desmoblu
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postato il 16/07/2009 alle 22:09 |
No, ma andare a correggere Cassani che lo aveva pronunciato giusto è davvero italiota. Non mi ricordo nemmno più di chi parlassero, ma il dialogo è stato questo
-"XYZ, di lontane origini italiane.."
-"Allora YZX!"
-"va bene, YZX.."
Cioè, gli stranieri italianizzati dobbiamo sempre spacciarli come fenomeni tutti nostrani, poi se altrove c'è qualcuno che ha un cognome italiano allora è tutto merito nostro.
È lo stesso discorso delle atlete importate da Cuba o della Idem, che tutti considerano italiane, salvo poi scandalizzarsi quando un francese di colore vince una gara ("Eh! Per forza! Non ce n'è uno francese".. anche se le famiglie erano originarie delle colonie e gli atleti sono nati in Francia). |
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Legend Killer
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postato il 16/07/2009 alle 23:32 |
Originariamente inviato da desmoblu
Queto nazionalismo meschino è una delle cose insopportabili del ns paese. |
ma non è niente in confronto al nazionalismo dei francesi! |
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desmoblu
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postato il 17/07/2009 alle 07:56 |
Originariamente inviato da Legend Killer
Originariamente inviato da desmoblu
Queto nazionalismo meschino è una delle cose insopportabili del ns paese. |
ma non è niente in confronto al nazionalismo dei francesi! |
I francesi sono nazionalisti in molte cose e spocchiosi in altre, ma sono molto più sportivi degli italiani. Dello sport hanno un concetto tutto particolare, quasi romantico, ad esempio amano molto di più chi perde che non chi vince. In quanto a 'francesi vs italiani', anche i mezzi commentatori inviati al Tour da tf tifano per i francesi ma prima del traguardo, poi ammettono e accettano tutto. E questo in un Paese che vede pochi corridori vincenti negli ultimi 10 anni, e quindi avrebbe ottimi motivi (o scusanti) per buttarsi in un tifo becero, da stadio.
È difficile sentire dei commenti come quelli di Bulbarelli e Pastonesi (soprattutto l'ultimo), che 'tifano' direttamente per l'italiano anche se ha tirato di meno in fuga.. e anche dopo il traguardo parlano di 'beffa'.
E parliamo di piccole sfumature, lo so bene, però..
La Francia è un paese strano, come i suoi abitanti. Più che nazionalisti sono patriottici, anche in modo ottuso ma convinto. Hanno un concetto della 'francesità' tutto particolare, assoluto: dalla difesa della lingua alla musica (terribile l'hip-hop francese, mentre hanno avuto fior di cantautori), passando per la cucina. Hanno la puzza sotto il naso e molte altre cose negative. Ma- a loro discolpa- sono profondamente sportivi (nel senso più emozionale del termine) e ospitali (l'accoglienza che ti riservano i francesi, se quando arrivi in casa loro non corrispondi allo stereotipo dell'italiano che nemmeno si sforza di parlare in francese o al massimo lo scherza in modo maccheronico, è enorme). Sono leali e onesti.
L'italiano invece è nazionalista, e patriottico nel senso peggiore del termine. 9 volte su 10 del suo paese non gliene frega niente, ma appena si sente sfidato da un francese o uno spagnolo ecco il revanchismo, le bandiere appese e sventolate, le bare colorate di biano, rosso, e blu. E alla spocchia di un francese l'italiano- in perenne complesso d'inferiorità- contrappone una totale negazione dell'altro.
Per tornare al ciclismo: in Francia impazziscono per la vicenda Ocaña-Merckx, col loro amore per lo sconfitto e l'accoglienza che avevano riservato a questo spagnolo fin dai primi anni della sua giovinezza. Soprattutto, insistono ogni volta sul fatto che Merckx, a fine carriera, restò molto amico dello sfortunato corridore perchè lo rispettava. È una storia che quasi commuove i francesi.
Un italiano queste cose nemmeno le capirebbe, in genere. Si è amici solo degli amici, raramente si apprezza il talento altrui. Non per niente da noi il mito non è Merckx ma Gimondi, che dal belga se le è prese innumerevoli volte ma che gli ha soffiato un mondiale. E allora canzoni, interviste, mitizzazioni.
In Francia hanno tuttora il mito di Merckx, di Coppi, di Bartali, di Pantani: li apprezzano e ne parlano, continuamente. Nonosstante abbiano avuto i loro campioni, che comunque lodano continuamente. Ma hanno una sorta di rispetto e gratitudine verso chi li ha 'onorati' venendo a vincere e soffrire nella loro terra.
Da noi se cade uno straniero si fa la ola.
Comunque: è un discorso sbrigativo, e generico. Soprattutto quello che frega- che tu sia italiano o che tu sia francese- è la poca conoscenza dell'altro- Bisogna conoscere, capire, capire..
[Modificato il 17/07/2009 alle 07:58 by desmoblu]
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lemond
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postato il 17/07/2009 alle 08:27 |
Originariamente inviato da desmoblu
Originariamente inviato da Legend Killer
Originariamente inviato da desmoblu
Queto nazionalismo meschino è una delle cose insopportabili del ns paese. |
ma non è niente in confronto al nazionalismo dei francesi! |
I francesi sono nazionalisti in molte cose e spocchiosi in altre, ma sono molto più sportivi degli italiani. Dello sport hanno un concetto tutto particolare, quasi romantico, ad esempio amano molto di più chi perde che non chi vince. In quanto a 'francesi vs italiani', anche i mezzi commentatori inviati al Tour da tf tifano per i francesi ma prima del traguardo, poi ammettono e accettano tutto. E questo in un Paese che vede pochi corridori vincenti negli ultimi 10 anni, e quindi avrebbe ottimi motivi (o scusanti) per buttarsi in un tifo becero, da stadio.
È difficile sentire dei commenti come quelli di Bulbarelli e Pastonesi (soprattutto l'ultimo), che 'tifano' direttamente per l'italiano anche se ha tirato di meno in fuga.. e anche dopo il traguardo parlano di 'beffa'.
E parliamo di piccole sfumature, lo so bene, però..
La Francia è un paese strano, come i suoi abitanti. Più che nazionalisti sono patriottici, anche in modo ottuso ma convinto. Hanno un concetto della 'francesità' tutto particolare, assoluto: dalla difesa della lingua alla musica (terribile l'hip-hop francese, mentre hanno avuto fior di cantautori), passando per la cucina. Hanno la puzza sotto il naso e molte altre cose negative. Ma- a loro discolpa- sono profondamente sportivi (nel senso più emozionale del termine) e ospitali (l'accoglienza che ti riservano i francesi, se quando arrivi in casa loro non corrispondi allo stereotipo dell'italiano che nemmeno si sforza di parlare in francese o al massimo lo scherza in modo maccheronico, è enorme). Sono leali e onesti.
L'italiano invece è nazionalista, e patriottico nel senso peggiore del termine. 9 volte su 10 del suo paese non gliene frega niente, ma appena si sente sfidato da un francese o uno spagnolo ecco il revanchismo, le bandiere appese e sventolate, le bare colorate di biano, rosso, e blu. E alla spocchia di un francese l'italiano- in perenne complesso d'inferiorità- contrappone una totale negazione dell'altro.
Per tornare al ciclismo: in Francia impazziscono per la vicenda Ocaña-Merckx, col loro amore per lo sconfitto e l'accoglienza che avevano riservato a questo spagnolo fin dai primi anni della sua giovinezza. Soprattutto, insistono ogni volta sul fatto che Merckx, a fine carriera, restò molto amico dello sfortunato corridore perchè lo rispettava. È una storia che quasi commuove i francesi.
Un italiano queste cose nemmeno le capirebbe, in genere. Si è amici solo degli amici, raramente si apprezza il talento altrui. Non per niente da noi il mito non è Merckx ma Gimondi, che dal belga se le è prese innumerevoli volte ma che gli ha soffiato un mondiale. E allora canzoni, interviste, mitizzazioni.
In Francia hanno tuttora il mito di Merckx, di Coppi, di Bartali, di Pantani: li apprezzano e ne parlano, continuamente. Nonosstante abbiano avuto i loro campioni, che comunque lodano continuamente. Ma hanno una sorta di rispetto e gratitudine verso chi li ha 'onorati' venendo a vincere e soffrire nella loro terra.
Da noi se cade uno straniero si fa la ola.
Comunque: è un discorso sbrigativo, e generico. Soprattutto quello che frega- che tu sia italiano o che tu sia francese- è la poca conoscenza dell'altro- Bisogna conoscere, capire, capire..
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Dopo aver letto questo messaggio, se fossi Ivan Ilich scriverei "L'elogio della desmobluezza" .
P.S.
Su una cosa soltanto non sono d'accordo, ma per quanto riguarda il tuo assunto è marginale. Ciao. ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".
(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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lemond
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postato il 17/07/2009 alle 08:32 |
Originariamente inviato da Tetzuo
intanto auro e mura cercano di far passare il povero lance come martire di questo sistema antidoping...ma che è sto schifo??? |
Secondo me *tutti i ciclisti* sono "martiri" (la metto fra virgolette perché è una delle parole meno *testimonianti* che possano esistere nella lingua italiana ) dell'antidoping. Confronta Ulrich vs Nadal ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".
(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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sceriffo
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postato il 17/07/2009 alle 08:40 |
Originariamente inviato da desmoblu
No, ma andare a correggere Cassani che lo aveva pronunciato giusto è davvero italiota. Non mi ricordo nemmno più di chi parlassero, ma il dialogo è stato questo
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ti riferisce a SILVANO CALZATI, forse? |
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Admin
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postato il 17/07/2009 alle 10:54 |
Originariamente inviato da Bitossi
Be' dai, Desmo, Vanvitelli è un nome "storico", come Martin Lutero o Cartesio...
Poi, perché alcuni nomi siano stati italianizzati ed altri no, come ad esempio Shakespeare o Rousseau, è una bella domanda...
In effetti a me pare che siamo tra i più "esterofili" e rispettosi della pronuncia originale: qualche anno fa giocava nella nazionale italiana di calcio Wilson, e mica lo chiamavamo Vilson...
Di Vierchowod probabilmente nessuno (nemmeno lui...) conosceva l'esatta pronuncia; però ci sono altri esempi... un mio amico di infanzia di chiamava Delacroix, e lo chiamavamo Delacruà, non Delacroics...
In effetti mi pare un criterio che varia da nazione a nazione: in Cile il dittatore era chiamato (esattamente) Pinoscé, in Argentina invece ho sentito dire Pinocèt, e Reutemann è chiamato così come lo si scrive; una mia fiamma si chiamava Ghiglione di cognome e la gente la chiamava Hig-lione... e via dicendo.
Quindi direi che in questo incrocio di nazionalismi (i francesi non usano mai la pronuncia originale), il Bulba è assolto... |
Beh su, proporre e usare la pronuncia "Silvano Calzati" è veramente una scemenza. Io non lo assolverei mica, nello specifico.
Ps: Desmo, bellissimo intervento. ____________________
Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia
(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping) |
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Bitossi
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postato il 17/07/2009 alle 13:27 |
Originariamente inviato da Admin
Beh su, proporre e usare la pronuncia "Silvano Calzati" è veramente una scemenza. Io non lo assolverei mica, nello specifico.
Ps: Desmo, bellissimo intervento. |
Mah, non avevo seguito in diretta la cosa, quindi se mi dite che lo ha chiamato "Silvano", posso essere d'accordo con voi, anche perché Calzati all'anagrafe si chiama Sylvain...
Riguardo alla Francia, mi sono sempre trovato benissimo (in particolare in Bretagna); i ciclisti sono stra-rispettati, le strade sono belle (alla faccia di quanti sostengono il contrario), e comunque non sono il "festival della buca" come da noi. Non trovo neppure grandissime differenze tra i comportamenti "medi" della gente. Al massimo, un po' più di serietà da parte loro, mentre forse noi (sempre in media) siamo un pochino più "divertenti"...
Comunque, se c'è un sentimento che non mi ha mai sfiorato, quello è il nazionalismo.
Il mio era un discorso più sul piano linguistico; facevo notare insomma che ci sono nazioni in cui si tende (mediamente, ancora una volta) a pronunciare nomi e appellativi con la loro orginale pronuncia, se la si conosce, ed altri dove invece tende a prevalere il "peso" della lingua madre. E questo è un fenomeno estremamente interessante dal punto di vista linguistico, perché si incrociano in esso conoscenza o ignoranza delle lingue e delle loro regole, e si possono cogliere persino dei tratti psicologici, come ad esempio l'inconscio "rispetto" o meno dell'altrui origine, il grado di sudditanza linguistica e culturale, ecc.
Faccio un esempio faceto, che in termini linguistici si può definire "ipercorrettismo": vi siete mai chiesti perché una delle squadre di calcio di Milano è chiamata "Mìlan"? Quasi sicuramente perché i fondatori credevano che quella fosse la pronuncia in inglese (unita a "Football Club"), mentre invece in realtà in inglese la pronuncia è "Milàen", guarda caso quasi la stessa che si otterrebbe usando il dialetto milanese... ____________________ "...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells) |
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lemond
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postato il 17/07/2009 alle 14:15 |
Originariamente inviato da Bitossi
Originariamente inviato da Admin
Beh su, proporre e usare la pronuncia "Silvano Calzati" è veramente una scemenza. Io non lo assolverei mica, nello specifico.
Ps: Desmo, bellissimo intervento. |
Mah, non avevo seguito in diretta la cosa, quindi se mi dite che lo ha chiamato "Silvano", posso essere d'accordo con voi, anche perché Calzati all'anagrafe si chiama Sylvain...
Riguardo alla Francia, mi sono sempre trovato benissimo (in particolare in Bretagna); i ciclisti sono stra-rispettati, le strade sono belle (alla faccia di quanti sostengono il contrario), e comunque non sono il "festival della buca" come da noi. Non trovo neppure grandissime differenze tra i comportamenti "medi" della gente. Al massimo, un po' più di serietà da parte loro, mentre forse noi (sempre in media) siamo un pochino più "divertenti"...
Comunque, se c'è un sentimento che non mi ha mai sfiorato, quello è il nazionalismo.
Il mio era un discorso più sul piano linguistico; facevo notare insomma che ci sono nazioni in cui si tende (mediamente, ancora una volta) a pronunciare nomi e appellativi con la loro orginale pronuncia, se la si conosce, ed altri dove invece tende a prevalere il "peso" della lingua madre. E questo è un fenomeno estremamente interessante dal punto di vista linguistico, perché si incrociano in esso conoscenza o ignoranza delle lingue e delle loro regole, e si possono cogliere persino dei tratti psicologici, come ad esempio l'inconscio "rispetto" o meno dell'altrui origine, il grado di sudditanza linguistica e culturale, ecc.
Faccio un esempio faceto, che in termini linguistici si può definire "ipercorrettismo": vi siete mai chiesti perché una delle squadre di calcio di Milano è chiamata "Mìlan"? Quasi sicuramente perché i fondatori credevano che quella fosse la pronuncia in inglese (unita a "Football Club"), mentre invece in realtà in inglese la pronuncia è "Milàen", guarda caso quasi la stessa che si otterrebbe usando il dialetto milanese... |
Grande Franco , pardon Lorenzo ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".
(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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sceriffo
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postato il 17/07/2009 alle 15:08 |
ha aperto la telecronaca più o meno così
oggi è venerdì 17 e x gli scaramantici .... e bla bla bla
mi son toccato anch'io |
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roberto79
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postato il 17/07/2009 alle 15:11 |
a me è piaciuto molto quando ieri con Mura parlava di Vini buona Cucina e bei posti in Francia... |
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Subsonico
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postato il 17/07/2009 alle 16:16 |
"Ho la sensazione che Contador le prenderà da Armstrong ad Annecy"..ipse dixit ____________________ ...E' il giudizio che c'indebolisce. |
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Tetzuo
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postato il 17/07/2009 alle 16:22 |
Originariamente inviato da roberto79
a me è piaciuto molto quando ieri con Mura parlava di Vini buona Cucina e bei posti in Francia... |
anche a me piace qnd parla di ste cose, dovrebbe fare solo questo ____________________ Io Odio Marino Bartoletti e Abajia
Vincitore al Fantaciclismo del Tour de Suisse 2009
2°, 3° e 4° in tre tappe al Fantagiro d'Italia '09
Una vittoria di tappa e un 4° posto al Fanta Tour 2009 |
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Abajia
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postato il 17/07/2009 alle 16:25 |
Originariamente inviato da Subsonico
"Ho la sensazione che Contador le prenderà da Armstrong ad Annecy"..ipse dixit |
____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
Piazzamenti sul podio:
Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori |
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Abajia
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postato il 17/07/2009 alle 16:34 |
Enrico Haussler!?!!?! ____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
Piazzamenti sul podio:
Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori |
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roberto79
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postato il 17/07/2009 alle 16:36 |
tra poco sentirai Franco e Andrea Schleck!
ma chissenefrega infondo!!!
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Bitossi
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postato il 17/07/2009 alle 16:38 |
Appena detta: "L'unico uomo di classifica che ci ha provato è stato Gerdemann, ma a momenti poi rimaneva staccato lui"...
Ma si sono accorti che c'è Feillu, fra l'altro appena 6" dietro Gerdemann in classifica, che ha quasi tre minuti sul gruppo? ____________________ "...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells) |
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Tour de Berghem
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postato il 17/07/2009 alle 16:41 |
Originariamente inviato da Bitossi
Appena detta: "L'unico uomo di classifica che ci ha provato è stato Gerdemann, ma a momenti poi rimaneva staccato lui"...
Ma si sono accorti che c'è Feillu, fra l'altro appena 6" dietro Gerdemann in classifica, che ha quasi tre minuti sul gruppo? |
si infatti entrerà nei primi 10 e non si sono accorti ____________________ Paolo Ghilardi
La Democrazia è Democrazia quando si vince e quando si perde. Sono un cittadino Italiano chiunque governi il mio paese.
Fantagiro d'Italia 2010: 9° |
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Abajia
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postato il 17/07/2009 alle 16:46 |
Originariamente inviato da roberto79
ma chissenefrega infondo!!! |
Personalmente, trovo un sacco fastidiose - e, in alcuni casi, pure decisamente fuori luogo - tutte le 'nazionalizzazioni' dei nomi, che a volte sono vere e proprie storpiature.
Bah, a me 'sta cosa dà fastidio. ____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
Piazzamenti sul podio:
Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori |
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babeuf
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postato il 17/07/2009 alle 16:46 |
Originariamente inviato da Subsonico
"Ho la sensazione che Contador le prenderà da Armstrong ad Annecy"..ipse dixit |
cosa che poi potrebbe anche accadere, ma non vedo perché un telecronista debba in continuazione sparare sentenze anticipate su ciò che accadrà in futuro, sbagliando il 90% delle volte.
e del resto se avesse un po' di competenza di ciclismo, attualmente dekker, popovych e nibali avrebbero già tanti GT nel palmares... ____________________
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Abajia
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postato il 17/07/2009 alle 16:46 |
Originariamente inviato da roberto79
ma chissenefrega infondo!!! |
Personalmente, trovo un sacco fastidiose - e, in alcuni casi, pure decisamente fuori luogo - tutte le 'nazionalizzazioni' dei nomi, che a volte sono vere e proprie storpiature.
____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
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Piazzamenti sul podio:
Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori |
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Fabioilpazzo
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postato il 17/07/2009 alle 16:48 |
Originariamente inviato da Abajia
Enrico Haussler!?!!?! |
L'ha rifatto: "calma Enrico, mancano pochi chilometri". |
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babeuf
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postato il 17/07/2009 alle 16:49 |
Originariamente inviato da Abajia
Originariamente inviato da roberto79
ma chissenefrega infondo!!! |
Personalmente, trovo un sacco fastidiose - e, in alcuni casi, pure decisamente fuori luogo - tutte le 'nazionalizzazioni' dei nomi, che a volte sono vere e proprie storpiature.
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concordo. come se in francia dicessero alexandre ballan, franc pellizotti, philippe pozzato... ma che scherziamo? ognuno ha il nome che gli danno i suoi genitori, e quello resta in tutto il mondo ____________________
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Admin
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postato il 17/07/2009 alle 17:11 |
No no, ma è utile e bello parlare 10' di doping mentre la tappa finisce.
Puah. ____________________
Amarti m'affatica, mi svuota dentro
qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica, mi dà malinconia
che vuoi farci, è la vita... è la vita, la mia
(Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping) |
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Il Mago Gigi
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postato il 17/07/2009 alle 20:36 |
" Queste cicogne sono VERE, cari telespettatori.."
Giusta precisazione: temevo che l'Aso ne mettesse qualcuna finta di polistirolo qua e là sui tetti delle case giusto per fare da coreografia al Tour!
Bella la divagazione del Bulba: già che parlava di cicogne, non poteva restare in tema e fare un cenno su come nascono i bambini??? |
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Legend Killer
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postato il 17/07/2009 alle 20:52 |
Originariamente inviato da desmoblu
Originariamente inviato da Legend Killer
Originariamente inviato da desmoblu
Queto nazionalismo meschino è una delle cose insopportabili del ns paese. |
ma non è niente in confronto al nazionalismo dei francesi! |
I francesi sono nazionalisti in molte cose e spocchiosi in altre, ma sono molto più sportivi degli italiani. Dello sport hanno un concetto tutto particolare, quasi romantico, ad esempio amano molto di più chi perde che non chi vince. In quanto a 'francesi vs italiani', anche i mezzi commentatori inviati al Tour da tf tifano per i francesi ma prima del traguardo, poi ammettono e accettano tutto. E questo in un Paese che vede pochi corridori vincenti negli ultimi 10 anni, e quindi avrebbe ottimi motivi (o scusanti) per buttarsi in un tifo becero, da stadio.
È difficile sentire dei commenti come quelli di Bulbarelli e Pastonesi (soprattutto l'ultimo), che 'tifano' direttamente per l'italiano anche se ha tirato di meno in fuga.. e anche dopo il traguardo parlano di 'beffa'.
E parliamo di piccole sfumature, lo so bene, però..
La Francia è un paese strano, come i suoi abitanti. Più che nazionalisti sono patriottici, anche in modo ottuso ma convinto. Hanno un concetto della 'francesità' tutto particolare, assoluto: dalla difesa della lingua alla musica (terribile l'hip-hop francese, mentre hanno avuto fior di cantautori), passando per la cucina. Hanno la puzza sotto il naso e molte altre cose negative. Ma- a loro discolpa- sono profondamente sportivi (nel senso più emozionale del termine) e ospitali (l'accoglienza che ti riservano i francesi, se quando arrivi in casa loro non corrispondi allo stereotipo dell'italiano che nemmeno si sforza di parlare in francese o al massimo lo scherza in modo maccheronico, è enorme). Sono leali e onesti.
L'italiano invece è nazionalista, e patriottico nel senso peggiore del termine. 9 volte su 10 del suo paese non gliene frega niente, ma appena si sente sfidato da un francese o uno spagnolo ecco il revanchismo, le bandiere appese e sventolate, le bare colorate di biano, rosso, e blu. E alla spocchia di un francese l'italiano- in perenne complesso d'inferiorità- contrappone una totale negazione dell'altro.
Per tornare al ciclismo: in Francia impazziscono per la vicenda Ocaña-Merckx, col loro amore per lo sconfitto e l'accoglienza che avevano riservato a questo spagnolo fin dai primi anni della sua giovinezza. Soprattutto, insistono ogni volta sul fatto che Merckx, a fine carriera, restò molto amico dello sfortunato corridore perchè lo rispettava. È una storia che quasi commuove i francesi.
Un italiano queste cose nemmeno le capirebbe, in genere. Si è amici solo degli amici, raramente si apprezza il talento altrui. Non per niente da noi il mito non è Merckx ma Gimondi, che dal belga se le è prese innumerevoli volte ma che gli ha soffiato un mondiale. E allora canzoni, interviste, mitizzazioni.
In Francia hanno tuttora il mito di Merckx, di Coppi, di Bartali, di Pantani: li apprezzano e ne parlano, continuamente. Nonosstante abbiano avuto i loro campioni, che comunque lodano continuamente. Ma hanno una sorta di rispetto e gratitudine verso chi li ha 'onorati' venendo a vincere e soffrire nella loro terra.
Da noi se cade uno straniero si fa la ola.
Comunque: è un discorso sbrigativo, e generico. Soprattutto quello che frega- che tu sia italiano o che tu sia francese- è la poca conoscenza dell'altro- Bisogna conoscere, capire, capire..
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mah, direi proprio di no. Vedi negli ultimi giorni, hanno ripetuto più volte che le vittorie di Fedrigo e di Sorensen sono state ampiamente meritate nonostante ci fossero in fuga corridori italiani. E molto raramente sento parlare di beffa.
Diciamo che il ritratto che hai tracciato è quello dell'italiano medio, al quale penso (e spero) che gli appassionati di ciclismo non appartengano.
In ogni caso sull'ospitalità dei Francesi avrei qualcosa da ridire, ho sempre avuto brutte esperienze in questo campo..
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Greg Lemond
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postato il 17/07/2009 alle 20:58 |
Non posso credere a quello che ho sentito: "Enrico" Haussler, è impossibile, sono sicuro che Auro o qualcuno per lui ha letto questo thread e lui oggi ha fatto l'italianizzazione per deriderci, non posso pensare che faccia cose del genere, ho riso troppo quando l'ha detto! ____________________
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Bitossi
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postato il 17/07/2009 alle 21:01 |
Originariamente inviato da Tetzuo
Originariamente inviato da roberto79
a me è piaciuto molto quando ieri con Mura parlava di Vini buona Cucina e bei posti in Francia... |
anche a me piace qnd parla di ste cose, dovrebbe fare solo questo |
Eh, però oggi ne ha detta una abbastanza sbagliata sui vini: "L'Alsazia, patria di vini famosi come il Riesling e il Gewürztraminer"...
In effetti il Riesling è un vitigno di origine tedesca, mentre il Gewürztraminer è un vino autoctono dell'Alto Adige (significa "aromatico di Termeno").
E così oggi non è stato nemmeno un po' nazionalista (a parte l' "Enrico" Haussler...) ____________________ "...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells) |
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desmoblu
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postato il 17/07/2009 alle 21:19 |
Quando ha sbagliato sui due vini, che di solito sono il suo pezzo forte, ho pensato che fosse distratto nel suo gabbiotto, magari voleva afumare e non trovava l'accendino.. e così si tastava nervoso mentre continuava a parlare sotto gli occhi di un Cassani preoccupato.
O almeno così mi piace immaginare. |
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Greg Lemond
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postato il 17/07/2009 alle 21:37 |
E le voci femminili in sottofondo per tutta la trasmissione? Ad un certo punto urlavano anche Italia Italia, ma non ho capito se entravano attraverso il microfono della De Stefano che oggi rompeva in modo stratosferico o se erano nello sgabbiotto di Auro per ripararsi dall'acqua ____________________
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desmoblu
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postato il 17/07/2009 alle 21:53 |
Non so come siano fatti i gabbiotti che hanno a disposizione, ma in quelli del Giro avevo visto che spesso li tengono aperti (per il fumo? il caldo? boh!), quindi è facile che fosse dal pubblico all'arrivo. |
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rizz23
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postato il 17/07/2009 alle 23:48 |
Originariamente inviato da Il Mago Gigi
Bella la divagazione del Bulba: già che parlava di cicogne, non poteva restare in tema e fare un cenno su come nascono i bambini??? |
Ma sì, anche direttamente un bel pornazzo al posto delle oscenità ciclistiche... ci stava tutto!
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peek
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postato il 18/07/2009 alle 00:00 |
Originariamente inviato da Bitossi
Eh, però oggi ne ha detta una abbastanza sbagliata sui vini: "L'Alsazia, patria di vini famosi come il Riesling e il Gewürztraminer"...
In effetti il Riesling è un vitigno di origine tedesca, mentre il Gewürztraminer è un vino autoctono dell'Alto Adige (significa "aromatico di Termeno").
E così oggi non è stato nemmeno un po' nazionalista (a parte l' "Enrico" Haussler...) |
Beh no, lo potete prendere facilmente in castagna sui corridori, ma non sui vini. Sarà ben vero che il Gewürztraminer è un vino originario di Trameno, ma in Alsazia se ne producono qualità di livello eccellente da lunga tradizione. |
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Bitossi
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postato il 18/07/2009 alle 01:30 |
Originariamente inviato da peek
Beh no, lo potete prendere facilmente in castagna sui corridori, ma non sui vini. Sarà ben vero che il Gewürztraminer è un vino originario di Trameno, ma in Alsazia se ne producono qualità di livello eccellente da lunga tradizione. |
Ecchè, non lo sappiamo? Il problema è il termine "patria"...
Se un non-intenditore di vini ha ascoltato la trasmissione, può avere avuto l'impressione che quei vini siano originari dell'Alsazia, mentre sono lontani dall'esserlo, soprattutto il Traminer.
Sarebbe un po' come dire che il Friuli è la "patria" dello Chardonnay (anche se ce ne sono qualità di livello eccellente, e da lunga tradizione...) ____________________ "...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells) |
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lemond
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postato il 18/07/2009 alle 07:11 |
Originariamente inviato da Greg Lemond
Non posso credere a quello che ho sentito: "Enrico" Haussler, è impossibile, sono sicuro che Auro o qualcuno per lui ha letto questo thread e lui oggi ha fatto l'italianizzazione per deriderci, non posso pensare che faccia cose del genere, ho riso troppo quando l'ha detto! |
Non è molto facile pronunciare bene il nome del grandissimo australo/tedesco e quindi non mi "straccerei le vesti" se uno, per prudenza dice Enrico. Anche J.R. Godard che conosce il tedesco, si è sbagliato di grosso nella dizione ed io vorrei proprio sentire Sgarbozza ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".
(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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Greg Lemond
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postato il 18/07/2009 alle 09:59 |
Originariamente inviato da lemond
Originariamente inviato da Greg Lemond
Non posso credere a quello che ho sentito: "Enrico" Haussler, è impossibile, sono sicuro che Auro o qualcuno per lui ha letto questo thread e lui oggi ha fatto l'italianizzazione per deriderci, non posso pensare che faccia cose del genere, ho riso troppo quando l'ha detto! |
Non è molto facile pronunciare bene il nome del grandissimo australo/tedesco e quindi non mi "straccerei le vesti" se uno, per prudenza dice Enrico. Anche J.R. Godard che conosce il tedesco, si è sbagliato di grosso nella dizione ed io vorrei proprio sentire Sgarbozza |
L'ha chiamato "Einric" per tutta la trasmissione, ma in due o tre occasioni ha azzardato Enrico, per cui la cosa è ridicola, resto dell'idea che l'ha fatto apposta, non era incapacità di pronunciare il nome. ____________________
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lemond
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postato il 18/07/2009 alle 12:18 |
Originariamente inviato da Greg Lemond
Originariamente inviato da lemond
Originariamente inviato da Greg Lemond
Non posso credere a quello che ho sentito: "Enrico" Haussler, è impossibile, sono sicuro che Auro o qualcuno per lui ha letto questo thread e lui oggi ha fatto l'italianizzazione per deriderci, non posso pensare che faccia cose del genere, ho riso troppo quando l'ha detto! |
Non è molto facile pronunciare bene il nome del grandissimo australo/tedesco e quindi non mi "straccerei le vesti" se uno, per prudenza dice Enrico. Anche J.R. Godard che conosce il tedesco, si è sbagliato di grosso nella dizione ed io vorrei proprio sentire Sgarbozza |
L'ha chiamato "Einric" per tutta la trasmissione, ma in due o tre occasioni ha azzardato Enrico, per cui la cosa è ridicola, resto dell'idea che l'ha fatto apposta, non era incapacità di pronunciare il nome. |
Va bene, hai ragione ed io non c'ero, quindi il mio era solo un tentativo di vedere una giustificazione
P.S.
Però "einric", per quanto so io di tedesco, è una pronuncia sbagliata ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".
(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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Abajia
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postato il 18/07/2009 alle 13:37 |
Sì, infatti la pronuncia "Einric" è sbagliata, quella giusta è "Ainric" con la c 'grattata', ovvero un suono gutturale aspirato, tipico della lingua tedesca ("ch" si pronuncia quasi sempre in questo modo, in tedesco), il che mi fa pensare che mai e poi mai sentiremo Bulba pronunciare correttamente il nome di Haussler, né moltissimi altri. ____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
Piazzamenti sul podio:
Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori |
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Il Mago Gigi
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postato il 18/07/2009 alle 13:56 |
Originariamente inviato da rizz23
Originariamente inviato da Il Mago Gigi
Bella la divagazione del Bulba: già che parlava di cicogne, non poteva restare in tema e fare un cenno su come nascono i bambini??? |
Ma sì, anche direttamente un bel pornazzo al posto delle oscenità ciclistiche... ci stava tutto!
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Per carità! Chi ci tiene a vedere le zozzate che fanno insieme Bartoletti e Sgarbozza..?! C'è un limite a tutto.. |
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lemond
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postato il 18/07/2009 alle 14:00 |
Originariamente inviato da Abajia
Sì, infatti la pronuncia "Einric" è sbagliata, quella giusta è "Ainric" con la c 'grattata', ovvero un suono gutturale aspirato, tipico della lingua tedesca ("ch" si pronuncia quasi sempre in questo modo, in tedesco), il che mi fa pensare che mai e poi mai sentiremo Bulba pronunciare correttamente il nome di Haussler, né moltissimi altri. |
Era appunto codesto che intendevo io. Quindi resta confermato quanto penso su di te.
a) Come hanno fatto a non darti il massimo dei voti?
b) Quando non c'è di mezzo Cunego, non sbagli mai ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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Abajia
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postato il 18/07/2009 alle 14:38 |
Ahahahahah!!!
Carlo,
PS: Mi sono accorto di essermi dimenticato di scrivere una cosa riguardo la corretta pronuncia di Heinrich; pronunciando "Ainric", oltre alla C 'grattata', la A va leggermente aspirata. ____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
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Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
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Tour de France - classifica finale: 3°
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Asso di Fiori |
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lemond
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postato il 18/07/2009 alle 14:41 |
Originariamente inviato da Abajia
PS: Mi sono accorto di essermi dimenticato di scrivere una cosa riguardo la corretta pronuncia di Heinrich; pronunciando "Ainric", oltre alla C 'grattata', la A va leggermente aspirata. |
Ho capito, tu vuoi guardare dall'alto Lorenzo Bitossi ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
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e i barbieri il lunedì
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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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Abajia
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postato il 18/07/2009 alle 15:05 |
Originariamente inviato da lemond
Ho capito, tu vuoi guardare dall'alto Lorenzo Bitossi |
Mai porre dei limiti alle ambizioni proprie ma, realisticamente, Lorenzo è... un gigante! ____________________
« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)
Fantaciclismo Cicloweb 2010
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GP Miguel Indurain: 1°
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Rund um Köln: 1°
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Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
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Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°
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Asso di Fiori |
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Lupo
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postato il 18/07/2009 alle 15:27 |
Originariamente inviato da Bitossi
Faccio un esempio faceto, che in termini linguistici si può definire "ipercorrettismo": vi siete mai chiesti perché una delle squadre di calcio di Milano è chiamata "Mìlan"? Quasi sicuramente perché i fondatori credevano che quella fosse la pronuncia in inglese (unita a "Football Club"), mentre invece in realtà in inglese la pronuncia è "Milàen", guarda caso quasi la stessa che si otterrebbe usando il dialetto milanese... |
I fondatori del Milan erano inglesi, per questo lo chiamarono così
Stesso identico motivo per cui la squadra rossoblu di Genova non si chiama Genova ma Genoa (che è il nome inglese della città).
Ma noi italiani pronunciamo "Mìlan" anziché "Milén" per lo stesso motivo per cui diciamo "Genoa" e non "Ginoa": è più comodo ed intuitivo.
Comunque l'errata pronuncia dei nomi stranieri non è un'esclusiva di Bulbarelli né degl'italiani: l'anno scorso mi trovai a guardare alcune tappe del Tour su Eurosport in inglese, e Riccò lo chiamavano "Rìco" (con la tipica "r" arrotata).
Se poi vogliamo infierire su Bulbarelli... ipotizzando che il norvegese sia simile più al tedesco che all'inglese, credo che Hushovd si pronunci "Usovd" e non "Usciovd". |
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lemond
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postato il 18/07/2009 alle 15:33 |
Originariamente inviato da Lupo
Originariamente inviato da Bitossi
Faccio un esempio faceto, che in termini linguistici si può definire "ipercorrettismo": vi siete mai chiesti perché una delle squadre di calcio di Milano è chiamata "Mìlan"? Quasi sicuramente perché i fondatori credevano che quella fosse la pronuncia in inglese (unita a "Football Club"), mentre invece in realtà in inglese la pronuncia è "Milàen", guarda caso quasi la stessa che si otterrebbe usando il dialetto milanese... |
I fondatori del Milan erano inglesi, per questo lo chiamarono così
Stesso identico motivo per cui la squadra rossoblu di Genova non si chiama Genova ma Genoa (che è il nome inglese della città).
Ma noi italiani pronunciamo "Mìlan" anziché "Milén" per lo stesso motivo per cui diciamo "Genoa" e non "Ginoa": è più comodo ed intuitivo.
Comunque l'errata pronuncia dei nomi stranieri non è un'esclusiva di Bulbarelli né degl'italiani: l'anno scorso mi trovai a guardare alcune tappe del Tour su Eurosport in inglese, e Riccò lo chiamavano "Rìco" (con la tipica "r" arrotata).
Se poi vogliamo infierire su Bulbarelli... ipotizzando che il norvegese sia simile più al tedesco che all'inglese, credo che Hushovd si pronunci "Usovd" e non "Usciovd". |
Sono d'accordo su quanto sostieni, tranne sulla pronuncia del norvegese e non perché conosca la lingua. Ma quando era alla C.A. glielo chiesero i telecronisti di France2 e lui rispose "Tur Usciòvd" (salva un po' di sordità mia) ____________________ Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
...
e i barbieri il lunedì
"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".
(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)
Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista |
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