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Autore: Oggetto: World Championship Varese 2008 - Élite Uomini in linea

Livello Fausto Coppi




Posts: 3270
Registrato: Jul 2005

  postato il 29/09/2008 alle 10:41
Originariamente inviato da antonello64
forse perchè Martini si è trovato contro nazionali ben più toste di quelle odierne, che oltretutto correvano al gran completo.
Il Belgio era uno squadrone, l'Olanda idem e la Francia non era certo da meno: mica come oggi che al massimo ti trovi contro una sola squadra veramente forte.

Se poi vogliamo fare ragionamenti di tipo calcistico per cui quando si perde è sempre colpa dell'allenatore...
Moser nel 1978 era favoritissimo in volata contro Knetemann: sbagliò lo sprint e perse. Colpa di Martini?
Saronni nel 1981 era favorito anche lui contro Maertens: fece la volata con le mani sulle leve dei freni e fu buggerato negli ultimi 10 metri. Colpa di Martini?
Argentin nel 1983 era nella fuga giusta con Lemond: come l'americano forzò in salita, lui si staccò. Colpa di Martini?
Lo stesso Argentin nel 1985 era l'unico nel gruppetto finale ad avere con sè un compagno di squadra, Claudio Corti: il quale Corti inseguì anche le mosche e quando se ne andò Zoetemelk a qualche km dal traguardo, era sfinito e non ce la fece a chiudere anche su di lui; Argentin per paura di Lemond rimase fermo ed il mondiale se lo beccò l'olandese. Colpa di Martini?

Senza dimenticare che un conto è far andar d'accordo Bettini, Cunego, Rebellin, Ballan, Di Luca ecc., con un solo corridore che spicca sugli altri (Bettini); un altro invece è mettere d'accordo Moser e Saronni, che magari si presentavano al Mondiale l'uno con 25 vittorie stagionali e l'altro con 26.
L'unico mondiale dove la nostra nazionale corse male fu quello del 1981 (e anche lì si sarebbe vinto senza l'errore di Saronni): per il resto o abbiamo perso da avversari più forti o per errori individuali con cui Martini c'entra ben poco.


E quello del '90? Non fu troppo controllato?
Ad ogni modo quello dell'88 fu un regalo vero e proprio c'è anche da mettere che ogni tanto la fortuna s'è messa dalla nostra parte...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 10:43
Originariamente inviato da EugeRambler

Originariamente inviato da Abajia
Altra cosa: anche l'accordo tra i tre azzurri, nel finale, è stato obbrobrioso.
è vero che, a quel punto, non credo ci fosse uno dei tre disposto ad accantonare ogni velleità iridata, ma cacchio, un minimo di collaborazione, se non altro per il fatto che la divisa era la stessa!
Abbiamo avuto l'opportunità di portar via un gruppetto di sei uomini con tre italiani, perché fermarsi? Perché non rilanciare?


La tattica migliore, dall'ultimo passaggio sui Ronchu in poi era quello dello scatto a ripetizione, visto che si era 3 su 7.


si era 3 su 6 (Rodriguez, Pfanneneberger e Sorensen) e se uno dei tre azzurri si fosse sacrificato si sarebbe arrivati allo sprint finale con i nostri grandi favoriti.
E' pur vero, però, che lo sprint presenta sempre delle incognite, per cui son d'accordo che la tattica migliore fosse quella degli scatti alternati di Ballan e Rebellin, con Cunego tranquillo per giocarsi la volata.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 10:46
Originariamente inviato da riddler
E quello del '90? Non fu troppo controllato?


quello del '90 fu un errore di Bugno, che non chiese aiuto a Fondriest perchè non era sicuro di battere Kelly e Lemond in volata.

 

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Livello Francesco Moser




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  postato il 29/09/2008 alle 10:51
Originariamente inviato da antonello64

L'unico mondiale dove la nostra nazionale corse male fu quello del 1981 (e anche lì si sarebbe vinto senza l'errore di Saronni): per il resto o abbiamo perso da avversari più forti o per errori individuali con cui Martini c'entra ben poco.


Beh gli ultimi della sua carriera furono inguardabili, Lugano e San Sebastian su tutti.
L'avvicendamento (tardivo) fu provvidenziale!

 

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E' curioso come le discese, viste dal basso, somigliano tanto alle salite!
Pippo in "Topolino e la Stella dello Sceriffo", 1959

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 11:11
Originariamente inviato da Raf Benson

Beh gli ultimi della sua carriera furono inguardabili, Lugano e San Sebastian su tutti.
L'avvicendamento (tardivo) fu provvidenziale!


Si ma c'era di mezzo pure l'età...

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/09/2008 alle 11:19
Originariamente inviato da Raf Benson
Beh gli ultimi della sua carriera furono inguardabili, Lugano e San Sebastian su tutti.
L'avvicendamento (tardivo) fu provvidenziale!

direi San Sebastian... Lugano fu gestito da Martini alla solita maniera.
Nella fuga decisiva c'erano Guidi e Ferrigato, che in quel periodo volavano, vincendo tantissime corse anche di coppa del mondo. Se il mondiale si fosse corso 20 giorni prima ne Guidi ne Ferrigato avrebbero mai perso le ruote di Museeuw e Gianetti. purtroppo il giorno non erano brillantissimi. ma dopo Tafi e Bartoli, erano le nostre seconde punte.
certo, con il senno di poi, è stato un errore affidarsi a loro, ma se torniamo ai quei giorni non c'era nulla di strano in quella condotta.
San Sebastina oggettivamente fu un brutto mondiale, gestito male dal ct e corso altrettanto male dai nostri.

Sia chiaro, il grande merito di Martini è stato anche il suo grande limite: ha sempre convocato tutti i potenziali capitani (corremmo un mondiale con 9 capitani...) ma in alcune circostanze non è riuscito a metterli d'accordo. Un po come accadeva nel calcio con il Brasile del 70, 78 e 82. tanti numeri 10 col rischio però di saltare contro squadre piu deboli.
Si parla della famosa volata di Beppe dell'81... forse, piuttosto che le leve dei freni, andrebbe citato il rifiuto di Moser di tirargli la volata... un conto è partire lungo e condurre la volata in testa, un altro è avere un compagno che ti porta sino ai 150 metri. anche con le mani sui freni avrebbe vinto.
non è un caso che l'anno successivo lo stesso Saronni ringraziò apertamente Moser per l'aiuto concreto per la vittoria iridata.
Stesso discorso nel 93, con diversi uomini nella fuga decisiva ma nessuno che si è sacrificato per gli altri.

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/09/2008 alle 11:24
Originariamente inviato da riddler

Onestamente, quasi alla fine della salita c'è stata una cosa che mi aveva lasciato perplesso, invece, almeno penso, faceva parte della tattica: avete notato che ad un certo punto nessuno dei 3 azzurri faceva forcing?

L'ho scritto nel mio post: credo che non sia stata una tattica ma forse, per un attimo, ciascuno dei 3 abbia pensato al successo personale senza sacrificarsi per gli altri due.
del resto, chi doveva tirare? vederli rialzati e aspettare il rientro degli inseguitori sembrava un suicidio; se il finale non si fosse risolto a nostro favore, credo che qualche polemica sarebbe giustamente nata.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 11:38
Originariamente inviato da Goodwood

L'ho scritto nel mio post: credo che non sia stata una tattica ma forse, per un attimo, ciascuno dei 3 abbia pensato al successo personale senza sacrificarsi per gli altri due.
del resto, chi doveva tirare? vederli rialzati e aspettare il rientro degli inseguitori sembrava un suicidio; se il finale non si fosse risolto a nostro favore, credo che qualche polemica sarebbe giustamente nata.


Mah, non lo sapremo mai, un pizzico di egoismo, sicuramente almeno per un attimo sarà balenato nella testa dei 3, anche perchè ognuno dei 3 rispetto agli altri 2 non si sentiva certamente inferiore e non pensava di meritarlo meno rispetto all'altro...
Tuttavia è vero che molti mondiali si sono risolti con scatti in pianura dopo la salita (vedi quello vinto da Olano) e la tattica migliore era cmq scattare alla fine della salita quando tutti si guardano, si rallenta e chi va ai 50 all'ora può guadagnare...
Io penso che l'ordine di Ballerini c'è stato...

 

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  postato il 29/09/2008 alle 11:39
Come si fa a non aver voglia di scrivere almeno un commento su una giornata memorabile come quella di ieri?
Pensare che fino a 2/3 di gara mi sembrava di assistere ad uno dei mondiali più insulsi della storia, cosa che ho anche comunicato a Robby e Markuzzo pronosticando un successo di Freire.
Poi, ad un certo punto, la squadra italiana ha rotto gli indugi e, dopo il forcing di Bruseghin, Tonti e Bosisio, proprio mentre inviavo il mio sms a Marco, arriva il primo scatto di Cunego a far esplodere la corsa, e da quel momento è iniziato uno spettacolo di una tale intensità da far tremar le vene e i polsi.
L'unica nazionale che davvero ha provato a vincere questo mondiale è stata l'Italia, le altre hanno corso soprattutto per far perdere gli azzurri (Bettini in particolare) e alla fine si sono bruciate col loro stesso fuoco. In particolare la Spagna è stata davvero irritante per la propria tracotanza, davvero pensavano di portare Freire a spasso per 260 km?
Si sono trovato in una fuga che poteva essere giusta con tre uomini, tra cui Valverde, e nemmeno in quel caso hanno voluto prendere l'iniziativa, alla fine hanno avuto ciò che si meritavano, unico degno di menzione il sempre generosissimo J. Rodriguez.
Credo che quello di ieri sia stato il vero capolavoro di Ballerini, senza nulla togliere al valore degli altri mondiali, stavolta la nostra squadra è riuscita a fare qualcosa di davvero sensazionale, utilizzando Bettini nel ruolo di "centravanti-boa" e smarcando le seconde punte che alla fine hanno dominato il finale monopolizzando le prime posizioni dell'ordine d'arrivo.
Quando nessuno collaborava coi nostri gregari temevo che nel finale ci saremmo trovati in inferiorità numerica, e invece alla fine gli spagnoli sono evaporati e gli unici a contrastare gli azzurri sono stati i belgi che hanno però pagato la supremazia italiana sull'ultima salita.
Il grande merito di Ballerini è quello di aver formato un gruppo forte e unito, questi corridori sono animati da un forte senso di appartenenza alla squadra, come se appartenessero alla nazionale per tutto l'anno e non solo per un giorno.
Sono davvero entusiasta per il successo di Ballan (sabato sera fantasticavo con Robby su un suo possibile allungo da finisseur), l'ho sempre apprezzato sia come corridore che come uomo, come disse anche la De Stefano, un ragazzo davvero speciale, tanto mite fuori dalle corse, quanto combattivo e generoso in gara, la sua fucilata resterà indelebile come uno dei gesti più belli nella storia dei mondiali.
Viene spesso criticato, e anche a ragione, ma oggi bisogna levarsi tanto di cappello di fonte al Cunego di ieri, sempre presente nel vivo della corsa e combattivo come non mai, comprensibile il suo gesto di stizza dopo il traguardo, sapeva di essere il più forte in volata ma alla fine ha compiuto alla perfezione il suo dovere.
Le ultime due esperienze in nazionale gli hanno fatto accumulare crediti che potrà spendere in futuro, magari già l'anno prossimo su un percorso che sembra davvero strizzargli l'occhio.
Tutta la squadra si è mossa alla perfezione, ognuno ha fatto fino in fondo il proprio dovere senza risparmiare la minima energia, Rebellin si è mostrato ancora una volta elemento chiave dello scacchiere azzurro, Bruseghin il solito impagabile fulcro della squadra, Tosatto sorprendente, ancora in grado di scattare in salita al penultimo giro, bravi tutti, meriterebbero di fregiarsi anche loro di un simbolo iridato per il lavoro svolto.
Lascio alla fine il mio commento per Bettini, non ha colto lo storico tris ma mi è preso comunque il lusso di tagliare il traguardo a braccia alzate, nel trionfo azzurro il suo contributo stato determinante e alla fine sono caduti nella sua tela tutti i principali favoriti.
L'omaggio che alla fine gli hanno tributato compagni e avversari la dice lunga sullo spessore, atletico ed umano di uno dei più grandi cacciatori di classiche della storia del ciclismo, ci mancherai Paolo!

 

[Modificato il 29/09/2008 alle 11:42 by W00DST0CK76]

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 11:39
Originariamente inviato da Goodwood

Originariamente inviato da riddler

Onestamente, quasi alla fine della salita c'è stata una cosa che mi aveva lasciato perplesso, invece, almeno penso, faceva parte della tattica: avete notato che ad un certo punto nessuno dei 3 azzurri faceva forcing?

L'ho scritto nel mio post: credo che non sia stata una tattica ma forse, per un attimo, ciascuno dei 3 abbia pensato al successo personale senza sacrificarsi per gli altri due.
del resto, chi doveva tirare? vederli rialzati e aspettare il rientro degli inseguitori sembrava un suicidio; se il finale non si fosse risolto a nostro favore, credo che qualche polemica sarebbe giustamente nata.


Come ho già scritto, in quel momento toccava a Cunego provarci, dopo gli allunghi degli altri due, invece...

 

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E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/09/2008 alle 11:43
Originariamente inviato da EugeRambler
Come ho già scritto, in quel momento toccava a Cunego provarci, dopo gli allunghi degli altri due, invece...

per un attimo ho avuto la sensazione che Cunego faticasse tanto; Pfanneberg ad un certo punto lo ha passato a doppia velocità... forse Cunego era al limite, anche se nel finale è stato poi brillante.
Resta il fatto che con 3 uomini su 5 davanti, è sempre un rischio far naufragare l'azione...

 
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  postato il 29/09/2008 alle 11:53
Originariamente inviato da Goodwood

Originariamente inviato da EugeRambler
Come ho già scritto, in quel momento toccava a Cunego provarci, dopo gli allunghi degli altri due, invece...

per un attimo ho avuto la sensazione che Cunego faticasse tanto; Pfanneberg ad un certo punto lo ha passato a doppia velocità... forse Cunego era al limite, anche se nel finale è stato poi brillante.
Resta il fatto che con 3 uomini su 5 davanti, è sempre un rischio far naufragare l'azione...


Anch'io ho avuto questa sensazione, infatti sull'ultima salita Damiano è stato tra gli ultimi ad accodarsi, probabilmente ha avuto un attimo di appannamento e ha dovuto riprendere fiato in attesa dell'eventuale volata.
Quando si è in superiorità numerica spesso è proprio quello più veloce ad avere le chance minori, visto che è l'ultimo a sparare la propria cartuccia. In ogni caso credo che la condotta di Damiano sia stata irreprensibile, non toccava a lui provare a scattare, anche perchè probabilmente era il più marcato.

ps: Goodwood, che piacere leggerti di nuovo sul forum.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 12:07
Ma anche Ballan era quasi cotto, guardate quando scatta Rebellin, lui fa una fatica matta a rientrare, avevea perso una decina di metri, poi fortunatamente era tutta pianurae ha tirato fuori le ultime energie per la fucilata.

Goodwood, adesso devi cambaire il tuo nick in Varese!

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/09/2008 alle 12:07
Ciao Wood!
concordo in pieno con la tua bella analisi, specie sul fatto che il Cunego visto in nazionale sia stato assolutamente sopra le aspettative (almeno le mie) e che per quanto fatto vedere possa in fututo aspirare, in partenza, ad un ruolo di prestigio in squadra.
E' sempre complicato raffrontare le diverse vittorie mondiali, però anche a me questa edizione ha lasciato un segno particolare; forse perchè è la piu recente e quindi si tratta di emozioni ancora fresche ma, come ho scritto in precedenza, per diversi motivi credo che verrà ricordata a lungo...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 12:12
Originariamente inviato da Goodwood

Ciao Wood!
concordo in pieno con la tua bella analisi, specie sul fatto che il Cunego visto in nazionale sia stato assolutamente sopra le aspettative (almeno le mie) e che per quanto fatto vedere possa in fututo aspirare, in partenza, ad un ruolo di prestigio in squadra.
E' sempre complicato raffrontare le diverse vittorie mondiali, però anche a me questa edizione ha lasciato un segno particolare; forse perchè è la piu recente e quindi si tratta di emozioni ancora fresche ma, come ho scritto in precedenza, per diversi motivi credo che verrà ricordata a lungo...


non so voi, ma mai come quest'anno credo che l'Italia abbia corso sola contro tutti. Penso che in tutte le fasi della corsa hanno sempre lasciato a fare all''italia che non ha fatto una piega, nemmeno un cambio a Bruseghin.
Ognuno e' libero di atturare la tattica che vuole, ma onestamente non seguirei il ciclismo se le gare fossero corse da squadre come Belgio e Spagna che corrono in modo insopportabilmente passivo, difensivista e ostruzionista.
Per me e' stato speciale, perche' abbiamo vinto anche contro questo modo di interpretare il ciclismo che, almeno per me, e' anticiclismo.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 29/09/2008 alle 12:15
Originariamente inviato da Subsonico

L'azione stoppata da Valverde è stato l'apice dello schifo. Quegli 8 lì, mica 8 qualsiasi, sarebbero arrivati.


Non sono d'accordo. La Spagna ha fatto schifissimo nel finale, negli ultimi due-tre giri dove ha dormito, non in quel frangente.
Quell'azione, anche se loro si fossero messi a tirare, non sarebbe durata a lungo. Mancavano 60 km (!!!) al traguardo e dietro tirava il Belgio (fra cui Nuyens, Gilbert, Van Avermaet, non tre scemi qualunque) e poi avrebbero avuto man forte probabilmente pure da Germania e Olanda. Davanti avevano neanche 100 metri di vantaggio, dove vuoi che sarebbero andati? Sarebbero durati qualche kilometro, avrebbero reso la corsa un pò più dura, ma al traguardo non ci arrivavano manco per sogno. Anche perchè è normale che nessuno (nè gli italiani nè gli spagnoli) avrebbe dato il 100% in quella fuga, avendo paura di servire sul piatto d'argento la vittoria all'avversario diretto (senza dimenticare che dentro c'era pure Kolobnev che sarebbe rimasto sempre a ruota).

 

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Livello Bernard Hinault




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  postato il 29/09/2008 alle 12:23
Originariamente inviato da meriadoc
non so voi, ma mai come quest'anno credo che l'Italia abbia corso sola contro tutti.

ci pensavo proprio ieri vedendo la gara... nelle ultime edizioni dei mondiali, l'Italia ha sempre avuto il maggior peso della corsa sulle spalle, anche se mai come stavolta. a memoria non ricordo un altra edizione di un mondiale in cui l'Italia abbia tirato praticamente dall'inizio alla fine.
Forse a Zolder c'è stata una condotta simile, ma in ogni caso erano diverse le nazionali che auspicavano l'arrivo in volata, non solo la nostra.
Non credo che il prossimo anno cambierà molto; anzi, con 3 mondiali consecutivi vinti sarà ancora peggio...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 12:26
Alcune considerazioni di ritorno dal Montello.

1. Ero straconvinto che Ballerini avesse fatto la cosa giusta nel lasciare a casa Di Luca. Meno convinto ero della scelta di Cunego. A quel punto gli avrebbe potuto preferire Pozzato, se non altro per preservare certi equilibri di club. Ma alla fine ha avuto ragione il Ct. Un grande Cunego.

2. E' il secondo mondiale che Cunego si sacrifica. C'è chi dice che l'anno prossimo a Mendrisio dovrà correre da capitano. Forse. Mancano 12 mesi. Il percorso sarà duro. Ma soprattutto, fatemi sognare, l'anno prossimo ci sarà qualcun'altro con cui fare i conti in casa Italia. Avrà fame di vittorie e correrà praticamente in casa... vedremo

3. Ignobile il modo di correre degli spagnoli. La nazionale che vince Giro, Tour, Vuelta, Olimpiadi e Liegi non può pretendere di vincere un mondiale "di rapina". Bella lezione che hanno preso!

4. Chiave tattica della corsa: il sacrificio di Bettini. Una tattica di corsa, quella messa in piedi dal livornese ai -20 che vale tanto come certe sue vittorie.

5. Ma veniamo alla domanda delle domande.
più potente la fucilata di Ballan a Varese o quella di Cancellara a Sanremo?

Sono state le due azioni da finisseur più belle del 2008. Io voto per quella di Ballan. Cancellara ha fatto un lavorone ma più che la sua fucilata ha contato Pellizzotti che per scarsa lucidità non chiuse subito il buco e la stanchezza generalizzata. Ballan inoltre ha retto per 3 mila metri senza un metro di discesa, mentre Cancellara è scattata in leggera discesa.
Voi cosa ne pensate?

 

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Livello Tour




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  postato il 29/09/2008 alle 12:32
"la fucilata di piazza montegrappa".
allo scatto di alessandro, tifo da stadio.
brividi

 
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Elite




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  postato il 29/09/2008 alle 12:33
Antequera, a casa.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 12:41
Davide, anch'io ieri sono stato (per due passaggi) sul Montello.
Abbiamo perso un'altra occasione per conoscerci personalmente.
Venendo alla discussione sull'anno prossimo : è vero che Cunego ha maturato crediti, è vero che rientrerà Basso e ,aggiungo io, anche Di Luca dovrebbe tornare della partita (salvo annate storte per ciascuno dei tre)però il grande rivale dovrebbe essere Cancellara (che non credo sparerà tutte le cartucce nella crono).
O anche Valverde, se decide cosa vuol fare da grande.

 

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nino58

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 29/09/2008 alle 13:02
Grande ieri anche Teocoli che ha preso in giro Francone nazionale per le sue basette

 

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Livello Giro del Lazio




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  postato il 29/09/2008 alle 13:04
E in casa spagna inizia la resa dei conti


En la última vuelta del Mundial 2008 de Varese, Bettini vio que Italia tenía la batalla ganada y se dedicó a dar la mano a algunos de sus rivales a modo de despedida, porque si nadie lo impide la del domingo era su última carrera.

Después, en la línea de meta, se alegró de que Ballan fuera el ganador y de que sea un compañero de selección el que en adelante lleve el maillot arco iris que él ha lucido los dos últimos años.

Pero, antes de despedirse, clavó una puya al equipo español al descubrir una bronca que Valverde tuvo con otro español, probablemente Freire, a causa de una escapada en la que entró el propio Valverde, ‘Purito’ y Samuel. Freire enlazó después.

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 29/09/2008 alle 13:08
Originariamente inviato da Jouxplane77

E in casa spagna inizia la resa dei conti


En la última vuelta del Mundial 2008 de Varese, Bettini vio que Italia tenía la batalla ganada y se dedicó a dar la mano a algunos de sus rivales a modo de despedida, porque si nadie lo impide la del domingo era su última carrera.

Después, en la línea de meta, se alegró de que Ballan fuera el ganador y de que sea un compañero de selección el que en adelante lleve el maillot arco iris que él ha lucido los dos últimos años.

Pero, antes de despedirse, clavó una puya al equipo español al descubrir una bronca que Valverde tuvo con otro español, probablemente Freire, a causa de una escapada en la que entró el propio Valverde, ‘Purito’ y Samuel. Freire enlazó después.


Secondo me è il mondiale per nazionali che è bello, però anche, anzi direi soprattutto, assurdo.

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 29/09/2008 alle 13:16
Che emozioni ragazzi! Sette (o quasi) ore di diretta per una gioia immensa, difficile da descrivere. Bravissimi tutti i nostri ragazzi, ma su tutti questo è il Mondiale di Ballerini: la sua tattica di gara è stata geniale, ha lasciato con un palmo di naso Spagna, Belgio, Germania e Lussemburgo...

PS: rispondo al mini-sondaggio di FrankVbd, ma in realtà non rispondo perché non mi schiero. Mi hanno esaltato entrambe, senza troppe distinzioni (a parte il tifo ben più sfegatato per Ballan, in quanto italiano).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 13:19
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Salvatore77
Comunque solo Martini è stato in grado di far vincere un solo mondiale a Saronni, un solo mondiale a Moser, un solo mondiale ad Argentin. Con le nazionali che avevamo ai tempi di Martini abbiamo raccolto davvero poco.


forse perchè Martini si è trovato contro nazionali ben più toste di quelle odierne, che oltretutto correvano al gran completo.
Il Belgio era uno squadrone, l'Olanda idem e la Francia non era certo da meno: mica come oggi che al massimo ti trovi contro una sola squadra veramente forte.

Se poi vogliamo fare ragionamenti di tipo calcistico per cui quando si perde è sempre colpa dell'allenatore...
Moser nel 1978 era favoritissimo in volata contro Knetemann: sbagliò lo sprint e perse. Colpa di Martini?
Saronni nel 1981 era favorito anche lui contro Maertens: fece la volata con le mani sulle leve dei freni e fu buggerato negli ultimi 10 metri. Colpa di Martini?
Argentin nel 1983 era nella fuga giusta con Lemond: come l'americano forzò in salita, lui si staccò. Colpa di Martini?
Lo stesso Argentin nel 1985 era l'unico nel gruppetto finale ad avere con sè un compagno di squadra, Claudio Corti: il quale Corti inseguì anche le mosche e quando se ne andò Zoetemelk a qualche km dal traguardo, era sfinito e non ce la fece a chiudere anche su di lui; Argentin per paura di Lemond rimase fermo ed il mondiale se lo beccò l'olandese. Colpa di Martini?

Senza dimenticare che un conto è far andar d'accordo Bettini, Cunego, Rebellin, Ballan, Di Luca ecc., con un solo corridore che spicca sugli altri (Bettini); un altro invece è mettere d'accordo Moser e Saronni, che magari si presentavano al Mondiale l'uno con 25 vittorie stagionali e l'altro con 26.
L'unico mondiale dove la nostra nazionale corse male fu quello del 1981 (e anche lì si sarebbe vinto senza l'errore di Saronni): per il resto o abbiamo perso da avversari più forti o per errori individuali con cui Martini c'entra ben poco.


Ai tempi di Martini la Spagna non esisteva, oggi invece è la squadra avversaria n. 1.
Gli avversari erano più forti di adesso? Forse, ma non credo che l'Italia in linea ha perso molti mondiali per la tattica, il fatto che si perde in volata da un avversario più debole, è comunque un errore, si può anche provare a staccarli. Praga c'è un errore di squadra, quando si arriva in volata occorre che alcuni si mettano a tirare per gli altri. Il mondiale di Roche 1987 solo Argentin di italiani in un gruppo nutrito con due Irlandesi (Kelly - Roche) e non due danesi C. Sorenser e M. Breschel. Martini aveva una tendenza a far lavorare molto i gregari e alla fine si rimaneva con i capitani che fra di loro non si mettevano mai daccordo (Utsonomia).
Le nazionali di Martini era forte anche numericamente. Non doveva trovarsi in situazioni sfavorevoli di parità o inferiorità numerica nei confronti di altre nazionali (Montello, Villach). Gli USA avevano solo Lemond che ha vinto due mondiali, l'irlanda lo sappiamo.
Io credo che si è raccolto meno di quello che si poteva.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 29/09/2008 alle 13:23
Posso concedermi il vanto di avere ricevuto nello stesso giorno (Tour 2008 a Cuneo) l'autografo del neo campione del mondo e anche l'opportunità della foto insieme al vice campione del mondo?

 

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Andrea Giorgini

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  postato il 29/09/2008 alle 13:31
Originariamente inviato da Jouxplane77

E in casa spagna inizia la resa dei conti


Jouxplane77, ricordati di citare la fonte quando riporti un articolo da un altro organo di informazione. Grazie.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 14:00
ROSIK MODE ON

Delusione in Spagna. E Freire attacca Valverde
Non nasconde la sua delusione Francisco Antequera, tecnico della nazionale spagnola.
«Sono triste per come è andata la gara. È chiaro che non abbiamo saputo rispondere alla strategia della nazionale italiana. Ci hanno battuto nettamente in questo duello. Personalmente non critico nessuno: è possibile che marcare Bettini ci abbia destabilizzato, ma avremmo dovuto essere pronti a giocarcela anche in altro modo. Nel finale invece non siamo stati capaci di rispondere agli attacchi degli italiani».

FREIRE. Oscarito era nero dopo la gara: «Abbiamo corso male e il risultato lo dimostra. Non è accettabile vedere una fuga tre italiani senza che Valverde sia al loro fianco. Ne avevamo parlato più volte, ma poi nei fatti non si è verificato. Bettini? Era fortissimo, ma siamo stati noi a perdere una grande opportunità».

VALVERDE. «Oscar e io eravamo nel gruppo di Bettini e speravamo che lui rincorresse la fuga. Avevamo davanti Samuel Sanchez e Purito Rodriguez e per la verità non sapevamo bene cosa fare. C’è stato anche qualche problema con il segnale radio e la corsa è andata».

SANCHEZ. «È stato chiaro - dice il campione olimpico - che l’Italia è stata più forte di noi. Nel finale avrei dovuto essere una sorta di ponte tra il gruppo di Rodriguez e quello di valverde e Freire, ma le cose non sono andate bene. Gli italiani hanno fatto una grande corsa, l’hanno resa durissima. Noi abbiamo perso una grande occasione perché in caso di arrivo di un gruppetto Freire avrebbe vinto di sicuro: Oscar stava davvero benissimo».
(tuttobiciweb.it)

ROSIK MODE OFF

grandissimo rodriguez al traguardo: "gli italiani scattavano a ripetizione...ho deciso di lasciar andare via quello più simpatico"

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 14:03
Originariamente inviato da MDL

grandissimo rodriguez al traguardo: "gli italiani scattavano a ripetizione...ho deciso di lasciar andare via quello più simpatico"



Davvero ha detto così???
Trooooppo giusto!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 14:23
Originariamente inviato da Salvatore77
Gli avversari erano più forti di adesso? Forse,


senza forse.
Non c'e proprio paragone: oggi ci sono Italia e Spagna a giocarsi il mondiale, e solo per caso (Boonen 2005) può vincere qualcun altro.
Allora ce n'erano almeno 4, e stiamo parlando di nazionali al completo: non come oggi quando una buona parte dei probabili protagonisti rinuncia a correre.

il fatto che si perde in volata da un avversario più debole, è comunque un errore, si può anche provare a staccarli.


certo che è un errore, ma errore del corridore: Martini c'entra ben poco.
La squadra deve mettere il capitano nelle condizioni di giocarsi le sue carte, ma poi tocca a lui: e se questo non ha gambe oppure sbaglia qualche mossa, non si può certo dare la colpa alla squadra o al CT.
Se Bettini avesse perso in volata con Zabel a Salisburgo mica era colpa di Ballerini.

Praga c'è un errore di squadra, quando si arriva in volata occorre che alcuni si mettano a tirare per gli altri.


A Praga, nonostante tutti gli errori commessi, la corsa fu persa essenzialmente per l'errore di Saronni di fare la volata con le mani sulle leve dei freni.


Il mondiale di Roche 1987 solo Argentin di italiani in un gruppo nutrito con due Irlandesi (Kelly - Roche) e non due danesi C. Sorenser e M. Breschel. Martini aveva una tendenza a far lavorare molto i gregari e alla fine si rimaneva con i capitani che fra di loro non si mettevano mai daccordo (Utsonomia).


i capitani erano sempre al posto giusto al momento giusto: segno che la squadra aveva lavorato bene.
Poi tocca a loro.
E siccome ci sono anche gli avversari, non si può sempre pensare di vincere perchè si è forti: sono forti anche gli altri.
Utsonomiya tra l'altro rischiava di essere ripetuta due anni dopo, quando Perini praticamente costrinse Bugno a fare la volata: Gianni non avrebbe mai chiesto niente neanche a Perini, figuriamoci se poteva chiederlo a Fondriest.

Le nazionali di Martini era forte anche numericamente. Non doveva trovarsi in situazioni sfavorevoli di parità o inferiorità numerica nei confronti di altre nazionali (Montello, Villach). Gli USA avevano solo Lemond che ha vinto due mondiali, l'irlanda lo sappiamo.
Io credo che si è raccolto meno di quello che si poteva.


spesso si dice che tra i due litiganti il terzo gode: nel ciclismo è capitato spesso che, mentre si cerca di contrastare le squadre più forti, poi si venga beffati dai corridori isolati.
Quest'ultimi possono permettersi di rischiare di più e talvolta il rischio paga.
Anche con Ballerini poi si son persi dei mondiali da polli: Lisbona, ma soprattutto Madrid.
E ragionando in modo calcistico dovrei dire anche Montreal e Verona, anche se a Montreal l'errore fu soprattutto di Bettini, mentre a Verona contro quel Freire lì non c'erano proprio possibilità.


 

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  postato il 29/09/2008 alle 14:32
Originariamente inviato da Raf Benson

Originariamente inviato da antonello64

L'unico mondiale dove la nostra nazionale corse male fu quello del 1981 (e anche lì si sarebbe vinto senza l'errore di Saronni): per il resto o abbiamo perso da avversari più forti o per errori individuali con cui Martini c'entra ben poco.


Beh gli ultimi della sua carriera furono inguardabili, Lugano e San Sebastian su tutti.
L'avvicendamento (tardivo) fu provvidenziale!


A Lugano effettivamente si corse male.
A San Sebastian la colpa fu esclusivamente dei corridori: quando hai i tre migliori uomini nel gruppo che va al giocarsi il titolo, e poi rimani a guardare quanto ti scattano sotto gli occhi a 5 km dalla fine, beh, vuol dire che o non hai le gambe oppure che dormi.
In entrambi i casi la colpa del CT o della squadra è pari a zero.

 

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  postato il 29/09/2008 alle 14:35
Valverde sperava che Bettini rincorresse la fuga degli italiani?
boh, mi sa che questi hanno perso la cognizione delle cose... a furia di aspettare che gli altri facciano tutto il lavoro.
"Ci aspettavamo che Bettini dominasse e poi si fermasse sulla linea per aspettare me e Oscar"...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 14:45
Originariamente inviato da MDL
FREIRE. Oscarito era nero dopo la gara: «Abbiamo corso male e il risultato lo dimostra. Non è accettabile vedere una fuga tre italiani senza che Valverde sia al loro fianco.


Freire sogna ad occhi aperti se pensa che Bettini avrebbe lasciato andare così tranquillamente Valverde.

VALVERDE. «Oscar e io eravamo nel gruppo di Bettini e speravamo che lui rincorresse la fuga.


ehhhhh!!!!
ma questo qui s'è bevuto il cervello.
Davvero sperava che Bettini si mettesse a rincorrere una fuga con tre italiani dentro?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 14:49
Riguardo al CT io penso che Ballerini, rispetto a Martini, riesca ad organizzare meglio tatticamente tutta la squadra, partendo anche dalle convocazioni.
Mentre Martini spesso convocava tutti i migliori (sulla carta) ciclisti italiani del momento e poi provava a metterli insieme, Ballerini punta su pochi uomini a cui si adatta il percorso e gli costruisce intorno la squadra, lasciando a casa a volte anche corridori importanti.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 15:01
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da Subsonico

L'azione stoppata da Valverde è stato l'apice dello schifo. Quegli 8 lì, mica 8 qualsiasi, sarebbero arrivati.


Non sono d'accordo. La Spagna ha fatto schifissimo nel finale, negli ultimi due-tre giri dove ha dormito, non in quel frangente.
Quell'azione, anche se loro si fossero messi a tirare, non sarebbe durata a lungo. Mancavano 60 km (!!!) al traguardo e dietro tirava il Belgio (fra cui Nuyens, Gilbert, Van Avermaet, non tre scemi qualunque) e poi avrebbero avuto man forte probabilmente pure da Germania e Olanda. Davanti avevano neanche 100 metri di vantaggio, dove vuoi che sarebbero andati? Sarebbero durati qualche kilometro, avrebbero reso la corsa un pò più dura, ma al traguardo non ci arrivavano manco per sogno. Anche perchè è normale che nessuno (nè gli italiani nè gli spagnoli) avrebbe dato il 100% in quella fuga, avendo paura di servire sul piatto d'argento la vittoria all'avversario diretto (senza dimenticare che dentro c'era pure Kolobnev che sarebbe rimasto sempre a ruota).


avrebbe tirato solo il Belgio: gli altri sarebbero stati a guardare perchè non avevano corridori che potessero dare effettive garanzie di risultato.
E anche il Belgio non avrebbe potuto resistere più di tanto, sia perchè in inferiorità numerica, sia perchè il percorso era più adatto ai corridori italiani e spagnoli che ai fiamminghi.
Senza considerare che se avessero dovuto fare a tutta almeno un giro per inseguire Bettini e Valverde, c'era il rischio di staccare lo stesso Boonen, e Freire era pur sempre tranquillo a ruota.
Secondo me avrebbero avuto almeno l'80% di possibilità di andare all'arrivo.

Al limite avrebbero dovuto tirarsi indietro gli italiani, che in caso di fallimento si sarebbero bruciate le loro carte migliori, non certo gli spagnoli che avevano pur sempre Oscar Freire al coperto.

Kolobnev? beh, se si ha paura del russo pur dividendo la fatica in sei, allora è meglio riporre tutte le ambizioni di successo.

 

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Livello Tour




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  postato il 29/09/2008 alle 15:05
Rianalizzando tutto il film del mondiale mi è venuta in mente quella che potrebbe essere un'ipotesi fantascientifica,.. ma forse neanche poi tanto

Pensando che:
Primo, abbiamo sbandierato a quattro venti per diverse settimane il concetto del capitano unico, con tanto di convocazioni dettate dallo stesso Bettini.
Secondo, il clamore suscitato dall'annuncio della sera prima che ha calamitato su di lui tutte le attenzioni.
Terzo, il comportamento dello stesso Bettini verso metà gara; una serie di scatti poco produttivi ed il costante inserirsi nei tentativi di fuga (tattica sbagliata se l'obiettivo era quello di portare via un gruppetto).
Quarto, il comportamento nell'ultimo giro quando con il distacco ancora a 30 sec già salutava amici e compagni con strette di mano e pacche sulle spalle.

E se la strategia fosse stata fin dall'inizio proprio quella di utilizzarlo come specchietto per le allodole, per intrappolare il favoriti e andarci a giocare il mondiale con le nostre mezze punte?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 15:40
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da Subsonico

L'azione stoppata da Valverde è stato l'apice dello schifo. Quegli 8 lì, mica 8 qualsiasi, sarebbero arrivati.


Non sono d'accordo. La Spagna ha fatto schifissimo nel finale, negli ultimi due-tre giri dove ha dormito, non in quel frangente.
Quell'azione, anche se loro si fossero messi a tirare, non sarebbe durata a lungo. Mancavano 60 km (!!!) al traguardo e dietro tirava il Belgio (fra cui Nuyens, Gilbert, Van Avermaet, non tre scemi qualunque) e poi avrebbero avuto man forte probabilmente pure da Germania e Olanda. Davanti avevano neanche 100 metri di vantaggio, dove vuoi che sarebbero andati? Sarebbero durati qualche kilometro, avrebbero reso la corsa un pò più dura, ma al traguardo non ci arrivavano manco per sogno. Anche perchè è normale che nessuno (nè gli italiani nè gli spagnoli) avrebbe dato il 100% in quella fuga, avendo paura di servire sul piatto d'argento la vittoria all'avversario diretto (senza dimenticare che dentro c'era pure Kolobnev che sarebbe rimasto sempre a ruota).


Lore, è ovvio che i metri di vantaggio son 100, se non collabori e vai avanti a scattini!

C'erano Ballan, Cunego, Bettini, Valverde, Rodriguez, Garate, Wegmann, Kolobnev, mezzo gotha del ciclismo attuale. Prendere questi qua non è una passeggiata, specialmente se ben 4 gregari possono tirare alla morte per Valverde e Bettini.
Pure se dietro fossero stati ripresi (dal solo Belgio, che al limite avrebbe potuto avere un lieve appoggio da Francia e Olanda), Boonen sarebbe rimasto senza compagni e Freire, visto che era in forma eccelsa, avrebbe vinto lo sprint a occhi chiusi. Semmai l'Italia non avrebbe dovuto appoggiare un azione del genere, ma si sa, chi non risica non rosica...e qui la Spagna ha peccato gravemente. Gli sia di lezione.
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Due dichiarazioni dopo-gara spassose:

J.Ro: "Non potevo rintuzzare tutti gli attacchi, ero sfinito. Alla fine ho lasciato andare quello che mi stava più simpatico!"
Il nostro beniamino Steven Cozza: ""It went okay," he said to Cyclingnews. "I'm pretty f***ed. I've never done a race so long, so I'm just glad I finished. The race was great, though. I got in with the second group!"

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 29/09/2008 alle 15:41
comunque anche Wegmann ha detto che la gara e' stata durissima e lui alla fine era cotto.
 
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  postato il 29/09/2008 alle 15:52
Originariamente inviato da meriadoc

comunque anche Wegmann ha detto che la gara e' stata durissima e lui alla fine era cotto.


Lui a fine gara è sempre cotto, ricordi il Lombardia?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 17:21
Avete già scritto tutto su questa meravigliosa giornata e l'analisi di Grassi sull'homepage è esaustiva, aggiungo dunque solo alcuni pensieri.
La nazionale e Ballerini hanno fatto un capolavoro, tenendo sempre il pallino del gioco e costringendo gli avversari alla difesa.
Bettini ha ipnotizzato Freire, Valverde e Boonen, quasi "costringendoli" a lasciar andare il gruppetto. Una delle sue più belle "vittorie".
Rebellin è stato decisivo quando ha rilanciato l'azione nel falsopiano perché ha definitivamente fatto fuori i belgi, sempre pericolosi in volata.
Ballan si è espresso in un gesto tecnico meraviglioso, da affiancare a Goodwood 82.
Cunego ha fatto una spendida corsa. Spero che abbia definitivamente capito (e con lui Saronni) che il suo lavoro è vincere queste gare e le classiche.
Io non ho mai molto apprezzato Antequera. Le vittorie della Spagna sono venute più per gli errori degli avversari che per sue qualità e ieri ha confermato i suoi limiti.
Ballerini migliora ad ogni stagione. In passato ha fatto errori (2005 ad esempio, il 2001 è stato troppo brutto per essere vero), ma ultimamente non sbaglia più. Speriamo che non decida di lasciare la nazionale.

 
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  postato il 29/09/2008 alle 21:05
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da riddler
E quello del '90? Non fu troppo controllato?


quello del '90 fu un errore di Bugno, che non chiese aiuto a Fondriest perchè non era sicuro di battere Kelly e Lemond in volata.


Non so se questa è la versione reale. Sta di fatto che meglio provare a battere Kelly e Lemond forse e non far vincere i due Belgi sicuro.

 

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  postato il 29/09/2008 alle 21:15
Originariamente inviato da Salvatore77

Originariamente inviato da antonello64

quello del '90 fu un errore di Bugno, che non chiese aiuto a Fondriest perchè non era sicuro di battere Kelly e Lemond in volata.


Non so se questa è la versione reale. Sta di fatto che meglio provare a battere Kelly e Lemond forse e non far vincere i due Belgi sicuro.


avresti dovuto cambiare la testa a Bugno: si vergognava di chiedere un favore a Perini, figuriamoci a Fondriest.
Forte come pochissimi, insicuro come nessuno: tutto il contrario di Chiappucci.

 

[Modificato il 30/09/2008 alle 03:04 by Admin]

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  postato il 29/09/2008 alle 21:38
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Salvatore77

Non so se questa è la versione reale. Sta di fatto che meglio provare a battere Kelly e Lemond forse e non far vincere i due Belgi sicuro.


avresti dovuto cambiare la testa a Bugno: si vergognava di chiedere un favore a Perini, figuriamoci a Fondriest.
Forte come pochissimi, insicuro come nessuno: tutto il contrario di Chiappucci.


Non me lo ricordare. Bugno ha vinto 2 mondiali ma a mio avviso è quello che ne ha persi più di tutti. Chambery a causa della pioggia, nemico n. 1 di Bugno, Utsonomia lo hai detto, Oslo da capo pioggia e ha passato l'intera giornata con le mani sui freni senza alimentarsi anche se il circuito era un pò troppo facile. Il più grande rammarico è stato Agrigento a cui non partecipò a causa di un problemino alla caviglia che forse celava il problema della positività alla caffeina. In quel periodo volava, ricordo che a Zurigo con la maglia Polti andò molto più forte di Leblanc che poi vinse il campionato del Mondo.
Accontentiamoci di due Mondiali. Se pensiamo a Bartoli che non ne ha vinto nemmeno uno.

 

[Modificato il 30/09/2008 alle 03:05 by Admin]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2008 alle 21:47
beh a Chambery non era ancora il vero Bugno..
ad Oslo neppure mi sembra volasse.
ad Agrigento..boh,non saprei..
c'e' da dire che ci si aspettava molto da lui in Colombia,vista un'estate passata con una forma buona(ma mi sembra che fu il primo mondiale corso in ottobre,o no?) E soffri' oltremodo l'altitudine,ritirandosi a meta' gara.
a Lugano ci arrivo' in forma,eccome.ma li' tutta la nazionale corse male e lui non era piu' l'indiscusso leader,visto l'emergere dell'allora astro nascente Bartoli.

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

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