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Autore: Oggetto: Senza via d'uscita: Basso, il Coni, una squallida farsa

Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 16:26
http://www.cicloweb.it/art774.html

Stavolta ti sei veramente superato

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 16:35
Analisi come sempre sintetica ma completa, con stanze e metafore comunque azzeccate.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 16:38

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 08/05/2007 alle 16:56
Una volta tanto, niente da dire articolo ineccepibile!

Una considerazione sulle parole di Petrucci che suonano come una stron..ta colossale, ma come fa a esserci certa gente a comandare lo sport italiano.

La seconda per molti giornalisti che in televisione continuano a far passare basso come un angioletto, forse ci vorrebbe un po + di equilibrio, soprattutto il signor De Zan che quest'inverno ci ha propinato servizi con giudizi secchi sull'innocenza di basso!

 

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Tifo per il fenomeno (Damiano Cunego)...
and i have a dream... Damiano in giallo a Paris!

 
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Under 23




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  postato il 08/05/2007 alle 16:57
Sei partico cosi:

"Per piacere nessuno parli di coraggio. I coraggiosi sono altri, e invece Ivan Basso è solo un figlio del suo tempo e del suo mondo. E come tale non va nemmeno condannato, il 98% delle persone che si fossero trovate nella sua condizione si sarebbero comportate esattamente come lui. Per non piegarsi bisognava essere Marco Pantani"

E questa frase è il succo di tutto! Grazie! E' un po di anni che cerco di non leggere piu la Gazzetta dello Sport, ma non sempre riesco.. Credo principalmente per il fatto che in molti bar si trova solo quella e perchè oggettivamente gli altri due quotidiani sportivi nazionali sono assolutamente illeggibili. Ho comunque smesso di comprarla e soprattutto ho smesso di farmi rivoltare lo stomaco leggendo Cannavò. Tuttavia in una giornata come quella di oggi non ho potuto fare a meno di leggere cosa avrebbe scritto questo personaggio, è stato il solito Cannavò, mi è venuto il vomito! Che schifo! E sono ancora qua che mi rode il fegato! Stavolta spero di avere imparato la lezione!

 

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Ragioniere che fa, va in fuga?

 
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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 17:01
Non mi piacciono gli articoli di Grassi perchè spesso prendono posizioni troppo estreme e radicali...anche qui sul caso Basso è vero che l'atleta ha fatto quello che più gli conveniva in vista del probabile test (positivo) del DNA, ma non serviva ricordarlo: era evidente....anche se più ci penso e più sembra qualcosa costruito ad arte con i suoi avvocati: Ivan ha imparato bene tutti i rischi, vantaggi, e svantaggi di determinate procedure giudiziarie anzichè altre...un vero stratega!
Ricordo quando diede l'ok per il test del Dna (che ora sapppiamo sarebbe stato sicuramente 'positivo')dopo l'archiviazione iniziale del caso: era una mossa ad arte perchè sottolineava come il test sarebbe stato 'certamente' fatto solo se esplicitamente richiesto dalla magistratura italiana, cosa che non accadde per motivi legati alla giustizia spagnola, dando una parvenza di sicurezza e di innocenza....una bella menzogna ed una bella faccia tosta, oltre che una perfetta conoscenza dei vari cavilli giudiziari!!

 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 08/05/2007 alle 17:04
Originariamente inviato da itammb
>Caro Signor al 40%....dopo tutto hai visto che figura...!
>Lì hai difesi tutti....ma hai visto a quale fede ti sei affidato....!
>Non è che sono contento.....anzi....ora la colpa a chi la darai ?
>.....è l'atleta che sbaglia.

Originariamente inviato da Signor 40%
>Itammb, continuo a difenderli tutti.
>Tu invece continua a vivacchiare meschinamente sulla stessa sponda dello >stesso stramaledetto fiume.
>Continua a ridacchiare dei corpi inermi che ogni tanto, ad orologeria, >passano lungo quel fiume.
>Continua a puntare il dito contro di loro.

Mi sembra che basso non sia proprio un "corpo inerme" anzi il più furbo di quelli del quartierino....tano da dire che : le sacche di emo erano sue (dopo un anno).....ma è stato UN PICCOLO VIZIETTO DI GIOVENTU'.....NON LE HO USATE....BOOOOOOOOMMMMMMMM !!

Questi sono gli sportivi che amano il ciclismo.....e che difendi...!!

>Continua a partecipare alle granfondo, staccandoti sulle salite e >pensando che "chi va forte in salita si bomba per forza".
>Continua a sguazzare nella tua mediocrità.

Io cara Signor al 40% faccio le gf con lo spirito del divertimento...anche perchè da Lun-Ven sono un ottimo professionista....ma nel mondo del lavoro.

>I ciclisti sono la parte bella di questo sport.

>La figura? Chi l'ha fatta?
>Io? Ci mancherebbe.
>Ho mai detto che Basso era pulito? No.
>Ho detto che Basso non andava squalificato prima del tempo.
>Basso avrebbe dovuto correre il Tour de France 2006, su questo non >transigo.
>Chi dice il contrario è solo uno stolto. Sono offensivo? No, no, dobbiamo >capire di cosa parliamo.

Tu sei garantista con chi palesemente non lo merita (tranne che nel sottolineare il tuo modo di fare è per il bene di tutti) quindi fai ancora peggio...sei come la striscia bianca sulla tangenziale....sempre in mezzo...

>Parliamo di gente che nei thread delle corse non si fanno mai leggere, e >poi hanno una media-post spaventosa nei thread sul doping, sulle >granfondo, sulla ciclotecnica e sull'alimentazione.
>Toglietevi 'sto spirito di emulazione.
>Siate amatori, e lasciate il professionismo ai professionisti.

Ma...sai...quando tù guardi la TV...io sono a pedalare con i miei amici...poi per natura mi piace farle le cose...che fare lo spettatore.
tutto quà....

>Il ciclismo non è sport per tutti.
>Né nel farlo, né nel guardarlo.

C'è chi invece eccelle nel guardarlo solo....dimenticando il resto

>Chi aspetta i cadaveri sulla riva del fiume, piuttosto che risalire alla >sorgente per evitare altri morti, è un codardo, un meschino.

Ma.....vedi tù....io nella faccendo ho sempre espresso un opinione di piena condanna.....ora che fai dopo essere sfavorevole per il test del DNA....mi vieni a direche a basso dopo ammissione di colpevolezza lo devrobbero appendere al cappio ?

>Io starò sempre dalla parte dei ciclisti

E Si VEDE....

 

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Tutto dipende...!


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 17:06
originariamente scritto da Marco Grassi in Home page

E come tale non va nemmeno condannato, il 98% delle persone che si fossero trovate nella sua condizione si sarebbero comportate esattamente come lui. Per non piegarsi bisognava essere Marco Pantani"


No no! io non sono d'accordo! Non è vero che il 98% si sarebbe comportato così. Credo che un buon 50%, scoperto con le mani sporche di marmellata, avrebbe ammesso tutto, chinando la testa e sparendo dalla circolazione. E' proprio cercando di salvare la sua credibilità con questa ridicola conferenza stampa che Basso la perde del tutto, perlomeno ai miei occhi. Non si può sostenere per mesi di essere innocenti, e poi, messo con le spalle al muro, dire che sei andato lì "di spontanea volontà" e che ti sei preso tutte le tue responsabilità! No quella è un'altra cosa! E vivo credendo che non il 98% avrebbe fatto come lui, ma un 40%, magari un 20%. Insomma, la categoria di uomini di serie B. Quelli senza coerenza e con una faccia tosta da far schifo!

 

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  postato il 08/05/2007 alle 17:10
Originariamente inviato da Zillo

originariamente scritto da Marco Grassi in Home page

E come tale non va nemmeno condannato, il 98% delle persone che si fossero trovate nella sua condizione si sarebbero comportate esattamente come lui. Per non piegarsi bisognava essere Marco Pantani"


No no! io non sono d'accordo! Non è vero che il 98% si sarebbe comportato così. Credo che un buon 50%, scoperto con le mani sporche di marmellata, avrebbe ammesso tutto, chinando la testa e sparendo dalla circolazione. E' proprio cercando di salvare la sua credibilità con questa ridicola conferenza stampa che Basso la perde del tutto, perlomeno ai miei occhi. Non si può sostenere per mesi di essere innocenti, e poi, messo con le spalle al muro, dire che sei andato lì "di spontanea volontà" e che ti sei preso tutte le tue responsabilità! No quella è un'altra cosa! E vivo credendo che non il 98% avrebbe fatto come lui, ma un 40%, magari un 20%. Insomma, la categoria di uomini di serie B. Quelli senza coerenza e con una faccia tosta da far schifo!


Sono abbastanza d'accordo su tutto ma credo proprio che il 98% dei corridori avrebbe fatto come ha fatto Basso salvo poi tenere il suo stesso comportamento nel momento in cui non potevano fare altrimenti. E' ancora piu triste ma secondo me è cosi.

 

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  postato il 08/05/2007 alle 17:17
Originariamente inviato da itammb

Ma.....vedi tù....io nella faccendo ho sempre espresso un opinione di piena condanna.....ora che fai dopo essere sfavorevole per il test del DNA....mi vieni a direche a basso dopo ammissione di colpevolezza lo devrobbero appendere al cappio ?


Itammb, un pomeriggio lascia la bici in garage e prendi in mano un libro d'italiano.
Perché son curioso di sapere dov'è che hai letto il mio richiedere il "cappio" per Ivan Basso.
Dài, stimato professionista attivista, scrivimelo. Illuminami.

Ah, ti saluta Cannavò.
Lui si che sarebbe d'accordo con te.

 

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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 17:22
concordo con 98%...
ho visto la conferenza stampa pochi minuti fa...che dire..
e'tutto calcolato..tutto tarato sul bilancino giuridico..in piu'ci metti il sorrisino fisso..
ma no, certo, che doveva fare pover'anima?

 
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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 17:32
Onestamente non sono d'accordo con l'idea che il ciclista sia la parte più debole del sistema e che si debba sempre stare dalla sua parte. In fin dei conti i "dirigenti cattivi" sono pure loro ex-corridori. Quanti ragazzi hanno rinunciato ad una carriera nel mondo professionistico perchè non hanno accettato di ricorrere a certe pratiche diversamente da quelli che oggi hanno anche solo la possibilità di prendere il via a gare che hanno fatto la storia di questo sport?
 
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  postato il 08/05/2007 alle 17:51
Originariamente inviato da greennic80

Onestamente non sono d'accordo con l'idea che il ciclista sia la parte più debole del sistema e che si debba sempre stare dalla sua parte. In fin dei conti i "dirigenti cattivi" sono pure loro ex-corridori. Quanti ragazzi hanno rinunciato ad una carriera nel mondo professionistico perchè non hanno accettato di ricorrere a certe pratiche diversamente da quelli che oggi hanno anche solo la possibilità di prendere il via a gare che hanno fatto la storia di questo sport?


Quanti non-raccomandati non lavorano in uffici statali?

Vogliamo dare la colpa ai raccomandati, oppure finalmente decidiamo di stracciare il velo d'ipocrisia che copre i raccomandanti?

Profonda solidarietà per chi non si fa raccomandare o per chi non si dopa; ma non è questo il punto.
Il punto è capire che è proprio il sistema "sport professionistisco" a spingere al doping.
I risultati, i soldi, la fama, i contratti; e, non ultima, la consapevolezza che una carriera sportiva può essere brevissima.

Per questo vanno difesi gli atleti.
Non perché sono verginelle, ma perché non è giusto che siano i soli a pagare.
Squalificano il ciclista? Perfetto.
Squalifichiamo anche team manager e medico sociale.

Iniziamo da qui.
Altro che la lotta al doping fatta finora.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 17:55
La storia della trave e della pagliuzza o quella della luna e il dito.
W tutti, ignoranti compresi.

Marco condivido tutto percentuali comprese.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 18:04
il video della conferenza stampa di basso è sul sito della gazzetta, sezione ciclismo
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 18:07
Ciclismo: Gimondi, Basso resta un campione
Indice Ultim'ora

MILANO - Felice Gimondi, vincitore di tre giri d'Italia e cinque tour de France, e' amareggiato per la vicenda di Ivan Basso ma anche vicino al corridore varesino: "Avverto un sentimento di solidarieta' e vicinanza a Ivan per le difficolta' che sta attraversando, unitamente all'amarezza perche' ora ci vorra' molto tempo per rivederlo in sella - dice Gimondi - spero che trovi in famiglia gli stimoli giusti e il conforto necessario per tornare quello di prima". Gimondi e' convinto che Basso era e resti un campione, doping o non doping: "Un asino non diventa mai un cavallo da corsa - spiega il bergamasco - peccato che non abbia collaborato gia' l'anno scorso, perche' magari ora sarebbe tra i favoriti del Tour de France invece cosi' dovremo aspettare ancora". (Agr)

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 08/05/2007 alle 18:08
MA RAGAZZIIIIIII ... fate i bravi ... su. E chi credeva che Basso fosse pulito al 100%? Ma neanche il mio cuginetto di 5 anni. La realtà è proprio questa: in qeusto magnifico sport, come nella maggior parte degli altri, il doping è una normalità. Non mi si vengano a raccontare storie. Il Signor De Zan ha detto una cosa giusta nel servizio del TG, e cioè che il doping va più veloce dei controlli, e questi sono sempre lì a un passo dal raggiungerlo ma non ce la fa.
A mio parere tutti nel ciclismo usano qualche cosa, chi più ci meno. Anche io, che sono solamente un discreto amatore, quando bevo una bella Red Bull fresca dopo 100 km, rendo altri 60 km a 45 all'ora...ESSSUUUUU DDDDAAAAIIII !!!
Pedalate tantoma pulito, mi raccomando
Ciao a tutti

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 18:11

Felice Gimondi, vincitore di tre giri d'Italia e cinque tour de France,



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 18:14
Originariamente inviato da miky70

MILANO - Felice Gimondi, vincitore di tre giri d'Italia e cinque tour de France...(Agr)


mi sa che l'agenzia di stampa Agr non ha ben chiaro chi sia felice gimondi

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 18:24
Ciclismo: Uci ribadisce "Non sono previsti sconti di pena"

MILANO - Il presidente della Federazione ciclistica internazionale (Uci), Pat McQuaid, ha ribadito oggi che una riduzione dell'eventuale squalifica di 2 anni di Ivan Basso per l'ammissione del proprio coinvolgimento nell'Operacion Puerto non e' concepita nei regolamenti della Wada, l'Agenzia antidoping internazionale. "Tengo a dire che Basso, come tutti gli altri corridori, non sara' abbandonato dal nostro mondo. Questo non vuol dire che non bisogna rispettare le regole. I corridori - ha detto McQuaid - dovranno pagare le conseguenze delle loro azioni. Confermo che secondo il codice Wada non e' prevista alcuna riduzione di pena". (Agr)

fonte gazzetta.it

mi spiegate come è possibile che si parlava ottimisticamente di ritorno al giro 2008 ma che non potrà fare il tour per tot anni. Che differenza c'è ? immagino ci sia di mezzo il pro tour ma non capisco la differenza.

grazie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 18:29
Originariamente inviato da Keyser Soze

Ciclismo: Uci ribadisce "Non sono previsti sconti di pena"

MILANO - Il presidente della Federazione ciclistica internazionale (Uci), Pat McQuaid, ha ribadito oggi che una riduzione dell'eventuale squalifica di 2 anni di Ivan Basso per l'ammissione del proprio coinvolgimento nell'Operacion Puerto non e' concepita nei regolamenti della Wada, l'Agenzia antidoping internazionale. "Tengo a dire che Basso, come tutti gli altri corridori, non sara' abbandonato dal nostro mondo. Questo non vuol dire che non bisogna rispettare le regole. I corridori - ha detto McQuaid - dovranno pagare le conseguenze delle loro azioni. Confermo che secondo il codice Wada non e' prevista alcuna riduzione di pena". (Agr)

fonte gazzetta.it

mi spiegate come è possibile che si parlava ottimisticamente di ritorno al giro 2008 ma che non potrà fare il tour per tot anni. Che differenza c'è ? immagino ci sia di mezzo il pro tour ma non capisco la differenza.

grazie


non c'è di mezzo nulla
il regolamento wada parla chiaro: se si è beccati ci sono due anni di squalifica

 
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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 18:33
Originariamente inviato da MDL

Originariamente inviato da Keyser Soze

Ciclismo: Uci ribadisce "Non sono previsti sconti di pena"

MILANO - Il presidente della Federazione ciclistica internazionale (Uci), Pat McQuaid, ha ribadito oggi che una riduzione dell'eventuale squalifica di 2 anni di Ivan Basso per l'ammissione del proprio coinvolgimento nell'Operacion Puerto non e' concepita nei regolamenti della Wada, l'Agenzia antidoping internazionale. "Tengo a dire che Basso, come tutti gli altri corridori, non sara' abbandonato dal nostro mondo. Questo non vuol dire che non bisogna rispettare le regole. I corridori - ha detto McQuaid - dovranno pagare le conseguenze delle loro azioni. Confermo che secondo il codice Wada non e' prevista alcuna riduzione di pena". (Agr)

fonte gazzetta.it

mi spiegate come è possibile che si parlava ottimisticamente di ritorno al giro 2008 ma che non potrà fare il tour per tot anni. Che differenza c'è ? immagino ci sia di mezzo il pro tour ma non capisco la differenza.

grazie


non c'è di mezzo nulla
il regolamento wada parla chiaro: se si è beccati ci sono due anni di squalifica


fino a qua c'ero anch'io però se dovesse prendere lo sconto di pena ( ipotizzo ) ho letto da più parti che potrebbe correre il giro 2008 ma non il tour?!?!? è questo che non riesco a capire

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 18:37
la questione è che basso non potrebbe essere ingaggiato da formazioni pro-tour (ammesso che il pro-tour continui ad esistere con le regole e i codici odierni). il problema è facilmente superabile: basso potrebbe essere ingaggiato da una squadra non pro-tour che ottiene una wild-card per correre il giro d'italia.

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 08/05/2007 alle 18:39
Ragazzi vi chiedo scusa..Forse ripeterò quello che molti di voi hanno già detto (almeno spero!), ma sono di corsa e per ora non ho tempo (ma lo farò presto) di leggere tutti i fiumi di parole scritti da voi che come siete scossi da ciò che è successo di in questi giorni.
Sono però allibito dal comportamento dei gironalisti che vivono con e per il ciclismo. Come lo so io, che nel mondo del ciclismo purtroppo non ci sono mai entrato, se non tutti ma almeno il 90% dei ciclisti si dopano.
Basta con le prese in giro!!!!
Ivan mi ha deluso per che poteva rappresentare la svolta poteva rivelare il tutto il sistema, poteva far capire a tutti che tutti i ciclisti si dopano! Se l'avesse fatto non escludo che qualcuno (primo nome in mente Scarponi, anche se magari con l'Operacion Puerto non conta nulla), lo poteva seguire, allora magari finalmente ci sarebbe fermati...STOP ha tutte le gare per un anno, per cercare di guarire.
Invece così non sarà e si rpartirà credo come prima, con il povero Ivan che pagherà come altri e molti altri diversi da Ivan non pagheranno per nulla.
CHE TRISTEZZA!!!.................

 
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Moderatore




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  postato il 08/05/2007 alle 18:43
A me non è piaciuta moltissimo l'intervista al padre di Pantani su La Stampa:
"Ora Basso diventerà un martire, mentre nessuno ascoltò mio figlio".

Non è proprio vero. Non è nemmeno facile e GIUSTO fare parallelismi, ma una verità (pur con tutto l'affetto che ho avuto per pantani) è che Marco NON VOLLE parlare...c'era ben poco da ascoltare. Ricordo lo squallidissimo editoriale (e le interviste) di Cannavò dove lo esortava a parlare, confessare, aprire il vaso di pandora... per poi attaccarlo, e infine compiangerlo davanti alle telecamere dopo quel giorno di febbraio.

Personalmente però credo che questa vicenda non porterà da nessuna parte. Altro che "pulizia nel ciclismo"...

 
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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 18:47
Originariamente inviato da EugeRambler

la questione è che basso non potrebbe essere ingaggiato da formazioni pro-tour (ammesso che il pro-tour continui ad esistere con le regole e i codici odierni). il problema è facilmente superabile: basso potrebbe essere ingaggiato da una squadra non pro-tour che ottiene una wild-card per correre il giro d'italia.


capisco ! e che ovviamnete al tour wild-card non esistono.. ecco il perchè giro si ma tour no.

grazie mille

 
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Livello Milano-Sanremo




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Registrato: Apr 2007

  postato il 08/05/2007 alle 18:58
Sull'articolo di Marco Grassi:
L'inizio era promettente, anche in gran parte condivisibile, poi quando ho letto di Pantani "vittima di un'ideale" non sono più riuscito ad andare avanti. Spero che Marco Grassi non abbia fligli "vittime di ideali2 come Pantani

Su Ivan Basso:
Prima mi faceva pena, adesso mi fa ancora più pena, se non fosse per i miliardi che ha incassato in questi anni

Sul post di Monsieur 40 nell'altro thread che non riesco a quotare ma che qualcun altro ha quotato (non benissimo) poco più in alto:
Scrivi un sacco di cose stolte, perché prima di tutto il ciclismo è di tutti (questa è la sua bellezza) e tutti grazie al cielo lo possono vedere e praticare. Non ci vuole l'autorizzazione di nessuno e men che meno la tua.
Io per primo mi sono iscritto soprattuto per parlare di doping e non certo di corse, perché attualmente il ciclismo non esiste in quanto fatto agonistico e sportivo. Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso. Ci credono solo i gonzi.
Anche se continuo a leggere di tifosi delusi o di tifosi di altri corridori che festeggiano sul cadavere di Basso e di gente che si chiede per chi tifare.
Ma Monsieur 40%, che senso ha parlare di persone che non conosci o di dare epiteti poco simpatici a chi non la pensa come te?
e soprattuto come puoi dire i ciclisti sono la parte bella del ciclismo? Tutti i cicclisti? Tu difendi tutti i ciclisti? Che esempio ha dato Basso? E Ullrich? E tutti gli altri.
Puoi dire che i ciclisti sono la parte debole, che non sono i primi colpevoli, e sraei d'accordo. Ma proprio per questo motivo dovrebbero essere i primi a ribellarsi a questo sistema: altro che ideali, qui c'è solo gente che non vuole sputare nel piatto in cui ha mangiato, perché spera di ricominciare a mangiarci quanto prima. Anche se in quel piatto c'è roba schifosa e lui lo sa.
Poi ci sono altre cose che ti vorrei rispondere su quel post, a proposito di amatori e professionisti o di gente che in salita non ce la fa, ma davvero non ho capito cosa c'entrano certe cose

 

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Andare avanti è l'obiettivo, non il mezzo

 
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  postato il 08/05/2007 alle 19:03
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Scrivi un sacco di cose stolte, perché prima di tutto il ciclismo è di tutti (questa è la sua bellezza) e tutti grazie al cielo lo possono vedere e praticare. Non ci vuole l'autorizzazione di nessuno e men che meno la tua.


E infatti ci sono miliardi di professionisti, nel mondo.
Barbara Lowrie, impara a leggere anche tu. Parlo di ciclismo professionistico.

Non stiamo parlando di demagogia, né di ragazzi che vanno a comprare il pane con la graziella, né delle signore anziane che vanno nel casolare accanto a scambiare l'olio con il formaggio.

La bicicletta è popolare, e la sua meravigliosità è la semplicità; ma il ciclismo non è la bicicletta, né la biciclettata.

Io per primo mi sono iscritto soprattuto per parlare di doping e non certo di corse, perché attualmente il ciclismo non esiste in quanto fatto agonistico e sportivo. Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso. Ci credono solo i gonzi.


Ma guarda che io non avevo dubbi sul perché ti fossi iscritto.
Fare i moralisti col doping è semplicissimo, basta coprirsi gli occhi finché non ce li spalanca l'antidoping e/o la magistratura di turno; invece - come dicevo prima - fare dei commenti tecnici non è così semplice.

E non parlo di fantaciclismo, né di nomi dei favoriti. Parlo di corse, di corridori, di percorsi, di vento, di scatti, di inseguimenti.

Continuate pure a parlare di doping.
Se vi diverte, sono contento per voi.

Io mi guarderò il Giro d'Italia con lo stesso sentimento con cui ho guardato Milan-Manchester di Champions: gustandomi lo spettacolo, anche se so che entrambe le cose sono viziate dalla chimica.
Pazienza.
Così è, se ci pare.

 

[Modificato il 08/05/2007 alle 19:07 by Monsieur 40%]

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 19:04
Io resto della mia , pessimistica, opinione. Pessimistica per Basso, ovviamente.
Non correrà più.
2 anni sono lunghi alla sua età. E Basso scoprirà che tutti quelli che ti strizzano un occhio quando sei col vento in poppa, voltano tranquillamente le spalle quando si è giù. Perchè dovrebbero invitarlo al Giro? No. E' corridore bruciato.
E guardate che non esprimo giudizi morali o moralistici. Per me è lampante. Altri diventeranno popolari, altri diventeranno leader. E lui dovrebbe ricominciare da capo, con gli sguardi di tutti addosso. e con l'inconveniente che, se non otterrà risultati simili a ieri, si dirà inevitabilmente..."senza Fuentes"... dimenticandoci che il top non si raggiunge a 32 anni.....

 

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  postato il 08/05/2007 alle 19:08
Parlo da meno informato di tutti i presenti, da tifoso.
Dopo aver letto in breve il testo della conferenza stampa di Ivan devo ricredermi in parte su quanto detto ieri. Ieri sembrava (a me perlomeno) che dovesse dire chissà che cosa, scoperchiare chissà quale vaso di pandora. La sensazione è che Ivan abbia fatto i suoi calcoli puntando a perdere il minimo. Difficile credere a questo punto ad uno che ha mentito per un anno.
Certo è che un corridore del suo calibro ha ammesso comunque di aver provato a doparsi. E non a inizio carriera, l'anno scorso. E ha ammesso di aver preso per il c..o tutti. Non poteva fare altro? probabilmente. Meno coraggioso di quello che sembrava ieri, quando dichiarava "vuoterò il sacco"? Probabilmente.
Da condannare? basta la squalifica. Non potrà diventare un'eroe, certo è che la scelta che vedo in questo momento nel mondo del ciclismo pro, che sicuramente conosco da tifoso ma meno di tutti quelli che scrivono qui, non è incoraggiante. Da un lato gli onesti (quanti? boh...). Dall'altro una manica di ipocriti false verginelle. Se sembriamo essere tutti parzialmente d'accordo che non si può correre costantemente ad alti livelli senza "aiuti" non leciti, mi sembra che dovremmo almeno incoraggiare chi esce allo scoperto. Non farne un'eroe, perchè eroe non è, neanche un grande esempio. Ma almeno si è preso la responsabilità di dire "SI, io ho provato a fare il furbo e vi ho mentito". Uno così a mio parere è da condannare (con la squalifica) ma da sostenere umanamente. Perchè comunque è rientrato nel lecito. D'ora in avanti, scontata la squalifica, se e quando rientrerà sarà ultra controllato. Non distruggiamolo... oppure sono meglio gli altri che stanno zitti?

 
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  postato il 08/05/2007 alle 19:09
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Scrivi un sacco di cose stolte, perché prima di tutto il ciclismo è di tutti (questa è la sua bellezza) e tutti grazie al cielo lo possono vedere e praticare. Non ci vuole l'autorizzazione di nessuno e men che meno la tua.


E infatti ci sono miliardi di professionisti, nel mondo.
Barbara Lowrie, impara a leggere anche tu. Parlo di ciclismo professionistico.

Non stiamo parlando di demagogia, né di ragazzi che vanno a comprare il pane con la graziella, né delle signore anziane che vanno nel casolare accanto a scambiare l'olio con il formaggio.

La bicicletta è popolare, e la sua meravigliosità è la semplicità; ma il ciclismo non è la bicicletta, né la biciclettata.


Allora dmi pare di capire che tu sei un professore, e che ne capisci veramente tanto, io parlerò di grazielle e di biciclettate, e di olio e formaggio. tu di ciclismo e di corse e di grandi campioni. io di amatori e tu di professionisti

 

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  postato il 08/05/2007 alle 19:13
Originariamente inviato da janjanssen

Io resto della mia , pessimistica, opinione. Pessimistica per Basso, ovviamente.
Non correrà più.
2 anni sono lunghi alla sua età. E Basso scoprirà che tutti quelli che ti strizzano un occhio quando sei col vento in poppa, voltano tranquillamente le spalle quando si è giù. Perchè dovrebbero invitarlo al Giro? No. E' corridore bruciato.
E guardate che non esprimo giudizi morali o moralistici. Per me è lampante. Altri diventeranno popolari, altri diventeranno leader. E lui dovrebbe ricominciare da capo, con gli sguardi di tutti addosso. e con l'inconveniente che, se non otterrà risultati simili a ieri, si dirà inevitabilmente..."senza Fuentes"... dimenticandoci che il top non si raggiunge a 32 anni.....


capisco il tuo punto di vista (realistico delle cose )e hai più di una ragione. Però per la gente che ancora vuole sognare sai che bella favola uscirebbe fuori ??

ritengo ancora presto comunque per parlarne bisogna ancora vedere come si concluderà tutta la vicenda. Vedremo , sognare non costa nulla

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 19:13
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Io per primo mi sono iscritto soprattuto per parlare di doping e non certo di corse, perché attualmente il ciclismo non esiste in quanto fatto agonistico e sportivo. Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso. Ci credono solo i gonzi.


Che tristezza.
Sei qui per il doping? sappi allora che hai sbagliato forum.
Se sei convinto di quello che scrivi, vai da un dottor Fuentes denoaltri, fatti prescrivere una cura delle sue, iscriviti a qualche corsa amatoriale e vedi che risultati ottieni. Così, tanto per farci ridere.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 19:14
Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso. Ci credono solo i gonzi.

Cara Barbara, quale è la tua soluzione? Perchè a scrivere righe indignate sono più o meno capaci tutti. A trovare soluzioni, temo, in pochi.
Se intendo bene il tono del tuo post (non vorrei avere inteso male...) è che il ciclismo sia da chiudere. E questo dovrebbe essere 2dalla parte dei ciclisti?"
No dai. Per me sei vittima di ciò che si vuole FARE cREDERE. SOLO IL CICLISMO è marcio. Guardate il calcio, il tennis, il basket, il nuoto, l'atletica leggera, che sono sport puliti....
Ma non scherzare. il primatista mondiale dei 100 metri piani è stato trovato positivo e nessuno ha chiesto la chiusura delle gare di atletica. La primatista mondiale dei 100 e 200 metri femminili è morta a 39 anni di scompenso cardiaco e nessuno ha chiesto la chiusura delle gare di atletica. Vuoi che ti faccia l'elenco degli atleti "beccati"? Ma il doping è ciclismo.
Il calcio non fa neanche i controlli incrociati e chi era con Basso da Fuentes continua a giocare e guadagnare miliardi. Si può chiedere una VERA lotta al doping in TUTTI gli sport?
O , come dici tu, è solo il ciclismo da "chiudere"?

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/05/2007 alle 19:20
Prima di tutto un applauso a piene mani a Marco Grassi!


Continuerò dopo, finita una telefonata.....

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 08/05/2007 alle 19:38
Grande Marco,penso tu abbia espresso il pensiero limpido e cristallino della maggioranza di noi.Spero vivamente che questo articolo sia letto da più persone possibili,soprattutto all'interno del "sistema".

Prima di leggere il tuo articolo avevo letto quello del corriere,che dire,se ci fossi tu al posto di molti di loro forse le cose cambierebbero o probabilmente farebbero cambiare aria a te

Con le tue parole penso tu abbia risvegliato in tutti noi un senso di appartenenza che poche volte il ciclismo in questi ultimi tempi è stata in grado di offrirci....

Ancora una volta

 

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  postato il 08/05/2007 alle 19:43
Originariamente inviato da janjanssen

Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso. Ci credono solo i gonzi.

Cara Barbara, quale è la tua soluzione? Perchè a scrivere righe indignate sono più o meno capaci tutti. A trovare soluzioni, temo, in pochi.
Se intendo bene il tono del tuo post (non vorrei avere inteso male...) è che il ciclismo sia da chiudere. E questo dovrebbe essere 2dalla parte dei ciclisti?"
No dai. Per me sei vittima di ciò che si vuole FARE cREDERE. SOLO IL CICLISMO è marcio. Guardate il calcio, il tennis, il basket, il nuoto, l'atletica leggera, che sono sport puliti....
Ma non scherzare. il primatista mondiale dei 100 metri piani è stato trovato positivo e nessuno ha chiesto la chiusura delle gare di atletica. La primatista mondiale dei 100 e 200 metri femminili è morta a 39 anni di scompenso cardiaco e nessuno ha chiesto la chiusura delle gare di atletica. Vuoi che ti faccia l'elenco degli atleti "beccati"? Ma il doping è ciclismo.
Il calcio non fa neanche i controlli incrociati e chi era con Basso da Fuentes continua a giocare e guadagnare miliardi. Si può chiedere una VERA lotta al doping in TUTTI gli sport?
O , come dici tu, è solo il ciclismo da "chiudere"?


1) No no, non intendevo dire che il ciclismo è da chiudere, non l'ho mai pensato. Ma questo ciclismo è da rifondare daccapo.

2) La polemica con gli altri sport è vecchia come il cucco, Io non ho mai detto nè pensato che gli altri sport sono puliti, ma potrei dire del solito discorso della pagliuzza e della trave. Aggiungo anche che pure negli altri sport ci sono squalifiche e polemiche (Kenteris, Tanou vi dicono niente?) Ma è indubitabile che nel ciclismo la piaga del doping è maggiore che in altri sport, per due motivi che ho già scritto nei giorni scorsi: 1) nel ciclismo girano molti soldi 2) Il ciclismo è sport che si presta ad essere manipolato con facilità, negli sport di squadra e di destrezza puoi usare il doping e anche con successo, ma il vantaggio è meno "diretto" e "scientifico" che nel ciclismo, dove è semplicemtente come se truccassi un motorino.
Inoltra aggiungo che io pratico e amo il ciclismo e non mi freva se nel football americano è pineo di drogati, è uno sport che non considero, non mi interessa. Il ciclismo invece è il mio sport e lo vorrei pulito. La domande che dovremmo farci è questa: Se avessi dei figli li inizierei al ciclismo?
3) Mi chiedete giustamente di essere propositivo, vorrei esserlo ma non è facile e soprattuto non ne ho il tempo ora perché sto lavornado, ma nei prossimi giorni cercherò di partecipare a queste discussioni in maniera più costruttiva.
Ad ogni modo su una cosa sono d'accordissimo con molti di voi, anche tra quelli che "di fatto", magari non volendo, sono "più tolleranti" nei confronti del doping. Concordo cioè sul fatto che bisognerebbe introdurre la responsabilità oggettiva e punire atuomaticamente anche società, team manager e direttori sportivi

Ovviamente non rispondo a quell'altro che scriveva più sopra, perché non ne vale proprio la pena e non mi ricordo neanche cose scriveva

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 08/05/2007 alle 20:06
Ho appena visto la conferenza stampa e ancora una volta mi è venuta veramente una malinconica tristezza!

Sentire dire le seguenti parole "sono accusato di tentato uso di emotrasfusione,ma in realtà nella mia vita non ho mai fatto uso di sostanze dopanti......"mi ha sconfortato,avvilito!!

Ancora una volta w l'omertà,viva l'opportunismo,w il salvarsi le chi.appe...

Ma dai

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 08/05/2007 alle 20:09
Aggiungo anche i miei ai molti complimenti a Grassi per l'articolo di oggi.


Entrando solo un secondo nello specifico della "confessione" di Basso, ho appreso i dettagli della conferenza stampa alla radio, sentendo la voce di Ivan che diceva "posso assicurare che non ho mai assunto sostanze dopanti né sono mai ricorso all'emotrasfusione". Devo ammettere che lì per lì mi è scappata una amara risata... ingenuamente anch'io mi aspettavo una presa di posizione un pò più coraggiosa da parte di Basso. Ora però non posso dire di sentirmi deluso da lui, ha semplicemente fatto quello che era logico fare. Diciamo che ha inteso la confessione nel suo significato più letterale di "ammettere una colpa", salvando il salvabile.
Però ha raccontato un altro gran mucchio di frottole, questo lo sappiamo tutti. Non meritava di finire nell'occhio del ciclone, lui che ha probabilmente la sola colpa di fare né più né meno di quello che fanno gli altri sportivi professionisti, con l'aggravante di essere molto forte e per di più italiano? Perfettamente d'accordo. Però stavolta che non ha detto la verità l'hanno capito tutti, anche quelli che non sanno nulla di ciclismo e di doping. E non ci fa una gran figura, altro che "paladino della lotta al doping".
A proposito: ma la magistratura è a posto così? Non continueranno a indagare per sapere che fine hanno fatto i cerotti al testosterone e gli altri articoli regolarmente acquistati da Basso presso il Dott. Fuentes con relativa fattura da 30 000 euro?

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/05/2007 alle 20:18
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Sull'articolo di Marco Grassi:
L'inizio era promettente, anche in gran parte condivisibile, poi quando ho letto di Pantani "vittima di un'ideale" non sono più riuscito ad andare avanti. Spero che Marco Grassi non abbia fligli "vittime di ideali2 come Pantani

Su Ivan Basso:
Prima mi faceva pena, adesso mi fa ancora più pena, se non fosse per i miliardi che ha incassato in questi anni

Sul post di Monsieur 40 nell'altro thread che non riesco a quotare ma che qualcun altro ha quotato (non benissimo) poco più in alto:
Scrivi un sacco di cose stolte, perché prima di tutto il ciclismo è di tutti (questa è la sua bellezza) e tutti grazie al cielo lo possono vedere e praticare. Non ci vuole l'autorizzazione di nessuno e men che meno la tua.
Io per primo mi sono iscritto soprattuto per parlare di doping e non certo di corse, perché attualmente il ciclismo non esiste in quanto fatto agonistico e sportivo. Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso. Ci credono solo i gonzi.
Anche se continuo a leggere di tifosi delusi o di tifosi di altri corridori che festeggiano sul cadavere di Basso e di gente che si chiede per chi tifare.
Ma Monsieur 40%, che senso ha parlare di persone che non conosci o di dare epiteti poco simpatici a chi non la pensa come te?
e soprattuto come puoi dire i ciclisti sono la parte bella del ciclismo? Tutti i cicclisti? Tu difendi tutti i ciclisti? Che esempio ha dato Basso? E Ullrich? E tutti gli altri.
Puoi dire che i ciclisti sono la parte debole, che non sono i primi colpevoli, e sraei d'accordo. Ma proprio per questo motivo dovrebbero essere i primi a ribellarsi a questo sistema: altro che ideali, qui c'è solo gente che non vuole sputare nel piatto in cui ha mangiato, perché spera di ricominciare a mangiarci quanto prima. Anche se in quel piatto c'è roba schifosa e lui lo sa.
Poi ci sono altre cose che ti vorrei rispondere su quel post, a proposito di amatori e professionisti o di gente che in salita non ce la fa, ma davvero non ho capito cosa c'entrano certe cose



 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 08/05/2007 alle 20:23
Prima di tutto un grandissimo applauso a Marco Grassi, ha meditato qualche giorno ma ,alla fine, il suo articolo dice cose giustissime e coraggiose. Non condivido solo l’accenno al ruolo positivo della magistratura nella lotta al doping: nessun condannato eccellente, una farraginosità che favorisce il potente, lungaggine, labirinti giuridici che hanno solo confermato il sistema.
E complimenti a monsieur 40% per la grandissima pazienza.
Ho visto su Sky la conferenza di Basso.
Che dire? Per carità, rispetto per la sua scelta, ma caspita che tristezza!
Ricordo la conferenza stampa di Pantani dopo Campiglio a Monte del Re : stravolto, tramortito dall’agguato che riteneva di aver subito, sbagliò alcune cose e altre le sbagliarono gli avvocati.
Ma vedevi la grandezza dell’uomo, della sua idea di sport, che avrebbe portato fino alla morte.
Oggi ho visto la piccolezza.
Il doping, nelle parole di Basso, è una debolezza, un errore neppure compiuto.
Quello che c’è intorno non gli interessa, certo, l’avvocato dice che la verità che ha raccontato al CONI è una verità vestita. Cioè ha detto modi e tempi con cui ha frequentato Fuentes e qualcuno che l’ha aiutato. Certamente qualcuno già a conoscenza degli inquirenti.
Il doping è un nulla, un inciampo, una debolezza di un momento, una tentazione.
Tristissimo.
Questa è la verità che si volevano sentir dire i forsennati dell’antidoping? Povera cosa, funzionale al sistema.
Sono davvero contenta che Marco non abbia recitato questa pantomima.
Nel giorno in cui mi trovo a dover dar ragione, su alcune cose, a Donati ( che di antidoping fatto con l’accanimento sul singolo, Pantani, ne sa qualcosa).
Donati parla di responsabilità delle case farmaceutiche, di Fuentes come di un network, dice che le federazioni NON POTEVANO NON SAPERE. E i dirigenti? I DS? Parla di ciclisti come più vittime che altro.
E allora che verità volevate che si volesse da Basso? Quella che scoperchiava il pentolone? Quella che coinvolgeva la totalità dell’ambiente professionistico?
No, una debolezza, una tentazione , una sciocchezza. Bagatelle per un business.
Credo anch’io che Basso non correrà più, almeno non a alti livelli.
Intanto sabato altri, in nulla differenti, correranno e tremeranno: perché la ruota gira e il sistema è rimasto inviolato.



 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 20:29
Originariamente inviato da Morris

Prima di tutto un applauso a piene mani a Marco Grassi!



complimentoni , bell'articolo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/05/2007 alle 20:29
Anch'io a volte ho ritenuto alcuni articoli del nostro Admin leggermente troppo radicali per i miei gusti, ma in questa situazione una sferzata di radicalità credo non possa far altro che bene, quindi complimentissimi a Marco per l'articolo, in particolare per l'accostamento Marco Pantani-Giordano Bruno, che trovo azzeccatissimo.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/05/2007 alle 20:38
Originariamente inviato da desmoblu

A me non è piaciuta moltissimo l'intervista al padre di Pantani su La Stampa:
"Ora Basso diventerà un martire, mentre nessuno ascoltò mio figlio".

Non è proprio vero. Non è nemmeno facile e GIUSTO fare parallelismi, ma una verità (pur con tutto l'affetto che ho avuto per pantani) è che Marco NON VOLLE parlare...c'era ben poco da ascoltare. Ricordo lo squallidissimo editoriale (e le interviste) di Cannavò dove lo esortava a parlare, confessare, aprire il vaso di pandora... per poi attaccarlo, e infine compiangerlo davanti alle telecamere dopo quel giorno di febbraio.

Personalmente però credo che questa vicenda non porterà da nessuna parte. Altro che "pulizia nel ciclismo"...


Se si conosce il mondo sportivo, gli equilibri dentro il Coni, la proprietà transitiva fra le discipline, allora le poche, ma sempre precise e coerenti frasi di Pantani, erano più che sufficienti. Proprio per questo, l'han messo al rogo. Prova ogni tanto a farti delle domande. Cosa doveva ammettere Marco se a Campiglio era sicuro di non avere infranto le regole, giuste o sbagliate che fossero? Doveva forse ammettere di avere un ematocrito realmente al 52%? Prova a parlare con chi lo ha esaminato quel pomeriggio e ti dirà, da medico, la sua convinzione che a Marco fosse stato fatto un raggiro. Cosa doveva dire di più Pantani, dopo che una siringa all'insulina, divenne per un magistrato un fulcro di notorietà, rifiutandosi contestualmente di andare alla prova del DNA, come da richiesta dei legali di Marco? Quella toga, la rimandò al dibattimento, forse per prendere tempo, ed intanto grazie alla sua posizione che contrastava pure coi rilievi dei NAS posti a fascicolo, aprì le porte ad una squalifica di otto mesi per Marco.
Se sei stato un atleta o uno dell'ambiente, dovresti essere in grado di percepire cosa significhi dire: "E' tutto sotto gli occhi di tutti" e poi " regole e trattamenti uguali per tutti gli sportivi". Se sei giornalista, non puoi capire cosa significhi trovarsi sul campo, ed avere sul collo, il fiato vendicativo di un ente che ha deciso di fare di te e del tuo sport, la salvezza ipocrita di se stesso e delle altre più raccomandate discipline.

Certo, la confessione parziale di Basso, è proprio quella che cercavano i soliti noti del Coni, per mantenere uno status quo. Non conterà nulla, e la farsa della battaglia al doping continuerà più di prima, col beneplacito di una politica che ha scelto per il settore, una nullità come la Melandri. Ivan ha confessato il giusto per gli scopi sui quali ha, di fatto, patteggiato, ma non mi sento di crocifiggerlo, perché è da rarissimi, avere il coraggio di Marco. E sappi che se Basso avesse continuato a non ammettere, o avesse fatto dei nomi in orizzontale (cioè ogni sport, come tutti i ciclisti sanno...), avrebbe rischiato molto, ma molto, forse anche la pelle, magari non subito, per salvare le apparenze. Sai in quanti la pensano così?

La manfrina ridicola della FCI su mandato del Coni e con la Gazza coordinatrice delle ortiche, sai quante volte fu stesa verso Pantani? Siamo in diversi a conoscere i nomi degli "stolti Cristoforo" che stazionavano a Cesenatico come i Proci. Marco non ha ceduto mai, eleggendosi ed immortalandosi per tutti i ciclisti, fino alle ultime lettere. D'altronde, trovami chi, in un oceano, ripeto, in un oceano di dopati, dal calcio fino alle bocce, può esibire le porcate o vaccate (altri termini non ci sono), di analisi del retto, filmati nell'intimità di una camera d'albergo con relativi passaggi in RAI, tartassamenti da tutte le parti ecc. Prova ad immaginarti simili azioni nel calcio o nel nuoto! Verrebbe giù il putiferio, con la baldracca Gazza ad inveire al sopruso, alla mancanza dei più elementari diritti di privacy e chi più ne ha più ne metta.

Fra i due casi ci sono enormi diversità, soprattutto in un dato: a Pantani è stato riservato un trattamento davvero particolare, potrei dire da genio del crimine, che si concretizzò nell'indagine di ben sette procure. D’altronde, quei consessi, segno di un’Italia terzomondista e rimasti a Lombroso, avevano ben capito che razza di criminale si trovavano di fronte….

 

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Livello Tour




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  postato il 08/05/2007 alle 20:39
la parola che trovo in quasi tutte le risposte è TRISTEZZA ; avete ragione il ruolo che oggi ha recitato ivan è triste ma pensate al cislismo in generale che cosa è rimasto ancora di felice nel mondo dei ciclisti professionisti??

(ovviamnete escludo lo spendore della gente che lo segue dopo tutto quello che il ciclismo ci sta facendo )

 
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