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Autore: Oggetto: Cunego nuovo fenomeno ed il Tour.

Livello Fausto Coppi




Posts: 1502
Registrato: May 2004

  postato il 02/06/2006 alle 16:39
Originariamente scritto da me, a fine 2004

Sono iscitto a questo forum da Maggio, ma per un motivo o per l'altro ho iniziato a frequentarlo con assiduità solo da questo Dicembre, forse perchè, in astinenza di ciclismo pedalato, avevo bisogno di parlarne un po'. Dunque è probabile che voi, dell'argomento di cui voglio parlare in questo topic, ne abbiate già parlato più di una volta.

Finite le premesse, vi chiedo: come sarà il 2005, e l'intera carriera futura di Damiano Cunego?

Io infatti ho molti dubbi a questo proposito. Non, ovviamente, sul valore di questo grande campione, che non si discute, ma piuttosto riguardo le sue caratteristiche.

Una delle sue più grandi doti è la completezza: difficilmente infatti potremmo vedere un corridore così forte in salita battere allo sprint 40 avversari, come ha fatto Cunego a Pontremoli, nella 2a tappa del Giro. In salita è fortissimo, e allo sprint non ha nulla da invidiare, se non agli sprinter, aigli altri corridori veloci. In discesa lo abbiamo visto molto bene giù dal Vivione con Popovych, anche se era l'ucraino a disegnare le linee da seguire, e questa dote puù essere molto utile per le corse di un giorno.

Il suo difetto più grande però sono le prove a cronometro, e questo purtroppo potrebbe influire non poco sulle ambizioni di Cunego, per quanto riguarda i grandi giri. Non dimentichiamo infatti che quest'anno il Giro aveva una sola cronometro impegnativa più un prologo, e che il nostro Damiano ha conquistato la maglia rosa con l'attacco sul Furcia, quando tutti tenevano ancora sott'occhio Gibo Simoni, che aveva promesso battaglia sulle Alpi, poco dopo la crono di Trieste. Non è mai riuscito, o meglio non ha mai dovuto farlo, a staccare tutti sulle rampe di un arrivo in salita importante. Se fosse stato il leader indiscusso della Saeco già nella tappa di Falzes, sarebbe riuscito a fare quello che ha fatto?

La mia idea è che lui debba usare questa stagione 2005 per testare le sue effettive possibilità: bisogna vedere se è in grado di migliorare a cronometro, almeno quanto ha fatto Basso(e la cosa forse non sarebbe comunque sufficiente) oppure di staccare tutti a ogni cavalcavia, come faceva il mai troppo compianto Pantani. Se queste due cose non si potessero verificare, allora consiglierei a Cunego di darsi alle classiche, dove potrebbe sfruttare tutte insieme le sue doti in salita, allo sprint e la sua grande sagacia tattica, senza "sprecare" stagioni cercando di ripetersi al Giro, o peggio di provare a vincere un Tour dove bisogna essere prima di tutto bravi a cronometro, e solo poi bravi in salita.

Aspetto da voi, che siete tutti molto prparati, i pareri su questa questione.


Come si può leggere io già a fine 2004 dicevo che era bene per lui concentrarsi sulle classiche! Ragassi sono meglio di Cassani!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 17:46
Originariamente inviato da superalvi

x quanto riguarda gli avversari,marco,se non sono all'altezza come quest'anno e si staccano in tutti i terreni nn è certo colpa di Ivan.

D'accordo con te, ci mancherebbe. Però rimane comunque un dato di fatto che i suoi avversari abbiano reso meno (alcuni molto meno, vedi Di Luca) delle aspettative.

Il chè, comunque, non scredita di quasi nulla il grande Giro fatto da Basso.

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2006 alle 02:20
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da gabri59

Ma lasciando l' OT e tornando a Damiano, sono molto felice di avere letto nell' intervistona collettiva di Monsieur oggi in home page che Damiano intende dedicarsi per il futuro prossimo ad un GT a stagione (che a mio avviso deve essere per forza il Tour, per un' infinità di motivi) + le classiche.
E' la cosa migliore da fare per un campione della sua età e del suo talento.


Già, è la cosa migliore da fare.
Però, Gabri, non concordo su una cosa: avrai pur un'infinità di motivazioni per preferire nel 2007 il Tour al Giro ma quella che per me è la più importante (ovvero il percorso) è ignota ad entrambi. E, almeno che non ci siano mostruosi cambiamenti nel 2007, il percorso del Giro continua ad adattarsi a Damiano mille volte di più di quello della Grande Boucle.


Lore, se le anticipazioni sono attendibili non è assolutamente vero che il Giro si adatterà a Damiano più del Tour. Inoltre, è ora che Damiano corra il Tour, ne converrai, e soprattutto in questo senso sarebbe utile una prima presa di contatto quest' anno, se non fosse troppo stanco.


Gabri, ne converrai che una crono dopo le montagne (Verona) è mille volte meglio di una crono prima delle montagne come a Pontedera. E comunque anche se ne aggiungessero un'altra di piccole-medie dimensioni non si arriverebbe certamente ai 115 cronokilometri che fanno al Tour! Centoquindici!
Comunque molto dipende dal fatto che Damiano quest'anno faccia o no il Tour:
- se non andrà alla Grande Boucle allora sono pienamente d'accordo con te: il prossimo anno va fatta assolutamente. Dunque classiche + Tour.
- altrimenti io propendo per il Giro. Anche se bisogna aspettare luglio per farsi un'idea più precisa: ne sapremo di più dopo aver visto come sarà andato il Tour a Damiano.


Lore, dalle ultime anticipazioni sembrerebbe che il percorso del Giro proporrà l' anno prossimo, oltre alla (lunga) crono di Verona (!), anche un' altra crono più una cronosquadre prima delle montagne.
Inoltre, non è che il modo in cui sono stati disegnati i tapponi ultimamente inviti ad essere ottimisti.
Per di più, non è affatto detto che il Tour dell' anno prossimo proponga un percorso come quello di quest' anno: l' anno scorso la cronosquadre aveva gli sbarramenti, quest' anno l' hanno eliminata. E la lunga crono individuale l' anno scorso era solo una - e nel finale. Vedremo cosa proporranno l' anno prossimo, ma in ogni caso come ho già detto è ora che Damiano provi il Tour - e nelle condizioni di forma migliori possibili.

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 03/06/2006 alle 02:41
Originariamente inviato da Zillo

Come si può leggere io già a fine 2004 dicevo che era bene per lui concentrarsi sulle classiche! Ragassi sono meglio di Cassani!!


Ma guarda che Damiano non vuole "concentrarsi sulle classiche", vuole (finalmente) programmare bene la sua stagione nell' immediato futuro, correndo le classiche e un solo GT (cosa che peraltro fanno molti altri). E fa benissimo vista la sua gioventù e il suo talento.

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 03/06/2006 alle 11:55
oggi sulla gazzetta dello sport c'è un'intervista a cunego, riguardante proprio la sua eventuale partecipazione al tour.

ecco un estratto dal sito internet della gds.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2006/06_Giugno/02/cunego.shtml

MILANO, 2 giugno 2006 - Damiano Cunego incerto sulla sua partecipazione al Tour de France. Solo tra due settimane il "piccolo principe" deciderà se partecipare o meno alla "Grande Boucle". "Al momento le possibilità di vedermi al via del Tour sono al 50 per cento: in giugno non prenderò parte ad alcun impegno ufficiale, cancellando anche la presenza al campionato italiano di fine mese a Gorizia", ha spiegato il leader della Lampre-Fondital.
Da un Giro chiuso al quarto posto il campioncino veronese ha comunque tratto nuovi stimoli: "Al via dal Belgio con un Basso in forma eccezionale avevo anche preventivato la possibilità di finire a un quarto d'ora da lui in classifica generale. Ivan ha quasi 29 anni, Gutierrez Cataluna e Simoni hanno largamente superato i 30: io, a non ancora 25 anni, pago un logico divario di maturazione complessiva come atleta. Onestamente con loro non potevo fare di più e anche riuscire a vincere una tappa si è rivelato difficilissimo. Gli stimoli a migliorarmi per competere realmente con questi corridori sono forti. Due anni fa (quando vinse il Giro nel 2004, ndr) mi aiutò il fattore sorpresa, adesso voglio lavorare per diventare anche un elemento da classiche. Il terzo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi in aprile è stato importante in tal senso e poi ho già dato un buon segnale vincendo un Giro di Lombardia".
In caso di forfeit al Tour, il giovane "airone di Cerro Veronese" ha già pronto un programma alternativo: "Il mondiale di Salisburgo sembra adatto alle mie caratteristiche: potrei tornare a correre la Vuelta in preparazione come due anni fa quando poi in maglia azzurra ottenni l'ottavo posto a Verona. Dalle tante vittorie del 2004 adesso è importante passare a traguardi selezionati di prestigio".

Nell'edizione integrale, non disponibile on line, Cunego fa alcune affermazioni interessanti. Le riassumo a memoria, perché la gazzetta l'ho scroccata al bar, mica l'ho comprata

1. dall'esito dell'ultimo giro d'italia ho imparato tanto, a rispettare me stesso e a dare il massimo; per la prima volta nelle ultime due tappe sono arrivato al traguardo stanco morto.
2. se faccio il tour lo faccio senza ambizioni di classifica, ma per fare esperienza internazionale.
3. se non faccio il tour, faccio la vuelta per prepararmi a mondiale e lombardia (come nel 2004).

da queste dichiarazioni, e in particolare dalle prime due, ne deduco che andare al tour potrebbe essere decisione molto positiva. ma, ovviamente, questa mia lettura è fuorviata dal fatto che già prima che cunego rilasciasse l'intervista la pensavo così... e cosme si sa, ognuno legge quel che vuole leggere!

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 03/06/2006 alle 11:57
Due cose mi preme dire dopo aver letto i vostri interventi:

1-basta con le vittorie alla coppi e bartali,come lui stesso ha ammesso è arrivata l'ora che si concentri solmente su obbiettivi di grande prestigio e lasci ad altri quelle vittorie.A dir la verità già da l'anno scorso avrebbe dovuto fare certe dichiarazioni,ma probabilmente è stato gestito male.

2-giustissime le sue dichiarazioni per quanto riguarda il tour,deciderà a metà giugno,com'è giusto che sia,se sentirà la gamba buona e fresca è giusto che ci vada,se la sentirà stanca e affaticata è giusto che rinunci per prepararsi ad un ottimo finale di stagione.

 

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DAvide

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/06/2006 alle 12:31
Cunego deve fare il Tour, non capisco da cosa derivino questi dubbi. E' il Tour che ti dà una dimensione internazionale, è la corsa più importante e seguita del mondo (non importa se non è la più bella). Se vuole diventare un grande corridore deve cominciare a prendere confidenza con questa corsa, non può aspettare di avere 30 anni per debuttare in Francia. E deve anche andare alle grandi classiche come la Liegi per vincere perchè ne ha le possibilità, non può pensare solo al Giro, altrimenti significa che non è uno che pensa in grande, rischia di rimanere un corridore "normale".
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/06/2006 alle 12:47
Originariamente inviato da Zillo

Come si può leggere io già a fine 2004 dicevo che era bene per lui concentrarsi sulle classiche! Ragassi sono meglio di Cassani!!


Ed ecco quanto, in quel dicembre 2004, diceva Morris:

Originariamente inviato da Morris

Giusto per esprimermi perchè vado adesso davvero di fretta.
Cunego avrà 24 anni al prossimo Tour. A quella età, Pantani giunse terzo ed alle spalle aveva solo un Giro non finito, ed uno di qualche settimana prima, dove giunse secondo. Hinault a 24 anni lo vinse, ed Ullrich idem. Merchx ovviamente idem. Gimondi lo vinse a 23 e altri ancora l'han vinto più giovani.
Se non facesse il Tour 2005 commetterebbe a mio giudizio un errore.
Deve andarci per giocarsi quello che ha (ed è tanto!), senza drammi in caso di sconfitta, semplicemente perchè questo è lo sport.
Il ragazzo è intelligente, furbo come pochi, ha un fisico più completo (ho spiegato il perchè nella risposta a Gregorio), ed è la più grande speranza che ha oggi il ciclismo non solo italiano per ritrovare i fasti uccisi nell'assassinio di Marco Pantani. Confesso che per Cunego stravedo e non voglio correre il rischio di essere parziale, ma solo Damiano, dopo Marco, m'ha fatto apprezzare il gusto profondo di questo sport su un versante orizzontale.
Le cronometro? Anche qui ho espresso una parte delle mie opinioni nella risposta a Gregorio.
Cunego non deve potenziarsi per le crono, basta che usi quel cervello che ha messo sontuosamente in evidenza al Lombardia e cerchi la concentrazione. Questo dovrà essere il suo atteggiamento per una difesa senza drammi. Lasci questa variabile del ciclismo ai passistoni pedalatori sempre più noiosi e sviluppi, alla luce dell'esperienza che s'è fatto, il suo innato virtuosismo.
Ragazzi, Damiano è un patrimonio, un gioiellino, ed i gioielli non si fermano per paura che qualcuno li rubi o li offuschi.
Vada al Tour con la testa di Cunego, affianchi SantoLance, lo guardi con i suoi occhi furbetti, gli faccia un sorriso malizioso e gli metta pressione. Poi vedremo. Gli altri sono avversari tutti alla sua portata, compresi gli spagnoli. Questo è il ciclismo. Hanno perso Coppi e Merckx, e non sarà certamente un dramma se Damiano non dovesse fallire la prima prova. Come non sarà drammatico se non dovesse vincere quel Tour che, per me, prima o poi vincerà.

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/06/2006 alle 12:55
Originariamente inviato da effebi

oggi sulla gazzetta dello sport c'è un'intervista a cunego, riguardante proprio la sua eventuale partecipazione al tour.

ecco un estratto dal sito internet della gds.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2006/06_Giugno/02/cunego.shtml

MILANO, 2 giugno 2006 - Damiano Cunego incerto sulla sua partecipazione al Tour de France. Solo tra due settimane il "piccolo principe" deciderà se partecipare o meno alla "Grande Boucle". "Al momento le possibilità di vedermi al via del Tour sono al 50 per cento: in giugno non prenderò parte ad alcun impegno ufficiale, cancellando anche la presenza al campionato italiano di fine mese a Gorizia", ha spiegato il leader della Lampre-Fondital.
Da un Giro chiuso al quarto posto il campioncino veronese ha comunque tratto nuovi stimoli: "Al via dal Belgio con un Basso in forma eccezionale avevo anche preventivato la possibilità di finire a un quarto d'ora da lui in classifica generale. Ivan ha quasi 29 anni, Gutierrez Cataluna e Simoni hanno largamente superato i 30: io, a non ancora 25 anni, pago un logico divario di maturazione complessiva come atleta. Onestamente con loro non potevo fare di più e anche riuscire a vincere una tappa si è rivelato difficilissimo. Gli stimoli a migliorarmi per competere realmente con questi corridori sono forti. Due anni fa (quando vinse il Giro nel 2004, ndr) mi aiutò il fattore sorpresa, adesso voglio lavorare per diventare anche un elemento da classiche. Il terzo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi in aprile è stato importante in tal senso e poi ho già dato un buon segnale vincendo un Giro di Lombardia".
In caso di forfeit al Tour, il giovane "airone di Cerro Veronese" ha già pronto un programma alternativo: "Il mondiale di Salisburgo sembra adatto alle mie caratteristiche: potrei tornare a correre la Vuelta in preparazione come due anni fa quando poi in maglia azzurra ottenni l'ottavo posto a Verona. Dalle tante vittorie del 2004 adesso è importante passare a traguardi selezionati di prestigio".

Nell'edizione integrale, non disponibile on line, Cunego fa alcune affermazioni interessanti. Le riassumo a memoria, perché la gazzetta l'ho scroccata al bar, mica l'ho comprata

1. dall'esito dell'ultimo giro d'italia ho imparato tanto, a rispettare me stesso e a dare il massimo; per la prima volta nelle ultime due tappe sono arrivato al traguardo stanco morto.
2. se faccio il tour lo faccio senza ambizioni di classifica, ma per fare esperienza internazionale.
3. se non faccio il tour, faccio la vuelta per prepararmi a mondiale e lombardia (come nel 2004).

da queste dichiarazioni, e in particolare dalle prime due, ne deduco che andare al tour potrebbe essere decisione molto positiva. ma, ovviamente, questa mia lettura è fuorviata dal fatto che già prima che cunego rilasciasse l'intervista la pensavo così... e cosme si sa, ognuno legge quel che vuole leggere!



Ha detto anche testualmente :"Potrà sembrare paradossale, ma il quarto posto vale forse di più del primo posto del 2004. Perchè nel 2004 mi veniva tutto più facile e non esisteva ancora il ProTour, la concorrenza era limitata. Invece nel 2006 c'erano corridori molto più forti, la corsa è stata più tosta, e io sono riuscito, nelle ultime due tappe di montagna, a dare tutto, a finirle stanco morto. Non mi era mai successo".
(La Gazzetta dello Sport di sabato 3/06/2006)

Se lo dice lui che il Giro del 2004 è stato un Giro modesto perchè tanti si ostinano a non riconoscerlo?

 

[Modificato il 03/06/2006 alle 13:02 by ciclgian]


 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 03/06/2006 alle 12:59
Chi erano i più forti quest'anno oltre a Basso secondo lui, Gutierrez?? Simoni c'era anche nel 2004, forse considera un grande risultato essere arrivato davanti a Savoldelli e Casar che considera più forti di lui.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 13:03
Originariamente inviato da ciclgian



Ha detto anche testualmente :"Potrà sembrare paradossale, ma il quarto posto vale forse di più del primo posto del 2004. Perchè nel 2004 mi veniva tutto più facile e non esisteva ancora il ProTour, la concorrenza era limitata. Invece nel 2006 c'erano corridori molto più forti, la corsa è stata più tosta, e io sono riuscito, nelle ultime due tappe di montagna, a dare tutto, a finirle stanco morto. Non mi era mai successo".

Se lo dice lui che il Giro del 2004 è stato un Giro modesto perchè tanti si ostinano a non riconoscerlo?


vallo a dire a quelli della Confraternita,sai stare rinchiusi nelle segrete dal giorno di passo lanciano forse provoca poca obiettività nei giudizi

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/06/2006 alle 13:09
Originariamente inviato da superalvi

Originariamente inviato da ciclgian



Ha detto anche testualmente :"Potrà sembrare paradossale, ma il quarto posto vale forse di più del primo posto del 2004. Perchè nel 2004 mi veniva tutto più facile e non esisteva ancora il ProTour, la concorrenza era limitata. Invece nel 2006 c'erano corridori molto più forti, la corsa è stata più tosta, e io sono riuscito, nelle ultime due tappe di montagna, a dare tutto, a finirle stanco morto. Non mi era mai successo".

Se lo dice lui che il Giro del 2004 è stato un Giro modesto perchè tanti si ostinano a non riconoscerlo?


vallo a dire a quelli della Confraternita,sai stare rinchiusi nelle segrete dal giorno di passo lanciano forse provoca poca obiettività nei giudizi


Vai tu a confrontare la lista dei primi 20 del Giro 2004 con quella del 2006 e poi sappimi diri dove sta (Basso a parte) la differenza di qualità nel livello dei partecipanti.

 

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Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/06/2006 alle 13:10
L'ho detto più volte ed ancora lo ripeto (felicissimo di essere smentito perchè significherà che siamo di fronte ad un vero fenomeno), se il percorso del Tour non verrà profondamente modificato (drastica riduzione della quantità e della lunghezza delle cronometro, inasprimento delle tappe di montagna) Cunego difficilmente riuscirà a vincere un Tour.
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/06/2006 alle 13:19
Originariamente inviato da Felice

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Originariamente inviato da ciclgian



Ha detto anche testualmente :"Potrà sembrare paradossale, ma il quarto posto vale forse di più del primo posto del 2004. Perchè nel 2004 mi veniva tutto più facile e non esisteva ancora il ProTour, la concorrenza era limitata. Invece nel 2006 c'erano corridori molto più forti, la corsa è stata più tosta, e io sono riuscito, nelle ultime due tappe di montagna, a dare tutto, a finirle stanco morto. Non mi era mai successo".

Se lo dice lui che il Giro del 2004 è stato un Giro modesto perchè tanti si ostinano a non riconoscerlo?


vallo a dire a quelli della Confraternita,sai stare rinchiusi nelle segrete dal giorno di passo lanciano forse provoca poca obiettività nei giudizi


Vai tu a confrontare la lista dei primi 20 del Giro 2004 con quella del 2006 e poi sappimi diri dove sta (Basso a parte) la differenza di qualità nel livello dei partecipanti.



Felice tu hai mai provato a pedalare a 50km orari? Io sì!
Quest'anno, per la prima volta, dopo tanti anni, le prime ore di corsa venivano sostenute quasi ai ritmi del Tour.
Ecco dove sta la qualità!
Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 13:30
Originariamente inviato da Felice

Vai tu a confrontare la lista dei primi 20 del Giro 2004 con quella del 2006 e poi sappimi diri dove sta (Basso a parte) la differenza di qualità nel livello dei partecipanti.


Beh nel 2004 Simoni, il suo principale avversario, era suo compagno di squadra e quindi bloccato dalle logiche di squadra. Honchar, arrivato secondo, era nettamente inferiore in salita e l'unico terreno dove ha potuto guadagnare è stata la cronometro di Trieste, tra l'altro non proprio piana. Il quarto in classifica era Cioni, che in questi due anni alla Liquigas non è più tornato a certi livelli. Poi c'era Popovych, che già era arrivato terzo l'anno prima, ma che in salita era nettamennte inferiore, e qui possiamo fare lo stesso discrso di Honchar. Tanto più c he fu proprio Popovych in maglia rosa a non rispondere all'attacco di Cunego sul Furcia, considerando Simoni il vero rivale. Fra i 10 trovò spazio pure Bradley McGee, che non credo sia uno da Grandi Giri.

Nel 2006 invece si partiva con 5 favoriti: Savoldelli, Simoni, Basso, Cunego e Di Luca. Ovvero 5 maglie rosa, 9 podi complessivi al Giro, 2 podi al Tour e una maglia Bianca del pro Tour. Poi Di Luca è crollato. D'accordo, ma gli altri 4 erano tutti corridori di primo livello. Tanto più che per la prima volta si è potuto vedere Simoni contro Cunego e non c'è stata storia (Maielletta a parte). In più in salita Piepoli e Caruso erano sempre presenti.

In più il Giro 2006 era pure molto più duro di quello 2004, premiando quindi maggiormente i corridori di fondo. Cunqgo ha dimostrato molta maturità parlando così... E forse questa è la strada giusta per tornare a conquistare la maglia rosa.

 
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  postato il 03/06/2006 alle 13:32
Originariamente inviato da ciclgian

Ha detto anche testualmente :"Potrà sembrare paradossale, ma il quarto posto vale forse di più del primo posto del 2004. Perchè nel 2004 mi veniva tutto più facile e non esisteva ancora il ProTour, la concorrenza era limitata. Invece nel 2006 c'erano corridori molto più forti, la corsa è stata più tosta, e io sono riuscito, nelle ultime due tappe di montagna, a dare tutto, a finirle stanco morto. Non mi era mai successo".
(La Gazzetta dello Sport di sabato 3/06/2006)

Se lo dice lui che il Giro del 2004 è stato un Giro modesto perchè tanti si ostinano a non riconoscerlo?


Per quanto possa valere (penso molto ), Cunego 'ste cose le dice anche a Cicloweb, in home-page...

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 03/06/2006 alle 13:33
si è potuto vedere Simoni contro Cunego e non c'è stata storia (Maielletta a parte


Non per essere di parte,ma solo per diritto di cronaca:
Anche Furcia a parte

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 13:35
Originariamente inviato da DeLorean

si è potuto vedere Simoni contro Cunego e non c'è stata storia (Maielletta a parte


Non per essere di parte,ma solo per diritto di cronaca:
Anche Furcia a parte


E' vero.. non ricordavo. Comunque è la differenza lì è stata solo di 7 secondi, in una tappa con una lunghezza da juniores.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 13:38
Originariamente inviato da Felice

Originariamente inviato da Zillo

Come si può leggere io già a fine 2004 dicevo che era bene per lui concentrarsi sulle classiche! Ragassi sono meglio di Cassani!!


Ed ecco quanto, in quel dicembre 2004, diceva Morris:

Originariamente inviato da Morris

Giusto per esprimermi perchè vado adesso davvero di fretta.
Cunego avrà 24 anni al prossimo Tour. A quella età, Pantani giunse terzo ed alle spalle aveva solo un Giro non finito, ed uno di qualche settimana prima, dove giunse secondo. Hinault a 24 anni lo vinse, ed Ullrich idem. Merchx ovviamente idem. Gimondi lo vinse a 23 e altri ancora l'han vinto più giovani.
Se non facesse il Tour 2005 commetterebbe a mio giudizio un errore.
Deve andarci per giocarsi quello che ha (ed è tanto!), senza drammi in caso di sconfitta, semplicemente perchè questo è lo sport.
Il ragazzo è intelligente, furbo come pochi, ha un fisico più completo (ho spiegato il perchè nella risposta a Gregorio), ed è la più grande speranza che ha oggi il ciclismo non solo italiano per ritrovare i fasti uccisi nell'assassinio di Marco Pantani. Confesso che per Cunego stravedo e non voglio correre il rischio di essere parziale, ma solo Damiano, dopo Marco, m'ha fatto apprezzare il gusto profondo di questo sport su un versante orizzontale.
Le cronometro? Anche qui ho espresso una parte delle mie opinioni nella risposta a Gregorio.
Cunego non deve potenziarsi per le crono, basta che usi quel cervello che ha messo sontuosamente in evidenza al Lombardia e cerchi la concentrazione. Questo dovrà essere il suo atteggiamento per una difesa senza drammi. Lasci questa variabile del ciclismo ai passistoni pedalatori sempre più noiosi e sviluppi, alla luce dell'esperienza che s'è fatto, il suo innato virtuosismo.
Ragazzi, Damiano è un patrimonio, un gioiellino, ed i gioielli non si fermano per paura che qualcuno li rubi o li offuschi.
Vada al Tour con la testa di Cunego, affianchi SantoLance, lo guardi con i suoi occhi furbetti, gli faccia un sorriso malizioso e gli metta pressione. Poi vedremo. Gli altri sono avversari tutti alla sua portata, compresi gli spagnoli. Questo è il ciclismo. Hanno perso Coppi e Merckx, e non sarà certamente un dramma se Damiano non dovesse fallire la prima prova. Come non sarà drammatico se non dovesse vincere quel Tour che, per me, prima o poi vincerà.


Caro Felice, Morris disegnava un mondo normale. In un mondo normale, correre il tour senza pressioni, sarebbe stato e sarebbe ciclisticamente giustissimo per Cunego.
senza pressioni, non significa senza impegno. Senza fatica. Significa misurarsi, come il Merckx del 67 , col Giro. Finito fuori dai 5, ma finito.
E con un segno lasciato, che non sono le vittorie di tappa (il block-haus di allora fece vedere che Merckx non era solo un passista veloce..), ma con l'atteggiamento.
Ma è passata un pò di acqua sotto i ponti. sono successe cosette tipo la malattia di anno scorso, a scombussolare piani, e il giro di quest'anno, dove Damiano si presentava con il terzo posto di Liegi, incredibilmente l'unica classica corsa, la vittoria entusiasmante (per critici e tifosi) al trentino. Sembrava in forma, Damiano. Non è finito a 4-5 minuti da Ivan. E' finito a quasi 20, con punte di controprestazioni inquietanti.
Te ne do una. Morris invocava non lo si rovinasse sullo scatto in montagna facendolo lavorare a cronometro. E' successo? quest'anno Damiano a cronometro al gfiro è andato non male, malissimo. E' arrivato 71 esimo.
Felice, capisco la non predisposizione, ma...
1-se sei in forma come Liegi e Trentino davano a vedere
2- se stai lottando per fare classifica, non per salvare la gamba come un Piepoli, come Gabri giustamente sosteneva in un altro treat (a volte Gabri ha ragione, bisogna pure riconoscerglielo)
non puoi arrivare 71 esimo. Dietro a Bettini che, appunto, voleva salvare la gamba. C'è un dato tecnico di differenza.
Ma propro mi dici felice che in un solo momento hai visto cunego all'altezza del 2004? Io no.
anzi. l'ho visto una volta, quando qui l'ho difeso, unico credo. Sulla maielletta ha provato. Ha fatto il grande corridore, di cuore e di gamba. E' stato battuto, ma ha digrignato i denti, scosso la bici, reagito da campione. Detto questo, ha però mostrato un suo attuale limite. Ben diverso da ciò che sembrava 2 anni fa. scatto leggero e ripetuto, contro scatto pesante...
Non contesto Morris, quindi, ma ammetto, che ignobilmente, difendo una mia certa idea di ciclismo. la LBL se uno può, non può NON tentare di vincerla.
Idem la freccia. Ed altre corse che fanno grande un corridore. Che ha un vantaggio...nel carniere un giro se l'è messo. Non ha quindi nulla da dimostrare su quel piano a se stesso. Che uno come Cunego salti la primavera delle classiche mi pare un obbrobrio. L'ho sempre scritto.
Gabri ha postato lo score di Basso e Cunego a 24 anni.
Bella differenza vero? Prova a vedere quante di quelle vittorie sono state ottenute in solitudine o grazie alla volata.... ti accorgerai che l'ovvio è ovvio.
Basso ècostretto se vuole vincere, a darsi alle corse a tappe. E' fermo in volata. e staccare tutti è leggermente complicato. Ci riuscivano fuoriclasse autentici, non tutti. Essere senza spunto finale è un handicap nelle corse di un giorno enorme e in quantità si paga sempre. Cunego ha l'esplosività per essere competitivo la, in fondo a 250 km di lotta. Ed al Lombardia, può bruciare Basso, come è successo. ecco perchè QUESTA dote, non può per me gettarla. Un palmares con corse a tappe e classiche non l'hanno in tanti. Lasciando stare i grandissimi (veramente grandissimi, come Coppi, Merckx, Hinault, Gimondi ecc) vedo Bugno con queste caratteristiche. Cunego ha un talento che si avvicina a quello del monzese. Meno potenza, più mentalità vincente. Deve vincere le classiche, POI darsi alla resistenza delle corse di 3 settimane. Sai che impresione ho? poi mi smentirai.
che non sia una cilindrata elevatissima. Bisogna tenere conto di questo. Un buon 3000 , se si confronta sempre coi 5000, fonde prima o poi. come accadde al talentuosissimo, ma di cilindrata contenuta, Saronni.
Cunego potrebbe avere una cilindrata di minor respiro su corse troppo dure, di altri. tenetene conto se volete bene al panettiere.
Che vi devo dire.... io lo vedo così, pronto a cambiare opinione davanti ad argomentazioni profonde come tu, Davide, mesty e decine di frequentatori di questo forum , sapete tirare fuori. Non ne cito altri solo per non fare brutte figure verso chi mi scorderei.
Ultimo rigo per Gabri. Nessuna opreclusione a leggerti. Sai benissimo che ciò che non ami, spesso lo strapazzi. questo porta spesso il discorso più sul confronto polemico che sulle osservazioni pacate. Ma non metto in dubbio affatto competenza ed acutezza. ti ho chiesto altrove di spiegarmi ciò che intendevi per scalatori da classifica e no, ed hai avuto la capacità di farmi capire cosa sottovalutavo. Grazie e non te ne approffittare...

 

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  postato il 03/06/2006 alle 13:52
Jan, Cunego la pensa al 95% come te.

L'unico 5% è dettato dal fatto che gli piace molto più vincere in un GT, o vincere un GT, piuttosto che una corsa in linea.
E le motivazioni, nei fuoriclasse, contano tantissimo.

Però, se il discorso che ha fatto a me resta in piedi anche dopo aver parlato con lo staff, già dall'eventuale partecipazione al Tour Damiano proverà a crescere con costanza e senza fretta nei GT, cercando di far valere le sue indubbie doti - nel frattempo - nelle classiche.

Io firmerei ora per vedere un Cunego che fa Paesi Baschi in preparazione-Ardenne, le Ardenne al 100% e il Tour per vincere tappe e piazzarsi - senza assilli - tra i 20 in classifica nel 2007. Con la possibilità anche di rivederlo tra Benelux e Polonia al fine di puntare anche a Zurigo e Lombardia.
Ovviamente, poi, lo stesso Cunego - come programma alternativo - potrà fare la Tirreno, la Sanremo, saltare i Paesi Baschi, fare il Fiandre e poi puntare alle Ardenne e trascinarsi la condizione fino al Giro, puntando sempre a crescere un po' di più.
Sì, sarebbe bello davvero.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 14:01
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Io firmerei ora per vedere un Cunego che fa Paesi Baschi in preparazione-Ardenne, le Ardenne al 100% e il Tour per vincere tappe e piazzarsi - senza assilli - tra i 20 in classifica nel 2007. Con la possibilità anche di rivederlo tra Benelux e Polonia al fine di puntare anche a Zurigo e Lombardia.
Ovviamente, poi, lo stesso Cunego - come programma alternativo - potrà fare la Tirreno, la Sanremo, saltare i Paesi Baschi, fare il Fiandre e poi puntare alle Ardenne e trascinarsi la condizione fino al Giro, puntando sempre a crescere un po' di più.
Sì, sarebbe bello davvero.


Esatto, le due opzioni per il 2007 devono essere queste.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 14:42
Originariamente inviato da janjanssen

Ma propro mi dici felice che in un solo momento hai visto cunego all'altezza del 2004? Io no.
anzi. l'ho visto una volta, quando qui l'ho difeso, unico credo. Sulla maielletta ha provato.

Non sono Felice, ma ti rispondo ugualmente: in linea generale no, il Cunego versione 2006 è abbastanza lontano da quello del 2004.
Ma un paio di lampi del suo indubbio talento secondo me li ha comunque fatti vedere, durante l'ultimo Giro: uno è quello che giustamente tu citi, in quel di Passo Lanciano. L'altro, a mio parere, è quello dell'arrivo sul S.Pellegrino, dove in una tappa così dura (forse la più dura) è riuscito ad arrivare ad un tiro di schioppo da Basso&Simoni.
Sì, quel giorno il suo zompettare sulla bici lungo l'ascesa finale m'ha fatto tornare in mente il Damiano over the top del vincente 2004.

In quanto ai programmi 2007, le opzioni citate da Mario sono plausibili, anche se - in riferimento al primo dei due programmi - vedo molto improbabile una rinuncia di Damiano al Giro d'Italia, che è la corsa che lui sente più di tutte.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 15:41
Originariamente inviato da Zillo

Beh nel 2004 Simoni, il suo principale avversario, era suo compagno di squadra e quindi bloccato dalle logiche di squadra. Honchar, arrivato secondo, era nettamente inferiore in salita e l'unico terreno dove ha potuto guadagnare è stata la cronometro di Trieste, tra l'altro non proprio piana. Il quarto in classifica era Cioni, che in questi due anni alla Liquigas non è più tornato a certi livelli. Poi c'era Popovych, che già era arrivato terzo l'anno prima, ma che in salita era nettamennte inferiore, e qui possiamo fare lo stesso discrso di Honchar. Tanto più c he fu proprio Popovych in maglia rosa a non rispondere all'attacco di Cunego sul Furcia, considerando Simoni il vero rivale. Fra i 10 trovò spazio pure Bradley McGee, che non credo sia uno da Grandi Giri.

Nel 2006 invece si partiva con 5 favoriti: Savoldelli, Simoni, Basso, Cunego e Di Luca. Ovvero 5 maglie rosa, 9 podi complessivi al Giro, 2 podi al Tour e una maglia Bianca del pro Tour. Poi Di Luca è crollato. D'accordo, ma gli altri 4 erano tutti corridori di primo livello. Tanto più che per la prima volta si è potuto vedere Simoni contro Cunego e non c'è stata storia (Maielletta a parte). In più in salita Piepoli e Caruso erano sempre presenti.

In più il Giro 2006 era pure molto più duro di quello 2004, premiando quindi maggiormente i corridori di fondo. Cunqgo ha dimostrato molta maturità parlando così... E forse questa è la strada giusta per tornare a conquistare la maglia rosa.


Intanto (e questo vale anche per ciclgian) io sto parlando di livello dei partecipanti. La durezza del percorso é un altro discorso.

Per quanto riguarda il livello dei partecipanti, non capisco proprio perché si facciano tanti discorsi, ma non si prenda la lista, che so io, dei primi dieci, e non li si confronti uno ad uno. Allora c'era Honchar; Honchar, senza l'incidente ci sarebbe pure adesso nei 10, malgrado 2 anni di più. Ad ogni modo c'é Gutierrez che lo sostituisce in seconda posizione. E poi? Simoni c'era pure allora. Compagno di squadra certo, ma non sipuò dire che non abbia fatto di tutto per vincerlo quel Giro. Quest'anno c'era Savoldelli, ma Savoldelli fa rima con Garzelli, di cui tu ti sei dimenticato. Ci sono Garate (7), Pellizzotti (8), Vila (10). C'erano anche allora: 10°, 11° e 22° rispettivamente. E allora la differenza (a parte Basso, come ho già detto prima) chi la fa? Casar e Peña? E di Popovich, che tutti danno come uno dei papabili del Tour, cosa ne facciamo? Ce lo dimentichiamo?
No, la qualità dei partecipanti é equivalente, come d'altronde é inevitabile vista l'età media dei piazzati di questo Giro.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 15:51
Sia detto tanto per chiarire: ho riportato il post di Morris perché Zillo ne ha riportato uno suo dicendo "l'avevo detto io che...".
Quello che volevo mostrare é che, nello stesso periodo, il massimo esperto del forum pensava esattamente il contrario.
Volevo inoltre ricordare che giudizi e opinioni cambiano in funzione degli avvenimenti: c'é chi scende e c'é chi sale nell'immaginario collettivo, così come é mostrato nella home page di cicloweb.
Molto spesso queste discese e queste risalite sono, per i miei gusti, un po' troppo brusche. Si fa un po' troppo presto a innalzare qualcuno sull'altare, così come si fa troppo presto a farlo rotolare nella polvere.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 16:06
Originariamente inviato da Felice

Volevo inoltre ricordare che giudizi e opinioni cambiano in funzione degli avvenimenti: c'é chi scende e c'é chi sale nell'immaginario collettivo, così come é mostrato nella home page di cicloweb.
Molto spesso queste discese e queste risalite sono, per i miei gusti, un po' troppo brusche. Si fa un po' troppo presto a innalzare qualcuno sull'altare, così come si fa troppo presto a farlo rotolare nella polvere.


Bravissimo Felice, purtroppo in Italia funziona così.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 16:25
Guarda, caro Jan, che anche se mi firmo come membro della Confraternita della Nobile Panetteria, non ho la minima intenzione di fare una difesa ad oltranza del Panettiere in capo. E nemmeno ho intenzione di dire che avrebbe dovuto vincere lui se soltanto...
Ha corso il Giro, lo ha perso nettamente, punto. Ci sono delle cose strane nelle sue prestazioni, questo sì. La tappa di Saltara, per esempio. Essere sorpreso da Savoldelli ci sta tutto. Ma perdere due secondi da Basso e Simoni un po'meno. La cronometro, come giustamente dici tu. Prendersele, ci sta. Ma arrivare 71° dietro a corridori senza ambizioni di classifica no. Questo mi porta a pensare che ci si sia qualcosa che non ha funzionato. Cosa sia non so, ma penso che qualcosa ci sia stato. E quindi, visto che mi chiedi se ho visto un Cunego all'altezza del 2004, la mia risposta é certamente no, non l'ho visto. Anche perché penso che nel 2004 Cunego fosse più forte di Simoni, ed é perlomeno strano che i rapporti di forza si siano invertiti con il passare degli anni.

Quanto all'opportunità di correre il Tour quest'anno, non mi sono ancora espresso sull'argomento e la mia citazione del post di Morris non vuol dire che pensi che sia opportuno correrlo. Sinceramente cosa sia meglio non lo so. Penso dipenda da come lui si sente, fisicamente e moralmente. Tenendo conto che una partecipazione, molto probabilmente significherebbe a giocarsi le chances per il finale di stagione, non sono affatto sicuro che sarebbe la scelta migliore. Spero che lui e il suo staff pesino bene i pro e i contro e si preoccupino soprattutto dell'interesse del corridore e non di quello dello sponsor.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 16:29
Originariamente inviato da Felice

Intanto (e questo vale anche per ciclgian) io sto parlando di livello dei partecipanti. La durezza del percorso é un altro discorso.

Per quanto riguarda il livello dei partecipanti, non capisco proprio perché si facciano tanti discorsi, ma non si prenda la lista, che so io, dei primi dieci, e non li si confronti uno ad uno. Allora c'era Honchar; Honchar, senza l'incidente ci sarebbe pure adesso nei 10, malgrado 2 anni di più. Ad ogni modo c'é Gutierrez che lo sostituisce in seconda posizione. E poi? Simoni c'era pure allora. Compagno di squadra certo, ma non sipuò dire che non abbia fatto di tutto per vincerlo quel Giro. Quest'anno c'era Savoldelli, ma Savoldelli fa rima con Garzelli, di cui tu ti sei dimenticato. Ci sono Garate (7), Pellizzotti (8), Vila (10). C'erano anche allora: 10°, 11° e 22° rispettivamente. E allora la differenza (a parte Basso, come ho già detto prima) chi la fa? Casar e Peña? E di Popovich, che tutti danno come uno dei papabili del Tour, cosa ne facciamo? Ce lo dimentichiamo?
No, la qualità dei partecipanti é equivalente, come d'altronde é inevitabile vista l'età media dei piazzati di questo Giro.


Ma la differenza non la fannno i comprimari! Non li fa chi arriva ottavo o decimo. La differenza la fa chi lotta per le prime posizioni. E non puoi negare che quest'anno il livello era tutt'altra cosa del 2004. E poi non puoi dirmi che Simoni ha fatto di tutto per vincere quel Giro, perchè non puoi non ammettere che è stato limitato dal fatto che la maglia rosa ce l'aveva Cunego. L'unica volta che ha provato ad attaccare è stato alla penultima tappa con Garzelli, ma ormai Cunego aveva già un bel vantaggio: non l'ha mai affrontato alla pari!! E come puoi citarmi Garzelli, quando in quel Giro fu l'ombra di se stesso? Fece bene solo gli ultimi giorni e vincendo la tappa della Presolana, salvò il suo Giro. Ma il Garzelli del 2000 era un'altra cosa.

 
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  postato il 03/06/2006 alle 16:33
Un'ultima cosa, e poi chiudo qui: Il fatto che Cuneghin abbia detto di aver dato tutto nei due tapponi e di aver finito stanco morto, parrà strano, ma é una cosa che mi fa particolarmente piacere.

Ciao a tutti!

 

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  postato il 03/06/2006 alle 16:33
Originariamente inviato da Felice

Un'ultima cosa, e poi chiudo qui: Il fatto che Cuneghin abbia detto di aver dato tutto nei due tapponi e di aver finito stanco morto, parrà strano, ma é una cosa che mi fa particolarmente piacere.

Ciao a tutti!


Anche a me!!

Sei un Grande, Felice!!

 

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  postato il 03/06/2006 alle 16:38
Originariamente inviato da Felice

Un'ultima cosa, e poi chiudo qui: Il fatto che Cuneghin abbia detto di aver dato tutto nei due tapponi e di aver finito stanco morto, parrà strano, ma é una cosa che mi fa particolarmente piacere.

Ciao a tutti!


A me non pare strano, anzi, stracondivido!
Come al solito.

 

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  postato il 03/06/2006 alle 16:45
Originariamente inviato da Zillo

Originariamente inviato da Felice

Intanto (e questo vale anche per ciclgian) io sto parlando di livello dei partecipanti. La durezza del percorso é un altro discorso.

Per quanto riguarda il livello dei partecipanti, non capisco proprio perché si facciano tanti discorsi, ma non si prenda la lista, che so io, dei primi dieci, e non li si confronti uno ad uno. Allora c'era Honchar; Honchar, senza l'incidente ci sarebbe pure adesso nei 10, malgrado 2 anni di più. Ad ogni modo c'é Gutierrez che lo sostituisce in seconda posizione. E poi? Simoni c'era pure allora. Compagno di squadra certo, ma non sipuò dire che non abbia fatto di tutto per vincerlo quel Giro. Quest'anno c'era Savoldelli, ma Savoldelli fa rima con Garzelli, di cui tu ti sei dimenticato. Ci sono Garate (7), Pellizzotti (8), Vila (10). C'erano anche allora: 10°, 11° e 22° rispettivamente. E allora la differenza (a parte Basso, come ho già detto prima) chi la fa? Casar e Peña? E di Popovich, che tutti danno come uno dei papabili del Tour, cosa ne facciamo? Ce lo dimentichiamo?
No, la qualità dei partecipanti é equivalente, come d'altronde é inevitabile vista l'età media dei piazzati di questo Giro.


Ma la differenza non la fannno i comprimari! Non li fa chi arriva ottavo o decimo. La differenza la fa chi lotta per le prime posizioni. E non puoi negare che quest'anno il livello era tutt'altra cosa del 2004. E poi non puoi dirmi che Simoni ha fatto di tutto per vincere quel Giro, perchè non puoi non ammettere che è stato limitato dal fatto che la maglia rosa ce l'aveva Cunego. L'unica volta che ha provato ad attaccare è stato alla penultima tappa con Garzelli, ma ormai Cunego aveva già un bel vantaggio: non l'ha mai affrontato alla pari!! E come puoi citarmi Garzelli, quando in quel Giro fu l'ombra di se stesso? Fece bene solo gli ultimi giorni e vincendo la tappa della Presolana, salvò il suo Giro. Ma il Garzelli del 2000 era un'altra cosa.


Ma sì che lo nego! Garzelli non era in forma? Perché ti sembra che Savoldelli quest'anno abbia fatto meraviglie? Simoni vincolato dal gioco di squadra? Anche Cunego lo era, altrimenti il distacco sarebbe stato più grande! E poi? Chi sarebbero gli altri massimi aspiranti alla vittoria del Giro di quest'anno? Di Luca? Ma non é mai stato in corsa! Gutierrez? Per chi ci crede...
No, gli unici che sulla carta potevano opporsi a Basso erano i giovani: Cunego e Rujano. Ora Cunego ha fatto un mezzo flop. E Rujano lo hanno rovinato. Speriamo almeno che possa rimettersi in sesto per il Tour.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 16:51
Ineccepibile, mostruoso Felice.
Propongo per Felice la nomina di Grande Maestro della Focaccia alla Genovese!

 

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Davide

 
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  postato il 03/06/2006 alle 17:05
Originariamente inviato da janjanssen
anzi. l'ho visto una volta, quando qui l'ho difeso, unico credo.


l'ho difeso anch'io; ecco qui:

Originariamente inviato da antonello64

ho letto tutte le critiche allle scelte tattiche di Cunego e devo dire che non mi convincono neanche un pò (le critiche: la tattica mi convince, almeno quella di oggi).

Qui bisogna specificare se l'obiettivo di Cunego è vincere il Giro oppure vincere la tappa della Maielletta.
Se lui puntava a vincere solo la tappa di oggi, chiaramente ha sbagliato: uno veloce come lui deve aspettare l'ultimo momento utile per scattare.
Se invece Cunego punta a vincere il Giro, le sue scelte (almeno oggi) sono condivisibili al 100%: chi vuole la maglia rosa, quando vede un avversario in difficoltà, se ha gambe deve attaccare (e Cunego le aveva, visto che ha rifilato 45" a Simoni: poi magari Basso ne aveva di più, ma questo è un altro discorso).
Anche perchè come si è accorto Damiano dei problemi di Simoni, tempo qualche centinaio di metri se ne sarebbe accorto anche Basso, e la bagarre sarebbe stata scatenata lo stesso: a meno che non si pensi che Basso, una volta resosi conto delle difficoltà di Simoni, non fosse rimasto placido e tranquillo nel gruppetto, in attesa del traguardo.

Su cosa avrebbe sbagliato Cunego? a non aver pensato che forse Basso era più forte, ed era meglio non stuzzicarlo?
Se uno ha questi pensieri è meglio che abbandoni subito le ambizioni di maglia rosa: chi non risica non rosica.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 17:12
Originariamente inviato da Felice
Ma sì che lo nego! Garzelli non era in forma? Perché ti sembra che Savoldelli quest'anno abbia fatto meraviglie? Simoni vincolato dal gioco di squadra? Anche Cunego lo era, altrimenti il distacco sarebbe stato più grande! E poi? Chi sarebbero gli altri massimi aspiranti alla vittoria del Giro di quest'anno? Di Luca? Ma non é mai stato in corsa! Gutierrez? Per chi ci crede...
No, gli unici che sulla carta potevano opporsi a Basso erano i giovani: Cunego e Rujano. Ora Cunego ha fatto un mezzo flop. E Rujano lo hanno rovinato. Speriamo almeno che possa rimettersi in sesto per il Tour.


dico la mia: sulla carta non c'è paragone tra lo starting list di quest'anno e quello del 2004. SULLA CARTA.
SULLA STRADA invece le cose sono state ben diverse.

I partecipanti del 2004 erano deboli alla partenza e si sono dimostrati deboli all'arrivo; quelli di quest'anno erano fortissimi alla partenza, ma si son dimostrati debolissimi all'arrivo.

 
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  postato il 03/06/2006 alle 17:29
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da janjanssen
anzi. l'ho visto una volta, quando qui l'ho difeso, unico credo.


l'ho difeso anch'io; ecco qui:

Originariamente inviato da antonello64

ho letto tutte le critiche allle scelte tattiche di Cunego e devo dire che non mi convincono neanche un pò (le critiche: la tattica mi convince, almeno quella di oggi).

Qui bisogna specificare se l'obiettivo di Cunego è vincere il Giro oppure vincere la tappa della Maielletta.
Se lui puntava a vincere solo la tappa di oggi, chiaramente ha sbagliato: uno veloce come lui deve aspettare l'ultimo momento utile per scattare.
Se invece Cunego punta a vincere il Giro, le sue scelte (almeno oggi) sono condivisibili al 100%: chi vuole la maglia rosa, quando vede un avversario in difficoltà, se ha gambe deve attaccare (e Cunego le aveva, visto che ha rifilato 45" a Simoni: poi magari Basso ne aveva di più, ma questo è un altro discorso).
Anche perchè come si è accorto Damiano dei problemi di Simoni, tempo qualche centinaio di metri se ne sarebbe accorto anche Basso, e la bagarre sarebbe stata scatenata lo stesso: a meno che non si pensi che Basso, una volta resosi conto delle difficoltà di Simoni, non fosse rimasto placido e tranquillo nel gruppetto, in attesa del traguardo.

Su cosa avrebbe sbagliato Cunego? a non aver pensato che forse Basso era più forte, ed era meglio non stuzzicarlo?
Se uno ha questi pensieri è meglio che abbandoni subito le ambizioni di maglia rosa: chi non risica non rosica.


Sorry!

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 04/06/2006 alle 23:09
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ineccepibile, mostruoso Felice.
Propongo per Felice la nomina di Grande Maestro della Focaccia alla Genovese!


Mannaggia, pensa che qui a Parigi si trova praticamente di tutto, ma la focaccia proprio no! A volte, invece di comprare il pane nella "boulangerie" sotto a casa mia vado in un'altra, un po' più distante, proprio perché fanno un pane, il "pain turc", che ricorda per aspetto e, in qualche modo, per consistenza, proprio la focaccia...

Ciao!

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 06/06/2006 alle 00:51
Ciao caro Jan, faccio pace volentieri...
Il discorso a mio parere è molto vasto, e bisognerebbe metterci dentro ciò che si diceva nel thread sulle maturazioni tardive, e tenere sempre d'occhio il thread sul Catechismo Sostanzialmente Coatto.
Ma posso comunque limitarmi a metterti qualche pulce nell' orecchio?

Tu dici:

Originariamente inviato da janjanssen

Sembrava in forma, Damiano


E probabilmente questo è proprio uno dei noccioli del problema. Damiano era in forma da aprile. Basso e Simoni sono entrati in forma dalle parti della Maielletta o giù di lì, mentre Damiano lì ha cominciato a calare - per poi riprendersi more solito nel finale.
Non dimenticare che questo Giro è stato corso come un Tour, e inoltre è stato durissimo. E Damiano ha corso davanti tutta la prima parte, spendendo tesori di energia fisica e mentale...ed era la prima volta che correva una corsa del genere. In proposito Damiano ha detto che "gli mancava un' esperienza così forte". Diciamo che era partito per provare a rivincere un Giro e si è ritrovato a correre un Tour...e contro un Basso mai visto prima. E per la prima volta da capitano unico. E in un clima che non era il massimo.
In un' intervista sul BS del mese scorso Paolo Tiralongo raccontava di come Bartoli gli dicesse che la troppa tensione ti svuota.
Sono fattori da non sottovalutare.


Originariamente inviato da janjanssen
Non è finito a 4-5 minuti da Ivan. E' finito a quasi 20


Ivan, al suo primo Tour intero, alla stessa età di Damiano, arrivò a 19'18" da Armstrong. Vinse la maglia bianca, con 13'18" sul secondo, Vogodny, e la stessa cosa avrebbe fatto Damiano se la stessa classifica fosse esistita al Giro quest' anno, con 44'06" sul secondo, Sella.
E' normale prendere batoste alla prima esperienza in una corsa veramente dura, sia per limiti atletici, sia per inesperienza. E questo Giro era più duro di quel Tour. E Damiano ha lottato con gente che ha minimo 4 anni più di lui, molti anche 10.

Originariamente inviato da janjanssen

quest'anno Damiano a cronometro al gfiro è andato non male, malissimo. E' arrivato 71 esimo.


Si è trattato forse della peggiore crono della carriera di Damiano. E' evidente secondo me che si è trattato soprattutto di un crollo psicologico, oltre che di un calo di condizione.
Damiano ha fatto considerevoli progressi, nella crono della Vuelta Murcia pur essendo indietro di condizione quest' anno aveva guadagnato 1" a km rispetto all' anno scorso. E l' anno scorso perlomeno fino a quando si è ammalato Damiano ha corso delle buone crono: al Romandia ha addirittura ottenuto la quarta piazza battendo fior di specialisti, e al Giro aveva fatto meglio di Simoni. Propendo per il crollo psicologico, è una prestazione troppo al di sotto delle sue possibilità. Certo non deve essere piacevole partire sapendo di perdere con ogni probabilità il Giro, e di sicuro anche essere stato superato in tromba da Gutierrez e non essere riuscito a tenerlo non ha aiutato.
Spero solo che Damiano non sviluppi un "complesso" verso le crono...

Originariamente inviato da janjanssen
Ma propro mi dici felice che in un solo momento hai visto cunego all'altezza del 2004? Io no.
anzi. l'ho visto una volta, quando qui l'ho difeso, unico credo. Sulla maielletta ha provato.

In aprile Damiano sicuramente è stato all' altezza del 2004. In tutta la prima settimana, soprattutto nei primi giorni, nel prologo, a Namur lo è stato eccome. Sulla Maielletta, anche. Ha fatto la migliore VAM della sua carriera, diceva qualcuno. Certo, Basso volava. E di sicuro anche questo non ha giovato al morale di Damiano.

Originariamente inviato da janjanssen
scatto leggero e ripetuto, contro scatto pesante

Attenzione: l' efficacia di uno scatto dipende anche dalla velocità degli altri...

Originariamente inviato da janjanssen
Che uno come Cunego salti la primavera delle classiche mi pare un obbrobrio. L'ho sempre scritto.


E su questo non posso che essere assolutamente d' accordo con te.
Però la scelta di correre le classiche di primavera esclude automaticamente il Giro.

Originariamente inviato da janjanssen
Sai che impresione ho? poi mi smentirai.
che non sia una cilindrata elevatissima. Bisogna tenere conto di questo. Un buon 3000 , se si confronta sempre coi 5000, fonde prima o poi. come accadde al talentuosissimo, ma di cilindrata contenuta, Saronni.
Cunego potrebbe avere una cilindrata di minor respiro su corse troppo dure, di altri. tenetene conto se volete bene al panettiere.


Non sono affatto d' accordo, Jan. Cosa avresti detto di Basso (sì, lo so, sono monotematica nel paragone) a 24 anni? Che aveva una cilindrata inferiore, a rigor di logica...
E qui torniamo al thread sulle maturazioni tardive.
Io non penso affatto che Damiano non abbia un motore super, e lo dimostra proprio il Giro che ha appena concluso. E credo che non somigli nè a Bugno nè a Saronni, se non nei lampi di classe. Damiano è molto più portato per i Grandi Giri rispetto a loro, soprattutto rispetto a Saronni a mio parere. Il futuro è, o dovrebbe essere, lo spero tanto, suo.


Riguardo all' eventuale partecipazione di Damiano al Tour, la penso esattamente come Felice (come d' altronde mi capita praticamente sempre).

Ah, e il fatto che il Giro si stia trasformando in qualcosa di simile al Tour personalmente non lo trovo affatto sinonimo di "qualità", tutt' altro...ma penso che questa mia affermazione non vi stupisca affatto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2006 alle 02:20
Originariamente inviato da gabri59
Basso e Simoni sono entrati in forma dalle parti della Maielletta o giù di lì,


è vero, proprio il giorno prima Basso aveva vinto il Criterium International.

O no?
O forse mi sbaglio e quella corsa l'aveva vinta a fine marzo?

Ho capito, mi sa che quello che vinceva a marzo, e ad aprile era con i primi nelle classiche delle Ardenne, era un sosia: quello vero è entrato in forma sulla Maielletta.

 
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  postato il 06/06/2006 alle 03:59
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da gabri59
Basso e Simoni sono entrati in forma dalle parti della Maielletta o giù di lì,


è vero, proprio il giorno prima Basso aveva vinto il Criterium International.

O no?
O forse mi sbaglio e quella corsa l'aveva vinta a fine marzo?

Ho capito, mi sa che quello che vinceva a marzo, e ad aprile era con i primi nelle classiche delle Ardenne, era un sosia: quello vero è entrato in forma sulla Maielletta.

In effetti volevo capire bene anch'io quel passaggio:sappiamo tutti che Cunego ha vinto la Coppi e Bartali,il Giro d'Oro,il Giro del Trentino e il GP di Larciano ed e' giunto 3° alla Liegi e in questo modo molti dicevano che l'avvicinamento di Cunego al Giro ricalcava quello del 2004.Se andiamo a vedere Basso pero' credo che anche lui abbia raggiunto una buona forma prima del Giro poiche' e' riuscito a vincere il Criterium Internationale e la tappa a cronometro del Circuite de la Sarthe,senza dimenticare il 10° posto alla Liegi e addirittura il 7° posto nella classifica finale della Tirreno-Adriatico che a mio avviso,se vediamo la sua collocazione nel calendario,e' comunque indice di buona forma.Simoni invece e' quello dei 3 che si era visto un po' meno ed e' anche normale secondo me:prima del Giro se non ricordo male mi vengono in mente solo le discrete prove alla Liegi.dove tra l'altro partecipava per la prima volta,e al Giro del Trentino.Tralasciando Simoni qual e' allora il punto?Cunego ha raggiunto troppo in fretta il top della condizione mentre Basso,nonostante avesse gia' raggiunto buoni risultati prima del Giro,e'riuscito a giungere non completamente al top alla Corsa rosa?
Puo' darsi.

 

[Modificato il 06/06/2006 alle 04:08 by Abruzzese]


 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 06/06/2006 alle 09:22
Ragazzi ma questo Basso è un marziano che al tour massacrerà tutti!!!!!
Senza Basso Cunego se la giocava alla pari con Simoni (non avrebbe mollato di testa nella parte centrale del giro e gutierrez è già stato sospeso).
Se non va al tour Damiano non ha capito nulla!
Vada e capisca l'andazzo e poi si concentri sul 2007 e sulle crono che tanto al mondiale c'è Bettini e non si vince

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2006 alle 09:39
ma ancora non c'è nesuna comunicazione ufficiale da parte della lam pre per il Tour????

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2006 alle 10:22
Penso che la Lampre abbia sbagliato a far correre Cunego in corse minori in primavera.
Avrebbe dovuto partecipare a corse più impegnative per confrontarsi con i più forti, perchè arrivare al giro col morale alto perchè aveva vinto tre corsette e scoprire che gli altri andavano più forte non deve essere stato un bel cynar.

Il 15 marzo ho conosciuto Basso alla presentazione della tappa di Saltara, e mi ha esposto punto per punto il suo programma pre-giro e la sua tattica durante il giro.
Non ci crederete ma è andato tutto come aveva previsto lui.

 

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  postato il 06/06/2006 alle 10:41
E MO CARA MICKIMI FAI SORGERE UN DUBBIO... io al giro ho provato ad avvicinarmi a Basso ma era stra protetto dentro l'ammiraglia della CSC ed era praticamente inavvicinabile...tu invece mi dici che tuo marito sembra identico a basso, mi dici che l'hai "conosciuto" e ti ha descritto una delle su famose tabelle di allenamento e la cosa che + mi insospettisce è che ti chiami MIchela....ma non è che magari ci hai truffati col nick in cui hai messo "70" (presumibilmente di solito è l'anno di nascita" e col nome...e invece di chiamarti michela ti chiami Micaela e sei sua moglie????

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2006 alle 10:44
Originariamente inviato da robby

E MO CARA MICKIMI FAI SORGERE UN DUBBIO... io al giro ho provato ad avvicinarmi a Basso ma era stra protetto dentro l'ammiraglia della CSC ed era praticamente inavvicinabile...tu invece mi dici che tuo marito sembra identico a basso, mi dici che l'hai "conosciuto" e ti ha descritto una delle su famose tabelle di allenamento e la cosa che + mi insospettisce è che ti chiami MIchela....ma non è che magari ci hai truffati col nick in cui hai messo "70" (presumibilmente di solito è l'anno di nascita" e col nome...e invece di chiamarti michela ti chiami Micaela e sei sua moglie????


Non mi dispiacerebbe!!!

Purtroppo sono un po' più grande, ma ho la fortuna di avere un padre Presidente della Federazione Provinciale

 

[Modificato il 08/06/2006 alle 01:30 by Monsieur 40%]

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  postato il 06/06/2006 alle 10:54
...allora c'è conflitto di interessi!!!!!!

 

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