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Autore: Oggetto: Giro 2006 - 8a tappa: Civitanova-Passo Lanciano

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  postato il 15/05/2006 alle 15:18
Felice, secondo me non era una giustificazione, o una scusa.

Era una spiegazione. E i crampi, se vogliamo, non fanno che avvalorare la sua tesi. Se si è un po' sovrappeso, i muscoli fanno più fatica a spingere la bici su una salita, no?

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 15/05/2006 alle 15:30
Alcune considerazioni, sia pure in ritardo.
Basso - Non capisco come alcuni di voi possano definirlo un "cronoman". A cronometro ha imparato ad andare bene solamente negli ultimi due anni, da quando è alla corte di Riis, e grazie al fatto che, puntando alla classifica del Tour, deve fare di necessità virtù. Basso non è uno scalatore alla Pantani, è uno che va su di potenza e regolarità. Ma va, in salita, eccome se va. Non si difende e basta. Aggiungo che tatticamente è superiore di una spanna e mezzo a Cunego, ma non per questo il giro è terminato: le ultime tappe sono un'incognita e, a mio avviso, una serie così ravvicinata di salite dure e ripetute, può stravolgere la classifica a prescindere dalla condizione di oggi, dalle crisi gastriche, dalla bravura in salita.
Cunego - Ha rischiato, ha avuto coraggio, merita un plauso. Però ha ragione Simoni: è ancora condizionato dal suo ex compagno di squadra. In ogni caso, Indurain e Armstrong insegnano che i grandi giri si vincono anche (sottolineo anche... non vorrei essere frainteso) grazie alle alleanze in gruppo. E Cunego, in questo, è alquanto deficitario. Al contrario di Basso e Savoldelli e Simoni.
Savoldelli - A me non stupisce che perda terreno negli arrivi in salita. Parliamoci chiaro: bravissimo figliolo, bravissimo nella lettura tattica della corsa, bravissimo a fare le discese, bravissimo a reggere psicologicamente... ma non è trombato per fare le salite. E' un corridore che alterna grandi sfortune (le cadute, gli infortuni seri) a discreti colpi di fortuna (vedi i due giri vinti - con tutto il rispetto!).
Di Luca - Non mi ha mai convinto la sua decisione di puntare tutto sul Giro. Meno forte in salita di Simoni e Cunego, meno completo di Basso... sì, dice: se l'ha vinto Savoldelli, perché non io? E' vero; ma non tutti i giorni trovi Cunego con la mononucleosi, Basso con la diarrea e via discorrendo.
Rujano - E' un pazzo.
Simoni - Perlomeno ha finito di piangersi addosso, di fare la vittima, di incolpare l'universo mondo per le sue sconfitte.
Pellizzotti, Scarponi e Sella - Chi ci capisce è bravo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 15:34
Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da Frank VDB

quando Cunego è scattato, aveva già una bicicletta o forse più dal duo della CSC: ora, non è che ha provato l'azione disperata quando si è visto staccato? In tal caso non è stato ancora più suicida?

Non mi pare che fosse così indietro, al momento dello scatto...


Guarda, è solo una mia impressione, di cui vi ho chiesto conferma. Le immagini non permettono giudizi, mi sembra solo che lui e Simoni non fossero proprio a ruota di Basso, ma un paio di mt indietro...


Originariamente inviato da Frank VDB

SAVOLDELLI: tutto come previsto. Dicevano che aveva ereditato la Discovery di Armstrong, che avrebbe avuto ottimi gregari tutti per lui, mica come nel 2005! Infatti. Continuo a dire che l'anno scorso ha vinto per mancanza di concorrenza: se Rujano avesse corso in una squadra meglio attrezzata o senza sante alleanza con la Davitamon, il Giro non lo avrebbe vinto.

De gustibus... ma caspita, devi avere la palla di cristallo per dire che la crisi di Savoldelli, che ha corso benissimo tutta la prima settimana, fosse prevista...
Se davvero ce l'hai (la palla di cristallo)... sapresti dirmi per caso che ne sarà del mio futuro prossimo? In amore, soldi, amici e famiglia, grazie... poi mandami a casa la parcella!


Spero che in amore soldi e salute ti vada tutto ok, perbacco
Ma non è una questione di sfera di cristallo. Anche lo scorso anno il Falco ha sofferto su tutte le salite, tranne l'ultima ascesa di Zoldo e alla prima vittoria di Parra in val Gardena. E anche in passato non era certo il più eccelso degli scalatori. Se ieri avessi dovuto scommettere su chi saltava prima del quartetto dei favoriti, io avrei detto lui.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 15/05/2006 alle 15:37
Originariamente inviato da Monsieur 40%

E i crampi, se vogliamo, non fanno che avvalorare la sua tesi. Se si è un po' sovrappeso, i muscoli fanno più fatica a spingere la bici su una salita, no?


Mario, non te lo contesto mica! Quello che sto dicendo é che se perdi mezzo minuto in una tappa come quella e qualcuno ti domanda come mai, se tu rispondi "avevo i crampi" mi sembra cha basti e avanzi.

Non mi sembra che rispondere: "Avevo i crampi. E questo é probabilmente dovuto al fatto che sono un po' sovrappeso. E sono sovrappeso perché, a causa di motivi personali la mia preparazione invernale non é stata ottimale" aggiunga un gan ché. Salvo, al limite, dare utili informazioni ai tuoi avversari.

Ciao

 
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  postato il 15/05/2006 alle 15:41
Originariamente inviato da Felice

Mario, non te lo contesto mica! Quello che sto dicendo é che se perdi mezzo minuto in una tappa come quella e qualcuno ti domanda come mai, se tu rispondi "avevo i crampi" mi sembra cha basti e avanzi.


E infatti l'anno scorso rispose così.

Non mi sembra che rispondere: "Avevo i crampi. E questo é probabilmente dovuto al fatto che sono un po' sovrappeso. E sono sovrappeso perché, a causa di motivi personali la mia preparazione invernale non é stata ottimale" aggiunga un gan ché. Salvo, al limite, dare utili informazioni ai tuoi avversari.


E infatti l'anno scorso non lo disse per nno dare utili informazioni ai suoi avversari.

L'ha detto quest'anno, e non si è riferito (l'ho fatto io per deduzione) alle tappe di Tropea o Pistoia, ha semplicemente detto che "...nella salita, fatta a tutta, è riuscito a fare selezione perché il suo peso-forma odierno è molto più vicino - rispetto all'anno scorso - di quello che abitualmente ha al Tour De France...".

Probabilmente mi ero espresso male e ti avevo fatto capire una cosa per un'altra.

Ciao!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 15:44
Originariamente inviato da effebi

Alcune considerazioni, sia pure in ritardo.
Basso - Non capisco come alcuni di voi possano definirlo un "cronoman". A cronometro ha imparato ad andare bene solamente negli ultimi due anni, da quando è alla corte di Riis, e grazie al fatto che, puntando alla classifica del Tour, deve fare di necessità virtù. Basso non è uno scalatore alla Pantani, è uno che va su di potenza e regolarità. Ma va, in salita, eccome se va. Non si difende e basta. Aggiungo che tatticamente è superiore di una spanna e mezzo a Cunego, ma non per questo il giro è terminato: le ultime tappe sono un'incognita e, a mio avviso, una serie così ravvicinata di salite dure e ripetute, può stravolgere la classifica a prescindere dalla condizione di oggi, dalle crisi gastriche, dalla bravura in salita.
Cunego - Ha rischiato, ha avuto coraggio, merita un plauso. Però ha ragione Simoni: è ancora condizionato dal suo ex compagno di squadra. In ogni caso, Indurain e Armstrong insegnano che i grandi giri si vincono anche (sottolineo anche... non vorrei essere frainteso) grazie alle alleanze in gruppo. E Cunego, in questo, è alquanto deficitario. Al contrario di Basso e Savoldelli e Simoni.
Savoldelli - A me non stupisce che perda terreno negli arrivi in salita. Parliamoci chiaro: bravissimo figliolo, bravissimo nella lettura tattica della corsa, bravissimo a fare le discese, bravissimo a reggere psicologicamente... ma non è trombato per fare le salite. E' un corridore che alterna grandi sfortune (le cadute, gli infortuni seri) a discreti colpi di fortuna (vedi i due giri vinti - con tutto il rispetto!).
Di Luca - Non mi ha mai convinto la sua decisione di puntare tutto sul Giro. Meno forte in salita di Simoni e Cunego, meno completo di Basso... sì, dice: se l'ha vinto Savoldelli, perché non io? E' vero; ma non tutti i giorni trovi Cunego con la mononucleosi, Basso con la diarrea e via discorrendo.
Rujano - E' un pazzo.
Simoni - Perlomeno ha finito di piangersi addosso, di fare la vittima, di incolpare l'universo mondo per le sue sconfitte.
Pellizzotti, Scarponi e Sella - Chi ci capisce è bravo.



Quoto tutto in pieno

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 15:50
Originariamente inviato da Ottavio

Davide, secondo me Cunego ha sofferto tantissimo la coabitazione con Simoni


Appunto, io credo che una volta separatisi sia finito il problema Simoni.
I fantasmi di Cunego erano quelli legati alla malattia, nient'altro.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 15:56
Le dichiarazioni di Simoni hanno solo un riscontro oggettivo: si è chiamato fuori.
Non è dalle dichiarazioni di Simoni che si può giudicare Cunego.
Dalle dichiarazioni di Simoni si può giudicare solo...Simoni!

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 15:58
Originariamente inviato da effebi
In ogni caso, Indurain e Armstrong insegnano che i grandi giri si vincono anche (sottolineo anche... non vorrei essere frainteso) grazie alle alleanze in gruppo. E Cunego, in questo, è alquanto deficitario. Al contrario di Basso e Savoldelli e Simoni.


Condivido.
Infatti è per questo che adoro Cunego, mentre per gli altri al massimo provo stima o simpatia.

 

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Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 15/05/2006 alle 16:01
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da effebi
In ogni caso, Indurain e Armstrong insegnano che i grandi giri si vincono anche (sottolineo anche... non vorrei essere frainteso) grazie alle alleanze in gruppo. E Cunego, in questo, è alquanto deficitario. Al contrario di Basso e Savoldelli e Simoni.


Condivido.
Infatti è per questo che adoro Cunego, mentre per gli altri al massimo provo stima o simpatia.


...ehm, spiace dirlo, ma lo adoro anche io per lo steso motivo....e perchè corre sempre per vincere.

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 16:05
Originariamente inviato da Felice
Si dice che Cunego abbia sbagliato ad attaccare. Certo se avesse corso alla Valverde, magari vinceva pure la tappa: non avrebbe bruciato le energie che ha speso nello scatto e non avrebbe ricevuto un contraccolpo al morale quando lo ha visto andare a vuoto. Personalmente preferisco così: meglio secondo avendoci provato, che vincere facendo il succhiaruote.


Per carità, condivido, se non altro Cunego ha guadagnato moltissimo sotto il profilo della fiducia in sè stesso, nonostante all'arrivo ciondolasse la testa.
ma rimane un fatto: un attacco programmato avrebbe dovuto andare in scena non a 4 ma a 7 km dal traguardo, dove a 500 metri durissimi seguono 1000 metri più dolci per disintossicare i muscoli.
Un attacco "istintivo", a mio avviso, avrebbe dovuto comunque temporeggiare un attimino ancora.
Comunque sono sfumature, la prova di Cunego è stata molto buona, nonostante la condizione non al top (comunque corre ancora troppo prima del Giro, dovrebbe partecipare stando nascosto, tirando fuori le unghie solo per eventi importanti come Ligi, i trofei minori potrebbe lasciarli ai colleghi; mi auguro che dopo essersi scrollato di dosso i fantasmi del passato riesca a gestirsi con un filo di logica in più, soprattutto nella scelta del calendario).
Deve imparare a dire di "no" ai dirigenti Lampre.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 16:06
Originariamente inviato da claudiodance

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da effebi
In ogni caso, Indurain e Armstrong insegnano che i grandi giri si vincono anche (sottolineo anche... non vorrei essere frainteso) grazie alle alleanze in gruppo. E Cunego, in questo, è alquanto deficitario. Al contrario di Basso e Savoldelli e Simoni.


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Infatti è per questo che adoro Cunego, mentre per gli altri al massimo provo stima o simpatia.


...ehm, spiace dirlo, ma lo adoro anche io per lo steso motivo....e perchè corre sempre per vincere.


Mi rincresce di averti messo in tale difficoltà emotiva

 

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Davide

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 16:11
Originariamente inviato da Frank VDB

CUNEGO. (...) ieri ha corso maluccio. Intanto, se è vero che ha scattato per staccare Simoni non ha ancora capito che per battere Basso occorrerà una santa alleanza tra scalatori che metta da parte vecchi rancori, che oggi che ognuno corre per conto suo non hanno senso.

SIMONI: secondo me ha già posato l'idea del tris e punterà a qualche tappa. Non disdegnando, come già detto da Grassi in homepage, alleanze utili per mettere ko Cunego.


Frank, non ti sei accorto che nella tua ansia di criticare Cunego ti sei contraddetto da solo
Cunego dovrebbe cercare un' alleanza con un Simoni che ha rinunciato alla vittoria e per di più cercherà di fregarlo alla prima occasione?

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 15/05/2006 alle 16:21
Gabri
credo che dietro la contraddizione di VDB ci sia un paradosso reale che nasce dagli obiettivi completamente diversi di Cunego e Simoni.
L'uno non ha particolari amicizie e alleanze da far valere in gruppo; questo lo rende simpatico a molti tifosi, ma - obiettivamente - non fa il suo gioco. Dovrebbe, almeno in teoria, cercare alleanze anche con chi gli è stato nemico, compreso - perché no? - Simoni.
Il quale Simoni, però, non ha nessunissimo interesse ad allearsi con Cunego, perché lui di amicizie e alleanze in gruppo ne ha. E potrebbe, piuttosto, farle valere proprio contro Cunego.

Insomma, la vera rivalità non è quella tra Basso e Cunego, ma tra Cunego e Simoni. Lo conferma il fatto che Cunego ieri è sembrato scattare più per fare un dispetto a Simoni che per vincere la tappa o fare del male a Basso; mentre Simoni ha incentrato le sue dichiarazioni del dopotappa più sulla sconfitta di Cunego che sul suo ritardo all'arrivo (della serie: meglio maglia nera io che maglia rosa lui).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 16:21
dal punto di vista tattico è indubbio il fatto che Damiano ieri abbia commesso un errore, ma alla sua età sono errori che si fanno!!!!!! cacchio ha gia vinto un Giro due Giri del trentino un lombardia ma ha ancora 24 anni e a quell'età è molto facile commettere errori di inesperienza!!!!

cmq sia per me ha fatto molto bene....e il giro non è ancora finito, anzi è iniziato solo ieri

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 16:25
Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da Frank VDB

CUNEGO. (...) ieri ha corso maluccio. Intanto, se è vero che ha scattato per staccare Simoni non ha ancora capito che per battere Basso occorrerà una santa alleanza tra scalatori che metta da parte vecchi rancori, che oggi che ognuno corre per conto suo non hanno senso.

SIMONI: secondo me ha già posato l'idea del tris e punterà a qualche tappa. Non disdegnando, come già detto da Grassi in homepage, alleanze utili per mettere ko Cunego.


Frank, non ti sei accorto che nella tua ansia di criticare Cunego ti sei contraddetto da solo
Cunego dovrebbe cercare un' alleanza con un Simoni che ha rinunciato alla vittoria e per di più cercherà di fregarlo alla prima occasione?


Sì, Frank si è contraddetto, ma trovo che sarebbe opportuno evitare provocazioni del tipo "ansia di criticare Cunego", non ti pare?

 

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Davide

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 15/05/2006 alle 16:38
Sono d'accordo con Aranciata.
Cunego commette degli errori tattici e ha un carattere forte che sicuramente non lo aiuta. Ma mi pare normale, alla sua età, anzi: auspicabile. Se è intelligente - e lo è - imparerà.

Personalmente, ho una leggera preferenza per Basso, ma l'uno o l'altro...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 16:47
Originariamente inviato da effebi

Gabri
credo che dietro la contraddizione di VDB ci sia un paradosso reale che nasce dagli obiettivi completamente diversi di Cunego e Simoni.
L'uno non ha particolari amicizie e alleanze da far valere in gruppo; questo lo rende simpatico a molti tifosi, ma - obiettivamente - non fa il suo gioco. Dovrebbe, almeno in teoria, cercare alleanze anche con chi gli è stato nemico, compreso - perché no? - Simoni.
Il quale Simoni, però, non ha nessunissimo interesse ad allearsi con Cunego, perché lui di amicizie e alleanze in gruppo ne ha. E potrebbe, piuttosto, farle valere proprio contro Cunego.

Insomma, la vera rivalità non è quella tra Basso e Cunego, ma tra Cunego e Simoni. Lo conferma il fatto che Cunego ieri è sembrato scattare più per fare un dispetto a Simoni che per vincere la tappa o fare del male a Basso; mentre Simoni ha incentrato le sue dichiarazioni del dopotappa più sulla sconfitta di Cunego che sul suo ritardo all'arrivo (della serie: meglio maglia nera io che maglia rosa lui).


Gabri, Effebi interpreta in pieno quello che volevo dire. Anche se tu ci vedi - legittimamente - una contraddizione, rimane che ieri Cunego ha corso (mi autocito testualmente) "maluccio"; un aggettivo da cui non mi sembra possa trasparire alcuna "ansia" di critiche.

Le ansie della mia vita non sono davvero quelle di criticare Cunego, che quando se lo è meritato (a mio umile parere) è stato da me lodato.

Stammi bene e W il ciclismo e i ciclisti (tutti!)


 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 21:31
Originariamente inviato da antonello64

ho letto tutte le critiche allle scelte tattiche di Cunego e devo dire che non mi convincono neanche un pò (le critiche: la tattica mi convince, almeno quella di oggi).

Qui bisogna specificare se l'obiettivo di Cunego è vincere il Giro oppure vincere la tappa della Maielletta.
Se lui puntava a vincere solo la tappa di oggi, chiaramente ha sbagliato: uno veloce come lui deve aspettare l'ultimo momento utile per scattare.
Se invece Cunego punta a vincere il Giro, le sue scelte (almeno oggi) sono condivisibili al 100%: chi vuole la maglia rosa, quando vede un avversario in difficoltà, se ha gambe deve attaccare (e Cunego le aveva, visto che ha rifilato 45" a Simoni: poi magari Basso ne aveva di più, ma questo è un altro discorso).
Anche perchè come si è accorto Damiano dei problemi di Simoni, tempo qualche centinaio di metri se ne sarebbe accorto anche Basso, e la bagarre sarebbe stata scatenata lo stesso: a meno che non si pensi che Basso, una volta resosi conto delle difficoltà di Simoni, non fosse rimasto placido e tranquillo nel gruppetto, in attesa del traguardo.

Su cosa avrebbe sbagliato Cunego? a non aver pensato che forse Basso era più forte, ed era meglio non stuzzicarlo?
Se uno ha questi pensieri è meglio che abbandoni subito le ambizioni di maglia rosa: chi non risica non rosica.



 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 22:00
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Ottavio

Davide, secondo me Cunego ha sofferto tantissimo la coabitazione con Simoni


Appunto, io credo che una volta separatisi sia finito il problema Simoni.
I fantasmi di Cunego erano quelli legati alla malattia, nient'altro.
Ciao


Io non ne sono così sicura. Damiano ha parlato della sua rivalità con Simoni come di una "rivalità che ha rischiato di degenerare", mentre quella con Basso l' ha definita una rivalità nell' ambito sportivo unita a scarso feeling a livello personale per via di età e gusti differenti.
E io non credo che una rivalità che ha rischiato di degenerare non lasci strascichi anche adesso che i due fortunatamente non corrono più insieme...

Ah, a proposito di rivalità, non so se vi fosse sfuggito o meno un episodio avvenuto alla conferenza stampa dei corridori all' inizio del Giro e riportato da parecchi quotidiani: Basso è arrivato, ha trovato Cunego già seduto davanti ai microfoni e se ne è andato dicendo:"Io con lui la conferenza stampa non la faccio".
Non credo proprio che sia vero che Basso non sente per niente la rivalità...

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 22:04
Originariamente inviato da claudiodance

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da effebi
In ogni caso, Indurain e Armstrong insegnano che i grandi giri si vincono anche (sottolineo anche... non vorrei essere frainteso) grazie alle alleanze in gruppo. E Cunego, in questo, è alquanto deficitario. Al contrario di Basso e Savoldelli e Simoni.


Condivido.
Infatti è per questo che adoro Cunego, mentre per gli altri al massimo provo stima o simpatia.


...ehm, spiace dirlo, ma lo adoro anche io per lo steso motivo....e perchè corre sempre per vincere.


Mi aggiungo anch'io...

 
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  postato il 15/05/2006 alle 22:05
L'ho già detto da qualche altra parte ma lo ripeto e tenetelo presente perchè secondo me è un fattore importante nei giudizi:all'età che ha ora Cunego (ovvero nella stagione 2002) il mattatore di Passo Lanciano Ivan Basso collezionava un secondo posto al Giro dell'Emilia, un terzo alla Liegi, un nono a Zurigo, un quindicesimo al Lombardia, piazzamenti nei dieci nelle tappe di montagna del Tour e poco altro...
Damiano ha ancora margini di miglioramento, anche e soprattutto dal punto di vista tattico

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 22:17
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

la prova di Cunego è stata molto buona, nonostante la condizione non al top (comunque corre ancora troppo prima del Giro, dovrebbe partecipare stando nascosto, tirando fuori le unghie solo per eventi importanti come Ligi, i trofei minori potrebbe lasciarli ai colleghi; mi auguro che dopo essersi scrollato di dosso i fantasmi del passato riesca a gestirsi con un filo di logica in più, soprattutto nella scelta del calendario).
Deve imparare a dire di "no" ai dirigenti Lampre.


Guarda Davide, io ho criticato anche ferocemente la gestione di Damiano in passato, ma quest' anno, perlomeno fino al Giro, non ritengo che siano stati fatti errori, anzi. A mio parere le vittorie servivano a Damiano per ritrovare fiducia in se stesso e morale, e alla squadra per cementarla intorno a lui. Non aveva senso mandarlo a scornarsi in prove anche dure del Pro Tour contro corridori tirati al massimo come era stato fatto l' anno scorso, ma questa stagione è stato scelto un calendario più leggero sia dal punto di vista del numero di giorni di corsa (molto simile a quello degli altri big) sia delle corse stesse. E tutto è andato benone. In fondo, anche Basso ha cercato (e trovato) qualche vittoria, no?
Francamente non ho assolutamente nulla da rimproverare alla squadra, stavolta.
E poi, mi fa rabbrividire il pensiero di un Damiano che va a spasso a prendere mezz'ore in fase di preparazione...uno dei motivi per cui l' adoro è proprio il suo modo di interpretare il ciclismo!

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 22:19
Originariamente inviato da montblanx

Originariamente inviato da Lore_88

per continuare sul dualismo basso/cunego ho confrontato le due squadre dall'ordine di arrivo e ho notato una cosa: oggi 蠳tata leggermente criticata la lampre (pure dal sottoscritto) perch蠩n salita non aveva retto, per򠧵ardando l'ordine d'arrivo la formazione di cunego non ha fatto poi cos젭ale! anzi: ha piazzato 5 uomini pi?ego nei primi 50... contro il solo (ma ottimo) sastre della csc, pi?so ovviamente...


Sì ma sastre ha fatto la differenza. E gli uomini lampre? inseguivano damiano? Era meglio che non sprecavano energie allora..

La CSC ha la forza proprio in quello che dici tu. Un capitano e tutti ad ammazzarsi per lui... Nella classifica a tempi delle squadre la CSC ha 6 minuti di ritardo dalla Lampre. Eppure quest'ultima ha già ricevuto più di una critica... In sintesi, Rijs deve aver detto ai CSC, ponete la vostra individualità ai piedi della mia volontà e a quella del vostro capitano. E tutto andrà bene. Ci vuole coraggio a dirlo a uno come Sastre che ha fatto secondo alla Vuelta, a uno come Julich.. eppure loro sono lì e obbediscono disciplinatissimi.

E tutti perdono decine di minuti... e tutto va bene. Armstrong, almeno in questo insegna.


Concordo con te.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/05/2006 alle 22:31
Originariamente inviato da pepp

L'ho già detto da qualche altra parte ma lo ripeto e tenetelo presente perchè secondo me è un fattore importante nei giudizi:all'età che ha ora Cunego (ovvero nella stagione 2002) il mattatore di Passo Lanciano Ivan Basso collezionava un secondo posto al Giro dell'Emilia, un terzo alla Liegi, un nono a Zurigo, un quindicesimo al Lombardia, piazzamenti nei dieci nelle tappe di montagna del Tour e poco altro...
Damiano ha ancora margini di miglioramento, anche e soprattutto dal punto di vista tattico


Sono d' accordo, anzi direi che ha margini molto ampi di miglioramento anche dal punto di vista atletico, giovane com'è ed essendo il ciclismo uno sport di resistenza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 23:02
Originariamente inviato da gabri59
Damiano ha parlato della sua rivalità con Simoni come di una "rivalità che ha rischiato di degenerare", ... E io non credo che una rivalità che ha rischiato di degenerare non lasci strascichi anche adesso che i due fortunatamente non corrono più insieme...


Guarda, se Cunego ciondolava la testa al traguardo significa che gli bruciava aver perso da Basso più di quanto era felice d'aver staccato Simoni.
Ovviamente io faccio delle supposizioni, non entro nella testa di Damiano, ma se fosse vero che Simoni gli procura l'ansia sarei preoccupato, ne emerge una figura troppo suggestionabile e fragile.
Anche se fosse così, credo che dovrebbe cominciare a sbattersene degli avversari, perchè forse Basso soffrirà Cunego nelle conferenze stampa, ma quando corre lo ignora e ignora tutti, proprio per non perdere inutilmente energie e concentrazione.
Detto questo, che Simoni sia un agente ansiogeno o meno, trovo che quella di Cunego sia stata una leggerezza più che un errore.
Secondo me, e ciò mi rafforza l'idea che Simoni non sia il suo chiodo fisso, Cunego ha voluto provare un bluff, sapendo di non essere al 100%, perchè la sua non mi è sembrata davvero un'azione incisiva (e non voglio sminuire quanto fatto Basso).
O almeno mi auguro che sia così.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/05/2006 alle 23:09
Originariamente inviato da gabri59

Guarda Davide, io ho criticato anche ferocemente la gestione di Damiano in passato, ma quest' anno, perlomeno fino al Giro, non ritengo che siano stati fatti errori, anzi. A mio parere le vittorie servivano a Damiano per ritrovare fiducia in se stesso e morale, e alla squadra per cementarla intorno a lui. Non aveva senso mandarlo a scornarsi in prove anche dure del Pro Tour contro corridori tirati al massimo come era stato fatto l' anno scorso, ma questa stagione è stato scelto un calendario più leggero sia dal punto di vista del numero di giorni di corsa (molto simile a quello degli altri big) sia delle corse stesse. E tutto è andato benone.


Sì, in effetti sono d'accordo su questo punto.

 

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Davide

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 16/05/2006 alle 00:18
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da gabri59
Damiano ha parlato della sua rivalità con Simoni come di una "rivalità che ha rischiato di degenerare", ... E io non credo che una rivalità che ha rischiato di degenerare non lasci strascichi anche adesso che i due fortunatamente non corrono più insieme...


Guarda, se Cunego ciondolava la testa al traguardo significa che gli bruciava aver perso da Basso più di quanto era felice d'aver staccato Simoni.
Ovviamente io faccio delle supposizioni, non entro nella testa di Damiano, ma se fosse vero che Simoni gli procura l'ansia sarei preoccupato, ne emerge una figura troppo suggestionabile e fragile.
Anche se fosse così, credo che dovrebbe cominciare a sbattersene degli avversari, perchè forse Basso soffrirà Cunego nelle conferenze stampa, ma quando corre lo ignora e ignora tutti, proprio per non perdere inutilmente energie e concentrazione.
Detto questo, che Simoni sia un agente ansiogeno o meno, trovo che quella di Cunego sia stata una leggerezza più che un errore.
Secondo me, e ciò mi rafforza l'idea che Simoni non sia il suo chiodo fisso, Cunego ha voluto provare un bluff, sapendo di non essere al 100%, perchè la sua non mi è sembrata davvero un'azione incisiva (e non voglio sminuire quanto fatto Basso).
O almeno mi auguro che sia così.


Io francamente non credo proprio che Simoni procuri l' ansia a Damiano, anzi. Credo però che, essendo i loro rapporti molto deteriorati (ed avrai notato che Simoni non si lascia ancora adesso scappare occasione per la polemica o la frecciata velenosa) Damiano provi un gusto particolare a batterlo, e che lo stesso varrebbe per Simoni se riuscisse a sua volta a batterlo. E' naturale, e sono sentimenti che proverei anch'io, credo, se fossi al loro posto.
Basta che tra i due litiganti non goda il famoso terzo...che già è avvantaggiato di suo...

 
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  postato il 16/05/2006 alle 00:35
Pongo due interrogativi su cose che mi paiono effettivamente così, ma su cui non metterei la mano sul fuoco:

1) Il discorso conferenza stampa in Belgio: ebbene, tutti i protagonisti del Giro, prima della partenza dello stesso, sono stati chiamati in conferenza stampa per le consuete dichiarazioni. È toccato a Di Luca, è toccato a Simoni, ed è toccato a Savoldelli.
Poi, una volta che è toccato a Basso, il varesino è entrato nello spazio adibito per la conferenza e si è trovato (e Damiano se l'è ritrovato a sua volta) Cunego davanti ai microfoni.
Basso, a quel punto, sentendo aria di "dualismo forzato dalla stampa", ha dichiarato che avrebbe voluto sostenere la propria conferenza stampa da solo, e che Cunego avrebbe potuto finire la sua in maniera autonoma.

Se ho detto una cavolata, fatemelo sapere.

2) La questione "frecciate di Simoni": mi pare che, oltre agli "stuzzichi" che fanno parte dello sport, il trentino - dopo Namur - abbia detto che Cunego ha fatto un grosso numero per riportarsi dal gruppetto di Simoni al gruppetto di Basso. Quando deve, insomma, non gli fa mancare i complimenti.

Anche qui ho sentito di sfuggita e quindi vi chiedo conferma.

Thanks!

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 16/05/2006 alle 00:41
Originariamente inviato da Monsieur 40%

2) La questione "frecciate di Simoni": mi pare che, oltre agli "stuzzichi" che fanno parte dello sport, il trentino - dopo Namur - abbia detto che Cunego ha fatto un grosso numero per riportarsi dal gruppetto di Simoni al gruppetto di Basso. Quando deve, insomma, non gli fa mancare i complimenti.

Anche qui ho sentito di sfuggita e quindi vi chiedo conferma.

Queste parole le ho sentite anch'io da Simoni dopo Namur

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/05/2006 alle 09:32
quella della conferenza stampa non la sapevo ma mi sembra la solita italianata per creare per forza dualismi epolemiche tra 2 grandi personaggi...successero cose simili pure tra chiappucci e pantani alla carrera.

le parole di simoni a namur le ho sentite pure io....

 

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 16/05/2006 alle 10:17
Una precisazione sulla conferenza stampa di Basso.
Io non ero presente, ma sono stato presente a molte conferenze stampa. Per esempio, calcistiche. Episodi come quello citato accadono molto spesso e la maggior parte delle volte non per polemiche, rivalità, antipatie e così via. Ma semplicemente perché vengono chiamati gli interessati, questi si presentano quando possono e magari trovano che al microfono c'è qualcun altro. A quel punto lì, per una serie di motivi che non c'entrano con i rapporti tra i due(non rubare spazio al collega che sta parlando, per esempio; oppure, evitare divergenze di vedute "in diretta", diciamo così, sull'andamento di una gara o su una decisione dell'arbitro; e così via) quello che arriva dopo si defila e attende che l'altro abbia finito. E' possibile che sia accaduto questo tra Basso e Cunego.

Comunque, non capisco questa foga di alimentare rivalità. Certo, son cose che appassionano i tifosi - o meglio: fanno vendere i giornali, anzi: aiutano i giornalisti a riempire una pagina di giornale senza dover ricorrere alle solite dichiarazioni preconfezionate - ma insomma... non esageriamo, dai! Basso non sta simpatico a Cunego e Cunego non sta simpatico a Basso, fine.

 
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