Board logo

Hanno ucciso un poliziotto... un tifoso... e il calcio che fa?
Cascata del Toce - 02/02/2007 alle 22:59

Un poliziotto nemmeno quarantenne è stato ucciso da una bomba carta in facia allo stadio di Catania durante Catania - Palermo... Luca Pancalli, commissario Fci, dopo la morte del dirigente di una squadra di terza categoria, preso a calci dai giocatori di una squadra, ha deciso che il calcio si ferma per una giornata. Dalla Serie A ai settori giovanili. Tutti fermi... Credo sia uno schifo, una schifezza. Morire per un pezzo di merda che ti tira addosso una bomba è squallido. Catania (e comunque qualsiasi tifoseria si vada a macchiare di un tale scempio) merita la radiazione!!! Di certa gente la passione sportiva ne fa tranquillamente a meno!:grr:

 

[Modificato il 13/11/2007 alle 15:18 by Monsieur 40%]


Subsonico - 02/02/2007 alle 23:13

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Catania (e comunque qualsiasi tifoseria si vada a macchiare di un tale scempio) merita la radiazione!!! Di certa gente la passione sportiva ne fa tranquillamente a meno!:grr: [/quote] No, adesso basta. Devono pagare tutti quanti. Chiudere la bocca a chi vomita violenza ogni giorno per un fallo di mano non segnalato. Togliere tutta la copertura mediatica al calcio. Questo sì che sarebbe uno spettacolo. C'è chi parla di partite a porte chiuse...beh, non si risolverebbe niente. Io parlerei di calcio chiuso, piuttosto.


simone89 - 02/02/2007 alle 23:14

bravo cascata..... però sei stato troppo tenero.... pezzo di m.... è troppo poco..... cmq mio papà da piccolo non mi ha mai portato a vedere una partita di pallone per paura di questi episodi.... il calcio e tutto lo sport dovrebbe essere una festa non questo schifo.....

 

[Modificato il 02/02/2007 alle 23:22 by simone89]


antonello64 - 02/02/2007 alle 23:26

ne stiamo già parlando nel thread "altri sport".


Cascata del Toce - 02/02/2007 alle 23:26

Hanno fatto un minuto di silenzio prima...pensa che ipocrisia... Subsonico..se una cosa del genere la facessero i tifosi di qualsiasi altra squadra ragionerei in maniera estremamente uguale ;)


mont ventoux - 02/02/2007 alle 23:33

La verità è che, come ho detto altre volte, noi del ciclismo ci presentiamo sempre col "cappello in mano", come se quelli sporchi, brutti e cattivi fossimo noi, come se fossimo noi quelli che devono rimettere i propri peccati...la realtà è invece quella di un paese, dei suoi politici e dei suoi giornalisti che adesso che ci scappano i morti piangono lacrime di coccodrillo, ma che hanno loro la responsabilità morale piena di aver creato le sembianze mostruose che ha assunto ormai da tempo il calcio italiano. Creano delle icone, dei miti mediatici intorno a uno stron...come Materazzi, che nella vita fa il provocatore, che fa l'attore andando in cerca di testate gratuite sui campi da gioco (e peccato che qualcuno non gli abbia fatto mai davvero male), e poi si meravigliano che negli stadi gli ultras arrivino con l'unico scopo di fare a mazzate o che i bambini giocano a fare i...Materazzini...roba da matti, tutta questa gentaglia che si professa giornalista e che tutta la settimana alimenta il falsissimo mito del calcio, facendone una questione di stato, adesso sparge fiumi di retorica e invoca il pugno di ferro contro i violenti, quando non c'è maggiore violenza di una stampa che vive di solo calcio e dei suoi feticci tutti artificiali. Sono gli stessi giornalisti che in gran parte hanno vomitato veleno sul ciclismo e adesso invitano ad accorrere al capezzale del dio Calcio per curare quello che ancora si ostinano a definire lo spettacolo più bello del mondo. Ma andate a cagare!


omar - 03/02/2007 alle 00:21

Ragazzi meglio un ciclismo con tutti i problemi del Doping che un calcio cosi violento. Molti tifosi vanno allo stadio solo per seminare violenza, della partita non vedono proprio nulla alla fine.


riddler - 03/02/2007 alle 00:40

Io credo, rispondendo a ciò che dice Cascata, che c'è gente che vuole solo il male al sud, forse proprio così facendo, con atti così violenti, può controllarlo meglio... Durante le festività natalizie, è capitato che mio zio di Napoli (dopo ben 24 anni di assenza) venga a Catania e lo faccia con la macchina. Sapete all'arrivo cosa mi ha risposto? Non è cambiato nulla da 24 anni a questa parte... la salerno Rc? La stessa, sempre strade a una corsia e cantieri sempre aperti... code kilometriche durante l'imbarcadero ai traghetti e così via... insomma un'odissea venire al sud in macchina, in barba a tutte le tav e le austrade veloci del nord... Secondo voi come si spiega questo fatto? E' possibile che qualcuno e parlo di mafia voglia impedire uno sviluppo al sud? Così è + facile controllarlo? Vaneggio secondo voi? Il presidente Pulvirenti ha confermato su raiuno che ha preso le distanze con una certa frangia di tifosi... è possibile che gli stessi si siano rivalsi contro la società creando sto pandemonio? E' possibile che qualcuno vuol impedire al calcio Catania di progredire e nel calcio ed imporsi così come era successo finora per il bel gioco, forse perchè non può entrare in loschi affari? Sto vaneggiando o sono ipotesi verosimili? Pensi che se il Catania fosse radiato o retrocesso ne guadagnerebbe il calcio italiano? O pensi che si darebbe vittoria alla malavita?


schwoch83 - 03/02/2007 alle 00:44

oggi ero allo stadio in tribuna per vedere serenamente la partita...è stato uno schifo senza precedenti...sia durante la partita (fumogeni, lanci di oggetti e lacrimogeni...vi giuro non si respirava) sia dopo (credo che le immagini le avete visti tutte)...non credo che il problema sia solo catania o questa o quella piazza...è giusto fermarsi tutti e riflettere su quello che è successo...uno schifo senza precedenti!


Cascata del Toce - 03/02/2007 alle 00:45

No no aspetta...qui non se ne fa un discorso di nord o sud... se fosse successo..che ne so a Torino con la Juve..per me non sarebbe cambiato niente!!


riddler - 03/02/2007 alle 00:50

No no invece facciamolo, qui si tratta di persone che erano fuori dallo stadio, secondo quanto ho capito io, perchè si sentivano spari di bombe durante la partita venute allo stadio appositamente per creare il pandemonio... E per quale ragione lo avrebbero fatto?


Cascata del Toce - 03/02/2007 alle 00:56

Il mio discorso era di opportunità e di repressione nei confronti dell'episodio.. Se è vero che una società prende una squalifica o una retrocessione per responsabilità oggettiva (ovvero quando un proprio tesserato compie un illecito a titolo personale ma per favorire la società per cui è tesserato)credo sia altrettanto giusto punire le società che creano queste problematiche con le proprie tifoserie.. Sai cosa? Il fatto è che le società sono sempre più succubi delle tifoserie organizzate. Una cosa è certa... tu vivi una realtà diversa dalla mia..e se ritieni che ci sia qualcos'altro che manovra non posso fare altro, non conoscendo i termini delle cose, che prendere atto delle tue parole..


riddler - 03/02/2007 alle 01:14

Peraltro lo stesso Candido Cannavò, che ogni tanto si ricorda di essere catanese, ha dichiarato stasera sullo speciale di rai1 che ogni volta sul piu' bello è mai possibile che c'è qualcuno che cerca di rovinare tutto? A chi si riferiva? Ai tifosi che lanciavano bombe carta solamente?


barrylyndon - 03/02/2007 alle 01:22

la notizia l'ho appresa leggendo questo forum.sono senza parole.tanto poi ci si dimentica di tutto.the show must go on,no????


EugeRambler - 03/02/2007 alle 01:29

con tutta la tristezza, lo smarrimento e lo sdegno che la morte di un lavoratore dello Stato provoca in me, desidero chiedere a tutti gli utenti del forum di non abbassare il proprio livello (e quello del forum tutto) in questo thread. parliamo di catania - palermo come di una partita tra "squadra ospitante" e "squadra ospitata". parliamo di quella frangia violenta delle tifoserie catanese e palermitana, come della frangia violenta di una squadra di pallone "x". parliamo della città e dello stadio di catania semplicemente come la città deputata ad ospitare l'incontro e la struttura entro la quale l'incontro si è svolto. questo caso specifico è solo l'ultimo, in ordine di tempo, che funesta uno sport di per sè stupendo. l'idiozia, ma qui è il caso di parlare, senza nasconderci dietro termini come proprio idiozia o stupidità, di vera e propria criminalità, delinquenza, non conosce confini. è davvero egualitaria. non ci sono differenze sociali, economiche o territoriali. non esiste nord e sud. non ci sono terroni e polentoni. è un problema comune della nostra povera Italia, l'Italia tutta intera. un paese che proprio sullo sport (forse) fonda il suo più intimo spirito patriottico. chi non ha versato una lacrima la sera del 9 luglio quando il rigore di grosso ha gonfiato la rete a berlino? chi non prova i brividi quando in tv l'immagine stacca da quell'area di rigore al cerchio di centrocampo, dove un pirlo emozionato come non mai, inizia a correre su se stesso in un vortice di emozioni che cattura tutti? ecco, oggi lo sport, e quindi gli sportivi (e noi ne siamo parte) che dello sport sono l'unica componente, si deve fermare. domandiamoci: è questo lo sport che sognamo? è questo lo sport che deve fortificare i nostri corpi e temprare le nostre menti? è questo lo sport che si fa elemento di unione sociale? è questo lo sport che ci rende orgogliosi di essere italiani? oppure questo è solo lo sport che alcuni delinquenti, che si dimostrano purtroppo sempre troppo potenti, almeno mediaticamente parlando, cercano e trovano per sfogare le proprie frustrazioni? è lo sport che elementi senza senno utilizzano per creare odio, discriminazione, violenza e, come oggi tristemente, morte? a questo sport noi vogliamo e dobbiamo contrapporre il nostro più secco e deciso "NO". chi dello sport non ha capito un ca.zzo, dallo sport e dagli sportivi deve essere escluso. subito. per il bene dello sport e degli sportivi stessi. lasciamo quindi aperto questo thread, con un'unica, ma categorica condizione: -che esso non sia invettiva superficiale e sterile contro il calcio (che voglio ribadire è uno sport magnifico. e il triangolare pallonaro del bike festival, con cicloweb partecipante sul campo a 11, ne è stato la prova). -che non vengano demonizzati su queste pagine, con la stessa infantile superficialità, personaggi che dello sport del pallone fanno parte. le regole sono dettate. la civiltà e l'intelligenza nel dibattere sono pretese dallo staff di questo sito e del suo forum. cari amici, mi raccomando. la chiusura di un thread (fatta eccezione per i doppioni) è episodio che lascia sempre molta tristezza negli animi. sicuro della vostra proficua e attenta collaborazione, vi auguro una buona e formativa discussione. eugenio


pedalando - 03/02/2007 alle 01:29

io trovo sbagliato che la polizia venga impiegata e sacrificata per dividere le tifoserie. Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. Si dira' che quel pover'uomo e' morto compiendo il suo dovere ma io credo che avrebbe potuto compiere molti altri doveri forse anche piu' rischiosi ma sicuramente piu' utili alla societa'. Massimo, non c'entra il Nord ol Sud, vediamo come il mondo calcio reagira'...., me lo immagino gia', un po' di visi mesti, magari qualche donazione alle famiglie delle forze dell'ordine, ore di silenzio e poi si comincera' a dire che in fondo di poliziotti che muoiono compiendo il proprio dovere ce ne sono tanti e non per questo si fermano le attivita' correlate (tipo le autostrade) perche' servono alla societa' (ed al portafoglio degli stakeholder). Qualche co.glione spappardellera' percentuali e leggi del marketing, qualcun'altro tirera' fuori che nella nazione campione del mondo non si puo' fermare il calcio, finira' a tarallucci e vino, vedrai.... ed intanto ci sara' qualche famiglia in piu' che odiera' il calcio. Ma sarranno una percentuale non influente. che schifo....:OIO


EugeRambler - 03/02/2007 alle 01:39

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] io trovo sbagliato che la polizia venga impiegata e sacrificata per dividere le tifoserie. Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. [/quote] questo è estremismo lando. è inammissibile pensare che una passione che ha unito molte generazioni di italiani, debba essere consegnata a gente che non merita nemmeno l'appellativo "uomo". lo stato, per mezzo delle forze dell'ordine che operano al suo servizio, deve garantire la legalità e la possibilità alle persone oneste di gustare uno spettacolo come quello di una partita di calcio, se esse lo desiderano. riconsegnamo il calcio, e lo sport in genere, alle persone per bene. non arrendiamoci alla logica di quei pochi (ma purtroppo rilevanti, visto che il male fa più rumore del bene) str.onzi, che vedono lo sport come palcoscenico per la propria inumana violenza.


Reggio Emilia - 03/02/2007 alle 01:45

domandiamoci anche un'altra cosa, euge: a genova hanno lasciato che una folla incosciente assaltasse un defender dei carabinieri con i risultati che sappiamo. a catania hanno lasciato che una folla incosciente assaltasse un auto della polizia uccidendo un poliziotto. Questori e prefetti italiani sono in grado di garantire l'ordine pubblico in italia, anche alla luce di fatti di cronaca recenti (rapine alle ville, ecc.)? sembra di no. Ah, mi gioco un braccio che per gli arrestati di catania non ci sarà nessun bolzaneto (per fortuna)


EugeRambler - 03/02/2007 alle 01:56

hai capito lo spirito ale. porsi domande è sempre un primo passo verso una conoscenza più approfondita. forse il g8 di genova (un esempio di disorganizzazione militare e inciviltà di alcuni delinquenti celati impropriamente all'interno movimento del movimento no-global) e la partita di catania non sono eventi paragonabili, per dimensioni, finalità e ideali che ad essi hanno portato. però la violenza e il morti per le strade lasciano sempre l'amaro in bocca. a maggior ragione se innocenti e incolpevoli come nel caso di questa triste sera.


pedalando - 03/02/2007 alle 02:17

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] questo è estremismo lando. [/quote] Hai ragione e me ne scuso perche' non proprio in linea con il tuo invito (ma abbiamo postato a tempo;) ) [quote] è inammissibile pensare che una passione che ha unito molte generazioni di italiani, debba essere consegnata a gente che non merita nemmeno l'appellativo "uomo". [/quote] Sinceramente non considero piu' "quel calcio" uno sport. L'unico calcio che ancora considero uno sport e' quello fra amici, dove le squadre si formano gia' in campo, tipo sala baganza, insomma. [quote] lo stato, per mezzo delle forze dell'ordine che operano al suo servizio, deve garantire la legalità e la possibilità alle persone oneste di gustare uno spettacolo come quello di una partita di calcio, se esse lo desiderano. [/quote] il mio metodo "estremo" non nega questo: si arresta chi resta in piedi. Tempo qualche hanno e si restituisce lo sport alle persone oneste. Salvo indulti... [quote] riconsegnamo il calcio, e lo sport in genere, alle persone per bene. non arrendiamoci alla logica di quei pochi (ma purtroppo rilevanti, visto che il male fa più rumore del bene) str.onzi, che vedono lo sport come palcoscenico per la propria inumana violenza. [/quote] non sono sicuro che il problema sia legato a pochi str.onzi. E' la cultura del non rispetto che domina quei frangenti. Questa andrebbe azzerata. Questo WE comincia il 6 nazioni. Speriamo che gli orfani di partite in TV seguano queste partite dove i tifosi delle opposte squadre siedono accanto ed applaudono il bel gesto sportivo, indipendentemente dal tifo. Magari' una vocina nell'orecchio.....


zon - 03/02/2007 alle 04:01

Il fatto è che queste cose, a contorno del calcio italiano, ogni tanto succedono. Io l'anno scorso ero a Ascoli il giorno del "razzo", ricordate? All'inizio anche quella volta avevano fatto un minuto di silenzio, per ricordare un tifoso morto allo stadio... poi, neanche un ora dopo, nel bel mezzo di una partita normalissima, dove tra l'altro l'Ascoli vinceva, a un certo punto entra un ragazzino scemo, e per poco il morto non ci scappa un'altra volta (io ero in settore ospiti, tifo la samp e quel razzo mi è caduto a non più di 10 m). Si fa sempre un gran parlare, ma misure concrete e costruttive, mai. Secondo me le misure più efficaci sarebbero quelle che tendono a impedire l'aggrgazione degli "ultrà", ad esempio con i posti numerati e sorteggiati tipo cinema, senza poter sceglire il settore, in modo da mischiare i tifosi, e impedire striscioni e qualunque altro"vessillo", e lo dico a malincuore perché la curva della Samp è una delle più "colorate". Obbligo di stare seduti meno polizia


Reggio Emilia - 03/02/2007 alle 08:14

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] hai capito lo spirito ale. porsi domande è sempre un primo passo verso una conoscenza più approfondita. forse il g8 di genova (un esempio di disorganizzazione militare e inciviltà di alcuni delinquenti celati impropriamente all'interno movimento del movimento no-global) e la partita di catania non sono eventi paragonabili, per dimensioni, finalità e ideali che ad essi hanno portato. [/quote] no, per carità, non volevo paragonarli da un punto di vista dell'evento in sè, semplicemente continuiamo a vedere eventi "a rischio" in cui chi dovrebbe difendere l'ordine pubblico viene lasciato solo anche dai colleghi. Appare evidente che c'è una disorganizzazione di fondo paurosa, ma non certo dei singoli agenti/carabinieri/finanziari, che anzi così esposti sono carne da macello. Prima ancora del/dei colpevole/i dell'agguato, vorrei le teste del questore e del prefetto di Catania, e che venissero espulsi dai loro ruoli per la loro evidente incompetenza. Sono loro i primi responsabili.


Frank VDB - 03/02/2007 alle 08:35

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] La verità è che, come ho detto altre volte, noi del ciclismo ci presentiamo sempre col "cappello in mano", come se quelli sporchi, brutti e cattivi fossimo noi, come se fossimo noi quelli che devono rimettere i propri peccati...la realtà è invece quella di un paese, dei suoi politici e dei suoi giornalisti che adesso che ci scappano i morti piangono lacrime di coccodrillo, ma che hanno loro la responsabilità morale piena di aver creato le sembianze mostruose che ha assunto ormai da tempo il calcio italiano. Creano delle icone, dei miti mediatici intorno a uno stron...come Materazzi, che nella vita fa il provocatore, che fa l'attore andando in cerca di testate gratuite sui campi da gioco (e peccato che qualcuno non gli abbia fatto mai davvero male), e poi si meravigliano che negli stadi gli ultras arrivino con l'unico scopo di fare a mazzate o che i bambini giocano a fare i...Materazzini...roba da matti, tutta questa gentaglia che si professa giornalista e che tutta la settimana alimenta il falsissimo mito del calcio, facendone una questione di stato, adesso sparge fiumi di retorica e invoca il pugno di ferro contro i violenti, quando non c'è maggiore violenza di una stampa che vive di solo calcio e dei suoi feticci tutti artificiali. Sono gli stessi giornalisti che in gran parte hanno vomitato veleno sul ciclismo e adesso invitano ad accorrere al capezzale del dio Calcio per curare quello che ancora si ostinano a definire lo spettacolo più bello del mondo. Ma andate a cagare! [/quote] Straquoto e rilancio: come mai le forze dell'ordine sempre più spesso appaiono inermi e indifese quando sono in servizio negli stadi (una volta le presero pure dai calciatori) mentre in altre manifestazioni pubbliche non esitano a mostrare il pugno duro? Inoltre: perchè i contribuenti di tutta Italia debbono pagare i costi (ieri sera salatissimi) sostenuti dalle forze dell'ordine all'interno di una manifestazione costruita per garantire profitto ai vari attori del mondo del calcio? Se il calcio è un affare, bene, lo stadio è come un'azienda, per cui dovrebbe essere l'imprenditore a pagarsi la vigilanza. Invece no, ieri sera 1500 agenti a presidiare lo stadio di Catania mentre poco lontano magari continuano indisturbati furti e delitti contro la gente normale. Sarà un pò OT questo mio intervento ma è ora di dare ad ognuno il suo bel carico di responsabilità.


stress - 03/02/2007 alle 08:42

Chiedo a tutti di non mischiare cose che non sono attinenti e di cui si conosce solo quello che siè visto in tv. L'unica cosa sicura, ahimè, è che un'altro appartenente alle forze dell'ordine ha perso la vita. Un abbraccio alla famiglia Raciti. Ps: spero di non dover risentire qualche deficente che giustifica condotte del genere con le solite trite e ritrite teorie del disagio sociale ecc. ecc. I delinquenti sono delinquenti e vanno sbattuti in galera.


mont ventoux - 03/02/2007 alle 09:23

Frank non sei andato per nulla fuori traccia, ed è ora che le cose le si dicano chiaramente, io almeno lo faccio e con convinzione. Anche in questo momento in cui sto scrivendo, c'è Moggi su Rai 1 che dà consigli su come affrontare la piaga della violenza e che parla della sua carriere di dirigente "sportivo". Moggi ha contribuito a creare la cultura calcistica imperante, quella basata sugli affari, sul clientelismo, sulla gestione dei risultati sportivi e tutte le altre schifezze che conosciamo. Adesso viene ricevuto con tutti gli onori sul primo canale televisivo come se niente fosse, come dire che del passato, anche recentissimo, ci si dimentica molto presto, e che si può fare intervenire, senza alcun contraddittorio peraltro, Moggi a raccontare la sua "verità". C'è da parte dei media la volontà di capire che hanno sostenuto e pompato, in maniera paurosa, un fenomeno totalmente falso come il calcio italiano? Evidentemente no, altrimenti a Moggi non sarebbe sta data l'opportunità di andare a fare la vittima in televisione...adesso gli chiedono anche del mercato calcistico...davvero curioso come non si capisca che intorno al calcio è stata creata un'impalcatura tutta tesa ad accrescerne il potere e il dominio sulla gente e sui tifosi che lo seguono, i quali sono indotti a ritenere che il campionato sia più importante delle loro stesse vite, che l'orgoglio dalla propria città o del proprio paese vada difeso più che sul campoo, intorno allo stadio, vincendo la guerriglia con l'altra tifoseria o con la polizia. Se poi si ritiene che i comportamenti dei suoi osannati protagonisti non incidano per niente sui comportamenti di chi segue il calcio, è evidente che si vuole nascondere la verità...ma così è, in Italia, Materazzi diventa eroe nazionale perchè i suoi gesti contribiuscono alla vittoria del mondiale, e ci sarà tempo durante il campionato per avanzargli qualche piccola critica, dal momento che l'eroe nazionale continua a rasppresentare ogni domenica l'ormai celeberrimo ed edificante spettacolo che lo ha consegnato alla storia d'Italia. Io davvero non so che farmene nè di questo sport e neanche dei suoi cantori di corte, di tutti i livelli, falsi e ipocriti che non sono altro.


Zillo - 03/02/2007 alle 09:55

Scusate, ma io non capisco cosa serve fermare i campionati "a tempo indeterminato". Se non si riprende questa domenica sarà quella dopo.. e non sarà cambiato nulla! In Italia siamo bravissimi a fare decisioni impulsive che appaiono enormi e poi non cambia mai nulla.. basta vedere Calciopoli quest'estate!! Ma perchè in Inghilterra hanno risolto il prblema Hooligans 10 anni fa e noi siamo ancora qui che ci lamentiamo?? Com'è possibile che con 1500 poliziotti riescano SEMPRE a entrare fumogeni, esplosivi, e qualche anno fa perfino un motorino?!!! Bisogna avere il coraggio di intraprendere una vera guerra! Bisogna proibire alcool e droghe! Sembrerò bacchettone ma è così: in qualsiasi curva italiana si riesce tranquillamente a fumare di tutto! Sono tutte cose che poi portano alla violenza... ma la polizia queste cose non le vede! Perchè ci si sveglia solamente qualche scoppia un tafferuglio.. e se non scoppia allora si sta buoni lì perchè "oggi per fortuna è tutto tranquillo". Ma non è così!! Prevenire è megli che curare... Inglesi insegnano!


marco83 - 03/02/2007 alle 09:55

Apprezzo moltissimo lo stile di Euge, con tutto il contenuto del suo post... la prima cosa che faccio sono ovviamente le condoglianze alla famiglia del povero ispettore ucciso ieri sera da un branco di ****** (insulto random, fate voi) che col calcio davvero non hanno nulla a che spartire, nemmeno lontanamente. E nel concordare pienamente la decisione del commissario Pancalli - ec.chec."particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura", finalmente uno con le palle che blocca il giochino dallo smisurato interesse, davvero bravo! :clap: - alcune mie considerazioni: - non sono d'accordo che sia IL calcio ad essere malato, ma è il nostro calcio, quello giocato in Italia, che da' gravi segni di disturbo. In ogni ambito: amministrativo, sportivo, dei tifosi e dei media... come al solito dobbiamo sempre aspettare il morto prima di fare mea culpa. Beh, che almeno stavolta si faccia mea culpa in maniera seria, e si sospendano i campionati finchè gli stadi non torneranno ad essere abitati non dico addirittura dalle famigliole coi bambini, ma da tifosi moderati come il sottoscritto che hanno voglia solo di fare il tifo, con coscienza, della propria squadra. E senza fare tifo contro, aggiungo, che proprio in questa sede qualcuno ha addirittura celebrato ad arte... ma per cortesia! :grr: - sono il primo a dire che Moggi non dovrebbe più farsi vedere con tanta nonchalance in televisione, dopo quello che ha combinato, ma da qui a dire che non può nemmeno permettersi di dire la sua in fatto di violenza, beh penso ce ne passi parecchio. Non stiamo parlando di un appestato, ognuno ha diritto (e in questo caso, secondo me, anche dovere) di esprimersi su questo fenomeno semplicemente rivoltante. Di cui, e su questo sì che sono d'accordissimo, i media sono in qualche modo complici (anche se l'autocontrollo è la prima delle virtù che una persona dal senno non degenerato dovrebbe avere, indipendentemente da ciò che scrivono i media)... ma ovviamente non lo ammetteranno mai. Cito un caso abbastanza famoso: il Processo di Biscardi... una delle trasmissioni più becere ed ignoranti della televisione italiana. Speravo che terminasse dopo quella "specie di condanna" inflitta allo stesso Biscardi la scorsa estate, e invece no, figuriamoci! E va avanti da quasi 30 anni, specchio evidente che forse è tutta la nostra società, calcio o non calcio, ad essere un po' malata e superficiale. (e questo non credo sia pessimismo cosmico, Claudio, tanto per intenderci... ma puro e semplice realismo). - non sono d'accordo che la vigilanza vada pagata dagli imprenditori padroni del calcio, come non sono d'accordo sulla visione aziendalistica del mondo del calcio. Questo dev'essere e rimanere solo ed esclusivamente uno sport. Lando, piacerebbe molto anche a me non vedere poliziotti allo stadio, sarebbe simbolo di tranquillità e di non-violenza, ma anche i poliziotti scelgono il loro lavoro e sanno i rischi che corrono, non solo i tifosi quando entrano allo stadio. E, ahimè, nel caso vi fossero episodi di violenza, da cittadino italiano esigo il diritto ad essere difeso. Su questo non ho davvero dubbi. - non mi associo sulla divisione in fazioni tra "voi del calcio" e "noi del ciclismo"... fino a prova contraria lo sport è di tutti, e sono proprio queste divisioni, anche solo strettamente ideologiche, a creare danni e casini come quelli accaduti ieri sera a Catania. E credo che poi non ci sia troppa distinzione tra Nord e Sud, perchè la violenza negli stadi è un fenomeno che da anni degenera in tutto il paese, Isole comprese. - in modo molto amareggiato chiudo dicendo che per me, prendendo a prestito le parole di Euge, il calcio rimane uno sport splendido a cui non rinuncerò assolutamente, perchè significa darla vinta a 4 ****** che insultano la bellezza di questo sport. Certo dobbiamo porci tante domande per riportare questo sport alla sua definizione originaria di sport... ma penso che anche qualche risposta, in fondo, ce l'abbiamo già. Solo che, per i più svariati motivi (soprattutto inerenti ai propri interessi), si vuol far finta di non vederle, le risposte.

 

[Modificato il 03/02/2007 alle 09:59 by marco83]


riddler - 03/02/2007 alle 10:01

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Chiedo a tutti di non mischiare cose che non sono attinenti e di cui si conosce solo quello che siè visto in tv. L'unica cosa sicura, ahimè, è che un'altro appartenente alle forze dell'ordine ha perso la vita. Un abbraccio alla famiglia Raciti. Ps: spero di non dover risentire qualche deficente che giustifica condotte del genere con le solite trite e ritrite teorie del disagio sociale ecc. ecc. I delinquenti sono delinquenti e vanno sbattuti in galera. [/quote] Mauro ma questo è il punto! I delinquenti devono essere sbattuti in galera, ma se c'è qualche legge che impedisce di farlo e li scagiona, succede tutto quello che è successo ieri... Io non so se tu vai allo stadio, ma allo stadio ci vai con sciarpe e bandiere o con spranghe e bombe carta? La mia tesi è che quella gente sia andata lì solo per fare quel casino per rivalsa e l'ho detto + volte, ok lasciamo perdere il discorso del disagio sociale (che è una mia tesi che confermo ma che non posso basare su delle prove concrete), ma quello che vorrei dire io è: secondo voi quella gente era gente che ha voluto passare un venerdì diverso oppure era gente che invece di stare in galera o in riformatorio gira tranquillamente per la città? Da www.repubblica.it: 09:46 Un agente: "E' stata un'imboscata" "Stavo scortando con dei colleghi un gruppo di tifosi del Palermo al Massimino - racconta un agente del reparto mobile della polizia rimasto ferito ieri negli scontri al Massimino, Salvatore Renda, di 24 anni - quando all'improvviso siano stati assaliti dagli ultras del Catania. Ci è arrivato addosso di tutto. E' stata un' imboscata da guerriglia organizzata. All'improvviso l'aria si è resa irrespirabile, mi sono sentito male e sono svenuto". Renda è ancora sotto choc, ricoverato nel reparto di osservazione del pronto soccorso dell'ospedale Garibaldi.


Admin - 03/02/2007 alle 10:06

La china presa da questo non-sport che è il calcio è ormai tremenda. E non è solo questione del morto di Catania, o di quello di Cosenza della settimana scorsa. E' la questione di padri col sangue agli occhi attaccati alla rete che circonda i campetti in terra e sassi in cui giocano i ragazzini, padri che inveiscono contro l'arbitro e che sputano contro gli avversari dei propri figli. Questo è il calcio in Italia, e sono sempre meno le persone che lo prendono giusto come un momento di relax e divertimento, indipendentemente che si vinca o che si perda. E molti di quelli che lo interpretano in questo senso stanno gettando la spugna, e decidono di allontanarsene definitivamente. E' quanto è successo a me, che dopo una lunga serie di episodi che hanno concorso a farmi detestare il calcio per come è interpretato in Italia, sono pure stato aggredito senza motivo da alcuni ultrà... E poi mi si dice che non avrei dovuto tifare contro l'Italia ai Mondiali... Tifare pro, invece? Pro cosa? Pro ciò che il calcio italiano rappresenta? Un ambiente che non sa cosa sia la giustizia, prova ne sia Moggiopoli e dintorni?... Però, per venire incontro ai desiderata di Euge, provo a dare un suggerimento, rilanciando anche le parole di Zon. Secondo me sarebbe fondamentale abolire i settori ospiti. Dov'è scritto che frange di tifosi organizzati si debbano muovere in massa tutti insieme da una città all'altra, provocando evidenti problemi di ordine pubblico? Io voglio andare a seguire la mia squadra in trasferta? Mi pago il biglietto (comprandolo su internet) e vado a sedermi nel posto che mi riserva il caso. Altrimenti me ne sto a casa, visto che la Costituzione non prevede tra i miei diritti fondamentali quello di andare in trasferta a seguire la squadra di calcio. In questo modo avremmo: - Fine dei treni speciali, che vengono spesso devastati a spese della collettività. - Fine del ricatto dei gruppi organizzati ai danni delle società, di fatto obbligate a finanziare le trasferte. - Fine della reificazione di un nemico al cospetto dei tifosi di casa: non avendo più il simulacro di un avversario, contro chi inveirebbero? Se ne starebbero più tranquilli, e anche i tifosi ospiti, parcellizzati e non aggregati, si comporterebbero in maniera più pacifica, e verrebbero anche trattati più cautamente dai tifosi di casa seduti intorno a loro (in fondo chi si metterebbe in tanti contro uno?). - Fine dell'obbligatorio utilizzo di centinaia di poliziotti al fine di dividere opposti fazioni: eliminando una fazione, non ci sarebbe contrapposizione. Una volta mi capitò di vedere un Fiorentina-Lecce nel settore ospiti del Franchi: e devo dire che fu un'esperienza abbastanza degradante per la mia dignità: non per niente, ma semplicemente per la gabbia metallica in cui ero rinchiuso insieme agli altri tifosi del Lecce. Ecco, trovo assurda per una società civile anche solo una cosa del genere. Abolire i settori ospiti sarebbe un primo passo, importantissimo per quanto estremamente facile da realizzare. (Ma dimmi tu se devo pure mettermi a dare consigli al calcio)...


lolloso - 03/02/2007 alle 10:45

mi dispiace tantissimo per il poliziotto ucciso senza nessun motivo condoglianze a tutta la famiglia. per il resto provo uno schifo totale per certe persone che mi fanno veramente vomitare questi sono i tifosi del calcio dal nord a sud dalla 3 categoria alla serie A non c'è nessuna distinzione mi fanno tutti ribrezzo non meritano nessuna considerazione


mont ventoux - 03/02/2007 alle 11:26

La divisione fra calcio e ciclismo è innanzitutto culturale, caro Marco83 perchè ben altro e il livello e la cultura dell'appassionato o del praticante di ciclismo. E i media generalisti che sono soliti incensare il calcio e tutti i suoi eroi e che negli ultimi anni si interessano di ciclismo solo per parlare di doping alimentando nell'uomo della strada l'idea che il mondo del ciclismo sia l'inferno dello sport mentre altrove regna la lealtà e la correttezza, hanno molto poco da blaterare sugli eccessi e le esasperazioni del pianeta calcio e del modo in quale lo vivono i tifosi, e hanno invece molto da starsene zitti e pensare a quanto hanno stancamente alimentato l'epopea di uno spettacolo falso che non ha niente a che spartire con gli ideali di un bambino che gioca a pallone per divertirsi. E la visione aziendalista non casca dal cielo, le squadre di calcio sono imprese quotate in borsa per fare profitti o per spartirsi la torta dei diritti televisivi o gli introiti del merchandising. E queste sono strategie deliberate, l'affarismo conta nel calcio molto più dei risultati non per caso, ma perchè ai padroni delle squadre di calcio interessa l'investimento finalizzato al ritorno economico, se ne fregano se la bandiera e giallorossa, bianconera o rossonera. E i calciatori sono in buona parte dei mercenari che vanno dal miglior offerente, ma fanno i professionisti e i loro conti in tasca, e su questo non posso dire nulla. La cosa grave è che invece i tifosi e gli ultras credono che chi gestisce il calcio lo faccia in base all'attaccamento al colore della squadra, pensano che il risultato sportivo sia inseguito come fine a sè stesso sia pure in un'ottica di dare visibilità agli sponsor, ne fanno questione di orgoglio personale e di rivalsa sugli altri, devono assolutamente primeggiare grazie alla loro squadra per non sentirsi da meno degli altri tifosi. E non si accorgono di essere presi solamente in giro da un branco di petrolieri, palazzinari, imprenditori e banchieri...se ritenete il calcio uno spettacolo, godetevolo in maniera disinteressata, se invece ne fate una questione privata, e cosi è per la gran parte del popolo calcistico, vuol dire proprio che i morti e le tragedie sono da mettere nel conto.


riddler - 03/02/2007 alle 11:38

Da gazzetta.it: "MILANO, 3 febbraio 2007 - "Lo stadio Massimino verrà sottoposto a sequestro per consentire ad una commissione di periti, nominati dai magistrati di accertare i livelli di sicurezza della struttura". Lo hanno annunciato i pm della procura di Catania al termine del sopralluogo effettuato questa mattina nell'impianto di piazza Spedini. Il procuratore aggiunto di Catania, Renato Papa, dopo il sopralluogo di stamani allo stadio Angelo Massimino. ha dichiarato: "La decisione di sospendere i campionati di calcio è un errore, perchè, lo dico da cittadino, significa che lo sport è ostaggio di bande di delinquenti. Sulle violenze allo stadio la legge italiana è inadeguata, perchè non ha sanzioni deterrenti. Nella notte sono stati arrestati altri tifosi del Catania. Questo è stato possibile grazie ad una norma che consente il fermo grazie a foto e filmati. Ma la legge è inadeguata lo stesso perchè chi è arrestato, se incensurato, viene subito dopo scarcerato. E il tifoso che ottiene il rito abbreviato dopo la condanna, sospesa, esce poco dopo. Occorre una normativa rigorosa come avviene all'estero. Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza" [u] [/u]


Felice - 03/02/2007 alle 11:45

Ho appreso la notizia ieri sera tardi, quando mi sono collegato sul sito della Gazzetta. E mi sono appena letto tutto questo thread. Aggiungo solo poche osservazioni alle tante cose (giuste) che già avete detto voi. 1) Paragonare i fatti del G8 a quelli di ieri é assolutamente fuori luogo. E' noto che in certe manifestazioni a carattere politico i disordini vengono spesso provocati ad arte. I provocatori son lì perché ce li hanno mandati e la violenza viene molto spesso in primo luogo da parte di chi, per mestiere, la violenza dovrebbe reprimere. Il solo punto in cumune sta, forse, nel fatto che la "disorganizzazione" delle forze dell'ordine é solo apparente. In ambedue i casi non si agisce contro chi provoca i disordini. Nel primo caso perché i provocatori son proprio quelli che permettono di esercitare l'auspicata violenza poliziesca. Nel secondo perché si va contro gli interessi economici che ruotano intorno al mondo calcio. Scusate per il parziale OT, ma la precisazione era doverosa. 2) Non credo sia una questione di nord o sud. Il teppismo a margine delle partite dilaga ovunque. Purtroppo. In questo caso é morto un poliziotto, un poveretto che era lì per fare il suo lavoro. In altri casi é morta gente che andava semplicemente a vedere la partita. Mi ricordo, ad esempio, non moltissimo tempo fa, di un "tifoso" del Milan accoltellato e ucciso a Genova. E Genova non mi risulta che si trovi al sud. 3) Si parla di questi fenomeni di violenza come di un male del calcio italiano. Non verrò a dirvi un "tutto il mondo é paese", però, insomma, altrove non sono rose e fiori. A Marco/Admin vorrei ricordare, ad esempio, che non molto tempo fa, qui in Francia, sono stati sospesi tutti i campionati delle categorie giovanili a causa delle randellate che si sono date durante una partita che si svolgeva nella banlieu nord di Parigi. Quanto al morto, c'é scappato pure qui, nel dicembre scorso se non sbaglio, vicino al Parc des Princes. Ci sono stati tafferugli estremamente violenti, durante i quali un gruppo di esagitati si é messo in caccia di un poliziotto. Quest'ultimo, dopo essersi rifugiato in un bar, messo alle strette, ha tirato fuori la pistola ed ha sparato, uccidendo uno degli aggressori. Pare che questi ultimi fossero gente del Front National...


GiboSimoni - 03/02/2007 alle 11:49

PORTE CHIUSE X ANNI E GALERA A QUESTI FACINOROSI X ANNI E BASTA!!!!!


Reggio Emilia - 03/02/2007 alle 12:23

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] 1) Paragonare i fatti del G8 a quelli di ieri é assolutamente fuori luogo. E' noto che in certe manifestazioni a carattere politico i disordini vengono spesso provocati ad arte. I provocatori son lì perché ce li hanno mandati e la violenza viene molto spesso in primo luogo da parte di chi, per mestiere, la violenza dovrebbe reprimere. Il solo punto in cumune sta, forse, nel fatto che la "disorganizzazione" delle forze dell'ordine é solo apparente. In ambedue i casi non si agisce contro chi provoca i disordini. Nel primo caso perché i provocatori son proprio quelli che permettono di esercitare l'auspicata violenza poliziesca. Nel secondo perché si va contro gli interessi economici che ruotano intorno al mondo calcio. Scusate per il parziale OT, ma la precisazione era doverosa. [/quote] ciao felice, non è tanto il discorso "disorganizzazione organizzata" (con il quel, peraltro, concordo), ma il fatto che sia a genova sia a catania si siano lasciate sole, alla mercè dei facinorosi, degli operatori di pubblica sicurezza, con i risultati che sappiamo. In poche parole, non mi chiedo fin dove intervengano realmente, mi chiedo come possano pensare di mandare allo sbaraglio dei poliziotti o dei carabinieri senza prevedere piani di difesa qualora le cose possano andare male, o più semplicemente fare in modo che un collega non sia mai solo.


barrylyndon - 03/02/2007 alle 12:25

il calcio....cos'e' il calcio?che cosa e' diventato nel corso degl'anni?fenomeno sportivo?settore industriale e produttivo della nostra Nazione?valvola di sfogo sociale?E gli stadi?da giocosi e gogliardici ritrovi domenicali,che cosa sono divenuti?le trombette hanno lasciato il posto alle mazze,l'ironia e' stata sostituita con l'insulto.Da qualche anno il sangue ha cominciato a macchiare gli spalti,un luogo che dovrebbe essere collocato nella sfera del normale svago dell'individuo e' divenuto quasi un campo di battaglia,le nostre citta'domenicalmente sono sotto stato d'assedio,con Forze di Polizia in tenuta anti sommossa e giovani animati da ideali confusi e spesso in contraddittori. Gia',sono piu' di trant'anni che seguo il mondo sportivo,la Triestina,il mio primo vero amore non la vedo a vedere da piu' di 10 anni,perche' il calcio e' cambiato,la punta di un icebrg di una sottocultura sportiva che viene coltivata da anni nel nostro Paese,una tragica valvola di sfogo di questa societa' italiana. E' lo sport piu' bello del mondo?No,a parte il concetto puramente soggettivo e' lo sport piu' seguito al mondo(in Italia soprattutto),un fenomeno mediatico,un settore della nostra vita sovradimensionato che andrebbe riportato nei canoni delle proprie origini agonistiche.Un mio conoscente appassionato di calcio mi ripeteva spesso un concetto che e' tragicamente vero,in Italia puoi anche tassare,puoi anche far sparire un aereo nel nulla con un 'ottantina di persona a bordo,puoi collezzionare piccole grandi ingiustizie qua e' la',ma non puoi privare al popolo tre cose:l'auto,le vacanze e soprattutto il calcio.Queste pensiero,espresso una quindicina di anni si e' rilevato tragicamente denso di fondamento:decreti spalma debiti,retrocessioni e promozioni decisi da governi,stretto di Messina e stazioni ferroviarie bloccati in nome della squadra del cuore,scandali e scandalucci,fenomeno doping messo quasi a tacere,e morti che dopo lo sdegno del momento vengono dimenticati e divorati dall'ingranaggio gigantesco che il calcio e solo il calcio,attualmente riesce a muovere in Italia .Si' perche' il fenomeno,pur in affanno non riesce a sgonfiarsi,non riesce a ritrovare qualche genuina ed arcaica(ormai) risorsa, per il bene di tutti,sarebbe meglio che si desse una bella ridimensionata, che si smetta di interrompere dirette agonistiche di altri e piu' bistrattati sport per mandare in onda l'anteprima della giornata calcistica, che si smetta di ritenere lo stadio una sorta d'arena dove l'insulto non e' solo tollerato ma pure giustificato dalla mostruosa frase "sono professionisti"(provate ad insultare un professionista del tipo "avvocatesco"e vediamo che succede),che si smetta di sottovalutare subdolamente qualsiasi aspetto negativo del fenomeno,ma che al contrario si cerchi di estirpare tutto il male avendo il coraggio di esporsi in prima persona. Quanto a quello che e' successo ieri, nulla rimane da dire se e da fare se non rimanere idealmente vicini con un abbraccio ai famigliari della vittima. Ps:x Frank:io ho sempre trovato i tuoi pensieri molto vicini ai miei. Sul fatto che la Polizia e' inerme negli stadi e'vero sino ad un certo punto.Picchiano anche loro,non ti preoccupare, a Trieste durante degli scontri nel giorno della guerra tra le due civilta',triestina e friulana(non ho mai capito quanta differenza vi possa esssere tra due citta' distanti 50 km.mah..)dopo la partita un giovane triestino,probabilamente un ultras,ci ha rimesso la vita.e molti Poliziotti e CC sono rimasti feriti o peggio sono morti nelle manifestazioni degli anni 70.e non sempre sono deceduti in seguito ad una reazione della folla ad un loro"attacco".


ozzyno - 03/02/2007 alle 12:45

la speranza è che fermino il calcio per tutta la stagione, ma purtroppo gli interessi non lo permetteranno. Speriamo almeno che tutto questo serva una volta per tutte.


riddler - 03/02/2007 alle 13:06

Oltretutto teniamo presente una cosa: lo stadio Massimino è totalmente inadeguato anche per la serie C figuriamoci per la serie A... Si doveva e si dovrebbe fare uno stadio al di fuori della città si diceva nella piana di Catania, ma alla fine i fondi del comune non ci sono (sappiamo che sono stati e sono tutt'ora sperperati) quindi non ci sarà mai uno stadio adeguato.


riddler - 03/02/2007 alle 13:28

Pare che la causa della morte di Raciti vada imputata non alla bomba carta, ma a un masso lanciato dopo che il poliziotto stordito era uscito dall'auto.


Felice - 03/02/2007 alle 13:31

Dal sito della Gazzetta: ************************************* Matarrese: bisogna restare tranquilli. "Niente panico, restiamo tranquilli per affrontare la situazione". Si e' espresso cosi', sui gravissimi incidenti verificatisi in occasione del derby siciliano tra Catania e Palermo, il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, intervenendo ai microfoni dell'agenzia radiofonica GRT. Matarrese ha poi parlato della possibilita' di impedire ai tifosi di seguire la propria squadra in trasferta: "E' un'ipotesi assolutamente improponibile perche' non risolve il problema. I problemi sono altri. Se ne deve parlare intorno ad un tavolo e dovremo essere tutti presenti. Tutto cio' che viene detto adesso e' frutto di una preoccupazione comprensibile, ma dovuta al momento. Si tratta di suggerimenti non sereni". *********************************** Restare tranquilli dice lui! Che lo vada a dire ai familiari della vittima! E' proprio vero che non c'é limite alla faccia di bronzo...


Laura Idril - 03/02/2007 alle 13:33

Certo certo parla proprio Matarrese. Se i problemi delle curve violente non si risolvono la colpa è molto anche sua.


riddler - 03/02/2007 alle 13:36

Sempre dal sito Gazzetta.it "LIVORNO, 3 febbraio 2007 - Deliranti, senza dignità, gli imbecilli hanno colpito ancora. Tre scritte contro l'ispettore di Polizia Filippo Raciti, rimasto ucciso nei disordini di Catania, sono vergate su un muro esterno dell'edificio che ospita il quotidiano il Tirreno. Una delle tre scritte, "morte allo sbirro", reca la firma di Acab (acronimo inglese che sta per "all cops are bastardas", tutti i poliziotti sono bastardi, utilizzato in un forum di ultrà sul web. Nelle altre due scritte si legge "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi" e "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il giovane morto a Genova durante il G8." Io vedete sarò un sognatore, però prenderei questi teppisti e questi bulli e non li farei fare la galera, ma farei fare 1000 ore di servizio sociale ciascuno... Il sabato e la domenica li devono passare ad esempio (finchè non scontano le ore) a fare che ne so volontariato coi disabili (certamente devono essere seguiti pure loro) a pulire le strade, a pulire i bagni pubblici (visto che i cessi sono luoghi molto simili a loro) insomma a farli partire veramente dal basso o a far capire loro (stando ad esempio coi disabili) quali sono veramente i valori della vita... il carcere o una sanzione in questi casi servirebbe a poco...


EugeRambler - 03/02/2007 alle 13:38

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Oltretutto teniamo presente una cosa: lo stadio Massimino è totalmente inadeguato anche per la serie C figuriamoci per la serie A... Si doveva e si dovrebbe fare uno stadio al di fuori della città si diceva nella piana di Catania, ma alla fine i fondi del comune non ci sono (sappiamo che sono stati e sono tutt'ora sperperati) quindi non ci sarà mai uno stadio adeguato. [/quote] sai massimo, secondo me il problema dello stadio interviene in maniera quasi irrilevante. in casi come quello di ieri sera, non è lo stadio ad essere inadeguato, bensì le teste di chi li frequenta al solo scopo di delinquere. e poi, forse a questo punto, il motivo della morte di un Uomo è secondario. resta solo l'amarezza.


marco79 - 03/02/2007 alle 13:39

La vera vergogna è che lo stato, ormai incapace di garantire la sicurezza negli statdi, cosa fa per risolvere il problema? Ferma il calcio. E' come se una costruzione venisse bloccata perchè nel cantiere muore un operaio. E' come se ti tagliassi un dito perchè ti fa male.. Sono solo capaci di riempirsi la bocca di retorica con frasi come "la vita di un uomo vale più di qualsiasi campionato di calcio", la verità è che stanno dimostrando la vita di un poliziotto vale più delle altre vite. Perchè il calcio non si è fermato una settimana fa quando un dirigente di una squadra di terza categoria è stato vergognosamente ucciso in una rissa. Non era anche quella una vita umana spezzata per colpa del calcio? Perchè non era un poliziotto? O forse perchè non era di serie A? E' questa la vera vergogna.. Non sono mai stati capaci di fare leggi adeguate e poi hanno il coraggio di lamentarsi e di indignarsi per quello che accade. Ipocriti.


mont ventoux - 03/02/2007 alle 13:41

Si, Matarrese è anche quello che all'inizio della stagione calcistica, dopo tutti gli scandali e le polemiche arbitrali dello scorso anno (che, guarda caso, continuano imperterrite come se nulla fosse anche quest'anno e allo stesso modo), diceva che alla gente non interessa niente delle polemiche e degli scandali e che la gente vuole solo sentire parlare di calcio. Come dire, non cerchiamo di rovinare il giocattolo o di insinuare nella testa delle persone il pensiero che il sistema è simil-delinquenziale o quantomeno poco limpido, tanto con il mio ritorno alla testa della federazione si risolverà TUTTO!!! Si, si, proprio un bell'ambiente questo calcio...


riddler - 03/02/2007 alle 13:43

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Oltretutto teniamo presente una cosa: lo stadio Massimino è totalmente inadeguato anche per la serie C figuriamoci per la serie A... Si doveva e si dovrebbe fare uno stadio al di fuori della città si diceva nella piana di Catania, ma alla fine i fondi del comune non ci sono (sappiamo che sono stati e sono tutt'ora sperperati) quindi non ci sarà mai uno stadio adeguato. [/quote] sai massimo, secondo me il problema dello stadio interviene in maniera quasi irrilevante. in casi come quello di ieri sera, non è lo stadio ad essere inadeguato, bensì le teste di chi li frequenta al solo scopo di delinquere. e poi, forse a questo punto, il motivo della morte di un Uomo è secondario. resta solo l'amarezza. [/quote] Siamo d'accordo i teppisti certo vanno pure in uno stadio isolato dalla cità, però bisogna vedere se in quel caso potrebbero essere circoscritti, invece nel caso di ieri potevano sgattaiolare coi motorini per le vie della città e magari mettendo in pericolo anche altre persone... Oltretutto nella zona di Piazza spedini dove è successo il fatto c'è molta gente che ci abita e che non ha nulla a che fare con il calcio e s'è travata suo malgrado ad assistere a una guerra, immagina bambini o persone anziane che si trovavano nelle palazzine, cosa potevano provare?


aerials - 03/02/2007 alle 14:00

allontanare gli stadi dalle città, controllare le vie di fuga, ma stiamo parlando di impianti sportivi o di carceri o basi militari? Il problema a sto punto non è solo che certe tifoserie hanno perso di vista i concetti di sport e di tifo?


marco83 - 03/02/2007 alle 14:10

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] La divisione fra calcio e ciclismo è innanzitutto culturale, caro Marco83 perchè ben altro e il livello e la cultura dell'appassionato o del praticante di ciclismo.[/quote] Caro Mont Ventoux, in linea generale potevo anche essere d'accordo con te fino a qualche mese fa (anche se, in linea puramente teorica, anche l'appassionato di ciclismo è immerso in quella melma che la società civile è diventata oggi). Pur essendo la violenza nel ciclismo praticamente inesistente, dallo scoppio di OP il sistema-ciclismo, grazie soprattutto alla scelleratezza di alcuni suoi dirigenti, sta diventando marcio esattamente come è il sistema-calcio da diversi anni. Così è come la vedo io, perlomeno... [quote]E i media generalisti che sono soliti incensare il calcio e tutti i suoi eroi e che negli ultimi anni si interessano di ciclismo solo per parlare di doping alimentando nell'uomo della strada l'idea che il mondo del ciclismo sia l'inferno dello sport mentre altrove regna la lealtà e la correttezza, hanno molto poco da blaterare sugli eccessi e le esasperazioni del pianeta calcio e del modo in quale lo vivono i tifosi, e hanno invece molto da starsene zitti e pensare a quanto hanno stancamente alimentato l'epopea di uno spettacolo falso che non ha niente a che spartire con gli ideali di un bambino che gioca a pallone per divertirsi.[/quote] Sono d'accordo, anche se - come spesso sottolinea Marco Grassi, non credo che di sport vero - perlomeno ad alti livelli - ne esista ancora molto. [quote]E la visione aziendalista non casca dal cielo, le squadre di calcio sono imprese quotate in borsa per fare profitti o per spartirsi la torta dei diritti televisivi o gli introiti del merchandising. E queste sono strategie deliberate, l'affarismo conta nel calcio molto più dei risultati non per caso, ma perchè ai padroni delle squadre di calcio interessa l'investimento finalizzato al ritorno economico, se ne fregano se la bandiera e giallorossa, bianconera o rossonera.[/quote] Se leggi bene il mio precedente intervento, non nego la visione aziendalista, ma mi pongo la domanda se tale concezione del mondo del calcio sia corretta, allo stato attuale delle cose. Secondo me non lo è, per gli stessi motivi che citi tu. [quote]E i calciatori sono in buona parte dei mercenari che vanno dal miglior offerente, ma fanno i professionisti e i loro conti in tasca, e su questo non posso dire nulla. La cosa grave è che invece i tifosi e gli ultras credono che chi gestisce il calcio lo faccia in base all'attaccamento al colore della squadra, pensano che il risultato sportivo sia inseguito come fine a sè stesso sia pure in un'ottica di dare visibilità agli sponsor, ne fanno questione di orgoglio personale e di rivalsa sugli altri, devono assolutamente primeggiare grazie alla loro squadra per non sentirsi da meno degli altri tifosi.[/quote] Quoto. [quote]E non si accorgono di essere presi solamente in giro da un branco di petrolieri, palazzinari, imprenditori e banchieri...se ritenete il calcio uno spettacolo, godetevolo in maniera disinteressata, se invece ne fate una questione privata, e cosi è per la gran parte del popolo calcistico, vuol dire proprio che i morti e le tragedie sono da mettere nel conto. [/quote] Io sono appassionato di calcio, non me ne vergogno (anzi) e non accetto di mettere da parte la mia fede calcistica per colpa di 4 imbecilli che peraltro non sono nemmeno tifosi, ma dei veri e propri delinquenti. Il calcio inteso come sport mi interessa e continuerà ad interessarmi, nonostante di vero ci sia rimasto poco nel mondo del calcio e dello sport in generale, come dicevo poco sopra. E' il sistema che ruota attorno a questo sport che, ahimè, puzza come una fogna a cielo aperto. E di questo non posso che dispiacermi, altro che essere malcelatamente soddisfatto. Vabè, meglio che vada a vedermi il 6 Nazioni di rugby, così mi svago un po'. Ciao!


lumacher - 03/02/2007 alle 14:28

Amo lo sport, sia praticarlo che guardarlo, è da sempre una componente importante della mia vita sociale, di divertimento, di benessere fisico e spirituale. Amo soprattutto il calcio e il ciclismo e immaginate come possa sentirmi dopo l'ennesima mazzata. Ho superato a fatica il dramma di Pantani e mi sono riappassionato al mondo delle corse, mi sono preso un anno sabbatico dal calcio dopo che la mia squadra (il Bologna) è stata mandata sull'orlo del fallimento da un orda barbarica di truffaldini e quest'anno ero tornato a vedere le partite solo per il gusto di provare piacere nel vedere un bel tiro, un colpo di tacco, un lancio di 50 metri, un volo del portiere all'incrocio dei pali... e mi trovo davanti una barbarie infinita di gente che va allo stadio solo per fare casino, un mio coetaneo che perde la vita e lascia una famiglia mentre sta lavorando... non so cosa pensare, ho sentito poco fa Pancalli alla radio ammettere onestamente che "dobbiamo fare qualcosa ma... non sappiamo più cosa fare!". Nemmeno io so più cosa fare. E quindi prego i parrucconi dell'UCI e tutti coloro che provano a governare lo sport della bici... almeno voi, dico VOI, provate a farvi venire qualche buona idea.


mattewhawk23 - 03/02/2007 alle 15:19

beh Il Giro non avrà la concorrenza del campionato quest'anno. Scemate a parte credo sia giunto il momento che i club inizino a prendersi le loro serie responsabilità.è facile guafagnare cosi.Inizino pagare i poizziotti e i loro indennizzi vediamo se poi hanno interesse ad avere più tifosi...


Admin - 03/02/2007 alle 15:36

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Io sono appassionato di calcio, non me ne vergogno (anzi) e non accetto di mettere da parte la mia fede calcistica per colpa di 4 imbecilli che peraltro non sono nemmeno tifosi, ma dei veri e propri delinquenti. [/quote] Marcolino, il problema è che non sono 4 imbecilli. Sono i padri che inveiscono contro gli avversari dei figli. Sono gli arbitri che devono andar via dai campi di provincia scortati dai carabinieri. Sono quell'1% di tifosi che non contestano la società o l'allenatore o la squadra dopo 2 sconfitte. Ma il restante 99% lo fa. Sono quei tifosi che intimidiscono i propri giocatori dopo 3 sconfitte, prendono a calci le loro auto, li minacciano fisicamente quando proprio non li picchiano. Sono quello 0,5% di tifosi che se ti vedono con la sciarpa di un'altra squadra in casa loro non ti aggrediscono (verbalmente o anche fisicamente), ma il restante 99,5... Sono quella stragrande maggioranza di tifosi a cui avessi sentito dire una volta: "Abbiamo perso, bravi gli avversari". Sono quella stragrande maggioranza di tifosi che avessi visto una volta applaudire la propria squadra dopo una sconfitta, o dopo una retrocessione. Sono quelli che, anziché evitarsi uno spettacolo che evidentemente trovano deprimente, vanno ugualmente allo stadio col solo scopo di contestare. Oppure lo fanno da casa, guardando la partita in tv e berciando continuamente contro l'allenatore. No Marco, non sono 4 imbecilli. Sono ormai un modo di fruizione del calcio che è diventato sistema, qui in Italia. Non sono 4 imbecilli. Alla larga.


miky70 - 03/02/2007 alle 16:00

Mi sembra assurdo che i presidenti delle società, gli sponsor, i proprietari dei diritti televisivi e la stampa non si scatenino contro la FIGC per questa scelta. Mi auguro che le giornate di stop siano più di 1 e che si ripetano anche quando a morire è uno spettatore e non un poliziotto e quando il campo di battaglia è Milano o Torino. La mia speranza poi è che chi la domenica vive per il calcio e non alza il sedere dal divano o non stacca l'auricolare dalle orecchie neppure per i propri figli, domani si accorga che sta benissimo senza le partite. :)


mattewhawk23 - 03/02/2007 alle 16:13

temo le strumentalizzazioni di quella pescivendola della Ventura.Ma sicuramente non le darò nemmeno un minuto del mio tempo


marco79 - 03/02/2007 alle 16:16

Ma a cosa serve interrompere il campionato? Tra una o due domeniche riprenderà come sempre e capiteranno le stesse cose perchè non c'è la volontà da parte di nessuno di cambiarle. Ricordate quella legge di un paio di anni fa che prevedeva l'interruzione delle partite in caso di fumogeni? Ebbene non è stata MAI applicata e lanci di fumogeni se ne contano ogni domenica. E le nuove norme sui biglietti nominativi che risultati hanno portato? I bagarini continuano a vendere biglietti e fare i loro comodi anche se non ho ancora capito come. Dovevano inasprire le pene e invece i delinquenti escono subito dal carcere. Non c'è volontà di fare giustizia, è inutile lamentarsi di questi episodi e ancora più inutile e stupido sospendere i campionati.


Lopi - 03/02/2007 alle 16:30

Secondo me il problema è il redicamento delle squadre sul territorio, la creazione di rivalità fra le città e all'interno della città stessa. In tutti gli sport in cui le squadre o gli atleti non sono legati al territorio gli episodi di violenza non esistono. Si proponeva di radicare le squadre ciclistiche sul territorio. Sono sicuro che facendo così se al Giro del Lazio Khalilov perdesse dopo una volata ai limiti del regolamento si scatenerebbe una rissa ai livelli del calcio. So che toglierebbe gran parte del fascino del calcio, ma l'unico modo per fermare la violenza sarebbe separare le squadre dalle città.


Laura Idril - 03/02/2007 alle 16:32

Questo è impossibile per il calcio. Essendo sport di squadra dove si gioca tutti assieme necessita di una sede di allenamento uguale per tutti. E questo crea appartenenza della squadra al territorio.


miky70 - 03/02/2007 alle 16:36

Credo sia impossibile, l'unico modo che mi viene in mente e non so neppure se è questo quello che intendi, sarebbe far giocare una squadra sempre fuori dalla sua città, per esempio far giocare il Milan a Monza, poi a Varese, poi a Parma, a Vicenza, a Trento ecc. ecc. per tutta l'andata e il ritorno.


Lopi - 03/02/2007 alle 16:39

E' chiaro che è un pò un utopia, però se le squadre non portassero più il nome della città e non avessero un loro stadio di casa sarebbero molto minori le risse. Proporrei un metodo mutuato dal tennis, con società proprietarie degli stadi che acquistano le giornate dalla federazione e ospitano in un solo stadio tutte le pertite di una giornata, 3 il venerdì, 3 il sabato e 4 la domenica.


antonello64 - 03/02/2007 alle 16:48

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] io trovo sbagliato che la polizia venga impiegata e sacrificata per dividere le tifoserie. Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. [/quote] no, le forze dell'ordine hanno il dovere di difendere tutti i cittadini, anche quelli che vanno allo stadio, Andare allo stadio non è vietato dalla legge, quindi chi ci va ha diritto ad essere difeso come chi va a passeggio, chi va a teatro o da qualsiasi altra parte. Se non si vogliono mandare i poliziotti a vigilare sui tifosi, allora non si deve nemmeno autorizzare lo svolgimento della partita: nel momento in cui questa autorizzazione si dà, il compito ed il dovere della pubblica sicurezza è ben chiaro. Sarebbe assurdo il fatto che lo stato mi costringa ad andare in macchina con le cinture di sicurezza o col casco sul motorino per tutelare la mia salute, e poi se ne freghi altamente quando vado allo stadio.


marco79 - 03/02/2007 alle 16:57

Sarebbe però giusto che a pagare le forze dell'ordine siano le società di calcio che di soldi ne hanno a palate e non lo Stato


Felice - 03/02/2007 alle 17:02

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Secondo me il problema è il redicamento delle squadre sul territorio, la creazione di rivalità fra le città e all'interno della città stessa. [/quote] Sinceramente non credo che sia questo il punto. Non siamo di fronte a baruffe tra tifosi che vengono alle mani per qualche presa per i fondelli un po' troppo spinta. Qui si tratta di delinquenti che agiscono in bande organizzate.


antonello64 - 03/02/2007 alle 17:12

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Inoltre: perchè i contribuenti di tutta Italia debbono pagare i costi (ieri sera salatissimi) sostenuti dalle forze dell'ordine all'interno di una manifestazione costruita per garantire profitto ai vari attori del mondo del calcio? Se il calcio è un affare, bene, lo stadio è come un'azienda, per cui dovrebbe essere l'imprenditore a pagarsi la vigilanza. Invece no, ieri sera 1500 agenti a presidiare lo stadio di Catania mentre poco lontano magari continuano indisturbati furti e delitti contro la gente normale. [/quote] forse perchè anche le società di calcio fanne parte dei contribuenti, e pagano le loro belle tasse, sia sui biglietti venduti che su qualsiasi altro introito. Nel momento in cui lo stato non chiederà più di pagare le tasse su tutto ciò, allora sarà giusto che le varie società si facciano carico del servizio di pubblica sicurezza, ma non prima. A quanto mi risulta, le tasse che la società paga sui propri incassi sono più che sufficienti a pagare gli straordinari ai vari agenti (non c'è nessuna riduzione del normale controllo in città per spostare più uomini allo stadio): quindi è improprio dire che tutto ricade sulla comunità, perchè lo stato dal punto di vista economico ha solo da guadagnarci dallo svolgimento di una partita. Ricordiamo poi che parecchi incidenti avvengono fuori dallo stadio, cioè sul suolo pubblico, dove qualsiasi apparato di sicurezza privato non potrebbe avere il benchè minimo potere. E' inutile che il ministro Amato strepiti e minacci di non mandare più i poliziotti alle partite: se pensa che un incontro di calcio sia un pericolo per la pubblica sicurezza, neghi l'autorizzazione allo svolgimento di esso. Nel momento in cui dà questa autorizzazione, il negare l'intervento della forza pubblica sarebbe un venir meno ad un suo preciso dovere.


josera - 03/02/2007 alle 17:15

Sono perfettamente d'accordo con Admin... personalmente spero nell'abolizione a tempo indefinito del calcio...esso è il veicolo attraverso cui i non-valori dell'attuale società italiana trovano la massima espressione...a tutti i livelli (giovanili o serie A, nord o sud, etc...). A me cittadino non va di pagare ogni week-end migliaia di poliziotti per niente...che prendano in mano manganelli e idranti Moggi e Galliani e ci pensino loro.


marco79 - 03/02/2007 alle 17:18

Perchè se non ci fosse il calcio non esisterebbero i delinquenti?


antonello64 - 03/02/2007 alle 17:18

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Ma a cosa serve interrompere il campionato? Tra una o due domeniche riprenderà come sempre e capiteranno le stesse cose perchè non c'è la volontà da parte di nessuno di cambiarle. Ricordate quella legge di un paio di anni fa che prevedeva l'interruzione delle partite in caso di fumogeni? Ebbene non è stata MAI applicata e lanci di fumogeni se ne contano ogni domenica. E le nuove norme sui biglietti nominativi che risultati hanno portato? I bagarini continuano a vendere biglietti e fare i loro comodi anche se non ho ancora capito come. Dovevano inasprire le pene e invece i delinquenti escono subito dal carcere. Non c'è volontà di fare giustizia, è inutile lamentarsi di questi episodi e ancora più inutile e stupido sospendere i campionati. [/quote] ti rispondo postando quello che avevo scritto ieri sera intorno alle 22.30, nelle discussione co Massino/riddler e Laura Idril nel thread "Altri sport" [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] E' ufficiale adesso il blocco di tutti i campionati. http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Catania/Primo_Piano/2007/02_Febbraio/02/Pancalli.shtml [/quote] dovrebbe essere a tempo indeterminato finchè non saranno prese misure serie per impedire fatti di questo genere. Se è solo per questa domenica (come temo) non serve a niente: è solo fumo negli occhi. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] purtroppo qualsiasi soluzione si adotti va sempre a cozzare contro gli interessi di qualcuno, questo fa si che tutto si riduca ad una pagliacciata. Quando vedo onorevoli che insorgono contro la legge che estende la flagranza di reato a 48 ore per fatti accaduti nello stadio, quando vedo addirittura giornali lamentarsi dei controlli minuziosi disposti dal ministro dell'Interno perchè così aumentano le file e la gente è scoraggiata dall'andare allo stadio, quando vedo giocatori prendere pubblicamente le difese dei tifosi diffidati, allora concludo che non c'è soluzione a questo problema e non si troverà mai perchè non c'è la volontà di trovarla. [/quote]


mattewhawk23 - 03/02/2007 alle 18:13

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Secondo me il problema è il redicamento delle squadre sul territorio, la creazione di rivalità fra le città e all'interno della città stessa. In tutti gli sport in cui le squadre o gli atleti non sono legati al territorio gli episodi di violenza non esistono. Si proponeva di radicare le squadre ciclistiche sul territorio. Sono sicuro che facendo così se al Giro del Lazio Khalilov perdesse dopo una volata ai limiti del regolamento si scatenerebbe una rissa ai livelli del calcio. So che toglierebbe gran parte del fascino del calcio, ma l'unico modo per fermare la violenza sarebbe separare le squadre dalle città. [/quote] Stai sbagliatament supponendo che tutti i tifosi siano della stessa città ma la realtà è diversa


Reggio Emilia - 03/02/2007 alle 18:14

leggo che alcuni vorrebbero la sospensione del campionato, o addirittura la radiazione del calcio, e allibisco......fermo restando che del calcio non me ne frega nulla, quando succede un O.P. qualsiasi ed anche per il ciclismo propongono la sospensione delle corse, non mandate costoro tranquillamente a quel paese? Se si è coerenti, ed è anche la soluzione più logica, non si lascia che uno sport arretri davanti a dei teppisti; se non lo si è e si continua su questa logica, vuol dire che questa discussione prende la piega di Ultras del Ciclismo contro Ultras del Calcio


mattewhawk23 - 03/02/2007 alle 18:17

Ma poi perchè dobbiamo pagare noi i poliziotti per difendere le città,e non si parli di stadi nuovi servirebbero piuttosto zoo, da dei deliquenti mentre le società calcistiche guadagnano su ste fanfaroni cialtroni buoni a nulla?


laperla - 03/02/2007 alle 18:31

Allo stadio Olimpico di Roma, Lazio-Inter il 20-12 2006 , dopo aver consegnato i biglietti e passati alle porte d'ingresso c'erano dei poliziotti sia uomini che donne. A me e mia figlia ci hanno mandato dalle donne, mio marito e figlio agli uomini, vi dico che ci hanno fatto svuotare tasche e borse e non solo, anche ai miei piccoli hanno aperto i zaini, tasche e fatto aprire i giubbotti, per non dirvi che gli hanno fatto aprire le buste delle merendine. Secondo me, siamo stati fortunati quella sera per la sorveglianza che c'è stata, dovrebbe essere sempre così.


mattewhawk23 - 03/02/2007 alle 18:35

Il problema è stato fuori dallo stadio non dentro


lucius - 03/02/2007 alle 18:45

[quote][i]Originariamente inviato da laperla [/i] ...anche ai miei piccoli hanno aperto i zaini, tasche e fatto aprire i giubbotti, per non dirvi che gli hanno fatto aprire le buste delle merendine. [/quote] sono decenni che non entro in uno stadio, ma davvero siamo ridotti così? ... poliziotti che perquisiscono bambini? ... che aggettivi si possono usare al posto di 'oscenamente marcio' per questo ex-sport?


mont ventoux - 03/02/2007 alle 19:05

Quella di mandare Galliani o Moggi immezzo agli ultras scatenati per cercare di calmarli sarebbe davvero una bella idea, peccato che non si realizzerà...scherzi a parte, neanch'io, che ho maturato un'avversione totale e un disinteresse se possibile ancora più grande intorno al pianeta calcio, propongo di chiuderlo. Semplicemente bisognerebbe farla finita con questo calcio-religione di stato, bisognerebbe fare un concordato come quello che fu stipulato con la chiesa cattolica che sancì la laicità dello stato, per dire che lo stato italiano non è uno stato calciofilo, che c'è almeno una metà di italiani che non ne è minimamente affascinata, che si è rotta la palle di vivere in un paese nel quale il calcio con tutti i suoi interessi e i suoi affari riesce a far parlare di sè molto più di quanto faccia parlare il calcio giocato stesso, e che non è possibile avere in così totale disprezzo tutto il resto dello sport, quello vero. La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone. Anzi tutti i media collaborano per accrescerle. Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità. Il calcio per salvarsi dovrebbe fare un profondissimo esame di coscienza, ma non per cercare di evitare che alla ripresa del campionato si verifichino situazioni come quella di ieri, ma per scendere dal piedistallo altissimo sul quale si è collocato grazie alla complicità di una cultura informativa succube e zerbina. E in ogni caso a tutti i pallonari incalliti si meritano di trascorrere parecchie domeniche di autoconsumazione da astinenza.


david 724 - 03/02/2007 alle 19:12

mah sono esterrefatto, credo che l'unico modo per uscire da questa situazione sia di togliere spazio al calcio, e darne di più ad altri sport, cacchio in qualsiasi tg sportivo, il 95% delle notizie, a volte veramente futili, riguardano il calcio, basta e ora di finirla!


antonello64 - 03/02/2007 alle 19:20

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone. Anzi tutti i media collaborano per accrescerle. Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità. [/quote] non è così. Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza. L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto?


barrylyndon - 03/02/2007 alle 20:00

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone. Anzi tutti i media collaborano per accrescerle. Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità. [/quote] non è così. Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza. L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto? [/quote] e' vero,pero'bisogna dare del tempo.con un'offerta piu' limitata mediatica del calcio dando spazio con una certa continuita' alle alte discipline forse lo sport del pallone potrebbe ritrovare una piu' consona dimensione nella nostra societa'.ridimensionamento anche mediatico.devo dire che da un po' di tempo le cose stanno prendendo una piega positiva da questo punto di vista.piu' attenzioni ad altri sport da parte della rai,ed anche la Gazzetta ,per esempio,non disdegna di riservare le prime pagine ad altri avvenimenti spotivi di una certa rilevanza,ma che sino a poco tempo fa venivano comunque posti in secondo piano.non voglio che il calcio scompaia,voglio solo che possa ritornare ad essere uno sport,prima di tutto.utopia?ho paura di si'...


falco46 - 03/02/2007 alle 20:06

ragazi io coi miei amici ero li, in curva, vi racconterò tutto a breve, entro domani, avrete il mio resoconto, di tutto l'accaduto, sto bene per fortuna!un saluto a tutti gli utenti... P.s il ciclismo è un vero sport!!!


Laura Idril - 03/02/2007 alle 20:09

Falchetto ieri sera eravamo, almeno io, un pò preoccupati. Sono contenta che stai bene!


pol - 03/02/2007 alle 20:16

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Quella di mandare Galliani o Moggi immezzo agli ultras scatenati per cercare di calmarli sarebbe davvero una bella idea, peccato che non si realizzerà...scherzi a parte, neanch'io, che ho maturato un'avversione totale e un disinteresse se possibile ancora più grande intorno al pianeta calcio, propongo di chiuderlo. Semplicemente bisognerebbe farla finita con questo calcio-religione di stato, bisognerebbe fare un concordato come quello che fu stipulato con la chiesa cattolica che sancì la laicità dello stato, per dire che lo stato italiano non è uno stato calciofilo, che c'è almeno una metà di italiani che non ne è minimamente affascinata, che si è rotta la palle di vivere in un paese nel quale il calcio con tutti i suoi interessi e i suoi affari riesce a far parlare di sè molto più di quanto faccia parlare il calcio giocato stesso, e che non è possibile avere in così totale disprezzo tutto il resto dello sport, quello vero. La mia fissa è sempre la stessa, se i telegiornali sportivi dedicano 10 servizi al calcio e 1 o 2 a tutti gli altri sport, se il calcio occupa l'80-90% delle pagine sportive si crea per forza un cortocircuito, non si propone niente che non sia calcio, anche quello più inutile e prescindibile, nessuno ha voglia di fare una seria battaglia culturale e sportiva, nessuno ha voglia di prendere le distanze dalle esagerazioni e dalle esasperazioni del pallone. Anzi tutti i media collaborano per accrescerle. Si, sono tutti proni e supini davanti al dio pallone, e per forza questi alla fine crede di essere davvero intoccabile, di potersi comportare da boss e da padrone. I pallonari si ritengono tutti belli e bravi, perchè c'è qualcuno che glielo fa credere. Questa è la verità. Il calcio per salvarsi dovrebbe fare un profondissimo esame di coscienza, ma non per cercare di evitare che alla ripresa del campionato si verifichino situazioni come quella di ieri, ma per scendere dal piedistallo altissimo sul quale si è collocato grazie alla complicità di una cultura informativa succube e zerbina. E in ogni caso a tutti i pallonari incalliti si meritano di trascorrere parecchie domeniche di autoconsumazione da astinenza. [/quote] Più che d'accordo con Te! :clap:


mont ventoux - 03/02/2007 alle 20:37

Che poi la questione se sono i media a plasmare le coscienze, come io credo, o se lo spettatore sceglie autonomamente cosa vuole vedere o pensare è stata affrontata infinite volte anche in questo forum, è più sociologia e ognuno la può pensare come vuole. Resta il fatto incontrovertibile della cultura monosportiva. Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO". Com'è il fatto, si socializzano le vergogne e si privatizzano i meriti o le soddisfazioni? Quando scoppiano ad orolegeria i casi doping nel ciclismo non sento parlare di problema doping nello sport, ma è sempre il ciclismo la pecora nera, l'isola della perdizione. Se questa idea malsana può passare dal momento che il ciclismo è il parafulmine per tutti gli altri sport per il doping, anche perchè le positività in tutti gli sport minori non fanno notizia allo stesso modo probabilmente, vorrei tanto che si dicesse che non è lo SPORT a soffrire di episodi di violenza ma è solamente e unicamente il CALCIO e sono fattacci suoi, e io come ciclista o appassionato ho la coscienza a posto e me ne lavo le mani.


Admin - 03/02/2007 alle 20:41

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] non è così. Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza. L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto? [/quote] Per la centoventesima volta: tutti gli studi di comunicazione dicono esattamente il contrario, e cioè che nell'ambito dei media è l'offerta a generare la domanda. Tu, Antonello, hai delle informazioni diverse che ti rendono così convinto dell'assunto che hai appena esposto, o vai semplicemente a sensazioni?


antonello64 - 03/02/2007 alle 21:40

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] non è così. Le televisioni e i giornali prendono atto di quello che vuole la gente e si regolano di conseguenza. L'anno scorso, dopo i successi olimpici, hanno provato a mettere il pattinaggio su ghiaccio in prima serata: chi l'ha visto? che ascolti ha fatto? [/quote] Per la centoventesima volta: tutti gli studi di comunicazione dicono esattamente il contrario, e cioè che nell'ambito dei media è l'offerta a generare la domanda. Tu, Antonello, hai delle informazioni diverse che ti rendono così convinto dell'assunto che hai appena esposto, o vai semplicemente a sensazioni? [/quote] io ho informazioni che i cosiddetti sport minori andavano alla grande quando ci sono stati in giro i campionissimi capaci di portare la gente davanti al piccolo schermo: e questo senza che le varie televisioni facessero niente di nuovo per promuovere il prodotto rispetto a quanto facevano prima. Quando esplose Tomba la RAI e TMC furono colte di sorpresa come tutti gli appassionati, e si ritrovarono di botto con ascolti mai visti per uno sport extra-calcio, pur senza aver fatto nulla per promuoverlo. Al contrario quando Alberto chiuse la carriera, la Coppa del Mondo fini a Mediaset che gli fece pubblicità come si deve (come sempre fa per i propri prodotti) eppure fu un flop, perchè il campionissimo non c'era più. Potrei citarti altri casi: il tennis con Panatta, il motomondiale con Rossi e Biaggi, oppure il basket e la pallavolo nei tempi d'oro. E anche il ciclismo ha fatto i picchi di ascolto quando sulla cresta dell'onda c'erano i vari Moser, Bugno, Pantani: il Giro è stato trattato dalla RAI più o meno sempre alla stessa maniera, quindi secondo gli studi da te citati avrebbe dovuto avere sempre la stessa audience, eppure quando sono venuti fuori i campioni la corsa rosa ha sempre aumentato di molto gli ascolti. Allora io mi chiedo: è l'offerta che fa aumentare l'audience, oppure sono i campioni? quando si fanno ascolti record, dipende dal fatto che il prodotto è stato venduto meglio, oppure sono i fuoriclasse che portano la gente davanti al televisore, anche se i media non pubblicizzano l'avvenimento più di tanto? Al contrario potrei citarti il caso di Enrico Fabris: ascolti da capogiro alle Olimpiadi, la RAI ha pensato bene di piazzarlo in prima serata qualche settimana dopo (con tanto di grancassa mediatica adeguata), eppure ha fatto ascolti mediocri. Per quanto mi riguarda, gli studi possono dire quello che vogliono: seguo lo sport a 360° da più di trent'anni, e ne ho viste di tutti i colori. Ed ho sempre notato che il boom di una disciplina si verifica sulla scia dei risultati, mai sull'atteggiamento dei media: i quali, una volta verificato l'interesse del pubblico si affrettano a dargli lo spazio che merita, ma arrivano sempre dopo, mai prima.


antonello64 - 03/02/2007 alle 22:04

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".[/quote] chi ha parlato di sport? Gazzetta dello sport: Il calcio chiude Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma Messaggero: Calcio follia a Catania Tempo: Il calcio è scoppiato Corriere della sera: calcio sotto choc Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato Giornale: il calcio si ferma Stampa: calcio assassino Unità: inferno calcio Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio"


paperina - 03/02/2007 alle 22:38

MATARRESE...ABERRANTE !!!!!!! Matarrese in diretta telefonica:......è un errore fermare il CALCIO, l'ITALIA vive di CALCIO: Risposta del rappresentante delle forze dell'ordine: L'Italia è fatta innanzitutto di gente che si alza alla mattina alle 6 per andare a lavorare.....


riddler - 04/02/2007 alle 01:22

Comunque in attesa delle testimonianze dirette (quanto prima) di Andrea Falco46 ve ne dico un paio io sentite da amici... Un mio amico che abita a piazza spedini ha detto che a confronto Bagdad ieri faceva ridere, c'era la guerra vera e propria con sirene della polizia e delle ambulanze che andavano e venivano... Allo stadio peraltro si è rischiato grosso, l'addetto all'ingresso in curva nord non ha controllato nè i biglietti nè gli abbonamenti, in pratica ha fatto entrare chiunque fosse nella zona deducendo che chi si trovasse lì avesse il biglietto: risultato c'era la curva nord stracolma e la gente era messa dappertutto... All'interno dello stadio non si sapeva quello che succedeva fuori... Cmq ripeto per una testimonianza + precisa aspettiamo Andrea...


riddler - 04/02/2007 alle 01:25

Ah chiaramente questo per specificare che se non ti controllavano il biglietto, figurati se ti perquisivano... Parlo attenzione della curva nord, ho questa testimonianza...


Subsonico - 04/02/2007 alle 09:39

Certo che sono pure stati geniali, mettere nella stessa curva tifoserie opposte...A Bari gli ospiti vanno sempre in curva sud e gli ultras dell'altra squadra li vedono col binocolo! Infatti nonostante la tifoseria barese è abbastanza facinorosa, sarà per il calo e la disaffezione con la serie b, sarà appunto per la mancanza di contatto coi rivali, incidenti seri non ne avvengono da un po' d'anni, nemmeno in partite come Bari-Lecce o bari-Napoli che son precedute da vere e proprie dichiarazioni di guerra tra tifoserie...


laperla - 04/02/2007 alle 10:23

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".[/quote] chi ha parlato di sport? Gazzetta dello sport: Il calcio chiude Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma Messaggero: Calcio follia a Catania Tempo: Il calcio è scoppiato Corriere della sera: calcio sotto choc Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato Giornale: il calcio si ferma Stampa: calcio assassino Unità: inferno calcio Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio" [/quote] Hai perfettamente ragione, anche io ho fatto caso a questa cosa. Nell'ultima settimana le prime pagine dei quotidiani Italiani non parlano di altro, beh Calcio e la vita privata di Berlusconi, di cui il NewYork Times si é fatta una bella risata...(ma dove siamo arrivati)!!!! Ma non c'é di meglio o di cose più importante di mettere in prima pagina??? i 130 morti nell'esplosione a Baghdad???


Subsonico - 04/02/2007 alle 10:38

[quote][i]Originariamente inviato da laperla [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".[/quote] chi ha parlato di sport? Gazzetta dello sport: Il calcio chiude Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma Messaggero: Calcio follia a Catania Tempo: Il calcio è scoppiato Corriere della sera: calcio sotto choc Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato Giornale: il calcio si ferma Stampa: calcio assassino Unità: inferno calcio Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio" [/quote] Hai perfettamente ragione, anche io ho fatto caso a questa cosa. Nell'ultima settimana le prime pagine dei quotidiani Italiani non parlano di altro, beh Calcio e la vita privata di Berlusconi, di cui il NewYork Times si é fatta una bella risata...(ma dove siamo arrivati)!!!! Ma non c'é di meglio o di cose più importante di mettere in prima pagina??? i 130 morti nell'esplosione a Baghdad??? [/quote] Ne converrai che l'ordinaria follia Irachena (guerra) non fa più notizia :(


riddler - 04/02/2007 alle 10:46

Approvando la considerazione di Laperla, anche se si sa che i giornali vanno dove tira il vento della notizia, un'altra considerazione al vaglio: giocare il campionato a porte chiuse e rimborsare gli abbonamenti dei telespettatori con le tessere televisive (che siano mediaset o la7) in modo di permettere la visione della partita, forse è una misura un pò eccessiva quello della chiusura degli stadi, però pare che per un paio di giornate si giocherà a porte chiuse un parziale rimborso simile per non penalizzare i tifosi che in fondo non c'entrano nulla potrebbe essere un'ipotesi interessante. Materrese ieri su radio1 diceva di giocare solo di giorno, voi cosa ne pensate? Certo gli scontri giochi di giorno o giochi di sera ci sono lo stesso, tuttavia sarebbe + facile individuare i responsabili, oltretutto ieri ho sentito miei amici che dicevano che c'erano tifosi nascosti dappertutto... Una considerazione sempre su ieri: sentivo ieri inneggiare alla cultura della sconfitta e mi domando da che pulpito? Possiamo fare mille esempi, ma ve be dico uno: dopo la partita Inter-Catania c'è stato uno sputo di Ibra e le televisioni stavano ore e ore a studiare anche leggi della fisica per vedere che direzione ha preso lo sputo... ma dico io: ma secondo voi si può essere così idioti? Ma gli stessi allenatori o giocatori, ma non potrebbero dir loro ma non vi vergognate a far vedere ste cavolate?Sempre nell'ambito della cultura della sconfitta, se Totti è stato espulso contro il Livorno, perchè tutti a doverlo giustificare - in primo piano le tv - e a doverlo per forza far giocare contro l'Inter? In questi casi se veniva squalificato per due turni tutta sta cultura dove stava?


falco46 - 04/02/2007 alle 13:05

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Certo che sono pure stati geniali, mettere nella stessa curva tifoserie opposte...A Bari gli ospiti vanno sempre in curva sud e gli ultras dell'altra squadra li vedono col binocolo! Infatti nonostante la tifoseria barese è abbastanza facinorosa, sarà per il calo e la disaffezione con la serie b, sarà appunto per la mancanza di contatto coi rivali, incidenti seri non ne avvengono da un po' d'anni, nemmeno in partite come Bari-Lecce o bari-Napoli che son precedute da vere e proprie dichiarazioni di guerra tra tifoserie... [/quote]scusami, ma a catania un tempo era così:ultras caldi nella sud e ospiti nella nord, poi per scisioni tra gruppi che non sto qui a spiegarvi, gli ultras sono finiti nella nord, ma vi preanuncio che il casino NON LO HANNO FATTO GLI ULTRAS, ma gente che non centrava nulla col calcio...


falco46 - 04/02/2007 alle 13:06

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Falchetto ieri sera eravamo, almeno io, un pò preoccupati. Sono contenta che stai bene! [/quote]vi ringrazio vivamente per la solidarietà nei miei confronti, grazie a tutti!comunque tutto bene!

 

[Modificato il 04/02/2007 alle 13:10 by falco46]


antonello64 - 04/02/2007 alle 13:19

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Approvando la considerazione di Laperla, anche se si sa che i giornali vanno dove tira il vento della notizia, un'altra considerazione al vaglio: giocare il campionato a porte chiuse e rimborsare gli abbonamenti dei telespettatori con le tessere televisive (che siano mediaset o la7) in modo di permettere la visione della partita, forse è una misura un pò eccessiva quello della chiusura degli stadi, però pare che per un paio di giornate si giocherà a porte chiuse un parziale rimborso simile per non penalizzare i tifosi che in fondo non c'entrano nulla potrebbe essere un'ipotesi interessante. Materrese ieri su radio1 diceva di giocare solo di giorno, voi cosa ne pensate? Certo gli scontri giochi di giorno o giochi di sera ci sono lo stesso, tuttavia sarebbe + facile individuare i responsabili, oltretutto ieri ho sentito miei amici che dicevano che c'erano tifosi nascosti dappertutto... [/quote] Scusa ma che c'entrano le televisioni? se la partita è a porte chiuse, in televisione dovrebbe essere trasmessa lo stesso, o almeno così è sempre successo. Su Matarrese è meglio che non mi pronunci: a parte il fatto che gli scontri ci sono sempre stati anche quando si giocava di giorno, scommetto quel che volete che il buon Tonino cambierà idea non appena le televisioni gli faranno capire che i soldi attuali, nel caso si giocasse solo di giorno, se li può scordare.


antonello64 - 04/02/2007 alle 13:22

[quote][i]Originariamente inviato da laperla [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anche adesso, se badate bene tutti i media parlano "dei problemi e della violenza nello SPORT". Eh, no cari pseudo-giornalisti, politicanti e tuttologi, fareste bene a parlare "di problemi e di violenza nel CALCIO".[/quote] chi ha parlato di sport? Gazzetta dello sport: Il calcio chiude Corriere dello sport: Tutto il calcio si ferma Messaggero: Calcio follia a Catania Tempo: Il calcio è scoppiato Corriere della sera: calcio sotto choc Repubblica: stop a tutto il calcio e alla nazionale Tuttosport: il calcio si ferma a tempo indeterminato Giornale: il calcio si ferma Stampa: calcio assassino Unità: inferno calcio Nazione: uccisi un poliziotto e il calcio Almeno in queste prime pagine la parola "sport" non compare, ma c'è in bell'evidenza la parola "calcio" [/quote] Hai perfettamente ragione, anche io ho fatto caso a questa cosa. Nell'ultima settimana le prime pagine dei quotidiani Italiani non parlano di altro, beh Calcio e la vita privata di Berlusconi, di cui il NewYork Times si é fatta una bella risata...(ma dove siamo arrivati)!!!! Ma non c'é di meglio o di cose più importante di mettere in prima pagina??? i 130 morti nell'esplosione a Baghdad??? [/quote] non ho capito il tuo intervento: la mia rassegna-stampa (chiamiamola così) era riferita solo alla giornata di sabato, e voleva dimostrare che nessuno ha accusato lo sport in generale, ma è stato solo ed esclusivamente il calcio a finire sul banco degli imputati.


lumacher - 04/02/2007 alle 14:00

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] E' chiaro che è un pò un utopia, però se le squadre non portassero più il nome della città e non avessero un loro stadio di casa sarebbero molto minori le risse. Proporrei un metodo mutuato dal tennis, con società proprietarie degli stadi che acquistano le giornate dalla federazione e ospitano in un solo stadio tutte le pertite di una giornata, 3 il venerdì, 3 il sabato e 4 la domenica. [/quote] Proposta che condivido e che meriterebbe una certa attenzione da parte dei parrucconi della lega e figc. In questo modo un tifoso andrebbe allo stadio per vedere uno spettacolo e non per insultare gli avversari. Il basket fa qualcosa di simile con la coppa italia e la formula ha riscosso un successo notevole. sarebbe come se si disputassero dei piccoli "mondialini" ospitati da sedi diverse a rotazione. Da quello che ho sentito, gli unici stadi a norma in Italia ad oggi sono Milano, Roma e Torino... per ora si potrebbe giocare solo lì. Poi è vero che se si picchiano fuori dallo stadio o in stazione o nell'autogrill... allora non c'è rimedio.


nino58 - 04/02/2007 alle 14:07

Tutte proposte logiche. Ma che provano a curare un male che è altrove.


mont ventoux - 04/02/2007 alle 14:15

Antonello, io guardo anche la televisione, e ho sentito in molte occasioni parlare di violenza nello sport in quanto tale. Non si diceva violenza nel calcio. Il titolo del giornale è una cosa, i commenti in Tv un'altra. E se non te ne sai accorto non ti manderò certo delle videoregistrazioni. Certo, sei la prima persona che conosco che dice che i media non fanno la grancassa al calcio. Magari pensi anche che se i giornali sportivi dedicassero 10 pagine anzichè 20 al calcio, scoppierebbero scioperi e manifestazioni a oltranza...scenderebbero in piazza per protestare disoccupati, precari e pensionati, i quali dimenticherebbero sicuramente i loro problemi da niente per battersi affinchè il calcio torni ad impossessarsi del 90% dello spazio sportivo. Davvero, se si dimezzasse lo spazio rivolto al calcio, avremmo i tumulti in piazza, ne sono sicuro...


Matteo90 - 04/02/2007 alle 14:52

Decisamente INACCETABILE!! basta mettere a confronto l'italia in festa il 9 luglio scorso per la vittoria dei campionati mondiali , con cannavaro gioioso con la coppa in mano e le immagini di avanti ieri...ma ciò che più mi turbano sono i murales che tutt'ora i mulligans (per non chiamarli pozzo d'ignoranza) continuano a disegnare sui muri delle proprie città firmandosi A.C.A.B. (sigle inglese che significa "tutti gli sbirri sono bastardi) movimento sorto negli anni 80' e che molti ultrà la seguono come modello.. Concludo dicendo che dobbiamo far emrergere dal miglior calcio del mondo ossia l'italiano non gli aspetti negativi come quelli avvenuti il primo di febbraio ma l'amore.la solidarietà verso il prossimo e l'avversario.. CIAO A Tutti Famiglia RACITI .. siamo tutti con voi!!!


antonello64 - 04/02/2007 alle 14:56

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Antonello, io guardo anche la televisione, e ho sentito in molte occasioni parlare di violenza nello sport in quanto tale. Non si diceva violenza nel calcio. Il titolo del giornale è una cosa, i commenti in Tv un'altra. E se non te ne sai accorto non ti manderò certo delle videoregistrazioni. [/quote] appunto, scripta manent. Poi bisogna vedere chi è che parla in televisione: magari fammi sapere chi è che fatto di tutt'erba un fascio, così saprò regolarmi quando lo vedo in tv. [quote]Certo, sei la prima persona che conosco che dice che i media non fanno la grancassa al calcio. Magari pensi anche che se i giornali sportivi dedicassero 10 pagine anzichè 20 al calcio, scoppierebbero scioperi e manifestazioni a oltranza...scenderebbero in piazza per protestare disoccupati, precari e pensionati, i quali dimenticherebbero sicuramente i loro problemi da niente per battersi affinchè il calcio torni ad impossessarsi del 90% dello spazio sportivo. Davvero, se si dimezzasse lo spazio rivolto al calcio, avremmo i tumulti in piazza, ne sono sicuro... [/quote] hai letto male quello che ho scritto: io ho semplicemente detto che il successo del calcio non è determinato dai media, i quali si adeguano ai gusti della gente. La massa vuole il pallone ed i media quello gli danno: cosa succederebbe se gli dedicassero meno spazio? Semplicemente venderebbero meno giornali e avrebbero ascolti televisivi più bassi: niente di eclatante, ma quanto basta per farli tornare precipitosamente sui loro passi.


zon - 04/02/2007 alle 15:56

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Antonello, io guardo anche la televisione, e ho sentito in molte occasioni parlare di violenza nello sport in quanto tale. Non si diceva violenza nel calcio. Il titolo del giornale è una cosa, i commenti in Tv un'altra. E se non te ne sai accorto non ti manderò certo delle videoregistrazioni. [/quote] appunto, scripta manent. Poi bisogna vedere chi è che parla in televisione: magari fammi sapere chi è che fatto di tutt'erba un fascio, così saprò regolarmi quando lo vedo in tv. [quote]Certo, sei la prima persona che conosco che dice che i media non fanno la grancassa al calcio. Magari pensi anche che se i giornali sportivi dedicassero 10 pagine anzichè 20 al calcio, scoppierebbero scioperi e manifestazioni a oltranza...scenderebbero in piazza per protestare disoccupati, precari e pensionati, i quali dimenticherebbero sicuramente i loro problemi da niente per battersi affinchè il calcio torni ad impossessarsi del 90% dello spazio sportivo. Davvero, se si dimezzasse lo spazio rivolto al calcio, avremmo i tumulti in piazza, ne sono sicuro... [/quote] hai letto male quello che ho scritto: io ho semplicemente detto che il successo del calcio non è determinato dai media, i quali si adeguano ai gusti della gente. La massa vuole il pallone ed i media quello gli danno: cosa succederebbe se gli dedicassero meno spazio? Semplicemente venderebbero meno giornali e avrebbero ascolti televisivi più bassi: niente di eclatante, ma quanto basta per farli tornare precipitosamente sui loro passi. [/quote] mah, mi sembra la storia del gatto che si morde la coda: Per me la gente preferisce il calcio anche perché è l'unico sport che conosce e che costituisce argomento di discussione al bar o in famiglia davanti alla tv. Questo è però determinato dal fatto che è anche l'unco sport che viene proposto con continuità dai media. Viene prima l'uovo o la gallina?


miky70 - 04/02/2007 alle 16:08

Siamo tutti allenatori, no? Un bambino gioca col trenino sulla ferrovia dandogli l'ordine di partire e di fermarsi, con i soldatini disposti in battaglia, con le macchinine al parcheggio, al distributore o sulla pista sempre tentando di superare gli amici e di vincere le gare, le battaglie e le prove. Quando diventa grande gioca a fare l'allenatore della sua squadra del cuore per dimostrare di essere più bravo degli altri. Perchè il calcio è il sistema più semplice con il quale dimostrare le proprie capacità per cercare di sottomettere gli altri. :D:D:D Psicologia casalinga


riddler - 04/02/2007 alle 16:17

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Approvando la considerazione di Laperla, anche se si sa che i giornali vanno dove tira il vento della notizia, un'altra considerazione al vaglio: giocare il campionato a porte chiuse e rimborsare gli abbonamenti dei telespettatori con le tessere televisive (che siano mediaset o la7) in modo di permettere la visione della partita, forse è una misura un pò eccessiva quello della chiusura degli stadi, però pare che per un paio di giornate si giocherà a porte chiuse un parziale rimborso simile per non penalizzare i tifosi che in fondo non c'entrano nulla potrebbe essere un'ipotesi interessante. Materrese ieri su radio1 diceva di giocare solo di giorno, voi cosa ne pensate? Certo gli scontri giochi di giorno o giochi di sera ci sono lo stesso, tuttavia sarebbe + facile individuare i responsabili, oltretutto ieri ho sentito miei amici che dicevano che c'erano tifosi nascosti dappertutto... [/quote] Scusa ma che c'entrano le televisioni? se la partita è a porte chiuse, in televisione dovrebbe essere trasmessa lo stesso, o almeno così è sempre successo. Su Matarrese è meglio che non mi pronunci: a parte il fatto che gli scontri ci sono sempre stati anche quando si giocava di giorno, scommetto quel che volete che il buon Tonino cambierà idea non appena le televisioni gli faranno capire che i soldi attuali, nel caso si giocasse solo di giorno, se li può scordare. [/quote] Io penso che chi avrà gli abbonamenti e non potrà seguirla allo stadio la partita se la vorrà vedere in tv o no? Ci sono molti abbonati del Catania che hanno o Sky o La7 cartapiu' per le trasferte e in quest'ultimo caso pagano 5 euro a partita, la proposta è che evitino di pagare 5 euro per le partite in casa, non so come ma questa era l'intenzione di farlo...


aerials - 04/02/2007 alle 16:17

E' un oppio che mischia il sudore con l'incenso per chiudere gli occhi e per scacciare i guai le candele e la partita, i santini e le bandiere è un'estasi mistica, rapisce il cuore. Un popolo prega Signora Santità ha bisogno di una giuda e adesso chiede protezione a chi vede, provvede e protegge dai guai. Santa Maria del pallone E' tutto fermo, tutto dorme, stasera tutto tace è una droga leggera e si dimentica il passato di ladri e di briganti, di ciccioni e lesotofanti quando arriva il sacerdote è tutto cancellato e l'uomo in cappuccio accende una candela sorride per il popolo della televisione guardate comprate, adorate il vostro Dio Santa Maria del pallone E' uno scandalo, il terzino ha messo a terra il centravanti entusiasmo tra le folle per un dribbling fulminante un inchino alla moviola, il Padre Nostro è sul rigore e alla fine tutti pronti per andare in processione e l'uomo in cappuccio sta a capo del corteo ha scritto un nuovo articolo della costituzione guardate e pregate per Santa Maria guardate e comprate per Santa Maria guardate e votate per Santa Maria Santa Maria del pallone Modena City Ramblers: Santa Maria Del Pallone


riddler - 04/02/2007 alle 16:41

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Approvando la considerazione di Laperla, anche se si sa che i giornali vanno dove tira il vento della notizia, un'altra considerazione al vaglio: giocare il campionato a porte chiuse e rimborsare gli abbonamenti dei telespettatori con le tessere televisive (che siano mediaset o la7) in modo di permettere la visione della partita, forse è una misura un pò eccessiva quello della chiusura degli stadi, però pare che per un paio di giornate si giocherà a porte chiuse un parziale rimborso simile per non penalizzare i tifosi che in fondo non c'entrano nulla potrebbe essere un'ipotesi interessante. Materrese ieri su radio1 diceva di giocare solo di giorno, voi cosa ne pensate? Certo gli scontri giochi di giorno o giochi di sera ci sono lo stesso, tuttavia sarebbe + facile individuare i responsabili, oltretutto ieri ho sentito miei amici che dicevano che c'erano tifosi nascosti dappertutto... [/quote] Scusa ma che c'entrano le televisioni? se la partita è a porte chiuse, in televisione dovrebbe essere trasmessa lo stesso, o almeno così è sempre successo. Su Matarrese è meglio che non mi pronunci: a parte il fatto che gli scontri ci sono sempre stati anche quando si giocava di giorno, scommetto quel che volete che il buon Tonino cambierà idea non appena le televisioni gli faranno capire che i soldi attuali, nel caso si giocasse solo di giorno, se li può scordare. [/quote] Io penso che chi avrà gli abbonamenti e non potrà seguirla allo stadio la partita se la vorrà vedere in tv o no? Ci sono molti abbonati del Catania che hanno o Sky o La7 cartapiu' per le trasferte e in quest'ultimo caso pagano 5 euro a partita, la proposta è che evitino di pagare 5 euro per le partite in casa, non so come ma questa era l'intenzione di farlo... [/quote] Ah forse ho capito male la domanda: intendevi dire perchè le tv devono pagare rimettendoci i soldi di un abbonamento? Beh io penso che se una partita si gioca normalmente gli abbonati non se la vedono mai in tv, a meno che non siano impossibilitati ad andarci, ma comunque sono un numero esiguo... fanno una convenzione con la lega e con le società... o che riducano i soldi dei diritti tv... insomma ripeto mi pare impensabile che uno abbia perso i soldi dell'abbonamento e debba pure farne un altro... a meno che la società non rimborsi i soldi ma sempre che sia in grado di farlo...


Cascata del Toce - 04/02/2007 alle 16:55

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Falchetto ieri sera eravamo, almeno io, un pò preoccupati. Sono contenta che stai bene! [/quote]vi ringrazio vivamente per la solidarietà nei miei confronti, grazie a tutti!comunque tutto bene! [/quote] Ciao falchetto... vedi..è proprio questo lo schifo..che brava gente come te e come la maggior parte dei catanesi debba aver paura di andara allo stadio...comunque meno male che stai bene!!!


barrylyndon - 04/02/2007 alle 17:03

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Siamo tutti allenatori, no? Un bambino gioca col trenino sulla ferrovia dandogli l'ordine di partire e di fermarsi, con i soldatini disposti in battaglia, con le macchinine al parcheggio, al distributore o sulla pista sempre tentando di superare gli amici e di vincere le gare, le battaglie e le prove. Quando diventa grande gioca a fare l'allenatore della sua squadra del cuore per dimostrare di essere più bravo degli altri. Perchè il calcio è il sistema più semplice con il quale dimostrare le proprie capacità per cercare di sottomettere gli altri. :D:D:D Psicologia casalinga [/quote] giusto.un aspetto del calcio e' che e' uno sport di squadra con regole abbastanza semplici ed immediate.anche un profano puo' capire in genere quando c'e' un fallo o una rimessa laterale.e tutti si sentono di dire la loro.il successo del calcio,oltre ad una spropositata copertura mediatica(sono d'accordo con chi diceva che e' l'offerta che determina la domanda)e' dovuto alla sua apparente semplicita'.


miky70 - 04/02/2007 alle 17:24

Secondo me bisogna chiudere gli stadi agli spettatori per 10 anni. Chi vuole vedere le partite le segue in TV o alla radio. Così i tifosi verranno chiamati con il loro nome DELINQUENTI se vorranno andare in giro per le strade a fare danni, ma certamente senza la protezione del tifo non si azzarderanno. Le società a quel punto dovranno preoccuparsi di pagare per difendere i propri giocatori, le loro star. Niente coppe giocate in Italia ma solo in campi neutri, in Italia solo partite di Nazionale. Chiusi i club di tifosi, radiati a vita i teppisti da ogni manifestazione sportiva e la riduzione del 10% dello stipendio per il rimborso dei danni, cacciati i bagarini!! Entro 10 anni le squadre dovranno diventare proprietarie degli stadi e occuparsi della gestione della sicurezza fuori e dentro lo stadio. Se i bilanci non sono a posto le squadre si cancellano, non come adesso che per dare a 200 mila cittadini una distrazione per non pensare troppo, le squadre spalmano i loro debiti per anni e anni. Trascorsi i 10 anni la gente potrà tornare allo stadio munita di biglietto nominativo, posti esclusivamente a sedere, senza più trasferte organizzate. Ai minorenni sorpresi a delinquere e dovrebbe riguardare qualunque delinquenza, vieterei la patente e il divieto di andare all'estero per 15 anni, oltre alla radiazione dalle manifestazioni sportive.


antonello64 - 04/02/2007 alle 18:40

[quote][i]Originariamente inviato da zon [/i] mah, mi sembra la storia del gatto che si morde la coda: Per me la gente preferisce il calcio anche perché è l'unico sport che conosce e che costituisce argomento di discussione al bar o in famiglia davanti alla tv. Questo è però determinato dal fatto che è anche l'unco sport che viene proposto con continuità dai media. Viene prima l'uovo o la gallina? [/quote] forse non sai che negli anni 70 di calcio in tv ce n'era pochissimo: anzi probabilmente il ciclismo aveva quasi le stesse ore di trasmissione del pallone. Eppure il calcio era largamente lo sport più popolare d'Italia, più o meno come oggi.


marco79 - 04/02/2007 alle 18:42

Non è che nel calcio ci sia più violenza che negli altri settori della vita. Per le strade, nelle discoteche, nei parcheggi, nei condomini ci sono molti più morti che negli stadi (dato statistico inconfutabile). Questo perchè la violenza, purtroppo, è insita nell'uomo. Ma nessuno si sogna di dire di chiudere strade e discoteche. Criminalizzare il calcio e basta è solo retorica e ignoranza. Dopotutto, so che è una provocazione ma passatemela, una ventina di morti su decina di migliaia di partite negli ultimi quarant'anni, sono pochi. Si potrebbe dire anche che sia un numero accettabile.


antonello64 - 04/02/2007 alle 18:46

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ah forse ho capito male la domanda: intendevi dire perchè le tv devono pagare rimettendoci i soldi di un abbonamento? Beh io penso che se una partita si gioca normalmente gli abbonati non se la vedono mai in tv, a meno che non siano impossibilitati ad andarci, ma comunque sono un numero esiguo... fanno una convenzione con la lega e con le società... o che riducano i soldi dei diritti tv... insomma ripeto mi pare impensabile che uno abbia perso i soldi dell'abbonamento e debba pure farne un altro... a meno che la società non rimborsi i soldi ma sempre che sia in grado di farlo... [/quote] no, io volevo dire che, anche se la partite si giocano a porte chiuse, verranno trasmesse lo stesso in tv, o almeno così è sempre successo. Quindi chi ha l'abbonamento televisivo a Sky o al digitale terrestre non dovrebbe perderci nulla. Ci perderanno invece gli abbonati allo stadio, ma non credo che le società rimborseranno niente perchè non è stata una loro iniziativa quella di giocare a porte chiuse. Se poi le televisione vorranno fare uno sconto agli abbonati allo stadio, solo per quelle partite che si disputeranno a porte chiuse, non ne ho idea: potrebbe anche essere, perchè no?


antonello64 - 04/02/2007 alle 18:52

ho letto sulla Gazzetta di oggi, che da oggi in poi non ci saranno deroghe sulla legge Pisanu: chi non è in regola gioca senza pubblico. Come volevasi dimostrare: le leggi per reprimere la violenza ci sono, solo che non sono applicate, perche il rispetto totale di esse implicherebbe notevoli spese per società e amministrazioni comunali proprietarie degli stadi. Purtroppo in Italia si preferisce concedere una deroga e far rischiare la pelle a chi va allo stadio, piuttosto che far spendere qualche milione di euro ai soggetti di cui sopra. A questo punto le responsabilità (o corresponsabilità) di quanto è accaduto, sono purtoppo chiare


Admin - 04/02/2007 alle 19:38

Antonello, per tornare al discorso su domanda e offerta nella teoria dei media, il mio focus è leggermente diverso dal tuo: un conto è il gusto popolare per qualcosa (nel caso, per uno sport piuttosto che un altro), un conto è la domanda di fruirne attraverso i media. Torno a dire che nella decisione su come vengono impostati i palinsesti, la domanda popolare conta quanto il due di picche. Non è - per fare un esempio stupido - che la gente chiedeva i reality show: sono state le televisioni a proporre/imporre questo nuovo tipo di trasmissioni, accompagnandole da un grande battage mediatico. Non sottovalutare la tendenza all'omologazione dell'offerta, che è uno dei dati più radicati (e più tristi) della televisione generalista: i diversi canali si rincorrono sugli stessi terreni, proponendo programmi simili, perché ciò comporta un minor rischio nei confronti dell'avversario, e crea minor disorientamento nel telespettatore medio (che non deve ASSOLUTAMENTE essere disorientato), il quale può ritrovarsi in programmi familiari pur saltando da un canale all'altro. Altro esempio: hai notato come da qualche anno si vedano sempre meno film in tv, a fronte di uno spropositato aumento delle fiction? Eppure i film in prima visione hanno sempre fatto ascolti lusinghieri. Ma hanno il non trascurabile difetto di costare - in diritti - molto più di una puntata serializzata fatta in casa, e di durare una sola serata. Ciò vuol dire che a monte, ai piani alti di Viale Mazzini o di Cologno Monzese, si è deciso di puntare meno sul grande cinema, e di inseguire prodotti a più basso costo. Il telespettatore SUBISCE sempre queste decisioni, e nel caso della televisione questa passività è sottolineata e amplificata proprio dalla natura broadcast del mezzo, che si irradia da una sorgente a una miriade di destinatari, che per ciò stesso risultano attori passivi di tale fruizione. E si sa che gli attori passivi difficilmente reagiscono in maniera attiva se anche qualcosa non li convince: vedrai che dopo due giorni si saranno scordati di quel che c'era prima. Declinare nell'ambito sportivo la teoria dell'economia dei media è una bella sfida che tu proponi e a cui non mi voglio sottrarre. Partiamo dal presupposto che, anche per questioni culturali, ci sono sport che attecchiscono di più in un posto rispetto a un altro. Quindi ci sta benissimo che qui il calcio sia popolarissimo, mentre gli americani preferiscono il baseball e i sudafricani il rugby. Il fatto che il calcio sia molto semplice da capire e da praticare (basta una palla anche di stracci, disponibile pure nei più poveri villaggi del terzo mondo, mentre una bici non è facile da trovare in tanti posti della terra) ne fa indubbiamente uno sport che ha le potenzialità per radicarsi praticamente ovunque. Poi inizia però il potere dei media. Esempio pubblicità: ti sarà capitato, come a tre quarti del pianeta, di vedere alcuni spot della Nike o della Adidas prima dei mondiali di calcio. Si vedono i più celebrati campioni fare vere e proprie magie con la palla, in quelle simil-partite su campetti di terra, o fare i giocolieri prima di scendere in campo. L'impatto emozionale di quelle scene è potentissimo, soggetti di per sé percepiti come vincenti vengono mostrati in un'ottica di meraviglia estetica (per non dire estatica). Ecco che a livello popolare, la percezione di uno sport smette di interessare l'ambito del campo per spostarsi a un livello emozionale per non dire inconscio e subliminale. Pensa che tale uso che viene fatto dei campioni dello sport interessa principalmente e in blocco il calcio, e poi in second'ordine qualche campione di altri sport. Tu dirai: scelgono i calciatori perché la gente li ama di più. Io ti dirò: quando c'è stato il salto di qualità, da Facchetti che pubblicizzava le fette biscottate come le avrebbe pubblicizzate la Carrà, all'attuale raffigurazione pubblicitaria dei calciatori? Questo salto di qualità c'è stato. Un po' come quando Knight capì che non occorreva costruire le scarpe, ma bastava vendere un'emozione: un logo. Lì nacque la Nike, che non costruisce scarpe, ma è un'azienda di marketing. Tieni buono questo concetto, ovvero la "loghizzazione" dei calciatori (che penso non vorrai mettere in dubbio), e poi dimmi se è avvenuta perché il pubblico richiedeva una cosa simile. Ma è avvenuta, e non potrai negare che quest'immagine (finta, perché certe cose da spot non si vedono praticamente mai su un campo di calcio) ha contribuito enormemente alla popolarità del calcio. Quindi -> un determinato e non richiesto uso mediatico dei protagonisti di uno sport influenza la crescita di popolarità di tale sport. Andiamo avanti. Io credo che il nostro problema, in Italia, sia proprio nel modello di fruizione dello sport calcio. Sarà capitato anche a te di vedere alcune trasmissioni su canali locali, incentrate su una faziosità da brividi. Idem (anzi peggio) per certe radio che di fatto incitano esplicitamente alla violenza. Tu credi che ci sia stata una richiesta, una domanda popolare per la realizzazione di tali trasmissioni? No, per niente. Sono state decise, proposte, e poi si sono moltiplicate andando a cercare il livello più basso possibile, vellicando certe pulsioni presenti ma latenti nei tifosi. E non credi che ciò abbia deteriorato il modello di fruizione del calcio? Per essere più espliciti: quando ogni sera un telespettatore/radioascoltatore viene martellato con la teoria del complotto ai danni della propria squadra, alla fine finirà per essere un minimo smosso: c'è chi si lascerà convincere del tutto, chi in parte, chi diverrà possibilista. Insomma, non scopriamo oggi il potere dei media di influire nel giudizio delle persone. Io sostengo che in origine non ci fosse affatto una domanda per certe trasmissioni, le quali sono state offerte, e lì si è innescato il meccanismo. Sono altresì convinto che se il Processo di Biscardi chiudesse domani, non ci sarebbe una domanda popolare per la sua riapertura. Tu dici che ci sarebbe un calo di audience? Non lo so, semmai potrebbe esserci uno spostamento di target. Ma io dico che il pallino del gioco sarebbe sempre in mano alla tv, e non al pubblico.


miky70 - 04/02/2007 alle 19:48

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Non è che nel calcio ci sia più violenza che negli altri settori della vita. Per le strade, nelle discoteche, nei parcheggi, nei condomini ci sono molti più morti che negli stadi (dato statistico inconfutabile). Questo perchè la violenza, purtroppo, è insita nell'uomo. Ma nessuno si sogna di dire di chiudere strade e discoteche. Criminalizzare il calcio e basta è solo retorica e ignoranza. Dopotutto, so che è una provocazione ma passatemela, una ventina di morti su decina di migliaia di partite negli ultimi quarant'anni, sono pochi. Si potrebbe dire anche che sia un numero accettabile. [/quote] Forse sono meno di quanti potrebbero essere solo perchè c'è la polizia. Senza polizia potrebbero essere decine e decine di più. Ribadisco comunque che quelli sono delinquenti che con la scusa della partita di calcio distruggono e picchiano, le società di calcio e le amministrazioni comunali continuano a chiamarli tifosi. Il perchè non lo so, ma è ora che in questa società i meriti e i demeriti delle persone siano messi sotto la lente d'ingrandimento e non nascosti e cancellati. Mi sembra che dopo calciopoli il calcio venga visto sotto una luce diversa, gli scandali, i lussi, l'opulenza, le garanzie e i difetti vengono gestiti in modo diverso rispetto alla stagione scorsa. C'è una sorta di occhio critico e spazientito che prima non avvertivo. Non può essere dovuto solo ad un tentativo di ricambio di leadership nella politica italiana e nella dirigenza sportiva e forse non è neppure questa la ragione o forse questa è solo una mia impressione.


Admin - 04/02/2007 alle 19:49

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Non è che nel calcio ci sia più violenza che negli altri settori della vita. Per le strade, nelle discoteche, nei parcheggi, nei condomini ci sono molti più morti che negli stadi (dato statistico inconfutabile). Questo perchè la violenza, purtroppo, è insita nell'uomo. Ma nessuno si sogna di dire di chiudere strade e discoteche. Criminalizzare il calcio e basta è solo retorica e ignoranza. Dopotutto, so che è una provocazione ma passatemela, una ventina di morti su decina di migliaia di partite negli ultimi quarant'anni, sono pochi. Si potrebbe dire anche che sia un numero accettabile. [/quote] Visto che stasera mi ha preso il delirium scrivens, voglio provare a fare un giochino. Da troppo tempo sento discorsi relativi a un presunto imbarbarimento dei costumi civili, e che il calcio è semplicemente uno specchio della società, e siccome viviamo in una società violenta è normale che il calcio sia altrettanto violento. Scusate, ma questa è una fandonia bella e buona, confutata dai dati che vi propongo di seguito, e che dimostrano che, a fronte di una società diventata sempre meno violenta nel corso dei decenni, il calcio ha seguito un percorso DIAMETRALMENTE opposto, imbarbarendosi anno dopo anno. Vengo al dato che ho deciso di prendere in esame: forse qualcuno si stupirà di scoprire che il numero degli omicidi (che mi pare un buon elemento esemplificativo della materia) è in assoluto calato enormemente negli ultimi 120 anni. Non in maniera omogenea nel tempo (insomma, il grafico non è una parabola uniformemente discendente, ma una linea spezzata che però tende indubitabilmente al ribasso), ma in maniera comunque netta. Copio e incollo da http://users.unimi.it/crimine/index.php?t=7 nella convinzione che in giro sul web si possano trovare numerosi altri saggi in materia. ***** DATI DELL' OMICIDIO Da: Isabella Merzagora Betsos, Lezioni di Criminologia, Cedam, Padova, 2001. L'omicidio è universalmente considerato come il reato con più basso numero oscuro, cioè il reato per il quale il numero di quelli effettivamente commessi più si avvicina al numero dei reati di cui si viene a conoscenza, il che dovrebbe confortarci sull'attendibilità dei dati. In realtà le cose non sono così semplici, almeno per quanto concerne i confronti fra tassi di omicidio in tempi e luoghi diversi. Per cominciare, le diverse ricerche fanno talvolta riferimento a diversi tipi di omicidio: vi è chi accorpa omicidi consumati ed omicidi tentati, chi considera i soli omicidi volontari, chi congloba tutti i tipi di omicidio, con risultati numerici quindi anche molto diversi; basti pensare che gli omicidi colposi possono ammontare anche a quattro/cinque volte gli omicidi volontari per avere un'idea delle differenze, e delle confusioni, cui si può incappare confrontando diversi raggruppamenti di dati. Ancora, talune ricerche si occupano del "fatto" omicidio, altre -solitamente quelle effettuate presso settorati medico legali- delle vittime, ed è palese che i numeri possono essere non coincidenti. Certe legislazioni, poi, possono qualificare in modo diverso episodi per altre identici, e viceversa, il che comporta difficoltà di confronto fra i vari Paesi. Ma anche limitandoci all'Italia, è molto importante l'arco di tempo considerato, poiché si può affermare che gli omicidi sono aumentati, se si considerano per esempio alcuni anni, e che sono diminuiti se si esamina viceversa un periodo più lungo o anche solo diverso. Per quanto riguarda, poi, i tempi più lontani, le difficoltà risiedono nel non poter contare su dati attendibili, o su dati di sorta. Ciò premesso, sembra però possibile affermare che la violenza omicida in Europa negli ultimi secoli è molto diminuita, il che si spiegherebbe con il fatto che il sempre più forte potere dello Stato avrebbe avocato a sé il monopolio dell'uso della forza, e, parallelamente: "Il campo di battaglia fu, in certo senso, interiorizzato. (...) gli individui impararono a poco a poco a dominare se stessi, a controllare le proprie pulsioni e passioni, a regolare l'aggressività" (Barbagli M., L'occasione e l'uomo ladro, ed Il Mulino, Bologna, 1995), fenomeno, questo, denominato "processo di civilizzazione". Anche in Italia si sono avvertiti, e nettamente, gli effetti del processo di civilizzazione, e il tasso di omicidi che era di 20 x 100.000 abitanti nel 1880, non arriverà a 4 un secolo dopo. Come s'è detto, però, la domanda se l'omicidio aumenti o diminuisca rischia di essere fuorviante, e la risposta manipolabile a seconda del segmento di tempo prescelto. Per esempio, se esaminiamo il periodo 1947-1998, osserviamo una diminuzione degli omicidi. D'altro canto, se invece l'arco temporale considerato fosse quello che va dal 1984 al 1991, dovremmo concludere che gli omicidi aumentano. Invece, dal 1990 al 1998 gli omicidi sono diminuiti. E, per converso, esaminando il periodo 1963-1982 dovremmo di nuovo dedurne un aumento In altri termini, per evitare facili "giochi delle tre tavolette" statistici, conviene considerare archi temporali significativamente lunghi. In un periodo di un secolo, l'andamento dei tassi di omicidi volontari consumati e tentati, preterintenzionali, infanticidi e stragi (delitti denunciati dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri e dal corpo della Guardia di Finanza) è il seguente. Tassi di omicidio volontario consumato e tentato, preterintenzionale, infanticidio e strage. Nonostante una certa ripresa dai primi anni '70, è evidente che il tasso di omicidi è notevolmente diminuito nel corso del Novecento, anzi è più che dimezzato, passando dai 10,55 omicidi x 100.000 abitanti del 1900, ai 4,46 del 1998. Il che, per cominciare, è un dato confortante e che mostra come il gridare all'eccezionalità del momento sia -almeno da questo punto di vista- piuttosto fuori luogo. Il grafico evidenzia una prima crescita dei tassi nel triennio 1908-1910, che è da ricondursi alla prima gravissima crisi economica che il nascente capitalismo italiano dovette affrontare. Durante il periodo fascista, a disconferma dello slogan propagandistico delle "porte aperte" , il tasso di omicidi si mantiene a "buoni" livelli, comunque superiori a quelli degli anni successivi alla Liberazione. I due picchi più significativi sono in corrispondenza del primo e secondo dopoguerra, e di quest'ultimo in particolare, con tassi di omicidio di 12,34 nel 1944, addirittura 28,52 nel 1945, 14,78 nel 1946. Come osservano Chinnici e Santino: "Intorno alle due guerre mondiali si ha un andamento tipico dei periodi pre e post-bellici: una flessione prima e durante la guerra, una esplosione di criminalità dopo. La flessione in generale è dovuta allo stato di mobilitazione dei giovani, alla loro assenza dai luoghi nativi in cui risulta più favorevole l'inserimento in circuiti criminali, alla diminuzione della disoccupazione per l'incremento delle industrie belliche. L'incremento della criminalità che segue la guerra è invece da connettere alla depressione economica, alle difficoltà di inserimento dei reduci, alla violenza esaltata e praticata durante la guerra, alla più facile reperibilità di armi, alla caduta di tensione degli ideali e alla conseguente frustrazione per i traguardi prospettati e non raggiunti" (Chinnici G., Santino U., La violenza programmata, Franco Angeli, Milano, 1989). Il periodo della ricostruzione e del boom economico, dalla fine degli anni Quaranta alla fine degli anni Sessanta, fornisce un'ulteriore prova della relazione inversa fra andamento economico ed andamento degli omicidi, con una contrazione accentuata di questi ultimi. Gli anni successivi al 1970 si caratterizzano, invece, per una ripresa di questi reati, complici, ancora una volta, l'instabilità economica, ma anche il problema della criminalità organizzata. Il "processo di civilizzazione", come s'è anticipato, ha interessato soprattutto l'Europa, dove i tassi di omicidio sono, non certo "auspicabili", ma perlomeno tollerabili rispetto ad altre realtà, non solo del Terzo Mondo. Nel 1994, per esempio, il tasso in Europa era di 3,9 omicidi per 100.000 abitanti, a fronte dei 9 degli USA e dei 65 di Rio de Janeiro. Per l'Italia, peraltro, occorre ammettere che fino ad alcuni anni fa aveva un tasso di omicidi volontari fra i più alti d'Europa, che si è andato però riducendo negli anni più vicini.


Admin - 04/02/2007 alle 19:54

(Ovviamente oggi abbiamo la percezione di una società più violenta rispetto al passato perché la tv ci fa vedere che la nostra è una società più violenta. Ma che questo sia vero, è tutto da dimostrare, anzi).


greennic80 - 04/02/2007 alle 20:47

Sono d'accordo anche io che la televisione dia una particolare rappresentazione della realtà. Ad esempio stando ai telegiornali pare che ci si ammazzi sempre di più e invece il tasso di omicidi è in diminuzione ed è uno dei più bassi al mondo. Credo che il problema del calcio siano i tifosi organizzati. Già oggi la Digos indaga e infiltra agenti in ambienti che sono simili a vere e proprie cosche mafiose: droga, violenze, estorsioni (si pensi al caso Lazio) ai danni delle stesse società, razzismo, danneggiamento della pubblica e privata proprietà. Bisogna solo applicare le leggi che già esistono. Se io fermo un carabiniere per strada e mi metto a cantargli uno dei cori da stadio contro le forze di polizia come minimo mi porta in caserma (e giustamente). Negli stadi invece si può cantare e fare di tutto e di più.


mont ventoux - 04/02/2007 alle 22:22

Antonello, se non credi a quello che dico a me non importa nulla, se non hai guardato i programmi che ho visto io, lo stesso. Ho solo posto nella discussione un altro elemento, che è appunto quello che quando c'è da parlare di SPORT in Tv o sui giornali, in Italia si parla in realtà solo di CALCIO, e mi piacerebbe che questo parametro fosse applicato anche quando il CALCIO ha i suoi guai. Basta, nient'altro! Io semplicemente dico quello che penso e in questo caso sento, e cioè che molti in Tv hanno parlato di violenza nello sport facendo delle generalizzazioni grossolane, e tu puoi anche non attribuire alcun significato al fatto che abbiano detto sport al posto di calcio, ma non puoi certo far credere all'intero forum che io mi invento le cose o me le sogno. Non ho alcuna intenzione di convincere te o altri, ma non mi va che tu metta in dubbio la mia buonafede, rifugiandoti dietro frasi fatte del tipo "scripta manent", così io allo stesso modo potrei dirti che le parole sono pietre, a cosa serve? Serve solo a distogliere l'attenzione dall'argomento centrale, che è la violenza nel CALCIO, dal quale già ci siamo allontanati con discorsi sociologici sulla popolarità del calcio. La popolarità o la semplicità del calcio nessuno la discute ma non c'entra nulla con tutta questa storia. O meglio non ci aiuta a capire che il substrato di indubbia popolarità di cui il calcio gode è letteralmente soverchiato da un sovrappiù che è in gran parte bisogno indotto e artificiale, e queste sono le leggi del mercato, si badi bene, sono le leggi del mercato applicate ad un prodotto che tendenzialmente tira molto come il calcio per "estorcere", da questo stesso fenomeno, un quantitativo esagerato a dir poco di chiacchiere fumose in Tv, alla radio o sui giornali. Se non si riconosce questa realtà, vuol dire che si guarda alla realtà fattuale con un'interpretazione libresca, per la quale nella società dell'informazione, dove tutto è marketing e pubblicità, non esistono strategie ben deliberate e che tutto è lasciato al potere del telecomando. Questa è un'ipotesi da libro di favole, che si scontra con la realtà e gli interessi milionari in campo. Gli interessi dei padroni delle squadre di calcio e dei relativi sponsor impongono la strategia del "bombardamento televisivo", e non potrebbe essere diversamente perchè devono rientrare dai loro investimenti. E' la legge del mercato, e chiunque conosca un pò di ecomomia politica, trova perfettamente razionale ed efficiente questo attegiamento. E mica sono scemi, tutto il circo mediatico di trasmissioni e processi che si creano intorno al calcio, è tutta pubblicità gratuita. Questi sono i fatti.


mont ventoux - 04/02/2007 alle 22:32

E da questa realtà nascono le esasperazioni con le quali si vive il calcio, le tensioni continue con le quali, gente ingenua, agisce e in preda alle quali si comporta. Una trasmissione come quella di Biscardi, è un perfetto moltiplicatore di agitazioni d'animo, di incazzamenti da riversare allo stadio o nelle baruffe al bar con l'amico che ha un' altra "fede". Altro che storie.


riddler - 04/02/2007 alle 22:36

Comunque lasciatemi dire che da catanese non fa certo piacere che dopo 20 e passa partite ci si dimentichi di un Catania acclamato anche da allenatori importanti come Sacchi, salvo poi ricordarsi che esiste questa squadra in momenti brutti. Adesso i dirigenti del Catania sono invitati in tutte le trasmissioni nazionali, quando vincevano contro Lazio, Samp o Udinese non contavano nulla... E questo solo in ambito sportivo, ci sono anche tantissimi altri esempi che vi posso fare, a cominciare da una bellissima festa di S. Agata che è stata rovinata da quello che è successo venerdì...


pedalando - 04/02/2007 alle 22:52

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] io trovo sbagliato che la polizia venga impiegata e sacrificata per dividere le tifoserie. Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. [/quote] no, le forze dell'ordine hanno il dovere di difendere tutti i cittadini, anche quelli che vanno allo stadio, Andare allo stadio non è vietato dalla legge, quindi chi ci va ha diritto ad essere difeso come chi va a passeggio, chi va a teatro o da qualsiasi altra parte. Se non si vogliono mandare i poliziotti a vigilare sui tifosi, allora non si deve nemmeno autorizzare lo svolgimento della partita: nel momento in cui questa autorizzazione si dà, il compito ed il dovere della pubblica sicurezza è ben chiaro. Sarebbe assurdo il fatto che lo stato mi costringa ad andare in macchina con le cinture di sicurezza o col casco sul motorino per tutelare la mia salute, e poi se ne freghi altamente quando vado allo stadio. [/quote] Scusa ma questa e' ipocrisia bella e buona. Sappiamo benissimo cosa vuol dire andare allo stadio. Si studia il percorso e si portano i bambini solo per determinate partite. Questo non accade se si va' al circo.... Io non dico che allo stadio non devono esserci poliziotti, dico che non devono esserci i delinquenti (tutti, anche i padri di famiglia che gridano "muori" se un giocatore cade a terra). Oggi lo stadio e' un posto fuori dalla legge; se lo si vuole restituire alla gente onesta bisogna fare piazza pulita, poi si mandano i poliziotti a fare lo stesso mestiere che fanno in occasione di altre manifestazioni sportive. Non in assetto da guerriglia!


antonello64 - 04/02/2007 alle 23:00

caro Admin, io ho semplicemente sostenuto che la popolarità del calcio non deriva dal fatto che ce ne viene propinato in dosi massicce. Negli anni 70 il calcio in tv si poteva vedere solo la domenica: 90° Minuto, il secondo tempo di una partita in differita (e talvolta nemmeno la più importante), La Domenica Sportiva, che però allora era veramente "sportiva" e divideva i suoi tempi tra calcio, rugby, basket (con il mitico Aldo Giordani), ciclismo (con Adriano DeZan, che per un bel periodo fu anche il conduttore della trasmissione), sci (con Alfredo Pigna) e anche parecchi altri sport a seconda del periodo e dei risultati. Per le Coppe Europee era già tanto se trasmettevano una sintesi in tarda serata; le dirette erano previste solo per le partite della Nazionale e per le finali di Coppa. E il ciclismo, nella RAI che aveva solo due canali, aveva il suo bravo spazio: due dirette giornaliere (pomeriggio e notte) della Sei Giorni di Milano, Tirreno-Adriatico e quasi tutte le corse italiane in differita, con la diretta per la Sanremo, il Lombardia e il Giro del Lazio, e poi naturalmente il Giro e il Mondiale rigorosamente in diretta. Ebbene, in questo quadro televisivo che non era assolutamente penalizzante per il ciclismo, nell'interesse dei tifosi il calcio la faceva da padrone più o meno come la fa oggi. Per questo non sono assolutamente d'accordo sul fatto che il calcio ha successo perchè è imposto dai media. Se i media avessero il potere di determinare il successo di uno sport, allora il calcio avrebbe sfondato anche negli USA, dove a metà degli anni 70 investirono fior di milioni di dollari per portare grossissimi nomi (Pelè, Cruyff, Beckenbauer, George Best, il nostro Chinaglia) nel loro campionato e cercare di creare una Lega calcistica che fosse al livello della NFL o delle Major League. Purtroppo per loro, gli americani non hanno mai sentito come proprio questo sport, e tutti gli sforzi di farlo crescere si sono rivelati un fallimento totale; più o meno come hanno fallito quelli che hanno provato a creare in Italia la passione per il football americano, facendo gran pubblicità al Superbowl e trasmettendolo in prima serata. Secondo me la passione per uno sport è un fatto di tradizione: da noi uno dei primi giocattoli che si comprano ai bambini, è il pallone, in altre parti comprano il guantone da baseball o la palla da football. Teniamo conto che il calcio è anche uno sport molto facile da praticare: occorre solo il pallone (e ne basta uno per 20 persone), poi si può giocare su un prato, sull'asfalto, in salita, con o senza le porte, in spazi larghi o in spazi angusti. Altri sport sono un pochino più difficili da praticare: il tennis si può giocare solo in due o in quattro, la bici costa più di un pallone ed occorre per forza praticarla su strada in mezzo alle macchine (quindi non si può fare prima di una certa età), lo sci si fa solo sulla neve e così via. E il fatto che bene o male lo abbiano giocato quasi tutti, contribuisce non poco al suo successo. Ulteriore esempio a sostegno della mia idea: l'anno scorso 90° minuto è passato a Mediaset, che gli ha dedicato un battage pubblicitario senza precedenti e addirittura ha messo in campo la star più pagata della tv. Se tutto fosse dipeso da ciò che impone la tv, il 90° di Mediaset sarebbe stato un successo clamoroso, e invece è stato tutto il contrario. Infine ti dico la mia sul Processo di Biscardi: secondo me ha avuto successo perchè in un periodo in cui non c'erano trasmissioni di calcio parlato (quasi esclusivamente si vedeva solo calcio giocato), Biscardi ha avuro l'idea di portare il bar sport in tv. Quello che si vedeva da lui era nè più nè meno quello che accadeva in tutte le discussioni tra tifosi in tutte le parti d'Italia. Il tifoso di calcio poteva rivedere al Processo le stesse scene di cui era partecipe al baretto sotto casa. Se ne sentiva la mancanza? Mah, nel 1980 talk-show completamente imperniati sul calcio non ce n'erano, e devo dire che agli inizi non era affatto così becero come è poi diventato, anzi era gradevole. Poi, quando Biscardi capì che buona parte del pubblico era attratta dalle telerisse, spinse sull'acceleratore per creare sempre più liti e il programma diventò quello che tutti sappiamo (emulato in peggio dall'Appello del Martedì di Maurizio Mosca). Come ho letto sul Guerin Sportivo a proposito di Calciopoli e di Biscardi, non tutto il male vien per nuocere.


Subsonico - 04/02/2007 alle 23:09

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Non è che nel calcio ci sia più violenza che negli altri settori della vita. Per le strade, nelle discoteche, nei parcheggi, nei condomini ci sono molti più morti che negli stadi (dato statistico inconfutabile). Questo perchè la violenza, purtroppo, è insita nell'uomo. Ma nessuno si sogna di dire di chiudere strade e discoteche. Criminalizzare il calcio e basta è solo retorica e ignoranza. Dopotutto, so che è una provocazione ma passatemela, una ventina di morti su decina di migliaia di partite negli ultimi quarant'anni, sono pochi. Si potrebbe dire anche che sia un numero accettabile. [/quote] Visto che stasera mi ha preso il delirium scrivens, voglio provare a fare un giochino. Da troppo tempo sento discorsi relativi a un presunto imbarbarimento dei costumi civili, e che il calcio è semplicemente uno specchio della società, e siccome viviamo in una società violenta è normale che il calcio sia altrettanto violento. Scusate, ma questa è una fandonia bella e buona, confutata dai dati che vi propongo di seguito, e che dimostrano che, a fronte di una società diventata sempre meno violenta nel corso dei decenni, il calcio ha seguito un percorso DIAMETRALMENTE opposto, imbarbarendosi anno dopo anno. Vengo al dato che ho deciso di prendere in esame: forse qualcuno si stupirà di scoprire che il numero degli omicidi (che mi pare un buon elemento esemplificativo della materia) è in assoluto calato enormemente negli ultimi 120 anni. Non in maniera omogenea nel tempo (insomma, il grafico non è una parabola uniformemente discendente, ma una linea spezzata che però tende indubitabilmente al ribasso), ma in maniera comunque netta. Copio e incollo da http://users.unimi.it/crimine/index.php?t=7 nella convinzione che in giro sul web si possano trovare numerosi altri saggi in materia. ***** DATI DELL' OMICIDIO Da: Isabella Merzagora Betsos, Lezioni di Criminologia, Cedam, Padova, 2001. L'omicidio è universalmente considerato come il reato con più basso numero oscuro, cioè il reato per il quale il numero di quelli effettivamente commessi più si avvicina al numero dei reati di cui si viene a conoscenza, il che dovrebbe confortarci sull'attendibilità dei dati. In realtà le cose non sono così semplici, almeno per quanto concerne i confronti fra tassi di omicidio in tempi e luoghi diversi. Per cominciare, le diverse ricerche fanno talvolta riferimento a diversi tipi di omicidio: vi è chi accorpa omicidi consumati ed omicidi tentati, chi considera i soli omicidi volontari, chi congloba tutti i tipi di omicidio, con risultati numerici quindi anche molto diversi; basti pensare che gli omicidi colposi possono ammontare anche a quattro/cinque volte gli omicidi volontari per avere un'idea delle differenze, e delle confusioni, cui si può incappare confrontando diversi raggruppamenti di dati. Ancora, talune ricerche si occupano del "fatto" omicidio, altre -solitamente quelle effettuate presso settorati medico legali- delle vittime, ed è palese che i numeri possono essere non coincidenti. Certe legislazioni, poi, possono qualificare in modo diverso episodi per altre identici, e viceversa, il che comporta difficoltà di confronto fra i vari Paesi. Ma anche limitandoci all'Italia, è molto importante l'arco di tempo considerato, poiché si può affermare che gli omicidi sono aumentati, se si considerano per esempio alcuni anni, e che sono diminuiti se si esamina viceversa un periodo più lungo o anche solo diverso. Per quanto riguarda, poi, i tempi più lontani, le difficoltà risiedono nel non poter contare su dati attendibili, o su dati di sorta. Ciò premesso, sembra però possibile affermare che la violenza omicida in Europa negli ultimi secoli è molto diminuita, il che si spiegherebbe con il fatto che il sempre più forte potere dello Stato avrebbe avocato a sé il monopolio dell'uso della forza, e, parallelamente: "Il campo di battaglia fu, in certo senso, interiorizzato. (...) gli individui impararono a poco a poco a dominare se stessi, a controllare le proprie pulsioni e passioni, a regolare l'aggressività" (Barbagli M., L'occasione e l'uomo ladro, ed Il Mulino, Bologna, 1995), fenomeno, questo, denominato "processo di civilizzazione". Anche in Italia si sono avvertiti, e nettamente, gli effetti del processo di civilizzazione, e il tasso di omicidi che era di 20 x 100.000 abitanti nel 1880, non arriverà a 4 un secolo dopo. Come s'è detto, però, la domanda se l'omicidio aumenti o diminuisca rischia di essere fuorviante, e la risposta manipolabile a seconda del segmento di tempo prescelto. Per esempio, se esaminiamo il periodo 1947-1998, osserviamo una diminuzione degli omicidi. D'altro canto, se invece l'arco temporale considerato fosse quello che va dal 1984 al 1991, dovremmo concludere che gli omicidi aumentano. Invece, dal 1990 al 1998 gli omicidi sono diminuiti. E, per converso, esaminando il periodo 1963-1982 dovremmo di nuovo dedurne un aumento In altri termini, per evitare facili "giochi delle tre tavolette" statistici, conviene considerare archi temporali significativamente lunghi. In un periodo di un secolo, l'andamento dei tassi di omicidi volontari consumati e tentati, preterintenzionali, infanticidi e stragi (delitti denunciati dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri e dal corpo della Guardia di Finanza) è il seguente. Tassi di omicidio volontario consumato e tentato, preterintenzionale, infanticidio e strage. Nonostante una certa ripresa dai primi anni '70, è evidente che il tasso di omicidi è notevolmente diminuito nel corso del Novecento, anzi è più che dimezzato, passando dai 10,55 omicidi x 100.000 abitanti del 1900, ai 4,46 del 1998. Il che, per cominciare, è un dato confortante e che mostra come il gridare all'eccezionalità del momento sia -almeno da questo punto di vista- piuttosto fuori luogo. Il grafico evidenzia una prima crescita dei tassi nel triennio 1908-1910, che è da ricondursi alla prima gravissima crisi economica che il nascente capitalismo italiano dovette affrontare. Durante il periodo fascista, a disconferma dello slogan propagandistico delle "porte aperte" , il tasso di omicidi si mantiene a "buoni" livelli, comunque superiori a quelli degli anni successivi alla Liberazione. I due picchi più significativi sono in corrispondenza del primo e secondo dopoguerra, e di quest'ultimo in particolare, con tassi di omicidio di 12,34 nel 1944, addirittura 28,52 nel 1945, 14,78 nel 1946. Come osservano Chinnici e Santino: "Intorno alle due guerre mondiali si ha un andamento tipico dei periodi pre e post-bellici: una flessione prima e durante la guerra, una esplosione di criminalità dopo. La flessione in generale è dovuta allo stato di mobilitazione dei giovani, alla loro assenza dai luoghi nativi in cui risulta più favorevole l'inserimento in circuiti criminali, alla diminuzione della disoccupazione per l'incremento delle industrie belliche. L'incremento della criminalità che segue la guerra è invece da connettere alla depressione economica, alle difficoltà di inserimento dei reduci, alla violenza esaltata e praticata durante la guerra, alla più facile reperibilità di armi, alla caduta di tensione degli ideali e alla conseguente frustrazione per i traguardi prospettati e non raggiunti" (Chinnici G., Santino U., La violenza programmata, Franco Angeli, Milano, 1989). Il periodo della ricostruzione e del boom economico, dalla fine degli anni Quaranta alla fine degli anni Sessanta, fornisce un'ulteriore prova della relazione inversa fra andamento economico ed andamento degli omicidi, con una contrazione accentuata di questi ultimi. Gli anni successivi al 1970 si caratterizzano, invece, per una ripresa di questi reati, complici, ancora una volta, l'instabilità economica, ma anche il problema della criminalità organizzata. Il "processo di civilizzazione", come s'è anticipato, ha interessato soprattutto l'Europa, dove i tassi di omicidio sono, non certo "auspicabili", ma perlomeno tollerabili rispetto ad altre realtà, non solo del Terzo Mondo. Nel 1994, per esempio, il tasso in Europa era di 3,9 omicidi per 100.000 abitanti, a fronte dei 9 degli USA e dei 65 di Rio de Janeiro. Per l'Italia, peraltro, occorre ammettere che fino ad alcuni anni fa aveva un tasso di omicidi volontari fra i più alti d'Europa, che si è andato però riducendo negli anni più vicini. [/quote] E difatti la regressione della violenza va a pari passo con la civilizzazione...ciò forse non significa che si viva meglio, ma è pur sempre qualcosa su cui essere ottimisti per il futuro.


antonello64 - 04/02/2007 alle 23:12

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Antonello, se non credi a quello che dico a me non importa nulla, se non hai guardato i programmi che ho visto io, lo stesso. Ho solo posto nella discussione un altro elemento, che è appunto quello che quando c'è da parlare di SPORT in Tv o sui giornali, in Italia si parla in realtà solo di CALCIO, e mi piacerebbe che questo parametro fosse applicato anche quando il CALCIO ha i suoi guai. Basta, nient'altro! Io semplicemente dico quello che penso e in questo caso sento, e cioè che molti in Tv hanno parlato di violenza nello sport facendo delle generalizzazioni grossolane, e tu puoi anche non attribuire alcun significato al fatto che abbiano detto sport al posto di calcio, ma non puoi certo far credere all'intero forum che io mi invento le cose o me le sogno. Non ho alcuna intenzione di convincere te o altri, ma non mi va che tu metta in dubbio la mia buonafede, rifugiandoti dietro frasi fatte del tipo "scripta manent", così io allo stesso modo potrei dirti che le parole sono pietre, a cosa serve? Serve solo a distogliere l'attenzione dall'argomento centrale, che è la violenza nel CALCIO, dal quale già ci siamo allontanati con discorsi sociologici sulla popolarità del calcio. La popolarità o la semplicità del calcio nessuno la discute ma non c'entra nulla con tutta questa storia. O meglio non ci aiuta a capire che il substrato di indubbia popolarità di cui il calcio gode è letteralmente soverchiato da un sovrappiù che è in gran parte bisogno indotto e artificiale, e queste sono le leggi del mercato, si badi bene, sono le leggi del mercato applicate ad un prodotto che tendenzialmente tira molto come il calcio per "estorcere", da questo stesso fenomeno, un quantitativo esagerato a dir poco di chiacchiere fumose in Tv, alla radio o sui giornali. Se non si riconosce questa realtà, vuol dire che si guarda alla realtà fattuale con un'interpretazione libresca, per la quale nella società dell'informazione, dove tutto è marketing e pubblicità, non esistono strategie ben deliberate e che tutto è lasciato al potere del telecomando. Questa è un'ipotesi da libro di favole, che si scontra con la realtà e gli interessi milionari in campo. Gli interessi dei padroni delle squadre di calcio e dei relativi sponsor impongono la strategia del "bombardamento televisivo", e non potrebbe essere diversamente perchè devono rientrare dai loro investimenti. E' la legge del mercato, e chiunque conosca un pò di ecomomia politica, trova perfettamente razionale ed efficiente questo attegiamento. E mica sono scemi, tutto il circo mediatico di trasmissioni e processi che si creano intorno al calcio, è tutta pubblicità gratuita. Questi sono i fatti. [/quote] guarda che io non ho affatto messo in dubbio la tua buona fede, però gradirei sapere chi è che in tv generalizza sulla violenza, perchè non tutti quelli che parlano in tv sono gente attendibile e affidabile. Un conto se una cosa la dice un Gianni Mura, un altro se la dice un Biscardi o un Maurizio Mosca: per questo quando tu mi dici di aver sentito certe cose in tv, io ti chiedo "da chi?". Riguardo alla violenza, con me sfondi una porta aperta: se ti capita, rileggiti cosa rispondevo a chi si lamentava che il ciclismo era lo sport più malvisto a causa del doping. Sul "bombardamento televisivo", ho appena risposto all'Admin.


zon - 04/02/2007 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da zon [/i] mah, mi sembra la storia del gatto che si morde la coda: Per me la gente preferisce il calcio anche perché è l'unico sport che conosce e che costituisce argomento di discussione al bar o in famiglia davanti alla tv. Questo è però determinato dal fatto che è anche l'unco sport che viene proposto con continuità dai media. Viene prima l'uovo o la gallina? [/quote] forse non sai che negli anni 70 di calcio in tv ce n'era pochissimo: anzi probabilmente il ciclismo aveva quasi le stesse ore di trasmissione del pallone. Eppure il calcio era largamente lo sport più popolare d'Italia, più o meno come oggi. [/quote] E' vero, non ricordo la situazione degli anni settanta (sono del '78) e non metto in dubbio quanto affermi: il calcio era, è e sarà sempre largamente lo sport più popolare in Italia. Il tuo ragionamento però porta alla conclusione che i media, focalizzando nel tempo la loro attenzione sempre più solo sul Pallone, abbiano semplicemente seguito una crescente passione popolare per il calcio. In parte potrebbe essere così, ma credo anche che si sia trattato di un discorso di opportunità: è molto più facile e gestibile occuparsi del solo calcio rispetto a moltiplicare i propri sforzi e le proprie risorse in tutte le discipline. Ci sono giornalisti, soprattutto di agenzia che quindi sono la fonte di tutti gli altri soggetti di informazione, che passano le loro giornate appresso alle sedi delle squadre, raccogliendo notizie, notiziole, communti, umori e pettegolezzi continui, che poi quotidiani e trasmissioni sportive trasformano nella fetta largamente maggiore del proprio contenuto. Questo alla lunga fa sì che anche il pubblico sia informato, o crede di esserlo, solo sul mondo del calcio: altrimenti perché, noi che siamo appassionati di ciclismo, o anche di Rugby, tennis, golf o quant'altro ci rivolgiamo così tanto a Internet per sapere quello che succede? Quanti giornalisti ci sono in gazzetta o alla rai capaci di scrivere di ciclismo con altrettanta competenza di come possono fare Morris, Mario, Felice, Grassi e altri utenti del Forum?


antonello64 - 04/02/2007 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Oggi lo stadio e' un posto fuori dalla legge; [/quote] e allora non si deve autorizzare lo svolgimento delle partite. Se si dà l'autorizzazione, non si può negare l'intervento dei poliziotti per garantire l'incolumità di chi va allo stadio.


antonello64 - 04/02/2007 alle 23:19

[quote][i]Originariamente inviato da zon [/i] Il tuo ragionamento però porta alla conclusione che i media, focalizzando nel tempo la loro attenzione sempre più solo sul Pallone, abbiano semplicemente seguito una crescente passione popolare per il calcio. In parte potrebbe essere così, ma credo anche che si sia trattato di un discorso di opportunità: è molto più facile e gestibile occuparsi del solo calcio rispetto a moltiplicare i propri sforzi e le proprie risorse in tutte le discipline. [/quote] secondo me hanno seguito soltanto un discorso di audience: gli sport che fanno ascolti e ripagano l'investimento vengono seguiti, gli altri vengono abbandonati.


zon - 04/02/2007 alle 23:25

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Non è che nel calcio ci sia più violenza che negli altri settori della vita. Per le strade, nelle discoteche, nei parcheggi, nei condomini ci sono molti più morti che negli stadi (dato statistico inconfutabile). Questo perchè la violenza, purtroppo, è insita nell'uomo. Ma nessuno si sogna di dire di chiudere strade e discoteche. Criminalizzare il calcio e basta è solo retorica e ignoranza. Dopotutto, so che è una provocazione ma passatemela, una ventina di morti su decina di migliaia di partite negli ultimi quarant'anni, sono pochi. Si potrebbe dire anche che sia un numero accettabile. [/quote] Non si criminalizza il calcio, ma il comportamento dei tifosi violenti. C'è una bella differenza! Oggi al tg c'era un servizio sul modello Inglese... Non sono un fan di come vengono trattati generalmente i temi nei telegiornali, ma certo vedere le immagini degli anni 80 con gli stadi in fiamme e gente che muore schiacciata, paragonate a quelle odierne con lo stadio modernissimo con negozi, ristoranti, gente che va e che viene, e soprattutto sempre pieni, con una visibilità ottima, senza nessun incidente... evidentemente si può fare, certo ci vuole la volontà! Oggi leggevo un intervento di Pancalli che affermava che il modello inglese va preso a esempio, ma con le specificità italiane: a me 'sta cosa delle specificità un pò mi puzza.


Cascata del Toce - 05/02/2007 alle 00:10

Il modello inglese con la pubblica sicurezza gestita dalle squadre è possibile e forse non sarebbe sbagliato ma deve essere unito ad una legge cattiva e drastica..... Il problema è che tutti i più grandi club non solo inglesi hanno lo stadio di proprietà... e allora, chiaramente in coabitazione con la Polizia, le Gendarmerie e le Guardie Civili, possono gestire il proprio servizio di sicurezza.. In Inghilterra ho visto coi miei occhi portar fuori dall' Old Trafford di Manchester un tifoso solo perchè discuteva in maniera animata... qui invece siamo nella condizione di trovarci alle partite non più solo con la Polizia ma se continueremo così anche col NOCS... Se in Inghilterra un tifoso invade il campo si fa tre mesi di galera secchi..senza pensarci su !!! Qui invece non sale nemmeno sul mezzo della Polizia...e si prende gli applausi... che all'estero sono fischi...


ispanico - 05/02/2007 alle 01:07

Un saluto a tutti è molto che non scrivo. Per quanto riguarda l'argomento dico subito che con questa nuova nuova tragedia bisogna (e sarebbe ora ) prendere seri provvedimenti sul fenomeno ultras violenti. L'ideale come inizio sarebbe che dopo la sospensione di 2 settimane si giochi almeno due mesi a porte chiuse e se ci si riflette forse è un provvedimento anchor più duro di una semplice sospensione di qualche giornata, in quanto, sospendere il campionato comporterebbe un recupero delle partite con la gente dentro gli stadi e magari qualche giorno di tregua e poi piano piano il riaffiorare della violenza. Fare invece una sospensione delle partite per due mesi comporta grosso disagio per le società le quali saranno maggiormente spinte a contribuire all'isolamento delle frange più violente dato che probabilmente hanno una qualche possibilità di conoscere chi sono in quanto sono loro stesse ad aver rilasciato gli abonamenti. E speriamo poi che anche la politiche faccia concretamente la sua parte e che non si lasci piano piano far andare tutto nel dimenticatoio.


rizz23 - 05/02/2007 alle 01:08

Premesso che non ho letto tutto il topic e che potrei dire cose già dette da qualcuno e che parranno (o saranno) delle ovvietà. Il problema-calcio è un problema sociale e culturale. Fermate il calcio, rimodernate gli stadi, imitate il modello inglese: tutto perfettamente inutile. Attualmente il pallone è la valvola di sfogo di un mondo giovanile in profondo disagio che in altri tempi si agglomerava in formazioni politiche di stampo estremista. Ora questo mondo giovanile ha trovato casa in quei gruppi di sbandati e violenti che per il 90% costituisce le curve italiane, dove - guarda caso - la componente politica è preponderante. Quindi, che soluzione? Supposto che creare una società giusta sia obiettivo utopico e irrealizzabile con il materiale politico di cui l'Italia dispone attualmente, direi che è fondamentale togliere importanza al calcio, ridurre le trasmissioni calcistiche (e togliere di mezzo tutte le volgarità), dimezzare il denaro che circola in questo sport a livello italiano (e poco importa se all'estero pagano di più: vada per un calcio "minore" piuttosto che `le scene di ordinaria guerriglia), finire di parlare di "tragedia sportiva" e di calcio prima di qualunque altra notizia. Un esempio: quando Moggi afferma di aver pensato al suicidio perchè avevano scoperto le sue trame, siamo di fronte a qualcosa di assurdo, ridicolo, perchè si tratta di uno sport: imbrogliava, l'hanno scoperto, hanno (bene o male) punito lui e i corresponsabili (o presunti tali), ma tutto questo in ambito sportivo; il giochino s'è rotto, ma la vita "reale" è altra. Quindi molto lavoro per i media, nella necessità di ricondurre l'assurdità alla realtà, di far ritrovare le proporzioni tra importante e grave (la delicata situazione messicana, alzi la mano chi ne sa qualcosa dall'Italia) e interessante e sportivo (il Parma che batte la Roma con un gol viziato da fallo di mano: no, non è una vergogna! è una vergogna che si usino questi toni...). E in assenza di un gesto di reponsabilità da parte della stampa, importante sarà l'azione governativa e in tal senso giocare le partite a porte chiuse mi sembra un'idea provvisoriamente sensata. Il problema sociale rimarrà e si agglomererà altrove e con altri mezzi sarà necessario affrontarlo, ma nel frattempo, se mai succederà, torneremo ad avere uno sport che, come tale, abbiamo perduto.


antonello64 - 05/02/2007 alle 01:15

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] un aspetto del calcio e' che e' uno sport di squadra con regole abbastanza semplici ed immediate.anche un profano puo' capire in genere quando c'e' un fallo o una rimessa laterale.e tutti si sentono di dire la loro.il successo del calcio,oltre ad una spropositata copertura mediatica(sono d'accordo con chi diceva che e' l'offerta che determina la domanda)e' dovuto alla sua apparente semplicita'. [/quote] come diceva il grande Aldo Giordani, il calcio ha tre regole: non si gioca con le mani, non si picchia, e la terza regola è il fuorigioco che se non la si conosce, è lo stesso


pedalando - 05/02/2007 alle 09:16

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Oggi lo stadio e' un posto fuori dalla legge; [/quote] e allora non si deve autorizzare lo svolgimento delle partite. [/quote] Il problema non sono le partite ma i delinquenti che vanno a vederle. Secondo te allora dovrebbero vietare i cortei perche' ci sono 4 str.onzi che compiono atti di vandalismo? [quote] Se si dà l'autorizzazione, non si può negare l'intervento dei poliziotti per garantire l'incolumità di chi va allo stadio. [/quote] Fortunatamente allo stadio la guerriglia e' principalmente fra opposte fazioni. Perche' sacrificare dei poliziotti per difendere l'incolumita' queste teste di caxxo ? Li si fa' entrare, si chiudono le porte e si torna quando autonomamente hanno ridotto la quantita' di feccia che c'e' sulla terra. Senza fare sobbarcare alla societa' le spese del mantenimento in galera per tutti. E' un metodo drastico, lo riconosco, ma se vuoi dare a tutti il diritto di andare allo stadio senza rischi per la loro incolumita' non puoi sperare che si sentano protetti solo perche' ci sono abbastanza poliziotti, ben armati, ad arginare gli scontri. A meno che tu creda ciecamente che la legge oggi esistente sia adeguata (ed applicata) a contenere questo fenomeno.


Andrea Innsbruck - 05/02/2007 alle 11:12

notizia orribile!!! Ho appena letto le interviste a 2 ultras a Milano e Napoli in cui dicevano di essere contenti della morte di Raciti e che i poliziotti sono loro nemici. Una sola parola dico a loro 2: VERGOGNA!!!!!!!!!!


riddler - 05/02/2007 alle 11:47

Ieri c'è stato un disperato appello di Piccinini affinchè si giochi al + presto, o ho capito male?


barrylyndon - 05/02/2007 alle 12:05

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] un aspetto del calcio e' che e' uno sport di squadra con regole abbastanza semplici ed immediate.anche un profano puo' capire in genere quando c'e' un fallo o una rimessa laterale.e tutti si sentono di dire la loro.il successo del calcio,oltre ad una spropositata copertura mediatica(sono d'accordo con chi diceva che e' l'offerta che determina la domanda)e' dovuto alla sua apparente semplicita'. [/quote] come diceva il grande Aldo Giordani, il calcio ha tre regole: non si gioca con le mani, non si picchia, e la terza regola è il fuorigioco che se non la si conosce, è lo stesso [/quote] ed e' il limite del basket,pieno di regole un po' piu' complicate,di statistiche che devon venir interpretate,di momenti tecnico tattici ben precisi ma di difficile decifrazione per un profano(e non solo). per il resto, e parlo a titolo personale,quanto a spettacolarita',suspence,e gesti atletici,la pallacanestro e' 10 piste avanti rispetto al calcio.


falco46 - 05/02/2007 alle 12:24

Testimonianza diretta del derby, dalla curva Nord 02-02-2007 La sveglia suona presto, ore 6.45, devo andare a scuola e c’è un compito di latino che mi attende, ma già nell’aria si sente che non è una giornata come tante altre. In città l’atmosfera è “infuocata”, tutti aspettano calorosamente il derby, il momento più atteso dell’anno, la sfida con i nostri cugini ed eterni rivali rosanero. Non mancano però le raccomandazioni da parte di genitori, professori e parenti, che staranno in ansia per tutto lo svolgimento della partita. A Catania, sotto ordine del questore, è stato allestito un vero e proprio esercito di 1.500 forze dell’ordine per garantire la tutela a tifosi e cittadini e me ne rendo conto subito, appena entro nel cuore della città. Al ritorno da scuola non ho neppure il tempo di fare uno spuntino e ultimare il mio stendardo per l’occasione, poiché i genitori dei miei amici fremono più di me e temono di non trovare posteggio, in un giorno dove il pienone al “Massimino” è assicurato. C’è polizia dappertutto, ma da buon tifoso civile, non temo nulla, sto andando a vedere solo una partita di calcio e a sostenere la squadra con i cori di tutta la curva. Arrivo a piazza Spedini, dinnanzi agli ingressi della curva Nord, ma prima ci sono i poliziotti da superare e non sono mica pochi. Si scorgono già da lontanissimo i caschi blu, stavolta appostati prima dei preselettori e armati di scudi e manganelli, fanno indietreggiare la folla. Io ed i miei amici ci infiliamo nella mischia, è una vera e propria calca di gente, chi spinge, chi grida, chi soffre schiacciato da altri, chi rumoreggia contro la polizia, insomma un vero e proprio disastro. Impiego circa tre quarti d’ora e forse qualcosa in più per entrare sugli spalti, tuttavia non senza momenti di panico.Qualcuno è caricato dalla polizia con i manganelli, da dietro partono cori offensivi contro la polizia, sono spaventato, temo che una azione repentina dei caschi blu, avrebbe potuto compromettere ogni cosa. Appena giunto a pochi metri dal posto di blocco, cerco di calmare gli animi, rimprovero un emerito “cretino” che insulta i poliziotti e passo a braccia alzate di fronte a loro, temendo il peggio. Subito dopo esibisco i documenti agli addetti, ma noto che nessuno mi perquisisce, e li comincio ad essere un po’ perplesso sulla cattiva gestione della situazione. Successivamente salgo immediatamente nel secondo anello ed assieme ai miei amici vado a prendere posto, nella solita posizione da noi occupata. Da premettere che in curva, non solo a Catania ma così in tutta Italia, nessuno rispetta i posti assegnati, pertanto sono costretto a farlo anch’io, per evitare ogni forma di problemi con la gente. È inutile descrivervi, l’atmosfera, semplicemente straordinaria, ma purtroppo solo questo resterà di memorabile in quel giorno. L’attesa è interminabile, già da subito partono cori a sostegno della squadra e contro i rivali palermitani, ma di loro neanche l’ombra.Ore 18:00, inizia finalmente la sfida e la curva Nord regala una splendida coreografia, calando il nostro enorme copricurva; la Sud dal canto suo, risponde alla grande, esponendo l’immagine della Santa patrona Agata. Il primo tempo termina sullo zero a zero, con emozioni da una parte e dall’altra, ma il momento clou deve ancora avvenie, con l’ingresso nello stadio da parte dei supporters rosanero. Molti ci domandiamo il motivo di tali ritardi, tuttavia si odono botti all’esterno dello stadio, ma si sconosce il motivo. Al decimo della ripresa, entrano i tifosi ospiti, festeggiando l’ingresso con bombe di ogni tipo, fatte esplodere nel loro settore, assieme a bengala e fumogeni. Qualche tifoso della Curva Nord, adiacente al settore ospiti, lancia oggetti e quant’altro, essendo ricambiato dai palermitani; ma questo accadde anche all’andata, e fin qui non c’è da sorprendersi. Ad un tratto, a dieci metri sulla mia sinistra arriva un oggetto, si teme sia una bomba, tutti ci allontaniamo spaventati, ma il botto non arriva, bensì fuoriesce un fumo irrespirabile, qualcuno grida:”E’ un lacrimogeno, aiuto!”, io all’udire queste parole, mi copro il volto con la sciarpa, ma nulla da fare, soffoco, piango, entro nel panico più totale, perdo i miei amici e cerco di raggiungere pian pianino a occhi chiusi la barriera di separazione con la tribuna A, non molto lontana dal mio posto. Non ragionavo più, temevo il peggio ormai, e mi chiedevo la ragione per cui il lacrimogeno fosse arrivato in curva, dove gli animi erano calmissimi, e gli stessi capi ultras erano nell’anello inferiore a lanciare i cori. Vedo bambini piangere,genitori spaventati, ma n tutto questo mi aiutano dei ragazzi a farmi capire come rimediare al lacrimogeno e trovo 4 miei amici, degli altri 3 nessuna notizia. Arrivano altri lacrimogeni in curva, ma per fortuna al confine tra le tifoserie, ma io ormai sono lontano e non soffro più di tanto. La partita accenna a riprendere, ma i tifosi rosanero continuano ad accendere fumogeni, bengala ecc. e non fanno ripartire il match, nonostante siano in vantaggio. I dirigenti del Palermo vanno sotto gli ospiti a sedare gli animi e dopo un po’ la partita ha di nuovo inizio e il Catania si porta subito in pareggio. E’ festa sugli spalti, ma sul finire dell’incontro si assiste al gol di mano di Di Michele, che fa piombare nella disperazione i tifosi rossazzurri. Appena l’arbitro fischia, mi precipito fuori dallo stadio, per evitare di rimanere bloccato nella folla o di capitare in mezzo a scontri di ogni genere.Mi dirigo all’uscita dell’altra curva, dove i genitori dei miei amici, infuriati per l’inutile lancio dei lacrimogeni al centro curva da parte della polizia, ci aspettano per andare via. Mi giunge la notizia che un mio amico, il quale soffre di asma, all’arrivo del lacrimogeno sia scappato via dall’impianto, assistendo ad un vera e propria guerriglia, ragazzi pestati dalla polizia, forze dell’ordine oggetto di lancio di qualsiasi oggetto contundente, ma per fortuna egli raggiunge subito il padre, che era nei dintorni e distrutto ritorna a casa. Io invece appena giuntoci, accendo la tv, e vedo perplesso gli scontri da parte dei teppisti con la polizia, e sento su un canale locale, la notizia del poliziotto Filippo Raciti ucciso, e di molti altri suoi colleghi feriti. Il mondo del calcio sembra dissolversi del tutto attorno a me, comprendo che sarà difficile tornare allo stadio “Massimino” a vedere un’altra partita della mia squadra del cuore, ma sul momento mi unisco con solidarietà alla famiglia Raciti, vittima di un episodio assurdo che farà il giro del mondo. Infine come dimenticare le telefonate di parenti e amici, che hanno tempestato la mia serata, chiedendo notizie sulla mia incolumità ed il loro rammarico invitandomi a non tornare mai più allo stadio. Come scordarsi infine il messaggio privato arrivatomi dal mio caro amico forumista di cicloweb riddler, che assieme a qualche altro utente, si è preoccupato di me.Io e la mia famiglia siamo rimasti commossi.Grazie di tutto.


Laura Idril - 05/02/2007 alle 12:37

Accidenti Falchetto te la sei vista brutta! Avevamo ragione di essere preoccupati. Sono contenta che non ti sia fatto niente. E mi unisco alle raccomandazioni di non andare più allo stadio anche se so che è molto bello a volte.


antonello64 - 05/02/2007 alle 12:39

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Il problema non sono le partite ma i delinquenti che vanno a vederle. Secondo te allora dovrebbero vietare i cortei perche' ci sono 4 str.onzi che compiono atti di vandalismo?[/quote] nel momento in cui li autorizzi, sei obbligato a mandare la forza pubblica per proteggere chi partecipa pacificamente. [quote] Fortunatamente allo stadio la guerriglia e' principalmente fra opposte fazioni. Perche' sacrificare dei poliziotti per difendere l'incolumita' queste teste di caxxo ? Li si fa' entrare, si chiudono le porte e si torna quando autonomamente hanno ridotto la quantita' di feccia che c'e' sulla terra.[/quote] e se poi lì in mezzo ci capita qualcuno che non c'entra niente, che si fa? lo si sacrifica?


antonello64 - 05/02/2007 alle 12:41

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] ed e' il limite del basket,pieno di regole un po' piu' complicate,di statistiche che devon venir interpretate,di momenti tecnico tattici ben precisi ma di difficile decifrazione per un profano(e non solo). per il resto, e parlo a titolo personale,quanto a spettacolarita',suspence,e gesti atletici,la pallacanestro e' 10 piste avanti rispetto al calcio. [/quote] questa volta cito Dan Peterson. Quali sono le due cose più difficili della vita? Avere un matrimonio felice e arbitrare una partita di basket.


nino58 - 05/02/2007 alle 12:42

Segnalerei (dal sito di Repubblica)una petizione che raccoglie sette proposte elaborate di Gianni Mura sulla questione. Come sempre, Gianni è un grande (anche perchè ne ha pure per qualche pesante strumentalizzazione della vicenda, inevitabilmente presente in questi giorni ) .


pedalando - 05/02/2007 alle 13:02

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Il problema non sono le partite ma i delinquenti che vanno a vederle. Secondo te allora dovrebbero vietare i cortei perche' ci sono 4 str.onzi che compiono atti di vandalismo?[/quote] nel momento in cui li autorizzi, sei obbligato a mandare la forza pubblica per proteggere chi partecipa pacificamente. [quote] Fortunatamente allo stadio la guerriglia e' principalmente fra opposte fazioni. Perche' sacrificare dei poliziotti per difendere l'incolumita' queste teste di caxxo ? Li si fa' entrare, si chiudono le porte e si torna quando autonomamente hanno ridotto la quantita' di feccia che c'e' sulla terra.[/quote] e se poi lì in mezzo ci capita qualcuno che non c'entra niente, che si fa? lo si sacrifica? [/quote] Hai ragione, per quello dico: [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. [/quote] La testimonianza di Falco dimostra chiaramente che chi va onestamente allo stadio rischia la pelle perche' aggredito dai tifosi avversari e dalla polizia che, nel casino, potrebbe scambiarlo per un teppista (il fazzoletto sulla faccia, per proteggersi dai lacrimogeni, puo' essere male interpretato). Quindi? Tutti consigliano Falco di non andare piu' la', e lui dovra' rinunciare all'emozione di veder giocare la sua squadra. Falco non va sacrificato e non va neanche privato di un suo diritto. Gli si chiede solo di aspettare un annetto in cui si fa davvero piazza pulita e poi gli si restituisce la liberta' di andare ad assistere ad un avvenimento sportivo senza preoccupazioni sulla sua incolumita'.


mattewhawk23 - 05/02/2007 alle 13:17

inatno Matarrese riesce a far la solita figura.Perfortuna il Coni si dichiara indignato


antonello64 - 05/02/2007 alle 13:33

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. [/quote] assolutamente no, lo stato non può proprio fare un discorso del genere. Se una manifestazione è considerata pericolosa la si proibisce, punto e basta. Se invece la si autorizza, vuol dire che o non è considerata pericolosa oppure lo stato si ritiene in grado di far fronte ai pericoli che minacciano sia i partecipanti che gli altri cittadini che in un modo o nell'altro potrebbero essere coinvolti. Lo stato in ogni caso è obbligato a intervenire con le proprie forze dell'ordine. Il discorso "chi partecipa lo fa a proprio rischio e pericolo" non può neppure essere preso in considerazione: lo stato deve essere sovrano su tutto il proprio territorio, non può assolutamente delegare ad altri la pubblica sicurezza e la difesa dei suoi cittadini, nè tantomeno può permettere ad alcuno di nuocere ad altre persone, sia pur delinquenti.


riddler - 05/02/2007 alle 13:53

Andrea ma è vero che nella curva nord eravate molti di piu' del consentito? Li controllavano i biglietti?


riddler - 05/02/2007 alle 14:01

Cmq come ha fatto notare Falco gli scontri sono avvenuti anche dentro lo stadio, e penso che si siano vissute ore drammatiche da incubo! Il problema come diceva anche controcampo ieri sera, e che gli stadi sono aperti 7 gg. la settimana se gestiti dal comune e sono aperti a tutti, pertanto io potrei anche entrare con la qualsiasi, manganelli, spranghe o bombe carta, e nasconderli all'interno dello stadio... Stop agli impianti gestiti dal comune!


falco46 - 05/02/2007 alle 14:30

ragazzi io ritengo che vi sono varie contromisure da poter applicare.Fermo restando che la legge Pisanu non è stata messa in pratica, ma è restata solo sulla carta, ritengo che la questione sui biglietti nominali, telecamere a circuito chiuso ecc. deve essere ripresa.Inoltre è opportuno in partite a grosso rischio vietare l'accesso ai tifosi ospiti, in caso lo stadio non fosse adeguato. A Catania, lo stadio è in piena città e le vie in cui i teppisti si sono prima nascosti e poi dispersi, sono infinite, per cui uno stadio lontano dal centro abitato e con sistemi adeguati, potrebbe anche osptare i tifosi avversari, ma con degne contromisure. Perchè poi il calcio non si autofinanzia la polizia, creandone una propria, visto che spende cifre esorbitanti sui giocatori? Poi ritengo ke bisognerebbe assumere addetti allo stadio, che non siano cittadini stessi, ma provenienti da altre città, per evitare l'eccessivo clientelismo, in quanto il "massimino"come tanti altri stadi è sempre stracolmo, con tantissimi non paganti.questa mia idea non è affato un utopia, in quanto a Messina, il personale è di una compagnia di Catania, e il numero di spettatori non paganti si è abbassao notevolmente...


falco46 - 05/02/2007 alle 14:34

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Andrea ma è vero che nella curva nord eravate molti di piu' del consentito? Li controllavano i biglietti? [/quote] siamo sempre molti più del consentito...io come tutta la curva sono abboanto, ma ogni partita siamo 2 in un posto e col Pallermo c'era gente anche in doppia fila...come dimenticare l agnete nelle scale??è semrpe cosi... cmq dentro lo stadio scontri non ce ne sono stati, solo qualcuno ke si lanciava oggetti al confine, ma niente di particolare...gli scontri erano fuori....


Andrea Innsbruck - 05/02/2007 alle 14:35

ciao Falco! Ho letto anch'io il tuo racconto, davvero incredibile!


pedalando - 05/02/2007 alle 14:39

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Basta avvertire: chi va allo stadio lo fa a suo rischio e pericolo, le forze dell'ordine non interverranno. A questo punto chi va lo stesso lo fa per uno scopo ben preciso, che si ammazzino pure poi la polizia arresta chi resta in piedi. [/quote] assolutamente no, lo stato non può proprio fare un discorso del genere. Se una manifestazione è considerata pericolosa la si proibisce, punto e basta. Se invece la si autorizza, vuol dire che o non è considerata pericolosa oppure lo stato si ritiene in grado di far fronte ai pericoli che minacciano sia i partecipanti che gli altri cittadini che in un modo o nell'altro potrebbero essere coinvolti. [/quote] Oggi e' cosi' ? :? Non mi sembra, quindi ti do ragione quando dici che non andrebbe autorizzata. Ma sappiamo che non capitera' mai. si continueranno a sacrificare poveri innocenti in onore del dio denaro. [quote] Lo stato in ogni caso è obbligato a intervenire con le proprie forze dell'ordine. Il discorso "chi partecipa lo fa a proprio rischio e pericolo" non può neppure essere preso in considerazione: lo stato deve essere sovrano su tutto il proprio territorio, non può assolutamente delegare ad altri la pubblica sicurezza e la difesa dei suoi cittadini, nè tantomeno può permettere ad alcuno di nuocere ad altre persone, sia pur delinquenti. [/quote] Daccordo, il mio e' un estremo rimedio ad un male estremo. Ma nei fatti, sopratutto nel calcio, lo stato non e' sovrano. Nei fatti il calcio (a tutti i livelli, come dice Admin) ha sdoganato comportamenti che offendono la dignita' umana e che tutti (o quasi) tollerano. Ed intanto appassionati come Falco devono stare lontano dallo stadio mugugnando che "lo stato dovrebbe tutelarli ma che e' meglio non andare".


falco46 - 05/02/2007 alle 14:39

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea Innsbruck [/i] ciao Falco! Ho letto anch'io il tuo racconto, davvero incredibile! [/quote] spero di averlo scritto bello e scorrevole!è fedelissimo alla realtà, non credete alle tv che ne hanno dette di fandonie.....


Andrea Innsbruck - 05/02/2007 alle 14:49

mia cugina è nell'esercito a Catania, ma x fortuna lei quella sera era rimasta in caserma.


riddler - 05/02/2007 alle 15:02

Cmq e in questo mi rivolgo a maurostress che è avvocato, visto che c'è stato un danno economico consistente, quantificato in + di 6 milioni di euro, ma non è possibile fare un'azione legale civile (oltre a quella penale) contro i fermati per rivalersi sui soldi? Penso che se rimettono anche le mutande (scusate il termine) non sia male...


antonello64 - 05/02/2007 alle 15:19

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Oggi e' cosi' ? :? Non mi sembra, quindi ti do ragione quando dici che non andrebbe autorizzata. Ma sappiamo che non capitera' mai. si continueranno a sacrificare poveri innocenti in onore del dio denaro. [/quote] lo stato non può ammettere di non essere in grado di controllare gli ultras di una squadra. Alzare le mani davanti ai teppisti sarebbe un precedente molto grave e senza rimedio: allora nei quartieri controllati dalla criminalità organizzata, cosa si dovrebbe fare? Purtroppo è vero che in nome del dio denaro si rinuncia ad applicare quelle leggi che già ci sono, e che però farebbero spendere fior di milioni a società di calcio ed amministrazioni comunali. Oggi un servizio del Tg sportivo di Italia Uno ha aperto con questa frase "In tutto il mondo chi non rispetta una legge paga una sanzione, in Italia ottiene una deroga". Il risultato è che la sicurezza va a farsi benedire. [quote] Daccordo, il mio e' un estremo rimedio ad un male estremo. Ma nei fatti, sopratutto nel calcio, lo stato non e' sovrano. Nei fatti il calcio (a tutti i livelli, come dice Admin) ha sdoganato comportamenti che offendono la dignita' umana e che tutti (o quasi) tollerano. Ed intanto appassionati come Falco devono stare lontano dallo stadio mugugnando che "lo stato dovrebbe tutelarli ma che e' meglio non andare". [/quote] Purtroppo lo stato non è sovrano anche in parecchie situazioni e luoghi della società civile. Non per questo però deve rinunciare ad intervenire ed a far osservare il rispetto della legge.


Frank VDB - 05/02/2007 alle 16:49

Falco 46 ci ha dato una bella testimonianza dal vivo di cosa sia accaduto. Non ho tempo, ma vorrei farvi una cronaca analoga di quando nel 1994 andai a vedere al Passo del Bocco la cronoscalata di quei tossicomani dopati di ciclisti che partecipavano al Giro d'Italia. O di quando nel 2003 fui sul Grammont mentre VDB e Van Petegem scappavano dal resto del gruppetto di testa in un budello di strada di 2,5 mt in mezzo a decine di migliaia di tifosi elettrizzati per dei ciclisti che si iniettano di tutto. O delle tribune di Zolder 2002... o di centinaia di arrivi che io o altri abbiamo visto... una manciata di poliziotti divertiti controllava km di strada, le famiglie, i bambini, i gadget, gli amatori... il doping. Insomma, qualcosa di ben diverso dai racconti delle domeniche calcistiche. Ma lo sport più sporco rimane il ciclismo... vero?!


Laura Idril - 05/02/2007 alle 17:02

Vedi Frank è così per tutti gli altri sport (a parte una volta o due col basket). Pensa al terzo tempo del Rugby. Ma gli altri sono solo sport. Il calcio in Italia non è solo sport. A volte è più di una religione.


marco79 - 05/02/2007 alle 17:13

Il calcio ha solo la colpa di essere lo sport più popolare. Se il ciclismo, lo sci, il tennis o qualsiasi altro sport fosse popolare come il calcio probabilmente i violenti si riverserebbero in questi sport perchè avrebbero la risonanza mediatica che ha adesso il calcio. Quindi non facciamo gli ipocriti dicendo che il calcio è sporco, che non è più sport mentre le altre discipline sono pulite e sane. E' solo questione di media e di interessi. Il calcio in sè è uno sport meraviglioso come lo è il ciclismo e come lo sono tanti altri. Non va fermato solo per colpa di pochi imbecilli, perchè allora l'avrebbero vinta.


Laura Idril - 05/02/2007 alle 17:16

Non mi trovi d'accordo Marco. In Austria lo sci è lo sport più popolare eppure sulle piste i tifosi non si scannano. Oppure il ciclismo in Belgio. E il tennis? E' sufficiente che si dica "Silenzio" che tutti si zittiscono.


Andrea Innsbruck - 05/02/2007 alle 17:17

una cosa mi domando: non potevano fare qualcosa quando è morto 10 giorni fa in Calabria Ermanno Licursi, il dirigente della squadra di 3°categoria deceduto nel tentativo di sedare una rissa??? Invece per Figc e Coni i morti di 3° categoria e di Serie A hanno valore ed importanza diversi. Quando in realtà hanno la stessa importanza.


Monsieur 40% - 05/02/2007 alle 17:28

Ho appreso la notizia da Amsterdam. Il primo commento è stato: «Hanno aspettato il morto per rendersi conto dello sfacelo». La verità è che il calcio italiano ormai è una macchietta, e non dite che i deliquenti che vanno allo stadio per far casino non c'entrano niente col calcio o coi tifosi, perché non è vero. Seduti al tavolo dell'ostello, il gestore ci ha chiesto se tifavamo per la Lazio o per la Roma, visto che eravamo tutti di Nettuno: «Io del Milan - ho detto -, lui della Juventus», riferendomi al mio amico. «Ah, juventino mafioso», ha commentato sorridendo il gestore dell'ostello. Capite, un mio amico che segue il calcio da semplice telespettatore, giocando soltanto sugli sfottò con gli amici, si è preso (bonariamente, ma tant'è) del "mafioso" da un olandese per il semplice fatto di "tifare" Juventus. La realtà è che il calcio, soprattutto, adesso non è più uno sport. Tornando da Riccione per il convegno Adis-Pro, ho fatto la tratta Cesenatico-Bologna con alcuni "ultrà" del Cesena, che si recavano in trasferta a Modena. Niente di grave, ma totale mancanza di educazione civica. Passi la birra a fiumi e il vino rosso (vivaddio, me l'hanno anche offerto!), il resto è stato un pianto: cori da stadio nel vagone, sigarette e canne varie che passavano da delle mani ad altre, ed il tutto condito da un pubblico "neutro" che assisteva quasi con sgomento ed altrettanta impotenza a tali trasgressioni. In fondo, anche il mio pensiero è stato: «Meglio una canna che il treno sfasciato e/o in ritardo per l'intervento della polizia». Però non è giusto neanche così. Fortunatamente non c'erano bambini né anziani nel vagone, così come donne gravide (ho dato un'occhiata in giro). Però io e la ragazza che avevo difronte, conosciuta da pochissimo sullo stesso vagone, ci guardavamo attoniti: lei leggeva un libro, io scrivevo il mio articolo su un block-notes, e nessuno dei due aveva la tranquillità che si "aspettava". Ad un tratto un cretino, all'arrivo in una stazione, ha abbassato il finestrino e tirato la rimanenza di un panino verso un signore che aspettava il (o era appena sceso dal) treno. Per fortuna un briciolo di intelligenza regnava in quel vagone, visto che un ragazzo (probabilmente un "capetto") lo ha rimbrottato a muso duro dicendogli: «Coglio.ne, lascia stare chi non c'entra niente. Perché hai tirato quel panino a quel signore?». Quell'altro ha borbottato una giustificazione e ha chiesto scusa al "capetto", che comunque poi ha continuato a fumarsi la propria canna in santa pace. Tutto diverso in Inghilterra, dove per assistere a Manchester Utd-Milan ho semplicemente pagato un biglietto (bravo Admin a proporre l'abolizione del "settore" ospiti), mi sono goduto lo spettacolo, ed ho esultato al gol di Crespo semplicemente balzando in piedi, allungando le braccia verso l'alto e stretto i pugni. Ovviamente non ho preso in giro i tifosi del Man Utd che avevo intorno, e loro hanno anche sorriso quando con gli occhi ho cercato le reazioni degli altri al mio gesto. Affidare la gestione degli stadi alle società deve essere il primo passo. Responsabilizzare i "capetti" (magari offrendo loro uno stipendio da "steward", al fine di garantire la sicurezza all'interno dell'impianto), facendo leva sul loro "carisma" al fine di educare i ragazzi che li seguono - finora - nelle barbarie. Biglietti nominali, tutti posti a sedere, basta coi prezzi popolari, basta barriere e piste d'atletica sotto le tribune, sì alle telecamere a circuito chiuso e l'allungamento della "flagranza differita" anche fino a 72 ore. Obbligo di firma per chi non deve recarsi allo stadio durante le partite presso i commissariati, e pene dure ed effettive per chi si macchia di gesti sconsiderati dentro e fuori lo stadio. Recidività da punire molto più duramente. Per le carceri sotto le tribune ancora non siamo pronti, ma non è un'idea peregrina.


marco79 - 05/02/2007 alle 17:31

E' se mai chi governa il calcio che ha commesso e sta commettendo grandi errori, non trovo giusto criminalizzare il calcio come sport. E trovo assai meno giusto fermarlo, privando milioni di tifosi e appassionati normali della gioia di andare allo stadio o di vedere le partite in tv. Tanto sappiamo tutti che al massimo tra due settimane riprenderà tutto perchè gli interessi economici sono enormi e la situazione degli stadi non cambierà. Quindi mi domando: a cosa è servito lo stop?


Felice - 05/02/2007 alle 20:36

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Da troppo tempo sento discorsi relativi a un presunto imbarbarimento dei costumi civili, e che il calcio è semplicemente uno specchio della società, e siccome viviamo in una società violenta è normale che il calcio sia altrettanto violento. Scusate, ma questa è una fandonia bella e buona, confutata dai dati che vi propongo di seguito, e che dimostrano che, a fronte di una società diventata sempre meno violenta nel corso dei decenni, il calcio ha seguito un percorso DIAMETRALMENTE opposto, imbarbarendosi anno dopo anno. Vengo al dato che ho deciso di prendere in esame: forse qualcuno si stupirà di scoprire che il numero degli omicidi (che mi pare un buon elemento esemplificativo della materia) è in assoluto calato enormemente negli ultimi 120 anni. Non in maniera omogenea nel tempo (insomma, il grafico non è una parabola uniformemente discendente, ma una linea spezzata che però tende indubitabilmente al ribasso), ma in maniera comunque netta. [/quote] Caro Marco/Admin, con questo post apri una discussione su un argomento che é terribilmente complesso e vasto. Ti dirò che il testo da te riportato mi lascia diverse perplessità. Lungi da me le pretesa di criticare quanto scritto dalla signora Merzagora che, se é autrice di un "Lezioni di criminologia", sarà senz'altro un'esperta in materia. Diciamo che, se fossi un suo studente, quelle sotto sono domande che le farei, certo di ottenerne una soddisfacente risposta. [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] ***** DATI DELL' OMICIDIO Da: Isabella Merzagora Betsos, Lezioni di Criminologia, Cedam, Padova, 2001. L'omicidio è universalmente considerato come il reato con più basso numero oscuro, cioè il reato per il quale il numero di quelli effettivamente commessi più si avvicina al numero dei reati di cui si viene a conoscenza, il che dovrebbe confortarci sull'attendibilità dei dati. In realtà le cose non sono così semplici, almeno per quanto concerne i confronti fra tassi di omicidio in tempi e luoghi diversi. Per cominciare, le diverse ricerche fanno talvolta riferimento a diversi tipi di omicidio: vi è chi accorpa omicidi consumati ed omicidi tentati, chi considera i soli omicidi volontari, chi congloba tutti i tipi di omicidio, con risultati numerici quindi anche molto diversi; basti pensare che gli omicidi colposi possono ammontare anche a quattro/cinque volte gli omicidi volontari per avere un'idea delle differenze, e delle confusioni, cui si può incappare confrontando diversi raggruppamenti di dati. Ancora, talune ricerche si occupano del "fatto" omicidio, altre -solitamente quelle effettuate presso settorati medico legali- delle vittime, ed è palese che i numeri possono essere non coincidenti. Certe legislazioni, poi, possono qualificare in modo diverso episodi per altre identici, e viceversa, il che comporta difficoltà di confronto fra i vari Paesi. Ma anche limitandoci all'Italia, è molto importante l'arco di tempo considerato, poiché si può affermare che gli omicidi sono aumentati, se si considerano per esempio alcuni anni, e che sono diminuiti se si esamina viceversa un periodo più lungo o anche solo diverso. Per quanto riguarda, poi, i tempi più lontani, le difficoltà risiedono nel non poter contare su dati attendibili, o su dati di sorta. [/quote] Sono d'accordissimo con tutta la premessa... [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Ciò premesso, sembra però possibile affermare che la violenza omicida in Europa negli ultimi secoli è molto diminuita, [/quote] ed é per questo, che il passo sopra mi desta stupore. Negli ultimi secoli... Vabbeh, la concezione del mondo é anche molto cambiata. Ma andiamo pure avanti... [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] .... Anche in Italia si sono avvertiti, e nettamente, gli effetti del processo di civilizzazione, e il tasso di omicidi che era di 20 x 100.000 abitanti nel 1880, non arriverà a 4 un secolo dopo. [/quote] Ohibò, il 1880. Negli Stati Uniti a quell'epoca davano ancora la caccia a Geronimo, in Francia avevano sterminato da una diecina d'anni tutta la gente della Comune (a proposito, quel massacro viene contabilizzato o no?) e in Italia... In Italia non si era in pieno periodo di brigantaggio al Sud? E il brigantaggio con la sua sequela di morti da una parte e dall'altra, viene a incrementare il numero di assassinii oppure no? Perché se lo si considera una guerra civile non dovrebbe... [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Come s'è detto, però, la domanda se l'omicidio aumenti o diminuisca rischia di essere fuorviante, e la risposta manipolabile a seconda del segmento di tempo prescelto. [/quote] Appunto, bisogna fare attenzione... [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Per esempio, se esaminiamo il periodo 1947-1998, osserviamo una diminuzione degli omicidi. D'altro canto, se invece l'arco temporale considerato fosse quello che va dal 1984 al 1991, dovremmo concludere che gli omicidi aumentano. Invece, dal 1990 al 1998 gli omicidi sono diminuiti. E, per converso, esaminando il periodo 1963-1982 dovremmo di nuovo dedurne un aumento [/quote] Qui, sinceramente non capisco. Cosa vuole dire che tra l'anno X e l'anno Y gli omicidi sono diminuiti? Non può voler dire che all'anno Y ci sono stati meno omicidi che all'anno X, sarebbe un'affermazione insulsa. Deve voler dire per forza che c'é stato un decremento piuttosto regolare del numero durante quel periodo di tempo. E invece no. Diminuiscono dal 47 al 98, ma aumentano dal 63 all'82 (un periodo di quasi 20 anni!) e dall'84 al 91. Non so a cosa corrisponda il "buco" dell'83, ma si direbbe che, in pratica, dal 63 al 91 sono aumentati. E allora non é che la conclusione a riguardo del periodo del periodo 47-98 dipende fortemente dagli estremi dell'intervallo scelto? A proposito, il 47 é l'anno della strage di Portella della Ginestra... [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] In altri termini, per evitare facili "giochi delle tre tavolette" statistici, conviene considerare archi temporali significativamente lunghi.[/quote] Certo, occorre mediare le fluttuazioni statistiche. Però io aggiungerei che occorre confrontare periodi storicamente più o meno omogenei, come si capirà più sotto. [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] In un periodo di un secolo, l'andamento dei tassi di omicidi volontari consumati e tentati, preterintenzionali, infanticidi e stragi (delitti denunciati dalla Polizia di Stato, dall'Arma dei Carabinieri e dal corpo della Guardia di Finanza) è il seguente. Tassi di omicidio volontario consumato e tentato, preterintenzionale, infanticidio e strage. Nonostante una certa ripresa dai primi anni '70, è evidente che il tasso di omicidi è notevolmente diminuito nel corso del Novecento, anzi è più che dimezzato, passando dai 10,55 omicidi x 100.000 abitanti del 1900, ai 4,46 del 1998. Il che, per cominciare, è un dato confortante e che mostra come il gridare all'eccezionalità del momento sia -almeno da questo punto di vista- piuttosto fuori luogo. [/quote] L'inizio del 900 é stato un periodo di grandi lotte sociali. Un periodo, pure, in cui polizia ed esercito non esitavano a sparare sulla folla e a disperdere i manifestanti con cariche di cavalleria. Ovvio che ci uscissero dei morti. Vengono contati oppure no? [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Il grafico evidenzia una prima crescita dei tassi nel triennio 1908-1910, che è da ricondursi alla prima gravissima crisi economica che il nascente capitalismo italiano dovette affrontare. Durante il periodo fascista, a disconferma dello slogan propagandistico delle "porte aperte" , il tasso di omicidi si mantiene a "buoni" livelli, comunque superiori a quelli degli anni successivi alla Liberazione. I due picchi più significativi sono in corrispondenza del primo e secondo dopoguerra, e di quest'ultimo in particolare, con tassi di omicidio di 12,34 nel 1944, addirittura 28,52 nel 1945, 14,78 nel 1946. [/quote] Via, come si fanno a contare gli omicidi nel 44? Un partigiano che ammazzava un fascista era omicidio? E un fascista che ammazzava un partigiano? Idem (o quasi) per il 45 e il 46, era un periodo di resa dei conti... [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Come osservano Chinnici e Santino: "Intorno alle due guerre mondiali si ha un andamento tipico dei periodi pre e post-bellici: una flessione prima e durante la guerra, una esplosione di criminalità dopo. La flessione in generale è dovuta allo stato di mobilitazione dei giovani, alla loro assenza dai luoghi nativi in cui risulta più favorevole l'inserimento in circuiti criminali, alla diminuzione della disoccupazione per l'incremento delle industrie belliche. L'incremento della criminalità che segue la guerra è invece da connettere alla depressione economica, alle difficoltà di inserimento dei reduci, alla violenza esaltata e praticata durante la guerra, alla più facile reperibilità di armi, alla caduta di tensione degli ideali e alla conseguente frustrazione per i traguardi prospettati e non raggiunti" (Chinnici G., Santino U., La violenza programmata, Franco Angeli, Milano, 1989). Il periodo della ricostruzione e del boom economico, dalla fine degli anni Quaranta alla fine degli anni Sessanta, fornisce un'ulteriore prova della relazione inversa fra andamento economico ed andamento degli omicidi, con una contrazione accentuata di questi ultimi. Gli anni successivi al 1970 si caratterizzano, invece, per una ripresa di questi reati, complici, ancora una volta, l'instabilità economica, ma anche il problema della criminalità organizzata. [/quote] Niente da dire invece sulla relazione di proporzionalità inversa tra tasso di criminalità e prospettive economiche. Direi anzi che questo é ancora più sensibile per le altre forme di violenza. Quest'ultima considerazione riporta al punto di partenza. Quando si parla di "imbarbarimento" progressivo della società, più che a fenomeni di criminalità estrema, come sono gli omicidi, si pensa alla piccola o grande violenza quotidiana che é entrata ormai a far parte della nostra vita. Questa credo sia strettamente legata alle condizioni di vita e soprattutto al fatto che é da un bel pezzo che si é smesso di credere che quello che verrà sarà un mondo migliore.


riddler - 06/02/2007 alle 09:41

Vorrei fare una considerazione: se io esprimessi un mio parere sulla vicenda e lo scrivo al corriere della sera non verrebbe certamente pubblicato perchè penso che ricevano migliaia di lettere, quindi sarei uno dei tanti e forse non verrei mai letto... Se io oggi imbrattassi il muro, scrivendo odio la polizia, a morte gli sbirri ecc ecc. sarei sulle prime pagine di tutti i giornali, ma chi mi impedisce di scrivere queste cose solo per questo? Solo per il puro piacere di avere un attimo di celebrità magari da raccontare in futuro agli amici quando gli animi saranno placati?


antonello64 - 06/02/2007 alle 11:57

[quote][i]Originariamente inviato da mattewhawk23 [/i] inatno Matarrese riesce a far la solita figura.Perfortuna il Coni si dichiara indignato [/quote] oggi, su Corriere.it ho trovato questo bell'articolo su Matarrese Tonino e l’abitudine di rimangiarsi tutto Dopo l’omicidio Spagnolo disse lo stesso: «Il calcio non si può fermare, altrimenti questo nostro mondo finisce» Uffa, ’sto morto... Non è che Antonio Matarrese abbia sbuffato proprio così. Ma è difficile negare che il suo commento al dibattito sul «cosa fare » dopo l’uccisione a Catania di Filippo Raciti grondasse di un’insofferenza da lasciar basiti. Non bastasse, dopo un silenzio di ore e ore, ha osato dire che non si era mai espresso con quei toni. Risultato: la radio che l’aveva intervistato hamesso on line la registrazione. E ora sappiamo che il presidente della Lega è anche più bugiardo di Pinocchio. In un paese serio, Don Tonino sarebbe già in viaggio verso le Antille dopo aver lasciato sul tavolo le dimissioni: scusate. È infatti recidivo. Ricordate cosa accadde alla fine di gennaio di dodici anni fa, dopo l’omicidio a coltellate del tifoso genovese Vincenzo Spagnolo prima di Genoa-Milan, sospesa solo al 38’ del primo tempo quando proprio non era possibile proseguire? Intervistato dalla «Domenica sportiva», disse: «Male hanno fatto Genoae Milan a sospendere la partita per lutto, il calcio non si può fermare, altrimenti questo nostro mondo finisce». E anche allora, allo scoppiar delle polemiche, fece precipitosamente marcia indietro. Non l’avevano capito, spiegò: «Non sono contrario assolutamente alla decisione presa ieri, mi sono soltanto preoccupato di quello che poteva succedere dentro e fuori lo stadio...». Francesco Merlo, sul Corriere, lo infilzò due volte. Prima ricordando che non era nuovo a quel genere di commenti dato che aveva già sancito: «Cadono i governi e muoiono i Papi, ma il calcio non può cadere». Poi affondando il colpo: «Quando l’istinto lo tradisce, Tonino nostro rimedia. Come? Rimangiandosi tutto». Il fatto è che in tanti anni «l’Andreotti del pallone» (soprannome abusato ma assurdo: Zio Giulio non si sarebbe mai lasciato scappare certe sciocchezze) ha detto tutto e il contrario di tutto. A Braga nel 1982, furente con la nazionale partita male ai Mondiali spagnoli, urla: «Li prenderei tutti a calci!». Per esultare dopo il trionfo: «Consegniamo alla storia l’anno della rivalutazione mondiale del calcio italiano!». Accoglie l’arrivo del Cavaliere nel calcio ironizzando («Si vuole allargare un po’ troppo, mi sa che non dura») e quella in politica ringhiando: «Basta con le commistioni tra sport e politica!». Per poi lanciare immediati segnali di pace subito dopo la vittoria elettorale, con calorose congratulazioni. Esplosa Calciopoli, non maschera la diffidenza verso Francesco Saverio Borrelli diffidandolo dallo «spaventare il mondo del calcio ricreando Mani Pulite» e invitandolo a «integrarsi meglio nel nostro mondo» e poi attacca Luciano Moggi al suo ritorno in tv: «Non si rende conto che per un po’ di tempo deve restare fuori. Si purifichi. Vorrei vedere un Moggi che continua a piangere sugli errori. Io mi sento offeso. Non ci sta aiutando a rifare il vestito nuovo al calcio. Adesso bisogna far capire che non ci sono padrini o uomini prepotenti». «Un dittatorello. Simpatico, ma dittatorello», lo definì un giorno Candido Cannavò. E spiegò: «Ricordo quando mi scagliai contro Tonino chiedendogli di lasciare il Parlamento dopo la nomina a presidente della Federcalcio. Mi disse: la mia famiglia non me lo permetterebbe mai». E lì è il cuore, nella grande famiglia Matarrese. Così ricca e potente da essersi guadagnata un nomignolo: «i Kennedy di Andria». Rivisto poi in una variante sarcastica: «i Kennedy delle orecchiette». Il padre Salvatore, il cui busto di bronzo troneggia, dicono i biografi, all’ingresso del palazzo ai confini del quartiere Japigia in cui ogni figliolo ha un piano e tutti insieme si ritrovano da anni in leggendarie tavolate, faceva il muratore, «a undici anni prendeva la calce con le mani» e passò la vita a tirar su figli e condomini, figli e condomini. Ed ecco in ordine anagrafico e di ruolo via via assunto Michele (a capo dell’azienda e dell’associazione industriali baresi), Vincenzo (presidente del Bari calcio), Giuseppe (vescovo a Frascati e sponsor di Francesco Storace), Tonino (commercialista, presidentissimo e deputato Dc per cinque legislature), Amato (progettista) e Carmela, l’unica femmina, sposata con un magistrato. Quanto agli edifici, impossibile contarli. Ma almeno uno era noto a tutti: il mostro di cemento di punta Perotti, abbattuto nell’aprile dell’anno scorso. Anche Tonino fu abbattuto, dopo la prima esperienza alla guida della Lega e della Federcalcio. Non gli perdonarono, allora, un sacco di cose. L’inimicizia con Franco Carraro. Il fallimento della nazionale di Arrigo Sacchi, che commentò la sua cacciata dicendo: «L’hanno trattato peggio di Totò Riina». L’insopportabile contrasto tra le delusioni sportive e una vanità che era arrivata a fargli confidare che puntava alla presidenza della Fifa: «Vinco il Mondiale e vado al posto di Havelange ». Finito in seconda fila e trombato anche alle Europee 2004, dov’era in lista con l’Udc, pareva finito. Rilanciato da Calciopoli e dalla voglia dei presidenti di una figura che non inquietasse nessuno, si reinstallò sentenziando: «Matarrese era il calcio, è il calcio e sarà il calcio». Adora, don Tonino, parlare in terza persona come Giulio Cesare e i centravanti spalmati di brillantina. L’ha fatto anche ieri, sbuffando per le polemiche: «Una persona di buonsenso non può pensare che Matarrese volesse dire certe cose!». Falso: le aveva dette davvero. Anzi, la registrazione di Radio Capital dimostra che aveva detto di peggio. Prendendosela coi «saputelli» che discutono della violenza negli stadi, spiegando che il calcio «è un gioco talmente delicato che può fermarsi un attimo per le giuste riflessioni» («un attimo »...) ma «lo spettacolo deve continuare perché questo non è un giochino». Di più: quelli che propongono norme troppo severe sono «un po’ esaltati. E anche un po’ irresponsabili». Allora per quanto tempo dovrebbe chiudere, il calcio? «No, il calcio non deve mai chiudere. Il calcio è un’industria. Che paga i suoi prezzi». Morti compresi. Ben detto, presidente: questo non è un giochino. Ne tiri le conseguenze. Gian Antonio Stella 06 febbraio 2007


Laura Idril - 06/02/2007 alle 12:47

Certo... il calcio si ferma e il mondo intero crolla. Ma non ho parole per commentare questo "uomo".


pedalando - 06/02/2007 alle 13:29

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Oggi e' cosi' ? :? Non mi sembra, quindi ti do ragione quando dici che non andrebbe autorizzata. Ma sappiamo che non capitera' mai. si continueranno a sacrificare poveri innocenti in onore del dio denaro. [/quote] lo stato non può ammettere di non essere in grado di controllare gli ultras di una squadra. [/quote] stai dicendo che deve autorizzare l'evento, allora.... [quote] Alzare le mani davanti ai teppisti sarebbe un precedente molto grave e senza rimedio: allora nei quartieri controllati dalla criminalità organizzata, cosa si dovrebbe fare? [/quote] E' diverso. Tu metti la difesa dei cittadini sullo stesso piano della difesa di delinquenti da loro simili. Ma se tutte le domeniche si gridano "vi romperemo il cu.lo", una volta tanto lasciamoli fare. Continuando a difendere la popolazione naturalmente. [quote] Purtroppo è vero che in nome del dio denaro si rinuncia ad applicare quelle leggi che già ci sono, e che però farebbero spendere fior di milioni a società di calcio ed amministrazioni comunali. Oggi un servizio del Tg sportivo di Italia Uno ha aperto con questa frase "In tutto il mondo chi non rispetta una legge paga una sanzione, in Italia ottiene una deroga". Il risultato è che la sicurezza va a farsi benedire. [/quote] completamente daccordo.


Monsieur 40% - 06/02/2007 alle 14:01

Non so se qualcuno di voi ieri sera, dopo la fiction sul Pirata, ha visto Porta a porta di Vespa. Ammetto che non volevo farlo, ma la tv è rimasta accesa su Rai1, così ho iniziato un po' a seguire il dibattito sul calcio: c'erano Pisanu, la Melandri, Tardelli, Pulvirenti, Lotito, Pancalli, De Luca e Pizzul. Pancalli è sembrato ancora una volta il più diretto, il meno "politico", il meno ipocrita, così come un grande applauso va rivolto a Delio Rossi (allenatore della Lazio), che poi è il vero motivo per cui scrivo questo post. Vi sintetizzo le parole dell'allenatore bianco-celeste: «Tutti piangiamo, ma tutti siamo colpevoli. Io questa sera ho sentito tanta ipocrisia, soprattutto da parte di quei politici che vorrebbero attuare dei provvedimenti che vanno contro a quei tantissimi deliquenti, che poi sono quelli che ci fanno assistere a scene come quella di Catania, che altro non sono che estremisti delle due fazioni politiche esistenti. Ricordiamoci che gli ultrà e quei delinquenti votano. E i loro voti spostano tanto. Secondo me un politico che fa finta di ignorare questa cosa non è credibile». Bravo Rossi, applausi sinceri! :clap:


Admin - 06/02/2007 alle 14:09

Delio Rossi imparai a conoscerlo qualche anno fa quando allenava (molto bene) il Lecce, ho continuato a seguirlo con molta simpatia alla Lazio e ho maturato nei suoi confronti la convinzione che sia un [i]hombre vertical[/i], un uomo vero e serio, quindi non mi stupisce che abbia detto le cose sensate che qui leggo. Bisogna anche dare atto a Lotito che (a parte tutti i suoi scheletri nell'armadio, su cui per ora non mi soffermo) è uno dei pochi, se non l'unico (ad alti livelli) ad aver provato in tutti i modi a recidere il cordone ombelicale tra la società e la curva. Non per niente è contestato da una vita dagli stessi ultrà della Lazio, e ha avuto diversi problemi in questo senso.


Andrea_Web - 06/02/2007 alle 14:23

Integro con un pezzo tratto dal corriere dello sport...sempre dell'ottimo Delio Rossi. [i]«Credo che in questo momento la migliore cosa da fare sia restare zitti - dice con rabbia Delio Rossi, l'allenatore della Lazio - anche perchè siamo tutti colpevoli... Lo stop? Non so dire se è giusto o meno, spero solo che non ci sia la solita ipocrisia, anche perché quando si ripartirà chi rimarrà solo con il dolore sono i famigliari di quel povero ragazzo. Purtroppo e la mia non è retorica ma solo una amara constatazione dei fatti, non si può morire per una partita di calcio. Voi tutti sapete, e mi riferisco ai media, alle società, all'ambiente stesso e alle stesse forze dell'ordine chi sono i delinquenti, ma non succede nulla. Quel ragazzo è morto per una bomba carta e chi ha tirato quella bomba è solo un esecutore materiale perchè i colpevoli di tutto ciò, e lo ribadisco, siamo tutti noi". [/i]


falco46 - 06/02/2007 alle 15:57

Io ho visto Porta a Porta e devo dire che Delio Rossi è davvero un grande!anch'io l'ho trovato straordinario!come anche Tardelli, quando ha fatto notare che sono persino i genitori in prima fila ad attizzare il fuoco con gli arbitri ecc. nelle partite dei pulcini...é tutto il sistema malato!Mi hanno impressionato molto i casi di tifosi morti nel passato,da PAparelli a Currò! VENERDì QUANDO QUEL LACRIMOGENO HA COLPITO UN RAGAZZO A 10MT SULLA MIA SINISTRA, FERENDOLO GRAVEMENTE, HO CAPITO CHE SONO STATO GRAZIATO E POTEVO ESSERE AGGIUNTO ALL'ASSUDO NUMERO DI VITTIME CHE ANNUALMENTE RICORRONO NEL MONDO DEL CALCIO. P.s non credete poi che i fatti di violenza siano stati solo quelli descritti nel servizio, tutt'altro, eccome se ne mancano di aprtie, anche qui a catania...


falco46 - 06/02/2007 alle 17:58

Discriminazioni territoriali tra Nord e Sud cari forumisti, dopo aver assistito alla tragedia avvenuta a Catania, nell'occasione del derby siculo, alcuni amici del Nord, ne hanno aprofittato per riaccendere la miccia sulla discriminazione teritoriale tra Nord e Sud della penisola. Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord!sono ovviamente opinioni assurde, insostenibili, in quanto nell'uomo la delinquenza, come dal tronde la mafia c'è sempre stata!Non so se siete a conoscenza del fatto in cui Socrate, grande filosofo greco del sesto secolo a.C fu ucciso ingiustamente dal governo dell'epoca, accusato di corruzione ed empietà, e morì bevendo la cicuta nell'areopago.Pertanto molti critici lo definirono il primo delitto di mafia nella storia, anche s io ritengo che delitti del genere ce ne furono anche in periodi precendenti, poichè quando qualcuno da fastidio ai governanti è sempre preso di mira.Ritornando all'argomento principale, è inutile raccontarvi le tantissime vicende di aggresioni alla polizia, accaduti sia al Nord(vedi G8, o vari partite di calcio)che in tutto il mondo.La delinquenza è un fenomeno internazionale non siciliano come asserisce qualcuno...Sapete cosa mi è stato risposto? che noi siamo stati i primi ad uccidere un poliziotto!Ma cosa centra, al di là del povero Raciti, sapete quanta gente torna con dita amputate, timpani danneggiati ecc. La verità è che, come diceva ieri sera Pizzul a Porta a Porta, in questo caso ahinoi ci è scappato il morto, ma se non ci fossero state vittime, allora il tutto sarebbe rimasto in secondo piano! P.s non credete poi che i Media hanno raffigurato la città di Catania come invivibile e piena di terorismo e criminalità? Vi dirò che qui sono stati fatti notevoli passi avanti e siamo anche stati definiti, la "Milano del Sud" per attività econimiche industriali e non solo!Io come tanta gente qui in Sicilia, vive in piena tranquillità e non in un clima di terrore, riddler, che è anche più grnade di me, ne sa qualcosa in più! P.s2 dimenticavo, molta gente ci disprezza e critica, però poi si vengono a fare le vancanze qui da noi, e ora di smetterla, siamo tutti Italiani, senza distinzioni!


antonello64 - 06/02/2007 alle 19:15

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord! [/quote] e come no! e magari le belle donne stanno solo al nord, mentre le belle ragazze del sud non sono altro che nordiste esportate.... Ma hai chiesto al tuo amico che cosa aveva bevuto?:drink:


antonello64 - 06/02/2007 alle 19:36

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] stai dicendo che deve autorizzare l'evento, allora.... [/quote] purtroppo lo stato non può dire "non autorizzo perchè non sono in grado di controllare i teppisti": sarebbe una figuraccia senza precedenti, e una deligittimazione totale del suo ruolo di garante della pubblica sicurezza. E difatti una cosa del genere non è mai stata detta neanche per sbaglio in questi giorni. La mancata autorizzazione può essere giustificata solo con altri motivi, ad esempio come una punizione verso coloro che mettono a repentaglio l'incolumità di altri cittadini. [quote] E' diverso. Tu metti la difesa dei cittadini sullo stesso piano della difesa di delinquenti da loro simili. Ma se tutte le domeniche si gridano "vi romperemo il cu.lo", una volta tanto lasciamoli fare. Continuando a difendere la popolazione naturalmente. [/quote] non sono io ma è la legge che mette sullo stesso piano l'incolumità di tutti, delinquenti compresi. Purtroppo le forze di sicurezza hanno il dovere di far si che un delinquente non faccia del male ad un altro delinquente. Oddio, talvolta non sarebbe male farli pestare tra loro: ma come si fa ad essere sicuri che in mezzo agli scontri non ci sia capitata per sbaglio qualche brava persona?


falco46 - 06/02/2007 alle 21:29

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord! [/quote] e come no! e magari le belle donne stanno solo al nord, mentre le belle ragazze del sud non sono altro che nordiste esportate.... Ma hai chiesto al tuo amico che cosa aveva bevuto?:drink: [/quote] lasciamo eprdere, il guaio che proprio da quella persona non me l'aspettavo affatto!

 

[Modificato il 07/02/2007 alle 13:06 by Monsieur 40%]


Cascata del Toce - 06/02/2007 alle 21:43

Il discorso nord e sud è inutile e poco veritiero Falchetto... vai tra ;)


falco46 - 06/02/2007 alle 21:48

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] Parlando su messenger, con un ragazzo del forum( si dice il peccato, ma non il peccatore), sono stato colpito dalle sue dichiarazioni, che affermavano a gran voce, che la criminalità c'è solo al sud, e che siamo stati noi a esportarla al nord! [/quote] e come no! e magari le belle donne stanno solo al nord, mentre le belle ragazze del sud non sono altro che nordiste esportate.... Ma hai chiesto al tuo amico che cosa aveva bevuto?:drink: [/quote] lasciamo eprdere, il guaio che proprio da quella persona non me l'aspettavo affatto![/quote]


falco46 - 06/02/2007 alle 21:49

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Il discorso nord e sud è inutile e poco veritiero Falchetto... vai tra ;) [/quote]no caro cascata, purtroppo è veriterio, ma ti rendi conto cosa ha asserito questa persona? cosa ne pensi sulle sue assurdita?anzi aporie...


Cascata del Toce - 07/02/2007 alle 00:13

La violenza purtroppo è cosa di tutto il mondo... Ricordo di essermi trovato in mezzo gli scontri del dopoderby pallacanestro Olimpiakos Pyraeios contro Panathinaikos,,,Poliziotti greci in assetto As DAPPERTUTTO Non è carino... Si certo Falco.. è innegabile che li ci fossero altri interessi..la vendetta, forse qualcosa che purtroppo da voi è presente ma che con minor peso c'è anche al nord... Non è un problema siciliano... è un problema ITALIANO... E' sentito a Catania, tanto quanto nella mia Verbania che dista 25 km dalla Svizzera (negli anni della Serie C del calcio qui (1966 - 1973) mi è stato raccontato di una megarissa nel dopogara tra Verbania ed Udinese... quindi... ;)


riddler - 07/02/2007 alle 00:29

Cmq a quanto pare domenica si gioca e di corsa, quindi alla fin fine tutte discussioni inutili... Tanto per levare ogni dubbio, io sono il primo ad essere contro Matarrese specie per quello che ha fatto al Catania in passato (e chissà che non faccia nel presente), ma lo stesso Matarrese è stato criticato e indignato dai presidenti (gli stessi peraltro se non sbaglio votano per il presidente di lega) per la frase peraltro oramai inflazionata lo spettacolo deve andare avanti, tuttavia gli stessi presidenti non hanno perso tempo per decidere unanimamente di giocare subito... Non so come la pensiate voi, ma secondo me quelli pensano solo al calcio, altro che dolore, cordoglio, misure, ecc. ecc. ecc.


zon - 07/02/2007 alle 01:05

Si potrebbero scrivere altri fiumi di parole e considerazioni su questo tema, e anzi sono certo che questo 3d sarà uno di quelli che sforerà le dieci pagine. E' vero che tutto questo caos è venuto fuori solo perché "c'è scappato il morto", e perché questo morto è stato un poliziotto e non un ultrà o un dirigente di 3a categoria. Ma questa non è una scusa per non far nulla, anzi rappresenta comunque un'opportunità per cambiare le cose. D'altronde la bufera sul doping nel ciclismo non è iniziata con O.P.? O calciopoli quando è saltato fuori il nome di Moggi? Con tutti i problemi che ci sono nella società, nella maggior parte dei casi, per non farci venire un esaurimento, ci indignamo e poi facciamo spallucce, e andiamo avanti sereni per la nostra strada (si deve pur pensare a sé stessi, ogni tanto). A volte però succedono fatti, come la morte del povero Rachiti, che ci offrono la possibilità di avviare una riflessione approfondita su un tema, che alla fine chi più chi meno ci tocca tutti. E in questi casi a prevalere non deve essere il proprio tornaconto personale (io ci guadagno, a me piace fare gli striscioni da portare allo stadio, un pò di insulti nel tifo non fanno male a nessuno, se gli ultrà si ammazzano tutti la società si ripulisce, a me i poliziotti stanno sul c...) ma dei principi generali. In questo caso secondo una considerazione ovvia, che però sembra a molti (non mi riferisco ai forumisti) non sia chiara, è che il calcio è uno sport, e che gli sport (visto che sono anche promossi dallo Stato) hanno innanzitutto una funzione ludica e sociale, quindi il DOVERE di farsi carico e trasmettere i valori che rappresentano.


robby - 07/02/2007 alle 11:09

non ho scritto manco un post su sto 3D...cmq sia a quanto pare (purtroppo aggiugno io) il titolo ormai non è più appropriato... col cazz. che si ferma il calcio, troppi soldi troppi interessi e troppe cose + importanti della vita delle persone :( ho sentito ieri Zamparini che diceva "non ci si può fermare e poi come facciamo coi diritti televisivi ecc ecc..:bla::bla: Che tristezza... Vabbeh, mezza pena almeno per me che guardo il calcio solo nei mondiali e negli europei


riddler - 07/02/2007 alle 12:23

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] non ho scritto manco un post su sto 3D...cmq sia a quanto pare (purtroppo aggiugno io) il titolo ormai non è più appropriato... col cazz. che si ferma il calcio, troppi soldi troppi interessi e troppe cose + importanti della vita delle persone :( ho sentito ieri Zamparini che diceva "non ci si può fermare e poi come facciamo coi diritti televisivi ecc ecc..:bla::bla: Che tristezza... Vabbeh, mezza pena almeno per me che guardo il calcio solo nei mondiali e negli europei [/quote] Beh era la stessa cosa che pensavo io... ma dai però solo a pensare che si poteva fermare era del tutto utopico...


robby - 07/02/2007 alle 12:26

Utopia??? beh in effetti qui in Italia fare una cosa del genere è pure utopia....qui in Italia sottolineo :(


galibier2006 - 07/02/2007 alle 12:34

purtroppo in italia prima di intervenire si aspetta la tragedia!!!! e quando si interviene che comanda è il dio denaro!!!!:mad::mad::mad::italia:


nino58 - 07/02/2007 alle 12:38

Non solo in Italia. Mal comune non è mezzo gaudio, nella fattispecie. Ma tutto il mondo è paese, comunque.


Reggio Emilia - 07/02/2007 alle 12:43

alla fin fine Matarrese è stato pesantemente attaccato per (cercare di) rimuoverlo dalla sua carica, non certo per quello che ha detto: dopotutto ha avuto ragione lui, no?


galibier2006 - 07/02/2007 alle 12:47

alla fine hanno prevalso gli interessi! ho apprezzato molto l'intervento di Pancalli, un vero uomo di sport e molto raffinato!!! :Old:


miky70 - 07/02/2007 alle 16:11

Cosa aveva detto la Melandri? Non ci faremo sottomettere più dal mondo del calcio :Od: Sarà meglio che dall'estetista ci passi tutto il giorno, almeno qualche risultato efficace lo ottieni!!! E quello che ha detto Zamparini?! Cosa ne sanno i politici dei problemi del calcio? Ne sanno quanto il pubblico probabilmente e cioè che gli imbecilli allo stadio sono troppi e che la gente muore perchè gli imbecilli sono difesi dal sistema calcio. Matarrese a casa. Ma domenica riparte a porte chiuse spero!!


cancel58 - 07/02/2007 alle 19:09

Durissimo. E' più pesante del previsto il decreto legge del Governo sulla violenza negli stadi. Lo ha varato il consiglio dei ministri, riunito d'urgenza oggi a Palazzo Chigi. Sono quindici pagine e tredici articoli. Confermato che gli stadi che non sono a norma resteranno chiusi. Niente pubblico, e questo vale per tantissimi impianti: da San Siro (Milano) al San Paolo (Napoli). Inoltre per la prima volta sarà proibito anche il possesso di razzi, fumogeni, petardi in occasione di manifestazioni sportive. E non solo in occasione della partita ma anche 24 ore primo e dopo. Le pene sono severe. Puniti i club che utilizzano steward con precedenti penali. La flagranza differita è aumenta: possibile l'arresto sino a 48 ore dal reato (ora è 36 ore). Aumentate le pene anche per il reato di resistenza a pubblico ufficiale: carcere da 5 a 15 anni. Inoltre previsto un codice di autoregolamentazione per i giornalisti. I presidenti di club intanto restano sul piede di guerra: si ritroveranno domani a Fiumicino e chiederanno di poter riaprire almeno agli abbonati. Ma Giuliano Amato è nettamente contrario, mentre il ministro Giovanna Melandri ha una posizione più conciliante. Deciderà comunque domattina l'Osservatorio per le manifestazioni sportive del Viminale. Ma è improbabile che i presidenti possano scioperare: da oggi si metteranno al lavoro per cercare di sistemare il più presto possibile i loro stadi. Stabilito inoltre che per tutto il mese di febbraio le partite si potranno disputare soltanto alla luce del sole. Proibite le gare in notturna fonte:www.larepubblica.it


marco79 - 07/02/2007 alle 19:22

Non è il calcio che deve chiedere scusa allo Stato ma il contrario. Lo Stato per anni ha tratto solo benefici dal calcio, che è la quinta industria del paese per giro d'affari. Si è arricchito grazie al calcio e nello stesso tempo non ha fatto praticamente nulla per mettere freno alla violenza e per mettere a norma gli stadi (che ricordiamocelo sono di propietà dei comuni non delle società). Ora cosa fa lo Stato? Attacca il calcio e usa il pugno duro. Non poteva pensarci prima?


falco46 - 07/02/2007 alle 20:02

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Ora cosa fa lo Stato? Attacca il calcio e usa il pugno duro. Non poteva pensarci prima? [/quote] caromio doveva proprio scapparci il morto, in Italia siamo fatto così, pazienza!


marco83 - 07/02/2007 alle 20:05

[quote][i]Originariamente inviato da marco79[/i] Non è il calcio che deve chiedere scusa allo Stato ma il contrario. Lo Stato per anni ha tratto solo benefici dal calcio, che è la quinta industria del paese per giro d'affari. Si è arricchito grazie al calcio e nello stesso tempo non ha fatto praticamente nulla per mettere freno alla violenza e per mettere a norma gli stadi (che ricordiamocelo sono di propietà dei comuni non delle società). Ora cosa fa lo Stato? Attacca il calcio e usa il pugno duro. Non poteva pensarci prima?[/quote] Credo che il rapporto Stato italiano-industria del calcio sia talmente di connivenza per cui non so chi delle due parti debba chiedere scusa per prima rispetto all’altra. Può avere una sua ragione logica quello che scrivi, ma vogliamo ricordarci cosa ha dato lo Stato al calcio? Decreti spalmadebiti, leggi ad hoc e quanto di eticamente peggio ci sia per salvare società di serie A (vedi Lazio) che da sole sarebbero tranquillamente morte in bancarotta. In quanto al decreto legge Amato-Melandri, mi piace perché dimostra che a volte dare un colpo al cerchio (interessi delle società... sarà interessante vedere come reagiranno le televisioni, che si vedono privare lo spettacolo delle partite in notturna, nonchè molti stadi desolatamente vuoti :Od: ) e uno alla botte (maggiore sicurezza negli stadi, è quello che si spera) non è poi così male. Mi dispiace solo che a rimetterci siano molti tifosi onesti che seguono con vera e leale passione la loro squadra, e tra questi mi ci metto pure io, che almeno per questa stagione saranno costretti a vedere la loro squadra da casa, in televisione. Ma, purchè sia questo un segno di svolta nell’ambiente calcio, posso tranquillamente rinunciare a qualche partita allo stadio. [i](ci sarebbe poi da chiedersi cosa avrebbe fatto il governo se il povero Raciti fosse stato semplicemente ferito, e fosse ancora qui con noi su questa Terra... ma forse la risposta già la sappiamo)[/i] Altri due segnali, in questa direzione, sarebbero importanti: la riconferma di Pancalli, grande uomo di sport dai sani principi morali, e contemporaneamente le dimissioni di quel c*zzaro di Matarrese, cinico e dissacrante come molti presidenti dei club che rappresenta. Ma sarebbe chiedere troppo, temo… :boh:

 

[Modificato il 07/02/2007 alle 20:08 by marco83]


falco46 - 07/02/2007 alle 20:08

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Mi dispiace solo che a rimetterci siano molti tifosi onesti che seguono con vera e leale passione la loro squadra, e tra questi mi ci metto pure io, che almeno per questa stagione saranno costretti a vedere la loro squadra da casa, in televisione. [/quote] purtroppo quelli che ci rimettono di più sono i tifosi onesti!pensa che io sono abbonato...hai letto il mio racconto sul derby?è stato qualcosa di allucinante...

 

[Modificato il 07/02/2007 alle 20:18 by Admin]


marco79 - 07/02/2007 alle 20:24

Ma alcuni provvedimenti presi da Amato sono inattuabili e controproducenti come quello di vietare le trasferte. Chi desidera seguire la propria squadra fuori casa sarà costretto ad acquistare biglietti per settori dello stadio dove si troverà a diretto contatto con la tifoseria avversaria. Altri si recheranno ugualmente nella città dove si gioca la partita e non potendo entrare sosteranno nel piazzale dello stadio con gli evidenti rischi di scontro con le forze dell'ordine. Per me i problemi si moltiplicheranno.


Admin - 07/02/2007 alle 20:44

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Ma alcuni provvedimenti presi da Amato sono inattuabili e controproducenti come quello di vietare le trasferte. Chi desidera seguire la propria squadra fuori casa sarà costretto ad acquistare biglietti per settori dello stadio dove si troverà a diretto contatto con la tifoseria avversaria. Altri si recheranno ugualmente nella città dove si gioca la partita e non potendo entrare sosteranno nel piazzale dello stadio con gli evidenti rischi di scontro con le forze dell'ordine. Per me i problemi si moltiplicheranno. [/quote] Caro Marco79, mi spieghi perché io collettività mi devo accollare i seguenti costi: - treni speciali che trasportano centinaia di ultrà da una città all'altra e spesso vengono devastati dai medesimi - straordinari alle forze di polizia che devono scortare questi grandi gruppi dalla stazione allo stadio, e che poi eventualmente devono stazionare allo stadio per badare che non succedano incidenti ? Dov'è scritto che 1000 persone debbano spostarsi tutte insieme per andare in un'altra città, in un altro stadio? Se io voglio seguire la mia squadra in trasferta, ci vado da solo, A MIE SPESE, e nel settore dello stadio che capita, non in una gabbia riservata agli ospiti. Al limite ci vado a mio rischio. Se la cosa non mi convince, me ne resto a casa, in fondo la Costituzione Italiana non sancisce il diritto alla trasferta al seguito della propria squadra di calcio. Questo punto del decreto Amato è senza dubbio il più sensato, a mio modo di vedere. Ps: i settori ospiti non esistono in Inghilterra o in Spagna. Prendiamo esempio.


marco79 - 07/02/2007 alle 20:51

Ho detto solo che così i problemi aumenteranno, quindi non la ritengo una decisione saggia. Ogni tifoso paga il suo biglietto (dello stadio e del treno), non ci vedo nulla di scandaloso. I treni speciali li mette a disposizione lo Stato per evitare che le tifoserie creino problemi ai normali viaggiatori. Ma ti assicuro che il 90% dei tifosi che va in trasferta è pacifico e non distrugge nè treni nè stazioni.


falco46 - 07/02/2007 alle 21:30

in olanda viaggiano in carri bestiame di legno indistrittubili...vi rendete conto a che punto si arriva?? Io rimango dell'idea che IL calcio si debba autofinanziare la polizia e non usufruire di quella di stato, tanto si pagano miliardi per i calciatori...


marco79 - 07/02/2007 alle 21:39

Sono perfettamente d'accordo, di soldi le società ne hanno in abbondanza.


falco46 - 07/02/2007 alle 21:41

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Sono perfettamente d'accordo, di soldi le società ne hanno in abbondanza. [/quote]o magari spesso li sprecano....lasciamo perdere, il fatto che il calcio è un mondo malato! dalle mie parti si dice:" se il pesce fete, fete dalla testa!" è gia parzialmente tradotto, comunque vuol dire:"se il pesce fa puzza, fa puzza dalla testa!"


riddler - 07/02/2007 alle 21:43

Cmq il fatto che il custode dello stadio sia uno degli ultras + incalliti e aveva nascoste armi come batoni da baseball in un deposito la dice lunga... Siamo alle solite, ma a questi tizi chi è che da un posto di lavoro con così tanta disinvoltura e dove occorre grandissima fiducia?


antonello64 - 07/02/2007 alle 21:47

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] sarà interessante vedere come reagiranno le televisioni, che si vedono privare lo spettacolo delle partite in notturna, nonchè molti stadi desolatamente vuoti :Od: ) [/quote] oddio, le televisioni se da una parte ci perdono (niente partite in notturna, quindi un programma più ristretto da offrire), dall'altra ci guadagnano: le partite a porte chiuse costringranno fatalmente parecchi tifosi ad abbonarsi alla pay-tv.


antonello64 - 07/02/2007 alle 21:50

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] in olanda viaggiano in carri bestiame di legno indistrittubili...vi rendete conto a che punto si arriva?? Io rimango dell'idea che IL calcio si debba autofinanziare la polizia e non usufruire di quella di stato, tanto si pagano miliardi per i calciatori... [/quote] per carità: solo il pensiero di quello che potrebbe combinare una polizia privata mi fa rizzare i capelli.


riddler - 07/02/2007 alle 21:53

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] sarà interessante vedere come reagiranno le televisioni, che si vedono privare lo spettacolo delle partite in notturna, nonchè molti stadi desolatamente vuoti :Od: ) [/quote] oddio, le televisioni se da una parte ci perdono (niente partite in notturna, quindi un programma più ristretto da offrire), dall'altra ci guadagnano: le partite a porte chiuse costringranno fatalmente parecchi tifosi ad abbonarsi alla pay-tv. [/quote] Ma io voglio vedere se davvero impediranno le gare in notturna... Impediranno secondo me le + rischiose...


falco46 - 07/02/2007 alle 23:17

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Cmq il fatto che il custode dello stadio sia uno degli ultras + incalliti e aveva nascoste armi come batoni da baseball in un deposito la dice lunga... Siamo alle solite, ma a questi tizi chi è che da un posto di lavoro con così tanta disinvoltura e dove occorre grandissima fiducia? [/quote]il padre di un mio amcio di famiglia onesta, conosceva questo custode, e non si sarebbe mai aspettato un comportamento del genre...la gente ha doppie faccie....


riddler - 08/02/2007 alle 00:34

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Cmq il fatto che il custode dello stadio sia uno degli ultras + incalliti e aveva nascoste armi come batoni da baseball in un deposito la dice lunga... Siamo alle solite, ma a questi tizi chi è che da un posto di lavoro con così tanta disinvoltura e dove occorre grandissima fiducia? [/quote]il padre di un mio amcio di famiglia onesta, conosceva questo custode, e non si sarebbe mai aspettato un comportamento del genre...la gente ha doppie faccie.... [/quote] Si ma io non dico solo questo, nel senso di persona onesta, Andrea penso che tu per primo potresti dirmi che non è la prima volta che ci sono disordini all'interno dello stadio a Catania, nessuno ha mai chiesto a sto custode niente? Come mai entrano gente con fumogeni o petardi negli spalti? Se a Catania lanciano fumogeni, come negli altri stadi per carità, non sarebbe anche lecito sapere come sono entrati? Poi si dice che lo stadio Massimino sia aperto sette giorni su sette per carità non lo metto in dubbio, però penso che faranno entrare persone conosciute o che facciano attività sportiva, non penso che se mi presentassi io allo stadio il sabato nessuno farebbe caso a me, certo mi domanderebbero cosa voglio o cosa son venuto a fare... Ci sono stati sempre problemi allo stadio Massimino, certo non di questa portata, e lo dimostrano tutte le multe che ha preso il Catania e solo adesso che c'è scappato il morto sospettano sul custode... prima c'è stata negligenza secondo me...


riddler - 08/02/2007 alle 00:51

Poi c'è da considerare che tutte ste leggi vanno fatte rispettare! Cosa ci scommettete che dall'anno prossimo tutti ce le dimentichiamo? Tanto per fare alcuni esempi per come in Italia viene rispettata una legge: una volta c'era l'obbligo del bollino blu per i gas di scarico, adesso nessuno se lo fa +... L'introduzione della cintura di sicurezza è stata efficacie il primo anno di vita (per la patente a punti) adesso nessuno la mette +... Il divieto di fumo? L'altra volta ero alla snai e il primo a fumare era un vigile... Siam sempre la, se non rispettiamo le leggi, almeno che qualcuno li faccia rispettare! Se ce ne freghiamo della minima cosa ognuno si sente libero di fare quello che crede...


riddler - 08/02/2007 alle 09:56

Dal sito della gazzetta, si apprende che il Milan potrebbe giocare le partite interne in Francia, notizia attendibilissima, vi do uno scoop finora non rilevato: il Catania le sue partite interne le giocherà a Tokyo grazie agli sponsor di Morimoto...


stress - 08/02/2007 alle 22:14

Questa è la confessione: "HO COLPITO UN AGENTE CON UNA SBARRA DI FERRO"; Questo è lui: [img]http://www.ansa.it/webimages/hp/1033/re207yvoX_20070207.jpg [/img] Pensate che questo qui adesso si farà tanti bei processi e poi galera poca o nisba. Se il polizziotto gli sparava e lo uccideva, per leggittima difesa s'intende, bene che gli andava si beccava una denuncia per eccesso colposo di leggittima difesa (con spese processuali e smenamenti vari a suo carico). Poi andava a finire che la mamma del morto diventava onorevole e il padre consiglere regionale e a lui intitolavano una piazza e una sala alla camera dei deputati. Forse è meglio sia morto il polizziotto. Che strano paese è questo!!! Chiedo al signor Eugenio Vittone (lui sa) di esprimere la rabbia al posto mio. Io non posso! Grazie a tutti quei cretini come me che rispettano le regole che democraticamente questo paese si è dato (chiunque le abbia approvate). Gli altri andassero affareinc......... :grr::grr::grr::grr: Ps: la foto è tratta dal sito ansa.it Ps2: poi va a finire che il ragazzo trova un azzeccagarbugli che lo difende bene e non si fa neanche 1 giorno di galera. Le indagini arriveranno su un bibario morto e il polizziotto sarà morto per "NULLA". Oddio come sono incazzato :grr::grr::grr::grr:

 

[Modificato il 08/02/2007 alle 22:38 by stress]


nino58 - 09/02/2007 alle 08:19

Stress, non dire stronzate, per favore. Ogni vita umana ha pari dignità. Non ci devono essere coperture ne' quando l'assassinato è un poliziotto, ne' quando è chiunque altro. Mi scuso con tutti per il termine stronzate ma non potevo farne a meno.


pedalando - 09/02/2007 alle 13:10

Nino scusa ma a me sembra che Stress stia proprio invocando la pari dignita' sia per gli assassinati che per gli assassini. I modi in cui lo fa sono discutibili ma il senso mi pare proprio quello...


nino58 - 09/02/2007 alle 13:19

L'ho riletto, ma non mi pare che il senso sia proprio quello che dici tu.


Admin - 09/02/2007 alle 13:20

In ogni caso, evitiamo di alzare i toni, per piacere.


barrylyndon - 09/02/2007 alle 13:33

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Stress, non dire stronzate, per favore. Ogni vita umana ha pari dignità. Non ci devono essere coperture ne' quando l'assassinato è un poliziotto, ne' quando è chiunque altro. Mi scuso con tutti per il termine stronzate ma non potevo farne a meno. [/quote] io sono d'accordo con te.la vita umana e' sacra e dovrebbe essere inviolabile.Pero' se dovessi scegliere a chi intitolare una piazza,una targa ecc. ecc.,preferirei ricordare chi ha perso la vita nell'adempimento del proprio dovere,certamente non chi si trovava in piazza con spranghe e bastoni giusto "per far un po' di casino".con rispetto parlando per uno che comunque ha perso la vita.Ed anche se Caruso non sara' d'accordo,non e' vero che gli ultra' non hanno pari dignita'rispetto a chi ,tra virgolette, li combatte.ci sono delle curve di stadi Comunali intitolate al ragazzo di turno che ci ha rimesso le penne "combattendo"contro la Polizia.Se e' vero che e' giusta e sacrosanta la ricerca della verita' e di chi ha sbagliato,e' anche vero che queste commemorazioni cosi'solenni danno l'idea di una nostra societa' un po' schizzofrenica.


nino58 - 09/02/2007 alle 13:35

Il problema è che troppi vedono solo quello che vogliono vedere.


barrylyndon - 09/02/2007 alle 13:47

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Il problema è che troppi vedono solo quello che vogliono vedere. [/quote] qui ti do pienamente ragione


forzainter - 09/02/2007 alle 15:24

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Creano delle icone, dei miti mediatici intorno a uno stron...come Materazzi, che nella vita fa il provocatore, che fa l'attore andando in cerca di testate gratuite sui campi da gioco (e peccato che qualcuno non gli abbia fatto mai davvero male), e poi si meravigliano che negli stadi gli ultras arrivino con l'unico scopo di fare a mazzate o che i bambini giocano a fare i...Materazzini...roba da matti, tutta questa gentaglia che si professa giornalista e che tutta la settimana alimenta il falsissimo mito del calcio, facendone una questione di stato, adesso sparge fiumi di retorica e invoca il pugno di ferro contro i violenti, quando non c'è maggiore violenza di una stampa che vive di solo calcio e dei suoi feticci tutti artificiali. [/quote] Ma per dare giudizi del genere lo conosci personalmente ? o lo conosci solo in base a TV o giornali? Condanni la violenza e poi scrivi : “ e peccato che qualcuno non gli abbia davvero fatto male “ probabilmente (lo spero) hai scritto senza riflettere..


forzainter - 09/02/2007 alle 15:26

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Tutto diverso in Inghilterra, dove per assistere a Manchester Utd-Milan ho semplicemente pagato un biglietto (bravo Admin a proporre l'abolizione del "settore" ospiti), mi sono goduto lo spettacolo, ed ho esultato al gol di Crespo semplicemente balzando in piedi, allungando le braccia verso l'alto e stretto i pugni. Ovviamente non ho preso in giro i tifosi del Man Utd che avevo intorno, e loro hanno anche sorriso quando con gli occhi ho cercato le reazioni degli altri al mio gesto. Affidare la gestione degli stadi alle società deve essere il primo passo. Responsabilizzare i "capetti" (magari offrendo loro uno stipendio da "steward", al fine di garantire la sicurezza all'interno dell'impianto), facendo leva sul loro "carisma" al fine di educare i ragazzi che li seguono - finora - nelle barbarie. Biglietti nominali, tutti posti a sedere, basta coi prezzi popolari, basta barriere e piste d'atletica sotto le tribune, sì alle telecamere a circuito chiuso e l'allungamento della "flagranza differita" anche fino a 72 ore. Obbligo di firma per chi non deve recarsi allo stadio durante le partite presso i commissariati, e pene dure ed effettive per chi si macchia di gesti sconsiderati dentro e fuori lo stadio. Recidività da punire molto più duramente. Per le carceri sotto le tribune ancora non siamo pronti, ma non è un'idea peregrina. [/quote] Ancora con questa leggenda inglese.. veramente lo scorso anno il morto c’e’ stato anche in Inghilterra.. gia’ ma era a 200 metri dallo stadio (come d’altronde a Catania…) Poi Old Trafford o Stanford Bridge non rappresentano l’Inghilterra come Beverly Hills non rappresenta Los Angeles , se a La ci sono Compton o Watts nel Football Inglese ci sono squadre come il Millwall , o forse non vale ? Negli anni 80 il tifo inglese era rappresentato da gente popolare , ad Anfield la maggioranza dei tifosi aveva il sussidio di disoccupazione adesso invece ? Il biglietto meno caro a Stanford Bridge costa 75 Euro , con quella cifra io ci compro metà del mio abbonamento al Terzo anello a San Siro Quindi la gente non ricca allo stadio in premier league non ci va , gli incidenti continuano ad esserci al Pub o in altri posti e nelle divisioni inferiori (Il Millwall è l’emblema della tifoseria piu’ violenta e razzista) D’altronde gli inglesi non hanno inventato nulla hanno semplicemente copiato l NFL americana , sia come stadi che come sistemi di sicurezza che come costo dei biglietti , difatti in america nello sport professionistico (salvo il baseball per il grande numero di partite) i poveri lo stadio se lo sognano.. Cosa si puo’ fare ? Basta far rispettare le leggi , pene dure con chi sgarra A fine mese , l’assassino di Spagnolo dopo 5 anni (grazie alle lungaggini dei processi) uscirà , grazie all’indulto , di prigione.. 5 anni per un omicidio e Amato (Buffone) parla di inasprimento delle pene


forzainter - 09/02/2007 alle 15:28

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Ma alcuni provvedimenti presi da Amato sono inattuabili e controproducenti come quello di vietare le trasferte. Chi desidera seguire la propria squadra fuori casa sarà costretto ad acquistare biglietti per settori dello stadio dove si troverà a diretto contatto con la tifoseria avversaria. Altri si recheranno ugualmente nella città dove si gioca la partita e non potendo entrare sosteranno nel piazzale dello stadio con gli evidenti rischi di scontro con le forze dell'ordine. Per me i problemi si moltiplicheranno. [/quote] Caro Marco79, mi spieghi perché io collettività mi devo accollare i seguenti costi: - treni speciali che trasportano centinaia di ultrà da una città all'altra e spesso vengono devastati dai medesimi - straordinari alle forze di polizia che devono scortare questi grandi gruppi dalla stazione allo stadio, e che poi eventualmente devono stazionare allo stadio per badare che non succedano incidenti ? Dov'è scritto che 1000 persone debbano spostarsi tutte insieme per andare in un'altra città, in un altro stadio? Se io voglio seguire la mia squadra in trasferta, ci vado da solo, A MIE SPESE, e nel settore dello stadio che capita, non in una gabbia riservata agli ospiti. Al limite ci vado a mio rischio. Se la cosa non mi convince, me ne resto a casa, in fondo la Costituzione Italiana non sancisce il diritto alla trasferta al seguito della propria squadra di calcio. Questo punto del decreto Amato è senza dubbio il più sensato, a mio modo di vedere. Ps: i settori ospiti non esistono in Inghilterra o in Spagna. Prendiamo esempio. [/quote] Admin fai confusione fra settore ospite e viaggi organizzati ultra’ Il settore ospite è il settore dello stadio riservato alla tifoseria ospite non agli ultra . Ci sono gli ultra ma anche persone normalissime , pure pensionati di 70 anni o bambini di 8 (be io non li porterei ..). La maggioranza preferisce andar li , perche’ non si hanno contatti con l’altra tifoseria percio’ si rischia di meno. Il biglietto poi è piu’ economico rispetto alle tribune Eliminiamo pure i treni speciali ma non i settori ospiti , quest’ultimi son stati creati (giustamente) apposta per far diminuire il numero di incidenti In Inghilterra e in Spagna non ci son settori ospiti semplicemente perche' non è nella loro cultura calcistica seguire la propria squadra in trasferta in campionato. Di Fatti per le coppe i settori ci sono eccome


miky70 - 09/02/2007 alle 16:16

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] pensate che questo qui adesso si farà tanti bei processi e poi galera poca o nisba. Se il polizziotto gli sparava e lo uccideva, per leggittima difesa s'intende, bene che gli andava si beccava una denuncia per eccesso colposo di leggittima difesa (con spese processuali e smenamenti vari a suo carico). Poi andava a finire che la mamma del morto diventava onorevole e il padre consiglere regionale e a lui intitolavano una piazza e una sala alla camera dei deputati. Forse è meglio sia morto il polizziotto. Che strano paese è questo!!! Grazie a tutti quei cretini come me che rispettano le regole che democraticamente questo paese si è dato (chiunque le abbia approvate). [/quote] Comunque Stress io non vorrei essere nei panni dei genitori di quel ragazzo. Saranno osservati da tutti e additati come i genitori del mostro e sicuramente considerati degli educatori incapaci quando invece basta incorrere in una brutta compagnia per annullare anni di impegno della famiglia. Io ho due figli e spesso mi domando se sarò fortunata o meno quando tra qualche anno qualche suo conoscente dovesse parlargli di droga o dirgli che prendere a calci qualcuno è divertente. Che sia un violento e un idiota si capisce dal fatto che fosse fuori dallo stadio a far casino, anzichè dentro lo stadio ad incitare la squadra o in giro con gli amici a divertirsi in modo sano. Non ci vuole una laurea per capire che ha la zucca vuota, che non è particolarmente intelligente, altrimenti tutti i 16/17 enni d'Italia girerebbero con una spranga in mano. Se anche qualcuno lo ha convinto che i poliziotti sono i cattivi e quelli del suo gruppo sono i buoni, è inamissibile che aggredisca una persona, è proprio vero che il branco fa cose impossibili anche solo da immaginare per un singolo. E' vero che certe scelte politiche sono quantomeno discutibili. Mi riferisco al G8 di Genova con la morte di Giuliani e la sua sucessiva santificazione. Ma il poliziotto accusato dell'omicidio ha detto di essere stato manipolato dai suoi capi. Tanto onesti quel giorno non devono essere stati neanche loro. Il mio amico poliziotto c'era quel giorno, ha fatto la guardia del corpo di Presidenti e politici per anni, è un bestione e quel giorno aveva paura della violenza del branco. Erano assatanati. Penso però che la polizia difetta di comunicazione, spesso alla TV si comportano come fossero vittime mentre in città nei giorni normali si mostrano come quelli che girano al largo dai guai, rompono solo a chi non sa difendersi, fanno i duri con i rubagalline. Non sono tutti così ma ne bastano anche pochi così per rovinare tutto l'ambiente. I media lanciano messaggi trasversali, una volta li difendono e un'altra li accusano, creando maggiore confusione. Ma al di là di questo, temere la polizia è una cosa, odiarli fino a volerli veder morti è un'altra. A me hanno raccontato che in polizia ci entrano quelli violenti a cui piace girare armati, se fosse vero posso capire perchè bande come la UNOBIANCA possono esistere, certamente è un'immagine che fa male alla polizia e accresce la sfiducia della gente. E dotare i poliziotti di armi che paralizzano un probabile aggressore, potrebbe evitare feriti e morti?


Monsieur 40% - 09/02/2007 alle 16:31

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Ancora con questa leggenda inglese.. veramente lo scorso anno il morto c’e’ stato anche in Inghilterra.. gia’ ma era a 200 metri dallo stadio (come d’altronde a Catania…)[/quote] Il morto può scapparci ovunque. Ma se l'assassino poi marcisce in galera, io dico che la prossima volta un potenziale assassino ci pensa di più se commettere quel gesto o meno. Lo dici anche tu: l'assassino di Spagnolo tra poco sarà fuori... [quote]Poi Old Trafford o Stanford Bridge non rappresentano l’Inghilterra come Beverly Hills non rappresenta Los Angeles , se a La ci sono Compton o Watts nel Football Inglese ci sono squadre come il Millwall , o forse non vale ?[/quote] Sono stato anche a Wembley nel '95 (Inghilterra-Colombia, partita amichevole, non la considero) e ad Upton Park, per West Ham (tifoseria calda) contro il Chelsea, e dalla fermata della metro fino allo stadio non c'è stato assolutamente alcun problema, con la polizia (anche a cavallo) tra le due corsie della stessa strada che dividevano il tragitto dei tifosi del West Ham da quelli del Chelsea. Upton Park può essere considerato Inghilterra? [quote]Negli anni 80 il tifo inglese era rappresentato da gente popolare , ad Anfield la maggioranza dei tifosi aveva il sussidio di disoccupazione adesso invece ? Il biglietto meno caro a Stanford Bridge costa 75 Euro , con quella cifra io ci compro metà del mio abbonamento al Terzo anello a San Siro Quindi la gente non ricca allo stadio in premier league non ci va , gli incidenti continuano ad esserci al Pub o in altri posti e nelle divisioni inferiori (Il Millwall è l’emblema della tifoseria piu’ violenta e razzista)[/quote] Il mio biglietto per Manchester Utd-Milan di Champions League, vista tra i tifosi del Manchester Utd (ero in seconda fila dietro al calcio d'angolo) è costato 37 sterline. Non 75 euro. E non ho preso il meno caro. [quote]D’altronde gli inglesi non hanno inventato nulla hanno semplicemente copiato l NFL americana , sia come stadi che come sistemi di sicurezza che come costo dei biglietti , difatti in america nello sport professionistico (salvo il baseball per il grande numero di partite) i poveri lo stadio se lo sognano..[/quote] Negli USA l'Nba l'ho evitata volentieri (comprare un biglietto per i New Jersey mezz'ora prima dell'inizio mi costava 120 dollari), ma una bella partita di Nhl, a Pittsburgh, me la sono vista pagando 20 dollari... Ma poi, una cosa: i "poveri" si sognano anche il teatro, tanto per dire un luogo dove si fa spettacolo, e non c'è stata 'sta gran rivolta. Per un pubblico che non si può permettere il teatro, c'è il cinema o la tv. Stesso discorso per lo stadio: se non ti puoi permettere lo stadio del top-team, c'è il campetto vicino casa o la tv.


barrylyndon - 09/02/2007 alle 16:31

scusami Micky ma non mi sembra che nelle nostre citta' girino sceriffi con manie di sommario giustizialismo. Il caso di Bologna e' una caso,tragico,drammaticamente assurdo.ma rimane un caso.tanto piu' che ad inchiodare la banda sono stati 2 poliziotti di provincia.


desmoblu - 09/02/2007 alle 16:51

Beh, Stress, credo che non si possa generalizzare. Spesso ci sono dei delinquenti che uccidono e se la cavano, spesso invece gli va male. Ma non è una divisa che sancisce le ragioni (ovviamente non parlo di QUESTO caso). Spesso ci sono dei delinquenti in divisa, fanatici e riempiti di amfetamine (conosco di persona). Con questo non difendo nessuno, ma dico che ogni volta che c'è un caso grave non si possono dare colpe e ragioni a priori. Nel caso specifico di Catania, sono allibito dalle reazioni dei vicini di casa e dei parenti: il 17enne in questione, 92 chili, pluriripetente, coinvolto in varie risse, botte in discoteca, minacce varie.. è diventato un bambinone ingenuo, da difendere. Il padre che accusa i poliziotti piuttosto che ammettere che suo figlio ha ucciso è grottesco (anche se un uso meno disinvolto dei lacrimogeni non sarebbe un male).


falco46 - 09/02/2007 alle 19:19

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Dal sito della gazzetta, si apprende che il Milan potrebbe giocare le partite interne in Francia, notizia attendibilissima, vi do uno scoop finora non rilevato: il Catania le sue partite interne le giocherà a Tokyo grazie agli sponsor di Morimoto... [/quote]intanto di squalifica nessuna notizia, alla fine è anche giusto, in quanto con queste squalifiche si colpisce al 99%la tifoseria sana!i delinquenti che vadino in galera.... P.s questa di Tokio è clam,orosa, vorà dire che me ne andrò in giappone...:D;)


riddler - 10/02/2007 alle 09:59

Per il padre del ragazzo ieri intervistato a Matrix, e ora diventato una star, il figlio è un bambinone e venerdì ha avuto paura... Cmq sul piano sportivo direi che non è giusto assolutamente che in alcuni stadi si giochi e altri no, o in tutti o in nessuno, altrimenti si fermava il campionato finchè tutti non erano messi a regola... Se domenica si dovesse giocare a porte aperte a San siro, e ancora non è escluso, sarebbe scandaloso...


desmoblu - 10/02/2007 alle 13:48

condivido


falco46 - 10/02/2007 alle 15:14

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Per il padre del ragazzo ieri intervistato a Matrix, e ora diventato una star, il figlio è un bambinone e venerdì ha avuto paura... Cmq sul piano sportivo direi che non è giusto assolutamente che in alcuni stadi si giochi e altri no, o in tutti o in nessuno, altrimenti si fermava il campionato finchè tutti non erano messi a regola... Se domenica si dovesse giocare a porte aperte a San siro, e ancora non è escluso, sarebbe scandaloso... [/quote]purtroppo carop massimo, non possono permettersi di mettere in vetrina il SanSiro vuoto!sarebbe assurdo, quando invece li sono ancora più indietro rispetto allo stadio di catania...non hanno neppure i tornelli...


miky70 - 10/02/2007 alle 15:59

In città non ci sono gli sceriffi, ma alcuni fanno i duri solo quando hanno davanti una che ha paura. In quanto al caso di Bologna, è successo solo a Bologna? Quanti poliziotti esauriti hanno ucciso le loro famiglie perchè avevano la pistola d'ordinanza in casa? Eppure lavoravano. Quanti casi di rapina sono ancora aperti e non hanno trovato i colpevoli? Chi ti dice che tra questi non ci sia un poliziotto? Chi ti dice che tra colleghi non si proteggano? E' vero che quando intervengono è meglio che si facciano il segno della croce perchè non si sa come va a finire e sarebbe meglio non avere famiglia quando lavorano in città con un alto tasso di violenza, ma ce ne sono che entrano in polizia per ragioni diverse da quelle necessarie. Io ne conosco 4 e 3 di loro quando gli parli ti guardano come fossi un delinquente, sarà un difetto professionale ma non è divertente. Per me i Carabinieri sono un'altra cosa.


riddler - 10/02/2007 alle 16:21

Beh Miky quello che dici non è che stempera il rapporto tra polizia e cittadini, anzi... Cmq senza andarsi a scervellare nei ricordi, possiamo prendere benissimo il caso della uno bianca, se proprio dobbiamo attacarli... Forse c'è un eccessivo distacco tra la polizia e il cittadino e non fa certo bene a nessuno, forse i carabinieri con le loro proverbiali barzellette recitano un ruolo da "paperino" e stanno + simpatici... chissà... Se proprio devo essere onesto, anche a me stanno parecchio + simpatici i carabinieri...


riddler - 10/02/2007 alle 16:23

Ah non sarà forse bello quello che diciamo io e Miky, tuttavia magari la verità anche se brutta può servire + di una finta ipocrisia...


miky70 - 10/02/2007 alle 16:25

Mi piacerebbe che i poliziotti fossero tutti come Montalbano e Coliandro :D:D


desmoblu - 10/02/2007 alle 17:02

A me come Nino Manfredi...


riddler - 10/02/2007 alle 17:13

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] A me come Nino Manfredi... [/quote] A me come Claudia Koll o Edwige Fenech :D :Od:


desmoblu - 10/02/2007 alle 17:28

haha...attento che ti trovi Vitali che scoreggia..


pedalando - 10/02/2007 alle 19:06

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Mi piacerebbe che i poliziotti fossero tutti come Montalbano e Coliandro :D:D [/quote] ci sono, ci sono, ma loro passano inosservati ;)


riddler - 10/02/2007 alle 19:24

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] haha...attento che ti trovi Vitali che scoreggia.. [/quote] Si ma io sono stato in passato (dato le mie accuse a Damiano Cunego di essere una meteora) di meteorismo da Aranciata quindi non so chi ci perde tra me e Vitali... :D


antonello64 - 10/02/2007 alle 22:47

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] purtroppo carop massimo, non possono permettersi di mettere in vetrina il SanSiro vuoto!sarebbe assurdo, quando invece li sono ancora più indietro rispetto allo stadio di catania...non hanno neppure i tornelli... [/quote] provo a dare una interpretazione diversa dalla tua. Non si può chiudere il Meazza e costringere Milan e Inter (le due società più ricche, più importanti e più forti politicamente) a giocare senza pubblico. Non so se ci hai fatto caso, ma in questi giorni tutti gli occhi erano puntati sulla situazione di San Siro. Secondo me è stato fatto di tutto per superare questo scoglio: adesso che il problema è stato risolto, sia pure parzialmente, possiamo star certi che agli altri stadi non verranno fatti sconti. Voglio dire che se Atlanta, Catania o Chievo giocano a porte chiuse non frega niente a nessuno: per loro linea dura senza sconti. Se invece tocca a Milan e Inter, allora la cosa crea problemi: ci sarebbero state indubbiamente pressioni politiche, mediatiche e di vario altro genere per far si che il provvedimento venisse quantomeno ammorbidito. Adesso che la situazione milanese, invece, è stata risolta in modo sostanzialmente indolore, i problemi sono finiti: è pacifico che nessun giornale importante, nessuna tv e nessuna parte politica (non riferito solo al presidente del Milan, ma anche al fatto che scontentare i tifosi delle due milanesi significa mettersi contro milioni di elettori, mentre i tifosi delle altre squadre, essendo un numero nettamente inferiore, non creano questi dubbi) si darà da fare per ottenere una applicazione più soft del decreto Pisanu.


barrylyndon - 10/02/2007 alle 22:53

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] In città non ci sono gli sceriffi, ma alcuni fanno i duri solo quando hanno davanti una che ha paura. In quanto al caso di Bologna, è successo solo a Bologna? Quanti poliziotti esauriti hanno ucciso le loro famiglie perchè avevano la pistola d'ordinanza in casa? Eppure lavoravano. Quanti casi di rapina sono ancora aperti e non hanno trovato i colpevoli? Chi ti dice che tra questi non ci sia un poliziotto? Chi ti dice che tra colleghi non si proteggano? E' vero che quando intervengono è meglio che si facciano il segno della croce perchè non si sa come va a finire e sarebbe meglio non avere famiglia quando lavorano in città con un alto tasso di violenza, ma ce ne sono che entrano in polizia per ragioni diverse da quelle necessarie. Io ne conosco 4 e 3 di loro quando gli parli ti guardano come fossi un delinquente, sarà un difetto professionale ma non è divertente. Per me i Carabinieri sono un'altra cosa. [/quote] conosco abbastanza bene l'ambiente.sembra che quello che conosci tu sia molto diverso da quello che conosco io.comunque,in ogni caso,non ti sto dicendo che il Corpo non sia immune da falle e vari scheletri nascosti,quello che ti vorrei dire e' che io vivendo in una citta' di confine,molto vicina ad altre realta',vedo che la nostra Polizia e' molto piu' di "manica larga",ed anche molto meno rispettata,che non le corrispettive forze dell'ordine estere.so di qualcuno che al confine austriaco,per esempio,e' stato fermato perche'secondo l'agente addetto al controllo,la sua patente non era valida,era falsa insomma.sarebbe diventata genuina dietro pagamento di una certa somma di denaro(!!).alla minaccia di rivolgersi al consolato austriaco per esporre i fatti,l'agente vedendosi con le spalle al muro,ha respinto il nostro connazionale che proveniva dalla Repubblica Ceca poiche' l'autovettra su cui viaggiava era sprovvista della valigetta pronto soccorso,invitandolo a provvedere al suo acquisto pochi metri dentro la confinante repubblica,altrimenti non sarebbe passato.NOn potendo fare altro il poverino attraversa il confine,provvede all'acquisto e se ne torna al posto di controllo austriaco dove il medesimo agente gli contesta una multa perche' la valigetta non era conforme alle vigenti leggi austriache.nel frattempo,mentre il mazziato di turno attendeva che l'Autorita'espletasse le varie operazioni previste,arrivava un bus.i controllori vi trovano 2 giovani donne che volevano entrare clandestinamente.I poliziotti appena trovate le hanno letteralmente trasportate a calci dal piazzale del bus sino nei loro uffici.davanti alla gente che passava,senza troppi pudori.Ora,non dico che qui questi sopprusi non avvengano mai,ma credo che in altri paesi sia una "quasi normalita'".


riddler - 11/02/2007 alle 01:10

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] purtroppo carop massimo, non possono permettersi di mettere in vetrina il SanSiro vuoto!sarebbe assurdo, quando invece li sono ancora più indietro rispetto allo stadio di catania...non hanno neppure i tornelli... [/quote] provo a dare una interpretazione diversa dalla tua. Non si può chiudere il Meazza e costringere Milan e Inter (le due società più ricche, più importanti e più forti politicamente) a giocare senza pubblico. Non so se ci hai fatto caso, ma in questi giorni tutti gli occhi erano puntati sulla situazione di San Siro. Secondo me è stato fatto di tutto per superare questo scoglio: adesso che il problema è stato risolto, sia pure parzialmente, possiamo star certi che agli altri stadi non verranno fatti sconti. Voglio dire che se Atlanta, Catania o Chievo giocano a porte chiuse non frega niente a nessuno: per loro linea dura senza sconti. Se invece tocca a Milan e Inter, allora la cosa crea problemi: ci sarebbero state indubbiamente pressioni politiche, mediatiche e di vario altro genere per far si che il provvedimento venisse quantomeno ammorbidito. Adesso che la situazione milanese, invece, è stata risolta in modo sostanzialmente indolore, i problemi sono finiti: è pacifico che nessun giornale importante, nessuna tv e nessuna parte politica (non riferito solo al presidente del Milan, ma anche al fatto che scontentare i tifosi delle due milanesi significa mettersi contro milioni di elettori, mentre i tifosi delle altre squadre, essendo un numero nettamente inferiore, non creano questi dubbi) si darà da fare per ottenere una applicazione più soft del decreto Pisanu. [/quote] Si ma Anto se tutte le altre squadre facessero in blocco uno sciopero dicendo o si gioca tutti a porte chiuse o niente sarebbe diversa la situazione... Lucarelli aveva lanciato la proposta...


antonello64 - 11/02/2007 alle 08:13

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Si ma Anto se tutte le altre squadre facessero in blocco uno sciopero dicendo o si gioca tutti a porte chiuse o niente sarebbe diversa la situazione... Lucarelli aveva lanciato la proposta... [/quote] guarda, io nel calcio non ho mai visto nessuno sacrificarsi per il bene comune. Anzitutto avrei voluto vedere se Lucarelli avrebbe fatto un discorso del genere nel caso in cui lo stadio di Livorno fosse stato in regola. Poi, che Sensi, Lotito e Zamparini possano rinunciare al vantaggio che adesso si ritrovano per rendere più regolare il campionato, secondo me è ipotesi quasi fantascientifica. Adesso che anche Milan e Inter sicuramente non sciopereranno, agli altri non resta che rassegnarsi a giocare senza pubblico. Per inciso, il discorso di Lucarelli non lo ritengo nemmeno corretto: se qualche società o qualche amministazione comunale si è data da fare per mettersi in regola quando gli altri ricorrevano alle deroghe, mi sembra giusto che adesso raccolga i frutti del proprio impegno.


miky70 - 11/02/2007 alle 08:43

Io, fossi stata la Melandri, avrei anche fatto una battutina riguardo il doping amministrativo e preteso un controllo dei bilanci, se avessero voluto essere un pochino drastici anche su quelli non sarebbe stata una cattiva cosa. Berlusconi ha fatto troppi regali al calcio gli altri anni, le tasse le devono pagare tutti, altrimenti vendono i loro giocatori fino a quando non fanno pari con i costi e ridimensionano gli stipendi. Se avevano le pi a elle elle e (:Dè più elegante detto così?) a San Siro si giocava a porte chiuse, perchè è insieme allo stadio di Torino, l'unico a ospitare tutti gli anni (credo tutti) da 15 anni le partite di Champion, perciò doveva essere dotato di tutti i sistemi di sicurezza. Di chi sia la colpa non lo so, come sempre le responsabilità le scaricano uno sull'altro ecc. ecc. ma la negligenza deve finire, perciò doveva essere chiuso. Cosa vuol dire preoccuparsi degli elettori? Perchè Berlusconi ha detto "io non avrei chiuso gli stadi" quelli hanno fatto subito la coda di paglia! Se chiudi tutti gli stadi non in regola dai una scadenza di 2 mesi entro i quali devono essere a posto e stabilisci anche quanto deve essere il costo in modo che nessuno si aprofitti e gonfi le spese, alla riapertura fai pulizia di club, vieti gli striscioni, cacci via i delinquenti nel raggio di 10 km e i bagarini, fai perquisizioni a manetta all'ingresso, allo stadio la prossima stagione tornano le famiglie. Questo è preoccuparsi degli elettori.!!! Se a comandare ci fossero le donne, sarebbe meglio! E invece ci sono le Mortadelle, i grissini e i cetrioli :D:D


riddler - 11/02/2007 alle 14:27

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Si ma Anto se tutte le altre squadre facessero in blocco uno sciopero dicendo o si gioca tutti a porte chiuse o niente sarebbe diversa la situazione... Lucarelli aveva lanciato la proposta... [/quote] guarda, io nel calcio non ho mai visto nessuno sacrificarsi per il bene comune. Anzitutto avrei voluto vedere se Lucarelli avrebbe fatto un discorso del genere nel caso in cui lo stadio di Livorno fosse stato in regola. Poi, che Sensi, Lotito e Zamparini possano rinunciare al vantaggio che adesso si ritrovano per rendere più regolare il campionato, secondo me è ipotesi quasi fantascientifica. Adesso che anche Milan e Inter sicuramente non sciopereranno, agli altri non resta che rassegnarsi a giocare senza pubblico. Per inciso, il discorso di Lucarelli non lo ritengo nemmeno corretto: se qualche società o qualche amministazione comunale si è data da fare per mettersi in regola quando gli altri ricorrevano alle deroghe, mi sembra giusto che adesso raccolga i frutti del proprio impegno. [/quote] Si ma qui non si tratta solo di sacrificarsi per il bene comune, il discorso è troppo ampio, anche se si può andare fuori tema... nel senso che ci sono squadre come Inter, Milan e Juve che beccano una caterba di soldi per i diritti tv e le altre non fanno nulla... ci sono squadre che non possono rinunciare al pubblico sugli spalti... insomma siamo sempre lì, con questo si rischia che il divario tra grandi club e piccoli aumenti e non credo che se ne sentisse il bisogno... Faccio un altro esempio, parlo del Catania perchè so il caldendario del Catania, ma siccome ancora la pena è sospesa probabilmente il Catania avrebbe giocato a porte chiuse cmq... però dicevo immaginiamo un Catania-Inter a porte chiuse, già è difficilissimo strappare un risultato col pubblico, ma senza pubblico è impossibile... così sono le altre partite, ho fatto l'esempio del Catania perchè dovrei cercare stadi e calendario, ad ogni modo questa è la situazione... alla fine la rincorsa del Milan sarà semplificata ancora di piu' in questo modo e uno potrebbe pensare che i diritti tv del Milan in champions sarebbero ben + importanti dei diritti di un Catania, Udinese, Samp, Empoli o chi altri... Finchè non entriamo nell'ottica che il campionato si gioca con 20 squadre non andremo mai avanti! Che il presidente del Milan sia un certo Silvio Berlusconi secondo me ha agevolato e non poco al fatto di costruire così tanti tornelli in così poco tempo...


antonello64 - 11/02/2007 alle 22:36

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] ci sono squadre che non possono rinunciare al pubblico sugli spalti... insomma siamo sempre lì, con questo si rischia che il divario tra grandi club e piccoli aumenti e non credo che se ne sentisse il bisogno...[/quote] sotto questo punto di vista, questo campionato è emblematico. C'è l'Inter che è la squadra più forte (e secondo me se gli fosse consentito di schierare due squadre, queste probabilmente arriverebbero prima e seconda), a grande distanza c'è la Roma, poi sempre a grande distanza il Palermo e infine il Milan. A 15 partite dalla fine già si può scrivere la classifica finale. L'incertezza è finita da un pezzo.


riddler - 12/02/2007 alle 13:37

Cmq andando un pò Ot (ma non troppo) circola troppa, ripeto troppa, droga tra i giovani, qui non faccio naturalmente distinzioni tra nord e sud, e mi è capitato + di una volta di vederlo, e cmq sia tra i maschi che tra le femmine... Chissà se la stessa possa portare a comportamenti come quelli del derby di Catania... o chissà che non sia un effetto, insieme a quel tipo di vandalismo, di un disagio giovanile...


riddler - 13/02/2007 alle 00:00

Oggi è stato picchiato un arbitro durante una partita del torneo di Viareggio pare dopo che l'arbitro ha espulso 5 giocatori di una squadra avversaria argentina... Gussoni ha detto che le squadre avversarie vengono prevenute in Italia, è vero, ma è pur vero e non si deve dimenticare, che gli arbitri dello scandalo ci sono ancora... Vogliamo continuare tranquillamente e nel giro un paio di settimane dimenticarci di tutto ciò? Lo faremo tranquilli, però poi alla fine ci sarà gente che annegherà nel suo stesso sangue...


lapis - 14/02/2007 alle 11:48

e' assolutamente pazzesco imbrogli, giri di soldi violenza in ogni grado di competizione calcistica visto che tanto i campionati non li fermeranno per i troppi interessi occorre solo sperare che la gente (come me) si disaffezioni del tutto al calcio che ha veramente otto? PS vi e' mai capitato di andare da qualche parte in treno alla domenica ed improvvisamente trovarsi in compagnia di ultras in traferta? non lo auguro a nessuno siamo in balia di troppi deficienti


desmoblu - 14/02/2007 alle 12:24

Beh Lapis.. non per fare il qualunquista, ma ovunque ci sia un grande giro di soldi ATTORNO allo sport succede qualcosa di brutto. Anche nel ciclismo, vedi doping, tour, squalifiche, sacche ematiche, test del dna, ematocrito, accuse di mazzette etc etc. Solo nel ciclismo tutto succede nelle società e tra i corridori, perchè i tifosi sono diversi... Gli amanti del ciclismo guardano le corse in tv oppure li trovi sulle salite. Non gli basta comprare un biglietto per godersi lo spettacolo, devono MUOVERSI. E non hanno nemmeno la scusa dei soldi, dei treni, degli orari, delle trasferte. In più non ci sono rivalità storiche tra tifoserie. Ed è diverso l'approccio: niente seggiolini al chiuso e giocatori lontani, si sta tutti vicini e di solito ci si scambia cibo e bevande varie. Ad esempio quest'estate ho preso la bici e sono andato a seguirmi le tappe alpine del Tour. Al traguardo del Lautaret c'erano dei liguri fantastici , loro tifavano per Cunego io per Popovych. Ma nesseun problema. Vuoi sapere quando c'è stato un po' d'attrito? Quando è passata la carovana e ha lanciato quei gadget idioti. Beh, io mi son trovato tra le braccia una sacca gialla della credit lyonnais. La capofamiglia ha cercato di prenderla al volo, poi m'ha guardato con ostilità. La cosa migliore sarebbe tornare a un altro ciclismo, fatto di aggregazione e di attesa, senza carovane chilometriche che transitano per un'ora e poi un passaggio di corridori di qualche minuto... Tutto questo per dire che è un male comune a tutti gli sport dove tanti interessi circolano attorno ad atleti e tifosi.


riddler - 14/02/2007 alle 14:46

Squalifica al Massimino fino al 30 giugno... ma almeno servisse a qualcosa, ok ci sta, ma se poi paga la società e i tifosi voglio vedere quanto serve... Ci vorrebbe un procedimento penale ed amministrativo a carico di quegli ultras fermati...


lapis - 14/02/2007 alle 19:20

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] ... Tutto questo per dire che è un male comune a tutti gli sport dove tanti interessi circolano attorno ad atleti e tifosi. [/quote] ti do ragione su tutto ma perche' poi se girano dei soldi come gli sponsor si deve degenerare per forza? se uno sport agonistico crea seguito e guadagni penso che sia un buon segno da li' si investono energie e denaro per la crescita ma qui (in italia) di crescita non se ne parla mai dove c'e' guadagno si scatenano sempre i piu' beceri


falco46 - 14/02/2007 alle 19:20

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Squalifica al Massimino fino al 30 giugno... ma almeno servisse a qualcosa, ok ci sta, ma se poi paga la società e i tifosi voglio vedere quanto serve... Ci vorrebbe un procedimento penale ed amministrativo a carico di quegli ultras fermati... [/quote]concordo e io sto venendo punito ingiustamente!


riddler - 15/02/2007 alle 00:21

Andrea se non ricordo male tu l'anno scorso eri abbonato, vero? Tutta st'ondata di violenza, magari non a livello di venerdì 2, lo scorso anno c'era?


forzainter - 15/02/2007 alle 19:16

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Ancora con questa leggenda inglese.. veramente lo scorso anno il morto c’e’ stato anche in Inghilterra.. gia’ ma era a 200 metri dallo stadio (come d’altronde a Catania…)[/quote] Il morto può scapparci ovunque. Ma se l'assassino poi marcisce in galera, io dico che la prossima volta un potenziale assassino ci pensa di più se commettere quel gesto o meno. Lo dici anche tu: l'assassino di Spagnolo tra poco sarà fuori... [quote]Poi Old Trafford o Stanford Bridge non rappresentano l’Inghilterra come Beverly Hills non rappresenta Los Angeles , se a La ci sono Compton o Watts nel Football Inglese ci sono squadre come il Millwall , o forse non vale ?[/quote] Sono stato anche a Wembley nel '95 (Inghilterra-Colombia, partita amichevole, non la considero) e ad Upton Park, per West Ham (tifoseria calda) contro il Chelsea, e dalla fermata della metro fino allo stadio non c'è stato assolutamente alcun problema, con la polizia (anche a cavallo) tra le due corsie della stessa strada che dividevano il tragitto dei tifosi del West Ham da quelli del Chelsea. Upton Park può essere considerato Inghilterra? [quote]Negli anni 80 il tifo inglese era rappresentato da gente popolare , ad Anfield la maggioranza dei tifosi aveva il sussidio di disoccupazione adesso invece ? Il biglietto meno caro a Stanford Bridge costa 75 Euro , con quella cifra io ci compro metà del mio abbonamento al Terzo anello a San Siro Quindi la gente non ricca allo stadio in premier league non ci va , gli incidenti continuano ad esserci al Pub o in altri posti e nelle divisioni inferiori (Il Millwall è l’emblema della tifoseria piu’ violenta e razzista)[/quote] Il mio biglietto per Manchester Utd-Milan di Champions League, vista tra i tifosi del Manchester Utd (ero in seconda fila dietro al calcio d'angolo) è costato 37 sterline. Non 75 euro. E non ho preso il meno caro. [quote]D’altronde gli inglesi non hanno inventato nulla hanno semplicemente copiato l NFL americana , sia come stadi che come sistemi di sicurezza che come costo dei biglietti , difatti in america nello sport professionistico (salvo il baseball per il grande numero di partite) i poveri lo stadio se lo sognano..[/quote] Negli USA l'Nba l'ho evitata volentieri (comprare un biglietto per i New Jersey mezz'ora prima dell'inizio mi costava 120 dollari), ma una bella partita di Nhl, a Pittsburgh, me la sono vista pagando 20 dollari... Ma poi, una cosa: i "poveri" si sognano anche il teatro, tanto per dire un luogo dove si fa spettacolo, e non c'è stata 'sta gran rivolta. Per un pubblico che non si può permettere il teatro, c'è il cinema o la tv. Stesso discorso per lo stadio: se non ti puoi permettere lo stadio del top-team, c'è il campetto vicino casa o la tv. [/quote] per me al contrario il calcio deve restare un sport popolare Alzare il prezzo del biglietto non è la soluzione In Premier non c'e' piu' violenza ma se vai in seconda divisione comincia gia' a cambiare la storia Chiaro loro sono anni luce sul campo della violenza davanti a noi pero' gli stadi inglesi , con il loro football business , hanno perso la loro anima Upton Park era uno dei campi piu' violenti d'Inghilterra (come Elland Road a Leeds) Quindi hai visto i Penguins a 20 dollari.. non male , pensavo che sotto i 40 , anche se è hockey , non si trovasse nulla


desmoblu - 15/02/2007 alle 19:40

C'è da dire che in Inghilterra ti beccano subito,ti rinchiudono (minorenne o no) per una notte e poi un bel processo. Pene severe e assicurate. La soluzione italiana è: "va tutto bene". Hanno tirato una moneta all'arbitro, in testa: va tutto bene. Hanno tirato un fumogeno sul portiere: va tutto bene. Hanno ucciso un dirigente delle serie minori a calci: va tutto bene, tanto non ne parliamo. Hanno ucciso un uomo fuori dello stadio: ora basta, ci inc***iamo. Settimana dopo: va tutto bene, riapriamo, un morto era necessario così almeno montiamo i tornelli. (tornelli! come se la soluzione fosse una sbarra di metallo piuttosto che cambiare la mentalità di chi fa casino dentro o fuori dallo stadio..)


super cunego - 15/02/2007 alle 19:45

Dopo aver letto alcuni, non tutti, i post precedenti vi "offro" la mia idea, probabimente già calcata e ricalcata da altri. Il problema di Catania non è stato il calcio, la partita o un fallo di mano, quelli sono mafiosi e da tali vanno trattati, la colpa non è del calcio ripeto, come non sarebbe del ciclismo se un pazzoide si mettesse a buttare a terra tutti i ciclisti che passano...se fosse un tifoso del ciclismo non lo farebbe perchè rovinerebbe l'immagine del "suo" sport. Adesso c'è il problema degli stadi chiusi, come abbiamo visto non serve a nulla, i cretini ci sono e sono stati presi quattro interisti...a testimonianza del fatto che per far vedere l' "imponenza" (che talvolta assomiglia ad "impotenza") del proprio quoziente intellettivo non serve essere in uno stadio... Qualcuno parla di Materazzi, sicuramete è STATO un violento in campo, perchè se non erro è minimo una stagione e questa mezza che non fa cose ecclatanti o peggiori di altri anzi...Anzi Materazzi (forse da suo grande fan sono troppo di parte) lo vedo ormai come vittima, forse la sua fama non lo aiuta, e artefice della sua fama è solo lui, ma certo è che molti come Zidane e TONI soprattutto cercano di trarne vantaggio. (andate a vedere le scene di Toni contro l'Inter, ha tirato una mezza gomitata a Marco e poi ha fatto un balzo e si buttato a terra come se gli fose scoppiata una granata tra le gambe...) W IL CALCIO, W IL CICLISMO, W LO SPORT...QUELLO VERO PERò!!!!!!!


desmoblu - 15/02/2007 alle 19:50

occhio a non generalizzare...credo che quello che è successo a Catania non dipenda dalla mafia, ma dalla deficienza e dalla voglia di rivincita di una parte di tifoseria. Finchè ci saranno squadre che lottano per arrivare dal 6° posto in giù e solo perchè i soldi sono distribuiti in maniera folle, finchè ci saranno squadre che dovrebbero fallire e invece vengono graziate (o squadre che falsificando i bilanci riescono a vincere o quasi e a partecipare alle coppe)...beh, certamente i tifosi più violenti ed esasperati (ma NON VOGLIO SCUSARLI O GIUSTIFICARLI, CI MANCHEREBBE) non andranno allo stadio per festeggiare ma per rigurgitare la loro rabbia, magari per spaccare qualche dente.


riddler - 15/02/2007 alle 21:38

Evvai finalmente tornano le gare in notturna... ragazzi ne sentivamo proprio il bisogno... dopo ben due giornate disputate in contemporanea, o pre meglio dire alle 15, sarebbe un'eresia non tornare al vecchio status...


desmoblu - 16/02/2007 alle 10:47

già: questo per dire quanto contano le tv. Qualche anno fa era bello sentire per radio tutte le partite insieme. Adesso è uno schifo assoluto.


Monsieur 40% - 16/02/2007 alle 12:09

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Evvai finalmente tornano le gare in notturna... ragazzi ne sentivamo proprio il bisogno... dopo ben due giornate disputate in contemporanea, o pre meglio dire alle 15, sarebbe un'eresia non tornare al vecchio status... [/quote] Chi è che ne sentiva il bisogno? Io no. (non per niente, ma vorrei precisarlo)


miky70 - 16/02/2007 alle 12:20

Io non sento più neppure il bisogno di sapere il giorno dopo il Milan cosa ha fatto. Non è per la stagione deludente. Anzi all'inizio avevo cominciato a seguire di più del solito (solito=ultimi anni) per dare il mio umile appoggio morale. :^o^ Ma dall'inizio dell'anno mi accorgo che è arrivato lunedì sera e non so i risultati delle partite però so dei danni, delle polemiche e degli errori arbitrali. Perciò adesso taglio definitivamente la spina su questo campionato. Quando vedrò sfilare le bandiere nerazzurre saprò che il campionato è finito. Resto assolutamente milanista ma non più "praticante".


riddler - 21/02/2007 alle 16:10

Da www.lasicilia.it: Caso Raciti, il Tribunale del riesame conferma un arresto CATANIA - Un ordine di carcerazione confermato, cinque trasformati in arresti domiciliari e uno in obbligo di firma giornaliero. Sono le decisioni del Tribunale della libertà di Catania sull'inchiesta per i violenti scontri del 2 febbraio scorso allo stadio Angelo Massimino, durante il derby con il Palermo, nei quali morì l'ispettore capo di polizia Filippo Raciti. La decisione ha destato "stupore" in ambienti della Procura della Repubblica distrettuale per la "discordanza di valutazione rispetto alle decisioni del Tribunale del riesame per minorenni" che ha confermato cinque arresti su sette. Secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, la Procura sta valutando l'ipotesi di ricorrere in Cassazione contro la decisione del Tribunale del riesame e di avanzare richiesta di giudizio immediato per gli indagati.


riddler - 23/02/2007 alle 15:48

Cmq la vicenda delle Molotov a Castellamare di Stabia mi sa di tanto ridicolo quanto stupido il modo in cui si è ingigantita la faccenda, specie la polizia che ha messo in bella mostra (quasi volesse fare una cornice) la lettera!


desmoblu - 24/02/2007 alle 11:56

Io personalmente credo che potrebbe essere una montatura.. potrebbe, sottolineo. Per intenderci: il giorno prima della partita una telefonata anonima annuncia le molotov. E ci sono davvero, fuori dello stadio in un sacchetto. C'è anche un bel biglietto che parla di spogliatoi e Raciti. Chiaro e leggibile. Insomma...magari se fossi un tifoso avversario un pensierino alla squalifica del campo l'avrei anche fatto. O se avessi qualcosa contro i dirigenti. O se volessi fare uno scherzo. Insomma, anche questa è una possibilità: mi sembra tutto troppo preciso per essere un tentativo serio di fare teppismo via molotov


riddler - 24/02/2007 alle 15:47

Si ma poi il bigliettino con le istruzioni e che diceva facciamogli fare la fine di Raciti mi pare na pagliacciata...


Felice - 25/02/2007 alle 15:42

Non molto tempo fa, a chi sosteneva che la violenza nel calcio é un problema particolarmente in Italia, io ricordavo che altrove non sono necessariamente messi meglio. E a prova di quanto dicevo ricordavo che il morto, qui in Francia, c'era scappato in dicembre, in prossimità del Parc des Princes. A triste controprova delle mie affermazioni, ecco una notizia tratta dal sito della gazzetta. ************************* [b]Parigi: si sparano in campo[/b] Una partitella tra due squadre dilettantistiche di periferia si è trasformata, dopo una decisione arbitrale contestata, in una scena da Far West: tre feriti, due giocatori e un allenatore PARIGI (Francia), 25 febbraio 2007 – Doveva essere una partitella senza storie, tra due squadre di periferia a nord di Parigi. E’ bastata una decisione arbitrale contestata per trasformare il match in rissa generale, degenerata stavolta in sparatoria con un bilancio da Far West: tre feriti, due giocatori e un allenatore. DILETTANTI In campo i dilettanti de "La Samaritaine" contro quelli del "Gaz électrique", due squadre anonime che, come molte altre di appassionati, ogni sabato si sfidano in campionati amatoriali nei campetti di banlieue. ARMI Secondo la polizia, un giocatore sanzionato dal direttore di gara per vendicarsi ha sollecitato l’intervento di un gruppo di teppisti, suoi amici, provenienti da un quartiere di Aubervilliers. Così, verso le 17.30, lo stadio di Marville si è trasformato in un campo di battaglia violenta tra giocatori, delinquenti e spettatori. E stavolta, non solo coltellate e spranghe. Qualcuno ha tirato fuori le pistole e ha cominciato a sparare. FERITI Alla fine, due giocatori e un allenatore sono rimasti a terra, feriti alle gambe, e sono stati ricoverati all’ospedale. La polizia ha arrestato quattro persone e aperto un’inchiesta. Lo scorso mese, in un campo poco lontano, un paio di giocatori minorenni erano stati picchiati a sangue da un gruppo di teppisti dopo un semplice allenamento. "Il problema – spiega un dirigente locale – è che i campi di calcio si stanno trasformando in zone di regolamento di conti tra bande".


Felice - 02/03/2007 alle 14:13

Della serie: "Violenza nel calcio, fenomeno tipicamente italiano" *********************************************************************** 01 marzo 2007 [b]"A Siviglia un fatto vergognoso"[/b] Il tecnico del Siviglia colpito da una bottiglia nel derby col Betis è svenuto ed è stato portato via in barella. Ora si è perfettamente ristabilito. Il ministro dello Sport spagnolo: "La federazione sia severa prima che si ripetano gli incidenti visti in Italia" La bottiglia lanciata contro Juande Ramos, tecnico del Siviglia, nel derby poi sospeso contro il Betis, preoccupa pesantemente le autorità spagnole. "Quello che sta accadendo nel calcio in Spagna - ha detto il ministro dello sport Jaime Lissavetzky - necessita di un immediato intervento da parte della Federazione. Si tratta di un incidente vergognoso. Siamo pronti a convocare una riunione d'emergenza della commissione anti-violenza e chiederemo alla federazione spagnola di prendere accordi con il massimo rigore. Dobbiamo fermare questo tipo di incidenti prima che questi o quelli che sono avvenuti in Italia si ripetano". Subito dopo il gol del vantaggio al 12' del s.t. dell'attaccante Frederic Kanouté e della possibile qualificazione per il Siviglia, il tecnico Juande Ramos, che stava festeggiando insieme ai componenti della sua panchina a bordo campo, è stato colpito alla testa da una bottiglia di plastica di due litri piena di liquido lanciata dagli spalti. Ramos è svenuto ed è stato portato negli spogliatoi in barella. Lo staff medico del Betis ha poi comunicato che Ramos ha ripreso coscienza mentre era in ambulanza. Dopo avere trascorso la notte in ospedale, Ramos stamani è stato dimesso e si è subito recato alla città sportiva per assistere agli allenamenti della sua squadra. All'uscita dalla Clinica del Sagrado Corazon, l'allenatore ha detto di sentirsi perfettamente ristabilito dal trauma cranico. Secondo fonti ospedaliere, il tecnico avrebbe sofferto un'amnesia temporanea, per cui non ricordava ciò che era accaduto in campo dopo il rientro dei calciatori nel secondo tempo. Ma, prima di essere dimesso, è stato sottoposto a prove diagnostiche che hanno certificato il buono stato di salute. "Non si può colpevolizzare tutta la tifoseria", ha commentato. La polizia sarebbe già sulle tracce dell'uomo di 35 anni in giubbotto jeans e con la testa rapata, individuato nella terza fila delle gradinate, giusto dietro la panchina del Siviglia, che avrebbe lanciato la bottiglia contro Juande Ramos. Fonte: sito della gazzetta


falco46 - 02/03/2007 alle 20:04

a testimionare ancor di più che la violenza nello sport è un fenomeno mondiale, non solo siciliano o meridionale, come mi ha detto qualcuno tempo fa...mi hanno anche accusato che il mezzogiorno ha portato la delinquenza al Nord italia...quelle parole le voglio solo dimenticare...RIMASI SEMPLICEMENTE BASITO!


Andrea Innsbruck - 02/03/2007 alle 20:17

Dalle ultime notizie, il derby Milan-Inter, in programma domenica 11 marzo alle 20:30, dovrebbe essere anticipato alle ore 15 dello stesso giorno x ordine pubblico. La partita di dopodomani tra Messina e Palermo, considerata a rischio, si disputerà regolarmente a porte aperte.


riddler - 02/03/2007 alle 23:54

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea Innsbruck [/i] Dalle ultime notizie, il derby Milan-Inter, in programma domenica 11 marzo alle 20:30, dovrebbe essere anticipato alle ore 15 dello stesso giorno x ordine pubblico. La partita di dopodomani tra Messina e Palermo, considerata a rischio, si disputerà regolarmente a porte aperte. [/quote] Ma a dire il vero quest'anno ho concentrato le mie attenzioni sul Catania e un pò ho perso di vista quello che succedeva fuori, cmq fino all'anno scorso che che me ne ricordi io non c'è mai stata animosità tra le due tifoserie di Messina e Palermo, anzi addirittura ricordo che erano gemellate... se quest'anno è cambiato qualcosa non lo so... certo se basta il fatto che sia derby per scatenare insinuazioni da parte dei giornali... derby a rischio, ma ne siamo sicuri?


falco46 - 03/03/2007 alle 00:01

il gemellaggio è finito parecchio tmepo fa...c'è odio!comunque i nemici più acerrimi dei messinesi sono i reggini, mentre dei palermitani, siamo ovviamente noi di catania...


riddler - 03/03/2007 alle 00:13

Ah allora dimenticate quello che ho detto prima!


Felice - 04/03/2007 alle 10:36

Violenza nel calcio, fenomeno essenzialmente italiano [seguito] Dal sito di "L'Equipe" ****************************************************************** Des incidents entre supporters du Paris-SG et du club néerlandais d'Utrecht ont éclaté samedi soir au stade Louis-Dugauguez, à 45 minutes du coup d'envoi du match entre le CS Sedan et le club de la capitale. De véritables scènes de hooliganisme interrompues par des dizaines de CRS, présentes sur place en raison du renforcement du dispositif de sécurité. Des échauffourées avait aussi eu lieu en ville, dans l'après-midi. Plusieurs dizaines de supporters d'Utrecht ont pris l'habitude d'assister aux rencontres importantes de Sedan depuis l'hommage rendu par le club ardennais à David Di Tommaso, ancien joueur des deux clubs, décédé dans son sommeil en novembre 2005. Le président de Sedan Pascal Urano est lui-même intervenu pour ramener le calme. Quelques supporteurs d'Utrecht auraient été interpellés. La rencontre a eu lieu normalement (2-0). «Il est strictement inadmissible qu'une bande d'abrutis viennent perturber les choses, a réagi Pascal Urano . Quand vous avez des groupes hyper mobiles qui sont habitués à créer des soucis, on ne va pas mettre un karatéka à la place de chaque stadier, comme on ne peut pas imaginer passer un scanner cérébral à chaque abruti qui prend un billet d'entrée au stade. Ces garçons sont malheureusement habitués à se fondre dans la foule et à s'insérer dans les enceintes sportives.» L'avertissement de l'UNFP Le Paris-SG n'exclut pas de donner suite à ces événements extraordinairement curieux, tels qu'ils sont décrits par le responsable de la sécurité du club de la capitale. «Je ne comprends pas comment des hooligans ont pu ainsi passer d'un coin du stade à un autre placé à l'opposé via la tribune de presse sans avoir été stoppés en chemin, a dit Jean-Philippe D'Hallivillée. Par ailleurs, la réaction des forces de l'ordre a été trop tardive. Il y avait des rumeurs avant le match concernant ce groupe de Hollandais affiliés à des kops de supporteurs ardennais. Un de nos stadiers a défendu nos supporteurs au péril de sa santé. Il a été hospitalisé. On saisira les autorités compétentes sur ces faits.» Ces incidents se sont déroulés juste après l'arrêt, pendant vingt minutes, du duel Saint-Etienne - Lyon (1-3), suite à des échanges de fumigènes entre tribunes. L'UNFP, le syndicat des joueurs, a réagi à ces incidents par un communiqué alarmiste. «La violence bête et gratuite s'est, à nouveau, invitée dans un stade de football. Les incidents de Saint-Etienne ont fait des joueurs les victimes indirectes d'exactions qui, si elles ne sont pas circonscrites le plus rapidement possibles, vont finir par transformer les jeux du stade en jeux du cirque. L'UNFP demande aux pousse-au-crime professionnels de se regarder en face, comme elle souhaite que la LFP prenne ses responsabilités pour protéger les joueurs car personne ne sait, aujourd'hui, où cette escalade peut mener le football français.» (Avec AFP) ************************************************************************ Per chi non legge il francese: 1) scontri allo stadio e e in città durante il match Sedan-Paris Saint Germain. Coinvolti tifosi del PSG e tifosi del Sedan venuti dall'Olanda (pare che ci sia una sorta di gemellaggio di tifo tra Utrecht e Sedan (vedere il testo francese per i dettagli. 2) Sospesa per 20 minuti la partita tra ST Etienne e Lyon a causa di scambio di lanci di fumogeni tra opposte tifoserie.


riddler - 09/03/2007 alle 01:12

Ma io non capisco, leggete quello che era successo durante Milan - Roma lo riporto dal sito della gazzetta: "Aggressione tra ultrà milanisti Chiesti 10 anni per tentato omicidio Sconcertanti le immagini dell'imboscata nel video in esclusiva sul nostro sito. La vittima è stata dimessa solo ieri dall'ospedale. Gli aggressori identificati grazie a questo video L'aggressione: Settembrini pestato a terraMILANO, 8 marzo 2007 - Faida ultrà, il video dell’aggressione (guardatelo in esclusiva su Gazzetta.it) arriva in aula. L’accusa è di tentato omicidio. Pesanti le richieste avanzate questo pomeriggio dal pubblico ministero Tiziana Siciliano. Chiesti 10 anni di reclusione per Michele Caruso; 8 anni e sei mesi per Massimiliano Colombo. Sono tifosi milanisti (riconducibili al gruppo ultrà della Brigate Rossonere) e sono due degli aggressori di Valter Settembrini, altro ultrà milanista, vicino ai Commandos Tigre. Settembrini, dimesso solo ieri dall’ospedale Galeazzi, era stato aggredito il 25 gennaio 2007, fuori dalla stadio di San Siro, prima della gara di coppa Italia, Milan-Roma. Per il pm, i due aggressori Caruso e Colombo «compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di Settembrini...» E ancora, scriveva il pm nell’ordinanza di custodia cautelare: «Mirando a organi vitali, cagionando alla vittima fratture facciali multiple, al naso, alla mascella, all’orbita destra e alla base del cranio». Il video dell’aggressione è stato registrato dalle telecamere a circuito chiuso posizionate anche all’esterno dello stadio. Oggi la proiezione in aula, davanti al collegio presieduto dal giudice Paolo Micara. Grazie anche alla ricostruzione fatta in aula da un ispettore della digos di Milano, è stato possibile identificare Caruso. E’ lui il primo a colpire Settembrini, con una violenta testata. Il processo, con rito abbreviato, è stato rinviato al prossimo 20 marzo. La corte ha infatti chiesto una perizia per certificare le attuali condizioni di salute di Settembrini." Per questa vicenda non sono stati presi provvedimenti per il Milan? Come mai?


riddler - 09/03/2007 alle 01:13

Di questa vicenda ero estraneo, e già fosse successo a Catania ci sarebbero state trasmissioni anches straordinarie...


Admin - 11/11/2007 alle 12:29

Non c'è mai fine allo schifo. Aboliamo gli ultrà, per pietà, aboliamo gli ultrà.


Admin - 11/11/2007 alle 12:33

[i](da Repubblica.it)[/i] 12:06 Scontri fra tifosi sull'A1, un morto Tragedia questa mattina in autostrada. Nell'area di servizio di Badia al Pino, in provincia di Arezzo, si sono scontrati due gruppi di tifosi, laziali e juventini: ci sono stati tafferugli, poi uno di loro (a quanto sembra, laziale) è rimasto ucciso da un colpo di pistola. Ancora sconosciuta la dinamica. Sul posto c'è la polizia stradale. 12:08 Forse il campionato sarà sospeso Dopo la tragedia sull'A1, è in corso un vertice tra Antonio Matarrese, presidente della Federcalcio, e il capo della polizia Antonio Manganelli: forse verrà decisa la sospensione del campionato. 12:09 Durante la rissa è intervenuta la polizia stradale Nell'area di servizio della A1 Badia al Pino era intervenuta una pattuglia della polizia stradale per sedare la rissa tra tifosi della Juventus, diretti a Parma, e quelli della Lazio, che si dirigevano a Milano per il match con l'Inter. Sul posto sono giunti anche i carabinieri per ricostruire la dinamica dei fatti ed accertare chi ha sparato il colpo mortale che ha ucciso il tifoso laziale. 12:20 Nell'area di servizio aggressione a colpi di spranga Subito prima dell'incidente che ha provocato la morte del tifoso laziale, intorno alle 9 meno 10, nell'area di servizio di Badia al pino, due auto di tifosi della Juventus sono state attaccate da tifosi laziali, armati di spranga: sono riusciti a scappare e hanno chiamato la polizia stradale, indicando una clio grigia come l'auto degli aggressori, e dando anche il numero di targa. 12:21 Ecco l'identità della vittima Il tifoso laziale ucciso sull'A1 si chiama Gabriele S., ha 28 anni, ed è noto nel litorale romano per la sua attività di dj. 12:23 Oggi non si gioca Inter-Lazio E' ufficiale: la partita Inter-Lazio oggi non verrà giocata. 12:27 Forse il colpo di pistola sparato da un poliziotto La dinamica della morte del tifoso laziale è ancora da chiarire, ma il colpo di pistola che lo ha ucciso potrebbe essere stato sparato da un'arma in dotazione alla polizia stradale. Merda


rizz23 - 11/11/2007 alle 12:36

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Merda [/quote] Sì, in quantità...


Laura Idril - 11/11/2007 alle 12:36

Ma è allucinante!


Andrea Innsbruck - 11/11/2007 alle 12:43

Non ho parole, sono frustrato :(


desmoblu - 11/11/2007 alle 12:50

Davvero, siamo alle solite. Spiace dirlo, ma è così: ultimamente ogni anno porta la sua tragedia, e non parlo di penalizzazioni, sanzioni e cretinate simili. Questa è la ricompensa per l'aver adottato il calcio come valvola di sfogo di ogni tensione politicia e sociale, come distrazione dai problemi e insieme catalizzatore per le frustrazioni individuali e collettive. Il fatto stesso che delle persone abbiano una spranga in mano per colpire un'altra persona semplicemente perchè tifa per un'altra squadra (a cui sono state associate determinate valenze politiche, sociali, culturali e a cui sono stati affidati rancori vecchi e nuovi) è ASSURDO. Il calcio come specchio delle disparità sociali, squadre garndi contro piccole, ricche contro povere, di destra contro di sinistra.


il cannibale - 11/11/2007 alle 13:05

incredibile... così non si può continuare :(


Subsonico - 11/11/2007 alle 13:31

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Non c'è mai fine allo schifo. Aboliamo gli ultrà, per pietà, aboliamo gli ultrà. [/quote] eh, bravo. Ma come si fa? Non mi dire "togliamogli i biglietti omaggio" ecc...perchè chi va per spaccare o è disposto a pagare il biglietto, o fa ancora più danni se non lo vuole pagare. Gli ultrà sono un fenomeno sociale,e per la sparizione degli ultrà deve cambiare la cultura, c'è poco altro da fare.


Andrea Innsbruck - 11/11/2007 alle 13:45

Secondo me devono essere proprio gli ultrà a dare il buon esempio, tifando la squadra del cuore ma allo stesso tempo rispettare l'avversario (squadra e tifoserie). Un esempio è quello che succede all'interno degli stadi inglesi. In Italia non succede, e si arriva a queste tragedie. Rovinando ancora più un fenomeno sportivo di massa già malato. Ora credo lo sia in maniera irreversibile. Ma non da oggi, precisiamolo!


desmoblu - 11/11/2007 alle 14:32

Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più. Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA. C'è una logica? No.


Silvy92 - 11/11/2007 alle 14:35

intanto tifosi di inter e lazio stanno sfilando insieme pacificamente fuori dallo stadio esponendo uno striscione che si mostra contrario al fatto che per raciti il campionato sia stato fermato mentre per l'uccisione di un tifoso ciò non si è avverato.. in effetti non hanno tutti i torti... :(


desmoblu - 11/11/2007 alle 14:51

Scusa, ma come s'è visto fermare il campionato è assolutamente inutile. L'anno scorso avevano fatto così per dare un segnale, per far capire che non si poteva andare avanti così: ora nulla è cambiato. Pare che a sparare sia stato un poliziotto, non cambia la questione: gente con le spranghe, gente che vuole picchiare non dovrebbe avere nulla a che fare con lo sport.


Andrea Innsbruck - 11/11/2007 alle 15:53

Atalanta-Milan è stata definitivamente sospesa.


Abajia - 11/11/2007 alle 15:59

I "tifosi" di calcio si sono resi protagonisti di un altro episodio insensato. Voglio rendere omaggio a Gabriele Sandri, ennesima vittima dell'insensatezza di questo mondo che di sportivo non ha proprio niente, unendomi al cordoglio di parenti e amici. Intanto, a Bergamo, altro pomeriggio di ordinaria follia. Ma dove andremo a finire. Che schifo...che schifo!


Silvy92 - 11/11/2007 alle 16:04

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Scusa, ma come s'è visto fermare il campionato è assolutamente inutile. L'anno scorso avevano fatto così per dare un segnale, per far capire che non si poteva andare avanti così: ora nulla è cambiato. Pare che a sparare sia stato un poliziotto, non cambia la questione: gente con le spranghe, gente che vuole picchiare non dovrebbe avere nulla a che fare con lo sport. [/quote] si è vero.. ma dopo quello che è sucesso stamattina ad arezzo si sapeva già che le tifoserie + accese (come bergamo) si sarebbero fatte sentire.. una giornata di pausa sarebbe servita a calmare un pochino gli animi secondo me...;)


Abajia - 11/11/2007 alle 16:11

[quote][i]Originariamente inviato da Silvy92 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Scusa, ma come s'è visto fermare il campionato è assolutamente inutile. L'anno scorso avevano fatto così per dare un segnale, per far capire che non si poteva andare avanti così: ora nulla è cambiato. Pare che a sparare sia stato un poliziotto, non cambia la questione: gente con le spranghe, gente che vuole picchiare non dovrebbe avere nulla a che fare con lo sport. [/quote] si è vero.. ma dopo quello che è sucesso stamattina ad arezzo si sapeva già che le tifoserie + accese (come bergamo) si sarebbero fatte sentire.. una giornata di pausa sarebbe servita a calmare un pochino gli animi secondo me...;) [/quote] Non sono d'accordo. Le tifoserie più violente vorrebbero la sospensione del campionato? E perché mai si dovrebbero assecondare simili deficienti? Si sta giocando regolarmente su tutti i campi, ad eccezione di San Siro (e la cosa può anche essere plausibile) e Bergamo (questa, invece, non è assolutamente giustificabile!) Vergogna!


Leone delle Fiandre - 11/11/2007 alle 16:15

Trovo allucinante che ancora una volta ultrà abbiano sospeso e rinviato una partita...


Silvy92 - 11/11/2007 alle 16:19

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Silvy92 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Scusa, ma come s'è visto fermare il campionato è assolutamente inutile. L'anno scorso avevano fatto così per dare un segnale, per far capire che non si poteva andare avanti così: ora nulla è cambiato. Pare che a sparare sia stato un poliziotto, non cambia la questione: gente con le spranghe, gente che vuole picchiare non dovrebbe avere nulla a che fare con lo sport. [/quote] si è vero.. ma dopo quello che è sucesso stamattina ad arezzo si sapeva già che le tifoserie + accese (come bergamo) si sarebbero fatte sentire.. una giornata di pausa sarebbe servita a calmare un pochino gli animi secondo me...;) [/quote] Non sono d'accordo. Le tifoserie più violente vorrebbero la sospensione del campionato? E perché mai si dovrebbero assecondare simili deficienti? Si sta giocando regolarmente su tutti i campi, ad eccezione di San Siro (e la cosa può anche essere plausibile) e Bergamo (questa, invece, non è assolutamente giustificabile!) Vergogna! [/quote] si si... c'hai ragione però i begamaschi non sono certo una tifoseria tanquilla e dopo quello che è successo di sicuro i loro animi si sono surriscaldati ancora di più... neanche bellini e doni sono riusciti a calmarli... dopo l'omicidio raciti nulla è cambiato.. all'estero il tifoso del celtic che ha colpito dida allo stadio non ci andrà mai più, invece i tifosi dell'atalanta che oggi hanno quasi rotto le vetrate di sicuro alla prossima partita ci saranno.. ci vogliono segnali forti... bisogna radiare certa gente dagli stadi.. ma se si va avanti così in italia non succederà mai.. purtroppo.. comunque speriamo che venga fatta chiarezza su quello che è successo sia a bergamo che stamattina ad arezzo..


Andrea Innsbruck - 11/11/2007 alle 16:23

Ci vuole assolutamente un emendamento FIFA che prenda esempio dalla legge in Gran Bretagna. Almeno qui in Italia siamo ancora molto indietro per la sicurezza negli stadi. Dobbiamo riuscire a raggiunger il prima possibile il livello di sicurezza inglese.


Abajia - 11/11/2007 alle 16:25

Hai ragione, Silvy, ma è difficile riuscire ad identificare dei deficienti che combinano simili scempi col viso coperto da sciarpe e passamontagna. Si dovrebbe prevenire, ma è questo che in Italia non si riesce a fare. O meglio, è la voglia che manca.


Leone delle Fiandre - 11/11/2007 alle 16:26

Sicurezza negli stadi? Qui siamo molto più al di là! Non è concepibile che gli autogrill la domenica pomeriggio diventino peggio dei saloon del far west! Ognuno di noi potrebbe finirci in mezzo ogni domenica magari perchè fa la scampagnata della domenica con la famiglia...


Greg Lemond - 11/11/2007 alle 16:30

Basta, stop al campionato, si riprende l'anno prossimo... Tanto ci sono troppi soldi in giro, non lo faranno mai, ma a questo punto sarebbe la cosa giusta


Silvy92 - 11/11/2007 alle 16:43

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] O meglio, è la voglia che manca. [/quote] hai colto in pieno... se si vuole qualcosa in qualche modo prima o poi ci si arriva...


desmoblu - 11/11/2007 alle 16:52

Ma no, non è nemmeno la voglia. Manca la volontà. Nel calcio politicizzato, quello degli scompensi, dei furbetti, degli spalmadebiti, delle leggi ad-hoc, gli ultras sono utili pedine. L'attuale ministro invece prende sotto gamba il problema.


W00DST0CK76 - 11/11/2007 alle 17:06

Signori, il calcio (in Italia) è questo, una zona franca dove migliaia di individui consumano ogni domenica i loro riti tribali, è inutile stare ogni volta ad ascoltare i soliti pistolotti da talk show, o si cambia la mentalità della gente o si chiudono gli stadi, visto che la prima soluzione non è praticabile propenderei per la seconda. Non vedo perchè ogni settimana migliaia di poliziotti o carabinieri debbano essere impegnati nella sicurezza degli stadi quando ci sarebbe bisogno di loro altrove, sarà anche un discorso populistico ma vedere che una partita di calcio debba essere il pretesto per scatenare una guerriglia mi fa proprio girare le scatole. La realtà è che a tanta gente della partita non frega niente, è solo un modo per sfogare le proprie frustrazioni sfruttando l'impunita garantita dal branco, visto che tali individui usano il giocattolo in modo improprio, togliamoglielo dalle mani!


forzainter - 11/11/2007 alle 17:35

[quote][i]Originariamente inviato da Greg Lemond [/i] Basta, stop al campionato, si riprende l'anno prossimo... Tanto ci sono troppi soldi in giro, non lo faranno mai, ma a questo punto sarebbe la cosa giusta [/quote] Scusa perche' dovrebbero sospendere il campionato ?


forzainter - 11/11/2007 alle 17:39

[quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] Sicurezza negli stadi? Qui siamo molto più al di là! Non è concepibile che gli autogrill la domenica pomeriggio diventino peggio dei saloon del far west! Ognuno di noi potrebbe finirci in mezzo ogni domenica magari perchè fa la scampagnata della domenica con la famiglia... [/quote] Con il nostro pullman ci fermiamo tutte le settimane all'autogrill e non è mai successo niente.. C'e' differenza fra tifosi Poi sul caso di Arezzo eviterei di dare giudizi prima di essere sicuri..


Leone delle Fiandre - 11/11/2007 alle 17:42

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] Sicurezza negli stadi? Qui siamo molto più al di là! Non è concepibile che gli autogrill la domenica pomeriggio diventino peggio dei saloon del far west! Ognuno di noi potrebbe finirci in mezzo ogni domenica magari perchè fa la scampagnata della domenica con la famiglia... [/quote] Con il nostro pullman ci fermiamo tutte le settimane all'autogrill e non è mai successo niente.. C'e' differenza fra tifosi Poi sul caso di Arezzo eviterei di dare giudizi prima di essere sicuri.. [/quote] Infatti non ho generalizzato, ma vai a chiedere ai gestori degli autogrill in cui ti fermi se non gli hanno mai saccheggiato il locale ultrà di ritorno dalle trasferte.


forzainter - 11/11/2007 alle 17:54

[quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] Sicurezza negli stadi? Qui siamo molto più al di là! Non è concepibile che gli autogrill la domenica pomeriggio diventino peggio dei saloon del far west! Ognuno di noi potrebbe finirci in mezzo ogni domenica magari perchè fa la scampagnata della domenica con la famiglia... [/quote] Con il nostro pullman ci fermiamo tutte le settimane all'autogrill e non è mai successo niente.. C'e' differenza fra tifosi Poi sul caso di Arezzo eviterei di dare giudizi prima di essere sicuri.. [/quote] Infatti non ho generalizzato, ma vai a chiedere ai gestori degli autogrill in cui ti fermi se non gli hanno mai saccheggiato il locale ultrà di ritorno dalle trasferte. [/quote] L'autogrill è sempre lo stesso (sulla Milano-Torino ), visto che non tutti i tifosi abitano nella stessa città della propria squadra.. Prima avevi dimenticato il termine Ultra.. Oggi per motivi di lavoro , ho evitato il viaggio a vuoto a Milano


Admin - 11/11/2007 alle 18:29

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] eh, bravo. Ma come si fa? Non mi dire "togliamogli i biglietti omaggio" ecc...perchè chi va per spaccare o è disposto a pagare il biglietto, o fa ancora più danni se non lo vuole pagare. Gli ultrà sono un fenomeno sociale,e per la sparizione degli ultrà deve cambiare la cultura, c'è poco altro da fare. [/quote] Mi pare di averlo già scritto quando avvenne l'ultimo episodio. A mio avviso la soluzione sarebbe l'abolizione dei settori ospiti negli stadi. Vuoi andare a vedere la tua squadra in trasferta? Ti compri il biglietto su internet, ti viene assegnato un posto a caso all'interno dello stadio dell'altra squadra (mettiamo un massimale di 4 biglietti acquistabili tutti insieme, magari), e ci vai CON LA TUA AUTO, a spese tue, se proprio ci tieni. Altrimenti te ne stai a casa tua. In tal modo eviteremmo i pullman che si fermano a saccheggiare gli autogrill (o a scontrarsi con altre tifoserie: in passato è successo anche che si siano dati appuntamento per picchiarsi!), eviteremmo i treni speciali (che paghiamo noi coi soldi della collettività), eviteremmo le scorte armate a gruppi di scalmanati, eviteremmo di tenere tante forze dell'ordine impegnate sui campi di calcio. E in ultima analisi, eviteremmo ad ogni gruppo di tifosi di focalizzare un nemico, di non vederselo, compatto e corposo, di fronte a sé, e ciò ti garantisco tranquillizzerebbe gli animi anche dei tifosi di casa. Con chi te la prendi, se di fronte a te non c'è nessuno?


Silvy92 - 11/11/2007 alle 18:34

da quello che dicono a contro campo sembra che al momento dello sparo il tifoso si trovasse in macchina.. questa cosa è agghiacciante.. la rissa era già stata sedata e i tifose se ne stavano andando quando un proiettile sfondando il vetro della macchina ha colpito il ragazzo.. mettete contro campo su italia1 che ne stanno parlando..


mattewhawk23 - 11/11/2007 alle 18:35

Scusate ma credo che per una volta bisogni discendere dai luoghi comuni.siamo in uno stato di diritto o siamo nel far west?Non voglio entre nelle regole di ingaggio che conosco alquanto(le sicure le hanno inventate per non spararsi nei pantaloni o per non sparare accidentalmente) ma nemmeno al tiro del piattello si fa una cosa del genere.Vorrei ricordare che la Polizia porta la pistola solo per autodifesa.io ho vinto una causa perchè un poliziotto ha estartto la pistola per fermarmi a un normale controllo stardale


forzainter - 11/11/2007 alle 18:44

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] eh, bravo. Ma come si fa? Non mi dire "togliamogli i biglietti omaggio" ecc...perchè chi va per spaccare o è disposto a pagare il biglietto, o fa ancora più danni se non lo vuole pagare. Gli ultrà sono un fenomeno sociale,e per la sparizione degli ultrà deve cambiare la cultura, c'è poco altro da fare. [/quote] Mi pare di averlo già scritto quando avvenne l'ultimo episodio. A mio avviso la soluzione sarebbe l'abolizione dei settori ospiti negli stadi. Vuoi andare a vedere la tua squadra in trasferta? Ti compri il biglietto su internet, ti viene assegnato un posto a caso all'interno dello stadio dell'altra squadra (mettiamo un massimale di 4 biglietti acquistabili tutti insieme, magari), e ci vai CON LA TUA AUTO, a spese tue, se proprio ci tieni. Altrimenti te ne stai a casa tua. In tal modo eviteremmo i pullman che si fermano a saccheggiare gli autogrill (o a scontrarsi con altre tifoserie: in passato è successo anche che si siano dati appuntamento per picchiarsi!), eviteremmo i treni speciali (che paghiamo noi coi soldi della collettività), eviteremmo le scorte armate a gruppi di scalmanati, eviteremmo di tenere tante forze dell'ordine impegnate sui campi di calcio. E in ultima analisi, eviteremmo ad ogni gruppo di tifosi di focalizzare un nemico, di non vederselo, compatto e corposo, di fronte a sé, e ciò ti garantisco tranquillizzerebbe gli animi anche dei tifosi di casa. Con chi te la prendi, se di fronte a te non c'è nessuno? [/quote] Voila' un altro che generalizza.. Aboliamo i settori ospiti.. Ha l'esatto effetto opposto.. Guarda Inter-Napoli di quest'anno Sui Pullman in trasferta non tutti non pagano idem sull'autogrill Confondi spesso i teppisti con i tifosi Nel settore ospite c'e' un po' di tutto , pure ragazzini (io non li porterei) , famiglie e anziani , non solo teppisti L'Inter va a giocare a Torino tanta gente per evitare rischi preferisce andar nel settore ospite (senza , sarebbe il caos) Se si fa un pullman per la trasferta (anche qui non esistono solo quelli degli Ultra) al posto delle auto , è solamente per risparmiare spese


Admin - 11/11/2007 alle 18:56

Forzainter, non credo che la Costituzione sancisca un diritto dei cittadini ad andare a seguire la squadra in trasferta. Te la guardi a San Siro e pace. In America non esiste il concetto di trasferta organizzata, e infatti non si è mai sentito di un incidente nei luoghi di sport. Negli stadi inglesi ti risulta che ci siano i settori ospiti? Non dico che tu non debba andare in trasferta: se proprio vuoi vacci, e ti siedi dove capita. Solo così (alla lunga, mica dico che avverrà da un giorno all'altro!) arriveremo a quella che oggi ci pare una concezione assurda: che un romanista e un laziale (per fare un esempio x) possano guardare la partita fianco a fianco, tifando, e senza picchiarsi. Una sola volta in vita mia sono andato in un settore ospiti, era un Fiorentina-Lecce: ero in una gabbia, ringhiere sopra, sotto, a destra, a sinistra; non ebbi nemmeno la libertà di andarmene via quando volevo, alla fine della partita. Mi sentii degradato come persona, e non ho più ripetuto l'esperienza. Chi invece quell'esperienza la ripete domenicalmente, si abitua all'idea della ghettizzazione; si abitua all'idea del "noi contro di loro". Non bisogna creare schieramenti, ma solo con l'integrazione la civiltà progredisce. Non dico che sarà un percorso facile, ma ce n'è uno più percorribile?


Admin - 11/11/2007 alle 18:58

Tra l'altro mi pare che si vada proprio nella direzione del vietare le trasferte organizzate ai tifosi.


forzainter - 11/11/2007 alle 19:23

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Forzainter, non credo che la Costituzione sancisca un diritto dei cittadini ad andare a seguire la squadra in trasferta. Te la guardi a San Siro e pace. In America non esiste il concetto di trasferta organizzata, e infatti non si è mai sentito di un incidente nei luoghi di sport. Negli stadi inglesi ti risulta che ci siano i settori ospiti? Non dico che tu non debba andare in trasferta: se proprio vuoi vacci, e ti siedi dove capita. Solo così (alla lunga, mica dico che avverrà da un giorno all'altro!) arriveremo a quella che oggi ci pare una concezione assurda: che un romanista e un laziale (per fare un esempio x) possano guardare la partita fianco a fianco, tifando, e senza picchiarsi. Una sola volta in vita mia sono andato in un settore ospiti, era un Fiorentina-Lecce: ero in una gabbia, ringhiere sopra, sotto, a destra, a sinistra; non ebbi nemmeno la libertà di andarmene via quando volevo, alla fine della partita. Mi sentii degradato come persona, e non ho più ripetuto l'esperienza. Chi invece quell'esperienza la ripete domenicalmente, si abitua all'idea della ghettizzazione; si abitua all'idea del "noi contro di loro". Non bisogna creare schieramenti, ma solo con l'integrazione la civiltà progredisce. Non dico che sarà un percorso facile, ma ce n'è uno più percorribile? [/quote] Gli esempi americani o inglesi poco s'identificano con il tifo in Italia Li si è preferito eliminare il tifo della gente comune (quella con meno solid) per un tifo piu' di Elite (basta vedere il costo dei biglietti) Se si vuole questo basta alzare il costo dei Biglietti O fare come a Juve-Inter , ogni persona poteva prender un solo biglietto (i giorni precedenti)andando di persona o a Torino o a Milano munito di cartà d'identità.. ( ma chi lavora come fa ? non ci va , invece i teppisti c'erano..) Non è il settore ospite (la maggioranza ci va li , perche' costa meno ed è piu' sicuro del resto dello stadio) il male , ma i delinquenti Sono d'accordo con te per eliminare treni speciali e un certo tipo di tifo organizzato ma il settore ospite no perche' a parer mio si ha l'effetto opposto (cioe' piu' incidenti , meno persone sotto controllo ecc) Io son andato una ventina di volte nel settore ospite , mai successo nulla Vero si è un po' stretti e bisogna aspettare mezzora dopo la fine della partita , ma per seguire la propria squadra lo si fa Divieto delle Trasferte organizzate cosa significano ? Il Treno Speciale (mi puoi trovare d'accordo) ma il Pullman di qualche Inter (o Milan ecc) Club No


Admin - 11/11/2007 alle 19:40

Forzainter, seguimi un attimo. Tu sei uno che allo stadio non disdegna di far casino. Quando vai in trasferta, nascostro tra un centinaio di altri tifosi, ti capita di lasciarti andare a gesti non ortodossi: magari lanci un fumogeno sulla tribuna accanto al tuo settore ospite, o insulti i tifosi dell'altra squadra, o fai anche di peggio: tanto sei nel settore ospiti, chi ti può toccare? Invece, fingi che quella zona franca non ci sia più. Tu, la stessa persona di prima, vai allo stadio in trasferta, ma non hai più il paracadute che avevi col settore ospiti. Vai in trasferta, e ti siedi tra 20 tifosi della squadra di casa. O tra 200, visto che il numero di tifosi in trasferta tenderebbe ad abbattersi. E allora, tra 200 avversari, che fai? Ci penserai due volte prima di far casino. Allo stesso modo, i 200 di casa che fanno, si mettono a picchiare l'unico in trasferta? Ovviamente ci dovrebbero essere gli steward a badare a sedare qualche eventuale scaramuccia. Ma capisci che se non ci sono due assembramenti nemici in assetto di guerra, non c'è bisogno dell'esercito o della polizia, e i semplici steward (come avviene in tutti i paesi CIVILI, novero a cui non mi arrendo a non appartenere) possono occuparsi dell'ordine pubblico all'interno di uno stadio.


Andrea Innsbruck - 11/11/2007 alle 19:45

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Forzainter, seguimi un attimo. Tu sei uno che allo stadio non disdegna di far casino. Quando vai in trasferta, nascostro tra un centinaio di altri tifosi, ti capita di lasciarti andare a gesti non ortodossi: magari lanci un fumogeno sulla tribuna accanto al tuo settore ospite, o insulti i tifosi dell'altra squadra, o fai anche di peggio: tanto sei nel settore ospiti, chi ti può toccare? Invece, fingi che quella zona franca non ci sia più. Tu, la stessa persona di prima, vai allo stadio in trasferta, ma non hai più il paracadute che avevi col settore ospiti. Vai in trasferta, e ti siedi tra 20 tifosi della squadra di casa. O tra 200, visto che il numero di tifosi in trasferta tenderebbe ad abbattersi. E allora, tra 200 avversari, che fai? Ci penserai due volte prima di far casino. Allo stesso modo, i 200 di casa che fanno, si mettono a picchiare l'unico in trasferta? Ovviamente ci dovrebbero essere gli steward a badare a sedare qualche eventuale scaramuccia. Ma capisci che se non ci sono due assembramenti nemici in assetto di guerra, non c'è bisogno dell'esercito o della polizia, e i semplici steward (come avviene in tutti i paesi CIVILI, novero a cui non mi arrendo a non appartenere) possono occuparsi dell'ordine pubblico all'interno di uno stadio. [/quote] Bravo Admin :clap::clap::clap::clap:


GiboSimoni - 11/11/2007 alle 19:48

tanto fra 6-7 mesi tutto cm prima cn un'altro morto!:(:(


Silvy92 - 11/11/2007 alle 19:51

intanto a Roma gli ultras stanno facendo tafferugli e stanno assalendo la polizia in tutta la città.. :(


forzainter - 11/11/2007 alle 19:53

Il tuo discorso è perfetto Solo che in Trasferta non ci vanno solo i teppisti.. Ci va la gente normale , che magari abita nelle zone vicine dove la propria squadra gioca Con Inter-Napoli non c'e' stato il settore ospite ne la vendita di biglietti al tifo di trasferta organizzato Risultato : Diverse risse (in tribuna) , diversi abbonati hanno dovuto lasciar il proprio posto ai tifosi della squadra ospite Se si vuole colpire il tifo violento , basta utilizzare le telecamere (in questo si copiando gli inglesi) non vietando le trasferte


Admin - 11/11/2007 alle 20:05

A maggior ragione, se non sei un teppista, hai interesse a che si verifichi una situazione come quella descritta da me. Ma scusa, ti farebbe schifo assistere in pace ad una partita, poter tranquillamente tifare per i tuoi colori senza rischiare la pelle? (Questo, la civile convivenza e vicinanza tra supporter di squadre diverse, è l'ambizione finale di questo discorso: e in Inghilterra già succede!!!). Costerà di più andare in trasferta? Non ti puoi permettere di fare 10 trasferte? Pazienza, anziché andarci 10 volte ci andrai 5, non credo che ci si possa disperare per questo: anch'io vorrei andare un mese alle Maldive, ma non me lo posso permettere. Sui problemi di Inter-Napoli: mi pare normale che se ne possano verificare, quando certe risoluzioni vengono prese una tantum, senza che ci sia un sistema collaudato atto a gestirle. Se invece diventasse la norma, in breve questi problemi non ci sarebbero più. Ma in definitiva, quel che dico è: visto che si è provato di tutto, perché non tentare anche questa via? Per un anno, e vediamo che succede. Il Tutor sulle autostrade non si era certi che funzionasse: l'hanno provato, e hanno verificato che ci sono il 50% di morti in meno nei tratti in cui è attivo. Io dico: anche puramente a livello di studio, attuiamo questa prova: dopo sei mesi tiriamo le somme e facciamo il confronto con l'anno precedente. Che cosa ci costa?


il cannibale - 11/11/2007 alle 20:42

[quote][i]Originariamente inviato da Silvy92 [/i] intanto a Roma gli ultras stanno facendo tafferugli e stanno assalendo la polizia in tutta la città.. :( [/quote] ALTRO CHE TAFFERUGLI A ROMA SEMBRA GUERRA CIVILE!!!!!!!! :( :( :( PERCHé PERMETTONO A CERTA GENTE DI STRUMENTALIZZARE UN EPISODIO CHE COL CALCIO NON C'ENTRA NIENTE!?!? ABOLIRE GLI ULTRAS


vocelibera - 11/11/2007 alle 22:04

Ragazzi sono sconcertata...la morte di quel ragazzo laziale mi ha fatto pensare e nn poco...mi kiedo xkè per raciti si fermò la macchina economica più importante del sistema sportivo italiano e per un ragazzo di soli 28 anni nn si è pensato di fare la stessa cosa...???:nonono:...risultato? guerriglia, violenza gratuita e vergogna...dovremmo fare qlcsa di più ke parlare, sarebbe necessario pensare sul serio a rivoluzionare il ns sistema legislativo/giudiziario...ormai siamo nelle mani di violenti e repressi di ogni razza che ti aggrediscono magari solo per un telefonino o ti uccidono per poki euro...sono incazzata e nn poco...mi auguro ke questo governo reagisca allo stato di assedio...orami l'italia il ns bel paese è nelle mani di tutti xkè qui tutto è permesso e nessuno sconta pene idonee... :mad::mad::mad:[b] [/b]


vocelibera - 11/11/2007 alle 22:17

Vorrei kiedere a tutti i ragazzi di questo forum ke amano il calcio di considerare questa una buona occasione per aiutare a risolvere il problema...a mio avviso nn è la repressione tirannica, ne l'aumento del prezzo del biglietto di ingresso ke può davvero risolvere il problema della violenza...orami siamo al punto del nn ritorno le tifoserie si alleano contro la polizia ed è questo il punto oscuro della questione...nn c'è più lo sfottò, i tafferugli, le risse...questo sistema di ribellione è solo figlio di una tutela ke nn esiste...il teppista da stadio E' un delinquente, un violento, un represso e nn una testa matta...nn si deve fare più sconto a nessuno ed usare un sistema uguale per tutti...già uguale per tutti come la legge dovrebbe essere...io detesto la violenza ma questo sistema di alleanza tra tifoserie contro ki dovrebbe proteggerci mi fa pensare...:nonono:


desmoblu - 11/11/2007 alle 22:31

Mah, credo che là si sia fermato tutto perchè gli scontri e la morte di Raciti sono avvenuti allo stadio, nel contesto di una partita. Il fattaccio di oggi, di cui non si conoscono ancora chiaramente le dinamiche, è avvenuto in un autogrill. Non cambia la sostanza, ma cambia il contesto. In ogni caso è stato dimostrato che le "serrate" non servono proprio a nulla. I cretini c'erano e ci sono, i criminali (perchè di questo si tratta) anche. E' un problema culturale, ed è anche il risultato di aver sempre utilizzato il calcio come sfogo per le tensioni sociali. Nell'antichità dicevano di dare "pane e giochi". Ora però lo sfogo è rissa, violenza, spranghe. E poi chiediamo il calcio all'inglese..le famiglie allo stadio? Sentivo oggi su Catersport la telefonata di un signore che aveva portato suo figlio allo stadio per la prima volta, a Bergamo. E suo figlio, 7 anni, di fronte a quel casino s'è messo a piangere. Stavano uscendo dallo stadio con altre famiglie, uscivano tardi da una partita sospesa per il ricatto degli ultras, che ormai decidono qualsiasi cosa. Lo stesso è avvenuto oggi a Firenze, dove i "capoccia" hanno voltato le spalle al campo, tolto gli striscioni, schernito e minacciato chi dalla curva "osasse" cantare ed incitare la squadra. Spettacolo surreale e pessimo, la curva costretta da un gruppo di fanatici a non esultare, non supportare la squadra. E la Fiorentina ha perso, senza il suo solito tifo: quindi che senso aveva il comportamento degli ultras? Nessuno: era omertà, corporativismo, era "difendiamo la casta-ultrà"(anche a discapito della squadra incolpevole: e dunque cosa c'entrano questi signori col tifo?). Come non aveva senso il contemporaneo attacco di milanisti e bergamaschi ai poliziotti, come non ha senso la guerriglia in corso a Roma, o i fumogeni, o i vetri rinforzati divelti per cercare lo scontro. ps: le leggi ci sono anche, il problema in Italia è che l'inefficienza dei meccanismi porta a processi lunghissimi, prescrizioni, idiozie.


vocelibera - 11/11/2007 alle 22:43

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Mah, credo che là si sia fermato tutto perchè gli scontri e la morte di Raciti sono avvenuti allo stadio, nel contesto di una partita. Il fattaccio di oggi, di cui non si conoscono ancora chiaramente le dinamiche, è avvenuto in un autogrill. Non cambia la sostanza, ma cambia il contesto. In ogni caso è stato dimostrato che le "serrate" non servono proprio a nulla. I cretini c'erano e ci sono, i criminali (perchè di questo si tratta) anche. E' un problema culturale, ed è anche il risultato di aver sempre utilizzato il calcio come sfogo per le tensioni sociali. Nell'antichità dicevano di dare "pane e giochi". Ora però lo sfogo è rissa, violenza, spranghe. E poi chiediamo il calcio all'inglese..le famiglie allo stadio? Sentivo oggi su Catersport la telefonata di un signore che aveva portato suo figlio allo stadio per la prima volta, a Bergamo. E suo figlio, 7 anni, di fronte a quel casino s'è messo a piangere. Stavano uscendo dallo stadio con altre famiglie, uscivano tardi da una partita sospesa per il ricatto degli ultras, che ormai decidono qualsiasi cosa. Lo stesso è avvenuto oggi a Firenze, dove i "capoccia" hanno voltato le spalle al campo, tolto gli striscioni, schernito e minacciato chi dalla curva "osasse" cantare ed incitare la squadra. Spettacolo surreale e pessimo, la curva costretta da un gruppo di fanatici a non esultare, non supportare la squadra. E la Fiorentina ha perso, senza il suo solito tifo: quindi che senso aveva il comportamento degli ultras? Nessuno: era omertà, corporativismo, era "difendiamo la casta-ultrà"(anche a discapito della squadra incolpevole: e dunque cosa c'entrano questi signori col tifo?). Come non aveva senso il contemporaneo attacco di milanisti e bergamaschi ai poliziotti, come non ha senso la guerriglia in corso a Roma, o i fumogeni, o i vetri rinforzati divelti per cercare lo scontro. ps: le leggi ci sono anche, il problema in Italia è che l'inefficienza dei meccanismi porta a processi lunghissimi, prescrizioni, idiozie. [/quote] Già...il problema è, e resterà a lungo purtroppo questo...ke senso ha tutto questo...si capisco il tuo punto di vista è per te un problema di contesto diverso...ma vedi qui è morto un ragazzo di 28 anni ke si stava recando ad una partita e ke "forse" mentre si sfotteva con tifosi di altra squadra è stato raggiunto da un proiettile sparato da un poliziotto...ora spiegami ke centra qui il contesto? e soprattutto xkè un ragazzo deve morire così?...nn credo ke il solo fatto di essere un tifoso, di seguire la propria squadra in trasferta e magari lo sfottò o la rissa tra tifoseria debba essere fermata in un sistema quasi da regime!! Ribadisco bisognava fermare il campionato...un morto è un morto poco importa se ci sono o no le condizioni e se dista dallo stadio...


desmoblu - 11/11/2007 alle 23:02

Anche fermare il campionato è inutile. La cosa da fare, e subito, è vietare il tifo organizzato, le trasferte multiple, i pullman e i treni. Si vuole andare allo stadio? Bene, ci vai da solo, con la famiglia, ci porti la ragazza. Ti compri i biglietti via internet e poi ti trovi là. Lo scriveva prima uno dei nostri moderatori, e sottoscrivo al 100%. Poi attenzione..sul fatto di oggi ne sappiamo veramente troppo poco. Le prime testimonianze parlavano di rissa e spranghe, non di sfottò. Dicevano che i tifosi juventini erano riusciti a scappare e avevano chiamato la polizia. Questo non è un clima che mi porta a dire "ma che povero ragazzo", perchè se le cose stanno così (anche se le ricostruzioni sono contraddittorie) allora le responsabilità sono anche dei "poveri tifosi". Poi pare che sull'auto non sia stato trovato nulla, chissà se portato via da chi e quando. Tutto questo tenendo presente che la conferenza stampa del questore di Arezzo è stata ridicola, e non ha ricostruito proprio un bel niente. Comunque è davvero troppo presto per parlare e fare congetture, ne sappiamo veramente pochissimo.


Andrea Innsbruck - 11/11/2007 alle 23:30

Non so se questo è un genere musicale che piaceva al povero Gabriele. Posto qui il testo di Destiny, una grande canzone degli Stratovarius. DESTINY The times are changing so fast I wonder how long it lasts The clock is ticking time is running out The hatred fills this Earth And for what is worth We're in the end before we know Throughout the years I have struggled to find the answer that I never knew It strucked me like a million lightnings And here I am telling to you Every second of day it is coming your way Future unknown is here to stay Got to open your mind of you will be led to astray There's a time to live There`s a time to die But no one can`t escape the Destiny Look all these things we`ve done Under the burning Sun Is this the way to carry on? So take a look at yourself And tell me what do you see A wolf in clothes of the Lamb? Throughout the .... Every second ... Let your spirit free Through Window of your Mind Unchain your Soul from hate All you need is Faith I control my Life I am the One You control your Life But don't forget Your Destiny.... It's time to say goodbye I know it will make you cry You make your Destiny I know you'll find the way And outside Sun is bright The things will be alright I will be back one day to you So please Wait For ME Addio Gabriele. Riposa in pace! Condoglianze alla famiglia.


panzer_division_gibo - 11/11/2007 alle 23:37

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea Innsbruck [/i] Non so se questo è un genere musicale che piaceva al povero Gabriele. Posto qui il testo di Destiny, una grande canzone degli Stratovarius. DESTINY The times are changing so fast I wonder how long it lasts The clock is ticking time is running out The hatred fills this Earth And for what is worth We're in the end before we know Throughout the years I have struggled to find the answer that I never knew It strucked me like a million lightnings And here I am telling to you Every second of day it is coming your way Future unknown is here to stay Got to open your mind of you will be led to astray There's a time to live There`s a time to die But no one can`t escape the Destiny Look all these things we`ve done Under the burning Sun Is this the way to carry on? So take a look at yourself And tell me what do you see A wolf in clothes of the Lamb? Throughout the .... Every second ... Let your spirit free Through Window of your Mind Unchain your Soul from hate All you need is Faith I control my Life I am the One You control your Life But don't forget Your Destiny.... It's time to say goodbye I know it will make you cry You make your Destiny I know you'll find the way And outside Sun is bright The things will be alright I will be back one day to you So please Wait For ME Addio Gabriele. Riposa in pace! Condoglianze alla famiglia. [/quote] Bellissima... Comunque non è che ci sia molto da sapere per i fatti della mattinata, un poliziotto ha sparato ad altezza uomo per sedare una rissa ed in seguito - tentando di giustificare l'accaduto - han cercato di far passare la cosa come avvenuta in seguito a scontri tra tifosi. Poi questa genialata gli si è ritorta contro, perchè gli ultras l'han presa sul serio. Insomma, non so se son più delinquenti gli ultras o la polizia che pure a Roma se ne stava chiusa all'Olimpico invece che cercare di difendere l'ordine pubblico.


panzer_division_gibo - 11/11/2007 alle 23:39

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più. Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA. C'è una logica? No. [/quote] Questi son sciocchi pregiudizi, la maggior parte degli ultras NON è così.


Subsonico - 11/11/2007 alle 23:39

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] eh, bravo. Ma come si fa? Non mi dire "togliamogli i biglietti omaggio" ecc...perchè chi va per spaccare o è disposto a pagare il biglietto, o fa ancora più danni se non lo vuole pagare. Gli ultrà sono un fenomeno sociale,e per la sparizione degli ultrà deve cambiare la cultura, c'è poco altro da fare. [/quote] Mi pare di averlo già scritto quando avvenne l'ultimo episodio. A mio avviso la soluzione sarebbe l'abolizione dei settori ospiti negli stadi. Vuoi andare a vedere la tua squadra in trasferta? Ti compri il biglietto su internet, ti viene assegnato un posto a caso all'interno dello stadio dell'altra squadra (mettiamo un massimale di 4 biglietti acquistabili tutti insieme, magari), e ci vai CON LA TUA AUTO, a spese tue, se proprio ci tieni. Altrimenti te ne stai a casa tua. In tal modo eviteremmo i pullman che si fermano a saccheggiare gli autogrill (o a scontrarsi con altre tifoserie: in passato è successo anche che si siano dati appuntamento per picchiarsi!), eviteremmo i treni speciali (che paghiamo noi coi soldi della collettività), eviteremmo le scorte armate a gruppi di scalmanati, eviteremmo di tenere tante forze dell'ordine impegnate sui campi di calcio. E in ultima analisi, eviteremmo ad ogni gruppo di tifosi di focalizzare un nemico, di non vederselo, compatto e corposo, di fronte a sé, e ciò ti garantisco tranquillizzerebbe gli animi anche dei tifosi di casa. Con chi te la prendi, se di fronte a te non c'è nessuno? [/quote] L'abolizione del settore ospiti è più che fattibile, almeno tra i professionisti. L'acquisto di "tranches" di biglietti un po' meno: non si può impedire alle persone di andare in 5 allo stadio (vedi un gruppo di amici o una famiglia) e di fare dei pullman per andarci.E al più è inutile se si tiene conto che spesso e volentieri degli stadi sono semivuoti. Come comportarsi poi con gli abbonati?


desmoblu - 12/11/2007 alle 00:27

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più. Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA. C'è una logica? No. [/quote] Questi son sciocchi pregiudizi, la maggior parte degli ultras NON è così. [/quote] Se leggi ho scritto "spesso", non "sempre". Anche se la maggior parte degli ultras non sono così (come dici tu), oggi una minoranza di 200 persone ha bloccato entrambe le curve del Franchi, mentre a Bergamo i "pacifici" ultras sfondavano barriere rinforzate e vetrate e- d'accordo con i "colleghi" rossoneri- interrompevano di fatto una partita, decidendo per migliaia di persone. D'altronde nel prepartita bergamaschi e milanisti erano già alleati CONTRO LA POLIZIA. Vogliamo parlare di Roma, dove romanisti e laziali hanno deciso di dimenticare decenni di rivalità per andare ad assediare commissariati e coni? Gli ultras laziali con il saluto romano sono una mia allucinazione? L'intervista tra gli ultras bergamaschi e bresciani in occasione della morte di Raciti l'ho vista solo io? I violenti saranno anche pochi rispetto ala totalità, ma hanno dimostrato di poter picchiare, di poter uccidere, di poter far male anche a gente che non c'entra assolutamente nulla. Hanno dimostrato di poter influenzare societtà, stampa, arbitri. Hanno deciso di rinviare le partite e l'hanno ottenuto. No, scusami, per me il gioco non vale la candela: vuoi tifare la tua squadra? Non hai il minimo bisogno del tifo organizzato (soprattutto se, come a Firenze e altrove, i gruppi irriducibili hanno tifato CONTRO la propria squadra). Poi magari c'è chi va in pace, ma accanto a lui ci sono dei violenti. Se vuoi dirmi che questo è giusto..


antonello64 - 12/11/2007 alle 00:32

teoricamente un primo passo sarebbe l'abolizione del tifo organizzato, visto che gran parte dei mali vengono da lì. Si chiudono le sedi dei vari club, si sequestra il materiale, si vietano trasferte organizzate con pullman o treni speciali. Il problema violenza, se non eliminato, verrebbe quantomeno ridimensionato parecchio. Teoricamente però: perchè il tifo organizzato porta molti voti ed ha i suoi bravi protettori, e figuriamoci chi è che si prende la briga di mandare al diavolo una simile fonte di consensi elettorali. Invece penso che l'abolizione del settore ospiti, visto come come stanno le cose, oggi come oggi sia improponibile.


Leone delle Fiandre - 12/11/2007 alle 00:45

Trovo tutto ciò ulteriormente agghiacciante.... [b]Basket, protestano anche tifosi Virtus e Siena[/b] [i] Anche i tifosi della Virtus La Fortezza Bologna e del Montepaschi Siena hanno inscenato una sorta di 'sciopero del tifo', in omaggio a Gabriele Sandri. Nel posticipo serale del campionato di basket le due tifoserie sono rimaste infatti sedute e senza cantare e senza usare i tamburi nelle rispettive curve, con gli striscioni capovolti. Lo 'sciopero' è stato interrotto solo da qualche coro contro le forze dell'ordine.[/i] fonte: http://www.repubblica.it


antonello64 - 12/11/2007 alle 00:51

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Eh, siamo a posto. spesso gli ultras non sono nemmeno tifosi, vanno alle partite con il solo scopo di insultare, urlare, se possibile far male all'avversario. Sono spesso dei criminali e nulla più. Ad esempio dopo il fatto di oggi ci sono degli scontri fra gli ultras dell'Atalanta e la polizia. Anche gli ultras del Milan (oggi avversario dell'Atalanta) sono entrati negli scontri: CONTRO LA POLIZIA. C'è una logica? No. [/quote] Questi son sciocchi pregiudizi, la maggior parte degli ultras NON è così. [/quote] forse vuoi dire che sono peggio. Quando morì Vincenzo Spagnolo prima di Genoa-Milan del 1995, il campionato fu fermato per la prima volta nella storia, e nella domenica senza calcio le tifoserie organizzate di tutta Italia si trovarono in un rendez-vous (mi pare in Puglia). Sarebbe stato logico, visto che c'era scappato il morto, aspettarsi discorsi del tipo "diamoci una calmata": invece fecero a gara per chi recriminava di più contro il comportamento delle forze dell'ordine, delle società, dei giornali e via dicendo. Beh, se questi sono gli ultras prima spariscono e meglio è (anche se, per i motivi accennati nel post precedente, penso che questa sia pura utopia).


EugeRambler - 12/11/2007 alle 09:07

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Bellissima... Comunque non è che ci sia molto da sapere per i fatti della mattinata, un poliziotto ha sparato ad altezza uomo per sedare una rissa ed in seguito - tentando di giustificare l'accaduto - han cercato di far passare la cosa come avvenuta in seguito a scontri tra tifosi. Poi questa genialata gli si è ritorta contro, perchè gli ultras l'han presa sul serio. Insomma, non so se son più delinquenti gli ultras o la polizia che pure a Roma se ne stava chiusa all'Olimpico invece che cercare di difendere l'ordine pubblico. [/quote] ORRORE!


desmoblu - 12/11/2007 alle 09:07

Intanto la gazzetta titola così (riprendendo l'articolo del corriere che posto più sotto):[quote][b] L'agente è disperato "Non miravo a nessuno"[/b][/quote] [quote] IL POLIZIOTTO[b] «Correvo, è partito un colpo Non ho mirato a nessuno»[/b][i] Piange isperato l'agente Luigi S., 31 anni. I suoi colleghi lo difendono: siamo abituati a tenere sempre la pistola in pugno[/i] AREZZO — «Non ho mirato a niente, non ho puntato nessuno. Ero almeno a duecento metri, come avrei potuto? Il primo colpo l'ho sparato in aria e il secondo m'è partito mentre correvo, accidenti a me. Adesso lo so, sono rovinato». Piange disperato l'agente scelto Luigi S., 31 anni, nella caserma di Battifolle. Intorno ha i suoi amici di sempre, i colleghi della Stradale, che lo confortano, gli dicono: «Stai tranquillo, non ti abbandoneremo». Magro, bassino, dodici anni di servizio, prima in Calabria, poi a Palermo, una carriera di lodi ed encomi bruciata in un attimo: «Avevo fatto tanto per riavvicinarmi alla mia famiglia, qui ad Arezzo...», aggiunge senza più un filo di voce il poliziotto del Sud. Il magistrato lo sta aspettando in Questura, ma lui pensa solo ai suoi due figli piccoli che ha lasciato a casa. E alla moglie infermiera che poche ore prima aveva salutato, prima di andare a prendere servizio alle 6.30 in punto a Battifolle. Piange sconvolto: «Così ho distrutto due famiglie, quella del ragazzo e la mia...». Dopo il primo colpo sparato in aria, secondo il regolamento, avrebbe dovuto rimettere nella fondina la pistola d'ordinanza, una Beretta 92 Sb. Ma lui non l'ha fatto, è stato imprudente: «Perché noi siamo abituati a correre nei campi per inseguire i rapinatori, i trafficanti di droga, i latitanti — lo difendono a spada tratta i suoi colleghi — e la pistola la teniamo in pugno». Stavolta, però, c'è scappato il morto. «C'era appena stata la rissa tra i tifosi laziali e juventini, una rissa violentissima — raccontano in coro i poliziotti di Battifolle —. E, infatti, l'agente che era di pattuglia con Luigi sull'altro lato, vicino alle pompe dell'autogrill di Badia al Pino ovest, stava dando l'allarme-radio per far intercettare quelle macchine al casello di Arezzo. Dalla parte opposta, infatti, le auto dei tifosi stavano già ripartendo e Luigi, così, correva in parallelo al guard-rail per identificarne almeno il modello. Non lo diciamo per giustificarlo, ma per sottolineare che è stata una disgrazia. Oltretutto il proiettile, per arrivare dall'altra parte, ha dovuto superare due guard-rail a tripla onda e la rete sul new-jersey centrale. Magari ha subìto anche una deviazione...». Ci sono 8 autogrill lungo i 180 chilometri di A1 controllati dalla Polstrada di Battifolle (in tutto 40 operativi, 56 notti all'anno per ciascuno, 1.300 euro di stipendio medio e due anni di straordinari ancora non pagati) e ogni domenica, con gli ultrà, è una guerra: «Quindici giorni fa i tifosi della Salernitana hanno devastato l'area di servizio di Montepulciano — concludono i poliziotti —. Due autopattuglie da sole non possono fare niente». Fabrizio Caccia [/quote]


Serpa - 12/11/2007 alle 09:38

Io sono triste. Triste e incazzato al tempo stesso. Triste perchè se ne è andato un ragazzo più piccolo di me, che poteva essermi fratello, per motivi assolutamente ridicoli. Triste perchè la morte di Gabriele passa in secondo piano e si pensa a vietare le tresferte, si pensa a chiudere tutto, si pensa a prendersela indistintamente con il mondo intero. L'omicidio (perchè di omicidio si tratta, perchè non può essere un errore solo perchè è stato commesso da un poliziotto, che per altro correva e sparava senza motivo e poteva colpire chiunque passava in quel momento) viene preso a pretesto da tutti. Indistintamente. Dagli ultrà che non vedevano l'ora di dare addosso ai poliziotti, dai giornalisti subito pronti a dire che era una rissa tra untrà, quando Gabriele era tutto fuorchè ultrà. Dalla polizia che vuole coglionarci dicendo che i colpi erano stati sparati in aria, e magari poi avevano colpito un sasso che si è frantumato in aria e ha colpito il collo di Gabriele che nel frattempo minacciava con un estintore in mano il poliziotto... La totale mancanza di informazione seria, la totale omertà dietro questo episodio, a mio avviso riconducibile a un fatto di cronaca non sportiva, ha creato più danni che altro. L'unico fatto certo è che Gabriele non verrà più a vedere la Lazio, e i cuoi cari continueranno a piangerlo chiedendosi perchè non c'è più, e chiedendo giustizia che mai ci sarà. Tutto il resto, a mio avviso, dall'inutile e demagogico divieto di vietare le trasferte, a tutta la strumentalizzazione violenta anti-polizia che ne consegue, è relativo. Ciao Gabriele. Da ieri vola un'aquila nel cielo.


lolloso - 12/11/2007 alle 10:22

che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente


Serpa - 12/11/2007 alle 10:39

[quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente [/quote] Il calcio in questa storia non c'entra niente. Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo. Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo. Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca? L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta. Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo. Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza. Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa. Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì. Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca. Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto. E intanto Gabriele è morto.


vocelibera - 12/11/2007 alle 11:43

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente [/quote] Il calcio in questa storia non c'entra niente. Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo. Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo. Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca? L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta. Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo. Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza. Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa. Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì. Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca. Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto. E intanto Gabriele è morto. [/quote] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?...


rizz23 - 12/11/2007 alle 11:44

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente [/quote] Il calcio in questa storia non c'entra niente. Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo. Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo. Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca? L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta. Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo. Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza. Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa. Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì. Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca. Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto. E intanto Gabriele è morto. [/quote] Il "pistolero" è un ragazzo che ha sbagliato, involontariamente. Non ha ucciso qualcuno per sedare l'alterco, ha sparato in aria ed è accorso per vedere che succedeva, e nel farlo gli è partito un colpo. Ma tutto è partito da cosa? Da una rissa tra tifosi di squadre diverse; no rissa, no spari in aria, no spari accidentali, no morte del ragazzo. Se questo lo chiami strumentalizzare... a me sembra logica a me sembra che sia solo trovare la causa "a monte" (ma neppure tanto a monte) di quello che è successo. Potevano litigare per un altro motivo? Esticaz.zi, scusa... ma che vuol dire? Tutto meno che casuale il fatto che la rissa sia nata da motivi pseudocalcistici: in Italia esiste l'odio tra tifoserie ed è quello che non può esistere, è quello che va estirpato, perché la fatalità non la puoi eliminare a priori, anzi devi mettere in conto che, proseguendo sullo stesso copione, ogni tanto ci scappi il morto. Se non ci stai a metterlo in conto, allora chiedi che le cose cambino, per esempio eliminando dalla faccia della terra (almeno nella Nazione) il tifo organizzato. Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione. Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma. Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse. x vocelibera: no, guarda, se metti sullo stesso piano i fatti di Piazza Alimonda (e magari della scuola Diaz) a Genova con quest'ultima tragedia e la morte di Carlo Giuliani con quella di Gabriele...

 

[Modificato il 12/11/2007 alle 11:47 by rizz23]


vocelibera - 12/11/2007 alle 11:47

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Anche fermare il campionato è inutile. La cosa da fare, e subito, è vietare il tifo organizzato, le trasferte multiple, i pullman e i treni. Si vuole andare allo stadio? Bene, ci vai da solo, con la famiglia, ci porti la ragazza. Ti compri i biglietti via internet e poi ti trovi là. Lo scriveva prima uno dei nostri moderatori, e sottoscrivo al 100%. Poi attenzione..sul fatto di oggi ne sappiamo veramente troppo poco. Le prime testimonianze parlavano di rissa e spranghe, non di sfottò. Dicevano che i tifosi juventini erano riusciti a scappare e avevano chiamato la polizia. Questo non è un clima che mi porta a dire "ma che povero ragazzo", perchè se le cose stanno così (anche se le ricostruzioni sono contraddittorie) allora le responsabilità sono anche dei "poveri tifosi". Poi pare che sull'auto non sia stato trovato nulla, chissà se portato via da chi e quando. Tutto questo tenendo presente che la conferenza stampa del questore di Arezzo è stata ridicola, e non ha ricostruito proprio un bel niente. Comunque è davvero troppo presto per parlare e fare congetture, ne sappiamo veramente pochissimo. [/quote] Quindi secondo te un ragazzo ke deve essere ipoteticamente (xkè di tale cosa parliamo) corretto merita un proiettile alla nuca??? dimmi ke stavi skerzando ti prego...è pazzesco!!!


vocelibera - 12/11/2007 alle 11:53

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] che il poliziotto possa aver sbagliato penso non ci siano dubbi, ma prima di dargli addosso nessuna delle tv e giornali ha sottolineato l'inciviltà di alcuni personaggi che in quell'autogrill se le davano di santa ragione per motivi futili, se invece di picchiarsi si fossero presi un caffe o un panino senza pensare a menarsi non sarebbe successo niente [/quote] Il calcio in questa storia non c'entra niente. Nè io nè te sappiamo come si stavano picchiando e per quale motivo. Qualunque sia il motivo niente al mondo giustifica la reazione del pistolero. Niente al mondo. Se lì c'erano due "bande" di extracomunitari, mettiamo rumeni contro cinesi e fosse morto qualcuno ucciso dal poliziotto sarebbe successo tutto questo o sarebbe stato solo un fatto di cronaca? L'inciviltà, come la chiami tu, c'è in ogni ambito, da quelli che si picchiano per una precedenza non rispettata al banale non rispetto di una fila alla posta. Se vogliamo allargare la discussione ad altri ambiti sociali ok, ma ridurre l'inciviltà a degli imbecilli che si picchiano per il calcio lo trovo riduttivo. Si prende a pretesto una storia che col calcio non ha nulla a che fare e si strumentalizza. Si picchiavano per motivi calcistici? Per quanto mi riguarda chi si picchia per motivi calcistici è cojone a prescindere, ma da qui ad uccidere una persona ce ne passa. Tanto più che la macchina era in movimento e la "mega-rissa" era finita lì. Il calcio, per me, non c'entra niente con questo fatto di cronaca. Si usa a pretesto per strumentalizzare da tutte le parti l'accaduto. E intanto Gabriele è morto. [/quote] Il "pistolero" è un ragazzo che ha sbagliato, involontariamente. Non ha ucciso qualcuno per sedare l'alterco, ha sparato in aria ed è accorso per vedere che succedeva, e nel farlo gli è partito un colpo. Ma tutto è partito da cosa? Da una rissa tra tifosi di squadre diverse; no rissa, no spari in aria, no spari accidentali, no morte del ragazzo. Se questo lo chiami strumentalizzare... a me sembra logica a me sembra che sia solo trovare la causa "a monte" (ma neppure tanto a monte) di quello che è successo. Potevano litigare per un altro motivo? Esticaz.zi, scusa... ma che vuol dire? Tutto meno che casuale il fatto che la rissa sia nata da motivi pseudocalcistici: in Italia esiste l'odio tra tifoserie ed è quello che non può esistere, è quello che va estirpato, perché la fatalità non la puoi eliminare a priori, anzi devi mettere in conto che, proseguendo sullo stesso copione, ogni tanto ci scappi il morto. Se non ci stai a metterlo in conto, allora chiedi che le cose cambino, per esempio eliminando dalla faccia della terra (almeno nella Nazione) il tifo organizzato. Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione. Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma. Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse. x vocelibera: no, guarda, se metti sullo stesso piano i fatti di Piazza Alimonda (e magari della scuola Diaz) a Genova con quest'ultima tragedia e la morte di Carlo Giuliani con quella di Gabriele... [/quote] Non metto nulla sullo stesso piano nn mi sembra di aver detto questo...mi kiedo solo xkè...e cmq concordo...il pistolero ha fatto una cazzata diciamolo solo ke quell'atto è costato la vita di un ragazzo ke per quanto mi riguarda poteva essere un uomo perfetto anke migliore di me...nn si dovrebbe mai giudicare ciò ke nn si conosce...ma solo quello ke oggettivamente tutti vediamo sui tg e sui giornali da ieri...un consiglio leggetevi il blog di gabriele...ne vale la pena...nn mi sembra si tratti di una violento ultrà...anzi...


Serpa - 12/11/2007 alle 11:59

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Il "pistolero" è un ragazzo che ha sbagliato, involontariamente. Non ha ucciso qualcuno per sedare l'alterco, ha sparato in aria ed è accorso per vedere che succedeva, e nel farlo gli è partito un colpo. [/quote] rizz permettimi, il tutto è partito da una rissa...ma il ragazzo morto era in macchina che dormiva dopo la notte passata a fare il dj in discoteca. La storia del proiettile volante che ha colpito un meteorite è rimbalzato a terra e dopo un triplo carpiato ha colpito il povero Gabriele non si può sentire...dopo il colpo in aria, tu poliziotto esperto rimetti la pistola nella fondina e non la impugni camminando. Poteva colpire chiunque, anche una macchina che passava sull'autostrada, non si gioca con le pistole. [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Ma tutto è partito da cosa? Da una rissa tra tifosi di squadre diverse; no rissa, no spari in aria, no spari accidentali, no morte del ragazzo. Se questo lo chiami strumentalizzare... a me sembra logica a me sembra che sia solo trovare la causa "a monte" (ma neppure tanto a monte) di quello che è successo. Potevano litigare per un altro motivo? Esticaz.zi, scusa... ma che vuol dire? Tutto meno che casuale il fatto che la rissa sia nata da motivi pseudocalcistici: in Italia esiste l'odio tra tifoserie ed è quello che non può esistere, è quello che va estirpato, perché la fatalità non la puoi eliminare a priori, anzi devi mettere in conto che, proseguendo sullo stesso copione, ogni tanto ci scappi il morto. Se non ci stai a metterlo in conto, allora chiedi che le cose cambino, per esempio eliminando dalla faccia della terra (almeno nella Nazione) il tifo organizzato. [/quote] E certo, se uno viene investito la colpa è quella di aver attraversato la strada, non attraversavi, non ti mettevo sotto...come se in tutte le risse ci scappa sempre il morto, come se ad ogni attraversamento stradale ci sono incidenti. L'odio tra tifoserie da qualche anno a questa parte, non so se frequenti lo stadio o meno, è andato scemando, lasciando il passo a curve chiaramente idendificate politicamente, che uniscono i loro sforzi per combattere la polizia e i carabinieri. e quello di ieri è stato solo un pretesto. Nemmeno il poliziotto sapeva i motivi della rissa, ma la prima cosa che è stata detta è che erano tifosi contro tifosi. [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione. Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma. Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse. [/quote] Approccio critico dire che il calcio è malato? Quando Gabriele è morto solo perchè stava seduto nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Strumentalizzare è fomentare odio, è prendere Gabriele come pretesto per assaltare caserme, è prendere Gabriele come pretesto per dire di chiudere tutto, di vietare le trasferte (come se gli ultrà di casa senza gli ospiti siano mansueti e non attacchino la polizia). Questo tipo di strumentalizzazioni partono da una disinformazione totale, dal dire che il colpo è stato sparato in aria per poi rettificare, nel dire che il poliziotto è intervenuto per sedare una megarissa quando il poliziotto era a 100 metri e la rissa non c'era più. p.s. i fatti del g8 c'entrano nel momento in cui se ad uccidere è un poliziotto si tratta di tragico errore, di fatalità... mentre quando a sparare è qualcun altro non si esita a parlare di omicidio.


rizz23 - 12/11/2007 alle 12:00

[quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] quell'atto è costato la vita di un ragazzo ke per quanto mi riguarda poteva essere un uomo perfetto anke migliore di me...nn si dovrebbe mai giudicare ciò ke nn si conosce...ma solo quello ke oggettivamente tutti vediamo sui tg e sui giornali da ieri...un consiglio leggetevi il blog di gabriele...ne vale la pena...nn mi sembra si tratti di una violento ultrà...anzi... [/quote] Ma nessuno ha detto che sia morto per propria colpa, perchè "se l'è cercata", o quanto meno non lo dico io. Non è neppure colpa dei protagonisti dell'alterco, se l'alterco è partito, o almeno non eccessivamente responsabilità loro. La colpa, la vera causa vanno ricercate in un sistema e in una cultura per cui picchiarsi per diverse appartenenze sportive è la normalità. E siccome non si può cambiare questa mentalità in due giorni, in perfetto approccio incrementale (ahiahiahi...), sostengo che innanzi tutto va stroncato il tifo organizzato.


Serpa - 12/11/2007 alle 12:04

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] La colpa, la vera causa vanno ricercate in un sistema e in una cultura per cui picchiarsi per diverse appartenenze sportive è la normalità. E siccome non si può cambiare questa mentalità in due giorni, in perfetto approccio incrementale (ahiahiahi...), sostengo che innanzi tutto va stroncato il tifo organizzato. [/quote] Su questo sono totalmente daccordo. Ma questo, con la morte di Gabriele non c'entra nulla. E' completamente un altro discorso.


rizz23 - 12/11/2007 alle 12:08

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Non è strumentalizzare, è avere un approccio critico alla questione. Strumentalizzare è dare la colpa al poliziotto ed inscenare una nuova guerra civile, come ieri a Bergamo, Milano e Roma. Strumentalizzare è considerare la morte di Gabriele come l'assassinio di un poliziotto e non come una morte accidentale scaturita dall'assurda lite tra sostenitori di squadre diverse. [/quote] Approccio critico dire che il calcio è malato? Quando Gabriele è morto solo perchè stava seduto nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Strumentalizzare è fomentare odio, è prendere Gabriele come pretesto per assaltare caserme, è prendere Gabriele come pretesto per dire di chiudere tutto, di vietare le trasferte (come se gli ultrà di casa senza gli ospiti siano mansueti e non attacchino la polizia). Questo tipo di strumentalizzazioni partono da una disinformazione totale, dal dire che il colpo è stato sparato in aria per poi rettificare, nel dire che il poliziotto è intervenuto per sedare una megarissa quando il poliziotto era a 100 metri e la rissa non c'era più. [/quote] Direi che sono in disaccordo con tutto ciò che dici, ma siccome non sono Casaldi e tu non sei Felice :D, mi limito a contestarti quest'ultimo punto. Non puoi mettere sullo stesso piano la strumentalizzazione dei tifosi di Bergamo, Milano e Roma, che chiedevano di fermare tutto quanto per falsa indegnazione per le colpe della Polizia, con cui sono in lotta perenne e arbitraria (su questo ti do ragione, tralasciavo che l'odio non è solo tra tifoserie, ma anche tra queste e la polizia, ma il discorso non si sposta di una virgola), con chi chiede di fermare tutto quanto perché si rende conto che non si può continuare a riempire gli stadi di gruppi organizzati di criminali che hanno come unico obiettivo spaccare teste di tifosi di un'altra squadra o di poliziotti. Entrambe le categorie chiedono di fermare tutto: ma la prima (quella di Bergamo) attua una strumentalizzazione, la seconda riconosce in quello che è accaduto l'inaccettabile, l'ennesimo e forte segnale che le cose devono cambiare.


Serpa - 12/11/2007 alle 12:17

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Direi che sono in disaccordo con tutto ciò che dici, ma siccome non sono Casaldi e tu non sei Felice :D, mi limito a contestarti quest'ultimo punto. Non puoi mettere sullo stesso piano la strumentalizzazione dei tifosi di Bergamo, Milano e Roma, che chiedevano di fermare tutto quanto per falsa indegnazione per le colpe della Polizia, con cui sono in lotta perenne e arbitraria (su questo ti do ragione, tralasciavo che l'odio non è solo tra tifoserie, ma anche tra queste e la polizia, ma il discorso non si sposta di una virgola), con chi chiede di fermare tutto quanto perché si rende conto che non si può continuare a riempire gli stadi di gruppi organizzati di criminali che hanno come unico obiettivo spaccare teste di tifosi di un'altra squadra o di poliziotti. Entrambe le categorie chiedono di fermare tutto: ma la prima (quella di Bergamo) attua una strumentalizzazione, la seconda riconosce in quello che è accaduto l'inaccettabile, l'ennesimo e forte segnale che le cose devono cambiare. [/quote] Il disaccordo fa parte del dialogo, ci mancherebbe altro. Il mio dubbio nasce dal fatto che si è voluto da subito dire che il morto c'è scappato per colpa di una megarissa e che a morire è stato un tifoso. Niente giustifica le reazioni come quelle di bergamo o come quelle di roma di ieri (dove ti faccio presente che ultrà che tendenzialmente dovevano scontrarsi si sono uniti verso quello che è il nemico comune). I gruppi ultrà sono alla frutta, ieri gli è stato dato il pretesto per uscire nuovamente allo scoperto. Da mesi i capi degli irriducibili sono ai domiciliari e c'è un processo in corso, i capi dei gruppi milanisti sono stati arrestati, così come quelli del napoli (dove però c'è una realtà interna molto diversa e molto più pericolosa...si prala di camorra). Quindi gli ultrà, o chiamali teppisti o terroristi erano con le spalle al muro. Ieri hanno rialzato la china, e purtroppo credo sia solo l'inizio. Il tutto per andare contro la polizia. Sì, questa è strumentalizzazione, ma il calcio non sono loro. Il calcio è altro. E, sarò stucchevole, ma quello che è successo ieri col calcio non ha niente a che vedere.


rizz23 - 12/11/2007 alle 12:28

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] il calcio non sono loro. Il calcio è altro. [/quote] Esatto. Quindi troviamo la maniera di eliminarli dal calcio... Comunque comprendo e appoggio la tua volontà di non derubricare l'accaduto solo come "morte accidentale in rissa tra tifosi": il poliziotto ha le proprie responsabilità, come ha del resto ammesso, e nelle sedi opportune dovrà darne conto. Ma in sede di analisi, quando si vuole andare a vedere come non solo questa morte potesse essere evitata, ma anche come se ne possano evitare altre in futuro, allora il ragionamento secondo me deve andare aldilà dello sparo e della mano che l'ha fatta partire e riconoscere che il problema "a monte" è quello di un tifo malsano, che fa scattare risse in autogrill, accoltellamenti ai piedi degli stadi, ricatti a società e città.


EugeRambler - 12/11/2007 alle 14:09

[quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE!


criab - 12/11/2007 alle 14:35

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE! [/quote] Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.


Padova Style - 12/11/2007 alle 14:57

No ma io dico ,ma che razza di discorsi state facendo ...? sospendere le trasferte ,chiudere le curve ....ma veramente non capisco .... :OIO Ragazzi io vi inviterei a riflettere su due punti . 1- Il servilismo dei giornalisti , servi dei potenti che stanno facendo di tutto per chiedere stadi vuoti, divieti di trasferte ecc. quando c'è il comunicato ufficiale della questura che dice chiaramente che i poliziotti non avevano manco capito che la lite era avvenuta tra tifosi (non ultras...). Aggiungo poi che su un TG della rete pubblica, (italia 1 )intorno ad ora di pranzo, i sopracitati giornalisti chiavi dei potenti avevano dipinto Gabriele come il peggior teppista di Roma e dicevano che ad uccidere fosse stato uno juventino . Inoltre non si pone l'accento su un episodio gravissimo: un tutore dell'ordine pubblico (bella battuta) che si permette il lusso di sparare un colpo di arma da fuoco da una carreggiata ad un'altra di un'autostrada. Folle!! Eppure nessuno ha detto niente (o quasi), hanno puntato l'indice contro gli episodi di Bergamo, Roma e Taranto! 2- Il comportamento dello stato che sta scivolando nel ridicolo, con politici e ministri che stanno provando a togliersi il problema con dichiarazioni ridicole . Ad Arezzo ad esempio si impedisce a qualsiasi organo di stampa di fare domande, affidando tutto ad un comunicato,di cosa avrete paura ..? Un ministro dell'interno sempre più vergognoso nel suo comportamento, che è capace solo di dire che è stato un colpo accidentale, un incidente, un caso, invece di pensare a dimettersi per evidente incapacità a gestire la situazione del paese (la notizia di oggi si unisce ai tanti delitti delle ultime settimane) Se l'itaglia (si con la G) è diventato un paese invivibile è perchè nei decenni in cui siamo scivolati nel baratro ci sono sempre le solite facce: da Andreotti ad Amato, da Matarrese ad Abete (per parlare di calcio). ma ahimè sono convinto che questa ennesima tragedia servirà solo per buttare la croce addosso ai soliti noti... Altre piccole osservazioni 1- Si potevano rinviare tutte le partite per lutto. Quei dieci minuti di ritardo sono stati una presa per i fondelli. E non mi dite che ci sono stati motivi di ordine pubblico perchè se hanno rinviato una partita nello stadio più capiente d'Italia con due tifoserie gemellate (di cui una anche pesantemente colpita dal lutto), potevano benissimo mandare a casa senesi e livornesi, viola e cento udinesi, ecc. ecc. 2- Nel basket, in tutti i campi (anche minori) hanno osservato un minuto di silenzio. Nel calcio no (!) 3- La reazione di Bergamo, Roma e Taranto era inevitabile, specialmente quando si dicono certe cose in TV (e non a caso la RAI è stata una degli obiettivi degli attacchi). Chi si è meravigliato degli incidenti è una persona che fino ad ora ha avuto (e forse avrà) le fette di prosciutto davanti agli occhi... E poi Gabriele non era ultras, ma aveva la Lazio nel cuore e nel sangue...come "semplice tifoso"...disposto a sobbarcarsi Roma-Milano-Roma per stare vicino a quei colori che così tanto amava. Perchè si deve parlare di stadi chiusi, divieto di trasferte e altre castronerie quando l'episodio che ha scatenato il tutto non ha nulla a che fare con gli ultras? La loro reazione, violenta (e forse non condivisibile) è inevitabile. Hanno mangiato "merda "(scusate la parola ) per mesi e mesi quando solo loro avevano hanno capito l'inutilità di decreti astrusi che solo menti astruse potevano partorire. VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! Itaglia...il paese di pulcinella! Da domani voglio i tornelli agli autogrill e i biglietti autostradali nominali!!!! :bla:


EugeRambler - 12/11/2007 alle 15:01

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE! [/quote] Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni. [/quote] siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare.


criab - 12/11/2007 alle 15:11

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE! [/quote] Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni. [/quote] siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare. [/quote] Guarda, a proposito di idee, io ormai mi sono convinto che viviamo in un paese talmente di mer.da (indipendentemente poi dal colore politico che ci governa) che ormai ho perso ogni speranza che le cose possano cambiare. In ogni campo della società. Ho 34 anni e cerco di vivere la mia vita nel modo più tranquillo possibile, quasi con la testa nella sabbia per non vedere o sentire quello che succede intorno.

 

[Modificato il 12/11/2007 alle 15:35 by rizz23]


criab - 12/11/2007 alle 15:14

Poi alla fine l'importante è trovarsi in cima a qualche montagna, fare festa e vedere passare i corridori....:D


rizz23 - 12/11/2007 alle 15:38

criab, il tuo sfogo è comprensibile, ma passava un tantino il segno... Cerchiamo di mantenerci su dei toni accettabili, pur nell'indignazione, grazie.


criab - 12/11/2007 alle 15:41

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] criab, il tuo sfogo è comprensibile, ma passava un tantino il segno... Cerchiamo di mantenerci su dei toni accettabili, pur nell'indignazione, grazie. [/quote] Boh...se lo dici tu...


pony - 12/11/2007 alle 16:04

cordoglio per la morte del ragazzo... ma perchè c'è stata la rissa? perchè ci sono dei cretini frustrati che per sentirsi uomini devono insultare i tifosi delle altre squadre... in questo caso quelli che, presumo, hanno attacato i laziali... quello che è successo è una conseguenza... il calcio va FERMATO... per me il tifo è il SOLO INCITAMENTO... gli sfottò già non mi piacciono, però questo fa parte della mia natura e forse non c'entra molto col calcio


mik199 - 12/11/2007 alle 17:08

[quote][i]Originariamente inviato da Padova Style [/i] No ma io dico ,ma che razza di discorsi state facendo ...? sospendere le trasferte ,chiudere le curve ....ma veramente non capisco .... :OIO Ragazzi io vi inviterei a riflettere su due punti . 1- Il servilismo dei giornalisti , servi dei potenti che stanno facendo di tutto per chiedere stadi vuoti, divieti di trasferte ecc. quando c'è il comunicato ufficiale della questura che dice chiaramente che i poliziotti non avevano manco capito che la lite era avvenuta tra tifosi (non ultras...). Aggiungo poi che su un TG della rete pubblica, (italia 1 )intorno ad ora di pranzo, i sopracitati giornalisti chiavi dei potenti avevano dipinto Gabriele come il peggior teppista di Roma e dicevano che ad uccidere fosse stato uno juventino . Inoltre non si pone l'accento su un episodio gravissimo: un tutore dell'ordine pubblico (bella battuta) che si permette il lusso di sparare un colpo di arma da fuoco da una carreggiata ad un'altra di un'autostrada. Folle!! Eppure nessuno ha detto niente (o quasi), hanno puntato l'indice contro gli episodi di Bergamo, Roma e Taranto![/quote] Purtroppo le persone non sono onniscenti; nei primi momenti, come spesso accade, le situazioni non sono chiare (nessuno aveva capito l'11 sett 2001 cosa stava succedendo), motivo in più per tirare un respiro e aspettare notizie, non certo per scendere in piazza a manifestare dietro a striscioni di abominevole contenuto. In secondo luogo nessuno vuole nascondere la tragica fatalità di quanto è accaduto ma le forze dell'ordine (e non ci trovo niente da ridere nel loro nome) sono un'istituzione dello stato e come tali vanno tutelate sempre e comunque; il singolo agente pagherà per le sue, eventuali e sentenziate, colpe. I tifosi non sono tutti ultras, bene i tutori dell'ordine non sparano tutti alla cieca. [quote] 2- Il comportamento dello stato che sta scivolando nel ridicolo, con politici e ministri che stanno provando a togliersi il problema con dichiarazioni ridicole . Ad Arezzo ad esempio si impedisce a qualsiasi organo di stampa di fare domande, affidando tutto ad un comunicato,di cosa avrete paura ..? Un ministro dell'interno sempre più vergognoso nel suo comportamento, che è capace solo di dire che è stato un colpo accidentale, un incidente, un caso, invece di pensare a dimettersi per evidente incapacità a gestire la situazione del paese (la notizia di oggi si unisce ai tanti delitti delle ultime settimane) Se l'itaglia (si con la G) è diventato un paese invivibile è perchè nei decenni in cui siamo scivolati nel baratro ci sono sempre le solite facce: da Andreotti ad Amato, da Matarrese ad Abete (per parlare di calcio). ma ahimè sono convinto che questa ennesima tragedia servirà solo per buttare la croce addosso ai soliti noti...[/quote] Fa piacere constatare come l'antipolitica adesso sia il pretesto per ogni rivendicazione, saranno sempre le stesse faccie eppure l'unica faccia nuova degli ultimi 15 anni e l'uomo più disprezzato d'Italia (con la l e la maiuscola). Detto questo un ministro non deve dimettersi per un incidente e se di incidente non si tratta ci sarà tempo e modo per stabilirlo; in ogni caso questo bisogno disperato di trovare un capro espiatorio o, peggio ancora, un colpevole favorisce quei gruppi che vedono nello Stato il proprio oppositore [quote] Altre piccole osservazioni 1- Si potevano rinviare tutte le partite per lutto. Quei dieci minuti di ritardo sono stati una presa per i fondelli. E non mi dite che ci sono stati motivi di ordine pubblico perchè se hanno rinviato una partita nello stadio più capiente d'Italia con due tifoserie gemellate (di cui una anche pesantemente colpita dal lutto), potevano benissimo mandare a casa senesi e livornesi, viola e cento udinesi, ecc. ecc.[/quote] La scelta di rinviare Inter Lazio è nata dalla rischiesta dei giocatori e del presidente laziale. Nessuna istituzione ha deciso di rinviare la partita, si è solo accolta una legittima richiesta di tesserati. La altre partite si sono, giustamente, giocate poichè non vi erano situazioni di pericolo e il rinvio sarebbe stata una forma punitiva che poteva dare il pretesto per l'aggravarsi della situazione (i casi di disordini peggiori si sono infatti manifestati proprio dove le partite non si sono giocate). [quote] 2- Nel basket, in tutti i campi (anche minori) hanno osservato un minuto di silenzio. Nel calcio no (!)[/quote] Nel calcio c'è la pessima abitudine di usare il minuto di silenzio solo per far sentire più farte i cori dei pochi facinorosi. Un minuto pieno di canti contro le forze dell'ordine non era quello di cui avevamo bisogno ieri pomeriggio. [quote] 3- La reazione di Bergamo, Roma e Taranto era inevitabile, specialmente quando si dicono certe cose in TV (e non a caso la RAI è stata una degli obiettivi degli attacchi). Chi si è meravigliato degli incidenti è una persona che fino ad ora ha avuto (e forse avrà) le fette di prosciutto davanti agli occhi...[/quote] Le reazioni che ci sono state nel pomeriggio e nella serata hanno solo dimostrato come, alla stato attuale delle cose, serve solo un pretesto, qualsiasi esso sia, per scatenare la violenza. Una larga parte del popole delle curve cerca ogni domenica lo scontro per innalzare il proprio rango. A Bergamo i tifosi volevano far vedere che nello stadio comandano loro; dargli ascolto è stato l'unico vero motivo di imbarazzo perchè li si è innalzati a interlocutore con cui trattare anzichè trattarli come devono essere trattati: gruppi di ribelli da reprimere. [quote] E poi Gabriele non era ultras, ma aveva la Lazio nel cuore e nel sangue...come "semplice tifoso"...disposto a sobbarcarsi Roma-Milano-Roma per stare vicino a quei colori che così tanto amava. Perchè si deve parlare di stadi chiusi, divieto di trasferte e altre castronerie quando l'episodio che ha scatenato il tutto non ha nulla a che fare con gli ultras? La loro reazione, violenta (e forse non condivisibile) è inevitabile. Hanno mangiato "merda "(scusate la parola ) per mesi e mesi quando solo loro avevano hanno capito l'inutilità di decreti astrusi che solo menti astruse potevano partorire.[/quote] Fare 1000km di strada o organizzare cori e coreografie non da nessun diritto speciale al tifoso. Prima si capisce questo concetto prima si comprende che i decreti degli ultimi mesi sono l'unica strada percorribile per uscire dal pantano i cui si è arenato il calcio. L'unico diritto del tifoso è comprare il biglietto e godersi la partita alla stadio, è diritto di tutti i cittadini invece sapere che i luoghi dove si va a vedere la partita sono sicuri perchè tutelati da forze dell'ordine con il diritto di utilizzare qualsiasi mezzo ritengano opportuno per mantenere questo ordine. [quote] VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! Itaglia...il paese di pulcinella! Da domani voglio i tornelli agli autogrill e i biglietti autostradali nominali!!!! :bla: [/quote] Si vergogna, vergogna, vergogna. Vergogna per ciò che è successo a Bergamo, vergogna per ciò che è successo a Roma e vergogna per chi vede resonsabilità solo da una parte senza riconoscere le proprie. Io sto con Admin. Si devono chiudere immediatamente le curve, si devono proibire immediatamente le trasferte, si devono dare mezzi di repressione efficienti alle forze dell'ordine e si deve garantire la punibilità dei violenti in maniera tale da fornire un vero effetto deterrente. Il diritto di 40000 tifosi autentici di vedere una partita vale più di qualsiasi diritto rivendicato dal popolo della curva. :italia:


criab - 12/11/2007 alle 17:21

Il problema è che ormai la faccenda ultrà è diventata un cancro allo stato terminale....difficile rimuoverlo...non si è mai curato adeguatamente prima, si è lasciato crescere e questi sono i risultati. Secondo me irreversibili allo stato attuale delle cose.


mik199 - 12/11/2007 alle 17:25

Riprendo il tuo esempio: per combattere il cancro spesso si fa del male al paziente, è doloroso ma necessario se non ci si vuole rassegnare a perdere la partita.


il cannibale - 12/11/2007 alle 17:27

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] Il problema è che ormai la faccenda ultrà è diventata un cancro allo stato terminale....difficile rimuoverlo...non si è mai curato adeguatamente prima, si è lasciato crescere e questi sono i risultati. Secondo me irreversibili allo stato attuale delle cose. [/quote] no, si può rimuovere ma ci vuole una dura presa di posizione da parte delle autorità


stress - 12/11/2007 alle 17:34

Non è facile (per me) parlare di queste cose. Vedo comunque che è molto facile (per tanti) sparlare e (sic) anche a sproposito. Oggi leggendo tante cose (sia qui sul forum che sulla carta stampata) ho scoperto che i poliziotti "NON" possono sbagliare e se l'ordine pubblico va a ramengo è colpa loro. E' colpa loro anche che ci siano migliaia di ....(autocensura).... che fanno quello che che gli pare e, anche se li arrestano, sono praticamente impuniti (ai voglia a spiegare "aisotuttoio" che la responsabilità penale è soggettiva e perciò il poliziotto si sa chi è mentre nella massa vai a capire chi è stato a far qualsiasi cosa). Ieri (e non solo ieri) migliaia di persone, in barba a qualsiasi regola di civiltà e di quello che caspita volete, hanno messo a ferro e fuoco strutture e mezzi e, sfortunatamente (sic), quasi nessuno ne pagherà le conseguenze. Il povero poliziotto invece lui no, lui non può nascondersi dietro un passamontagna, lui non può sbagliare. Lui è uno sbirro infame e già solo per questo è colpevole di tutti i mali del mondo e per tutto questo tanti giustificano (io non lo giustificherò MAI) tutto quello che è successo sia ieri che tante alte volte. Sono schifato. Io sono un Italiano onesto. Io sto con la Polizia e non con i delinquenti.


Lore_88 - 12/11/2007 alle 17:45

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE! [/quote] Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi [u]allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.[/u] [/quote] siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare. [/quote] ORRORE! @ Criab: Nella frase sottolineata non vuoi mica dire che la morte di Carlo Giuliani è una conseguenza delle azioni di quel ragazzo? Ovvero che "se l'è cercata"? Dimmi di no, ti prego. (Lo so, sono OT)


il cannibale - 12/11/2007 alle 17:54

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Io sono un Italiano onesto. Io sto con la Polizia e non con i delinquenti. [/quote] credo tu abbia sintetizzato in queste 2 righe quello che decine di milioni di persone pensano.


desmoblu - 12/11/2007 alle 18:08

[quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Anche fermare il campionato è inutile. La cosa da fare, e subito, è vietare il tifo organizzato, le trasferte multiple, i pullman e i treni. Si vuole andare allo stadio? Bene, ci vai da solo, con la famiglia, ci porti la ragazza. Ti compri i biglietti via internet e poi ti trovi là. Lo scriveva prima uno dei nostri moderatori, e sottoscrivo al 100%. Poi attenzione..sul fatto di oggi ne sappiamo veramente troppo poco. Le prime testimonianze parlavano di rissa e spranghe, non di sfottò. Dicevano che i tifosi juventini erano riusciti a scappare e avevano chiamato la polizia. Questo non è un clima che mi porta a dire "ma che povero ragazzo", perchè se le cose stanno così (anche se le ricostruzioni sono contraddittorie) allora le responsabilità sono anche dei "poveri tifosi". Poi pare che sull'auto non sia stato trovato nulla, chissà se portato via da chi e quando. Tutto questo tenendo presente che la conferenza stampa del questore di Arezzo è stata ridicola, e non ha ricostruito proprio un bel niente. Comunque è davvero troppo presto per parlare e fare congetture, ne sappiamo veramente pochissimo. [/quote] Quindi secondo te un ragazzo ke deve essere ipoteticamente (xkè di tale cosa parliamo) corretto merita un proiettile alla nuca??? dimmi ke stavi skerzando ti prego...è pazzesco!!! [/quote] Ho forse parlato di "correzione"? Ho detto "meritava un proiettile alla nuca" (o collo che sia)? No. Ho detto piano coi paragonie le ricostruzioni, piano col dire tutti innocenti è arrivato il pistolero e ha ucciso, perchè- come ricordava rizz più sopra- la rissa c'è stata, la violenza pure, si parlava di spranghe. Questo non vuol dire "giusto che ci sia scappato il morto", ma due cose: 1) aspettiamo a parlare di santi e diavoli e (soprattutto) 2)ne sappiamo DAVVERO troppo poco. Prudenza.


Federico Martin - 12/11/2007 alle 20:20

Sulla giornata di ieri alcune riflessioni, prima di tutto provo immensa tristezza, periodicamente si ripetono fatti di una gravità inaudita degne di un paese incivile. Sulla morte del ragazzo, prima di tutto bisogna accertare i fatti senza cercare di coprire nessuno, se c'e' stata negligenza, superficialità è giusto che il poliziotto che ha sparato venga molto severamente punito, il fatto che rappresenti le forze dell'ordine non può giustificare in nessun modo l'utilizzo delle armi con leggerezza ... se la ricostruzione dei fatti è quella delle ultime ore, e cioé che ha sparato ad altezza uomo senza nessuna necessità oggettiva, beh allora mi spiace ma deve essere condannato con la massima severità, per questa leggerenza ha spezzato la vita di un ragazzo e della sua famiglia. Quello che è successo dopo, non mi sento neanche di commentarlo ... alla stupidità umana non c'e' limite anche se le colpe di quanto succede sono molto più profonde rispetto al condannare alcuni facinorosi.


colombo67 - 12/11/2007 alle 20:27

:OIO Ciao a tutti.... ieri mi sono trovato in mezzo ai casini di Milano con gli attacchi degli ultrà (anche se bisognerebbe chiamarli in altro modo....) verso i cameramen, i fotografi ed i giornalisti..... Avrebbero molto queste persone da imparare dai veri tifosi, quelli di ciclismo.... Vuoi mettere al Giro, al Tour, al mondiale.... appena ti fermi con la macchina e vedono che stai lavorando per fare un reportage sul ciclismo ti offrono da bere e da mangiare.... Allo stadio, quando ti va bene, ti becchi degli insulti....!!! Ieri, oltre agli insulti sono volate, verso chi stava lavorando, bottiglie di vetro, bulloni, sassi, lattine piene ed una transenna..... Imparate cosa è il vero tifo dai tifosi di ciclismo!!!! Paolo :italia:


criab - 12/11/2007 alle 20:37

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE! [/quote] Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi [u]allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni.[/u] [/quote] siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare. [/quote] ORRORE! @ Criab: Nella frase sottolineata non vuoi mica dire che la morte di Carlo Giuliani è una conseguenza delle azioni di quel ragazzo? Ovvero che "se l'è cercata"? Dimmi di no, ti prego. (Lo so, sono OT) [/quote] E invece ti dico di si. Ripeto, è terribile quello che è successo a Giuliani, però non è nemmeno paragonabile a quanto successo ieri.

 

[Modificato il 12/11/2007 alle 20:43 by criab]


criab - 12/11/2007 alle 20:39

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Non è facile (per me) parlare di queste cose. Vedo comunque che è molto facile (per tanti) sparlare e (sic) anche a sproposito. Oggi leggendo tante cose (sia qui sul forum che sulla carta stampata) ho scoperto che i poliziotti "NON" possono sbagliare e se l'ordine pubblico va a ramengo è colpa loro. E' colpa loro anche che ci siano migliaia di ....(autocensura).... che fanno quello che che gli pare e, anche se li arrestano, sono praticamente impuniti (ai voglia a spiegare "aisotuttoio" che la responsabilità penale è soggettiva e perciò il poliziotto si sa chi è mentre nella massa vai a capire chi è stato a far qualsiasi cosa). Ieri (e non solo ieri) migliaia di persone, in barba a qualsiasi regola di civiltà e di quello che caspita volete, hanno messo a ferro e fuoco strutture e mezzi e, sfortunatamente (sic), quasi nessuno ne pagherà le conseguenze. Il povero poliziotto invece lui no, lui non può nascondersi dietro un passamontagna, lui non può sbagliare. Lui è uno sbirro infame e già solo per questo è colpevole di tutti i mali del mondo e per tutto questo tanti giustificano (io non lo giustificherò MAI) tutto quello che è successo sia ieri che tante alte volte. Sono schifato. Io sono un Italiano onesto. Io sto con la Polizia e non con i delinquenti. [/quote] In linea di massima sono daccordo con te Mauro, però il poliziotto ieri l'ha fatta troppo grossa. Poi sono al primo a dire che contro la feccia che si è scatenata ieri sera ci vorrebbe l'esercito con i carri armati.


Cappellini - 12/11/2007 alle 20:44

occorre dividere i fatti in due situazioni ben distinte: 1)la rissa nell'autogrill, causa di tutto questo 'casino' era terminata e non aveva causato problemi a nessuno...certo, non c'è motivo per scazzotarsi o quant'altro per una partita di calcio... 2)un tutore della legge che senza essere minacciato o in pericolo estrae la pistola, un 'arma' che può uccidere, si ferma, punta la pistola ad altezza uomo e spara...niente di accidentale se poi mente spudoratamente per salvarsi la pelle... partendo dal presupposto che litigare, scontrarsi, preparare agguati e bombe in 'difesa' dei propri colori sociali è un'assurdità, un incredibile atto autolesionistico, i fatti di ieri, 'la rabbia ultrà' sono purtroppo la conseguenza di alcune situazioni nelle quali le forze dell'ordine forse hanno abusato del potere loro concesso. E tutto questo non fa altro che rafforzare l'idea in questi pseudo tifosi di essere la parte lesa e non la causa di tutto...


criab - 12/11/2007 alle 20:49

[quote][i]Originariamente inviato da Cappellini [/i] occorre dividere i fatti in due situazioni ben distinte: 1)la rissa nell'autogrill, causa di tutto questo 'casino' era terminata e non aveva causato problemi a nessuno...certo, non c'è motivo per scazzotarsi o quant'altro per una partita di calcio... 2)un tutore della legge che senza essere minacciato o in pericolo estrae la pistola, un 'arma' che può uccidere, si ferma, punta la pistola ad altezza uomo e spara...niente di accidentale se poi mente spudoratamente per salvarsi la pelle... partendo dal presupposto che litigare, scontrarsi, preparare agguati e bombe in 'difesa' dei propri colori sociali è un'assurdità, un incredibile atto autolesionistico, i fatti di ieri, 'la rabbia ultrà' sono purtroppo la conseguenza di alcune situazioni nelle quali le forze dell'ordine forse hanno abusato del potere loro concesso. E tutto questo non fa altro che rafforzare l'idea in questi pseudo tifosi di essere la parte lesa e non la causa di tutto... [/quote] Analisi perfetta.


Lore_88 - 12/11/2007 alle 21:05

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] E invece ti dico di si. Ripeto, è terribile quello che è successo a Giuliani, però non è nemmeno paragonabile a quanto successo ieri. [/quote] No, infatti! Ieri non c'è stata la volontarietà. Il 20 giugno 2001 molto probabilmente sì (o quanto meno c'è stata omissione di soccorso).


ispanico - 12/11/2007 alle 21:11

purtroppo il fatto è che gli ultras sono stati lasciati liberi di fare ciò che vogliono per troppo tempo e poi magari la polizia si è vista deriodere dagli stessi dopo che venivano riolasciati senza troppa severità. E' si vero che ci sono stati degli abusi di poteri, purtroppo chi esagera è presente anche nelle forze dell'ordine, ma tante volte chi distrugge e compie atti vandalici come ieri o nel g8 di genova, maggiormente, dove vengono spaccate prorpietà private di semplici ed incolpevoli cittadini non viene perseguito con molta severità. Oggi casini ha detto che molti guardano più al poliziotto che ai vandali della sera, non ha tutti i torti è ciò che troppo spesso si è fatto, il poliziotto ha sbagliato ma se solo si intervenisse seriamente sul problema fatti del genere non accadrebbero più.


criab - 12/11/2007 alle 22:28

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] E invece ti dico di si. Ripeto, è terribile quello che è successo a Giuliani, però non è nemmeno paragonabile a quanto successo ieri. [/quote] No, infatti! Ieri non c'è stata la volontarietà. Il 20 giugno 2001 molto probabilmente sì (o quanto meno c'è stata omissione di soccorso). [/quote] Se per il ragazzo di ieri la mia compassione ha un valore di 10/10, per Giuliani siamo a 3/10...Che poi anche la sua morte sia stata ingiusta non ci piove, ma il mio sentimento è questo. Non posso fare a meno di dirmi che se lui non fosse stato lì con il passamontagna pronto a lanciare un estintore verso la camionetta non gli sarebbe successo niente. Il ragazzo ieri al contrario se ne stava sul suo sedile a dormire. La differenza è questa, indipendentemente dalla volontarietà o meno di chi ha sparato. Quello di Genova ha fatto bene, quello di ieri ha fatto una cagata mondiale. Scoccia però vedere che da parte della sinistra (quella ideologica che vive fuori dal mondo concreto) Giuliani sia stato fatto passare come un martire, cosa che assolutamente non è. Per me uno che col passamontagna che lancia estintori verso i carabinieri è un delinquente e la cosa non lascia spazio ad alcuna interpretazione.

 

[Modificato il 12/11/2007 alle 22:32 by criab]


Andrea Innsbruck - 12/11/2007 alle 22:34

Oggi ho sentito la notizia che ne la serie B ne tantomeno la C giocheranno domenica prossima (La serie A è ferma per gli impegni della Nazionale sabato e mercoledi contro Scozia e Fær Øer). Io sono assolutamente contrario allo sciopero del tifo, il quale va contro il rendimento della squadra che subisce questo vero e proprio affronto. Non sono tifosi quelli che fanno ciò. La mia idea è quella di togliere, eliminare nel vero senso della parola i settori ospiti, i gruppi organizzati (anche quelli storici) e comprare esclusivamente i biglietti (nominali) attraverso il web, con relativi controlli d'identità e perquisizioni all'ingresso degli stadi. I tifosi che vanno a seguire la propria squadra in trasferta vanno a sedersi in tribuna con tutte le altre persone. Poi basta poliziotti impiegati esclusivamente x partite di calcio ma tutti i poteri vanno agli steward fuori e dentro lo stadio. Appena essi vedono qualche scaramuccia allontanano chi la commette. Basta guerriglia per vedere una partita, questo è un mondo che da ieri non mi piace più. Rimango sempre tifoso milanista ma sto perdendo molta fiducia in questo sport (ieri non ho voluto vedere le partite, sintesi comprese). Ora scrivo un messaggio a caratteri cubitali e spero che venga letto e faccia riflettere molto: A NOME DI TUTTI GLI ITALIANI DICO CHE VOGLIAMO UN CALCIO PULITO CON UN TIFO PULITO. BASTA GUERRIGLIA, LA VIOLENZA MI FA SCHIFO!!! TORNIAMO A VEDERE SEDUTI SULLE GRADINATE LE FAMIGLIE E PERSONE DI TUTTE LE ETA' CHE TORNANO A CASA DALLO STADIO SODDISFATTI E CON LA VOGLIA DI TORNARCI LA VOLTA SUCCESSIVA. QUESTO E' IL MIO MESSAGGIO PER GLI ORGANI COMPETENTI (CONI, FIGC, LEGA CALCIO E GOVERNO). VERGOGNA PER TUTTO QUELLO CHE E' SUCCESSO IERI, NON NE POSSIAMO PIU'!


pitoro - 12/11/2007 alle 23:06

[quote][i]Originariamente inviato da ispanico [/i] purtroppo il fatto è che gli ultras sono stati lasciati liberi di fare ciò che vogliono per troppo tempo e poi magari la polizia si è vista deriodere dagli stessi dopo che venivano riolasciati senza troppa severità. E' si vero che ci sono stati degli abusi di poteri, purtroppo chi esagera è presente anche nelle forze dell'ordine, ma tante volte chi distrugge e compie atti vandalici come ieri o nel g8 di genova, maggiormente, dove vengono spaccate prorpietà private di semplici ed incolpevoli cittadini non viene perseguito con molta severità. Oggi casini ha detto che molti guardano più al poliziotto che ai vandali della sera, non ha tutti i torti è ciò che troppo spesso si è fatto, il poliziotto ha sbagliato ma se solo si intervenisse seriamente sul problema fatti del genere non accadrebbero più. [/quote] gli ultras anche domani saranno liberi di fare quello che vogliono! Ma ci rendiamo conto che hanno assaltato caserme, in città diverse, e arresti zero??? Nemmmeno le BR si erano spinte a tanto, nemmeno la mafia attacca una caserma. Casini se la piglia con chi brucia cassonetti? Un volpone come lui che sottovaluta? Lui, e quelli come lui, che non fanno mai niente per caso? Che vedono il marcio e l'intrigo anche dove non ce n'è ombra? NON LA CONTANO GIUSTA. C'è dell'altro, evidentemente, dietro questo lasciar fare. Che cosa sia non lo so, ma ho il sospetto che basterà attendere poco. Mesi forse, non oltre


Subsonico - 12/11/2007 alle 23:20

[quote][i]Originariamente inviato da colombo67 [/i] :OIO Ciao a tutti.... ieri mi sono trovato in mezzo ai casini di Milano con gli attacchi degli ultrà (anche se bisognerebbe chiamarli in altro modo....) verso i cameramen, i fotografi ed i giornalisti..... Avrebbero molto queste persone da imparare dai veri tifosi, quelli di ciclismo.... Vuoi mettere al Giro, al Tour, al mondiale.... appena ti fermi con la macchina e vedono che stai lavorando per fare un reportage sul ciclismo ti offrono da bere e da mangiare.... Allo stadio, quando ti va bene, ti becchi degli insulti....!!! Ieri, oltre agli insulti sono volate, verso chi stava lavorando, bottiglie di vetro, bulloni, sassi, lattine piene ed una transenna..... Imparate cosa è il vero tifo dai tifosi di ciclismo!!!! Paolo :italia: [/quote] G Guarda, io ieri ho capito perchè gli sport di squadra, da un paio d'anni a questa parte, non mi appassionano più (ragionandoci su, ovviamente).


simone89 - 12/11/2007 alle 23:21

non so bene cosa è successo e sinceramente non voglio neanche informarmi più di tanto..... so solo che tutto questo mi fa schifo...... sto calcio mi ha proprio rotto le palle......è uno schifo..... lo sport dovrebbe essere una festa...... anche io quando seguo le partite con i miei amici insulto e loro lo fanno con me, ma sempre in tono scherzoso e senza mai esagerare......durante la partita facciamo i tifosi e poi finita la partita facciamo gli sportivi e la commentiamo...... questo deve essere lo sport....... non alzare le mani con il tifoso dell'altra squadra perchè l'arbitro non ha fischiato il rigore..... e mi fanno schifo tutte quelle moviole che fanno vedere e rivedere 100 volte al giorno..... mi fa schifo il processo di biscardi......... e tutti quei genitori che rompono le palle all'arbitro alla domenica mattina in una partita di giovanissimi provinciali o addirittura in una partita di esordienti....... e se i genitori, quelli che devono insegnare l'educazione ai propri figli si comportano così, è giusto che i loro fenomeni vadano a fare casino negli stadi, in piazza e negli autogrill per una partita di calcio...... io sono un arbitro federale e fin ora sono arrivato ad arbitrare partite di juniores provinciali...... non so se potete immaginare quanti insulti mi arrivino per un fallo non fischiato...... l'anno corso in una partita di allievi provinciale per un fuorigioco non fischiato (sono ancora dell'avviso che non c'era) una squadra ha segnato...... è arrivato di corsa in mezzo al campo il dirigente della squadra avversaria e per poco non mi tirava un pugno.... e a fine partita ho rischiato seriamente di prenderle......ammesso e non concesso che era fuorigioco sta gente non può avere un pò di compressione, sono alle prime armi, non dispongo di guardalinee e nonostante gli arbitri di serie A esperti con tanto di assistenti sbagliano fuorigioco di 2 o 3 metri non concedono a me di sbagliare per un metro..... e rischio di prenderle.... tutto questo mi fa schifo......... tutti i pagliacci che fanno parte del coni, della figc e del parlamento che fanno finta di risolvere questo problema non capiscono che bisogna partire da molto più in basso...........


simone89 - 12/11/2007 alle 23:23

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Guarda, io ieri ho capito perchè gli sport di squadra, da un paio d'anni a questa parte, non mi appassionano più (ragionandoci su, ovviamente). [/quote] ma il Rugby non è così.........


Subsonico - 12/11/2007 alle 23:30

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Guarda, io ieri ho capito perchè gli sport di squadra, da un paio d'anni a questa parte, non mi appassionano più (ragionandoci su, ovviamente). [/quote] ma il Rugby non è così......... [/quote] Bah, non so, provo piacere a guardare le partite del Sei Nazioni ma penso sia dovuto ad un irrazionale barlume di patriottismo, piuttosto che per il gusto verso quello sport (che è comunque bello da vedere e da giocare; è uno sport che comporta l'uso di tutto il corpo a differenza del basket, c'è il contatto fisico a differenza della pallavolo e non è acquatico come la pallanuoto; insomma, è piacevole da praticare in qualsiasi momento con gli amici come il calcio...)


simone89 - 12/11/2007 alle 23:33

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Guarda, io ieri ho capito perchè gli sport di squadra, da un paio d'anni a questa parte, non mi appassionano più (ragionandoci su, ovviamente). [/quote] ma il Rugby non è così......... [/quote] Bah, non so, provo piacere a guardare le partite del Sei Nazioni ma penso sia dovuto ad un irrazionale barlume di patriottismo, piuttosto che per il gusto verso quello sport (che è comunque bello da vedere e da giocare; è uno sport che comporta l'uso di tutto il corpo a differenza del basket, c'è il contatto fisico a differenza della pallavolo e non è acquatico come la pallanuoto; insomma, è piacevole da praticare in qualsiasi momento con gli amici come il calcio...) [/quote] ma almeno tra tifosi non si picchiano e non si offendono mai...... e neanche in campo.....ad esempio episodi come quelli tra chiellini e morfeo non ce ne sono.......


Lore_88 - 12/11/2007 alle 23:39

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] Se per il ragazzo di ieri la mia compassione ha un valore di 10/10, per Giuliani siamo a 3/10...Che poi anche la sua morte sia stata ingiusta non ci piove, ma il mio sentimento è questo. Non posso fare a meno di dirmi che se lui non fosse stato lì con il passamontagna pronto a lanciare un estintore verso la camionetta non gli sarebbe successo niente. Il ragazzo ieri al contrario se ne stava sul suo sedile a dormire. La differenza è questa, indipendentemente dalla volontarietà o meno di chi ha sparato. Quello di Genova ha fatto bene, quello di ieri ha fatto una cagata mondiale. Scoccia però vedere che da parte della sinistra (quella ideologica che vive fuori dal mondo concreto) Giuliani sia stato fatto passare come un martire, cosa che assolutamente non è. Per me uno che col passamontagna che lancia estintori verso i carabinieri è un delinquente e la cosa non lascia spazio ad alcuna interpretazione. [/quote] Giuliani era a 4 metri dal Defender. Neanche Hulk sarebbe riuscito a tirarlo addosso ai carabinieri. Loro invece gli hanno sparato, l'hanno lasciato per terra senza soccorrerlo (sono trascorsi diversi minuti prima che morisse) e gli sono passati anche sopra due volte col Defender. Guarda, criab, a pensare che in quei giorni lo Stato Italiano si è comportato da tutto fuorchè da democrazia, non sono io o la sinistra "fuori dal mondo concreto" ma la stragrande maggioranza del mondo civilizzato.


EugeRambler - 13/11/2007 alle 00:27

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Giuliani era a 4 metri dal Defender. Neanche Hulk sarebbe riuscito a tirarlo addosso ai carabinieri. Loro invece gli hanno sparato, l'hanno lasciato per terra senza soccorrerlo (sono trascorsi diversi minuti prima che morisse) e gli sono passati anche sopra due volte col Defender. Guarda, criab, a pensare che in quei giorni lo Stato Italiano si è comportato da tutto fuorchè da democrazia, non sono io o la sinistra "fuori dal mondo concreto" ma la stragrande maggioranza del mondo civilizzato. [/quote] giuliani era a 4 metri dal defender? ma secondo te un poliziotto in una camionetta assediata da parecchie decine di DELINQUENTI (quali lo stesso giuliani che in quel momendo stava per l'appunto delinquendo) calcola forza, velocità e distanza, compie uno studio balistico volto a determinare la traiettoria dell'estintore prima di difendersi legittimamente contro chi mette in pericolo la propria vita? omissione di soccorso? ma lore, scusa se insisto, mi dici come gli occupanti della camionetta avrebbero potuto soccorrere il giuliani ormai a terra? te li immagini scendere in mezzo a parecchie decine di DELINQUENTI e fare i crocerossini? perfavore, non facciamo ridere. una cosa più che legittima è avere delle idee, ben altra cosa è invece schierarsi sempre e comunque contro la divisa e sparare m.erda contro chi ogni giorno con un lavoro che nemmeno possiamo immaginare, garantisce la sicurezza nel nostro Paese. e la garantisce, gli episodi di ieri sera, durante i quali, per scelta (secondo me tragicamente sbagliata), i DELINQUENTI dell'olimpico sono stati lasciati liberi di dar sfogo alla loro più becera idiozia e DELINQUENZA, lo dimostrano. non è la Polizia il nemico della democrazia (cosa che la sinistra, specialmente quella che si autodefinisce radicale, dovrebbe tenere sempre a mente) e del Paese, bensì lo sono i DELINQUENTI, come quelli che siamo putroppo stati costretti a vedere nella giornata di ieri.

 

[Modificato il 13/11/2007 alle 02:08 by Admin]


Admin - 13/11/2007 alle 02:13

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] non è la Polizia il nemico della democrazia[/quote] Tanto è vero che in italiano "stato di polizia" è sinonimo di "stato democratico", vero Eugenio? ;)


antonello64 - 13/11/2007 alle 04:46

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] non è la Polizia il nemico della democrazia[/quote] Tanto è vero che in italiano "stato di polizia" è sinonimo di "stato democratico", vero Eugenio? ;) [/quote] Admin, la polizia è come la stampa: a seconda dell'uso che se ne fa può essere informazione o propaganda.


criab - 13/11/2007 alle 08:11

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Giuliani era a 4 metri dal Defender. Neanche Hulk sarebbe riuscito a tirarlo addosso ai carabinieri. Loro invece gli hanno sparato, l'hanno lasciato per terra senza soccorrerlo (sono trascorsi diversi minuti prima che morisse) e gli sono passati anche sopra due volte col Defender. Guarda, criab, a pensare che in quei giorni lo Stato Italiano si è comportato da tutto fuorchè da democrazia, non sono io o la sinistra "fuori dal mondo concreto" ma la stragrande maggioranza del mondo civilizzato. [/quote] giuliani era a 4 metri dal defender? ma secondo te un poliziotto in una camionetta assediata da parecchie decine di DELINQUENTI (quali lo stesso giuliani che in quel momendo stava per l'appunto delinquendo) calcola forza, velocità e distanza, compie uno studio balistico volto a determinare la traiettoria dell'estintore prima di difendersi legittimamente contro chi mette in pericolo la propria vita? omissione di soccorso? ma lore, scusa se insisto, mi dici come gli occupanti della camionetta avrebbero potuto soccorrere il giuliani ormai a terra? te li immagini scendere in mezzo a parecchie decine di DELINQUENTI e fare i crocerossini? perfavore, non facciamo ridere. una cosa più che legittima è avere delle idee, ben altra cosa è invece schierarsi sempre e comunque contro la divisa e sparare m.erda contro chi ogni giorno con un lavoro che nemmeno possiamo immaginare, garantisce la sicurezza nel nostro Paese. e la garantisce, gli episodi di ieri sera, durante i quali, per scelta (secondo me tragicamente sbagliata), i DELINQUENTI dell'olimpico sono stati lasciati liberi di dar sfogo alla loro più becera idiozia e DELINQUENZA, lo dimostrano. non è la Polizia il nemico della democrazia (cosa che la sinistra, specialmente quella che si autodefinisce radicale, dovrebbe tenere sempre a mente) e del Paese, bensì lo sono i DELINQUENTI, come quelli che siamo putroppo stati costretti a vedere nella giornata di ieri. [/quote] Perfetto, mi hai tolto la risposta dalla tastiera.


criab - 13/11/2007 alle 08:14

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] non è la Polizia il nemico della democrazia[/quote] Tanto è vero che in italiano "stato di polizia" è sinonimo di "stato democratico", vero Eugenio? ;) [/quote] Se per questo "stato democratico" non significa neppure "fate quello che volete". Che poi anche al G8 ci siano state gravi responsabilità anche da parte delle forze dell'ordine credo sia assodato.


Alefederico - 13/11/2007 alle 09:01

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] non è la Polizia il nemico della democrazia[/quote] Tanto è vero che in italiano "stato di polizia" è sinonimo di "stato democratico", vero Eugenio? ;) [/quote] E "stato democratico" come lo intendi? Tipo Republica DEMOCRATICA Tedesca? :D


Serpa - 13/11/2007 alle 09:07

Tralasciando il paragone col G8 (io lo farei solo per il fatto che anche lì le omissioni della polizia, le falsità dette ed emerse, leggasi molotov ritrovate alla Diaz che poi si è scoperto essere prove inventate ad arte, leggasi nemmeno un black block arrestato, leggasi le intercettazioni del tipo "ahahaha, polizia 1 loro 0" ecc...),tornerei a parlare di quello che ho letto qui sugli ultras e sugli scontri. Ho letto diverse imprecisioni e soprattutto non si è centrato il problema. Le curve non sono in mano a ultras. Il fenomeno ultras, quello vero, è finito anni fa. Ora le curve sono in mano a gente politicizzata. Parlo delle curve di roma. Qui comanda Forza Nuova, comanda la Fiamma Tricolore. Tempo fa a villa ada, dopo un concerto della Banda Bassotti (Walt Disney fu il primo dei sovversivi dando un nome così a dei personaggi dei fumetti), ci fu una spedizione punitiva organizzata da estremisti di destra. Il giorno dopo i giornali titolarono che molti di quelli erano riconducibili all'area ultras della Lazio. Ebbene, ancora non si sa questi se sono stati arrestati. Anzi, forse stavano pure domenica insieme ai romanisti a dare addosso alla caserma della polizia. Allo stadio invece di canzoni per la Lazio si vedono bandiere tricolori, cantano l'inno d'italia che finisce con "sieg heil"(che mi fa schifo il solo scriverlo), si vedono mani a paletta, sciarpe e bandiere della Lazio sono sempre meno in quel settore (ma non tutto il settore è così). Stessa cosa in crva sud con la roma, dove la curva è florida di gruppi come "giovinezza", "bisl"(basta infami solo lame), e altri sempre dello stesso stampo. Ebbene quello di domenica, l'assalto anti polizia, è di chiara matrice politica estremista di destra. Queste cose vanno dette per amore della verità, lo sanno tutti, lo dicono in pochissimi. Io spero che si faccia davvero pulizia in tal senso, spero davvero di vedere finalmente la politica di destra e di sinistra fuori dagli stadi. Solo allora si tornerà a respirare come si deve. p.s. trovo ipocrita fermare i campionati di serie B e C quando la serie A fa la sosta. Alla B e alla C già non danno una lira che una...hanno fatto sto sforzo a bloccare per una giornata tutto...come al solito un pagliativo inutile. Però voglio essere ottimista e sperare in un mondo migliore.


Serpa - 13/11/2007 alle 09:10

Neanche a farlo apposta... da repubblica.it L'identikit dell'opposizione ultrà: 65 gruppi ispirati alla destra, 35 alla sinistra La mappa delle sigle: non bastano le categorie politiche tradizionali Dalla curva all'eversione "20mila violenti contro il Sistema" di CARLO BONINI ROMA - Prigionieri di un equivoco rassicurante, il Paese e la sua classe politica hanno raccontato e continuano a raccontare a se stessi i violenti da stadio come un'appendice purulenta ed endemica del gioco del calcio. Una sua manifestazione velenosa. Un affare da tornelli, steward, trasferte vietate. Le cose, purtroppo, non sembrano stare così. Non più, almeno. Le note interne redatte nell'ultimo anno dal Dipartimento della Pubblica sicurezza raccontano una nuova forma di eversione. "I gruppi - si legge - perseguono una contrapposizione al "Sistema". Il che si traduce in una accentuazione dello scontro violento con le forze dell'ordine, considerate i primi nemici, perché braccio armato della "repressione" e "al soldo" delle pay-tv e degli interessi economico-finanziari del calcio". Eversione al Sistema. Le due parole, il concetto che esprimono, non sono semanticamente neutre. Spiega un alto funzionario dell'Antiterrorismo: "Ho abbastanza capelli bianchi in testa per dire che se guardiamo a come definisce il "Sistema" questa gente che ha dichiarato guerra al Paese e andiamo indietro con la memoria a un'altra stagione, si ripropone, mi si passi la semplificazione concettuale, il canovaccio del "Sim", lo "Stato Imperialista delle multinazionali". Perché assai simile è il triangolo che definisce il perimetro in cui iscrivere il nemico: istituzioni, profitto, repressione". Può apparire un'iperbole. Ma se i numeri e le analisi del Dipartimento della Pubblica sicurezza sono corretti, l'analisi rischia di essere persino sottostimata. In uno dei suoi ultimi censimenti, la nostra polizia di Prevenzione (che da sette anni, vale la pena ricordarlo, dispone presso ogni sezione delle Digos di "squadre tifoserie", unità interamente dedite al controllo e alle indagini sulle frange violente del tifo) stima in poco più di 80 mila i tifosi organizzati. I cosiddetti "ultras", per usare un termine generico che ormai nulla dice davvero di quel che si muove nelle curve. Perché è in questo numero indistinto - segnalano le note del Dipartimento - che si manifesta il grumo eversivo che non si vuole vedere. Parliamo di "almeno 63 gruppi di estrema destra e 35 di estrema sinistra". I primi, capaci di raccogliere intorno alle proprie sigle "14.630 "sostenitori"". I secondi, "5.275". Ventimila persone in tutta Italia. "Sufficientemente poche - osserva un funzionario di una delle Digos delle piazze più complicate del Paese - per far dire agli addetti ai lavori del calcio che questa gente è una minoranza che non può uccidere lo spettacolo più bello del mondo. Tantissime, dal nostro punto di vista, considerando quali meccanismi emulativi e che tipo di reazioni a catena possono scatenare dentro o fuori da uno stadio solo cento di questi soggetti". Torniamo dunque al "Sistema". Che sia grazie a un collante di natura "eversiva" che si è andata saldando e definendo la geografia e la natura del "tifo" violento è una circostanza dimostrabile - ad avviso del Dipartimento - documentalmente, quanto empiricamente. "Il dato che si pone in assoluta evidenza - si legge nelle analisi del Viminale - è l'esistenza di una "teoria dell'opposizione violenta" contro "il sistema istituzionale"" assunto nella sua manifestazione materiale e soprattutto simbolica. Non è un caso, insomma (ma è al contrario rivelatore), che nella domenica da cani di Roma e Milano, l'assalto sia alle caserme, ai commissariati, al palazzo del Coni, agli operatori delle televisioni. Non è un caso che d'incanto la tradizionale lettura delle "curve" con le categorie politiche della "destra" e della "sinistra" risulti un ferro vecchio. Non è un caso che la domenica di Roma e Milano abbia dimostrato con quale facilità "tifosi" di squadre diverse, divise da rivalità secolari (Roma e Lazio su tutte), si possano ritrovare a impugnare coltelli e spranghe sullo stesso lato della barricata. Del resto, che l'elaborazione di una "teoria dell'opposizione violenta" sia diventato bagaglio comune a quello spettro politico tradizionale (destra/sinistra) con cui ci ostiniamo a leggere con pigrizia le curve degli stadi, neanche fossero l'emiciclo del Parlamento, trova conferma proprio quando la fotografia delle frange violente del tifo diventa di dettaglio. Ancora le note del Dipartimento: "Anche nelle tifoserie orientate verso l'estrema sinistra e l'antagonismo, comprese le frange anarchiche e quelle cosiddette dell'Autonomia di classe, si osserva lo sviluppo di una lotta contro la repressione esercitata dallo Stato attraverso le forze di Polizia. Come dimostrano iniziative assunte nelle curve di Livorno, Torino, Venezia, Terni, Ancona, Pisa, Taranto, Massa Carrara, Savona sui temi della "repressione" del "carcerario", della "lotta all'imperialismo"". Secondo dunque una dinamica formalmente di segno politicamente opposto, ma di identica sostanza, a quella dei gruppi di destra, ormai nel pieno controllo delle curve "del nord-Italia, del Triveneto", ma anche di "Roma, Ascoli, Napoli, Salerno, Cava dei Tirreni, Catania". L'iniziativa, sin qui senza precedenti, della Procura della Repubblica di Roma di contestare l'aggravante delle "finalità di terrorismo" agli arrestati per le violenze di domenica segnala che l'analisi del Dipartimento è forse destinata ad aprire una breccia, quantomeno nella percezione del fenomeno. Che quella parola - "eversione" - forse non è un'iperbole. Che accettare di misurarvisi significa anche comprendere chi abbiamo di fronte e cosa ci attende. "Forme di violenza oggettivamente eversive, ma che dell'eversione non hanno sciaguratamente la progettualità", per dirla con le parole di un funzionario della nostra Antiterrorismo con lunghi anni di esperienza nell'ordine pubblico negli stadi. "Negli anni '70 - dice - nessun corteo, di neri o di rossi che fosse, avrebbe mai neppure concepito l'assalto a una caserma delle volanti, dove sai che troverai gente in divisa che nelle macchine ha le armi. E questo è un problema. Anzi, è il problema. Lì dove esiste una forma di eversione senza progetto, hai una notte vera, in cui tutto diventa drammaticamente possibile e tu non sei più in grado neppure di immaginare le mosse di chi ti è di fronte". (13 novembre 2007)


Serpa - 13/11/2007 alle 10:01

Peggio mi sento... (da tgcom) Tifoso ucciso,rissa per uno sguardo Insulti e ombrellate e poi lo sparo E' bastato uno sguardo storto, un paio di insulti e alla fine si è passati a ombrellate e bottigliate: così è iniziata la rissa tra laziali e juventini nell'area di servizio di Badia al Pino. A raccontare i particolari alla Gazzetta dello Sport è uno degli amici di Gabriele Sandri, il ragazzo rimasto ucciso. "Quando abbiamo sentito la sirena della polizia ci siamo infilati in auto per scappare, e lì abbiamo sentito il colpo di pistola. Uno solo". "Uno ci ha guardato male" Francesco, Federico, Marco e Simone erano i compagni di viaggio di Gabriele. Sono loro che fanno sapere, non direttamente visto che sono indagati per tentate lesioni aggravate, quello che è successo la maledetta domenica. Il gruppo di laziali diretti a Milano si sono trovati davanti alcuni juventini fermi come loro per una sosta all'autogrill. "Con gli juventini non c'è stata una vera rissa - dice Francesco a un amico - uno ci ha guardato male, gli abbiamo detto '"particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" guardi' e lui mi ha tirato una bottigliata al braccio". Poi c'è stata la reazione: "Abbiamo iniziato a tirare delle ombrellate, poi si è sentita la sirena è c'è stato il fuggi-fuggi". "Marco - prosegue il racconto della Gazzetta - è stato leggermente investito dagli juventini, siamo saliti in auto e lì abbiamo sentito il colpo di pistola. Uno solo, non ci siamo accorti subito che Gabbo era stato colpito".


Laura Idril - 13/11/2007 alle 10:08

Siccome a me di quello che è successo interessa relativamente, e lo dico con sincerità, mi vien da fare una sola riflessione. Il poliziotto ha sparato e ha sbagliato, ha fatto una cagata pazzesca ok. Quello che io non capisco sono le reazioni assurde del tifo successive. Il ragazzo era un tifoso, beh e allora? Era anche un DJ, ma non mi pare che i DJ si siano messi a spaccare le città. Aveva anche un negozio di abbigliamento, ma non ho visto serrate dei negozi di abbigliamento. Ecco tutto qui quello che dovevo dire.


Ottavio - 13/11/2007 alle 10:30

Laura, perfetto!


desmoblu - 13/11/2007 alle 10:37

Si, perfetto.


ProfRoubaix - 13/11/2007 alle 10:38

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Ecco tutto qui quello che dovevo dire. [/quote] E che c'era da dire.


Lore_88 - 13/11/2007 alle 10:53

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] giuliani era a 4 metri dal defender? ma secondo te un poliziotto in una camionetta assediata da parecchie decine di DELINQUENTI (quali lo stesso giuliani che in quel momendo stava per l'appunto delinquendo) calcola forza, velocità e distanza, compie uno studio balistico volto a determinare la traiettoria dell'estintore prima di difendersi legittimamente contro chi mette in pericolo la propria vita?[/quote] Andiamo per ordine. Quelle parecchie decine di delinquenti erano un gruppetto di manifestanti che non si è ben capito cosa stessero facendo di male per guadagnarsi il lancio di lacrimogeni e, successivamente, le cariche e i pestaggi della polizia e dei carabinieri. Poi, durante la reazione dei manifestanti con pietre e bastoni c'è stata l'uccisione di Carlo Giuliani. [quote]perfavore, non facciamo ridere. una cosa più che legittima è avere delle idee, ben altra cosa è invece schierarsi sempre e comunque contro la divisa e sparare m.erda contro chi ogni giorno con un lavoro che nemmeno possiamo immaginare, garantisce la sicurezza nel nostro Paese. e la garantisce, gli episodi di ieri sera, durante i quali, per scelta (secondo me tragicamente sbagliata), i DELINQUENTI dell'olimpico sono stati lasciati liberi di dar sfogo alla loro più becera idiozia e DELINQUENZA, lo dimostrano.[/quote] Io non mi schiero a prescindere da nessuna parte e non sparo merd@ contro nessuno. Io distinguo quando le forze dell'ordine agiscono per il bene della collettività (la maggior parte delle volte, per carità) e quando hanno un modus operandi simil fascista (vedi 3-4 giorni del g8) e ho il diritto di chiedere che venga fatta luce sulle volte che fanno caxxate (grosse), perchè certi fatti non sono tollerabili in un Paese che si definisce civile, proprio perchè in una democrazia, il cittadino deve potersi fidare delle forze dell'ordine. Sui fatti di domenica sera per quanto mi riguarda non c'è neanche da discutere: un gruppo di delinquenti (questa volta il termine è giustissimo) doveva essere fermato a tutti i costi e invece li hanno lasciati scorrazzare per la città a compiere nefandezze. Chi invocava l'intervento dell'esercito contro quelli lì non è certo da biasimare. [quote](cosa che la sinistra, specialmente quella che si autodefinisce radicale, dovrebbe tenere sempre a mente)[/quote] Autodefinisce un cavolo! Siamo la sinistra più moderata d'Europa...


Serpa - 13/11/2007 alle 10:57

Per me fate troppa confusione a considerare ultrà quelli che hanno creato casini...gli ultrà sono altro. Gli ultrà non esistono più. Le curve sono in mano ad altro...se non si capisce questo, si rischia di fare di tutta l'erba un fascio.


cyclingchecco - 13/11/2007 alle 11:30

il titolo della discussione dice che il calcio si ferma.... A me, sembra - e lo dico con dispiacere - che invece continui. Dobbiamo solo fermarci e ridimensionare tutto. E' che praticamente nessuno ha i mezzi per farlo.


Admin - 13/11/2007 alle 12:04

[quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] non è la Polizia il nemico della democrazia[/quote] Tanto è vero che in italiano "stato di polizia" è sinonimo di "stato democratico", vero Eugenio? ;) [/quote] E "stato democratico" come lo intendi? Tipo Republica DEMOCRATICA Tedesca? :D [/quote] Heheheh Intendevo, con la mia piccola provocazione, che posso accettare la concezione che la polizia non sia il nemico dell'ordine, ma al mondo è successo spessissimo che le forze armate siano state protagoniste di atti antidemocratici, quando non proprio svolte autoritarie. Quindi - la storia ce lo insegna - a volte la polizia è nemica della democrazia. Era una puntualizzazione sull'asserzione di Eugenio, che non intacca il rispetto che porto per il lavoro delle forze dell'ordine, quando non si abbandona ad abusi di sorta.


Alefederico - 13/11/2007 alle 14:34

Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc?


Serpa - 13/11/2007 alle 14:52

[quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Beh, io un sospetto me lo sono fatto venire... Sempre facendo un parallelo col G8, lì c'erano non so quante telecamere che hanno smentito le versioni della polizia. Qui le telecamere che c'erano erano quelle dell'autogrill, subito sequestrate...così le immagini le hanno viste solo loro e dopo 4 ore anno cominciato a tirare fuori le versioni. Quello che è successo lo sanno benissimo...altro che "ancora non si sa come sono andate le cose"... Secondo me.


Andrea_Web - 13/11/2007 alle 14:54

[quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Perchè forse per fare una perizia balistica seria non basta la supermoviola di Biscardi... Sono comunque d'accordissimo con il post di Laura letto nella pagina precedente. STOP. Divertentissimo (ironico) il fatto che sospendano il campionato domenica, bella farsa (serie B e C).


criab - 13/11/2007 alle 15:17

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Perchè forse per fare una perizia balistica seria non basta la supermoviola di Biscardi... Sono comunque d'accordissimo con il post di Laura letto nella pagina precedente. STOP. Divertentissimo (ironico) il fatto che sospendano il campionato domenica, bella farsa (serie B e C). [/quote] Vabbé...andrò a vedermi la serie D... :D


Monsieur 40% - 13/11/2007 alle 15:20

[quote][i]Originariamente inviato da cyclingchecco [/i] il titolo della discussione dice che il calcio si ferma.... A me, sembra - e lo dico con dispiacere - che invece continui. Dobbiamo solo fermarci e ridimensionare tutto. E' che praticamente nessuno ha i mezzi per farlo. [/quote] Ottima osservazione. Ho cambiato ora il titolo del thread. Sui mezzi per farlo: la politica avrebbe i mezzi, ma non ha la voglia (i tifosi di calcio sono masse di elettori troppo preziose: e lo dimostra il fatto che sono più i politici a sottolineare per quale squadra tifino, piuttosto che i calciatori dire per quale schieramento politico tengano).


mont ventoux - 13/11/2007 alle 15:36

DOMANDA: Murare dentro qualche galera, per qualche quarto di secolo,tutte le centinaia o migliaia di ULTRA' nazifascisti, anarcoidi o noglobal che siano, pare brutto no?! E i tifosi di Bergamo e Taranto? RISPOSTA: SI! Sarebbe profondamente illiberale! DOMANDA: Denunciare il fatto che, 2 gruppi di tifosi,uno juventino e l'altro laziale, che si incrociano casualmente in autogrill, e così, senza alcuna ragione valida che non sia il loro orgoglio da calcio-incefaliti, si mettono a fare a cazzotti? RISPOSTA: Non si può fare, bisogna piangere il morto! Certo, è tutto nella norma.

 

[Modificato il 13/11/2007 alle 15:54 by mont ventoux]


antonello64 - 13/11/2007 alle 15:40

il calcio che fa? Fa le tavole rotonde, cosa vuoi che faccia? Ne saranno state fatte un migliaio (500 solo da Biscardi) sull'argomento, il problema è ancora lì, e se possibile è anche peggiorato.


Serpa - 13/11/2007 alle 15:48

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cyclingchecco [/i] il titolo della discussione dice che il calcio si ferma.... A me, sembra - e lo dico con dispiacere - che invece continui. Dobbiamo solo fermarci e ridimensionare tutto. E' che praticamente nessuno ha i mezzi per farlo. [/quote] Ottima osservazione. Ho cambiato ora il titolo del thread. Sui mezzi per farlo: la politica avrebbe i mezzi, ma non ha la voglia (i tifosi di calcio sono masse di elettori troppo preziose: e lo dimostra il fatto che sono più i politici a sottolineare per quale squadra tifino, piuttosto che i calciatori dire per quale schieramento politico tengano). [/quote] A proposito di masse di elettori... http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/11_Novembre/13/pop_curve.shtml


il cannibale - 13/11/2007 alle 15:50

ormai il calcio (e pultroppo anche il ciclismo) hanno degli interessi finanziari tali che sia impossibile fermare un campionato. Ormai è tutto in mano al fattore economico più che quello sportivo e, pultroppo, non so se si possa più tornare indietro. :(


criab - 13/11/2007 alle 16:00

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cyclingchecco [/i] il titolo della discussione dice che il calcio si ferma.... A me, sembra - e lo dico con dispiacere - che invece continui. Dobbiamo solo fermarci e ridimensionare tutto. E' che praticamente nessuno ha i mezzi per farlo. [/quote] Ottima osservazione. Ho cambiato ora il titolo del thread. Sui mezzi per farlo: la politica avrebbe i mezzi, ma non ha la voglia (i tifosi di calcio sono masse di elettori troppo preziose: e lo dimostra il fatto che sono più i politici a sottolineare per quale squadra tifino, piuttosto che i calciatori dire per quale schieramento politico tengano). [/quote] A proposito di masse di elettori... http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/11_Novembre/13/pop_curve.shtml [/quote] Pensa quando politicizzeremo il tifo ciclistico, chessò, i cuneghiani saranno di destra, i bettiniani di sinistra, i dilucani anarchici e così via....ci troveremo sul Mortirolo a riempirci di mazzate salvo poi unirci tutti insieme per attaccare le pattuglie della stradale che anticipano la tappa del giro....:D :D Uff...peccato che il popolo del ciclismo sia troppo intelligente per ridursi così. :yes:


Serpa - 13/11/2007 alle 16:22

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] Pensa quando politicizzeremo il tifo ciclistico, chessò, i cuneghiani saranno di destra, i bettiniani di sinistra, i dilucani anarchici e così via....ci troveremo sul Mortirolo a riempirci di mazzate salvo poi unirci tutti insieme per attaccare le pattuglie della stradale che anticipano la tappa del giro....:D :D Uff...peccato che il popolo del ciclismo sia troppo intelligente per ridursi così. :yes: [/quote] Beh... di bandiere padane e della liga veneta sui percorsi ciclistici ce ne sono sempre troppe...


criab - 13/11/2007 alle 16:38

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] Pensa quando politicizzeremo il tifo ciclistico, chessò, i cuneghiani saranno di destra, i bettiniani di sinistra, i dilucani anarchici e così via....ci troveremo sul Mortirolo a riempirci di mazzate salvo poi unirci tutti insieme per attaccare le pattuglie della stradale che anticipano la tappa del giro....:D :D Uff...peccato che il popolo del ciclismo sia troppo intelligente per ridursi così. :yes: [/quote] Beh... di bandiere padane e della liga veneta sui percorsi ciclistici ce ne sono sempre troppe... [/quote] Innocui ubriaconi e probabilmente nemmeno loro sanno perché portano in giro quegli stracci bianco/verdi, anzi, probabilmente sono ancora fermi al "dagli al terun"....;)


nino58 - 13/11/2007 alle 16:56

Li pagano. No, purtroppo no, ci vanno convinti.


criab - 13/11/2007 alle 17:07

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Li pagano. No, purtroppo no, ci vanno convinti. [/quote] :) e pure parecchio...chissà dove terranno le ampolle con le acque del Pò...


annasci - 13/11/2007 alle 19:07

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Beh, io un sospetto me lo sono fatto venire... Sempre facendo un parallelo col G8, lì c'erano non so quante telecamere che hanno smentito le versioni della polizia. Qui le telecamere che c'erano erano quelle dell'autogrill, subito sequestrate...così le immagini le hanno viste solo loro e dopo 4 ore anno cominciato a tirare fuori le versioni. Quello che è successo lo sanno benissimo...altro che "ancora non si sa come sono andate le cose"... Secondo me. [/quote] Trovo interessanti alcune osservazioni di Serpa sui fatti di domenica. Se vogliamo fare un parallelo col G8, però, dobbiamo ricordare che in quell'occasione Fini coordinava le azioni di Polizia. Domenica, invece, il poliziotto ha sparato al ragazzo senza ricevere ordini dall'alto, é stata una sua folle iniziativa personale. Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire.


miky70 - 13/11/2007 alle 19:24

Io penso che i telegiornali domenica potevano dare la notizia della morte del tifoso laziale in modo che non apparisse come il poliziotto nella veste di esecutore e punitore istituzionale che fa il killer tra i tifosi. A mio avviso è questo quello che i media hanno voluto e questo quello che hanno ottenuto. Io dal canto mio ero per la chiusura del calcio già dalla morte dell'Ispettore Raciti, ho visto Magnini su raidue domenica pomeriggio e gli altri sport meritano che il calcio sparisca per qualche anno dall'Italia. Le cavolate del tipo "non dobbiamo mollare, la società è malata" mi hanno nauseato. Siamo tutti in balia di un branco di idioti che controlla aree di servizio in autostrada, città e locali pubblici. Dobbiamo pagare per controllarli e contenerli, non mi sta bene. Le squadre devono risarcire le spese amministrative e statali per questi scimmioni eccitati e violenti. Togliamoli definitivamente di mezzo. Senza calcio abbasseranno la coda. E tanta gentaglia che si finge dirigente, finalmente comincerà a lavorare seriamente.


desmoblu - 13/11/2007 alle 19:32

[quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Beh, io un sospetto me lo sono fatto venire... Sempre facendo un parallelo col G8, lì c'erano non so quante telecamere che hanno smentito le versioni della polizia. Qui le telecamere che c'erano erano quelle dell'autogrill, subito sequestrate...così le immagini le hanno viste solo loro e dopo 4 ore anno cominciato a tirare fuori le versioni. Quello che è successo lo sanno benissimo...altro che "ancora non si sa come sono andate le cose"... Secondo me. [/quote] Trovo interessanti alcune osservazioni di Serpa sui fatti di domenica. Se vogliamo fare un parallelo col G8, però, dobbiamo ricordare che in quell'occasione Fini coordinava le azioni di Polizia. Domenica, invece, il poliziotto ha sparato al ragazzo senza ricevere ordini dall'alto, é stata una sua folle iniziativa personale. Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire. [/quote] Infatti. Genova era stata preprarata per far male, poliziotti drogati, pestaggi, prove manipolate, accanimento anche contro chi non c'entrava nulla. A genova c'erano picchiatori liberi addestrati apposta. Qui la facenda è un po' diversa..


annasci - 13/11/2007 alle 19:54

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Beh, io un sospetto me lo sono fatto venire... Sempre facendo un parallelo col G8, lì c'erano non so quante telecamere che hanno smentito le versioni della polizia. Qui le telecamere che c'erano erano quelle dell'autogrill, subito sequestrate...così le immagini le hanno viste solo loro e dopo 4 ore anno cominciato a tirare fuori le versioni. Quello che è successo lo sanno benissimo...altro che "ancora non si sa come sono andate le cose"... Secondo me. [/quote] Trovo interessanti alcune osservazioni di Serpa sui fatti di domenica. Se vogliamo fare un parallelo col G8, però, dobbiamo ricordare che in quell'occasione Fini coordinava le azioni di Polizia. Domenica, invece, il poliziotto ha sparato al ragazzo senza ricevere ordini dall'alto, é stata una sua folle iniziativa personale. Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire. [/quote] Infatti. Genova era stata preprarata per far male, poliziotti drogati, pestaggi, prove manipolate, accanimento anche contro chi non c'entrava nulla. A genova c'erano picchiatori liberi addestrati apposta. Qui la facenda è un po' diversa.. [/quote] Mi hai capita in pieno, Desmoblu


Abajia - 13/11/2007 alle 19:54

[quote][i]Originariamente inviato da il cannibale [/i] ormai il calcio (e pultroppo anche il ciclismo) hanno degli interessi finanziari tali che sia impossibile fermare un campionato. Ormai è tutto in mano al fattore economico più che quello sportivo e, pultroppo, non so se si possa più tornare indietro. :( [/quote] Il discorso può anche essere veritiero, però domenica scorsa, secondo me, fermare il campionato sarebbe stato un errore. Il rinvio di Inter-Lazio è un conto, quello di bloccare l'intera Serie A ne è un altro.


Tallo - 13/11/2007 alle 20:39

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Io penso che i telegiornali domenica potevano dare la notizia della morte del tifoso laziale in modo che non apparisse come il poliziotto nella veste di esecutore e punitore istituzionale che fa il killer tra i tifosi. A mio avviso è questo quello che i media hanno voluto e questo quello che hanno ottenuto. Io dal canto mio ero per la chiusura del calcio già dalla morte dell'Ispettore Raciti, ho visto Magnini su raidue domenica pomeriggio e gli altri sport meritano che il calcio sparisca per qualche anno dall'Italia. Le cavolate del tipo "non dobbiamo mollare, la società è malata" mi hanno nauseato. Siamo tutti in balia di un branco di idioti che controlla aree di servizio in autostrada, città e locali pubblici. Dobbiamo pagare per controllarli e contenerli, non mi sta bene. Le squadre devono risarcire le spese amministrative e statali per questi scimmioni eccitati e violenti. Togliamoli definitivamente di mezzo. Senza calcio abbasseranno la coda. E tanta gentaglia che si finge dirigente, finalmente comincerà a lavorare seriamente. [/quote]:gluglu: Sono d'accordo con te. Il calcio più che uno sport è diventata una guerra,altro che il ciclismo dove vi è sì rivalità ma grande rispetto e anche ammirazione per gli avversari.Non serve a nulla sospendere il campionato per qualche giornata,bisognerebbe fermarlo per almeno un paio d'anni ed essere severi contro tutti gli ultras violenti. Parola di un grande appassionato di questo sport e tifoso del Parma:OIO


antonello64 - 13/11/2007 alle 20:54

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Beh... di bandiere padane e della liga veneta sui percorsi ciclistici ce ne sono sempre troppe... [/quote] finchè si limitano a sventolar bandiere, nessun problema.


EugeRambler - 14/11/2007 alle 00:06

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] Pensa quando politicizzeremo il tifo ciclistico, chessò, i cuneghiani saranno di destra, i bettiniani di sinistra, i dilucani anarchici e così via....ci troveremo sul Mortirolo a riempirci di mazzate salvo poi unirci tutti insieme per attaccare le pattuglie della stradale che anticipano la tappa del giro....:D :D Uff...peccato che il popolo del ciclismo sia troppo intelligente per ridursi così. :yes: [/quote] Beh... di bandiere padane e della liga veneta sui percorsi ciclistici ce ne sono sempre troppe... [/quote] troppe... ...troppe poche forse :D e poi l'acuqa del sacro po ancora non è inserito nella lista delle sostanze dopanti tiè! :P


criab - 14/11/2007 alle 08:11

[quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) [b]la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire.[/b] [/quote] Ed è stato un errore !!! questa era la volta buona per intervenire in maniera durissima....lo sapevano che a Roma sarebbe successo quello che è successo e dovevano mandare l'esercito, in qualunque altro paese l'avrebbero fatto e a ragione.


Serpa - 14/11/2007 alle 09:11

[quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Beh, io un sospetto me lo sono fatto venire... Sempre facendo un parallelo col G8, lì c'erano non so quante telecamere che hanno smentito le versioni della polizia. Qui le telecamere che c'erano erano quelle dell'autogrill, subito sequestrate...così le immagini le hanno viste solo loro e dopo 4 ore anno cominciato a tirare fuori le versioni. Quello che è successo lo sanno benissimo...altro che "ancora non si sa come sono andate le cose"... Secondo me. [/quote] Trovo interessanti alcune osservazioni di Serpa sui fatti di domenica. Se vogliamo fare un parallelo col G8, però, dobbiamo ricordare che in quell'occasione Fini coordinava le azioni di Polizia. Domenica, invece, il poliziotto ha sparato al ragazzo senza ricevere ordini dall'alto, é stata una sua folle iniziativa personale. Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire. [/quote] Infatti. Genova era stata preprarata per far male, poliziotti drogati, pestaggi, prove manipolate, accanimento anche contro chi non c'entrava nulla. A genova c'erano picchiatori liberi addestrati apposta. Qui la facenda è un po' diversa.. [/quote] Mi hai capita in pieno, Desmoblu [/quote] Il mio accostamento era limitato al discorso "bugie e omissioni della polizia e le versioni dei fatti". Ovvio che non c'è assolutissimo paragone tra i due fatti. Chiedo scusa se mi sono spiegato male.


Serpa - 14/11/2007 alle 10:06

(da repubblica.it) Salta moltissime cose ancora, a tratti è un po' forzato, ma nel complesso è interessante e fa un quadro piuttosto corretto della situazione. --- Laziali e romanisti, fascisti e autonomi: alleati nella "guerra agli sbirri" "I veri disobbedienti siamo noi". Una storia cominciata 13 anni fa Eversione ultrà, uniti contro tutto così è nato il laboratorio Roma di CARLO BONINI ROMA - Se la parabola eversiva dei violenti da stadio ha avuto un suo laboratorio, quel laboratorio è a Roma. Come documentano la notte dell'assalto alle caserme e l'iscrizione al registro degli indagati dei tre della "banda noantri" che viaggiavano con Gabriele Sandri. Dentro e fuori dell'Olimpico, romanisti e laziali hanno conosciuto un'inedita contaminazione, allacciato alleanze, abbattuto lo schema tradizionale destra/sinistra, lavorato all'elaborazione di quella che nelle note del Viminale viene definita la "teoria dell'opposizione violenta al Sistema". Il racconto può cominciare dalla fine. Dai profili monchi che i brogliacci di polizia propongono dei quattro ragazzi arrestati domenica. Tre laziali e un romanista. Tre "simpatizzanti di destra": i laziali Claudio Gugliotti, Saverio Candamano, Valerio Minotti, di cui uno con precedenti per rapina (Candamano). Il quarto, Lorenzo Sturiale (il romanista), con una storia di sinistra ("So - dice il suo avvocato Lorenzo Contucci - che è impegnato in iniziative con partiti di sinistra. Non saprei dire se Rifondazione o Comunisti italiani") e un precedente di polizia del 2003 per "manifestazione non autorizzata di fronte a un Mc Donald's". Ma il racconto può cominciare anche da un incipit che in pochi seppero o vollero vedere. Domenica 21 novembre 1994, stadio di Brescia, dove la Roma è ospite. L'allora vicequestore Giovanni Selmin viene ridotto in fin di vita dalle "lame" di un'orda impazzita che, alle 12.40, a partita ancora lontana e tifoseria bresciana neppure in vista, consuma un assalto alla polizia pianificato nei giorni precedenti. Ricorda oggi Selmin: "Tra i miei aggressori c'erano romanisti e laziali. Avevano progettato la spedizione, portando da Roma un arsenale: accette, coltelli, bombe carta imbottite di pallini di piombo. A guidare quel gruppo era un estremista di destra: Maurizio Boccacci, fondatore del Movimento politico occidentale". Romanisti e laziali contro gli "sbirri", sotto l'ombrello di un incipiente e violento spontaneismo di destra. "Mi chiede se quello fu l'inizio di quel che vediamo oggi? Probabilmente sì". Novembre 1994-giugno 2006. Sono trascorsi dodici anni, il Movimento politico occidentale, sciolto d'autorità dalla magistratura, è un ricordo. A Roma, muore in un incidente di moto Paolo Zappavigna, 40 anni, leader unico dei "Boys", la sigla che nella curva romanista raccoglie la destra intera. Ai suoi funerali, nella chiesa di Santa Maria Consolatrice, si raccolgono in migliaia. Tra loro, sotto una foresta di braccia levate nel saluto romano, c'è, per dirne una, l'attuale sottosegretario dell'economia, Paolo Cento, che con il "fascista" Zappavigna ha lavorato a disegni di legge che privino i questori del potere di diffida. Come del resto Rino Fabiano, consigliere "disobbediente" eletto con Rifondazione comunista al III municipio. Soprattutto, c'è Fabrizio Toffolo, leader degli "Irriducibili" della Lazio, la sigla che controlla con mano militare l'intera curva nord. Le parole che Toffolo pronuncia spiegano cosa è accaduto tra il 1994 e il 2006, rendono meno misteriose le ragioni per cui nel marzo del 2004, le due tifoserie sono riuscite a imporre la sospensione di un derby. "Anni fa - dice Toffolo - con i romanisti dei "Boys", ci scontravamo. Ma poi ci siamo conosciuti, abbiamo fatto amicizia e in questi anni abbiamo cominciato a lavorare insieme sulla repressione, sul carcerario". Toffolo, dal carcere, entra ed esce (oggi è ai domiciliari perché accusato di aver tentato insieme agli altri tre capi storici degli "Irriducibili" di consegnare la società Lazio a Giorgio Chinaglia, minacciando il suo attuale presidente, Lotito). Ma non è questo evidentemente il punto. Il punto è che Toffolo segnala e celebra un'avvenuta contaminazione intorno a parole d'ordine capaci di mettere insieme romanisti e laziali, destra e sinistra. Le due curve, in 12 anni, hanno conosciuto nuove sigle (i laziali, la "Banda noantri" e "In basso a destra"; i romanisti, "Bisl - basta infami solo lame"; "Tradizione e distinzione", "Padroni di casa") e per un "Movimento politico occidentale" scomparso, c'è ora una sede di "Forza nuova" a un tiro di schioppo dal punto di incontro del tifo laziale in piazza Vescovio. E' accaduto quel che, da vivo, Paolo Zappavigna, il "fascista" che chiedeva verità sui desaparecidos argentini, spiegava in una intervista raccolta in uno dei forum ultras: "I veri Disobbedienti sono gli ultras. Il nostro motto è "sempre schierati e mai omologati", mai a braccetto con le forze del disordine. La curva, insieme ai centri sociali è uno dei pochi luoghi in cui è possibile una vera autogestione". (14 novembre 2007)


annasci - 14/11/2007 alle 14:24

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] Hai ragine Serpa, tu hai fatto un discorso di [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Alefederico [/i] Sapete cosa mi colpisce di più di tutta questa faccenda? Che a due giorni dalla tragedia non si abbia ancora una conferma ufficiale di quanto è accaduto. Possibile che si parli ancora di forse, sembra, ipotizziamo, ecc? [/quote] Beh, io un sospetto me lo sono fatto venire... Sempre facendo un parallelo col G8, lì c'erano non so quante telecamere che hanno smentito le versioni della polizia. Qui le telecamere che c'erano erano quelle dell'autogrill, subito sequestrate...così le immagini le hanno viste solo loro e dopo 4 ore anno cominciato a tirare fuori le versioni. Quello che è successo lo sanno benissimo...altro che "ancora non si sa come sono andate le cose"... Secondo me. [/quote] Trovo interessanti alcune osservazioni di Serpa sui fatti di domenica. Se vogliamo fare un parallelo col G8, però, dobbiamo ricordare che in quell'occasione Fini coordinava le azioni di Polizia. Domenica, invece, il poliziotto ha sparato al ragazzo senza ricevere ordini dall'alto, é stata una sua folle iniziativa personale. Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire. [/quote] Infatti. Genova era stata preprarata per far male, poliziotti drogati, pestaggi, prove manipolate, accanimento anche contro chi non c'entrava nulla. A genova c'erano picchiatori liberi addestrati apposta. Qui la facenda è un po' diversa.. [/quote] Mi hai capita in pieno, Desmoblu [/quote] Il mio accostamento era limitato al discorso "bugie e omissioni della polizia e le versioni dei fatti". Ovvio che non c'è assolutissimo paragone tra i due fatti. Chiedo scusa se mi sono spiegato male. [/quote] Hai ragione Serpa, in quel momento tu facevi un discorso di bugie e omissioni. A me premeva sottolineare quello delle responsabilità. Non ci contraddiciamo.


annasci - 14/11/2007 alle 14:45

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) [b]la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire.[/b] [/quote] Ed è stato un errore !!! questa era la volta buona per intervenire in maniera durissima....lo sapevano che a Roma sarebbe successo quello che è successo e dovevano mandare l'esercito, in qualunque altro paese l'avrebbero fatto e a ragione. [/quote] Se fosse intervenuta sarebbe successo un finimondo. Credo sia stato saggio non intervenire. Tra i punti forti e i punti deboli della decisione presa, ritengo, tutto sommato, che sia stata quella meno pericolosa per l'ordine pubblico e la vita dei cittadini


criab - 14/11/2007 alle 16:18

[quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da annasci [/i] Per quanto riguarda gli attacchi a Roma alle Istituzioni (Commissariati di polizia, sede CONI ecc) [b]la polizia ha ricevuto l'ordine di non intervenire.[/b] [/quote] Ed è stato un errore !!! questa era la volta buona per intervenire in maniera durissima....lo sapevano che a Roma sarebbe successo quello che è successo e dovevano mandare l'esercito, in qualunque altro paese l'avrebbero fatto e a ragione. [/quote] Se fosse intervenuta sarebbe successo un finimondo. Credo sia stato saggio non intervenire. Tra i punti forti e i punti deboli della decisione presa, ritengo, tutto sommato, che sia stata quella meno pericolosa per l'ordine pubblico e la vita dei cittadini [/quote] Certo...almeno anche la prossima volta, siccome sarà saggio non intervenire, questi qua rifaranno ancora quello che vogliono certi o quasi di rimanere impuniti. Se non li prendi a calci in cu.lo almeno quando assaltano le caserme o le istituzioni... Stiamo sempre lì a dirci "meglio non intervenire perché altrimenti è peggio " e questi ci sguazzano.


annasci - 14/11/2007 alle 21:52

Nen credo ci sguazzino, sono in corso indagini e arresti, taluni con accuse molto pesanti.


mont ventoux - 15/11/2007 alle 00:01

D'accordissimo con Criab. Sarebbe bello che in una serie di situazioni, per certi reati e per certi criminali, una volta acchiappati, ci si dimenticasse di parole come "garantismo", "legalitarismo" o "nonviolenza", e li si mettesse a disposizione di una collettiva, salutare e popolare azione di presa a calci nel culo, tanto più che questa sarebbe al massimo legittima difesa contro vera violenza. La si potrebbe proporre inizialmente anche come nuova disciplina sportiva, la materia prima, cioè i fondoschiena di teppisti, squadristi e criminali assortiti, almeno nei primi tempi non mancherebbe, mentre la schiera dei praticanti sarebbe composta di diritto dalle vittime o dai parenti delle vittime, ai quali si unirebbero tante persone dotate di senso civico e morale.

 

[Modificato il 15/11/2007 alle 00:23 by mont ventoux]


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 00:16

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da vocelibera [/i] Concordo in pieno...è ora di piantarla, sono esausta e indignata per la morte di quel ragazzo...e poi si è vero un poliziotto può sbagliare è un essere umano ma [b]come mai ki dovrebbe garantire la sicurezza pubblica ultimamente sbaglia e nn poco (vedi giuliani nel G8 di genova)[/b]...sono stufa di questo sistema repressivo ke scatena solo altra violenza, altra rabbia e tanto dolore...e intanto ki spiegherà alla famiglia di dj gabro cosa è successo?... [/quote] altro ORRORE! [/quote] Sono due corse COMPLETAMENTE diverse, nemmeno paragonabili, il ragazzo di ieri se ne stava seduto nella sua macchina a dormire, l'altro invece non stava esattamente dormendo. Quindi allora nessun orrore ma solo una (seppur terribile) conseguenza per le proprie azioni. [/quote] siamo completamente d'accordo cri. orrore era riferito alle idee che taluni soggetti sono capaci di pensare e purtroppo anche esternare. [/quote] Meglio un po' di orrore, a volte, che scadere in discorsi banali e ipocriti. Le istituzioni si son dimostrate non all'altezza per l'ennesima volta, troppo facile sorvolare su questo e scagliarsi contro i teppisti. La violenza ultras è un fatto sociale, lo Stato non è più credibile ed i poveracci (gli ultras racimolano proseliti soprattutto tra gli strati sociali più bassi) cominciano a ribellarsi, a difendere le loro tribù (la violenza nel calcio non è che l'evoluzione della caccia, della tauromachia, delle esecuzioni pubbliche, dei giochi cruenti dell'antichità). Giusto che i teppisti vengano arrestati, ma per fermare DEL TUTTO il fenomeno serve credibilità. Che credibilità ha la polizia se comincia a sparare fumogeni senza motivo nella curva del Torino (cosa realmente successa ed alla quale ho assistito in prima persona)? Se li ultras che sbagliano in genere pagano perchè i poliziotti che sbagliano non pagano mai? Massì, tutti nascosti nello stadio e nelle caserme mentre i teppisti si scatenano, un corpo di polizia all'altezza di questa barzelletta di paese.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 00:31

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Giuliani era a 4 metri dal Defender. Neanche Hulk sarebbe riuscito a tirarlo addosso ai carabinieri. Loro invece gli hanno sparato, l'hanno lasciato per terra senza soccorrerlo (sono trascorsi diversi minuti prima che morisse) e gli sono passati anche sopra due volte col Defender. Guarda, criab, a pensare che in quei giorni lo Stato Italiano si è comportato da tutto fuorchè da democrazia, non sono io o la sinistra "fuori dal mondo concreto" ma la stragrande maggioranza del mondo civilizzato. [/quote] giuliani era a 4 metri dal defender? ma secondo te un poliziotto in una camionetta assediata da parecchie decine di DELINQUENTI (quali lo stesso giuliani che in quel momendo stava per l'appunto delinquendo) calcola forza, velocità e distanza, compie uno studio balistico volto a determinare la traiettoria dell'estintore prima di difendersi legittimamente contro chi mette in pericolo la propria vita? omissione di soccorso? ma lore, scusa se insisto, mi dici come gli occupanti della camionetta avrebbero potuto soccorrere il giuliani ormai a terra? te li immagini scendere in mezzo a parecchie decine di DELINQUENTI e fare i crocerossini? perfavore, non facciamo ridere. una cosa più che legittima è avere delle idee, ben altra cosa è invece schierarsi sempre e comunque contro la divisa e sparare m.erda contro chi ogni giorno con un lavoro che nemmeno possiamo immaginare, garantisce la sicurezza nel nostro Paese. e la garantisce, gli episodi di ieri sera, durante i quali, per scelta (secondo me tragicamente sbagliata), i DELINQUENTI dell'olimpico sono stati lasciati liberi di dar sfogo alla loro più becera idiozia e DELINQUENZA, lo dimostrano. non è la Polizia il nemico della democrazia (cosa che la sinistra, specialmente quella che si autodefinisce radicale, dovrebbe tenere sempre a mente) e del Paese, bensì lo sono i DELINQUENTI, come quelli che siamo putroppo stati costretti a vedere nella giornata di ieri. [/quote] Quelli che tu chiami delinquenti posson anche essere considerati rivoluzionari (non da me, preciso). Quelli che tu difendi sono uomini male addestrati che non sono in grado do svolgere il loro mestiere, dov'è che starebbero garantendo la sicurezza? La percezione di insicurezza aumenta a dismisura in tutto il paese e non solo per colpa dei delinquenti, ma anche per colpa di forze dell'ordine non all'altezza, per usare un eufemismo. Certo, tanto il rimedio è espellere tutti i Rom e chiudere tutte le curve, evviva!


Monsieur 40% - 15/11/2007 alle 00:57

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Sarebbe bello che in una serie di situazioni, per certi reati e per certi criminali, una volta acchiappati, ci si dimenticasse di parole come "garantismo", "legalitarismo" o "nonviolenza", e li si mettesse a disposizione di una collettiva, salutare e popolare azione di presa a calci nel culo, tanto più che questa sarebbe al massimo legittima difesa contro vera violenza. La si potrebbe proporre inizialmente anche come nuova disciplina sportiva, la materia prima, cioè i fondoschiena di teppisti, squadristi e criminali assortiti, almeno nei primi tempi non mancherebbe, mentre la schiera dei praticanti sarebbe composta di diritto dalle vittime o dai parenti delle vittime, ai quali si unirebbero tante persone dotate di senso civico e morale.[/quote] Mi sento dotato di senso civico e morale, e credo che sia proprio questo il motivo per cui sono in totale disaccordo con la tua "legge del taglione".

 

[Modificato il 15/11/2007 alle 01:10 by Monsieur 40%]


ispanico - 15/11/2007 alle 01:16

un piccolo esempio stupido. In austria a vienna, il fenomeno dei vu cumprà" non esiste in quanto stroncato sul nascere, ma mi poare che si giri con una certa trqanquillità in città perfino nelle metropolitane dopo le 24. Questo per dire che anche in italia che certo non è un pese del terzo mondo se solo si voleva si poteva eliminare il fenomeno di ultras violenti fin dal principio. certo qualche idiota c'è sempre in ogni tifoseria del mondo probabilmente, ma forse èp più contenuto dell'italia, un tempo si nominavano gli hoolians, ma questo feniomeno è finito, adesso c'è la nostta nazione a doversi vergonare dinnanzi al mondo e che non si cerchino giustificazioni nell'accaduto di domenica mattina, non ci si può passare sopra e rinviare il problema in continazione se mpre ed a questo punto c'è da aggiungere, se c'è realmente la volontà di cambiare.


desmoblu - 15/11/2007 alle 08:29

Beh, Ispanico, la lotta contrto i "vu cumpra'" e gli ambulanti in Austria è vecchia quanto l'impero austroungarico...basta leggere Hasek e vedrai che anche 100 anni fa c'era repressione. Comunque, secondo me i p0liziotti hanno fatto bene a non intervenire a Roma, semplicemente perhè era proprio quello che s'aspettavano e volevano gli ultras. Stavano cercando semplicemente di provocare una reazione per inscenare una guerriglia urbana ancora peggiore, e magari ci sarebbero scappati dei morti da entrambe le parti. Qualcuno faceva paragoni (mah) con genova: ebbene, intervenendo in massa la polizia avrebbe fatto esattamente come a Genova, e gli ultras avrebbero avuto magari qualche nuovo martire e sicuramente la possibilità e il pretesto per devastare 10 volte di più. Poi si dirà: ma la polizia non garantiva la sicurezza dei cittadini. Certo, è vero. Ma probabilmente avrebbe solo peggiorato le cose con qualche carica inutile...e comunque diciamolo: la responsabilità maggiore è di quei criminali che c'erano per strada. Di solito non sono così solidale con le forze dell'ordine, ma nell'occasione li appoggio.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 08:57

[quote][i]Originariamente inviato da ispanico [/i] un piccolo esempio stupido. In austria a vienna, il fenomeno dei vu cumprà" non esiste in quanto stroncato sul nascere, ma mi poare che si giri con una certa trqanquillità in città perfino nelle metropolitane dopo le 24. Questo per dire che anche in italia che certo non è un pese del terzo mondo se solo si voleva si poteva eliminare il fenomeno di ultras violenti fin dal principio. certo qualche idiota c'è sempre in ogni tifoseria del mondo probabilmente, ma forse èp più contenuto dell'italia, un tempo si nominavano gli hoolians, ma questo feniomeno è finito, adesso c'è la nostta nazione a doversi vergonare dinnanzi al mondo e che non si cerchino giustificazioni nell'accaduto di domenica mattina, non ci si può passare sopra e rinviare il problema in continazione se mpre ed a questo punto c'è da aggiungere, se c'è realmente la volontà di cambiare. [/quote] Sfatiamo altri miti. Il fenomeno ultras è diffuso praticamente ovunque sia diffuso il calcio, pure in paesi civili come l'Olanda o nei paesi Baltici. Antropologicamente è un atto diffuso e scientificamente collegabile con fenomeni simili in praticamente ogni cultura ed ogni società, la violenza - purtroppo - è intrinseca all'uomo, quindi l'Italia, di per sè, non vedo di cosa debba vergognarsi confronto agli altri paesi, se non di poliziotti incapaci a gestire la situazione o dei rigurgiti di ipocrisia e moralismo dei mass media.


Serpa - 15/11/2007 alle 09:12

Ragazzi, non è cattiveria la mia, tantomeno puntualizzare e pignolare, però, a mio avviso si continua a usare la parola "ultras" a sproposito. Gli ultras di oggi, non sono gli ultras di ieri. Questi sono semplicemente pupazzi manovrati dall'alto e che tengono sotto scacco lo Stato e non solo lo Stato. tengono sotto scacco i giornalisti che parlano male di loro. qui a roma, città famosa per avere più radio che parlano di calcio che quelle che trasmettono musica, ci sono stati diversi casi di minacce nei confronti di giornalisti che si sono accodati sulla loro linea arrivando persino a difenderli e chiedere l'uscita dal carcere. Questi ultras qui fanno del merchandising la loro parola d'ordine, altro che squadra del cuore. Hanno negozi, vendono i loro prodotti, e che prodotti...vendono biglietti per le trasferte!! A questi del calcio, dello sport, non importa nulla. Prima non era così. La politica negli stadi ha rovinato il mondo ultras. Le svastiche, le croci celtiche, le bandiere del Che, che niente hanno a che vedere con lo sport, hanno rovinato il mondo ultras. Gli ultras erano quelli che seguivano ovunque la squadra e vivevano in funzione della squadra, ora allo stadio della squadra non hanno addosso mai i colori. I violenti, i sovversivi, hanno un'età media bassissima, i "nuovi ultras" sono minorenni, si va a scavare in quegli stessi ambienti dove regna il bullismo. Quando l'ignoranza regna sovrana la violenza prende il sopravvento sulla ragione e anche una minoranza quale è quella degli ultras, allo stadio prende il comando proprio perchè usa la violenza, che il resto del pubblico, anche ex ultrà ormai quarantenni, non ha nè voglia nè modo di combattere. In curva lo Stato è assente. Non c'è mai un poliziotto in curva, è zona franca. E questo deve finire, per il bene di tutti coloro che il calcio lo amano davvero, che niente hanno a che vedere con questi, che fanno perdere ogni tipo di voglia di seguirlo. Domenica sera in strada quanti avevano le sciarpe della roma, della Lazio, o del cagliari che giocava a roma? Io non ne ho visto nessuno in giro...tutti col casco o col passamontagna. E questi sono ultras? Vabbè...so' stato logorroico però ci premevo a dire queste cose, perchè se si vogliono fare analisi di vario tipo, occorre sapere di cosa si sta parlando. Dire genericamente ultras è come dire genericamente blackblock, mettendo in mezzo pure quelli della rete lilliput che hanno preso più botte dei blackblock.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 09:31

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Ragazzi, non è cattiveria la mia, tantomeno puntualizzare e pignolare, però, a mio avviso si continua a usare la parola "ultras" a sproposito. Gli ultras di oggi, non sono gli ultras di ieri. Questi sono semplicemente pupazzi manovrati dall'alto e che tengono sotto scacco lo Stato e non solo lo Stato. tengono sotto scacco i giornalisti che parlano male di loro. qui a roma, città famosa per avere più radio che parlano di calcio che quelle che trasmettono musica, ci sono stati diversi casi di minacce nei confronti di giornalisti che si sono accodati sulla loro linea arrivando persino a difenderli e chiedere l'uscita dal carcere. Questi ultras qui fanno del merchandising la loro parola d'ordine, altro che squadra del cuore. Hanno negozi, vendono i loro prodotti, e che prodotti...vendono biglietti per le trasferte!! A questi del calcio, dello sport, non importa nulla. Prima non era così. [/quote] Questa è un po' una generalizzazione, probabilmente a Roma è così, ma in molte zone, come qui a Torino, il fenomeno è rimasto in linea con la tradizione italiana che parte dagli anni '70. Sul rapporto coi giornalisti i fatti da te denunciati son gravissimi, ma bisogna anche aggiungere - per dovere di cronaca - che molti giornalisti parlano a vanvera senza conoscere minimamente il fenomeno. [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] La politica negli stadi ha rovinato il mondo ultras. Le svastiche, le croci celtiche, le bandiere del Che, che niente hanno a che vedere con lo sport, hanno rovinato il mondo ultras. Gli ultras erano quelli che seguivano ovunque la squadra e vivevano in funzione della squadra, ora allo stadio della squadra non hanno addosso mai i colori. [/quote] Anche questo è vero in poche realtà ultras, sicuramente dove questo succede è molto triste comunque. [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Quando l'ignoranza regna sovrana la violenza prende il sopravvento sulla ragione e anche una minoranza quale è quella degli ultras, allo stadio prende il comando proprio perchè usa la violenza, che il resto del pubblico, anche ex ultrà ormai quarantenni, non ha nè voglia nè modo di combattere. In curva lo Stato è assente. Non c'è mai un poliziotto in curva, è zona franca. [/quote] Ed eccoci arrivati al punto. Ragazzi, ma ci siete mai andati con costanza allo stadio? Boh, ad ogni modo riflettete: incidenti DENTRO gli Stadi si contano sulle dita di una mano in oltre 50 anni di calcio! In curva non succede niente, non ci sono scontri, al massimo lanciano fumogeni (gesto da condannare, per carità), ma anche questo succede piuttosto raramente. La violenza, quando avviene veramente, è fuori dagli stadi, in scontri tra fazioni opposte di ultras (soprattutto una volta, ora non succede quasi mai) o in scontri ultras - polizia che son i più frequenti e non solo (soprattutto però, ovviamente) per colpa degli ultras. Leviamoci dalla testa 'sti pensieri che diffonde la mala-informazione, chi va allo stadio tranquillamente non rischia MAI nulla, la violenza (comunque in atti sporadici) avviene fuori lo stadio e coinvolge solo la gente che la ricerca, ovvero ultras e polizia.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 09:34

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Domenica sera in strada quanti avevano le sciarpe della roma, della Lazio, o del cagliari che giocava a roma? Io non ne ho visto nessuno in giro...tutti col casco o col passamontagna. E questi sono ultras? Dire genericamente ultras è come dire genericamente blackblock, mettendo in mezzo pure quelli della rete lilliput che hanno preso più botte dei blackblock. [/quote] E qui invece ti quoto alla grande, l'80% degli ultras domenica non ha mosso violenza verso cose nè persone, non bastano i fatti di Bergamo, Milano, Roma e Taranto per condannare il movimento ultras diffuso in tutta la penisola, da molte parti hanno protestato civilmente, tipo a Parma mi sembra di ricordare.


Serpa - 15/11/2007 alle 09:42

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Questa è un po' una generalizzazione, probabilmente a Roma è così, ma in molte zone, come qui a Torino, il fenomeno è rimasto in linea con la tradizione italiana che parte dagli anni '70. Sul rapporto coi giornalisti i fatti da te denunciati son gravissimi, ma bisogna anche aggiungere - per dovere di cronaca - che molti giornalisti parlano a vanvera senza conoscere minimamente il fenomeno. [/quote] Infatti la realtà romana, come ti ho scritto, è particolare, eccessiva e i gruppi anni'70 (eagles supporters, vikings per la Lazio, CUCS per la roma) sono spariti tutti...inutile dire in che modo. [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Ed eccoci arrivati al punto. Ragazzi, ma ci siete mai andati con costanza allo stadio? Boh, ad ogni modo riflettete: incidenti DENTRO gli Stadi si contano sulle dita di una mano in oltre 50 anni di calcio! In curva non succede niente, non ci sono scontri, al massimo lanciano fumogeni (gesto da condannare, per carità), ma anche questo succede piuttosto raramente. La violenza, quando avviene veramente, è fuori dagli stadi, in scontri tra fazioni opposte di ultras (soprattutto una volta, ora non succede quasi mai) o in scontri ultras - polizia che son i più frequenti e non solo (soprattutto però, ovviamente) per colpa degli ultras. Leviamoci dalla testa 'sti pensieri che diffonde la mala-informazione, chi va allo stadio tranquillamente non rischia MAI nulla, la violenza (comunque in atti sporadici) avviene fuori lo stadio e coinvolge solo la gente che la ricerca, ovvero ultras e polizia. [/quote] Allo stadio vado da 20 anni, e i cambiamenti mio malgrado li ho subiti tutti. E guarda caso sempre in peggio e mai in meglio. Che dentro non succeda nulla è vero, ma il clima che si respira è invivibile lo stesso, io ci vado con lo spirito goliardico, alla "se la tua squadra vince festeggia con stock84, se la tua squadra ha perso consolati con stock84", se perdiamo la partita, la cosa finisce lì...siamo un gruppo di amici, quasi tutti intorno ai 40, padri di famiglia, che la curva l'hanno abbandonata da secoli proprio per la feccia di cui è composta ora, ma molti che conosco sono ancora lì e il clima che respirano è davvero pessimo. La mala-informazione, come giustamente a mio avviso la chiami tu, è tesa a lasciare a casa le persone che amano davvero il calcio, e svuotare gli stadi, lasciandoli in mano di questi fantomatici ultrà e aumentare gli introiti di sky e del DT. Sempre secondo me ovviamente.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 10:00

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Allo stadio vado da 20 anni, e i cambiamenti mio malgrado li ho subiti tutti. E guarda caso sempre in peggio e mai in meglio. Che dentro non succeda nulla è vero, ma il clima che si respira è invivibile lo stesso, io ci vado con lo spirito goliardico, alla "se la tua squadra vince festeggia con stock84, se la tua squadra ha perso consolati con stock84", se perdiamo la partita, la cosa finisce lì...siamo un gruppo di amici, quasi tutti intorno ai 40, padri di famiglia, che la curva l'hanno abbandonata da secoli proprio per la feccia di cui è composta ora, ma molti che conosco sono ancora lì e il clima che respirano è davvero pessimo. [/quote] Ah, scusa, comunque non ce l'avevo con te in particolare, ma con tutti quelli che scrivono di curve pericolose e da chiudere. Di Roma sapevo qualcosina di quello che hai scritto, comunque devo dirti che ad esempio qui a Torino la situazione è tranquilla e credo non differisca molto dagli anni '70 (io però son dell'86, quindi sto parlando per sentito dire). Ed anche a Parma, come già scritto, mi è sembrato di vedere una protesta molto civile. Pure a Brescia ho conosciuto persone disponibili e tranquille che mi han aiutato a raccogliere materiale per un seminario universitario sugli ultras al quale ho partecipato. Insomma, è importante (per non incrementare la polemica ed i possibili incidenti) non generalizzare, secondo me. [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] La mala-informazione, come giustamente a mio avviso la chiami tu, è tesa a lasciare a casa le persone che amano davvero il calcio, e svuotare gli stadi, lasciandoli in mano di questi fantomatici ultrà e aumentare gli introiti di sky e del DT. Sempre secondo me ovviamente. [/quote] Sì, penso anch'io lo scopo ultimo sia quello, ma questa mala informazione passa spesso attraverso la demonizzazione degli ultras o la creazione di falsi miti quali la violenza NEGLI stadi.


Serpa - 15/11/2007 alle 10:13

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Sì, penso anch'io lo scopo ultimo sia quello, ma questa mala informazione passa spesso attraverso la demonizzazione degli ultras o la creazione di falsi miti quali la violenza NEGLI stadi. [/quote] C'è da dire però che non è che gli ultras facciano molto per non farsi demonizzare, sono tutto fuorchè miti agnellini che pensano solo ad andare allo stadio a far tifo. Prendi l'esempio di quello che a torino ha sparato un petardo ed è stato circondato e arrestato...non era un ultrà. ma solo un idiota. Se fosse successo in curva credi lo avrebbero circondato e consegnato alla polizia?


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 10:24

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] C'è da dire però che non è che gli ultras facciano molto per non farsi demonizzare, sono tutto fuorchè miti agnellini che pensano solo ad andare allo stadio a far tifo. Prendi l'esempio di quello che a torino ha sparato un petardo ed è stato circondato e arrestato...non era un ultrà. ma solo un idiota. Se fosse successo in curva credi lo avrebbero circondato e consegnato alla polizia? [/quote] No, ovviamente no. Ma quello sveglione ha sparato un petardo per far casino, non su altre persone, per me un atto non violento e che tutto sommato può rientrare nel folklore di un tifo un po' sopra le righe. Comunque andando oltre questo esempio possiam senz'altro dire che gli ultras non sono MAI degli stinchi di santo, ma semplicemente una rappresentanza degli strati sociali più bassi. Quante risse ci sono per strada ogni giorno, quante rapine, quanti insulti gridati? Il problema, secondo me, non è il mondo ultras.


antonello64 - 15/11/2007 alle 12:16

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Se li ultras che sbagliano in genere pagano perchè i poliziotti che sbagliano non pagano mai?[/quote] vedremo quanti saranno gli ultras a pagare per i fatti di Roma o di Bergamo.


antonello64 - 15/11/2007 alle 12:26

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Ragazzi, ma ci siete mai andati con costanza allo stadio? Boh, ad ogni modo riflettete: incidenti DENTRO gli Stadi si contano sulle dita di una mano in oltre 50 anni di calcio! In curva non succede niente, non ci sono scontri, al massimo lanciano fumogeni (gesto da condannare, per carità), ma anche questo succede piuttosto raramente. La violenza, quando avviene veramente, è fuori dagli stadi, in scontri tra fazioni opposte di ultras (soprattutto una volta, ora non succede quasi mai) o in scontri ultras - polizia che son i più frequenti e non solo (soprattutto però, ovviamente) per colpa degli ultras. Leviamoci dalla testa 'sti pensieri che diffonde la mala-informazione, chi va allo stadio tranquillamente non rischia MAI nulla, la violenza (comunque in atti sporadici) avviene fuori lo stadio e coinvolge solo la gente che la ricerca, ovvero ultras e polizia. [/quote] questa è buona! Evidentemente i tifosi che facevano a sassate tra loro (dentro lo stadio sia ben chiaro), che si lanciavano tutto il possibile compresi fumogeni o roba simile, o nella migliore delle ipotesi si prendevano a palle di neve, devo essermeli sognati. Non venivano alle mani solo perchè i divisori erano invalicabili. Addirittura si sono visti lanci di motorini! Altro che chi va allo stadio non rischia nulla. Anzitutto allo stadio non ci arrivi volando, e se il pericolo è fuori devi passarci in mezzo; poi mi sembra che all'interno degli stadi ci sono stati numerosi casi di feriti gravi, e anche qualche morto: tutta gente che era lì tranquilla solo a vedere la partita.


Serpa - 15/11/2007 alle 12:35

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Altro che chi va allo stadio non rischia nulla. Anzitutto allo stadio non ci arrivi volando, e se il pericolo è fuori devi passarci in mezzo; poi mi sembra che all'interno degli stadi ci sono stati numerosi casi di feriti gravi, e anche qualche morto: tutta gente che era lì tranquilla solo a vedere la partita. [/quote] All'interno dello stadio, dopo Paparelli non è morto più nessuno. Spesso e volentieri, le risse all'interno dello stadio, almeno le ultime che ricordo, erano per il controllo del territorio, tecnicamente parlando si menavano tra di loro. Il fatto vero e preoccupante davvero, come sottolinei tu, è che ormai la violenza si è spostata da dentro a fuori lo stadio, con tutte le conseguenze per chi allo stadio ci deve andare.


antonello64 - 15/11/2007 alle 12:38

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] E qui invece ti quoto alla grande, l'80% degli ultras domenica non ha mosso violenza verso cose nè persone, non bastano i fatti di Bergamo, Milano, Roma e Taranto per condannare il movimento ultras diffuso in tutta la penisola, da molte parti hanno protestato civilmente, tipo a Parma mi sembra di ricordare. [/quote] e certo, il morto non ci è scappato: solo qualche attacco alle forze dell'ordine, qualche ferito, qualche danno a vetrine e macchine altrui, roba di gente che non c'entrava niente. Cosa vuoi che sia? Per queste fesserie dobbiamo condannare il movimento ultras? Non sia mai. P.S. e non voglio parlare dei sistematici assalti agli autogrill, dei treni sfasciati, delle violenze a chi osa soltanto protestare per fatti del genere. Ma tu guarda che cosa mi tocca a sentire! L'esaltazione del movimento ultras: roba da matti! Facciamoli santi 'sti benedetti ultras e non se ne parli più!


antonello64 - 15/11/2007 alle 12:44

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Altro che chi va allo stadio non rischia nulla. Anzitutto allo stadio non ci arrivi volando, e se il pericolo è fuori devi passarci in mezzo; poi mi sembra che all'interno degli stadi ci sono stati numerosi casi di feriti gravi, e anche qualche morto: tutta gente che era lì tranquilla solo a vedere la partita. [/quote] All'interno dello stadio, dopo Paparelli non è morto più nessuno. Spesso e volentieri, le risse all'interno dello stadio, almeno le ultime che ricordo, erano per il controllo del territorio, tecnicamente parlando si menavano tra di loro. Il fatto vero e preoccupante davvero, come sottolinei tu, è che ormai la violenza si è spostata da dentro a fuori lo stadio, con tutte le conseguenze per chi allo stadio ci deve andare. [/quote] che dopo Paparelli non sia morto più nessuno, è solo un colpo di fortuna. Situazione pericolose ce ne sono state e parecchie. E ti posso garantire che nelle serie minori (dalla C in giù) scambi di cortesie tra fazioni opposte se ne vedono parecchie, soprattutto con quelle squadre che muovono tifoserie abbastanza numerose (e che magari hanno anche infiltrazioni di stampo malavitoso).


Serpa - 15/11/2007 alle 13:31

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] che dopo Paparelli non sia morto più nessuno, è solo un colpo di fortuna. Situazione pericolose ce ne sono state e parecchie. E ti posso garantire che nelle serie minori (dalla C in giù) scambi di cortesie tra fazioni opposte se ne vedono parecchie, soprattutto con quelle squadre che muovono tifoserie abbastanza numerose (e che magari hanno anche infiltrazioni di stampo malavitoso). [/quote] Sì, sono daccordo, e fai bene a toccare un punto che considero importantissimo. Quelle delle serie minori, dove succede davvero di tutto e di più, io arriverei perfino a parlare delle partitelle dei ragazzini la domenica dove i veri ultrà sono i genitori. Lì le persone sono a stretto contatto col campo, le minacce agli arbitri si sprecano, come si pretende di poter insegnare cultura sportiva quando poi è da piccoli che si parte male?


Subsonico - 15/11/2007 alle 14:37

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] E qui invece ti quoto alla grande, l'80% degli ultras domenica non ha mosso violenza verso cose nè persone, non bastano i fatti di Bergamo, Milano, Roma e Taranto per condannare il movimento ultras diffuso in tutta la penisola, da molte parti hanno protestato civilmente, tipo a Parma mi sembra di ricordare. [/quote] e certo, il morto non ci è scappato: solo qualche attacco alle forze dell'ordine, qualche ferito, qualche danno a vetrine e macchine altrui, roba di gente che non c'entrava niente. Cosa vuoi che sia? Per queste fesserie dobbiamo condannare il movimento ultras? Non sia mai. P.S. e non voglio parlare dei sistematici assalti agli autogrill, dei treni sfasciati, delle violenze a chi osa soltanto protestare per fatti del genere. Ma tu guarda che cosa mi tocca a sentire! L'esaltazione del movimento ultras: roba da matti! Facciamoli santi 'sti benedetti ultras e non se ne parli più! [/quote] Antonello, mi hai levato le parole di bocca!! Mai sentita una tale frequenza di garantismo sugli ultras! Ma Panzer, vergonati almeno un po'!


mont ventoux - 15/11/2007 alle 15:14

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Sarebbe bello che in una serie di situazioni, per certi reati e per certi criminali, una volta acchiappati, ci si dimenticasse di parole come "garantismo", "legalitarismo" o "nonviolenza", e li si mettesse a disposizione di una collettiva, salutare e popolare azione di presa a calci nel culo, tanto più che questa sarebbe al massimo legittima difesa contro vera violenza. La si potrebbe proporre inizialmente anche come nuova disciplina sportiva, la materia prima, cioè i fondoschiena di teppisti, squadristi e criminali assortiti, almeno nei primi tempi non mancherebbe, mentre la schiera dei praticanti sarebbe composta di diritto dalle vittime o dai parenti delle vittime, ai quali si unirebbero tante persone dotate di senso civico e morale.[/quote] Mi sento dotato di senso civico e morale, e credo che sia proprio questo il motivo per cui sono in totale disaccordo con la tua "legge del taglione". [/quote] Questione di punti di vista, la mia in ogni caso era una leggera provocazione per sottolineare come in realtà, per una serie di soggetti pericolosi, non ci siano pene minimamente adeguate. E si può stare certi che ciò che viene stigmatizzata dall'esterno come "legge del taglione", è in realtà pulsione normalissima e legittima quando si viene direttamente toccati o colpiti dagli atti criminosi di certi soggetti, e anche comprensibile da chi è dotato di spirito di immedesimazione ed empatia. Prendedo l'ultimo fatto di cronaca, se al figlio del medico ucciso a Milano durante una rapina in casa che si è visto il padre morire tra le braccia fosse permesso di riempire di calci i soggetti che ne hanno provocato la morte, lo stomaco di tanti individui, e il mio per primo, si sentirebbe notevolmente più leggero, e il mio spirito di immedesimazione verrebbe soddisfatto. Che poi ci sia chi c'è l'ha e chi non c'è l'ha, è sicuro.

 

[Modificato il 15/11/2007 alle 15:23 by mont ventoux]


Monsieur 40% - 15/11/2007 alle 15:25

Mont Ventoux, tu non hai la minima idea se a me possa essere successo o meno un fatto simile, quindi eviterei la tua sicumera. Ti ripeto che la tua pulsione, il tuo "odio", non fa altro che incrementare violenza. Perché ricordo che è violenza sia uccidere qualcuno, sia uccidere chi ha ucciso, magari con la sedia elettrica (o la lapidazione, o il massacro pubblico). C'è gente che starebbe meglio, magari, se potesse prendere a calci chi ha commesso atti violenti/omicidi/terroristici, e gente che starebbe infinitamente peggio. La vendetta e la sete di violenza fan sempre schifo. Sia se queste sono dettate dal nulla, sia se dettate da violenze precedenti. Perdona la franchezza, ma i tuoi post su questo argomento fanno veramente schifo.


mont ventoux - 15/11/2007 alle 15:31

Questione di punti di vista, fai un bel sondaggio popolare e vedrai che il tuo punto di vista, che poi è lo stesso che dice che bisogna depenalizzare il doping e che Kasheckin è una "specie di rifugiato politico" è rappresentato non meno del mio, e non fa quindi meno schifo.

 

[Modificato il 15/11/2007 alle 15:38 by mont ventoux]


Monsieur 40% - 15/11/2007 alle 15:37

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Questione di punti di vista, fai un bel sondaggio popolare e vedrai che il tuo punto di vista è rappresentato non meno del mio, e non fa quindi meno schifo. [/quote] I sondaggi popolari sono inaffidabili sin dai tempi di Gesù e Barabba.


criab - 15/11/2007 alle 17:08

Vi dirò...se a me o ai miei cari succedesse qualcosa a seguito di un delitto perpetrato da qualcuno vorrei che a questo qualcuno succedesse qualcosa di eguale e ne godrei. Ovviamente non avrei mai il coraggio di farlo io. La chiamerei vendetta trasversale....:D


ProfRoubaix - 15/11/2007 alle 17:39

Uff .... è così ripugnante dire che fanno schifo sia la violenza sia l'impunità per i violenti? Bisogna proprio fare la classifica? A quando una discussione su se in bici è più importante la ruota davanti o la ruota dietro?

 

[Modificato il 15/11/2007 alle 17:42 by ProfRoubaix]


Monsieur 40% - 15/11/2007 alle 17:56

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Uff .... è così ripugnante dire che fanno schifo sia la violenza sia l'impunità per i violenti?[/quote] ...sia la violenza in risposta alla violenza. Fan schifo tutte e tre le cose.


nino58 - 15/11/2007 alle 19:13

Aggiungerei anche la prepotenza (che ha lo stesso disvalore morale, se non peggio, delle altre tre cose dette).


ProfRoubaix - 15/11/2007 alle 20:19

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Uff .... è così ripugnante dire che fanno schifo sia la violenza sia l'impunità per i violenti?[/quote] ...sia la violenza in risposta alla violenza. Fan schifo tutte e tre le cose. [/quote] Precisazione inutile. E' ovvio che la la "violenza in risposta alla violenza" è compresa nel concetto di violenza. Se si scrive "violenza" si intende, semplicemente, tutta la violenza. No?


Admin - 15/11/2007 alle 22:08

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] A quando una discussione su se in bici è più importante la ruota davanti o la ruota dietro? [/quote] È chiaramente più importante la ruota davanti. Tornando in tema, ho frequentato per anni l'Olimpico, da posizione privilegiata, certo, e quindi sempre lontano dalle decine di scontri che ho visto coi miei occhi. Una volta in un derby ci fu addirittura un corpo a corpo, con le due curve opposte che sfondarono e si mazziarono pesantemente in tribuna Tevere, davanti agli occhi terrorizzati delle persone ivi sedute, e allibiti di quelli che (come me) erano di fronte. Non mi pare ci sia una grande differenza tra scontri dentro o fuori lo stadio. Una volta arrivai col mio scooter dal Foro del Tennis e sotto la Sud c'era un parapiglia: il proiettile di un lacrimogeno sibilò sotto il motorino, che abbandonai immediatamente cercando riparo poco lontano, piangendo per il gas. Ma il meglio era quando mi mandavano a fare servizio "all'esterno", durante i derby: quante cariche ho visto? Quante volte ho visto ultrà lanciare bottiglie di vetro all'indirizzo dei poliziotti? E quante ne ho schivate? Una volta addirittura gli scontri esondarono fino al Ponte Duca Amedeo d'Aosta (si chiama così?), con cariche a turno di polizia e ultrà, e un casino immane. Da semplice tifoso, invece, ricordo che smisi di andare in tribuna est a Lecce perché non ne potevo più di essere il bersaglio dei lanci di qualsiasi cosa proveniente dal settore ospiti. Riparai in curva nord, quando ancora non provavo sincero disgusto per quell'ambiente, e chiaramente la lontananza dalla curva opposta evita che nelle due fazioni ci siano scontri (a parte qualche rissa intra moenia): ammetterete che non sempre si ha la mira e il genio del coglioncello di Ascoli che due anni fa sparò quel razzo nell'occhio della tifosa sampdoriana, sulla curva opposta, quindi è chiaro che - paradossalmente - in curva si sta più sicuri. Però, a parte queste testimonianze che (credo) ribaltano le cose scritte da Panzer e Serpa, sono molto interessato alle cose che sto leggendo in questi giorni, perché è anche vero che il mondo ultrà è in evoluzione (almeno ai massimi livelli, ovvero la Serie A), e magari le contromisure proposte un anno fa non vanno più bene oggi. Io resto comunque dell'idea che i settori ospiti vadano chiusi (un anno di prova: è chiedere troppo?), anche perché dovendo controllare solo una fazione e non due, servirebbe meno (o nessuna) polizia, e in tal caso avremmo forse anche una minore incidenza di scontri tra tifosi e celerini, che a quanto pare rappresentano la nuova frontiera della violenza negli stadi.


Monsieur 40% - 15/11/2007 alle 22:57

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Uff .... è così ripugnante dire che fanno schifo sia la violenza sia l'impunità per i violenti?[/quote] ...sia la violenza in risposta alla violenza. Fan schifo tutte e tre le cose. [/quote] Precisazione inutile. E' ovvio che la la "violenza in risposta alla violenza" è compresa nel concetto di violenza. Se si scrive "violenza" si intende, semplicemente, tutta la violenza. No? [/quote] Per te e me può essere una precisazione inutile. Per Mont Ventoux, ad esempio, no.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 23:54

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] E qui invece ti quoto alla grande, l'80% degli ultras domenica non ha mosso violenza verso cose nè persone, non bastano i fatti di Bergamo, Milano, Roma e Taranto per condannare il movimento ultras diffuso in tutta la penisola, da molte parti hanno protestato civilmente, tipo a Parma mi sembra di ricordare. [/quote] e certo, il morto non ci è scappato: solo qualche attacco alle forze dell'ordine, qualche ferito, qualche danno a vetrine e macchine altrui, roba di gente che non c'entrava niente. Cosa vuoi che sia? Per queste fesserie dobbiamo condannare il movimento ultras? Non sia mai. P.S. e non voglio parlare dei sistematici assalti agli autogrill, dei treni sfasciati, delle violenze a chi osa soltanto protestare per fatti del genere. Ma tu guarda che cosa mi tocca a sentire! L'esaltazione del movimento ultras: roba da matti! Facciamoli santi 'sti benedetti ultras e non se ne parli più! [/quote] Antonello, mi hai levato le parole di bocca!! Mai sentita una tale frequenza di garantismo sugli ultras! Ma Panzer, vergonati almeno un po'! [/quote] Vergognati te, dato che usi parole a caso, non ho fatto alcun tipo di garantismo, più volte ho scritto che i teppisti son da condannare, ma non tutti gli ultras sono teppisti e ripeto: domenica l'80% degli ultras s'è comportato in modo civile. Poi se vuoi parlare di cose che conosci solo per sentito dire, e condannare un intero movimento per fatti sporadici (la violenza NEGLI stadi) ed arrampicarti sui vetri per quanto riguarda altri più frequenti (la violenza sulle strade in generale, che è un fenomeno vasto e non riguarda solo gli ultras) fai pure. I fatti dicono che nessun tifoso non ultras ha mai perso la vita nè allo stadio nè fuori, quindi gli ultras non sono un pericolo per l'incolumità di persone estranee. Gli ultras teppisti posson essere un problema per altri ultras teppisti, poliziotti e proprietà altrui, come ogni altro tipo di delinquente.


panzer_division_gibo - 15/11/2007 alle 23:59

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] A quando una discussione su se in bici è più importante la ruota davanti o la ruota dietro? [/quote] È chiaramente più importante la ruota davanti. Tornando in tema, ho frequentato per anni l'Olimpico, da posizione privilegiata, certo, e quindi sempre lontano dalle decine di scontri che ho visto coi miei occhi. Una volta in un derby ci fu addirittura un corpo a corpo, con le due curve opposte che sfondarono e si mazziarono pesantemente in tribuna Tevere, davanti agli occhi terrorizzati delle persone ivi sedute, e allibiti di quelli che (come me) erano di fronte. Non mi pare ci sia una grande differenza tra scontri dentro o fuori lo stadio. Una volta arrivai col mio scooter dal Foro del Tennis e sotto la Sud c'era un parapiglia: il proiettile di un lacrimogeno sibilò sotto il motorino, che abbandonai immediatamente cercando riparo poco lontano, piangendo per il gas. Ma il meglio era quando mi mandavano a fare servizio "all'esterno", durante i derby: quante cariche ho visto? Quante volte ho visto ultrà lanciare bottiglie di vetro all'indirizzo dei poliziotti? E quante ne ho schivate? Una volta addirittura gli scontri esondarono fino al Ponte Duca Amedeo d'Aosta (si chiama così?), con cariche a turno di polizia e ultrà, e un casino immane. Da semplice tifoso, invece, ricordo che smisi di andare in tribuna est a Lecce perché non ne potevo più di essere il bersaglio dei lanci di qualsiasi cosa proveniente dal settore ospiti. Riparai in curva nord, quando ancora non provavo sincero disgusto per quell'ambiente, e chiaramente la lontananza dalla curva opposta evita che nelle due fazioni ci siano scontri (a parte qualche rissa intra moenia): ammetterete che non sempre si ha la mira e il genio del coglioncello di Ascoli che due anni fa sparò quel razzo nell'occhio della tifosa sampdoriana, sulla curva opposta, quindi è chiaro che - paradossalmente - in curva si sta più sicuri. Però, a parte queste testimonianze che (credo) ribaltano le cose scritte da Panzer e Serpa, sono molto interessato alle cose che sto leggendo in questi giorni, perché è anche vero che il mondo ultrà è in evoluzione (almeno ai massimi livelli, ovvero la Serie A), e magari le contromisure proposte un anno fa non vanno più bene oggi. Io resto comunque dell'idea che i settori ospiti vadano chiusi (un anno di prova: è chiedere troppo?), anche perché dovendo controllare solo una fazione e non due, servirebbe meno (o nessuna) polizia, e in tal caso avremmo forse anche una minore incidenza di scontri tra tifosi e celerini, che a quanto pare rappresentano la nuova frontiera della violenza negli stadi. [/quote] Va benissimo riportare le esperienze personali, però Roma, come saprete, è una zona calda ed in molte altre città (qui a Torino, per esempio) vai allo stadio in tutta tranquillità perchè gli ultras generalmente (99 volte su 100) sbrigano le loro faccende lontano da occhi indiscreti di qualsiasi tipo.


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 00:03

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] e certo, il morto non ci è scappato: solo qualche attacco alle forze dell'ordine, qualche ferito, qualche danno a vetrine e macchine altrui, roba di gente che non c'entrava niente. Cosa vuoi che sia? Per queste fesserie dobbiamo condannare il movimento ultras? Non sia mai. P.S. e non voglio parlare dei sistematici assalti agli autogrill, dei treni sfasciati, delle violenze a chi osa soltanto protestare per fatti del genere. Ma tu guarda che cosa mi tocca a sentire! L'esaltazione del movimento ultras: roba da matti! Facciamoli santi 'sti benedetti ultras e non se ne parli più! [/quote] Antonè, non difendo i delinquenti, però si giocano tipo 1000 partite all'anno e di incidenti causati dagli ultras me ne saprai dire massimo una decina ogni anno. Generalizzare e condannare un movimento intero è sciocco nonchè sintomo di superficialità. Siete come quelli che leggendo di ciclismo sui giornali applicano l'equazione ciclismo=doping.


mont ventoux - 16/11/2007 alle 00:31

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Uff .... è così ripugnante dire che fanno schifo sia la violenza sia l'impunità per i violenti?[/quote] ...sia la violenza in risposta alla violenza. Fan schifo tutte e tre le cose. [/quote] Precisazione inutile. E' ovvio che la la "violenza in risposta alla violenza" è compresa nel concetto di violenza. Se si scrive "violenza" si intende, semplicemente, tutta la violenza. No? [/quote] Per te e me può essere una precisazione inutile. Per Mont Ventoux, ad esempio, no. [/quote] Per me proprio niente, avevo già capito benissimo la tua posizione. Giusto per fare un pò di cronaca e tenendosi all'argomento, Repubblica di oggi e l'ottima trasmissione, come al solito, di Santoro, hanno smascherato la spedizione punitiva pianificata dai curvaioli laziali, tutti con simpatie nazi-fasciste, nei confronti di un gruppo di tifosi juventini nel famoso autogrill, uno dei quali, secondo le testimonianze, avrebbe avuto la colpa di "guardarli". Questo per dire che in ogni caso, e nonostante il grave errore del poliziotto, una persona qualsiasi che incontri lo sguardo di questi teppisti per un motivo qualsiasi, può beccarsi mazzate gratuite, sprangate e calci negli stinchi. Proprio come succede a tutti a scuola con il bullo di turno, che per regola non deve essere guardato negli occhi. A quanto sembra, questi ultrà, non avevano nulla da invidiare ad una squadraccia del ventennio, almeno in merito alle capacità "offensive". Lame, biglie, spranghe e pietre, e anche ombrelli da ficcare in qualche occhio. I cori in onore al duce gridati dai "camerati" al funerale di ieri e i saluti romani completano il quadro. Tanti auguri ai legalitari.


ProfRoubaix - 16/11/2007 alle 00:47

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Tanti auguri ai legalitari. [/quote] Grazie per gli auguri: ne abbiamo bisogno.


antonello64 - 16/11/2007 alle 01:05

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Antonè, non difendo i delinquenti, però si giocano tipo 1000 partite all'anno e di incidenti causati dagli ultras me ne saprai dire massimo una decina ogni anno. Generalizzare e condannare un movimento intero è sciocco nonchè sintomo di superficialità. Siete come quelli che leggendo di ciclismo sui giornali applicano l'equazione ciclismo=doping. [/quote] anzitutto le partite con episodi di violenza non sono qualche decina all'anno ma parecchie di più: basta leggere i giornali per rendersene conto. Per il resto penso non ci siano dubbi che la quasi totalità della violenza che c'è nel calcio, è causata dagli ultras. Credo che questo basti per condannarli senza problemi. Tu parli dell'80% che si comporta in modo civile, e non ti rendi conto che il 20% è una percentuale enorme: sarebbe già alta l'1-2%, figuriamoci il 20. Ed è troppo comodo liquidare il problema dicendo che chi fa casino è un delinquente e non è un ultrà: ci sarà un motivo se tutti i violenti che frequentano gli stadi si annidano tra gli ultras, o no? E i cosidetti non violenti cosa fanno per rigettare costoro che inquinano le loro frange? c'è mai stato un gruppo ultras che ha preso le distanze o ha condannato gli episodi di violenza commessi da loro amici o conoscenti? Sulle presunte qualità degli ultras, basterebbe rileggersi quello che ne uscì fuori dal loro raduno nazionale, la domenica successiva alla morte di Vincenzo Spagnolo nel 1995. Mi piacerebbe che qualcuno mi illustrasse quali sono gli aspetti positivi del movimento ultras, perchè io non riesco a trovarli neanche se mi ci metto d'impegno


antonello64 - 16/11/2007 alle 01:21

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] domenica l'80% degli ultras s'è comportato in modo civile.[/quote] e ti sembra tanto? a me sarebbero sembrati pochi anche il 99%, visto che comportamenti del genere non avevano la minima giustificazione. [quote] I fatti dicono che nessun tifoso non ultras ha mai perso la vita nè allo stadio nè fuori, quindi gli ultras non sono un pericolo per l'incolumità di persone estranee. [/quote] allora stiamo a posto: finchè non ci scappa il morto il problema non esiste. Naturalmente i feriti escludiamoli da questa statistica: loro non sono morti e quindi non rimangono sulla coscienza degli ultras. [quote] Gli ultras teppisti posson essere un problema per altri ultras teppisti, poliziotti e proprietà altrui, come ogni altro tipo di delinquente. [/quote] spiegami una cosa: perchè non se ne deve fare a meno? qual'è il vantaggio di avere gli ultras alle partite? per quale motivo dovrebbero esserci persone che allo stadio possono permettersi di fare come gli pare, infischiandosene completamente di tutte le leggi dello stato? quale vantaggio porta alla comunità questo movimento che tu difendi a spada tratta?


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 08:46

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] anzitutto le partite con episodi di violenza non sono qualche decina all'anno ma parecchie di più: basta leggere i giornali per rendersene conto. [/quote] Sono sempre la stragrande minoranza delle partite. [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Tu parli dell'80% che si comporta in modo civile, e non ti rendi conto che il 20% è una percentuale enorme: sarebbe già alta l'1-2%, figuriamoci il 20. [/quote] Ok, ma non è una percentuale che può permettervi di sputare sentenze alla ultras = delinquenti. [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Ed è troppo comodo liquidare il problema dicendo che chi fa casino è un delinquente e non è un ultrà: ci sarà un motivo se tutti i violenti che frequentano gli stadi si annidano tra gli ultras, o no? E i cosidetti non violenti cosa fanno per rigettare costoro che inquinano le loro frange? c'è mai stato un gruppo ultras che ha preso le distanze o ha condannato gli episodi di violenza commessi da loro amici o conoscenti? [/quote] Non ho detto che i delinquenti non sono ultras, ho detto che la maggior parte degli ultras non sono delinquenti. Gli altri magari non condannano pubblicamente episodi di violenza, ma questo non fa anche di loro dei delinquenti. [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Sulle presunte qualità degli ultras, basterebbe rileggersi quello che ne uscì fuori dal loro raduno nazionale, la domenica successiva alla morte di Vincenzo Spagnolo nel 1995. Mi piacerebbe che qualcuno mi illustrasse quali sono gli aspetti positivi del movimento ultras, perchè io non riesco a trovarli neanche se mi ci metto d'impegno [/quote] Qui il discorso è lungo e si vede quanto poco tu sia informato, io ci ho fatto un seminario universitario su questo argomento e tra le tante cose posso citarti le parecchie iniziative di beneficenza promosse dagli ultras nel sociale. Oppure l'impegno nelle coreografie, la passione che li porta a seguire la loro squadra ovunque, il senso di identità e militanza che si viene a creare in un gruppo che può arrivare a sostituire la famiglia per tanti ragazzi coi genitori in carcere, boh da dove cominciamo? Certo non bisognerebbe fermarsi alla cazzetta, questo speravo almeno qua lo si capisse dall'esempio dello sport che più ci appassiona.


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 08:49

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] allora stiamo a posto: finchè non ci scappa il morto il problema non esiste. Naturalmente i feriti escludiamoli da questa statistica: loro non sono morti e quindi non rimangono sulla coscienza degli ultras. [/quote] Antonello, gli ultras non attaccano chi non è ultras, hanno un codice non scritto che soprattutto su questo punto è super-rispettato. Non dire cose a caso senza la minima documentazione.


criab - 16/11/2007 alle 08:54

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Oppure l'impegno nelle coreografie, la passione che li porta a seguire la loro squadra ovunque, il senso di identità e militanza che si viene a creare in un gruppo che può arrivare a sostituire la famiglia per tanti ragazzi coi genitori in carcere, boh da dove cominciamo? [/quote] wow...e farsi una vita propria no ? C'è sempre bisogno di riconoscersi in un "branco" ?


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 09:12

[quote][i]Originariamente inviato da criab [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Oppure l'impegno nelle coreografie, la passione che li porta a seguire la loro squadra ovunque, il senso di identità e militanza che si viene a creare in un gruppo che può arrivare a sostituire la famiglia per tanti ragazzi coi genitori in carcere, boh da dove cominciamo? [/quote] wow...e farsi una vita propria no ? C'è sempre bisogno di riconoscersi in un "branco" ? [/quote] Non tutti ne hanno la possibilità, di farsi una vita propria, studiare etc. Alcuni poi hanno vite normalissime al di fuori della curva, mica una cosa esclude l'altra. Per il fatto del branco invece sì, è naturale nell'uomo e tu stesso non ne sarai esente, pur certamente non raggiungendo il loro livello di persone socialmente svantaggiate (ricordiamolo ancora una volta, che qui tutti con una connessione ad internet a giudicare in scioltezza migliaia di disgraziati in tutta Italia).

 

[Modificato il 16/11/2007 alle 09:15 by panzer_division_gibo]


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 09:29

Nel caso vi dimostriate interessati ad un dialogo costruttivo posso postare qualche significativo questionario raccolto "sul campo".


Serpa - 16/11/2007 alle 09:53

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] I fatti dicono che nessun tifoso non ultras ha mai perso la vita nè allo stadio nè fuori, quindi gli ultras non sono un pericolo per l'incolumità di persone estranee. Gli ultras teppisti posson essere un problema per altri ultras teppisti, poliziotti e proprietà altrui, come ogni altro tipo di delinquente. [/quote] Vincenzo Paparelli. 28 ottobre 1979. Aveva 33 anni. Gli finì un razzo nell'occhio lanciato dalla curva sud. Era lì con la moglie che lo vide morire sotto i propri occhi. Per anni sui muri di Roma e allo stadio si sentiva e si vedeva 10-100-1000 Paparelli. Panzer. Conta fino a 10 e poi scrivi... Admin, il derby di cui parli me lo ricordo benissimo. E me ne ricordo molti altri passati a respirare lacrimogeni prima di entrare. Da anni però i gruppi principali di roma e Lazio, in nome di un'amicizia di chiarissima matrice politica, non si scontrano più e ai derby ci si va sapendo che magari, se scoppiano casini, scoppiano tra le bestie (voi insistete a chiamarli ultras...) e i poliziotti. p.s. lungi da me difenderli, e se permetti admin, l'accostamento con Panzer, con tutta la buona volontà, lo trovo fuori luogo. Io quelli non li difendo e mai li difenderò, sono la parte malsana del calcio. E col calcio non c'entrano niente. Probabilmente non mi sono spiegato bene.


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 10:02

Va bene, ho sbagliato a scriver così, e mettiamo che oltre a quell'incidente ce ne sian altri meno gravi, sono ECCEZIONI, e con questo non voglio difendere chi le compie (ma dove cavolo lo vedete scritto che difendo loro?!?!) ma chi non le compie. Boh ci rinuncio, sinceramente pensavo di trovare un po' più di apertura mentale su questo forum. Lascio ancora un articolo di Massimo Fini, dato che magari son io che non son in grado di esprimermi. [i]Nel 1982 quando in Italia, dopo la vittoria ai campionati del mondo in Spagna, fu introdotto il terzo straniero, previdi in un articolo sul Corriere dello Sport che il calcio sarebbe andato fatalmente a morire . Ma non avrei mai pensato che avrei assistito alla sua fine. Pensavo a tempi molto più lunghi dato il grande fascino che questo gioco ha sempre esercitato. Il calcio va a morire non perché l'altro giorno nell'antistadio di Catania, in un tafferuglio fra tifosi di parte avversa, è stato ucciso un poliziotto, ma perché si è completamente snaturato e fra le conseguenze di questo snaturamento, in concausa con altri profondi mutamenti della società, c'è anche la violenza negli stadi. Questa grande festa nazional popolare, interclassista, che ne sostituiva altre, cadute in disuso, è stata trasformata in un gigantesco business che ne ha travolto i motivi rituali, mitici, simbolici, identitari che per quasi un secolo aveva no fatto la sua fortuna. L'economico si è divorato tutto. Fine del rito domenicale con partite spalmate su quattro giorni e in orari diversi per favorire gli interessi televisivi, calcio, calcio parlato, con toni grotteschi, fra il serioso e l'esasperato, per tutta la settimana, canali Tv e Radio spoecializzati su questa o quella squadra 24 ore su 24, fine del subrito, anch'esso socializzante, della schedina giocata al bar il sabato, giocatori che cambiano casacca da un anno all'altro o nello stesso campionato, squadre che giocano con undici stranieri, trasferimenti e ingaggi a prezzi da capogiro, campioni che invece di limitarsi ad assere Dei sul campo diventano sponsor di questo o quel prodotto, protagonisti del gossip quotidiano e opinion maker, maglie che non son più quelle tradizionali ma, in trasferta, cambiano colori, sempre per esigenze degli sponsor. Queste esasperazioni e questa overdose non potevano non cambiare profondamente anche la natura del tifoso. Molti, e proprio fra i più appassionati, lo hanno abbandonato non riconoscendovisi più. Lo vedo in me stesso e nella mia generazione di sessantenni. Noi abbiamo amato il calcio perché da ragazzi abbiamo avuto solo il calcio e tutti lo abbiamo giocato. Lo sci era cosa per chi viveva in montagna, il tennis roba per ricchi o per racattapalle. Altro, tranne un po' di basket nelle palestre dei licei, non c'era. Ma proprio noi siamo i più nauseati dall'overdose di calcio e dal suo snaturamento. Altri, che hanno quattrini, si limitano a fruirlo come spettacolino televisivo per privilegiati, ma non è la stessa cosa, sia perché il calcio visto allo stadio è profondamente diverso da quello visto in televisione, sia e soprattutto perché in questo modo il calcio perde la sua funzione socializzante, anzi esaspera le divisioni di classe. Dal 1982 il calcio da stadio ha perso il 40% dei suoi spettatori. Chi va allo stadio oggi? Lo comprendiamo meglio se facciamo un confronto con chi ci andava ieri. A Milano, dove abito io, la mattina di domenica, a meno che non ci fosse una partita di grande cartello, un derby, un Milan-Juve, per cui bisognava prepararsi in anticipo, si guardava il cielo e se era sereno si diceva: "Beh, oggi andiamo allo stadio". Allo stadio ci andava della gente normale. E una volta lì; poichè i prezzi erano abbordabili per tutti, ci si mischiava. Il piccolo imprenditore sedeva a fianco dell'operaio. Le eventuali teste calde si diluivano in questa massa ed erano per ciò stesso innocuizzate. Oggi allo stadio vanno solo i fanatici. Fanatici ricchi, gli abbonati, che pensano di non aver niente di meglio da fare per diciassette domeniche del loro autunno-primavera, e fanatici proletari costretti, da questa politica degli abbonamenti e degli alti prezzi, e a sua volta determinato dagli altissimi costi che le società devono affrontare per mantenere in piedi lo "spettacolo", a concentrarsi dietro le porte. È ovvio che in costoro, rinchiusi come bestie in gabbia, il tifo diventi solo un pretesto di revanche sociale da scaricare sui tifosi avversari o sui poliziotti. Il calcio non è più, com'è stato per decenni, un fattore di coesione ma di divisione sociale. E tuttavia proprio questi ultras che oggi sono sotto accusa (perché sono il bagaglio più immediato e facile che serve a nascondere le responsabilità di chi, imprenditori e giornalisti, ha lucrato sulla "gallina dalle uova d'oro" spremendola fino ad ucciderla) tre anni fa fecero, in rappresentanza di 78 società, di A, di B, di C, e dei semiprofessionisti, in una domenica canicolare, una civilissima manifestazione davanti alla sede della Figc a Porta Romana, al grido di: "Ridateci il calcio di una volta". Un calcio più semplice, giocato solo la domenica, senza troppi stranieri, senza ingaggi favolosi, con i sacrosanti numeri dall'uno all'undici, con le maglie di sempre, con la possibilità di avere, anche nelle squadre piccole e medie, dei giocatori-bandiera che non vengano immediatamente ramazzati dalle ex "grandi", come fu Riva per il Cagliari o Antognoni per la Fiorentina e Lentini per il Torino prima che Berlusconi gli offrisse l'iperbolica e immorale cifra di 64 miliardi che spazzava via tutti i valori sentimentali cui il giovane calciatore, figlio di operai delle Banchigliette, si era detto legato, in nome del Dio Denaro. Questa manifestazione fu completamente ignorata dalla stampa, anche sportiva, o irrisa e Mario Sconcerti, che oggi moraleggia sul Corriere della Sera, mentre prende i soldi da quell'emblema della discriminazione sociale che è Sky, scrisse che il nuovo calcio era dettato da "scelte precise e inderogabili dovute alle leggi del mercato" Ebbene se il tifo calcistico, del tutto gratuito (perché nulla entra in tasca al tifoso se la sua squadra vince e nulla perde, dal punto di vista economico, se soccombe), viene ridotto alle precise e inderogabili leggi del mercato", i risultati sono questi ed è inutile e sommamente ipocrita piangere lacrime di coccodrillo su un poliziotto morto. Sconcerti e tutti gli sconcerti della situazione non hanno capito, o voluto capire che il calcio, prima di essere business, prima di essere spettacolo, prima di essere gioco, prima di essere sport, era un rito, una messa, uno degli ultimi spazi riservati al sacro rimasti in occidente, E con la loro ossessione economica hanno destrutturato i suoi adepti esattamente come l'intrusione economica dell'Occidente in Africa centrale ha destrutturato i neri, trasformando degli istintivi in violenti, pericolosi a sè e agli altri. [/i]

 

[Modificato il 16/11/2007 alle 10:13 by panzer_division_gibo]


Serpa - 16/11/2007 alle 10:52

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Va bene, ho sbagliato a scriver così, e mettiamo che oltre a quell'incidente ce ne sian altri meno gravi, sono ECCEZIONI, e con questo non voglio difendere chi le compie (ma dove cavolo lo vedete scritto che difendo loro?!?!) ma chi non le compie. Boh ci rinuncio, sinceramente pensavo di trovare un po' più di apertura mentale su questo forum. [/quote] Apertura mentale quanta ne vuoi, rispetto a cosa però? Al fenomeno ultrà? In quel caso, per esperienza personale, che conta fino a un certo punto, ma è il solo appiglio che ho per poter dire la mia con quel poco di cognizione di causa, l'apertura mentale è zero. Nessuna apertura. Anzi, certa gente allo stadio non dovrebbe più entrare, ma poichè è funzionale al sistema, gli si permette tutto. Basti vedere che sul centinaio e passa che erano domenica ne hanno presi solo 4 a roma, a milano addirittura 10 di cui 8 rilasciati. In germania poco tempo fa ci fu un rissone che ha coinvolto più di 300 "tifosi" del dresda e di un'altra squadra. Su quei 300, in germania ne hanno presi 170 circa... De che stamo a parlà? Le cose andranno solo a peggiorare a mio avviso, lanciare segnali di comprensione (non li difendi, ok, ho capito male io, chiedo venia) e minimizzare non credo portino a molto. Spero comunque di sbagliarmi, io allo stadio continuerò ad andare, non so con quale spirito onestamente, ma continuerò ad andarci.


antonello64 - 16/11/2007 alle 11:16

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Sono sempre la stragrande minoranza delle partite. [/quote] sempre troppe anche se fossero la metà della metà della metà... Prova a fare il confronto con gli incidenti che avvengono durante le corse ciclistiche, le gare di atletica, nuoto, o anche degli altri sport di squadra! [quote] Ok, ma non è una percentuale che può permettervi di sputare sentenze alla ultras = delinquenti.[/quote] [quote] Non ho detto che i delinquenti non sono ultras, ho detto che la maggior parte degli ultras non sono delinquenti. Gli altri magari non condannano pubblicamente episodi di violenza, ma questo non fa anche di loro dei delinquenti. [/quote] visto che nessun gruppo ultras ha mai preso pubblicamente le distanze dai fatti di violenza, anzi ha sempre trovato giustificazioni su giustificazioni per queste cose, se non son delinquenti sono quantomeno fiancheggiatori, complici o cose di questo genere. [quote] Qui il discorso è lungo e si vede quanto poco tu sia informato, io ci ho fatto un seminario universitario su questo argomento e tra le tante cose posso citarti le parecchie iniziative di beneficenza promosse dagli ultras nel sociale. [/quote] visto che sei così informato, perchè non ci dici di cosa parlarono i capi ultras di tutta Italia appena sette giorni dopo la morte di Vincenzo Spagnolo? [quote] Oppure l'impegno nelle coreografie, la passione che li porta a seguire la loro squadra ovunque, il senso di identità e militanza che si viene a creare in un gruppo che può arrivare a sostituire la famiglia per tanti ragazzi coi genitori in carcere, boh da dove cominciamo? Certo non bisognerebbe fermarsi alla cazzetta, questo speravo almeno qua lo si capisse dall'esempio dello sport che più ci appassiona. [/quote] Capirai, valori irrinunciabili per la società, soprattutto la passione per la squadra o le coreografie: sai che danno se allo stadio non ci sono i fuochi d'artificio o i cori durante la partita! Gli ultras che sostituiscono la famiglia poi...posso già immaginare cosa ne può venire fuori. E comunque, visto che in curva ci sono andato per parecchi anni ed ho conosciuto molti esponenti del tifo organizzato, avrei anche da ridire sul fatto che l'attaccamento alla squadra sia il valore primario degli ultras.


ProfRoubaix - 16/11/2007 alle 11:19

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Nel caso vi dimostriate interessati ad un dialogo costruttivo posso postare qualche significativo questionario raccolto "sul campo". [/quote] Certo che sì. Vi sto leggendo tutti con interesse. Ciao!


Admin - 16/11/2007 alle 11:20

Prendo atto della precisazione di Serpa e mi scuso se ne ho travisato gli scritti in questo thread. Invito altresì tutti a evitare di usare epiteti come "dovresti vergognarti", "non dovresti avere il diritto di esprimere queste idee" e quant'altro: tutte le idee hanno diritto di cittadinanza, purché espresse in maniera civile, e mi pare che panzer_division_gibo stia portando degli interessanti spunti di discussione, pur nella evidente minoritarietà del suo punto di vista, quindi cerchiamo di rispettarlo. Sull'articolo di Fini (giornalista che apprezzo molto) sono in totale disaccordo. Perché identico percorso non è stato fatto in Spagna, o in Inghilterra? Anche lì il calcio è stato snaturato rispetto al passato, eppure... addirittura in Inghilterra c'è stata una contrazione del fenomeno ultras, e ciò in seguito a precise scelte politiche. Per non parlare poi dell'America, dove tutto è business, ma nondimeno il baseball (per fare un esempio) era un rito sociale e collettivo (basti vedere in quanti film appare, per rendersi conto del potente richiamo emozionale che rappresenta tutt'oggi), e non è che il suo adeguarsi alle leggi del mercato abbia tramutato i suoi tifosi in macchine da guerra e devastazione. Anche perché poi dovremmo prendere in esame ogni cosa che si è snaturata per adeguarsi alle leggi del mercato, e ci accorgeremmo che da nessun'altra parte c'è stata una simile esplosione di violenza come nel calcio. E c'è anche da dire che gli scontri tra tifosi sono iniziati con frequenza ben prima dell'avvento delle pay-tv!!! Ricordo precisamente gli scatti di rabbia del compianto Paolo Valenti, quando domenicalmente, a metà anni '80, doveva dar conto degli scontri tra tifosi. E ancora prima dell'avvento delle pay-tv, ricordo una sequela di morti dentro e subito fuori gli stadi: da Paparelli al tifoso romanista ucciso da ultrà milanisti a San Siro (non ne ricordo il nome), a Nazzareno Filippini ucciso ad Ascoli da tifosi dell'Inter, a Ivan Dall'Olio, tifoso del Bologna orrendamente sfigurato da una molotov lanciata sul suo treno da ultrà della Fiorentina, e sicuramente mi dimentico qualche altro episodio. Quindi, caro Fini, la sua analisi è parecchio zoppicante, oltre che abbastanza strumentale (specie nella conclusione che, francamente, mi ha dato qualche brivido).


antonello64 - 16/11/2007 alle 11:23

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Antonello, gli ultras non attaccano chi non è ultras, hanno un codice non scritto che soprattutto su questo punto è super-rispettato. Non dire cose a caso senza la minima documentazione. [/quote] questa è buona! valla a raccontare a tutti quelli che erano andati a vedersi una partita in santa pace e hanno finito la giornata in ospedale. Se ti va posso anche presentartene qualcuno.


antonello64 - 16/11/2007 alle 11:28

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] al tifoso romanista ucciso da ultrà milanisti a San Siro (non ne ricordo il nome), [/quote] Antonio De Falchi, di Torre Maura (Roma), che però nel parapiglia morì di infarto.


Admin - 16/11/2007 alle 11:31

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Antonello, gli ultras non attaccano chi non è ultras, hanno un codice non scritto che soprattutto su questo punto è super-rispettato. Non dire cose a caso senza la minima documentazione. [/quote] questa è buona! valla a raccontare a tutti quelli che erano andati a vedersi una partita in santa pace e hanno finito la giornata in ospedale. Se ti va posso anche presentartene qualcuno. [/quote] Beh, alcuni miei amici (tra cui il nostro forumista flaviogiupponi) vennero circondati, aggrediti e umiliati a Napoli, pur non essendo nemmeno lontanamente ultrà, solo perché alcuni "tifosi" di casa avevano capito dall'accento che si trattava di leccesi. Grave colpa, lo ammetterete.


Leone delle Fiandre - 16/11/2007 alle 11:41

Vogliamo parlare anche di tutte quelle persone che vanno allo stadio in curva per il semplice gusto di vedersi la partita, ma che, se finiscono nelle vicinanze di certi gruppi, vengono minacciati e offesi se non cantano e strepitano i cori dell'omino megafonato?


Admin - 16/11/2007 alle 12:00

Un'altra testimonianza che smentisce Fini. Nel 1992 uscì nelle sale il film "Ultrà" di Ricky Tognazzi (con Amendola e Memphis tra gli altri), che descriveva in maniera dettagliata il fenomeno dei gruppi di tifosi organizzati, con tutto l'armamentario tristemente noto: nel 1992, ovvero nell'anno in cui ci fu la prima parziale liberalizzazione dell'ingaggio di stranieri (si passò da 3 a 6 stranieri per squadra), e un anno prima dei primi anticipi (uno di B, al sabato sera) e posticipi (uno di A, alla domenica sera) dell'allora Tele+. Ciò vuol dire che non c'è proprio relazione tra questi fattori e il fenomeno della violenza ultrà, che evidentemente preesisteva ed era talmente potente e radicato da finire addirittura in un film (tra l'altro molto forte). A meno di non pensare che l'avvento del "secondo straniero" (dopo i Mondiali '82, perché contrariamente a quanto ricorda Fini, per il terzo straniero bisognerà aspettare il 1988) abbia comportato una moralmente devastante rivoluzione culturale da spingere i tifosi alla violenza... Ma per piacere. Ricordo anche che fino al 1966 le squadre italiane erano zeppe di stranieri (tanto per citare: Gre-No-Li: erano italiani per caso?), senza che ciò mettesse in crisi il processo di identificazione con esse da parte del pubblico. Poi dopo il tracollo con la Corea, la Federcalcio decise di chiudere le frontiere, con una scelta che venne peraltro molto criticata, visto che per un quindicennio le nostre squadre risultarono abbastanza indebolite nelle coppe europee (con una sola eccezione, ovvero la vittoria dell'Uefa da parte della Juve nel 1977: ma all'epoca la Juve praticamente coincideva con la Nazionale). Nel 1980 ci fu la riapertura, al primo straniero; nel 1982 arrivò il secondo, ma la vulgata popolare fa corrispondere l'età dell'oro del calcio in Italia ad un periodo che arriva fino alla metà degli anni '80, in piena epoca di stranierismo (si ammetterà che fece più scalpore, a livello di percezione, la riapertura delle frontiere, piuttosto che il passaggio da 2 a 3 stranieri per squadra). Forse il nostalgismo di Fini e quelli che la pensano così deriva da una cosa ben precisa: in un periodo di profondi cambiamenti sociali, come quello che va appunto dalla seconda metà degli anni '60 a tutti gli anni '70, il calcio, col suo rinchiudersi in se stesso, e col suo essere sempre uguale, rappresentava forse un'ancoraggio al "bel tempo che fu", diventando il refugium conservatorum. Insomma, il mitizzato calcio degli anni '60-'70 non era altro che una bolla anacronistica in un mondo che correva più veloce di lui. Quando, da metà anni '80 in poi, ha iniziato ad adeguarsi al resto, sono iniziati i problemi per i nostalgici. E mi sia permessa una chiosa finale: l'affarismo in grande stile nel calcio è arrivato non col primo o col secondo straniero, ma nel 1986 con Berlusconi. Non è una mia deduzione, ma un concetto che senza nessuna difficoltà qualsiasi addetto ai lavori saprà confermare: si percepì, col Cavaliere, un netto cambiamento dello stato delle cose. Era una percezione forte e quotidiana, che alla prova dei fatti si rivelò reale (e cui lo stesso Fini fa riferimento, parlando dell'affaire Lentini). Insomma, Panzer, ci/mi hai lanciato varie accuse di parlare senza cognizione di causa, ma poi ci posti un articolo che è un'accozzaglia di luoghi comuni e imprecisioni facilmente smascherabili...

 

[Modificato il 16/11/2007 alle 12:03 by Admin]


Serpa - 16/11/2007 alle 12:33

Di imprecisioni in quell'articolo ce ne sono altre, a parte i luoghi comuni su chi va allo stadio adesso (si vede che è tanto che in signor fini non ci va). p.s. Admin l'esempio dell'inghilterra che tu citi in un post precedente andrebbe approfondito (ma lo faccio dopo a stomaco pieno :D ). Comunque hai messo in mezzo spunti interessanti da cui partire. Sintetizzo al volo. Tu implicitamente fai riferimento alla Cultura Sportiva. Quella c'è o non c'è, non si compra al supermercato.


antonello64 - 16/11/2007 alle 13:42

ho letto l'analisi di Admin prima di leggere l'articolo, dopodichè incuriosito ho letto l'articolo di Fini. Admin ha analizzato perfettamente tutti i luoghi comuni e le imprecisioni. Un difetto posso dire di averlo trovato anch'io: la faciloneria. Se Massimo Fini si fosse preso la briga di controllare i dati si sarebbe accorto che dal 1982 al 2001 il calo spettatori allo stadio è stato insignificante (8/9%) per poi accentuarsi con la retrocessione del Napoli in B e crollare nel 2006 quando è scoppiato il bubbone Moggiopoli. Dire che il calcio ha perso il 40% di spettatori dal 1982, come ha fatto lui, statisticamente non significa assolutamente niente. Imputarne poi la colpa agli stranieri, al cambiamento di orari, allo strvolgimento del rito, è una menzogna bella e buona.


mont ventoux - 16/11/2007 alle 13:57

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Tanti auguri ai legalitari. [/quote] Grazie per gli auguri: ne abbiamo bisogno. [/quote] Tengo a precisare, comunque, che per "legalitari" intendo coloro i quali vogliono affrontare il problema delinquenza o anche il problema doping, cercando risposte nei manuali di sociologia. I teorici "critici" insomma, quelli che vanno tanto di moda presso la sinistra radical chic o alter global. Non mi ci metto io insomma, giusto per chiarire,l'aggettivo legalitario è in questo momento una scatola vuota della quale si sono impossessati i buonisti.

 

[Modificato il 16/11/2007 alle 14:19 by mont ventoux]


ProfRoubaix - 16/11/2007 alle 14:22

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Tanti auguri ai legalitari. [/quote] Grazie per gli auguri: ne abbiamo bisogno. [/quote] Tengo a precisare, comunque, che per "legalitari" intendo coloro i quali vogliono affrontare il problema delinquenza o anche il problema doping, cercando risposte nei manuali di sociologia. I teorici "critici" insomma, quelli che vanno tanto di moda presso la sinistra radical chic o alter global. Non mi ci metto io insomma, giusto per chiarire,l'aggettivo legalitario è in questo momento una scatola vuota della quale si sono impossessati i buonisti. [/quote] Avevo capito intendessi quelli che pensano che la legge va rispettata e fatta rispettare.


mont ventoux - 16/11/2007 alle 14:28

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Tanti auguri ai legalitari. [/quote] Grazie per gli auguri: ne abbiamo bisogno. [/quote] Tengo a precisare, comunque, che per "legalitari" intendo coloro i quali vogliono affrontare il problema delinquenza o anche il problema doping, cercando risposte nei manuali di sociologia. I teorici "critici" insomma, quelli che vanno tanto di moda presso la sinistra radical chic o alter global. Non mi ci metto io insomma, giusto per chiarire,l'aggettivo legalitario è in questo momento una scatola vuota della quale si sono impossessati i buonisti. [/quote] Avevo capito intendessi quelli che pensano che la legge va rispettata e fatta rispettare. [/quote] Beh, l'importante è essersi intesi sul senso.

 

[Modificato il 16/11/2007 alle 14:39 by mont ventoux]


Serpa - 16/11/2007 alle 14:45

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Sull'articolo di Fini (giornalista che apprezzo molto) sono in totale disaccordo. Perché identico percorso non è stato fatto in Spagna, o in Inghilterra? Anche lì il calcio è stato snaturato rispetto al passato, eppure... addirittura in Inghilterra c'è stata una contrazione del fenomeno ultras, e ciò in seguito a precise scelte politiche. [/quote] Il discorso Inghilterra è un discorso a parte. Lì è la patria della cultura calcistica, non esistono gli impatti mediatici come da noi, tutte le partite vengono trasmesse in pay-tv ma gli stadi non si sono svuotati. Il fenomeno hooligans in inghilterra è un fenomeno che non è andato scemando nemmeno con le misure che sono state prese con la tatcher. gli hooligans i casini li fanno fuori dall'inghilterra (potete farvi una "cultura" vedendo un po' di filmati qui, tanto per capire come si muovono http://www.youtube.com/results?search_query=english+hooligans+ , da loro non si azzardano minimamente. I biglietti delle partite in inghilterra costano tantissimo, i settori popolari partono da 30 sterline quando dice bene, ma possono arrivare anche a 45. In questo modo automaticamente viene selezionata praticamente la "clientela". Gli stadi in inghilterra sono stati rifatti tutti, dopo i fatti di sheffield, e sono tutti gioiellini di proprietà delle società, con servizio d'ordine anch'esse della società. Prova in inghilterra solo ad alzarti e cercare un tombino...non te ce fanno arrivare proprio al tombino... In spagna invece gruppi estremisti esistono (gli Ultra sur del real, che nelle bandiere hanno tanto di ascia bipenne, sono solo un esempio). E anche lì di soldi ne girano e anche tanti, ma gli stadi sono pieni lo stesso. Uno dei problemi a mio avviso, è il forte legame tra società e ultras, i biglietti regalati, i ricatti a cui le società vengono sottomesse (Il Lecce di Admin, e lui potrà confermarlo, è retrocesso anche, se non soprattutto, per colpa di tutti i casini che facevano gli ultras contro la presidenza di semeraro...). Finchè le società non segnaleranno i tipi da allontanare dallo stadio, finchè lo Stato non darà segno tangibile della sua presenza, perchè non venitemi a dire che la digos non conosce nome e cognomi di tutti...finchè questi non verranno realmente isolati, non cambierà niente. le cose sono due: o si lascia campo libero a questi e si abbandonano gli stadi, o ci si riappropria dello stadio riportando le famiglie e quindi si cacciano via applicando le leggi, gli ultras.


pony - 16/11/2007 alle 15:04

espongo il mio pensiero... io amo lo sport, che per me significa ciclismo, podismo, sci, atletica, nuoto: esercizi individuali dove conta soprattutto la parte atletica. il calcio è un gioco, lo dice anche la sigla della sua federazione (federzione italiana giuoco calcio), è qundi ben diverso dallo sport vero e proprio... ce lo dimostra il tifo, che nello sport è puro e partecipe incitamento, nel gioco del calcio è un'accozzaglia di frustrazioni che vengono riversate in insulti, urla, cori maleducati... posto quanto detto, per me l'ultras non è altro che un frustrato, un escluso dalla società che, avendo fallito tutto nella sua vita, cerca un minimo di autostima identificandosi in un branco di disperati come lui che identificano a loro volta le loro aspettative con il risultato di una squadra, facendo cose il più delle volte senza senso con il pretesto del tifo. i calciatori, se avessero veramente le palle, non darebbero attenzione a questi beoti, anzi, li denigrerebbero pubblicamente, invece no! li ringraziano ancora!!! a questo punto, io fermerei il calcio, e chissenefrega... altrimenti qua morti ne scapperanno ancora


Serpa - 16/11/2007 alle 15:18

Mercoledì, 14 Novembre 2007 Lettera alla famiglia di Gabriele Sandri Mi chiamo Patrizia Moretti, sono la mamma di Aldro.Il 25 settembre 2005 mio figlio Federico di 18 anni moriva a Ferrara sotto i calci e le manganellate di quattro agenti di polizia mentre invocava aiuto.Mi rivolgo alla famiglia di Gabriele Sandri.Voglio esprimere il dolore mio e di mio marito per la perdita del loro figlio Gabriele. Voglio dire loro che so, purtroppo, cosa stanno provando in questo momento e che cosa proveranno in futuro. Dalla perdita del proprio figlio è impossibile, io credo, riprendersi, e sempre difficile è dominare la rabbia che diventa, insieme al dolore, costante e invadente compagna di vita. Voglio rivolgermi però soprattutto a tutti gli amici di Gabriele e a tutti i ragazzi che sono rimasti colpiti dalla sua morte. In questi due anni di vita trascorsa senza più Federico ho incontrato tanti, tanti ragazzi nei centri sociali, nei palazzetti dello sport e negli stadi. Ci hanno scaldato il cuore perché ci hanno impedito di sentirci da soli, io e Lino, nella nostra battaglia per la verità e nel nostro dolore. Li consideriamo tutti amici di Federico e della sua memoria. Il loro atteggiamento civile, discreto e composto di pubblica partecipazione è stato determinante, insieme a tanti altri eventi, a mettere sempre più in grave imbarazzo coloro che volevano nascondere la verità ed infangare la sua memoria. Amici di Gabriele! fate come loro! non date spazio alla violenza neppure verbale e isolate coloro che, con i loro comportamenti criminali, consentono di far passare in secondo piano la tragedia di Gabriele in favore del “danneggiamento dei cassonetti dell’immondizia”. Vi prego, rispettate la famiglia e Gabriele, che ha bisogno di voi, della vostra schietta e calda umanità. Solo questo potrà aiutarli ad ottenere giustizia e verità. Fate come quei tifosi della Fortitudo Basket di Bologna e dell’Avellino, che durante la partita si sono presentati tutti insieme con una maglietta che chiedeva giustizia e verità per Federico. Fate come loro che quando gli è stato imposto dalle forze dell’ordine, in modo tanto insensato quanto immotivato di rovesciarla, uno per uno, per nasconderne il messaggio, essi tutti hanno civilmente ubbidito. A tutti questi ragazzi io voglio bene, e auguro a Gabriele e la sua famiglia che ciò accada anche per loro, perché quanto purtroppo si è visto nei telegiornali io credo che uccida due volte Gabriele Sandri. Con profondo affetto e partecipazione Patrizia Moretti (http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/)


Admin - 16/11/2007 alle 15:29

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] (Il Lecce di Admin, e lui potrà confermarlo, è retrocesso anche, se non soprattutto, per colpa di tutti i casini che facevano gli ultras contro la presidenza di semeraro...). [/quote] Sì, confermo. Quello che non ho mai capito, tra l'altro, è: che senso ha andare allo stadio per contestare una squadra o una società? Perché spendere dei soldi per fischiare e insultare? Che senso ha??? Nell'anno magico di Zeman, nel girone d'andata esplose Bojinov, che segnò 11 reti. Sapevamo che a fine anno il giovane sarebbe stato quasi certamente ceduto ad una squadra di grosso calibro, e ci eravamo abituati all'idea. Invece la società lo cedette a gennaio (alla Fiorentina), e vissi questa cessione come un tradimento. Ma non andai allo stadio a ululare, espressi il mio dissenso evitando, da quel momento alla fine della stagione, di andare al Via del Mare. Ma evidentemente sono tanti quelli a cui un discorso del genere pare privo di logica. :boh:


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 19:03

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Prendo atto della precisazione di Serpa e mi scuso se ne ho travisato gli scritti in questo thread. Invito altresì tutti a evitare di usare epiteti come "dovresti vergognarti", "non dovresti avere il diritto di esprimere queste idee" e quant'altro: tutte le idee hanno diritto di cittadinanza, purché espresse in maniera civile, e mi pare che panzer_division_gibo stia portando degli interessanti spunti di discussione, pur nella evidente minoritarietà del suo punto di vista, quindi cerchiamo di rispettarlo. [/quote] Comincio con lo scusarmi con Subsonico per aver usato certi toni e col ringraziarti per il rispetto al quale richiami. [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Sull'articolo di Fini (giornalista che apprezzo molto) sono in totale disaccordo. Perché identico percorso non è stato fatto in Spagna, o in Inghilterra? Anche lì il calcio è stato snaturato rispetto al passato, eppure... addirittura in Inghilterra c'è stata una contrazione del fenomeno ultras, e ciò in seguito a precise scelte politiche. Per non parlare poi dell'America, dove tutto è business, ma nondimeno il baseball (per fare un esempio) era un rito sociale e collettivo (basti vedere in quanti film appare, per rendersi conto del potente richiamo emozionale che rappresenta tutt'oggi), e non è che il suo adeguarsi alle leggi del mercato abbia tramutato i suoi tifosi in macchine da guerra e devastazione. [/quote] L'Inghilterra ha avuto un crescendo di violenza incredibile, in una giornata sono arrivati ad avere oltre 100 morti in seguito a scontri, alchè lo stato ha preso misure severissime, che penso conosciamo un po' tutti, eliminando gran parte della violenza, ma anche del folklore. Il gioco vale sicuramente la candela, ma secondo me ci son contromisure ancora più efficaci. La Spagna invece ha avuto una dittatura fino al 1975 (anno più anno meno) e la percezione della legalità è ancora adesso influita dalla rigidità di questa. In Spagna ed in Inghiltera lo Stato è rispettato e/o si fa rispettare, in Italia questo non avviene ed è per questo che reputo corretta l'analisi socio-culturale di Fini. Alcuni dati potranno esser sbagliati, mi sembra di aver letto alcune critiche in tal senso nei post sottostanti il quotato, sicuramente è stata data troppa importanza alla faccenda degli stranieri (d'altronde era prevedibile conoscendo il pensiero di Fini), però secondo me l'analisi risulta globalmente corretta, ovvero individua le giuste cause per le quali il fenomeno è così forte in Italia. Poi sul fatto che la violenza sia esplosa soprattutto nel mondo del calcio (e nel nostro caso del tifo organizzato) ho parecchi dubbi e chi vive in periferia sa che con l'aumento proressivo dell'immigrazione non controllata la violenza è aumentata in tutti i luoghi in cui le istituzioni non riescono a portare la cultura della legalità, e sono davvero molti. Qui a Torino ci son svariate risse al giorno, rapine, etc. in cosa questi atti son diversi dal vandalismo di certi ultras? Ora non ho tempo per proseguire, ci tenevo comunque a dire che son soddisfatto del tono preso della discussione, mi scuso ancora per gli eccessi di stamattina. Posterò qualche questionario per ProfRoubaix, credo possano servire ad inquadrare alcune con-cause della violenza ultras, oltre alla principale che rimane ovviamente la filosofia di questi.


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 19:09

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] E mi sia permessa una chiosa finale: l'affarismo in grande stile nel calcio è arrivato non col primo o col secondo straniero, ma nel 1986 con Berlusconi. Non è una mia deduzione, ma un concetto che senza nessuna difficoltà qualsiasi addetto ai lavori saprà confermare: si percepì, col Cavaliere, un netto cambiamento dello stato delle cose. Era una percezione forte e quotidiana, che alla prova dei fatti si rivelò reale (e cui lo stesso Fini fa riferimento, parlando dell'affaire Lentini). [/quote] Un altro articolo di Fini parla proprio di questo (Berlusconi etc.), vedrò di procurare anch'esso alla discussione.


panzer_division_gibo - 16/11/2007 alle 19:12

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Finchè le società non segnaleranno i tipi da allontanare dallo stadio, finchè lo Stato non darà segno tangibile della sua presenza, perchè non venitemi a dire che la digos non conosce nome e cognomi di tutti...finchè questi non verranno realmente isolati, non cambierà niente. le cose sono due: o si lascia campo libero a questi e si abbandonano gli stadi, o ci si riappropria dello stadio riportando le famiglie e quindi si cacciano via applicando le leggi, gli ultras. [/quote] Quoto tutto e sentitamente, però concedemi una correzione sul finale:[i] si cacciano via applicando le leggi, gli ultras [b]violenti[/b]. [/i]


forzainter - 16/11/2007 alle 19:52

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Sull'articolo di Fini (giornalista che apprezzo molto) sono in totale disaccordo. Perché identico percorso non è stato fatto in Spagna, o in Inghilterra? Anche lì il calcio è stato snaturato rispetto al passato, eppure... addirittura in Inghilterra c'è stata una contrazione del fenomeno ultras, e ciò in seguito a precise scelte politiche. [/quote] Il discorso Inghilterra è un discorso a parte. Lì è la patria della cultura calcistica, non esistono gli impatti mediatici come da noi, tutte le partite vengono trasmesse in pay-tv ma gli stadi non si sono svuotati. Il fenomeno hooligans in inghilterra è un fenomeno che non è andato scemando nemmeno con le misure che sono state prese con la tatcher. gli hooligans i casini li fanno fuori dall'inghilterra (potete farvi una "cultura" vedendo un po' di filmati qui, tanto per capire come si muovono http://www.youtube.com/results?search_query=english+hooligans+ , da loro non si azzardano minimamente. I biglietti delle partite in inghilterra costano tantissimo, i settori popolari partono da 30 sterline quando dice bene, ma possono arrivare anche a 45. In questo modo automaticamente viene selezionata praticamente la "clientela". Gli stadi in inghilterra sono stati rifatti tutti, dopo i fatti di sheffield, e sono tutti gioiellini di proprietà delle società, con servizio d'ordine anch'esse della società. Prova in inghilterra solo ad alzarti e cercare un tombino...non te ce fanno arrivare proprio al tombino... [/quote] In quasi tutto quello che hai scritto sono d'accordo Due precisazioni , gli incidenti non li fanno solo all'estero ma anche a casa loro , non dentro i ricchi stadi della premier League ma nei campi delle serie minori (molto sentite oltre manica) Il morte c'e' stato anche da loro 2anni fa.. Riguardo alle famose pene severe inglesi.. Non sarei cosi' sicuro.. Esiste oltre manica la moda degli Streaker (uomini e donne), in teoria , seguendo le loro leggi , per vari anni non potrebbero piu' entrar negli stadi ed invece.. Un esempio è quello tizio che fermo' il maratoneta Brasiliano ad Atene (aveva fatto invasione una ventina di volte in inghilterra..) Il grosso deterrente , come hai giustamente detto , è stato l'aumento dei prezzi dei biglietti Ricordo che il grosso degli Hooligans dei Reds era formato da gente con il sussidio di disoccupazione.. (Dura con i biglietti a quelle cifre..)


forzainter - 16/11/2007 alle 20:01

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] A maggior ragione, se non sei un teppista, hai interesse a che si verifichi una situazione come quella descritta da me. Ma scusa, ti farebbe schifo assistere in pace ad una partita, poter tranquillamente tifare per i tuoi colori senza rischiare la pelle? (Questo, la civile convivenza e vicinanza tra supporter di squadre diverse, è l'ambizione finale di questo discorso: e in Inghilterra già succede!!!). Costerà di più andare in trasferta? Non ti puoi permettere di fare 10 trasferte? Pazienza, anziché andarci 10 volte ci andrai 5, non credo che ci si possa disperare per questo: anch'io vorrei andare un mese alle Maldive, ma non me lo posso permettere. Sui problemi di Inter-Napoli: mi pare normale che se ne possano verificare, quando certe risoluzioni vengono prese una tantum, senza che ci sia un sistema collaudato atto a gestirle. Se invece diventasse la norma, in breve questi problemi non ci sarebbero più. Ma in definitiva, quel che dico è: visto che si è provato di tutto, perché non tentare anche questa via? Per un anno, e vediamo che succede. Il Tutor sulle autostrade non si era certi che funzionasse: l'hanno provato, e hanno verificato che ci sono il 50% di morti in meno nei tratti in cui è attivo. Io dico: anche puramente a livello di studio, attuiamo questa prova: dopo sei mesi tiriamo le somme e facciamo il confronto con l'anno precedente. Che cosa ci costa? [/quote] Dalla Gazzetta di Oggi : " L'Osservatorio vieta le trasferte a 15 Tifoserie " Serie A : Atalanta - Catania - Milan - Roma - Sampdoria - Torino .... Questa volta solo per Inter - Atalanta , in considerazione anche dell'assenza dei tifosi bergamaschi e su richiesta della lega , l'Osservatorio ha stabilito che " i tagliandi siano venduti esclusivamente ai residenti della provincia.. " --------- Le classiche scretinate italiane.. Quindi io che abito ad Aosta (son abbonato) non potrei portar mio paa (bergamasco !) o la mia fidanzata (non abbonati) a veder Inter - Atalanta perche' non sono residenti nella provincia di Milano .. Non è chiudendo i settori ospiti o vietando le trasferte che si elimina la violenza


Abajia - 16/11/2007 alle 20:37

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Dalla Gazzetta di Oggi : " L'Osservatorio vieta le trasferte a 15 Tifoserie " Serie A : Atalanta - Catania - Milan - Roma - Sampdoria - Torino [...][/quote] :? ... questa è bella... Ma cos'hanno fatto le tifoserie di Milan, Samp, Torino, ecc per meritare questa sanzione? Quì si sta facendo di tutta l'erba un fascio, e non credo sia il metodo migliore perché la situazione migliori...


rizz23 - 16/11/2007 alle 20:48

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Dalla Gazzetta di Oggi : " L'Osservatorio vieta le trasferte a 15 Tifoserie " Serie A : Atalanta - Catania - Milan - Roma - Sampdoria - Torino [...][/quote] :? ... questa è bella... Ma cos'hanno fatto le tifoserie di Milan, Samp, Torino, ecc per meritare questa sanzione? Quì si sta facendo di tutta l'erba un fascio, e non credo sia il metodo migliore perché la situazione migliori... [/quote] Se si fosse fatto di tutt'erba un fascio si sarebbero vietate le trasferte a tutti; io dico che se c'è un osservatorio, avrà osservato e deciso quali tifoserie "bannare" in base a dei fatti accaduti...


Abajia - 16/11/2007 alle 21:36

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Dalla Gazzetta di Oggi : " L'Osservatorio vieta le trasferte a 15 Tifoserie " Serie A : Atalanta - Catania - Milan - Roma - Sampdoria - Torino [...][/quote] :? ... questa è bella... Ma cos'hanno fatto le tifoserie di Milan, Samp, Torino, ecc per meritare questa sanzione? Quì si sta facendo di tutta l'erba un fascio, e non credo sia il metodo migliore perché la situazione migliori... [/quote] Se si fosse fatto di tutt'erba un fascio si sarebbero vietate le trasferte a tutti; io dico che se c'è un osservatorio, avrà osservato e deciso quali tifoserie "bannare" in base a dei fatti accaduti... [/quote] Fatti accaduti? Per quanto riguarda Torino, Samp, ecc non posso parlare con certezza, ma a riguardo del Milan, beh posso dire che l'ultimo "fattaccio" riguardante la tifoseria rossonera risale alla tristemente famosa partita fra Milan e Genoa...quella datata 29 gennaio 1995, giorno dell'uccisione di Vincenzo Spagnolo. :boh:

 

[Modificato il 16/11/2007 alle 21:55 by Abajia]


Subsonico - 16/11/2007 alle 21:48

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Invito altresì tutti a evitare di usare epiteti come "dovresti vergognarti", "non dovresti avere il diritto di esprimere queste idee" e quant'altro: tutte le idee hanno diritto di cittadinanza, purché espresse in maniera civile, e mi pare che panzer_division_gibo stia portando degli interessanti spunti di discussione, pur nella evidente minoritarietà del suo punto di vista, quindi cerchiamo di rispettarlo. [/quote] Comincio con lo scusarmi con Subsonico per aver usato certi toni e col ringraziarti per il rispetto al quale richiami. [/quote] Marco, se avessi voluto usare degli epiteti, l'avrei fatto. Non è mia abitudine dire ha una persona di aver torto, figuriamoci di vergonarsi, però quando ci vuole...insomma, il negazionismo proprio non lo sopporto, non me ne volere Panzer. Spero che tu ti stia rivedendo.


falco46 - 16/11/2007 alle 22:49

Ragazzi io in tutta questa atmosfera vorrei fare un encomio alla tifoseria del Catania che finora non ha avuto inflitta alcuna sanzione a causa del suo splendido comportamento.Al Massimino tra un pò non servono più neppure i poliziotti. Il 2 febbraio ha segnato un punto i svolta per il calcio a Catania.Neppure un coro contro le forze dell'ordine cosi come neanche l'ombra di fumogeni, bengala ecc.Ma nonostante tutto quel maledetto venerdi ci condanna ancora e ci hanno vietato le trasferte, senza alcune ragioni valide e degne di nota.Intanto i napoletani con il campo gia squalificato e con trasferte gia vietate per via dei comportamenti scorretti, sono autorizzati a fare le trasferte.PEr non parlare di molte altre tifoserie...sono stanco di discriminazioni, ma soprattutto stanco del calcio!


rizz23 - 16/11/2007 alle 23:27

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] a riguardo del Milan, beh posso dire che l'ultimo "fattaccio" riguardante la tifoseria rossonera risale alla tristemente famosa partita fra Milan e Genoa...quella datata 29 gennaio 1995, giorno dell'uccisione di Vincenzo Spagnolo.[/quote] fonte?


Abajia - 16/11/2007 alle 23:32

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] a riguardo del Milan, beh posso dire che l'ultimo "fattaccio" riguardante la tifoseria rossonera risale alla tristemente famosa partita fra Milan e Genoa...quella datata 29 gennaio 1995, giorno dell'uccisione di Vincenzo Spagnolo.[/quote] fonte? [/quote] Sono andato a memoria... ho sbagliato?


rizz23 - 17/11/2007 alle 00:21

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] a riguardo del Milan, beh posso dire che l'ultimo "fattaccio" riguardante la tifoseria rossonera risale alla tristemente famosa partita fra Milan e Genoa...quella datata 29 gennaio 1995, giorno dell'uccisione di Vincenzo Spagnolo.[/quote] fonte? [/quote] Sono andato a memoria... ho sbagliato? [/quote] Mah, considerando che sei un '89 o un '88 e che nel 1995 avevi cinque/sei anni, ti devo fare i complimenti, visto che io che sono '85 e non ho memoria dell'episodio-Spagnolo. Quello che cerco di dire, ironia a parte, è che non puoi dire per partito preso che il tifo organizzato milanista non ha mai dato problemi: quante volte sei andato a vedere il Milan in trasferta? Se come credo ti basi sui media, dico: mica ti sei reso conto che gli scontri attorno e dentro gli stadi non fanno notizia da un po' (escuso quando ci scappa il morto e nei periodi immediatamente successivi)? Se un osservatorio ha preso questa decisione, non credo si sia sparato nel mucchio, a caso (colpendo peraltro una delle società politicamente più potenti), ma avranno consultato i prefetti, avranno uno storico degli avvenimenti, avranno [b]cognizione[/b] delle cose. Poi magari idealizzo, ma non credo si siano prese decisioni a casaccio e che gli organi che le hanno prese abbiano di sicuro più cognizione di quella che possiamo avere io e te. Non pensi?


panzer_division_gibo - 17/11/2007 alle 09:45

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Invito altresì tutti a evitare di usare epiteti come "dovresti vergognarti", "non dovresti avere il diritto di esprimere queste idee" e quant'altro: tutte le idee hanno diritto di cittadinanza, purché espresse in maniera civile, e mi pare che panzer_division_gibo stia portando degli interessanti spunti di discussione, pur nella evidente minoritarietà del suo punto di vista, quindi cerchiamo di rispettarlo. [/quote] Comincio con lo scusarmi con Subsonico per aver usato certi toni e col ringraziarti per il rispetto al quale richiami. [/quote] Marco, se avessi voluto usare degli epiteti, l'avrei fatto. Non è mia abitudine dire ha una persona di aver torto, figuriamoci di vergonarsi, però quando ci vuole...insomma, il negazionismo proprio non lo sopporto, non me ne volere Panzer. Spero che tu ti stia rivedendo. [/quote] Subsonico non capisco dove vedi negazionismo in ciò che ho scritto. Dove scrito che gli ultras non son tutti delinquenti? Guarda che è verissimo, bastava guardare controcampo e notare, chessò, la protesta civile a Parma.


panzer_division_gibo - 17/11/2007 alle 09:48

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] a riguardo del Milan, beh posso dire che l'ultimo "fattaccio" riguardante la tifoseria rossonera risale alla tristemente famosa partita fra Milan e Genoa...quella datata 29 gennaio 1995, giorno dell'uccisione di Vincenzo Spagnolo.[/quote] fonte? [/quote] Sono andato a memoria... ho sbagliato? [/quote] Mah, considerando che sei un '89 o un '88 e che nel 1995 avevi cinque/sei anni, ti devo fare i complimenti, visto che io che sono '85 e non ho memoria dell'episodio-Spagnolo. Quello che cerco di dire, ironia a parte, è che non puoi dire per partito preso che il tifo organizzato milanista non ha mai dato problemi: quante volte sei andato a vedere il Milan in trasferta? Se come credo ti basi sui media, dico: mica ti sei reso conto che gli scontri attorno e dentro gli stadi non fanno notizia da un po' (escuso quando ci scappa il morto e nei periodi immediatamente successivi)? Se un osservatorio ha preso questa decisione, non credo si sia sparato nel mucchio, a caso (colpendo peraltro una delle società politicamente più potenti), ma avranno consultato i prefetti, avranno uno storico degli avvenimenti, avranno [b]cognizione[/b] delle cose. Poi magari idealizzo, ma non credo si siano prese decisioni a casaccio e che gli organi che le hanno prese abbiano di sicuro più cognizione di quella che possiamo avere io e te. Non pensi? [/quote] Uhm credo di no, han punito le tifoserie che han datto problemi domenica più il Torino e il Napoli che avevan dato qualche problema sempre quest'anno. La cognizione di causa è un'altra cosa e porterebbe a prendere ben altri provvedimenti.


Subsonico - 17/11/2007 alle 10:21

[quote] [i]orginariamente inviato da Panzer_Gb[/i]Boh, ad ogni modo riflettete: incidenti DENTRO gli Stadi si contano sulle dita di una mano in oltre 50 anni di calcio! [/quote] Falso. Avellino '03, quando un ragazzo nella confusione cadde dall'impalcatura (fu una fatalità, ma serve a ricordare l'episodio, durante il quale si arrivò a menarsi nel campo, altro che in curva!). Ricordo incidenti recenti in un Milan Juve, in un Bari Pescara, un Pescara Napoli in cui un ragazzo finì in coma (non so se in modo accidentale o meno). e Roma-Manchester, ce lo siamo dimenticati? O anche Italia-Inghilterra delle qualificazioni al mondiale del '98. Dimostrazione di come, se in Inghilterra gli hooligans si devono stare 'buoni', fuori riescono a fare il bordello (come anche è successo in turchia qualche anno fa). Citando gli ultimi 10 anni soltanto, siamo a 6. E non sei un alieno :Od: [quote] In curva non succede niente, non ci sono scontri, al massimo lanciano fumogeni (gesto da condannare, per carità), ma anche questo succede piuttosto raramente. [/quote]Falso. Chiedilo a Dida se avviene piuttosto raramente (Oddio, pure dida... :o) il lancio di qualche fumogeno avviene a ogni partita che si rispetti. Non ricordo una partita di quelle che ho visto a Bari senza un qualche fumogeno in campo. A parte un Bari-Lazio con la neve, durante il quale dei ragazzi cominciarono a sparare palle di neve su conceicao (e magari sparassero sempre quelle, ci si divertirebbe tutti quanti). E Bari è un campo sostianzialmente tranquillo, per diverse ragioni (non certo per la bontà della curva barese). In genere non si lanciano fumogeni, ma bengala: e quelli fanno male. Una mia vicina di casa è andata una sola volta allo stadio al san siro ed è stata colpita al ventre da un Bengala proveniente dal settore ospiti (non so di quale partita). e le è andata bene. [quote] La violenza, quando avviene veramente, è fuori dagli stadi, in scontri tra fazioni opposte di ultras (soprattutto una volta, ora non succede quasi mai) o in scontri ultras - polizia che son i più frequenti e non solo (soprattutto però, ovviamente) per colpa degli ultras. Leviamoci dalla testa 'sti pensieri che diffonde la mala-informazione, chi va allo stadio tranquillamente non rischia MAI nulla, la violenza (comunque in atti sporadici) avviene fuori lo stadio e coinvolge solo la gente che la ricerca, ovvero ultras e polizia.[/quote] Falso. Specialmente nell'ultimo passaggio, ricordandoti l'episodio di sopra del bengala, quello del ragazzo avellinese, eccetra, eccetra. Questo per me è negazionismo. Ma non credo lo sia solo per me, altrimenti non avrei nemmeno ragione di parlare.


rizz23 - 17/11/2007 alle 11:54

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Uhm credo di no, han punito le tifoserie che han datto problemi domenica più il Torino e il Napoli che avevan dato qualche problema sempre quest'anno. La cognizione di causa è un'altra cosa e porterebbe a prendere ben altri provvedimenti. [/quote] Sul fatto che la serrata delle trasferte per alcune tifoserie sia una misura-palliativo posso essere d'accordo. Continuo a sostenere che il riferimento non siano solo i fatti di domenica, ma anche fosse, mi sembra che la settimana scorsa sia stata abbastanza indicativa.


panzer_division_gibo - 17/11/2007 alle 12:37

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote] [i]orginariamente inviato da Panzer_Gb[/i]Boh, ad ogni modo riflettete: incidenti DENTRO gli Stadi si contano sulle dita di una mano in oltre 50 anni di calcio! [/quote] Falso. Avellino '03, quando un ragazzo nella confusione cadde dall'impalcatura (fu una fatalità, ma serve a ricordare l'episodio, durante il quale si arrivò a menarsi nel campo, altro che in curva!). Ricordo incidenti recenti in un Milan Juve, in un Bari Pescara, un Pescara Napoli in cui un ragazzo finì in coma (non so se in modo accidentale o meno). e Roma-Manchester, ce lo siamo dimenticati? O anche Italia-Inghilterra delle qualificazioni al mondiale del '98. Dimostrazione di come, se in Inghilterra gli hooligans si devono stare 'buoni', fuori riescono a fare il bordello (come anche è successo in turchia qualche anno fa). Citando gli ultimi 10 anni soltanto, siamo a 6. E non sei un alieno :Od: [quote] In curva non succede niente, non ci sono scontri, al massimo lanciano fumogeni (gesto da condannare, per carità), ma anche questo succede piuttosto raramente. [/quote]Falso. Chiedilo a Dida se avviene piuttosto raramente (Oddio, pure dida... :o) il lancio di qualche fumogeno avviene a ogni partita che si rispetti. Non ricordo una partita di quelle che ho visto a Bari senza un qualche fumogeno in campo. A parte un Bari-Lazio con la neve, durante il quale dei ragazzi cominciarono a sparare palle di neve su conceicao (e magari sparassero sempre quelle, ci si divertirebbe tutti quanti). E Bari è un campo sostianzialmente tranquillo, per diverse ragioni (non certo per la bontà della curva barese). In genere non si lanciano fumogeni, ma bengala: e quelli fanno male. Una mia vicina di casa è andata una sola volta allo stadio al san siro ed è stata colpita al ventre da un Bengala proveniente dal settore ospiti (non so di quale partita). e le è andata bene. [quote] La violenza, quando avviene veramente, è fuori dagli stadi, in scontri tra fazioni opposte di ultras (soprattutto una volta, ora non succede quasi mai) o in scontri ultras - polizia che son i più frequenti e non solo (soprattutto però, ovviamente) per colpa degli ultras. Leviamoci dalla testa 'sti pensieri che diffonde la mala-informazione, chi va allo stadio tranquillamente non rischia MAI nulla, la violenza (comunque in atti sporadici) avviene fuori lo stadio e coinvolge solo la gente che la ricerca, ovvero ultras e polizia.[/quote] Falso. Specialmente nell'ultimo passaggio, ricordandoti l'episodio di sopra del bengala, quello del ragazzo avellinese, eccetra, eccetra. Questo per me è negazionismo. Ma non credo lo sia solo per me, altrimenti non avrei nemmeno ragione di parlare. [/quote] Effettivamente a rileggermi devo constatare che ho usato un tono sbagliato "gonfiando" troppo quello che volevo dire, comunque il mio negazionismo inizia dove inizia il tuo eccessivo allarmismo. Quelli che citi son episodi sporadici, (da condannare, ripeto), ma la norma è un'altra ed è che le persone civili che vanno allo stadio non rischiano praticamente niente, non è negazionismo, è constatare la situazione reale, la chiamerei statistica non ci fossero purtroppo scappate qualche morti. I fumogeni in campo non capisco che danno possano arrecare all'incolumità degli spettatori.


Subsonico - 17/11/2007 alle 13:16

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Effettivamente a rileggermi devo constatare che ho usato un tono sbagliato "gonfiando" troppo quello che volevo dire, comunque il mio negazionismo inizia dove inizia il tuo eccessivo allarmismo.[/quote] Limite per x che tende a infinito o zero? [quote] Quelli che citi son episodi sporadici, (da condannare, ripeto), ma la norma è un'altra ed è che le persone civili che vanno allo stadio non rischiano praticamente niente, non è negazionismo, è constatare la situazione reale, la chiamerei statistica non ci fossero purtroppo scappate qualche morti.[/quote] No, non sono sporadici. sporadico sarebbe 20 episodi di violenza all'anno in tutta Italia tra i professionisti (Non conteggiamo le leghe dilettantistiche: c'è l'anarchia,lo schifo più assoluto, la morte di quel dirigente in Calabria a suo tempo è solo la punta di un iceberg), come d'altronde avviene negli altri paesi. [quote] I fumogeni in campo non capisco che danno possano arrecare all'incolumità degli spettatori. [/quote] neanch'io, ma non ho detto che non ci sono. E poi ho parlato anche di razzi e bengala.

 

[Modificato il 17/11/2007 alle 13:37 by Subsonico]


panzer_division_gibo - 17/11/2007 alle 13:23

Ci son molto meno di 20 episodi di violenza all'anno verso persone che non siano ultras o forze dell'ordine, infatti. La gente allo stadio può andarci sostanzialmente tranquillo, non corre più rischi che su di una qualsiasi strada di periferia. E da qui si dovrebbe capire che il problema non sono gli ultras, ma chi consente che certi atteggiamenti prendano spazio IN GENERALE, allo stadio come sulle strade.


Subsonico - 17/11/2007 alle 13:44

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Ci son molto meno di 20 episodi di violenza all'anno verso persone che non siano ultras o forze dell'ordine, infatti. La gente allo stadio può andarci sostanzialmente tranquillo, non corre più rischi che su di una qualsiasi strada di periferia. [/quote] Guarda, preferisco andare in Albania piuttosto che nella curva del Napoli. Non sto scherzando dato che lo farò. E sarei più al sicuro (da esterno, ovviamente). Riguardo alle tue stime, stai facendo un uso improprio della statistica. [quote] E da qui si dovrebbe capire che il problema non sono gli ultras, ma chi consente che certi atteggiamenti prendano spazio IN GENERALE, allo stadio come sulle strade. [/quote] Il problema è l'esistenza stessa dell'ULTRA' nello stereotipo italiano del termine. Ultrà ormai non è più il tifoso sfegatato, qui ha preso proprio il significato di Hooligan. Se ti fai chiamare Ultrà devi essere pronto a tutto, altrimenti non lo sei. Nell'80% delle curve.


panzer_division_gibo - 17/11/2007 alle 18:47

Alla fine discordiamo su numeri e percentuali, ad ogni modo fossero anche solo il 20% le curve non violente (io credo si arrivi facile-facile al 50%, ma nessuno di noi due può dimostrar niente) vanno comunque salvaguardate da facili generalizzazioni.


antonello64 - 17/11/2007 alle 20:20

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Alla fine discordiamo su numeri e percentuali, ad ogni modo fossero anche solo il 20% le curve non violente (io credo si arrivi facile-facile al 50%, ma nessuno di noi due può dimostrar niente) vanno comunque salvaguardate da facili generalizzazioni. [/quote] a mio parere sarà giusto salvare le curve da facili generalizzazioni quando queste faranno qualcosa di concreto per espellere le mele marce dalle curve stesse.


panzer_division_gibo - 17/11/2007 alle 21:18

Capisco. Quindi se tu non facessi niente contro degli ipotetici spacciatori del tuo quartiere dovrei considerarti alla loro stregua?:o


rizz23 - 17/11/2007 alle 21:31

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] a mio parere sarà giusto salvare le curve da facili generalizzazioni quando queste faranno qualcosa di concreto per espellere le mele marce dalle curve stesse. [/quote] Sottoscrivo pienamente.


antonello64 - 17/11/2007 alle 23:04

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Capisco. Quindi se tu non facessi niente contro degli ipotetici spacciatori del tuo quartiere dovrei considerarti alla loro stregua?:o [/quote] Beh, se io vado a divertirmi con loro, ben sapendo chi sono, la facile generalizzazione la devo accettare: non posso certo lamentarmi se qualcuno mi considera un loro compare.


Abajia - 18/11/2007 alle 00:55

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Quello che cerco di dire, ironia a parte, è che non puoi dire per partito preso che il tifo organizzato milanista non ha mai dato problemi: quante volte sei andato a vedere il Milan in trasferta? Se come credo ti basi sui media, dico: mica ti sei reso conto che gli scontri attorno e dentro gli stadi non fanno notizia da un po' (escuso quando ci scappa il morto e nei periodi immediatamente successivi)? Se un osservatorio ha preso questa decisione, non credo si sia sparato nel mucchio, a caso (colpendo peraltro una delle società politicamente più potenti), ma avranno consultato i prefetti, avranno uno storico degli avvenimenti, avranno [b]cognizione[/b] delle cose. Poi magari idealizzo, ma non credo si siano prese decisioni a casaccio e che gli organi che le hanno prese abbiano di sicuro più cognizione di quella che possiamo avere io e te. Non pensi? [/quote] Ti assicuro che non parlo per partito preso, ma solamente perché non sono in grado di parlare delle tifoserie di altre squadre, non conoscendone i vari episodi che hanno portato alla squalifica di ieri. Per quanto riguarda il Milan, posso dirti che, nelle poche trasferte a cui ho preso parte, non è mai successo nulla di grave, o comunque nulla che non si veda in tutti gli stadi tutte le domeniche. Ora, con questo non voglio dire che l'osservatorio abbia preso una cantonata nello squalificare i tifosi del Milan (non lo dico, ma lo penso...), ma ciò che non digerisco è la differenza di trattamento tra le diverse squadre. Come si fa a dire che una tifoseria è meglio di un'altra, se le "scaramucce" tra tifosi avvengono in ogni stadio, indistintamente?

 

[Modificato il 18/11/2007 alle 00:57 by Abajia]


GiboSimoni - 18/11/2007 alle 10:15

è passata una settimana....tutto come prima ahimè!


Subsonico - 18/11/2007 alle 11:08

Infatti, l'Italia ha vinto e ora tutti dimenticano presto....tranne i gruppi ultrà più facinorosi, che qualcosa probabilmente stanno preparando per domenica prox!....


Abajia - 18/11/2007 alle 12:08

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] Infatti, l'Italia ha vinto e ora tutti dimenticano presto....tranne i gruppi ultrà più facinorosi, che qualcosa probabilmente stanno preparando per domenica prox!.... [/quote] Sul fatto che tutto verrà dimenticato presto mi trovi d'accordo, lo penso anch'io. Però credo che, almeno in occasione della giornata di campionato seguente la morte di Sandri, le misure di sicurezza saranno adeguate. Il punto interrogativo si pone invece per ciò che succederà più in là con le domeniche: dovremo assistere ancora a scene come quella di Bergamo? Una decina di stupidelli allo stadio avrà ancora il potere di sospendere una partita, senza che nessun provvedimento venga preso? Spero di no, ma temo di sì.


Admin - 18/11/2007 alle 12:17

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] La gente allo stadio può andarci sostanzialmente tranquillo, non corre più rischi che su di una qualsiasi strada di periferia. [/quote] Panzer, tu sottovaluti una cosa: l'esposizione visiva alla violenza, che è anch'essa una violenza in sé. Mi spieghi perché io devo espormi alla visione di persone che si aggrediscono, si picchiano, si mandano all'ospedale? Anche se lo fanno tra di loro: non ho forse pagato per guardare uno spettacolo sportivo? Le risse sono comprese nel prezzo? Non sai che la mia psiche viene turbata dalla visione di certe scene? Credo che in America, dove ci sono gli avvocati più squali del mondo, potrei benissimo rivalermi sulla società, chiederle i danni morali, e portare a casa un po' di soldini! Ti segnalo, in chiusura, che su nessuna strada di periferia ho mai visto una rissa, invece allo stadio ne vedevo almeno una volta al mese.


rizz23 - 18/11/2007 alle 12:49

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Ti assicuro che non parlo per partito preso, ma solamente perché non sono in grado di parlare delle tifoserie di altre squadre, non conoscendone i vari episodi che hanno portato alla squalifica di ieri. Per quanto riguarda il Milan, posso dirti che, nelle poche trasferte a cui ho preso parte, non è mai successo nulla di grave, o comunque nulla che non si veda in tutti gli stadi tutte le domeniche. Ora, con questo non voglio dire che l'osservatorio abbia preso una cantonata nello squalificare i tifosi del Milan (non lo dico, ma lo penso...), ma ciò che non digerisco è la differenza di trattamento tra le diverse squadre. Come si fa a dire che una tifoseria è meglio di un'altra, se le "scaramucce" tra tifosi avvengono in ogni stadio, indistintamente? [/quote] Cioè, tu stesso dici che hai partecipato solo a qualche trasferta del Milan e pretendi di sapere che in quelle trasferte è successo al massimo ciò che è successo negli altri stadi. Mentre un osservatorio, in contatto con i prefetti, ne saprebbe meno. Se non è parlare per partito preso questo...


Abajia - 18/11/2007 alle 13:10

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Ti assicuro che non parlo per partito preso, ma solamente perché non sono in grado di parlare delle tifoserie di altre squadre, non conoscendone i vari episodi che hanno portato alla squalifica di ieri. Per quanto riguarda il Milan, posso dirti che, nelle poche trasferte a cui ho preso parte, non è mai successo nulla di grave, o comunque nulla che non si veda in tutti gli stadi tutte le domeniche. Ora, con questo non voglio dire che l'osservatorio abbia preso una cantonata nello squalificare i tifosi del Milan (non lo dico, ma lo penso...), ma ciò che non digerisco è la differenza di trattamento tra le diverse squadre. Come si fa a dire che una tifoseria è meglio di un'altra, se le "scaramucce" tra tifosi avvengono in ogni stadio, indistintamente? [/quote] Cioè, tu stesso dici che hai partecipato solo a qualche trasferta del Milan e pretendi di sapere che in quelle trasferte è successo al massimo ciò che è successo negli altri stadi. Mentre un osservatorio, in contatto con i prefetti, ne saprebbe meno. Se non è parlare per partito preso questo... [/quote] Io ho preso parte a poche trasferte del Milan, ma conosco gente che segue i rossoneri lungo l'intera penisola. Ad esempio, un amico di famiglia che abita a pochi km da San Siro (e che viene regolarmente in Abruzzo a salutarci durante le festività di Natale, Pasqua, e anche in estate, per una settimana. Sono queste le occasioni in cui mi parla delle sue "avventure"), segue spesso il Milan nelle sue trasferte, certe volte anche al di fuori dell'Italia. Ebbene, in queste occasioni succede nulla che non si veda già negli altri stadi, con altre tifoserie. Per cui, ripeto, questa differenza di trattamento francamente non la capisco.


rizz23 - 18/11/2007 alle 13:22

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Ti assicuro che non parlo per partito preso, ma solamente perché non sono in grado di parlare delle tifoserie di altre squadre, non conoscendone i vari episodi che hanno portato alla squalifica di ieri. Per quanto riguarda il Milan, posso dirti che, nelle poche trasferte a cui ho preso parte, non è mai successo nulla di grave, o comunque nulla che non si veda in tutti gli stadi tutte le domeniche. Ora, con questo non voglio dire che l'osservatorio abbia preso una cantonata nello squalificare i tifosi del Milan (non lo dico, ma lo penso...), ma ciò che non digerisco è la differenza di trattamento tra le diverse squadre. Come si fa a dire che una tifoseria è meglio di un'altra, se le "scaramucce" tra tifosi avvengono in ogni stadio, indistintamente? [/quote] Cioè, tu stesso dici che hai partecipato solo a qualche trasferta del Milan e pretendi di sapere che in quelle trasferte è successo al massimo ciò che è successo negli altri stadi. Mentre un osservatorio, in contatto con i prefetti, ne saprebbe meno. Se non è parlare per partito preso questo... [/quote] Io ho preso parte a poche trasferte del Milan, ma conosco gente che segue i rossoneri lungo l'intera penisola. Ad esempio, un amico di famiglia che abita a pochi km da San Siro (e che viene regolarmente in Abruzzo a salutarci durante le festività di Natale, Pasqua, e anche in estate, per una settimana. Sono queste le occasioni in cui mi parla delle sue "avventure"), segue spesso il Milan nelle sue trasferte, certe volte anche al di fuori dell'Italia. Ebbene, in queste occasioni succede nulla che non si veda già negli altri stadi, con altre tifoserie. Per cui, ripeto, questa differenza di trattamento francamente non la capisco. [/quote] Vabbè, ci rinuncio (anche perché sennò raggiungi i tremila post prima di sera a insistere). Hai ragione, all'osservatorio hanno preso una cantonata; dovrebbero ascoltare persone come te che davvero sanno come stanno le cose.


GiboSimoni - 18/11/2007 alle 14:03

l'osservatorio ha tentuto conto anche dei piccoli scontri che succedono tra piccolissimi gruppi di tifosi....ad esempio un'amico mio che va allo stadio a vedere il bari mi ha raccontato tanti episodi di violenza fra piccolissimi gruppi d tifosi baresi, leccesi, tarantini ecc anche uno contro uno...e nn appartenenti a nessun gruppo ultras...è questo che hanno preso in considerazione quindi magari i milanisti in grossi gruppi nn hanno fatto niente ma magari 3 o 4 persone in qualke autogriull o da qualke altra parte hanno fatto atti violenti..


antonello64 - 18/11/2007 alle 14:18

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Ci son molto meno di 20 episodi di violenza all'anno verso persone che non siano ultras o forze dell'ordine, infatti.[/quote] a parte queste tue statistiche totalmente errate che lasciano il tempo che trovano, ne parli come se fosse un merito picchiare solo gli ultras o i poliziotti. Mah! [quote] La gente allo stadio può andarci sostanzialmente tranquillo, non corre più rischi che su di una qualsiasi strada di periferia.[/quote] Ecco un paragone azzeccato! Lo stadio è sicuro come un malfamato quartiere di periferia: tu ci vai tranquillamente in un posto del genere? io no. [quote] E da qui si dovrebbe capire che il problema non sono gli ultras, ma chi consente che certi atteggiamenti prendano spazio IN GENERALE, allo stadio come sulle strade. [/quote] bella teoria!:OIO Il problema non è chi viola la legge, ma chi non lo punisce. Quindi se non c'è punizione, si ha diritto a violare la legge.


ulisse - 18/11/2007 alle 15:55

-signori-, tu sottovaluti una cosa: l'esposizione visiva alla violenza, che è anch'essa una violenza in sé. Mi spieghi perché io devo espormi alla visione di persone che si -sa essere dopate- , si –vantano-, si mandano all'ospedale? Anche se lo fanno tra di loro: non ho forse pagato –la loro sponsorizzazione- per guardare uno spettacolo sportivo? Le –truffe- sono comprese nel prezzo? Non sai che la mia psiche, -ma in particolare quell dei giovani- viene turbata –e plagiata- dalla visione di certe scene? Credo che in America, dove ci sono gli avvocati più squali del mondo, potrei benissimo rivalermi sulla società, chiederle i danni morali, e portare a casa un po' di soldini! Ti segnalo, in chiusura, che su nessuna strada di periferia ho mai visto una rissa, invece allo stadio ne vedevo almeno una volta al mese.


Abajia - 18/11/2007 alle 17:30

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Vabbè, ci rinuncio (anche perché sennò raggiungi i tremila post prima di sera a insistere). Hai ragione, all'osservatorio hanno preso una cantonata; dovrebbero ascoltare persone come te che davvero sanno come stanno le cose. [/quote] Non è questo il modo di discutere di un argomento. :boh: Io ho capito cosa vuoi dire, e non ho mica detto che non condivido il tuo pensiero. Sono anch'io del parere che se c'è un osservatorio preposto a prendere le dovute decisioni, vuol dire che queste vengono prese sulla base di prove documentate. Ciò che ci distanzia, Stefano, è l'opinione sulla differenza di trattamento. Personalmente non credo che a Milano (sponda rossonera), a Bergamo (sponda blucerchiata), a Torino (sponda granata), ecc i tifosi facciano i macelli, mentre invece altrove sono degli angioletti. È questa differenziazione che trovo forzata, sbagliata.


Subsonico - 18/11/2007 alle 18:02

[quote][i]Originariamente inviato da ulisse [/i] -signori-, tu sottovaluti una cosa: l'esposizione visiva alla violenza, che è anch'essa una violenza in sé. Mi spieghi perché io devo espormi alla visione di persone che si -sa essere dopate- , si –vantano-, si mandano all'ospedale? Anche se lo fanno tra di loro: non ho forse pagato –la loro sponsorizzazione- per guardare uno spettacolo sportivo? Le –truffe- sono comprese nel prezzo? Non sai che la mia psiche, -ma in particolare quell dei giovani- viene turbata –e plagiata- dalla visione di certe scene? Credo che in America, dove ci sono gli avvocati più squali del mondo, potrei benissimo rivalermi sulla società, chiederle i danni morali, e portare a casa un po' di soldini! Ti segnalo, in chiusura, che su nessuna strada di periferia ho mai visto una rissa, invece allo stadio ne vedevo almeno una volta al mese. [/quote] Hai sbagliato thread. E penso di interpretare il pensiero di tutti o quasi, se ti dico che il tuo modo di porti, in questo forum, è inconcludente oltre che logorroico.


ulisse - 18/11/2007 alle 18:38

scusa ma non ho capito questa parola: La ricerca di logorroico. non ha prodotto risultati. Ti suggeriamo di controllare l'ortografia e di ritentare oppure di provare la ricerca nelle forme flesse. La redazione del Dizionario Italiano


rizz23 - 18/11/2007 alle 18:46

Sub, il tuo giudizio sul modo di porsi di un altro utente non c'entra nulla con questo, né con altri thread. ulisse, la tua risposta sarcastica non c'entra nulla con questo, né con altri thread. Se avete qualche problema reciproco, esistono i messaggi privati. Per segnalazioni ai moderatori c'è l'apposito thread, che conoscete entrambi. Qui lasciamo spazio alla discussione originaria, grazie.


panzer_division_gibo - 18/11/2007 alle 18:55

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] La gente allo stadio può andarci sostanzialmente tranquillo, non corre più rischi che su di una qualsiasi strada di periferia. [/quote] Panzer, tu sottovaluti una cosa: l'esposizione visiva alla violenza, che è anch'essa una violenza in sé. Mi spieghi perché io devo espormi alla visione di persone che si aggrediscono, si picchiano, si mandano all'ospedale? Anche se lo fanno tra di loro: non ho forse pagato per guardare uno spettacolo sportivo? Le risse sono comprese nel prezzo? Non sai che la mia psiche viene turbata dalla visione di certe scene? Credo che in America, dove ci sono gli avvocati più squali del mondo, potrei benissimo rivalermi sulla società, chiederle i danni morali, e portare a casa un po' di soldini! Ti segnalo, in chiusura, che su nessuna strada di periferia ho mai visto una rissa, invece allo stadio ne vedevo almeno una volta al mese. [/quote] Io vedo più risse per strada che nei pressi dello stadio, sinceramente. E ci son posti ancora più tranquilli di Torino, da questo punto di vista. Ovviamente non posso conoscere tutte le situazioni di ogni città, ma di sicuro ci son tifoserie organizzate non violente che si richiamano alla cultura ultrà, purtroppo in Italia manca unilateralmente un certo tipo di cultura sportiva, ma non credo sia corretto comunque accusare migliaia di persone aderenti alla sub-cultura ultrà che non han mai mosso violenza verso cose o persone. In Germania gli ultrà dell'Arminia Bielefeld si son sciolti per protestare contro la violenza e la politica che invadevano il tifo organizzato, qui non vedremo mai niente del genere.


panzer_division_gibo - 18/11/2007 alle 19:03

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote] E da qui si dovrebbe capire che il problema non sono gli ultras, ma chi consente che certi atteggiamenti prendano spazio IN GENERALE, allo stadio come sulle strade. [/quote] bella teoria!:OIO Il problema non è chi viola la legge, ma chi non lo punisce. Quindi se non c'è punizione, si ha diritto a violare la legge. [/quote] Non hai capito o non vuoi capire, non so. I delinquenti ci sarebbero ovunque se l'ordine non fosse imposto da autorità competenti e credibili. Questo non vuol dire che in mancanza di punizione si ha diritto a violare la legge, vuol dire che uno Stato civile dovrebbe avere istituzioni che cercano in tutti i modi di prevenire gli incidenti, non di fomentarli come successo la settimana scorsa. Poi boh, ribalta la frittata di nuovo se vuoi, per me la sostanza è che i delinquenti son dei poveracci ed andrebbero "aiutati" con le buone da istituzioni responsabili, invece che fomentati ed in seguito criminalizzati. Questa dovrebbe essere la base, poi ovviamente per chi trasgredisse comunque le leggi andrebbero applicate le norme vigenti, senza bisogno di leggi barzelletta alla "estradizione per semplici sospetti" o "curve chiuse".

 

[Modificato il 18/11/2007 alle 19:06 by panzer_division_gibo]


mont ventoux - 18/11/2007 alle 19:42

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote] E da qui si dovrebbe capire che il problema non sono gli ultras, ma chi consente che certi atteggiamenti prendano spazio IN GENERALE, allo stadio come sulle strade. [/quote] bella teoria!:OIO Il problema non è chi viola la legge, ma chi non lo punisce. Quindi se non c'è punizione, si ha diritto a violare la legge. [/quote] Non hai capito o non vuoi capire, non so. I delinquenti ci sarebbero ovunque se l'ordine non fosse imposto da autorità competenti e credibili. Questo non vuol dire che in mancanza di punizione si ha diritto a violare la legge, vuol dire che uno Stato civile dovrebbe avere istituzioni che cercano in tutti i modi di prevenire gli incidenti, non di fomentarli come successo la settimana scorsa. Poi boh, ribalta la frittata di nuovo se vuoi, per me la sostanza è che i delinquenti son dei poveracci ed andrebbero "aiutati" con le buone da istituzioni responsabili, invece che fomentati ed in seguito criminalizzati. Questa dovrebbe essere la base, poi ovviamente per chi trasgredisse comunque le leggi andrebbero applicate le norme vigenti, senza bisogno di leggi barzelletta alla "estradizione per semplici sospetti" o "curve chiuse". [/quote] Ma come si fa a sostenere che lo Stato, o anche nello specifico quel poliziotto, abbiano fomentato tutto quello che è successo dopo!? La verità è, al limite, che tutta la "teppistaglia" variamente assortita non aspettava altro che un pretesto, anche piccolo, per scatenare l'ennesima dimostrazione di forza organizzata, secondo loro, di imbecillità e di criminalità in realtà, secondo qualsiasi persona dotata di senno. Che poi abbiano avuto la "fortuna" di avere come pretesto un caso gravissimo, cioè un morto, questa è un'altra storia. Così invece hanno usufruito addirittura dei consensi o se non altro della comprensione anche di tanta gente comune, hanno trovato una giustificazione importante, a loro modo, è questo è ancora più grave. E poi voglio ancora ricordare che, probabilmente la stessa vittima e comunque il gruppo di persone di cui faceva parte, sono stati visti da vari testimoni organizzare una spedizione punitiva contro un gruppo di juventini, i quali hanno fatto appena in tempo a scapparsene. Senza le solite ipocrisie quindi, e soprattutto senza ricorrere alla retorica dettata dal lutto, come hanno fatto i vari media, va denunciato che la comitiva di laziali era una comitiva di squadristi, e lo dico senza riferimenti alle loro pure note simpatie politiche, squadristi nel senso di picchiatori. Punto. Sono d'accordo con te solo sul fatto che non serva a nulla chiudere le curve o bloccare i campionati, perchè si allontana solo il problema senza risolverlo. Per il resto tu pensi che certi elementi debbano essere aiutati dallo stato a reinserirsi, quasi come stessimo parlando di un padre che è costretto a rubare per dare da mangiare alla propria famiglia. Questi criminali, perchè tali sono, che delinquono non per sopravvivenza ma per il puro spirito di farlo o per dimostrare la loro appartenenza "squadristica", di camerati o di appartenenza alla squadra del cuore, andrebbero reclusi in qualche carcere serio, (non stile "grand hotel", vedi Perugia), per il resto dei loro giorni, perchè la comunità non potrà giovarsi in alcun modo del loro reinserimento nella società civile, tutt'altro. Altrochè recupero, c'è bisogno di depositarli in qualche posto innocuo. Lo stato che agli ultras guerriglieri vuole dare 2 o 4 anni è uno stato "pulcinella", uno stato che fa ridere.

 

[Modificato il 18/11/2007 alle 19:59 by mont ventoux]


panzer_division_gibo - 18/11/2007 alle 21:03

All'inizio manco si sapeva cosa fosse successo e subito è stata diffusa la notizia di un morto ad incidenti tra ultrà e forze dell'ordine. Curioso, no? Ecco, diffondere notizie fittizie quando i fatti non sono ancora noti mi sembra un ottimo metodo per gettare benzina sul fuoco. Si cominci con un minimo di prevenzione, poi quelli che tu chiami giustamente delinquenti avranno meno occasioni per dimostrarsi tali e quando le avranno sarà anche più facile punirli.


mont ventoux - 18/11/2007 alle 22:55

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] All'inizio manco si sapeva cosa fosse successo e subito è stata diffusa la notizia di un morto ad incidenti tra ultrà e forze dell'ordine. Curioso, no? Ecco, diffondere notizie fittizie quando i fatti non sono ancora noti mi sembra un ottimo metodo per gettare benzina sul fuoco. Si cominci con un minimo di prevenzione, poi quelli che tu chiami giustamente delinquenti avranno meno occasioni per dimostrarsi tali e quando le avranno sarà anche più facile punirli. [/quote] Non conosco la vicenda da questo punto di vista, ma che interesse avrebbe avuto e chi l'avrebbe avuto nel diffondere notizie false su scontri tra polizia e tifosi? Ma poi soprattutto vorrei capire perchè questi pazzi debbano sentirsi più autorizzati a scatenare quello che hanno scatenato essendo il laziale stato ucciso da un poliziotto. E se fosse stato ucciso per risposta o difesa legittima da uno degli juventini che la sua tranquilla comitiva aveva azzannato? Adesso, considerato il fatto che in Italia ci sono più tifosi juventini che cattolici, avremmo probabilmente la "caccia allo juventino", cioè sostanzialmente una guerra civile. Secondo me la teppistaglia va stroncata in quanto tale e quando si manifesta per come è, ci mancherebbe pure che qualcuno debba farsi scrupoli di coscienza perchè ha a che fare con gente anormale, con individui pericolosi per la l'incolumità pubblica. Adesso ci mettiamo pure a creare l'alibi a questi soggetti?

 

[Modificato il 18/11/2007 alle 22:59 by mont ventoux]


antonello64 - 18/11/2007 alle 23:04

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Questo non vuol dire che in mancanza di punizione si ha diritto a violare la legge, vuol dire che uno Stato civile dovrebbe avere istituzioni che cercano in tutti i modi di prevenire gli incidenti, non di fomentarli come successo la settimana scorsa.[/quote] benissimo, completamente d'accordo. "In tutti i modi" però, per me, significa anche vietare le trasferte ai gruppi organizzati, che, come abbiamo visto in passato, hanno un indice di pericolosità abbastanza elevato, e sciogliere i suddetti gruppi quando se ne presenti la necessità, ovvero anche quando il gruppo ultras non è in grado di far si che tutti i suoi componenti siano rispettosi delle leggi. [quote]Poi boh, ribalta la frittata di nuovo se vuoi, per me la sostanza è che i delinquenti son dei poveracci ed andrebbero "aiutati" con le buone da istituzioni responsabili, invece che fomentati ed in seguito criminalizzati. Questa dovrebbe essere la base, poi ovviamente per chi trasgredisse comunque le leggi andrebbero applicate le norme vigenti, senza bisogno di leggi barzelletta alla "estradizione per semplici sospetti" o "curve chiuse". [/quote] fammi capire, i delinquenti andrebbero aiutati o puniti? No, perchè tu in due righe dici una cosa l'opposto dell'altra. E l'estradizione per semplici sospetti o le curve chiuse, a tuo modo di vedere rientrano nei modi di prevenzione di cui hai parlato sopra, oppure no? E se non ci rientrano, saresti così gentile da spiegarmi quali sarebbero tutti i modi di prevenzione di cui parli?


panzer_division_gibo - 18/11/2007 alle 23:09

Facile parlare da comode poltrone di gente anormale (non mi sembra proprio il caso di tirar fuori queste parole, veramente fuori luogo) e di tolleranza zero, caro Mont Ventoux. Comunque l'interesse che potrebbe esserci stato è quello, ad esempio, di oscurare mediaticamente la manovre circensi della finanziaria passata finalmente al senato in quei giorni. Questa è una ipotesi azzardata però, di sicuro è stata diffusa una notizia in modo anomalo, gli interessi che han spinto a far questo non li conosco, magari si cercava semplicemente di giustificare l'operato del poliziotto. Tra forze dell'ordine e movimento ultras esiste un antagonismo esasperato quale non v'è neanche tra tifoserie rivali come posson essere quelle di Lazio e Juve, quindi i tuoi "se fosse morto per mano di tifosi" lasciano il tempo che trovano. Articolo di Massimo Fini sui fatti recenti: Panem et circenses erano gli strumenti con cui le oligarchie romane tenevano a bada la plebe. In Italia il pane comincia a scarseggiare e i "circenses" sono stati distrutti.(...) Il calcio era, per dirla con Gramsci, una grande festa nazional popolare; interclassista, con una importante funzione di coesione sociale. Sugli spalti si trovavano a fianco l'operaio e il piccolo imprenditore. Se ne è voluto fare uno spettacolo televisivo, "show & businnes", deprivandolo di tutti i suoi valori identitari, spirituali, simbolici, mitici in favore dell'orgia economica. I ragazzotti, estromessi da Sky, estromessi dagli spalti dove vanno i ricchi abbonati, stipati tutti insieme dietro le porte, non trovano più la loro identità nei colori di una squadra (come si fa a tenere per una squadra con undici stranieri in campo?). Come scrive giustamente sul Corriere di mercoledì Giuseppe De Mita "La loro identità non è più sportiva, è l'appartenenza al segmento disumano degli ultras". Cioè a una parte della comunità dei diseredati. La loro aggressività non è più sportiva, non si erano mai visti tifosi che, come a Bergamo, "non vogliono" che si giochi la partita, ma si rivolge contro lo Stato, simboleggiato dalla polizia. È certamente grave che costoro devastino e attacchino caserme, ma l'accusa iperbolica di terrorismo segnala solo l'impotenza dello Stato a fronteggiare fenomeni di ribellione sociale sempre più frequenti e multiformi. Ma quale rispetto delle leggi, delle istituzioni e dello Stato possono averne questi giovani quando proprio dalla classe dirigente arrivano di continuo segnali in senso opposto? Ancora l'altro giorno Berlusconi, parlando dei circoli di Dell'Utri, pluricondannato, dove era presente anche Previti che ha fatto un solo giorno di reclusione degli 8 anni che dovrebbe scontare, attaccava la Magistratura accusandola di una "ferocia giacobina, di chi usa impropriamente e in modo assolutamente contrario a ciò che si deve fare, il potere che la carica di magistrato conferisce". Non c'è da stupirsi se in un recente sondaggio Ipsos gli italiani, non sapendo più a che santo votarsi, hanno indicato nell'Ue l'istituzione in cui hanno più fiducia (66\%) relegando i partiti all'ultimo posto (21\%). Scarseggia il pane, i "circenses" sono stati distrutti, la sfiducia nella classe dirigente è totale, sul ponte sventola bandiera bianca. L'Italia è seduta su una polveriera, ma i partiti continuano nei loro giochini, come se nulla fosse. Massimo Fini Fonte: www.ilgazzettino.it 16.11.07


panzer_division_gibo - 18/11/2007 alle 23:23

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [ [quote]Poi boh, ribalta la frittata di nuovo se vuoi, per me la sostanza è che i delinquenti son dei poveracci ed andrebbero "aiutati" con le buone da istituzioni responsabili, invece che fomentati ed in seguito criminalizzati. Questa dovrebbe essere la base, poi ovviamente per chi trasgredisse comunque le leggi andrebbero applicate le norme vigenti, senza bisogno di leggi barzelletta alla "estradizione per semplici sospetti" o "curve chiuse". [/quote] fammi capire, i delinquenti andrebbero aiutati o puniti? No, perchè tu in due righe dici una cosa l'opposto dell'altra. E l'estradizione per semplici sospetti o le curve chiuse, a tuo modo di vedere rientrano nei modi di prevenzione di cui hai parlato sopra, oppure no? E se non ci rientrano, saresti così gentile da spiegarmi quali sarebbero tutti i modi di prevenzione di cui parli? [/quote] C'erano delle virgolette, intendevo dire andrebbero aiutati a non delinquere nel senso che non bisognerebbe dar loro appigli sui quali agganciarsi per far scatenare episodi di violenza. Se questi appigli non vengono dati le istituzioni sono più credibili quando poi vanno a punire queste eventuali azioni di violenza. Ora ti spiego come secondo me si potrebbe prevenire al meglio la violenza senza ricorrere a provvedimenti ridicoli come vietare le trasferte di gruppi organizzati (ci saran bene dei gruppi non violenti che han tutto il diritto di organizzarsi come credono): 1_responsabilità oggettiva delle squadre e relativi punti di penalizzazione per episodi di violenza commessi dai tifosi. 2_società responsabili degli stadi e della sicurezza di questi, personale di vigilanza NON ARMATO retribuito dalle società ed in numero adeguato a tener sotto controllo ogni persona in curva con l'ausilio delle telecamere. 3_forze dell'ordine pronte ad intervenire nelle partite a rischio, ma visivamente nascoste ai tifosi (magari in apposite stanze all'interno dello stadio) in modo da evitare qualsiasi tipo di tensione. 4_certezza della pena (pure per i poliziotti inutilmente violenti, però) e divieto A VITA a rientrare in uno stadio per chi commettesse reati di una certa gravità (dal cercare di sfondare le vetrate in sù). Se mi viene in mente altro aggiungerò.


mont ventoux - 18/11/2007 alle 23:52

Senti, Panzer, questa storia della guerriglia tra polizia e ultrà artificialmente costruita per non far parlare della finanziaria rientra di diritto fra le perle che farebbero invidia ad un Bondi, ad un Cicchitto e forse pure a Emilio Fede. E te lo dice uno che considera il governo attuale un governo pari a quello precedente, con l'aggravante che al suo interno contiene alcuni tipi che si fanno scudo della Falce e del Martello, e che quindi dovrebbero fargli opposizione, se il mondo non va alla rovescia. Ma questo non c'entra niente. Se poi tu ritieni eccessivo il mio definire "anormali" gli ultrà in camicia nera, sono problemi esclusivamente tuoi. Io per "anormale" intendo persona straordinaria, fuori dalla norma. In una categoria degli "anormali" ci metto sia Einstein, Majorana, Galileo, Newtoon, sia Hitler, Pinochet, Pol Pot o Stalin, ma può entrarci anche gente comune, nel senso di non nota.

 

[Modificato il 19/11/2007 alle 00:06 by mont ventoux]


panzer_division_gibo - 19/11/2007 alle 07:32

Sì, però se leggi bene l'ho definita io stesso una ipotesi azzardata, tanto per fare un esempio. Il fatto è lampante, i motivi mi spiace ma non posso conoscerli, oh. La violenza, condannabile quanto vogliamo, non è anormale, nè tanto meno i violenti son persone anormali, ma semplicemente violente, come ne esistono dall'alba dei tempi. Per persone anormali generalmente si intendono persone con problemi di natura fisica o mentale, quindi non tirerei in ballo 'sti termini dove non c'entrano niente.

 

[Modificato il 19/11/2007 alle 07:36 by panzer_division_gibo]


Serpa - 19/11/2007 alle 08:59

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] a mio parere sarà giusto salvare le curve da facili generalizzazioni quando queste faranno qualcosa di concreto per espellere le mele marce dalle curve stesse. [/quote] Purtroppo antonello non è così facile. La parte sana della curva non è militarizzata e non è compatta come la parte non sana (sempre per usare un eufemismo). Quando qualcuno c'ha provato s'è beccato le cinghiate... In curva vanno quelli che "io in curva vado da anni, mi fa schifo l'atmosfera ma non voglio abbandonare il territorio" (discorso che non ho mai capito) e quelli che "la curva è nostra e comandiamo noi". Vincono sempre i secondi.


Serpa - 19/11/2007 alle 09:07

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Ti assicuro che non parlo per partito preso, ma solamente perché non sono in grado di parlare delle tifoserie di altre squadre, non conoscendone i vari episodi che hanno portato alla squalifica di ieri. Per quanto riguarda il Milan, posso dirti che, nelle poche trasferte a cui ho preso parte, non è mai successo nulla di grave, o comunque nulla che non si veda in tutti gli stadi tutte le domeniche. Ora, con questo non voglio dire che l'osservatorio abbia preso una cantonata nello squalificare i tifosi del Milan (non lo dico, ma lo penso...), ma ciò che non digerisco è la differenza di trattamento tra le diverse squadre. Come si fa a dire che una tifoseria è meglio di un'altra, se le "scaramucce" tra tifosi avvengono in ogni stadio, indistintamente? [/quote] Cioè, tu stesso dici che hai partecipato solo a qualche trasferta del Milan e pretendi di sapere che in quelle trasferte è successo al massimo ciò che è successo negli altri stadi. Mentre un osservatorio, in contatto con i prefetti, ne saprebbe meno. Se non è parlare per partito preso questo... [/quote] Io ho preso parte a poche trasferte del Milan, ma conosco gente che segue i rossoneri lungo l'intera penisola. Ad esempio, un amico di famiglia che abita a pochi km da San Siro (e che viene regolarmente in Abruzzo a salutarci durante le festività di Natale, Pasqua, e anche in estate, per una settimana. Sono queste le occasioni in cui mi parla delle sue "avventure"), segue spesso il Milan nelle sue trasferte, certe volte anche al di fuori dell'Italia. Ebbene, in queste occasioni succede nulla che non si veda già negli altri stadi, con altre tifoserie. Per cui, ripeto, questa differenza di trattamento francamente non la capisco. [/quote] Abajia l'osservatorio ha bloccato le trasferte delle sole tifoserie che vanno in trasferta...ovvio che se c'è Genoa-Roma blocca i romanisti perchè sanno che il genoa è gemellato col napoli, che ha vecchie ruggini coi romanisti...devi valutare le alleanze trasversali. A quelli del Parma, tifoseria notoriamente tranquilla, non è stata vietata la trasferta all'olimpico. Magari l'osservatorio non è esente da critiche, ma forse si sarà studiato la situazione meglio di quanto possiamo studiarla noi. Credo.


Serpa - 19/11/2007 alle 09:13

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] I ragazzotti, estromessi da Sky, estromessi dagli spalti dove vanno i ricchi abbonati, stipati tutti insieme dietro le porte, non trovano più la loro identità nei colori di una squadra (come si fa a tenere per una squadra con undici stranieri in campo?). Come scrive giustamente sul Corriere di mercoledì Giuseppe De Mita "La loro identità non è più sportiva, è l'appartenenza al segmento disumano degli ultras". Cioè a una parte della comunità dei diseredati. La loro aggressività non è più sportiva, non si erano mai visti tifosi che, come a Bergamo, "non vogliono" che si giochi la partita, ma si rivolge contro lo Stato, simboleggiato dalla polizia. [/quote] Ancora colla storia che allo stadio vanno i ricchi? :bla: p.s. giuseppe de mita... bocca mia taci... :OIO


panzer_division_gibo - 19/11/2007 alle 12:05

Beh spesso benestanti però dai, il prezzo dei biglietti che non siano in curva non è sempre accessibile a tutti.


Serpa - 19/11/2007 alle 12:13

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Beh spesso benestanti però dai, il prezzo dei biglietti che non siano in curva non è sempre accessibile a tutti. [/quote] dipende dalla società. quest'anno la Lazio ha fatto moltissimi sconti per far andare le famiglie allo stadio, con promozioni che tra le altre cose mi hanno permesso di pagare solo 150 euro (una media di 8,50 euro a partita). Nonostante la politica dei prezzi bassi, ma veramente bassi, anche in champions, come abbonati siamo sempre pochissimi. Io non ne farei un fatto di prezzo se la gente non va allo stadio. Non vanno solo i ricchi. Vanno i "malati" di calcio, è diverso come concetto. Lo stadio resta sempre accessibile a tutti. E' sempre interclassista. Almeno per quello che vedo io.


mont ventoux - 19/11/2007 alle 13:43

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] Sì, però se leggi bene l'ho definita io stesso una ipotesi azzardata, tanto per fare un esempio. Il fatto è lampante, i motivi mi spiace ma non posso conoscerli, oh. La violenza, condannabile quanto vogliamo, non è anormale, nè tanto meno i violenti son persone anormali, ma semplicemente violente, come ne esistono dall'alba dei tempi. Per persone anormali generalmente si intendono persone con problemi di natura fisica o mentale, quindi non tirerei in ballo 'sti termini dove non c'entrano niente. [/quote] La violenza è ineliminabile nel senso di lotta fra classi sociali. Quel tipo di violenza è in qualche modo necessaria, perchè senza di essa non ci sarebbero state la rivoluzione francese o quella bolscevica. Sono esempi che non hanno nulla a che fare sia col terrorismo anarchico o brigatista, sia con i comuni atti teppistici o squadristici. In questo caso si tratta di violenza gratuita e settaria, per non dire altro. I portatori di handicap poi, li chiamo portatori di handicap, non "anormali". Le persone fuori dalla norma, come ho già detto, possono essere tali sia perchè straordinarie per intelligenza e onore portato al genere umano nel "resto" del cosmo, sia perchè possono rappresentare in casi opposti, una vergogna per i loro simili.


Admin - 19/11/2007 alle 13:46

La curva dell'Atalanta resta chiusa fino al 31 marzo 2008. Vediamo ora che succede...


antonello64 - 19/11/2007 alle 13:50

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] a mio parere sarà giusto salvare le curve da facili generalizzazioni quando queste faranno qualcosa di concreto per espellere le mele marce dalle curve stesse. [/quote] Purtroppo antonello non è così facile. La parte sana della curva non è militarizzata e non è compatta come la parte non sana (sempre per usare un eufemismo). Quando qualcuno c'ha provato s'è beccato le cinghiate... In curva vanno quelli che "io in curva vado da anni, mi fa schifo l'atmosfera ma non voglio abbandonare il territorio" (discorso che non ho mai capito) e quelli che "la curva è nostra e comandiamo noi". Vincono sempre i secondi. [/quote] lo so bene che non è facile. Però se il tifo organizzato vuole affrancarsi dalla nomea di teppisti o violenti, deve per forza fare qualcosa per eliminare le pecore nere. Non è possibile stare allo stadio assieme alla teppaglia, tollerarli, difenderli o giustificarli, e poi pretendere anche di essere considerate brave persone.


Serpa - 19/11/2007 alle 13:55

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] La curva dell'Atalanta resta chiusa fino al 31 marzo 2008. Vediamo ora che succede... [/quote] Succede che cambiano settore...


Serpa - 19/11/2007 alle 14:05

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] lo so bene che non è facile. Però se il tifo organizzato vuole affrancarsi dalla nomea di teppisti o violenti, deve per forza fare qualcosa per eliminare le pecore nere. Non è possibile stare allo stadio assieme alla teppaglia, tollerarli, difenderli o giustificarli, e poi pretendere anche di essere considerate brave persone. [/quote] Il tifo organizzato non farà mai quello che dici tu. Sempre che per tifo organizzato intendi i gruppi in curva. Non ne vede il motivo. Se per tifo organizzato intendi i club...contano sempre meno di niente. Per eliminare le pecore nere, la teppaglia, si devono muovere le società, si devono muovere i giocatori. PErò, come hai visto anche in questi giorni, dopo l'appello di Ruggeri, da prima accolto da tutti, ora piano piano tutti fanno marcia indietro... Allo stadio purtroppo, la teppaglia si toglie solo con la forza, è la legge non scritta delle curve, ogni cambio della guardia si è basato sulla forza. Il più forte comanda. La legge della giungla. Ma questo non significa nè tollerarli nè giustificarli.


antonello64 - 19/11/2007 alle 18:05

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] lo so bene che non è facile. Però se il tifo organizzato vuole affrancarsi dalla nomea di teppisti o violenti, deve per forza fare qualcosa per eliminare le pecore nere. Non è possibile stare allo stadio assieme alla teppaglia, tollerarli, difenderli o giustificarli, e poi pretendere anche di essere considerate brave persone. [/quote] Il tifo organizzato non farà mai quello che dici tu. Sempre che per tifo organizzato intendi i gruppi in curva. Non ne vede il motivo. Se per tifo organizzato intendi i club...contano sempre meno di niente. Per eliminare le pecore nere, la teppaglia, si devono muovere le società, si devono muovere i giocatori. PErò, come hai visto anche in questi giorni, dopo l'appello di Ruggeri, da prima accolto da tutti, ora piano piano tutti fanno marcia indietro... Allo stadio purtroppo, la teppaglia si toglie solo con la forza, è la legge non scritta delle curve, ogni cambio della guardia si è basato sulla forza. Il più forte comanda. La legge della giungla. Ma questo non significa nè tollerarli nè giustificarli. [/quote] benissimo, gli ultras possono anche non fare niente per ripulire sè stessi; basta che non pretendano però di essere considerati come una parte positiva del calcio. Per quanto mi riguarda se ne può benissimo fare a meno e lo sport sarebbe certamente migliore senza di loro.


Serpa - 20/11/2007 alle 09:23

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] lo so bene che non è facile. Però se il tifo organizzato vuole affrancarsi dalla nomea di teppisti o violenti, deve per forza fare qualcosa per eliminare le pecore nere. Non è possibile stare allo stadio assieme alla teppaglia, tollerarli, difenderli o giustificarli, e poi pretendere anche di essere considerate brave persone. [/quote] Il tifo organizzato non farà mai quello che dici tu. Sempre che per tifo organizzato intendi i gruppi in curva. Non ne vede il motivo. Se per tifo organizzato intendi i club...contano sempre meno di niente. Per eliminare le pecore nere, la teppaglia, si devono muovere le società, si devono muovere i giocatori. PErò, come hai visto anche in questi giorni, dopo l'appello di Ruggeri, da prima accolto da tutti, ora piano piano tutti fanno marcia indietro... Allo stadio purtroppo, la teppaglia si toglie solo con la forza, è la legge non scritta delle curve, ogni cambio della guardia si è basato sulla forza. Il più forte comanda. La legge della giungla. Ma questo non significa nè tollerarli nè giustificarli. [/quote] benissimo, gli ultras possono anche non fare niente per ripulire sè stessi; basta che non pretendano però di essere considerati come una parte positiva del calcio. Per quanto mi riguarda se ne può benissimo fare a meno e lo sport sarebbe certamente migliore senza di loro. [/quote] antonè, me sa che se li consideri una parte positiva del calcio sono i primi ad offendersi...di loro si può fare a meno, ma non si vuole affatto farne a meno. Perchè? Perchè a bergamo invece di mettere dentro quelli del tombino, e lasciare solo loro fuori dallo stadio, devono chiudere una curva che contiene anche chi magari era contro quell'azione? Perchè ci devono sempre rimettere tutti? Si vuole creare uno scontro interno invece di intervenire istituzionalmente come si dovrebbe?


panzer_division_gibo - 20/11/2007 alle 12:21

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] lo so bene che non è facile. Però se il tifo organizzato vuole affrancarsi dalla nomea di teppisti o violenti, deve per forza fare qualcosa per eliminare le pecore nere. Non è possibile stare allo stadio assieme alla teppaglia, tollerarli, difenderli o giustificarli, e poi pretendere anche di essere considerate brave persone. [/quote] Il tifo organizzato non farà mai quello che dici tu. Sempre che per tifo organizzato intendi i gruppi in curva. Non ne vede il motivo. Se per tifo organizzato intendi i club...contano sempre meno di niente. Per eliminare le pecore nere, la teppaglia, si devono muovere le società, si devono muovere i giocatori. PErò, come hai visto anche in questi giorni, dopo l'appello di Ruggeri, da prima accolto da tutti, ora piano piano tutti fanno marcia indietro... Allo stadio purtroppo, la teppaglia si toglie solo con la forza, è la legge non scritta delle curve, ogni cambio della guardia si è basato sulla forza. Il più forte comanda. La legge della giungla. Ma questo non significa nè tollerarli nè giustificarli. [/quote] benissimo, gli ultras possono anche non fare niente per ripulire sè stessi; basta che non pretendano però di essere considerati come una parte positiva del calcio. Per quanto mi riguarda se ne può benissimo fare a meno e lo sport sarebbe certamente migliore senza di loro. [/quote] antonè, me sa che se li consideri una parte positiva del calcio sono i primi ad offendersi...di loro si può fare a meno, ma non si vuole affatto farne a meno. Perchè? Perchè a bergamo invece di mettere dentro quelli del tombino, e lasciare solo loro fuori dallo stadio, devono chiudere una curva che contiene anche chi magari era contro quell'azione? Perchè ci devono sempre rimettere tutti? Si vuole creare uno scontro interno invece di intervenire istituzionalmente come si dovrebbe? [/quote] Completamente d'accordo. Limitando le libertà anche di gente che non c'entra non si risolve di certo niente.


antonello64 - 20/11/2007 alle 15:10

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] antonè, me sa che se li consideri una parte positiva del calcio sono i primi ad offendersi... [/quote] benissimo. E allora che problema c'è? se siamo tutti d'accordo che gli ultras sono una parte negativa del calcio, il discorso è bello e chiuso. [quote]di loro si può fare a meno, ma non si vuole affatto farne a meno. Perchè? [/quote] perchè spesso e volentieri fanno comodo, alle società e anche ai giocatori, che non possono certo dire di avere la coscienza pulita su questi argomenti. I giocatori di Roma e Lazio che hanno spesso vantato la propria amicizia con i capi ultras (qualcuno addirittura agli arresti domiciliari), li conosciamo no? [quote] Perchè a bergamo invece di mettere dentro quelli del tombino, e lasciare solo loro fuori dallo stadio, devono chiudere una curva che contiene anche chi magari era contro quell'azione? Perchè ci devono sempre rimettere tutti? Si vuole creare uno scontro interno invece di intervenire istituzionalmente come si dovrebbe? [/quote] non credo che ci rimettano tutti. Chi era contro quel comportamento dovrebbe essere contento della chiusura della curva. Mettere dentro solo i colpevoli? benissimo, e non sarebbe neanche difficile se ognuno facesse il proprio dovere civico e collaborasse con le istituzioni. Ma si può sperare in un aiuto o in una collaborazione della parte sana della curva, di quelli che magari erano contrari a quelle azioni? Non credo proprio. In altri sport e in altre nazioni spesso si è visto che sono stati proprio gli spettatori stessi a consegnare a chi di dovere (di solito uno steward che si limita a buttarli fuori dallo stadio o dal palazzetto) qualche tifoso esagitato che era andato oltre le righe: è pensabile di vedere un giorno in Italia anche una scena del genere? Forse tra 1000 anni. E allora ben vengano le chiusure delle curve e i divieti alle trasferte, perchè in situazioni del genere chi non è direttamente responsabile, è quantomeno complice o fiancheggiatore.


Serpa - 20/11/2007 alle 15:17

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] non credo che ci rimettano tutti. Chi era contro quel comportamento dovrebbe essere contento della chiusura della curva. Mettere dentro solo i colpevoli? benissimo, e non sarebbe neanche difficile se ognuno facesse il proprio dovere civico e collaborasse con le istituzioni. Ma si può sperare in un aiuto o in una collaborazione della parte sana della curva, di quelli che magari erano contrari a quelle azioni? Non credo proprio. In altri sport e in altre nazioni spesso si è visto che sono stati proprio gli spettatori stessi a consegnare a chi di dovere (di solito uno steward che si limita a buttarli fuori dallo stadio o dal palazzetto) qualche tifoso esagitato che era andato oltre le righe: è pensabile di vedere un giorno in Italia anche una scena del genere? Forse tra 1000 anni. E allora ben vengano le chiusure delle curve e i divieti alle trasferte, perchè in situazioni del genere chi non è direttamente responsabile, è quantomeno complice o fiancheggiatore. [/quote] ma la chiusura delle curve comporta solo uno spostamento del problema, quando hanno chiuso quella dell'inter gli ultrà si sono spostati di settore. che si è risolto? collaborare con le istituzioni in che modo? facendo la spia? ti pare che c'è bisogno di uno che se la canta, o la digos li conosce meglio di tutti? un mio amico romanista è stato a parma in trasferta e praticamente mentre entrava una telecamera lo riprendeva e riprendeva tutti quelli che entravano. e questo mio amico non è ultras, però mo' si trova schedato... l'hai detto tu all'inizio, il problema non lo si vuole risolvere.


antonello64 - 20/11/2007 alle 15:31

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] ma la chiusura delle curve comporta solo uno spostamento del problema, quando hanno chiuso quella dell'inter gli ultrà si sono spostati di settore. che si è risolto? [/quote] intanto gli crei qualche problema e qualche fastidio, e gli lasci meno libertà d'azione per fare come gli pare. In curva sono i padroni, negli altri settori probabilmente no. Se poi si vuole risolvere il problema definitivamente allora il discorso da fare è lunghissimo, e anche mettendo dentro il 100% dei responsabili forse il problema non si risolverebbe. [quote] collaborare con le istituzioni in che modo? facendo la spia? ti pare che c'è bisogno di uno che se la canta, o la digos li conosce meglio di tutti? [/quote] vedi, se uno vuole che lo stadio diventi un luogo sicuro e tranquillo, bisogna che si dia pur da fare. Altrimenti lo stadio se lo tiene così com'è, e se un domani ci finirà lui in mezzo ai casini dovrà fare buon viso a cattivo gioco. Se io vedo uno spacciatore sotto casa mia e non vado a denunciarlo, non posso poi lamentarmi se un domani quello stesso o altri come lui venderanno la droga a mio figlio, non ti pare?


Abajia - 20/11/2007 alle 15:38

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Abajia l'osservatorio ha bloccato le trasferte delle sole tifoserie che vanno in trasferta...ovvio che se c'è Genoa-Roma blocca i romanisti perchè sanno che il genoa è gemellato col napoli, che ha vecchie ruggini coi romanisti...devi valutare le alleanze trasversali. A quelli del Parma, tifoseria notoriamente tranquilla, non è stata vietata la trasferta all'olimpico. Magari l'osservatorio non è esente da critiche, ma forse si sarà studiato la situazione meglio di quanto possiamo studiarla noi. Credo. [/quote] Sì, lo so (ci mancherebbe solo che negassero l'accesso allo stadio pure ai tifosi della squadra di casa! :doh: ). Sono d'accordo con te laddove dici che è giusto prevenire ed evitare che vecchie ruggini fra tifoserie non propriamente amiche tornino prepotentemente alla ribalta (vedi Genoa-Milan di quest'anno), ma generalizzare troppo ed estendere la squalifica a partite non a rischio (ad esempio Cagliari-Milan del prossimo 25 novembre. Due squadre le cui tifoserie non hanno avuto alcun tipo di problema, in passato) lo trovo eccessivo.


desmoblu - 20/11/2007 alle 20:10

Beh, mi sembra che stiamo discutendo sul nulla. Le uniche misure decenti sarebbero: -sciogliere il tifo organizzato -no trasferte a rischio -distribuzione equa dei diritti tv -arresto immediato in caso di disordini -biglietti vendibili eslusivamente in abbonamento al codice fiscale, e sospensione in caso di disordini. -rimozione delle barriere dopo adeguati anni di rodaggio. Sarebbero le uniche misure in grado di portarci vicini a un concetto umano di tifo.


Abajia - 20/11/2007 alle 21:40

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Beh, mi sembra che stiamo discutendo sul nulla. Le uniche misure decenti sarebbero: -sciogliere il tifo organizzato -no trasferte a rischio -distribuzione equa dei diritti tv -arresto immediato in caso di disordini -biglietti vendibili eslusivamente in abbonamento al codice fiscale, e sospensione in caso di disordini. -rimozione delle barriere dopo adeguati anni di rodaggio. Sarebbero le uniche misure in grado di portarci vicini a un concetto umano di tifo. [/quote] Sarebbe il massimo del massimo...peccato sia una semplice visione utopistica. In special modo in Italia: col livello culturale medio che ci ritroviamo, non vedo possibilità di miglioramenti costanti e duraturi, purtroppo.


desmoblu - 20/11/2007 alle 21:48

Ma vedi, in Inghilterra è bastato mettere delle regole ferree all'indomani di un fatto tragico per cambiare le cose: non da subito, ma nel tempo le cose sono migliorate. Poi magari si dirà che si menano nei pub e non sugli spalti, o che gli inglesi comunque sono dei fessacchiotti, o che disciplinare un inglese è più facile. Ma comunque nei pub ci sono risse indipendentemente dal clacio, e non ci sono famigliole andate per divertirsi. E in quanto alla disciplina...è notizia recentissima che gli inglesi sono i primi taccheggiatori d'Europa (gli italiani, al confronto, sono dei lord). Tutto sta a decidere se si vuole risolvere davvero un problema, in caso affermativo le misure si trovano (come s'è sempre fatto). Il problema è che gli ultras ricattano le società e allo stesso tempo fanno comodo ai politici, i quali temono che mettendo un qualche tipo di musueruola al calcio si rischi di a) togliere una valvola di sfogo alla popolazione e b) perdere elettori. Volendo c'è anche la c), ma riguarda solo il caso in cui i politici siano i proprietari di una squadra....ops!


Monsieur 40% - 21/11/2007 alle 02:47

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] In special modo in Italia: col livello culturale medio che ci ritroviamo, non vedo possibilità di miglioramenti costanti e duraturi, purtroppo.[/quote] Questo è un luogo comune sull'Italia che detesto, perché è lo stesso che caratterizza il pensiero di chi decide (e giustifica) i palinsesti TV-spazzatura. Il livello culturale medio italiano è basso? Può darsi. Ma l'imbarbarimento italiano è un flusso voluto dall'alto, non dal basso. Se dall'alto si volesse trattare i cittadini italiani come essere pensanti con sufficiente QI, ci sarebbero leggi diverse, i tifosi ospiti non sarebbero in una gabbia, il Grande Fratello della Endemol non sarebbe il programma TV di culto dell'inizio del millennio. Gli italiani vengono trattate come bestie, e adesso gli italiani sono convinti di essere delle bestie. Anzi, si sentono quasi "giustificati" del loro comportamento. Iniziamo a trattare la gente come se fossimo in un Paese civile sviluppato (cosa che potremmo essere), e vediamo qual è la risposta.


Serpa - 21/11/2007 alle 09:17

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Beh, mi sembra che stiamo discutendo sul nulla. Le uniche misure decenti sarebbero: -sciogliere il tifo organizzato -no trasferte a rischio -distribuzione equa dei diritti tv -arresto immediato in caso di disordini -biglietti vendibili eslusivamente in abbonamento al codice fiscale, e sospensione in caso di disordini. -rimozione delle barriere dopo adeguati anni di rodaggio. Sarebbero le uniche misure in grado di portarci vicini a un concetto umano di tifo. [/quote] desmo per quanto riguarda -no trasferte a rischio -arresto immediato in caso di disordini si fa già ora tramite l'osservatorio per quanto riguarda le trasferte a rischio e la legge prevede l'arresto e processo per direttissima anche se uno viene preso nelle 48 ore successive i fatti (in teoria, perchè poi l'applicazione del tutto lascia il tempo che trova) -sciogliere il tifo organizzato Su questo sono daccordo, ma la vedo difficile, perchè quando hanno sciolto ad esempio Meridiano Zero, alla fine si è creata Forza Nuova. Cambi nome, cambi teorica destinazione d'uso, ma come si dice? Esci dalla porta e rientri dalla finestra... -biglietti vendibili eslusivamente in abbonamento al codice fiscale, e sospensione in caso di disordini. In teoria si dovrebbe fare già, gli abbonamenti sono nominali, quando lo vado a fare mi chiedono i documenti, ma se io presto il mio ad un mio amico nessuno gli chiede niente...c'hanno provato alla prima partita dopo le novità. Non te dico la caciara fuori i cancelli...non li hanno chiesti più. Per me, in aggiunta a quanto dici tu si dovrebbe anche - Insegnare educazione civica a scuola - Insegnare Cultura sportiva a scuola e nelle famiglie


antonello64 - 21/11/2007 alle 10:35

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Questo è un luogo comune sull'Italia che detesto, perché è lo stesso che caratterizza il pensiero di chi decide (e giustifica) i palinsesti TV-spazzatura. Il livello culturale medio italiano è basso? Può darsi. Ma l'imbarbarimento italiano è un flusso voluto dall'alto, non dal basso.[/quote] io sono sempre del parere che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. Perchè dall'alto possono darmi i peggiori programmi del mondo ma non possono obbligarmi a guardarli, soprattutto oggi che con il satellite ed il digitale terrestre la scelta è infinita (e anche se fosse limitata, sarebbe lo stesso, perchè alternative alla tv ci sono e ci sono sempre state). Evidentemente se il Grande Fratello diventa il programma cult del nuovo millennio, vuol dire che è il programma giusto per il telespettatore di oggi.


Abajia - 21/11/2007 alle 14:49

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Questo è un luogo comune sull'Italia che detesto, perché è lo stesso che caratterizza il pensiero di chi decide (e giustifica) i palinsesti TV-spazzatura. Il livello culturale medio italiano è basso? Può darsi. Ma l'imbarbarimento italiano è un flusso voluto dall'alto, non dal basso.[/quote] io sono sempre del parere che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. Perchè dall'alto possono darmi i peggiori programmi del mondo ma non possono obbligarmi a guardarli, soprattutto oggi che con il satellite ed il digitale terrestre la scelta è infinita (e anche se fosse limitata, sarebbe lo stesso, perchè alternative alla tv ci sono e ci sono sempre state). Evidentemente se il Grande Fratello diventa il programma cult del nuovo millennio, vuol dire che è il programma giusto per il telespettatore di oggi. [/quote] È esattamente lo stesso tipo di risposta che volevo dare al post di Mario. Antonello, dire che ti quoto in pieno è poco! :D :clap:


Admin - 21/11/2007 alle 15:05

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] io sono sempre del parere che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. Perchè dall'alto possono darmi i peggiori programmi del mondo ma non possono obbligarmi a guardarli, soprattutto oggi che con il satellite ed il digitale terrestre la scelta è infinita (e anche se fosse limitata, sarebbe lo stesso, perchè alternative alla tv ci sono e ci sono sempre state). Evidentemente se il Grande Fratello diventa il programma cult del nuovo millennio, vuol dire che è il programma giusto per il telespettatore di oggi. [/quote] Antonello, ma non è che il telespettatore di oggi è un'entità astratta piovuta dal cielo. Bisogna anche chiedersi: chi ha forgiato il telespettatore di oggi? Chi gli ha inculcato certe aspettative, certi pensieri, oserei dire certi gusti? Perché il telespettatore di oggi segue il Grande Fratello e si appassiona a certe scemenze? La risposta te la puoi dare da solo. E conduce alle scelte che dall'alto cadono sulle teste dei telespettatori. Tu hai ragione a parlare delle alternative (e oggi come oggi internet è molto più che un'alternativa, e sempre più persone passano più tempo davanti al pc [al di là del lavoro] che davanti alla tv), ma non posso non ricordarti che non tutti hanno la cultura, le capacità, le possibilità di cercare quelle alternative. È nei confronti di quelle persone (decine di milioni! E te ne accorgi appena giri lo sguardo) che la televisione dovrebbe rivestire un ruolo più responsabile, mirando ad elevarle e non ad abbrutirle. Ti pare che - in linea di massima - ciò avvenga? E in chiusura, io che sono sempre stato un seguace della Scuola di Francoforte e ora (mi pare) lo sono più che mai, mi porrei delle serie domande sull'Auditel, la sua funzione, il modo in cui è organizzata, chi la gestisce e come, chi ha interesse a che, e via dicendo.


Abajia - 21/11/2007 alle 15:23

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] io sono sempre del parere che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. Perchè dall'alto possono darmi i peggiori programmi del mondo ma non possono obbligarmi a guardarli, soprattutto oggi che con il satellite ed il digitale terrestre la scelta è infinita (e anche se fosse limitata, sarebbe lo stesso, perchè alternative alla tv ci sono e ci sono sempre state). Evidentemente se il Grande Fratello diventa il programma cult del nuovo millennio, vuol dire che è il programma giusto per il telespettatore di oggi. [/quote] Antonello, ma non è che il telespettatore di oggi è un'entità astratta piovuta dal cielo. Bisogna anche chiedersi: chi ha forgiato il telespettatore di oggi? Chi gli ha inculcato certe aspettative, certi pensieri, oserei dire certi gusti? Perché il telespettatore di oggi segue il Grande Fratello e si appassiona a certe scemenze? La risposta te la puoi dare da solo. E conduce alle scelte che dall'alto cadono sulle teste dei telespettatori.[/quote] In pratica stai dicendo la stessa cosa che affermiamo Antonello ed io: il telespettatore si lascia "forgiare"? Si lascia "plasmare" da chi programma i palinsesti? Beh, allora, con tutto il rispetto, vuol dire che le basi culturali sono veramente carenti. Nessuno mi costringe a seguire il Grande Fratello, perché se non mi va di guardarlo, semplicemente cambio canale. In tv c'è solo "spazzatura" (che poi non è assolutamente vero...)? Spengo la tv.


panzer_division_gibo - 21/11/2007 alle 15:32

Aggiungo a quanto fatto notare al signor antonello che un individuo è quello che è anche in base all'ambiente che lo circonda, le nuove generazioni son cresciute/stanno crescendo con questa televisione e per loro, quindi, van benissimo i programmi che propone. Ma non è certo colpa loro. Allo stesso modo le difficoltà sociali non son create solamente dai delinquenti, c'è anche uno Stato spesso assente.


Admin - 21/11/2007 alle 15:37

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] In pratica stai dicendo la stessa cosa che affermiamo Antonello ed io: il telespettatore si lascia "forgiare"? Si lascia "plasmare" da chi programma i palinsesti? Beh, allora, con tutto il rispetto, vuol dire che le basi culturali sono veramente carenti. [/quote] Abajia, non hai capito niente di quello che ho detto :cool: Tu/voi date la "colpa" al telespettatore/capra; io la do a chi l'ha fatto diventare capra, senza nemmeno che lui quasi se ne rendesse conto. Insomma, non smetto mai di essere perfezionista :D


panzer_division_gibo - 21/11/2007 alle 15:38

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] io sono sempre del parere che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. Perchè dall'alto possono darmi i peggiori programmi del mondo ma non possono obbligarmi a guardarli, soprattutto oggi che con il satellite ed il digitale terrestre la scelta è infinita (e anche se fosse limitata, sarebbe lo stesso, perchè alternative alla tv ci sono e ci sono sempre state). Evidentemente se il Grande Fratello diventa il programma cult del nuovo millennio, vuol dire che è il programma giusto per il telespettatore di oggi. [/quote] Antonello, ma non è che il telespettatore di oggi è un'entità astratta piovuta dal cielo. Bisogna anche chiedersi: chi ha forgiato il telespettatore di oggi? Chi gli ha inculcato certe aspettative, certi pensieri, oserei dire certi gusti? Perché il telespettatore di oggi segue il Grande Fratello e si appassiona a certe scemenze? La risposta te la puoi dare da solo. E conduce alle scelte che dall'alto cadono sulle teste dei telespettatori.[/quote] In pratica stai dicendo la stessa cosa che affermiamo Antonello ed io: il telespettatore si lascia "forgiare"? Si lascia "plasmare" da chi programma i palinsesti? Beh, allora, con tutto il rispetto, vuol dire che le basi culturali sono veramente carenti. Nessuno mi costringe a seguire il Grande Fratello, perché se non mi va di guardarlo, semplicemente cambio canale. In tv c'è solo "spazzatura" (che poi non è assolutamente vero...)? Spengo la tv. [/quote] Abbaia non tutte le persone posson disporre delle basi culturali di cui disponi tu. Famiglie disastrate, genitori divorziati, ci son mille cause che posson allontanare o anche solo distrarre l'uomo dalla cultura "colta". Noi siam fortunati, noi abbiam internet eppure ci permettiamo di giudicare con cotanta superficialità le persone che sbagliano anche perchè nessuno le aiuta a non sbagliare, anzi le direttive che arrivan dall'altro incrementano solo la bestialità di questa gente. E mi sto riferendo anche agli ultrà.


Serpa - 21/11/2007 alle 15:54

Come rimpiango quando i puffi erano in pericolo... e poi arrivo er sor bettino che aiutò il sor sirvio... fu il principio della fine. (che poi me pare si sia molto ot...)


desmoblu - 21/11/2007 alle 16:01

(eh si: molto ot oppure MOLTO POCO ot...)


Abajia - 21/11/2007 alle 16:04

La mia intenzione non è quella di entrare nel particolare e discutere del perché ci sono ragazzi che crescono subendo le conseguenze negative di una famiglia disastrata (come detto da panzer). Sto parlando a livello generale, perché, se proprio vogliamo dirla tutta, le "capre" (secondo la citazione di Marco) stanno anche negli altri Paesi, non è una prerogativa della sola penisola italica! Perciò, ciò che mi fa pensare ad un livello culturale italiano mediamente basso, è proprio il fatto che, seppur sia il mondo intero ad essere invaso da "capre", spesse volte è proprio in Italia che queste manifestano i loro atti di inciviltà, dovuti appunto alle carenti basi culturali. Badate bene: con "carenti basi culturali" non intendo mortificare chi non ha potuto studiare, ma mi riferisco a quelli che, pur avendo il privilegio di poter usufruire di basi formative scolastiche, vanno negli stadi e sfondano le vetrate, lanciano sassi contro i poliziotti, intonano cori razzisti, ecc (per rimanere nell'ambito sportivo). Della serie "Chi ha poco sale in zucca si fa sempre riconoscere...in negativo" ... :doh:


panzer_division_gibo - 21/11/2007 alle 16:16

Eh, ma 'ste cose non son genetiche, capisci? In Italia è diverso perchè le cose vengono gestite in modo diverso e nessuno si sogna di cercare di cambiare rotta. Problemi coi rom? Tutti in Romania (che poi ci son pure rom non rumeni, ma vaglielo a spiegare)! Problemi con le curve? Ma chiudiamoli 'sti covi di delinquenti! Un poliziotto uccide un civile? Per tre giorni il prefetto dirà che ha sparato in aria. Che credibilità danno allo Stato italiano queste leggi/proposte/atteggiamenti delle istituzioni? Son barzellette, ecco cosa sono. Facile "screditare" chi guarda la tv spazzatura e poi non riconoscere queste cose.

 

[Modificato il 21/11/2007 alle 16:35 by panzer_division_gibo]


Abajia - 21/11/2007 alle 16:29

[quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [...] Inutile atteggiarsi perchè non si guarda la tv spazzatura se poi non si riconoscono queste cose. [/quote] Ogni riferimento a cose o persone NON è puramente casuale, immagino. Dunque, mi pare di capire ti stessi riferendo a me. Ti sembra mi stessi atteggiando? Mah... che ti devo dire, pensala come vuoi. :boh:


panzer_division_gibo - 21/11/2007 alle 16:34

Era riferita più ad Antonello in realtà, comunque modifico la frase che non m'ero riletto e non volevo avere quel tono irritante.


Serpa - 21/11/2007 alle 16:36

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [...] Inutile atteggiarsi perchè non si guarda la tv spazzatura se poi non si riconoscono queste cose. [/quote] Ogni riferimento a cose o persone NON è puramente casuale, immagino. Dunque, mi pare di capire ti stessi riferendo a me. Ti sembra mi stessi atteggiando? Mah... che ti devo dire, pensala come vuoi. :boh: [/quote] Spezzo una lancia in tuo favore (scusate, lo so, sono molesto ma devo uscire dal livello fignon, abbiate pietà di me). Con il tuo palinsesto personale non avresti tempo per vedere programmi trash Dalle 8 alle 11 "Torneo di Tamburello - Finali provinciali" Dalle 11 alle 13 "Sport e dintorni - Il golf ieri, oggi e domani" Dalle 13 alle 17 "corsa dei cammelli - la 4 ore di Dubai" Dalle 17 alle 19 "Tiro alla fune - Finali regionali" Dalle 19 alle 21 "A cena con un campione del jorkeyball" Dalle 21 alle 23 "Tecnica e tattica del sudoku: penna o matita?" Dalle 23 alle 8 a rotazione "Film: Moana e Cicciolina ai mondiali di calcio"


il cannibale - 21/11/2007 alle 16:39

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [...] Inutile atteggiarsi perchè non si guarda la tv spazzatura se poi non si riconoscono queste cose. [/quote] Ogni riferimento a cose o persone NON è puramente casuale, immagino. Dunque, mi pare di capire ti stessi riferendo a me. Ti sembra mi stessi atteggiando? Mah... che ti devo dire, pensala come vuoi. :boh: [/quote] Spezzo una lancia in tuo favore (scusate, lo so, sono molesto ma devo uscire dal livello fignon, abbiate pietà di me). Con il tuo palinsesto personale non avresti tempo per vedere programmi trash Dalle 8 alle 11 "Torneo di Tamburello - Finali provinciali" Dalle 11 alle 13 "Sport e dintorni - Il golf ieri, oggi e domani" Dalle 13 alle 17 "corsa dei cammelli - la 4 ore di Dubai" Dalle 17 alle 19 "Tiro alla fune - Finali regionali" Dalle 19 alle 21 "A cena con un campione del jorkeyball" Dalle 21 alle 23 "Tecnica e tattica del sudoku: penna o matita?" Dalle 23 alle 8 a rotazione "Film: Moana e Cicciolina ai mondiali di calcio" [/quote] :? :? :? :? :?


desmoblu - 21/11/2007 alle 16:46

Piano, piano. Quanti italiani si guardano il tg2 o il tg5? I film di natale? Quanti leggono Forattini? Quanti non hanno mai visto una velina sotto la doccia? Quanti si sono sorbiti i libri della Fallaci abbinati al corsera? Quanti hanno letto Gervaso o il codice da vinci? Quanti non sanno chi sia la Yespica? Quanti sanno chi sia Vespa? Quanti reputano le iene un programma serio, cattivo, pungente? Quanti hanno visto almeno due servizi (non consecutivi) sui cuccioli abbandonati senza spegnere la tv a martellate? Quanti pensano almeno una volta al mese alla p2? Quanti si ricordano il processo a V. Emanuele di Savoia (tiro al piattello non autorizzato, col morto)? Chi ascolta Martelli alla radio (o su mediaset) senza conati di vomito? Chi NON ritiene Craxi un criminale? Quanti conoscono le tappe della carriera di Rossella (Panorama: ritocca la pelata del capo, passa al tg5 e tra violazioni e proteste pilota il dopoelezioni; ora è stato promosso alla presidenza di Medusa, distribuzione cinematografica, quella sotto processo). Chi sa hi è Taraq Ben Ammar? E chi reputa Mentana un giornalista? Chi sorride vedendo Gattuso in uno spot? Chi s'è sentito più felice dopo la vittoria ai Mondiali? Dando un'occhiata a queste poche domande e interrogandosi con sincerità, si capirà che non sono solo i disadattati, i non diplomati, i non abbienti, i "meno fortunati" (espressione molto snob) ad essere passati nella Grande Centrifuga: ci siamo tutti, tutti quanti. E' come essere in coda all'aeroporto dopo l'11 settembre: la fila e i controlli e le idiozie te le ritrovi tutte. Ed è la normalità. Ecco l'effetto dei condizionamenti pianificati, dall'alto: che [i]dopo[/i] sembra tutto normale. Chi si ricorda com'era il mondo prima dell'11 settembre? O piuttosto: prima della REAZIONE all'11 settembre (perchè se si fosse trattato solo dell'attacco avremmo superato il tutto in circa tre giorni, come qualsiasi calamità naturale): diritti negati, false informazioni, bugie, arresti, voli segreti, commissioni d'inchiesta, carceri, controlli all'aeroporto, violazione della privacy, telegiornali allarmistici, patriotic act, psicosi, nemici reali o immaginari, intercettazioni, il fine giustifica i mezzi, bene superiore.....ormai ci siamo abituati, ma basta pensarci un attimo e tutto appare quasi inimmaginabile. Chiedere a Orwell, aveva previsto tutto 60 anni fa. Se siamo fortunati, l'"ammorbidente" ci ha presi di striscio. Ed è già tanto.


Admin - 21/11/2007 alle 16:50

[quote][i]Originariamente inviato da il cannibale [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [...] Inutile atteggiarsi perchè non si guarda la tv spazzatura se poi non si riconoscono queste cose. [/quote] Ogni riferimento a cose o persone NON è puramente casuale, immagino. Dunque, mi pare di capire ti stessi riferendo a me. Ti sembra mi stessi atteggiando? Mah... che ti devo dire, pensala come vuoi. :boh: [/quote] Spezzo una lancia in tuo favore (scusate, lo so, sono molesto ma devo uscire dal livello fignon, abbiate pietà di me). Con il tuo palinsesto personale non avresti tempo per vedere programmi trash Dalle 8 alle 11 "Torneo di Tamburello - Finali provinciali" Dalle 11 alle 13 "Sport e dintorni - Il golf ieri, oggi e domani" Dalle 13 alle 17 "corsa dei cammelli - la 4 ore di Dubai" Dalle 17 alle 19 "Tiro alla fune - Finali regionali" Dalle 19 alle 21 "A cena con un campione del jorkeyball" Dalle 21 alle 23 "Tecnica e tattica del sudoku: penna o matita?" Dalle 23 alle 8 a rotazione "Film: Moana e Cicciolina ai mondiali di calcio" [/quote] :? :? :? :? :? [/quote] Hahahahahaha (Cannibale, ti spiego: Serpa prende amabilmente in giro l'attitudine alla tuttologia sportiva di Abajia) (Abajia, una cosa che da qualche giorno mi frulla in mente: non hai mai pensato che se esprimi un'opinione su qualsiasi discussione sia in atto, indebolisci le tue stesse opinioni?)


Abajia - 21/11/2007 alle 17:02

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da il cannibale [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panzer_division_gibo [/i] [...] Inutile atteggiarsi perchè non si guarda la tv spazzatura se poi non si riconoscono queste cose. [/quote] Ogni riferimento a cose o persone NON è puramente casuale, immagino. Dunque, mi pare di capire ti stessi riferendo a me. Ti sembra mi stessi atteggiando? Mah... che ti devo dire, pensala come vuoi. :boh: [/quote] Spezzo una lancia in tuo favore (scusate, lo so, sono molesto ma devo uscire dal livello fignon, abbiate pietà di me). Con il tuo palinsesto personale non avresti tempo per vedere programmi trash Dalle 8 alle 11 "Torneo di Tamburello - Finali provinciali" Dalle 11 alle 13 "Sport e dintorni - Il golf ieri, oggi e domani" Dalle 13 alle 17 "corsa dei cammelli - la 4 ore di Dubai" Dalle 17 alle 19 "Tiro alla fune - Finali regionali" Dalle 19 alle 21 "A cena con un campione del jorkeyball" Dalle 21 alle 23 "Tecnica e tattica del sudoku: penna o matita?" Dalle 23 alle 8 a rotazione "Film: Moana e Cicciolina ai mondiali di calcio" [/quote] :? :? :? :? :? [/quote] Hahahahahaha (Cannibale, ti spiego: Serpa prende amabilmente in giro l'attitudine alla tuttologia sportiva di Abajia)[/quote] IHIHIHIHIHIH!!!! Eh già... :D [quote](Abajia, una cosa che da qualche giorno mi frulla in mente: non hai mai pensato che se esprimi un'opinione su qualsiasi discussione sia in atto, indebolisci le tue stesse opinioni?) [/quote] Intendi una discussione già in atto prima del mio intervento in perfetto stile "prezzemolino"? :D


il cannibale - 21/11/2007 alle 17:09

ehhhhhh... Abajia Abajia... ;) :D


panzer_division_gibo - 21/11/2007 alle 17:20

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Piano, piano. Quanti italiani si guardano il tg2 o il tg5? I film di natale? Quanti leggono Forattini? Quanti non hanno mai visto una velina sotto la doccia? Quanti si sono sorbiti i libri della Fallaci abbinati al corsera? Quanti hanno letto Gervaso o il codice da vinci? Quanti non sanno chi sia la Yespica? Quanti sanno chi sia Vespa? Quanti reputano le iene un programma serio, cattivo, pungente? Quanti hanno visto almeno due servizi (non consecutivi) sui cuccioli abbandonati senza spegnere la tv a martellate? Quanti pensano almeno una volta al mese alla p2? Quanti si ricordano il processo a V. Emanuele di Savoia (tiro al piattello non autorizzato, col morto)? Chi ascolta Martelli alla radio (o su mediaset) senza conati di vomito? Chi NON ritiene Craxi un criminale? Quanti conoscono le tappe della carriera di Rossella (Panorama: ritocca la pelata del capo, passa al tg5 e tra violazioni e proteste pilota il dopoelezioni; ora è stato promosso alla presidenza di Medusa, distribuzione cinematografica, quella sotto processo). Chi sa hi è Taraq Ben Ammar? E chi reputa Mentana un giornalista? Chi sorride vedendo Gattuso in uno spot? Chi s'è sentito più felice dopo la vittoria ai Mondiali? Dando un'occhiata a queste poche domande e interrogandosi con sincerità, si capirà che non sono solo i disadattati, i non diplomati, i non abbienti, i "meno fortunati" (espressione molto snob) ad essere passati nella Grande Centrifuga: ci siamo tutti, tutti quanti. E' come essere in coda all'aeroporto dopo l'11 settembre: la fila e i controlli e le idiozie te le ritrovi tutte. Ed è la normalità. Ecco l'effetto dei condizionamenti pianificati, dall'alto: che [i]dopo[/i] sembra tutto normale. Chi si ricorda com'era il mondo prima dell'11 settembre? O piuttosto: prima della REAZIONE all'11 settembre (perchè se si fosse trattato solo dell'attacco avremmo superato il tutto in circa tre giorni, come qualsiasi calamità naturale): diritti negati, false informazioni, bugie, arresti, voli segreti, commissioni d'inchiesta, carceri, controlli all'aeroporto, violazione della privacy, telegiornali allarmistici, patriotic act, psicosi, nemici reali o immaginari, intercettazioni, il fine giustifica i mezzi, bene superiore.....ormai ci siamo abituati, ma basta pensarci un attimo e tutto appare quasi inimmaginabile. Chiedere a Orwell, aveva previsto tutto 60 anni fa. Se siamo fortunati, l'"ammorbidente" ci ha presi di striscio. Ed è già tanto. [/quote] Hai perfettamente ragione, tutti siam bombardati, io dicevo però che purtroppo non tutti possono riconoscerlo e non tutti possono riconoscere in questo un fattore negativo.


Subsonico - 21/11/2007 alle 19:51

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Piano, piano. Quanti italiani si guardano il tg2 o il tg5? I film di natale? Quanti leggono Forattini? Quanti non hanno mai visto una velina sotto la doccia? Quanti si sono sorbiti i libri della Fallaci abbinati al corsera? Quanti hanno letto Gervaso o il codice da vinci? Quanti non sanno chi sia la Yespica? Quanti sanno chi sia Vespa? Quanti reputano le iene un programma serio, cattivo, pungente? Quanti hanno visto almeno due servizi (non consecutivi) sui cuccioli abbandonati senza spegnere la tv a martellate? Quanti pensano almeno una volta al mese alla p2? Quanti si ricordano il processo a V. Emanuele di Savoia (tiro al piattello non autorizzato, col morto)? Chi ascolta Martelli alla radio (o su mediaset) senza conati di vomito? Chi NON ritiene Craxi un criminale? Quanti conoscono le tappe della carriera di Rossella (Panorama: ritocca la pelata del capo, passa al tg5 e tra violazioni e proteste pilota il dopoelezioni; ora è stato promosso alla presidenza di Medusa, distribuzione cinematografica, quella sotto processo). Chi sa hi è Taraq Ben Ammar? E chi reputa Mentana un giornalista? Chi sorride vedendo Gattuso in uno spot? Chi s'è sentito più felice dopo la vittoria ai Mondiali? Dando un'occhiata a queste [b]poche[/b] domande... [/quote] Sono 18. Manco alle elementari ne avevo così tante. E hai il coraggio di dire che sono poche?? :D


desmoblu - 21/11/2007 alle 20:18

Oh, ma ce ne sarebbero molte di più. :)


antonello64 - 21/11/2007 alle 20:22

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Tu hai ragione a parlare delle alternative (e oggi come oggi internet è molto più che un'alternativa, e sempre più persone passano più tempo davanti al pc [al di là del lavoro] che davanti alla tv), ma non posso non ricordarti che non tutti hanno la cultura, le capacità, le possibilità di cercare quelle alternative. È nei confronti di quelle persone (decine di milioni! E te ne accorgi appena giri lo sguardo) che la televisione dovrebbe rivestire un ruolo più responsabile, mirando ad elevarle e non ad abbrutirle. Ti pare che - in linea di massima - ciò avvenga? [/quote] caro Marco l'alternativa più importante c'è sempre stata ed è alla portata di tutti, ed è quella di spegnere il televisore. Non è una necessità quella di passare ore ed ore davanti alla tv Si possono fare mille altre cose: lettura, musica, sport, o magari dedicare più tempo ai familiari; insomma le alternative sono tante, esistono da sempre e non sono alla portata solo di chi sa maneggiare una certa tecnologia. Se poi partiamo dal presupposto che è indispensabile passare un tot di ore davanti al piccolo schermo, allora a mio parere siamo degli idioti a prescindere, indipendemente dai programmi che guardiamo. In una situazione del genere rimarremmo degli idioti anche se la tv ci propinasse i programmi culturalmente più elevati del mondo.


antonello64 - 21/11/2007 alle 20:30

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] In pratica stai dicendo la stessa cosa che affermiamo Antonello ed io: il telespettatore si lascia "forgiare"? Si lascia "plasmare" da chi programma i palinsesti? Beh, allora, con tutto il rispetto, vuol dire che le basi culturali sono veramente carenti. [/quote] Abajia, non hai capito niente di quello che ho detto :cool: Tu/voi date la "colpa" al telespettatore/capra; io la do a chi l'ha fatto diventare capra, senza nemmeno che lui quasi se ne rendesse conto. Insomma, non smetto mai di essere perfezionista :D [/quote] per quanto mi riguarda, il problema del palinsesto lo considero e l'ho sempre considerato secondario; il vero problema, a mio parere, è la dipendenza dalla tv. Se c'è questa dipendenza siamo e saremo sempre caproni della peggior specie.


desmoblu - 21/11/2007 alle 21:23

Antonello, tutto giusto..però dimentichi che dal dopoguerra in avanti intere generazioni sono cresciute con l'unica voce del televisore: era informazione, svago, divertimento e (un tempo) cultura. Chi adesso ha 60 anni non si guarda l'email ma si accende il televisore, è automatico. E chi ha 60 anni ha allevato i figli lasciando il tv acceso. Per molti la tv è ormai quasi un'estensione del corpo, la accendono senza sapere perchè ma sperando di svagarsi per un'ora o due. Forse per le nuove generazioni, quelle della tanto critivata playstation e di internet, il disorso sarà diverso. Però loro sono nati con studioaperto e le pornoveline..


Admin - 21/11/2007 alle 22:04

Antonello, teoricamente potrei pure essere d'accordo con le ultime cose che hai detto, ma allo stato dei fatti, quelle decine di milioni di persone teledipendenti ci sono. Che vogliamo fare?


antonello64 - 21/11/2007 alle 22:29

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] Antonello, teoricamente potrei pure essere d'accordo con le ultime cose che hai detto, ma allo stato dei fatti, quelle decine di milioni di persone teledipendenti ci sono. Che vogliamo fare? [/quote] Bella domanda. L'ideale sarebbe l'astinenza forzata, ma non credo sia praticabile senza violare svariate norme del codice penale:D Però, a pensarci bene, se la tv dovesse proporre solo programmi di qualità, una buona parte degli spettatori scapperebbe via.

 

[Modificato il 21/11/2007 alle 22:42 by antonello64]


antonello64 - 21/11/2007 alle 22:39

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Per molti la tv è ormai quasi un'estensione del corpo, la accendono senza sapere perchè ma sperando di svagarsi per un'ora o due.[/quote] Brutto segnale se per svagarsi uno deve ricorrere per forza alla tv.


desmoblu - 21/11/2007 alle 23:30

Ah, sono pienamente d'accordo. Ma purtroppo per molti è così. Del resto Villaggio nel suo "secondo trgico libro" parlava proprio della nascita del telecomando, e delle giornate dei teledipendenti. Quanti decenni sono passati?


Monsieur 40% - 22/11/2007 alle 02:20

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Però, a pensarci bene, se la tv dovesse proporre solo programmi di qualità, una buona parte degli spettatori scapperebbe via. [/quote] E quindi sarebbe comunque una buona cosa, giusto?


dietzen - 22/11/2007 alle 02:52

[quote][i]Originariamente inviato da Serpa [/i] Dalle 23 alle 8 a rotazione "Film: Moana e Cicciolina ai mondiali di calcio" [/quote] uno dei film culto della mia pubertà... :D


dietzen - 22/11/2007 alle 03:41

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] io sono sempre del parere che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. Perchè dall'alto possono darmi i peggiori programmi del mondo ma non possono obbligarmi a guardarli, soprattutto oggi che con il satellite ed il digitale terrestre la scelta è infinita (e anche se fosse limitata, sarebbe lo stesso, perchè alternative alla tv ci sono e ci sono sempre state). Evidentemente se il Grande Fratello diventa il programma cult del nuovo millennio, vuol dire che è il programma giusto per il telespettatore di oggi. [/quote] Antonello, ma non è che il telespettatore di oggi è un'entità astratta piovuta dal cielo. Bisogna anche chiedersi: chi ha forgiato il telespettatore di oggi? Chi gli ha inculcato certe aspettative, certi pensieri, oserei dire certi gusti? Perché il telespettatore di oggi segue il Grande Fratello e si appassiona a certe scemenze? La risposta te la puoi dare da solo. E conduce alle scelte che dall'alto cadono sulle teste dei telespettatori. Tu hai ragione a parlare delle alternative (e oggi come oggi internet è molto più che un'alternativa, e sempre più persone passano più tempo davanti al pc [al di là del lavoro] che davanti alla tv), ma non posso non ricordarti che non tutti hanno la cultura, le capacità, le possibilità di cercare quelle alternative. È nei confronti di quelle persone (decine di milioni! E te ne accorgi appena giri lo sguardo) che la televisione dovrebbe rivestire un ruolo più responsabile, mirando ad elevarle e non ad abbrutirle. Ti pare che - in linea di massima - ciò avvenga? E in chiusura, io che sono sempre stato un seguace della Scuola di Francoforte e ora (mi pare) lo sono più che mai, mi porrei delle serie domande sull'Auditel, la sua funzione, il modo in cui è organizzata, chi la gestisce e come, chi ha interesse a che, e via dicendo. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Piano, piano. Quanti italiani si guardano il tg2 o il tg5? I film di natale? Quanti leggono Forattini? Quanti non hanno mai visto una velina sotto la doccia? Quanti si sono sorbiti i libri della Fallaci abbinati al corsera? Quanti hanno letto Gervaso o il codice da vinci? Quanti non sanno chi sia la Yespica? Quanti sanno chi sia Vespa? Quanti reputano le iene un programma serio, cattivo, pungente? Quanti hanno visto almeno due servizi (non consecutivi) sui cuccioli abbandonati senza spegnere la tv a martellate? Quanti pensano almeno una volta al mese alla p2? Quanti si ricordano il processo a V. Emanuele di Savoia (tiro al piattello non autorizzato, col morto)? Chi ascolta Martelli alla radio (o su mediaset) senza conati di vomito? Chi NON ritiene Craxi un criminale? Quanti conoscono le tappe della carriera di Rossella (Panorama: ritocca la pelata del capo, passa al tg5 e tra violazioni e proteste pilota il dopoelezioni; ora è stato promosso alla presidenza di Medusa, distribuzione cinematografica, quella sotto processo). Chi sa hi è Taraq Ben Ammar? E chi reputa Mentana un giornalista? Chi sorride vedendo Gattuso in uno spot? Chi s'è sentito più felice dopo la vittoria ai Mondiali? Dando un'occhiata a queste poche domande e interrogandosi con sincerità, si capirà che non sono solo i disadattati, i non diplomati, i non abbienti, i "meno fortunati" (espressione molto snob) ad essere passati nella Grande Centrifuga: ci siamo tutti, tutti quanti. E' come essere in coda all'aeroporto dopo l'11 settembre: la fila e i controlli e le idiozie te le ritrovi tutte. Ed è la normalità. Ecco l'effetto dei condizionamenti pianificati, dall'alto: che [i]dopo[/i] sembra tutto normale. Chi si ricorda com'era il mondo prima dell'11 settembre? O piuttosto: prima della REAZIONE all'11 settembre (perchè se si fosse trattato solo dell'attacco avremmo superato il tutto in circa tre giorni, come qualsiasi calamità naturale): diritti negati, false informazioni, bugie, arresti, voli segreti, commissioni d'inchiesta, carceri, controlli all'aeroporto, violazione della privacy, telegiornali allarmistici, patriotic act, psicosi, nemici reali o immaginari, intercettazioni, il fine giustifica i mezzi, bene superiore.....ormai ci siamo abituati, ma basta pensarci un attimo e tutto appare quasi inimmaginabile. Chiedere a Orwell, aveva previsto tutto 60 anni fa. Se siamo fortunati, l'"ammorbidente" ci ha presi di striscio. Ed è già tanto. [/quote] il discorso sulla funzione della televisione meriterebbe pagine e pagine di discussione. è arrivato prima l'uovo o la gallina? sono i telespettatori che sono stupidi o lo sono diventati dopo anni e anni di programmi idioti? è difficile dare una risposta, anche perchè probabilmente sono vere entrambe le cose. da un lato sono del tutto d'accordo con antonello quando dice che la tv spazzatura la giustifica chi la guarda. del resto basta guardare quali sono i film che incassano di più al botteghino o i libri più venduti degli ultimi anni e allora si capisce che non sono solo i vecchi pensionati a guardarsi la de filippi o l'isola dei famosi perchè non hanno alternative, ma anche quelli che le alternative le avrebbero e lo stesso preferiscono vedersi una ciofeca come quando vanno al cinema o comprano un libro. purtroppo si tratta di una questione di povertà culturale, di povertà emotiva, che sono cose ben più gravi, e di cui facilmente si possono vedere i riflessi nella vita di tutti i giorni. allo stesso modo però anche dall'alto arrivano direttive non solo perchè tutto questo non cambi, ma anzi si involgarisca ancora di più. in questo, va detto, i media seguono l'involgarimento della gente comune, non c'è una questione di uovo o gallina (a mio avviso almeno), ma come dice giustamente admin (mi pare) i media danno una sorta di giustificazione. quindi non solo c'è una tendenza a diventare più rozzi, ignoranti, beceri, ma chi può se ne vanta anche. nei piani alti e medio-alti delle reti televisive si studia ogni cosa perchè tutto vada come programmato, si corregge a destra e a manca per non spaventare il telespattore medio, per non fargli sviluppare uno spirito critico, che lo porterebbe a porsi domande cui cercherebbe risposte lontano dalla televsione (o al massimo, più prosaicamente, su un altro canale), e quindi meno spettatori meno pubblicità eccetera eccetera. per questo i programmi migliori vengono fuori sulle reti satellitari o la notte su quelle generaliste, dove per forza di cose l'ascolto è relativo. ci sarebbero da fare un po' di distinzioni, ma in generale si può dire che la professionalità di chi lavora in televisione è alta (non in tutti i casi, vabbè, però la gran parte delle volte è così), ed è in effetti un peccato che per alcune ragioni (scelte editoriali, tempi strettissimi, più spesso entrambe le cose) si lavora su un prodotto medio o mediocre e si sa già che risulterà tale, cosa che abbassa anche la voglia in chi comunque vorrebbe fare qualcosa di decente (il tutto ovviamente a parte rari e fortunati casi di prodotti di ottimo livello, che ci sono). secondo me in sostanza la tv segue il declino dei tempi, incoraggiandolo. ha -come dire- scelto di essere un media (medium?) solo da un punto di vista pratico, trasmettere immagini, voci, persino sentimenti, ma riproducendoli e basta, rinunciando a essere un media culturale, semiotico, che interpreta e/o invita all'interpretazione.


antonello64 - 22/11/2007 alle 07:48

[quote][i]Originariamente inviato da dietzen [/i] del resto basta guardare quali sono i film che incassano di più al botteghino o i libri più venduti degli ultimi anni [/quote] il discorso lo si potrebbe ampliare anche alla musica: qual'è il genere musicale che stravince in hit parade?


Admin - 22/11/2007 alle 13:21

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da dietzen [/i] del resto basta guardare quali sono i film che incassano di più al botteghino o i libri più venduti degli ultimi anni [/quote] il discorso lo si potrebbe ampliare anche alla musica: qual'è il genere musicale che stravince in hit parade? [/quote] Eeeeeeh Antonello... e qua ti volevo!!! Mi fornisci un assist fantastico. Le case discografiche si trovano a dover decidere i fondi da stanziare per questo o quell'artista. Ebbene, a loro conviene molto di più produrre un disco di Vasco Rossi (faccio un esempio) piuttosto che 10 dischi di emergenti. Esagero: piuttosto che 50 dischi di emergenti. La questione è semplice: Vasco si vende da sé, lo conoscono tutti, e non occorre svenarsi in promozione anche per pubblicizzare una semplice ennesima raccolta. Questo spiega perché i giovani trovino sempre meno spazio. Tantopiù quelli che ci mettono più qualità, e che per emergere hanno quindi necessariamente bisogno di più tempo: una casa discografica quel tempo non te lo dà, e il secondo album (non il primo!) è il passo più difficile in assoluto per un giovane artista. Poi c'è la seconda fase, quella della promozione. Sai che le case discografiche pagano le radio per la trasmissione in rotazione dei singoli? Quindi ciò che tu ascolti in radio non lo decidi tu, ma i capoccia delle case discografiche di concerto coi direttori artistici delle radio. E si tratta sempre (senza eccezioni) di singoli nati con lo scopo di essere singoli. Quando un artista si mette al pianoforte per scrivere un singolo, cerca la melodia più facile, il giro più immediato, il testo più riconoscibile: l'obiettivo è raggiungere quanta più gente possibile. Ciò va in maniera evidente a scapito della qualità. Questo è un esempio lampante di come l'industria dei media non miri ad elevare il pubblico, ma soltanto ai propri interessi. E per fare ciò, degrada il livello della proposta. Al pubblico poi pare di desiderare di ascoltare quel dato motivetto, ma ciò avviene per i motivi che ti ho scritto sopra: ascolti ripetuti in radio (o su Mtv, con acconcio video figo; o, meglio ancora, negli spot, se si ha la fortuna di finire in campagna pubblicitaria, dei telefonini magari), livello facilissimo di fruizione di un prodotto nato per essere di largo consumo e non per essere "bello". Tralascio ovvie riflessioni sull'urgenza espressiva di un artista: nella hit parade difficilmente la ritroverai. Mutatis mutandis, avrai un riporto di quanto avviene anche nel campo della televisione. Il successo di pubblico di un determinato prodotto è un'illusione, in realtà il pubblico premia quello che altri decidono che debba essere premiato.


antonello64 - 22/11/2007 alle 14:18

io però volevo dire un'altra cosa, e non a caso ho parlato di generi musicali. In hit parade ci vanno le canzonette di facile fruizione (disco, pop o leggera che dir si voglia), e difficilmente ci vedrai Beethoven o Mozart nonostante siano anni luce di differenza, a livello qualità, tra le due cose. A dimostrazione che poi tutta questa gran richiesta di qualità non c'è: anzi, verso numerose fasce di consumatori la qualità è controproducente.


Monsieur 40% - 22/11/2007 alle 15:40

Ma come si fa a richiedere una cosa che - nel 90% dei casi - non si conosce?


desmoblu - 22/11/2007 alle 16:08

E' lo stesso problema del cinema, sembra un esempio stupido ma secondo me calza benissimo. La grande distribuzione e il sistema dei multisala e delle catene fanno sì che il "filmone" (può essere quello di natale, o quello comico, o quello con i supereroi, o l'ennesimo con adolescenti sfigati) rimanga in 20 sale per due settimane, mentre magari un piccolo capolavoro passa-sempre che ci riesca- per un pomeriggio e una sera, in una sala soltanto. Perchè uno non lo va a a vedere? Forse perchè quel pomeriggio lavora e anche la mattina dopo, quindi non vuole far tardi. Oppure pechè non c'è archeggio, non ci sono i maxi-popcorn. O perchè la sala è lontana. O ancora perchè in fondo non gliene frega nulla del capolavoro, vuole distrarsi per due ore e magari vedere un popputa in bikini. Le responsabilità di chi sono? Sue, certo. Del suo datore di lavoro. E (last but non the least) della distribuzione dei film. Io dico questo: 25-30 anni fa la tv era diversa. Forniva cultura, faceva sceneggiati che anche oggi si guardano con piacere. Gli italiani erano comunque videodipendenti (ma l'offerta era minore), ma nessuno ne approfittava. Poi un pubblicitario (per chiamarlo così) ha capito che la tv "parlava" agli italiani molto più della radio, dei libri, del papa, e ha deciso di "riprogrammare" gli italiani. Ecco sketch e vallette seminude, un programma sul prezzo dei prodotti, una specie di cruciverba. E piano piano: conduttori amici, giornalisti accomodanti, propagandisti, servi. Fede e le veline. Bongiorno e drive in. Greggio e Boldi. Gatti che cadono dal tavolo e Liguori. Partite di calcio e Guzzanti (padre).Processi e Ferrara. Televandite. Pippo Franco il sabato, Zelig il giovedì. Iene e gialappa's per fingere "libertà di espressione". Le letterine. Io consiglio di fare un salto nel resto d'Europa, e accendere i canali tv: certe cose che si vedono da noi sono impensabili.


antonello64 - 22/11/2007 alle 17:52

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ma come si fa a richiedere una cosa che - nel 90% dei casi - non si conosce? [/quote] Di musica classica conosciuta da tutti ce n'è una quantita infinita. Nelle pubblicità e nel cinema è stata usata tantissimo. Esempio brevissimo: Pier Paolo Pasolini nei suoi film ha usato e stra-usato Johann Sebastian Bach. Quindi se uno vuole avvicinarsi a questo tipo di musica, può partire da lì. Se poi uno vuole fermarsi a Baglioni perchè magari Beethoven richiede un maggior impegno e una maggior concentrazione nell'ascolto, beh, allora che si tenga Baglioni.


forzainter - 22/11/2007 alle 19:35

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] E' lo stesso problema del cinema, sembra un esempio stupido ma secondo me calza benissimo. La grande distribuzione e il sistema dei multisala e delle catene fanno sì che il "filmone" (può essere quello di natale, o quello comico, o quello con i supereroi, o l'ennesimo con adolescenti sfigati) rimanga in 20 sale per due settimane, mentre magari un piccolo capolavoro passa-sempre che ci riesca- per un pomeriggio e una sera, in una sala soltanto. Perchè uno non lo va a a vedere? Forse perchè quel pomeriggio lavora e anche la mattina dopo, quindi non vuole far tardi. Oppure pechè non c'è archeggio, non ci sono i maxi-popcorn. O perchè la sala è lontana. O ancora perchè in fondo non gliene frega nulla del capolavoro, vuole distrarsi per due ore e magari vedere un popputa in bikini. Le responsabilità di chi sono? Sue, certo. Del suo datore di lavoro. E (last but non the least) della distribuzione dei film. Io dico questo: 25-30 anni fa la tv era diversa. Forniva cultura, faceva sceneggiati che anche oggi si guardano con piacere. Gli italiani erano comunque videodipendenti (ma l'offerta era minore), ma nessuno ne approfittava. Poi un pubblicitario (per chiamarlo così) ha capito che la tv "parlava" agli italiani molto più della radio, dei libri, del papa, e ha deciso di "riprogrammare" gli italiani. Ecco sketch e vallette seminude, un programma sul prezzo dei prodotti, una specie di cruciverba. E piano piano: conduttori amici, giornalisti accomodanti, propagandisti, servi. Fede e le veline. Bongiorno e drive in. Greggio e Boldi. Gatti che cadono dal tavolo e Liguori. Partite di calcio e Guzzanti (padre).Processi e Ferrara. Televandite. Pippo Franco il sabato, Zelig il giovedì. Iene e gialappa's per fingere "libertà di espressione". Le letterine. Io consiglio di fare un salto nel resto d'Europa, e accendere i canali tv: certe cose che si vedono da noi sono impensabili. [/quote] Be forse Mike Bongiorno c'era gia' prima di Berlusconi.. E non si puo' certo dire che i suoi programmi siano differenti da quelli di allora.. Un salto nel resto d'Europa ? Ok , facciamo un confronto con la Spagna..


Lore_88 - 22/11/2007 alle 19:40

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un salto nel resto d'Europa ? Ok , facciamo un confronto con la Spagna.. [/quote] Guarda, io lo faccio quotidianamente e mi metto le mani nei capelli. Il paragone è davvero impietoso... Ma ho come l'impressione che tu la vedi nel senso opposto... :Od:


vocelibera - 22/11/2007 alle 19:48

Si è andati un filino fuori argomento o sbaglio??...comunque concordo la qualità è merce rara nell'arte a buon prezzo e questo a mio personale giudizio esclusivamente xkè il livello è pur sempre medio basso...dovremmo essere più esigenti e rifiutare programmi e musica spazzatura...a tal punto da ignorare tutto ciò che nn ci somiglia...sai quati programmi e quanta musica andrebbe a morire???...sarebbe LA soluzione...ah dimenticavo...complimenti Adm ottima la scelta "NANNIANA"...io l'adoro la sua musica...:D


forzainter - 22/11/2007 alle 19:48

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un salto nel resto d'Europa ? Ok , facciamo un confronto con la Spagna.. [/quote] Guarda, io lo faccio quotidianamente e mi metto le mani nei capelli. Il paragone è davvero impietoso... Ma ho come l'impressione che tu la vedi nel senso opposto... :Od: [/quote] Io alla Tv guardo solo lo sport.. (poi visti i ritmi di lavoro che ho , alle nove e mezza son spesso gia' a dormire..) Solo che mi da fastidio chi vede sempre l'erba del vicino sempre piu' verde.. (brutto vizio) Visto che ho visto i programmi che ci sono in Spagna (non ho detto Germania..) forse l'erba del vicino non è cosi' verde.. ma visto che tu lo fai quotidianamente vediamo in cosa sarebbe meglio?


Lore_88 - 22/11/2007 alle 20:10

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Un salto nel resto d'Europa ? Ok , facciamo un confronto con la Spagna.. [/quote] Guarda, io lo faccio quotidianamente e mi metto le mani nei capelli. Il paragone è davvero impietoso... Ma ho come l'impressione che tu la vedi nel senso opposto... :Od: [/quote] Io alla Tv guardo solo lo sport.. (poi visti i ritmi di lavoro che ho , alle nove e mezza son spesso gia' a dormire..) Solo che mi da fastidio chi vede sempre l'erba del vicino sempre piu' verde.. (brutto vizio) Visto che ho visto i programmi che ci sono in Spagna (non ho detto Germania..) forse l'erba del vicino non è cosi' verde.. ma visto che tu lo fai quotidianamente vediamo in cosa sarebbe meglio? [/quote] Mi sa che sono stato colto da Abajite. Non avevo letto tutto il discorso e mi ero perso il fatto che stavate parlando di Tv. Comunque ti rispondo lo stesso: non vedo la Tv spagnola, dunque sulla qualità dei programmi non posso dir niente però in Spagna c'è sicuramente più libertà d'informazione di quanta ce ne sia da noi (il che per un mezzo di comunicazione non è cosa da poco). Là le reti pubbliche non sono controllate dai partiti, grazie alla riforma di Zapatero, e non c'è alcun canone da pagare. Le altre televisioni hanno tutte matrici diverse, da noi invece oltre alla Rai c'è in pratica solo Mediaset. E tra l'altro per alcuni anni non si notava neanche la differenza, tanto il padrone era unico.


Abajia - 22/11/2007 alle 20:32

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Mi sa che sono stato colto da Abajite.[/quote] E cioè? Spiega spiega, quali sarebbero i sintomi di questa strana "malattia"?! ... Aspetta, ci arrivo da solo... scrivere senza pensare/informarsi adeguatamente, forse?! :P :D

 

[Modificato il 22/11/2007 alle 20:36 by Abajia]


Subsonico - 22/11/2007 alle 20:34

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Mi sa che sono stato colto da Abajite.[/quote] E cioè? Spiega spiega, quali sarebbero i sintomi di questa strana "malattia"?! :D [/quote] Molto semplice. Si tende a superare in 2 mesi i posts di utenti iscritti due anni prima....maledetto...:Od:


Abajia - 22/11/2007 alle 20:40

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Mi sa che sono stato colto da Abajite.[/quote] E cioè? Spiega spiega, quali sarebbero i sintomi di questa strana "malattia"?! :D [/quote] Molto semplice. Si tende a superare in 2 mesi i posts di utenti iscritti due anni prima....maledetto...:Od: [/quote] Dai, non esagerare... c'ho impiegato quattro mesi, mica due... :P :bll: :D:D:D


desmoblu - 22/11/2007 alle 20:41

Io posso fare l'esempio francese, che conosco molto bene. Pochi canali, qualità media o medio-alta, telefilm al posto dei reality. Meno pubblicità. Poi saltano fuori anche dei canali, come arté, che fanno una programmazione di qualità con pochissima pubblicità. Può capitare così di vedere in una sola serata il documentario su Rolling Stones e Altamont, e subito dopo (un minuto di pubblicità in mezzo) l'intera sessione di Hendrix a Monterey. Sembrerà strano, ma la tv può fare anche questo. In Belgio avviene una cosa simile, in Germania anche. In Inghilterra (a parte la deriva dei reality, che purtroppo accomuna mezza Europa) ci sono dei canali davvero degni di questo nome. Sfortunatamente non posso parlare della Spagna, non avendoci passato un tempo sufficiente a rendermi conto della qualità della tv. Non era un discorso dell'"erba del vicino" a tutti i costi, è una riflessione sugli effetti del condizionamento dall'alto. La propaganda si fa prima nelle piccole cose, apparentemente insignificanti. Sono quelle che passano inosservate e che fanno i danni maggiori (il classico esempio dell'acqua cheta), e chi da noi ha attuato questa strategia lo sapeva- e lo sa- benissimo. L'Italia è l'unico Paese così "fortunato" da aver avto gli ingredienti al posto "giusto" e al momento "giusto". L'unico caso che potrebbe essere simile (Murdoch) ha delle differenze abissali: no politica diretta, niente massoneria e collusioni, niente leggi ad hoc (dalla Mammì in avanti). Murdoch avrebbe le possibilità er fare un ottimo lavaggio del cervello, come è avvenuto da noi: si astiene, però, perchè non rischia il carcere e/o la bancarotta, quindi non sente la necessità di impugnare il bisturi (per riproporre un'immagine che tanto è piaciuta a Rizz).


rizz23 - 23/11/2007 alle 01:23

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Sfortunatamente non posso parlare della Spagna, non avendoci passato un tempo sufficiente a rendermi conto della qualità della tv.[/quote] Mi permetto di rimediare io: per quanto nel mio anno Erasmus, di televisione ne ho visto gran poca, i giornali li leggevo, i tg li guardavo spesso e i palinsesti li conoscevo... Qualità complessiva della televisione spagnola un po' superiore a quella italiana. Comunque insufficiente, tuttavia. L'informazione è di qualità nettamente migliore: meno puttanate (scusate la licenza) alla StudioAperto (ma anche alla tg5, tg2, tg1, tg4, forse solo il tg3 si salva da questo tipo di deriva, che io chiamo studioapertizzazione dell'informazione) e molta più attenzione alle news dall'Estero. Ma questa è una componente culturale di una Nazione che vede il principale quotidiano (El Pais) aprire ogni giorno con 10-12 pagine di notizie dall'Estero ed offre una qualità complessiva che Corriere, Repubblica e co. si scordano. I reality scarseggiano: anche se il GF ha attecchito, si fermano fortunatamente lì, a quanto mi risulta; ma l'intrattenimento cretino è comunque diffuso, con molti programmi che sfruttano il medesimo format (molti sono internazionali) di programmi italiani. Altro punticino a favore il maggior interesse per le serie (la quarta di House, iniziata a fine settembre su Fox negli States è trasmessa, con un mese e qualcosa di ritardo, da "cuatro") e i film.


Admin - 23/11/2007 alle 10:48

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Be forse Mike Bongiorno c'era gia' prima di Berlusconi.. [/quote] Certo, ma non faceva le telepromozioni. La differenza è tutta lì, tra il fare intrattenimento per il pubblico (non dimentichiamoci che Lascia o raddoppia? e Rischiatutto avevano un coté culturale, e non solo sbarazzino) e farlo per gli sponsor.


Admin - 23/11/2007 alle 10:50

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Può capitare così di vedere in una sola serata il documentario su Rolling Stones e Altamont, e subito dopo (un minuto di pubblicità in mezzo) l'intera sessione di Hendrix a Monterey. [/quote] Infame, perché ci esponi a una simile botta d'invidia???


Admin - 23/11/2007 alle 10:56

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Qualità complessiva della televisione spagnola un po' superiore a quella italiana. Comunque insufficiente, tuttavia. [/quote] Ma sai, la Spagna non è immune da un particolare approccio: dimentichi che canale c'è al numero 5 dei telecomandi spagnoli? Non so se è ancora così, ma pochi anni fa TeleCinco era soprannominata dagli spagnoli stessi TetaCinco, e questo dice tutto sulla qualità dei programmi che - da quando ha aperto - propina. E in quel campo è poi facile creare modelli emulativi. Non è che ce l'ho con Berlusconi per forza, ma culturalmente il suo agire è stato una catastrofe per l'Italia. Mi sento di citare Nanni Moretti, quando nel Caimano diceva: Berlusconi non ha vinto oggi, ha vinto vent'anni fa, quando ci ha imposto il suo modello culturale attraverso le televisioni. È verissimo. Poi vengono a galla elementi come quelli svelati da Repubblica nei giorni scorsi, e l'unica cosa che ti chiedi è: ma perché questo dannato governo in carica non ha ancora fatto una riforma vera del sistema radiotelevisivo? Cosa stanno aspettando? Ecco cosa: il tavolo delle trattative sulle riforme, su cui barattare la legge in questione con la benevolenza del Cavaliere. L'errore che fece D'Alema con la Bicamerale, sta per rifarlo Veltroni: rimettere in gioco un'entità politica che è stata al momento rinnegata anche dai suoi stessi alleati...


desmoblu - 23/11/2007 alle 18:13

Beh, Admin: in fondo TeleCinco era di Berlusconi, quindi nessuna meraviglia che abbia "esportato" il modello tettagluteo anche in Spagna. Per il resto..il mio pensiero è fin troppo noto..


Leone delle Fiandre - 29/11/2007 alle 19:55

Amen... [b] Calcio: Abete, "Non possiamo rinunciare ai gruppi organizzati" [/b] [i]ROMA - ''Penso sia legittimo esprimere qualsiasi forma di consenso o dissenso nel rispetto delle normative vigenti. Il mondo del calcio non puo' rinunciare ai gruppi organizzati, dobbiamo pero' creare le condizioni per farlo con fatica e sacrificio, allontanando i violenti dagli stadi''. Cosi' il presidente della Figc Giancarlo Abete ha commentato l'iniziativa di alcuni gruppi organizzati di tifosi della Roma di boicottare la prossima partita all'Olimpico contro l'Udinese ritrovandosi come forma di protesta al Circo Massimo. ''Il nostro obiettivo - ha aggiunto Abete - e non e' un sogno, e' di vedere le partite con i gruppi di tifosi organizzati presenti nel loro settore. Detto questo, abbiamo grande rispetto per le decisioni prese dall'Osservatorio, solo per questa via potremmo tornare ad una situazione di normalita'. (Agr) [/i] fonte: http://www.corriere.it


desmoblu - 29/11/2007 alle 21:06

Hahaha...e cosa ci aspettavamo? Abbiamo Abete e Matarrese.... Piccolo spunto di riflessione: in Europa a capo di tutti è stato eletto Platini. Antipatico, per carità, poi per me che ndi certo NON sono juventino...però Platini ha avuto il coraggio di proporre idee nuove, criticare dove c'era da criticare, rischiare anche l'impopolarità e mettere il becco un po' ovunque. E personalmente mi ha convinto. Recentemente ha detto che chiudere gli stadi è improponibile, ma in Italia dovrebbero fermare il tifo organizzato. Ma tranquilli, ci pensa Abete. Chiedendo a Matarrese e Galliani.


vocelibera - 30/11/2007 alle 18:25

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] Qualità complessiva della televisione spagnola un po' superiore a quella italiana. Comunque insufficiente, tuttavia. [/quote] Ma sai, la Spagna non è immune da un particolare approccio: dimentichi che canale c'è al numero 5 dei telecomandi spagnoli? Non so se è ancora così, ma pochi anni fa TeleCinco era soprannominata dagli spagnoli stessi TetaCinco, e questo dice tutto sulla qualità dei programmi che - da quando ha aperto - propina. E in quel campo è poi facile creare modelli emulativi. Non è che ce l'ho con Berlusconi per forza, ma culturalmente il suo agire è stato una catastrofe per l'Italia. Mi sento di citare Nanni Moretti, quando nel Caimano diceva: Berlusconi non ha vinto oggi, ha vinto vent'anni fa, quando ci ha imposto il suo modello culturale attraverso le televisioni. È verissimo. Poi vengono a galla elementi come quelli svelati da Repubblica nei giorni scorsi, e l'unica cosa che ti chiedi è: ma perché questo dannato governo in carica non ha ancora fatto una riforma vera del sistema radiotelevisivo? Cosa stanno aspettando? Ecco cosa: il tavolo delle trattative sulle riforme, su cui barattare la legge in questione con la benevolenza del Cavaliere. L'errore che fece D'Alema con la Bicamerale, sta per rifarlo Veltroni: rimettere in gioco un'entità politica che è stata al momento rinnegata anche dai suoi stessi alleati... [/quote] Concordo Admin ed aggiungo semplicemente (evitando polemike politicamente scorrette) ke il cavaliere ci ha rotto i bip...ha 71 anni ke vada in pensione e si tolga dalla faccia (ritoccata) quella risata del bip...qui c'è poco da ridere...:mad:


bauschan - 07/12/2007 alle 12:17

Volete sapere chi erano tre dei ventiquattro tifosi denunciati per gli scontri in occasione di Atalanta-Milan? Vi riporto l'articoletto di L'Eco di Bg.....: Si erano abbonati all'Atalanta perché a Lecco - dove la squadra milita nel girone A della serie C1 - non capitava mai di poter organizzare risse durante le partite. È l'incredibile verità portata alla luce dalla Digos della Questura di Bergamo, che sta ancora indagando sugli scontri durante e dopo il match fra i nerazzurri e il Milan, sospeso al 7° minuto l'11 novembre. I pendolari della rissa sono tre 19enni: un operaio di Galbiate, uno studente di Mandello e un ragazzo di Civate che lavora nella fabbrica del padre. In totale i nuovi denunciati sono quattro, che si aggiungono ai 12 della prima tornata e agli 8 della successiva. Secondo le ricostruzioni della polizia, i tre lecchesi e un elettricista 34enne di Bergamo hanno partecipato agli scontri avvenuti all'esterno del Comunale. Avevano il volto coperto, ma sono stati identificati nei filmati grazie all'abbigliamento, poi trovato nelle rispettive abitazioni. Per loro, tutti incensurati, è scattata una serie di pesanti accuse a vario titolo, che hanno portato all'emissione di Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive: resistenza e violenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di oggetti atti a offendere.


Leone delle Fiandre - 07/12/2007 alle 12:20

Grandi amanti del calcio insomma...


Serpa - 07/12/2007 alle 12:28

[quote][i]Originariamente inviato da bauschan [/i] Volete sapere chi erano tre dei ventiquattro tifosi denunciati per gli scontri in occasione di Atalanta-Milan? Vi riporto l'articoletto di L'Eco di Bg.....: Si erano abbonati all'Atalanta perché a Lecco - dove la squadra milita nel girone A della serie C1 - non capitava mai di poter organizzare risse durante le partite. È l'incredibile verità portata alla luce dalla Digos della Questura di Bergamo, che sta ancora indagando sugli scontri durante e dopo il match fra i nerazzurri e il Milan, sospeso al 7° minuto l'11 novembre. I pendolari della rissa sono tre 19enni: un operaio di Galbiate, uno studente di Mandello e un ragazzo di Civate che lavora nella fabbrica del padre. In totale i nuovi denunciati sono quattro, che si aggiungono ai 12 della prima tornata e agli 8 della successiva. Secondo le ricostruzioni della polizia, i tre lecchesi e un elettricista 34enne di Bergamo hanno partecipato agli scontri avvenuti all'esterno del Comunale. Avevano il volto coperto, ma sono stati identificati nei filmati grazie all'abbigliamento, poi trovato nelle rispettive abitazioni. Per loro, tutti incensurati, è scattata una serie di pesanti accuse a vario titolo, che hanno portato all'emissione di Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive: resistenza e violenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e porto di oggetti atti a offendere. [/quote] 1) Sicuro che non fossero extracomunitari rumeni? Sicuro sicuro? Me parrebbe troppo strano... 2) Il Lecco lo andavano a vedere in tre, s'erano stufati de menasse tra loro... 3) Nell'articolo non c'è scritto ma erano vestiti come Riccò. Pensavano di passare inosservati e invece...


malnatt - 15/02/2008 alle 17:24

A proposito: AREZZO - La perizia balistica conferma la deviazione della traiettoria subita dal colpo di pistola che l'11 novembre del 2007 ha ucciso il tifoso laziale Gabriele Sandri nell'area di servizio di Badia al Pino (Arezzo). Lo rende noto l'avvocato Francesco Molino, che difende l'agente Luigi Spaccarotella, accusato di omicidio volontario per la morte di Sandri. A determinare la deviazione sarebbe stato l'impatto fra il proiettile e la rete metallica che divide le corsie dell'autostrada. Convinti loro...tra un pò daranno la colpa a Sandri perchè non doveva trovarsi sulla traiettoria del priettile. :grr:


Garda Bike - 15/02/2008 alle 17:38

Praticamente adesso, se ci capita di dormire in automentre andiamo a vedere una partita in trasferta, dobbiamo prestare attenzione su come ci posizioniamo sul divano posteriore della macchina, altrimenti qualcuno potrebbe spararci a vista. :OIO:OIO