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Autore: Oggetto: Senza via d'uscita: Basso, il Coni, una squallida farsa

Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2007 alle 23:21
Originariamente inviato da miky70

Originariamente inviato da stress

I pesaresi sono particolari!!!


Adoro Riis

Fantastico!!!

Ps: attenta all'uomo nero!!!

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2007 alle 00:05
Originariamente inviato da stress

Originariamente inviato da miky70

Originariamente inviato da stress

I pesaresi sono particolari!!!


Adoro Riis

Fantastico!!!

Ps: attenta all'uomo nero!!!

Hai presente quando Nalya scrisse che Ivan l'aveva chiamata per ringraziarla del suo lavoro sullo splinder?
Magari succedesse anche a me! Il fan club ha il mio cellulare, non si sa mai!!!
Tipo Valentino Rossi nella pubblicità di Fastweb.....
- Sono Ivan Basso.... sì e io sono Birillo!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
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Livello Marco Pantani
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  postato il 02/06/2007 alle 12:47
Leggo Repubblica e si capisce una cosa: il Giro, molto probabilmente, non finisce a Milano.
Spero che si sbaglino ( Di Luca se lo merita questo Giro) ma sono troppi gli accenni e poi quando si muove la procura Coni si capisce che quasi sempre scocca l’ora ( dopo tre anni……).
Va beh…..
Repubblica rileva anche l’amore incredibile dei tifosi, i cartelli sul doping ci sono ma sono scherzosi, il ciclista più acclamato è Pantani.
Miracolosamente, e per fortuna, tutta questa immondizia non ha vinto, cioè la gente ha capito l’autenticità della fatica e del talento, al di là del doping e, forse, ha capito che questa cosiddetta lotta al doping a orologeria e che procede per demonizzazioni è una presa per il c…..
Come lo abbia capito è un mistero , visto il bombardamento dei media che, quasi compatti, da destra a sinistra, hanno sparato a zero sul ciclismo.
Fa male pensare che Pantani sia stato così orgoglioso, così massacrato da vari poteri, così isolato dall’amore della gente, così confermato da lingue malevole nella sua paranoia di essere odiato, che non ha sentito come tutta quella m….. che gli hanno buttato addosso non ha prodotto effetti nella gente.
Non ha saputo che questa gente non ha vinto, che è stato lui a vincere la partita. Non ha saputo che l’autenticità del suo talento e delle sue imprese rimarranno per sempre nella storia, mentre dei suoi massacratori non resterà traccia.

cosa conterà la mia "vita privata",
miseri scheletri senza vita
né privata né pubblica, ricattatori,
cosa conterà! Conteranno le mie tenerezze,
sarò io, dopo la morte, in primavera
a vincere la scommessa…………
(23 aprile 1962)
[P.P. Pasolini, Poesie mondane, Poesia in forma di rosa, Garzanti

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2007 alle 01:20
Ciclismo: l'Uci pensa all'amnistia per i corridori pentiti
Indice Ultim'ora

COPENHAGEN - L'Unione ciclistica Internazionale sta considerando la possibilita' di concedere l'amnistia ai ciclisti che confesseranno di avere fatto uso di doping, nella speranza di incoraggiare i corridori a contribuire alla pulizia dello sport. Il dirigente antidoping dell'Uci Anne Gripper non crede infatti che altre confessioni potranno arrivare se i ciclisti non avranno la certezza di evitare delle pene. "Per creare un nuovo futuro, devi ammettere il passato ed imparare da esso - ha detto la Gripper - Solo in questo modo potremo viaggiare verso la pulizia". Un portavoce dell'UCI, Enrico Carpani, ha ammesso che l'ipotesi-amnistia e' al vaglio, ma ha anche ricordato che "occorre tempo per prendere una decisione". (Agr)

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Appena il Tour ha toccato Valverde, l'UCI pensa ad una amnistia?
Oppure è solo pura coincidenza?

 

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Michela
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Livello Tour




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  postato il 03/06/2007 alle 02:03
Originariamente inviato da Donchisciotte


cosa conterà la mia "vita privata",
miseri scheletri senza vita
né privata né pubblica, ricattatori,
cosa conterà! Conteranno le mie tenerezze,
sarò io, dopo la morte, in primavera
a vincere la scommessa…………
(23 aprile 1962)
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Citazione commovente e quanto mai efficace.

 

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  postato il 03/06/2007 alle 09:41
Credo che l'idea dell'amnistia sia venuta vedendo tutti i migliori a Giro e Tour nella possibilità di essere coinvolti in scandali doping (Santuccione docet), oltre alle rivelazioni in Germania di ex professionisti e ciclisti ancora in attività, alle ammissimioni di Museeuw, e ai controlli che nel silenzio hanno allontanato anche i ciucchi al Giro d'Italia (c'è stata una sospensione per doping, ma ha avuto meno riscontro nei media degli asini di Bruseghin o della musica preferita di Cunego).
L'amnistia però è una soluzione troppo comoda, perchè chi sbaglia deve pagare. E poi magari molti corridori temono la fine di Riis, che senza condanne si trova (giustamente) alla gogna in patria.
Secondo me bisognerebbe garantire che medici e società saranno trattati allo stesso modo (se non con più severità) dei corridori. E ci sarebbe bisogno di confessioni di corridori big come i quelli meno importanti...in modo che chi sta nel mezzo non abbia tante chances di dire "eh non ho vinto perchè quelli davanti a me si dopavano, loro".
Magari questa proposta è un primo passo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2007 alle 11:37
Originariamente inviato da desmoblu
e ai controlli che nel silenzio hanno allontanato anche i ciucchi al Giro d'Italia (c'è stata una sospensione per doping, ma ha avuto meno riscontro nei media degli asini di Bruseghin o della musica preferita di Cunego).


incredibile!
Questa è una primizia assoluta!
Su Cicloweb ci si è sempre lamentati del contrario.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Marco Pantani
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  postato il 03/06/2007 alle 13:25
Beh..... riuscire, dopo tutto lo scandalo sollevato intorno al ciclismo dal 1998 ad oggi, a sollevare un clamore o anche un minimo interesse per il ciclista semisconosciuto risultato positivo al Trentino ( mi pare), anche se si è saputo al Giro,era una cosa praticamente impossibile anche per il più determinato dei giornalisti.Non ci hanno nemmeno provato. Missione impossibile.

 

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  postato il 03/06/2007 alle 13:38
Questo non significa, però che non ci siano conferme nell'uso di pratiche dopanti tanto tra i migliori quanto tra quelli da cui ci si aspetta un distacco di due ore o 3....
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2007 alle 14:10
02/06/2007 Ullrich, a rischio ora le medaglie olimpiche

Il corridore tedesco Jan Ullrich potrebbe perdere le medaglie conquistate a Sydney 2000 se venisse accertato l'uso di doping in quel periodo. Lo ha detto il presidente del Cio, Jacques Rogge, al giornale belga 'Le Soir'. Alle Olimpiadi di Sydney, Jan Ullrich vinse la medaglia d'oro nella prova su strada di ciclismo e conquisto' l'argento nella cronometro. Nella gara su strada il bronzo fu conquistato da Andreas Kloeden, altro corridore della Telekom.

http://www.tuttobiciweb.com

anche vino e kloden erano della telekom...... a sidney 2000 quarto arrivò bartoli....a questo punto Bartoli potrebbe diventare campione olimpico.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2007 alle 16:34
Originariamente inviato da simone89

02/06/2007 Ullrich, a rischio ora le medaglie olimpiche

Il corridore tedesco Jan Ullrich potrebbe perdere le medaglie conquistate a Sydney 2000 se venisse accertato l'uso di doping in quel periodo. Lo ha detto il presidente del Cio, Jacques Rogge, al giornale belga 'Le Soir'. Alle Olimpiadi di Sydney, Jan Ullrich vinse la medaglia d'oro nella prova su strada di ciclismo e conquisto' l'argento nella cronometro. Nella gara su strada il bronzo fu conquistato da Andreas Kloeden, altro corridore della Telekom.

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anche vino e kloden erano della telekom...... a sidney 2000 quarto arrivò bartoli....a questo punto Bartoli potrebbe diventare campione olimpico.....


Spero proprio di no, con tutto che sono stato un accanito tifoso di bartoli. Sono skifato.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2007 alle 18:32
Originariamente inviato da Donchisciotte

Beh..... riuscire, dopo tutto lo scandalo sollevato intorno al ciclismo dal 1998 ad oggi, a sollevare un clamore o anche un minimo interesse per il ciclista semisconosciuto risultato positivo al Trentino ( mi pare), anche se si è saputo al Giro,era una cosa praticamente impossibile anche per il più determinato dei giornalisti.Non ci hanno nemmeno provato. Missione impossibile.


mi sbaglierò ma mi è sembrato di cogliere nella frase di Desmoblu una sorta di critica per il fatto che si fosse parlato più degli asini di Bruseghin che della squalifica per doping.
Desmoblu, confermi questa mia ipotesi, oppure mi sono sbagliato?

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 03/06/2007 alle 19:32
Originariamente inviato da simone89

02/06/2007 Ullrich, a rischio ora le medaglie olimpiche

Il corridore tedesco Jan Ullrich potrebbe perdere le medaglie conquistate a Sydney 2000 se venisse accertato l'uso di doping in quel periodo. Lo ha detto il presidente del Cio, Jacques Rogge, al giornale belga 'Le Soir'. Alle Olimpiadi di Sydney, Jan Ullrich vinse la medaglia d'oro nella prova su strada di ciclismo e conquisto' l'argento nella cronometro. Nella gara su strada il bronzo fu conquistato da Andreas Kloeden, altro corridore della Telekom.

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anche vino e kloden erano della telekom...... a sidney 2000 quarto arrivò bartoli....a questo punto Bartoli potrebbe diventare campione olimpico.....


Se ciò avvenisse, sarebbe una colossale caz.zata, ma proprio perché è una caz.zata, è possibile che gente che usa le caz.zate come forchette, si faccian ancora una volta una caz.zata. Insomma è una caz.zata...

Mi auguro che la ragione trionfi.

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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  postato il 03/06/2007 alle 19:33
Ma Rogge non è lo stesso di Atene 2004 e di Hamilton a cronometro?

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Si sta come
d'autunno
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Livello Marco Pantani
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  postato il 05/06/2007 alle 13:33
Come volevasi dimostrare: la ruota gira sempre.


Inchiesta «Oil for drug», il procuratore Torri è al lavoro

Un centinaio di deferimenti, tra cui una decina di nomi di primo piano: è questa la ricaduta che "Oil for drug" avrà nel mondo dello sport a partire dalla prossima settimana. In particolare un'ombra oscura l'impresa di Eddy Mazzoleni, fresco di terzo posto al Giro d'Italia. Ma le convocazioni riguarderanno anche il vincitore della corsa rosa, Danilo Di Luca, i campioni di atletica leggera Giuseppe Gibilisco e Nicola Vizzoni, medici e dirigenti, tutti nomi di primo piano finiti nel mirino della Procura antidoping del Coni. Ci saranno prima le audizioni, ma presto Ettore Torri passerà ai deferimenti di quei nomi nell’elenco fornito dai carabinieri del Nas, che hanno illustrato al capo della Procura antidoping le 555 pagine dell'informativa finale che diede il via all’operazione "Oil for drug" coordinata dal pm romano Paolo Ferraro. Per Mazzoleni e per molti altri il deferimento è dato per sicuro.
COINVOLGIMENTO - Mazzoleni è al centro di un'intercettazione ambientale con il medico di Cepagatti (Pescara) Carlo Santuccione. In questa conversazione si accenna ad alcuni trattamenti e anche ad altri corridori (si parlerebbe di Di Luca e dello spagnolo Valverde). Inoltre, alla luce dell'"Operacion Puerto" si stanno vagliando anche possibili punti di contatto tra l'inchiesta italiana e quella spagnola. A livello penale il filone principale di "Oil for drug" a Roma è in fase dibattimentale, mentre le posizioni di Di Luca, Mazzoleni, Vizzoni e Gibilisco sono state stralciate e spedite alle Procure di residenza degli atleti.
LA PROCURA ANTIDOPING - Il capo della Procura, Ettore Torri, ha convocato tutti gli uomini a sua disposizione per il lavoro preparatorio: vanno verificati i nomi dei tesserati e predisposti i rapporti e i probabili deferimenti per federazione. La posizione dei non tesserati - in particolare dei medici — è più delicata. Contro di loro si chiederà comunque il giudizio delle Commissioni disciplinari, ma soltanto per far scattare "l'inibizione" per i tesserati a frequentare il loro studio. Questo è già stato fatto in passato per altri e, dopo l'inibizione, la Procura informerà del provvedimento tutte le federazioni e le discipline associate che si richiamano al Coni.
TRE ANNI DAL BLITZ - La Procura del Coni si è mossa tre anni dopo il blitz perché soltanto da poco è entrata in possesso delle circa 16mila pagine del dossier. Il precedente procuratore, Giovanni Verde, all'indomani del blitz aveva fatto richiesta della documentazione, ma il tutto era ancora segretato. Anche l'audizione di Eddy Mazzoleni, convocato dalla Procura, non diede esito perché il corridore si disse non a conoscenza dei fatti imputatigli. Soltanto con il sovrapporsi dell'inchiesta "Operacion Puerto" e con il rapporto che Torri ha instaurato con Ferraro proprio in occasione di uno scambio di idee sulla vicenda Basso, la Procura ha avuto la trasmissione degli atti.
I CONTROLLI A SORPRESA - Intanto, solo tra una decina di giorni si conoscerà l’esito dei controlli a sorpresa, o sarebbe meglio dire "fuori competizione", che hanno riguardato oltre a Di Luca e Mazzoleni anche Riccò e Simoni. In particolare molta attenzione si pone all'esito del controllo sull'ematocrito dei quattro corridori. Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.
Maurizio Galdi per «La Gazzetta dello Sport» del 5 giugno 2007

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2007 alle 13:42
Coraggio, tra tre o quattro anni ci diranno due parole di più, ma di chiudere con sanzioni o proscioglimenti non se ne parla.
Tutta la vita con il fucile puntato alla schiena.
Io, comunque, resto dell'avviso che se Di Luca e Mazzoleni fossero arrivati ventiquattresimo e trentaduesimo al Giro, alla Procura Coni non si muoveva nessuno.
Sbaglierò...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2007 alle 13:50
Era sabato, quel giorno di otto anni fa.
Io e Luca la sera prima avevamo deciso di avere un altro bambino.
Fosse stato un maschio, avrei voluto chiamarlo Marco, lui invece no, perchè Marco era suo fratello, morto...
Il giorno dopo..... ce l'ho ancora nella mente, il TG3 che dà la notizia, la tappa con Savoldelli che non mette la maglia rosa, Ivan Gotti che vince e si lamenta dei tifosi....
Il Pirata che scende dall'albergo con la mano ferita....

Poi il mio bimbo è arrivato a luglio, quando Pantani faceva tremare Armstrong. Non si chiama Marco, ma il suo nome comincia per M e vorrebbe stare sempre in bici.

8 anni..... 8 anni di ciclismo diverso da quello che dovrebbe essere, 8 anni di ciclismo che non sa aprire le ali e volare libero, 8 anni di scheletri negli armadi di chi in bici non ci sa andare.
8 anni..... porca miseria! E ancora non c'è pace

 

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Michela
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2007 alle 13:52
ho letto che Di Luca e Mazzoleni rischiano il deferimento per coinvolgimenti in inchiesti doping.
Mi sembra un fulmine a ciel sereno, ne sapete qualcosa?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2007 alle 13:55
Non è un fulmine a ciel sereno, si chiama tiro "telefonato".

 

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Livello Tour




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  postato il 05/06/2007 alle 14:05
Originariamente inviato da meriadoc

ho letto che Di Luca e Mazzoleni rischiano il deferimento per coinvolgimenti in inchiesti doping.
Mi sembra un fulmine a ciel sereno, ne sapete qualcosa?


fonte gazzetta.it

Doping, deferimenti in vista
Mazzoleni è il più inguaiato

Il bergamasco, terzo al Giro, è al centro dell'inchiesta "Oil for drug". A breve sarà sentito pure Di Luca, insieme ai campioni di atletica leggera Gibilisco e Vizzoni

MILANO, 5 giugno 2007 - Un centinaio di deferimenti, tra cui una decina di nomi di primo piano: è questa la ricaduta che "Oil for drug" avrà nel mondo dello sport a partire dalla prossima settimana. In particolare un'ombra oscura l'impresa di Eddy Mazzoleni, fresco di terzo posto al Giro d'Italia. Ma le convocazioni riguarderanno anche il vincitore della corsa rosa, Danilo Di Luca, i campioni di atletica leggera Giuseppe Gibilisco e Nicola Vizzoni, medici e dirigenti, tutti nomi di primo piano finiti nel mirino della Procura antidoping del Coni. Ci saranno prima le audizioni, ma presto Ettore Torri passerà ai deferimenti di quei nomi nell’elenco fornito dai carabinieri del Nas, che hanno illustrato al capo della Procura antidoping le 555 pagine dell'informativa finale che diede il via all’operazione "Oil for drug" coordinata dal pm romano Paolo Ferraro. Per Mazzoleni e per molti altri il deferimento è dato per sicuro.
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TRE ANNI DAL BLITZ - La Procura del Coni si è mossa tre anni dopo il blitz perché soltanto da poco è entrata in possesso delle circa 16mila pagine del dossier. Il precedente procuratore, Giovanni Verde, all'indomani del blitz aveva fatto richiesta della documentazione, ma il tutto era ancora segretato. Anche l'audizione di Eddy Mazzoleni, convocato dalla Procura, non diede esito perché il corridore si disse non a conoscenza dei fatti imputatigli. Soltanto con il sovrapporsi dell'inchiesta "Operacion Puerto" e con il rapporto che Torri ha instaurato con Ferraro proprio in occasione di uno scambio di idee sulla vicenda Basso, la Procura ha avuto la trasmissione degli atti.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2007 alle 14:10
Originariamente inviato da Donchisciotte

Come volevasi dimostrare: la ruota gira sempre.


Inchiesta «Oil for drug», il procuratore Torri è al lavoro

Un centinaio di deferimenti, tra cui una decina di nomi di primo piano: è questa la ricaduta che "Oil for drug" avrà nel mondo dello sport a partire dalla prossima settimana. In particolare un'ombra oscura l'impresa di Eddy Mazzoleni, fresco di terzo posto al Giro d'Italia. Ma le convocazioni riguarderanno anche il vincitore della corsa rosa, Danilo Di Luca, i campioni di atletica leggera Giuseppe Gibilisco e Nicola Vizzoni, medici e dirigenti, tutti nomi di primo piano finiti nel mirino della Procura antidoping del Coni. Ci saranno prima le audizioni, ma presto Ettore Torri passerà ai deferimenti di quei nomi nell’elenco fornito dai carabinieri del Nas, che hanno illustrato al capo della Procura antidoping le 555 pagine dell'informativa finale che diede il via all’operazione "Oil for drug" coordinata dal pm romano Paolo Ferraro. Per Mazzoleni e per molti altri il deferimento è dato per sicuro.
COINVOLGIMENTO - Mazzoleni è al centro di un'intercettazione ambientale con il medico di Cepagatti (Pescara) Carlo Santuccione. In questa conversazione si accenna ad alcuni trattamenti e anche ad altri corridori (si parlerebbe di Di Luca e dello spagnolo Valverde). Inoltre, alla luce dell'"Operacion Puerto" si stanno vagliando anche possibili punti di contatto tra l'inchiesta italiana e quella spagnola. A livello penale il filone principale di "Oil for drug" a Roma è in fase dibattimentale, mentre le posizioni di Di Luca, Mazzoleni, Vizzoni e Gibilisco sono state stralciate e spedite alle Procure di residenza degli atleti.
LA PROCURA ANTIDOPING - Il capo della Procura, Ettore Torri, ha convocato tutti gli uomini a sua disposizione per il lavoro preparatorio: vanno verificati i nomi dei tesserati e predisposti i rapporti e i probabili deferimenti per federazione. La posizione dei non tesserati - in particolare dei medici — è più delicata. Contro di loro si chiederà comunque il giudizio delle Commissioni disciplinari, ma soltanto per far scattare "l'inibizione" per i tesserati a frequentare il loro studio. Questo è già stato fatto in passato per altri e, dopo l'inibizione, la Procura informerà del provvedimento tutte le federazioni e le discipline associate che si richiamano al Coni.
TRE ANNI DAL BLITZ - La Procura del Coni si è mossa tre anni dopo il blitz perché soltanto da poco è entrata in possesso delle circa 16mila pagine del dossier. Il precedente procuratore, Giovanni Verde, all'indomani del blitz aveva fatto richiesta della documentazione, ma il tutto era ancora segretato. Anche l'audizione di Eddy Mazzoleni, convocato dalla Procura, non diede esito perché il corridore si disse non a conoscenza dei fatti imputatigli. Soltanto con il sovrapporsi dell'inchiesta "Operacion Puerto" e con il rapporto che Torri ha instaurato con Ferraro proprio in occasione di uno scambio di idee sulla vicenda Basso, la Procura ha avuto la trasmissione degli atti.
I CONTROLLI A SORPRESA - Intanto, solo tra una decina di giorni si conoscerà l’esito dei controlli a sorpresa, o sarebbe meglio dire "fuori competizione", che hanno riguardato oltre a Di Luca e Mazzoleni anche Riccò e Simoni. In particolare molta attenzione si pone all'esito del controllo sull'ematocrito dei quattro corridori. Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.
Maurizio Galdi per «La Gazzetta dello Sport» del 5 giugno 2007



e che palle!!!!!

 

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  postato il 05/06/2007 alle 14:57
Che tempismo ragazzi...come sempre il ciclismo è lo sport più "indifeso..."
Ma v*********


 

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  postato il 05/06/2007 alle 15:12
Originariamente inviato da Donchisciotte
Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.


Per Cunego e Cioni, il CONI ha verificato le documentazione presentata all' UCI?

 
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  postato il 05/06/2007 alle 15:25
Originariamente inviato da Roberto

Originariamente inviato da Donchisciotte
Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.


Per Cunego e Cioni, il CONI ha verificato le documentazione presentata all' UCI?


Cunego e Cioni non hanno subito ulteriori controlli da parte del Coni, a questo Giro d'Italia.

 

[Modificato il 05/06/2007 alle 15:48 by Monsieur 40%]

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  postato il 05/06/2007 alle 15:47
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Roberto

Originariamente inviato da Donchisciotte
Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.


Cunego e Cioni non hanno subito ulteriori controlli da parte del Coni, a questo Giro d'Italia.

Per Cunego e Cioni, il CONI ha verificato le documentazione presentata all' UCI?


Monsieur era una domanda ironica
Mi sembra che verso Ricco ci sia un accanimento in termini di sospetti,visto che non è il solo italiano a correre con il certificato

 
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  postato il 05/06/2007 alle 15:49
Sì, lo so, Roberto.
L'impressione è che quei 4 controlli del Coni non siano stati fatti a caso (Di Luca e Mazzoleni in Oil for Drugs, Riccò nelle intercettazioni che consigliarono alla Saunier di tenerlo fuori dal Giro 2006, Simoni... boh... forse per le dichiarazioni dell'anno scorso su Basso?).

 

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  postato il 06/06/2007 alle 11:10
Originariamente inviato da Luca-FuntosBike

Originariamente inviato da meriadoc

ho letto che Di Luca e Mazzoleni rischiano il deferimento per coinvolgimenti in inchiesti doping.
Mi sembra un fulmine a ciel sereno, ne sapete qualcosa?


fonte gazzetta.it

Doping, deferimenti in vista
Mazzoleni è il più inguaiato

Il bergamasco, terzo al Giro, è al centro dell'inchiesta "Oil for drug". A breve sarà sentito pure Di Luca, insieme ai campioni di atletica leggera Gibilisco e Vizzoni

MILANO, 5 giugno 2007 - Un centinaio di deferimenti, tra cui una decina di nomi di primo piano: è questa la ricaduta che "Oil for drug" avrà nel mondo dello sport a partire dalla prossima settimana. In particolare un'ombra oscura l'impresa di Eddy Mazzoleni, fresco di terzo posto al Giro d'Italia. Ma le convocazioni riguarderanno anche il vincitore della corsa rosa, Danilo Di Luca, i campioni di atletica leggera Giuseppe Gibilisco e Nicola Vizzoni, medici e dirigenti, tutti nomi di primo piano finiti nel mirino della Procura antidoping del Coni. Ci saranno prima le audizioni, ma presto Ettore Torri passerà ai deferimenti di quei nomi nell’elenco fornito dai carabinieri del Nas, che hanno illustrato al capo della Procura antidoping le 555 pagine dell'informativa finale che diede il via all’operazione "Oil for drug" coordinata dal pm romano Paolo Ferraro. Per Mazzoleni e per molti altri il deferimento è dato per sicuro.
COINVOLGIMENTO - Mazzoleni è al centro di un'intercettazione ambientale con il medico di Cepagatti (Pescara) Carlo Santuccione. In questa conversazione si accenna ad alcuni trattamenti e anche ad altri corridori (si parlerebbe di Di Luca e dello spagnolo Valverde). Inoltre, alla luce dell'"Operacion Puerto" si stanno vagliando anche possibili punti di contatto tra l'inchiesta italiana e quella spagnola. A livello penale il filone principale di "Oil for drug" a Roma è in fase dibattimentale, mentre le posizioni di Di Luca, Mazzoleni, Vizzoni e Gibilisco sono state stralciate e spedite alle Procure di residenza degli atleti.
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TRE ANNI DAL BLITZ - La Procura del Coni si è mossa tre anni dopo il blitz perché soltanto da poco è entrata in possesso delle circa 16mila pagine del dossier. Il precedente procuratore, Giovanni Verde, all'indomani del blitz aveva fatto richiesta della documentazione, ma il tutto era ancora segretato. Anche l'audizione di Eddy Mazzoleni, convocato dalla Procura, non diede esito perché il corridore si disse non a conoscenza dei fatti imputatigli. Soltanto con il sovrapporsi dell'inchiesta "Operacion Puerto" e con il rapporto che Torri ha instaurato con Ferraro proprio in occasione di uno scambio di idee sulla vicenda Basso, la Procura ha avuto la trasmissione degli atti.
I CONTROLLI A SORPRESA - Intanto, solo tra una decina di giorni si conoscerà l’esito dei controlli a sorpresa, o sarebbe meglio dire "fuori competizione", che hanno riguardato oltre a Di Luca e Mazzoleni anche Riccò e Simoni. In particolare molta attenzione si pone all'esito del controllo sull'ematocrito dei quattro corridori. Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.
Maurizio Galdi


Ma che c'entra Valv erde con "Oil for Drugs"
Il suo nome è citato nel'articolo e non capisco proprio perche ?

Che io sappia , Valv erde non era al Giro del blitz ?

Qualcuno sa qualcosa e/o puo spiegarmi il suo coinvolgimento ?

Grazie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2007 alle 16:02
A quanto ho capito l'indagine è iniziata al Giro, ma poi si è estesa a macchia d'olio, intercettazioni, alcuni interrogatori e poi tutti si è fermato.
Ora il caso sarebbe stato riaperto, nell'inchiesta sarebbe apparso anche Valverde (che già era stato indegato in OP).

Infatti si legge nelle ultime righe del giornale rosa che si cercano anche connessioni tra i due maggiori scandali degli ultimi anni.

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 06/06/2007 alle 17:22
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Riccò nelle intercettazioni che consigliarono alla Saunier di tenerlo fuori dal Giro 2006


Non so niente di questa faccenda, cosa era emerso?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2007 alle 18:10
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Sì, lo so, Roberto.
L'impressione è che quei 4 controlli del Coni non siano stati fatti a caso (Di Luca e Mazzoleni in Oil for Drugs

Sono convinta anche io
Riccò nelle intercettazioni che consigliarono alla Saunier di tenerlo fuori dal Giro 2006

Non ne so niente!
Simoni... boh... forse per le dichiarazioni dell'anno scorso su Basso?)

Per me le ragioni sono altre e ben più subdole.

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 06/06/2007 alle 18:14
Originariamente inviato da panzer_division_gibo

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Riccò nelle intercettazioni che consigliarono alla Saunier di tenerlo fuori dal Giro 2006


Non so niente di questa faccenda, cosa era emerso?


Niente di rilevante, almeno per "il pubblico", ma nelle stanze dei bottoni del Coni non so che concezione di "rilevante" abbiano.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2007 alle 18:25
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Roberto

Originariamente inviato da Donchisciotte
Per Riccò, che ha un "ematocrito naturalmente elevato", le Commissioni scientifiche del Coni stanno verificando la documentazione presentata all'Uci per avere la "deroga" al limite imposto dai regolamenti antidoping.


Per Cunego e Cioni, il CONI ha verificato le documentazione presentata all' UCI?


Cunego e Cioni non hanno subito ulteriori controlli da parte del Coni, a questo Giro d'Italia.


Se chi ha il certificato subisce ulteriori controlli a quelli di corsa normalmente è perche' ci sono state variazioni anomale
Tra l'altro , al contrario di Cunego , vedendo la sua carriera dilettantistica , il suo ematocrito è molto ballerino

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 07/06/2007 alle 15:05
PARIGI (Fra), 7 giugno 2007 - L'organizzazione del Tour de France ha deciso di cancellare il danese Bjarne Riis dall'albo d'oro. L'attuale direttore sportivo della Csc, che trionfò sui Campi Elisi nel 1996, "non potrà più dire di essere il vincitore di quel Tour", ha detto Philippe Sudres, portavoce della Grande Boucle. Motivo della clamorosa scelta, il recente outing di Riis, che ha confessato di aver assunto Epo nel periodo in cui indossava la maglia gialla. Mai, in 104 anni di storia del Tour, il vincitore di un'edizione era stato depennato dall'albo d'oro.
LA RESTITUZIONE - L'ulteriore passo, forse il più umiliante, sarebbe la restituzione della maglia gialla. Riis, al momento della confessione sull'uso di doping, ha detto di custodirla in casa rendendosi disponibile a chi volesse andarla a riprendere. Ma per fare questo ci vuole l'autorizzazione dell'Uci, la federazione internazionale. Al momento, quindi, gli organizzatori possono solo cancellare il nome del danese dall'albo d'oro del Tour.
IL SITO - Per il momento, guardando il sito del Tour nella sezione storica, Riis è segnalato ancora come vincitore dell'edizione 1996, ma la sua scheda personale è già stata aggiornata con questa frase: "in seguito alla confessione del 25 maggio 2007, non può più essere considerato vincitore".

Fonte: gazzetta.it

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2007 alle 15:07
Gradirei che le cose sul doping in generale siano inserite nel 3D Doping e antidoping.
Cosa c'entra basso e il coni con il tour di Riis?

Chiedo ai mod se non è il caso di chiudere questo 3d visto che ormai è acclarato che il doping c'è (e noi lo diciamo da tempo) e riguarda tutti e non solo uno.
Grazie

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2007 alle 15:15
Tour 1996:
dopo la cancellazione di Riis chi risulta vincitore ?
Ullrich ?
Indurain ?

 

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nino58

 
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Livello Gand-Wevelvem




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  postato il 07/06/2007 alle 15:44
Originariamente inviato da nino58

Tour 1996:
dopo la cancellazione di Riis chi risulta vincitore ?
Ullrich ?
Indurain ?

Vatti a vedere l'ordine d'arrivo di quel Tour, vedi chi c'è al secondo e terzo posto, ma il discorso vale anche per i successivi... e fatti una risata. Si fa per dire

 
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Livello Francesco Moser




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  postato il 07/06/2007 alle 15:54
A parte il continuo polpettone ripieno di ipocrisia e masochismo che ci tocca sorbirci (che facciamo, cancelliamo tutti i telekom dagli albo d'oro, e i Festina pre '98? massì dai, cancelliamo tutti gli ultimi dieci anni di ciclismo!), continuo a non capire per quale assurdo motivo Rijs abbia cofessato:
ha perso la faccia, (quasi) il lavoro e ora pure il Tour.

 
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  postato il 07/06/2007 alle 16:08
Originariamente inviato da cimacoppi

Originariamente inviato da nino58

Tour 1996:
dopo la cancellazione di Riis chi risulta vincitore ?
Ullrich ?
Indurain ?

Vatti a vedere l'ordine d'arrivo di quel Tour, vedi chi c'è al secondo e terzo posto, ma il discorso vale anche per i successivi... e fatti una risata. Si fa per dire

Infatti assegnarlo ad altri non avrebbe senso,essendo impossibilitati a mettere la mano sul fuoco per qualcuno.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 07/06/2007 alle 16:14
Lo daranno a Luttenberger

 

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IL CINGHIALE DEL PEDALE

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 07/06/2007 alle 16:19
Originariamente inviato da stress

Gradirei che le cose sul doping in generale siano inserite nel 3D Doping e antidoping.
Cosa c'entra basso e il coni con il tour di Riis?

Chiedo ai mod se non è il caso di chiudere questo 3d visto che ormai è acclarato che il doping c'è (e noi lo diciamo da tempo) e riguarda tutti e non solo uno.
Grazie

Se con "tutti" intendi tutti gli appassionati delle 2 ruote ci siamo, altrimenti una frase del genere non ha senso. riguarderà molti ma non tutti, altrimenti ricadiamo nel solita tiritera che la responsabilità è di tutti e quindi di nessuno.
gall

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2007 alle 16:23
I primi 4 furono Riis, Ullrich, Virenque e Dufeaux.
Luttenberger fu quinto ?

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2007 alle 16:25
Cosa centa Indurain, Dufaux, luttemberger eccetera .....

Il 3 d giusto ormai è solo "Doping e antidoping"

Grazie

 

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IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 07/06/2007 alle 16:28
Originariamente inviato da nino58

I primi 4 furono Riis, Ullrich, Virenque e Dufeaux.
Luttenberger fu quinto ?


 

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  postato il 07/06/2007 alle 21:11
Voi credete ad una amnistia per OP?
A questo punto, se fosse una possibilità reale, arriverebbe a stagione finita, dopo i mondiali, impossibile che qualcuno possa decidere di studiarla adesso.
Troppe lotte di potere ancora per il pro-tour non garantiscono nessun futuro per nessuno.

Se l'amnistia coprisse tutti i coinvolti, spagnoli, italiani, tedeschi, ecc. ecc. Ullrich tornerebbe con un nuovo ruolo, secondo voi??

 

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  postato il 07/06/2007 alle 21:24
Originariamente inviato da miky70

Voi credete ad una amnistia per OP?
A questo punto, se fosse una possibilità reale, arriverebbe a stagione finita, dopo i mondiali, impossibile che qualcuno possa decidere di studiarla adesso.
Troppe lotte di potere ancora per il pro-tour non garantiscono nessun futuro per nessuno.

Se l'amnistia coprisse tutti i coinvolti, spagnoli, italiani, tedeschi, ecc. ecc. Ullrich tornerebbe con un nuovo ruolo, secondo voi??



se facessero uscire tutti, ma proprio tutti, i nomi dei coinvolti (tennisti, calciatori, ciclisti e quant'altro) se ne potrebbe anche parlare. in linea generale non sono contrario alle amnistie (vedi i dibattiti su un'eventuale amnistia nei confronti dei terroristi degli anni 60-70), ma si deve far chiarezza altrimenti è una presa in giro.

 
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