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Autore: Oggetto: Bravo Riccò, ma che brutto che è questo ciclismo

Livello Fausto Coppi




Posts: 3791
Registrato: Sep 2007

  postato il 15/07/2008 alle 09:28
Originariamente inviato da pony

Originariamente inviato da babeuf

Originariamente inviato da Laura Idril

Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte


Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam.

L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due.

mediocrità? mediocrità? ma porca miseria!!! voglio vedertici a scalare l'hautacam e scattare staccando gli altri...
se evans e schleck sono mediocri allora un gregario cos'è? una me.rda??? no no e poi no...
scusate ma io mi irrito di brutto quando leggo certe cose: se evans, schleck e menchov sono li è per un motivo, ed il motivo è che se sei un mediocre, come lo era il sottoscritto quando correva, a fare il tour non ci vai...
rispetto ragazzi, rispetto per questi qua che si fanno un mazzo tanto, e non si bombano nemmeno più... (o non come una volta, opinione mia)


Io ho l'impressione che i migliori nella tappa di ieri erano un po stanchi. Sarà stata colpa del Tourmalè fatto a tutta, sarà colpa del caldo, sarà colpa di 10 tappe fatte a tutta. Io lo vedo a occhio nudo che i protagonisti di questo Tour non vanno forte coma Armstrong, Ullrich, Indurain, Basso. Ma questo conta poco perchè per vincere il Tour bisogna esprimere valori relativi e non valori assoluti.
Mi spiego: bisogna essere il più forte di quelli presenti al Tour 2008 e non dimostrare di essere forte come chi ha vinto i Tour precedenti. Se ci fossero stati i marziani che c'erano fino a qualche anno fa, forse Devolder e F. Shleck, Vandevelde, Cobo acebo, non starebbero lì e forse Cunego avrebbe fatto il Giro.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
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Livello Tour




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  postato il 15/07/2008 alle 09:35
Originariamente inviato da Leone delle Fiandre

Spezzo una lancia a favore del ciclismo moderno.
Prendi la tappa di ieri, guardane l'altimetria e dimmi se non ti ricorda la tappa del Giro col Manghen e l'Alpe di Pampeago. Ora, al Giro hanno fatto entrambe le salite con passo cicloturistico e senza attacchi (tranne che negli ultimi 1500m, s'intende), quando invece già sul Manghen si capiva che qualche big poteva essere fatto fuori. Hanno deciso di temporeggiare e di guardarsi, così chi era in difficoltà anzichè andare fuori classifica e rimasto a ruota e ha tenuto e guarda caso uno di questi ha vinto il Giro (altro che crono e cadute, come dice uno che è delle mie parti). E noi tutti (giustamente) a lamentarci della noia e dell'incapacità dei cosiddetti uomini di classifica di prendere l'iniziativa. Che noia! Dicevamo.
Prendi la tappa di ieri, altimetria simile , prima vera gande fatica della corsa (come l'altra): tutti ci aspettiamo che le schermaglie comincino sull'Hautacam, mentre invece la CSC, ieri spettacolare, decide di fare venire i nodi al pettine fin da subito, a costo di giocarsi qualche carta importante. Chi ne ha sta dentro, chi non ne ha è fuori. Non si bluffa. Così, a 50 km dall'arrivo dell'arrivo della prima vera tappa di montagna, abbiamo visto rimbalzare Valverde, Cunego, Devolder, Kreuziger, Samuel Sanchez e la classifica generale già sconvolta. Mentre sull'Hautacam sono saltati Andy e Kirchen. Io dico che la tappa di ieri è stata spettacolare e che mi sono divertito (a parte quando mi è saltato lo streaming a 3 km dalla fine) e per lo più grazie alla CSC, che ha dato spettacolo e ha insegnato a molte squadre (soprattutto italiane) come si corre er vincere un GT. Poi magari non lo vincerà, perchè Frank e Sastre hanno qualcosa in meno di Evans e Menchov nelle tre settimane e a crono. Però ieri io mi sono visto una gran bella corsa. Per cui, secondo me, il ciclismo moderno non è sempre così schifoso.

Quoto con una postilla maliziosa:avessero avuto la stessa squadra al Giro, (che ha un impatto mediatico inferiore)avrebbero fatto la stessa azione? anche con una c

 

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La salita è l'essenza del ciclismo.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2003

  postato il 15/07/2008 alle 09:48
Originariamente inviato da Bartoli

Sinceramente preferisco alla grande questo ciclismo, niente cannibali e fatica vera


Quando c'era la fatica vera (sempre che si sia tornati ad essa, oggi: ci sono degli indizi, ma non la certezza) di tatticismi ce n'erano pochi e se le davano di santa ragione. Non come oggi. Ha ragione Lopi.

Anzi, se vogliamo dirla tutta, il tatticismo che abbiamo visto domenica, che è lo stesso che abbiamo visto in decine di altre occasioni tra gare in linea e gare a tappe, è figlio del periodo in cui erano tutti "pienotti" e i valori erano molto livellati. Oggi forse si è meno pieni ma questa generazione di ciclisti si è abituata a correre in maniera attendista.

 

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La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 09:52
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da spino_tk

be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.

Amen!

Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline.
Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto.


Io predicavo contro le radioline già nel 2005 al mio esordio in questo forum. Continuo ad essere convinto che debbano essere bandite. Anche nelle categorie giovanili. Sarebbe già una bella soluzione. Anzi, forse E' la soluzione.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 10:37
Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura.

Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti.

 

[Modificato il 15/07/2008 alle 10:44 by Lopi]

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Livello Greg Lemond




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  postato il 15/07/2008 alle 11:17
Originariamente inviato da Lopi

Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura.

Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti.


Mah, direi che non ci si può lamentare della tappa di ieri. Certo, sul Tourmalet non è stato un 1 vs 1 ma un lavoro di squadra, sulla salita finale sono arrivate davanti delle seconde linee... ma i favoritissimi non potevano dare di più.
Evans, Menchov, Sastre hanno provato a fare di più a inizio salita, poi quando hanno capito che non potevano staccare gli altri, hanno preso un ritmo regolare. Evans avrebbe dato di più se avesse potuto, stava rischiando di perdere la maglia gialla! E solo il calo di Schleck gli ha consentito di vestirla.
Insomma, la tappa di ieri direi che tatticismi non ne ha visti, tant'è che chi ne aveva di più (Cobo, Kohl, Efimkin) se n'è andato.

 
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Juniores




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  postato il 15/07/2008 alle 11:21
Originariamente inviato da Lopi

Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura.

Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti.


Credo che Menchov ed Evans abbiano corso bene ieri. Si sono controllati molto e' vero ma evidentemente erano stanchi anche loro e non considerano Frank e Cobo come avversari credibili per la generale. Ieri bella tappa che ha dimostrato che per combinare disastri in classifica generale non servono necessariamente imprese epiche ma basta una tattica ben congegnata come quella della Csc.

Piccolo OT Menchov non e' assolutamente un mediocre e' un ottimo corridore, non scherziamo al giro mi ha impressionato assai. Cadel ha raggiunto con la maturita' una solidita' incredibile ma in effetti spero che vinca qualcun'altro.

 
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Livello Herman Van Springel




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  postato il 15/07/2008 alle 11:51
Originariamente inviato da david lynch

Originariamente inviato da Lopi

Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura.

Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti.


Credo che Menchov ed Evans abbiano corso bene ieri. Si sono controllati molto e' vero ma evidentemente erano stanchi anche loro e non considerano Frank e Cobo come avversari credibili per la generale. Ieri bella tappa che ha dimostrato che per combinare disastri in classifica generale non servono necessariamente imprese epiche ma basta una tattica ben congegnata come quella della Csc.

Piccolo OT Menchov non e' assolutamente un mediocre e' un ottimo corridore, non scherziamo al giro mi ha impressionato assai. Cadel ha raggiunto con la maturita' una solidita' incredibile ma in effetti spero che vinca qualcun'altro.


la storia del "non considerare", mi sembra la classica coperta corta per non dire di non avere le gambe, sembra quasi che ormai non si consideri più la vittoria di tappa, fare il vuoto, staccare tutti. sembra quasi che ormai si cerchi in continuazione di salvarsi la gamba e di essere più regolari possibili e si viene poi elogiati per questo. sembra quasi che ormai l'affabulazione alla mediocrità abbia contagiato un po' tutti. la fine della fantasia, della creatività. si vede che manca un corridore di riferimento nel ciclismo italiano che abbia queste doti, o almeno uno c'è, ma ancora si preferisce coprirsi gli occhi e sperare che crolli per non andare ad intaccare questo meccanismo perverso e antispettacolare che la modestia dei più ci [dovrei dire VI] sta facendo amare.

 

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Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!


« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

NON NE POSSIAMO PIU' DEL SESSO FAI DA TE, VIVA LEA DI LEO, VIVA I CLUB PRIVE'

SCINDIAMO L'AMORE DAL SESSO SPORTIVO

 
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Livello Tour




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  postato il 15/07/2008 alle 13:47
Andy Schleck corridore mediocre???? è arrivato 2 al suo primo giro d' Italia.... e tenere le ruote di Piepoli e Simoni sullo Zoncolan scusate se è mediocrità
 
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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
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  postato il 15/07/2008 alle 15:06
Originariamente inviato da Frank VDB

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Originariamente inviato da spino_tk

be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.

Amen!

Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline.
Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto.


Io predicavo contro le radioline già nel 2005 al mio esordio in questo forum. Continuo ad essere convinto che debbano essere bandite. Anche nelle categorie giovanili. Sarebbe già una bella soluzione. Anzi, forse E' la soluzione.

Esattamente: non è una soluzione, è LA soluzione.

Pensateci bene: potere al corridore, alla sua fantasia, alle sue gambe, alla sua testa, alla sua grinta, alla sua determinazione.
Chi sa giocarsi al meglio le proprie carte vince, chi è in grado di pensare al da farsi anche quando l'acido lattico è arrivato fin sopra ai capelli è giusto che venga premiato.
Allora sì che si vedrebbero grossi distacchi, di conseguenza lo spettacolo, di conseguenza - se proprio non vogliamo tralasciare il lato economico della cosa - anche i dindini.

Sarebbe LA soluzione, hai detto bene, Frank.

 

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  postato il 15/07/2008 alle 15:19
Scusate il paragone, ma a me non pare che nessuno si sia mai sognato di ammutolire gli allenatori di calcio in panchina o proibirgli di effettuare sostituzioni.

Non è importante la sola preparazione a tavolino delle tattiche di corsa, ma anche la lettura durante la gara è fondamentale.

Esempio: ieri ci sono in fuga Frank Schleck e Cobo Acebo (facciamo finta che non ci sia Piepoli). Sastre e Riccò stanno ovviamente a ruota di Evans e Menchov. Per questo, ovviamente, non ci vuole la radiolina. Ma mettiamo che Cobo fori, o abbia un'improvvisa crisi; perché Riccò dovrebbe accorgersene soltanto quando vede Cobo coi suoi occhi? Perché la Saunier dovrebbe evitare di giocarsi una tappa quando sarebbe comodissimo che il ds - nel momento in cui Cobo hai dei problemi - può dire a Riccò: "Se ne hai, vai a riprendere Frank Schleck" o "Accelera, così riporti Cobo sotto" o tutto quello che gli passa per la mente?

LA soluzione sta nel non abusarne.
Pereiro sull'Aspin sembrava avesse l'I-pod, ed ha dato fastidio anche a me.
Se ieri Matxin ha detto alla radiolina dei due Saunier davanti di far vincere l'uno o l'altro, ha - per me - fatto un grande errore.
Perché Pereiro, col capitano a fianco o poco dietro, deve sapere da se (o dal capitano stesso) cosa deve fare, non glielo deve dire Unzue.
E perché due corridori in fuga della stessa squadra, devono sapere chi dei due merita di più la vittoria di tappa.

 

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  postato il 15/07/2008 alle 15:21
E tralasciamo anche il fatto che abolire le radioline non significherebbe abolire le comunicazioni tra ds e corridori. Significherebbe soltanto renderle (molto) più difficili.

Le ammiraglie sarebbero costrette a fare i salti mortali (con tutti i rischi che questi comportano) per avvisare - per dire - un Cancellara di tirare il fiato perché dietro stanno arrivando Voigt & Co. e ci sarà da dargli una mano.
Perché un ds deve dirlo a Cancellara che i suoi compagni hanno fatto la selezione, non è che un fuggitivo se lo sogna.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 15:23
Io sono assolutamente favorevole alle radioline.
Grazie alle comunicazioni fra corridori e ammiraglia hanno dato un'incrememnto all'aspetto tattico del ciclismo. Il ciclismo si corre a suqadre ed è giusto che l'aspetto tattico/strategico delle squadre debba essere garantito al meglio. Se ognuno deve correre al buoi con se stesso fino allo sfinimento e chi ha più energie deve vincere, allora riduciamo il ciclismo solo alle cronometro dove tutti corrono contro se stessi o contro l'orologio come di dice in Francia.
Da quando le radioline sono usate nelle corse prof. vedo che il ciclismo è nettamente più divertente.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 15/07/2008 alle 15:38
I corridori potrebbero usare delle radioline (da accendere a discrezione del corridore, ovvero devono sapere loro se e quando tenerle accese e quando spente) sintonizzate con RadioCorsa, in modo da sapere cosa accade in corsa e agire di conseguenza.

 

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 15/07/2008 alle 20:04
chiudo il mio pensiero sulle radioline .... che ha tanto acceso la discussione.

lo sport che ha creato "il mostro" radioline è stato la NFL.... football americano per intenderci.

al termine di ogni azione di gioco, il coach e il quarterback (per l'attacco) possono comunicare o forse sarebbe meglio dire il coach può parlare il giocatore può solo sentire....

tuto questo ha un tempo stabilito (mi pare 30 secondi) e poi stop....

logico che nel ciclismo sarebbe complicato gestire questi tempi e regole, ma si potrebbe tranquillamente istituire delle zone in cui tra i ds e i corridori sia possibile parlare e delle altre zone in cui invece il silenzio radio sia obbligatorio...

un po' come si fa con le zone rifornimento e con la chiusura del "bar" negli ultimi km.

è una idea.....voi che ne pensate?

 

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  postato il 15/07/2008 alle 20:18
Si..non sarebbe male. Aiuterebbe a lasciare individualità ma permetterebbe un minimo di tattica. Cioè..la tattica nei limiti del possibile.
Certo, poi va tanto a fondoschiena, per così dire: se una squadra si trova nelle condizioni favorevoli per attuare una tattica nelle zone permesse..
E poi forse tutte le azioni si concentrerebbero nei periodi di "non-buio".
Boh..
Però come idea è interessante.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 20:29
Se non ci fossero le radioline il flusso delle informazioni non sarebbe uguale per tutti i corridori, perchè la fila delle ammiraglie è molto lunga, la moto con la lavagnetta potrebbe fare di testa propria e informare solo alcuni gruppetti, soprattutto nelle gare con strade strette o tappe di montagna con il gruppo fatto in mille pezzi. Credo che le radioline aiutano tutti in egual modo e quindi per me va bene che ci siano e funzionino per tutto l'arco della gara.

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 15/07/2008 alle 21:09
Originariamente inviato da Abajia

I corridori potrebbero usare delle radioline (da accendere a discrezione del corridore, ovvero devono sapere loro se e quando tenerle accese e quando spente) sintonizzate con RadioCorsa, in modo da sapere cosa accade in corsa e agire di conseguenza.
Si poi magari girano su M2O

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/07/2008 alle 21:35
Originariamente inviato da Bartoli

Originariamente inviato da Abajia

I corridori potrebbero usare delle radioline (da accendere a discrezione del corridore, ovvero devono sapere loro se e quando tenerle accese e quando spente) sintonizzate con RadioCorsa, in modo da sapere cosa accade in corsa e agire di conseguenza.
Si poi magari girano su M2O


Spero che i corridori non siano tutti così truzzi

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 15/07/2008 alle 23:05
La mia impressione è che si stia esagerando nel considerare il panorama ciclistico attuale al ribasso. In due direzioni: svalutando quello che ha fatto Riccò (è il caso soprattutto di desmoblu, con il quale per la prima volta non sono d'accordo) e giudicando qualitativamente scadente il livello degli altri.

Abbiamo assistito a una prima settimana del Tour spettacolare, e non solo per l'equilibrio delle forze in gioco.
Le volate di Cavendish, la forza di Valverde nella prima tappa, l'impresa di Riccò l'altro giorno e il suo scatto in faccia a Valverde qualche giorno prima, la capacità di LLSanchez di scattare dopo essere stato già in fuga, tenere il ritmo e arrivare sul traguardo, lo scatto di Schleck e Piepoli e la difesa di Kirchen, la volata di Evans.

Tutto questo è anche tecnicamente di spessore, forse di uno spessore diverso rispetto al passato, ma non inferiore.

La domanda allora è: cosa rimpiangete del passato? Quali campioni più di oggi hanno offerto gli anni '90?

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 15/07/2008 alle 23:32
Originariamente inviato da Salvatore77

Se non ci fossero le radioline il flusso delle informazioni non sarebbe uguale per tutti i corridori, perchè la fila delle ammiraglie è molto lunga, la moto con la lavagnetta potrebbe fare di testa propria e informare solo alcuni gruppetti, soprattutto nelle gare con strade strette o tappe di montagna con il gruppo fatto in mille pezzi. Credo che le radioline aiutano tutti in egual modo e quindi per me va bene che ci siano e funzionino per tutto l'arco della gara.

Appunto per questo ho parlato di radioline solo per RadioCorsa (senza possibilità di sintonizzarsi su qualsivoglia altra stazione, caro Bartoli... )

 

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  postato il 15/07/2008 alle 23:40
Originariamente inviato da Camoscio Madonita

Condivido lo sfogo di Lopi...in effetti, il tatticismo talvolta diventa esasperato sia al Tour (fatta eccezione degli scatti di Contador l'anno scorso, e la splendida azione odierna di Riccò) che nelle altre corse a tappe...Lopi citava la tappa del Flumeseberger al Giro di Svizzera di quest'anno, ma chi ricorda l'avvilente finale del tappone del Grimselpass l'anno scorso con i grandi che si controllano fino ai meno 2 dall'arrivo e Gusev, in fuga dal mattino, che guadaga sull'ultima salita e vince con 4-5 minuti di vantaggio? e per non andare lontani la tappa di Pampeago al giro?

Però, d'altro canto, c'è gente come Bettini che in corsa spende tutte le energie e riesce ad infiammare i cuori di noi tifosi.
Non è tutto da buttare il ciclismo dei giorni nostri



mah del 2007 tutti si scordano del povero rasmussen che ha dato veramente spettacolo , ha fatto ciclismo "eroico" e fino a prova contraria dopato non era.

comunque concordo perfettamente con lo sfogo , il problema è che riccò per ora ha dimostrato che sulle salite durissime non fa la differenza che fa su quelle di media pendenza o su arrivi con strappo duro e corto...chi ci farà divertire sulle alpi?

 
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Livello Tour




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  postato il 15/07/2008 alle 23:54
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da spino_tk

be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.

Amen!

Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline.
Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto.


Io predicavo contro le radioline già nel 2005 al mio esordio in questo forum. Continuo ad essere convinto che debbano essere bandite. Anche nelle categorie giovanili. Sarebbe già una bella soluzione. Anzi, forse E' la soluzione.

Esattamente: non è una soluzione, è LA soluzione.

Pensateci bene: potere al corridore, alla sua fantasia, alle sue gambe, alla sua testa, alla sua grinta, alla sua determinazione.
Chi sa giocarsi al meglio le proprie carte vince, chi è in grado di pensare al da farsi anche quando l'acido lattico è arrivato fin sopra ai capelli è giusto che venga premiato.
Allora sì che si vedrebbero grossi distacchi, di conseguenza lo spettacolo, di conseguenza - se proprio non vogliamo tralasciare il lato economico della cosa - anche i dindini.

Sarebbe LA soluzione, hai detto bene, Frank.




Se ci pensate bene...
la Vs/ teoria rispettabilissima...

ma secondo me...
che son piu' vecchio e ho visto correre Bartali e Coppi...
sarebbe un po' come mandare una squadra di calcio in campo senza l'allenatore...

perche senza radioline...
non sai cosa devi fare....
che il campo di gara e' troppo lungo...
e non puoi farti sentire a voce...

Ci vuole il direttore d'orchestra a dirigere l'opera.
con le dovute proporzioni.


Altrimenti tanto vale...
fare le corse...
tutti da individuali.

Allora si che sarebbe bello il tour.


 

[Modificato il 15/07/2008 alle 23:59 by arcipen]


 
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  postato il 16/07/2008 alle 07:24
Originariamente inviato da rizz23

La mia impressione è che si stia esagerando nel considerare il panorama ciclistico attuale al ribasso. In due direzioni: svalutando quello che ha fatto Riccò (è il caso soprattutto di desmoblu, con il quale per la prima volta non sono d'accordo) e giudicando qualitativamente scadente il livello degli altri.

Abbiamo assistito a una prima settimana del Tour spettacolare, e non solo per l'equilibrio delle forze in gioco.
Le volate di Cavendish, la forza di Valverde nella prima tappa, l'impresa di Riccò l'altro giorno e il suo scatto in faccia a Valverde qualche giorno prima, la capacità di LLSanchez di scattare dopo essere stato già in fuga, tenere il ritmo e arrivare sul traguardo, lo scatto di Schleck e Piepoli e la difesa di Kirchen, la volata di Evans.

Tutto questo è anche tecnicamente di spessore, forse di uno spessore diverso rispetto al passato, ma non inferiore.

La domanda allora è: cosa rimpiangete del passato? Quali campioni più di oggi hanno offerto gli anni '90?

No, aspetta. Io non sminuisco quello che ha fatto Riccò, semplicemente dico che non è un test probante.. per tutta una serie di motivi. Rimangono due belle vittorie, ma che finora non possono dire se Riccò sia in grado di vincere questo Tour o se possa vincere una delle prossime edizioni (con il ritorno di Contador e quello- spero, per lui e in generale- di Basso.. oltre alla maturazione di corridori che sono di una generazione nuova rispetto a Riccò).
La mia critica più che alto è all'aspetto mediatico della faccenda, e qui Riccò c'entra solo in piccola parte. Forse dovrei prendermela con commentatori fin troppo partigiani e impazienti di ricreare (non in laboratorio ma in cabina di regia) Pantani.. che per me rimane a ben altro livello. Cambiando campo, è un po' come quando sento critici e pubblico dire che Mika è il nuovo Mercury, in questo incoraggiati dal cantante stesso (che pure si cimenta nell'emulazione).
Caratterialmente- è vero- non posso dire di amare Riccò, ma- all'estremo opposto- poco sopportavo anche il Basso che nelle interviste diceva "Un mio difetto? Mah, che sono troppo buono" (ma questo non mi ha impedito di applaudirlo, no?). D'altronde se l'Itlia si divedeva tra Coppi e Bartali per ragioni di simpatia, o se già dicevo che non riuscivo ad amare Armstrong (qui per la pacchianeria americana nel rincorrere il record più famoso e per l'aroganza che sfiorava il "mobbing", non certo per i gesti atletici o il coraggio fin dalla malattia), allora credo che se devo scegliere un corridore simpatico certamente andrò altrove. C'entra la simpatia con la strada percorsa? No. C'entra con la fatica fatta? No, nemmeno. Se devo parlare di tifo puro, però, entrano in ballo valori emotivi e umorali, a volte razionali a volte irrazionali. Ma non siamo qui per parlare della mia affiliazione o meno al Fan Club Riccò.
In bici lo aspetto a breve, sulla strada, per vedere quanto in effeti vale e non contro un Valverde in crisi. Senza nulla togliere a quello che ha fatto, ma senza facili entusiasmi: quest'anno, finora, ho ammirato davvero solo Contador per come è arrivato a prendersi la Rosa (e per il fatto che il gruppo non gli regalava niente, a parte Sella che però correva per se stesso.. e quindi la sua difesa- cronoscalata compresa, all'attacco- è stata davvero notevole) e le salite di Sella...ma lì parliamo di Giro, no?
Questo per spiegare la mia posizione spero una volta per tutte.

 

[Modificato il 16/07/2008 alle 07:46 by desmoblu]


 
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  postato il 16/07/2008 alle 07:43
Vorrei inoltre far notare una cosa.
Perchè corridori come Evans e Menchov, che già stanno davanti agli altri (togliete Frank perchè sicuramente andrà in crisi almeno un giorno), si dovrebbero spremere e consumare più energia di quello che serve, quando hanno ancora una crono dalla loro parte?
Io capisco che per lo spettacolo non è un granchè, ma la corsa si fa anche di testa non solo di gambe e "alla bersagliera" e qui non c'entrano le radioline. Sono convinta che Evans e Menchov lunedì non avessero proprio bisogno delle radioline si sono controllati tra di loro e basta.
Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0? Si risparmia si mette in difesa e tiene energie per la prossima partita.
E' noioso? si, ma pazienza una vittoria conta di più.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2008 alle 07:50
Originariamente inviato da Laura Idril

Vorrei inoltre far notare una cosa.
Perchè corridori come Evans e Menchov, che già stanno davanti agli altri (togliete Frank perchè sicuramente andrà in crisi almeno un giorno), si dovrebbero spremere e consumare più energia di quello che serve, quando hanno ancora una crono dalla loro parte?
Io capisco che per lo spettacolo non è un granchè, ma la corsa si fa anche di testa non solo di gambe e "alla bersagliera" e qui non c'entrano le radioline. Sono convinta che Evans e Menchov lunedì non avessero proprio bisogno delle radioline si sono controllati tra di loro e basta.
Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0? Si risparmia si mette in difesa e tiene energie per la prossima partita.
E' noioso? si, ma pazienza una vittoria conta di più.


perfettamente daccordo...il tour è ancora lungo e per vincerlo bisogna usare la testa oltra alle gambe

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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  postato il 16/07/2008 alle 08:16
Originariamente inviato da Laura Idril

Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0?


I Brasiliani lo fanno, e hanno vinto 5 titoli mondiali

 

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  postato il 16/07/2008 alle 08:31
Originariamente inviato da Laura Idril

Vorrei inoltre far notare una cosa.
Perchè corridori come Evans e Menchov, che già stanno davanti agli altri (togliete Frank perchè sicuramente andrà in crisi almeno un giorno), si dovrebbero spremere e consumare più energia di quello che serve, quando hanno ancora una crono dalla loro parte?


Non è detto che Schleck vada in crisi, anzi, spero di no, visto che è stato quello che mi è piaciuto di più in questi giorni.
Per quanto riguarda la domanda che hai posto, guarda che non è rischioso solo sprecare energie attaccando in salita, ma anche sempre aspettare l'ultima crono, in quanto si rischia di rimanere fregati.

Ok, Menchov aspetta l'ultima crono, e se poi quel giorno si becca 2' da Evans? Ha perso il Tour.

E' un rischio pure quello, ed è un rischio meno nobile rispetto all'attacco in salita, perchè denota una mancanza del fattore coraggio, che invece per un ciclista degno di rispetto è fondamentale (vedi Di Luca, Bettini, Pantani, ma potrei citarne a valanga, quindi mi fermo qui per non fare torto a nessuno).


Io capisco che per lo spettacolo non è un granchè, ma la corsa si fa anche di testa non solo di gambe e "alla bersagliera" e qui non c'entrano le radioline. Sono convinta che Evans e Menchov lunedì non avessero proprio bisogno delle radioline si sono controllati tra di loro e basta.
Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0? Si risparmia si mette in difesa e tiene energie per la prossima partita.
E' noioso? si, ma pazienza una vittoria conta di più.


Ma Evans e Menchov non stanno nella stessa squadra, sono rivali! Menchov è in ritardo rispetto a Evans, l'australiano è forse un pelo più solido di lui in salita, quindi è proprio il russo che deve cercare di smuovere le acque, come tentò di fare al Giro. Se no, come ho detto prima, rischia di beccarsi 2' nell'ultima crono e ciao Tour.

 

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  postato il 16/07/2008 alle 09:33
Originariamente inviato da Salvatore77

Da quando le radioline sono usate nelle corse prof. vedo che il ciclismo è nettamente più divertente.


Guarda, io accetto tutte le controdeduzioni alla mia tesi sull'abolizione delle radioline, come quelle portate da Mario. Ma dire che le radioline rendono il ciclismo più divertente mi sembra incontrovertibilmente falso.

Mario, molte delle cose che dici sono vere. Del resto la verità sta nel mezzo, non agli estremi. Potremmo allora pensare di ridurre le radioline a una-due per squadra? O di bandirle a livello giovanile per insegnare al giovane ciclista che cresce a sapersi gestire e sapere farsi una sua opinione sulla corsa?

Mi piace raccontare un bell'aneddoto su una Sanremo dei primi anni 2000, forse quella del 2001 di Zabel. Giù dalla Cipressa si formò una fuga di 3-4 corridori. Davanti c'erano Casagrande e Bettini, sicuramente. Approfittando della solita "riorganizzazione" delle squadre dopo gli sconquassi della discesa, il gruppetto di testa iniziò ad aumentare il vantaggio. Dall'ammiraglia della Mapei arrivò un ordine perentorio: "Paolo non tirare, Paolo non dare cambi". Il messaggio era per Paolo Fornaciari che tirava il gruppo dei migliori alla caccia dei fuggitivi. Il problema che anche Paolo Bettini, in fuga, lo sentì e pensò che fosse un messaggio per lui. Bettini smise di tirare e la fuga naufragò.
Ecco, queste sono le radioline. Senza contare che, se il msg fosse stato per Bettini, non si capisce perchè un ciclista maturo (al tempo Bettini aveva 27 anni e aveva già vinto parecchio) non deve provare la fuga in una corsa come la Sanremo solo perchè glielo ordinano...
Misteri del ciclismo moderno. Che a qualcuno piace così: programmato, pianificato, senza fantasia...

 

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  postato il 16/07/2008 alle 09:41
Originariamente inviato da Granfondista

Originariamente inviato da Laura Idril

Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0?


I Brasiliani lo fanno, e hanno vinto 5 titoli mondiali


E' vero ma non si possono biasimare le squadre che invece adottano un'altra tecnica e vincono lo stesso.

 

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  postato il 16/07/2008 alle 14:00
Originariamente inviato da Frank VDB

Mi piace raccontare un bell'aneddoto su una Sanremo dei primi anni 2000, forse quella del 2001 di Zabel. Giù dalla Cipressa si formò una fuga di 3-4 corridori. Davanti c'erano Casagrande e Bettini, sicuramente. Approfittando della solita "riorganizzazione" delle squadre dopo gli sconquassi della discesa, il gruppetto di testa iniziò ad aumentare il vantaggio. Dall'ammiraglia della Mapei arrivò un ordine perentorio: "Paolo non tirare, Paolo non dare cambi". Il messaggio era per Paolo Fornaciari che tirava il gruppo dei migliori alla caccia dei fuggitivi. Il problema che anche Paolo Bettini, in fuga, lo sentì e pensò che fosse un messaggio per lui. Bettini smise di tirare e la fuga naufragò.
Ecco, queste sono le radioline. Senza contare che, se il msg fosse stato per Bettini, non si capisce perchè un ciclista maturo (al tempo Bettini aveva 27 anni e aveva già vinto parecchio) non deve provare la fuga in una corsa come la Sanremo solo perchè glielo ordinano...
Misteri del ciclismo moderno. Che a qualcuno piace così: programmato, pianificato, senza fantasia...


Appunto, Frank, l'intelligenza di cui sopra.
Se un ds ha due "Paolo", che usi il cognome del ciclista! Se un Bettini che ha già vinto una Liegi pochi mesi prima (se davvero era il 2001 ) "accetta" di non tirare in una fuga che lo vedrebbe sicuro vincitore (vogliamo parlare dello spunto in volata di Casagrande? ), che Bettini sia additato come il primo degli ignavi.

Ma metti caso - e ti rispondo - che in quella squadra le radioline ce le avessero Garzelli e Tafi (per dirne due a caso, neanche so che correvano), e che fossero distanti da Fornaciari, come avrebbe fatto il "Paolo giusto" a sapere che c'era un suo compagno (forte) davanti?

(ma è da allora che nei finali delle corse Bettini si toglie l'auricolare se è davanti? )

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2008 alle 14:02
Originariamente inviato da rizz23

La domanda allora è: cosa rimpiangete del passato? Quali campioni più di oggi hanno offerto gli anni '90?


Non occore andare fino agli anni '90: Contador, Rasmussen e Basso, al di là di varie considerazioni possibili, sono corridori non mediocri. Contador non è al Tour, Basso tornerà presto, Rasmussen non so. Fatto sta che in questo Tour non ci sono.

Comunque come giustamente fai notare non c'è un ribasso GENERALE, ma, a mio avviso, il ribasso c'è stato solo nel settore "uomini da GT". Nelle classiche e negli arrivi in volata, ma anche in tappe intermedie, di fenomeni ce ne sono a volontà (inutile adesso citarli tutti, la lista è troppo lunga...).

 

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  postato il 16/07/2008 alle 14:02
Ah, per quanto riguarda il ciclismo giovanile: io toglierei le radioline nei percorsi che prevedono il loro totale sviluppo chilometrico all'interno di un circuito. Quindi, molteplici passaggi in uno stesso punto. Allora lì niente ammiraglie e niente radioline; solo dei "box" (tipo ciclocross) dove i tecnici possono parlare coi ragazzi.

 

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  postato il 16/07/2008 alle 14:19
Apparte che con la vittoria di RUjano e la Maglia al Falco Savoldelli hai citato uno dei momenti piú bui della storia dell'intero ciclismo (che speriamo di dimenticare presto), a me la tattica del ciclismo piace moltissimo... É molto complicata, e permette vittorie anche a chi non é propriamente un "trattore".


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2008 alle 14:29
Originariamente inviato da Misha

Apparte che con la vittoria di RUjano e la Maglia al Falco Savoldelli hai citato uno dei momenti piú bui della storia dell'intero ciclismo (che speriamo di dimenticare presto), a me la tattica del ciclismo piace moltissimo... É molto complicata, e permette vittorie anche a chi non é propriamente un "trattore".



Io non mi sono mai espresso contro la tattica, spesso sono proprio i bei giochi di squadra a rendere emozionanti le corse, mi sono espresso contro la paura di attaccare, i corridori che pensano sempre "mah, potrei pagare domani lo scatto di oggi, meglio aspettare in gruppo", quelli che si trincerano dietro la propria squadra per farsi portare agli ultimi 5km.

Poi, rispondendo a molti altri, non servono i supercampioni per dare spettacolo, avete presente la Parigi-Nizza di quest'anno, a giocarsela c'erano Rebellin, Nocentini, Gesink, Popovych, Chavanel, a parte il primo (e forse il terzo, vedremo) non sono grandi campioni, ma hanno dato vita a una gara molto divertente, con scatti e controscatti, imboscate in discesa, velocisti che ci provano ai -10, e così via.

Ps: Perchè il Giro 2005 sarebbe uno dei momenti più bui della storia del ciclismo? Io l'ho trovato molto appassionante.

 

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  postato il 16/07/2008 alle 17:15
Mi chiedo io gente come Cunego, Valverde, Kreuziger, Samu Sanchez perche' non ha seguito Pereiro? Poi ci voleva tanto a mandare in fuga qualche compagno di squadra?
Cunego ha detto che il suo Tour non e' finito ma dove pretende di recuperare terreno sull'Alpe d'Huez? E il discorso vale anche per gli altri che ho citato.
Sento critiche a Menchov ed Evans perche' corrono al risparmio ma almeno loro arriveranno probabilmente primo e secondo al Tour gli altri si risparmiano per arrivare settimo o ottavo ma che valore ha fare un settimo posto al Tour per gente come Cunego,Valverde e S.Sanchez?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2008 alle 17:18
Originariamente inviato da david lynch

Mi chiedo io gente come Cunego, Valverde, Kreuziger, Samu Sanchez perche' non ha seguito Pereiro? Poi ci voleva tanto a mandare in fuga qualche compagno di squadra?
Cunego ha detto che il suo Tour non e' finito ma dove pretende di recuperare terreno sull'Alpe d'Huez? E il discorso vale anche per gli altri che ho citato.
Sento critiche a Menchov ed Evans perche' corrono al risparmio ma almeno loro arriveranno probabilmente primo e secondo al Tour gli altri si risparmiano per arrivare settimo o ottavo ma che valore ha fare un settimo posto al Tour per gente come Cunego,Valverde e S.Sanchez?


si ma il discorso è che più che il coraggio mancavano proprio le forze, hai sentito Leo che ha detto a fine tappa, che oggi volevano cominciare a riposarsi, mentre invece Pereiro ha fatto saltare i piani oltre che a botcvharov pure a tutti gli altir che volevano andare a spasso

 

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Io Odio Marino Bartoletti e Abajia



Vincitore al Fantaciclismo del Tour de Suisse 2009
2°, 3° e 4° in tre tappe al Fantagiro d'Italia '09
Una vittoria di tappa e un 4° posto al Fanta Tour 2009

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 16/07/2008 alle 20:59
Originariamente inviato da Tetzuo

Originariamente inviato da david lynch

Mi chiedo io gente come Cunego, Valverde, Kreuziger, Samu Sanchez perche' non ha seguito Pereiro? Poi ci voleva tanto a mandare in fuga qualche compagno di squadra?
Cunego ha detto che il suo Tour non e' finito ma dove pretende di recuperare terreno sull'Alpe d'Huez? E il discorso vale anche per gli altri che ho citato.
Sento critiche a Menchov ed Evans perche' corrono al risparmio ma almeno loro arriveranno probabilmente primo e secondo al Tour gli altri si risparmiano per arrivare settimo o ottavo ma che valore ha fare un settimo posto al Tour per gente come Cunego,Valverde e S.Sanchez?


si ma il discorso è che più che il coraggio mancavano proprio le forze, hai sentito Leo che ha detto a fine tappa, che oggi volevano cominciare a riposarsi, mentre invece Pereiro ha fatto saltare i piani oltre che a botcvharov pure a tutti gli altir che volevano andare a spasso


Oggi obbiettivamente la salita era troppo distante dal traguardo.
Siamo nel ciclismo moderno, mica ai tempi di Coppi, se uno di costoro avesse fatto il kamikaze all'attacco, lo avrebbero ripreso.
Pianura, 55-60 all'ora fino al traguardo fatti da Silence,Rabobank & co. e addio sogni di gloria.
Diverso è il discorso di tentare, in una vera tappa di montagna, di far saltare il banco scattando da lontano.
Lì la squadra conta di meno, bisogna avere le gambe e magari anche la bravura e il coraggio in discesa.

 

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Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2008 alle 23:48
Ma infatti il nuovo tormentone bulbarelliano, che oggi l ha ripetuto almeno 50 volte e ci ha fatto anche la chiusura sulla diretta, sul fatto che solo Pereiro ha avuto il coraggio di scattare ecc ecc, secondo me nella tappa di oggi era aqluanto fuori luogo

 

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Livello Herman Van Springel




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  postato il 17/07/2008 alle 00:42
in questo tour c'è solo un corridore che si eleva dalla regolarità generale e che ha palle a sufficienza [cosa principale] e gambe per far saltare in aria il tour ed è riccardo riccò. le sue dichiarazioni sibilline, la saunier che lo tiene coperto, secondo me lui ci proverà, almeno quello. poi può essere pure che salterà, è ancora giovane e ho visto solo un corridore guadagnare in salita con gli interessi quello che aveva perso a crono e vincere il tour, ed è stato il più grande. però è l'unica speranza, L'UNICA per un po' di spettacolo sulle montagne. se lui non fa esplodere la montagna quei 3 giorni, assisteremo ad un film ormai trito e ritrito "il gruppetto dei migliori".

 

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Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!


« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

NON NE POSSIAMO PIU' DEL SESSO FAI DA TE, VIVA LEA DI LEO, VIVA I CLUB PRIVE'

SCINDIAMO L'AMORE DAL SESSO SPORTIVO

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2008 alle 00:54
Originariamente inviato da Tetzuo

Ma infatti il nuovo tormentone bulbarelliano, che oggi l ha ripetuto almeno 50 volte e ci ha fatto anche la chiusura sulla diretta, sul fatto che solo Pereiro ha avuto il coraggio di scattare ecc ecc, secondo me nella tappa di oggi era aqluanto fuori luogo


Come lo raccontava Bulbarelloi sembra che il Tour si decidesse oggi, ma in realtà Pereiro Sio ha fatto una mossa alquanto discutibile.
Forse Bulbarelli ha cercato di riempire con un pò di pepe una tappa molto noiosa.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2008 alle 09:48
Originariamente inviato da Mr.Blonde
assisteremo ad un film ormai trito e ritrito "il gruppetto dei migliori".


No, caro MR. Blonde, si chiama "Il gruppone dei migliori" , che contiene 35-40 corridori come sull'Aspin. Riccò e velocisti a parte, ovviamente. In tappe come quella dell'Alpe d'Huez, forse possiamo arrivare alle 80-100 unità.

Ovviamente scherzo, è solo una constatazione ironica su come ultimamente troppo spesso vediamo i big tutti in gruppo nelle tappe di montagna, un po' come sul Mortirolo al Giro un mese e mezzo fa.

Penso che questo dipende da COME le squadre affrontino la corsa, ad esempio sul Tourmalet la CSC ha fatto ritmo abbastanza tosto e la selezione si è vista; quest'anno al Giro non c'era una squadra fortissima, CSF a parte (che però andava all'attacco, invece di fare andatura dura), e quindi la selezione è stata non eccessiva.

 

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Livello Greg Lemond




Posts: 853
Registrato: Jun 2005

  postato il 20/07/2008 alle 19:19
A quanti dicono che la tappa di oggi (prato nevoso) sia stata deludente, voglio dire che è vero, la tappa era sonnolenta, sono andati all'attacco 4 figure di secondo/terzo piano, ma cosa si poteva pretendere?
Una salita all'inizio, km e km di discesa e fondovalle, infine la salita finale. Non si poteva immaginare uno sviluppo più palpitante, al limite il gruppo aveva il diritto/dovere di non lasciare un quarto d'ora ai 4. ma se nessuno tira... squadroni non ce n'è più.

 

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Grazie Vino

 
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Livello Herman Van Springel




Posts: 452
Registrato: Jun 2008

  postato il 20/07/2008 alle 20:28
ragazzi, io dico solo una cosa.
se riccardo fosse in corsa, IL TOUR LO AVREBBE VINTO SCALZO.
oggi volavano come minimo 2 minuti.
che manica di smidollati, nessuno che porta un attacco serio, cristo santo kohl o come si chiama, faro della corsa in salita.
li avrebbe distrutti, lo so.

 

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Mi hai conosciuto in un momento molto strano della mia vita!


« Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato "particolare anatomico che, se rotto, simboleggia seccatura" di quello che sai e di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per il fatto di avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida.. cosa che tanto non otterrai. »

NON NE POSSIAMO PIU' DEL SESSO FAI DA TE, VIVA LEA DI LEO, VIVA I CLUB PRIVE'

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Sep 2006

  postato il 20/07/2008 alle 20:33
Originariamente inviato da Mr.Blonde

ragazzi, io dico solo una cosa.
se riccardo fosse in corsa, IL TOUR LO AVREBBE VINTO SCALZO.
oggi volavano come minimo 2 minuti.
che manica di smidollati, nessuno che porta un attacco serio, cristo santo kohl o come si chiama, faro della corsa in salita.
li avrebbe distrutti, lo so.



Parole del Signore....

 

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