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Autore: Oggetto: Giro d'Italia 2009 - 16esima tappa: Pergola - Monte Petrano (Cagli) (237 km)

Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 09:54
Originariamente inviato da prof

Forse ci ha guastati la breve epopea di Marco Pantani.


Penso che questa frase riassuma tutto.
Come ha scritto ProfRoubaix, giornate come il Galibier del 1998 arrivano una volta ogni tot anni. Abbiamo ancora troppo in mente l'immensità - con annessi e connessi, ahimè - di Pantani per potere gustare con piacere anche le piccole azioni.
Anch'io sono stato "contento" di una bella giornata di ciclismo nelle Marche. Ma rimane pur sempre da evidenziare il lato grigio e noioso della tappa: sì, tutti cotti, tutti più umani, ok i tentativi dei giovani e dei gregari ma... ma se Di Luca non si fosse spremuto, come ho già detto, nelle due tappe precedenti, una volta per vincere la tappa (ma ne aveva già vinte due!) e una per vendicarsi di Basso, forse sul Catria in testa ci sarebbe stata la LPR invece che la Rabobank.
E forse qualche vittima eccellente ci sarebbe stata prima. E forse qualche cosa di più si poteva osare. Rendendo migliore una tappa non certo da disdegnare.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 27/05/2009 alle 10:03
Tappa strana quella del Petrano. Il Catria fatto dietro i due Rabobank era il segnale che nessuno ne aveva troppe di energie; non Basso, non Pellizzotti. L'unico che poteva far qualcosa, a mio avviso era Di Luca, ma avendo pochi secondi è stato sin troppo incentivato a stare fermo aspettando l'ultima salita. Se Di Luca avesse avuto 3'00 ci avrebbe già provato sul Catria. E' vero che Di Luca, anche se più scattista, e Basso, sin troppo regolare, sulle salite lunghe si sono sinora equivalsi, ma è vero che è un peccato che uno scattista come Di Luca non ci abbia provato nella parte finale del Catria, l'ultima, dove torna duro, per buttarsi poi a capofitto in discesa. Aveva anche Bosisio davanti che poteva aiutarlo dando tutto sino a Cagli. Di Luca lo scatto ce l'ha, l'incoscienza e l'abilità per fare a tutta la discesa anche (Monte Pora e Pinerolo insegnano), e la forza per farsi a tutta il Petrano anche. Aveva pochi secondi da recuperare, e sperava negli abbuoni, ma c'è anche la crono di Roma, e non è detto che riesca a staccare super-Menchov sul mini-Blockhaus e sul Vesuvio, quindi anche se aveva pochi secondi doveva provarci; sembrava fatta apposta per lui: poteva prendere una manciata di secondi sul Catria a suon di scatti, più di un minuto in discesa, e andare di conserva sul Petrano.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 10:50
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da antonello64

non capisco tutte queste critiche alla tattica di Di Luca.
Nel ciclismo e nello sport in genere non c'è solo la vittoria ma anche il piazzamento (che oltretutto vuol dire anche bei soldini), ed il secondo posto al Giro è un piazzamento assai prestigioso, specialmente per un corridore che - vittoria 2007 a parte - non vanta nulla di meglio di un quarto posto.
Il Giro non è una scommessa SNAI, dove o si vince o si perde tutto.

Senza contare che, per quanto improbabile, Menchov un minutino tra Block Haus e Vesuvio potrebbe sempre perderlo.
Perchè complicarsi la vita riammettendo in corsa i Liquigas o Sastre solo per avere qualche probabilità (molto piccola, visto come va il russo) in più di battere Menchov?
Secondo me è giustissima la scelta di correre facendo quel che si può per battere Menchov, senza però perdere di vista anche il secondo posto.


Intanto Bentornato.


grazie

Poi: madaaaai! Lo dici pure tu che è improbabile che Menchov si stacchi.
Di Luca oltre a correre per il secondo posto si sta spremendo terribilmente così, c'è il rischio che al Vesuvio salti, se non comincia a mettersi a ruota.
Ormai comunque il danno è fatto. Fossi in Di Luca, penserei seriamente a correre per il secondo posto.


Di Luca, se non avesse corso così, probabilmente sul Vesuvio ci sarebbe arrivato più riposato ma da quarto in classifica, dietro Basso, Sastre e naturalmente Menchov.
E i suoi diretti avversari per il podio hanno speso quanto se non più di lui.
Secondo me le sue scelte non sono state affatto sbagliate.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 27/05/2009 alle 10:53
Aspetta: Basso e Sastre sono andati peggio di lui a crono. Dove avrebbero guadagnato quindi?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 12:12
Originariamente inviato da nino58

Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da antonello64

non capisco tutte queste critiche alla tattica di Di Luca.
Nel ciclismo e nello sport in genere non c'è solo la vittoria ma anche il piazzamento (che oltretutto vuol dire anche bei soldini), ed il secondo posto al Giro è un piazzamento assai prestigioso, specialmente per un corridore che - vittoria 2007 a parte - non vanta nulla di meglio di un quarto posto.
Il Giro non è una scommessa SNAI, dove o si vince o si perde tutto.

Senza contare che, per quanto improbabile, Menchov un minutino tra Block Haus e Vesuvio potrebbe sempre perderlo.
Perchè complicarsi la vita riammettendo in corsa i Liquigas o Sastre solo per avere qualche probabilità (molto piccola, visto come va il russo) in più di battere Menchov?
Secondo me è giustissima la scelta di correre facendo quel che si può per battere Menchov, senza però perdere di vista anche il secondo posto.


Intanto Bentornato.

Poi: madaaaai! Lo dici pure tu che è improbabile che Menchov si stacchi.
Di Luca oltre a correre per il secondo posto si sta spremendo terribilmente così, c'è il rischio che al Vesuvio salti, se non comincia a mettersi a ruota.
Ormai comunque il danno è fatto. Fossi in Di Luca, penserei seriamente a correre per il secondo posto.


Bè, le tappe le ha vinte, per la maglia ciclamino è a buon punto, al Blockhaus e al Vesuvio cosa gli costa provarci ?
E ci proverà, come va va.
Il suo Giro è di ottimo valore, comunque.


giusto Nino.
Danilo non ha vinto 7 Tour e nemmeno ha fatto 7 podii di fila al Giro, per cui è giusto da parte sua non perdere d'occhio l'obiettivo del secondo posto, che per inciso darebbe maggior valore anche alla maglia rosa di due anni fa e una miglior prospettiva a tutta la sua carriera.
Se ci sarà una flessione di Menchov si potrà pensare al primo posto: in caso contrario neanche tutte le alchimie tattiche di questo mondo sarebbero servite a granchè.
E rischiare di buttare all'aria un podio sicuro per inseguire una chimera sarebbe stato un comportamento da sciocchi.

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 27/05/2009 alle 12:27
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da nino58

Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da antonello64










E rischiare di buttare all'aria un podio sicuro per inseguire una chimera sarebbe stato un comportamento da sciocchi.


E lui non è tale

P.S.

Bentornato anche da parte mia e di tutti gli amanti del biliardo

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 12:34
Originariamente inviato da forzainter

Dipende da uno cosa vuole
Se lotta per arrivare secondo , ha corso in maniera intelligente
Se lotta per vincere , ha corso in maniera penosa
Chiappucci non si accontentava , Di Luca evidentemente si


lottare per vincere non significa lottare per battere Menchov e basta, ma anche battere Basso, Sastre e Pellizzotti.
E di sicuro le sue probabilità di vincere il Giro sono maggiori oggi piuttosto che se non avesse inseguito Basso o Sastre.
Per cui la sua condotta di gara è intelligente anche in ottica maglia rosa

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 12:55
Originariamente inviato da antonello64

è giusto da parte sua non perdere d'occhio l'obiettivo del secondo posto, che per inciso darebbe maggior valore anche alla maglia rosa di due anni fa e una miglior prospettiva a tutta la sua carriera.


Allora, questo è il palmares di Di Luca (fonte: database di cicloweb):

Vittorie dall'11 Febbraio 2002: 31
Principali vittorie: Giro 2007, Liegi 2007, Lombardia 2001, Amstel 2005, Freccia 2005, Paesi Baschi 2005, Tre Valli 2003, Veneto 2002, Placci 2003, Matteotti 2004, Laigueglia 2002
Principali secondi posti: Lombardia 1999, Freccia 2004, Tirreno 2002 e 2003, Paesi Baschi 2000, Tre Valli 2002 e 2004, Veneto 2001, Emilia 2006, Catalana 2001, Camaiore 2003 e 2004
Principali terzi posti: Amstel 2003 e 2007, Freccia 2007, San Sebastian 2003, Lazio 2008, Plouay 2007, Veneto 2003, Urkiola 2002, Friuli 1999
6 tappe vinte al Giro
18 giorni in Maglia Rosa


Che un secondo posto al Giro di quest'anno, dove ha raccolto pure due tappe, un secondo posto, probabilmente la maglia ciclamino, un secondo posto ottenuto peraltro facendo gregariato a Menchov, dia "migliore prospettiva a tutta la sua carriera" e "darebbe maggior valore anche alla maglia rosa di due anni fa" mi sembra un'affermazione fuori da ogni logica ciclistica. Con rispetto parlando.

Come dire che la carriera di Pantani ha tutta un'altra prospettiva grazie al terzo posto al Tour del 1994. O che quella di Indurain è stata valorizzata dal podio al mondiale di Oslo del 1993. O che... sì, insomma i casi sono infiniti. Vedi tu.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 13:01
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da antonello64

è giusto da parte sua non perdere d'occhio l'obiettivo del secondo posto, che per inciso darebbe maggior valore anche alla maglia rosa di due anni fa e una miglior prospettiva a tutta la sua carriera.


Allora, questo è il palmares di Di Luca (fonte: database di cicloweb):

Vittorie dall'11 Febbraio 2002: 31
Principali vittorie: Giro 2007, Liegi 2007, Lombardia 2001, Amstel 2005, Freccia 2005, Paesi Baschi 2005, Tre Valli 2003, Veneto 2002, Placci 2003, Matteotti 2004, Laigueglia 2002
Principali secondi posti: Lombardia 1999, Freccia 2004, Tirreno 2002 e 2003, Paesi Baschi 2000, Tre Valli 2002 e 2004, Veneto 2001, Emilia 2006, Catalana 2001, Camaiore 2003 e 2004
Principali terzi posti: Amstel 2003 e 2007, Freccia 2007, San Sebastian 2003, Lazio 2008, Plouay 2007, Veneto 2003, Urkiola 2002, Friuli 1999
6 tappe vinte al Giro
18 giorni in Maglia Rosa


Che un secondo posto al Giro di quest'anno, dove ha raccolto pure due tappe, un secondo posto, probabilmente la maglia ciclamino, un secondo posto ottenuto peraltro facendo gregariato a Menchov, dia "migliore prospettiva a tutta la sua carriera" e "darebbe maggior valore anche alla maglia rosa di due anni fa" mi sembra un'affermazione fuori da ogni logica ciclistica. Con rispetto parlando.

Come dire che la carriera di Pantani ha tutta un'altra prospettiva grazie al terzo posto al Tour del 1994. O che quella di Indurain è stata valorizzata dal podio al mondiale di Oslo del 1993. O che... sì, insomma i casi sono infiniti. Vedi tu.


Vabbè Danilo, sei obbligato a vincerlo sto Giro.
Non hai alternative.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 13:05
Non è obbligato a vincerlo. E' obbligato a correrlo per vincerlo.
Non per farlo vincere a altri per conservare sterili prebende.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 27/05/2009 alle 13:37
OK, però non puoi paragonare Pantani e Indurain a Di Luca.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 18:06
Originariamente inviato da antonello64

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E di sicuro le sue probabilità di vincere il Giro sono maggiori oggi piuttosto che se non avesse inseguito Basso o Sastre.
Per cui la sua condotta di gara è intelligente anche in ottica maglia rosa

Io avrei preferito una tattica piu' offensiva con piu' scatti (come credo abbia fatto oggi , almeno dal racconto di Radiorai)
Meglio se lasciava tirare Menchov
Chiaro che comunque resta un grande giro quello di Di Luca

Bentornato

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/05/2009 alle 23:55
Originariamente inviato da Frank VDB
Che un secondo posto al Giro di quest'anno, dove ha raccolto pure due tappe, un secondo posto, probabilmente la maglia ciclamino, un secondo posto ottenuto peraltro facendo gregariato a Menchov, dia "migliore prospettiva a tutta la sua carriera" e "darebbe maggior valore anche alla maglia rosa di due anni fa" mi sembra un'affermazione fuori da ogni logica ciclistica. Con rispetto parlando.


altrochè se gliela dà, caro Frank.
Una vittoria isolata in un GT può avvenire anche per caso: percorsi favorevoli, avversari scarsi o fuori forma, casualità irripetibili.
Se però la suddetta vittoria è accompagnata anche da un secondo posto contro fior di avversari, è difficile sostenere che sia stata una casualità.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/05/2009 alle 00:01
Originariamente inviato da Frank VDB

Non è obbligato a vincerlo. E' obbligato a correrlo per vincerlo.
Non per farlo vincere a altri per conservare sterili prebende.



no, è obbligato a dare il massimo e fare quello che è meglio per se e per la sua squadra: che non vuol dire assolutamente correre allo sbaraglio con la tattica del "o la va o la spacca", bensì valutare i pro e i contro di tutte le possibili scelte e regolarsi di conseguenza.

 

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