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Autore: Oggetto: Giro d'Italia 2010 - 3a tappa: Amsterdam - Middelburg (224 km)

Livello Fausto Coppi




Posts: 2534
Registrato: Oct 2006

  postato il 11/05/2010 alle 10:48
Originariamente inviato da peek

Tu dici? A me sembra il contrario. Un Pozzovivo che volesse fare classifica e fosse arrivato con due minuti di ritardo all'ultima settimana avrebbe avuto tutto l'interesse a starsene tranquillo fino agli ultimi cinque km dell'ultima salita e poi provare a rosicchiare qualche decina di secondi. Se ci arriva, come è probabile, con una decina di minuti è più probabile che arrischi qualcosa se vuole entrare nei dieci.


e lo lasceranno andare perche' tanto e' fuori classifica, o al massimo lo inseguiranno quelli che hanno interesse a conservare il 26-27-esimo posto nella generale.
AH, come bello e' il Giro...ah, quanto e' bravo zomegnan!

 

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Anti-Zerbinegnan Club- Founder
Anti Armstrong number 1

Aumento delle cubature. Dei cimiteri

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 11/05/2010 alle 11:04
Originariamente inviato da mestatore

le cadute, certo, non sono fonte nè di divertimento e tantomeno di spettacolo almeno per me. una parte sono legate ai pericoli della strada, una parte ( la maggioranza , a mio giudizio) sono dovute a distrazione e concitazione, in particolare nel primo terzo del gruppo e sono un ingrediente , certamente non piacevole, ma inevitabile delle corse.



Perfettamente d'accordo anche su tutto il resto. Aggiungerei solo che 200 corridori sono troppi. Soprattutto se ci metti che in mezzo vi sono tizi in gita aziendale ed altri con scarsa attitudine per quanto attiene riflessi, colpo d'occhio, senso dell'equilibrio e capacità di governo del mezzo. Se ti trovi in fondo ad un gruppo di 200 corridori, qualunque cosa succeda davanti, sei tagliato fuori. Tutti cercheranno di stare avanti con il risultato che si è visto. Se il gruppo è di 100/120 corridori, la situazione è abbastanza diversa e un eventuale recupero potrebbe non essere impossibile.

 

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 11:05
Non è mica vero Meriadoc, guarda che con 10 minuti di ritardo si può arrivare in settima/ottava posizione in un giro, cosa che sarebbe per Pozzovivo il miglior risultato di sempre. Le squadre che puntano ad un obiettivo del genere sono molte e credo che attacchi da lontano potrebbero movimentare molto la corsa, a differenza di una situazione nella quale ci sono dieci corridori in due minuti cosa che solitamente la corsa finisce per ingessarla.

Poi, se mi volete dire che dopo la tappa di ieri Pozzovivo è fuori dalla lotta per il podio, allora ok. Ma francamente non mi sembra che uno con il suo profilo - e con la sua squadra - possa puntare a vincere un grande giro perché è certamente un ottimo scalatore, ma ha tanti punti vulnerabili che in una corsa di tre settimane prima o poi si pagano.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 11:16
Dunque, ieri ho lavorato fino a tardi, e ho visto la replica notturna per caso (mi ero addormentato sul divano con la TV accesa, cercando di digerire una cena con ospiti... ).
Confesso che non ho capito un paio di cose, forse a causa dei fumi dell'alcol ancora attivi alle 2 di notte:
- ad un certo punto si vedono Cunego e Simoni assieme, forse a meno di 50 km dall'arrivo... come cavolo ha fatto Simoni a prendere 8 minuti?
- poco più tardi si vede il gruppetto di Pozzovivo riprendere le ammiraglie del gruppetto "intermedio" che in quel momento era segnalato a circa un minuto/un minuto e mezzo. La domanda è la stessa: come ha fatto ad arrivare a 8 minuti?

Non è possibile che sia stata la caduta di Wiggins a ricreare una frattura, visto che, appunto, non è stato nemmeno ripreso dal gruppo ritardatario, quindi... c'è qualcosa che mi sono perso, per i motivi di cui sopra?

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 11:52
Dunque, anchio ho visto la tappa ieri sera perciò la lucidità era quella che era. Da quanto hanno documentato le immagini tv i dubbi rimangono, intendo dire che non ti sei perso qualcosa di eclatante appisolandoti. Tieni però presente che le ammiraglie - da quanto diceva Savoldelli - negli ultimi cinquanta km non sono mai state dietro il gruppo più avanzato, ma sempre piuttosto dietro a drappelli vari. Perciò chi era in mezzo alle ammiraglie non è detto che fosse poi così vicino al gruppo.

La spiegazione che mi sono dato per quegli enormi ritardi è che ... a un certo punto non ce l'hanno fatta più. Capisco che è una spiegazione un po' semplice, però si vedeva la Colnago a tutta a 50/40 km dall'arrivo per cercare di riportare dentro Pozzovivo e alla fine secondo me si sono sfiancati e hanno mollato. A quel punto si sono trovati in un gruppone dove davanti non tirava nessuno, mentre il gruppo dei primi stava andando a tutta per i vari avvenimenti che si stavano verificando (caduta di Petacchi, di Wiggins, distacco di Evans, prendere davanti la volata ecc.)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 12:14
Originariamente inviato da peek

Dunque, anchio ho visto la tappa ieri sera perciò la lucidità era quella che era. Da quanto hanno documentato le immagini tv i dubbi rimangono, intendo dire che non ti sei perso qualcosa di eclatante appisolandoti. Tieni però presente che le ammiraglie - da quanto diceva Savoldelli - negli ultimi cinquanta km non sono mai state dietro il gruppo più avanzato, ma sempre piuttosto dietro a drappelli vari. Perciò chi era in mezzo alle ammiraglie non è detto che fosse poi così vicino al gruppo.

La spiegazione che mi sono dato per quegli enormi ritardi è che ... a un certo punto non ce l'hanno fatta più. Capisco che è una spiegazione un po' semplice, però si vedeva la Colnago a tutta a 50/40 km dall'arrivo per cercare di riportare dentro Pozzovivo e alla fine secondo me si sono sfiancati e hanno mollato. A quel punto si sono trovati in un gruppone dove davanti non tirava nessuno, mentre il gruppo dei primi stava andando a tutta per i vari avvenimenti che si stavano verificando (caduta di Petacchi, di Wiggins, distacco di Evans, prendere davanti la volata ecc.)


e infatti è quello che succede con il vento: ad un certo punto sei sfiancato perchè comunque devi tirare i rapporti ,in piu' psicologicamente crolli perchè percepisci come un ' ingiustizia che ti trovi contro un avversario, il vento,tra l' altro sfuggente ed episodico per definizione, che non avevi considerato ( la salita è diversa, sapevi da mo' che c'era), l' alta velocità delle tappe in pianura fa sì che il delta di velocità sia grande tra chi molla e chi va ed ecco i distacchi sensibili

ciao

mesty

 
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Livello Greg Lemond
Utente del mese Gennaio 2009
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  postato il 11/05/2010 alle 14:11
Originariamente inviato da Bitossi

- ad un certo punto si vedono Cunego e Simoni assieme, forse a meno di 50 km dall'arrivo... come cavolo ha fatto Simoni a prendere 8 minuti?


Cunego era rimasto attardato nel primo "sconvolgimento" quando si sono formati tre gruppi: la testa, la Lampre e la Colnago. Poi quelli al comando si sono "fermati" e c'è stato un raggruppamento fra i primi due tronconi, lasciando staccata soltanto la Colnago. Quando le ostilità sono riprese, Petacchi ha forato, per cui la Lampre si è fermata ad aspettarlo (tranne Hondo e Cunego), ma ormai erano già spremuti per i circa 30 Km di inseguimento precedente ed hanno dovuto rinunciare, perché poi arrivare o 8 o a 4 minuti ...

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 11/05/2010 alle 14:16
cioè in queste 2 ridicole tappe il giro già ha perso alcuni protagonisti: serpa-pozzovivo-caruso-masciarelli-moncoutiè, non dico che questi riuscivano a fare anche una top 10, ma almeno potevano improvvisare qualcosa, ma che pena
 
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Livello Fausto Coppi
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Utente del mese Luglio 2010




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  postato il 11/05/2010 alle 14:24
Originariamente inviato da mestatore


se no, non ci dovrebbero essere neppure quelle discese tecniche e difficili che gli stessi che si lamentano delle cadute vogliono per vedere i cunego e i savoldelli fare selezione.
chi vorrebbe un ciclismo senza discesa del gavia o del fauniera, per non parlare del galibier o delle discese pirenaiche?


Io non dico che non ci debbano essere tappe del genere (anche se, francamente, non le prediligo).
Contesto che si mettano al terzo giorno facendo uscire di classifica dei possibili protagonisti.
Non mi piacque nemmeno l'Alpe di Siusi così presto lo scorso giro, anche se poi non ebbe effetti molto devastanti.
Personalmente, mi piacciono di più i classici giri degli ultimi anni, con diverse tappe vallonate in cui si diverte comunque, ma nessuno esce di classifica e tutti arrivano a giocarsela sulle salite finali.
Ma è questione di gusti, ognuno è libero di divertirsi come vuole.

Originariamente inviato da peek

Tu dici? A me sembra il contrario. Un Pozzovivo che volesse fare classifica e fosse arrivato con due minuti di ritardo all'ultima settimana avrebbe avuto tutto l'interesse a starsene tranquillo fino agli ultimi cinque km dell'ultima salita e poi provare a rosicchiare qualche decina di secondi. Se ci arriva, come è probabile, con una decina di minuti è più probabile che arrischi qualcosa se vuole entrare nei dieci.


Certo, ma come dici tu, per "entrare nei dieci". E le imprese ciclistiche fatte per la maglia rosa hanno un sapore diverso da quelle fatte per entrare nei dieci. Così Pozzovivo si muoverà qualche chilometro prima, ma non sarà emozionante come se stesse attaccando la maglia rosa, perché in realtà starà attaccando posizioni di rincalzo.

 

[Modificato il 11/05/2010 alle 14:28 by Lupo]


 
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Livello Sean Kelly




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  postato il 11/05/2010 alle 14:59
Originariamente inviato da mestatore

mi fa piacere che altri rifiutino l’ idea che la selezione debba essere possibile solamente in salita, in particolare su pendenze cicloalpinistiche che favoriscono in modo smaccato i pesi leggeri.
chi ha corso in bicicletta sa che il vento trasversale costituisce una delle situazioni piu’ difficile e selettive in gara: la selezione puo’ essere tremenda e spietata, ancora più che in salita.
certo , sono favoriti corridori con caratteristiche fisiche diverse, ma il sapersi adattare, la versatilità , devono costituire patrimonio da un corridore da gt.

le cadute, certo, non sono fonte nè di divertimento e tantomeno di spettacolo almeno per me. una parte sono legate ai pericoli della strada, una parte ( la maggioranza , a mio giudizio) sono dovute a distrazione e concitazione, in particolare nel primo terzo del gruppo e sono un ingrediente , certamente non piacevole, ma inevitabile delle corse.

in gt è un viaggio, e si svolge sulle strade. sulle strade ci sono ostacoli e pericoli. un corridore di ciclismo su strada deve saper commisurare la sua condotta di corsa alla situazione.
certamente gli ostacoli devono essere segnalati e protetti, siamo nel 2010 e non nel 1930 e neppure nel 1980. questo è compito di una grande organizzazione professionale come deve essere quella del giro, che è mica una corsetta.

chi va al tour, sa che ci saranno i secteur pavè e deve prepararsi e comportarsi di conseguenza. chi va al giro e legge di una tappa di 230 km in olanda, in zeelandia, deve sapere che ci potrà essere vento e strade strette. mica cerchi di fuochi, tramolini artificiali e trappole: le strade dell’ olanda sono quelle.

quindi tutela della salute e della sicurezza dei corridori, prima di tutto, ma anche rispetto del patrimonio delle corse su strada ( che appunto non sono su autostrada o su pista).
non voglio gladiatori, ma corridori che sappiano commisurare il comportamento ai rischi e alle condizioni. si chiama tecnica, comportamento in corsa.

se no, non ci dovrebbero essere neppure quelle discese tecniche e difficili che gli stessi che si lamentano delle cadute vogliono per vedere i cunego e i savoldelli fare selezione.
chi vorrebbe un ciclismo senza discesa del gavia o del fauniera, per non parlare del galibier o delle discese pirenaiche?

rifiuto un ciclismo solo sull’ autodromo di zolder o sul plan corones

ciao

mesty

ps: pozzovivo fuori classifica: mi dispiace, spero che sappia inventarsi qualcosa per risalire in posizioni migliori. però in classifica ci sta richie porte e pure nibali: vediamo fin dove arrivano. io tifo il ciclismo, non solo gli scalatori


bellissimo post, condivido in tutto. ciao !

 

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Paolo Ghilardi

La Democrazia è Democrazia quando si vince e quando si perde. Sono un cittadino Italiano chiunque governi il mio paese.

Fantagiro d'Italia 2010: 9°

 
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  postato il 11/05/2010 alle 15:27
Sapete perchè gli italiani fanno sempre fatica coi ventagli? Beh ecco un esempio, dal 17 Maggio in Olanda c'è l'Olympia's Tour con una tappa anche nella Zeeland: è una corsa 2.2 aperta alle squadre continental e dilettantistiche. C'è la Jayco, c'è la Trek Livestrong, c'è la Rabo CT e varie altre squadre... nessuna italiana. Beh non mandiamo i nostri under a fare prove di vento voglio sapere poi come fanno a districarsi.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 15:35
Originariamente inviato da mestatore

grande ciclismo del nord,oggi

tutti a lamentarsi della corsa da ragionieri, dei gruppi di pecoroni, non capita niente

oggi capita di ogni
per stare davanti ci vuole forza, occhio, squadra , anche fortuna
il vento è come le salite
oggi è stato ciclismo, divertente, stimolante , istruttivo.
tutti a lamentarsi

bohhhh
forse masciarelli e pozzovivo non sono pronti per un grande giro
un GT richiede corridori grandi, a tutto tondo ( non xavier)
il giro è una grande corsa, non una corsetta
e i conti si fanno alla fine.

ahh, non c'era il passage de gois, c' era il nord , i ventagli
meglio questo ciclismo, che il plan corones, per me

la corsa si è aperta.
chi è indietro attacchi, rischi, cerchi le tappe.

per me ,polemiche inutili

ciao
mesty


giusto così, si sveglino i ritardatari

 

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http://www.controcopertina.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 15:45
C'è il precedente di Sella nel Giro di 2 anni fa... successe un po' più avanti, nella tappa di Cesena, a circa metà Giro: prese una decina di minuti dai migliori, se non ricordo male a causa di una caduta (o due?).
Prese altri 5 o 6 minuti nelle millemila cronometro di quell'anno, ma terminò a poco più di 4 minuti da Contador: facendo finta di non sapere che cosa gli successe in seguito, e considerando che di certo approfittò della relativa libertà concessagli, comunque in quel momento la prestazione complessiva lo rese un piccolo eroe.

Questo per dire che non tutto è perduto per chi è rimasto indietro a causa della sfortuna, sempre che il fatto non adombri anche un vistoso calo di forma.

E per dire che pure io concordo con Mesty: secondo me ci sono tutti i presupposti per un bel Giro...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 16:09
Originariamente inviato da Bitossi

C'è il precedente di Sella nel Giro di 2 anni fa... successe un po' più avanti, nella tappa di Cesena, a circa metà Giro: prese una decina di minuti dai migliori, se non ricordo male a causa di una caduta (o due?).
Prese altri 5 o 6 minuti nelle millemila cronometro di quell'anno, ma terminò a poco più di 4 minuti da Contador: facendo finta di non sapere che cosa gli successe in seguito, e considerando che di certo approfittò della relativa libertà concessagli, comunque in quel momento la prestazione complessiva lo rese un piccolo eroe.

Questo per dire che non tutto è perduto per chi è rimasto indietro a causa della sfortuna, sempre che il fatto non adombri anche un vistoso calo di forma.

E per dire che pure io concordo con Mesty: secondo me ci sono tutti i presupposti per un bel Giro...


Non la dimenticherò mai la tappa di Cesena! Sella cadde ben 3 volte e forò anche una volta!

 

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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 11/05/2010 alle 16:10
Io preciso una cosa, visto che si continua, in risposta a chi segnala come sia sconveniente introdurre nel Giro delle tappe in Olanda, a obiettare che il valore tecnico di queste frazioni è elevatissimo, che è spettacolare, etc etc.

Io ribadisco che è uno spettacolo e un aspetto tecnico che mi piacciono moltissimo, sono parecchio più amante delle corse del nord che dei GT, per varie ragioni.

Però sono scenari e aspetti tecnici che non c'entrano col Giro d'Italia.
Ripeto, facessero una tappa sulla riviera ligure, se cercano di movimentare la corsa con il vento.

Ma sappiamo tutti che non è per quello che si è andati in Olanda e che lo spettacolo che ne è scaturito è un purissimo accidente. Da spettatori lo si può apprezzare, i corridori che si sono trovati a 9' o a terra l'avranno apprezzato meno.


E' come se durante una cena di pesce mi facessero bere del mojito, in onore del partner del ristorante, un importatore di rum.
Io vado pazzo di mojito, mi piace molto più del vino, ma non sta proprio bene insieme all'orata.
Il che non significa che me lo possa bere con gusto e che la gente intorno possa godere del colore che il cocktail dà alla mia conversazione - diversa da quella che vi avrebbe dato il vino.
E magari alcune delle persone che stanno con me non reggono i superalcolici e non vedono perché debbano rinunciare al gusto della cena perché si trovano costretti a berci mojito, o finiscono per sentirsi male, tutto perché il ristorante ha preso soldi dall'importatore di rum per finanziare il locale.
La logica vorrebbe che per una cena riuscita, si prestasse attenzione prima di tutto alla qualità del pesce e insieme si offrisse del vino di altrettanto grande qualità. Le cose strane potranno pure essere buone, ma saranno comunque inopportune.

 

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Livello Francesco Moser




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  postato il 11/05/2010 alle 16:12
Non me ne vogliano i ritardatari di 8' ma condivido i post di mestatore.
La cosa è semplice: si corre in Olanda, si sa da un po' di mesi e se ci sono ventagli bisogna essere preparati. L'anno scorso i ventagli erano stati al Tour, sul suolo francese, se non erro. Come se quest'anno arrivassero al Tour ed a un certo punto dicessero tutti: «Cavolo! Un tratto in pavè!». No, sono cose note, tappe rese note. Almeno chi le corre dovrebbe conoscerne le caratteristiche.
Semplicemente, le condizioni meteo, stradali, sono uguali per tutti. Tecnica e scaltrezza fanno la differenza.
Molto semplicistico ma non vedo altre soluzioni.

 

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Francesco Sulas
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/05/2010 alle 16:44
Francamente non capisco proprio le polemiche emerse dopo la tappa di ieri: si sapeva che c'era il rischio dei ventagli e delle strade strette, è da mesi che la mena Cassani con il pericolo del vento del Nord.
Se alcuni possibili protagonisti hanno subito ritardi pesanti è perchè si sono fatti sorprendere, o hanno poca dimestichezza con questi percorsi, o non hanno una squadra adeguata; sono comunque tutte cose che devono essere nel bagaglio di un aspirante alla vittoria del Giro. Poi c'è sicuramente stato anche qualcuno sfortunato, ma anche la fortuna spesso deve entrare nel bagaglio di cui sopra.

Posso capire che una partenza del Giro d'Italia dall'Olanda possa essere poco digeribile, ma visto che c'eravamo è stato giusto, secondo me, ricercare le caratteristiche peculiari della terra ospitante per quanto potessero essere poco adatte a molti corridori.

Comunque non credo che si possa rimproverare niente a Zomegnan per la scelta di questi percorsi: ne è uscita una tappa altamente spettacolare e non certo solo per le cadute. Le cadute frequenti, tra l'altro, sono sempre state una caratteristica dei primi giorni di Giro, vuoi perchè il gruppo si deve "ambientare", vuoi perchè le classifiche sono ancora molto corte e c'è tanta concitazione; non mi sembra che in queste due tappe si sia registrato un record di cadute tanto fuori dal comune.

Sono curioso di sapere che commenti ci saranno se, dopo la tappa delle crete senesi, qualche uomo di classifica si beccherà qualche minuto per una foratura...

 

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"Per aspera ad astra" Seneca o Eros Poli ... non ricordo

Ad imperitura memoria di quando, dal 4 al 14 marzo 2009, fu "Livello Sean Kelly",
queste stelline pose:

 
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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 11/05/2010 alle 17:00
Originariamente inviato da Zanarkelly

Comunque non credo che si possa rimproverare niente a Zomegnan per la scelta di questi percorsi: ne è uscita una tappa altamente spettacolare e non certo solo per le cadute. Le cadute frequenti, tra l'altro, sono sempre state una caratteristica dei primi giorni di Giro, vuoi perchè il gruppo si deve "ambientare", vuoi perchè le classifiche sono ancora molto corte e c'è tanta concitazione; non mi sembra che in queste due tappe si sia registrato un record di cadute tanto fuori dal comune.

Sono curioso di sapere che commenti ci saranno se, dopo la tappa delle crete senesi, qualche uomo di classifica si beccherà qualche minuto per una foratura...


Aridagli...

Ma proprio è difficile cogliere la differenza tra """sconfinamento""" in Olanda e tappa complicata sul territorio italiano?

 

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Livello Francesco Moser




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  postato il 11/05/2010 alle 17:22
Originariamente inviato da rizz23

Aridagli...

Ma proprio è difficile cogliere la differenza tra """sconfinamento""" in Olanda e tappa complicata sul territorio italiano?


Aridanghete...

Vorrei capire cosa cambia se il gruppo cade verso Trieste o verso Middelburg. Se un ventaglio lo fai in Olanda o a Vado Ligure. E se si fossero affrontate le cotes (cosa accaduta al Giro in un recente passato, mi par di ricordare) con una selezione discreta cambiava molto? Avremmo sempre avuto gente a minuti di distacco, credo.
Poi se il problema è lo sconfinamento per 3 tappe posso anche capire ma la sostanza non cambia.
La tappa è stata per corridori con le palle, bravi a stare al coperto, con squadra adeguata e fortunati, anche.

 

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Francesco Sulas
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Utente del mese Aprile 2010




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Registrato: Mar 2006

  postato il 11/05/2010 alle 17:38
Originariamente inviato da SHORT ARM

Originariamente inviato da rizz23

Aridagli...

Ma proprio è difficile cogliere la differenza tra """sconfinamento""" in Olanda e tappa complicata sul territorio italiano?


Aridanghete...

Vorrei capire cosa cambia se il gruppo cade verso Trieste o verso Middelburg. Se un ventaglio lo fai in Olanda o a Vado Ligure. E se si fossero affrontate le cotes (cosa accaduta al Giro in un recente passato, mi par di ricordare) con una selezione discreta cambiava molto? Avremmo sempre avuto gente a minuti di distacco, credo.
Poi se il problema è lo sconfinamento per 3 tappe posso anche capire ma la sostanza non cambia.
La tappa è stata per corridori con le palle, bravi a stare al coperto, con squadra adeguata e fortunati, anche.


Eh Fra, l'ho spiegato su molto dettagliatamente.
Certe condizioni in un contesto sono naturali, in un altro sono una forzatura.

Per dire, posso rimproverare a Pozzovivo di non saper correre al vento se perde 9' a Vado Ligure in una tappa mossa, non se ne perde 9 in una tappa piatta in Olanda.

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 11/05/2010 alle 17:44
Si può dire che non sia corretto far partire il giro dal'Olanda, ma queste tappe sono state uno spettacolo!

 

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IVAN IL TERRIBILE




Tutto è possibile. Possono dirti che hai il 90 per cento di possibilità, o il 50 per cento, oppure l'1 per cento, ma ci devi credere. E devi lottare. Lance Armstrong

 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




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  postato il 11/05/2010 alle 18:04
Originariamente inviato da Lupo

Certo, tappe molto belle che però si pagheranno con un minore spettacolo alla fine.
Oggi sono usciti di classifica Wiggins (che difficilmente poteva fare grandi cose, ma arrivare all'ultima settimana per tentare di difendersi sulle salite sì) e soprattutto Pozzovivo, Masciarelli e Simoni, tre - in particolare il primo - che avrebbero potuto animare le tappe di montagna. Continuo a temere che l'ultima settimana vedremo una snervante selezione da dietro, con pochissimi scatti sulla fronte.
Ripeto: lo spettacolo (posto che si possa definire "spettacolo" vedere gente cadere come birilli, o rimanere attardata a causa del vento trasversale: io francamente non mi diverto così) che hai in queste tappe, lo paghi alla fine quando molti possibili protagonisti sono fuori classifica. Altri invece non la vedono così.
Vedremo chi fra tre settimane potrà quotare questa discussione, scrivendo il fatidico "te l'avevo detto..."


Mah... il Pantani di Les-Deux-Alpes sarebbe partito già sul Galibier se avesse avuto 20" da recuperare a Ullrich?

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/05/2010 alle 18:14
Originariamente inviato da leo

Originariamente inviato da Abajia

Di manodopera c'è sempre un gran bisogno


Io le peserei certe affermazioni, sopratutto di questi tempi..
Non so se i dipendenti Omsa a bologna, Yamaha a Monza, Fiat a Termini Imerese ecc. ecc. la vedono cosi richiesta questa manodopera..

Ci sono casi eclatanti, e sono quelli che citi, e poi ci sono realtà più piccole, ma decisamente più incisive a larga scala, e, per quello che ho modo di vedere dalle mie parti, ti assicuro che ci sono tante aziende che si son viste costrette a chiudere i battenti - o, nel meno peggiore dei casi, a ridurre esponenzialmente la produzione - per mancanza di personale.
Iniziano a non trovarsi più neppure gli extracomunitari per quei posti, figurati.

 

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  postato il 11/05/2010 alle 18:15
Originariamente inviato da rizz23

Non so cosa si sia detto e scritto in proposito.

La mia posizione resta quella della Vuelta 2009.

Posto che è un non senso tecnico e logico far partire il Giro d'Italia dall'Olanda, è totalmente assurdo quanto controproducente che questo accada in quanto le condizioni climatiche che comunemente si trovano in quell'area favoriscono il nascere di cadute che finiscono per falsare tutta la corsa.

Peccato solo che il vulcano abbia smesso di eruttare, godrei davvero come un riccio a vedere l'impossibilità logistica di tornare in Italia e la corsa completamente sballata per questo motivo.

Forse aiuterebbe RCS a correre meno dietro ai dindi facili e pensare come ottenerne valorizzando la corsa che organizza.

Sono d'accordo con te
Per me il Giro o la Vuelta in Olanda (o ancor peggio in America) è un controsenso
Il problema sono i soldi , non so quanto l'Olanda abbia pagato per aver il giro , ma la Vuelta si è pagata metà budget (non è una balla) l'anno scorso con l'Olanda. Difficile resistere

 
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  postato il 11/05/2010 alle 19:06
Originariamente inviato da forzainter

Il problema sono i soldi , non so quanto l'Olanda abbia pagato per aver il giro , ma la Vuelta si è pagata metà budget (non è una balla) l'anno scorso con l'Olanda. Difficile resistere


Appunto: perché resistere?
Noi osanniamo lo spettacolo e ci aspettiamo di non rimpiangere il tempo trascorso davanti il televisore a guardare il Giro d'Italia, ma non è che guardiamo le riprese di un gioioso gruppetto di bimbi che gioca a biglie in spiaggia.
Il discorso, comunque, è un altro.
Sappiamo tutti che Zomegnan ha portato la carovana rosa in Olanda non certo perché voleva farsi una passeggiata ad Amsterdam (oddio, magari sì... ) ed ammirare gli imponenti impianti eolici della Zeeland, ma il fatto è che io non ci avrei visto alcunché di male se pure - e soprattutto se - l'avesse fatto, a detta dello stesso Angelone (ma è proprio fantasia!), "perché voglio fare in modo di evitare i classici, scontati volatoni della prima settimana, con l'intento di valorizzare anche quelle prime tappe che, pur con dislivelli altimetrici irrilevanti, è probabile che risulteranno indigeste a molti; e, per andare incontro a questo progetto, ho perfino preferito declinare offerte economicamente più vantaggiose" - ecco, capite perché ho parlato di fantasia.

 

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  postato il 11/05/2010 alle 19:10
Abajia hai ragione
ma anche in Italia i percorsi difficili li puoi fare , basta entrare nei paesi (o paesini), invece di fare le circonvallazioni , ma t'immagini le polemiche ?
Al posto delle statali fai le provinciali o ancor meglio le strade di paese

 
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  postato il 11/05/2010 alle 19:23
Originariamente inviato da forzainter

Abajia hai ragione
ma anche in Italia i percorsi difficili li puoi fare


Non è questo che metto in dubbio, ci mancherebbe!
La decisione di far partire il Giro dall'Olanda è arrivata per motivi economici e non si discute, e difatti, premesso che trovo che questo sia un aspetto che rientra nelle competenza dell'organizzazione, penso anche che la scelta sia stata felice per altri aspetti.
Beninteso, lo sarebbe stato pure se, invece di Amsterdam, si fosse partiti da Lettomanoppello.
Mi lascio condizionare, forse, dalla mia repellenza al nazionalismo, me ne rendo conto, ma tant'è.
Per me, tutto il mondo è paese e, sebbene sono il primo a non voler assistere ad un Giro che snaturi l'essenza stessa della peculiarità che gli appartiene, non vedo come un dramma il fatto che l'esordio della corsa sia stato piazzato oltre confine.

 

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  postato il 11/05/2010 alle 21:54
Originariamente inviato da Laura Idril

Sapete perchè gli italiani fanno sempre fatica coi ventagli? Beh ecco un esempio, dal 17 Maggio in Olanda c'è l'Olympia's Tour con una tappa anche nella Zeeland: è una corsa 2.2 aperta alle squadre continental e dilettantistiche. C'è la Jayco, c'è la Trek Livestrong, c'è la Rabo CT e varie altre squadre... nessuna italiana. Beh non mandiamo i nostri under a fare prove di vento voglio sapere poi come fanno a districarsi.


Laura, credo che tu abbia sollevato un problema, forse IL problema, del movimento dilettantistico/under23 italiano.
Le squadre più forti fanno incetta di gare e garette in Italia ma fanno crescere poco o nulla i loro giovani.
In Italia mancano delle squadre continentale disposte a far crescere i giovani facendoli correre anche all'estero in gare come l?olympia Tour che tu citi ad esempio.


 
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  postato il 12/05/2010 alle 09:25
Originariamente inviato da Abajia


Mah... il Pantani di Les-Deux-Alpes sarebbe partito già sul Galibier se avesse avuto 20" da recuperare a Ullrich?


Ah, d'accordo. Allora comincio a comprarmi i popcorn, per quando il notorio "nuovo Pantani", Pozzovivo, farà una galoppata solitaria sulle Dolomiti dando 10' al secondo.

 
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  postato il 12/05/2010 alle 11:23
Pantani non si sarebbe fatto fregare dal vento dell'Olanda, secondo me. La differenza è tutta lì. Ed è una differenza grande come la luna.

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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  postato il 12/05/2010 alle 11:45
Originariamente inviato da miky70

Pantani non si sarebbe fatto fregare dal vento dell'Olanda, secondo me. La differenza è tutta lì. Ed è una differenza grande come la luna.


Nel '98 rischiò di farsi fregare in una tappa in Puglia, fu tagliato fuori da un ventaglio, ma la sua squadra lo riportò dentro in gruppo...adesso non ricordo esattamente quale tappa fu, ne tantomeno quanto perse e quanto poi recuperò, cmq in effetti riuscì a non farsi fregare

 

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A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
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Livello Greg Lemond




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  postato il 12/05/2010 alle 13:52
Era l'8° tappa del 1998, la Matera-Lecce di 191 km. Fu attaccato ma rientrò grazie alla squadra.

 

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  postato il 12/05/2010 alle 15:59
Originariamente inviato da Lupo

Ah, d'accordo. Allora comincio a comprarmi i popcorn, per quando il notorio "nuovo Pantani", Pozzovivo, farà una galoppata solitaria sulle Dolomiti dando 10' al secondo.


Lupo, hai capito cosa intendo dire.
Sai benissimo che non ho intenzione di fare un paragone simile, e credo che sia futile ribadire nuovamente il concetto.
Hai capito.

 

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