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Autore: Oggetto: Team Manager Italiani: resoconto 2005, speranze 2006 e opinioni...

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  postato il 18/01/2006 alle 09:34
Sono in Home Page le impressioni dei DS Italiani sulla stagione appena terminata e sulle speranze relative al 2006, raccolte per noi da:

Enula Bassanelli/Bauschan con Giovanni Fidanza/T-Mobile

http://www.cicloweb.it/art479.html

Elisa Marchesan/Vuelta Espana a Palmiro Masciarelli/Acqua & Sapone

http://www.cicloweb.it/art480.html

Giuseppe Matranga/Pirata x sempre a Giuseppe Lanzoni/Universal Caffé-Styloffice

http://www.cicloweb.it/art481.html

Buone letture

 

[Modificato il 21/02/2006 alle 17:12 by Andrea_Web]

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  postato il 18/01/2006 alle 10:07
Un'opinione a caldo:
il ProTour serve solo a far crescere il Businnes dei grandi sponsor
ma affossa lo sport ciclismo.

Mi sembra che la T-mobile stia applicando l'amstrong pensiero a
tutta la squadra: si da tutto per il Tour.
Poi si cerca di far bella figura in Germania e presenza (possibilmente
su qualche podio) alle altre corse conosciute in Germania.
Il fatto che Zabel e Vino abbiano cambiato squadra la dice lunga....

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 18/01/2006 alle 10:10
Hai ragione Lando...ma è come se la il nostro gestore semi-nazionale di telefonia mobile si mettesse a fare pubblicità in Francia.
La T-Mobile ha interessi sostanzialmente più in Germania e Francia e comunque hai in parte ragione.
Ciao TM

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2006 alle 10:21
da notare anche il primo articolo in home page dell'ultimo acquisto di cicloweb.it: Elisa Marchesan. Un grosso benvenuto!

 

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E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2006 alle 10:30
Grazie, anche se sei un po' di parte (gh)

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

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  postato il 18/01/2006 alle 10:40
Originariamente inviato da WebmasterNSFC
Hai ragione Lando...ma è come se la il nostro gestore semi-nazionale di telefonia mobile si mettesse a fare pubblicità in Francia.
La T-Mobile ha interessi sostanzialmente più in Germania e Francia e comunque hai in parte ragione.
Ciao TM

Il punto e' proprio questo. Gli sponsor cercano di spremere il massimo
dalla squadra in termini di ritorno di immagine.
L'UCI dovrebbe invece tutelare il ciclismo da questi estremismi borsistici.
Il risultato, a leggere le interviste, e' invece quello di mettersi a
ruota dei big sponsor. Cosi' facendo, per gli sponsor minori, diventa
sempre meno vantaggioso partecipare e cosi` le squadre "minori" sono
sempre piu` in difficolta'.

P.S.: Elisa nuovo acquisto? la consideravo una "vecchia" colonna!

 

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  postato il 18/01/2006 alle 11:02
Bellissime interviste, con T-Mobile, Acqua & Sapone (con Masciarelli che ci dà quasi in anteprima l'acquisto ufficiale di Sioutsou) ed Universal Caffè messe a nudo da intervistatori ed intervistati.

Elisa? Certo che era già una colonna, ma sì sa, Eugenio è un sentimentalone e voleva fare il romantico...

Ovvio, poi, che i DS e Team-Manager italiani non sono finiti... quindi aspettatevene delle altre...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 18/01/2006 alle 11:04
Infatti l'intento di queste 3 interviste, era proprio quello di cogliere il punto di vista dei DS, inseriti in contesti diversi, a scalare da PT, Professional e Continental.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2006 alle 11:22
Tutte le interviste sono molto interessanti. Complimenti.

 
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  postato il 19/01/2006 alle 12:13
Originariamente inviato da Monsieur 40%
...(con Masciarelli che ci dà quasi in anteprima l'acquisto ufficiale di Sioutsou)...


Meglio dell'Ansa

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 19/01/2006 alle 13:53
L'anno scorso ero favorevole al ProTour... mi sembrava un bel modo per far correre i migliori nelle corse più importanti e di valorizzare le corse che hanno fatto la storia del ciclismo.
Era anche bella l'idea di premiare un corridore completo, che distinguendosi nelle classiche, nei GT e nelle brevi corse a tappe avesse dimostrato regolarità di rendimento nella stagione.

Il PT ha mostrato subito tutte le sue pecche:
-il punteggio è demenziale, soprattutto per quanto riguarda le squadre. Non è possibile che la Quickstep sia 12ma, preceduta da squadre come la Gerolsteiner, la Credit Agricole, ecc.
Forse bisogna premiare di più la vittoria, in fondo nel ciclismo si contano le vittorie, mica i piazzamenti nei primi 10!!

-Il PT avrebbe, tra le sue ambizioni, quello di restituire un criterio sportivo alla scelta delle squadre. In base a quale criterio sportivo avremo nel 2006 ben 5 squadre francesi (Credit Agricole, Cofidis, Bouygues Telecom, Française des Jeux e AG2R) contro 2 1/2 squadre italiane (Lampre, Liquigas e la Milram che ha sponsor tedesco)?
Per non passare per sciovinista, ricordo che l'Italia ha pur sempre vinto la classifica per nazioni, in cui la Francia è nona preceduta dal Lussemburgo (cioè Shleck e Kirchen); il primo francese in classifica è Moncoutie, 30°.
La partecipazione al Protour deve essere una questione sportiva prima che economica: chi dei corridori con punteggi migliori, anche se li paga poco, ha il diritto di fare le grandi corse, almeno quelle del proprio Paese.
Chi organizza ha anche il diritto di invitare squadre più piccole, ma che hanno forti interessi a fare bene e a dare lustro alla corsa, escludendo squadre grandi che vengono solo per ramazzare un po' di soldi e far correre i giovani.
Una squadra come l'Acqua e Sapone può chiedere soldi allo sponsor se fa il Giro, come ammesso dallo stesso Masciarelli: se continua questa situazione, potranno entrare nel ciclismo solo sponsor enormi (una squadra di prima fascia costa sui 10 milioni di euro).
Gli sponsor medio-piccoli non ci saranno più: chi è disposto a mettere 2 milioni di euro per esporre il proprio marchio in corse di seconda fascia?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/01/2006 alle 14:14
Quoto cassius
anche io ero favorevole all' inizio al PT, ma il punteggio è veramente ridicolo (mi sembra addirittura che una tappa dolomitica vinta dia 3 punti, mentre una Cyclassic di Amburgo ne dia intorno ai 50 se non sbaglio) e poi sono tante (dal punto di vista economico le cose che non vanno!
Magari con qualche aggiustatina (scusatae, AGGIUSTATONA)qua e la il tutto potrebbe migliorare...

 

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A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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  postato il 19/01/2006 alle 14:22
Torno sull'argomento per riprendere il passaggio dell'intervista
a Fidanza sui vivai giovanili.
Oggi come oggi, grazie anche al ProTour (che come Cassius
inizialmente vedevo bene), mi pare svanire la necessita'
per le squadre, PT o no, di coltivare un proprio vivaio:
le PT dall'alto della loro classe potranno tranquillamente
sfruttare il lavoro degli altri scegliendo i giovani talenti
quando saranno pronti.
Le squadre "minori" (che schifo di aggettivo ) avranno sempre
meno fondi da investire per far crescere bene le nuove leve
per cui saranno costrette a "prendere quel che c'e' " sperando
in qualche colpo di c.ulo od in qualche filantropo (magari un ex-prof)
che sapra' accompagnare i ragazzini.
Come conseguenza le PT non potranno piu` pescare in giro e
dovranno riorganizzare un proprio vivaio
che pero' sara' troppo vicino al "grande business" per poter
compiere serenamente il proprio compito.

Per concludere, riassumendo, mi sembra che attualmente i DS,
cioe' le squadre, guardino l'oggi, con un pensierino al domani
ma ignorando totalmente il dopodomani.
ciao!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/01/2006 alle 14:29
Originariamente inviato da pedalando
Per concludere, riassumendo, mi sembra che attualmente i DS,
cioe' le squadre, guardino l'oggi, con un pensierino al domani
ma ignorando totalmente il dopodomani.
ciao!


Perfette delucidazioni, e il succo del discorso che ho quotato non è proprio una gran bella coa per il ciclismo...
più si avvicina il dopodomani più saranno c.... amari per i giovani...
Si rischierà di non valorizzare giovani che meritano e valorizzarne altri che non meriterebbero tanto quanto gli altri (mamma mia che contorto, spero abbiate capito il concetto )

 

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  postato il 19/01/2006 alle 14:38
Originariamente inviato da robby

Originariamente inviato da pedalando
Per concludere, riassumendo, mi sembra che attualmente i DS,
cioe' le squadre, guardino l'oggi, con un pensierino al domani
ma ignorando totalmente il dopodomani.
ciao!


Perfette delucidazioni, e il succo del discorso che ho quotato non è proprio una gran bella coa per il ciclismo...
più si avvicina il dopodomani più saranno c.... amari per i giovani...
Si rischierà di non valorizzare giovani che meritano e valorizzarne altri che non meriterebbero tanto quanto gli altri (mamma mia che contorto, spero abbiate capito il concetto )

capito, aggiungerei anche il rischio di rovinare potenziali campioni.

 

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  postato il 19/01/2006 alle 23:14
Originariamente inviato da Ivan in un thread doppione

Cosa squadra e Konstantin Sivtsov represantante questo anno ?
grazie , Ivan

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/01/2006 alle 17:49
...solo per ricordare ad Ivan, che aveva aperto per la seconda volta il thread su Sioutsou, che se ne parla già qui...

 

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Giuseppe Matranga

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  postato il 24/01/2006 alle 14:52
Dopo Velo-Club.net, ci cita anche Cyclingnews.com:

http://www.cyclingnews.com/news.php?id=news/2006/jan06/jan20news

Rogers & Ullrich to ride the Giro
By Susan Westemeyer

T-Mobile newcomer, world time trial champion Michael Rogers plans on riding the Giro d'Italia this year. "I have discussed the decision with all the team directors and decided to insert the corsa rosa in my program for 2006," he told www.bicirace.com. "The prologue in Seraing and the time trial stage in Ponedera are very much suited to my style," he said. "Plus there are some medium mountain stages. I think I am in the position to play a role in the overall classification, even though the last week has a very hard profile."

In an interview on cicloweb.it, T-Mobile directeur sportif Giovanni Fidanza confirmed that not only Rogers, but Jan Ullrich will take part in this year's Giro. "Of course Jan will be there," he said, though Ullrich will, "only participate to prepare for the Tour." Sergey Honchar will also line up, Fidanza said, but none of the team's Italian riders are currently rostered to take part, though Daniele Nardello remains a possibility. "The rest of the team will be made up of our young riders, who are looking for experience."

Team spokesman Luuc Eisenga originally said, "Michael would like to ride the Giro. We're only in January now and it's a long time until May. At some point before then the team will decide whether it can fulfil Michael's wishes," but later confirmed to Cyclingnews that "normally he will ride" the Giro.

(fonte: cyclingnews.com)

 

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  postato il 24/01/2006 alle 14:57

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/01/2006 alle 22:43
ecco qua...secondo treno di interviste ai ds

«Non ci sarà solo Cunego»
Intervista a Martinelli, ds Lampre
http://www.cicloweb.it/art484.html

«Continua il "Progetto giovani"»
Intervista a Boifava, tm Androni-3C
http://www.cicloweb.it/art486.html

«L'obiettivo è crescere ancora»
Intervista a Marrone, tm Ceramica Flaminia
http://www.cicloweb.it/art485.html

La redazione lavora per voi

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/01/2006 alle 22:47
Raccolti rispettivamente da Giuseppe Matranga (Pirata x Sempre) Andrea Sacconi (WebmasterNSFC) e Eugenio Vittone (EugeRambler)

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur

 
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  postato il 26/01/2006 alle 08:52
Rinnovo i complimenti anche qui ad Euge e Giuseppe per aver fatto delle domande veramente molto interessanti.

 

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  postato il 26/01/2006 alle 09:51
...e voi avreste il coraggio di chiedermi consigli??

RAGAZZIIIII!!!! Avrei bisogno di una o due dritte...



(bravissimi!!; tutt'e tre!!!)

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 27/01/2006 alle 11:00
Belle le interviste, peccato per certe dichiarazioni di Martinelli che ultimamente mi sta diventando piuttosto antipatico.

La sua spiegazione sul caso Scotto D'Abusco è carente e ipocrita: il corridore napoletano è stato fermato a un controllo x ematocrito alto.
Come successe a Wegelius, avrebbe potuto giustificarsi con il fatto che non ha la milza, ma il suo team non ha evidentemente ritenuto che fosse il caso. Bravi, questo è il modo di trattare i corridori: tanto di giovani ne escono fuori ogni anno, non era il caso di darsi troppa pena per lui!!
A Petrov hanno invece trovato anomalie, ma non il sacrosanto ematocrito che oramai sanno tutti cos'è!
Basta con questa ipocrisia: l'HCT è una misurazione stupida perchè può alzarsi anche solo per una lieve disidratazione, può essere alto "di natura", si può abbassare di diversi punti con alcune sostanze oppure anche solo con una bella bevuta d'acqua.
Ve lo dice uno che dona il sangue e a cui molte volte hanno "beccato" l'HCT oltre quota 50...

Per la cronaca: l'altra intervista che mi ha reso sgradevole il personaggio è su BS di gennaio.
Alla domanda "perchè Cunego e Simoni non si sono separati a fine 2004" il simpaticone risponde che se fosse successo "di certo per Damiano sarebbe stato un bene, per Gibo meno. Ora avrebbe qualche appartamento in meno..."
Un bel modo di ringraziare uno che, in 4 anni, ti ha fatto 1°,2°,3° al Giro e ti ha vinto una tappa al Tour.
Uno che nel 2005 ti ha tenuto la baracca.
Uno che, nonostante avesse il contratto con Ferretti in tasca (rivelatosi poi carta straccia, ma non importa) ha voluto essere professionista e fare un bel finale di stagione.

 
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  postato il 27/01/2006 alle 11:21
Originariamente inviato da cassius

[...]Per la cronaca: l'altra intervista che mi ha reso sgradevole il personaggio è su BS di gennaio.
Alla domanda "perchè Cunego e Simoni non si sono separati a fine 2004" il simpaticone risponde che se fosse successo "di certo per Damiano sarebbe stato un bene, per Gibo meno. Ora avrebbe qualche appartamento in meno..."
Un bel modo di ringraziare uno che, in 4 anni, ti ha fatto 1°,2°,3° al Giro e ti ha vinto una tappa al Tour.
Uno che nel 2005 ti ha tenuto la baracca.
Uno che, nonostante avesse il contratto con Ferretti in tasca (rivelatosi poi carta straccia, ma non importa) ha voluto essere professionista e fare un bel finale di stagione.


Per ulteriore cronaca: Martinelli, intervistato dal francese Brunel, ha speso soltanto parole d'elogio e di stima verso Gilberto Simoni, e non riporto domande & risposte, che pur ricordo, per ovvie questioni di correttezza nei confronti del "collega" (mi perdonerà se mi concedo il lusso).

Non ho letto l'intervista che mi dici, cassius, ma magari l'ha fatta in una situazione particolare: ti confermo che, da rilassato su un divanetto di un albergo di Terracina, Martinelli quando parlava di Simoni sorrideva e, con le sue risposte, lo implicitamente ringraziava.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 27/01/2006 alle 12:46
I casi allora sono:
-o l'intervistatore di BS ha frainteso-riportato male-riportato male con dolo, allo scopo di fare notizia;
-o Martinelli ha uno sdoppiamento della personalità

Scherzo, cmq non mi sono piaciute quelle parole perchè in tutta l'intervista non emergeva neanche un po' di gratitudine verso Gibo.
Risultava piuttosto il fastidio di essere stato costretto a far convivere Simoni e Cunego, quando se proprio bisogna dirla tutta l'anno scorso la Lampre è stata fortunata ad aver commesso quell'"errore".
Che stagione sarebbe stata x loro senza i risultati di Simoni?

Se poi "dal vivo" Martinelli ricorda il trentino con gratitudine, sono contento.
L'intervista era di Nicola Checcarelli. Spero di non aver commesso una scorrettezza a pubblicarne un pezzo, oltretutto non citandola testualmente.

 
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  postato il 27/01/2006 alle 12:50
Originariamente inviato da cassius

[...]L'intervista era di Nicola Checcarelli. Spero di non aver commesso una scorrettezza a pubblicarne un pezzo, oltretutto non citandola testualmente.


No, no, nessuna "scorrettezza", in quanto il pezzo che tu hai citato è già stato pubblicato.
L'eventuale "scorrettezza" da parte mia sarebbe utilizzare le domande di Brunel e le risposte di Martinelli, quelle testuali, prima che il reporter francese pubblichi (non so se l'abbia fatto o meno) la sua intervista.

 

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  postato il 21/02/2006 alle 16:46
Nuove interviste e resoconti del 2005 in Home Page.

Intervista a Roberto Amadio, TM Liquigas di Eugenio Vittone

http://www.cicloweb.it/art505.html

Intervista a Claudio Corti, TM Barloworld di Enula Bassanelli

http://www.cicloweb.it/art506.html

Intervista a Giovanni Baldini, TM OTC-Lauretana di Marco Grassi

http://www.cicloweb.it/art504.html

Buona lettura a tutti.

 

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  postato il 21/02/2006 alle 20:45
Bellissima l'ultima parte dell'intervista a Baldini...

A parte gli scherzi:
- Amadio: rilassatezza post-coitum, può permettersi anche il rischio di azzardare alcune scelte. Certo, gli arrivi di Paolini e Nibali e la nuova dimensione di Garzelli possono aiutarlo. Curiosità per Colli e Righetto nella campagna del Nord. Curtolo - a detta di tutti - è già in grado di competere con gli sprinter: ci proveranno?

- Corti: abbottonato, forse perché esperto. Probabilmente molti dei corridori che dovrà gestire ancora non li conosce appieno e preferisce non sbilanciarsi. Le vittorie di Degano e le belle prestazioni di Facci e Bonomi stanno italianizzando, e di molto, la squadra anglo-sudafricana. Si aspettano Astarloa e Cardenas un po' più in là, ma neanche troppo; personalmente, ho molta curiosità di vedere bello pimpante Mads Christensen, già in forma al Laigueglia;

- Baldini: nelle squadre minori c'è voglia di raccontarsi e di far sapere proprio tutto: dai sacrifici agli entusiasmi; è un fiume in piena, Baldini, e non risparmia frecciate neanche tanto velate a Fci, Accpi e squadre "italo-estere". Luhovyy è veloce, Burrow lo vedo meglio con "Marmellataw" (scusate ) e di Lasurdi e Signego ho sentito parlare bene. Gli spazi per far bene son pochi, la concorrenza è molta. In bocca al lupo.

...e agli intervistatori...

(notato, si rivede anche il Grassi!? )

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2006 alle 00:40
Molto interessante l'intervista a Baldini della OTC.
Quello della pressione fiscale differente tra paese e paese è un nervo scoperto, bisogna sempre ricordare che le squadre straniere possono investire in ingaggi quella parte del budget che non è assorbita dalle tasse.
D'altra parte sarebbe eticamente preferibile che federazione e Rcs avessero almeno un occhio di riguardo per le squadre che portano denaro alle casse dello stato (stato sanguisuga, ma questo è).

PS a me non dispiacciono Signego e Lasurdi, anche Ricciardi potrebbe fare bene. Interessanti anche le osservazioni di Baldini attorno a Kiryenka, ma solo il tempo dirà se sono veritiere.

 

[Modificato il 22/02/2006 alle 00:43 by aranciata_bottecchia]

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2006 alle 00:59
Molto interessante questa osservazione di Corti: "É bene che un giovane rimanga nel suo giusto ambito per coltivare l'istinto alla vittoria".
Però non credo che sia una verità assoluta (anche se almeno un paio d'anni nel dilettantismo, meglio se con le spalle protette dall'ombra di una squadra professionistica, non fanno male a nessuno, anzi), soprattutto perchè non è omogeneo il livello delle squadre dilettantistiche, ci sono realtà che vanno elogiate e ce ne sono altre che convincono assai meno.

Però svicola parecchio definendo Cunego "il giovane italiano più promettente, punto e basta".
Voglio dire, Cunego è già affermato, forsa in parte ancora da scoprire, c'è da capire se fino ad ora è stato sottovalutato oppure sopravvalutato, ma comunque è un professionista affermato.
Ma di ragazzi il cui potenziale è ancora inesplorato ce ne sono parecchi, per dirne uno citerei Nibali, ma c'è veramente tanto talento in giro, secondo me Corti voleva tagliare...corto.
Brava Enula.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/02/2006 alle 01:10
Condivido l'opinione di Amadio, l'annata di Pellizotti non è stata affatto deludente, ha confermato che si tratta di un corridore che, in un limitato periodo dell'anno, potrebbe essere competitivo ai massimi livelli nelle corse in linea e nelle brevi corse a tappe, senza badare troppo alla classifica dei grandi giri, che sono fuori dalla sua portata almeno per ora.
Mi aspetto molto dal suo 2006, credo che possa essere il crocevia della sua carriera, se nel bene o nel male dovrà deciderlo lui.

Intervista fatta bene e interessante anche questa, benchè la grave assenza di citazioni a proposito di Curtolo mi costringe a tirare le orecchie a Eugenio...
Valà, scherzo.

 

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Davide

 
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  postato il 27/02/2006 alle 01:20
Nuove interviste e resoconti del 2005 in Home Page.

Intervista a Luca Guercilena, ds Quick Step-Innergetic di Mario Casaldi

http://www.cicloweb.it/art510.html

Intervista a Omar Piscina, TM Team L.P.R. di Andrea Sacconi

http://www.cicloweb.it/art511.html

Intervista a Cristiano Fanini, TM Amore&Vita-Mc Donald's di Elisa Marchesan

http://www.cicloweb.it/art512.html

Buona lettura a tutti.

 

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  postato il 27/02/2006 alle 01:31
Quella a Guercilena l'ho appena letta, davvero ben fatta (tra l'altro ha la mia stessa opinione avversa alle promozioni/retrocessioni di squadre nel Pro-Tour).
Le altre le leggo domani.
'notte

 

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Davide

 
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  postato il 27/02/2006 alle 09:04
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Quella a Guercilena l'ho appena letta, davvero ben fatta (tra l'altro ha la mia stessa opinione avversa alle promozioni/retrocessioni di squadre nel Pro-Tour).
Le altre le leggo domani.
'notte


Che ti metti a fare discriminazioni Pro Tour anche nella lettura?

 

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  postato il 28/02/2006 alle 14:03
Riporto su per i distratti...e per un po' di autopubblicità!

 

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  postato il 03/03/2006 alle 10:10
L'autunno del patriarca - Ferretti ascoltato da Marco Grassi:

http://www.cicloweb.it/art514.html

Puntiamo forte sul Giro - Reverberi ne parla con Mario Casaldi:

http://www.cicloweb.it/art515.html

ProTour deleterio per tutti - Bordonali al setaccio di Andrea Sacconi:

http://www.cicloweb.it/art516.html

Tantissima carne al fuoco.

 

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  postato il 03/03/2006 alle 11:22
Il presidente Alcide Cerato ha tuonato contro l'Unione Ciclistica Internazionale definendo il Pro Tour una sorta di piaga alla stregua del fenomeno doping; è d’accordo sul paragone proposto?
«Credo che il Presidente Cerato - spiega Roberto Marrone - abbia voluto usare questo paragone forte per dire che, come il doping, il Pro Tour così com'è concepito attualmente, soffochi il movimento professionistico in Italia».
In qualità di team manager di una squadra Professional affiliata in Italia si sente tutelato dalla FCI?
«Devo dire che con Alcide Cerato, finalmente, c'è qualcuno che si interessa a noi. Del resto la Federazione deve recuperare un ruolo che oggi non ha più».
Da team manager di una squadra Professional come immagina il Pro Tour, sorta di Champions League delle due ruote?
«Io lo vedrei come un circuito al quale si può accedere con meccanismi non di tipo finanziario, che tra l'altro sono eticamente sbagliati, ma sportivi1.
Quali meccanismi di promozione e retrocessione adotterebbe?
«E' abbastanza semplice. Esistono già le graduatorie con i punti UCI. Io inserirei nel circuito le prime 20 squadre dell' anno precedente. Ognuno poi si attrezzerebbe per fare il massimo possibile. Resterebbero comunque sempre alcune wild card a disposizione degli organizzatori».
A proposito delle competizioni, quali politiche dovrebbero adottare gli organizzatori?
«Se per organizzatori si intendono quelli fuori dal ProTour, è bene che si organizzino per proporre un prodotto comune da poter vendere bene e con maggiore visibilità».
Le squadre Professional e Continental sono snobbate dai Grandi Giri ma sono fondamentali per la sopravvivenza di tutte le altre gare in calendario. Ma anche delle stesse squadre pro Tour, dotate di un organico abbondante, e delle stesse gare Pro Tour. Che pensa di questa situazione?
«E' fuori discussione che, se in futuro venissero a mancare le squadre Professional e Continental, sarebbe l'intero movimento ciclistico ad andare in crisi; non si può pensare ad un ciclismo composto da solo 20 squadre nel mondo, fossero anche le più grandi. Non ci sarebbe più il serbatoio dal quale attingere, pensate solo a tutti gli under 23 che andrebbero a casa senza aver avuto l'opportunità di provare a passare. Non parliamo poi di tutte le corse fuori dal Pro Tour, che inesorabilmente sarebbero destinate all'estinzione«.
Quale iniziativa adotterebbe per accrescere la comunicazione e la vetrina a disposizione delle squadre Professional, Continental e gare 1.1?
«Come accennavo prima, secondo me, gli organizzatori delle gare più importanti in Italia fuori dal Pro Tour, dovrebbero istituire un circuito, di concerto con le squadre e la F.C.I., riservato alle squadre Professional e Continental; una sorta di "Coppa Italia" con una maglia di leader gestita dalla Federazione. Sono sicuro, che le stesse squadre, con i loro sponsor, potrebbero entrare nel progetto sponsorizzando l'evento, portando quindi risorse finanziarie agli organizzatori. Inoltre un prodotto di questo tipo, può essere offerto ad un'emittente televisiva, non necessariamente la RAI, visto che ultimamente relega questi eventi quasi esclusivamente sul satellite».

(fonte: ufficio stampa Ceramica Flaminia)

 

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  postato il 03/03/2006 alle 11:23
Se ne parlava anche qui:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3869

 

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  postato il 03/03/2006 alle 11:26
Originariamente inviato da WebmasterNSFC

Se ne parlava anche qui:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3869


Sì, Andre, ma parla Roberto Marrone che è un ds italiano, e che noi abbiamo già ascoltato qualche mese fa.

...esempio di incidente diplomatico... due moderatori che si auto-moderano...

 

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  postato il 03/03/2006 alle 11:31
Si, ma uno che legge le prime due righe:"Alcide Cerato ha ..."
Non capisce na Cippa!
A sto punto incolliamo qua sotto quello che ha detto:

01/03/2006 Alcide Cerato tuona: «Il Pro Tour è peggio del doping

Per il ciclismo italiano il Pro Tour è peggio del doping». Alcide Cerato, presidente del Consiglio del Ciclismo Professionistico Italiano, va giù pesante, e lo fa senza mezze misure. All'indomani degli inviti fatti da Rcs Sport ai 20 Team di Pro Tour più due «wild-card» (Panaria e Selle Italia) per partecipare al prossimo Giro d'Italia (6-28 maggio), il numero uno del ciclismo professionistico italiano tuona la sua rabbia.
«In questi mesi sono stato zitto e buono - spiega -, a vedere, ascoltare, parlare e attendere. Ma dopo aver visto che ognuno fa la propria strada e i propri interessi ho deciso di far sentire la nostra voce. Il Pro Tour, del quale pochi hanno capito bene cosa sia e cosa voglia portare, ha solo prodotto una cosa: il ciclismo italiano non conta più nulla. Tolte la Lampre-Fondital e la Liquigas, team di Pro Tour alla stessa stregua della italo/tedesca Milram, le formazioni "professional" affiliate in Italia e che pagano le tasse nel nostro Paese, non hanno la benché minima considerazione e tutela. Parlo a nome della Acqua & Sapone, della Ceramica Flaminia, della Naturino Sapore di Mare, del Team Miche, così come per la Universal Caffé, la Androni Giocattoli e la OTC Lauretana. Formazioni di seconda fascia, che hanno però il compito non secondario di svolgere il prezioso ruolo di serbatoio della squadre più grandi. Sono il Chievo, l'Udinese o il Livorno del calcio. Lo stesso Michel Platini, grande e indimenticato fuoriclasse della Juventus e della nazionale francese, oggi dirigente di livello mondiale, è contro al numero chiuso, ad un campionato europeo fatto solo di grandi club; noi del ciclismo, invece, abbiamo creato un meccanismo chiuso (20 squadre), antisportivo (chi ha garanzie finanziarie riceve dell'Uci una licenza di quattro anni, che permette loro di svolgere attività di alto livello), che preclude ogni possabilità di accesso a questi piccoli ma importanti team. So che lunedì prossimo a Parigi si riuniranno per discutere di Pro Tour. Sul tavolo c'è già una riforma, per una cosa pensata male e proposta ancora peggio. Spero che arrivino a trovare un meccanismo tale che possa dare la possibilità anche ai team minori di correre. Altrimenti mi auguro la scissione dei tre Grandi Giri. Lo dico a chiare lettere: spero che Giro, Tour e Vuleta escano da questo circuito e lascino libero accesso alle loro corse. Lo ripeto, il Pro Tour così com'é è la rovina del ciclismo. E' una lobby per pochi eletti, priva di riconoscimenti sportivi».
E ancora: «Mi domando come mai nessuno ancora abbia pensato di ricorrere al TAS (Tribunale dell'Arbitrato Sportivo). Non è detto che non si decida di farlo noi per i nostri affiliati. Non si è mai visto che una squadra acceda al ciclismo che conta solo per la propria forza finanziaria e non per meriti sportivi. E' come se Milan, Juventus e Inter, per i loro bilanci in ordine, avessero la garazia di fare la Champions Legue per quattro anni. Sarebbe ridicolo: il Pro Tour, così come è stato proposto e organizzato, lo è.


Fonte Tuttobiciweb

 

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  postato il 03/03/2006 alle 12:27

 

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  postato il 03/03/2006 alle 12:41
Marco Grassi sei straordinario! però quasi quasi ti querelo per tentato omicidio...mi stavi facendo cascare dalla sedia!

Lei aveva fama da burbero, ma con Petacchi è parso addolcirsi.
«Senta, ma perché mi provoca?».


eccezionale, davvvero favolosa.

alla fine mi ha davvero fatto molta tenerezza la malinconia di ferretti. speriamo possa tornare in ammiraglia. glielo auguro di tutto cuore.

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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  postato il 03/03/2006 alle 12:44
Ha me è piaciuta tanto.
Ferretti è stato molto sincero e il merito
va anche all'intervistatore.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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  postato il 03/03/2006 alle 12:46
Originariamente inviato da EugeRambler

Marco Grassi sei straordinario! però quasi quasi ti querelo per tentato omicidio...[...]


È altrettanto straordinaria la "querela" per tentato omicidio...

 

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