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Autore: Oggetto: Ciclotecnica

Livello Gino Bartali




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  postato il 15/02/2006 alle 04:26
Ottavio lo sai che su questo ti quoto in pieno....

La tua bici ne è una testimonianza.

Sai pensandoci bene sono arrivato ad una mia teoria:
Ormai in italia i vecchi(veri) artigiani si sono trasformati in vere e prorie aziende ,dedite al profitto più che alla passione.Al posto dei padri sono subentrati dei figli che hanno avuto tutto in mano e subito.Ormai si vive sull'alloro.
Usando una metafora è come se fossimo ormai dei settantenni,si saggi ma ormai con poche energie emotive e intraprendenti da mettere in campo,mentre servirebbero dei ventenni con tanto entusiasmo e voglia di fare.

 

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DAvide

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  postato il 15/02/2006 alle 08:24
[Meccanico] Ruota

Originariamente inviato da mimmo in un thread monotematico

Ciao a tutti,
vi è mai capitato che, durante una progressione o comunque in momenti in cui si è sottosforzo, la ruota posteriori si sposti sulla sinistra e vada a toccare il telaio per poi tornare alla posizione (quasi) originale?

Ho provato a cambiare astina, a stringerla il più possibile, ma nulla...

Idee?


Originariamente inviato da DeLorean nello stesso thread

Forse è meglio se vai dal tuo meccanico di fiducia....penso ci sia qualche problema nel mozzo!

 

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Livello Tour




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  postato il 15/02/2006 alle 08:54
a me capitava qualcosa di simile, tranne che poi la ruota non tornava al suo posto, in pratica il tiro della catena faceva spostare la ruota nel forcellino destro, sicchè dovevo allentare il bloccaggio,addirizzare la ruote e richiudere il tutto. questa è l'unica pecca che ho individuato nella mia gloriosa (ma ormai inutilizzata) mtb, infatti pur essendo il telaio d'alluminio, la battuta destra del mozzo è in acciaio (fa parte del supporto rimuovibile del cambio) e sulla superficie più dura il mozzo non fa buona presa.
Se però a te la ruota torna a posto da se, vuol dire o che è il mozzo, come dice DeLorean, con qualche gioco di troppo o potrebbe addirittura essere il telaio che sotto i tuoi watt si deforma (ipotesi un po' più azzardata). Comunque notevoli deormazioni nei telai si possono osservare nelle volate dei prof, quando è evidente, nelle riprese frontali alla moviola, come la ruota posteriore perda l'allineamento con quella anteriore.

ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/02/2006 alle 10:03
Mi accodo a Chapino e De Lorean, il problema va cercato nel mozzo. Ti suggerisco di fargli dare un'occhiata molto velocemente per evitare brutte sorprese.

Davidino la tua teoria è interessante, molti artigiani italiani si sono trasformati in industriali e di conseguenza puntano al profitto più che all'innovazione.
Comunque gli artigiani in Italia ci sono ancora ma hanno scarsa possibilità di farsi notare e di conseguenza vendere i loro prodotti, mentre in USA sembrano avere un mercato molto più ampio ed una maggiore attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.

 
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Livello Tour




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  postato il 15/02/2006 alle 10:25
Originariamente inviato da mimmo in un thread monotematico

Ciao a tutti,
vi è mai capitato che, durante una progressione o comunque in momenti in cui si è sottosforzo, la ruota posteriori si sposti sulla sinistra e vada a toccare il telaio per poi tornare alla posizione (quasi) originale?

Ho provato a cambiare astina, a stringerla il più possibile, ma nulla...

Idee?


Ciao Mimmo,

solo per dirti che se ti puo' consolare (dubito) non sei il solo.
A me capita esattamente lo stesso con una vecchissima bici "muletto"
che uso quando scendo dai miei, a Roma. Capita solo se spingo rapporti
duri; e non capita assolutamente con la mia bici normale. Quindi, almeno
nel mio caso, temo sia piu' colpa del mozzo che merito dei troppi watt

Domanda a chi e' piu' meccanico di me (cioe' a tutti): se e' il
mozzo, cosa debbo aspettarmi possa accadere se
continuo a trascurare il problema? Ovvero: e' un inconveniente su cui
si puo' pazientare, o sto mettendo a serio rischio il mio onorevole
deretano?


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/02/2006 alle 17:58
Help help i need your help!!!!!
A parte gli scherzi ho qualcosa da chiedervi.
Non accontentandomi del depilantes della mia bici, ho contattato la casa madre e fatto alcune domande generali.
Sui rapporti e su qualcosaltro è tutto chiaro ma non capisco sta roba:
"il passo del movimento centrale è BSA e misura 1,37" ossia 35 mm di diametro." e ancora: " il movimento BSA significa a passo Inglese
infatti Le abbiamo specificato anche il diametro ossia 35mm,perché quello
Italiano sarebbe 36 mm e tutto destro."
Che significa sta roba? Cos'è passo Inglese e/o Italiano? cos'è BSA? e ISIS?
Un'ultima cosa la bici ha il telaio fatto così: "Il telaio in alluminio è un tripla battuta cioè le tubazioni vengono
alleggerite di spessore nei punti meno critici mentre lo spessore aumenta
nei punti più sollecitati del telaio".
Va bene si?
Il peso della bici nella taglia M, quella da me comprata, è di 8,80 Kg.
Va bene si?

Per favore rispondetemi in modo semplice, diciamo "Idiot Proof".
Grazie in anticipo.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/02/2006 alle 18:25
Comincio dal fondo:
1.i telai in metallo (ma ormai anche alcuni in carbonio) vengono alleggeriti nelle parti meno stressate (per esempio la parte centrale del tubo orizzontale) mentre hanno spessori maggiori nelle zone di maggiore sollecitazione (la parte terminale dei tubi, la zona di saldatura, il movimento centrale ecc.)
Pensa che nell'era d'oro dei tubi in acciaio si era arrivati a spessori nella parte centrale del tubo di 0.4 mm!
2. la tua bici è un'pò pesantuccia, ma ben rapportata al suo prezzo.
(tanto quello che conta sono le gambe!)
3. il passo italiano e quello inglese sono due diversi tipi di misure, tutto qui.
4. su ISIS e BSA è meglio che ti risponda qualcun'altro più preparato.
So solo che l'ISIS è l'attacco movimento centrale "standard".

 
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Livello Tour




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  postato il 17/02/2006 alle 20:58
la faccenda del movimento centrale sarebbe piu facile spiegarla con un disegnino, prova a dare un occhiata su http://www.guidorubino.com/bici/strada/comp/01trasmiss/mov/movimento.htm
e qui
http://www.guidorubino.com/bici/strada/telaio/filetto.htm

"tripla battuta" è una traduzione azzardata di "triple butted" che di solito di traduce con " triplo spessore " (maggiore agli estremi, ma non uguale, per es 1 mm e 0.8,e minimo nella zona centrale,per es 0.6).
Il peso direi che va bene, anzi mi sembra anche pochino: vedo un sacco di bici montate con chorus etc che arrivano tranquillamnte a 9kg.

ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2006 alle 23:47
Ho la pazza idea di cambiare i cavi e le guaine della mia bici con quelle della Nokon.
Le ho viste su varie bici, anche di prof, e mi piacciono moltissimo.
Teoricamente dovrebbero essere molto valide ma non ne ho mai avuto conferma da nessuno.
Il costo non è certo basso, ma neanche eccessivo: € 70 per la versione Campy.
Ne sapete qualcosa?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2006 alle 23:55
caro ottavio,
caro ottavio,
io li ho, sono bellissimi e funzionano benissimo.
stai solo attento che te li monti qualcuno che sa farlo bene e regoli bene le lunghezze, per l' estetica.
d' altra parte, quando hai un record, l' unica ragione di montarli è il gusto , perchè risparmi pochissimi grammi e la funzionalità è comunque ottima.
io comunque ne sono contentissimo
ciao
mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2006 alle 23:56
Grazie Mesty!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/03/2006 alle 23:18
Guardate come è bella questa bici in titanio con il fisso fatta a mano in USA.
L'ho trovata in quella miniera che è cyclingnews.com.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/03/2006 alle 23:23
E questa, sempre da cyclinnews.com, è l'ultima "follia" di Calfee in bamboo.


 
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Livello Tour




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  postato il 09/03/2006 alle 16:49
mammai mia che bici!!1certo che non sanno proprio piu che inventarsi!!!!!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2006 alle 00:14
Ecco alcune foto del gruppo Shimano dura-ace elettronico, che si è visto su alcune bici della Gerolsteiner alla Paris-Nice.
Fonte Cyclingnews.com



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2006 alle 00:18
Questo invece è il Campagnolo elettrico.
Fonte cyclingnews.com



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2006 alle 00:24
Il Campy è da un annetto in circolazione, mentre lo Shimano è sotto test in questi giorni.
Il gruppo elettrico si sta sperimentando da tanti anni (una decina di anni fà lo fece la Mavic) ma non riesce a sfondare, probabilmente perché i vantaggi apportati sono veramente pochi.
Comunque sono dei belli esempi di tecnica ed inventiva.
Mi duole dirlo ma Shimano sembra essere riuscita a conciliare meglio di Campy la nuova tecnologia con l'immagine tradizionale.
Semmai mi piacerebbe vedere tutte queste energie spese anche per l'introduzione di freni a disco sulle bici da strada.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 11/03/2006 alle 23:00
Ottavio è semplicemente un modo per vendere niente di più....cosa c'è di meglio di un buon vecchio e caro cambio meccanico!

Però purtroppo sò già come andrà a finire...lo presenteranno l'anno prossimo e noi come allocconi saremo lì a comprarlo.

Anchio sono un paio di anni che ne sento parlare e mi chiedo..a cosa serve realmente?a niente...

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 12/03/2006 alle 16:36
Per Woodstock:

Ieri sono passato in un negozio e ho visto la tua bicicletta(ovviamente non era propriola tua),e mi è venuta una curiosità....

Cosa cambia tra il tuo modello e quello in carbonio la 928,l'unica differenza è il colore e le forme dei tubi?

 

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  postato il 12/03/2006 alle 16:43
Originariamente inviato da DeLorean

Per Woodstock:

Ieri sono passato in un negozio e ho visto la tua bicicletta(ovviamente non era propriola tua),e mi è venuta una curiosità....

Cosa cambia tra il tuo modello e quello in carbonio la 928,l'unica differenza è il colore e le forme dei tubi?


Il mio telaio, 928 Carbon White (l'Una) differisce dal 928 "normale" sono per la colorazione chiara del carbonio determinata da un trattamento chimico, mi sembra a base di fibra di vetro, per il resto sono assolutamente identici.

Questa è la descrizione del telaio:
Telaio in carbonio “White” ad alto modulo, monoscocca Progetto esclusivo Bianchi R&D Sezione del tubo obliquo di derivazione Mega Pro Evolution Carro posteriore Monostay Finitura 3K Carbon Woven WHITE: ultimo strato di speciale trama che permette una protezione della superficie pari a quella di altri materiali; Tubo sterzo semintegrato Compact Steering System da 1” 1/8 Geometria Sloping (www.bianchi.it)

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2006 alle 22:15
Davidino io ho dei grossi dubbi sul fatto che il cambio elettrico possa entrare nel mercato.
Non ne capisco l'utilità.
Certo la cambiata dovrebbe essere più veloce, più potente e più fluida, ma stiamo parlando di bici mica di macchine di F1!
Il peso maggiore e la presenza di una batteria (!) sono poi elementi che bastano a decretare l'inutilità di questi meccanismi.
Credo che questi prototipi siano solo esercizi di tecnica e stile.

 
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Livello Tour




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  postato il 12/03/2006 alle 22:37
boh, io l'unico vantaggio del cambio elettrico lo vedo nelle crono: sarebbe facile "nascondere" le batterie e gli altri cmomponenti nelle seioni piu generose dei telai aerodinamici, e in piu si potrebbero "sdoppiare" i comandi del cambio mettendoli sia in cima alle protesi (nella posizione in cui sono ora, però con dei semplici pulsantini) sia in prossimità delle leve freno. forse qualche vantaggio ci sarebbe.
non dimentichiamo ( o meglio potremmo anche dimenticrcne, non è che sia una pietra miliare nella meccanica...) del cambio airline (mi sembra),azionato ad aria compressa, sviluppato anni fa da shimano per il down hill. non so che fine abbia fatto, ma anche quello mi sembrava una bischerata.

ciao!

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 13/03/2006 alle 09:53
Una domanda:

Ho intenzione di cambiare il mio attacco manubrio mettendone uno 1 cm più corto.
Fin dall'inizio infatti mi sono sentito troppo disteso sulla bicicletta,pensavo che con il tempo mi sarei abituato,ma ancora adesso dopo 4-5 ore in bici ho dei grossi fastidi.

Sapete per caso quanto costa esattamente l'attacco DEDA quattro?

Dimenticavo se a qualcuno ne serve uno mi faccia un fischio?

non riesco però a capire se è da 12 o da 13 cm,infatti misurandolo con il metro sembra 12,5 cm,è possibile?

 

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  postato il 13/03/2006 alle 10:06
Faccio anche io una domandina.
Qualcuno ha mai visto e/o provato il Campagnolo Ergobrain???
Perchè un mio amico lo vuole acquistare...ma non l'ho mai visto in giro, ne sapete qualcosa?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/03/2006 alle 16:26
Ho trovato, su cycglingnews.com, una foto molto interessante: il prototipo della De Rosa usato da Garzelli nel giro del 2004 che sarebbe poi diventata la splendida Protos.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 13/03/2006 alle 16:37
Bè due anni per metterla sul mercato mi sembrano un pò tanti....in effetti non penso che avrà un gran successo!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/03/2006 alle 16:40
Davidino ache in passato ho letto tuoi interventi negativi sulla Protos, come mai?
Mi sembra una bici, oltre che molto bella, anche costruita con grande maestria ed utilizzando in modo esemplare il carbonio ad alto modulo.

 
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  postato il 13/03/2006 alle 16:52
Sul nuovo modello della ho visto la scritta "carbonio unidirezionale" cosa si intende???

Ho sentito parlare anche delle fibre di carbonio "pretensionate" usate dalla Scott. dal nome mi sembra qualcosa di simile alla tecnologia utilizzata in edilizia per le travature dei viadotti autostradali.

Chi sa darmi qualche delucidazione in merito?

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 13/03/2006 alle 17:02
Se vuoi ti dico esattamente come la penso:

Ho conosciuto i De Rosa e onestamente non mi piace molto come lavorano,come gestiscono l'azienda e soprattutto la loro immagine.
Questo per quanto riguarda la forma!

Per quanto riguarda i contenuti:
Ero un gran estimatore delle loro biciclette ma poi dopo essermi documentato a fondo,il loro marchio mi è scaduto notevolmente.
In realtà in questi ultimi anni non hanno mai presentato nulla di veramente innovativo,puntando più sull'immagine che sulla sostanza.
é l'azienda che più di ogni altra ha creato confusione nel mercato,ti ricordi quando facevami i discorsi sull'assenza di informazione nei confronti del consumatore?Ecco de rosa è stato uno dei vati di questo aspetto.
Ti porto solo un esempio,una king viene venduta allo stesso prezzo di una C50,però quasi nessuno ti viene a dire che i tubi della king sono fatti dalla Mizuno a Taiwan,ho voluto accertarmi di persona su questo fatto...al salone 3 anni fà ho posto il quesito al signor De Rosa in persona che frettolosamente mi ha risposto che il telaio lo facevano loro e alla mia insistenza ha divagato per poi sbolognarmi con una risposta molto generica..ho avuto modo successivamente di conoscerli meglio e ti assicuro che il loro modo di lavorare non mi è piaciuto affatto.

Hanno fatto una politica di prodotti che non mi è piaciuta affatto,puntando più sull'estetica che sulla qualità,senza ovviamente abbassare i prezzi.

La Protos non mi sembra abbia nulla di innovativo,vengono semplicemente usati gli stessi stampi della king e non vedo quali possano essere i vantaggi che dovrebbero fare scegliere questo modello rispetto alla king normale(a parte la trama unidirezionale).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/03/2006 alle 00:28
Woody non sono un tecnico ma ti dico quello che so sul carbonio unidirezionale e pretensionato.
La Scott ha puntato molto su quet'ultima tipologia di carbonio ottenendo telai leggerissimi e resistenti. Un tecnico che vende le Scott mi ha spiegato che le fibre di carbonio vengono sottoposte a una forma di "stess" o tensione prima di essere immesse negli stampi e per questa ragione raggiungono una maggiore rigidità anche se un'pò a scapito dell'assorbimento delle vibrazioni (questo è quello che ho capito io....)
Quanto al carbonio unidirezionale: i telai in carbonio sono formati da vari strati di materiale sovrapposto normalmente con la direzione delle fibre perpendicolare. Nel caso dei telai unidirezionale le fibre sono poste parallelamente (almeno in alcune parte del telaio).
Questo è quello che so ed ho capito, qualcun'altro ti saprà rispondere con maggiore chiarezza e proprietà di linguaggio.

Davidino, le tue idee su De Rosa sono chiare e sicuramete basate su dati reali, ma mi sembra che la ditta italiana presenti dei profotti molto interesanti e, cosa più importante, a differenza di tanti altri costruttori, continua a mantenere una offerta di materiali e bici vastissima: alluminio, alluminio e carbonio, carbonio con congiunzioni, carbonio monoscocca e acciaio saldato a tig e con congiunzioni. Non mi sembra poco!

 
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  postato il 14/03/2006 alle 08:24
Grazie per la risposta Ottavio, ora so qualcosa in più su due tecnologie di cui avevo solo sentito parlare.

 

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  postato il 20/03/2006 alle 15:35
Polar 725 TE contro HAC4 Pro Plus (entrambi con sensore di cadenza).

Siccome ho convinto la mia signora a regalarmi un cardiofrequenzimetro con altimetro,
vorrei chiedervi quale tra i due che ho scritto avete e/o preferite e perchè?
Quale dei 2 è + comodo per riversare sul PC i dati?
Quale è + affidabile?
eccetera eccetera eccetera.
Grazie mille.

Ps: Si lo so cosa sta pensando qualcuno di voi (architetto non far finta di niente): "Eccolo, cià la bici da 1 mese e già compra il cardio. Ma pensa a pedalare va!!!".

 

[Modificato il 20/03/2006 alle 15:41 by stress]

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  postato il 20/03/2006 alle 15:38
Io ho il 725 Tour Edition.
Il sensore di velocità sulla MTB non riesco a montarlo.
Ora l'ho prestato a Scatto che lo utilizza con tutti i sensori (velocità e cadenza) tranne quello di potenza (che costa un botto).
Lui si trova bene e ha tutti i dati trasferiti sin da quando era allievo.
Il trasferimento avviene tramite porta infrarossi ed è molto comodo col programmino Polar...può essere utilizzato anche un telefonino Nokia, che però non ho.
I dati ha senso scaricarli se attivi velocità e altimetria...
Per l'altro non ti posso aiutare perchè non lo conosco.
Ciao Andrea

 

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Livello Tour




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  postato il 20/03/2006 alle 20:38
Io ho ormai da un paio di anni il polar 710,che tranne che per il colore è identico al Tour edition (che ha mia sorella). Tranne qualche travaglio, sempre risolto molto rapidamente dalla Polar italia, mi sono trovato bene. I grafici che si ottengono con sensore di velocità e cadenza sono visibili nel thread "granfondo": il programma è facile da usare e dai dati è semplice ricavare le altimetrie dei percorsi. Nel caso che tu decida per questo modello controlla che l'interfaccia IR, se non ne hai gia una tua, sia compatibile con XP. Nei negozi se ne trovano ancora di non compatibili.
Principali difetti: scarsa impermeabilità sia dell'orologio che (sopratutto) dei sensori; sensibilità alle interferenze; qualche difficoltà a piazzare i sensori in modo che tutti i segnali arrivino correttamente.

ciao

 
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  postato il 21/03/2006 alle 10:20
Si, segnalo anche io che le porte IR non certificate per XP, hanno qualche problemino.
I sensori Scatto li cambia spesso (2-3 all'anno), ma tenete conto che è un proff...

 

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Livello Tour




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  postato il 21/03/2006 alle 13:21
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

Si, segnalo anche io che le porte IR non certificate per XP, hanno qualche problemino.
I sensori Scatto li cambia spesso (2-3 all'anno), ma tenete conto che è un proff...


il problema dei sensori si risolve abbastanza agevolmente, montando senza forzare e impermeabilizzando i sensori anche con un semplice giro di nastro isolante. sarebbe anche da evitare di spruzzarci l'acqua con troppa violenza quando si lava la bici.
per distinguere le interfacce xp compatibili si deve guardare il numero di serie: deve essere del tipo xxxxDxxxxxxx, cioè con una "d" in quinta posizione.

 
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  postato il 23/03/2006 alle 06:22
Io ho il Polar modello Tour e non sono troppo contenta. E' vero che il software é utile e facile da usare, pero c'e' sempre qualche problema nella misurazione della frequenza cardiaca ( per esempio, periodicamene inizia a introdurre spikes oppure si blocca a un plateau) , nella cadenza (non arriva bene il segnale) o nella partenza automatica (da togliere, sennó fa ancora piu' casino). L'ultima settimana mi sono 'massacrata' perche vedevo una frequenza bassa e pensavo 'posso fare di meglio'...poi mi sono accorta che l'orologio più del 80% della fcm non dava
 
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  postato il 23/03/2006 alle 08:31
Originariamente inviato da vibora

Io ho il Polar modello Tour e non sono troppo contenta. E' vero che il software é utile e facile da usare, pero c'e' sempre qualche problema nella misurazione della frequenza cardiaca ( per esempio, periodicamene inizia a introdurre spikes oppure si blocca a un plateau) , nella cadenza (non arriva bene il segnale) o nella partenza automatica (da togliere, sennó fa ancora piu' casino). L'ultima settimana mi sono 'massacrata' perche vedevo una frequenza bassa e pensavo 'posso fare di meglio'...poi mi sono accorta che l'orologio più del 80% della fcm non dava


Ma hai provato a resettarlo???
Altrimenti mandalo in assistenza finchè è in garanzia...sono molto celeri.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/03/2006 alle 11:52
Forse questa domanda è meglio inserirla qui:

Vi faccio una domanda:
"Ma un attacco manubrio da -17° è adatto ad una bici da corsa"?
Io sapevo di quelli da -6° non di quelli da -17°.
Gli 11 gradi in + di inclinazione in basso che problematiche e/o vantaggi portano?
Grazie.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/03/2006 alle 18:27
La bicicletta a ruote divergenti per aiutare i bambini a imparare a stare in equilibrio su due ruote senza passare attraverso il triciclo, di Matthew C. Grossman(da Internet)

Presentata alla Modern Marvels Invent Now Challenge, New York.
Notizia sul corriere.it a http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/03_Marzo/23/invenzioni.shtml

Bella, no?

 

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  postato il 23/03/2006 alle 18:28
È bruttissima

Le manca solo la firma di Picasso... e magari il nome: "Scarabocchio"

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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  postato il 24/03/2006 alle 00:40
mah! invece che la bici a ruote divergenti avrebbero potuto
inventare un cambia pannolini automatico

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2006 alle 00:04
Guardate cosa ho trovato su cyclingnews.com: la Battaglin Pirana che venne costruita per Visentini per il cronoprologo del Giro d'Italia del 1985.
E' un monoscocca in carbonio dalle linee estreme e con una ruota anteriore incredibile! (serviva per "coprire" le gambe ed evitare le turbolenze).


Visentin provando la bici prima del Giro disse che gli permetteva di abbattere di 3'' al Km (!!) i suoi tempi.
I giudici dell'UCI però prima del prologo, nonostante avessero constatato che le misure erano regolamentari, ne vietarono l'uso, sostenendo che l'utilizzo della bici avrebbe portato un indebito aiuto a Visentini (....e per quale altra ragione l'aveva costruita Battaglin?!).

 
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  postato il 25/03/2006 alle 00:56
Avevo già visto questa bici qualche tempo fa su una rivista ma non ne conoscevo la storia, pensavo fosse solo u nprototipo, chissà se dava effettivamente i vantaggi di cui di parlava, non mi intendo di aerodinamica però mi chiedo se l'aumento della superficie frontale non andasse ad annullare il vantaggio attenuto dalla "copertura" delle gambe. certo che esteticamente era proprio brutta, sembra una di quelle bici che permettono di andare sull'acqua.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/03/2006 alle 01:11
Originariamente inviato da Ottavio
Visentin provando la bici prima del Giro disse che gli permetteva di abbattere di 3'' al Km (!!) i suoi tempi.


Visentini questa cosa la disse dopo che gliela avevano bocciata, non subito.
Non esiste, 3" a km non stanno nè in cielo nè in terra: però Visentini era polemico su tutto, e gli piaceva spesso fare la vittima.
Se effettivamente avesse dato un vantaggio simile (ma anche più piccolo) Battaglin e la Carrera avrebbero smosso le montagne per poter utilizzare questa bici: invece nessuno disse più nulla e di quella bici non se ne parlò più.

 
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