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Autore: Oggetto: Milano-Sanremo 2007 (24 marzo)

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  postato il 29/03/2007 alle 01:32
Però, Miky, la Sanremo non diventerà mai un Costa Etrusca di Donoratico, tanto per capirci.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 01:42
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Però, Miky, la Sanremo non diventerà mai un Costa Etrusca di Donoratico, tanto per capirci.

 

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.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 01:49
Originariamente inviato da miky70

Ho un po' di domande
negli ultimi 10 anni la Sanremo ha conservato la sua importanza, rispetto ai decenni passati, perchè tra i vincitori c'è un certo Bettini che ha esaltato conquistando anche molte altre classiche storiche, i Mondiali e l'Olimpiade? Perchè l'ha vinta Zabel che è un gran signore? Perchè l'ha vinta Cipollini che ha vinto anche il mondiale ed è stato un grande velocista? Idem per Freire. Perchè l'ha vinta Pozzato grande promessa? Molti altri però che sono alla Liegi o alla Freccia neanche ci vengono alla Sanremo, resta importante lo stesso??!!
Hanno ragione quelli che dicono che troppe volte la Sanremo è stata una camomilla fino alla volata quando per 90 anni si è conclusa in un altro modo?
Se tra 20 anni riguarderemo e analizzeremo la classifica, saremo emozionati nel ricordare i podi? quanto sono emozionanti quelli degli anni 70/80?
Se guardiamo il podio del Fiandre e quello della Sanremo, possiamo dire che hanno lo stesso peso? E il modo in cui sono state vinte è ugualmente esaltante?
Se su un altro 3d qualcuno dice che Petacchi è sopravvalutato, che non sarebbe capace di fare niente al nord, che non è poi così forte come velocista, allora il fatto che sia tra i vincitori della Sanremo, svilirebbe il fascino della classicissima?


mi ricordo che kelly, dopo aver vinto il lombardia del '91, disse più o meno: "la corsa non è più dura come una volta, ma è sempre il lombardia".
nel senso che è le corse più amate lo sono perchè hanno una storia e una tradizione immensa dietro. sono le più amate da noi tifosi e sono le più sentite dai corridori, che ci tengono ad arrivare al meglio a quelle più adatte a loro.
è vero che alla sanremo mancano un po' di corridori importanti al via, ma si tratta comunque di atleti che difficilmente potrebbero vincerla (a parte forse valverde), vuoi per le caratteristiche che hanno, vuoi perchè preparano appuntamenti più in là nella stagione. poi è ovvio che sarebbe meglio se ci fossero al via tutti i campioni, ma ormai ognuno punta alle sue corse e pure le altre classiche monumento sono piene di defezioni varie.
poi sono i corridori che fanno le corse, come si dice sempre, e se il 95% del gruppo aspetta la volata o il poggio è un brutto segnale sullo stato di ds e corridori, piuttosto che sullo stato della sanremo.
perchè, come ha giustamente sottolineato qualcun altro in questa discussione, se aspettare la volata può avere un senso per le squadre di freire, boonen e petacchi, non si capisce perchè le altre non cerchino di fare una corsa più selettiva, o almeno provarci.
quanto a petacchi, direi proprio che non è sopravvalutato. in fondo è stato per 3 anni il miglior velocista al mondo, e di gran lunga. che poi non sia un comunicatore e non ispiri grande simpatia, e anche che non sappia ammettere quando non va, bè, è un altro discorso.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 09:31
Originariamente inviato da mestatore

caro cascata,
per me , siete tutti fuoristrada.
la strada non è cambiare la logistica del' arrivo, ma inserire una asperità in più da capo mele in avanti.
questa difficoltà dovrebbe fare le veci del capo berta, che ai tempi di coppi e bartali era decisivo e adesso viene spianato dal gruppo a 35 all' ora.
a quella velocità gli sprinter stanno coperti, si va su di rapporto e non gli resta nelle gambe.
ci vuole più equilibrio nel percorso, più possibilità di fare un po' di selezione.
cambiare solo l' arrivo è riduttivo.

se continua così, i cunego, i valverde non li vedremo più alla san remo.
per me è un peccato.


mesty


prendo spunto dal post di Mesty per far notare che quasi tutti i velocisti attuali non hanno problemi a superare le piccole asperità.
Un ulteriore asperità a Freire non farebbe nè caldo nè freddo, idem Boonen e Zabel.
E anche Petacchi e Bennati in forma reggono abbastanza bene gli strappi: non parliamo poi di Pozzato e Bettini.
Quindi o si mette una salita dura, e allora la corsa viene snaturata, oppure un altro strappetto servirebbe a ben poco.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 09:44
La mia classifica delle corse monumento:

1. Liegi: per le caratteristiche del percorso è al pari di un mondiale, anzi meglio, perchè abbiamo visto cosa fa l'UCI dei percorsi mondiali per un pugno di euro. Per campo dei partecipanti è più di un mondiale oramai: ci sono i protagonisti dell'imminente Giro, quelli che fanno un primo "picco" in attesa del Tour, quelli che stanno per chiudere la stagione primaverile.
2. Sanremo: corsa lunghissima, vince sempre un campione. Non è detta che sia per velocisti... basta saperla interpretare magari rendendola un pò più dura e meno controllata.
3. Fiandre.
4. Lombardia: anni di brutti percorsi (es. gli arrivi a Milano e quelli a Monza, ma anche quelli di Bergamo), assieme al nuovo calendario e ai nuovi modi di interpretare la stagione, che allontanano da questa corsa un sacco di protagonisti, ne hanno fiaccato la fama.
5. Roubaix: grandissima tradizione, affascinantissima, ma scusatemi, dopo Moser e de Vlaemnick troppo da specialisti.

 

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  postato il 29/03/2007 alle 09:49
Comunque se per mille motivi non si può cambiare il traguardo (nè via Volta, nè via Cavallotti, nè Lungomare) accorciando la pianura dopo la discesa del Poggio, propongo di inserire una nuova salita.

Ma senza snaturare il finale.

Ecco allora l'idea: una salita anche non durissima, una sorta di Cipressa II da inserire prima dei Capi. Il finale rimarrebbe inalterato secondo tradizione. I Capi potrebbero essere luogo di fuga dopo che già una salita ha iniziato a sfoltire il gruppo e a ingolfare le gambe di qualcuno.

La Cipressa e soprattutto il Poggio sarebbero affrontate dai velocisti con un pò più fatica. E sull'Aurelia (dopo Cipressa e dopo Poggio) probabilmente non avrebbero tanti uomini a fare da treno o da ricucire.

Voi che ne dite? A questo punto largo ai liguri nel suggerire la salita pre-Capi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 11:52
La soluzione migliore per vivacizzare la corsa senza snaturare il percorso, per me, è quella di accorciare la corsa di 1 Km.
Così rimarrebbe solo 1 Km tra la fine della discesa del Poggio e l'arrivo e si impedirebbe alle squadre dei veocisti di organizzarsi bene e fare grande velocità.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 12:07
scusatemi,ma cosa volete intendere per "snaturare la corsa"?
perche' la S.Remo e' stata snaturata molte volte.fino agli anni 80 e 90 non era raro,anzi era piuttosto frequente vedere arrivare in perfetta solitudine campioni del calibro di Saronni,Moser,Fignon,Fondriest,Jalabert,Bugno.devo allora dedurre che gia' lo spostamento dell'arrivo abbia provocato uno "snaturamento" della corsa.
e poi non ci troverei nulla di scandaloso se si cambiasse il percorso,mantnendo comunque intatte le principali carattesristiche della classica.in fin dei conti la Liegi ha cambiato l'arrivo,ha inserito la cote' di S.Nicola(la chiamo cosi' in onore dei tanti connazionali li' residenti),la Roubaix ed il Faindre cambiano percorso con altri muri ed altre zone di pave',con una certa frequenza,il Lombardia non ne parliamo neanche.
concludo dicendo che se al posto della Cipressa ci fosse la Pompeiana,per esempio,non ci vedrei nulla di scandaloso.forse i velocisti sarebbero tagliati fuori?probabilmente si',quelli puri.i cavalli di razza invece potrebbero giocarsela ugualmente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 14:31
Originariamente inviato da barrylyndon

scusatemi,ma cosa volete intendere per "snaturare la corsa"?
perche' la S.Remo e' stata snaturata molte volte.fino agli anni 80 e 90 non era raro,anzi era piuttosto frequente vedere arrivare in perfetta solitudine campioni del calibro di Saronni,Moser,Fignon,Fondriest,Jalabert,Bugno.devo allora dedurre che gia' lo spostamento dell'arrivo abbia provocato uno "snaturamento" della corsa.
e poi non ci troverei nulla di scandaloso se si cambiasse il percorso,mantnendo comunque intatte le principali carattesristiche della classica.in fin dei conti la Liegi ha cambiato l'arrivo,ha inserito la cote' di S.Nicola(la chiamo cosi' in onore dei tanti connazionali li' residenti),la Roubaix ed il Faindre cambiano percorso con altri muri ed altre zone di pave',con una certa frequenza,il Lombardia non ne parliamo neanche.
concludo dicendo che se al posto della Cipressa ci fosse la Pompeiana,per esempio,non ci vedrei nulla di scandaloso.forse i velocisti sarebbero tagliati fuori?probabilmente si',quelli puri.i cavalli di razza invece potrebbero giocarsela ugualmente.


secondo me la principale caratteristica della Sanremo è quella che può essere vinta da quasi tutti: il suo fascino è la sua incertezza nel pronostico, dovuta alla relativa difficoltà altimetrica.
Nel momento in cui il tracciato si inasprisce pesantemente, non è più la Sanremo ma diventa una Liegi in piccolo.
I cambiamenti nelle altre classiche non hanno modificato in nessun caso le caratteristiche tecniche delle varie corse: il Fiandre è rimasto la corsa dei muri, la Liegi quella delle cote, la Roubaix quella del pavè ed il Lombardia quella con più difficoltà altimetriche.
Cambiando il numero dei muri, o spostando la loro collocazione, non si altera il significato tecnico del Giro delle Fiandre, e lo stesso vale per le altre corse: aggiungendo un'altra salita alla Sanremo (dura, perchè una salitella secondo me servirebbe a ben poco), questa classica cambierebbe completamente faccia.

A mio parere il problema deriva dal fatto che oggi quasi tutti i velocisti sono in grado di saltare senza problemi sia Cipressa che Poggio: è finito il tempo in cui queste salite facevano perdere il sonno ad un Mario Cipollini.
Però questo è un problema che non riguarda solo la Sanremo: nell'ultimo mondiale, senza l'astuzia tattica degli spagnoli, ci sarebbe stato volatone di gruppo, e anche all'ultima Liegi è arrivato un gruppo abbastanza numeroso a giocarsi la vittoria.
Ormai è sempre più difficile riuscire a portare a termine azioni solitarie: è un dato di fatto e bisogna prenderne atto.
E nemmeno può risolvere tutto il cambiamento del percorso perchè abbiamo visto corse sulla carta durissime, ma interpretate al piccolo trotto, non fare selezione o quasi.

 

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  postato il 29/03/2007 alle 14:55
La poca selezione alla Sanremo, o alla Liegi, dipende soprattutto dalla qualità media dei corridori, che secondo me s'è livellata molto verso il basso.

Un Vinokourov, con Voigt, riuscì a fare selezione a 50 km dal traguardo nella Liegi del 2005. Lo stesso Vino è quello che si è inventato una vittoria ai Campi Elisi ed un attacco, da lontano, in una tappa mista della Vuelta che ha mandato in crisi nerissima il precedente leader Valverde.

Corridori come Vino, però, ce non sono pochi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 15:00
Mario,
più dei corridori è la velocità del gruppo che da metà degli anni novanta è aumentata enormemente.
Il Poggio e la Cipressa sono salite che fatte a ruota dietro a compagni di squadra sono molto facili.
Ormai i gregari su quelle salite fanno velocità che prima erano solo degli Argentin, fondriest ecc.
Per questo penso che un accorciamento della corsa sarebbe salutare, perché non permetterebbe ai molti gregari di organizzarsi alla fine della dicesa del Poggio.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 15:04
Originariamente inviato da Monsieur 40%

La poca selezione alla Sanremo, o alla Liegi, dipende soprattutto dalla qualità media dei corridori, che secondo me s'è livellata molto verso il basso.

Un Vinokourov, con Voigt, riuscì a fare selezione a 50 km dal traguardo nella Liegi del 2005. Lo stesso Vino è quello che si è inventato una vittoria ai Campi Elisi ed un attacco, da lontano, in una tappa mista della Vuelta che ha mandato in crisi nerissima il precedente leader Valverde.

Corridori come Vino, però, ce non sono pochi.


concordo. A me la sanremo è la classica monumento che piace meno, ma non credo abbia molto senso cambiare nettamente il percorso (e di conseguenza, l'anima).
lo spazio per una conclusione diversa dal volatone c'è; è uno spazio piccolino, ma c'è. Servono dei corridori che provano a trovarlo, quello spazio. Nell'ultima san remo ci hanno provato in pochissimi.
Se sulla cipressa si muova qualcun altro oltre a popovich e pellizzotti, probabilmente nons arebbero arrivati, ma le squadre dei velocisti avrebbero avuto meno gregari per ricucire sul e dopo il poggio e i velocisti sarebbero stati un po' più stanchi.

Ma alla fine mi sa che freire sabato vinceva cmq...


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 16:34
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da barrylyndon

scusatemi,ma cosa volete intendere per "snaturare la corsa"?
perche' la S.Remo e' stata snaturata molte volte.fino agli anni 80 e 90 non era raro,anzi era piuttosto frequente vedere arrivare in perfetta solitudine campioni del calibro di Saronni,Moser,Fignon,Fondriest,Jalabert,Bugno.devo allora dedurre che gia' lo spostamento dell'arrivo abbia provocato uno "snaturamento" della corsa.
e poi non ci troverei nulla di scandaloso se si cambiasse il percorso,mantnendo comunque intatte le principali carattesristiche della classica.in fin dei conti la Liegi ha cambiato l'arrivo,ha inserito la cote' di S.Nicola(la chiamo cosi' in onore dei tanti connazionali li' residenti),la Roubaix ed il Faindre cambiano percorso con altri muri ed altre zone di pave',con una certa frequenza,il Lombardia non ne parliamo neanche.
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secondo me la principale caratteristica della Sanremo è quella che può essere vinta da quasi tutti: il suo fascino è la sua incertezza nel pronostico, dovuta alla relativa difficoltà altimetrica.
Nel momento in cui il tracciato si inasprisce pesantemente, non è più la Sanremo ma diventa una Liegi in piccolo.
I cambiamenti nelle altre classiche non hanno modificato in nessun caso le caratteristiche tecniche delle varie corse: il Fiandre è rimasto la corsa dei muri, la Liegi quella delle cote, la Roubaix quella del pavè ed il Lombardia quella con più difficoltà altimetriche.
Cambiando il numero dei muri, o spostando la loro collocazione, non si altera il significato tecnico del Giro delle Fiandre, e lo stesso vale per le altre corse: aggiungendo un'altra salita alla Sanremo (dura, perchè una salitella secondo me servirebbe a ben poco), questa classica cambierebbe completamente faccia.

A mio parere il problema deriva dal fatto che oggi quasi tutti i velocisti sono in grado di saltare senza problemi sia Cipressa che Poggio: è finito il tempo in cui queste salite facevano perdere il sonno ad un Mario Cipollini.
Però questo è un problema che non riguarda solo la Sanremo: nell'ultimo mondiale, senza l'astuzia tattica degli spagnoli, ci sarebbe stato volatone di gruppo, e anche all'ultima Liegi è arrivato un gruppo abbastanza numeroso a giocarsi la vittoria.
Ormai è sempre più difficile riuscire a portare a termine azioni solitarie: è un dato di fatto e bisogna prenderne atto.
E nemmeno può risolvere tutto il cambiamento del percorso perchè abbiamo visto corse sulla carta durissime, ma interpretate al piccolo trotto, non fare selezione o quasi.


infatti io non vorrei che la corsa venisse meno alle caratteristiche che fin qua l'hanno contraddistinta.ma provare per qualche anno una variazione e vedere se funziona.che ne so.magari se in 10 edizioni si arrivasse 4 volte in volata e le restanti con soluzioni diverse, sarebbe positivo,per esempio.ora i finisseur sono un po' penalizzati rispetto alle ruote veloci.mentre nelle edizioni fino agli anni 90 c'era forse un po' piu' di equilibrio.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 17:37
Originariamente inviato da Ottavio

più dei corridori è la velocità del gruppo che da metà degli anni novanta è aumentata enormemente.
Il Poggio e la Cipressa sono salite che fatte a ruota dietro a compagni di squadra sono molto facili.
Ormai i gregari su quelle salite fanno velocità che prima erano solo degli Argentin, fondriest ecc.


sono d'accordo: l'aumento della velocità fa si che sia sempre più conveniente stare al coperto e sempre più faticoso stare al vento.
La resistenza dell'aria aumenta al quadrato rispetto alla velocità.
Le salite da 35 all'ora ormai non servono quasi più a niente.

 

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  postato il 29/03/2007 alle 18:01
io lascerei tutto com'è solamente partirei da Pavia come la Roubaix parte da Compiegne e infilerei dopo il turchino una bella salita appenninica di 10 km che resti nelle gambe dei corridori come una volta era il turchino

 

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  postato il 29/03/2007 alle 18:24
Originariamente inviato da superalvi

io lascerei tutto com'è solamente partirei da Pavia come la Roubaix parte da Compiegne e infilerei dopo il turchino una bella salita appenninica di 10 km che resti nelle gambe dei corridori come una volta era il turchino


...e meno male che lasceresti tutto com'è...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/03/2007 alle 18:44
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Ottavio

più dei corridori è la velocità del gruppo che da metà degli anni novanta è aumentata enormemente.
Il Poggio e la Cipressa sono salite che fatte a ruota dietro a compagni di squadra sono molto facili.
Ormai i gregari su quelle salite fanno velocità che prima erano solo degli Argentin, fondriest ecc.


sono d'accordo: l'aumento della velocità fa si che sia sempre più conveniente stare al coperto e sempre più faticoso stare al vento.
La resistenza dell'aria aumenta al quadrato rispetto alla velocità.
Le salite da 35 all'ora ormai non servono quasi più a niente.

Sicuramente questa è una questione che non avevo valutato

 

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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 30/03/2007 alle 12:52
Il povero Andrea Moletta rischia di restar fuori tutto l'anno dalle competizioni. Dalla Gerolsteiner dicono che potrebbe addirittura riprendere nel 2008. Poveretto che brutto colpo.

Forza Andrea!!!!

 

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 30/03/2007 alle 12:59
Con la diafisi femorale rotta, magari male, bisognera' aspettare almeno un mese per sapere SE potra' tornare alle corse!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/03/2007 alle 16:10
sembra che l'operazione a moletta sia andata bene e dovrebbe poter tornare a correre a fine stagione, almeno così ha detto il ds della gerolsteiner.
 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 30/03/2007 alle 18:44
aspetta almeno un mese..prima di fare prognosi di qs. tipo..

Comunque non voglio far l'uccellaccio del malaugurio...IN K ALLA BALENA MOLELLA!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/03/2007 alle 15:30
Ma Zabel ha poi fatto qualche dichiarazione?
Quello sì che sarebbe interessante ..

P.S. per ora ho solo visto la nuova (bellissima) pubblicità della Milram: "otto lattai per una ricotta".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/03/2007 alle 15:42
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Ma Zabel ha poi fatto qualche dichiarazione?
Quello sì che sarebbe interessante ..

P.S. per ora ho solo visto la nuova (bellissima) pubblicità della Milram: "otto lattai per una ricotta".



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/03/2007 alle 16:30
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Ma Zabel ha poi fatto qualche dichiarazione?
Quello sì che sarebbe interessante ..

P.S. per ora ho solo visto la nuova (bellissima) pubblicità della Milram: "otto lattai per una ricotta".


cyclingnews citava un giornale tedesco, cui zabel ha rilasciato un'unica dichiarazione, piuttosto seccato: "ce l'ho scritto nel contratto".

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 01/04/2007 alle 19:32
Originariamente inviato da dietzen

Originariamente inviato da ProfRoubaix

Ma Zabel ha poi fatto qualche dichiarazione?
Quello sì che sarebbe interessante ..

P.S. per ora ho solo visto la nuova (bellissima) pubblicità della Milram: "otto lattai per una ricotta".


cyclingnews citava un giornale tedesco, cui zabel ha rilasciato un'unica dichiarazione, piuttosto seccato: "ce l'ho scritto nel contratto".

Povero Zabel, allora!
Speriamo che il contratto possa essere rivisto, altrimenti, per questa stagione, Zabel sarebbe un talento sprecato.

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 01/04/2007 alle 20:02
Certo che grande considerrazione per i maggiormente esperti, Zabel non considerato in volata, Bettini poi non ATTESO da alcun compagno di squadra, tutti per Boonen, ok il puntare su uno giovane ma addirittura non dare alcun compagno a Bettini mi sembra un pò troppo e per giunta poi ha dovuto fare il gregario nella discesa del Poggio ma dai però.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/04/2007 alle 22:41
Originariamente inviato da ispanico

Certo che grande considerrazione per i maggiormente esperti, Zabel non considerato in volata, Bettini poi non ATTESO da alcun compagno di squadra, tutti per Boonen, ok il puntare su uno giovane ma addirittura non dare alcun compagno a Bettini mi sembra un pò troppo e per giunta poi ha dovuto fare il gregario nella discesa del Poggio ma dai però.


mi son sorpreso anch'io del mancato aiuto dato al campione del mondo.tantopiu' che quando si produceva nello sforzo per recuperare il gruppo in testa allo stesso c'era la QUick Step.non tirava alla morte,vero,ma non sembrava neanche che andasse a spasso

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/04/2007 alle 23:37
Originariamente inviato da ispanico

Certo che grande considerrazione per i maggiormente esperti, Zabel non considerato in volata, Bettini poi non ATTESO da alcun compagno di squadra, tutti per Boonen, ok il puntare su uno giovane ma addirittura non dare alcun compagno a Bettini mi sembra un pò troppo e per giunta poi ha dovuto fare il gregario nella discesa del Poggio ma dai però.


Visto che Petacchi non dava le garanzie degli altri anni, forse sarebbe stato opportuno provare a fare il buco su Zabel: anche fosse andato male Petacchi poteva sempre fare la sua volata.
Bettini era giusto che facesse il gregario giù dal Poggio altrimenti la corsa era persa, non era giusto che rimanesse senza compagni al fianco

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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  postato il 06/04/2007 alle 23:05
Scusate se riporto su 'sto thread, ma sapete dirmi a quanto era dato Oscar Freire vincente in Via Roma?

Grazie in anticipo.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 06/04/2007 alle 23:10
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Scusate se riporto su 'sto thread, ma sapete dirmi a quanto era dato Oscar Freire vincente in Via Roma?

Grazie in anticipo.


Certo che lo so... ehmmm

23/03/2007 13.24 Singola Milano - San Remo 2007 (Vincitore) Freire Freire 5.00 8.50 42.50

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/04/2007 alle 23:15
ho trovato queste quote per la Sanremo

Ciclista
Quota

Petacchi Alessandro
7,00

Boonen Tom
7,00

Freire Gomez Oscar
8,00

Bennati Daniele
10

Bettini Paolo
10

Mc Ewen Robbie
12

Pozzato Filippo
12

Zabel Erik
16

Hushovd Thor
20

Ricco' Riccardo
20

Kirchen Kim
25

Schumacher Stefan
25

Napolitano Danilo
25

Paolini Luca
25

Sanchez Samuel
25

Rebellin Davide
33

Gasparotto Enrico
33

O' Grady Stuart
33

Schleck Frank
33

Pellizotti Franco
50

Gilbert Philippe
50

Cooke Baden
66

Altro
5,00

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 16/04/2007 alle 23:07
Originariamente inviato da maglianera

per completezza, ci sarebbe un terzo modo di scendere dal Turchino (oltre la discesa tradizionale e la strada delle giutte che abbiamo esaminato nelle pagine precedenti):subito dopo la galleria si gira a destra iniziando la strada del Faiallo; dopo circa 2 km, si prende una stradina stretta a sinistra. Prima scende normalmente, poi la discesa diventa ripidissima e va a finire nella frazione Fabbriche e quindi a Voltri. Però è ancora più stretta e ripida, anche se meno tortuosa, della strada delle Giutte. Per la Sanremo,sarebbe forse un po' troppo.
Poi c'è anche un secondo modo di salire sopra il Turchino da Masone: nel paese di Masone, invece di proseguire sulla salita tradizionale si sale nel paese alto, poi si prende uno stradino che porta alla Cappelletta di Masone, che è sostanzialmente sopra il Turchino.E' però uno stradino molto stretto, anche se tutto asfaltato, che ad un certo punto diventa un muro con pendenze intorno al 20%. Dalle Cappelletta di Masone,con circa 3 km di discesa si va a sbucare subito dopo la galleria del .Turchino

ho trovato pure la cartina con il muro della cappelletta di Masone. al km 3, dove c'è scritto bivio a DS, si tratterebbe di girare a sinistra per ridiscendere sul passo del turchino, subito dopo la galleria: il kmtraggio risulterebbe aumentato di nemmeno un paio di km

qui il link esatto: http://www.salite.ch/I/faiallo4.gif
ci sonopure 200 m di pavè!

 

[Modificato il 16/04/2007 alle 23:21 by Monsieur 40%]

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  postato il 19/10/2007 alle 10:31
Segnalo sopratutto a chi vive in zona che questa sera (Venerdi' 19)
a Masone presso il Cinema Opera Mon.Maccio' ore 21:00 ci sara'
la proiezione dei video
"La corsa del Sole" e "Milano-Sanremo 1922".

Presentera' Carlo Delfino (aka Delfo) autore del libro
"C'era una volta la Milano-Sanremo"

Titolo della serata: La Classicissima di primavera
100 anni di Milano-Sanremo

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 20/10/2007 alle 00:45
mi auto rimprovero.
L'ottimo relatore della serata Carlo Delfino non e' Delfo.
Chiedo scusa ad entrambi perche' ho fatto ingenuamente confusione
scusatemi ma, da belinone, ero convinto che esistesse un solo
Delfino autore di libri appassionato e "cameramen"
Scusate ancora entrambi per la confusione

 

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  postato il 20/10/2007 alle 00:53
ed ora dopo il cilicio un breve resoconto della serata.
Tante vecchie glorie locali! Anche se non sono un gran conoscitore
di alcuni ricordo il nome:
Massignan, che ho scoperto abitava(abita?) vicino a casa mia,
che ricordava come aveva domato il Gavia.
Gaggero, da Voltri, che ricordava quando andava incontro a
Coppi (nel periodo Sestrese) e poi si allenavano in riviera insieme.
E moltri altri di cui, mannaggia, non ricordo il nome ma comunque
gente che ha fatto da gregario a Coppi e Bartali.
La serata e' stata organizzata molto bene e agli organizzatori
va un caloroso

 

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