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Esordiente




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  postato il 19/08/2006 alle 09:40
Premettendo che non condivido il discorso della non validità della presunzione di innocenza.... mi chiedo con che accusa possono squalificarlo e/o sospenderlo: non c'è prova che lui abbia fatto alcunchè. Squalificandolo si legittimerebbe, d'ora in avanti, la squalifica di qualsiasi atleta sulla base di conversazioni e/o comunicazioni tra persone terze...... Proprio per questo penso Di Rocco abbia fatto quelle dichiarazioni... E' ovvio che Basso rimarrà sempre con un alone di sospetto, ma io ricordo vicende (forse più legate alla giustizia penale ) in cui due mesi prima di dava per certa l'implicazione di atleti (non solo ciclisti) e al momento della resa dei conti il tutto finiva in poco o nulla....

Rimango comunque convinto che nel ciclismo (ma non solo) si faccia massiccio ricorso al doping, ma per condannare ed eliminare tale usanza non si può e non si deve sparare quasi a casaccio nel mucchio......

Tale consuetudine mi sembra oramai condivisa anche da giornali importanti, che prima osannano un corridore e le sue imprese, (anche esagerando) e poi, nella stessa maniera lo affossano....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/08/2006 alle 10:36
Originariamente inviato da Claudio82
Nel tuo post non tieni conto di un fatto: nella giustizia sportiva non si applica il principio della presunzione d'innocenza. Non servono le prove per condannare Basso, deve essere Basso a dimostrare che non è coinvolto e a dare una spiegazione razionale a tutti gli indizi contenuti nel dossier.
Se si farà il processo non sarà Basso a dire "dimostratemi che sono colpevole"


Può essere, ma potrebbe accadere solo se la Fci aprisse un procedimento contro Basso e, al momento, mi sembra poco probabile.
Viceversa, se fosse l'Uci ad aprire il procedimento, non vedo grandi difficoltà per Basso, perchè l'Uci è molto garantista.
Infine non va dimenticato che il Tas di Losanna non può infliggere pene superiori a quelle comminate dalle Federazioni Nazionali, può però renderle più morbide o addirittura invalidarle, e il Tas è ancora più garantista dell'Uci.
Ci sono dei precedenti cui fare riferimento?

 

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Davide

 
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  postato il 19/08/2006 alle 10:40
Marion Jones positiva all'Epo
Rischia due anni di squalifica

Marion Jones
WASHINGTON - Marion Jones positiva all'Epo. E se le controanalisi confermeranno la positività rischia una squalifica di almeno due anni. E' quanto scrive l'edizione online del Washington Post. La notizia arriva poche ore dopo l'improvviso forfait per motivi "personali", che la 5 volte medagliata alle Olimpiadi di Sydney 2000 aveva dato, ieri, al meeting di Zurigo, nel quale avrebbe dovuto partecipare ai 100 metri piani.

La 30enne velocista nordamericana è sotto accusa per il test antidoping durante i campionati statunitensi, che si sono svolti a Indianapolis in giugno. Tracce di eritropoietina sono state trovate nelle urine dell'atleta, riferisce ancora il giornale Usa, che cita una fonte "a conoscenza dei risultati del test". Secondo il sito la tricampionessa sarebbe risultata positiva al primo dei due test antidoping cui gli sportivi vengono normalmente sottoposti, e sarebbe in attesa dei risultati delle controanalisi che vengono eseguite su un campione di urina "B", diverso. Se anche il secondo test dovesse dare lo stesso esito, la Jones rischia una squalifica di almeno 2 anni.

Proprio a Indianapolis, dopo quasi 2 anni di delusioni, la Jones era tornata alla ribalta per le sue prestazioni.
Dopo la maternità nel 2003 e una lunga serie di problemi fisici, a giugno la sprinter aveva conquistato nei 100 metri il 14° titolo nazionale della sua carriera. Adesso, però, i sospetti di doping tornano a dominare la scena. Già nel 2003 la Jones era stata associata allo scandalo della Balco, la società californiana al centro di una rete diffusa nell'atletica e nello sport professionistico a stelle e strisce. In quella vicenda era rimasto coinvolto Tim Montgomery, sprinter di spicco e al tempo compagno della Jones. L'ex marito della trentenne, il lanciatore di peso C. J. Hunter era a sua volta squalificato per doping, quando ancora i due erano sposati.

(19 agosto 2006)

(fonte: http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/sport/jones-doping/jones-doping/jones-doping.html)



La domanda sorge spontanea: cosa serve l'epo ad un velocista (nell'atletica), che deve fare i 100 mt.?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/08/2006 alle 10:45
Originariamente inviato da Reggio Emilia

La domanda sorge spontanea: cosa serve l'epo ad un velocista (nell'atletica), che deve fare i 100 mt.?


Per me serve per sostenere maggiori carichi di lavoro in allenamento, perchè gli anabolizzanti richiedeno anche grandi carichi di lavoro e l'epo in questo senso può aiutare (più ossigeno, meno fatica, recupero più facile, magari aiuta pure il metabolismo degli anabolizzanti).
Forse ha sbagliato i tempi, o il suo organismo gli ha giocato uno scherzetto.

 

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  postato il 19/08/2006 alle 11:05
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Reggio Emilia

La domanda sorge spontanea: cosa serve l'epo ad un velocista (nell'atletica), che deve fare i 100 mt.?


Per me serve per sostenere maggiori carichi di lavoro in allenamento, perchè gli anabolizzanti richiedeno anche grandi carichi di lavoro e l'epo in questo senso può aiutare (più ossigeno, meno fatica, recupero più facile, magari aiuta pure il metabolismo degli anabolizzanti).
Forse ha sbagliato i tempi, o il suo organismo gli ha giocato uno scherzetto.


non ci avevo pensato.....certo che qui si stanno raggiungendo livelli devastanti, un doping secondario per gestire meglio il doping principale.
Pazzesco.

 
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  postato il 19/08/2006 alle 11:41
Si Reggio Emilia è veramente assurdo che adesso ci si dopi anche per sostenere meglio il doping '-_-

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/08/2006 alle 12:19
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Claudio82
Nel tuo post non tieni conto di un fatto: nella giustizia sportiva non si applica il principio della presunzione d'innocenza. Non servono le prove per condannare Basso, deve essere Basso a dimostrare che non è coinvolto e a dare una spiegazione razionale a tutti gli indizi contenuti nel dossier.
Se si farà il processo non sarà Basso a dire "dimostratemi che sono colpevole"


Può essere, ma potrebbe accadere solo se la Fci aprisse un procedimento contro Basso e, al momento, mi sembra poco probabile.
Viceversa, se fosse l'Uci ad aprire il procedimento, non vedo grandi difficoltà per Basso, perchè l'Uci è molto garantista.
Infine non va dimenticato che il Tas di Losanna non può infliggere pene superiori a quelle comminate dalle Federazioni Nazionali, può però renderle più morbide o addirittura invalidarle, e il Tas è ancora più garantista dell'Uci.
Ci sono dei precedenti cui fare riferimento?


Infine non va dimenticato il caso Hondo: un tribunale ordinario ha rovesciato la sentenza del Tas, dimostrando che la presunzione d'innocenza può essere imposta dalla giustizia ordinaria anche smentendo i verdetti della giustizia sportiva.

 

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  postato il 19/08/2006 alle 12:33
Ivano Fanini: «Questo ciclismo sta finendo nel baratro»

Ivano Fanini replica al legale di Ivan Basso, recentemente coinvolto nella vicenda doping spagnola che gli è costata l’allontanamento dal Tour del France. Dopo la pubblicazione del fax del dottor Fuentes, il patron di “Amore&Vita” rivolge un accorato invito alla maglia rosa 2006.
«Penso che Basso sia un campione a prescindere dal doping. Ma per allontanare con decisione i dubbi che si sono accentrati su di lui, è giusto che si faccia parte attiva e chieda lui direttamente l’esame del Dna, visto che già si è detto disponibile. Senza aspettare che si muova o non si muova l’UCI, la federazione internazionale.
Anche Ullrich dovrebbe fare lo stesso. Chi si sente veramente innocente come del resto i due hanno più volte dichiarato, non deve temere di sottoporsi a qualsiasi test che provi la loro correttezza; naturalmente con le dovute garanzie tecniche.
Altrimenti si lascia aperto il dubbio, resta l’ombra. Credo che sia giunto il momento che i due escano dall’atteggiamento prudente e, senza tanti discorsi, collaborino nella lotta al doping. Solo così possono riscattarsi e dare una svolta a questo ciclismo. A suo tempo avevo invitato Pantani a fare lo stesso e se mi avesse ascoltato forse non avrebbe fatto quella brutta fine, ma probabilmente sarebbe recuperato completamente nella sua immagine di vero campione. C’è bisogno di interventi forti nel ciclismo e debbono essere proprio i primattori a farsene carico. Perché il doping continua, nonostante tutto. Sono assolutamente certo che se campioni di questo calibro (sono i primi due del mondo per le corse a tappe) decidessero di collaborare, verrebbero premiati come pentiti con riduzioni di squalifiche. In caso contrario, se verrà provata la loro colpevolezza, è giusto che vengano puniti in modo esemplare.
Stamani ho saputo che all’interno del gruppo non si parla altro che di trovare nuovi sistemi per eludere i controlli, visto che stanno diventando sempre più efficaci e le pene diventano sempre più aspre. Mi dicono che tutto procede come sempre e nessuno prova a cambiare il sistema, anzi l’impegno è a a cercare nuovi prodotti dopanti.
Questo è assurdo! Se per primi sono i corridori a non voler sconfiggere il fenomeno doping pur sapendo che rischiano ogni giorno di morire, allora tutti gli sforzi per la tutela della salute e dell’onesta sportiva vengono vanificati.
Se poi si aggiunge che una squadra Pro Tour viene emarginata dal circuito dopo ben 10 casi di doping al suo interno mentre un corridore viene squalificato subito al primo coinvolgimento in episodi del genere, si deve concludere che il sistema fa acqua da tutte le parti, è pieno di contraddizioni e sta finendo nel baratro».


(fonte: www.tuttobiciweb.it)

 

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Rebellin... l'ultimo Gattopardo

 
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