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Autore: Oggetto: Giro di Lombardia 2010 (16 ottobre)

Livello Alfredo Binda




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  postato il 16/10/2010 alle 18:51
rovinata anche la ultima grande vittoria del mio Avatar.

Penso che lo cambiero con quello di Ivan Bogdanov !!!!

 

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Il mio Avatar era superiore al mio livello !

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 16/10/2010 alle 18:52
Ho solo due minuti.
Quando vince il più forte è sempre un gran bel vedere. Ed è il modo migliore per spiegare le sconfitte, senza cadere nelle stupidaggini delle scuse tanto tipiche per taluni……(nei puntini il dispregiativo a scelta). Una legge, quasi. Oggi però, abbiamo assistito all’intervista (che mi fa mangiare la bile per averla vista e sentita), di un tale numero uno (che lo è solo per i sorrisi dispensatori di insipienza), il quale, per non smentire il suo essere di persona…….(solito dispregiativo a scelta nei puntini), è riuscito, unico, a spiegare, con le ragioni di uno che di ciclismo capisce meno del rarefatto, che il successo italiano mancante da due anni nelle classiche, sarebbe caduto in questo Lombardia, se a Scarponi non fosse uscita la catena e, per rafforzare la lode inversa che si merita quasi sempre, se Nibali non fosse finito sull’asfalto in discesa. Ennesimo “pollice verso” a lui, inutile pupazzo in mano all’ente inutile di 4 lettere!

Chapeau Pippo Gilbert!
(Quando parla in italiano mi viene un groppo in gola: sembra Fignon!)

In quanto alla Rai, spero che il dire che si chiude il grande ciclismo 2010 nelle proprie telecamere, contempli solo quello su strada. C’è la stagione di ciclocross e ci sono le gare sui velodromi, che non sono roba da poco! O meglio, lo sono per chi milita in serie B, nel campionato della cultura della bicicletta, ovvero la serie di tanti-troppi italiani….

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Moderatore




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  postato il 16/10/2010 alle 19:00
Ordine d'arrivo completo composto soltanto da 34 corridori!!!...
http://www.cicloweb.it/node/465356

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 16/10/2010 alle 19:05
Non avrei mai immaginato che vincesse Gilbert

 

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IVAN IL TERRIBILE




Tutto è possibile. Possono dirti che hai il 90 per cento di possibilità, o il 50 per cento, oppure l'1 per cento, ma ci devi credere. E devi lottare. Lance Armstrong

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/10/2010 alle 19:20
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Ordine d'arrivo completo composto soltanto da 34 corridori!!!...
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E che distacchi.

 

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nino58

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 16/10/2010 alle 23:00
Originariamente inviato da Morris

Ho solo due minuti.
Quando vince il più forte è sempre un gran bel vedere. Ed è il modo migliore per spiegare le sconfitte, senza cadere nelle stupidaggini delle scuse tanto tipiche per taluni……(nei puntini il dispregiativo a scelta). Una legge, quasi. Oggi però, abbiamo assistito all’intervista (che mi fa mangiare la bile per averla vista e sentita), di un tale numero uno (che lo è solo per i sorrisi dispensatori di insipienza), il quale, per non smentire il suo essere di persona…….(solito dispregiativo a scelta nei puntini), è riuscito, unico, a spiegare, con le ragioni di uno che di ciclismo capisce meno del rarefatto, che il successo italiano mancante da due anni nelle classiche, sarebbe caduto in questo Lombardia, se a Scarponi non fosse uscita la catena e, per rafforzare la lode inversa che si merita quasi sempre, se Nibali non fosse finito sull’asfalto in discesa. Ennesimo “pollice verso” a lui, inutile pupazzo in mano all’ente inutile di 4 lettere!

Chapeau Pippo Gilbert!
(Quando parla in italiano mi viene un groppo in gola: sembra Fignon!)

In quanto alla Rai, spero che il dire che si chiude il grande ciclismo 2010 nelle proprie telecamere, contempli solo quello su strada. C’è la stagione di ciclocross e ci sono le gare sui velodromi, che non sono roba da poco! O meglio, lo sono per chi milita in serie B, nel campionato della cultura della bicicletta, ovvero la serie di tanti-troppi italiani….


Non ho seguito l4 r4i, chi mi dice chi e' l'individuo misterioso di 4 lettere?

 

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I miei siti di riferimento:
http://www.cyclingnews.com
http://www.cicloweb.it
http://www.ciclismoafondo.es
http://www.videociclismo.altervista.org

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/10/2010 alle 23:25
Originariamente inviato da leo
Non ho seguito l4 r4i, chi mi dice chi e' l'individuo misterioso di 4 lettere?


ehhh pensoo il buon Di Rocco....bohhhhhh

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 16/10/2010 alle 23:43
Originariamente inviato da nino58

Originariamente inviato da Monsieur 40%

Ordine d'arrivo completo composto soltanto da 34 corridori!!!...
http://www.cicloweb.it/node/465356


E che distacchi.


Tra l'altro gente che ha scollinato sul Colmo di Sormano nei quindici con Gilbert e Nibali, che poi non sono nemmeno arrivati al traguardo (es. Finetto, Dyachenko e Sinkiewitz).
Il percorso tra il Colmo e il San Fermo, apparentemente facile, si è rilevato ancor più selettivo della salita.

Bravo Santambrogio che invece era in ritardo al Colmo e si è prodotto in una bella rimonta.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 17/10/2010 alle 00:03
Due parole per chi ha occupato, con onore, il gradino più basso del podio. Pablo Lastras Garcia, tutta la vita alla corte di Unzue. Nel periodo della maturità ha vinto splendide tappe al Tour ed alla Vuelta, da giovane una tappa al Giro. Ultimamente corre sempre la corsa rosa ed è stato uno degli artefici del secondo posto di Arroyo quest'anno. Non era nella fuga de L'Aquila ma ha tirato tanti chilometri per la causa spagnola. E' ormai un gregario esperto, classe 1976, il prossimo anno lo vedremo con i colori della Movistar.

 

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Medaglia di Legno Kobram 2010

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 00:24
oggi lastras è stato grandioso.
un buonissimo corridore.
mica si ha un palmares così per caso

ciao bob

mesty

 
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Moderatore




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  postato il 17/10/2010 alle 01:04
Ho rivisto prima la registrazione della gara, dato che nel pomeriggio ero via da casa. Beh che dire se non che Gilbert ha fatto quello che ha voluto. Nella sua gara s'è visto un pò tutto: il prendersi (da vincitore uscente)la responsabilità di far tirare la squadra per tanti chilometri per ricucire sui fuggitivi, l'attenzione nelle fasi delicate della discesa, la sagacia nel cogliere l'attimo e la bellezza dello scatto preferito ad un'attesa della volata che pure l'avrebbe visto vincitore al 99%. Non ultimo poi anche quel pizzico di fortuna che ci vuole in certe circostanze, anche se dubito fortemente che le cose per Nibali e Scarponi sarebbero cambiate.
Comunque gara da corridori veri, le unità giunte al traguardo in numero inferiore a quaranta lo dimostrano.

 

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Vivian Ghianni

"...L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa.L'importante è ciò che provi mentre corri." (Giorgio Faletti in "Notte prima degli esami")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 01:27
mi ha un po' ricordato la gar di bettini a zurigo, per il maltempo e la durezza del percorso, anche se li bettini arrivo da solo con 3 minuti sul secondo, sembrava pantani a les deux alpes.
forse e' piu simila al primo lombardia di bettini, dove scherzo' con gli avversari, ma il tempo era piu' clemente

 

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Anti-Zerbinegnan Club- Founder
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Aumento delle cubature. Dei cimiteri

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 17/10/2010 alle 12:04
Originariamente inviato da trifase

Eddy Merckx allait de son côté être de nouveau « persécuté » par les Italiens sur le Tour de Lombardie. En 1966, le Cannibale est tassé par Adorni dans le Vélodrome de Milan, ce qui permet la victoire de Felice Gimondi. Sept ans plus tard et quatre années après Savone, Merckx, premier sur la ligne, est déclassé pour un contrôle antidopage positif au Mucantil, médicament prescrit par son propre médecin.



Quella volata me la rammento bene, perché, pur non essendo tifoso di Merckx, fu per me una delle più "scandalose" mai viste. E sette anni più tardi, provate un po' a indovinare a chi fu attribuita la vittoria, con un Roger De Vlaeminck convinto (probabilmente con una "mancia") a non fare la volata per il secondo posto

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Greg Lemond
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  postato il 17/10/2010 alle 12:13
Originariamente inviato da Morris

Quando vince il più forte è sempre un gran bel vedere.


L'unico modo per perdere sarebbe stata o una caduta o un guasto meccanico serio. "Tertium non datur".

P.S.

Io, fossi stato Damiani, gli avrei detto di non aspettare Scarponi perché, come dicono i francesi ocoorre vincere "avec panache".

 

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(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Agosto 2010




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  postato il 17/10/2010 alle 12:19
Originariamente inviato da Morris

Ho solo due minuti.
Quando vince il più forte è sempre un gran bel vedere. Ed è il modo migliore per spiegare le sconfitte, senza cadere nelle stupidaggini delle scuse tanto tipiche per taluni……(nei puntini il dispregiativo a scelta). Una legge, quasi. Oggi però, abbiamo assistito all’intervista (che mi fa mangiare la bile per averla vista e sentita), di un tale numero uno (che lo è solo per i sorrisi dispensatori di insipienza), il quale, per non smentire il suo essere di persona…….(solito dispregiativo a scelta nei puntini), è riuscito, unico, a spiegare, con le ragioni di uno che di ciclismo capisce meno del rarefatto, che il successo italiano mancante da due anni nelle classiche, sarebbe caduto in questo Lombardia, se a Scarponi non fosse uscita la catena e, per rafforzare la lode inversa che si merita quasi sempre, se Nibali non fosse finito sull’asfalto in discesa. Ennesimo “pollice verso” a lui, inutile pupazzo in mano all’ente inutile di 4 lettere!

Quando l'ho sentito stavo per tagliarmi un dito con il coltello (sbucciavo le mele per preparare una torta). Più banale di un politico in campagna elettorale. Come si dice dalle mie parti: "El xé un gran mona".

In quanto alla Rai, spero che il dire che si chiude il grande ciclismo 2010 nelle proprie telecamere, contempli solo quello su strada. C’è la stagione di ciclocross e ci sono le gare sui velodromi, che non sono roba da poco! O meglio, lo sono per chi milita in serie B, nel campionato della cultura della bicicletta, ovvero la serie di tanti-troppi italiani….

L'anno scorso su Raisport sono state trasmette, in differita di un paio di giorni e con il commento della coppia Fabbretti-Sgarbozza, le gare della Coppa del mondo di ciclocross, non il Superprestige, speriamo che quest'anno siano nuovamente trasmesse. Speriamo che vengano trasmesse anche le prove di Coppa del Mondo su pista (per le 6 giorni la vedo molto dura).

Comunque ieri mi sono goduto Gilbert dominare il Lombardia e stamattina rivedendolo in replica ho avuto la sensazione che ha fatto realmente quello che ha voluto. Inoltre, riguardando stamattina alla Tv la gara, ho apprezzato il numero che ha fatto Scarponi nel rientrare su Gilbert; ha staccato Lastras ed ha ripreso Gilbert ai -17 circa una decina di chilometri dopo la fine della discesa quando il gruppo inseguitore con Nibali e Lastras era a circa 1'.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/10/2010 alle 14:53
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Gilbert stava abbondantemente smadonnando contro la moto, che aveva rallentato ed era molto vicina, non contro l'ammiraglia.


Anch'io ho avuto questa nettissima impressione.


stessa impressione. Non è assolutamente per sminuire una splendida vittoria, ma le moto, che in quel momento hanno ostacolato, erano veramente troppe e a causa della pioggia troppo vicine a Gilbert su tutto il tratto di saliscendi su lago. Scarponi avrebbe perso penso 10 volte su 10 ma alla fine della discesa aveva 30 metri da Gilbert a vista e se non fosse stato per le moto avrebbe preso subito la scia. Non c'è volontarietà chiaramente, ma su un percorso bagnato stretto e tortuoso finiscono per rallentare e trovarsi i corridori ovviamente a ruota. Tutte quelle moto davanti alla corsa vanno assolutamente tolte non se ne può più.

Il consiglio di Damiani (se così è stato) francamente non lo ho capito. Scarponi si stava cuocendo al vento, perdendo regolarmente terreno ed era chiaro che se fosse rietrato sarebbe stato solo ad un prezzo troppo alto Viceversa il gruppetto dietro era a distanza rassicurante (1 minuto) ma c'era il rischio che si riosrganizzasse, perchè rallentare e regalargli 15-20"? Il corridore era lanciato verso una bella vittoria e non dava segni di cedimento, almeno non più di chi inseguiva...forse Damiani avrà avuto paura del crollo verticale che Gilbert ha avuto già più di una volta (Het Volk, Liegi, Mondiale) nei finali, ma non mi sembrava il caso.
Una squadra che invece mi pare sia mancata a Nibali è stata una Liquigas in grado di fare il solito lavoro su Ghisallo e Colma, imponendo alla corsa un ritmo più regolare e vicino a tempi di scalata impegnativi ( quasi 3' minuti di svantaggio sui tempi di scalata delle edizioni di qualche anno fa sono tanti) che avrebbe almeno tolto a Gilbert la brillantezza necessaria a tirare fuori quello scattino in cima alla Colma che gli ha permesso di fare tutta la discesa davanti, situazione che si è rivelata decisiva. [segue]

 

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FANTACICLISMO CICLOWEB 2008

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Vincitrice Memorial Pantani e tappa Alpe d'Huez al Tour

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/10/2010 alle 15:10
Gilbert dal canto suo ha rischiato di buttare via la corsa con la risposta immediata al violento allungo di Scarponi in vista della Colma, infatti sul successivo contrattacco di Nibali ha lasciato qualche metro dando limpressione di un fuorigiri. Evidentemente nemmeno Nibali in quel frangente aveva però la forza di andarsene e così l'andatura è scesa consentendo a Gilbert di fare quello che aveva probabilmente pensato, cioè prendere una discesa strettissima (con forti difficoltà a superare) davanti e tenere dietro a forza Nibali.
La caduta infatti è venuta secondo me per un misto di nervosismo e disperazione. Nibali aveva tentato da subito nel tratto più largo (il primo km.) di "infilare" Gilbert all'interno e per poco (una moto di mezzo anche qui) non era riuscito a passare. Sul tornante della caduta evidentemente (era quasi finita la discesa) ha tentato il tutto per tutto forzando la staccata in puro stile motociclistico per tentare il passaggio all'interno. Per questo la traiettoria era cos' interna. Le foglie e le leggi della fisica hanno fatto il resto, l'imbarcata è evidentemente dovuta ad un tentativo di freneta estremo visto che probabilmente la bici era partita dritta in "lungo".

Un'ultima cosa che non capito è stata la collaborazione di Scarponi. Va bene che l'altro lo ha atteso (errore secondo me), ma la corsa è corsa: se l'altro sbaglia strategia e tu sei strabattuto allo sprint, più affaticato e meno adatto a salite come il San Fermo, le uniche residue possibilità (regalate dall'avversario) te le puoi giocare solo stando a ruota e cercando disperatamente di recuperare nei 10 km. rimanenti prima del San Fermo. Se l'altro riparte e ti stacca di nuovo è semplicemente la stessa soluzione scontata che si realizza, non c'è molto da perdere.

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 17/10/2010 alle 16:50
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Ordine d'arrivo completo composto soltanto da 34 corridori!!!...
http://www.cicloweb.it/node/465356


mentre guardavo gli ultimi km di corsa ho pensato esattamente cosi'... con quel clima, con distacchi gia' acquisiti ad esclusione dei primi 15-20, considerando che era di fatto l'ultima corsa della stagione... chi glielo faceva fare di arrivare fino al traguardo?!

 

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Fantaciclismo 2010: Tre Giorni di La Panne, Gand - Wevelgem, Scheldeprijs - GP Escaut, GP Larciano, Amgen Tour of California, Tour de Suisse, Tour de France: 2 giorni in maglia gialla, 3 tappe (Bruxelles - Spa, Bourg de Peage - Mende, Revel - Ax 3 Domaines), decimo posto finale ... e Campione del Mondo!...

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 17/10/2010 alle 18:01
Originariamente inviato da elisamorbidona
Un'ultima cosa che non capito è stata la collaborazione di Scarponi. Va bene che l'altro lo ha atteso (errore secondo me), ma la corsa è corsa: se l'altro sbaglia strategia e tu sei strabattuto allo sprint, più affaticato e meno adatto a salite come il San Fermo, le uniche residue possibilità (regalate dall'avversario) te le puoi giocare solo stando a ruota e cercando disperatamente di recuperare nei 10 km. rimanenti prima del San Fermo. Se l'altro riparte e ti stacca di nuovo è semplicemente la stessa soluzione scontata che si realizza, non c'è molto da perdere.


La collaborazione di Scarponi si capisce bene tenendo conto di due cose:
1. A certi livelli il ciclismo è anche un fatto di "onore" (come scrive Krabbè ne: LA CORSA). Nel finale di una grande classica, con avversari importanti è onorevole collaborare senza calcoli eccessivamente speculativi. Tra l'altro ci si costruisce così una solida fama di corridori degni di rispetto.
2. Esiste nel nostro sport una "etica della fuga", con la U, secondo la quale bisogna fare di tutto per portare a buon fine un'azione d'attacco, lasciando le tattiche all'ultimo momento utile per attuarle. Mettersi a ruota in quel frangente avrebbe potuto rovinare l'azione.

Queste cose, per fare un esempio facile, Pozzato non le ha ancora capite. E la sua fama di corridore pieno di classe, ma senza onore, ha ormai raggiuto livelli difficili da smentire.
Insomma bravo Scarponi.
...E meraviglioso Gilbert.

 

[Modificato il 17/10/2010 alle 18:05 by claudiodance]

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 18:08
Verissimo quello che ha osservato Claudio.
Uno Scarponi passivo poteva causare l'essere raggiunti.
E poi si collabora sempre quando si è in fuga, soprattutto in due.
Quello che è accaduto a Nibali (quello o un incidente meccanico)poteva succedere anche a Gilbert o a Scarponi stesso.
A Scarponi è pure successo ma non in modo così decisivo.

 

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nino58

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 17/10/2010 alle 18:14
Pensate a questa scena:
Gilbert attende Scarponi e questo non collabora. Gilbert allora tenta di staccarlo, ma levare di ruota qualcuno in pianura non è così facile. Perdono tempo. Si parlano, ma Scarponi tiene duro nella sua tattica. Allora Gilbert si arrabbia davvero, perde lucidità e rallenta, in un paio di chilometri vengono ripresi.
Ci sono due squadre spagnole con due corridori. Cominciano gli scatti. Gilbert chiude un paio di buchi, ma quando si accorge che Scarponi è ancora lì pensa: Ok, io lo perdo ma tu non lo vinci.
Vince Lastras il Giro di Lombardia.
Bello no?

Naaa, bravo Scarponi, così si fa.

 

[Modificato il 17/10/2010 alle 18:18 by claudiodance]

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 17/10/2010 alle 18:22
Penso sia doveroso dare un voto 10 e lode a praticamente tutto il Lombardia, ma andrei con ordine:

1) Philippe Gilbert: ormai non c'è nulla da dire, è il nuovo re delle classiche. Vincere per 2 anni consecutivi Giro del Piemonte e il Lombardia è roba da fuoriclasse e lui lo è.

2) Percorso: la Colma di Sormano ha riempito il vuoto che c'era nelle edizioni precedenti, quando bisognava scendere fino alle prime colline brianzole e arrampicarsi sul Civiglio. Da quest'anno una salita vera e vicinissima ad un monumento di questa grande classica come il Ghisallo (chissà cosa accadeva se avessero affrontato il Muro)

3) Spettacolo: corridori, spettatori e maltempo. Questi 3 elementi hanno reso questo 104mo Lombardia EPICO! La fuga durata quasi 200 km, le menate in salita dei favoriti della vigilia, la sfortunata scivolata di Nibali nella splendida e molto tecnica discesa dalla Colma di Sormano, lo spettacolo della gente salita ad esempio sul Ghisallo e sul San Fermo nonostante la pioggia battente. Indimenticabile. Da incorniciare il duello spalla a spalla Gilbert - Scarponi sull'ultima salita!

4) Speaker: da non sottovalutare! Io farei una standing ovation al nostro STEFANO BERTOLOTTI e a BARBARA PEDROTTI per la loro telecronaca a noi spettatori presenti all'arrivo in Piazza Cavour a Como. Per Stefano non c'è che dire, merita alla grande il palcoscenico delle gare organizzate da RCS e per lui è stato un esordio ottimo grazie alla sua grande preparazione e all'entusiasmo che sa trasmettere agli spettatori presenti. Lo stesso vale per Barbara, altrettanto bravissima e preparata oltre che di naturale bellissima presenza (il mio giudizio obiettivo è da semplice sportivo, non per altro, precisiamo!) .

E' stata una gran giornata di sport, che mi porterò sempre con me nei miei ricordi.

 

[Modificato il 17/10/2010 alle 18:26 by Garda Bike]

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Andrea Giorgini

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 19:00
beh via, forse la verità sta nel mezzo.
Gilbert senza radiolina e Scarponi con dei problemi alla radiolina stessa si alleano senza calcoli anche (se non soprattutto) perchè non sanno come sono messi dietro; e il gruppetto che c'era dietro era potenzialmente fortissimo (Fuglsang, Nibali,Lastras, pezzi di cagnacci da fondo...).

Gilbert rinuncia all'epica della prestazione solitaria per la pragmaticità del risultato, e Scarponi un pò per caratteristiche personali (generosità), un pò per riconoscenza (aspettandolo, gli ha dato la "garanzia" del secondo posto) e anche un pò perchè, comunque, mai dire mai....mi è sembrato un accordo che comunque avesse lati positivi per entrambi

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/10/2010 alle 19:02
Originariamente inviato da claudiodance

Pensate a questa scena:
Gilbert attende Scarponi e questo non collabora. Gilbert allora tenta di staccarlo, ma levare di ruota qualcuno in pianura non è così facile. Perdono tempo. Si parlano, ma Scarponi tiene duro nella sua tattica. Allora Gilbert si arrabbia davvero, perde lucidità e rallenta, in un paio di chilometri vengono ripresi.
Ci sono due squadre spagnole con due corridori. Cominciano gli scatti. Gilbert chiude un paio di buchi, ma quando si accorge che Scarponi è ancora lì pensa: Ok, io lo perdo ma tu non lo vinci.
Vince Lastras il Giro di Lombardia.
Bello no?

Naaa, bravo Scarponi, così si fa.


L'errore è stato aspettare un corridore già staccato e al gancio per un inseguimento solitario.
A quel punto non è normale che l'altro ti porti al traguardo, è normale che rifiati a ruota perchè stremato e si giochi le residue probabilità di vittoria facendo la sua corsa.
Il Gilbert di ieri avrebbe potuto rialzarsi e ristaccare Scarponi sui saliscendi prima di Como (altro che pianura, non c'è un metro in piano fino a Como).
Chiaramente ciascuno la pensa a suo modo, ma con Scarponi che collabora (contro logica) la corsa è chiusa, con Scarponi a ruota la corsa (e l'interesse) può riaccendersi. Lo scalatore sulla salita tira o scatta, non si aspetta certo che il velocista al gancio si metta a sua volta a collaborare sui falsipiani per farsi staccare meglio quando la pendenza riomincia...
Ecco, questi discorsi sull'onore, sulla doverosa collaborazione, sul non attaccare qua, aspettare là, sono le cose che stanno togliendo il sale nel ciclismo moderno, secondo me.
Era la stessa identica strada. Taccone e Massignan dopo la discesa della Colma insieme. Taccone, più stanco e già staccato sul Muro di Sormano, su quei saliscendi logicamente non collabora col brillantissimo Imerio. Poi vince la volata. Non mi pare che ci si stracci ancora le vesti per un tale immorale comportamento....secondo me sono cose che aggiungono interesse.


P.S.: il gruppetto dietro mai e poi mai sarebbe rientrato. Ma se anche fosse stato , al lumicino e disorganizzati come erano Gilbert avrebbe perso? Molto molto probabilmente no, ma il finale sarebbe stato più accattivante.
A me non è piaciuto tanto il procedere spalla a spalla sul San Fermo, che sapeva tanto di reciproca intesa più che di sfida. Scarponi era al gancio e Gilbert non aspettava altro che portare a casa una vittoria facile e meritata con il brevissimo allungo in cima o con lo sprint.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 19:19
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P.S.: il gruppetto dietro mai e poi mai sarebbe rientrato. Ma se anche fosse stato , al lumicino e disorganizzati come erano Gilbert avrebbe perso? Molto molto probabilmente no, ma il finale sarebbe stato più accattivante.



Proprio per questo motivo Scarponi ha collaborato: tirando metteva in cascina il secondo posto, sperando in una botta di fortuna (una caduta, una foratura del belga). Tra l'uovo e la gallina ha scelto l'uovo, e francamente non mi sento di rimproverargli la scelta.

 

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  postato il 17/10/2010 alle 19:19
Veramente collaborare a una fuga è l'esatto opposto di non attaccarsi.
I discorsi sull'onore non sono mera retorica.
Personalmente preferisco vedere i più forti che in un finale si scontrano senza molti calcoli.
Tom Boonen quest'anno ha accettato la sfida di Cancellara alla Ronde e rimasto solo con lui non ha mai rifiutato un cambio, sebbene fosse chiara la giornata super dello svizzero. Io considero che la sua sconfitta sul Muur non abbia nulla di negativo.
L'anno prima Pozzato rifuitò i cambi allo stesso Tom dopo un muro nel quale erano rimasti soli con Devolder. Venne messo giustamente in mezzo dai Q. Step e ne uscì sconfitto nel risultato e nell'onore.

Comunque, de gustibus.
Forse certe sfumature si colgono con l'esperienza diretta, o forse no.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/10/2010 alle 19:40
beh Boonen se arriva con Cancellara allo sprint non è certo battuto e fino a quest'anno sui muri non era mai stato staccato di netto dallo svizzero, semmai il contrario. Tanto più che fino al Muur non è che Boonen fosse al gancio. Logico collaborare specie rimanendo in due e usufruendo di una autentica locomotiva. La sorpresa c'è stata sul Muur...

Tutta un'altra cosa le chance residue di Scarponi sabato contro un avversario meno stanco e più veloce.
Mi sembra più calzante l'episodio del Lombardia 1961, tutto sommato, anche se qui il corridore più veloce era anche quello più forte, ragione di più per tirare dritto a andare al traguardo SENZA Scarponi.
Certo il secondo posto era buono, ma con un minuto di vantaggio su un gruppetto quasi allo sbando dove la collaborazione non c'è praticamente mai stata, il rischio valeva la pena di essere giocato.
Tanto più che questo codice d'onore non mi pare che affondi le sue radici nella storia del ciclismo...

 

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  postato il 17/10/2010 alle 20:08
Scarponi ha collaborato perché è meglio giocarsela in due che rischiare di giocarsela in 6/7. Perché Gilbert sia stato fermato lo sa solo Damiani, forse un eccesso di prudenza da parte del tecnico italiano, altro non si può ipotizzare.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 20:19
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P.S.: il gruppetto dietro mai e poi mai sarebbe rientrato. Ma se anche fosse stato , al lumicino e disorganizzati come erano Gilbert avrebbe perso? Molto molto probabilmente no, ma il finale sarebbe stato più accattivante.



Proprio per questo motivo Scarponi ha collaborato: tirando metteva in cascina il secondo posto, sperando in una botta di fortuna (una caduta, una foratura del belga). Tra l'uovo e la gallina ha scelto l'uovo, e francamente non mi sento di rimproverargli la scelta.

Anche per me l'atteggiamento di Scarponi è giustificato, sommando un po' tutto (generosità, mancanza di informazioni, "meglio secondo che decimo", ecc.). Non so (e non credo, alla fine) se al momento abbia giocato anche il fattore "ranking" a squadre; comunque poi il piazzamento è servito anche a quello.
In ogni caso, ho l'impressione che Gilbert si sarebbe tirato dietro pure uno Scarponi passivo, e lo avrebbe staccato o battuto allo sprint ugualmente...
Dico "ho l'impressione", ricavata dalla replica TV di oggi, visto che ieri... noi c'eravamo!

Io, Uffa e altri tre facinorosi ci siamo infatti sparati un bel centone, con 1500 m. di dislivello; partiti da Como, incuranti del tempo minaccioso che ben presto non ha mancato di mantenere le promesse, abbiamo atteso la gara sul Ghisallo (la telecamera dietro Albasini ha staccato mentre cominciavamo ad essere visibili...), e prima, proprio per non farci mancare nulla, avevamo fatto il Superghisallo, coi 1000 m circa del Piano Rancio.
Assicuro che faceva veramente freddo, e l'abbigliamento di Gilbert (e di Gusev), mi ha fatto un po' impressione. Temperatura minima rilevata dal mio cardio: 6°...
Non poteva poi mancare una mia bella foratura nel ritorno verso Como, con relativo smadonnamento per le mani ghiacciate...

 

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  postato il 17/10/2010 alle 20:28
In effetti se sulle prima l'indicazione di Damiani mi è sembrata corretta e intelligente, adesso come adesso mi sembra un pò azzardata (per non dire sinistra).
Damiani ha dato per scontato che Scarponi avrebbe tirato? O lo sapeva per certo? Perchè con il senno di poi mi è sembrata la soluzione più ovvia, ma metti caso che Scarponi non tiri un metro 1)gli fai perdere una decina di secondi che sono comunque preziosi 2) tirare per tirare, è meglio da soli che male accompagnati 3)se sulla carta Scarponi è inferiore, sulla strada potrebbe non essere così o comunque potrebbero verificarsi situazioni diverse (forature, scivolate)-

Questo, ovviamente, contestualizzato al momento della decisione, che forse è stata presa anche analizzando gli aspetti negativi di cui sopra ma considerando la scopiettante forma fisica di Gilbert. Però.....

 

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  postato il 17/10/2010 alle 21:39
Gilbert non ha ripetuto l'errore tattico di Geelong e ha vinto.
Scarponi ha preferito giocarsela a due con lui a viso aperto, collaborando.
Poteva arrivare primo o secondo.
Se fossero stati ripresi magari arrivava quarto o quinto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/10/2010 alle 22:20
Un Gilbert magnifico. A me ricorda sempre di più il primo Bartoli, quello della doppietta alla Liegi da dominatore.
Per il resto un grandissimo applauso a Scarponi e Lastras, degnissimi di un podio in una grande corsa (e un applauso in generale a tutti quelli che sono arrivati in una giornata durissima!)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2010 alle 00:02
Gilbert è stato veramente forte: vittoria strepitosa. Secondo me se tirava dritto senza aspettare Scarponi sarebbe comunque arrivato.

Il marchigiano d'altro canto ha fatto bene a collaborare: sei in fuga a due a 25 km dall'arrivo del Lombardia e ti metti a fare i calcoli? Forse non era logico tirare, ma di sicuro lo era meno mettersi a fare certi calcoli. No, Scarponi è stato bravo e secondo me ha fatto il massimo per quelle che erano le sue possibilità.
Quello che forse avrebbe potuto raccogliere di più era Nibali, che, anche se l'ho visto poco a suo agio con il maltempo, sembrava avere una bella gamba. L'errore, secondo me, a parte la caduta in discesa, è stato quello di non forzare l'andatura sul Ghisallo e sulla Colma (ovviamente era la squadra che doveva fare questo lavoro), unica flebile possibilità per cercare di mandare in difficoltà un Gilbert fortissimo.

Per quanto riguarda lo stile in bicicletta di Gilbert, credo che sia stupendo da vedere quando scatta e fa quelle sparate allucinanti; quando pedala in pianura però ha una brutta posizione, troppo alto con le spalle e con le braccia troppo tese sul manubrio. Anche quando va in salita sui pedali sembra ondeggiare un po' le spalle.
Ma quando scatta, ragazzi, è poesia pura! non c'è un movimento fuori posto, una sbavatura, tutta la potenza che sprigiona, la scarica sulla ruota posteriore. Non ne va persa neanche una briciola.

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 18/10/2010 alle 10:50
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre
In effetti se sulle prima l'indicazione di Damiani mi è sembrata corretta e intelligente, adesso come adesso mi sembra un pò azzardata (per non dire sinistra).
Damiani ha dato per scontato che Scarponi avrebbe tirato? O lo sapeva per certo?


non fermi il tuo capitano (sempre che sia stato fermato) in fuga solitaria senza prima aver verificato che sia utile.
credo che damiani abbia parlato con savio, il quale, conscio dell'imbattibilita' di pippo gilbert, avra' fatto i conti sull'ottimo risultato del secondo posto... soprattutto in chiave raccolta punti per la sua squadra in vista del 2011...

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 18/10/2010 alle 11:01
Originariamente inviato da elisamorbidona

[Il consiglio di Damiani (se così è stato) francamente non lo ho capito. Scarponi si stava cuocendo al vento, perdendo regolarmente terreno ed era chiaro che se fosse rietrato sarebbe stato solo ad un prezzo troppo alto
...


Lettura ineccepibile e grandemente condivisibile. Era evidente sin dal termine della discesa che Scarponi non sarebbe di certo rientrato. In quei frangenti, se ne hai, rientri immediatamente. Se Scarponi non è riuscito a riprendere la ruota di Gilbert (che era li', a neanche 100 mt) è evidente che non ne aveva piu'. Mi sono stupito delle parole del Commentatore di Stato, Cassani (sempre quelle, peraltro), in base alle quali sarebbe stato meglio per il belga aspettare Scarponi (per Cassani bisognerebbe sempre aspettare ...). Tipiche di chi ha visto la corsa sempre dal di dietro. Perfetto il paio con Damiani, ex ds del corridore piu' perdente degli ultimi 20 anni; il povero Evans.
Un vincente, vedendo come procedeva il ns. Gilbert, lo avrebbe bastonato se soltanto avesse osato girarsi indietro e mi piacerebbe tanto pensare che Gilbert abbia mandato a quel paese il perdente Damiani che gli rompeva le palle ...

Ma forse, anche qui, hai ragione tu: Gilbert non ha mandato Damiani a quel paese ... Peccato, pero'.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 18/10/2010 alle 11:27
Originariamente inviato da cauz.

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre
In effetti se sulle prima l'indicazione di Damiani mi è sembrata corretta e intelligente, adesso come adesso mi sembra un pò azzardata (per non dire sinistra).
Damiani ha dato per scontato che Scarponi avrebbe tirato? O lo sapeva per certo?


non fermi il tuo capitano (sempre che sia stato fermato) in fuga solitaria senza prima aver verificato che sia utile.
credo che damiani abbia parlato con savio, il quale, conscio dell'imbattibilita' di pippo gilbert, avra' fatto i conti sull'ottimo risultato del secondo posto... soprattutto in chiave raccolta punti per la sua squadra in vista del 2011...


Anche questa è una lettura possibile ed anche molto probabile. Mercatista, epperciò probabile. Un giorno o l'altro Damiani potrebbe passare all'incasso ... Anche qui, nulla a che vedere com la "generosità" di Scarponi. Fosse andata davvero cosi' il vaffa di PG (l'unico che ci ha messo del suo, con generosità) era proprio per Damiani ... nessun dubbio.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2010 alle 11:40
Philippe Gilbert ha vinto meritatamente da vero Belga , nella pioggia, nel freddo... Era il piu' forte della combriccola in Fuga ed ha vinto .... la cosa è semplice....................................................

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/10/2010 alle 14:25
Elisa, davvero Boonen non ti sembrava al gancio? Sbaglierò, ma la mia impressione era che Tom dovesse forzare al massimo anche solo per riuscire a passare al comando per il suo turno in testa. Specialmente nei primi chilometri di fuga a due. Certo, dalla sua aveva lo sprint, in questo ti do ragione, nondimeno credo che nella sua decisione di collaborare con Fabian abbiano pesato più componenti caratteriali che speculative (è la mia corsa, nel mio paese, la mia gente si aspetta da me che mi comporti da Campione).
Una sorta di dignità del comportamento in gara che determina la differenza fra grandi e piccoli corridori, aldilà delle vittorie.

Comunque, visto che contesti l’esempio te ne porto uno diverso, ma con protagonisti quasi uguali. P. Roubaix 2008. Tom Boonen si dimostra in grandissima giornata, nel finale rimangono con lui solo Cancellara e Ballan. Appare chiaro che difficilmente riusciranno a staccarlo (Fabian ci prova anche, ma la risposta di Tom non lascia spazio a repliche). Allo sprint il margine teorico di Boonen appare di assoluta sicurezza e questo giustificherebbe lo stare a ruota, il partire a turno, etc. Invece lo svizzero e l’italiano tirano i loro cambi in testa.
Perché? Perché quando si è in fuga si DEVE tirare, almeno fino a quando il buon esito della stessa non sia al sicuro. Alla fine probabilmente sono così stanchi da non riuscire nemmeno ad organizzare “mentalmente” un attacco, o semplicemente temono di scatenare la reazione di Tom, che ad ogni cambio li mette alla frusta.

- Ecco un elemento importante e divertente, da fuori non si nota facilmente la diversa velocità dei turni al comando, ma vi assicuro che all’interno di una azione d’attacco il più forte (se ne esiste uno con un certo margine sugli altri, il che non è detto in assoluto) riesce a stabilire una gerarchia psicologica (o semplicemente a stancare gli avversari) solo tenendo un “current speed” di uno o due chilometri all’ora più elevata. Sarebbe molto bello avere una monitorizzazione delle velocità istantanee, modello formula 1, aiuterebbe a far capire agli spettatori chi tira più veloce e chi meno. - ....

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/10/2010 alle 14:25

....
Moser con Maertens a Ostuni, L. Hoste con Boonen al Fiandre, Nilsson con Saronni alla Fleche, Maassens con Fignon alla Sanremo (dove sapeva di essere attaccabile sul poggio da Laurent). La storia recente è piena di collaborazioni di questo tipo, che uniscono l’accettazione per un piazzamento, alla compiutezza di un adesione al “progetto fuga”.
Questo aspetto è da rimarcare. È difficile per un corridore che si è letteralmente dannato l’anima per dare corpo al tentativo di fuga (o per rientrare su di esso) rischiare di comprometterne l’esito in ragione di un più lungimirante calcolo delle forze in campo. Ragazzi, chiunque abbia mai corso ve lo potrà dire, chi entra in un fuga deve tirare, almeno in una prima fase di ragionevole messa al sicuro del risultato dell’azione d’attacco. Poi, una volta che i giochi saranno determinati possono cominciare le tattiche attendistiche, ma occhio, quante fughe abbiamo visto sfumare all’ultimo chilometro per eccesso di tattica. (Roche e Criquellion raggiunti e infilati da Moreno Argentin alla Liege del …).
La fuga è già di per se un pezzo di vittoria. Vuol dire: “Io sono arrivato con quelli davanti. Abbiamo staccato tutti, quindi in questa gara ero nel gruppo dei migliori.”

Non c’è alcun futuro (e nessuna gloria…) per chi entra in fuga e non tira. Se poi vince peggio ancora. Duclos-Lassalle che infila Ballero al velodromo fu un eroe solo per lo sciovinismo francese, per tutti gli altri fu un fottuto succhiaruote.

Certo, un Valverde poteva (l’ha fatto diverse volte) rientrare e rimanere passivo perché non aderiva alla fuga, bensì cercava di non lasciarsi sfuggire qualcuno. Non puntava a farsi portare a rimorchio, ma a francobollare l’attaccante e far rientrare il resto del gruppetto inseguitore, in virtù della sua superiorità nel finale. Nondimeno, nelle gare dure, una volta acclarata la selezione, anche lui non è mai rimasto a ruota, ha tirato il suo turno in testa.

Tornando alla gara di sabato, sarebbe stato accettabile che Scarponi, dopo aver fatto il proprio dovere per una decina di chilometri, decidesse di tirare il fiato in vista del San Fermo. Era come dire: “Ok, so che mi staccherai facile se andiamo avanti così, sto cercando di starti attaccato, a questo punto non è vigliaccheria…”. A quel punto Gilbert avrebbe proseguito regolare, ma anziché affondare il colpo solo alla fine, avrebbe aggredito il San Fermo dalle prime rampe.

E comunque per dire una battuta, riferendomi all’ipotesi iniziale di Elisa: oh, ma se io fossi stato in Gilbert e, dopo che ho atteso Scarponi per dividerci la fatica, mi accorgo che questo, da subito, non vuole tirare nemmeno un metro, ma che cavolo, lo butto giù di strada!!!

Ciao belli

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 18/10/2010 alle 14:47
Originariamente inviato da claudiodance

Elisa, davvero Boonen non ti sembrava al gancio? Sbaglierò, ma la mia impressione era che Tom dovesse forzare al massimo anche solo per riuscire a passare al comando per il suo turno in testa. Specialmente nei primi chilometri di fuga a due. Certo, dalla sua aveva lo sprint, in questo ti do ragione, nondimeno credo che nella sua decisione di collaborare con Fabian abbiano pesato più componenti caratteriali che speculative (è la mia corsa, nel mio paese, la mia gente si aspetta da me che mi comporti da Campione).

Tutto vero, tranne il fatto che Tom non si sentisse bene. La prima cosa che disse alla fine della corsa, fu proprio che non si sarebbe mai aspettato che Cancellara andasse così forte e quindi "chapeau"


Una sorta di dignità del comportamento in gara che determina la differenza fra grandi e piccoli corridori, aldilà delle vittorie.

Qui invece non c'è nessuna precisazione da fare, ma solo colplimenti, per quanto hai detto, anche se mi dispiace per, la peraltro grande, Elisa che in questo caso, secondo me, pecca di eccessivo "tatticismo" o il che è lo stesso "Parigi val bene una messa", invece ... no

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
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e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/10/2010 alle 16:19
Claudio,
la penso esattamente come te.

Mi ricordo la Sanremo del 95, con un Fondriest in buone condizioni contro un Jalabert stellare.
Se ne andarono sul Poggio e Fondriest fece il suo dovere in pianura, nonostante sapesse che in volata con Jaja c'era poco da fare.
Litigai con un mio amico, perché lui sosteneva che Fondriest dovesse stare passivo a ruota del francese.
Se lo avesse fatto li avrebbero ripresi. Jalabert probabilmente avrebbe vinto lo stesso e Fondriest non sarebbe arrivato secondo.

Come sappiamo bene (vedi, per esempio, la seconda Roubaix di Duclos-Lassalle, l'Amstel di Jaerman vinta su Bugno, ecc.) le volate a due alla fine di una corsa dura possono rivelarsi sorprendenti.

Scarponi ha fatto benissimo e si è portato a casa un secondo posto al Lombardia, importante per lui e importantissimo per la sua (ex) squadra.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 18/10/2010 alle 16:40
Originariamente inviato da Ottavio

Claudio,
la penso esattamente come te.

Mi ricordo la Sanremo del 95, con un Fondriest in buone condizioni contro un Jalabert stellare.
Se ne andarono sul Poggio e Fondriest fece il suo dovere in pianura, nonostante sapesse che in volata con Jaja c'era poco da fare.
Litigai con un mio amico, perché lui sosteneva che Fondriest dovesse stare passivo a ruota del francese.
Se lo avesse fatto li avrebbero ripresi. Jalabert probabilmente avrebbe vinto lo stesso e Fondriest non sarebbe arrivato secondo.

Come sappiamo bene (vedi, per esempio, la seconda Roubaix di Duclos-Lassalle, l'Amstel di Jaerman vinta su Bugno, ecc.) le volate a due alla fine di una corsa dura possono rivelarsi sorprendenti.

Scarponi ha fatto benissimo e si è portato a casa un secondo posto al Lombardia, importante per lui e importantissimo per la sua (ex) squadra.
Octave, mon amis. Belli gli esempi che hai portato.
Ne aggiungo uno da brividi: Mondiale 78 al Nurburgring, Knetemann in fuga con Cecco Moser (il defending champion, direbbero su C.news), collabora eccome alla buona riuscita della fuga a due. Tutti pensano che Gerrie si stia immolando per un argento onorevole, anche perché la sua gara è stata sin lì ultra dispendiosa (fuga con Hinault e Saronni a ¾ gara). Invece l’olandese è semplicemente in giornata di grazia e, sotto un autentico diluvio universale, schianterà Franz con uno dei più bei colpi di reni della storia del ciclismo.
Oh yeah!

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 18/10/2010 alle 17:52
mi si fanno tanti esempi, infatti errori strategici ne sono stati fatti tanti, però questo codice d'onore per il quale è sacrosanto collaborare in una fuga mi pare faccia più parte dei sogni del passista veloce, più che del dna di questo sport. Gli esempi di Duclos-Lasalle a Roubaix e di Jaermann all'Amstel erano proprio quelli a cui avrebbe dovuto appigliarsi Scarponi, nettamente sfavorito, sia in un confronto a suon di scatti sul San Fermo, sia allo sprint. Ora Scarponi non era il Lopeboselli di turno (tanto per fare un altro esempio non calzante) giovane sorpresissima che si ritrova in fuga con Bartoli. Era uno dei tre-quattro favoriti della corsa. Di fronte ad un avversario che gli fa il regalo di rimettere in gioco una vittoria praticamente già in tasca deve fare la sua corsa, non chiudere occhi e orecchie e collaborare con chiunque si trovi davanti. Un corridore che ha alle spalle anni di professionismo, non qualche circuito tra amatori, non può temere le male parole di un avversario o l'insulto di un direttore sportivo o una fantomatica cattiva nomea. E' anche questione di carattere.

Comunque l'ipotesi dell'accordo preventivo tra le ammiraglie potrebbe essere quella giusta anche secondo me, mi sembra troppo strana la mossa potenzialmente autolesionista (se Scarponi non colabora nemmeno un metro) di Damiani se non fosse intercorso un preciso accordo .

 

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  postato il 18/10/2010 alle 21:11
Ma no, non si tratta di esemplificare per certificare. Elisa, ti domandavi del perchè di un atteggiamento. Ti ho fornito una versione che ritengo attendibile e che trovo estendibile ad altre situazioni simili. Ne potrebbero valere anche altre.
La questione di merito, cosa è meglio, giusto, opportuno fare, dipende dai punti vista.
ciao
claudio

 

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  postato il 19/10/2010 alle 00:26
Bel dibattito, due piccoli commenti.

Originariamente inviato da elisamorbidona
una fantomatica cattiva nomea

Fantomatica? Aspetta che Pozzato si trovi a saltare mezzo cambio in una fuga importante in una gara importante con un belga importante e vedi

A parte le battute, in quello che dici mi manca un punto: dove sarebbe andato altrimenti Scarponi? Posso capire un Freire (che comunque quando va in fuga tira un metro più degli altri), ma Scarponi dalla corsa di sabato ha spremuto proprio il massimo che poteva ottenere. Nel potenziale "finale più accattivante" che dipingi, più che gli interessi di Scarponi mi sembra ci sia soprattutto il desiderio di divertirsi davanti alla tv (che condivido: come penso tutti, a parte la bellezza delle immagini mi sono quasi annoiato, come spesso capita quando c'è un evidente dominatore).

Originariamente inviato da prof
Mi sono stupito delle parole del Commentatore di Stato, Cassani (sempre quelle, peraltro), in base alle quali sarebbe stato meglio per il belga aspettare Scarponi (per Cassani bisognerebbe sempre aspettare ...). Tipiche di chi ha visto la corsa sempre dal di dietro.

Bel punto: sono d'accordo, da anni colloco le cronache di Cassani sotto la voce "il ciclismo commentato dai mediocri": qui non bisogna attaccare, tanto li riprendono, aspettiamo, eccetera. Mi piacerebbe vedere il ciclismo commentato da un fuoriclasse: non chiedo un Merckx, ma almeno uno a cui sia capitato varie volte nella vita di provare quella sensazione di stabilire quella "gerarchia psicologica" di cui parla Claudio (bellissima immagine, bell'idea quella dei km/h in tv!).

 

[Modificato il 19/10/2010 alle 00:29 by ProfRoubaix]


 
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