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Autore: Oggetto: Adis-Pro e Adis-Pro Int. (ds)

Elite




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  postato il 15/10/2006 alle 14:11
dal 16 al 18 a Riccione, convegno annuale dei d.s.
cosa ne uscirà?..cosa proporre loro..??

 

[Modificato il 19/10/2007 alle 17:20 by Monsieur 40%]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/10/2006 alle 14:18
Originariamente inviato da ..dai..vinci..!!

dal 16 al 18 a Riccione, convegno annuale dei d.s.
cosa ne uscirà?..cosa proporre loro..??


di cambiare mentalità...di insegnare ai ragazzi, soprattutto i neoprof, che per vincere bisogna allenarsi, sacrificarsi e avere la voglia di faticare...e che la vittoria arriva solo ed esclusivamente grazie alle cose dette sopra.
un'altra cosa, detta da una disincantata, è che la vittoria è bella, si, solamente se si è consapevoli del percorso intrapreso per arrivare a quell'obbiettivo specifico....

 

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  postato il 24/10/2006 alle 16:17
Di Rocco e Adorni, relatori a convegno Adispro

Rovato (Brescia) - martedì 24 ottobre 2006 - A tre settimane dal proprio convegno, denominato ''Il Ciclismo con Amore'', l'Associazione Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) ha ricevuto le adesioni del presidente di Federciclismo Renato Di Rocco e del leader del Consiglio UCI-Pro Tour Vittorio Adorni che, nel corso dell'assemblea di Riccione (Rimini), nella location dell'hotel Boemia, dibatteranno coi tecnici italiani le proposte in merito alle problematiche del ciclismo attuale.
In una logica di confronto tra tutte le componenti di settore e' stata inoltre inserito l'intervento del coordinatore della Commissione Medica UCI, Mario Zorzoli, e del presidente dell'Associazione Italiana Medici del Ciclismo (AIMEC), Massimo Besnati.
Il calendario del convegno ha subito alcune varianti rispetto alla scaletta di partenza e vedra' la giornata inaugurale di giovedi' 16 novembre dedicata ai temi di stretta aderenza al ruolo dei tecnici e all'assemblea elettiva serale.
Venerdi' 17 novembre si articolera' non soltanto sugli interventi sopracitati ma prevedera' ulteriori spazi di analisi con altri relatori in via di definizione.
In serata l'assise vivra' l'atto conclusivo con la consegna del riconoscimento Il Timone, giunto alla terza edizione, a un tecnico di grande esperienza sulla falsariga di Giorgio Albani e Alfredo Martini, premiati negli anni scorsi. Il presidente Adispro Giuseppe Martinelli e i membri del direttivo stanno operando in questi giorni la scelta tra i candidati al Timone 2006. In un'ideale staffetta verso il futuro immediato del ciclismo, il convegno dei tecnici lascera' spazio, sempre a Riccione, nella giornata di sabato 18, all'assemblea dell'Associazione Italiana Medici del Ciclismo.

(fonte: ciclonews.it)

 

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  postato il 09/11/2006 alle 13:51
Adispro, riconoscimento federale per il convegno

A una settimane dal proprio convegno ''Il Ciclismo con Amore'', in calendario il 16 e 17 novembre a Riccione, l'Associazione Direttori Sportivi Professionisti (Adispro) ha visto riconosciuto il valore di seminario di aggiornamento obbligatorio per la propria assemblea da parte della Federciclismo.
La due giorni di lavori, realizzata all'hotel Boemia, rappresentera' cosi' un appuntamento basilare per la categoria che, oltre ad affrontare - giovedi' 16 - le problematiche di settore e a provvedere al rinnovo delle proprie cariche sociali, si confrontera' nel pomeriggio di venerdi' 17 con tutte le componenti del ciclismo per ribadire la centralita' e l'evoluzione del proprio ruolo..
Alle relazioni del presidente di Federciclismo Renato Di Rocco e del leader del Consiglio UCI-Pro Tour Vittorio Adorni, si sono aggiunti gli interventi di Alcide Cerato (presidente del Consiglio del Ciclismo Professionistico), di Francesco Moser (presidente del sindacato internazionale corridori (CPA)) e di Amedeo Colombo e Gianni Bugno (rispettivamente leader e segretario dell'Associazione Corridori Professionisti Italiani): un dibattito ampio, ritenuto doveroso dai vertici Adispro guidati da Giuseppe Martinelli alla luce delle trasformazioni in atto nel settore.,
La scaletta della giornata conclusiva prevede un prologo significativo in mattinata grazie ai contributi del coordinatore della Commissione Medica UCI, Mario Zorzoli, e del presidente dell'Associazione Italiana Medici del Ciclismo (AIMEC), Massimo Besnati.
In serata l'assise vivra' l'atto conclusivo con la consegna del riconoscimento Il Timone, giunto alla terza edizione, a un tecnico di grande esperienza sulla falsariga di Giorgio Albani e Alfredo Martini, premiati negli anni scorsi.
Il convegno dei tecnici lascera' spazio, sempre a Riccione, nella giornata di sabato 18 novembre, all'assemblea dell'Associazione Italiana Medici del Ciclismo.

(fonte: Comunicato Stampa ADIS-Pro)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/11/2006 alle 12:37
Ecco in homepage i lavori di Cicloweb in merito al Convegno di Riccione:

"E' il nuovo che avanza? - Volpi guida dei ds dopo Martinelli"
http://www.cicloweb.it/art687.html

"Gli stati generali del ciclo italiano - Il dibattito al margine del convegno Adispro"
http://www.cicloweb.it/art686.html

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

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  postato il 21/11/2006 alle 13:28
Tiratina de 'recchie al Monsieur...anzi due, per due inesattezze nel suo articolo:
1. "...non solo – dunque – aperitivi spumosi e pranzi gratis.": Non so se il gratis era per la stampa ma tutti gli altri hanno pagato 140-150 Euro
2. "... la rivelazione-choc di Zorzoli di poco prima: «Il ciclismo praticato in maniera professionale può portare a malattie, quali l'asma». Come dire: il ciclismo fa sicuramente male. Mah, sarà...
: Zorzoli non ha detto che il ciclismo fa sicuramente male, e neanche lo ha fatto intendere, ma ha fatto uno specifico riferimento a casi in cui atleti inizialmente non affetti da asma si sono in seguito ammalati di questa patologia a seguito di sport praticati in condizioni estreme -come lo sci di fondo a temperature di molto sotto lo zero o al mountain-bike praticato su sterrati molto polverosi - cioè situazioni in cui i polmoni lavorano oltre la soglia di sopportazione.

Mariè...

 

[Modificato il 21/11/2006 alle 13:31 by ruotalibera]


 
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  postato il 21/11/2006 alle 15:16
La prima tiratina non l'accetto... per la stampa è stato gratis...

Per la seconda, Alex, grazie mille della puntualizzazione.

 

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  postato il 21/11/2006 alle 15:23
e' una mia svista o questo punto:

4) L'irrogazione di sanzioni disciplinari solo ed esclusivamente sulla base di prove certe acquisite dall'autorità giudiziaria;

e' in conflitto con il codice etico ?

A me sembra una cosa corretta, ma se l'UCI fara' orecchie da mercante
l'ipotesi "cicloweb" sara' sempre piu' credibile.

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 21/11/2006 alle 15:30
Sì, Lando, è in palese conflitto con il Codice Etico.

Come già scritto da Elisa, gli avvocati Napoleone e Goetz hanno puntato il dito contro questa norma, ovviamente perché dal 2007 comprenderà anche i team (e quindi i direttori sportivi che, in caso di fermo della squadra, dovranno star fermi con lei).

Questo pensiero è stato già espresso da Bruyneel (riferendosi all'AIGCP di Lefévère), mentre Colombo e Moser non si sono sbilanciati più di tanto.

 

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  postato il 21/11/2006 alle 15:34
Puntualizziamo che il costo di partecipazione al convegno è stato di € 110/120 per i soci e 140/150 per i non soci, secondo la logistica preferita. Nella quota era compresa la pensione completa per i due giorni( 4 pasti), i coffee break e costi generali..
 
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  postato il 21/11/2006 alle 17:00
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Sì, Lando, è in palese conflitto con il Codice Etico.

Come già scritto da Elisa, gli avvocati Napoleone e Goetz hanno puntato il dito contro questa norma, ovviamente perché dal 2007 comprenderà anche i team (e quindi i direttori sportivi che, in caso di fermo della squadra, dovranno star fermi con lei).

Questo pensiero è stato già espresso da Bruyneel (riferendosi all'AIGCP di Lefévère), mentre Colombo e Moser non si sono sbilanciati più di tanto.


Si ma qui non si parla solo di opinioni contrarie.
I cinque punti sono una proposta costruttiva, io li vedo come
un passo concreto per migliorare il codice etico.
Ripeto l'UCI non puo' fare orecchie da mercante, puo' negoziare
e trovare un compromesso ma non puo' ignorare una proposta.

 

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  postato il 21/11/2006 alle 17:03
Diciamo che non esistendo un'Associazione Direttori Sportivi Professionisti Internazionale (ma sia Martinelli prima che Volpi dal 2007 si stanno battendo e si batteranno affinché si istituisca), questi 5 punti dovranno necessariamente essere by-passati dalla Federazione Ciclistica Italiana che, comunque, con Di Rocco già molto presente nella lotta contro l'UCI, penso possa far trovare all'ADIS-Pro campo fertile.

 

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  postato il 21/11/2006 alle 18:38
Da ciò che ho letto negli articoli di Mario ed Elisa mi è sembrato di capire che tra i DS c'è una volontà di cambiare ma la loro voce mi sembra ancora abbastanza timida, l'auspicio è che il "brusio" possa trasformarsi in una voce forte e decisa, capace di prendere iniziative efficaci per restituire al ruolo del DS l'antica dignità, al ciclismo non servono semplici autisti e addetti alla logistica ma personalità preparate e in grado di seguire anche la preparazione dei corridori allontanando ogni figura esterna al personale delle squadre.
Nell'ultimo periodo poi si parla sempre e solo di Pro-Tour, seguendo l'equazione (gradita all'Uci) Ciclismo=ProTour, nulla di più pericoloso, se circoscriviamo tutto l'interesse alla parte elitaria del movimento presto la base resterà abbandonata a se stessa e ciò manifesterà le sue conseguenze a tutti i livelli.
Inutile curare il fogliame di un albero quando poi se ne trascurano le radici.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 21/11/2006 alle 20:23
Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Sì, Lando, è in palese conflitto con il Codice Etico.

Come già scritto da Elisa, gli avvocati Napoleone e Goetz hanno puntato il dito contro questa norma, ovviamente perché dal 2007 comprenderà anche i team (e quindi i direttori sportivi che, in caso di fermo della squadra, dovranno star fermi con lei).

Questo pensiero è stato già espresso da Bruyneel (riferendosi all'AIGCP di Lefévère), mentre Colombo e Moser non si sono sbilanciati più di tanto.


Si ma qui non si parla solo di opinioni contrarie.
I cinque punti sono una proposta costruttiva, io li vedo come
un passo concreto per migliorare il codice etico.
Ripeto l'UCI non puo' fare orecchie da mercante, puo' negoziare
e trovare un compromesso ma non puo' ignorare una proposta.

Hai ragione. Come io e Mario abbiamo fatto emergere dagli articoli, si è visto (e sentito) diverse volte durante il convegno che i direttori sportivi non gradiscono molte, moltissime cose dell'Uci, e si stanno stufando di essere sempre considerati le ultime ruote del carro. Spero che questa loro insofferenza serva a renderli sempre più determinati nelle loro richieste...

 

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Livello Herman Van Springel




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  postato il 22/11/2006 alle 12:00
Sapete per caso se si è parlato anche dei procuratori e del loro possibile riconoscimento in un albo ??
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/11/2006 alle 13:26
Originariamente inviato da Bazzia

Sapete per caso se si è parlato anche dei procuratori e del loro possibile riconoscimento in un albo ??


Mi sembra che siano solo stati citati nel contesto più ampio, ma non ci si è soffermati troppo...Mario ricordi qualcosa in più? O forse ancora meglio può ricordare Ruotalibera, dato che alla stampa non era consentito assistere a tutto tutto il convegno e magari qualcosa ci è sfuggito.

 

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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 22/11/2006 alle 13:46
Si l'argomento è stato tirato in ballo da Reverberi (se non ricordo male)rappresentando la necessità di regolamentare la cosa sia a livello nazionale che internazionale, però non c'è stato granchè come dibattito.
Si è dibattuto invece sulla cattiva abitudine di alcuni procuratori che fanno visita e discutono di contratti negli alberghi dove fanno tappa i ciclisti durante le gare.

 
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  postato il 22/11/2006 alle 21:54
Originariamente inviato da ruotalibera

Si l'argomento è stato tirato in ballo da Reverberi (se non ricordo male)rappresentando la necessità di regolamentare la cosa sia a livello nazionale che internazionale, però non c'è stato granchè come dibattito.
Si è dibattuto invece sulla cattiva abitudine di alcuni procuratori che fanno visita e discutono di contratti negli alberghi dove fanno tappa i ciclisti durante le gare.


Forse chiedo troppo, ma visto che sono molto interessato all'argomento procuratori..., sapete se bolle in pentola qualcosa di nuovo??

 
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  postato il 30/11/2006 alle 12:52
http://www.cicloweb.it/art685.html

"La difficile vita del ds" - di Marco Grassi

 

[Modificato il 07/12/2006 alle 13:19 by Monsieur 40%]

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  postato il 19/10/2007 alle 17:21
DEBUTTA L’ASSOCIATION INTERNATIONALE DIRECTEURS SPORTIFS
Il quartier generale del nuovo organismo sarà in Italia

19 ottobre – Parte dall’ “internazionale” Varese, sede dei Campionati del Mondo di ciclismo 2008 e località di partenza della 101esima edizione del Giro di Lombardia, l’avventura della neonata Association Internationale Directeurs Sportifs che è stata presenta oggi al mondo ciclistico nel corso di una conferenza stampa. L’associazione, la cui nascita è stata promossa dall’ADISPRO italiana, avrà il proprio quartier generale a Milano, in piazza Luigi di Savoia 2, attuale sede dell’organismo che vede riuniti i direttori sportivi del ciclismo professionistico.

Per i vertici ADISPRO si tratta della realizzazione di un sogno a lungo inseguito, come spiega il presidente Alberto Volpi: «Da tempo avvertivamo l’esigenza di rendere internazionale il movimento. Abbiamo riunito i ds italiani e stranieri in più occasioni perché il nostro progetto fosse condiviso e sostenuto da tutto il gruppo. Nel corso dell’ultimo incontro, svoltosi a luglio, abbiamo capito che i tempi erano maturi per il “grande salto”. Da lì in avanti, tutti gli sforzi si sono concentrati sul dare un volto a questa nuova realtà, a cominciare dalla denominazione: Association Internationale Directeurs Sportifs».

La costituzione della nuova associazione è stata avallata dall’Union Cycliste Internationale sulla base dell’importante apporto che il movimento si augura di dare alle commissioni tecniche internazionali. In mattinata, il presidente Volpi ha presentato ad Alain Rumpf e Vittorio Adorni l’atto costitutivo dell’associazione, sottoscritto al momento, oltre che dall’Italia, da Belgio, Francia, Danimarca, Spagna e Australia. In attesa che tale atto venga condiviso anche dai direttori sportivi di diversa provenienza, si procederà nel mese di novembre alle prime nomine in seno al direttivo.

(fonte: Ufficio stampa - Laŭta communication)

 

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  postato il 19/10/2007 alle 17:35
Originariamente inviato da Monsieur 40%

tutti gli sforzi si sono concentrati sul dare un volto a questa nuova realtà, a cominciare dalla denominazione: Association Internationale Directeurs Sportifs».



.........

Ma diosanto, ma si può chiamare un'associazione AIDS??????????

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Herman Van Springel




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  postato il 19/10/2007 alle 19:32
Originariamente inviato da Bazzia

Originariamente inviato da ruotalibera

Si l'argomento è stato tirato in ballo da Reverberi (se non ricordo male)rappresentando la necessità di regolamentare la cosa sia a livello nazionale che internazionale, però non c'è stato granchè come dibattito.
Si è dibattuto invece sulla cattiva abitudine di alcuni procuratori che fanno visita e discutono di contratti negli alberghi dove fanno tappa i ciclisti durante le gare.


Forse chiedo troppo, ma visto che sono molto interessato all'argomento procuratori..., sapete se bolle in pentola qualcosa di nuovo??


Nessuno, rispose un anno fa alla mia domanda riguardo ai procuratori...beh fatto sta che in federciclismo hanno aperto gli occhi e è stato fatto un albo con esame di ammissione e regolamento fatto abbastanza bene dal punto di vista giuridico.

 
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