Board logo

Il Forum di Cicloweb

Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > Senza via d'uscita: Basso, il Coni, una squallida farsa
Nuovo Thread  Nuova risposta  Nuovo sondaggio
< Ultimo thread   Prossimo thread >  |  Versione stampabile
<<  1    2    3    4    5  >>
Autore: Oggetto: Senza via d'uscita: Basso, il Coni, una squallida farsa

Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
Registrato: Oct 2005

  postato il 08/05/2007 alle 20:40
Prima di parlare (sperando prima o poi di averne il tempo) vorrei capire.

Qualcuno mi aiuterebbe (grazie in anticipo) rispondendo a questa domanda: di che ideale è stato vittima Pantani?

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 1607
Registrato: Mar 2005

  postato il 08/05/2007 alle 20:41
Le persone che mi fanno più incazzare sono gli ipocriti ed i cerchiobottisti.
Detto questo, mi fanno ancor più incazzare personaggi alquanto tristi che, per sostenere le loro tesi balzane cambiano, travisano e falsificano i concetti di Barrbara (adesso non mi ricordo la II parte del nome). Persone che si atteggiano a professorini quando non sono nemmeno capaci di cogliere il significato dei post i Barbara (o forse lo falsificano in mala fede). COntinuando con le solite cazzate che il ciclismo è come tutti gli altri sport,ecc ecc ecc. Lo sappiamo, sai professore? anche senza il tuo sermone. Lo sappiamo.
Tu stai dalla parte dei ciclisti, professore? Io no.
Mi fanno vomitare, come tutti i qualunquisti che non hanno mai avuto il coraggio di ribellarsi a chi li soggiogava.
I dirigenti del ciclismo fanno schifo: sono dei delinqunti? Bene.
Dato che quando ti viene comodo parli dei massimi sistemi,da che mondo è mondo LE INGIUSTIZIE sono state combattute da chi le subiva sulla propria pelle.
I lavoratori contro i padroni, partigiani contro i fascisti, Smith e Carlos contro i loro fantocci. Alcuni hanno vinto. Altri hanno perso.
DA chi, da cosa dovrebbe ripartire il ciclismo se non dai corridori stessi i quali sono carne da macello di sponsor milionari? Dovrebbero appellarsi al fatto che il ciclismo è come tutti gli altri sport? Che si dopano tutti gli sportivi? Bene. Ma se si dopano ci sarà un motivo, sai professorino?
Il motivo, come tu ci hai insegnato (grazie) sono i $$. Allora cosa aspetti mio professorino 40% a metterti alla testa dei rivoluzioari di tutto il mondo al grido di "morte alla società basata sul profitto! REsponsabile dell'esistenza degli sponsor che spingono i corridori a doparsi!!!!" Naturalmente camicia rossa e fazzoletto alla rambo.
O forse te ne starai davanti il tuo computerino a sostenere persone (perche i ciclisti sono persone! si! ed altre persone, nonostante fossero anche meno dotate fisicamente, hanno fatto le rivoluzioni, quelle vere!) inette, approfittatori che come i moderni precari del XXI di ottocentesca memoria si fanno la lotta l'un l'altro ricorrendo a loschi sotterfugi e ad ogni sorta di trucchetto di bassa lega ma molto profittevole.
Bravo mister 40%. Stai dalla parte dei cicliti. Avete molto in comune. Ne sono sicuro.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 08/05/2007 alle 20:51
Info di servizio: per chi riceve il circuito Italia 7 Gold, stasera la trasmissione Diretta Stadio (calciofila fino alla nausea... se non è Inter è Milan, e se non è Milan è Juve. E viceversa... ) parla del doping nel ciclismo, con accenni al caso Basso.
Voglio proprio vedere la quantità di luoghi comuni sui ciclisti che verrà fuori...

 

____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Tour




Posts: 192
Registrato: Oct 2004

  postato il 08/05/2007 alle 20:55
Originariamente inviato da Barbara Lowrie


Io per primo mi sono iscritto soprattuto per parlare di doping e non certo di corse, perché attualmente il ciclismo non esiste in quanto fatto agonistico e sportivo. Non ha nessuna credibilità e chi vince una corsa o l'altra non ha alcun senso.


La tua indignazione nei confronti del mondo del Ciclismo (se solo indignazione è) non è così che nel tuo piccolo, nel nostro piccolo miglioriamo le cose.
Se poi sostieni con tanta convizione ed hai anche le prove che tutti sono bombardati allora una corsa la vince comunque il più forte.
2+2 ...
Non credo alla befana che sono puliti
Non credo neanche che vince l'atleta che ha la bomba migliore del momento...
Sarebbe troppo facile anche per noi: Si spendono 50-60.000 euro di bombe e poi vinco mondiali o grandi giri.... Se la vedi così è un ottimo investimento.

L'articolo di Marco è bello e ben fatto ma troppo pessimista. O qui chiudiamo tutti ad iniziare da noi (CHE SIAMO LA PARTE PIU' IMPORTANTE DI TUTTO IL SISTEMA) oppure continuare a parlare solo di doping io personalmente mi sono fatto 2 palle così.

Qui (nell'ambiente del ciclismo) non si parla di altro.

Diciamo che dal tunnel non se ne esce e poi stiamo sempre lì in prima linea davanti alla TV quando c'è una corsa importante.

Siamo spettatori di uno spettacolo teatrale? E allora non stiamo troppo a chiederci di quali effetti speciali ha utilizzato il regista per fare certe scene.

Non voglio dare parvenza di chi mette la testa sotto la sabbia ma chiedo coerenza, se crediamo che sia tutta una farsa perchè continuiamo a vedere le corse o frequentare forum come questo?

Per coerenza bisognerebbe chiudere la TV, non comprare riviste del settore, e fregasene completamente di quello che succede in quel mondo. Forse sarebbe il segnale più forte ma anche questa è utopia.

Vogliono rovinarsi la salute andando a bombardarsi? sono cazzi loro prima o poi dovranno render conto.

Mi ha lasciato senza parole un dettaglio del racconto del corridore "pentito" spagnolo (non ricordo il nome): "LE SACCHE DI SANGUE ERANO CONSERVATE IN FRIGORIFERI ALL'INTERNO DI UN NORMALE APPARTAMENTO E SE ANDAVA VIA LA CORRENTE?..."

Se è vero è a dir poco PAZZESCO.




 

____________________
...SONO ARRIVATO AL PUNTO CHE OGNI VITTORIA E' UN DUBBIO...



 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Tour




Posts: 153
Registrato: Aug 2006

  postato il 08/05/2007 alle 21:12
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

http://www.cicloweb.it/art774.html

Stavolta ti sei veramente superato



Concordo praticamente su tutto, non condivido solo quella digressione su Pantani.
E purtroppo anche quel suo richiedere rispetto per il gesto "coraggioso" sa di tappo.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Miguel Indurain




Posts: 676
Registrato: Jun 2005

  postato il 08/05/2007 alle 21:12
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da itammb

Ma.....vedi tù....io nella faccendo ho sempre espresso un opinione di piena condanna.....ora che fai dopo essere sfavorevole per il test del DNA....mi vieni a direche a basso dopo ammissione di colpevolezza lo devrobbero appendere al cappio ?


Itammb, un pomeriggio lascia la bici in garage e prendi in mano un libro d'italiano.
Perché son curioso di sapere dov'è che hai letto il mio richiedere il "cappio" per Ivan Basso.
Dài, stimato professionista attivista, scrivimelo. Illuminami.

Ah, ti saluta Cannavò.
Lui si che sarebbe d'accordo con te.


.....faccio penitenza per l'errore con due fustigate....

Ovviamente nn l'hai scritta era un modo figurato per sottolineare la tua bravura a fare il pendolo sulle cose....sai quel robo che oscilla una volta a destra e una sinistra e serve a scandire il tempo....lui, il pendolo fà bene il suo mestiere....

Cmq....meno male che ci sei tu.....

 

____________________


Tutto dipende...!


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 273
Registrato: Aug 2006

  postato il 08/05/2007 alle 21:14
complimenti per l'articolo admin, devo dire che l'ho letto proprio con piacere. vorrei però farti, con modestia, un appunto. capisco l'indignazione, però in fin dei conti le reazioni dei media (seppur sbagliate) sono ampiamente comprensibili. al di fuori degli appassionati sono in pochi a seguire realmente le vicende del ciclismo, ancora in meno a seguire le vicende di quel capitolo che è: il doping nel ciclismo. Prova, per esperimento, a spiegare ad una persona che non sa niente di ciclismo, tutti gli intrecci, le malefatte compiute dalle istituzioni ciclistiche negli ultimi anni. Come facilmente ti renderai conto è un'impresa molto difficile. Solo per sfiorare l'argomento doping, da quello casalingo di una volta a quello da cavie di laboratorio di oggi ci vuole una laurea in medicina (scherzo naturalmente, ma avete capito il punto); per comprendere
le stratificazioni dei livelli "politici" tra UCI, Coni, Pro Tour, federazioni nazionali, ci vuole una gran pazienza. dall'esterno ("consumatori" occasionali di ciclismo, o l'uomo della strada che sente al telegiornale la notiziona di turno) le reazioni sono abbastanza comprensibili. penso che sia un fenomeno che potete riscontrare in molti
altri campi, mi viene, al volo, di pensare a tangentopoli, alla distorsione tra quello che è stata e come è stata rappresentata dalla stampa.

L'accento che ogni tanto mi sembra mancare nei tuoi articoli (e nei post di alcuni forumisti che difendono a spada tratta i ciclisti) o che penso
dovresti accentuare è quello che niente è possibile se non avviene una
presa di coscienza in primo luogo da parte dei ciclisti professionisti
(e ovviamente degli sportivi in generale). va benissimo, e solo dio sa
quanto ce n'è bisogno, criticare l'UCI, quel buffone di Petrucci, la stampa, i medici sportivi, i DS; ma è la mentalità del gruppo che deve cambiare. ma è possibile che all'interno del gruppo non si sia mai sviluppato un gruppetto di ciclisti pronto a tagliare i ponti con questo sistema malato? morris parla spesso di pantani, a lui vorrei chiedere, ma
quanti sono i ciclisti che effettivamente gli hanno mostrato solidarietà?
quelli che sarebbero stati pronti a seguirlo in eventuali iniziative? non è una domanda provocatoria, semplicemente ignoro la cosa. insomma, i ciclisti
sono sì vittime di un sistema, ma ne sono anche protagonisti, e senza che siano loro a battere un colpo niente può cambiare.

spero solo di non aver scritto delle sciocchezze, saluti.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 4674
Registrato: Jun 2006

  postato il 08/05/2007 alle 21:23
A me l'articolo di Cannavò ha disgustato.
E' passato con i piedi sopra a Pantani appena morto, mi aspettavo distruggesse Basso e la sua faccia pulita, invece è stato comprensivo e pronto al perdono!!!
nnnnnhhhhh!!! Troppo per un'appassionata di ciclismo come me, sa di falso, quanto ci avrà messo a farsi convincere, molto o poco?

 

____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Milano-Sanremo




Posts: 120
Registrato: Apr 2007

  postato il 08/05/2007 alle 21:26
Caro Dax, Come dici tu, è vero che sono indignato, lo sono perché sono cresciuto credendo nei valori che lo sport propone e proprio lo sport che amo di più fa di tutto per negare questi valori.
Con l'indignazione non si fa molto? In parte è vero, nel senso che oltre che indignarsi bisognerebbe fare di più, è vero.
Allora dovrei fare proposte.
Se i corridori si dopano è per i soldi, ma loro sono solo l'ultimo anello di una catena che parte dalla case farmaceutiche. Loro prendono più soldi degli altri che ci guadagnano, ma li prendono per meno anni, e rischiano di più.
Allora le prime cose che mi vengono in mente sono: A) sgonfiare il ciclismo dal punto di vista economico e far guadagnare di meno tutti, dai ciclisti ai medici ai dirigenti, ai tecnici ai giornalisti, ai procuratori. E allora vedrete che la gente ci penserà di più prima di rischiare. B) Far pagare in maniera automatica anche i vari Riis, Bruynel e compagnia cantantem, che fanno isantarellini pure loro. Anche in assenza di prove, magari usando il criterio della responsabilità oggettiva

Poi Pantani.
Mi rendo conto di toccare un tasto dolente, e mi rendo conto che non è questa la sede adatta, e mi rendo conto anche del fatto che di quel poveretto si è parlato anche troppo, ma mi sembra che molti di voi abbiano delle idee un po' confuse.

Punto primo: il sangue controllato a Campiglio era di pantani, fu controllato regolarmente e aveva un ematocrito ben superiore al 50%, questo è un fatto incontrovertibile al di là di qualsiasi acrobazia linguistica. Se raggiro ci fu, fu solo nel non avvertire Pantani o nell'impedirgli in qualche modo di rientrare nei limiti.

Punto secondo: Pantani non fu forte (se non in bicicletta), nè coraggioso (se non in bicicletta), ma fu debole e incapace di riscattarsi e di dire la verità. Pantani non morì per un'ideale ma morì per la sua immensa fragilità che lo fece piombare dal tunnel del doping a quello della cocaina e che gli impedì di risollevarsi (anche per colpa delle cattive frequentazioni e della gente che voleva continuare a guadagnare soldi sulla sua pelle)

Punto terzo: Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva (mi sembra che fu squalificato una sola volta, o forse mai, con una pena risibile perché ormai autoscontata) ma si tagliò fuori da solo, fin da campiglio

Punto quarto: riguardo alle inchieste della giustizia ordinaria sentii una volta una spiegazione di un cicloamatore romagnolo (ma mon la prendo per buona, ve la dò con benficio di inventario) che mi disse che le inchieste su Pantani dipendevano dal fatto che lui dopo il grave incidente del 1995 aveva chiesto un risarcimento miiardario al suo investitore (5 miliardi credo) e la compagnia assicuratrice di questo, aveva cercato in qualche modo di difendersi, contrattaccando.
Ma non ci credo molto neanche io

 

____________________
Andare avanti è l'obiettivo, non il mezzo

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 08/05/2007 alle 21:55
Originariamente inviato da Donchisciotte

Prima di tutto un grandissimo applauso a Marco Grassi, ha meditato qualche giorno ma ,alla fine, il suo articolo dice cose giustissime e coraggiose. Non condivido solo l’accenno al ruolo positivo della magistratura nella lotta al doping: nessun condannato eccellente, una farraginosità che favorisce il potente, lungaggine, labirinti giuridici che hanno solo confermato il sistema.
E complimenti a monsieur 40% per la grandissima pazienza.
Ho visto su Sky la conferenza di Basso.
Che dire? Per carità, rispetto per la sua scelta, ma caspita che tristezza!
Ricordo la conferenza stampa di Pantani dopo Campiglio a Monte del Re : stravolto, tramortito dall’agguato che riteneva di aver subito, sbagliò alcune cose e altre le sbagliarono gli avvocati.
Ma vedevi la grandezza dell’uomo, della sua idea di sport, che avrebbe portato fino alla morte.
Oggi ho visto la piccolezza.
Il doping, nelle parole di Basso, è una debolezza, un errore neppure compiuto.
Quello che c’è intorno non gli interessa, certo, l’avvocato dice che la verità che ha raccontato al CONI è una verità vestita. Cioè ha detto modi e tempi con cui ha frequentato Fuentes e qualcuno che l’ha aiutato. Certamente qualcuno già a conoscenza degli inquirenti.
Il doping è un nulla, un inciampo, una debolezza di un momento, una tentazione.
Tristissimo.
Questa è la verità che si volevano sentir dire i forsennati dell’antidoping? Povera cosa, funzionale al sistema.
Sono davvero contenta che Marco non abbia recitato questa pantomima.
Nel giorno in cui mi trovo a dover dar ragione, su alcune cose, a Donati ( che di antidoping fatto con l’accanimento sul singolo, Pantani, ne sa qualcosa).
Donati parla di responsabilità delle case farmaceutiche, di Fuentes come di un network, dice che le federazioni NON POTEVANO NON SAPERE. E i dirigenti? I DS? Parla di ciclisti come più vittime che altro.
E allora che verità volevate che si volesse da Basso? Quella che scoperchiava il pentolone? Quella che coinvolgeva la totalità dell’ambiente professionistico?
No, una debolezza, una tentazione , una sciocchezza. Bagatelle per un business.
Credo anch’io che Basso non correrà più, almeno non a alti livelli.
Intanto sabato altri, in nulla differenti, correranno e tremeranno: perché la ruota gira e il sistema è rimasto inviolato.





Mi sento di quotare Donchisciotte in toto, stavolta.
Con una coda amara. Basso non poteva, pena lo sterminio, mettersi contro un ambiente (e non mi riferisco ai corridori...) che tutto sa e tutto lascia fare. Credete proprio che il medico della CSC non si sia 2accorto" che un suo corridore ha perso in pieno allenamento un litro e mezzo di sangue? (dcono di più...). Per perdere un litro e mzzo di sangue e non svenire facendo le scale, bisogna farlo lentamente, reiteratamente. E sapete quanti punti di emoglobina sono un litro e mezzo di sangue? Se il medico CSC non si è "acorto" di nulla, è uno che non fa il suo lavoro. Ed allora? Paghi Basso, ma come è possibile che i medici sportivi passino intonsi casi simili? Poi ci sono i direttori sèportivi.....
Ma proprio si deve aspettare Basso, che proverà a rientrare nel mondo della bicicletta che comunque resta il suo mestiere.., per immolarsi accusando dirigenti, DS eccetera di connivenza con queste pratiche (e di chiudere occhi ed occhiali?). Qui aspettavate che Basso facesse nomi e cognomi IN CONFERENZA STAMPA di colleghi incontrati da Fuentes o di CHI L?HA CONVINTO AD ANDARE DAL FATUCCHIERE SPAGNOLO? No, non era possibile.
Il paragone con Pantani.
Lasciamo stare queste cose. Pantani era Pantani con pregi e difetti. Col suo carattere e le sue debolezze. Basso OGGETTIVAMENTE era in un'altra condizione. Pantani era condannato a perdere un giro per un esame banale che forse aveva fatto per conto suo 10 minuti prima. ed era fuori dal giro per questioni di decimali di ematocrito. Basso aveva il SUO sangue in sacche sequestrate.
Poteva tacere? Ripeto, io non avrei fatto nulla di nulla di ciò che ha fatto Basso e non sono un esperto di trucchi e difese dell'impossibile. Dell'Utri forse poteva consigliarlo meglio (solo per la pratica acquisita a forza di accuse subite vere o false che fossero). Mi interessa anche poco, cosa dice Basso oggi. E' nello zac e nulla lo tirerà fuori. Spero che la magistratura, visto che il dopaggio è REATO oggi, scavi a fondo NELLA CSC. Nei suoi dirigenti. Nello staff medico. Perchè Basso è stato un cialtrone. Ma in questa storia è evidente che non è l'unico. Anzi. Lui rischia di suo. Ma certi dirigenti guadagnano sul rischio degli atleti che dirigono. E fanno codici etici.....

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Luison Bobet




Posts: 786
Registrato: Jan 2006

  postato il 08/05/2007 alle 22:06
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Caro Dax, Come dici tu, è vero che sono indignato, lo sono perché sono cresciuto credendo nei valori che lo sport propone e proprio lo sport che amo di più fa di tutto per negare questi valori.
Con l'indignazione non si fa molto? In parte è vero, nel senso che oltre che indignarsi bisognerebbe fare di più, è vero.
Allora dovrei fare proposte.
Se i corridori si dopano è per i soldi, ma loro sono solo l'ultimo anello di una catena che parte dalla case farmaceutiche. Loro prendono più soldi degli altri che ci guadagnano, ma li prendono per meno anni, e rischiano di più.
Allora le prime cose che mi vengono in mente sono: A) sgonfiare il ciclismo dal punto di vista economico e far guadagnare di meno tutti, dai ciclisti ai medici ai dirigenti, ai tecnici ai giornalisti, ai procuratori. E allora vedrete che la gente ci penserà di più prima di rischiare. B) Far pagare in maniera automatica anche i vari Riis, Bruynel e compagnia cantantem, che fanno isantarellini pure loro. Anche in assenza di prove, magari usando il criterio della responsabilità oggettiva

Poi Pantani.
Mi rendo conto di toccare un tasto dolente, e mi rendo conto che non è questa la sede adatta, e mi rendo conto anche del fatto che di quel poveretto si è parlato anche troppo, ma mi sembra che molti di voi abbiano delle idee un po' confuse.

Punto primo: il sangue controllato a Campiglio era di pantani, fu controllato regolarmente e aveva un ematocrito ben superiore al 50%, questo è un fatto incontrovertibile al di là di qualsiasi acrobazia linguistica. Se raggiro ci fu, fu solo nel non avvertire Pantani o nell'impedirgli in qualche modo di rientrare nei limiti.

Punto secondo: Pantani non fu forte (se non in bicicletta), nè coraggioso (se non in bicicletta), ma fu debole e incapace di riscattarsi e di dire la verità. Pantani non morì per un'ideale ma morì per la sua immensa fragilità che lo fece piombare dal tunnel del doping a quello della cocaina e che gli impedì di risollevarsi (anche per colpa delle cattive frequentazioni e della gente che voleva continuare a guadagnare soldi sulla sua pelle)

Punto terzo: Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva (mi sembra che fu squalificato una sola volta, o forse mai, con una pena risibile perché ormai autoscontata) ma si tagliò fuori da solo, fin da campiglio

Punto quarto: riguardo alle inchieste della giustizia ordinaria sentii una volta una spiegazione di un cicloamatore romagnolo (ma mon la prendo per buona, ve la dò con benficio di inventario) che mi disse che le inchieste su Pantani dipendevano dal fatto che lui dopo il grave incidente del 1995 aveva chiesto un risarcimento miiardario al suo investitore (5 miliardi credo) e la compagnia assicuratrice di questo, aveva cercato in qualche modo di difendersi, contrattaccando.
Ma non ci credo molto neanche io


Infatti non è il posto giusto, questo thread, ma se scrivi minchiate non si può accettare supinamente, non certo quando una/o come te vuol denigrare un morto.

Punto primo: il sangue di Campiglio era di Pantani e NON fu controllato regolarmente. Il protocollo prevede che l'atleta scelga la provetta a caso tra altre, quella gli venne data in mano. In sede processuale, il professore responsabile dei controlli, quando gli venne chiesto se c'era qualcosa in quella fiala, rispose che non c'era nulla gettando nel panico i presenti. Nella provetta doveva esserci l'anticoagulante.... si salvò dicendo che non si vedeva a vista d'occhio, quindi sicuramente c'era. Lodice lui. Il prelievo venne eseguito in palese ritardo, fosse arrivato lui con quel ritardo l'avrebbero deferito. L'ematocrito era al 51%, quindi oltre di un punto. Piglia e porta a casa.

Punto secondo: Pantani fu immensamente forte e coraggiosoin bicicletta, lo fu anche in quella vicenda. Il fatto che ci sia qualche poveraccio che lo definisce un debole fa sbellicare dalle risate. Lui non si offrì al giochino di recitare la parte del figliol prodigo, non certo al cospetto di certa gentaccia. Nel tunnel della coca ci finì, in età adulta, a seguito della mattanza mediatico/giustizialista alla quale fu sottoposto. Basso non ha passato un decimo di quello che passò Pantani.

Punto terzo: Pantani fu perseguitato dalla giustizia sportiva. Come spiegare l'accanimento che subì, culminato nella squalifica per la siringa di Montecatini che era sigillata, oltretutto? Perseguitato ed affondato.

Punto quarto: il risarcimento lo aspettava, ma dall'organizzatore della Milano-Torino e dal Comune di Torino. Non mi risulta sia stato risarcito, anche perchè prima della conclusione del processo mi risulta che sia morto. Ed io sotolineo anche la strana tempestività di Guariniello nell'aprire un'inchiesta su Pantani. Fatalità, proprio a Torino.

La prossima volta, prima di aprire bocca, assicurarsi che il cervellino sia connesso. Qua trovi pane per i tuoi denti, ricordalo.

 

____________________
L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Hugo Koblet




Posts: 413
Registrato: Aug 2005

  postato il 08/05/2007 alle 22:07
Ciao a tutti,
volevo chiedere a Ivan Basso cosa si prova a passare dagli onori del successo all'orrore del doping?
Con che coraggio ti presentavi a ritirare i premi RUBATI, a chi le tue pratiche wodoo non le ha volute praticare.
Con che quale forza del "campione che non sei" ti pronunci colpevole solo ora che non hai più scampo.
Il bravo ragazzo si è rivelato ahimè un altro Armstrong ma questa volta tricolore.
Ivan anche tu hai contribuito a distruggere uno sport così romantico come è il ciclismo. Rinnego tutte quelle volte che mi sono commosso davanti allo schermo a vedere le grandi imprese di chi!!!!!!!! del doping??????
Ivan oggi tu, si accettano scommesse sul prossimo, dai non è difficile scoprirlo!!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Luison Bobet




Posts: 786
Registrato: Jan 2006

  postato il 08/05/2007 alle 22:10
Originariamente inviato da celapossorifare

Con che coraggio ti presentavi a ritirare i premi RUBATI, a chi le tue pratiche wodoo non le ha volute praticare.



Propongo questa come la barzelletta del giorno.

 

____________________
L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Rik Van Looy




Posts: 802
Registrato: May 2005

  postato il 08/05/2007 alle 22:11
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Prima di parlare (sperando prima o poi di averne il tempo) vorrei capire.

Qualcuno mi aiuterebbe (grazie in anticipo) rispondendo a questa domanda: di che ideale è stato vittima Pantani?


coerenza,coraggio,audacia?

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Luison Bobet




Posts: 786
Registrato: Jan 2006

  postato il 08/05/2007 alle 22:17
Un grandissimo applauso a Marco Grassi, davvero un editoriale con i fiocchi (sul candido m'hai fatto morire!!). Rinnovo tutta la mia stima a SuperMario Monsieur 40%, la penso esattamente come te. Sempre dalla parte dei ciclisti (a parte un paio, concedetemi questa debolezza...), d'altronde ci rendiamo conto di come sta il ciclismo?
L'uci ha un presidente che per spiegare il ProTour necessita di un bicchiere di rosso davanti (evidentemente di vino ne capisce, del ciclismo però... zero), un vicepresidente che fa il burattinaio e che proviene da una fabbrica di merendine, vuole portare il ciclismo negli Emirati. Una associazione di GS capecciata da uno che usava le anfe (e parecchie, pare) e vorrebbe tutti i corridori puri come Francescani, gli organizzatori che se le danno con l'Uci ma quando c'è da dar contro ai corridori si trovano tutti d'accordo.
E noi stiamo qui a parlare di corridori bari e ladri? No, non ci siamo. Forza Cicloweb, continuate a difendere i corridori, io sono con voi!!!

PS: ma al festival di maggio, se davvero era prevista la 'Reintroducion', possiamo pensare che Riis e compagnia non sapessero nulla? Ecco, anche questi personaggi vanno puniti. D'altronde lo diceva lui che era in simbiosi totale con Basso....

 

[Modificato il 08/05/2007 alle 22:19 by luke]

____________________
L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 243
Registrato: Jan 2007

  postato il 08/05/2007 alle 22:19
un bell'aticolo complimenti a Grassi,
la cosa chem mi lascia perplesso è che a soli 4 giorni dal giro non si parli di altro, cacchio in un Tg sportivo si parla di ciclismo solo in occasione di qualche vittoria importante, o quando pescano qualcno positivo all'antidoping, mentre si sforzano ha trovare le notizie più inutili sul calcio, mah io non ho parole mi piacerebbe tornare agli anni '50/'60 quando il ciclismo era lo sport nazionale...

 

____________________
"Il ciclismo è una malattia, quando vieni contagiato è molto difficile guarire"

"mamma mamma voio fa el curidur"

"va a studià che le mei"

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Hugo Koblet




Posts: 413
Registrato: Aug 2005

  postato il 08/05/2007 alle 22:22
Attenzione io non demonizzo Ivan Basso per il semplice fatto che se io dò il mio sangue da far modificare vuol dire che:
1)cè qualcuno che me lo ha proposto
2) qualcuno me lo ha tolto e portato via
3) scenziati e dottori hanno modificato il mio sangue
3) qualcun altro me lo ha riportato
4) nella notte prima della grande tappa qualcuno me lo ha rimesso
5) e io che sono un uomo bionico e il giorno prima non riuscivo a stare in piedi per la fatica mi ritrovo a vincere la tappa più dura del tour?
Ma dai sveglia!!!!! E' uno schifo

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Milano-Sanremo




Posts: 120
Registrato: Apr 2007

  postato il 08/05/2007 alle 22:44
Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Caro Dax, Come dici tu, è vero che sono indignato, lo sono perché sono cresciuto credendo nei valori che lo sport propone e proprio lo sport che amo di più fa di tutto per negare questi valori.
Con l'indignazione non si fa molto? In parte è vero, nel senso che oltre che indignarsi bisognerebbe fare di più, è vero.
Allora dovrei fare proposte.
Se i corridori si dopano è per i soldi, ma loro sono solo l'ultimo anello di una catena che parte dalla case farmaceutiche. Loro prendono più soldi degli altri che ci guadagnano, ma li prendono per meno anni, e rischiano di più.
Allora le prime cose che mi vengono in mente sono: A) sgonfiare il ciclismo dal punto di vista economico e far guadagnare di meno tutti, dai ciclisti ai medici ai dirigenti, ai tecnici ai giornalisti, ai procuratori. E allora vedrete che la gente ci penserà di più prima di rischiare. B) Far pagare in maniera automatica anche i vari Riis, Bruynel e compagnia cantantem, che fanno isantarellini pure loro. Anche in assenza di prove, magari usando il criterio della responsabilità oggettiva

Poi Pantani.
Mi rendo conto di toccare un tasto dolente, e mi rendo conto che non è questa la sede adatta, e mi rendo conto anche del fatto che di quel poveretto si è parlato anche troppo, ma mi sembra che molti di voi abbiano delle idee un po' confuse.

Punto primo: il sangue controllato a Campiglio era di pantani, fu controllato regolarmente e aveva un ematocrito ben superiore al 50%, questo è un fatto incontrovertibile al di là di qualsiasi acrobazia linguistica. Se raggiro ci fu, fu solo nel non avvertire Pantani o nell'impedirgli in qualche modo di rientrare nei limiti.

Punto secondo: Pantani non fu forte (se non in bicicletta), nè coraggioso (se non in bicicletta), ma fu debole e incapace di riscattarsi e di dire la verità. Pantani non morì per un'ideale ma morì per la sua immensa fragilità che lo fece piombare dal tunnel del doping a quello della cocaina e che gli impedì di risollevarsi (anche per colpa delle cattive frequentazioni e della gente che voleva continuare a guadagnare soldi sulla sua pelle)

Punto terzo: Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva (mi sembra che fu squalificato una sola volta, o forse mai, con una pena risibile perché ormai autoscontata) ma si tagliò fuori da solo, fin da campiglio

Punto quarto: riguardo alle inchieste della giustizia ordinaria sentii una volta una spiegazione di un cicloamatore romagnolo (ma mon la prendo per buona, ve la dò con benficio di inventario) che mi disse che le inchieste su Pantani dipendevano dal fatto che lui dopo il grave incidente del 1995 aveva chiesto un risarcimento miiardario al suo investitore (5 miliardi credo) e la compagnia assicuratrice di questo, aveva cercato in qualche modo di difendersi, contrattaccando.
Ma non ci credo molto neanche io


Infatti non è il posto giusto, questo thread, ma se scrivi minchiate non si può accettare supinamente, non certo quando una/o come te vuol denigrare un morto.

Punto primo: il sangue di Campiglio era di Pantani e NON fu controllato regolarmente. Il protocollo prevede che l'atleta scelga la provetta a caso tra altre, quella gli venne data in mano. In sede processuale, il professore responsabile dei controlli, quando gli venne chiesto se c'era qualcosa in quella fiala, rispose che non c'era nulla gettando nel panico i presenti. Nella provetta doveva esserci l'anticoagulante.... si salvò dicendo che non si vedeva a vista d'occhio, quindi sicuramente c'era. Lodice lui. Il prelievo venne eseguito in palese ritardo, fosse arrivato lui con quel ritardo l'avrebbero deferito. L'ematocrito era al 51%, quindi oltre di un punto. Piglia e porta a casa.

Punto secondo: Pantani fu immensamente forte e coraggiosoin bicicletta, lo fu anche in quella vicenda. Il fatto che ci sia qualche poveraccio che lo definisce un debole fa sbellicare dalle risate. Lui non si offrì al giochino di recitare la parte del figliol prodigo, non certo al cospetto di certa gentaccia. Nel tunnel della coca ci finì, in età adulta, a seguito della mattanza mediatico/giustizialista alla quale fu sottoposto. Basso non ha passato un decimo di quello che passò Pantani.

Punto terzo: Pantani fu perseguitato dalla giustizia sportiva. Come spiegare l'accanimento che subì, culminato nella squalifica per la siringa di Montecatini che era sigillata, oltretutto? Perseguitato ed affondato.

Punto quarto: il risarcimento lo aspettava, ma dall'organizzatore della Milano-Torino e dal Comune di Torino. Non mi risulta sia stato risarcito, anche perchè prima della conclusione del processo mi risulta che sia morto. Ed io sotolineo anche la strana tempestività di Guariniello nell'aprire un'inchiesta su Pantani. Fatalità, proprio a Torino.

La prossima volta, prima di aprire bocca, assicurarsi che il cervellino sia connesso. Qua trovi pane per i tuoi denti, ricordalo.



Non ti dovrei rispondere perché ti sei espresso in maniera molto maleducata, invece ti rispondolo lo stesso, in manier aveloce, e chiudo qui.
Prima di tutto non ho mai denigrato Pantani e non lo farò adesso nè mai.
Per quanto ci riguarda: punto quarto - hai perfettamente ragione, non ho mai detto il contrario. Punto terzo - Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva lo dimostrano il numero e l'entità delle sue squalifiche. Punto secondo - Pantani fu immensamente forte e coraggioso in bicicletta quanto poco lo fu nella sua vita privata, lo prova la sua vita stessa e lo prova il fatto che finì come purtroppo sappiamo. Se poi questo ti fa ridere non è un problema mio. Punto primo - A Campiglio si svolse tutto regolarmente come provarono una o più inchieste giudiziare subito promosse da non so quale pm. Tutte le fantaversioni su fantacomplotti (compresa la tua) furono destituite di ogni fondamento dpo due o tre anni, ma continuano a iperversare sul web, come quelli che dicono che non si è mai andati sulla luna, o giù di lì. L'unica verità "extra" che emerse in quelle inchieste era che l'ematocrito era un punto più alto di quanto non fosse stato misurato in un primo tempo.

Saluti e buonanotte

 

____________________
Andare avanti è l'obiettivo, non il mezzo

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 08/05/2007 alle 22:56
non sono tanto convinto che Basso si sia piegato: si è trovato in una situazione senza uscita ed ha scelto la strada più pratica, oltretutto venendone fuori con danni ridotti al minimo (in rapporto a come si era messa); questo secondo me non è piegarsi.
Si sarebbe piegato se avesse accettato tout court le proposte della Procura; qui mi sa che invece è stata la Procura ad accettare gran parte delle proposte di Basso.

Non ho capito poi l'accostamento con Pantani: la situazione secondo me è completamente diversa.
Il Pirata agì seguendo l'istinto e non riuscì a trovare le persone giuste che gli consigliassero quello che era meglio per lui (purtroppo il povero Luciano Pezzi era morto l'anno precedente: ci fosse stato lui tutta la storia avrebbe preso un'altra piega).
Basso invece ha agito con una freddezza ed un calcolo impressionanti e , rispetto a come era messo, ne è uscito col minimo danno.
Qualche giorno fa ho criticato il suo avvocato perchè secondo me ogni volta che parlava faceva dei danni al suo assistito: ebbene, mi rimangio tutto, non ci ho proprio capito una mazza!
Vivissimi complimenti all'avvocato Martelli che ha guidato il suo assistito veramente bene: ha confuso le acque quando era il momento di farlo, ha offerto la confessione (naturalmente quella che faceva comodo a lui, non certo una confessione vera) quando ha capito che non poteva fare altrimenti ed in cambio è riuscito ad ottenere il minimo della pena.
Magari l'avesse avuto Pantani un avvocato del genere!

 

____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 4674
Registrato: Jun 2006

  postato il 08/05/2007 alle 22:58
AGM-DS) - Milano, 8 maggio - Fiorenzo Magni si e` pronunciato sul caso Basso: `Il ciclismo sopravvivera` anche a questo scandalo`. Il suo mito non e` stato toccato dal tempo. Intervistato da Datasport, il Leone delle Fiandre, il terzo uomo che competeva con Fausto Coppi e Gino Bartali, ha detto la sua sul caso Ivan Basso. E il parere e` stato quanto meno ottimistico.

Signor Magni, se le dicessi che il ciclismo farebbe bene a fermarsi per un anno dopo quanto successo, lei cosa mi direbbe?
`Roba da manicomio. Non puo` essere questo il modo`.

E allora cosa propone?
`Non propongo nulla perche` non esistono proposte. Il ciclismo e` cosi` forte da superare momenti difficili, momenti ben peggiori di questo. Quindi sono convinto che superera` anche queste peripezie`.

Che sensazioni le ha dato vedere confessare Ivan Basso?
`Non voglio entrare nell`argomento. Dico solo che mi e` dispiaciuto ma sono convinto che le due ruote torneranno a girare in fretta. E` un momento cosi`. Con la buona volonta` sapremo andare oltre. Ma, ricordatevi, finche` c`e` vita ci c`e` ciclismo`.
Datasport
-----------------------------------------------------

Ma cosa significa? Che il sistema non deve cambiare perchè il ciclismo continua a rinascere e rinnovarsi grazie agli scandali?
Morto un papa se ne fa subito un altro?
Uno si prende la colpa, quello beccato, lo sfigato che deve rinunciare alla gloria e deve immolarsi per il bene del ciclismo così che gli altri possano continuare ad esistere?

Se la pensa così uno di 80 anni che da 60 mangia con il ciclismo, cosa possono pensare quelli che il potere lo detengono adesso? E cosa possono cambiare quelli appena entrati?



 

____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 3711
Registrato: Apr 2006

  postato il 08/05/2007 alle 22:59
Punto terzo: Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva (mi sembra che fu squalificato una sola volta, o forse mai, con una pena risibile perché ormai autoscontata) ma si tagliò fuori da solo, fin da campiglio


Ho letto addirittura che il giudice (Del Bianco, ma non vorrei sbagliarmi) lo giudicò colpevole nonostante l'accusa avesse ritirato l'accusa (scusate il gioco di parole) per assenza di prove concrete...

La Ronchi scrive: -< . Io rimasi allibita. In aula il silenzio era greve e la tensione palpabile. Intervenne il PM dell'accusa e chiese l'assoluzione di Pantani per mancanza di prove certe. Tirammo un sospiro di sollievo e ci scambiammo degli sguardi, anche con qualche giornalista, come a dire "questa volta ce l'abbiamo fatta!">>.
Ma questa sensazione durò pochi minuti. La Del Bianco rientrò in aula e pronunciò la sua decisione: Pantani fu giudicato COLPEVOLE-

Il prelievo venne eseguito in palese ritardo, fosse arrivato lui con quel ritardo l'avrebbero deferito. L'ematocrito era al 51%, quindi oltre di un punto. Piglia e porta a casa.


Il ritardo non so quanto possa influire sull'esito, ad ogni modo qualche giorno prima fu lui ad arrivare in palese ritardo, a Cesenatico era andato a dormire a casa e arrivò in ritardo al test.
L'ematocrito mi pare fosse 52.

Punto secondo: Pantani fu immensamente forte e coraggiosoin bicicletta, lo fu anche in quella vicenda. Il fatto che ci sia qualche poveraccio che lo definisce un debole fa sbellicare dalle risate. Lui non si offrì al giochino di recitare la parte del figliol prodigo, non certo al cospetto di certa gentaccia. Nel tunnel della coca ci finì, in età adulta, a seguito della mattanza mediatico/giustizialista alla quale fu sottoposto. Basso non ha passato un decimo di quello che passò Pantani.


Qui sono più in linea con quanto dice Barbara, fu forte e coraggioso in bici, ma nonostante la buona volontà non seppe smettere la coca

Punto quarto: il risarcimento lo aspettava, ma dall'organizzatore della Milano-Torino e dal Comune di Torino. Non mi risulta sia stato risarcito, anche perchè prima della conclusione del processo mi risulta che sia morto. Ed io sotolineo anche la strana tempestività di Guariniello nell'aprire un'inchiesta su Pantani. Fatalità, proprio a Torino.


Oltretutto Davide Boifava denuncia (scritto in Un Uomo In Fuga):

<Intanto Guariniello è andato avanti per la sua strada fino a che è riuscito a processarlo, mentre, per quanto ne so io, Marco non ha mai beccato un soldo dal Comune di Torino, anche se per quell'incidente ha perduto una stagione>>

Le cartelle cliniche dell'ospedale poi erano molte, l'originale fu perduta e in quelle che c'erano i valori non coincidevano. (sempre dal libro)

 

____________________

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1671
Registrato: Dec 2004

  postato il 08/05/2007 alle 23:01
"Ci facciamo da parte e lasciamo che chi non ha voluto capire fino a oggi, continui a illudersi nella certezza di un Eden che mai è stato e mai sarà. Contenti loro, contenti tutti."

marco grassi. cicloweb.it.

chi non capisce questa, non capisce nulla.
nulla sa di ciclismo e nulla sa di sport profesionale.

mestatore

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 08/05/2007 alle 23:07
Originariamente inviato da miky70
Ma cosa significa? Che il sistema non deve cambiare perchè il ciclismo continua a rinascere e rinnovarsi grazie agli scandali?
Morto un papa se ne fa subito un altro?
Uno si prende la colpa, quello beccato, lo sfigato che deve rinunciare alla gloria e deve immolarsi per il bene del ciclismo così che gli altri possano continuare ad esistere?

Se la pensa così uno di 80 anni che da 60 mangia con il ciclismo, cosa possono pensare quelli che il potere lo detengono adesso? E cosa possono cambiare quelli appena entrati?



io nelle parole di Magni non ci ho letto niente di tutto ciò

 

____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 7360
Registrato: Jun 2005

  postato il 08/05/2007 alle 23:26
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Mi rendo conto di toccare un tasto dolente, e mi rendo conto che non è questa la sede adatta, e mi rendo conto anche del fatto che di quel poveretto si è parlato anche troppo, ma mi sembra che molti di voi abbiano delle idee un po' confuse.


Non sono un tifoso (di quelli da fan club) di Pantani, non sostengo complotti nè altro, ma sono incazzato.
1)Perchè come al solito, quando avvengono queste vicende, escono fuori personaggi che vengono qui spesso solo per parlare di DOPING (se lo dichiarano è il colmo). Non è vero, Yakuza? Se volete parlare solo di doping, prendete la mail di Capodacqua e cominciate a chattare con lui, e a frequentare il suo sito. questo forum non si chiama "Dite la vostra sul doping" ma "dite la vostra sul ciclismo", e dunque tutto ciò che riguarda il nostro mondo, anche il doping, ma non solo.
2)perchè questi personaggi poi entrano con la presunzione di onniscenza? Io in questo forum ho accresciuto notevolmente la mia conoscenza di ciclismo, e se oggi posso spiegare agli amici miei cos è il ciclismo, dopo aver sputato sangue ed essermi rovinato la salute per la passione che mi divorava, e spiegare cos'è il doping, quali sport coinvolge e persino come distinguere un istruttore di palestra sano (credetemi, ci sono!!! :Od da uno bombato, lo devo a questo forum, e al fatto che non sono entrato con la saccenza e con una soluzione a ogni problema. Non è così, loren-ch?
3) Alla fine di questi discorsi si riesce sempre a tirare in ballo Pantani, non è importante come, ma in qualche modo bisogna parlarne, perdiana: e bisogna pur dire che su Pantani abbiamo le idee confuse. Fa niente che alcune persone che scrivono su questo forum (e spera che non abbiano letto i tuoi post, grazie ad una telefonata) hanno conosciuto il Pirata, e magari ci han pure lavorato insieme, ed insomma, ne sanno più di noi.


E' incredibile, Lawrie, sei riuscita a fare tutte e 3 queste cose. E potevi pure rispondere alla provocazione di prima, che è bassissima, ma proprio come tale si adatta bene alla saccenza del post a cui era riferito. E pensare che la prima volta che hai scritto ero pure d'accordo con te.

 

[Modificato il 08/05/2007 alle 23:52 by Andrea_Web]

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 3025
Registrato: Feb 2006

  postato il 08/05/2007 alle 23:35
caro Sub, mica sono solo degli ingenui sprovveduti che hanno come unico argomento il doping questi personaggi qui.
Ci saranno anche personaggi, all'interno o conniventi con il mondo del ciclismo, che hanno tutto l'interesse ad ammorbare l'atmosfera, a sollevare polveroni o proporre teorie strampalate in ragione dei loro interessi, il tutto nascondendosi dietro un nick.

Tanto diciamo al Candido, a Capodarco, ma.....leggeranno? (o faranno leggere?) Scriveranno? (o faranno scrivere?)

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 08/05/2007 alle 23:42
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

1) No no, non intendevo dire che il ciclismo è da chiudere, non l'ho mai pensato. Ma questo ciclismo è da rifondare daccapo.


Il ciclismo deve rifondarsi, non già per la spinta del doping, che è problema trasversale e quasi certamente insuperabile senza la semi-utopia di un intervento della politica, ma per le sue incongruenze, pochezze, e problemi originali al netto della chimica.

2) La polemica con gli altri sport è vecchia come il cucco, Io non ho mai detto nè pensato che gli altri sport sono puliti, ma potrei dire del solito discorso della pagliuzza e della trave.


Infatti, è una polemica così vecchia, che non è entrata nella testa di molti, ed è per questi motivi che qualcuno degli altri, anche molto in vista, ci gode e si sente rassicurato.
A te, che con facilità dai dello stolto a Monsieur, pensandolo ignorante, dall’alto dell’esperienza di uno che si erge a superiore ti è mai capitato di sentirti dire, dopo l’ennesimo caso di doping nel ciclismo, da un personaggio di primo piano di un altro sport: “Caspita voi ciclisti, siete preziosi. Se non ci foste, vi si dovrebbe inventare. Grazie!”
Cosa significa questo?
Oppure, da un altro ai vertici di altra disciplina: “Vieni con noi, sei già dentro al nostro mondo, non ti sarà difficile ambientarti. Se resti nel ciclismo, sarai fatto a fettine, ma lo sai da solo…” Cosa significa, provaci, fai questo sforzo!

Aggiungo anche che pure negli altri sport ci sono squalifiche e polemiche (Kenteris, Tanou vi dicono niente?)


Squalifiche, non polemiche. Queste le hai viste solo tu. A meno che tu non scambi un goffo tentativo di farla franca con un incidente inventato, per una polemica. Ti ricordo, se non lo sai ancora, che il ciclismo nella percentuale dei pizzicati, triplica il secondo, proprio l’atletica.

Ma è indubitabile che nel ciclismo la piaga del doping è maggiore che in altri sport, per due motivi che ho già scritto nei giorni scorsi: 1) nel ciclismo girano molti soldi 2) Il ciclismo è sport che si presta ad essere manipolato con facilità, negli sport di squadra e di destrezza puoi usare il doping e anche con successo, ma il vantaggio è meno "diretto" e "scientifico" che nel ciclismo, dove è semplicemtente come se truccassi un motorino.


Niente di più falso. Sei un perfetto gregario di chi vuole creare nel ciclismo l’animale nero. Vallo a dire a certa gente in confidenza e ti trovi una bella risata. Tu degli altri sport e dell’elevazione delle risultanze sai poco, pochissimo. Può essere vero solo l’aspetto di una certa facilità nel dopaggio, grazie al fatto che il ciclismo è uno sport di tipica forza resistente. Nel calcio, che è la vera università del doping, entrano in ballo esigenze di forza e, di conseguenza, l’equilibrio nell’intreccio delle sostanze e delle pratiche, è più sofisticato, ma ci pensa un antidoping fasullo a rimettere a posto i chiodi. E’ provato che la tecnica di gioco rende al massimo con un corpo non stressato ed al limite, ma che sto a risponderti qui….. Queste cose, anche se solo in parte, le ho scritte su uno specifico thread: "Mal totale, ma un solo animale nero".

E’ falso anche che girino molti soldi direttamente sui ciclisti. Per i campioni, nella normalità di diversi colleghi di altre discipline, per i meno bravi, cifre da calciatore di C2 e, a volte ……solo il portafogli del padre, o il 45-50% di uno sponsor personale. Ti ricordo che un finalista olimpico di una specialità di punta dell’atletica, con la nuova organizzazione che s’è data la IAAF e la creazione della Golden League, percepisce in un anno cifre superiori o similari a quelle di Basso.

Inoltra aggiungo che io pratico e amo il ciclismo e non mi freva se nel football americano è pineo di drogati, è uno sport che non considero, non mi interessa. Il ciclismo invece è il mio sport e lo vorrei pulito.


Vai pure avanti a spargere convinzioni frutto di leggende. Non si combatte il doping in uno sport solo, semmai il coacervo di misure su una singola disciplina, rappresenta la contrazione della stessa e la verginità delle altre, perlomeno nelle logiche dell’immaginario collettivo. Ma porca miseria, mai e poi mai che si pensi a quello che ci sta dietro lo sport: a quella società che fa acqua da tutte le parti e sulla quale ciclismo e resto, pullulano e vivono. Le favole delle isole felici valle a raccontare a gente che ha solo pedalato, o ai morfologici beccaccini.

La domande che dovremmo farci è questa: Se avessi dei figli li inizierei al ciclismo?


Dai retta, non far fare sport agonistico ai tuoi figli, così non rischi nulla. Te lo dice uno che ha messo i piedi direttamente su 13 sport. E da genitore ti dico, che dei dubbi sul ciclismo li avrei, non già per il doping, ma per i tanti imbecilli, per giunta settari, che vi operano. Se dovessi pensare al solo doping, ce ne sono di peggio, ma non lo capirai mai, se non ti sforzi di vedere qualche altro movimento oltre alla pedalata.

3) Mi chiedete giustamente di essere propositivo, vorrei esserlo ma non è facile e soprattuto non ne ho il tempo ora perché sto lavornado, ma nei prossimi giorni cercherò di partecipare a queste discussioni in maniera più costruttiva.
Ad ogni modo su una cosa sono d'accordissimo con molti di voi, anche tra quelli che "di fatto", magari non volendo, sono "più tolleranti" nei confronti del doping. Concordo cioè sul fatto che bisognerebbe introdurre la responsabilità oggettiva e punire atuomaticamente anche società, team manager e direttori sportivi


La tolleranza, spesso è la consapevolezza che solo con un’azione dall’alto si può portare il doping a livelli ragionevoli. Comunque, continua a sognare e, soprattutto, non pensare mai che c’è una società, e c’è un mondo politico che, dei valori, si pulisce il fondo schiena.

 

____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Freccia Vallone




Posts: 81
Registrato: Apr 2007

  postato il 08/05/2007 alle 23:51
Caro Basso,sono molto deluso dal tuo comportamento assurdo!!!!!!!



 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 08/05/2007 alle 23:52
Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Caro Dax, Come dici tu, è vero che sono indignato, lo sono perché sono cresciuto credendo nei valori che lo sport propone e proprio lo sport che amo di più fa di tutto per negare questi valori.
Con l'indignazione non si fa molto? In parte è vero, nel senso che oltre che indignarsi bisognerebbe fare di più, è vero.
Allora dovrei fare proposte.
Se i corridori si dopano è per i soldi, ma loro sono solo l'ultimo anello di una catena che parte dalla case farmaceutiche. Loro prendono più soldi degli altri che ci guadagnano, ma li prendono per meno anni, e rischiano di più.
Allora le prime cose che mi vengono in mente sono: A) sgonfiare il ciclismo dal punto di vista economico e far guadagnare di meno tutti, dai ciclisti ai medici ai dirigenti, ai tecnici ai giornalisti, ai procuratori. E allora vedrete che la gente ci penserà di più prima di rischiare. B) Far pagare in maniera automatica anche i vari Riis, Bruynel e compagnia cantantem, che fanno isantarellini pure loro. Anche in assenza di prove, magari usando il criterio della responsabilità oggettiva

Poi Pantani.
Mi rendo conto di toccare un tasto dolente, e mi rendo conto che non è questa la sede adatta, e mi rendo conto anche del fatto che di quel poveretto si è parlato anche troppo, ma mi sembra che molti di voi abbiano delle idee un po' confuse.

Punto primo: il sangue controllato a Campiglio era di pantani, fu controllato regolarmente e aveva un ematocrito ben superiore al 50%, questo è un fatto incontrovertibile al di là di qualsiasi acrobazia linguistica. Se raggiro ci fu, fu solo nel non avvertire Pantani o nell'impedirgli in qualche modo di rientrare nei limiti.

Punto secondo: Pantani non fu forte (se non in bicicletta), nè coraggioso (se non in bicicletta), ma fu debole e incapace di riscattarsi e di dire la verità. Pantani non morì per un'ideale ma morì per la sua immensa fragilità che lo fece piombare dal tunnel del doping a quello della cocaina e che gli impedì di risollevarsi (anche per colpa delle cattive frequentazioni e della gente che voleva continuare a guadagnare soldi sulla sua pelle)

Punto terzo: Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva (mi sembra che fu squalificato una sola volta, o forse mai, con una pena risibile perché ormai autoscontata) ma si tagliò fuori da solo, fin da campiglio

Punto quarto: riguardo alle inchieste della giustizia ordinaria sentii una volta una spiegazione di un cicloamatore romagnolo (ma mon la prendo per buona, ve la dò con benficio di inventario) che mi disse che le inchieste su Pantani dipendevano dal fatto che lui dopo il grave incidente del 1995 aveva chiesto un risarcimento miiardario al suo investitore (5 miliardi credo) e la compagnia assicuratrice di questo, aveva cercato in qualche modo di difendersi, contrattaccando.
Ma non ci credo molto neanche io


Infatti non è il posto giusto, questo thread, ma se scrivi minchiate non si può accettare supinamente, non certo quando una/o come te vuol denigrare un morto.

Punto primo: il sangue di Campiglio era di Pantani e NON fu controllato regolarmente. Il protocollo prevede che l'atleta scelga la provetta a caso tra altre, quella gli venne data in mano. In sede processuale, il professore responsabile dei controlli, quando gli venne chiesto se c'era qualcosa in quella fiala, rispose che non c'era nulla gettando nel panico i presenti. Nella provetta doveva esserci l'anticoagulante.... si salvò dicendo che non si vedeva a vista d'occhio, quindi sicuramente c'era. Lodice lui. Il prelievo venne eseguito in palese ritardo, fosse arrivato lui con quel ritardo l'avrebbero deferito. L'ematocrito era al 51%, quindi oltre di un punto. Piglia e porta a casa.

Punto secondo: Pantani fu immensamente forte e coraggiosoin bicicletta, lo fu anche in quella vicenda. Il fatto che ci sia qualche poveraccio che lo definisce un debole fa sbellicare dalle risate. Lui non si offrì al giochino di recitare la parte del figliol prodigo, non certo al cospetto di certa gentaccia. Nel tunnel della coca ci finì, in età adulta, a seguito della mattanza mediatico/giustizialista alla quale fu sottoposto. Basso non ha passato un decimo di quello che passò Pantani.

Punto terzo: Pantani fu perseguitato dalla giustizia sportiva. Come spiegare l'accanimento che subì, culminato nella squalifica per la siringa di Montecatini che era sigillata, oltretutto? Perseguitato ed affondato.

Punto quarto: il risarcimento lo aspettava, ma dall'organizzatore della Milano-Torino e dal Comune di Torino. Non mi risulta sia stato risarcito, anche perchè prima della conclusione del processo mi risulta che sia morto. Ed io sotolineo anche la strana tempestività di Guariniello nell'aprire un'inchiesta su Pantani. Fatalità, proprio a Torino.

La prossima volta, prima di aprire bocca, assicurarsi che il cervellino sia connesso. Qua trovi pane per i tuoi denti, ricordalo.



Grande Luke!
L'aspetto che balza agli occhi, in un auto-eletto "luminare" come Barbara Rifugio, sono certe dimenticanze, soprattutto quella di Montecatini. Classico personaggio cresciuto a pane e Cannavò, o con autoctona vocazione alla Cannavò, abbinata a lampi di Capodacqua e pennelli alla Prebois.

 

____________________
"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Franco Ballerini




Posts: 317
Registrato: Jun 2005

  postato il 09/05/2007 alle 00:02
Ormai gli occhi si chiudono, non ce la fanno più a guardare un monitor e leggere fiumi di parole (ah, i Jalisse...) su Basso, Fuentes, mi pento e mi dolgo, ma in realtà sono furbo, ecc ecc...
Un bivio, ho un bivio davanti a me, ma ora mi fermo e ci penserò domani... Ma, premettendo che non capisco perchè io, modesto impiegato, mi debba occupare di doping e antidoping, e perchè debba ingastrirmi per pensare a soluzioni rispetto a un problema che ha connotazioni economiche e forse anche politiche, totalmente al di sopra di me, ho 2 possibili scelte:
1 - Guardare le corse, divertirmi, emozionarmi facendo finta di niente, tacendo a me stesso che forse, dico forse, non è detto che colui che ha vinto fosse davvero il più meritevole.
2 - Dire a me stesso, guarda che è tutto falso, mettici una pietra sopra, quando c'è una gara in tv, leggiti un buon libro.
La notte porterà consiglio? Forse...
Buonanotte

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 2093
Registrato: Sep 2004

  postato il 09/05/2007 alle 01:01
Questa barbara esprime concetti molto simili ad un'altra persona, a volte fa l'ingenua, a volte conoSce la dietrologia delle sentenze. Diciamo che ho un sospettino.
Comunque Pantani FU perseguitato dalla giustizia sportiva ( come da praticamente tutti i poteri: giudiziario, mediatico ecc.).
Non fu mai trovato positivo ad alcun controllo e non poteva essere squalificato.
Fu squalificato per la siringa trovata in una camera d'albergo dove non c'è prova provata che avesse dormito e dopo che lui aveva lasciato l'albergo.
Fu squalificato senza fare l'esame del DNA per provare che la siringa fosse sua, fu squalificato senza un processo penale svolto ( è tutt'ora pendente a Pistoia ) e senza alcuna prova del DNA.
Fu squalificato per otto mesi, quando il vecchio regolamento prevedeva massimo un anno e, in caso di prima squalifica, sei mesi.
Fu assolto dalla CAF per mancanza di prove ma l'assoluzione non valeva per l'Uci e si fece interamente la squalifica.
Su Campiglio nessun giudice Ha mai indagato sul perché non gli fu fatta scegliere la provetta, nessun giudice Ha mai sentito Vallanzasca che diceva che in carcere si scommetteva sul vincitore visto che marco non avrebbe finito il Giro, nessun giudice ha indagato sul rapporto della Guardia di Finanza che parla di controllo pilotato.
Nessun giudice ha mai indagato sulle voci che correvano prima del controllo, nessun giudice ha mai indagato sul clima che si era creato in quel Giro.
nessun giudice ha mai indagato sulle persone presenti a quel controllo. leggi le motivazioni della sentenza di trento: chi era presente al prelievo per Pantani? Avrebbero dovuto esserci il DS e il medico della squadra. leggi le motivazioi della sentenza. C'erano?
Perché non fecero verbalizzare il ritardo, l'assenza di scelta della provetta?
troppe cose non tornano e poi marco si Misurò l'ematocrito la sera prima e pochi minuti dopo il controllo ufficiale: sempre sotto 50.
Una peRsona che sa di essere nel torto fa come basso, uno non arriva dove è arrivato Pantani se non è sicurissimo che quela mattina il suo ematocrito era sotto 50. Se non è certo dell'agguato, non chiede verità fino alla morte.
E TROPPE COSE CI SAREBBERO DA DIRE MA NON è QUESTO IL THREAD.

 

____________________
Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Miguel Indurain




Posts: 677
Registrato: Jul 2006

  postato il 09/05/2007 alle 01:37
Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Caro Dax, Come dici tu, è vero che sono indignato, lo sono perché sono cresciuto credendo nei valori che lo sport propone e proprio lo sport che amo di più fa di tutto per negare questi valori.
Con l'indignazione non si fa molto? In parte è vero, nel senso che oltre che indignarsi bisognerebbe fare di più, è vero.
Allora dovrei fare proposte.
Se i corridori si dopano è per i soldi, ma loro sono solo l'ultimo anello di una catena che parte dalla case farmaceutiche. Loro prendono più soldi degli altri che ci guadagnano, ma li prendono per meno anni, e rischiano di più.
Allora le prime cose che mi vengono in mente sono: A) sgonfiare il ciclismo dal punto di vista economico e far guadagnare di meno tutti, dai ciclisti ai medici ai dirigenti, ai tecnici ai giornalisti, ai procuratori. E allora vedrete che la gente ci penserà di più prima di rischiare. B) Far pagare in maniera automatica anche i vari Riis, Bruynel e compagnia cantantem, che fanno isantarellini pure loro. Anche in assenza di prove, magari usando il criterio della responsabilità oggettiva

Poi Pantani.
Mi rendo conto di toccare un tasto dolente, e mi rendo conto che non è questa la sede adatta, e mi rendo conto anche del fatto che di quel poveretto si è parlato anche troppo, ma mi sembra che molti di voi abbiano delle idee un po' confuse.

Punto primo: il sangue controllato a Campiglio era di pantani, fu controllato regolarmente e aveva un ematocrito ben superiore al 50%, questo è un fatto incontrovertibile al di là di qualsiasi acrobazia linguistica. Se raggiro ci fu, fu solo nel non avvertire Pantani o nell'impedirgli in qualche modo di rientrare nei limiti.

Punto secondo: Pantani non fu forte (se non in bicicletta), nè coraggioso (se non in bicicletta), ma fu debole e incapace di riscattarsi e di dire la verità. Pantani non morì per un'ideale ma morì per la sua immensa fragilità che lo fece piombare dal tunnel del doping a quello della cocaina e che gli impedì di risollevarsi (anche per colpa delle cattive frequentazioni e della gente che voleva continuare a guadagnare soldi sulla sua pelle)

Punto terzo: Pantani non fu perseguitato dalla giustizia sportiva (mi sembra che fu squalificato una sola volta, o forse mai, con una pena risibile perché ormai autoscontata) ma si tagliò fuori da solo, fin da campiglio

Punto quarto: riguardo alle inchieste della giustizia ordinaria sentii una volta una spiegazione di un cicloamatore romagnolo (ma mon la prendo per buona, ve la dò con benficio di inventario) che mi disse che le inchieste su Pantani dipendevano dal fatto che lui dopo il grave incidente del 1995 aveva chiesto un risarcimento miiardario al suo investitore (5 miliardi credo) e la compagnia assicuratrice di questo, aveva cercato in qualche modo di difendersi, contrattaccando.
Ma non ci credo molto neanche io


Infatti non è il posto giusto, questo thread, ma se scrivi minchiate non si può accettare supinamente, non certo quando una/o come te vuol denigrare un morto.

Punto primo: il sangue di Campiglio era di Pantani e NON fu controllato regolarmente. Il protocollo prevede che l'atleta scelga la provetta a caso tra altre, quella gli venne data in mano. In sede processuale, il professore responsabile dei controlli, quando gli venne chiesto se c'era qualcosa in quella fiala, rispose che non c'era nulla gettando nel panico i presenti. Nella provetta doveva esserci l'anticoagulante.... si salvò dicendo che non si vedeva a vista d'occhio, quindi sicuramente c'era. Lodice lui. Il prelievo venne eseguito in palese ritardo, fosse arrivato lui con quel ritardo l'avrebbero deferito. L'ematocrito era al 51%, quindi oltre di un punto. Piglia e porta a casa.

Punto secondo: Pantani fu immensamente forte e coraggiosoin bicicletta, lo fu anche in quella vicenda. Il fatto che ci sia qualche poveraccio che lo definisce un debole fa sbellicare dalle risate. Lui non si offrì al giochino di recitare la parte del figliol prodigo, non certo al cospetto di certa gentaccia. Nel tunnel della coca ci finì, in età adulta, a seguito della mattanza mediatico/giustizialista alla quale fu sottoposto. Basso non ha passato un decimo di quello che passò Pantani.

Punto terzo: Pantani fu perseguitato dalla giustizia sportiva. Come spiegare l'accanimento che subì, culminato nella squalifica per la siringa di Montecatini che era sigillata, oltretutto? Perseguitato ed affondato.

Punto quarto: il risarcimento lo aspettava, ma dall'organizzatore della Milano-Torino e dal Comune di Torino. Non mi risulta sia stato risarcito, anche perchè prima della conclusione del processo mi risulta che sia morto. Ed io sotolineo anche la strana tempestività di Guariniello nell'aprire un'inchiesta su Pantani. Fatalità, proprio a Torino.

La prossima volta, prima di aprire bocca, assicurarsi che il cervellino sia connesso. Qua trovi pane per i tuoi denti, ricordalo.




Pantani è stato perseguitato da sette procure se non sbaglio, se non è accanimento questo, i criminali non hanno così tantoi ptocedimenti a loro carico.

 

____________________
W IL CICLISMO


 
Edit Post Reply With Quote

Livello Freccia Vallone




Posts: 81
Registrato: Apr 2007

  postato il 09/05/2007 alle 01:39
Ivan Basso ritratta tutto, che delusione e come sempre nessuno sa niente.
Ancora una volta il ciclismo perde credibilità

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 263
Registrato: Jun 2006

  postato il 09/05/2007 alle 02:48
Prima di tutto faccio gli auguri a Ivan.

Sono stato un po’ a guardare dalla finestra ed a origliare attraverso il muro, anche perché il mio lavoro, la mia coerenza sul lavoro, non mi permette di stare attaccato al PC tutto il giorno a seguire le varie discussioni del forum.
Ma ora sento il dovere di intervenire dopo aver letto qualche affermazione di qualcuno di voi su Ivan Basso.
Premetto che ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e il cielo non me ne voglia se per caso scalfissi l’integrità morale di qualcuno di voi.
Prima ho letto giudizi positivi a dritta e a manca, arringhe spietate e difese a non finire.
Poi questo stupirsi.
Poi l’accanimento.
Ed infine la condanna.
LA STORIA SI RIPETE.
La gente ha bisogno di un campione.
Ben venga qualcuno che ha sbagliato.
Ben venga qualcuno da lapidare.
Quanta ipocrisia amici miei.
Ma avete mai cercato a guardare dall’altra parte del muro? Avete tentato di farlo?
Avete mai alzato le chiappe da quella sedia che vi tiene inchiodati davanti al PC e cercato di farlo?
Avete mai cercato di capire?
No io dico di no.
Dalle parole di tanti di voi traspare tanta ipocrisia.
Vi sentite defraudati dei vostri falsi ideali.
Provate ad andare dall’altra parte del muro, uscite dal “portico” e provate a mettervi la maglietta e i pantaloncini di Ivan.
Poi riflettete.
Chiedetevi qualche volta se il vostro lavoro è onesto fino in fondo.
…se il vostro lavoro è corrotto.
…se avete mai fatto niente per “fare o per lucidare le scarpe” a un vostro collega.
Chiedetevi se il vostro datore di lavoro potrebbe essere il Rijs di turno pronto a sganciarvi al primo problema.
Abbiate il coraggio di farlo.
Non difendo ciò che potrebbe aver fatto Ivan.
Io difendo Ivan.

Non posso non dedicare due parole all’editoriale di Marco Grassi.
Contrariamente a qualcuno che ti dice che ti sei superato, io condivido solo qualche passaggio del tuo scritto.
Il titolo stesso mi sembra proprio fuori luogo.
Sembra il titolo del solito film americano.
“Senza via di uscita”….Ma cosa vuol dire?
Il finale poi è da predica moralista di un prete di periferia.
Scusa caro Marco ma se tu credessi veramente nel ciclismo, se tu lo amassi veramente, se tu fossi amico del ciclismo, non avresti scritto certi passaggi.
A ragione quel che ha scritto, per la prima volta, che i primi nemici del ciclismo sono proprio i loro tifosi.
C’è qualcosa di radicato nel DNA dei tifosi, “umiltà”?…quasi una sorta di masochismo esasperato.
Questo sport nato povero e cresciuto povero tra le mani di povera gente si trova ora in alto e certe situazioni diventano difficili da gestire e la cosa più semplice diventa la condanna.
L’uomo diventerà polvere, ma il ciclismo diventerà sempre più grande.
Io ci credo caro amico.
Finisco come ho cominciato……auguri Ivan.



 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 09/05/2007 alle 03:29
Forse sarà un nostro problema, o forse veramente si cerca di giudicare uno scritto - o dei post - con poco tempo a disposizione.

Però c'è qualcosa che non va.

Itammb, Barbara Lowrie e Pacho, ad esempio, dovrebbero dirmi dov'è il mio cerchiobottismo: ho assunto un atteggiamento, da luglio in poi, che non è mai cambiato. Probabilmente s'è un po' smussato negli angoli, mi concedo il beneficio del dubbio, ma le vostre critiche sono - ai miei occhi - assolutamente insensate.

E poi gli applausi di Magic Box e la critica di Ianni verso l'articolo di Grassi: ma che articolo avete letto? Siete sicuri di aver colto il senso di ciò che è scritto nell'articolo di Marco/Admin?

Capisco l'ansia di scrivere e/o rispondere, ma fatelo con cognizione di causa.
Sennò, accordo o disaccordo non importa, diventa difficile rispondervi e, dunque, intavolare una discussione sensata e, magari, propositiva.

Grazie.

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 09/05/2007 alle 03:59
"Colpire i maneggioni"

"Colpire i maneggioni" quelli che circuiscono gli atleti con il doping: deve essere questo, secondo il capo della procura antidoping del Coni Ettore Torri, la nuova frontiera della lotta contro le pratiche illecite per alterare i risultati sportivi. "Scarponi ci ha raccontato certe cose su come i corridori venivano circuiti - ha detto Torri, intervistato per il Tg1 dopo le confessioni di Basso, ieri, e del suo collega, oggi - io in un certo senso sono portato a scusare gli atleti, sono giovani, spesso inesperti. Scarponi ha raccontato di questi dirigenti, di medici, di maneggioni che li allettavano. Ecco, il mio scopo è colpire questa categoria".

Torri si è detto convinto che spesso gli atleti non si rendano conto del pericolo che corrono ("non credo siano consapevoli, ad esempio la trasfusione del proprio sangue può provocare embolie"), ha parlato della paura di chi si dopa ("hanno paura di essere messi al bando se non lo fanno, e anche paura fisica: hanno raccontato che avvengono fatti gravi quando un corridore non è gradito al gruppo"), e ha lanciato un appello: "Mi auguro che dopo Basso e Scarponi, altri seguano il loro esempio: è l'unico modo per debellare la piaga del doping". Quanto alla confessione di Basso, Torri ha confermato che il vincitore del Giro 2006 ha detto "di non essersi mai dopato prima, di essere arrivato fino al prelievo del proprio sangue da conservare in sacche per un'eventuale ritrasfusione, ma, lui dice, non è mai arrivato a questa seconda fase".

(fonte: gazzetta.it)

*******************

Se sarà confermato, grandissimo Michele!!

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Tour




Posts: 263
Registrato: Jun 2006

  postato il 09/05/2007 alle 06:20
Caro Monsieur,
l'articolo di Marco l'ho letto e riletto prima di rispondere.
Come vedi non sono uno che scrive tutti i giorni, magari tanto per scrivere qualcosa, non ho tempo e non lo farei mai.
Questa volta l'ho fatto perchè mi sentivo proprio di farlo.
Un simile accanimento, da parte di qualcuno, contro Ivan, è insopportabile.
Riguardo l'editoriale di Marco ripeto che condivido certi passaggi, ma certi passaggi vanno contro la realtà.
Bisogna essere sinceri con noi stessi. Nel nostro piccolo siamo tutti Ivan Basso o vorremmo esserlo.
Non puoi venire dire a me che resterà solo polvere del ciclismo.
Il ciclismo sta crescendo.
Ok il doping. Ci resto male anch'io quando sento certe cose, ma il tutto deve essere visto in un contesto più generale.
Certo che il doping va combattuto, ma bisogna guardare avanti.
Il ciclismo sta crescendo. La prova è che si sta diffondendo in tantissimi paesi del mondo.
Continuare a remare contro fa solo male.

Ti saluto
Ianni


 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Gianni Bugno




Posts: 584
Registrato: Jun 2006

  postato il 09/05/2007 alle 07:30
su gazzetta.it c'è una interessante intervista a donati

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2007/05_Maggio/08/intervistadonati_0805.shtml

 

____________________
oltre la cima

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Elite




Posts: 27
Registrato: Jun 2006

  postato il 09/05/2007 alle 09:13
Il fatto che mi fa tremendamente girare le .... è che questo signorino dal viso d'angelo ci ha preso per i fondelli per chissà quanto tempo e ora se la cava con un "ho chiesto scusa",quella di ieri è stata una buffonata,ha confessato la sola cosa che gli potevano imputare,la frequentazione di Fuentes,ottima strategia difensiva.Ora se tutto va bene fra un anno ce lo ritroviamo fra i piedi al pari di molti altri presunti campioni.Basta basta, o si liberalizza il doping o si fa piazza pulita di tutta questa marmaglia di imbroglioni,vi rendete conto che il ciclismo si sta spegnendo come una candela,andate a guardare le punzonature o i ritrovi di partenza,si vedono solo appassionati di una certa età i giovani non seguono più il ciclismo,io ho due figli cresciuti a pane e ciclismo e non sono minimamente interessati alle vicende ciclistiche.Troppi casi irrisolti,la vicenda di Rebellin con tanto di prove ambientali che non potevano essere usate,la vicenda del dott.Santuccione (mi sembra di ricordare si chiamasse così) che vedeva implicati Di Luca e Mazzoleni e la sorella di Basso,non si è saputo più nulla.Tutti corridori che troviamo negli ordini d'arrivo,ma la gente non dimentica e trae le conclusioni
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 4674
Registrato: Jun 2006

  postato il 09/05/2007 alle 09:17
Spero di sbagliarmi, ma ho il sospetto che Ivan sia stato troppo precipitoso ieri nel dichiarare che non si è mai dopato.
Torri al TG1 ha riferito di Scarponi come quello che ha raccontato di maneggioni e accerchiatori.
Di Basso quello che non sarebbe mai arrivato all'uso del doping.
Non so se ci sia altro tra quanto dichiarato alla procura del CONI e se la nuova strategia sia stata decisa in comune accordo con i magistrati, ma se non potesse tenerla in piedi in futuro, sarebbe molto peggio.
Era meglio aspettare.

Entrambi comunque avrebbero sostenuto con la procura che è impossibile stare in gruppo se non si accettano certe regole.
Qualcosa di più la procura l'avrà voluta sapere, perchè giustamente la Gazzetta stamattina si domanda del fax del festival di Maggio e delle intercettazioni di Kalc, oltre ad alcune sostanze consegnate al Giro.
Quelle riguarderanno la prima fase dell'inchiesta già archiviata?

Comunque, temo che Basso dovrà rimangiarsi di nuovo quanto detto.
Dopo la richiesta di aiuto a Simoni in discesa, la tappa da vendergli, l'ammissione di Birillo, c'è da pensare che ce ne sarà un'ennesima

 

____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Freccia Vallone




Posts: 80
Registrato: Aug 2006

  postato il 09/05/2007 alle 09:29
Prima di tutto vorrei sapere, perchè ho letto molte versioni, che cosa viene fatto al sangue prelevato da un atleta per poi rignettarglielo. E qui (sperando in risposte competenti) un passo avanti nella mia cultura l'ho fatto.
Altra cosa sul "dopping ciclismo" ci continuano a massacrare i ..... Faccio quanche nome di personaggi ILLUSTRI in altri sport dicendo la fonte:
- L'ex nuotatore australiano Ian Thorpe, 24 anni, detentore di cinque titoli olimpici, undici mondiali e ventitre record del mondo, oggi ritiratosi dalle competizioni maggio del 2006 un controllo antidoping che avrebbe rivelato valori anormali di tesosterone e ormone luteinico (LH). La normalità viene stabilita in rapporto all'epitestosterone, quando questo rapporto (TE/E) supera il 4:1 l'atleta viene considerato positivo e sottoposto successivamente ad esami approfonditi per ricercare l'eventuale molecola esogena del testosterone stesso. L'atleta smentisce dicendo che in quel periodo usava molti farmaci per curare una mano (fonte SportPro);
- Venti giorni dopo quella dell’attaccante della Sampdoria Flachi ecco una nuova positività alla cocaina nel mondo del calcio. A finire nella rete il portiere del Messina Nicholas Caglioni, risultato positivo ai test di controllo del derby siciliano contro il Catania il 22 febbraio scorso (cocaina) (fonte Sportpro);
- campione russo del lancio del martello Ilya Konovalov, sospeso per due anni dalla sua federazione dopo essere risultato positivo all'antidoping a un prodotto stimolante. Konovalov, 36 anni, tre olimpiadi alle spalle e bronzo ai Mondiali di Edmonton del 2001, era stato controllato il 14 dicembre scorso. Il tecnico ha spiegato che l'atleta "ha preso la pillola sbagliata. Non può prendersela che con se stesso, la federazione non ha potuto fare altro che squalificarlo".(solita fonte);
- Lindsey Hunter, giocatore dei Detroit Pistons, è risultato positivo all'antidoping alla fentermina, un farmaco usato per perdere peso ma incluso nella lista delle sostanze illecite;
- Sergey Shiryaev, positivo all'Epo alla vigilia dei Mondiali di sci di fondo di Sapporo.
Potrei continuare ancora, per quanto riguarda la corsa e qualche dubbio sullo sci alpino, per quanto riguarda le dimensioni dei quadricipiti di alcuni atleti sia donne che uomini.
Tutti sanno che nel calcio (Maradona insegna) di "roba bona" ne gira però.... chissa si parla sempre di ciclismo (più che altro ce lo fanno a fette!!!) e questo a me da fastidio come ciclista che come sportivo.
Per quanto rigurda doping, Basso e compagnia bella chiudo qui.
Comunque datemi una risposta alla prima parte. Grazie

 

____________________
Gianni P.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 3025
Registrato: Feb 2006

  postato il 09/05/2007 alle 09:39
Originariamente inviato da giapom

Prima di tutto vorrei sapere, perchè ho letto molte versioni, che cosa viene fatto al sangue prelevato da un atleta per poi rignettarglielo. E qui (sperando in risposte competenti) un passo avanti nella mia cultura l'ho fatto.
Altra cosa sul "dopping ciclismo" ci continuano a massacrare i ..... Faccio quanche nome di personaggi ILLUSTRI in altri sport dicendo la fonte:

[...]

chissa si parla sempre di ciclismo (più che altro ce lo fanno a fette!!!) e questo a me da fastidio come ciclista che come sportivo.
Per quanto rigurda doping, Basso e compagnia bella chiudo qui.
Comunque datemi una risposta alla prima parte. Grazie


Bravo Gianni, ma qui sono (ri)subentrati gli ultras dell'integralismo antidoping (antiBasso?) SOLO per il ciclismo, quindi ti diranno che:

1) a me degli altri sport non interessa nulla, io guardo al ciclismo
2) Basso mi ha INGANNATO (come se gli avesse venduto le azioni Parmalat)
3) i corridori sono i PEGGIORI nella filiera del doping.

P.S. Embè?

 
Edit Post Reply With Quote

Elite




Posts: 29
Registrato: May 2006

  postato il 09/05/2007 alle 09:46
La mia opinione e` che il punto piu` importante di questa vicenda non e` BASSO. Ci stiamo scannando tra chi accusa e chi difende BASSO. L'operazione PUERTO e` il punto unico su cui si dovrebbe discutere: ci sono 107 corridori coinvolti ? Ci sono 400 atleti (di varie discipline) coinvolti ? Anche questo e` secondario. Perche` l'operazone PUERTO dimostra a chiunque in maniera inequivocabile che non c`e` alcun modo per stabilire se un atleta sia... PULITO !!! Non mi sento preso in giro da BASSO, ma molto piu` dai giornalisti, telecronisti che raccontano cose molto lontane dalla verita`. Basso ha detto che avrebbe collaborato con il CONI e che conosceva Fuentes , ma tutti i TG si sono precipitati a dire che avrebbe confessato il doping e avrebbe aperto il calderone. Chiunque ci abbia provato ha rischiato la vita oltre che parecchi soldi!!! Io non difendo BASSO, mi da` molto piu` fastidio chi pensa (e grida ai 4 venti) che quelli che cominciano adesso il giro siano PULITI !!! Sono coscente che il doping c`e` sempre stato , il problema e` che adesso non ci sono piu` regole uguali. Per la verita` il problema e` che non c`e` nessuna regola: quanti corridori coinvolti in OP continuano a correre ? E tutti gli altri dottori del sangue in svizzera ? Perche` spuntano sempre nuovi dossier e in quali momenti spuntano ? L'UCI cosa fa ? La WADA cosa fa ?Landis e` stato trovato positivo 6 volte al Tour 2006 ma e` stato squalificato ? Amstrong ha fatto uso di EPO ma qualcuno riesce a togliergli i 7 tour de France ? Pantani... E` stato distrutto , aveva piu` processi aperti di provenzano. In Italia siamo maestri a non condannare mostri e a seppellire campioni : basta far girare i soldi nella direzione giusta.
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 09/05/2007 alle 10:23
Scarponi ha raccontato di questi dirigenti, di medici, di maneggioni che li allettavano. Ecco, il mio scopo è colpire questa categoria".


Ecco. Se questo veramente accadesse, non sarebbe successo invano. Il tumore è negli imbonitori, che GUADAGNANO sulla salute degli atleti, che li INDIRIZZANO al doping, che li plagiano. Signori miei, se si riuscisse a fare pulizia fra i medici/stregoni/faccendieri.... si potrebbe accettare anche qualche scossone ogni tanto.

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 152
Registrato: Apr 2007

  postato il 09/05/2007 alle 10:47
Ciclismo: doping, Wada al Tas se verdetto Basso insoddisfacente

ROMA - La Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ricorrera' in appello presso il Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna se il verdetto disciplinare nei confronti di Ivan Basso non dovesse essere giudicato soddisfacente. Lo ha detto il direttore generale della stessa Wada, David Howman. "Su questo aspetto bisogna essere molto cauti", ha detto Howman, "perche' ora Basso affrontera' un procedimento disciplinare che portera' a delle sanzioni. Una volta arrivati a questo punto bisognera' studiare la sentenza per capire se sara' stata raggiunta correttamente". (Agr)

fonte gazzetta.it

immagino che il cammino verso il rientro alle corse sarà ben più difficile di quanto lo stesso basso e la sua linea difensiva si aspettino..

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Miguel Poblet




Posts: 538
Registrato: Oct 2006

  postato il 09/05/2007 alle 10:50
Devo sottolineare anch'io di non essere d'accordo con grassi sul 98% (ieri avevo letto di fretta), Basso si è dimostrato veramente IL FURBETTO DEL QUARTIERINO agendo con dei comportamenti studiati ad arte e veramente ripugnanti, come le frasi di ieri "io non mi sono mai dopato", ma dai non diciamole grosse, perchè se no comincio ankio con: "e poi c'era la marmotta che confezionava la cioccolata...."!!!

Seconda cosa, basta dire il DOPING è la normalità nel ciclismo! Non si può sempre sparare nel mucchio, io voglio credere che molti ciclisti siano persone intelligenti e non pratichino il doping.

Questa frase andrà detta quando ci saranno delle prove certe, ora Basso e Scarponi hanno ammesso, altri verranno fermati, Operacion Puerto spero andrà fino in fondo con tutti (chiaro anche quelli degli altri sport il signor nadal in primis), ma BASTA DIRE IL DOPING E' LA NORMALITA' NEL CICLISMO, questa è la solita frase borghese/snob per sputare sul ciclismo, quando si avranno le prove ne riparliamo!!!

 

____________________
Tifo per il fenomeno (Damiano Cunego)...
and i have a dream... Damiano in giallo a Paris!

 
Edit Post Reply With Quote
<<  1    2    3    4    5  >> Nuovo Thread  Nuova risposta   Nuovo sondaggio
 
Powered by Lux sulla base di XMB
Lux Forum vers. 1.6
2.4056160