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Autore: Oggetto: Doping e Antidoping 2009

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Utente del mese Aprile 2009, Febbraio 2010 e Luglio 2010




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  postato il 09/10/2009 alle 12:50
Vediamo di spiegare meglio la mia posizione... ciò che per me è illecito lo è e lo rimane, non sono a favore delle pratiche illecite.
Quando ho detto che sono a favore del doping è che, purtroppo, una parola che indichi quello che penso io non c'è.
Faccio una chiosa: nelle stanze di tanti corridori al Tour sono stati trovati farmaci non proibiti e sui siti c'era gia scritto "trovati tanti farmaci nelle stanze"...
Io continuo a pensare che questa attività sportiva faccia male e io vorrei che i vari medici delle squadre si riunissero tutti insieme per parlare, una volta in modo chiaro, della vera salute dell'atleta che non è una persona come me, è diverso.
Cercare, sperimentare, trovare delle soluzioni per la salute degli alteti, per il reintegro dei sali e così via.
Certo bisognerebbe abbattere il muro di ipocrisia per il quale si dice che in fondo si può andare molto forte senza niente: si alcuni magari possono, ma rimarrebbero in due/tre. Allora piuttosto che chiudere tutto vediamo cosa possiamo fare. Ma alla luce del sole!
E' vero come dice Forzainter che basterebbe fare le salite ai 18 all'ora, ma il ciclismo non è già quasi più un prodotto vendibile adesso che ha le medie alte, figuratevi dopo. E' con questo mondo qui che dobbiamo avere a che fare...
ve lo dico tanto per prepararvi che il ciclismo su pista (e forse anche la crono in linea) ai giochi olimpici presto saranno completamente rimpiazzati dal freestyle...

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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  postato il 09/10/2009 alle 13:37
Il caso-Cannavaro mi fa tornare alla mente una cosa ben precisa. Sapete già quale? Già... le sedi!!
Torri vola a Torino e non aspetta Cannavaro a Roma.
Strano, già; i ciclisti sempre all'Olimpico sono andati.
Però ci sono i però.
Torri dove sarebbe dovuto andare? A casa del ciclista? In che altro luogo avrebbe potuto raggiungere il corridore?
E ancora.
Intorno a Cannavaro s'è stretta tutta la cerchia juventina e nazionale (intesa come FIGC), proprio perché dottori, staff, segretari e chiunque sia nell'organigramma Juventus sa perfettamente tutto l'iter che va seguito per questo tipo di cose.
Certo, proprio per questo sembra molto strano l'errore (più facile sia una pezza messa a posteriore, che comunque avrà il suo effetto; vedi Armstrong al Tour 1999...), ma avere una sede ha permesso a Cannavaro di:

- avere l'appoggio immediato della sua società;
- permettere a Torri di andare da lui, magari per verificare anche nei pc della segreteria della Juventus alcune cose;
- essere "protetto" dalla società stessa contro la stampa, i giornalisti e i tifosi (soprattutto quelli delle altre squadre);
- allenarsi stamattina coi compagni nonostante la situazione e mantenere così un profilo psicologico "normale" rispetto agli altri giorni.

Per uno sportivo professionista, queste non sono cose di poco rilievo.
Nel ciclismo cose simili sono accadute soltanto in pochissimi casi. L'Euskaltel non ha per niente lasciato da solo Astarloza dopo la positività al Tour de France, ma la prassi comune nel nostro sport è quella di sospendere il corridore da tutte le attività e, dopo le contranalisi, licenziarlo o riammetterlo (con tutto l'ostracismo degli organizzatori e di troppa stampa che questo comporta).
Il perché è presto intuibile: perché purtroppo la squadra ciclistica può non sapere quello che fa un corridore, nonostante gli emocromi fatti alle ASL e cose simili.
Invece la squadra calcistica sa tutto benissimo. E questa professionalità (perché è indubbio che lo sia) la fa valere. Giustamente.

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Greg Lemond
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  postato il 09/10/2009 alle 13:45
Per quanto mi riguarda, penso di concordare quasi per intiero con Ferrari.
Grazie a Bicio per questa bella intervista.

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 14:13
Bella Marione tutto vero....non hai mancato niente....

questa volta forse sarà stata una dimenticanza, ma non dimentichiamo le creme di Borriello, Mannini e Possanzini.....

la forza del mondo del calcio e dei calciatori nel caso Mannini e Possanzini:
ci fu un ritardo della partite di 15 minuti per due giocatori che di certo non sono dei fenomeni....tutti solidali, nessuno dei calciatori pensava:
"questi due fanno gli imbroglioni e quindi....giustizia è fatta"

invece nel ciclismo cosa avviene:
quando hanno beccato Di Luca, Riccò, Rebellin....insomma il meglio del meglio in Italia tutti a fare i moralisti, molti come Cunego ed altri esultavano.....quelli della federazione italiana appena sono uscite le positività subito con comunicati stampa massacratori sul ciclista, tutti a skyfare prima l'uomo e poi l'atleta.....
lo avete sentito fare con Cannavaro o altri????

insomma secondo me i corridori sono causa dei loro mali, ma non perchè si dopano, ma perchè non si sanno difendere....fin quando esisterà gente come Cunego l'Uci camperà e godrà per altri 100000 anni.....riuscendo nel loro intendo di creare lotte intestine tra ciclisti e squadre, ed in questo clima di confusione guadagnare guadagnare guadagnare....con antidoping, licenze, passaporti e minkiate varie....

il perchè degli ultrà nello sport sono fondamentali:
insomma mettiamo che uno come Cannavaro fosse stato squalificato, la prossima domenica pensate che il tifoso Juventino sarebbe rimasto impassibile e contento per la giustizia ottenuta, per l'allonamento di un uomo immorale per la seconda volta?????
io non credo proprio....
invece le pecore che seguono il ciclismo quando beccano un ciclista diranno i soliti:
"dopato di merda a casa....hai rovinato uno sport....eri il capitano a Mendrisio fai ancora più skyfo....giustizia è fatta....il simbolo di questo sport vergognati....w cunego l'unico pulito"

ma purtroppo nel ciclismo il corridore più è forte e più fa godere....GUERRA CIVILE DEI CICLISTi
- ciclisti in prima fila.....non neghiamolo,
- giornalisti,
- Coni,
- Uci,

comunque questo episodio può essere anche un pò di fumo negli occhi(alla Berlusconi....) per dire "avete visto i controlli antidoping funzionano benissimo anche nel calcio, figuratevi abbiamo beccato anche il capitano della Nazionale.....w il calcio"
quando alla fine i controlli non li fanno per un cavolo, vogliamo il programma Adams per i calciatori, reperibilità continue, scivere ogni giorno su internet dove si va, controlli alle 7 la mattina, accusare Totti, Del Piero o altri big di avere dei valori troppo puliti....ecc.ecc.

Torri vergognati....servizio a domicilio....CHE SKYFOOOOOOO

 

[Modificato il 09/10/2009 alle 14:19 by danilodiluca87]

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 14:45
Doping: dall'Austria accuse pesanti per Markus Zberg

Lo svizzero Markus Zberg, che si è ritirato nello scorso mese di agosto, è accusato di avere acquistato EPO da Stefan Matschiner, l’ex manager di Bernhard Kohl, che è al centro del caso Humanplasma. Secondo i giornali austriaci, il nom di Markus Zberg apparirebbe più volte nel rapporto stilato daglòi inquirenti austriaci: 24000 unità di Dynepo, ormone che stimola la produzione di glouli rossi, sarebbero stati consegnati a Zberg nella primavera del 2008, secondo quanto hanno sostenuto Kohl, il suo manager ed il suo assistente.
Il corridore al momento non ha voluto commentare la fuga di notizie, ma l’agenzia antidoping svizzera avrebbe già chiesto copia del rapporto in questione. Rapporto che incriminerebbe anche Michael Rasmussen, Thomas Dekker e Christian Pfannberger.

Fonte: cyclingnews.com

 

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Mauro Facoltosi
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/10/2009 alle 14:56
Originariamente inviato da lemond

Per quanto mi riguarda, penso di concordare quasi per intiero con Ferrari.
Grazie a Bicio per questa bella intervista.


eh, tu si che la sai lunga.

 

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I'm ipocrisy free

Io sto con Silvio che è
un gran furbacchione e con
la bellissima Oriana che ha
il coraggio di dire ciò che
tutti pensano ma nessuno dice
(si vocifera che la casalinga
di Voghera impallidisca
al suo cospetto).

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Solo chi non ha paura di morire di mille ferite riuscirà a disarcionare l'imperatore

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 16:13
Originariamente inviato da danilodiluca87

Bella Marione tutto vero....non hai mancato niente....



Quanta invidia...ma possibile che con "gli altri" alla fine l'unico nome che hai citato è Cunego...non riesci proprio a farne a meno...fai pure gli incubi?

 
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  postato il 09/10/2009 alle 17:14
Originariamente inviato da danilodiluca87
il perchè degli ultrà nello sport sono fondamentali:

DDL ti rendi conto che questa si chiama incitazione alla violenza ?
Lo sai che stai dicendo che uno sport seguito da appassionati
che passano giornate a bordo strada per vedere 10 minuti della corsa
dovrebbe essere messo in mano a dei delinquneti che usano la
violenza (a volte anche solo verbale, come nel tuo caso) per
dettare legge?
Ti rendi conto della gravita' di cio' che stai dicendo?

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 09/10/2009 alle 17:24
Direi a DDL di bersi un pò di camomillina, contare fino a 10 se 10 non è sufficente contare fino a 20 e poi, forse, rilassarsi ancora.
Calma ragazzino, calma.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 17:25
Paluan è stato trovato positivo all'epo in ocasione del gran premio delle valli monregalesi e si attende l'esito delle controanalisi.
fonte "corriere di saluzzo"


Per vedere chi potrebbe salire sul terzo gradino del podio andare a controllare il thread delle granfondo 2009.

 

[Modificato il 09/10/2009 alle 18:38 by gigio83]

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  postato il 09/10/2009 alle 17:27
Gigio nel regolamento c'è scritto di evitare di fare il multiposting, ossia mettere lo stesso messaggio più volte in 3D diversi per evitare il moltiplicarsi di discussioni uguali. Scegli dove lo vuoi tenere e li altri li cancello.

p.s. adesso farò per un pò la moderatrice rompi vediamo se piace di più.

 

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  postato il 09/10/2009 alle 17:47
Proseguiamo coi rimproverini, siete pregati TUTTI di non buttare i discorsi in caciara, se avete argomenti usateli sennò evitate di postare solo per provocare gli utenti. GRAZIE.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 18:04
Originariamente inviato da Lupo

Originariamente inviato da forzainter
Non condivido nulla
Forse hai confuso il ciclismo con il Wrestling. Il ciclismo non è uno spettacolo , è uno sport
Da Junior non son 99 su 100 nemmeno da Under , solo che tanti son stati costretti a smettere..
Se poi i pochi corridori puliti fra i pro han stufato c'e' poco da discutere


Caro f.i., non cercavo certo la tua condivisione né quella di nessun altro. Generalmente le mie idee non riscuotono grande successo, ma mi piace esprimerle proprio per quello: quanto meno, devono essere originali
Ribadisco che la finalità sociale (fino a prova contraria che nessuno ancora mi ha mai fornito) del ciclismo come di qualsiasi altro sport è quella di divertire il pubblico. Se poi è la stessa finalità sociale del wrestling, la colpa non è mia. (P.S.: se oggi una sciocchezza circense come il wrestling attrae l'interesse dei giovanissimi molto più del ciclismo, almeno qualche pregio l'avrà. Forse quello di non tirarsi ripetutamente la zappa sui piedi)

Non era mia intenzione farti cambiare idea (ne pensare di aver ragione), anche perche' fino a 5-6 anni fa la pensavo come te.Poi per vari avvenimenti ho cambiato radicalmente opinione
Non mi piaceva la frase sui corridori puliti , non stuferanno mai
Comunque se leggi il forum , la tua opinione è quella che va per la maggiore

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/10/2009 alle 21:18
Originariamente inviato da BICIO

A voi i commenti....

Bicio


Intervista interessante. Concordo con molto di ciò che dice Ferrari, soprattutto sulla "doppia morale" che si adopera per la società e per il ciclismo.

Originariamente inviato da forzainter

Non mi piaceva la frase sui corridori puliti , non stuferanno mai
Comunque se leggi il forum , la tua opinione è quella che va per la maggiore


La frase sui corridori puliti era evidentemente una provocazione, rivolta soprattutto a chi usa questa "qualifica" (vera o presunta) per autopromuoversi. Certo, lo ribadisco, il fatto che lo sport professionistico sia pervaso dal doping è cosa stranota dal tempo; entrare in questo mondo e poi lamentarsene è, se non vogliamo chiamarlo "ipocrita", per le meno "ingenuo".
"Cicloweb" come sai è una piccola "isola felice" (o infelice, a seconda dei punti di vista); provare a esprimere certe idee in qualsiasi altro consesso porterebbe immediatamente ad essere coperti d'insulti.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 21:24
incitazione alla violenza e camomille....ma per favore......

io non intendevo proprio quello.....io dicevo che il tifoso di ciclismo crede ancora alla Befana e si scagliano contro gli atleti come pecore...per colpa di alcuni corridorii
io volevo un'altra cosa:
1) squalificano il corridore,
2) fare una manifestazione, coinvolgere i giornali ecc.ecc. NON mi sembra incitare alla violenza.....

ma si continuate a ripetere le solite porcate contro i positivi....

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 09/10/2009 alle 21:28

Originariamente inviato da Laura Idril

Direi a DDL di bersi un pò di camomillina, contare fino a 10 se 10 non è sufficente contare fino a 20 e poi, forse, rilassarsi ancora.
Calma ragazzino, calma.


DDL è sempre molto "passionale" e la lode degli ultrà poteva risparmiarsela, però nel suo intervento ci sono spunti interessanti.
E' vero che i ciclisti, nell'ultimo decennio, hanno completamente perso lo spirito "sindacale" e di gruppo. Anche perché tutti hanno il terrore di difendere i diritti propri e dei colleghi, in quanto ciò li porrebbe subito nel mirino dell'antidoping e li esporrebbe all'esecrazione generale. E' anche vero che tra i tifosi si sta perdendo quell'attaccamento "umano" al proprio beniamino, che porta a cercare di comprendere le sue scelte ed anche i suoi errori; oggi va per la maggiore lo spirito moralista per cui i suoi errori diventano "tradimenti", e l'"amore" si tramuta repentinamente in odio.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/10/2009 alle 22:36
Originariamente inviato da Lupo

Originariamente inviato da BICIO
A voi i commenti....


Intervista interessante. Concordo con molto di ciò che dice Ferrari, soprattutto sulla "doppia morale" che si adopera per la società e per il ciclismo.


L'argomentazione di Ferrari è capziosa: in sintesi, riassumendo, "come prende farmaci chiunque nella società, perchè non dovrebbe prenderli il ciclista?".

La mia risposta è che il ciclista non deve per una ragione semplice ma sopratutto non generalizzabile: gareggiare alla pari è ciò che rende credibile la sua attività.

Il ciclista dopato va più forte del ciclista non dopato. In altre attività quelli farmacologici sono aiuti (quasi sempre dannosi, ma in questo non entro) che molto più difficilmente alterano in modo così clamoroso e certo i valori in campo. Ad esempio, nella ricerca scientifica quanto di peggio che uno possa fare non è doparsi quanto copiare, plagiare l'opera dell'ingegno di un altro. Chi lo fa, rompe il principale codice su cui si basa la competizione/cooperazione in quel campo professionale. Se uno studioso prende farmaci per essere più produttivo, è probabile che avrà più energie di chi non li prende, ma è difficile pensare che questa alterazione risulti così significativa come lo è in una competizione sportiva. Così come, specularmente, se uno sportivo nella sua autobiografia "copia" brani di qualche altra opera analoga, questo è molto meno grave che se lo fa uno studioso nella sua attività (visto che difficilmente le autobiografie degli sportivi tracciano le nuove frontiere della letteratura: tutti noi che le compriamo, lo facciamo soprattutto per ricordare e al più rielaborare i momenti più significativi ma soprattutto per guardare le fotografie, no?).

In sostanza, quello che sostengo è che ciascuna attività umana ha dei "paletti" che non possono essere superati, pena la sua perdita di credibilità.
E che la natura di questi paletti varia di attività in attività, a differenza di quanto piace credere a Ferrari e ai profeti del "free doping".
Esistono studiosi che plagiano le opere di altri? Purtroppo sì. Esistono sportivi che si dopano? Purtroppo sì.
Ma ciascuno di essi fa alla propria attività il peggior servizio che si potrebbe immaginare: questo è il punto su cui mi piace insistere.

Per questo, a mio parere, così tanti appassionati di ciclismo sono pervicacemente attaccati all'idea che non si possa accettare un ciclismo (o uno sport* - apro una lunga parentesi per ricordare che il ciclismo, più di altri sport, si basa, anche esteticamente, sulla fatica fisica. Negli sport più di tecnica, lo spettatore è portato a pensare che il virtuosismo stilistico sia dovuto al talento dell'atleta e non agli aiuti chimici. Anche se sappiamo che non è così, e che anche per schiacciare a canestro a 360°, fare una rabona nel calcio, o quant'altro, le basi fisiologiche sono fondamentali. Ma questo è meno immediato da vedere: per questo negli sport di fatica il doping è meno tollerato) senza antidoping. Non perchè i "fenomeni di cicloweb" (cit. pacho: non vorrei scatenare la solita gara per attribuirsi la definizione!) non gli hanno ancora spiegato che sono masochisti, ma semplicemente perchè pensano che questo renderebbe del tutto non credibile quel tipo di competizione.

Inutile (boh, non si sa mai ..) aggiungere che ovviamente questa è solo un'opinione.

 

[Modificato il 09/10/2009 alle 22:39 by ProfRoubaix]


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 09/10/2009 alle 23:30
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Originariamente inviato da Lupo

Originariamente inviato da BICIO
A voi i commenti....


Intervista interessante. Concordo con molto di ciò che dice Ferrari, soprattutto sulla "doppia morale" che si adopera per la società e per il ciclismo.


L'argomentazione di Ferrari è capziosa: in sintesi, riassumendo, "come prende farmaci chiunque nella società, perchè non dovrebbe prenderli il ciclista?".

La mia risposta è che il ciclista non deve per una ragione semplice ma sopratutto non generalizzabile: gareggiare alla pari è ciò che rende credibile la sua attività.

Il ciclista dopato va più forte del ciclista non dopato. In altre attività quelli farmacologici sono aiuti (quasi sempre dannosi, ma in questo non entro) che molto più difficilmente alterano in modo così clamoroso e certo i valori in campo. Ad esempio, nella ricerca scientifica quanto di peggio che uno possa fare non è doparsi quanto copiare, plagiare l'opera dell'ingegno di un altro. Chi lo fa, rompe il principale codice su cui si basa la competizione/cooperazione in quel campo professionale. Se uno studioso prende farmaci per essere più produttivo, è probabile che avrà più energie di chi non li prende, ma è difficile pensare che questa alterazione risulti così significativa come lo è in una competizione sportiva. Così come, specularmente, se uno sportivo nella sua autobiografia "copia" brani di qualche altra opera analoga, questo è molto meno grave che se lo fa uno studioso nella sua attività (visto che difficilmente le autobiografie degli sportivi tracciano le nuove frontiere della letteratura: tutti noi che le compriamo, lo facciamo soprattutto per ricordare e al più rielaborare i momenti più significativi ma soprattutto per guardare le fotografie, no?).

In sostanza, quello che sostengo è che ciascuna attività umana ha dei "paletti" che non possono essere superati, pena la sua perdita di credibilità.
E che la natura di questi paletti varia di attività in attività, a differenza di quanto piace credere a Ferrari e ai profeti del "free doping".
Esistono studiosi che plagiano le opere di altri? Purtroppo sì. Esistono sportivi che si dopano? Purtroppo sì.
Ma ciascuno di essi fa alla propria attività il peggior servizio che si potrebbe immaginare: questo è il punto su cui mi piace insistere.

Per questo, a mio parere, così tanti appassionati di ciclismo sono pervicacemente attaccati all'idea che non si possa accettare un ciclismo (o uno sport* - apro una lunga parentesi per ricordare che il ciclismo, più di altri sport, si basa, anche esteticamente, sulla fatica fisica. Negli sport più di tecnica, lo spettatore è portato a pensare che il virtuosismo stilistico sia dovuto al talento dell'atleta e non agli aiuti chimici. Anche se sappiamo che non è così, e che anche per schiacciare a canestro a 360°, fare una rabona nel calcio, o quant'altro, le basi fisiologiche sono fondamentali. Ma questo è meno immediato da vedere: per questo negli sport di fatica il doping è meno tollerato) senza antidoping. Non perchè i "fenomeni di cicloweb" (cit. pacho: non vorrei scatenare la solita gara per attribuirsi la definizione!) non gli hanno ancora spiegato che sono masochisti, ma semplicemente perchè pensano che questo renderebbe del tutto non credibile quel tipo di competizione.

Inutile (boh, non si sa mai ..) aggiungere che ovviamente questa è solo un'opinione.


Guido, congratulazioni, mi arrendo, sei il migliore. Non sapevo di avere questi pensieri, ma adesso che li hai scritti, sì.
Grazie.
claudio

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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  postato il 10/10/2009 alle 00:13
ddl non ci siamo capiti.

se butti li' due slogan
e poi invece che sostenerli dici che intendevi tutt'altro,
allora rileggi cio' che hai scritto e chiediti se cio' che leggi
(e che gli altri leggono) e' cio' che intendi veramente.
Cosi' eviti di essere frainteso e di fare brutte figure
Se gia' lo fai vedo 2 soluzioni:
-non ti rileggi abbastanza
-rinneghi cio' che hai scritto quando vieni richiamato.

Chiarisci, perfavore, perche' anche nel tuo ultimo post

ma per favore......


il tifoso di ciclismo crede ancora alla Befana


ma si continuate a ripetere le solite porcate contro i positivi.

sono passaggi estremamente maleducati ed irrispettosi.

 

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  postato il 10/10/2009 alle 00:18
Caro Guido, il tuo ragionamento (mi è piaciuta più la prima parte, abbastanza meno la seconda) non fa una grinza e mi stimola pensieri su cui non mi ero soffermato abbastanza.

Però mi pare che sia un discorso perfetto in linea teorica; o meglio, è perfetto se commisurato ad una realtà che però non è quella del ciclismo, perché immagino che la pratica di plagiare gli scritti altrui, seppur esistente e in qualche caso persistente, non sia così totalizzante come il fenomeno del doping nello sport.

È un discorso che fila se applicato a un mondo di poche mele marce in un contesto di frutti sani, ma che perde forza se calato in un mondo che ha percentuali inverse.

Poi - forse non c'entra niente, o forse c'entra - mi viene in mente un vecchio studio sulla devianza, che spiegava quanto un soggetto tenda a confermare i pregiudizi negativi sul proprio conto. È un meccanismo psicologico, e ci ho pensato ieri quando sono andato dal mio "biciclettaro", che pratica e ha pure una squadra locale, che è arrivato al negozio un secondo dopo di me e mi ha detto sorridendo: "Sono andato a prendere gli ormoni... ANCHE per le piante"...
La famosa ideale toccatina di gomito - con annesso occhiolino - che vige nell'Ambiente, solo che l'Ambiente mi pare sia diventato tutto il ciclismo, anche quello dei pedalatori della domenica... Dai ciclisti il mondo si aspetta che si dopino, e loro non vogliono smentire tali attese...

Non so, a me pare che il discorso del peso diverso in contesti diversi di un'identica azione non possa essere declinato prescindendo dalle caratteristiche precipue del tale contesto.

Tutto ciò senza voler convincere nessuno (ci ho rinunciato da tempo) ma per puro piacere dialettico

 

____________________

Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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  postato il 10/10/2009 alle 00:28
A Ferrari riconosco una cosa: una coerenza ferrea.

 

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Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 00:46
Originariamente inviato da claudiodance

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A voi i commenti....


Intervista interessante. Concordo con molto di ciò che dice Ferrari, soprattutto sulla "doppia morale" che si adopera per la società e per il ciclismo.


L'argomentazione di Ferrari è capziosa: in sintesi, riassumendo, "come prende farmaci chiunque nella società, perchè non dovrebbe prenderli il ciclista?".

La mia risposta è che il ciclista non deve per una ragione semplice ma sopratutto non generalizzabile: gareggiare alla pari è ciò che rende credibile la sua attività.

Il ciclista dopato va più forte del ciclista non dopato. In altre attività quelli farmacologici sono aiuti (quasi sempre dannosi, ma in questo non entro) che molto più difficilmente alterano in modo così clamoroso e certo i valori in campo. Ad esempio, nella ricerca scientifica quanto di peggio che uno possa fare non è doparsi quanto copiare, plagiare l'opera dell'ingegno di un altro. Chi lo fa, rompe il principale codice su cui si basa la competizione/cooperazione in quel campo professionale. Se uno studioso prende farmaci per essere più produttivo, è probabile che avrà più energie di chi non li prende, ma è difficile pensare che questa alterazione risulti così significativa come lo è in una competizione sportiva. Così come, specularmente, se uno sportivo nella sua autobiografia "copia" brani di qualche altra opera analoga, questo è molto meno grave che se lo fa uno studioso nella sua attività (visto che difficilmente le autobiografie degli sportivi tracciano le nuove frontiere della letteratura: tutti noi che le compriamo, lo facciamo soprattutto per ricordare e al più rielaborare i momenti più significativi ma soprattutto per guardare le fotografie, no?).

In sostanza, quello che sostengo è che ciascuna attività umana ha dei "paletti" che non possono essere superati, pena la sua perdita di credibilità.
E che la natura di questi paletti varia di attività in attività, a differenza di quanto piace credere a Ferrari e ai profeti del "free doping".
Esistono studiosi che plagiano le opere di altri? Purtroppo sì. Esistono sportivi che si dopano? Purtroppo sì.
Ma ciascuno di essi fa alla propria attività il peggior servizio che si potrebbe immaginare: questo è il punto su cui mi piace insistere.

Per questo, a mio parere, così tanti appassionati di ciclismo sono pervicacemente attaccati all'idea che non si possa accettare un ciclismo (o uno sport* - apro una lunga parentesi per ricordare che il ciclismo, più di altri sport, si basa, anche esteticamente, sulla fatica fisica. Negli sport più di tecnica, lo spettatore è portato a pensare che il virtuosismo stilistico sia dovuto al talento dell'atleta e non agli aiuti chimici. Anche se sappiamo che non è così, e che anche per schiacciare a canestro a 360°, fare una rabona nel calcio, o quant'altro, le basi fisiologiche sono fondamentali. Ma questo è meno immediato da vedere: per questo negli sport di fatica il doping è meno tollerato) senza antidoping. Non perchè i "fenomeni di cicloweb" (cit. pacho: non vorrei scatenare la solita gara per attribuirsi la definizione!) non gli hanno ancora spiegato che sono masochisti, ma semplicemente perchè pensano che questo renderebbe del tutto non credibile quel tipo di competizione.

Inutile (boh, non si sa mai ..) aggiungere che ovviamente questa è solo un'opinione.


Guido, congratulazioni, mi arrendo, sei il migliore. Non sapevo di avere questi pensieri, ma adesso che li hai scritti, sì.
Grazie.
claudio


benissssssimo, spiegato benisssimo
bravo guido


personalmente aggiungo che solo chi è cieco o ignorante ( o vuole esserlo, in quanto intelletualmente disonesto) può pensare che la somministrazione di farmaci capaci di alterare gli equilibri fisiologici di un organismo non possa potenzialmente risultare dannoso sia nel breve che nel lungo termine

questo a mio giudizio vale per il ciclismo e lo sport in genere, ma anche per gli altri settori della società.

stupisce che qualcuno si lanci , peraltro giustamente, di tanto in tanto in strali contro la cultura del farmaco, giustamente definita drogastica da morris, diffusa dagli stati uniti al resto del mondo occidentale e poi sia favorevole al doping libero.

aggiungo che solo un organizzazione corporativa nel senso deteriore del termine, omertosa e mafiosa come l' ordine dei medici può assistere immota ed inerte alle malefatte di propri iscritti.

non possiamo accettare il doping libero, il che non vuol dire , al di la' delle contrapposizioni strumentali che molti amano nel forum,essere per forza dei pasdaran dell' antidoping.

come ultima considerazione mi stupisce molto :

Originariamente inviato da Laura Idril

....E' vero come dice Forzainter che basterebbe fare le salite ai 18 all'ora, ma il ciclismo non è già quasi più un prodotto vendibile adesso che ha le medie alte, figuratevi dopo.


ma davvero laura cara tu pensi che a qualcuno veramente appassionato di ciclismo interessi la media e non piuttosto la competizione?

pensi che noi in gioventù non ci entusiasmassimo per il ciclismo dei 18 all' ora?

pensi che hary o hayes fossero meno entusiasmanti e spettacolari di bolt, solo perchè andavano molto più piano?

ora che le donne fanno i 400 in 49 anzichè in 47'8 come marita koch pensi che il giro di pista sia meno spettacolare o entusiasmi di meno?

non credi che sia il confronto tra gli atleti, la lotta tra uguali, il suo imprevedibile o logico sviluppo il sale della nostra passione?

a me continua a non piacere il wrestling e lo sport da playstation o da cartone animato giapponese, al contrario guardo ancora i 400 femminili alle olimpiadi.(prego tutti di non fermarsi sulla gara scelta come esempio , che magari a quest' ora non l'azzecco..)


ciao

mesty

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 10/10/2009 alle 02:40
Originariamente inviato da Laura Idril
....
Io continuo a pensare che questa attività sportiva faccia male e io vorrei che i vari medici delle squadre si riunissero tutti insieme per parlare, una volta in modo chiaro, della vera salute dell'atleta che non è una persona come me, è diverso.
Cercare, sperimentare, trovare delle soluzioni per la salute degli alteti, per il reintegro dei sali e così via.
Certo bisognerebbe abbattere il muro di ipocrisia per il quale si dice che in fondo si può andare molto forte senza niente: si alcuni magari possono, ma rimarrebbero in due/tre. Allora piuttosto che chiudere tutto vediamo cosa possiamo fare. Ma alla luce del sole!
E' vero come dice Forzainter che basterebbe fare le salite ai 18 all'ora, ma il ciclismo non è già quasi più un prodotto vendibile adesso che ha le medie alte, figuratevi dopo. E' con questo mondo qui che dobbiamo avere a che fare...
ve lo dico tanto per prepararvi che il ciclismo su pista (e forse anche la crono in linea) ai giochi olimpici presto saranno completamente rimpiazzati dal freestyle...


Cara Laura, non è il ciclismo a far male, è la vita. Un uomo tra i 20 e i 30 anni può farsi giri e tour a gogo' ma non gli faranno mai il male che nasce da uno di quei dolori che sembrano spaccarti il cuore di dentro, oppure dal peso della responsabilità di provvedere alla tua famiglia quando perdi il tuo lavoro oppure i clienti non ti pagano e banche e fisco ti minacciano, senza troppe delicatezze, di toglierti anche i calzini e buttarti su di una strada. Mia dolce Lauretta, i piedi vanno tenuti sempre e saldamente sul pavimento e se non vivi in una zucca, sei di fatto esposto ai venti che soffiano su questa terra. Te lo assicuro io, dieci giri e dieci tour sono acqua fresca al confronto di quel che può riservarti la vita. Capisco che sia un concetto duro da far digerire a chi, molto giovane, è stato tenuto sempre pervicacemnte lontano dagli odori del mondo.

Per quanto attiene al tema delle salite a 18 km/hr, anche qui, cara Laura, c'è qualcosa da chiarire: sono almeno 40 anni e piu' che in salita si va come treni. Non facciamoci sviare da ciò che vediamo in tv e dal nuovo totem dell'agilità che, al poco esperto, può far apparire anche ciò che non esiste. Ho avuto la disavventura di assistere intelevisione, la scorsa estate, ad alcune fasi del campionato italiano U23 ed è stato uno spettacolo poco edificante vedere questi ragazzi mulinare parossisticamente in salita rapportini ridicoli. Esteticamente si tratta di uno spettacolo indecoroso e dagli effetti a dir poco esilaranti mentre, dal punto di vista della resa, se guardo ai tempi ed alle medie ed osservo i mezzi di oggi, forse noto un regresso. Noi si faceva 2/3000 km a pignone fisso (42x22 e 42x20 fino anche a 42x18): forse non possedavamo abbastanza agilità ? L'agilità va usata quando serve mentre, quando si fa sul serio, occorre il rapporto. Faccio solo notare che si parlava si' di doping, ma era un doping abbastanza artigianale, molto nocivo anche sul piano prestazionale e che coinvolgeva si' e no un 20/30% dei corridori.

 

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(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 10/10/2009 alle 02:55
Originariamente inviato da mestatore
....

personalmente aggiungo che solo chi è cieco o ignorante ( o vuole esserlo, in quanto intelletualmente disonesto) può pensare che la somministrazione di farmaci capaci di alterare gli equilibri fisiologici di un organismo non possa potenzialmente risultare dannoso sia nel breve che nel lungo termine

mesty


Ciao Caro, mi basta questo e, francamente, trovo inspiegabile (ed anche molto pericoloso) che si cerchi di eludere questa semplicissima verità, pensando e soprattutto dando a pensare, che per correre in bicicletta occorrano dei farmaci e per di piu' dopanti.
Da tempo cerco di dire che ho visto piu' atleti distrutti dal doping che non atleti "costruiti" col doping. Parlo ovviamente di atleti con una carriera di durata almeno decente, non dei Bugno, Riis, Roche, Armstrong e dell'ultimo spagnolo sugli scudi.

Non posso dilungarmi oltre, sono in fase di spostamento e debbo correre per rispettare degli orari. Vorrei passare la domenica a casa. Comunque riprenderemo il discorso caro Mesty. Ripensa al record dell'ora di Merckx, è fondamentale.

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 10/10/2009 alle 03:31
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A voi i commenti....


Intervista interessante. Concordo con molto di ciò che dice Ferrari, soprattutto sulla "doppia morale" che si adopera per la società e per il ciclismo.


L'argomentazione di Ferrari è capziosa: in sintesi, riassumendo, "come prende farmaci chiunque nella società, perchè non dovrebbe prenderli il ciclista?".

La mia risposta è che il ciclista non deve per una ragione semplice ma sopratutto non generalizzabile: gareggiare alla pari è ciò che rende credibile la sua attività.


In sostanza, quello che sostengo è che ciascuna attività umana ha dei "paletti" che non possono essere superati, pena la sua perdita di credibilità.
E che la natura di questi paletti varia di attività in attività, a differenza di quanto piace credere a Ferrari e ai profeti del "free doping".
Esistono studiosi che plagiano le opere di altri? Purtroppo sì. Esistono sportivi che si dopano? Purtroppo sì.
Ma ciascuno di essi fa alla propria attività il peggior servizio che si potrebbe immaginare: questo è il punto su cui mi piace insistere.

Inutile (boh, non si sa mai ..) aggiungere che ovviamente questa è solo un'opinione.


Guido, congratulazioni, mi arrendo, sei il migliore. Non sapevo di avere questi pensieri, ma adesso che li hai scritti, sì.
Grazie.
claudio


benissssssimo, spiegato benisssimo
bravo guido




Originariamente inviato da Laura Idril

....E' vero come dice Forzainter che basterebbe fare le salite ai 18 all'ora, ma il ciclismo non è già quasi più un prodotto vendibile adesso che ha le medie alte, figuratevi dopo.


ma davvero laura cara tu pensi che a qualcuno veramente appassionato di ciclismo interessi la media e non piuttosto la competizione?

pensi che noi in gioventù non ci entusiasmassimo per il ciclismo dei 18 all' ora?

pensi che hary o hayes fossero meno entusiasmanti e spettacolari di bolt, solo perchè andavano molto più piano?

ciao

mesty



Quindi, Prof., uno non si dopa per amore del ciclismo?
Secondo te la morale che riesce a tenere insieme competizione, essere il migliore, show, e antidoping è data dall'affezione per il ciclismo?

L'uomo non funziona così, l'affezione è sempre per un oggetto concreto. Un viso, una donna, un figlio... ecc. ecc.
Un sistema che si basa su una morale dove la dinamica affettiva è determinata da qualcosa di astratto è chiuso, e il primo evento reale lo fracassa

(nel ciclismo l'evento reale è uno che si dopa e comincia a vincere. Tutti gli altri si chiedono: e io sto qua a sputare sette camicie, sottopagato perché non vinco, a far da comprimario a sto qua, a fargli da circo attorno perché prenda più applausi, che è più debole di me e vince solo per la bombetta che si prende?)

Ferrari va in un'altra direzione, meno idealista, ma non cinica, più descrittiva dell'umano.

La morale non può essere astratta: il tuo argomento, prof., è quello che è stato usato dai banchieri fino a oggi: "non possiamo fregare la gente con prodotti ciofeca perché se no ci fottiamo la reputazione". Poi uno ha cominciato a rubare, a fare paccoltiglie di cartolarizzazioni e suddividerle in sottoprodotti finanziari avariati, e il mondo ha cominciato a rubare.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/10/2009 alle 09:17
Originariamente inviato da ProfRoubaix



L'argomentazione di Ferrari è capziosa: in sintesi, riassumendo, "come prende farmaci chiunque nella società, perchè non dovrebbe prenderli il ciclista?".

La mia risposta è che il ciclista non deve per una ragione semplice ma sopratutto non generalizzabile: gareggiare alla pari è ciò che rende credibile la sua attività.


Ferrari sottolinea l'ipocrisia di molti commentatori. L'abuso di farmaci nella società odierna è normalmente tollerato (se non incoraggiato), ma è duramente condannato nello sport, ed in particolare nel ciclismo.
Era un concetto che avevo provato ad esprimere qualche giorno fa, provando ad aggiungere che l'atleta ha delle esigenze diverse dal sedentario, e dunque è normale assuma farmaci diversi (qualcosa del genere l'ha scritto anche plata, se non sbaglio).
Tu rispondi che, però, il ciclista oltre ad abusare di farmaci "bara" anche.
Qui ci sarebbero diverse cose da dire.
La prima è che, come dice Ferrari, se il doping non è del tutto debellato si crea un circolo vizioso: se si dopa il mio rivale, mi dopo anch'io per essere alla pari.
Il secondo è il discorso fatto alcuni giorni fa da Maino, a proposito del culto della "equa prestazione sportiva". Qui non ci troveremo mai, perché io non do allo sport nessun valore "cripto-sacrale". Io mi godo la prestazione degli atleti senza chiedermi costantemente "cosa ci sia dietro". Per te, come molti altri, è invece fondamentale sapere che sia fatta "a pane ed acqua".
Il terzo ed ultimo commento riprende il parallelo società-ciclismo. La chirurgia estetica è l'equivalente del doping nel ciclismo, sotto il punto di vista "prestazionale". Rifacendosi il naso, il seno, le labbra o qualsiasi altra cosa venga in mente, si "bara" in quello che è un vero e proprio "sport riproduttivo". Se ci si scandalizza per l'alterazione delle prestazioni nel ciclismo, perché poi lo si tollera e giustifica nella vita?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 10:26
caro lupo,

lasciamo perdere i paragoni ad minchiam tra vita reale e sport e le motivazioni al doping, che a lungo si è scrito al proposito e sono in discussione irrilevanti.

tu pensi davvero che uno copme proffroubaix davanti al ciclismo che pratica, ama e segue da decenni stia lì a chiedersi se uno e puro o no?
tu pensi che noi si era a novazzano per quello?

sei parecchio fuoristrada
non siamo ossessionati dal doping
personalmente ritengo che sia necessaria una azione di contrasto che limiti questo fenomeno, un contrasto che ha molti aspetti, in primis cultural-igienico-sanitario, e poi anche sul piano dell'azione di disciplina o se vuoi chiamarlo così di repressione.
non mi illudo che il doping venga mai battuto, spero che possa essere ricondotto ad una misura tollerabile e non tale da far sì che sia annoiante vedere il ciclismo e che i valori della competizione siano il più possibile preservati.

il ciclismo doping libero sarà come il wrestling ed il manga
falso, completamente
allo stesso modo ritengo giusta una azione di contrasto al furto, all' evasione fiscale, all' eccesso di farmaci , di chrurgia estetica ea tutti gli obbrobri della vita.
non credo che si debbano tollerare le tette nuove come regalo per i 18 anni a tutti,semplicemente perchè così fan tutti o quasi.
la chirurgia estetica riconosce molte motivazioni interne alle persone e consente di migliorare la qualitò di vita di molte persone.
l' eccesso di chirurgia estetica produce mostriciattoli dannosi e ridicoli, rende infelici persone e ne arricchisce altre con pochi scrupoli.
conosco chirurghi che ci campano di chirurgia estetica e ci si comprano le bmc, ma sanno dire no quando è il caso.

non voglio dilungarmi, ma il paragone posto così è ad minchiam.

già si è scritto che la presenza di regole è necessaria nella vita,
regole condivise e sensate
la deregulation lasciamola ai banchieri: i risultati sono sotto gli occhi di tutti, aimè.


a me piace un certo ciclismo, dove il doping esiste ed è riconosciuto.
è un male ma c'è.
il male si combatte , si deve combattere.
la lotta al male, che parola grossa, ma lasciamola, non deve produrre altro male.
perfettiamola, ma impediamo o rendiamo difficile a tizio di avere un contratto con lpr e mandare a spasso dematteis e daniele colli
vorrei che pacho e molti altri a 20 anni non trovassero di fronte ai loro sogni un baccin o simili
vorrei che roveyaz corresse ancora, vorrei che i giovani francesi......e basta, basta,.

non mi piace il ciclismo wrestling playstation dove vale tutto e vince il più incosciente e spregiudicato.

poi, è inutile discutere su questi argomenti
noi non cambieremo idea perchè han trovato positivo bosisio
non mi sorprende, non mi fa piacere e non mi stupisce.
spero che in conseguenza di questo qualche suo amico la pianti o scenda ad un livello più basso.
quando incriminano uno che ha fatto una minchiata gli altri che fanno lo stesso o almeno qualcuno mette un piede sul fremo e abbassa il livello

poi basta
mi interessa di più rispondere a prof sul cannibale

mi interessa discutere con forza inter che conosce ed ama il ciclismo e i corridori

non mi interessa di improbabili cultori del rasoio di occam che non hanno mai sentito le gambe di legno e i polmoni enormi ma vuoti a 100 metri dallo scollinamento, con gli altri che accelerano con un bel respiro regolare....

guido proffroubaix ha spiegato assai bene ed è inutile aggiungere altro.

ma ora esco ad allenarmi, che ho davanti un finale di stagione Molto Molto Molto impegnativo

ciao

MMMesty

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 10/10/2009 alle 11:18
Originariamente inviato da prof

Originariamente inviato da Laura Idril
....
Io continuo a pensare che questa attività sportiva faccia male e io vorrei che i vari medici delle squadre si riunissero tutti insieme per parlare, una volta in modo chiaro, della vera salute dell'atleta che non è una persona come me, è diverso.
Cercare, sperimentare, trovare delle soluzioni per la salute degli alteti, per il reintegro dei sali e così via.
Certo bisognerebbe abbattere il muro di ipocrisia per il quale si dice che in fondo si può andare molto forte senza niente: si alcuni magari possono, ma rimarrebbero in due/tre. Allora piuttosto che chiudere tutto vediamo cosa possiamo fare. Ma alla luce del sole!
E' vero come dice Forzainter che basterebbe fare le salite ai 18 all'ora, ma il ciclismo non è già quasi più un prodotto vendibile adesso che ha le medie alte, figuratevi dopo. E' con questo mondo qui che dobbiamo avere a che fare...
ve lo dico tanto per prepararvi che il ciclismo su pista (e forse anche la crono in linea) ai giochi olimpici presto saranno completamente rimpiazzati dal freestyle...


Cara Laura, non è il ciclismo a far male, è la vita. Un uomo tra i 20 e i 30 anni può farsi giri e tour a gogo' ma non gli faranno mai il male che nasce da uno di quei dolori che sembrano spaccarti il cuore di dentro, oppure dal peso della responsabilità di provvedere alla tua famiglia quando perdi il tuo lavoro oppure i clienti non ti pagano e banche e fisco ti minacciano, senza troppe delicatezze, di toglierti anche i calzini e buttarti su di una strada. Mia dolce Lauretta, i piedi vanno tenuti sempre e saldamente sul pavimento e se non vivi in una zucca, sei di fatto esposto ai venti che soffiano su questa terra. Te lo assicuro io, dieci giri e dieci tour sono acqua fresca al confronto di quel che può riservarti la vita. Capisco che sia un concetto duro da far digerire a chi, molto giovane, è stato tenuto sempre pervicacemnte lontano dagli odori del mondo.

Per quanto attiene al tema delle salite a 18 km/hr, anche qui, cara Laura, c'è qualcosa da chiarire: sono almeno 40 anni e piu' che in salita si va come treni. Non facciamoci sviare da ciò che vediamo in tv e dal nuovo totem dell'agilità che, al poco esperto, può far apparire anche ciò che non esiste. Ho avuto la disavventura di assistere intelevisione, la scorsa estate, ad alcune fasi del campionato italiano U23 ed è stato uno spettacolo poco edificante vedere questi ragazzi mulinare parossisticamente in salita rapportini ridicoli. Esteticamente si tratta di uno spettacolo indecoroso e dagli effetti a dir poco esilaranti mentre, dal punto di vista della resa, se guardo ai tempi ed alle medie ed osservo i mezzi di oggi, forse noto un regresso. Noi si faceva 2/3000 km a pignone fisso (42x22 e 42x20 fino anche a 42x18): forse non possedavamo abbastanza agilità ? L'agilità va usata quando serve mentre, quando si fa sul serio, occorre il rapporto. Faccio solo notare che si parlava si' di doping, ma era un doping abbastanza artigianale, molto nocivo anche sul piano prestazionale e che coinvolgeva si' e no un 20/30% dei corridori.



Condivido fino all'ultima virgola.

 

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Fantaciclismo 2009 : 1°Tour de Romandie - 1° Paris-Tours
Tour de France 2009 : Vittoria 11°tappa Vatan Saint-Fargeau
Vuelta a Espana 2009 :Vittoria 6°tappa Xativa-Xativa e 11°tappa Murcia-Caravaca de la Cruz

Fantaciclismo 2010 : 1° Het Volk - 1° Milano-Sanremo - 1° Tour de Romandie
Tour de France 2010 : Vittoria 9°tappa Morzine Avoriaz- Saint Jean de Maurienne

 
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  postato il 10/10/2009 alle 11:27
Originariamente inviato da mestatore

poi basta
mi interessa di più rispondere a prof sul cannibale

mi interessa discutere con forza inter che conosce ed ama il ciclismo e i corridori

non mi interessa di improbabili cultori del rasoio di occam che non hanno mai sentito le gambe di legno e i polmoni enormi ma vuoti a 100 metri dallo scollinamento, con gli altri che accelerano con un bel respiro regolare....


Stavo per risponderti, poi ho urtato contro questa cosa.
Pazienza.

(Cmq in bici ci sto andando molto più di prima, ora che ho la stagione è quasi finita e ho più tempo libero e non devo passare le giornate migliori dell'anno davanti a un computer a scrivere di Giro, Tour, Vuelta e quant'altro.
Ho anche scoperto una bella salitella, breve ma tosta)

 

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qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 10/10/2009 alle 11:49
Originariamente inviato da Admin

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non mi interessa di improbabili cultori del rasoio di occam ....



(Cmq in bici ci sto andando molto più di prima, ora che ho la stagione è quasi finita e ho più tempo libero e non devo passare le giornate migliori dell'anno davanti a un computer a scrivere di Giro, Tour, Vuelta e quant'altro.
Ho anche scoperto una bella salitella, breve ma tosta)



doppio OT
Condivido per gli ignoranti come me il risultato di una ricerchina google:

Il "Rasoio di Occam" - dal nome del francescano che lo formulò - è il principio secondo il quale la spiegazione più semplice di un problema è, con tutta probabilità, quella che corrisponde più da vicino alla realtà dei fatti, e viene normalmente invocato nelle argomentazioni più complesse, dove spesso si rischia di perdere di vista l'oggetto stesso della discussione.


Admin che si allena in bici e fa pure le ripetute su una salitella è la vera news. Andreaweb, Plata & co sono avvisati

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 10/10/2009 alle 12:02
Ma che palle queste lezioncine di moralità! Tu hai diritto di parlare e tu no, tu vai in bicicletta e tu no o non abbastanza o non sulle salite vere.
E poi gli esempi del cavolo che non c'entrano niente ( i plagiatori di libri, adesso, ma dai, una irrilevante minoranza, Borges ci ha scritto quella meraviglia di Pierre Menard autore del Chisciotte).
Il wrestling e i manga ce l'avete già, il doping nelllo sport professionistco è GIA' libero, come è libero l'uso smodato di farmaci e doping vario nella vita reale.
E anche se a molti verrà l'ira funesta, l'inganno può essere meraviglioso, Ulisse e il cavallo di Troia,Ulisse che massacra decine di giovani principi da solo, ma perché era Atena ad agire per lui. Il doping migliore: da che parte si sta? Dei Proci? Ma di Ulisse è ovvio. Dopato dagli dei perché sapeva chiedere. L'arbitrio puro.
Certo che il doping esalta la prestazione , altrimenti perché ci si doperebbe? Poi magari fa male ma nell'immediato l'effetto è palese,per tutti. Uno che abbia notato di andare più piano dopo essersi dopato si deve ancora trovare.
Sempre tutti ad armi pari, ovviamente.
Intanto nella grande farsa dell'antidoping segnalo che pure Capodacqua, dopo decenni, è riuscito a dire cose giuste. Non sul ciclismo ma su Cannavaro.
Perché va bene bersi di tutto, ma c'è un limite.
L'andata dell'integerrimo Torri a Torino, in treno, in ossequioso pellegrinaggio allo sport principe, alla squadra potente e al nostro ragazzo campione del mondo, risolve un caso che limpido non è per nulla ( dai tempi alla misterosa sparizione di una raccomandata del Coni a una squadra organizzatissima come la Juve, raccomandata, dice Capodacqua, miracolosamente ricomparsa con Torri presente, ai modi di comunicazione e di risoluzione indolore del caso nell'assoluta e prioritaria assoluta tutela della necessità di evitare turbamenti all'atleta).
E questo non è il manga, il wrestling? Qua sta la moralità e l'argine he si dovrebbe porre al doping? Da parte dello stesso organismo ( e spesso dirigenti) che l'hanno finanziato fino a poco fa?
Ha ragione Lupo: non me ne rega niente di cosa ci sia dietro l'atleta, non c'è doping che spieghi del tutto e fino in fondo i filosofici scatti di Pantani, caro agli dei come Ulisse, meraviglioso come Ulisse.
E scusate se rimpiangerò sempre la felicità che mi ha dato, anche a me che non so cosa sia la fatica estrema della salita, perchè i grandi sono generosi e donano anche a chi non ha provato, i piccoli, modesti atleti della domenica stanno lì a contemplare il loro ombelichetto e a pensare che sia il mondo che gli altri , tapini, non conoscono.
Scusate, moderatori ma questa puzzetta sotto il naso inizia a infastidirmi davvero.
P.S. Ah, a differenza di altri, non vado a farmi una galoppata in bicicletta, ma, più modestamente, al supermercato a fare spesa, caricandomi di buste, fatica modesta di noi tapini, comprerò dolci per lenirmi la vita potendo contare sul fatto che non ingrasso manco volendo. Doping naturale.

 

[Modificato il 10/10/2009 alle 12:10 by Donchisciotte]

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 12:23
Originariamente inviato da Lupo
La frase sui corridori puliti era evidentemente una provocazione, rivolta soprattutto a chi usa questa "qualifica" (vera o presunta) per autopromuoversi. Certo, lo ribadisco, il fatto che lo sport professionistico sia pervaso dal doping è cosa stranota dal tempo; entrare in questo mondo e poi lamentarsene è, se non vogliamo chiamarlo "ipocrita", per le meno "ingenuo".

Qui non andremo mai d'accordo
Visto che lo sport professionistico è pervaso dal doping e visto che esistono delle regole quando qualcuno viene beccato eviti le solite lagne " non ho mai preso niente " " Sono pulito " " E' un falso positivo " " C'e' un complotto " ecc
Quando sa benissimo di essere nel torto ( gia' il preparatore gli aveva detto che non veniva beccato..)
E' lui il vero ipocrita , non Bassons

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 12:29
Originariamente inviato da mestatore

ma davvero laura cara tu pensi che a qualcuno veramente appassionato di ciclismo interessi la media e non piuttosto la competizione?

pensi che noi in gioventù non ci entusiasmassimo per il ciclismo dei 18 all' ora?

pensi che hary o hayes fossero meno entusiasmanti e spettacolari di bolt, solo perchè andavano molto più piano?

ora che le donne fanno i 400 in 49 anzichè in 47'8 come marita koch pensi che il giro di pista sia meno spettacolare o entusiasmi di meno?

non credi che sia il confronto tra gli atleti, la lotta tra uguali, il suo imprevedibile o logico sviluppo il sale della nostra passione?

a me continua a non piacere il wrestling e lo sport da playstation o da cartone animato giapponese, al contrario guardo ancora i 400 femminili alle olimpiadi.(prego tutti di non fermarsi sulla gara scelta come esempio , che magari a quest' ora non l'azzecco..)
ciao

mesty

D'accordissimo su tutto
E' la sfida umana la vera anima del ciclismo , non medie e record

 
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  postato il 10/10/2009 alle 13:02
Originariamente inviato da Donchisciotte

Ma che palle queste lezioncine di moralità!

E poi gli esempi del cavolo che non c'entrano niente

Scusate, moderatori ma questa puzzetta sotto il naso inizia a infastidirmi davvero.


Scusa Maria Rita, secondo me se evitassimo certe uscite e certe espressioni, ne guadagnerebbe in primis il concetto che esprimiamo.

Facciamo uno sforzo, dài. (Parliamone comunque nel thread delle comunicazioni, non qui).

 

____________________

Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia

(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 15:40
caro admin,
mi spiace non avere la tua risposta

non volevo riprendere un argomento tabu' e non ritengo che chi pedala , tanto o poco abbia più diritto di parlare o ragioni meglio di chi non lo fa.
conosco decine di fortissimi mulinatori di pedivelle che non ne azzeccano una.

il mondo è pieno di finissimi e colti ragionatori che non si sono mai sporcati la mani con una catena.

volevo rimarcare e mi spiace di averlo fatto in modo sbagliato e non comprensibile che per me il ciclismo è sport del tutto particolare e completamente diverso nell' esercizio e nella fruizione da tutti gli altri.

il ciclismo è la strada e non lo stadio, il ciclismo è la fatica bestiale e non la rabona, il ciclismo è il viaggio, è il corpo e non il talento.
è sfida umana dice forza inter e ha ragione ed è anche molte altre cose.
ognuno ci vede quello che vuole, donchi ci vede filosofia negli scatti di pantani, beata lei, io ci vedo tante cose diverse ( non il doping, sia chiaro).
il ciclismo è più vicino e simile alla vita di tutti gli altri sport: pensate ad una corsa di 3 settimane, quante cose ci sono.

questo rende il doping nel ciclismo ai miei occhi diverso da quello praticato nel nba, questo rende il ciclismo per me più caro del nba( anche se mi piace pure l' nba, ogni tanto).

pedalare o avere praticato e vissuto ciclismo aiuta a capire questo, ma non è indispensabile, per carità.

io non riesco a discutere bene con chi non capisce questa differenza , questa diversità del ciclismo e lo raffronta continuamente al calcio, al rugby ( entrambi mi piacciono e li seguo, ma la bici è diversa)o a quello che vuoi
questo volevo dire.

tu o molti altri che non pedalano siete così raffinati da capire queste cose molto meglio di me.
mo spiace che voi pensiate ad un razzismo del ciclista verso il non ciclista: primo , perchè io nell' anima sono curidur e non ciclista, secondo perchè non esiste.
temo che sia un complesso vostro e non mio, senza offesa.

mi spiace che tu non mi risponda: non è che dobbiamo alla fine essere d' accordo, ma vale la pena di parlare anche se oramai corriamo il rischio di ripeterci le stesse cose all' infinito.

alcuni sono molto lontani, dal mio modo di godere del ciclismo.
con questi non troverò un punto comune di incontro e di scambio, quindi basta.
chiarito che per me il doping libero è una cacchiata, inutile andare avanti.
non è che perchè torri e il coni sono quello che sono che bisogna mettere il doping libero
non è che perchè berlusconi è quello che è che bisogna gettare a mare regole e leggi del vivere, tanto pre fare un esempio ad minchiam.

per cui mi scuso se ho offeso chi non pedala, ma peggio per lui.
si perde molto, pazienza.
in ogni caso non volevo proprio rimarcare alcun tipo di differenza "razziale".
io non mi sono spiegato, credo, qualcuno non ha capito.pace.
alcuni dei più raffinati cultori dello sport che ho conosciuto non potevano praticarlo per handicap fisici e ne sono ben consapevole.

agggiungo ancora una cosa per donchi: ma tu leggi gli altri prima di rispondere o ti fermi al nick dell' autore del post ultimamente?
io nel doping non parlo quasi mai di etica e moralità, che per me è meglio riservare per altre cose più importanti.
se poi non si può dire che nello sport ci sono delle regole che andrebbero rispettate ( anche se sono largamente trasgredite nello sport professionistico in genere, cosa di cui sono molto più consapevole di altri)senza passare per tromboni moralisti non so davvero più dove andare a parare.
personalmente, i tromboni mi sembrano suonare in altre parti.

quindi cara maria rita pensa ai proci , ulisse ed atena, alla filosofia e agli hortus conclusus.
io mi guardo , se ci riesco , il giro dell' emilia, dopo essere andato al supermercato con il gippone

in ogni caso, meglio che mi astenga da questo 3d per un altro po'.

poi, se ad admin resta un po' di ossigeno nella capa dopo la salitella tosta mi godrò la sua risposta che certo mi farà pensare

ciao

mestatore

ps: admin, se la salitella ti ammazza, fai come me: caricati, poi diciamo embè?
mica sono uno sportivo della domenica qualsiasi, a momenti vinco una kobram a 50 anni....

 

[Modificato il 10/10/2009 alle 15:54 by mestatore]


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 10/10/2009 alle 16:29
Caro Mesty, prendendo esempio da donchisciotte, ti dirò che tu hai espresso con bellissime parole la poesia che c'é (che c'era? Che ci dovrebbe essere?) nel ciclismo. Ovviamente sottoscrivo, parola per parola, quanto scritto in precedenza da te e da ProfRoubaix. E aspetto con curiosità la risposta del nostro Admin.

Ciao

 

____________________
E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 10/10/2009 alle 16:58
Originariamente inviato da mestatore


io non riesco a discutere bene con chi non capisce questa differenza , questa diversità del ciclismo e lo raffronta continuamente al calcio, al rugby ( entrambi mi piacciono e li seguo, ma la bici è diversa)o a quello che vuoi
questo volevo dire.

A me codesto sembra un postulato, ma se si parte da ipotesi non dimostrate, si può affermare di tutto


alcuni sono molto lontani, dal mio modo di godere del ciclismo.
con questi non troverò un punto comune di incontro e di scambio, quindi basta.
chiarito che per me il doping libero è una cacchiata, inutile andare avanti.

Non vedo l'antinomia fra il godere, in proprio, il ciclismo attivo ed ammirare alla TV gli atleti che lo praticano per professione. Quindi tu puoi benissimo (come del resto faccio io, che, al massimo, prendo un caffè prima di fare una salita "impegnativa") ma come puoi dire che il doping libero è una ... Perché scusa l'esistente che altro è, se non libertà, con qualcuno che è più libero degli altri?

non è che perchè berlusconi è quello che è che bisogna gettare a mare regole e leggi del vivere, tanto pre fare un esempio ad minchiam.

Perché usare il "maccheronico"? In latino esiste *mentula*

per cui mi scuso se ho offeso chi non pedala, ma peggio per lui.
si perde molto, pazienza.
in ogni caso non volevo proprio rimarcare alcun tipo di differenza "razziale".
io non mi sono spiegato, credo, qualcuno non ha capito.pace.

A me sembra che tu sia il primo a non capirti, o forse sono solo io, chissà?

agggiungo ancora una cosa per donchi: ma tu leggi gli altri prima di rispondere o ti fermi al nick dell' autore del post ultimamente?
io nel doping non parlo quasi mai di etica e moralità, che per me è meglio riservare per altre cose più importanti.
se poi non si può dire che nello sport ci sono delle regole che andrebbero rispettate ( anche se sono largamente trasgredite nello sport professionistico in genere, cosa di cui sono molto più consapevole di altri)senza passare per tromboni moralisti non so davvero più dove andare a parare.
personalmente, i tromboni mi sembrano suonare in altre parti.

Ed io mi domando se mai arriverà qualcuno a confessare di essere un amante di codesto strumento, ma, secondo me, prima c'è da chiedersi se davvero ci interessa la musica



 

____________________
Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/10/2009 alle 19:02
Originariamente inviato da mestatore

poi basta
mi interessa di più rispondere a prof sul cannibale

mi interessa discutere con forza inter che conosce ed ama il ciclismo e i corridori

non mi interessa di improbabili cultori del rasoio di occam che non hanno mai sentito le gambe di legno e i polmoni enormi ma vuoti a 100 metri dallo scollinamento, con gli altri che accelerano con un bel respiro regolare....

guido proffroubaix ha spiegato assai bene ed è inutile aggiungere altro.

ma ora esco ad allenarmi, che ho davanti un finale di stagione Molto Molto Molto impegnativo

ciao

MMMesty


Fai un po' come vuoi.
Non capisco il ragionamento e le motivazioni di chi si iscrive su un forum senza aver voglia di discutere, e risponde ad un post altrui dicendo che non ha voglia di rispondere...
Ma capisco che quando la migliore argomentazioni di cui si dispone è accusare gli altri di scrivere cose "ad minchiam", la disponibilità a discutere sia bassa.
Detto questo (solo per risponderti) chiudo ogni polemica con te prima ancora che nasca.

Originariamente inviato da forzainter

Visto che lo sport professionistico è pervaso dal doping e visto che esistono delle regole quando qualcuno viene beccato eviti le solite lagne " non ho mai preso niente " " Sono pulito " " E' un falso positivo " " C'e' un complotto " ecc
Quando sa benissimo di essere nel torto ( gia' il preparatore gli aveva detto che non veniva beccato..)


Su questo non posso che darti ragione. E' ipocrisia anche questa

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 19:52
caro lemond,
in questo forum non scrivo quasi mai del mio ciclismo attivo, maq dico la mia dal 2004 su corse e corridori e quanto ad essi attiene.

mi sono scusato se ho offeso qualcuno, non volevo ed evidentemente ho toccato un nervo scoperto a qualcuno.
ho anche ammesso di essermi spiegato male.
non basta, vabbe

quando intendo ciclismo, mi riferivo alle corse e ai corridori.

poi, mi tocca pure sentirmi dire da lupo che non ho voglia di discutere.
sono qui dal 2004, controlla.
come capita ad altri, avendo scritto le stesse cose in occasione di discussioni simili negli scorsi 5 anni, ammetto di essermi un po' stufato di ripetere un copione. abbiate pazienza
repetita stufant, in questo caso e pazienza se è maccheronico e non il òatino alto che ama lemond.
cito più volentieri il prof scoglio di cicerone.

confesso che preferisco discutere con chi ama il ciclismo e lo considera una cosa speciale, che pedali o meno.
è una questione di sintonia, non intendo distribuire patenti.
sto nel forum , perchè mi ci sono divertito e talvolta mi ci diverto ancora.

credo di rispettare tutti.
qualcuno mi interessa, altri mi annoiano.
sicuramente interesarò a qualcuno e annoierò o irriterò la maggioranza.
è normale.capita.

vabbè

ciao

mesty

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 10/10/2009 alle 20:16
Se io, Admin che ha interrotto la risposta che voleva dare , Lupo e lemond avevamo capito tutti che volessi dire che chi non pedala non ha diritto di parlare, forse ti sei espresso male tu o hai capito dopo di averla detta grossa, non puoi dire che sono io che non leggo ma guardo solo il nick, anche altri hanno capito così.
Sulla moralità: mi riferivo, in tutto il discorso, non solo a te ma ad altri, con cui vi complimentate di continuo a vicenda, che pensano alla moralità legata al doping.
Il ciclismo come sfida: certo, vero, non è essenziale la media o il record, ma la sfida implica sempre che ci si gioca tutto e che si è disposti a parecchio.
Infine: a me piace la lettaratura e la filosofia, sì, e non penso che se si parla di ciclismo non si possa parlare di altro che il ciclismo evoca, ma, sempre se non ti dispiace, mestatore, le corse me le vedo pure io.
Presa in giro da parenti e amici che non si interessano per niente di ciclismo e mi dicono che sono matta a guardare i dopati.
Solo per questo continuo dover spiegare a chi mi circonda perchè da quarantadue anni mi appassiono di ciclismo, penso di aver diritto di parlarecome tutti qua, giusto o sbagliato che sia quello che dico.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

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IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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  postato il 10/10/2009 alle 20:27
Scusate ma dovevo dire che sono a favore del doping perchè si ritornasse a fare una discussione interessante? Mandatemi un MP su che provocazione devo lanciare la prossima volta (p.s. a pagamento stavolta )

P.S. Siete meravigliosi
P.P.S. Non è che voglio il nobel per la pace... lo penso sul serio

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/10/2009 alle 21:25
Originariamente inviato da Donchisciotte

Se io, Admin che ha interrotto la risposta che voleva dare , Lupo e lemond avevamo capito tutti che volessi dire che chi non pedala non ha diritto di parlare, forse ti sei espresso male tu o hai capito dopo di averla detta grossa, non puoi dire che sono io che non leggo ma guardo solo il nick, anche altri hanno capito così.
Sulla moralità: mi riferivo, in tutto il discorso, non solo a te ma ad altri, con cui vi complimentate di continuo a vicenda, che pensano alla moralità legata al doping.
Il ciclismo come sfida: certo, vero, non è essenziale la media o il record, ma la sfida implica sempre che ci si gioca tutto e che si è disposti a parecchio.
Infine: a me piace la lettaratura e la filosofia, sì, e non penso che se si parla di ciclismo non si possa parlare di altro che il ciclismo evoca, ma, sempre se non ti dispiace, mestatore, le corse me le vedo pure io.
Presa in giro da parenti e amici che non si interessano per niente di ciclismo e mi dicono che sono matta a guardare i dopati.
Solo per questo continuo dover spiegare a chi mi circonda perchè da quarantadue anni mi appassiono di ciclismo, penso di aver diritto di parlarecome tutti qua, giusto o sbagliato che sia quello che dico.


sarai senz' altro l'unica qui dentro a cui piace la letteratura e la filosofia e che sa anche parlare d' altro
convinta tu..

mesty

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 10/10/2009 alle 21:39
il nobel per la pace a Obama è l'ennesimo esempio che la faziosità non ha confini.

L'antidoping di McQuaid;
i nobel agli amici.

il liberal pensiero di AlGore e Obama premiati per la pace (?? Cos'hanno fatto poi? Uno non ha firmato il protocollo di Kyoto quand'era vicepresidente, ma poi fa l'ambientalista; l'altro ha esteso il conflitto afghano al Pakistan: che bel contributo alla pace...).

Pirla i media italiani a scrivere quello che pensa l'Economist e quello che decide l'accademia dei nobel, e a non sforzarsi di capire le cose.

Ma Prof. & C ci ricorderanno che è meglio credere nelle regole perché ne va della credibilità del sistema,
e allora sì, Obama è il più grande pacificatore della terra,
e allora sì, Contador batté Riccò al Giro dell'anno scorso perché aveva una guarnitura nuova di zecca, coi cuscinetti in ceramica mazinga e il diametro maggiorato BB90-60-90.

Il punto che verrà sempre fuori è che mentre nel calcio c'è "il tocco di palla", nel ciclismo, nell'atletica, nel fondo, c'è solo l'allenamento. Il doping quindi incide molto di più negli sport di fatica.

Io che ho una grande passione per il ciclismo non riesco a non pensare, alla 100 vittoria del team columbia, della pista inglese, dei vari americani, che nell'emisfero anglosassone abbiano qualcosa di migliore. E' un pensiero che mi viene guardando quanto corrono i giocatori dell'Arsenal e del Chelsea, ma almeno lì se la squadra gira bene puoi metterli sotto. Nel ciclismo no, non puoi, devi avere la stessa roba, o fare qualcosa di analogo con altri mezzi.

 
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  postato il 10/10/2009 alle 21:42
Ehm... Maino... tutta la trafila su Obama che c'entra?

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 10/10/2009 alle 22:00
Stavo immaginandomi una ragione per cui non avevano dato a te il nobel della pace per il tuo post di prima

Non l'ho ho quotato pensando di finirti subito sotto, ma in mezzo si sono infilati altri...

 
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