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Autore: Oggetto: Ciclotecnica

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Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 25/03/2006 alle 01:22
Ricordo un'altro caso famoso di bici vietata, la Colnago che Tonkov avrebbe dovuto utilizzare per la crono di Cavalese al Giro 1997. I giudici di gara gli impedirono di utilizzarla perchè ritenevano che sulla ruota posteriore fosse presente una carenatura irregolare, scelta che si può anche condividere, ciò che lasciò perplessi fu il fatto che l'irregolarità fu contestata al corridore quando questi stava già per salire sulla rampa di partenza e ciò credo che condizionò la prova del russo quel giorno.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/03/2006 alle 00:01
Antonello, anche io credo che 3'' al Km fossero veramente troppi, ma la bici era proprio estrema e credo che rispetto ad un'altra "normale" bici da crono il guadagno ci fosse.
Semmai credo che la bicicletta fosse inguidabile!

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 06/04/2006 alle 16:08
Riesumo il thread per postare quest'articolo di cyclingnews sul nuovo SRAM

http://www.cyclingnews.com/tech.php?id=tech/2006/features/sram_road_launch

Non ho ancora fatto in tempo a leggerlo, spero di riuscirci, ma le foto sembrano davvero belle...

 

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Livello Tour




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  postato il 09/04/2006 alle 18:41
visto cosa è successo al povero Hincapie: (da cyclingnews.com)

"
The bikes of Hell: George Hincapie's Discovery Channel Trek Paris-Roubaix special, April 8, 2006
Shock treatment
One of the few riders that has some chance of stealing glory away from Belgian cycling god Tom Boonen is a 32 year-old from South Carolina, USA, by the name of George Hincapie. In recent years, his Discovery Channel team has given Jungle George every opportunity to try and win a race he's long dreamed of winning. This includes his Trek prototype - Cyclingnews' Anthony Tan spoke with one of Trek's leading men, Scott Daubert, asking him what has been done to give Hincapie the winning edge.

...



Scott Daubert: One thing I forgot to tell you about is that George is running with a different fork; it has a longer axle to crown dimension, and it has a longer rake than the normal Bontrager Race Lite fork.

CN: Is this something new you'll bring into the Trek line?

SD: No, it's actually from Bontrager's Satellite line, almost from their commuter level, but it has dimensions that are appropriate for Roubaix. It's an in-house made fork, made at Trek from OCLV carbon, it's just on a different model bike.

CN: Is it a steel steerer?

SD: No, it's aluminium; it's been blasted then anodized black.


CN: But the frame is essentially a Trek 5200, then?

SD: It's a 5200 platform that we make and do what we make and call a prototype for Roubaix. But it's still entirely Trek, handmade in Waterloo, Wisconsin, but just using bits and pieces from other bikes that we make.

...
"

ecco ciò che ha tolto dalla competizione un probabile protagonista:

http://www.cyclingnews.com/photos/2006/apr06/roubaix06/index.php?id=hincapie_trek/IMG_9943

cara Trek stavolta hai fatto una cappellata.

 

[Modificato il 09/04/2006 alle 18:50 by chapino]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/04/2006 alle 00:29


Ecco la causa del ritiro di Hincapie. In una foto che non sono riuscito a copiare si vede chiaramente che non hanno ceduto l'attaco o la piega ma la parte terminale della forcella su cui va ad agire l'attacco.
La forcella è un prototipo della Bontrager sviluppata proprio per la Roubaix, che però credo montassero anche i compagni di squadra dell'americano.



Veramente stranissimo, se non folle, l'utilizzo di ruote in carbonio ad alto profilo per la Roubaix. Non so se abbiano influito nella rottura della forcella ma credo che bene non abbiano fatto!

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 10/04/2006 alle 00:34
Ancora una volta ti viene da dire una sola cosa....

VIVA L'ACCIAIO!!!

 

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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 08:16
(con tutto il rammarico x hincapie..) ammerriga´, che figura di m*** che avete fatto...
ma come?
col carbone testato dalla nasca, vi va a cedere lo stelo in alluminio? certo che era lo stelo e non il manubrio..dalle immagini si vedeva chiaramente che attacco e man. erano insieme..
bulba farebbe meglio a tacere. di ciclismo ancora non ha imparato un´ akka, de tecnica poi non ne parliamo..

 
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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 08:54
rettifica: lo stelo, si dice, doveva essere in carbonio. x garantire + assorbimento vibrazioni. probabilmente un serraggio anomalo (leggi troppo forte) esercitato sulle viti dell´ attacco, ha provocato una cricca che, attraverso le vibrazioni, ha skiantato il tubo forca.
 
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Non registrato



  postato il 10/04/2006 alle 08:59
Mi è venuto male per lui!
Ero intenzionato a prendere un manubrio di quelli "profilati" in carbonio.
Ma ora ho cambiato decisamente idea
Tra l'altro avevo già cambiato idea sul "cannotto" della sella, dopo aver visto un mio amico "sedersi" sulla ruota posteriore.

 

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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 09:02
beh nell'articolo di cyclingnews che ho in parte riportato ieri si dice che lo stelo è in alluminio e si parla anche delle ruote.

il tizio della Trek intervistato verso la fine dell'intervista dice:

"Time will tell - tomorrow's the test!"

riferendosi ovviamente alla rubaix del giorno dopo...bene, il tempo ha dato il suo verdetto

tra parentesi, credo che hincapie fosse in pratica l'unico a non adottare una forcella full carbon ed è stato l'unico ad avere una rottura.

 
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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 09:38


da. cyclingnews.com.
alluminio anodizzato nero

 

[Modificato il 10/04/2006 alle 09:51 by Andrea_Web]


 
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Non registrato



  postato il 10/04/2006 alle 10:39
Originariamente inviato da mak1968 in un thread monotematico

Ho una coppia di Mavic Ksyrium Elite. Per montare la cassetta Shimano a 10V è necessario inserire anche il distanziatore originale Shimano fornito per compatibilità su mozzi a 9V?

 

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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 14:51
grazie web!
cmq sta forca sta diventando un vero rompi-capo..
(scusate la battutaccia, ma e´ uscita di getto..)

 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 10/04/2006 alle 16:38

Schema

Fisica ed immaginazione possono farci capire qualcosa di piu di quello che potrebbe essere successo a Hincapie.

Le vibrazioni indotte dal pavè, sono fondamentalmente verticali. Significa che lo spostamento della serie sterzo e della parte alta della forcella, all'altezza dell'attacco manubrio sarebbe perpendicolare all'attacco stesso, parallelamente all'asse dello stelo della forcella, omogeneamente a tutta la sezione.

La resistenza invece relativa al peso del corridore, che in quel momento doveva tenere il manubrio nella parte bassa della piega, agisce sulla parte anteriore dell'attacco manubrio, che, essendo rigido, la scarica nel punto d'attacco alla forcella, nella parte anteriore (il peso è piu in basso rispetto all'attacco).

Da notare come la prima forza non sia costante (le vibrazioni sono notoramente "colpi", non forza costante) al contrario del peso del corridore.

Sommando le due forze otteniamo:

Sulla parte posteriore dello stelo della forcella (quello verso il corridore) un'azione fondamentalmente verso l'alto, risultante dalla somma delle forze provenienti dal basso (la forcella, e quindi, il pavè) e della reazione al peso del corridore, applicata al contrario, a causa del fulcro che l'attacco manubrio forma.

Sulla parte anteriore dello stelo, invece, avremo da una parte il peso del corridore (senza fulcro), dall'altra, in contrapposizione, le spinte legate alle vibrazioni.

Questa disuguaglianza tra le forze applicate nei due punti, lo sforzo meccanico legato alla non omogeneità nell'applicazione (dicevamo prima, i colpi) può aver portato alla rottura della parte posteriore dello stelo della forcella, o al cedimento di quella anteriore nel momento in cui un colpo "piu forte", dopo un lungo affaticamento meccanico della fibra di quell'area, può aver oltrepassato il valore di rottura.

Sicuramente, secondo questa mia teoria, aver montato ruote ad alto profilo, non ha fatto altro che aumentare l'intensità delle vibrazioni trasmesse nella zona di rottura, indebolendola piu rapidamente.

Si tratta ovviamente solo di ipotesi

 

[Modificato il 10/04/2006 alle 16:53 by alt-os]

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Under 23




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  postato il 10/04/2006 alle 16:45
Originariamente inviato da DeLorean

Ancora una volta ti viene da dire una sola cosa....

VIVA L'ACCIAIO!!!


Siempre VIVA!!

 

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Andiamo sempre dritti fino..........alla prossima curva

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/04/2006 alle 19:41
A proposito di acciaio, la bici di Ballan alla Roubaix


Mentre questa è la Lapierre in alluminio usata da Guesdon. Sembra proprio una bici da ciclocross (notate i freni)


Carbonio invece per Boonen, ma pochissimo slooping e carro lungo.


Queste foto di bici usate alla Rubé le ho trovate su cyclingnews.com.

 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 10/04/2006 alle 19:44
Ho notato che nella Roubaix di ieri quasi la totalità dei corridori montava dei copertoncini verdi.
Sapete di che marca sono e se sono stati ideati appositamente per la corsa dei sassi?

 

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Carmine Coiro

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 10/04/2006 alle 19:48
Quindi Ballan ha usato una bici interamente in acciaio?

Se fosse così ottima scelta...ma anche la forcella era in questo nobile ,materiale?Dalla foto non si riesce a capire

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/04/2006 alle 19:54
Davidino il telaio è in acciaio e la forcella in carbonio.

Tornando al povero Hincapie vorrei far notare la presenza di un ammortizzatore (o meglio elastomero) posteriore sulla sua Trek.


Ho letto che Chapino parla di stelo in carbonio riferendosi all'intervista di Cyclingnews.com, ma leggendola non ho trovato niente a riguardo. Si parla infatti di "steerer" in alluminio, che credo voglia dire manubrio. Certo dalla foto sembrerebbe proprio alluminio anodizzato.

 
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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 20:31
dall'intervista si capisce che è una bontrager serie satellite, i modelli sono due:

- satellite plus



- satellite elite


entrambe, a vedere dalle foto hanno il cannotto metallico

"steerer" è proprio il tubo della forcella, nella scheda tecnica delle due forcelle (che sono destinate anche ad un uso crossistico) si parla di steerer da 1" e 1/8.
Vorrei aggiungere che ci deve essere probabilmente stato un errore nel montaggio: il componente doveva essere nuovo o al più esser stato usato per qualche allenamento, non è pensabile che avesse accumulato un numero di cicli a fatica tale da portarne alla rottura .
Nemmeno si può pensare che su una forca destinata ad un impiego pesante e molto massiccia (minimo 660 grammi) gli urti accumulati in una corsa, in assenza di uno specifico incidente, abbiano portato a rottura.
é altresì vero che anche stringendo alla morte la pipa non si può causare una rottura del genere (probabilmente si può indurre una certa deformazione ,ma credo molto limitata)
io ho una certa idea, magari un po' da "signora in giallo":
il cannotto nasce color argento, loro lo hanno anodizzato nero. L'anodizzazione comporta un attacco acido e in seguito il trattamento elettrochimico, entrambi non sono favorevoli nei confronti di un componente destinato a sollecitazioni cicliche. Se poi hanno usato all'interno il classico, orrendo, spider in acciaio che si "ancora" al tubo incidendolo, questo aggrava ancora di più la situazione.

Ah, e poi c'è la sfiga, contro la quale nemmeno al MIT ci possono fare nulla!



ulteriori info

http://www.bontrager.com/Road/Components/Index_Road_Forks.php

 

[Modificato il 10/04/2006 alle 20:48 by chapino]


 
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Livello Tour




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  postato il 10/04/2006 alle 20:50
La forcella è sicuramente la Satellite Plus in quanto è l'unica delle due compatibile con i freni tradizionali, anche se long reach (che non sapevo nemmeno esistessero)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/04/2006 alle 22:59
Chapino, grazie per le spiegazioni!
La tua tesi sull'anodizzazione è molto interessante.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/04/2006 alle 23:21
Un altro spunto di discussione. La Trek è una delle poche marche che monti nelle sue bici di alta gamma la serie sterzo esterna e non integrata.
Mi sembra che sia così anche per la bici di Hincapie. Questo elemento può aver influito?
Normalmente però si dice che la serie stero esterna è più durevole.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 10/04/2006 alle 23:46
Ragazzi penso che qui siamo di fronte semplicemente ad un grosissimo caso di SFIGA...certo la si poteva attenuare montando ruote tradizionali e uno stelo in acciaio,però il risultato non cambia.Quando la dea bendata ti vuole colpire non c'è niente da fare...forse solo l'acciaio ti può salvare

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2006 alle 00:12
Su cyclingnews.com continua la saga della "forcella maledetta" di Hincapie.
In una intervista un tecnico della Trek sostiene che Hincapie avesse subito un incidente prima del distacco del manubrio, ma che non avesse voluto cambiare subito la bici.
In seguito però l'americano aveva iniziato ad avvertitre il manubrio poco saldo e prima di poter cambiare bici era entrato nel tratto di pavé che gli è stato poi fatale.
Dunque sarebbe stato un primo incidente seguito dalle vibrazioni a determinare la rottura del canotto della forcella.
Il tecnico non dice niente riguardo alla scelta delle ruote in carbonio ad alto profilo.

 
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  postato il 12/04/2006 alle 08:21
Originariamente inviato da DeLorean

Quando la dea bendata ti vuole colpire non c'è niente da fare...forse solo l'acciaio ti può salvare


Che rima malvagia!

 

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  postato il 14/04/2006 alle 08:21
Originariamente inviato da falco46

Paragoni cambio tra MTB e Bici da corsa

qualcuno sa dirmi a cosa corrispondono le marce di 1 mtb nelle bici da corsa grazie! aspetto notizie ciao

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2006 alle 14:25
Falco non ho capito bene la tua domanda, comunque non c'è differenza tra "le marce" di una MTB e quelle di una bici da corsa.
Bisogna in entrambi i casi fare il rapporto tra i denti della corona anteriore e i denti del pignone posteriore.
Le bici da MTB hanno tre corone anteriori mentre le bici da strada ne hanno quasi sempre 2 con un numeo di denti maggiore rispetto a quelle delle MTB (anche se sempre più spesso vengono utilizzate corone cd compact con un numero di denti similare a quelle delle MTB).
I pignoni posteriori dei canbi MTB hanno un numero di denti superiore a quelli delle bici da strada.
Conseguentemente il rapporto tra le corone anteriori ed i pignoni posteriori nelle MTB sarà più basso di quello delle bici da strada comportando uno sviluppo inferiore ad ogni pedalata.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/04/2006 alle 20:09
Ecco la "colpevole" della caduta di Hincapie, da cyclingnews.com


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/04/2006 alle 09:20
grazie ottavio, io x esempio volevo sapere a quale cora in 1 mtb corrisponde il 53 e a quale il 39, capito? cmq grazie 6 stato molto esauriente.
 
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Moderatore




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  postato il 12/05/2006 alle 13:46
53/39 - 50/34

Originariamente inviato da ultegra in un thread mono-dedicato

Ciao, dopo 3000 km ho deciso di cambiare i rapporti, passando dal 53/39
al 50/34 la mia zona di marcia è nei pressi del parco del pollino
quindi con quasi/niente pianure
Gentilmente gradirei sapere se: questo passaggio è stato fatto, è come vi siete trovati?


Originariamente inviato da itammb

La guarnitura compatta lavorà più in agilità che potenza ...

Io uso una compatta è devo dire che utilizzo al meglio tutti gli sviluppi
metrici che mi offre...a differenza del 52/39...

Forse però in salite dure dure dure diciamo dal 15% in più...l'agilità
funzionale della compatta perde di valore....rispetto ai padelloni...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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le foglie

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/05/2006 alle 15:55
Io sono passato dal 52/42 al 50/34 e mi trovo molto meglio sia in salita che sul passo.
L'unico "difetto" è che prima utilizzavo il 42 per riscaldare la gamba all'inizio di una uscita ora devo utilizzare il 50 con i pignoni più grandi e dunque con la catena molto storta.

 
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Livello Giro




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  postato il 12/05/2006 alle 19:10
A mio giudizio è puramente una trovata commerciale, in quanto con i gruppi del giorno d'oggi a 10 rapporti a gabbia lunga media e corta è possibile riprodurre con il 53/39 qualsivoglia rapporto ottenibile con il 50/34. Il problema è che la gente dice sempre eh la moltiplica la moltiplica.... non ho mai capito perché la gente deve stare a guardare la moltiplica quando la massima differenza nel rapporto la fa la scelta dei pignoni. Ma nessuno parla dei pignoni perchè i cicloturisti buttano giù dei denti quando sono in gruppo e pace e bene (poi fanno acido lattico da non camminare tre giorni ma vabbè, mica fanno corse a tappe), invece la scelta dei pignoni un corridore esperto la opera con MOLTA oculatezza, sin dalla gioventù. E' VITALE la scelta dei pignoni da far lavorare nelle diverse condizioni: compact o no, un cultore della bici deve sapere (insomma, deve STUDIARE in relazione alle proprie doti biomeccaniche) quali sono i rapporti giusti da usare ed in che situazione per non perdere le ruote che contano.

Per questo, secondo me, la compact è un'invenzione assolutamente superflua, se pensate che il 34 x 23 sia un buon rapporto io vi rispondo che il 39 x 26 va bene uguale anzi è un pelo più agile, invece se volete più durino usate il 25. L'importante è usare bene i pignoni, non le moltipliche.

 

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La rivoluzione non è un pranzo di gala
o una festa letteraria;
non si può fare con tanta eleganza,
con tanta serenità e delicatezza,
con tanta grazia e cortesia.

La rivoluzione è un atto di violenza.

-Mao Tse Tung

 
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Livello Giro




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  postato il 12/05/2006 alle 19:20
Originariamente inviato da EugeRambler

Originariamente inviato da cikki

a prop. l´ anno scorso, in tv,(non ricordo se era tour o giro di ger.) c´ era un csc con una guarnitura.. ovalizzata. dicevano che aveva dei vantaggi in fase di spinta..


la corona ovalizzata l'ho vista usare a cronometro al tour de france. mi sembra la adoperasse vinokourov, ma potrei sbagliare.
la spiegazione fornita per una forma così insolita di guarnitura era che eliminava i punti morti durante la spinta, che si avrebbero invece con la guarnitura tonda. mah...esasperazioni!




Ah nono scusa se leggo solo ora spulciando il post, ma la corona usata da Julich non aveva quello scopo. Eliminare il punto morto era lo scopo delle ovalizzate fuori asse degli anni '80, cioè l'asse dell'ellisse era di una ventina (?) di gradi più avanti dell'asse delle pedivelle, di modo da ammazzare il punto morto (ca...ata: ne crei immediatamente un altro nel punto opposto alla pedivella, e disomogeinizzi la pedalata rischiando di renderla quadrata).

La cosa che usava Julich invece presenta l'asse dell'ellisse esattamente in linea con l'asse delle pedivelle, ed il suo scopo era quello di presentare un maggior "filo" di guarnitura alla catena nel momento di massima spinta, ossia, più o meno, nel momento in cui la pedivella è orizzontale. Cioè, nel senso della trazione, la dentatura presentata alla catena era, a pedivella orizzontale, di un paio di denti in più che non quando la pedivella era in un punto morto (cioè ad angolo retto con in senso della trazione).

Naturalmente è una cosa inutile, si può parlare forse di minor attrito denti / catena nel momento "cruciale" della creazione dei punti morti (fa meno attrito = faccio meno fatica a creare i punti morti), ma poi lo stesso attrito dovresti ritrovartelo contro nel momento di massima spinta.

 

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  postato il 13/05/2006 alle 07:10
Originariamente inviato da Sikhandar

A mio giudizio �puramente una trovata commerciale, in quanto con i gruppi del giorno d'oggi a 10 rapporti a gabbia lunga media e corta �possibile riprodurre con il 53/39 qualsivoglia rapporto ottenibile con il 50/34. Il problema �che la gente dice sempre eh la moltiplica la moltiplica.... non ho mai capito perch�la gente deve stare a guardare la moltiplica quando la massima differenza nel rapporto la fa la scelta dei pignoni. Ma nessuno parla dei pignoni perch�i cicloturisti buttano gi dei denti quando sono in gruppo e pace e bene (poi fanno acido lattico da non camminare tre giorni ma vabb� mica fanno corse a tappe), invece la scelta dei pignoni un corridore esperto la opera con MOLTA oculatezza, sin dalla giovent. E' VITALE la scelta dei pignoni da far lavorare nelle diverse condizioni: compact o no, un cultore della bici deve sapere (insomma, deve STUDIARE in relazione alle proprie doti biomeccaniche) quali sono i rapporti giusti da usare ed in che situazione per non perdere le ruote che contano.

Per questo, secondo me, la compact �un'invenzione assolutamente superflua, se pensate che il 34 x 23 sia un buon rapporto io vi rispondo che il 39 x 26 va bene uguale anzi �un pelo pi agile, invece se volete pi durino usate il 25. L'importante �usare bene i pignoni, non le moltipliche.


quoto
e´ solo x tirare il mercato , visto che non sanno + come rilanciarlo.ora, tra perni passanti e varie, il mov quadro e´ roba da museo. invece secondo me e´ ancora valido e + robusto. poi sara´ l´ ora dell´ indispensabilita´ del cambio elettronico con la batteria pure al titanio..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/05/2006 alle 12:42
La compact non è solo moda o un aiuto ai paracarri come me, ma viene sempre più utilizzata dai pro.
In particolare Basso già da un paio di anni la usa. Direte ch è dovuto alla sponsorizzazione della FSA, che punta tantissimo sulla compact, ma non credo sia così. Un professionista non rischia una corsa per far felice lo sponsor. E' capitato in passato di ciclisti che utilizzavano bici diverse da quelle fornite dallo sponsor, che provvedevano a verniciare con i colori del fornitore.
Quest'anno sul Plan de Corones assisteremo al festival della compact!

 
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Livello Tour




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  postato il 13/05/2006 alle 18:45
e infatti la monta basso e tutti dietro. d´ altronde il mercato come va avanti?..ho saputo di profi che x sponsor dovevano correre con selle ultra light che gli tagliavano il c.. e poi i prof. sono prof. come la storia degli attacchi. i prof. hanno attacchi da 130, 140mm, e tutti a rincorrere i manubri con mal di schiena conseguenti. vedo in giro gente che sta sdraiata come al mare. poi fai la visita dal biomeccanico e ti accorcia l´ attacco di 30-40mm..
oppure che corrono con ruote diverse dalle pecette ivi attaccate.
cmq. come fai agilita´ con la comp.? col 36 d´ inverno? e poi stai sempre sul 50. senza sottovalutare la troppa diff. tra 50 e 36..
cose buone vi sono. pedali klik e cambi sulle leve. non e´ che rinnego tutto. pero´ ci sono in giro anche una marea di c*****.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/05/2006 alle 12:46
Siccome dovrei fare un paio di modifiche sulla bici potreste dirmi le marche migliori e i prezzi per le corone dietro?

Quanto costano le leve dei freni in carbonio?

GRAZIE A TUTTI.

 

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Livello Giro




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  postato il 14/05/2006 alle 12:56
Cosa vuol dire corone dietro? Le ruote libere (ossia, i pignoni?)

Leve in carbonio ci sono: Chorus 10 speed, Record 10 speed, SRAM Force (se queste ultime però te le riesci a procurare sei davvero forte, non ho trovato nemmeno un negozio su ebay.com che le ha).

Gli ergopowers (questo è il loro nome) costano parecchio, di listino 230 euro i record. Ciao

 

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La rivoluzione non è un pranzo di gala
o una festa letteraria;
non si può fare con tanta eleganza,
con tanta serenità e delicatezza,
con tanta grazia e cortesia.

La rivoluzione è un atto di violenza.

-Mao Tse Tung

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/05/2006 alle 13:46
Si sono pignoni, scusa l'ignoranza in materia.

 

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Livello Giro




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  postato il 14/05/2006 alle 15:21
Su Ebay trovi ruote libere Miche a 30 euro, te le danno con i filetti ed i distanziali che vuoi (però mi sa che hanno solo le 10 spd, io mi sono fatto ad esempio un pacco pignoni con filettatura shimano e distanziali campagnolo, insomma ci puoi fare i giochini che vuoi a seconda delle necessità). Io se fossi un cicloturista userei una ruota libera da juniores del tipo 14-26, altrimenti la 13-25 o 13-26 è altrettanto buona, io faccio le volate quindi uso 12-25 e alcune rare volte 11-23.

Se ti interessa avere ruote libere migliori, ci sono quelle associate ai gruppi (ad esempio, ruota libera Record, ruota libera Chorus) ma costano un sacco di soldi (60+ euro)e ti fanno risparmiare pochi grammi. La cambiata è uguale. Boh.

Ma scusa non ti conviene comperarti il gruppo completo nuovo (cambio, deragliatore, leve, guarnitura, catena, caveria, ruota libera?) Ci sono molti negozi ad esempio su ebay.co.uk che vendono gruppi precedentemente su bici da esposizione a molto poco... Secondo me conviene. Boh.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/05/2006 alle 19:29
Grazie proverò a vedere, qui a Padova c'è la fiera in questi giorni, magari trovo qualcosa sotto costo,

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/05/2006 alle 19:17
Ho trovato i pignoni a 3€ l'uno, penso sia un buon prezzo.

Le leve in carbonio 99€, aspetto a prenderle.

Le scarpe nuove 39€ (UTM a tre strip se non sbaglio) dopo lo scherzo di un cane, me le ha azzannate quelle vecchie, altro buon prezzo.

Cosa ne dite?

 

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Livello Francesco Moser




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  postato il 16/05/2006 alle 19:21
Originariamente inviato da super cunego

Grazie proverò a vedere, qui a Padova c'è la fiera in questi giorni, magari trovo qualcosa sotto costo,


Fiera?? Che fiera??? Sono ogni giorno a Padova e non ne so niente...info please...

grazie milleee

 

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Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)

Mattia

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/05/2006 alle 19:24
C'è la campionaria, padiglione 2 Blubike, so che fa prezzi buoni anche ai tesserati (35% di sconto) ad Albignasego.

Abiti a Padova?

 

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