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Autore: Oggetto: Milano-Sanremo 2007 (24 marzo)

Livello Gianni Bugno




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  postato il 25/03/2007 alle 19:53
La Galleria e del 1872, anno di costruzione della carrozzabile del turchino.
Pare che l'ingegnere responsabile dei calcoli l'avesse sbagliata, tanto che, prima degli ultimi lavori di consolidamento, si vedeva bene un primo consoliddamento che da un arco molto piu' largo, la riduceva di un buon metro di larghezza.
Lo stesso ingegnere sbaglio i calcoli anche del Santuario polceverasco di Coronata, e , sempre pare, si suicido' dal suo campanile..

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2007 alle 20:11
mi baso sui ricordi di ieri ma....

.....Gilbert ha sì provato a scattare per primo, ma quando si è alzato sui pedali ha preso 10 metri al massimo sul gruppetto: è stato lì che riccò l'ha passato a bordo strada e ha iniziato quella progressione (più che uno scatto, una progressione) che ha stroncato gli altri 4.
Dopodichè, se non ricordo male, fino in cima al poggio ha tirato riccò, "lussandosi" il gomito nel chiedere cambi. Non discuto la lealtà di Gilbert, presumo che sul poggio fosse al gancio e dopotutto la discesa l'hanno fatta regolare loro due (e lì mi è sembrato leggermente più sicuro il belga), ma la differenza tra il modenese e Gilbert sul poggio si è vista tutta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2007 alle 20:18
La strada di Giutte, citata da gru-nt è questa
(fonte:www.salite.ch)

E' da molti anni che non la percorro , ma se è rimasta quella che ricordo, concordo con gru-nt


 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 25/03/2007 alle 20:19
e' tutta asfaltata, ma e' quella...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2007 alle 20:19
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

mi baso sui ricordi di ieri ma....

.....Gilbert ha sì provato a scattare per primo, ma quando si è alzato sui pedali ha preso 10 metri al massimo sul gruppetto: è stato lì che riccò l'ha passato a bordo strada e ha iniziato quella progressione (più che uno scatto, una progressione) che ha stroncato gli altri 4.
Dopodichè, se non ricordo male, fino in cima al poggio ha tirato riccò, "lussandosi" il gomito nel chiedere cambi. Non discuto la lealtà di Gilbert, presumo che sul poggio fosse al gancio e dopotutto la discesa l'hanno fatta regolare loro due (e lì mi è sembrato leggermente più sicuro il belga), ma la differenza tra il modenese e Gilbert sul poggio si è vista tutta.


sì, sul poggio era riccò il più forte, ma il suo attacco (quello passando a bordo strada) è stato fatto quando erano rimasti in 3. quello prima è stato fatto da gilbert o da kessler (l'inquadratura era dalla moto che però stava dietro popovych e compagnia, quindi non si capiva bene). solo di questo si discuteva.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2007 alle 20:41
diciamo che il primissimo scatto, cioè quello che ha portato fuori i 6, è stato di Kessler. Poi Gilbert ha provato ad uscire ma non stava facendo la differenza, a lui si è accodato subito riccò che ha proseguito nella progressione, con il belga subito dietro.

Sì, a tutti gli effetti riccò ha fatto la differenza ma l'onere di portare via il gruppetto se l'è accollato Kessler.

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/03/2007 alle 20:48
Se fosse possibile risistemare le strade sarebbe bello. Certo che però se i rischi per i corrdori in discesa sono troppo alti allora è meglio non affrontarla. Comunque la scoperta di nuove asperità è un qualche cosa sempre di molto affascinante

 

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 25/03/2007 alle 21:13
Probabilmente un altro muro, che spezzi il gruppo in modo piu' deciso, tra Cipressa e Poggio , oppure sostituente la Cipressa, per motivi di troppi Km, potrebbe cambiare un poco le cose, segando via un altro pezzo di rettilineo da "rimorchio"...
L'arrivo alla Nuova stazione, invece sicuramente , rimetterebbe a posto le cose..

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/03/2007 alle 21:46
Originariamente inviato da cancel58

La strada di Giutte, citata da gru-nt è questa
(fonte:www.salite.ch)

E' da molti anni che non la percorro , ma se è rimasta quella che ricordo, concordo con gru-nt




Ma non ho capito una cosa, questa è la salita della corsa, oppure vi è l'aggiunta dei chilometri citati da Auro dei quali stimo parlando in questi ultimi post, se è così da dove iniziano rispetto al tunnel?

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/03/2007 alle 21:51
E questa invece che strada è?

http://www.salite.ch/6000/6039.gif

http://www.salite.ch/faiallo5

 

[Modificato il 25/03/2007 alle 22:16 by Andrea_Web]

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/03/2007 alle 21:55
Scusate ho sbagliato qualche cosa nell'inserimento dell'imagine, non sono riuscito a rimpicciolirla sono le prime volte che inserisco foto. Se qualcuno può darmi consigli in merito, cioè come far uscire foto formato "normale" ne sarei lieto!

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 25/03/2007 alle 22:13
E se invece si provasse a spostare l'arrivo in Via A. Volta? Ci sarebbe sicuramente la rotonda di mezzo, che non è mai una bella cosa, ma si potrebbe portare il traguardo a 150-200 metri dall'inizio di Via Francia, in modo che si chiuda la strada a quell'altezza, i corridori possano poi svicolare sulla sinistra, imboccando Via Missaglia per raggiungere quella piazza dietro la stazione degli autobus dove potrebbero invece arrivare le ammiraglie, dopo aver imboccato Corso Garibaldi dalla precedentemente citata rotonda.
Probabilmente sul piazzale potrebbero parcheggiarci perfino parte degli autobus, e l'Ariston è li dietro...

( http://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&q=san+remo&layer=&ie=
UTF8&z=17&ll=43.820626,7.780917&spn=0.003716,0.013561&om=1 )

(Link in due righe perchè spaginava il thread. By Andrea_Web

 

[Modificato il 25/03/2007 alle 22:17 by Andrea_Web]

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Web: http://www.free-os.it/blog/ Status:

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2007 alle 22:25
Per me, lo ripeterò alla noia, modificando il percorso si da solo ragione e via libera a quegli atleti velocisti che improvvisamente si trovano a fare le salite come se fossero pianura... io sono anni che lo dico, specie quando Boonen ha vinto a Madrid, sono convinto che il doping esiste in certi atleti che vincono classiche e mondiali, ma magari non fa così scalpore come uno che vince il tour...

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 25/03/2007 alle 22:33
Originariamente inviato da ispanico

Originariamente inviato da cancel58

La strada di Giutte, citata da gru-nt è questa
(fonte:www.salite.ch)

E' da molti anni che non la percorro , ma se è rimasta quella che ricordo, concordo con gru-nt




Ma non ho capito una cosa, questa è la salita della corsa, oppure vi è l'aggiunta dei chilometri citati da Auro dei quali stimo parlando in questi ultimi post, se è così da dove iniziano rispetto al tunnel?

la strada che passa sopra la galleria c'è ed è tutta asfaltata, anche se più stretta della ex statale. Comincia subito prima della galleria (svolta secca a destra) e non è molto più lunga della strada normale. Nella carta sopra va ovviamente letta da destra a sinistra. Ci sarebbe subito quasi un km (duro ma non durissimo) di salita in più, più qualche altro saliscendi. La discesa è molto tecnica, ma non più pericolosa di quelle che si affrontano al Fiandre o alla Wewelgem. Secondo me, con questo percorso si spezzerebbe il gruppo, che poi farebbe fatica a ricompattarsi in riviera e questa fatica poi peserebbe sulle gambe nel finale. In sostanza la corsa sarebbe un poco più selettiva, snza bisogno di stravolgimenti. L'avevo proposta qualche anno fa quando occorreva una soluzione alternativa al turchino (poi hanno scelto il Bric berton). Avevo scritto a Castellano, alla gazzetta e a Neri di BS, ma, ovviamente, nessuno mi ha minimamente risposto.

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 25/03/2007 alle 22:39
per quest'anno, complimenti anche a Sella e Brutt, che, ripresi sui capi dopo la lunga fuga, no si sono ritirati ma sono arrivati al traguardo, e neppure tra gli ultimi.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 25/03/2007 alle 23:12
Originariamente inviato da maglianera

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Originariamente inviato da cancel58

La strada di Giutte, citata da gru-nt è questa
(fonte:www.salite.ch)

E' da molti anni che non la percorro , ma se è rimasta quella che ricordo, concordo con gru-nt




Ma non ho capito una cosa, questa è la salita della corsa, oppure vi è l'aggiunta dei chilometri citati da Auro dei quali stimo parlando in questi ultimi post, se è così da dove iniziano rispetto al tunnel?

la strada che passa sopra la galleria c'è ed è tutta asfaltata, anche se più stretta della ex statale. Comincia subito prima della galleria (svolta secca a destra) e non è molto più lunga della strada normale. Nella carta sopra va ovviamente letta da destra a sinistra. Ci sarebbe subito quasi un km (duro ma non durissimo) di salita in più, più qualche altro saliscendi. La discesa è molto tecnica, ma non più pericolosa di quelle che si affrontano al Fiandre o alla Wewelgem. Secondo me, con questo percorso si spezzerebbe il gruppo, che poi farebbe fatica a ricompattarsi in riviera e questa fatica poi peserebbe sulle gambe nel finale. In sostanza la corsa sarebbe un poco più selettiva, snza bisogno di stravolgimenti. L'avevo proposta qualche anno fa quando occorreva una soluzione alternativa al turchino (poi hanno scelto il Bric berton). Avevo scritto a Castellano, alla gazzetta e a Neri di BS, ma, ovviamente, nessuno mi ha minimamente risposto.



Tu riprova, ma ricapitolando, quella dell'immagine è la salita che si affronta di solito in corsa (in questi ultimi anni naturalmente) mentre l'inizio del tratto duro del quale stiamo parlando inizia dal tunnel (a destra della cartina). Ed il passo di faiallo cosa è (per i dettagli della salita clicca nel link)?


http://www.salite.ch/6000/6039.gif

(la fonte è sempre www.salite.ch)

 

[Modificato il 25/03/2007 alle 23:18 by ispanico]

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 25/03/2007 alle 23:55
Il passo del Faiallo comincia dal lato mare della galleria in direzione di Savona..praticamente , dopo 35 km si arriva di li albivio del bric berton..praticamente si arriverebbe sopra savona riportandosi poi su voltri..Allungando di parecchio il tutto.(E' stato percorso dal Giro la prima volta nel quale si fece il Monte Beigua arrivando a Varazze. Vinse , mi pare, Axel MercKx)

LA strada delle Giutte ha due Caveat..il primo e' legato alla svolta secca con immediata salita dura a venti metri dall'imbocco del tunnel ..Poi la discesa e' molto molto tecnica..ma e' anche sicuramente MOLTO piu' lunga di quella delle classiche del nord..si scende da 590 metri di quota sino ai 100 di Fondocrosa (La strada torna su quella del Turchino laddove si incontra il fiume che segue la provinciale fino alla foce a Voltri). Gli ultimi 5 km , fino al santuario dell'Acquasanta sono tutti veri e propri cavatappi, piu' che tornanti e la sede stradale consente si e no il passaggio di un 'auto e una moto..

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 26/03/2007 alle 01:02
La Sanremo è una corsa cerebrale, su questo presupposto insistono i cromosomi del suo fascino odierno. Poi ci possono essere edizioni più particolari, ma che tutto si giochi sulla base della resistenza alla velocità, è scontato. Ed anche sui tentativi di rompere l’incantesimo del gruppo folto che si gioca il successo, vanno lette queste essenzialità. L’edizione dei cento anni, l’ha dimostrato, ma vi giungerò dopo.

Sul percorso.
Il motivo principale sul quale s’è poggiata la realtà di manna per i velocisti, sta solo in parte sul tracciato. L’evoluzione dei tempi e delle “benzine”, han fatto del Poggio una rampetta e della Cipressa un’autostrada al 4% di pendenza media. Non ci possono essere le variabili sassose del pavé, ed è la distanza colei che più di ogni altra può giocare selezione, ma per viverla compiutamente, è necessario vedere le squadre che non hanno velocisti (da treno o di classe non ha importanza), impostare diversamente l’economia di tutta la corsa, rendendola il meno possibile uniforme al trend che piace a chi fa da locomotiva per una ruota veloce. In altre parole, non ci deve essere respiro, ed è necessario imporre tentativi di fuga continuativi, con qualche buona pedina fin da subito. E’ poi importante rendere durissima la Cipressa, sacrificando qualche singolo allo scatto ripetuto, come se il traguardo fosse in cima e qualche altro, al contropiede nella fase calda, che sta a cinque sei chilometri prima del Poggio. Infine, il chiamato all’attacco sull’ultima rampa, perché in grado di dribblare il volatone, non deve voltarsi e manco cercare alleati. Questi, semmai, si vedranno in quei circa 3 km che rimangono fra la fine della discesa e l’arrivo.
Cercare altre salite tipo Poggio da inserire, non so fino a che punto possano cambiare le risultanze, se non sarà l’intero atteggiamento di corsa, a modificarsi. I velocisti sono una variabile di chi corre in bicicletta, ed è giusto che vi siano traguardi guadagnabili anche per loro, senza dimenticare che anche su altri settori del ciclismo, l’uniformità schiavistica verso certe dottrine, ha partorito particolari monotonie (ad esempio su molte salite), dove solo i super potevano rompere incantesimi fino ad urlare accostamenti o ritorni ad un ciclismo lontano, ed ormai dimenticato.
Se si vuole una Sanremo diversa, azionando solo sul progetto, quindi sul percorso, non basta un inserimento, ma è obbligatorio modificare l’intero palinsesto, ed è impossibile farlo mantenendo partenza ed arrivo attuali. Se si vuole entrare di più sulle asperità dell’Appennino, non si potrà partire da Milano, altrimenti si supererebbero i trecento chilometri di una quindicina, mentre se si vuole accorciare le gambe ai velocisti, mantenendo l’attuale assetto, non resta che il realistico e ben più possibile arrivo, sul primo rettilineo utile dopo la discesa del Poggio. Mi pare questa l’unica soluzione di fronte al crescente numero di chi storce il naso per i ripetuti volatoni.
A me, sinceramente, convince anche l’attuale versione, come corsa cerebrale appunto, ove anche il più piccolo errore costa caro. In fondo anche questo è ciclismo, magari meno piacevole, ma pur sempre rappresentazione agonistica.
E poi chi l’ha detto….. che è impossibile evitare lo sprint grosso?
I margini sono risicati, ma ci sono e se non sempre ci sono campioni in grado di coglierli o ammiraglie capaci di prepararli con dovizia nel mosaico della propria equipe, la colpa non va addossata (a prescindere?) agli organizzatori.

Sulle risultanze di sabato che danno anche qualche risposta ai temi citati…..

Premetto che ho visto la Sanremo solo da cinque chilometri prima della Cipressa e mi sono subito assentato per il rugby del figlio, subito dopo il rush vincente di Freire.

Mi hanno deluso, e non poco, Bennati e Pozzato. Non aggiungo altro, a quanto presumibilmente scritto sul thread.

Mi ha deluso meno Petacchi, perché ero convinto non fosse competitivo come negli ultimi due anni, sia per l’infortunio, che per la primavera in più che comincia a pesare, specie su un corridore la cui tenuta alla grande distanza, non è mai stata un pezzo forte. Ha sbagliato in maniera visibile nelle proporzioni, per come s’è piantato, ma l’errore più grave l’aveva commesso prima, nel non lasciare che la sua bella squadra (bravissimi, anche se una tirata d’orecchi la merita Ongarato per come, incitando il Peta, abbia rischiato di far ruzzolare qualcuno, fino a danneggiare visibilmente Davis), lavorasse per Zabel, sempre grandioso e meritevole di inchino. Lo dico nella convinzione che Petacchi avesse capito, già a due chilometri dallo striscione d’arrivo, di non essere vincente, ed avrebbe fatto bene a spendere le sue cartucce rimanenti, come componente del treno per Zabel, un compagno verso il quale, alla lunga, sta accumulando troppi debiti. L’infortunio subito, ha fatto perdere qualcosa allo spezzino, che si deve inventare nuovi ruoli, per finire degnamente la carriera. Spero di sbagliarmi, ma lo vedo ancora vincente, su qualche tappa breve dei GT, ma non più sui grandi traguardi a meno che non sposti il suo ancor forte patrimonio velocistico, su altri ruoli ed altri atteggiamenti in corsa.

Bettini è stato degno della maglia che porta, come sempre del resto, anche quando non la portava. E’ l’uomo che trionfa di fronte alle traversie. Sta bene in quanto a forma e sarà protagonista al nord. Per la Sanremo….Chapeau!

Boonen ha deluso. Non conta tenere bene in salita, con brillantezza e posizioni che si poteva risparmiare, visto che non è tipo da staccare gli altri sul Poggio, se poi, come lo scorso anno (dove a salvare la banda Lefevere fu Pozzato), giunge in viale Roma, con cartucce non di prima qualità. Se Petacchi non avesse sacrificato Zabel, il belga non sarebbe giunto nemmeno sul gradino più basso del podio. Non è proprio detto che vinca una Sanremo, anche se viene giudicato velocista. Si può rifare al nord, anche se va più piano del 2006 e c’è un Bettini da ripagare.

McEwen ha fatto il suo lavoro bene, ma ha pagato quello che non è facile rammendare, anche per un atleta intelligente e scaltro come lui: il fondo.

Davis è stato sorprendente? Mah …per ora possiam dire così, ma il ragazzo c’è e lo vedremo ancora, perché ha la stoffa di chi possiede altro, rispetto agli isolati sorprendenti di giornata.

Gilbert è un bel corridore, davvero. Vede la corsa, ha coraggio, ed è in evoluzione. Sabato è stato molto bravo e sono sicuro che sarà protagonista al nord, sulle strade di casa.

Pelizzotti merita un applauso per come ha corso. Se mantiene questa forma, adesso che s’è convinto di non essere uno da GT, perché checchè ne dica il Bulba, va troppo piano in salita, può colpire su una gara di pregio, partendo dal ruolo che più gli di addice: l’outsider.

Popovich me lo aspettavo, eccome! L’avevo detto a Mario Casaldi venerdì. Il suo ruolo alla Discovery è chiuso per i GT, ma può essere un evidente da corse di un giorno, a patto che impari a correre. Già, perché sabato, tutto quello che ha speso prima, lo doveva riservare al Poggio, dove allo scollinamento, avrebbe fatto seguito una discesa in cui le sue qualità su questa variabile, potevano risultare davvero una lama sulla corsa. Avesse attaccato sull’ultima asperità con la freschezza necessaria, probabilmente la Sanremo se la sarebbero giocata lui, Riccò e Gilbert allo sprint. Come dire: se certi corridori fossero capaci di concepire, a loro vantaggio, il punto cardine della corsa, vivendolo nel pieno delle loro qualità e senza errori, la classicissima finirebbe agli sprinter, al ritmo di una su tre, anche sull’attuale percorso.

E qui vengo a Riccò, di cui ho già lungamente parlato e verso il quale ho riconosciuto talento e buone, quanto meritate, parole. Contenuti che sono giustamente da esaltare, dopo il mantenimento di una promessa che l’aveva eletto a sbruffone. Quando un corridore ha personalità (Riccò ne ha da vendere) e dichiara prima quello che intende fare, significa che ha palle. Quelle che non ha qualcun altro di cui, senza fare nomi, in tanti capiscono generalità. Bene, dopo queste basilari premesse, non posso non evidenziare gli errori di gioventù che ha compiuto sul Poggio. Sono altresì sicuro che il ragazzo, guardando il filmato e consapevole di ciò che provava in quei momenti, intelligente com’è, raccoglierà le mie parole come le conclusioni a cui era già giunto da solo. L’attacco di Kessler, che ha scremato il gruppo, portando in avanti un gruppetto con lui dentro, doveva essere il suo, perché il punto scelto dal tedesco, era quello ove era possibile fare il buco maggiore. Riccardo s’è poi collocato in una posizione dalla quale non ha potuto rispondere subito al contrattacco di Gilbert, in quanto un po’ imbottigliato. Riportatosi su Gilbert è partito a sua volta, ma ha perso tempo a voltarsi, sperando in cambi improponibili, allargando i gomiti come se non sapesse che fare, quando invece doveva dare tutto. Sarebbe poi spettato al belga o a chi per lui riprenderlo. Chi vuole vincere la Sanremo evitando il gruppone, non deve pensare ad un eventuale sprint a ranghi ridottissimi, ma a dare il massimo su quelle pendenze non trascendentali, come fosse il gesto di un finisseur uscito in pianura negli ultimi cinque chilometri. Tra l’altro, deve ben sapere che chi insegue, se ha una composizione di due unità al massimo, non può sviluppare sulla strada che sale un risparmio di fatica attraverso i cambi, perché sulle asperità i cambi contano meno e perché sempre o quasi, non vale chi ha attaccato e si trova. Chi insegue, insomma, fa la stessa fatica di chi è davanti e solo chi spreme gregari e sta coperto in un gruppo abbastanza folto risparmia, ma queste figure, alla Sanremo, sono quelli che hanno nello sprint l’arma migliore. Riccò, pur attaccando in ritardo rispetto al punto migliore ed a ciò possedeva il suo motore, doveva tirare dritto, senza voltarsi. Così facendo, avrebbe scollinato con qualche secondo di vantaggio sul belga e, soprattutto, una quindicina abbondante sul gruppo. In discesa, dando tutto, forse sarebbe stato raggiunto ugualmente da Gilbert e poi, i due, con cambi regolari, sarebbero rimasti in testa, sicuramente, fino ad almeno 500 metri dal traguardo. Avrebbero perso ugualmente, ma quella era la strada migliore per fare il massimo. Se poi Riccardo avesse attaccato dove è partito Kessler, o avesse trovato nell’ascesa gli acuti migliori di Popovich, ora saremmo qui a commentare un successo diverso….Riccò lo sa e lo ha capito, ne sono certo. Ne farà tesoro per il prossimo anno. Merita comunque un applausone con tanto di inchino.

Infine, massimo onore al vincitore Oscar Freire, che s’è portato a casa la seconda Sanremo, pur correndo praticamente senza squadra e dimostrando, ancora una volta, di essere un grande campione.
All’uopo, riporto quello che scrissi su di lui, in altro thread, il 24 febbraio scorso….

Oscar Freire è un corridore, dopotutto, ancora sottovalutato, nonostante un curriculum da brividi.
Come dice il grande Jan, quando sta bene, assomiglia a Godefroot, ed è un gran complimento, anche se per molti, il belga è conosciuto come uomo d’ammiraglia, mentre della sua carriera sulla bicicletta si sa poco. Aveva un naso schiacciato ed il volto da pugile, su cui gli occhi azzurri davano una nota aggraziante e confondente le acutezze feline. Solo così poteva emergere, visto che ha vissuto nell’era di un certo…. Eddy Merckx.
Rispetto a Walter, Freire, per me, è più veloce ed è sicuramente più forte in salita, ma non avendo un fisico gladiatorio (anzi potremmo dire che la sua schiena è attaccata con gli spilli), gli è molto inferiore nelle azioni a lunga gittata e nella fantasia. Ha comunque ragione lui a non osare, visto che negli ultimi chilometri, sbaglia poco o quasi mai. Nel ciclismo di un tempo, Oscar avrebbe patito assai questa sua pecca, ed anche in buone condizioni fisiche, avrebbe dovuto essere supportato dalla forma per essere vincente, mentre oggi gli basta….stare bene. Solo Bettini, nelle sue anomalie grandiose, è da considerarsi più affidabile dello spagnolo nelle classiche. I tre mondiali dello spagnolo la dicono lunga sulle sue qualità….e non è finita. D’altronde, se Armstrong è diventato il primatista dei Tour, c’è da scommettere che il primato dei mondiali, entro il 2010, finirà sulle spalle dell’ispanico di Torrelavaga, tanto più se i circuiti iridati di qui a quella data, si dimostreranno un tantino più cruenti di quello che si può desumere dalla carta. Ho ancora davanti agli occhi la progressione di Freire sull’ultimo passaggio sulla salita di Torricelle, nel secondo successo iridato a Verona: impressionante! Basso a tutta e Freire che lo rintuzzò come se avesse ancora in serbatoio il 50% della forza. Lì, mentre passavano sulla cima, dissi a mio fratello che era come davanti al video: “ Chi lo batte quello lì”. Ed infatti era fin troppo facile pronosticarlo ancora una volta arcobaleno.
E poi, ragazzi, lo spagnolo, è intelligente come pochi.
So bene che le sue assenze continuano a stuzzicare gli occhi critici e sospettosi di tanti, ma conoscendo le sue condizioni come reali e non legate a spinte preparazioni di altro scopo, mi limito alla constatazione “del tutti” e ribadisco la famosa esclamazione di Marco Grassi: “Embè!”
Anzi, ce ne fossero dei talenti come Freire…..
E per chi ama le conte degli albi d’oro: nessuno spagnolo nella storia, è stato più forte di Oscar nelle grandi corse di un giorno, nemmeno il semileggendario e più completo Miguel Poblet, un cacciatore di tappe con due Sanremo all’attivo che se corresse oggi, potrebbe vincere un GT…..


……Come dire…..….quando sta bene, Oscar Freire, finisce quasi sempre per vincere…..

 

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  postato il 26/03/2007 alle 01:47
Mesty, perdonami, ma io ho visto Kessler scattare sul Poggio, Gilbert e Riccò seguire il tedesco, poi il belga provare un timidissimo tentativo e venir quasi sverniciato dall'emiliano, sulla sinistra.

E poi ho visto Gilbert al gancio, fino allo scollinamento sarà stato al massimo accanto a Riccò, (quasi?) mai davanti.

Ovvio che le pagelle sono un gioco, ma io valuto per ciò che vedo. Poi, se ho visto male (prima o poi la rivedrò) posso chiedere anche scusa.

Ad esempio mi concedo il beneficio del dubbio di aver messo un voto troppo alto - facendomi ingannare dal podio - a Boonen; anche perché in effetti, il voto non coincide molto col giudizio.

Un abbraccio.

 

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  postato il 26/03/2007 alle 02:02
A parte che avete tutti le fette di salame sugli occhi...
quello che si e' spostato e ha incitato il Peta era VELO dico e VELO MARCO RIPETO
E non gha ostacolato nessuno...rivedetevela.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 26/03/2007 alle 02:37
Originariamente inviato da arcipen

A parte che avete tutti le fette di salame sugli occhi...
quello che si e' spostato e ha incitato il Peta era VELO dico e VELO MARCO RIPETO
E non gha ostacolato nessuno...rivedetevela.


Per quanto mi riguarda, ho visto solo l'immagine della volata (ed una volta sola) attraverso la classica telecamera fissa, posta dietro il traguardo e mi pareva Ongarato. Se era Velo, e non ho motivi per dire il contrario, la sostanza non cambia: quel gesto ha sicuramente infastidito (sarei curioso di vedere le immagini dall'alto), ed era potenzialmente pericoloso. Simili comportamenti, sono innocui lontano dal vivo della volata e la posizioni di Velo, non lo era.
Aggiungo che i treni, stanno sempre più diventando la variabile più brutta del ciclismo pedalato, ed anche se appaiono indispensabili per il prodotto finale, hanno assai peggiorato l'emozione di uno sprint, nonché confuso le entità dei valori velocistici sulla strada.

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 08:26
Eh sì, l'unica variante di percorso che può cambiare, almeno in parte, un esito pressochè scontato è l'arrivo in Corso Cavallotti.
I problemi logistici non sono insormontabili. Le ammiraglie possono o tagliare il Poggio o fermarsi in cima, tanto che assistenza possono dare in discesa in relazione al risultato ?
Con l'arrivo in Corso Cavallotti quest'anno se la giocavano Riccò e Gilbert. O forse Freire faceva uno sforzo maggiore sul Poggio e non si faceva staccare. In ogni caso c'era da leccarsi i baffi.

 

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nino58

 
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Livello Gand-Wevelvem




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  postato il 26/03/2007 alle 08:35
Originariamente inviato da gru-nt

io continuo a dire che arrivare al Corso Cavallotti, ovvero un km e mezzo prima di via Roma, davanti al comune e dove arrivava la corsa negli anni '80, dovrebbe impedire la gran parte dei ricongiungimenti..e consentire al Poggio di essere piu0 che sufficente.
Salite a 100 km dal traguardo servono solo a far andare il gruppo ad andatura Kobram..



...sono sempre stato dell'opinione ke sono i corridori a fare la corsa, non il percorso...basta guardare le vittorie di Freire Pozzato e altre...
In riferimento al commento "tecnico di bulbarelli":dopo 280km di fatica non si puo' permettere di criticare i corridori come Zabel e Petacchi, in quanto lui stesso non e' stato un atleta, e non conosce niente di questo sport, dei sacrifici ke comporta. ....e' bene ke vada a commentare il biliardo.....

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 26/03/2007 alle 08:46
Riccò ha fatto sicuramente un gesto atletico meraviglioso, facendo ricredere quelli che come me l'avevano tacciato di sbruffoneria, ma - a voler cercare il pelo nell'uovo, benintesto - non avrebbe fatto bene a tenersi vicino almeno Kessler e Popovich? In 3-4 la storia poteva cambiare e lui di sicuro allo sprint sarebbe stato più veloce degli altri.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 08:58
Originariamente inviato da strongale

Riccò ha fatto sicuramente un gesto atletico meraviglioso, facendo ricredere quelli che come me l'avevano tacciato di sbruffoneria, ma - a voler cercare il pelo nell'uovo, benintesto - non avrebbe fatto bene a tenersi vicino almeno Kessler e Popovich? In 3-4 la storia poteva cambiare e lui di sicuro allo sprint sarebbe stato più veloce degli altri.


se allo sprint avrebbe vinto su un gruppetto di 3-4 corridori non si sa...
ricordiamo che gilbert è uno veloce. poi forse riccò ne aveva di più, e si è visto, e avrebbe vinto una volata ristretta...chissà.
qui siamo nel campo della fantasia ormai

sul fatto che sarebbe stato più facile arrivare in via roma se insieme a lui ci fossero stati almeno un paio di atleti in più è indubbio. lo dice lo stesso modenese qui http://www.cicloweb.it/art745.html


per quanto riguarda la polemica sul percorso e sugli arrivi in volata, io concordo con freire che dice che la sanremo è la sanremo perchè questo ormai è il suo percorso. ormai la corsa è così. cambiare il percorso la snaturerebbe. non sarebbe più la stessa corsa. e se finisce in volata, apprezzeremo una volata, che è sempre un bel gesto atletico nel ciclismo. se poi tutti gli sprint in via roma sono come quello di sabato...i più forti eran tutti lì. è stata una volata con una compagnia di attori di primissima scelta, i migliori.
di corse in cui si arriva (quasi) sicuramente da soli ce ne sono, e quella è la loro natura. la sanremo è così. magari arriva sempre in volata, ma l'incertezza rimane fino all'ultimo, e ogni tanto qualcuno ci riesce a fregare il gruppo.

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 09:04
concordo con te caro Euge, io l'unica "modifica" che apporterei sarebbe un arrivo alternato tra Via Roma e via Cavallotti...che ne so arrivare per due anni in via Roma e per i due seguenti in corso cavallotti...così il percorso rimarrebbe immutato ma la corsa potrebbe cambiare

 

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A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 09:06
Fondamentalmente concordo con Euge.
Pur non essendo un profondo amante della Sanremo, va detto che tiene sulle spine fino all'ultimo metro, in un crescendo di intensità.
Qualcuno l'ha definita un thriller, e in effetti "l'assassino" viene scoperto solo a fettuccia superata. L'unica modifica plausibile sarebbe accorciare il tratto dalla cima del poggio all'arrivo, favorendo attacchi come quelli di riccò-gilbert sabato.
Cercare altre salite al 4/5% di media, che verrebbero spianate ugualmente ai 35 km/h, non cambierebbe nulla: si andrebbe in volata ugualmente, con la differenza di una stanchezza ulteriore, ma sempre di volata si tratterebbe.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 10:47
Originariamente inviato da EugeRambler
sul fatto che sarebbe stato più facile arrivare in via roma se insieme a lui ci fossero stati almeno un paio di atleti in più è indubbio. lo dice lo stesso modenese qui http://www.cicloweb.it/art745.html


certo, se i due atleti in più avessero collaborato e non avessero fatto i furbi.
Ma è così scontato che tutti avrebbero dato cambi regolari, e nessuno si sarebbe messo a scattare per anticipare lo sprint?
Mi sembra la storia della botte piena e la moglie ubriaca.

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 26/03/2007 alle 11:45
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da EugeRambler
sul fatto che sarebbe stato più facile arrivare in via roma se insieme a lui ci fossero stati almeno un paio di atleti in più è indubbio. lo dice lo stesso modenese qui http://www.cicloweb.it/art745.html


certo, se i due atleti in più avessero collaborato e non avessero fatto i furbi.
Ma è così scontato che tutti avrebbero dato cambi regolari, e nessuno si sarebbe messo a scattare per anticipare lo sprint?
...

Giusta osservazione, non hai mica tutti i torti.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 13:15
Io ,caro Morris e cari tutti, mi auguro che la Sanremo non venga toccata. Mi piace troppo la citazione di Mc Ewen... "E' la corsa più facile ma è la più difficile da vincere"... Macchè Castellaro, Pompeiana, appennini... No no ..la Sanremo è questa e spero non la si tocchi perchè è bella e avvincente fino alla fine e se poi finisce in volata amen... Qualcuno mi ha mandato un mp dicendo che così gli organizzatori mancano di rispetto alla storia della corsa... e se invece la mancanza di rispetto alla corsa nascesse da un cambiamento radicale? Forse cambiando l'arrivo qualcosa potrebbe essere diverso. Certo, dall'ingresso sull'Aurelia un conto è il chilometro che mancava dal 1986 al 1993, un conto sono i 2 km erotti di adesso... Si è parlato di Corso Cavallotti, si parla di Via Volta, ma Sanremo è una città logisticamente 'difficile'... Corso Cavallotti; nel 1993 fu un budello e provocò tanti di quei problemi al trafico che fu il comune in accordo con Castellano a decidere di tornare in Via Roma... Via Volta; ok..ma quella rotonda a meno di un km proprio è bruttina e poi le ammiraglie dove deviano??... Si era anche parlato di fare l'arrivo sul Poggio o a Sanremo alta, o addirittura di portarlo sul Lungo Mare dopo due rotonde, spartitraffici e sottopassaggi "Roba da suicidio" mi ha detto uno di Rcs,,, Sarebbe brutto secondo me... Insomma lasciamo tutto come è... la Sanremo è bella così..se Sanremo è Sanremo ..."La Sanremo è la Sanremo"

 

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www.vcoazzurratv.it
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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 26/03/2007 alle 14:06
Originariamente inviato da Cascata del Toce

Io ,caro Morris e cari tutti, mi auguro che la Sanremo non venga toccata. Mi piace troppo la citazione di Mc Ewen... "E' la corsa più facile ma è la più difficile da vincere"... Macchè Castellaro, Pompeiana, appennini... No no ..la Sanremo è questa e spero non la si tocchi perchè è bella e avvincente fino alla fine e se poi finisce in volata amen... Qualcuno mi ha mandato un mp dicendo che così gli organizzatori mancano di rispetto alla storia della corsa... e se invece la mancanza di rispetto alla corsa nascesse da un cambiamento radicale? Forse cambiando l'arrivo qualcosa potrebbe essere diverso. Certo, dall'ingresso sull'Aurelia un conto è il chilometro che mancava dal 1986 al 1993, un conto sono i 2 km erotti di adesso... Si è parlato di Corso Cavallotti, si parla di Via Volta, ma Sanremo è una città logisticamente 'difficile'... Corso Cavallotti; nel 1993 fu un budello e provocò tanti di quei problemi al trafico che fu il comune in accordo con Castellano a decidere di tornare in Via Roma... Via Volta; ok..ma quella rotonda a meno di un km proprio è bruttina e poi le ammiraglie dove deviano??... Si era anche parlato di fare l'arrivo sul Poggio o a Sanremo alta, o addirittura di portarlo sul Lungo Mare dopo due rotonde, spartitraffici e sottopassaggi "Roba da suicidio" mi ha detto uno di Rcs,,, Sarebbe brutto secondo me... Insomma lasciamo tutto come è... la Sanremo è bella così..se Sanremo è Sanremo ..."La Sanremo è la Sanremo"


Caro Cascata, io sono sommaroamente daccordo con te, anche perchè in effetti, Bettini dimostro che anche su questo percorso il vincitore non scaturisce per forza da una volata, e lo stesso Pozzato l'anno scorso....
Solo una cosa potresti dire, se ti è possibile agli organizzatori della S. Remo:
Nel primo gruppo tutto ok, non c'è problema, ma dietro, si classificano molti corridori che non fanno il Poggio ma passano sotto, e questo è irrispettoso nei confronti di quei corridori, che pur avendo l'avorato all'inizio della corsa, le rendono onore ultimandola, sfiniti magari, ma senza trovare scorciatoie, come per esempio ( ne dico uno su tanti)uno che si chiama Dario e corre con una maglia rossa, quest'anno, non fa onore a nessuno un piazzamento rubato.
Insomma, se puoi parlarne con qualcuno, credo che un controllo all'imbocco del poggio, vada effettuato, e squalificati quelli che provano a fare i furbi.
Non è una polemica ovviamente, è solo un suggerimento per chi può avere dei contatti con giuria e organizzatori.. grazie

 

[Modificato il 26/03/2007 alle 14:21 by 53.11]


 
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Livello Parigi-Tours




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  postato il 26/03/2007 alle 14:26
Ok son cambiati i tempi , e la Sanremo rimane una corsa sempre affascinante ed eletrizzante ; però le vittorie di Freire o quelle di Zabel non avranno mai l'epica o il fascino delle 2 vittorie di Fignon ,
o delle pazze imprese di Bugno e Chiappucci o di Kelly che beffa Argentin.
Logisticamente permettendo , tornare a Corso Cavallotti sarebbe fantastico; la Sanremo non può essere ridotta a corsa di tattica, causa
15 squadre su 25 iscritte vogliono la volata, non rispecchia la storia
della classicissima.

 
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  postato il 26/03/2007 alle 14:47
Originariamente inviato da 53.11

Caro Cascata, io sono sommaroamente daccordo con te, anche perchè in effetti, Bettini dimostro che anche su questo percorso il vincitore non scaturisce per forza da una volata, e lo stesso Pozzato l'anno scorso....
Solo una cosa potresti dire, se ti è possibile agli organizzatori della S. Remo:
Nel primo gruppo tutto ok, non c'è problema, ma dietro, si classificano molti corridori che non fanno il Poggio ma passano sotto, e questo è irrispettoso nei confronti di quei corridori, che pur avendo l'avorato all'inizio della corsa, le rendono onore ultimandola, sfiniti magari, ma senza trovare scorciatoie, come per esempio ( ne dico uno su tanti)uno che si chiama Dario e corre con una maglia rossa, quest'anno, non fa onore a nessuno un piazzamento rubato.
Insomma, se puoi parlarne con qualcuno, credo che un controllo all'imbocco del poggio, vada effettuato, e squalificati quelli che provano a fare i furbi.
Non è una polemica ovviamente, è solo un suggerimento per chi può avere dei contatti con giuria e organizzatori.. grazie


A dire il vero proprio quest'anno almeno una quindicina sono stati squalificati proprio per questo motivo. Vuol dire quindi che un controllo c'è stato

 
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  postato il 26/03/2007 alle 15:24
Ma scusate, perché dite che un cambiamento di percorso snaturerebbe la Sanremo?

Forse che l'inserimento della Cipressa snaturò 75 anni di storia della Classicissima? Niente affatto, tanto che oggi noi (molti dei quali non hanno memoria della Sanremo pre-Cipressa) diamo per scontato che la "vera" Sanremo sia questa. Pensate un po' ai mille tradizionalisti di fronte alla decisione di Torriani nel 1982...

Vi ricordo sempre che ci sono state quasi più volate nell'ultimo decennio che nei 90 anni precedenti... Questo significa che stiamo rispettando la tradizione della corsa?
No, perché storicamente la Sanremo non è mai stata una corsa riservata ai velocisti, come invece è oggi (a parte rare eccezioni).
La Sanremo è stata una corsa vinta anche dai corridori testè citati da Spadino, i Bugno, i Chiappucci, i Fignon... senza risalire ai Coppi e ai Bartali...
Ce lo vedete oggi uno scalatore come Bartali che vince la Sanremo?

Ha perfettamente ragione Ciclgian: nel giro di pochi anni, così stanti le cose, vedremo un sempre maggior fuggi fuggi di grossi calibri dalla Classicissima. Perché io Valverde devo rischiare l'osso del collo per una corsa che molto difficilmente potrò vincere? E perché dovrei farlo io Cunego? Perché io Basso?
Corridori che puntano al Giro preferiranno evitare di presentarsi con 3mila km nelle gambe, per fare le comparse (rischiando di cadere), visto che chance non ne avrebbero; diverso sarebbe se il percorso permettesse loro di avere qualche possibilità anche senza 6mila km di allenamento a fine marzo.

Quindi, non siamo più tradizionalisti dei tradizionalisti... specie se questa tradizione non è poi tutta 'sta gran tradizione!
Altrimenti nell'arco di un lustro la Sanremo sarà come la Roubaix, e come non è mai stata: una corsa per specialisti, corsa solo da specialisti.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 15:26
Ragazzi, arrivo solo oggi e provo a dire la mia. Non ho letto tutti i post, per cui c'è caso che mi ripeta.

PETACCHI. Ma come fa Bulba a dare le colpe a Zabel??? Intanto Petacchi esce ai 180 mt e non ai 130-150 soliti. Poi come fa notare Carrefour de l'Arbre, esce a centro strada anzichè alla transenna dove era più riparato. Era così piantato che ci mette 50 mt a passare Zabel. Lo ha già detto ProfRoubiax se non sbaglio, ma va ribadito: se lo sprint lo faceva Zabel la Milram saliva sul podio e Petacchi saliva in reputazione.

BETTINI. Senza parole. Un cuore così e una prova da 9, viste le sue condizioni fisiche.

FREIRE. Andate a rivedere indietro. Giovedì avevo già detto che vinceva lui.

POZZATO, BENNATI, BOONEN, mamma mia che prova incolore.

RICCO'. Adesso scatta la crocifissione, lo so, ma permettetemi di dire che il modenese ha fatto sì una bella sparata, complimenti anche vista la sua età. E facciamo pure la tara del fatto che se assieme a lui e Gilbert ci fosse stata qualche persona in più (mi viene in mente Popovich) poteva finire come lo scorso anno. Però dai, non cerchiamo di dargli più meriti di quelli che ha... una bella uscita, un giovane promettente, ma Ballan lo scorso anno ha fatto un gesto atletico del tutto identico ma molto meno lodato.

RAI. E' vero, bella copertura. Ma il servizio sulle Sanremo del passato è lo stesso da almeno tre anni con piccoli ritocchi per ricomprendere l'ultima edizione. E la pubblicità all'imbocco della Cipressa se la potevano risparmiare, visti i 103 euro di canone che paghiamo. Bulbarelli se contasse fino a 10 prima di dire le sue castronerie su Zabel... non ho visto nè i tg della sera nè quelli di ieri per giudicare quanto l'evento è stato amplificato a posteriori.

IL PERCORSO. Chissà se Bulbarelli legge cicloweb, ma comunque ha ragione. Il percorso non va cambiato. Ma è bene che riportino l'arrivo in Corso Cavallotti. O dove gli pare, ma a non più di 1200-1500 metri dalla fine del Poggio, contro i 2.700 metri attuali.

LA CONDOTTA DI GARA DEI CORRIDORI. Questa Sanremo ci dimostra - se ce ne era ancora bisogno - della scarsa qualità di questa generazione di atleti da radiolina e rapportone. Questa era una Sanremo apertissima. Senza neanche un favorito secco o uno sprinter in forma smagliante. Era la Sanremo giusta per le imboscate, per fare corsa dura e tornare ad un arrivo solitario o ristretto. In più il tempo parzialmente brutto avrebbe potuto favorire il gioco duro.
Invece niente. Tutti attaccati all'auricolare ad aspettare che dalla macchina gli dicessero che era ora di andare. Non prima della Cipressa, ovvio. Ma quest'anno nemmeno lì qualcuno ci ha provato seriamente. Tutti ad aspettare il Poggio.
Che pena queste corse tutte giocate sull'attendismo sulla potenza e sulla semplice velocità per stare dentro al gruppo (con i danni che abbiamo visto, ma ne riparleremo), aspettando e sperando in una sola sparata che mal che vada permette una inquadratura agli sponsor. Che pena vedere corridori senza fantasie, che non sanno usare l'astuzia ma solo le gambe, che non sanno osare o rischiare e puntano tutto su una potenza che quando non c'è può essere compensata artificialmente.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 15:56
Frank perchè boonen ha fatto una prova incolore????? è arrivato terzo....
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 16:17
Originariamente inviato da simone89

Frank perchè boonen ha fatto una prova incolore????? è arrivato terzo....


Dicevano che poteva attaccare sul Poggio (anche se io non ci credevo) e non l'ha fatto... il suo sprint non è stato certo uno dei migliori della sua carriera... insomma mi aspettavo una prova più convincente.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 26/03/2007 alle 16:28
Originariamente inviato da Admin

Ma scusate, perché dite che un cambiamento di percorso snaturerebbe la Sanremo?

Forse che l'inserimento della Cipressa snaturò 75 anni di storia della Classicissima? Niente affatto, tanto che oggi noi (molti dei quali non hanno memoria della Sanremo pre-Cipressa) diamo per scontato che la "vera" Sanremo sia questa. Pensate un po' ai mille tradizionalisti di fronte alla decisione di Torriani nel 1982...

Vi ricordo sempre che ci sono state quasi più volate nell'ultimo decennio che nei 90 anni precedenti... Questo significa che stiamo rispettando la tradizione della corsa?
No, perché storicamente la Sanremo non è mai stata una corsa riservata ai velocisti, come invece è oggi (a parte rare eccezioni).
La Sanremo è stata una corsa vinta anche dai corridori testè citati da Spadino, i Bugno, i Chiappucci, i Fignon... senza risalire ai Coppi e ai Bartali...
Ce lo vedete oggi uno scalatore come Bartali che vince la Sanremo?

Ha perfettamente ragione Ciclgian: nel giro di pochi anni, così stanti le cose, vedremo un sempre maggior fuggi fuggi di grossi calibri dalla Classicissima. Perché io Valverde devo rischiare l'osso del collo per una corsa che molto difficilmente potrò vincere? E perché dovrei farlo io Cunego? Perché io Basso?
Corridori che puntano al Giro preferiranno evitare di presentarsi con 3mila km nelle gambe, per fare le comparse (rischiando di cadere), visto che chance non ne avrebbero; diverso sarebbe se il percorso permettesse loro di avere qualche possibilità anche senza 6mila km di allenamento a fine marzo.

Quindi, non siamo più tradizionalisti dei tradizionalisti... specie se questa tradizione non è poi tutta 'sta gran tradizione!
Altrimenti nell'arco di un lustro la Sanremo sarà come la Roubaix, e come non è mai stata: una corsa per specialisti, corsa solo da specialisti.


Marco, credo che tu abbia centrato la vera essenza del problema. Fra qualche hanno non verrà piu' nessuno a fare la Sanremo se non i velocisti delle gare di inizio stagione.

Andrebbe fatta qualche annotazione aggiuntiva su questi squadroni tutti infarciti di velocisti per cui, a conti fatti, tutti avrebbero ragione a tenere cucita la corsa in quanto tutti hanno almeno un velocista in casa. Che questi sia Freire o che sia Grillo, in definitiva, la giustificazione vale per tutti. Calcolo quanto mai sbagliato e paraculesco perchè poi alla fine uno solo vince. Se il mio velocista fosse Bennati, faccio un esempio a caso, io non mi batterei alla morte per arrivare in gruppo e qualche carta la giocherei prima. Se fossi in tutti gli altri che in squadra non hanno un Boonen, un Petacchi o un Freire, io ci scommetterei qualcosa su di una corsa dura.

Un'altra annotazione la meriterebbe pure il troppo elevato numero di partenti. Duecento corridori sono troppi e da un punto di vista della sicurezza di gara (hanno ragione Basso e Cunego, troppo rischio..., guardate cosa succede tra i capi e l'inizio della Cipressa) e da un punto di vista della qualità della partecipazione. Che poi, le due considerazioni si intersecano tra di loro, a ben vedere. Di duecento partenti, solamente la metà circa ha le credenziali valide per partecipare a questa corsa, il resto, a mio avviso, crea solo problemi.

Corsa ad invito (alla faccia del pro tour) e squadre con 6 corridori ciascuna. Numero massimo di partenti, 140.

Il risultato sarebbe quello di avere una corsa piu' aperta perchè piu' difficile da controllare ed allora si capisce che, a questo punto, Cipressa e Poggio potrebbero pure bastare.
Il problema della sicurezza di gara è un problema reale, ma posto come è oggi è soltanto l'ennesimo sterile esercizio di ipocrisia. Si grida allo scandalo se il percorso è difficile, con molte curve e strade strette. A ben guardare, dovrebbero essere proprio questi i veri percorsi del ciclismo: la strada tutta curve costringe a continua ripartenze ed alla fine crea di per sè la selezione: la strada stretta, anch'essa costringe a a maggiore concentrazione ed alla corsa di testa, vanificando in parte gli effetti del gioco di squadra. Certo, se su quelle strade lancio un gruppo di 200 e passa corridori, può pure essere che alla fine qualche problema ce l'ho. Se il gruppo è invece di 100/120 corridori beh, le cose cambiano e di molto e le corse sarebbero molto piu' belle ed avvincenti.

Il ciclismo è sport di strada; quante volte lo si è sentito. E la strada ha le sue insidie: le salite, le discese, le curve, il fondo non perfetto. Tutte insidie fatte per esaltare il corridore piu' forte.

Ricordo che la gara di avvio di stagione per i dilettanti, dalle nostre parti, si svolgeva su di un circuito di 1 km o giu di li', con 6 curve a gomito. Di cento corridori alla partenza, ne arrivavano si e no 40 e tutti sgranati in piccoli gruppetti. Cadute 0.

Ciao a tutti.

 

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Fausto Coppi




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Ricordo che la gara di avvio di stagione per i dilettanti, dalle nostre parti, si svolgeva su di un circuito di 1 km o giu di li', con 6 curve a gomito. Di cento corridori alla partenza, ne arrivavano si e no 40 e tutti sgranati in piccoli gruppetti. Cadute 0.


Cos'era? La corsa delle bighe di Ben Hur (o come diavolo si scrive?)
Ribadisco che secondo me le molte cadute sono dovute a corse eccessivamente controllate in cui la potenza e la velocità la fanno da padrone.

 

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Livello Eddy Merckx




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Ricordo che la gara di avvio di stagione per i dilettanti, dalle nostre parti, si svolgeva su di un circuito di 1 km o giu di li', con 6 curve a gomito. Di cento corridori alla partenza, ne arrivavano si e no 40 e tutti sgranati in piccoli gruppetti. Cadute 0.


Cos'era? La corsa delle bighe di Ben Hur (o come diavolo si scrive?)
Ribadisco che secondo me le molte cadute sono dovute a corse eccessivamente controllate in cui la potenza e la velocità la fanno da padrone.


Era una corsa UVI (allora non c'era ancora la FCI) e raccoglieva grossi squadroni dal Veneto (S.C. Padovani in testa). Non era il festival de l'Unità di Marina di Carrara...
Lunghezza totale percorso : 80/90 km circa, media 40 o giu' di li'.

Non si capisce come potenza (che non è quella di una moto gp), velocità (idem) e controllo della corsa possano essere responsabili di cadute, se me lo spieghi ...Ammenochè tu non l'abbia imparato da Bulbarelli...nel qual vcaso, ubi major...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 17:19
Questa storia della fuga dei grossi calibri non mi sembra così pressante. La Roubaix è in difficoltà perchè Simoni mon la corre per vincerla? La Liegi ha problemi per l'assenza di McEwen? E' chiaro che ad ogni cosa vanno i corridori più adatti, e comunque un campione continuerà sempre a provare a vincere la Sanremo.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2007 alle 17:20
Originariamente inviato da prof

Non si capisce come potenza (che non è quella di una moto gp), velocità (idem) e controllo della corsa possano essere responsabili di cadute, se me lo spieghi ...Ammenochè tu non l'abbia imparato da Bulbarelli...nel qual vcaso, ubi major...


In maniera forse un pò confusa ne ho dato una spiegazione sul "thread balle di paglia".
In sintesi: se una corsa viene interpretata come 270 km di velocità altissima per non fare evadere fughe, e negli ultimi 20 km chi può prova "il colpo" giocandosi tutto di potenza, accade che nei primi 270 km si lima da matti per stare davanti, per controllare, per portare nelle posizioni migliori i propri alfieri. E quando si lima il rischio di cadere aumenta sensibilmente.
Negli ultimi 20, oltre a continuare a limare, succede che per avvantaggiarsi di qualche decimo di secondo in più si rischia tutto anche in discesa (vedi Moletta). Il tutto aggravato dalla rigidità esasperata dei materiali (telai e manubri in carbonio, ruote alto profilo, pneumatici a 10 atmosfere) che rendono la bici ancor più inguidabile.

Una corsa più aperta alla fantasia e alle imboscate farebbe più selezione (= gruppo meno numeroso e sempre molto allungato) e permetterebbe a chi fugge di giocarsi le sue chances ma non certo rischiando l'osso sacro in discesa.

Spero di essere stato convincente, sennò ne riparleremo.

Ah, ci credo che non era la festa dell'Unità delle mie parti: a quella, a quei tempi, più che i ciclisti c'era un entusiasta tuttofare - dalla brace per le braciole al dibattito politico - di nome Sandro Bondi... ma non c'entra niente

 

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  postato il 26/03/2007 alle 17:33
Originariamente inviato da Seb

Originariamente inviato da 53.11

Caro Cascata, io sono sommaroamente daccordo con te, anche perchè in effetti, Bettini dimostro che anche su questo percorso il vincitore non scaturisce per forza da una volata, e lo stesso Pozzato l'anno scorso....
Solo una cosa potresti dire, se ti è possibile agli organizzatori della S. Remo:
Nel primo gruppo tutto ok, non c'è problema, ma dietro, si classificano molti corridori che non fanno il Poggio ma passano sotto, e questo è irrispettoso nei confronti di quei corridori, che pur avendo l'avorato all'inizio della corsa, le rendono onore ultimandola, sfiniti magari, ma senza trovare scorciatoie, come per esempio ( ne dico uno su tanti)uno che si chiama Dario e corre con una maglia rossa, quest'anno, non fa onore a nessuno un piazzamento rubato.
Insomma, se puoi parlarne con qualcuno, credo che un controllo all'imbocco del poggio, vada effettuato, e squalificati quelli che provano a fare i furbi.
Non è una polemica ovviamente, è solo un suggerimento per chi può avere dei contatti con giuria e organizzatori.. grazie


A dire il vero proprio quest'anno almeno una quindicina sono stati squalificati proprio per questo motivo. Vuol dire quindi che un controllo c'è stato


scusa mica sai dove si possono leggere i nomi degli squalificati?

 
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  postato il 26/03/2007 alle 17:44
Qui:

- Dumoulin (A2R)
- Bonomi (BAR)
- Guidi (BAR)
- Pütsep (BTL)
- Grillo (PAN)
- Tomei (PAN)
- Bru (EUS)
- Etxebarria U. (EUS)
- Mengin (FDJ)
- Wegmann (GST)
- Hoste (PRL)
- De Groot (RAB)

A tutti questi atleti sono state inflitte due sanzioni: una sportiva, cioè l'esclusione dall'ordine d'arrivo, e l'altra pecuniaria, cioè una multa di 200 Franchi svizzeri.

 

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  postato il 26/03/2007 alle 17:48
Si', Frank, sono anche d'accordo con te ma mi sembra che siano valutazioni che vadano integrate con altre: in Belgio si corre con pioggia, strade strettissime e piene di curve con corridori che limano fino al lingua in bocca, se potessero. Ti assicuro che di cadute ne vedi poche e alla partenza ci trovi 100/150 corridori, tutti esperti di kermesse. Potenza e velocità hanno scarso effetto, nel senso che ci sono ma non costituiscono problema di certo. E' pericoloso il limare del corridoere inesperto, poco allenato o, diciamolo, con scarse attitutdini, tutte cose che trovi alla Sanremo, in un gruppone di 200 e passa corridori.

In fondo diciamo cose complementari. Quello che io sostengo ed a cui si dà poco peso è, per l'appunto, l'eccessivo numero di corridori: oggigiorno, al termine del Cervo, ti trovi 120/150 corridori che si intruppano e che vogliono tutti stare davanti. Un buon 40% di questi è già suonato o non ha l'abitudine alla corsa fatta di lima e non dovrebbe essere li'. Mi pare ci sia tutta l'evidenza...

L'incidente di Moletta poi merita altre considerazioni ancora.

L'UVI era una cosa seria, altro che il festival di Marina di Carrara

 

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