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Autore: Oggetto: Hanno ucciso un poliziotto... un tifoso... e il calcio che fa?

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Utente del mese Aprile 2009, Febbraio 2010 e Luglio 2010




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  postato il 05/02/2007 alle 12:37
Accidenti Falchetto te la sei vista brutta! Avevamo ragione di essere preoccupati. Sono contenta che non ti sia fatto niente. E mi unisco alle raccomandazioni di non andare più allo stadio anche se so che è molto bello a volte.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 12:39
Originariamente inviato da pedalando
Il problema non sono le partite ma i delinquenti che vanno a vederle.
Secondo te allora dovrebbero vietare i cortei perche' ci sono 4 str.onzi
che compiono atti di vandalismo?


nel momento in cui li autorizzi, sei obbligato a mandare la forza pubblica per proteggere chi partecipa pacificamente.

Fortunatamente allo stadio la guerriglia e' principalmente fra
opposte fazioni. Perche' sacrificare dei poliziotti per difendere
l'incolumita' queste teste di caxxo ?
Li si fa' entrare, si chiudono le porte e si torna quando autonomamente
hanno ridotto la quantita' di feccia che c'e' sulla terra.


e se poi lì in mezzo ci capita qualcuno che non c'entra niente, che si fa? lo si sacrifica?

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 12:41
Originariamente inviato da barrylyndon

ed e' il limite del basket,pieno di regole un po' piu' complicate,di statistiche che devon venir interpretate,di momenti tecnico tattici ben precisi ma di difficile decifrazione per un profano(e non solo).
per il resto, e parlo a titolo personale,quanto a spettacolarita',suspence,e gesti atletici,la pallacanestro e' 10 piste avanti rispetto al calcio.



questa volta cito Dan Peterson.
Quali sono le due cose più difficili della vita?
Avere un matrimonio felice e arbitrare una partita di basket.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 12:42
Segnalerei (dal sito di Repubblica)una petizione che raccoglie sette proposte elaborate di Gianni Mura sulla questione.
Come sempre, Gianni è un grande (anche perchè ne ha pure per qualche pesante strumentalizzazione della vicenda, inevitabilmente presente in questi giorni ) .

 

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nino58

 
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  postato il 05/02/2007 alle 13:02
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da pedalando
Il problema non sono le partite ma i delinquenti che vanno a vederle.
Secondo te allora dovrebbero vietare i cortei perche' ci sono 4 str.onzi
che compiono atti di vandalismo?


nel momento in cui li autorizzi, sei obbligato a mandare la forza pubblica per proteggere chi partecipa pacificamente.

Fortunatamente allo stadio la guerriglia e' principalmente fra
opposte fazioni. Perche' sacrificare dei poliziotti per difendere
l'incolumita' queste teste di caxxo ?
Li si fa' entrare, si chiudono le porte e si torna quando autonomamente
hanno ridotto la quantita' di feccia che c'e' sulla terra.


e se poi lì in mezzo ci capita qualcuno che non c'entra niente, che si fa? lo si sacrifica?


Hai ragione, per quello dico:
Originariamente inviato da pedalando
Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo,
le forze dell'ordine non interverranno.
A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso,
che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi.


La testimonianza di Falco dimostra chiaramente che chi va onestamente
allo stadio rischia la pelle perche' aggredito dai tifosi avversari
e dalla polizia che, nel casino, potrebbe scambiarlo per un teppista
(il fazzoletto sulla faccia, per proteggersi dai lacrimogeni, puo'
essere male interpretato). Quindi? Tutti consigliano Falco di non
andare piu' la', e lui dovra' rinunciare all'emozione di veder
giocare la sua squadra.

Falco non va sacrificato e non va neanche privato di un suo diritto.
Gli si chiede solo di aspettare un annetto in cui si fa davvero
piazza pulita e poi gli si restituisce la liberta' di andare
ad assistere ad un avvenimento sportivo senza preoccupazioni
sulla sua incolumita'.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 05/02/2007 alle 13:17
inatno Matarrese riesce a far la solita figura.Perfortuna il Coni si dichiara indignato

 

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W Bartali!voglio tornare al ciclismo fatto di polvere, di mangiate, bevute di vin rosso ,respiri di sofferenza vera e viaggi di avventura e di sana follia

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 13:33
Originariamente inviato da pedalando
Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo,
le forze dell'ordine non interverranno.
A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso,
che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi.


assolutamente no, lo stato non può proprio fare un discorso del genere.
Se una manifestazione è considerata pericolosa la si proibisce, punto e basta.
Se invece la si autorizza, vuol dire che o non è considerata pericolosa oppure lo stato si ritiene in grado di far fronte ai pericoli che minacciano sia i partecipanti che gli altri cittadini che in un modo o nell'altro potrebbero essere coinvolti.
Lo stato in ogni caso è obbligato a intervenire con le proprie forze dell'ordine.
Il discorso "chi partecipa lo fa a proprio rischio e pericolo" non può neppure essere preso in considerazione: lo stato deve essere sovrano su tutto il proprio territorio, non può assolutamente delegare ad altri la pubblica sicurezza e la difesa dei suoi cittadini, nè tantomeno può permettere ad alcuno di nuocere ad altre persone, sia pur delinquenti.

 

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  postato il 05/02/2007 alle 13:53
Andrea ma è vero che nella curva nord eravate molti di piu' del consentito? Li controllavano i biglietti?

 

____________________
Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 14:01
Cmq come ha fatto notare Falco gli scontri sono avvenuti anche dentro lo stadio, e penso che si siano vissute ore drammatiche da incubo! Il problema come diceva anche controcampo ieri sera, e che gli stadi sono aperti 7 gg. la settimana se gestiti dal comune e sono aperti a tutti, pertanto io potrei anche entrare con la qualsiasi, manganelli, spranghe o bombe carta, e nasconderli all'interno dello stadio...
Stop agli impianti gestiti dal comune!

 

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  postato il 05/02/2007 alle 14:30
ragazzi io ritengo che vi sono varie contromisure da poter applicare.Fermo restando che la legge Pisanu non è stata messa in pratica, ma è restata solo sulla carta, ritengo che la questione sui biglietti nominali, telecamere a circuito chiuso ecc. deve essere ripresa.Inoltre è opportuno in partite a grosso rischio vietare l'accesso ai tifosi ospiti, in caso lo stadio non fosse adeguato. A Catania, lo stadio è in piena città e le vie in cui i teppisti si sono prima nascosti e poi dispersi, sono infinite, per cui uno stadio lontano dal centro abitato e con sistemi adeguati, potrebbe anche osptare i tifosi avversari, ma con degne contromisure. Perchè poi il calcio non si autofinanzia la polizia, creandone una propria, visto che spende cifre esorbitanti sui giocatori?
Poi ritengo ke bisognerebbe assumere addetti allo stadio, che non siano cittadini stessi, ma provenienti da altre città, per evitare l'eccessivo clientelismo, in quanto il "massimino"come tanti altri stadi è sempre stracolmo, con tantissimi non paganti.questa mia idea non è affato un utopia, in quanto a Messina, il personale è di una compagnia di Catania, e il numero di spettatori non paganti si è abbassao notevolmente...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 14:34
Originariamente inviato da riddler

Andrea ma è vero che nella curva nord eravate molti di piu' del consentito? Li controllavano i biglietti?

siamo sempre molti più del consentito...io come tutta la curva sono abboanto, ma ogni partita siamo 2 in un posto e col Pallermo c'era gente anche in doppia fila...come dimenticare l agnete nelle scale??è semrpe cosi...
cmq dentro lo stadio scontri non ce ne sono stati, solo qualcuno ke si lanciava oggetti al confine, ma niente di particolare...gli scontri erano fuori....

 
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  postato il 05/02/2007 alle 14:35
ciao Falco! Ho letto anch'io il tuo racconto, davvero incredibile!

 

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  postato il 05/02/2007 alle 14:39
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da pedalando
Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo,
le forze dell'ordine non interverranno.
A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso,
che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi.


assolutamente no, lo stato non può proprio fare un discorso del genere.
Se una manifestazione è considerata pericolosa la si proibisce, punto e basta.
Se invece la si autorizza, vuol dire che o non è considerata pericolosa oppure lo stato si ritiene in grado di far fronte ai pericoli che minacciano sia i partecipanti che gli altri cittadini che in un modo o nell'altro potrebbero essere coinvolti.

Oggi e' cosi' ?
Non mi sembra, quindi ti do ragione quando dici che non andrebbe
autorizzata. Ma sappiamo che non capitera' mai. si continueranno
a sacrificare poveri innocenti in onore del dio denaro.


Lo stato in ogni caso è obbligato a intervenire con le proprie forze dell'ordine.
Il discorso "chi partecipa lo fa a proprio rischio e pericolo" non può neppure essere preso in considerazione: lo stato deve essere sovrano su tutto il proprio territorio, non può assolutamente delegare ad altri la pubblica sicurezza e la difesa dei suoi cittadini, nè tantomeno può permettere ad alcuno di nuocere ad altre persone, sia pur delinquenti.

Daccordo, il mio e' un estremo rimedio ad un male estremo.
Ma nei fatti, sopratutto nel calcio, lo stato non e' sovrano.
Nei fatti il calcio (a tutti i livelli, come dice Admin) ha
sdoganato comportamenti che offendono la dignita' umana
e che tutti (o quasi) tollerano.
Ed intanto appassionati come Falco devono stare lontano
dallo stadio mugugnando che "lo stato dovrebbe tutelarli
ma che e' meglio non andare".

 

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  postato il 05/02/2007 alle 14:39
Originariamente inviato da Andrea Innsbruck

ciao Falco! Ho letto anch'io il tuo racconto, davvero incredibile!

spero di averlo scritto bello e scorrevole!è fedelissimo alla realtà, non credete alle tv che ne hanno dette di fandonie.....

 
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  postato il 05/02/2007 alle 14:49
mia cugina è nell'esercito a Catania, ma x fortuna lei quella sera era rimasta in caserma.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 15:02
Cmq e in questo mi rivolgo a maurostress che è avvocato, visto che c'è stato un danno economico consistente, quantificato in + di 6 milioni di euro, ma non è possibile fare un'azione legale civile (oltre a quella penale) contro i fermati per rivalersi sui soldi? Penso che se rimettono anche le mutande (scusate il termine) non sia male...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/02/2007 alle 15:19
Originariamente inviato da pedalando
Oggi e' cosi' ?
Non mi sembra, quindi ti do ragione quando dici che non andrebbe
autorizzata. Ma sappiamo che non capitera' mai. si continueranno
a sacrificare poveri innocenti in onore del dio denaro.


lo stato non può ammettere di non essere in grado di controllare gli ultras di una squadra.
Alzare le mani davanti ai teppisti sarebbe un precedente molto grave e senza rimedio: allora nei quartieri controllati dalla criminalità organizzata, cosa si dovrebbe fare?
Purtroppo è vero che in nome del dio denaro si rinuncia ad applicare quelle leggi che già ci sono, e che però farebbero spendere fior di milioni a società di calcio ed amministrazioni comunali.
Oggi un servizio del Tg sportivo di Italia Uno ha aperto con questa frase "In tutto il mondo chi non rispetta una legge paga una sanzione, in Italia ottiene una deroga".
Il risultato è che la sicurezza va a farsi benedire.


Daccordo, il mio e' un estremo rimedio ad un male estremo.
Ma nei fatti, sopratutto nel calcio, lo stato non e' sovrano.
Nei fatti il calcio (a tutti i livelli, come dice Admin) ha
sdoganato comportamenti che offendono la dignita' umana
e che tutti (o quasi) tollerano.
Ed intanto appassionati come Falco devono stare lontano
dallo stadio mugugnando che "lo stato dovrebbe tutelarli
ma che e' meglio non andare".


Purtroppo lo stato non è sovrano anche in parecchie situazioni e luoghi della società civile.
Non per questo però deve rinunciare ad intervenire ed a far osservare il rispetto della legge.

 

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  postato il 05/02/2007 alle 16:49
Falco 46 ci ha dato una bella testimonianza dal vivo di cosa sia accaduto.
Non ho tempo, ma vorrei farvi una cronaca analoga di quando nel 1994 andai a vedere al Passo del Bocco la cronoscalata di quei tossicomani dopati di ciclisti che partecipavano al Giro d'Italia.
O di quando nel 2003 fui sul Grammont mentre VDB e Van Petegem scappavano dal resto del gruppetto di testa in un budello di strada di 2,5 mt in mezzo a decine di migliaia di tifosi elettrizzati per dei ciclisti che si iniettano di tutto.
O delle tribune di Zolder 2002... o di centinaia di arrivi che io o altri abbiamo visto... una manciata di poliziotti divertiti controllava km di strada, le famiglie, i bambini, i gadget, gli amatori... il doping.

Insomma, qualcosa di ben diverso dai racconti delle domeniche calcistiche.
Ma lo sport più sporco rimane il ciclismo... vero?!

 

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  postato il 05/02/2007 alle 17:02
Vedi Frank è così per tutti gli altri sport (a parte una volta o due col basket). Pensa al terzo tempo del Rugby. Ma gli altri sono solo sport. Il calcio in Italia non è solo sport. A volte è più di una religione.

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 05/02/2007 alle 17:13
Il calcio ha solo la colpa di essere lo sport più popolare.
Se il ciclismo, lo sci, il tennis o qualsiasi altro sport fosse popolare come il calcio probabilmente i violenti si riverserebbero in questi sport perchè avrebbero la risonanza mediatica che ha adesso il calcio. Quindi non facciamo gli ipocriti dicendo che il calcio è sporco, che non è più sport mentre le altre discipline sono pulite e sane. E' solo questione di media e di interessi. Il calcio in sè è uno sport meraviglioso come lo è il ciclismo e come lo sono tanti altri. Non va fermato solo per colpa di pochi imbecilli, perchè allora l'avrebbero vinta.

 
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  postato il 05/02/2007 alle 17:16
Non mi trovi d'accordo Marco. In Austria lo sci è lo sport più popolare eppure sulle piste i tifosi non si scannano. Oppure il ciclismo in Belgio.
E il tennis? E' sufficiente che si dica "Silenzio" che tutti si zittiscono.

 

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  postato il 05/02/2007 alle 17:17
una cosa mi domando: non potevano fare qualcosa quando è morto 10 giorni fa in Calabria Ermanno Licursi, il dirigente della squadra di 3°categoria deceduto nel tentativo di sedare una rissa??? Invece per Figc e Coni i morti di 3° categoria e di Serie A hanno valore ed importanza diversi. Quando in realtà hanno la stessa importanza.

 

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  postato il 05/02/2007 alle 17:28
Ho appreso la notizia da Amsterdam. Il primo commento è stato: «Hanno aspettato il morto per rendersi conto dello sfacelo».

La verità è che il calcio italiano ormai è una macchietta, e non dite che i deliquenti che vanno allo stadio per far casino non c'entrano niente col calcio o coi tifosi, perché non è vero.

Seduti al tavolo dell'ostello, il gestore ci ha chiesto se tifavamo per la Lazio o per la Roma, visto che eravamo tutti di Nettuno: «Io del Milan - ho detto -, lui della Juventus», riferendomi al mio amico.
«Ah, juventino mafioso», ha commentato sorridendo il gestore dell'ostello.

Capite, un mio amico che segue il calcio da semplice telespettatore, giocando soltanto sugli sfottò con gli amici, si è preso (bonariamente, ma tant'è) del "mafioso" da un olandese per il semplice fatto di "tifare" Juventus.

La realtà è che il calcio, soprattutto, adesso non è più uno sport.

Tornando da Riccione per il convegno Adis-Pro, ho fatto la tratta Cesenatico-Bologna con alcuni "ultrà" del Cesena, che si recavano in trasferta a Modena.
Niente di grave, ma totale mancanza di educazione civica.
Passi la birra a fiumi e il vino rosso (vivaddio, me l'hanno anche offerto!), il resto è stato un pianto: cori da stadio nel vagone, sigarette e canne varie che passavano da delle mani ad altre, ed il tutto condito da un pubblico "neutro" che assisteva quasi con sgomento ed altrettanta impotenza a tali trasgressioni.
In fondo, anche il mio pensiero è stato: «Meglio una canna che il treno sfasciato e/o in ritardo per l'intervento della polizia».
Però non è giusto neanche così. Fortunatamente non c'erano bambini né anziani nel vagone, così come donne gravide (ho dato un'occhiata in giro).

Però io e la ragazza che avevo difronte, conosciuta da pochissimo sullo stesso vagone, ci guardavamo attoniti: lei leggeva un libro, io scrivevo il mio articolo su un block-notes, e nessuno dei due aveva la tranquillità che si "aspettava".

Ad un tratto un cretino, all'arrivo in una stazione, ha abbassato il finestrino e tirato la rimanenza di un panino verso un signore che aspettava il (o era appena sceso dal) treno.
Per fortuna un briciolo di intelligenza regnava in quel vagone, visto che un ragazzo (probabilmente un "capetto") lo ha rimbrottato a muso duro dicendogli: «Coglio.ne, lascia stare chi non c'entra niente. Perché hai tirato quel panino a quel signore?». Quell'altro ha borbottato una giustificazione e ha chiesto scusa al "capetto", che comunque poi ha continuato a fumarsi la propria canna in santa pace.

Tutto diverso in Inghilterra, dove per assistere a Manchester Utd-Milan ho semplicemente pagato un biglietto (bravo Admin a proporre l'abolizione del "settore" ospiti), mi sono goduto lo spettacolo, ed ho esultato al gol di Crespo semplicemente balzando in piedi, allungando le braccia verso l'alto e stretto i pugni. Ovviamente non ho preso in giro i tifosi del Man Utd che avevo intorno, e loro hanno anche sorriso quando con gli occhi ho cercato le reazioni degli altri al mio gesto.

Affidare la gestione degli stadi alle società deve essere il primo passo. Responsabilizzare i "capetti" (magari offrendo loro uno stipendio da "steward", al fine di garantire la sicurezza all'interno dell'impianto), facendo leva sul loro "carisma" al fine di educare i ragazzi che li seguono - finora - nelle barbarie. Biglietti nominali, tutti posti a sedere, basta coi prezzi popolari, basta barriere e piste d'atletica sotto le tribune, sì alle telecamere a circuito chiuso e l'allungamento della "flagranza differita" anche fino a 72 ore.
Obbligo di firma per chi non deve recarsi allo stadio durante le partite presso i commissariati, e pene dure ed effettive per chi si macchia di gesti sconsiderati dentro e fuori lo stadio.
Recidività da punire molto più duramente.

Per le carceri sotto le tribune ancora non siamo pronti, ma non è un'idea peregrina.

 

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Livello Freddy Maertens




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  postato il 05/02/2007 alle 17:31
E' se mai chi governa il calcio che ha commesso e sta commettendo grandi errori, non trovo giusto criminalizzare il calcio come sport. E trovo assai meno giusto fermarlo, privando milioni di tifosi e appassionati normali della gioia di andare allo stadio o di vedere le partite in tv. Tanto sappiamo tutti che al massimo tra due settimane riprenderà tutto perchè gli interessi economici sono enormi e la situazione degli stadi non cambierà. Quindi mi domando: a cosa è servito lo stop?
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/02/2007 alle 20:36
Originariamente inviato da Admin

Da troppo tempo sento discorsi relativi a un presunto imbarbarimento dei costumi civili, e che il calcio è semplicemente uno specchio della società, e siccome viviamo in una società violenta è normale che il calcio sia altrettanto violento.

Scusate, ma questa è una fandonia bella e buona, confutata dai dati che vi propongo di seguito, e che dimostrano che, a fronte di una società diventata sempre meno violenta nel corso dei decenni, il calcio ha seguito un percorso DIAMETRALMENTE opposto, imbarbarendosi anno dopo anno.

Vengo al dato che ho deciso di prendere in esame: forse qualcuno si stupirà di scoprire che il numero degli omicidi (che mi pare un buon elemento esemplificativo della materia) è in assoluto calato enormemente negli ultimi 120 anni. Non in maniera omogenea nel tempo (insomma, il grafico non è una parabola uniformemente discendente, ma una linea spezzata che però tende indubitabilmente al ribasso), ma in maniera comunque netta.


Caro Marco/Admin,

con questo post apri una discussione su un argomento che é terribilmente complesso e vasto. Ti dirò che il testo da te riportato mi lascia diverse perplessità. Lungi da me le pretesa di criticare quanto scritto dalla signora Merzagora che, se é autrice di un "Lezioni di criminologia", sarà senz'altro un'esperta in materia. Diciamo che, se fossi un suo studente, quelle sotto sono domande che le farei, certo di ottenerne una soddisfacente risposta.

Originariamente inviato da Admin
*****

DATI DELL' OMICIDIO

Da: Isabella Merzagora Betsos, Lezioni di Criminologia, Cedam, Padova, 2001.

L'omicidio è universalmente considerato come il reato con più basso numero oscuro, cioè il reato per il quale il numero di quelli effettivamente commessi più si avvicina al numero dei reati di cui si viene a conoscenza, il che dovrebbe confortarci sull'attendibilità dei dati. In realtà le cose non sono così semplici, almeno per quanto concerne i confronti fra tassi di omicidio in tempi e luoghi diversi. Per cominciare, le diverse ricerche fanno talvolta riferimento a diversi tipi di omicidio: vi è chi accorpa omicidi consumati ed omicidi tentati, chi considera i soli omicidi volontari, chi congloba tutti i tipi di omicidio, con risultati numerici quindi anche molto diversi; basti pensare che gli omicidi colposi possono ammontare anche a quattro/cinque volte gli omicidi volontari per avere un'idea delle differenze, e delle confusioni, cui si può incappare confrontando diversi raggruppamenti di dati. Ancora, talune ricerche si occupano del "fatto" omicidio, altre -solitamente quelle effettuate presso settorati medico legali- delle vittime, ed è palese che i numeri possono essere non coincidenti.
Certe legislazioni, poi, possono qualificare in modo diverso episodi per altre identici, e viceversa, il che comporta difficoltà di confronto fra i vari Paesi.
Ma anche limitandoci all'Italia, è molto importante l'arco di tempo considerato, poiché si può affermare che gli omicidi sono aumentati, se si considerano per esempio alcuni anni, e che sono diminuiti se si esamina viceversa un periodo più lungo o anche solo diverso.
Per quanto riguarda, poi, i tempi più lontani, le difficoltà risiedono nel non poter contare su dati attendibili, o su dati di sorta.


Sono d'accordissimo con tutta la premessa...

Originariamente inviato da Admin
Ciò premesso, sembra però possibile affermare che la violenza omicida in Europa negli ultimi secoli è molto diminuita,


ed é per questo, che il passo sopra mi desta stupore. Negli ultimi secoli... Vabbeh, la concezione del mondo é anche molto cambiata. Ma andiamo pure avanti...

Originariamente inviato da Admin
....
Anche in Italia si sono avvertiti, e nettamente, gli effetti del processo di civilizzazione, e il tasso di omicidi che era di 20 x 100.000 abitanti nel 1880, non arriverà a 4 un secolo dopo.


Ohibò, il 1880. Negli Stati Uniti a quell'epoca davano ancora la caccia a Geronimo, in Francia avevano sterminato da una diecina d'anni tutta la gente della Comune (a proposito, quel massacro viene contabilizzato o no?) e in Italia... In Italia non si era in pieno periodo di brigantaggio al Sud? E il brigantaggio con la sua sequela di morti da una parte e dall'altra, viene a incrementare il numero di assassinii oppure no? Perché se lo si considera una guerra civile non dovrebbe...

Originariamente inviato da Admin
Come s'è detto, però, la domanda se l'omicidio aumenti o diminuisca rischia di essere fuorviante, e la risposta manipolabile a seconda del segmento di tempo prescelto.


Appunto, bisogna fare attenzione...

Originariamente inviato da Admin
Per esempio, se esaminiamo il periodo 1947-1998, osserviamo una diminuzione degli omicidi.
D'altro canto, se invece l'arco temporale considerato fosse quello che va dal 1984 al 1991, dovremmo concludere che gli omicidi aumentano.
Invece, dal 1990 al 1998 gli omicidi sono diminuiti.
E, per converso, esaminando il periodo 1963-1982 dovremmo di nuovo dedurne un aumento


Qui, sinceramente non capisco. Cosa vuole dire che tra l'anno X e l'anno Y gli omicidi sono diminuiti?
Non può voler dire che all'anno Y ci sono stati meno omicidi che all'anno X, sarebbe un'affermazione insulsa. Deve voler dire per forza che c'é stato un decremento piuttosto regolare del numero durante quel periodo di tempo. E invece no. Diminuiscono dal 47 al 98, ma aumentano dal 63 all'82 (un periodo di quasi 20 anni!) e dall'84 al 91. Non so a cosa corrisponda il "buco" dell'83, ma si direbbe che, in pratica, dal 63 al 91 sono aumentati. E allora non é che la conclusione a riguardo del periodo del periodo 47-98 dipende fortemente dagli estremi dell'intervallo scelto? A proposito, il 47 é l'anno della strage di Portella della Ginestra...


Originariamente inviato da Admin
In altri termini, per evitare facili "giochi delle tre tavolette" statistici, conviene considerare archi temporali significativamente lunghi.


Certo, occorre mediare le fluttuazioni statistiche. Però io aggiungerei che occorre confrontare periodi storicamente più o meno omogenei, come si capirà più sotto.

Originariamente inviato da Admin
In un periodo di un secolo, l'andamento dei tassi di omicidi volontari consumati e tentati, preterintenzionali, infanticidi e stragi (delitti denunciati dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri e dal corpo della Guardia di Finanza) è il seguente.

Tassi di omicidio volontario consumato e tentato, preterintenzionale, infanticidio e strage. Nonostante una certa ripresa dai primi anni '70, è evidente che il tasso di omicidi è notevolmente diminuito nel corso del Novecento, anzi è più che dimezzato, passando dai 10,55 omicidi x 100.000 abitanti del 1900, ai 4,46 del 1998. Il che, per cominciare, è un dato confortante e che mostra come il gridare all'eccezionalità del momento sia -almeno da questo punto di vista- piuttosto fuori luogo.


L'inizio del 900 é stato un periodo di grandi lotte sociali. Un periodo, pure, in cui polizia ed esercito non esitavano a sparare sulla folla e a disperdere i manifestanti con cariche di cavalleria. Ovvio che ci uscissero dei morti. Vengono contati oppure no?

Originariamente inviato da Admin
Il grafico evidenzia una prima crescita dei tassi nel triennio 1908-1910, che è da ricondursi alla prima gravissima crisi economica che il nascente capitalismo italiano dovette affrontare.
Durante il periodo fascista, a disconferma dello slogan propagandistico delle "porte aperte" , il tasso di omicidi si mantiene a "buoni" livelli, comunque superiori a quelli degli anni successivi alla Liberazione.
I due picchi più significativi sono in corrispondenza del primo e secondo dopoguerra, e di quest'ultimo in particolare, con tassi di omicidio di 12,34 nel 1944, addirittura 28,52 nel 1945, 14,78 nel 1946.


Via, come si fanno a contare gli omicidi nel 44? Un partigiano che ammazzava un fascista era omicidio? E un fascista che ammazzava un partigiano? Idem (o quasi) per il 45 e il 46, era un periodo di resa dei conti...

Originariamente inviato da Admin
Come osservano Chinnici e Santino: "Intorno alle due guerre mondiali si ha un andamento tipico dei periodi pre e post-bellici: una flessione prima e durante la guerra, una esplosione di criminalità dopo. La flessione in generale è dovuta allo stato di mobilitazione dei giovani, alla loro assenza dai luoghi nativi in cui risulta più favorevole l'inserimento in circuiti criminali, alla diminuzione della disoccupazione per l'incremento delle industrie belliche. L'incremento della criminalità che segue la guerra è invece da connettere alla depressione economica, alle difficoltà di inserimento dei reduci, alla violenza esaltata e praticata durante la guerra, alla più facile reperibilità di armi, alla caduta di tensione degli ideali e alla conseguente frustrazione per i traguardi prospettati e non raggiunti" (Chinnici G., Santino U., La violenza programmata, Franco Angeli, Milano, 1989).
Il periodo della ricostruzione e del boom economico, dalla fine degli anni Quaranta alla fine degli anni Sessanta, fornisce un'ulteriore prova della relazione inversa fra andamento economico ed andamento degli omicidi, con una contrazione accentuata di questi ultimi.
Gli anni successivi al 1970 si caratterizzano, invece, per una ripresa di questi reati, complici, ancora una volta, l'instabilità economica, ma anche il problema della criminalità organizzata.


Niente da dire invece sulla relazione di proporzionalità inversa tra tasso di criminalità e prospettive economiche. Direi anzi che questo é ancora più sensibile per le altre forme di violenza.

Quest'ultima considerazione riporta al punto di partenza. Quando si parla di "imbarbarimento" progressivo della società, più che a fenomeni di criminalità estrema, come sono gli omicidi, si pensa alla piccola o grande violenza quotidiana che é entrata ormai a far parte della nostra vita. Questa credo sia strettamente legata alle condizioni di vita e soprattutto al fatto che é da un bel pezzo che si é smesso di credere che quello che verrà sarà un mondo migliore.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 09:41
Vorrei fare una considerazione: se io esprimessi un mio parere sulla vicenda e lo scrivo al corriere della sera non verrebbe certamente pubblicato perchè penso che ricevano migliaia di lettere, quindi sarei uno dei tanti e forse non verrei mai letto...
Se io oggi imbrattassi il muro, scrivendo odio la polizia, a morte gli sbirri ecc ecc. sarei sulle prime pagine di tutti i giornali, ma chi mi impedisce di scrivere queste cose solo per questo? Solo per il puro piacere di avere un attimo di celebrità magari da raccontare in futuro agli amici quando gli animi saranno placati?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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  postato il 06/02/2007 alle 11:57
Originariamente inviato da mattewhawk23

inatno Matarrese riesce a far la solita figura.Perfortuna il Coni si dichiara indignato


oggi, su Corriere.it ho trovato questo bell'articolo su Matarrese

Tonino e l’abitudine di rimangiarsi tutto
Dopo l’omicidio Spagnolo disse lo stesso: «Il calcio non si può fermare, altrimenti questo nostro mondo finisce»

Uffa, ’sto morto... Non è che Antonio Matarrese abbia sbuffato proprio così. Ma è difficile negare che il suo commento al dibattito sul «cosa fare » dopo l’uccisione a Catania di Filippo Raciti grondasse di un’insofferenza da lasciar basiti. Non bastasse, dopo un silenzio di ore e ore, ha osato dire che non si era mai espresso con quei toni. Risultato: la radio che l’aveva intervistato hamesso on line la registrazione. E ora sappiamo che il presidente della Lega è anche più bugiardo di Pinocchio. In un paese serio, Don Tonino sarebbe già in viaggio verso le Antille dopo aver lasciato sul tavolo le dimissioni: scusate. È infatti recidivo.
Ricordate cosa accadde alla fine di gennaio di dodici anni fa, dopo l’omicidio a coltellate del tifoso genovese Vincenzo Spagnolo prima di Genoa-Milan, sospesa solo al 38’ del primo tempo quando proprio non era possibile proseguire? Intervistato dalla «Domenica sportiva», disse: «Male hanno fatto Genoae Milan a sospendere la partita per lutto, il calcio non si può fermare, altrimenti questo nostro mondo finisce». E anche allora, allo scoppiar delle polemiche, fece precipitosamente marcia indietro. Non l’avevano capito, spiegò: «Non sono contrario assolutamente alla decisione presa ieri, mi sono soltanto preoccupato di quello che poteva succedere dentro e fuori lo stadio...».
Francesco Merlo, sul Corriere, lo infilzò due volte. Prima ricordando che non era nuovo a quel genere di commenti dato che aveva già sancito: «Cadono i governi e muoiono i Papi, ma il calcio non può cadere». Poi affondando il colpo: «Quando l’istinto lo tradisce, Tonino nostro rimedia. Come? Rimangiandosi tutto». Il fatto è che in tanti anni «l’Andreotti del pallone» (soprannome abusato ma assurdo: Zio Giulio non si sarebbe mai lasciato scappare certe sciocchezze) ha detto tutto e il contrario di tutto.
A Braga nel 1982, furente con la nazionale partita male ai Mondiali spagnoli, urla: «Li prenderei tutti a calci!». Per esultare dopo il trionfo: «Consegniamo alla storia l’anno della rivalutazione mondiale del calcio italiano!». Accoglie l’arrivo del Cavaliere nel calcio ironizzando («Si vuole allargare un po’ troppo, mi sa che non dura») e quella in politica ringhiando: «Basta con le commistioni tra sport e politica!». Per poi lanciare immediati segnali di pace subito dopo la vittoria elettorale, con calorose congratulazioni.
Esplosa Calciopoli, non maschera la diffidenza verso Francesco Saverio Borrelli diffidandolo dallo «spaventare il mondo del calcio ricreando Mani Pulite» e invitandolo a «integrarsi meglio nel nostro mondo» e poi attacca Luciano Moggi al suo ritorno in tv: «Non si rende conto che per un po’ di tempo deve restare fuori. Si purifichi. Vorrei vedere un Moggi che continua a piangere sugli errori. Io mi sento offeso. Non ci sta aiutando a rifare il vestito nuovo al calcio. Adesso bisogna far capire che non ci sono padrini o uomini prepotenti».
«Un dittatorello. Simpatico, ma dittatorello», lo definì un giorno Candido Cannavò. E spiegò: «Ricordo quando mi scagliai contro Tonino chiedendogli di lasciare il Parlamento dopo la nomina a presidente della Federcalcio. Mi disse: la mia famiglia non me lo permetterebbe mai». E lì è il cuore, nella grande famiglia Matarrese. Così ricca e potente da essersi guadagnata un nomignolo: «i Kennedy di Andria». Rivisto poi in una variante sarcastica: «i Kennedy delle orecchiette».
Il padre Salvatore, il cui busto di bronzo troneggia, dicono i biografi, all’ingresso del palazzo ai confini del quartiere Japigia in cui ogni figliolo ha un piano e tutti insieme si ritrovano da anni in leggendarie tavolate, faceva il muratore, «a undici anni prendeva la calce con le mani» e passò la vita a tirar su figli e condomini, figli e condomini. Ed ecco in ordine anagrafico e di ruolo via via assunto Michele (a capo dell’azienda e dell’associazione industriali baresi), Vincenzo (presidente del Bari calcio), Giuseppe (vescovo a Frascati e sponsor di Francesco Storace), Tonino (commercialista, presidentissimo e deputato Dc per cinque legislature), Amato (progettista) e Carmela, l’unica femmina, sposata con un magistrato.
Quanto agli edifici, impossibile contarli. Ma almeno uno era noto a tutti: il mostro di cemento di punta Perotti, abbattuto nell’aprile dell’anno scorso. Anche Tonino fu abbattuto, dopo la prima esperienza alla guida della Lega e della Federcalcio. Non gli perdonarono, allora, un sacco di cose. L’inimicizia con Franco Carraro. Il fallimento della nazionale di Arrigo Sacchi, che commentò la sua cacciata dicendo: «L’hanno trattato peggio di Totò Riina».
L’insopportabile contrasto tra le delusioni sportive e una vanità che era arrivata a fargli confidare che puntava alla presidenza della Fifa: «Vinco il Mondiale e vado al posto di Havelange ». Finito in seconda fila e trombato anche alle Europee 2004, dov’era in lista con l’Udc, pareva finito. Rilanciato da Calciopoli e dalla voglia dei presidenti di una figura che non inquietasse nessuno, si reinstallò sentenziando: «Matarrese era il calcio, è il calcio e sarà il calcio».
Adora, don Tonino, parlare in terza persona come Giulio Cesare e i centravanti spalmati di brillantina. L’ha fatto anche ieri, sbuffando per le polemiche: «Una persona di buonsenso non può pensare che Matarrese volesse dire certe cose!». Falso: le aveva dette davvero. Anzi, la registrazione di Radio Capital dimostra che aveva detto di peggio. Prendendosela coi «saputelli» che discutono della violenza negli stadi, spiegando che il calcio «è un gioco talmente delicato che può fermarsi un attimo per le giuste riflessioni» («un attimo »...) ma «lo spettacolo deve continuare perché questo non è un giochino». Di più: quelli che propongono norme troppo severe sono «un po’ esaltati. E anche un po’ irresponsabili». Allora per quanto tempo dovrebbe chiudere, il calcio? «No, il calcio non deve mai chiudere. Il calcio è un’industria. Che paga i suoi prezzi». Morti compresi. Ben detto, presidente: questo non è un giochino. Ne tiri le conseguenze.
Gian Antonio Stella
06 febbraio 2007

 

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  postato il 06/02/2007 alle 12:47
Certo... il calcio si ferma e il mondo intero crolla.
Ma non ho parole per commentare questo "uomo".

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

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  postato il 06/02/2007 alle 13:29
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da pedalando
Oggi e' cosi' ?
Non mi sembra, quindi ti do ragione quando dici che non andrebbe
autorizzata. Ma sappiamo che non capitera' mai. si continueranno
a sacrificare poveri innocenti in onore del dio denaro.


lo stato non può ammettere di non essere in grado di controllare gli ultras di una squadra.

stai dicendo che deve autorizzare l'evento, allora....


Alzare le mani davanti ai teppisti sarebbe un precedente molto grave e senza rimedio: allora nei quartieri controllati dalla criminalità organizzata, cosa si dovrebbe fare?

E' diverso. Tu metti la difesa dei cittadini sullo stesso piano della
difesa di delinquenti da loro simili.
Ma se tutte le domeniche si gridano "vi romperemo il cu.lo", una
volta tanto lasciamoli fare.
Continuando a difendere la popolazione naturalmente.


Purtroppo è vero che in nome del dio denaro si rinuncia ad applicare quelle leggi che già ci sono, e che però farebbero spendere fior di milioni a società di calcio ed amministrazioni comunali.
Oggi un servizio del Tg sportivo di Italia Uno ha aperto con questa frase "In tutto il mondo chi non rispetta una legge paga una sanzione, in Italia ottiene una deroga".
Il risultato è che la sicurezza va a farsi benedire.

completamente daccordo.

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 06/02/2007 alle 14:01
Non so se qualcuno di voi ieri sera, dopo la fiction sul Pirata, ha visto Porta a porta di Vespa.
Ammetto che non volevo farlo, ma la tv è rimasta accesa su Rai1, così ho iniziato un po' a seguire il dibattito sul calcio: c'erano Pisanu, la Melandri, Tardelli, Pulvirenti, Lotito, Pancalli, De Luca e Pizzul.

Pancalli è sembrato ancora una volta il più diretto, il meno "politico", il meno ipocrita, così come un grande applauso va rivolto a Delio Rossi (allenatore della Lazio), che poi è il vero motivo per cui scrivo questo post.

Vi sintetizzo le parole dell'allenatore bianco-celeste: «Tutti piangiamo, ma tutti siamo colpevoli. Io questa sera ho sentito tanta ipocrisia, soprattutto da parte di quei politici che vorrebbero attuare dei provvedimenti che vanno contro a quei tantissimi deliquenti, che poi sono quelli che ci fanno assistere a scene come quella di Catania, che altro non sono che estremisti delle due fazioni politiche esistenti. Ricordiamoci che gli ultrà e quei delinquenti votano. E i loro voti spostano tanto. Secondo me un politico che fa finta di ignorare questa cosa non è credibile».

Bravo Rossi, applausi sinceri!

 

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  postato il 06/02/2007 alle 14:09
Delio Rossi imparai a conoscerlo qualche anno fa quando allenava (molto bene) il Lecce, ho continuato a seguirlo con molta simpatia alla Lazio e ho maturato nei suoi confronti la convinzione che sia un hombre vertical, un uomo vero e serio, quindi non mi stupisce che abbia detto le cose sensate che qui leggo.

Bisogna anche dare atto a Lotito che (a parte tutti i suoi scheletri nell'armadio, su cui per ora non mi soffermo) è uno dei pochi, se non l'unico (ad alti livelli) ad aver provato in tutti i modi a recidere il cordone ombelicale tra la società e la curva. Non per niente è contestato da una vita dagli stessi ultrà della Lazio, e ha avuto diversi problemi in questo senso.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 14:23
Integro con un pezzo tratto dal corriere dello sport...sempre dell'ottimo Delio Rossi.

«Credo che in questo momento la migliore cosa da fare sia restare zitti - dice con rabbia Delio Rossi, l'allenatore della Lazio - anche perchè siamo tutti colpevoli... Lo stop? Non so dire se è giusto o meno, spero solo che non ci sia la solita ipocrisia, anche perché quando si ripartirà chi rimarrà solo con il dolore sono i famigliari di quel povero ragazzo.
Purtroppo e la mia non è retorica ma solo una amara constatazione dei fatti, non si può morire per una partita di calcio. Voi tutti sapete, e mi riferisco ai media, alle società, all'ambiente stesso e alle stesse forze dell'ordine chi sono i delinquenti, ma non succede nulla. Quel ragazzo è morto per una bomba carta e chi ha tirato quella bomba è solo un esecutore materiale perchè i colpevoli di tutto ciò, e lo ribadisco, siamo tutti noi".

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 15:57
Io ho visto Porta a Porta e devo dire che Delio Rossi è davvero un grande!anch'io l'ho trovato straordinario!come anche Tardelli, quando ha fatto notare che sono persino i genitori in prima fila ad attizzare il fuoco con gli arbitri ecc. nelle partite dei pulcini...é tutto il sistema malato!Mi hanno impressionato molto i casi di tifosi morti nel passato,da PAparelli a Currò!
VENERDì QUANDO QUEL LACRIMOGENO HA COLPITO UN RAGAZZO A 10MT SULLA MIA SINISTRA, FERENDOLO GRAVEMENTE, HO CAPITO CHE SONO STATO GRAZIATO E POTEVO ESSERE AGGIUNTO ALL'ASSUDO NUMERO DI VITTIME CHE ANNUALMENTE RICORRONO NEL MONDO DEL CALCIO.
P.s non credete poi che i fatti di violenza siano stati solo quelli descritti nel servizio, tutt'altro, eccome se ne mancano di aprtie, anche qui a catania...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 17:58
Discriminazioni territoriali tra Nord e Sud
cari forumisti, dopo aver assistito alla tragedia avvenuta a Catania, nell'occasione del derby siculo, alcuni amici del Nord, ne hanno aprofittato per riaccendere la miccia sulla discriminazione teritoriale tra Nord e Sud della penisola.
Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord!sono ovviamente opinioni assurde, insostenibili, in quanto nell'uomo la delinquenza, come dal tronde la mafia c'è sempre stata!Non so se siete a conoscenza del fatto in cui Socrate, grande filosofo greco del sesto secolo a.C fu ucciso ingiustamente dal governo dell'epoca, accusato di corruzione ed empietà, e morì bevendo la cicuta nell'areopago.Pertanto molti critici lo definirono il primo delitto di mafia nella storia, anche s io ritengo che delitti del genere ce ne furono anche in periodi precendenti, poichè quando qualcuno da fastidio ai governanti è sempre preso di mira.Ritornando all'argomento principale, è inutile raccontarvi le tantissime vicende di aggresioni alla polizia, accaduti sia al Nord(vedi G8, o vari partite di calcio)che in tutto il mondo.La delinquenza è un fenomeno internazionale non siciliano come asserisce qualcuno...Sapete cosa mi è stato risposto? che noi siamo stati i primi ad uccidere un poliziotto!Ma cosa centra, al di là del povero Raciti, sapete quanta gente torna con dita amputate, timpani danneggiati ecc.
La verità è che, come diceva ieri sera Pizzul a Porta a Porta, in questo caso ahinoi ci è scappato il morto, ma se non ci fossero state vittime, allora il tutto sarebbe rimasto in secondo piano!
P.s non credete poi che i Media hanno raffigurato la città di Catania come invivibile e piena di terorismo e criminalità? Vi dirò che qui sono stati fatti notevoli passi avanti e siamo anche stati definiti, la "Milano del Sud" per attività econimiche industriali e non solo!Io come tanta gente qui in Sicilia, vive in piena tranquillità e non in un clima di terrore, riddler, che è anche più grnade di me, ne sa qualcosa in più!
P.s2 dimenticavo, molta gente ci disprezza e critica, però poi si vengono a fare le vancanze qui da noi, e ora di smetterla, siamo tutti Italiani, senza distinzioni!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 19:15
Originariamente inviato da falco46

Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord!


e come no! e magari le belle donne stanno solo al nord, mentre le belle ragazze del sud non sono altro che nordiste esportate....
Ma hai chiesto al tuo amico che cosa aveva bevuto?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 19:36
Originariamente inviato da pedalando
stai dicendo che deve autorizzare l'evento, allora....


purtroppo lo stato non può dire "non autorizzo perchè non sono in grado di controllare i teppisti": sarebbe una figuraccia senza precedenti, e una deligittimazione totale del suo ruolo di garante della pubblica sicurezza.
E difatti una cosa del genere non è mai stata detta neanche per sbaglio in questi giorni.
La mancata autorizzazione può essere giustificata solo con altri motivi, ad esempio come una punizione verso coloro che mettono a repentaglio l'incolumità di altri cittadini.

E' diverso. Tu metti la difesa dei cittadini sullo stesso piano della difesa di delinquenti da loro simili.
Ma se tutte le domeniche si gridano "vi romperemo il cu.lo", una
volta tanto lasciamoli fare.
Continuando a difendere la popolazione naturalmente.


non sono io ma è la legge che mette sullo stesso piano l'incolumità di tutti, delinquenti compresi.
Purtroppo le forze di sicurezza hanno il dovere di far si che un delinquente non faccia del male ad un altro delinquente.

Oddio, talvolta non sarebbe male farli pestare tra loro: ma come si fa ad essere sicuri che in mezzo agli scontri non ci sia capitata per sbaglio qualche brava persona?

 

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  postato il 06/02/2007 alle 21:29
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da falco46

Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord!


e come no! e magari le belle donne stanno solo al nord, mentre le belle ragazze del sud non sono altro che nordiste esportate....
Ma hai chiesto al tuo amico che cosa aveva bevuto?


lasciamo eprdere, il guaio che proprio da quella persona non me l'aspettavo affatto!

 

[Modificato il 07/02/2007 alle 13:06 by Monsieur 40%]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 21:43
Il discorso nord e sud è inutile e poco veritiero Falchetto... vai tra

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 21:48
Originariamente inviato da falco46

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da falco46

Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord!


e come no! e magari le belle donne stanno solo al nord, mentre le belle ragazze del sud non sono altro che nordiste esportate....
Ma hai chiesto al tuo amico che cosa aveva bevuto?
lasciamo eprdere, il guaio che proprio da quella persona non me l'aspettavo affatto!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/02/2007 alle 21:49
Originariamente inviato da Cascata del Toce

Il discorso nord e sud è inutile e poco veritiero Falchetto... vai tra
no caro cascata, purtroppo è veriterio, ma ti rendi conto cosa ha asserito questa persona? cosa ne pensi sulle sue assurdita?anzi aporie...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/02/2007 alle 00:13
La violenza purtroppo è cosa di tutto il mondo... Ricordo di essermi trovato in mezzo gli scontri del dopoderby pallacanestro Olimpiakos Pyraeios contro Panathinaikos,,,Poliziotti greci in assetto As DAPPERTUTTO Non è carino... Si certo Falco.. è innegabile che li ci fossero altri interessi..la vendetta, forse qualcosa che purtroppo da voi è presente ma che con minor peso c'è anche al nord... Non è un problema siciliano... è un problema ITALIANO... E' sentito a Catania, tanto quanto nella mia Verbania che dista 25 km dalla Svizzera (negli anni della Serie C del calcio qui (1966 - 1973) mi è stato raccontato di una megarissa nel dopogara tra Verbania ed Udinese... quindi...

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
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e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
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"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/02/2007 alle 00:29
Cmq a quanto pare domenica si gioca e di corsa, quindi alla fin fine tutte discussioni inutili...
Tanto per levare ogni dubbio, io sono il primo ad essere contro Matarrese specie per quello che ha fatto al Catania in passato (e chissà che non faccia nel presente), ma lo stesso Matarrese è stato criticato e indignato dai presidenti (gli stessi peraltro se non sbaglio votano per il presidente di lega) per la frase peraltro oramai inflazionata lo spettacolo deve andare avanti, tuttavia gli stessi presidenti non hanno perso tempo per decidere unanimamente di giocare subito...
Non so come la pensiate voi, ma secondo me quelli pensano solo al calcio, altro che dolore, cordoglio, misure, ecc. ecc. ecc.

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 07/02/2007 alle 01:05
Si potrebbero scrivere altri fiumi di parole e considerazioni su questo tema, e anzi sono certo che questo 3d sarà uno di quelli che sforerà le dieci pagine.


E' vero che tutto questo caos è venuto fuori solo perché "c'è scappato il morto", e perché questo morto è stato un poliziotto e non un ultrà o un dirigente di 3a categoria. Ma questa non è una scusa per non far nulla, anzi rappresenta comunque un'opportunità per cambiare le cose. D'altronde la bufera sul doping nel ciclismo non è iniziata con O.P.? O calciopoli quando è saltato fuori il nome di Moggi? Con tutti i problemi che ci sono nella società, nella maggior parte dei casi, per non farci venire un esaurimento, ci indignamo e poi facciamo spallucce, e andiamo avanti sereni per la nostra strada (si deve pur pensare a sé stessi, ogni tanto). A volte però succedono fatti, come la morte del povero Rachiti, che ci offrono la possibilità di avviare una riflessione approfondita su un tema, che alla fine chi più chi meno ci tocca tutti. E in questi casi a prevalere non deve essere il proprio tornaconto personale (io ci guadagno, a me piace fare gli striscioni da portare allo stadio, un pò di insulti nel tifo non fanno male a nessuno, se gli ultrà si ammazzano tutti la società si ripulisce, a me i poliziotti stanno sul c...) ma dei principi generali. In questo caso secondo una considerazione ovvia, che però sembra a molti (non mi riferisco ai forumisti) non sia chiara, è che il calcio è uno sport, e che gli sport (visto che sono anche promossi dallo Stato) hanno innanzitutto una funzione ludica e sociale, quindi il DOVERE di farsi carico e trasmettere i valori che rappresentano.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/02/2007 alle 11:09
non ho scritto manco un post su sto 3D...cmq sia a quanto pare (purtroppo aggiugno io) il titolo ormai non è più appropriato...

col cazz. che si ferma il calcio, troppi soldi troppi interessi e troppe cose + importanti della vita delle persone

ho sentito ieri Zamparini che diceva "non ci si può fermare e poi come facciamo coi diritti televisivi ecc ecc..

Che tristezza... Vabbeh, mezza pena almeno per me che guardo il calcio solo nei mondiali e negli europei

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/02/2007 alle 12:23
Originariamente inviato da robby

non ho scritto manco un post su sto 3D...cmq sia a quanto pare (purtroppo aggiugno io) il titolo ormai non è più appropriato...

col cazz. che si ferma il calcio, troppi soldi troppi interessi e troppe cose + importanti della vita delle persone

ho sentito ieri Zamparini che diceva "non ci si può fermare e poi come facciamo coi diritti televisivi ecc ecc..

Che tristezza... Vabbeh, mezza pena almeno per me che guardo il calcio solo nei mondiali e negli europei


Beh era la stessa cosa che pensavo io... ma dai però solo a pensare che si poteva fermare era del tutto utopico...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
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