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Team Manager Italiani: resoconto 2005, speranze 2006 e opinioni...
WebmasterNSFC - 18/01/2006 alle 09:34

Sono in Home Page le impressioni dei DS Italiani sulla stagione appena terminata e sulle speranze relative al 2006, raccolte per noi da: Enula Bassanelli/Bauschan con Giovanni Fidanza/T-Mobile http://www.cicloweb.it/art479.html Elisa Marchesan/Vuelta Espana a Palmiro Masciarelli/Acqua & Sapone http://www.cicloweb.it/art480.html Giuseppe Matranga/Pirata x sempre a Giuseppe Lanzoni/Universal Caffé-Styloffice http://www.cicloweb.it/art481.html Buone letture ;)

 

[Modificato il 21/02/2006 alle 17:12 by Andrea_Web]


pedalando - 18/01/2006 alle 10:07

Un'opinione a caldo: il ProTour serve solo a far crescere il Businnes dei grandi sponsor ma affossa lo sport ciclismo. Mi sembra che la T-mobile stia applicando l'amstrong pensiero a tutta la squadra: si da tutto per il Tour. Poi si cerca di far bella figura in Germania e presenza (possibilmente su qualche podio) alle altre corse conosciute in Germania. Il fatto che Zabel e Vino abbiano cambiato squadra la dice lunga....


WebmasterNSFC - 18/01/2006 alle 10:10

Hai ragione Lando...ma è come se la il nostro gestore semi-nazionale di telefonia mobile si mettesse a fare pubblicità in Francia. La T-Mobile ha interessi sostanzialmente più in Germania e Francia e comunque hai in parte ragione. Ciao TM ;)


EugeRambler - 18/01/2006 alle 10:21

da notare anche il primo articolo in home page dell'ultimo acquisto di cicloweb.it: Elisa Marchesan. Un grosso benvenuto!:D


Vuelta Espana - 18/01/2006 alle 10:30

Grazie, anche se sei un po' di parte :D (gh)


pedalando - 18/01/2006 alle 10:40

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Hai ragione Lando...ma è come se la il nostro gestore semi-nazionale di telefonia mobile si mettesse a fare pubblicità in Francia. La T-Mobile ha interessi sostanzialmente più in Germania e Francia e comunque hai in parte ragione. Ciao TM ;) [/quote] Il punto e' proprio questo. Gli sponsor cercano di spremere il massimo dalla squadra in termini di ritorno di immagine. L'UCI dovrebbe invece tutelare il ciclismo da questi estremismi borsistici. Il risultato, a leggere le interviste, e' invece quello di mettersi a ruota dei big sponsor. Cosi' facendo, per gli sponsor minori, diventa sempre meno vantaggioso partecipare e cosi` le squadre "minori" sono sempre piu` in difficolta'. P.S.: Elisa nuovo acquisto? la consideravo una "vecchia" colonna! :boh:


Monsieur 40% - 18/01/2006 alle 11:02

Bellissime interviste, con T-Mobile, Acqua & Sapone (con Masciarelli che ci dà quasi in anteprima l'acquisto ufficiale di Sioutsou) ed Universal Caffè messe a nudo da intervistatori ed intervistati. Elisa? Certo che era già una colonna, ma sì sa, Eugenio è un sentimentalone e voleva fare il romantico... :) Ovvio, poi, che i DS e Team-Manager italiani non sono finiti... quindi aspettatevene delle altre... ;)


WebmasterNSFC - 18/01/2006 alle 11:04

Infatti l'intento di queste 3 interviste, era proprio quello di cogliere il punto di vista dei DS, inseriti in contesti diversi, a scalare da PT, Professional e Continental.


simociclo - 18/01/2006 alle 11:22

Tutte le interviste sono molto interessanti. Complimenti.


WebmasterNSFC - 19/01/2006 alle 12:13

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] ...(con Masciarelli che ci dà quasi in anteprima l'acquisto ufficiale di Sioutsou)...[/quote] Meglio dell'Ansa :D


cassius - 19/01/2006 alle 13:53

L'anno scorso ero favorevole al ProTour... mi sembrava un bel modo per far correre i migliori nelle corse più importanti e di valorizzare le corse che hanno fatto la storia del ciclismo. Era anche bella l'idea di premiare un corridore completo, che distinguendosi nelle classiche, nei GT e nelle brevi corse a tappe avesse dimostrato regolarità di rendimento nella stagione. Il PT ha mostrato subito tutte le sue pecche: -il punteggio è demenziale, soprattutto per quanto riguarda le squadre. Non è possibile che la Quickstep sia 12ma, preceduta da squadre come la Gerolsteiner, la Credit Agricole, ecc. Forse bisogna premiare di più la vittoria, in fondo nel ciclismo si contano le vittorie, mica i piazzamenti nei primi 10!! -Il PT avrebbe, tra le sue ambizioni, quello di restituire un criterio sportivo alla scelta delle squadre. In base a quale criterio sportivo avremo nel 2006 ben 5 squadre francesi (Credit Agricole, Cofidis, Bouygues Telecom, Française des Jeux e AG2R) contro 2 1/2 squadre italiane (Lampre, Liquigas e la Milram che ha sponsor tedesco)? Per non passare per sciovinista, ricordo che l'Italia ha pur sempre vinto la classifica per nazioni, in cui la Francia è nona preceduta dal Lussemburgo (cioè Shleck e Kirchen); il primo francese in classifica è Moncoutie, 30°. La partecipazione al Protour deve essere una questione sportiva prima che economica: chi dei corridori con punteggi migliori, anche se li paga poco, ha il diritto di fare le grandi corse, almeno quelle del proprio Paese. Chi organizza ha anche il diritto di invitare squadre più piccole, ma che hanno forti interessi a fare bene e a dare lustro alla corsa, escludendo squadre grandi che vengono solo per ramazzare un po' di soldi e far correre i giovani. Una squadra come l'Acqua e Sapone può chiedere soldi allo sponsor se fa il Giro, come ammesso dallo stesso Masciarelli: se continua questa situazione, potranno entrare nel ciclismo solo sponsor enormi (una squadra di prima fascia costa sui 10 milioni di euro). Gli sponsor medio-piccoli non ci saranno più: chi è disposto a mettere 2 milioni di euro per esporre il proprio marchio in corse di seconda fascia?


robby - 19/01/2006 alle 14:14

Quoto cassius anche io ero favorevole all' inizio al PT, ma il punteggio è veramente ridicolo (mi sembra addirittura che una tappa dolomitica vinta dia 3 punti, mentre una Cyclassic di Amburgo ne dia intorno ai 50 se non sbaglio) e poi sono tante (dal punto di vista economico le cose che non vanno! Magari con qualche aggiustatina (scusatae, AGGIUSTATONA)qua e la il tutto potrebbe migliorare...


pedalando - 19/01/2006 alle 14:22

Torno sull'argomento per riprendere il passaggio dell'intervista a Fidanza sui vivai giovanili. Oggi come oggi, grazie anche al ProTour (che come Cassius inizialmente vedevo bene), mi pare svanire la necessita' per le squadre, PT o no, di coltivare un proprio vivaio: le PT dall'alto della loro classe potranno tranquillamente sfruttare il lavoro degli altri scegliendo i giovani talenti quando saranno pronti. Le squadre "minori" (che schifo di aggettivo :( ) avranno sempre meno fondi da investire per far crescere bene le nuove leve per cui saranno costrette a "prendere quel che c'e' " sperando in qualche colpo di c.ulo od in qualche filantropo (magari un ex-prof) che sapra' accompagnare i ragazzini. Come conseguenza le PT non potranno piu` pescare in giro e dovranno riorganizzare un proprio vivaio che pero' sara' troppo vicino al "grande business" per poter compiere serenamente il proprio compito. Per concludere, riassumendo, mi sembra che attualmente i DS, cioe' le squadre, guardino l'oggi, con un pensierino al domani ma ignorando totalmente il dopodomani. ciao!


robby - 19/01/2006 alle 14:29

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Per concludere, riassumendo, mi sembra che attualmente i DS, cioe' le squadre, guardino l'oggi, con un pensierino al domani ma ignorando totalmente il dopodomani. ciao! [/quote] Perfette delucidazioni, e il succo del discorso che ho quotato non è proprio una gran bella coa per il ciclismo... più si avvicina il dopodomani più saranno c.... amari per i giovani... Si rischierà di non valorizzare giovani che meritano e valorizzarne altri che non meriterebbero tanto quanto gli altri (mamma mia che contorto, spero abbiate capito il concetto :P )


pedalando - 19/01/2006 alle 14:38

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Per concludere, riassumendo, mi sembra che attualmente i DS, cioe' le squadre, guardino l'oggi, con un pensierino al domani ma ignorando totalmente il dopodomani. ciao! [/quote] Perfette delucidazioni, e il succo del discorso che ho quotato non è proprio una gran bella coa per il ciclismo... più si avvicina il dopodomani più saranno c.... amari per i giovani... Si rischierà di non valorizzare giovani che meritano e valorizzarne altri che non meriterebbero tanto quanto gli altri (mamma mia che contorto, spero abbiate capito il concetto :P ) [/quote] capito, aggiungerei anche il rischio di rovinare potenziali campioni.


WebmasterNSFC - 19/01/2006 alle 23:14

[quote][i]Originariamente inviato da Ivan in un thread doppione[/i] Cosa squadra e Konstantin Sivtsov represantante questo anno ? grazie , Ivan [/quote]


Pirata x sempre - 20/01/2006 alle 17:49

...solo per ricordare ad Ivan, che aveva aperto per la seconda volta il thread su Sioutsou, che se ne parla già qui...;)


Monsieur 40% - 24/01/2006 alle 14:52

Dopo Velo-Club.net, ci cita anche Cyclingnews.com: http://www.cyclingnews.com/news.php?id=news/2006/jan06/jan20news [i][b]Rogers & Ullrich to ride the Giro[/b] By Susan Westemeyer T-Mobile newcomer, world time trial champion Michael Rogers plans on riding the Giro d'Italia this year. "I have discussed the decision with all the team directors and decided to insert the corsa rosa in my program for 2006," he told www.bicirace.com. "The prologue in Seraing and the time trial stage in Ponedera are very much suited to my style," he said. "Plus there are some medium mountain stages. I think I am in the position to play a role in the overall classification, even though the last week has a very hard profile." [u]In an interview on cicloweb.it, T-Mobile directeur sportif Giovanni Fidanza confirmed that not only Rogers, but Jan Ullrich will take part in this year's Giro. "Of course Jan will be there," he said, though Ullrich will, "only participate to prepare for the Tour." Sergey Honchar will also line up, Fidanza said, but none of the team's Italian riders are currently rostered to take part, though Daniele Nardello remains a possibility. "The rest of the team will be made up of our young riders, who are looking for experience."[/u] Team spokesman Luuc Eisenga originally said, "Michael would like to ride the Giro. We're only in January now and it's a long time until May. At some point before then the team will decide whether it can fulfil Michael's wishes," but later confirmed to Cyclingnews that "normally he will ride" the Giro. (fonte: cyclingnews.com) [/i]


Seb - 24/01/2006 alle 14:57

:clap::clap:


EugeRambler - 25/01/2006 alle 22:43

ecco qua...secondo treno di interviste ai ds «Non ci sarà solo Cunego» Intervista a Martinelli, ds Lampre http://www.cicloweb.it/art484.html «Continua il "Progetto giovani"» Intervista a Boifava, tm Androni-3C http://www.cicloweb.it/art486.html «L'obiettivo è crescere ancora» Intervista a Marrone, tm Ceramica Flaminia http://www.cicloweb.it/art485.html La redazione lavora per voi ;)


Vuelta Espana - 25/01/2006 alle 22:47

Raccolti rispettivamente da Giuseppe Matranga (Pirata x Sempre) Andrea Sacconi (WebmasterNSFC) e Eugenio Vittone (EugeRambler) ;)


WebmasterNSFC - 26/01/2006 alle 08:52

Rinnovo i complimenti anche qui ad Euge e Giuseppe per aver fatto delle domande veramente molto interessanti. :clap:


Monsieur 40% - 26/01/2006 alle 09:51

...e voi avreste il coraggio di chiedermi consigli?? RAGAZZIIIII!!!! Avrei bisogno di una o due dritte... :D :clap: :clap: (bravissimi!!; tutt'e tre!!!)


cassius - 27/01/2006 alle 11:00

Belle le interviste, peccato per certe dichiarazioni di Martinelli che ultimamente mi sta diventando piuttosto antipatico. La sua spiegazione sul caso Scotto D'Abusco è carente e ipocrita: il corridore napoletano è stato fermato a un controllo x ematocrito alto. Come successe a Wegelius, avrebbe potuto giustificarsi con il fatto che non ha la milza, ma il suo team non ha evidentemente ritenuto che fosse il caso. Bravi, questo è il modo di trattare i corridori: tanto di giovani ne escono fuori ogni anno, non era il caso di darsi troppa pena per lui!! A Petrov hanno invece trovato anomalie, ma non il sacrosanto ematocrito che oramai sanno tutti cos'è! Basta con questa ipocrisia: l'HCT è una misurazione stupida perchè può alzarsi anche solo per una lieve disidratazione, può essere alto "di natura", si può abbassare di diversi punti con alcune sostanze oppure anche solo con una bella bevuta d'acqua. Ve lo dice uno che dona il sangue e a cui molte volte hanno "beccato" l'HCT oltre quota 50... Per la cronaca: l'altra intervista che mi ha reso sgradevole il personaggio è su BS di gennaio. Alla domanda "perchè Cunego e Simoni non si sono separati a fine 2004" il simpaticone risponde che se fosse successo "di certo per Damiano sarebbe stato un bene, per Gibo meno. Ora avrebbe qualche appartamento in meno..." Un bel modo di ringraziare uno che, in 4 anni, ti ha fatto 1°,2°,3° al Giro e ti ha vinto una tappa al Tour. Uno che nel 2005 ti ha tenuto la baracca. Uno che, nonostante avesse il contratto con Ferretti in tasca (rivelatosi poi carta straccia, ma non importa) ha voluto essere professionista e fare un bel finale di stagione.


Monsieur 40% - 27/01/2006 alle 11:21

[quote][i]Originariamente inviato da cassius [/i] [...]Per la cronaca: l'altra intervista che mi ha reso sgradevole il personaggio è su BS di gennaio. Alla domanda "perchè Cunego e Simoni non si sono separati a fine 2004" il simpaticone risponde che se fosse successo "di certo per Damiano sarebbe stato un bene, per Gibo meno. Ora avrebbe qualche appartamento in meno..." Un bel modo di ringraziare uno che, in 4 anni, ti ha fatto 1°,2°,3° al Giro e ti ha vinto una tappa al Tour. Uno che nel 2005 ti ha tenuto la baracca. Uno che, nonostante avesse il contratto con Ferretti in tasca (rivelatosi poi carta straccia, ma non importa) ha voluto essere professionista e fare un bel finale di stagione. [/quote] Per ulteriore cronaca: Martinelli, intervistato dal francese Brunel, ha speso soltanto parole d'elogio e di stima verso Gilberto Simoni, e non riporto domande & risposte, che pur ricordo, per ovvie questioni di correttezza nei confronti del "collega" (mi perdonerà se mi concedo il lusso). Non ho letto l'intervista che mi dici, cassius, ma magari l'ha fatta in una situazione particolare: ti confermo che, da rilassato su un divanetto di un albergo di Terracina, Martinelli quando parlava di Simoni sorrideva e, con le sue risposte, lo implicitamente ringraziava. ;)


cassius - 27/01/2006 alle 12:46

I casi allora sono: -o l'intervistatore di BS ha frainteso-riportato male-riportato male con dolo, allo scopo di fare notizia; -o Martinelli ha uno sdoppiamento della personalità :Od: Scherzo, cmq non mi sono piaciute quelle parole perchè in tutta l'intervista non emergeva neanche un po' di gratitudine verso Gibo. Risultava piuttosto il fastidio di essere stato costretto a far convivere Simoni e Cunego, quando se proprio bisogna dirla tutta l'anno scorso la Lampre è stata fortunata ad aver commesso quell'"errore". Che stagione sarebbe stata x loro senza i risultati di Simoni? Se poi "dal vivo" Martinelli ricorda il trentino con gratitudine, sono contento. L'intervista era di Nicola Checcarelli. Spero di non aver commesso una scorrettezza a pubblicarne un pezzo, oltretutto non citandola testualmente.


Monsieur 40% - 27/01/2006 alle 12:50

[quote][i]Originariamente inviato da cassius [/i] [...]L'intervista era di Nicola Checcarelli. Spero di non aver commesso una scorrettezza a pubblicarne un pezzo, oltretutto non citandola testualmente. [/quote] No, no, nessuna "scorrettezza", in quanto il pezzo che tu hai citato è già stato pubblicato. L'eventuale "scorrettezza" da parte mia sarebbe utilizzare le domande di Brunel e le risposte di Martinelli, quelle testuali, prima che il reporter francese pubblichi (non so se l'abbia fatto o meno) la sua intervista. ;)


WebmasterNSFC - 21/02/2006 alle 16:46

Nuove interviste e resoconti del 2005 in Home Page. Intervista a Roberto Amadio, TM Liquigas di Eugenio Vittone http://www.cicloweb.it/art505.html Intervista a Claudio Corti, TM Barloworld di Enula Bassanelli http://www.cicloweb.it/art506.html Intervista a Giovanni Baldini, TM OTC-Lauretana di Marco Grassi http://www.cicloweb.it/art504.html Buona lettura a tutti.


Monsieur 40% - 21/02/2006 alle 20:45

Bellissima l'ultima parte dell'intervista a Baldini... :Od: A parte gli scherzi: - Amadio: rilassatezza [i]post-coitum[/i], può permettersi anche il rischio di azzardare alcune scelte. Certo, gli arrivi di Paolini e Nibali e la nuova dimensione di Garzelli possono aiutarlo. Curiosità per Colli e Righetto nella campagna del Nord. Curtolo - a detta di tutti - è già in grado di competere con gli sprinter: ci proveranno? - Corti: abbottonato, forse perché esperto. Probabilmente molti dei corridori che dovrà gestire ancora non li conosce appieno e preferisce non sbilanciarsi. Le vittorie di Degano e le belle prestazioni di Facci e Bonomi stanno italianizzando, e di molto, la squadra anglo-sudafricana. Si aspettano Astarloa e Cardenas un po' più in là, ma neanche troppo; personalmente, ho molta curiosità di vedere bello pimpante Mads Christensen, già in forma al Laigueglia; - Baldini: nelle squadre minori c'è voglia di raccontarsi e di far sapere proprio tutto: dai sacrifici agli entusiasmi; è un fiume in piena, Baldini, e non risparmia frecciate neanche tanto velate a Fci, Accpi e squadre "italo-estere". Luhovyy è veloce, Burrow lo vedo meglio con "Marmellataw" (scusate :D) e di Lasurdi e Signego ho sentito parlare bene. Gli spazi per far bene son pochi, la concorrenza è molta. In bocca al lupo. ...e :clap: agli intervistatori... (notato, si rivede anche il Grassi!? :D :D)


aranciata_bottecchia - 22/02/2006 alle 00:40

Molto interessante l'intervista a Baldini della OTC. Quello della pressione fiscale differente tra paese e paese è un nervo scoperto, bisogna sempre ricordare che le squadre straniere possono investire in ingaggi quella parte del budget che non è assorbita dalle tasse. D'altra parte sarebbe eticamente preferibile che federazione e Rcs avessero almeno un occhio di riguardo per le squadre che portano denaro alle casse dello stato (stato sanguisuga, ma questo è). PS a me non dispiacciono Signego e Lasurdi, anche Ricciardi potrebbe fare bene. Interessanti anche le osservazioni di Baldini attorno a Kiryenka, ma solo il tempo dirà se sono veritiere.

 

[Modificato il 22/02/2006 alle 00:43 by aranciata_bottecchia]


aranciata_bottecchia - 22/02/2006 alle 00:59

Molto interessante questa osservazione di Corti: "É bene che un giovane rimanga nel suo giusto ambito per coltivare l'istinto alla vittoria". Però non credo che sia una verità assoluta (anche se almeno un paio d'anni nel dilettantismo, meglio se con le spalle protette dall'ombra di una squadra professionistica, non fanno male a nessuno, anzi), soprattutto perchè non è omogeneo il livello delle squadre dilettantistiche, ci sono realtà che vanno elogiate e ce ne sono altre che convincono assai meno. Però svicola parecchio definendo Cunego "il giovane italiano più promettente, punto e basta". Voglio dire, Cunego è già affermato, forsa in parte ancora da scoprire, c'è da capire se fino ad ora è stato sottovalutato oppure sopravvalutato, ma comunque è un professionista affermato. Ma di ragazzi il cui potenziale è ancora inesplorato ce ne sono parecchi, per dirne uno citerei Nibali, ma c'è veramente tanto talento in giro, secondo me Corti voleva tagliare...corto. Brava Enula.


aranciata_bottecchia - 22/02/2006 alle 01:10

Condivido l'opinione di Amadio, l'annata di Pellizotti non è stata affatto deludente, ha confermato che si tratta di un corridore che, in un limitato periodo dell'anno, potrebbe essere competitivo ai massimi livelli nelle corse in linea e nelle brevi corse a tappe, senza badare troppo alla classifica dei grandi giri, che sono fuori dalla sua portata almeno per ora. Mi aspetto molto dal suo 2006, credo che possa essere il crocevia della sua carriera, se nel bene o nel male dovrà deciderlo lui. Intervista fatta bene e interessante anche questa, benchè la grave assenza di citazioni a proposito di Curtolo mi costringe a tirare le orecchie a Eugenio... Valà, scherzo.


Monsieur 40% - 27/02/2006 alle 01:20

Nuove interviste e resoconti del 2005 in Home Page. Intervista a Luca Guercilena, ds Quick Step-Innergetic di Mario Casaldi http://www.cicloweb.it/art510.html Intervista a Omar Piscina, TM Team L.P.R. di Andrea Sacconi http://www.cicloweb.it/art511.html Intervista a Cristiano Fanini, TM Amore&Vita-Mc Donald's di Elisa Marchesan http://www.cicloweb.it/art512.html Buona lettura a tutti.


aranciata_bottecchia - 27/02/2006 alle 01:31

Quella a Guercilena l'ho appena letta, davvero ben fatta (tra l'altro ha la mia stessa opinione avversa alle promozioni/retrocessioni di squadre nel Pro-Tour). Le altre le leggo domani. 'notte


WebmasterNSFC - 27/02/2006 alle 09:04

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Quella a Guercilena l'ho appena letta, davvero ben fatta (tra l'altro ha la mia stessa opinione avversa alle promozioni/retrocessioni di squadre nel Pro-Tour). Le altre le leggo domani. 'notte [/quote] Che ti metti a fare discriminazioni Pro Tour anche nella lettura? :Od:


WebmasterNSFC - 28/02/2006 alle 14:03

Riporto su per i distratti...e per un po' di autopubblicità! :D


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 10:10

L'autunno del patriarca - Ferretti ascoltato da Marco Grassi: http://www.cicloweb.it/art514.html Puntiamo forte sul Giro - Reverberi ne parla con Mario Casaldi: http://www.cicloweb.it/art515.html ProTour deleterio per tutti - Bordonali al setaccio di Andrea Sacconi: http://www.cicloweb.it/art516.html Tantissima carne al fuoco.


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 11:22

Il presidente Alcide Cerato ha tuonato contro l'Unione Ciclistica Internazionale definendo il Pro Tour una sorta di piaga alla stregua del fenomeno doping; è d’accordo sul paragone proposto? «Credo che il Presidente Cerato - spiega Roberto Marrone - abbia voluto usare questo paragone forte per dire che, come il doping, il Pro Tour così com'è concepito attualmente, soffochi il movimento professionistico in Italia». In qualità di team manager di una squadra Professional affiliata in Italia si sente tutelato dalla FCI? «Devo dire che con Alcide Cerato, finalmente, c'è qualcuno che si interessa a noi. Del resto la Federazione deve recuperare un ruolo che oggi non ha più». Da team manager di una squadra Professional come immagina il Pro Tour, sorta di Champions League delle due ruote? «Io lo vedrei come un circuito al quale si può accedere con meccanismi non di tipo finanziario, che tra l'altro sono eticamente sbagliati, ma sportivi1. Quali meccanismi di promozione e retrocessione adotterebbe? «E' abbastanza semplice. Esistono già le graduatorie con i punti UCI. Io inserirei nel circuito le prime 20 squadre dell' anno precedente. Ognuno poi si attrezzerebbe per fare il massimo possibile. Resterebbero comunque sempre alcune wild card a disposizione degli organizzatori». A proposito delle competizioni, quali politiche dovrebbero adottare gli organizzatori? «Se per organizzatori si intendono quelli fuori dal ProTour, è bene che si organizzino per proporre un prodotto comune da poter vendere bene e con maggiore visibilità». Le squadre Professional e Continental sono snobbate dai Grandi Giri ma sono fondamentali per la sopravvivenza di tutte le altre gare in calendario. Ma anche delle stesse squadre pro Tour, dotate di un organico abbondante, e delle stesse gare Pro Tour. Che pensa di questa situazione? «E' fuori discussione che, se in futuro venissero a mancare le squadre Professional e Continental, sarebbe l'intero movimento ciclistico ad andare in crisi; non si può pensare ad un ciclismo composto da solo 20 squadre nel mondo, fossero anche le più grandi. Non ci sarebbe più il serbatoio dal quale attingere, pensate solo a tutti gli under 23 che andrebbero a casa senza aver avuto l'opportunità di provare a passare. Non parliamo poi di tutte le corse fuori dal Pro Tour, che inesorabilmente sarebbero destinate all'estinzione«. Quale iniziativa adotterebbe per accrescere la comunicazione e la vetrina a disposizione delle squadre Professional, Continental e gare 1.1? «Come accennavo prima, secondo me, gli organizzatori delle gare più importanti in Italia fuori dal Pro Tour, dovrebbero istituire un circuito, di concerto con le squadre e la F.C.I., riservato alle squadre Professional e Continental; una sorta di "Coppa Italia" con una maglia di leader gestita dalla Federazione. Sono sicuro, che le stesse squadre, con i loro sponsor, potrebbero entrare nel progetto sponsorizzando l'evento, portando quindi risorse finanziarie agli organizzatori. Inoltre un prodotto di questo tipo, può essere offerto ad un'emittente televisiva, non necessariamente la RAI, visto che ultimamente relega questi eventi quasi esclusivamente sul satellite». (fonte: ufficio stampa Ceramica Flaminia)


WebmasterNSFC - 03/03/2006 alle 11:23

Se ne parlava anche qui: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3869


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 11:26

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Se ne parlava anche qui: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3869 [/quote] Sì, Andre, ma parla Roberto Marrone che è un ds italiano, e che noi abbiamo già ascoltato qualche mese fa. :D ...esempio di incidente diplomatico... due moderatori che si auto-moderano... :D


WebmasterNSFC - 03/03/2006 alle 11:31

Si, ma uno che legge le prime due righe:"Alcide Cerato ha ..." Non capisce na Cippa! A sto punto incolliamo qua sotto quello che ha detto: [i][b]01/03/2006 Alcide Cerato tuona: «Il Pro Tour è peggio del doping[/b] Per il ciclismo italiano il Pro Tour è peggio del doping». Alcide Cerato, presidente del Consiglio del Ciclismo Professionistico Italiano, va giù pesante, e lo fa senza mezze misure. All'indomani degli inviti fatti da Rcs Sport ai 20 Team di Pro Tour più due «wild-card» (Panaria e Selle Italia) per partecipare al prossimo Giro d'Italia (6-28 maggio), il numero uno del ciclismo professionistico italiano tuona la sua rabbia. «In questi mesi sono stato zitto e buono - spiega -, a vedere, ascoltare, parlare e attendere. Ma dopo aver visto che ognuno fa la propria strada e i propri interessi ho deciso di far sentire la nostra voce. Il Pro Tour, del quale pochi hanno capito bene cosa sia e cosa voglia portare, ha solo prodotto una cosa: il ciclismo italiano non conta più nulla. Tolte la Lampre-Fondital e la Liquigas, team di Pro Tour alla stessa stregua della italo/tedesca Milram, le formazioni "professional" affiliate in Italia e che pagano le tasse nel nostro Paese, non hanno la benché minima considerazione e tutela. Parlo a nome della Acqua & Sapone, della Ceramica Flaminia, della Naturino Sapore di Mare, del Team Miche, così come per la Universal Caffé, la Androni Giocattoli e la OTC Lauretana. Formazioni di seconda fascia, che hanno però il compito non secondario di svolgere il prezioso ruolo di serbatoio della squadre più grandi. Sono il Chievo, l'Udinese o il Livorno del calcio. Lo stesso Michel Platini, grande e indimenticato fuoriclasse della Juventus e della nazionale francese, oggi dirigente di livello mondiale, è contro al numero chiuso, ad un campionato europeo fatto solo di grandi club; noi del ciclismo, invece, abbiamo creato un meccanismo chiuso (20 squadre), antisportivo (chi ha garanzie finanziarie riceve dell'Uci una licenza di quattro anni, che permette loro di svolgere attività di alto livello), che preclude ogni possabilità di accesso a questi piccoli ma importanti team. So che lunedì prossimo a Parigi si riuniranno per discutere di Pro Tour. Sul tavolo c'è già una riforma, per una cosa pensata male e proposta ancora peggio. Spero che arrivino a trovare un meccanismo tale che possa dare la possibilità anche ai team minori di correre. Altrimenti mi auguro la scissione dei tre Grandi Giri. Lo dico a chiare lettere: spero che Giro, Tour e Vuleta escano da questo circuito e lascino libero accesso alle loro corse. Lo ripeto, il Pro Tour così com'é è la rovina del ciclismo. E' una lobby per pochi eletti, priva di riconoscimenti sportivi». E ancora: «Mi domando come mai nessuno ancora abbia pensato di ricorrere al TAS (Tribunale dell'Arbitrato Sportivo). Non è detto che non si decida di farlo noi per i nostri affiliati. Non si è mai visto che una squadra acceda al ciclismo che conta solo per la propria forza finanziaria e non per meriti sportivi. E' come se Milan, Juventus e Inter, per i loro bilanci in ordine, avessero la garazia di fare la Champions Legue per quattro anni. Sarebbe ridicolo: il Pro Tour, così come è stato proposto e organizzato, lo è. [/i] Fonte Tuttobiciweb


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 12:27

:hammer: :gruppo:


EugeRambler - 03/03/2006 alle 12:41

Marco Grassi sei straordinario! però quasi quasi ti querelo per tentato omicidio...mi stavi facendo cascare dalla sedia! :D [quote][b]Lei aveva fama da burbero, ma con Petacchi è parso addolcirsi.[/b] [i]«Senta, ma perché mi provoca?».[/i][/quote] eccezionale, davvvero favolosa. alla fine mi ha davvero fatto molta tenerezza la malinconia di ferretti. speriamo possa tornare in ammiraglia. glielo auguro di tutto cuore.


stress - 03/03/2006 alle 12:44

Ha me è piaciuta tanto. Ferretti è stato molto sincero e il merito va anche all'intervistatore.


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 12:46

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] Marco Grassi sei straordinario! però quasi quasi ti querelo per tentato omicidio...[...][/quote] È altrettanto straordinaria la "querela" per tentato omicidio... :Od:


WebmasterNSFC - 03/03/2006 alle 12:49

Questa invece mi ha lasciato un po' perplesso... Non ha finito benissimo il 2005, col Mondiale andato male e la rinuncia a cercare un'immediata rivincita alla Parigi-Tours: i tifosi non sono stati contenti di questa scelta. «Queste cose le dicono le malelingue, non i tifosi veri. Petacchi nel 2005 è stato bravissimo, ha vinto oltre 25 corse, la Milano-Sanremo, tappe al Giro, alla Vuelta. È un velocista, ha vinto tanto, che deve fare di più? Ha sbagliato a Madrid, ma capita a tutti di sbagliare una giornata; sono anni che corre due grandi giri in una stagione e li porta a termine, e qui ancora si sente dire che non ha carattere». La risposta ovviamente... Passi il non avere corso la Parigi-Tour, ma la gara di chiusura che ha fatto (non ricordo il nome)...in modo a dir poco irritante ha fatto storcere il naso a molti. Io non considero una malelingua dire che si è comportato male in quell'occasione...per me rimane un "molle", sarà un vincente, ma solo quando tutto gira per il verso giusto...


WebmasterNSFC - 03/03/2006 alle 12:58

Continua il botta e risposta... [i] Cerato-ProTour, interviene anche Antonello Dalla Corte Gentile direttore, mi permetto di scriverti ponendoti alcune riflessioni. Ho letto su tuttobiciweb lo sfogo del presidente del Consiglio del Ciclismo Professionistico Italiano Alcide Cerato. Premetto che sono d'accordo con il presidente sui problemi che il ProTour causa alle squadre Italiane. Però mi chiedo, e ti chiedo, perchè queste reazioni (ribadisco giuste) arrivano solo all'indomani delle convocazioni delle squadre invitate al Giro d'Italia? In questo momento si può far poco per tutelare il ciclismo italiano, che per il secondo anno consecutivo vede ai nastri di partenza dell'evento ciclistico più importante della stagione solo tre squadre Italiane, o sbaglio? Seconda riflessione, i tre grandi giri non riconoscono il Pro Tour come è impostato, bene, benissimo, però guarda caso gli inviti vengono diramati ai 20 Pro Teams. Allora direttore, questo pro Tour per gli organizzatori dei 3 Grandi Giri esiste o non esiste? Lo riconoscono o no? se non lo riconoscono così come viene diramato in tutti i comunicati, forse sarebbe giusto da parte loro invitare i primi 16 Pro Teams della classifica Pro Tour e assegnare le wild card ad altre squadre meritevoli di tale assegnazione. E' troppo comodo dire non riconosciamo il Pro Tour, però gli inviti delle due manifestazioni più importanti ( Giro d'Italia e Tour ) sono andati ai 20 Pro Teams. Non so se pubblicherai questo sfogo, però credimi il mio lavoro quotidianamente mi porta ad essere a contatto con manager di squadre che sono nello sconforto più totale, il giro d'Italia è in aspirazione per tutti i Team, quindi sarebbe giusto tornare ad un assegnazione delle wild card per meriti sportivi e non solo economici, ammesso che questi esistano. Antonello Dalla Corte La posizione dei tre grandi giri è chiara: non è vero che non vogliono il ProTour, non lo vogliono così com'è. Ed il fatto di aver invitato le venti squadre del ProTour è un riconoscimento importante, un gesto di grande disponibilità. In attesa che la riunione in programma per lunedì dia i frutti sperati, altrimenti è chiaro che i tre grandi gii rivedranno la loro posizione e soprattutto sceglieranno diversamente le squadre da invitare al giro, al Tour e alla Vuelta. [/i] Fonte Tuttobiciweb Per me gli organizzatori hanno paura di rimanere in braghe di tela non rispettando il Pro Tour e indispettendo l'UCI. Lunedì vedremo...


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 13:02

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] [...]Per me gli organizzatori hanno paura di rimanere in braghe di tela non rispettando il Pro Tour e indispettendo l'UCI. Lunedì vedremo... [/quote] Per me gli organizzatori di Giro e Vuelta hanno paura di rimanere in braghe di tela rispetto al Tour. Ecco perché i 20 ProTeam. Perché dipende - purtroppo "ancora" - tutto o quasi dal Tour de France, che è l'istituzione di maggior prestigio. Se il Tour accetta il ProTour (che, letteralmente, significa: "Per il Tour"... ed anche se è una battuta è significativo...), e Giro e Vuelta no, Giro e Vuelta tornano ad essere dei campionati nazionali a tappe. Non sarebbe male per l'immediato, devastante però per il futuro.


WebmasterNSFC - 03/03/2006 alle 13:07

Il Tour ha fatto altrettanto invitando tutte e 20 le squadre pro tour più una francese e una spagnola...quasi come noi!!!


EugeRambler - 03/03/2006 alle 13:13

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] Marco Grassi sei straordinario! però quasi quasi ti querelo per tentato omicidio...[...][/quote] È altrettanto straordinaria la "querela" per tentato omicidio... :Od: [/quote] eheh lo so che si tratterebbe di denuncia, però querela è "più attinente" non trovi mario?! :Od:


superandyweb - 03/03/2006 alle 13:41

Allacciandomi all'interevista di MARCO GASSI al Ferretti, prima di tutto complimenti bell'intervista e proprio qualche giorno fa mi chiedevo che fine avesse fatto. Caro Marco dalle risposte che Ferretti ha dato ho visto che hai rischiato grosso :D ercè sei riuscito a tirare fuori molte cose interessanti... Una cosa non ho capito bene, la questione (unione) Masciarelli e Acqua & Sapone che se ne era parlato tanto in autunno non se n'è piu fatto nulla? :? Quindi ora è in disoccupazione in fin dei conti? o stà lavorando per risalire in bici? Io sinceramente lo spero, puo avere il suo brutto carattere ma ha sempre tirato fuori ottimi corridori e chissa quanti altri puo ancora tirarne fuori!!


pedalando - 03/03/2006 alle 17:33

azz intervista bella ed emozionante, specie nel finale, che dara' sicuramente molti spunti di riflessione. Provo ad estrarne uno: Dai discorsi sul ProTour e sulle motivazioni del Sig. Fassa e' evidente che il ProTour ha "rotto" un equilibrio economico obbligando a rivedere le strategie di sponsorizzazione in funzione del nuovo circuito. L'establishment del "ciclismo che conta", in fondo, richiede piu' contabili e meno atleti o bravi ds. Le squadre ed il doping (uff ancora lui): prendiamo le dichiarazioni del ferron per quello che dice, non per quello che potremmo pensare. :nonono: I primi nemici dei dopati sono i medici delle squadre, insomma una bella lotta: gente che si dopa per aumentarsi lo stipendio e la controparte che gli fa i controlli a sorpresa per abbassarglielo! :o Bello, in un mondo ideale. Un po' meno quando a comandare ci sono i contabili, allora il sospetto che il doping possa essere usato [u]anche[/u] per quadrare il bilancio diventa forte... e, chissa perche', a questo pensiero avverto una sensazione di...."gelo".


Ottavio - 03/03/2006 alle 17:59

Complimenti a Grassi per l'ottima intervista, "a schiena dritta", a Ferretti! Mi piacerebbe un giorno sentire Bulbarelli porre queste domande a Ferretti o ad un altro DS.


Monsieur 40% - 03/03/2006 alle 19:17

Uff', 'sto Grassi... fa un'intervista e ci mette subito in secondo piano... ...despota!!! :bll: :D :D