Board logo

Bravo Riccò, ma che brutto che è questo ciclismo
Lopi - 13/07/2008 alle 20:34

Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli. L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. Una corsa sempre dominata da tatticismi, dai giochi di squadra, e quando arriva qualcuno che spezza questi meccanismi ti rendi conto davvero dello squallore delle corse di oggi. Quando Riccardo è scattato a 4 km dal GPM io già pregustavo una corsa di pura adrenalina, Menchov e Valverde che rientrano, Riccò riparte, prova a toglierli di ruota, Evans in difficoltà scortato da Popovych, Samuel Sanchez che rischia il tutto per tutto in discesa per rientrare, lotta sul filo dei secondi e magari una volata a due-tre incerta fino all'ultimo. Nulla di tutto ciò. Nessuno risponde, Valverde mette Leon Sanchez e Arroyo a fare il ritmo, e alle sue spalle arriva compatto un gruppo di 39 corridori, con ancora dentro gente come Goubert, Fofonov o Knees, non certo il gotha della salita, a testimonianza di come dietro nessuno abbia risposto sul serio. Riccò prende 1 minuto e lo porta sul traguardo, mentre la cosa più emozionante è il commento di Bulbarelli. Non chiedo il ciclismo eroico, so che non c'è più, ma mi basterebbe quello di 4-5 anni fa, quando Popovych attaccava Simoni in maglia rosa, e lui non metteva dietro a tirare Tonti e Bertagnolli, ma rispondeva in prima persona, la corsa scoppiava, e i distacchi si facevano pesanti. Lo stesso Simoni che poi attaccava con Di Luca sul Finestre, Savoldelli si gestiva, Rujano vinceva la tappa, e il Falco salvava la maglia. Oggi invece vediamo Devolder che stravince il Fiandre, mentre gli avversari stanno a guardare per paura di Boonen, vediamo corridori in fuga che buttano l'occasione di una vita stando a guardarsi (ricordate Kroon, Pozzato e Gilbert alla Parigi-Tours?), oppure Devolder non da cambi a Schleck in salita e questo si ferma e fa rientrare Cunego e Anton, che poi li faulmina allo sprint. E poi al giro, Contador in difficoltà sul Giau, Menchov e Riccò lo staccano e poi si guardano in faccia e lo spagnolo rientra. Sì, queste cose sono sempre accadute, ma ora sono all'ordine del giorno, e i tatticismi raggiungono livelli di autolesionismo inauditi. Insomma oggi bravissimo Riccardo (a questo punto se lo meriterebbe pure il Tour), ma questo ciclismo non mi da nessuna emozione. Ps: se volete chiudete pure il thread, io volevo solo dare un pò di visibilità a questo sfogo-considerazione.


GiboSimoni - 13/07/2008 alle 20:43

senza l'azione di riccò si sarebbe arrivati in volata...xò c'è chi qua dentro preferisce o questo tipo di ciclismo o quello di basso....quindi...


Camoscio Madonita - 13/07/2008 alle 20:46

Condivido lo sfogo di Lopi...in effetti, il tatticismo talvolta diventa esasperato sia al Tour (fatta eccezione degli scatti di Contador l'anno scorso, e la splendida azione odierna di Riccò) che nelle altre corse a tappe...Lopi citava la tappa del Flumeseberger al Giro di Svizzera di quest'anno, ma chi ricorda l'avvilente finale del tappone del Grimselpass l'anno scorso con i grandi che si controllano fino ai meno 2 dall'arrivo e Gusev, in fuga dal mattino, che guadaga sull'ultima salita e vince con 4-5 minuti di vantaggio? e per non andare lontani la tappa di Pampeago al giro? Però, d'altro canto, c'è gente come Bettini che in corsa spende tutte le energie e riesce ad infiammare i cuori di noi tifosi. Non è tutto da buttare il ciclismo dei giorni nostri

 

[Modificato il 13/07/2008 alle 20:48 by Camoscio Madonita]


Tetzuo - 13/07/2008 alle 21:00

condivido alcune cose di quello che hai scritto, a mio parere quello che haidescritto sopra avviene per una serie di svariati motivi Il cambio generazionale che ha portato al momento un grosso livellamento, e di conseguenza la paura di scoprirsi, la non conoscenza dei propri limiti, oggi attacco, magari domani mi prendo la cotta e addio sogni di gloria per la classifica. Così quei 5/6 corridori che dovrebbero, lottando per una classifica di un GT, dare spettacolo, diventano comprimari, e gli uomini che fanno spettacolo sn quelli magari tagliati fuori in classifica (sella al giro, riccò al tour) Non ci sono a mio avviso (forse escludendo Valverde, Bettini e Cancellara per le corse di un giorno, Riccò e Contador nei grandi Giri e Cavendish negli sprint) dei corridori con le stigmate del campione, questo rende il livello di corsa indubbiamente più basso, immaginatevi cosa sarebbe stato fin oggi il tour senza Riccò...probabilmente le cose più belle prima di lui le hanno fatte vedere Valverde il primo giorno, e le volate di Cavendish. Con tutto rispetto, Evans, Menchov, Sastre, Cunego, F. SChleck, A.Schleck, Kirchen, non reggono il confronto con Armstrong, Ulrich, PAntani, BAsso, e sempre secondo opinione personalissima, i corridori che lottano per la classifica del tour dal 2006 ad oggi, non sono (stati) dei grossisimi fuoriclasse. In tutto questo ne perde lo spettacolo.


desmoblu - 13/07/2008 alle 21:58

Condivido... considerando anche il fatto che oggi era una salita non certo durissima, che lo scatto è avvenuto ai -4, che ho visto corridori che venivano passati da Riccò, al posto di prenderre la ruota si attaccavano all'auricolare e poi rientravano in gruppo, che... Certo, era la prima tappa pirenaica, rimane domani, e poi rimangono le Alpi e non saranno facili. Evans aspetterà di stare meglio, Valverde forse ha paura di scoppiare, Kirchen invece credo che avrebbe risposto ma il gruppo non ha collaborato e lui non aveva la forza per farlo da solo (e difatti al traguardo era nero). Queste le dinamiche, ma parlando più in generale concordo sul fatto che ci sia davvero troppa tattica, troppa pretattica e anche (non esiste ma lo inventiamo) post-tattica. Solo un paio di considerazioni: Oggi Bulbarelli ha pronunciato quella che per me è una somma bestemmia: Riccò come PAntani. Calma. Marco scattava davanti ad avversari che non gli avrebbero lasciato un secondo, altro che un minuto, e su salite ben diverse. nche solo oropa non era come oggi.. e difatti al Giro, quando c'erano salite più dure e tutte in fila, Riccò non attaccava, o se lo faceva non riusciva a fare la differenza. Non è un caso se davanti a lui al Plan c'erano tizio o caio. Non è un caso se sul Giau non ha attaccato,se se se. Insomma: Pantani, altra testa, altro cuore, altre imprese. Seconda considerazione: s'è parlato di BAsso, ma ad esempio nel Giro 2006 ha attaccato in rosa, seguito solo da Simoni. Chi si ricorda l'Aprica? Insomma, anche se non estroverso o spettacolarissimo, Basso non mi sembra così schiavo di tatticismi.


toro - 13/07/2008 alle 22:38

Il problema è che noi nemmeno riusciamo ad avvicinarci al ciclismo eroico. Qual era la qualità del ciclismo dei tempi che furono? Oggi attacco io! Sono forte, ti do 10 minuti di distacco. Domani ne prendo 20 di ritardo. Chi fa più numeri, chi fa più attacchi, chi ha più giornate buone, non dico che vince, ma è probabile che lo faccia. Ogni giorno ci affrontiamo faccia a faccia. Oggi, abbiamo dei computer, che confezionano un software: Tour de France. Alla casella 9a tappa, c'era: tappa di media montagna, sgambata in gruppo per provare la gamba in salita. E tutti, dico tutti, si attengono al programma. L'unico che non l'ha fatto è stato il buon Riccardo, che non ho visto in diretta, ma che ha fatto il suo bel numero! :clap: In questo modo, non attaccando mai, non andando a vedere mai i propri limiti, non si vedono nemmeno quelli degli altri. Non si guadagneranno mai minuti se non si ha paura di perderne. E così assistiamo a ""spettacoli"" come Pampeago e Marmolada 2008. La controprova? Di Luca. Grande giornata sul Pora, attacco, guadagno ---> cattiva giornata sul Mortirolo, crisi, perdita: Almeno ci ha provato, e nè noi nè lui possiamo lamentarci del suo Giro.


Tranchée d’Arenberg - 13/07/2008 alle 22:38

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Condivido... considerando anche il fatto che oggi era una salita non certo durissima, che lo scatto è avvenuto ai -4, che ho visto corridori che venivano passati da Riccò, al posto di prenderre la ruota si attaccavano all'auricolare e poi rientravano in gruppo, che... Certo, era la prima tappa pirenaica, rimane domani, e poi rimangono le Alpi e non saranno facili. Evans aspetterà di stare meglio, Valverde forse ha paura di scoppiare, Kirchen invece credo che avrebbe risposto ma il gruppo non ha collaborato e lui non aveva la forza per farlo da solo (e difatti al traguardo era nero). Queste le dinamiche, ma parlando più in generale concordo sul fatto che ci sia davvero troppa tattica, troppa pretattica e anche (non esiste ma lo inventiamo) post-tattica. Solo un paio di considerazioni: Oggi Bulbarelli ha pronunciato quella che per me è una somma bestemmia: Riccò come PAntani. Calma. Marco scattava davanti ad avversari che non gli avrebbero lasciato un secondo, altro che un minuto, e su salite ben diverse. nche solo oropa non era come oggi.. e difatti al Giro, quando c'erano salite più dure e tutte in fila, Riccò non attaccava, o se lo faceva non riusciva a fare la differenza. Non è un caso se davanti a lui al Plan c'erano tizio o caio. Non è un caso se sul Giau non ha attaccato,se se se. Insomma: Pantani, altra testa, altro cuore, altre imprese. Seconda considerazione: s'è parlato di BAsso, ma ad esempio nel Giro 2006 ha attaccato in rosa, seguito solo da Simoni. Chi si ricorda l'Aprica? Insomma, anche se non estroverso o spettacolarissimo, Basso non mi sembra così schiavo di tatticismi. [/quote] Intervento perfetto.:clap::clap: Lo scempio visto oggi mi ricorda alla perfezione quello che abbiamo visto 50 giorni fa al Giro nella tappa con Manghen e Pampeago ed in quella successiva: gruppo dei "migliori" (gli ho fatto un grosso complimento) fermo con i capitani impegnati a guardarsi l'uno con l'altro. Sella, fuori classifica, che scatta e viene lasciato andare senza la minima resistenza. Per ciò che riguarda Basso, mi pare che lui attaccava, anzi Simoni nella tappa dell'Aprica si è lamentato proprio del fatto che Basso aveva attaccato troppo, così tanto da staccarlo...


spino_tk - 13/07/2008 alle 22:45

be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari. mi piacerebbe vedere i corridori reagire con la loro testa, si perchè la testa di un atleta sotto sforzo porta a ragionare in un modo diverso dalla testa di un ds collegata per radio sull'ammiraglia. oggi riccò è andato per due motivi, uno è che in salita era il più forte e l'altro perchè dalle radioline è arrivato l'ordine di fare melina.....


simone89 - 13/07/2008 alle 22:58

vinokourov era un corridore che cercava sempre di far saltare il banco......... anche il cunego del 2004 o anche dell'ultima lombardia dove attaccava in discesa era uno spettacolo.......... e pure rebellin savoldelli bettini che attaccano dalla cipressa alla sanremo........... oppure ballan che al fiandre attacca da lontano è spettacolo ma devolder che era in fuga con lui ed era il più forte non ha collaborato per ordine del direttore sportivo............ ecco forse lo spettacolo lo rovinano i direttori sportivi che impongono loro cosa fare ai corridori......... ah tempo fa non si era parlato di eliminare le radioline in un paio di tappe di montagna?????????


Subsonico - 13/07/2008 alle 23:26

Anch'io come voi ho questa sensazione. Il "gregge di pecore", purtroppo, esiste, e oggi si è visto. La decapitazione di una generazione di corridori di alto livello ha fatto il resto.


pony - 14/07/2008 alle 00:28

con tutto rispetto per le Vostre opinioni... qualcuno di voi ha mai corso in bicicletta? non lo so, ma secondo me no... come vi permettete di giudicare cose di cui non avete esperienza? siete mai stati al gancio (al tour, non nel giretto della domenica) con un riccò che vi scatta in faccia? non credo proprio... a me sembra sempre ingiusto criticare un "professionsita" e con questa parola intendo uno che svolge un lavoro, che può essere quello di ciclista come quello di postino. se uno venisse a dirvi come lavorare, cosa gli rispondereste? vieni a fare il mio lavoro e poi dimmi... ecco... quindi ci penserei molto bene prima di insegnare ai corridori come correre! per fortuna la linea di cicloweb spinge a ragionare (grassi e casaldi sono bravissimi e non si permettono mai di giudicare, casomai spingono alla riflessione mettendo qualche pulce nell'orecchio), perchè chi lo gestisce sa bene che non può essere nella testa di un corridore... non dico che solo chi ha corso in bici possa parlare di ciclismo, ma un po' più di rispetto per il lavoro dei vari evans, riccò e valverde lo porterei... se voi foste banchiere e menchov venisse a dirvi come contare i soldi, cosa pensereste?:Od:


Abajia - 14/07/2008 alle 00:40

[quote][i]Originariamente inviato da spino_tk [/i] be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.[/quote] Amen! Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline. Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto. Fuffa. E come poteva essere altrimenti, "detronizzare" così i direttori sportivi avrebbe suscitato senz'altro la loro reazione, ma una botta di coraggio (e di senno) ci voleva. Ci vorrebbe. Vogliamo un ciclismo con meno tatticismi? Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe.


Bartoli - 14/07/2008 alle 00:57

Sinceramente preferisco alla grande questo ciclismo, niente cannibali e fatica vera


pony - 14/07/2008 alle 01:05

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe. [/quote] non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...


Abajia - 14/07/2008 alle 02:32

[quote][i]Originariamente inviato da pony [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe. [/quote] non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...[/quote] Con tutto il rispetto, o non hai capito il mio discorso, o parli per interesse (anche se di ragazzini, sei comunque un ds, giusto?), o entrambe le cose. Ho detto che la stragrande maggioranza dei tifosi vorrebbe che le radioline che, checché se ne dica, limitano grandemente la fantasia dei corridori, fossero interdette durante la corsa. Con questo ti sembra forse che stia parlando di demagogia applicata al ciclismo?


Guglielmo Tell - 14/07/2008 alle 06:03

concordo con quasi tutto quello che e' stato detto tranne che per la tappa del Fedaia,a me quella tappa e' piaciuta e la battaglia c'era stata


cassius - 14/07/2008 alle 07:10

[quote][i]Originariamente inviato da GiboSimoni [/i] senza l'azione di riccò si sarebbe arrivati in volata...xò c'è chi qua dentro preferisce o questo tipo di ciclismo o quello di basso....quindi... [/quote] Non si tratta di farsi piacere Basso o Riccò... il problema è che qui sono tutti dei Basso, e di gente come Riccò è rimasto..Riccò!! Non esagero, ma tra i cosiddetti uomini di classifica mancava qualcuno che provasse a vincere il Tour attaccando. Sicuramente l'abolizione degli abbuoni ha ancora peggiorato le cose. Il problema è che troppi corridori hanno paura di sbagliare. Di saltare, di perdere la loro quinta o sesta posizione a Parigi. Ma un Leipheimer che nei 5 al Tour c'è già arrivato, fra 5 anni nessuno se lo ricorderà più. Ricorderò con più piacere Vinokourov, nonostante lo scandalo doping, perchè almeno lui non ha mai avuto paura. Nel 2006 alla Vuelta, fece saltare il banco dopo tanti tentativi. Ci fosse stato chiunque altro, portava Valverde in giallo (pardon, amarillo) a Madrid!! Ecco, bisognerebbe far capire ai corridori, e farlo capire anche noi tifosi, che nel ciclismo bisogna provarci. Pantani ha collezionato molte più sconfitte che vittorie, eppure ha fatto innamorare del ciclismo un'intera generazione.


Salvatore77 - 14/07/2008 alle 07:40

Credo che la tappa vinta da Riccò non sia proprio la tappa giusta per trarre conclusioni sull'eccessivo tatticismo o attendismo nel Tour. Ieri le pendenze erano modeste e le squadre avevano i gregari da poter sfruttare fino all'ultimo, soprattutto negli ultimi 26 km. in discesa e pianura con tratti di vento contrario. Io credo che l'intelligenza tattica sia una componente importante del ciclismo moderno e a me questo piace molto. Riccò è molto spettacolare ma lo è da ieri. Al Giro faceva scattini di tre km e all'arrivo i distacchi erano nell'ordine dei 20 secondi. La tappa di oggi sarà la classica tappa del Tour: gruppo compatto fino ai piedi dell'ultima salita, qualche km. ancora in gruppo e poi parte una sorta di cronometro tutti contro se stessi e vedremo finalmente saltare Devolder, Kirchen, Vandevelde e all'arrivo arriveranno alla spicciolata. Probabilmente oggi ci divertiremo più di ieri e non solo grazie a Riccò.


pony - 14/07/2008 alle 07:48

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pony [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe. [/quote] non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...[/quote] Con tutto il rispetto, o non hai capito il mio discorso, o parli per interesse (anche se di ragazzini, sei comunque un ds, giusto?), o entrambe le cose. Ho detto che la stragrande maggioranza dei tifosi vorrebbe che le radioline che, checché se ne dica, limitano grandemente la fantasia dei corridori, fossero interdette durante la corsa. Con questo ti sembra forse che stia parlando di demagogia applicata al ciclismo? [/quote] 1 sono contro alle radioline 2 non sottolineavo il "radioline si/radioline no", sottolineavo il fatto che tu volessi dare potere decisionale ai tifosi, che secondo me non ne devono avere... se non sono loro a decidere, un motivo c'è ed è giusto... ribaltiamo: se amadio e bordonali andassero a dire ad un manovale come tirar su i muri, cosa ne penseresti? a mio avviso il tifoso di ciclismo è una entità perfetta, educata, sportiva e competente: lasciamoli così! se si inizia a prendere le decisioni perchè su un forum o nei bar si da contro alle radioline, poi andrà sempre peggio... il fatto che tu abbia scritto "contiamo come il due di briscola" mi da ad intendere che vorresti che i tifosi venissero presi maggiormente in considerazione prima di prendere decisioni... se ho capito male, scusa, avrò perso cinque minuti a scrivere inutilmente:cincin:

 

[Modificato il 14/07/2008 alle 07:54 by pony]


babeuf - 14/07/2008 alle 08:39

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli. L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. Una corsa sempre dominata da tatticismi, dai giochi di squadra, e quando arriva qualcuno che spezza questi meccanismi ti rendi conto davvero dello squallore delle corse di oggi. Quando Riccardo è scattato a 4 km dal GPM io già pregustavo una corsa di pura adrenalina, Menchov e Valverde che rientrano, Riccò riparte, prova a toglierli di ruota, Evans in difficoltà scortato da Popovych, Samuel Sanchez che rischia il tutto per tutto in discesa per rientrare, lotta sul filo dei secondi e magari una volata a due-tre incerta fino all'ultimo. Nulla di tutto ciò. Nessuno risponde, Valverde mette Leon Sanchez e Arroyo a fare il ritmo, e alle sue spalle arriva compatto un gruppo di 39 corridori, con ancora dentro gente come Goubert, Fofonov o Knees, non certo il gotha della salita, a testimonianza di come dietro nessuno abbia risposto sul serio. Riccò prende 1 minuto e lo porta sul traguardo, mentre la cosa più emozionante è il commento di Bulbarelli.[/quote] Caro Lopi, premettendo che rispetto e in parte condivido la tua opinione, provo a dare una spiegazione razionale di quanto accaduto: 1) Piepoli ha più volte attaccato e rilanciato l'azione insieme a Riccardo, e ai loro primi scatti diciamo che più o meno tutti rispondevano. Quando è partito Ricky per l'ennesima volta, nessuno poteva più rispondere, perchè tutti avevano già consumato quanto avevano. 2) Come ho già scritto nel thread su Ricky, i vari Valverde, Evans, A.Schleck, F.Schleck, Sastre, Menchov, Cunego, Sanchez sono corridori MEDIOCRI rispetto a Ricky sia relativamente alle grandi montagne sia riguardo agli strappi secchi. Riccò ha le carte in regola per diventare il vero numero uno assoluto del ciclismo mondiale. 3) Non potendo rispondere in prima persona, i corridori "mediocri" che ho citato prima (per carità, forti in montagna, ma quasi insignificanti se paragonati a Riccò), hanno preferito far lavorare i loro gregari, un po' per risparmiare energie per il giorno dopo (cioè oggi), un po' perchè il distacco di Riccò incute ancora poco timore (anche se ho visto un Valverde molto preoccupato). Ma, ne sono convinto, anche se si fossero mossi questi cosiddetti "big" per ricucire lo strappo, non ci sarebbero affatto riusciti, perchè erano assolutamente al gancio. Ieri, e pure questo lo ho già scritto in un altro 3d, ci sarebbero voluti gli Armstrong e i Basso dei giorni migliori per tenere (o provare a tenere) la ruota di Ricky. [quote] Non chiedo il ciclismo eroico, so che non c'è più, ma mi basterebbe quello di 4-5 anni fa, quando Popovych attaccava Simoni in maglia rosa, e lui non metteva dietro a tirare Tonti e Bertagnolli, ma rispondeva in prima persona, la corsa scoppiava, e i distacchi si facevano pesanti. Lo stesso Simoni che poi attaccava con Di Luca sul Finestre, Savoldelli si gestiva, Rujano vinceva la tappa, e il Falco salvava la maglia.[/quote] Quanti bei ricordi...:):) però ciò era possibile perchè il livello tra i corridori era simile, ieri non c'era parità di livello. cmq è vero, anch'io ricordo con piacere alcune lotte, tipo Armstrong-Basso a Plateau de Beille nel 2005, Basso-Simoni sul Mortirolo 2006, Contador-Rasmussen al Tour 2007, Vino-Valverde alla Vuelta 2006. Però anche questo Tour è bello, con un Riccò solo contro tutti che deve guadagnare tanti tanti tanti minuti per poi difendersi nell'ultima crono. [quote] Oggi invece vediamo Devolder che stravince il Fiandre, mentre gli avversari stanno a guardare per paura di Boonen, vediamo corridori in fuga che buttano l'occasione di una vita stando a guardarsi (ricordate Kroon, Pozzato e Gilbert alla Parigi-Tours?), oppure Devolder non da cambi a Schleck in salita e questo si ferma e fa rientrare Cunego e Anton, che poi li faulmina allo sprint. E poi al giro, Contador in difficoltà sul Giau, Menchov e Riccò lo staccano e poi si guardano in faccia e lo spagnolo rientra. [/quote] Ma questa è l'essenza del ciclismo. Per fare un esempio stupido, tu hai citato la difficoltà di un Contador non al 100% sul Giau. Beh, noi italiani rosichiamo perchè Ricky non affondò il colpo, ma pensa tu la soddisfazione di un tifoso spagnolo nel vedere il suo beniamino rientrare sui migliori. Le cose vanno anche analizzate da più punti di vista... [quote] Sì, queste cose sono sempre accadute, ma ora sono all'ordine del giorno, e i tatticismi raggiungono livelli di autolesionismo inauditi. [/quote] Per concludere, un po' è vero quello che dici, l'attendismo e il tatticismo quest'anno regnano sul ciclismo. Anch'io ho avuto diverse delusioni quest'anno, tra le quali cito solo il Mortirolo al Giro, affrontato blandamente solo perchè lontano dal traguardo. E io che pensavo che avrebbe fatto sfracelli... Pure il tappone dolomitico della Marmolada fu deludente, nessuno ebbe il coraggio di fare corsa dura e Contador-Riccò-Di luca-Simoni-Menchov diedero vita a un bellissimo duello nel finale, ma con distacchi super-contenuti, tanto che Pozzovivo battè tutti...e potrei citare ancora altre corse... Però quest'anno abbiamo anche visto belle cose, con una delle Sanremo più spettacolari degli ultimi 20 anni (credo), con una bellissima Roubaix, con la tappa di ieri; anche nel mondiale dell'anno scorso tutto abbiamo visto tranne l'attendismo. Quindi, nonostante l'attendismo si stia diffondendo in gruppo, esistono ed esisteranno sempre corridori che rompono gli schemi, come il Cobra di Formigine, come il Trullo volante, come il Grillo livornese, come l'eterno Rebellin. Poi i vari Evans, Valverde, Menchov, Andy Schleck, Frank Schleck, SAstre, Cunego, Sanchez, ecc.ecc. attendano pure, tanto rischiano seriamente di perdere il Tour facendo così, perchè il Cobra è capace di rifilare loro i minuti veri di distacco.:bll: L'attendismo non paga sempre, anzi...


arcipen - 14/07/2008 alle 08:45

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli. L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. [/quote] Ricco' ha corso come Coppi e Bartali... non e' colpa sua se gli altri non ne avevano... altrimenti mica lo lasciavano andare. C'entra poco avere la radiolina o meno... in questi casi... ci vogliono le gambe per fare certe cose... non e' l'auricolare che ha frenato gli altri.


babeuf - 14/07/2008 alle 08:48

[quote][i]Originariamente inviato da arcipen [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli. L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. [/quote] Ricco' ha corso come Coppi e Bartali... non e' colpa sua se gli altri non ne avevano... altrimenti mica lo lasciavano andare. C'entra poco avere la radiolina o meno... in questi casi... ci vogliono le gambe per fare certe cose... non e' l'auricolare che ha frenato gli altri. [/quote] Hai ragione, solo le gambe mancavano agli altri, l'auricolare non c'entra. Se non hai le gambe non puoi rispondere e neanche provarci, ma solo salire con il tuo passo. (PS: arcipen, ma tu scrivi in versi?:D)


Salisburgo2006 - 14/07/2008 alle 09:15

E' vero che la tappa di ieri non è proprio la tappa giusta per trarre conclusioni o dare giudizi sull'eccessivo tatticismo moderno. Però c'è a mio avviso un sentore di tutto questo anche nella giornata di ieri: Riccò ha fatto un grandissimo numero sull'Aspin e questo è fuori da ogni dubbio.. Però è vero che i vari Evans, Valverde, lo stesso Cunego & Co. non hanno voluto darsi battaglia! Erano sull'Aspin, non sul Mortirolo, Riccò in salita adesso avrà anche un altro passo ma per la tipologia della salita e per le pendenze non proibitive, dietro i big hanno deciso di stare a guardare così come hanno poi deciso di non speremere nessuno e non andarlo a prendere nei 20 km successivi di discesa e pianura! Forse nessuno voleva spendere in previsione della tappa odierna, forse tra questi cosidetti uomini di classifica c'era una sorta di patto di non belligeranza prima dei veri Pirenei, non lo so.. Però, giusto o sbagliato, c'è sicuramente stato un certo immobilismo e tatticismo visibile soprattutto dalla vetta dell'Aspin all'arrivo dove non esiste che un gruppo di 40 corridori con buona partecipazine di tutte le squadre di vetta se lo voglia, non vada a prendere un Ricco da solo con 20 km senza salita!


Trullovolante - 14/07/2008 alle 09:16

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] Come ho già scritto nel thread su Ricky, i vari Valverde, Evans, A.Schleck, F.Schleck, Sastre, Menchov, Cunego, Sanchez sono corridori MEDIOCRI rispetto a Ricky sia relativamente alle grandi montagne sia riguardo agli strappi secchi. Riccò ha le carte in regola per diventare il vero numero uno assoluto del ciclismo mondiale. [/quote] Mah....questo è ancora tutto da dimostrare... non credo che gli altri siano così scarsi, sicuramente Riccò ha una classe cristallina, ma i vari Valverde, Evans, Menchov e così via non hanno forzato più di tanto, un pò perchè erano stanchi, ma credo soprattutto perchè il buon Ricky era lontano dalle posizioni alte della classifica. Invece, tornando alla questione iniziale, condivido perfettamente quello che ha detto Lopi, però sulla tappa di ieri non sono d'accordo, perchè era la prima tappa di montagna, facile rispetto a quelle che vedranno impegnati successivamente i corridori, quindi ci può anche stare che non si sia mosso nessuno tra gli uomini di classifica, anche per il discorso che mancavano 26 km all'arrivo dall'Aspin. Oggi invece assisteremo a un testa a testa fra i big, e capiremo quantomeno chi non potrà vincerlo questo Tour. O almeno lo spero, altrimenti fai bene a evidenziare gli sfrenati tatticismi nel ciclismo moderno, soprattutto nelle corse a tappe.


Salisburgo2006 - 14/07/2008 alle 09:24

[quote][i]Originariamente inviato da arcipen [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Non vi chiedo Coppi e Bartali, mi basterebbe riavere Simoni e Savoldelli. L'azione di oggi di Riccò, a prescindere dal suo valore tecnico, mi ha portato ad una riflessione sul modo di correre oggi. [/quote] Ricco' ha corso come Coppi e Bartali... non e' colpa sua se gli altri non ne avevano... altrimenti mica lo lasciavano andare. C'entra poco avere la radiolina o meno... in questi casi... ci vogliono le gambe per fare certe cose... non e' l'auricolare che ha frenato gli altri. [/quote] Non lo so ragazzi.. Siamo al 14 di luglio, il vero Tour deve ancora iniziare, l'Aspin ripeto non è il Mortirolo, lo Zoncolan o il Fedaia, fino a quel momento era stata una tappa tranquilla senza insidie e senza che nessuno avesse speso piu di tanto, io non credo che un Valverde non abbia almeno tentato una reazione perchè non aveva le gambe. Il fatto che Riccò poi in discesa e in pianura non abbia perso nulla per 20 km per me è la dimostrazione di immobilismo o tatticismo che va al di là e nulla toglie ai meriti di Riccò, questo deve essere chiaro! Oggi sì che se si staccano o non riescono a reagire lo fanno perchè non ne hanno o non hanno le gambe o hanno una marcia in meno. In una tappa come quella di oggi nel caso è un ragionamento che condividerei alla grande e spero che ciò accada!


Lopi - 14/07/2008 alle 09:37

Per me non mancavano solo le gambe, non credo che Menchov e Valverde, anche se probabilmente non ne avevano per seguire Riccò, non fossero in grado di staccare Knees e Goubert, non c'era proprio voglia. Per il resto non mi sembra che sia così scorretto criticare il modo di correre, è vero io non ho mai gareggiato in bici, ma loro fanno quel lavoro solo perchè c'è gente come me che li guarda in TV e sulla strada, altrimenti gli sponsor non investirebbero una lira.


miky70 - 14/07/2008 alle 09:49

Secondo me la mentalità è diversa tra Riccò e gli altri. Riccò pensa prima allo spettacolo e a far divertire, gli altri pensano a gestire le energie ed i distacchi per dare il massimo gli ultimi giorni o (molti) non crollare troppo. Forse perchè di forti per il GT ce ne sono pochissimi e quelli sanno che dovranno tirare fuori il meglio l'ultima settimana e competere con Riccò in questo momento non serve per la classifica. E' vero che la classifica non si definisce adesso, ma lo spettatore si scalda con le gesta di Riccò oggi, di Vino ieri e di Pantani l'altro ieri. Poi i tatticismi e il lavoro della squadra, l'uso della radiolina ci sono perchè si sa già di mancare in qualcos'altro. Riguardo Basso, l'ultimo Tour che ha fatto era l'ombra di Armstrong, non ha fatto grandi scatti alla Riccò. Al Giro penso che la CSC di Basso avrebbe tirato per riprenderlo, oppure avrebbe sfruttato l'occasione per sfiaccare qualcuno. Se Armstrong fosse in gara oggi, credo che l'avrebbe mandato a riprendere, se ci riusciva non lo so, ma non lo avrebbe lasciato andare come hanno fatto i pisoli ieri. Non si può lavorare così, è vero che gli altri sono più forti a crono, ma una giornata no capita a tutti, un guasto, la strada bagnata..... e poi è noioso un Tour in cui tutti credono già di sapere come va a finire!!!! Oggi secondo me in moltissimi penseranno a come andrà Riccò e non a cosa farà Schleck o Valverde, in questo senso, il primo ha già vinto e gli altri sono sconfitti!


desmoblu - 14/07/2008 alle 11:22

Si, Michela..ma secondo me Riccò non agisce per lo spettacolo, agisce per amor proprio. Da quello che ho capito finora, il ragazzo ha un'ENORME autostima (giustificata? non sono qui per dirlo). Vorrebbe diventare il nuovo Pantani, poi. Di strada ce ne corre, anche caratterialmente.. Marco conosceva i propri mezzi, ma anche i propri limiti..e di certo non si considerava infallibile all'età di 24 anni, ma tant'è. Concordo anche con chi ha detto che la tappa di ieri non può essere presa ad esempio, perchè è presto, rimangono Pirenei e Alpi, perchè perchè perchè. Certo, ci perde lo spettacolo..ma capisco anche che una squadra e un ds che vogliano vincere una corsa del genere pssano evitare di pensare allo spettacolo alla tappa n°8 o alla tappa n°9: quello che ci ha provato è stato Valverde alla prima tappa, poi è tornato nei ranghi. A BAbeuf dico di andarci piano a definire mediocri gli altri corridori perchè non sono scattati su un colle di 3a categoria con il gruppo che lasciava fare. Se davvero fosse stata importante, come tappa, Riccò sarebbe stato certamente ripreso (rimane da capire dove e quando, ma non importa). E se non vuoi avere un occhio di riguardo per i vari Menchov, Valverde, Evans.. occhio almeno al giovane Schleck, che- ti ricordo- è più giovane di Riccò ma ha dimmostrato di saper fare cose davvero notevoli, e non solo in prospettiva. Insomma, piano col '"Ricky" è meglio, gli altri sono schiappe'. Anche perchè s'è visto su tutte le salite del Giro, mentre quelle vere del Tour devono ancora arrivare. Ne riparleremo oggi, ne riprleremo sulle Alpi. Per ora quello che ha fatto Riccò è stato l'equivalente di una fuga nei primi giorni di corridori di squadre minori, che scattano e 99 volte su 100 si fanno riprendere, però sono rimasti qualche ora davanti alle telecamere, loro e gli sponsor.


Serpa - 14/07/2008 alle 11:31

Per me gli esasperati tatticismi derivano anche dall'esperienza. Esperienza su come si corre un tour, esperienza che manca a Riccò. Riccò corre per le tappe, sa che difficilmente potrà vincere il tour e si scatena. Il tatticismo Riccò lo ha applicato al Giro, non scattando quando avrebbe potuto/dovuto. Qui succede che tutti i favoriti si controllano tra di loro, e a mio avviso ieri era una tappa che poteva anche permettere una tattica del genere. Oggi no. Oggi è una tappa verità. Oggi capiremo chi c'è e chi non c'è. Capiremo anche se Riccò è quello visto ieri e può darle a tutti, e magari zitto zitto arrivare in giallo, oppure se gli altri capiranno che non si scherza e si deve agire in prima persona. Per me manco Contador sarebbe andato ieri dietro a Riccò, per dirne una.


Abajia - 14/07/2008 alle 12:35

[quote][i]Originariamente inviato da pony [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pony [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Il primo passo sarebbe proprio quello di interdire l'uso delle radioline in corsa, ma ho il timore che siamo solo noi tifosi a volerlo. Siamo in tanti, sì, ma in queste cose contiamo come il due di bastoni quando comanda coppe. [/quote] non vorremo mica diventare come "le piazze" del calcio, che comandano un mondo squallido... i tifosi devono stare al loro posto, se non hanno poteri decisionali un motivo ci sarà...[/quote] Con tutto il rispetto, o non hai capito il mio discorso, o parli per interesse (anche se di ragazzini, sei comunque un ds, giusto?), o entrambe le cose. Ho detto che la stragrande maggioranza dei tifosi vorrebbe che le radioline che, checché se ne dica, limitano grandemente la fantasia dei corridori, fossero interdette durante la corsa. Con questo ti sembra forse che stia parlando di demagogia applicata al ciclismo? [/quote] 1 sono contro alle radioline 2 non sottolineavo il "radioline si/radioline no", sottolineavo il fatto che tu volessi dare potere decisionale ai tifosi, che secondo me non ne devono avere... se non sono loro a decidere, un motivo c'è ed è giusto... ribaltiamo: se amadio e bordonali andassero a dire ad un manovale come tirar su i muri, cosa ne penseresti? a mio avviso il tifoso di ciclismo è una entità perfetta, educata, sportiva e competente: lasciamoli così! se si inizia a prendere le decisioni perchè su un forum o nei bar si da contro alle radioline, poi andrà sempre peggio... il fatto che tu abbia scritto "contiamo come il due di briscola" mi da ad intendere che vorresti che i tifosi venissero presi maggiormente in considerazione prima di prendere decisioni... se ho capito male, scusa, avrò perso cinque minuti a scrivere inutilmente:cincin: [/quote] No, no, non ho detto che vorrei che i tifosi avessero potere decisionale (anche perché la cosa non è fattibile, anche volendo), mi hai frainteso. Tutto apposto, allora. ;)


babeuf - 14/07/2008 alle 13:10

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] A BAbeuf dico di andarci piano a definire mediocri gli altri corridori perchè non sono scattati su un colle di 3a categoria con il gruppo che lasciava fare. Se davvero fosse stata importante, come tappa, Riccò sarebbe stato certamente ripreso (rimane da capire dove e quando, ma non importa). E se non vuoi avere un occhio di riguardo per i vari Menchov, Valverde, Evans.. occhio almeno al giovane Schleck, che- ti ricordo- è più giovane di Riccò ma ha dimmostrato di saper fare cose davvero notevoli, e non solo in prospettiva. Insomma, piano col '"Ricky" è meglio, gli altri sono schiappe'. Anche perchè s'è visto su tutte le salite del Giro, mentre quelle vere del Tour devono ancora arrivare. Ne riparleremo oggi, ne riprleremo sulle Alpi. [/quote] Ma perchè nessuno ha il coraggio di dire che Ricky questo Tour può vincerlo? L'idea vi fa paura? Temete il fatto che un nostro connazionale sia un extraterrestre? Io ne sono fiero, e lo dico apertamente: CREDO E SPERO CHE RICCO' VINCERA' QUESTO TOUR. [quote] Per ora quello che ha fatto Riccò è stato l'equivalente di una fuga nei primi giorni di corridori di squadre minori, che scattano e 99 volte su 100 si fanno riprendere, però sono rimasti qualche ora davanti alle telecamere, loro e gli sponsor. [/quote] Ma che mi dici mai? Riccò = Feillu = Vogondy = Voeckler = Dumoulin = Longo Borghini = Chavanel ? No perchè se la pensi così, ci sono quattro possibilità: 1) Stai provocando:( 2) Stai scherzando:) 3) Stai parlando di un altro corridore:? 4) Stai parlando di un altro sport:? Cmq ne riparliamo tra 4-5 orette, dopo di che non ci saranno più peli sulla lingua.


desmoblu - 14/07/2008 alle 13:47

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] A BAbeuf dico di andarci piano a definire mediocri gli altri corridori perchè non sono scattati su un colle di 3a categoria con il gruppo che lasciava fare. Se davvero fosse stata importante, come tappa, Riccò sarebbe stato certamente ripreso (rimane da capire dove e quando, ma non importa). E se non vuoi avere un occhio di riguardo per i vari Menchov, Valverde, Evans.. occhio almeno al giovane Schleck, che- ti ricordo- è più giovane di Riccò ma ha dimmostrato di saper fare cose davvero notevoli, e non solo in prospettiva. Insomma, piano col '"Ricky" è meglio, gli altri sono schiappe'. Anche perchè s'è visto su tutte le salite del Giro, mentre quelle vere del Tour devono ancora arrivare. Ne riparleremo oggi, ne riprleremo sulle Alpi. [/quote] Ma perchè nessuno ha il coraggio di dire che Ricky questo Tour può vincerlo? L'idea vi fa paura? Temete il fatto che un nostro connazionale sia un extraterrestre? Io ne sono fiero, e lo dico apertamente: CREDO E SPERO CHE RICCO' VINCERA' QUESTO TOUR. [quote] Per ora quello che ha fatto Riccò è stato l'equivalente di una fuga nei primi giorni di corridori di squadre minori, che scattano e 99 volte su 100 si fanno riprendere, però sono rimasti qualche ora davanti alle telecamere, loro e gli sponsor. [/quote] Ma che mi dici mai? Riccò = Feillu = Vogondy = Voeckler = Dumoulin = Longo Borghini = Chavanel ? No perchè se la pensi così, ci sono quattro possibilità: 1) Stai provocando:( 2) Stai scherzando:) 3) Stai parlando di un altro corridore:? 4) Stai parlando di un altro sport:? Cmq ne riparliamo tra 4-5 orette, dopo di che non ci saranno più peli sulla lingua. [/quote] Oh mamma. Riccò può vincere un Tour senza crono, quando ci sarà lo vedremo. Altrimenti dovrebbe dare a tutti 10 minuti. Se vedo extraterrestri, italiani o meno, io non ne sono troppo felice..perchè troppe volte sono stato scottato. Poi se vuoi riprendere il discorso dell'"evviva in vista dell'olimpiade i nuotatori distruggono il record mondiale ogni giorno" fai pure. Le tue quattro possibilità sono limitanti, manca la quinta: sto dicendo sul serio. Scusami, ma un arrivo in volata e soprattutto uno scatto su un colle di 3a categoria (sottolineo)- tra l'altro UNICA SALITA di giornata- mentre il gruppo lasciava fare NON MI SEMBRANO imprese d'altri tempi ( o semplicemente imprese). Ben altra cosa era scattare al Giro, ben altra cosa sarà scattare sulle Alpi, ben altra cosa sarà scattare con due salite alle spalle, ben altra cosa sarà scattare con i "big" che rispondono. Ieri l'hanno lasciato fare. O credi davvero che un qualunque uomo di classifica o gregario non fosse in grado di scattare con pendenze dal 4 al 6%, o ancora nessuno fosse in grado di riprendere un minuto in 20 km? L'hanno lasciato fare, esattamente come- nella dinamica di una tappa- il gruppo lascia andare in fuga corridori considerati non pericolosi al momento, che così si mettono in mostra. Se poi quelli in fuga fossero vagamente pericolosi, o se i velocisti vogliono fare la volata, il gruppo riprende la fuga. Ora, cambia "tappa" con "corsa a tappe", "andare in fuga" con "vincere la tappa", "velocisti" con "uomini di classifica" e avrai un quadro della situazione. E' una semplice proporzione matematica, sei fresco di maturità e sai bene di cosa parlo.. Personalmente l'unica cosa che mi da' fastidio è il fenomeno mediatico che stanno creando attorno al corridore: il "nuovo Pantani". Come nel 2004 Cunego, no? Per chi ha visto dal vivo le imprese di Marco, questa è e rimane una grande bestemmia. Marco, che scattava a mani basse ma quando la strada era un muro. Marco, a cui nessuno regalava niente, altro che un minuto. Marco, che piegava gli avversari. Che scavalcava l'intero gruppo dopo un salto di catena, a velocità doppia. Che batteva Armstrong. Insomma: Pantani. Dicono che fosse dopato anche lui, lo sai? Io non so se sia vero o no, e nemmeno m'importa. Ma nel caso, sarebbe una delle scottature di cui parlavo prima? Rientrerebbe nella casistica? Consierazione che non faccio nemmeno. Quindi deciditi: o quella di ieri è un'impresa fuori dal normale e Riccò è un extraterrestre (è un bene? un male? lo era per Basso? per Vino?), oppure era una salita tutto sommato semplice in una tappa non impegnativa, seguita da una discesa e un piano dove il gruppo ha lasciato DEL TUTTO FARE. E qui allora tutto si ridimensiona. Comunque, da quello che posso sapere io, nemmeno oggi sarà tempo di parlare e/o bullarsi ("ve l'avevo detto!!"), cosa che forse speri di fare: le risposte verranno tra una settimana. Oggi possiamo sapere piccoli verdetti che potranno anche non valere sulle Alpi (ad esempio Evans ora è dolorante, tra una settimana sarà pronto.. Valverde non è nel momento migliore, tra una settimana etc etc...). Senza contare la crono. Saluti.

 

[Modificato il 14/07/2008 alle 13:51 by desmoblu]


Lopi - 14/07/2008 alle 13:56

Potrei chiedere una cosa? Ho aperto questo thread per discutere di come e perchè i tatticismi rovinano lo spettacolo, non per fomentare la discussione su Riccò nuovo Pantani (anche perchè ormai qualsiasi scalatore italiano da Baliani in su è stato già nominato nuovo Pantani).


MDL - 14/07/2008 alle 13:57

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Quindi deciditi: o quella di ieri è un'impresa fuori dal normale e Riccò è un extraterrestre (è un bene? un male? lo era per Basso? per Vino?), oppure era una salita tutto sommato semplice in una tappa non impegnativa, seguita da una discesa e un piano dove il gruppo ha lasciato DEL TUTTO FARE. E qui allora tutto si ridimensiona. [/quote] quindi uno o è un dopato o è un mediocre? bhe complimenti...non mi stupisco che questo sport sia così bistrattato...con tifosi così... e per favore... basta con sta storia di "non nominare il nome di pantani invano" premesso che ci sono stati corridori molto più forti di pantani prima come ci saranno corridori molto più forti in futuro, quando si dice riccò ricorda pantani non si intende che al 100% sia uguale (altrimenti non avrebbe senso fare paragoni no?) riccò oggettivamente per il modo di correre e per lo stile lo ricorda ecco tutto...non mi sembra questa grande bestemmia... p.s. ha ragione lopi...rientriamo in topic che è meglio..


Subsonico - 14/07/2008 alle 14:17

[quote][i]Originariamente inviato da pony [/i] con tutto rispetto per le Vostre opinioni... qualcuno di voi ha mai corso in bicicletta? non lo so, ma secondo me no... come vi permettete di giudicare cose di cui non avete esperienza? siete mai stati al gancio (al tour, non nel giretto della domenica) con un riccò che vi scatta in faccia? non credo proprio... a me sembra sempre ingiusto criticare un "professionsita" e con questa parola intendo uno che svolge un lavoro, che può essere quello di ciclista come quello di postino. se uno venisse a dirvi come lavorare, cosa gli rispondereste? vieni a fare il mio lavoro e poi dimmi... ecco... quindi ci penserei molto bene prima di insegnare ai corridori come correre! per fortuna la linea di cicloweb spinge a ragionare (grassi e casaldi sono bravissimi e non si permettono mai di giudicare, casomai spingono alla riflessione mettendo qualche pulce nell'orecchio), perchè chi lo gestisce sa bene che non può essere nella testa di un corridore... non dico che solo chi ha corso in bici possa parlare di ciclismo, ma un po' più di rispetto per il lavoro dei vari evans, riccò e valverde lo porterei... se voi foste banchiere e menchov venisse a dirvi come contare i soldi, cosa pensereste?:Od: [/quote] Ma la fatica non si mette in discussione, ci mancherebbe! Ci sono corridori di talento presenti e questo è innegabile, qualcuno più o qualcuno meno, ma è la condotta di gara che si discute. Non si può correre senza rischiare, eppure è questa la mentalità che passa adesso..."aspetterò la terza settimana.." ma cosa aspetti? Alla 3° settimana starete tutti freschi e allora ciao, si decide tutto nella crono! Io ho visto un giro d'italia bellissimo l'anno scorso, perchè c'era una squadra, la Saunier Duval, che faceva di tutto per mettere in difficoltà la maglia rosa e la maglia rosa che non era troppo tenera con gli avversari. Nel 2006 ho visto un giro semplicemente stupendo, perchè c'era un corridore che ci teneva a dimostrare di essere il più forte e faceva selezione, c'era un'altro che voleva vincere a tutti i costi e hanno dato vita a una tappa, quella del Mortirolo, che passerà alla storia. Nel 2005 erano tutti lì ad attaccare un corridore in maglia rosa che era solo e vulnerabile in salita, ma che ha resistito grazie alla sua intelligenza. E credo che questi 3 giri, in quanto a qualità dei corridori che si giocavano la vittoria, erano un pelino sotto rispetto a quello di quest'anno. Che però non mi ha emozionato come questi 3 giri.


Monsieur 40% - 14/07/2008 alle 14:43

Come ho già avuto modo di scrivere quando si snocciolavano i favoriti del Tour, credo che il livello medio dei corridori da GT sia uno dei più bassi di sempre (e sicuramente da quando seguo il ciclismo). E questo dipende da una miriade di cose: 1) un po' perché tutti i "big" degli ultimi anni sono fuori dai giochi (squalifiche, ritiri, confinati nelle Continental, etc.) 2) un po' perché il casino di Pro Tour/non Pro Tour, inviti/non inviti, ha sparpagliato corridori che potrebbero essere protagonisti nei GT (anche solo per le tappe, vedi Garzelli) in una miriade di squadre 3) un po' perché le spese economiche di talune squadre, costrette a 25/30 corridori e ad un calendario vastissimo, per lunghezza e diversità di corse, ha necessariamente fatto cambiare le fisionomie dei roster decisi dai team manager. Ed è quest'ultimo il punto focale. Se si inizia a correre "per forza" (vedi Pro Tour) a gennaio, in Australia, io team manager devo predisporre che almeno 8-10 corridori vadano forte già ad inizio stagione. Tra quegli 8-10 corridori ci deve essere anche qualche buono, sennò io squadra - soprattutto se medio-piccola - faccio continue brutte figure nei confronti delle altre squadre "Pro Tour". E poi arriva Parigi-Nizza, Tirreno e Sanremo; i Paesi Baschi e Fiandre-Gand-Roubaix; Amstel-Freccia-Liegi e il Romandia. Il primo GT, il Giro d'Italia, arriva dopo un'attività molto intensa. Che praticamente nessuna squadra (anche per i motivi dei punti 1 e 2) prepara in maniera specifica, a) perché non se lo può permettere (troppo alto il rischio di far flop e buttare praticamente un'annata o quasi); b) perché non ha i corridori adatti (a maggior ragione se deve fare anche Tour e Vuelta). Ecco allora che il livello medio dei corridori che partecipano ai GT è basso. Se non "basso" universalmente, almeno basso per le caratteristiche che dovrebbero avere i corridori da GT. E parlo soprattutto dei gregari. Ieri con la maglia gialla c'erano 37 corridori. Tra questi, solo un suo compagno (Siutsou). In fase di microscopio avevamo indicato la CSC come la squadra più forte: infatti tra quei 37, 3 erano CSC; Sastre, Andy e Frank Schleck; nessun gregario, chi tira? Con Evans c'era solo Popovych. Al massimo, c'erano Pereiro ed Arroyo con Valverde; la Caisse (Sanchez sarebbe rimasto lì se non avesse lavorato prima) s'è dimostrata la squadra più compatta. L'Euskaltel, squadra di grimpeur, aveva i soli Astarloza e S. Sanchez. E dire che c'erano 4 corridori dell'AG2R (Dessel, Efimkin, Valjavec, Goubert), che non sono fulmini di guerra e che forse sarebbero dei gregari eccellenti per i vari Evans, Menchov, Valverde e Andy Schleck. Però la Silence, la Rabobank, la Caisse e la CSC non possono comprare 4 buoni corridori di quel livello per i GT, perché la coperta è corta. Il calendario vasto e l'obbligatorietà di andare a certe corse, unita sempre al target 25-30 corridori (minimo-massimo) da avere, vuol dire che se si prendono 4 (diciamo 2, va) gregari per i GT, si hanno meno spazi per i corridori da classiche, da medie corse a tappe, e via andando (anche perché non è che si hanno budget infiniti, e qualche giovane al "minimo" contrattuale ci deve stare). Ma il livello di torpore visto a Giro e Tour (diciamo che Sella ha fatto al Giro quello che Riccò sta facendo [e speriamo continui a fare] al Tour) non dipende certo unicamente da questi fattori. Dipende anche da ds, team manager (e commentatori televisivi) che sono stati letteralmente plagiati dalla Banesto di Indurain e dalla Us Postal/Discovery Channel di Armstrong. Squadre fortissime che non lasciavano spazio a nessuno, a meno che non stesse bene a loro. Armstrong per il Tour comprava come gregari i vincitori di Giro e Vuelta, non so se è chiaro. Heras prima, Savoldelli poi. Kirchen oggi ha come gregari per la montagna Hincapie e Lovkvist: uno troppo vecchio, l'altro troppo giovane; e Kirchen è anche tutto da vedere come corridore da GT. E il Team Columbia, per bacco!, è una delle squadre più forti e più facoltose del ciclismo. E non hanno un capitano "certo", né (tanti) gregari "all'altezza" per il Tour de France. Questo ciclismo è brutto? Secondo me è semplicemente diverso.


babeuf - 14/07/2008 alle 18:07

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Oh mamma. Riccò può vincere un Tour senza crono, quando ci sarà lo vedremo. [/quote] Il Tour si vince sulle GRANDI MONTAGNE, se no il favorito per quest'anno era CAncellara. La crono è un qualcosa IN PIU', che può avvantaggiare l'uno o l'altro scalatore/passista-scalatore, ma se un fa il vuoto serio in salita, come Riccò ha fatto ieri, la classifica generale arriva. [quote] Se vedo extraterrestri, italiani o meno, io non ne sono troppo felice..perchè troppe volte sono stato scottato. Poi se vuoi riprendere il discorso dell'"evviva in vista dell'olimpiade i nuotatori distruggono il record mondiale ogni giorno" fai pure.[/quote] La filosofia del sospetto non fa bene a nessuno sport, nè al nuoto nè al ciclismo. [quote] Le tue quattro possibilità sono limitanti, manca la quinta: sto dicendo sul serio. Scusami, ma un arrivo in volata e soprattutto uno scatto su un colle di 3a categoria (sottolineo)[/quote] L'Aspin è di terza categoria? Io pensavo di prima... [quote] - tra l'altro UNICA SALITA di giornata[/quote] Non c'era il Peyresourde prima, o sbaglio? [quote] - mentre il gruppo lasciava fare [/quote] già, con lampre (Bruseghin), Nibali, Caisse d'epargne a tutta dietro. [quote] NON MI SEMBRANO imprese d'altri tempi ( o semplicemente imprese). [/quote] E le vere imprese quali sono? Quelle di Andy Schleck? [quote] Ben altra cosa era scattare al Giro, ben altra cosa sarà scattare sulle Alpi, ben altra cosa sarà scattare con due salite alle spalle, ben altra cosa sarà scattare con i "big" che rispondono. Ieri l'hanno lasciato fare. O credi davvero che un qualunque uomo di classifica o gregario non fosse in grado di scattare con pendenze dal 4 al 6%, o ancora nessuno fosse in grado di riprendere un minuto in 20 km? L'hanno lasciato fare, esattamente come- nella dinamica di una tappa- il gruppo lascia andare in fuga corridori considerati non pericolosi al momento, che così si mettono in mostra. Se poi quelli in fuga fossero vagamente pericolosi, o se i velocisti vogliono fare la volata, il gruppo riprende la fuga. Ora, cambia "tappa" con "corsa a tappe", "andare in fuga" con "vincere la tappa", "velocisti" con "uomini di classifica" e avrai un quadro della situazione. E' una semplice proporzione matematica, sei fresco di maturità e sai bene di cosa parlo..[/quote] Il ciclismo non è matematica! Riccò fa paura, oggi è rimasto con i """""big"""" per tutta la salita e pur essendo molto stanco non ha faticato a tenere le nano-progressioni di Evans. [quote] Personalmente l'unica cosa che mi da' fastidio è il fenomeno mediatico che stanno creando attorno al corridore: il "nuovo Pantani". Come nel 2004 Cunego, no? Per chi ha visto dal vivo le imprese di Marco, questa è e rimane una grande bestemmia. Marco, che scattava a mani basse ma quando la strada era un muro. Marco, a cui nessuno regalava niente, altro che un minuto. Marco, che piegava gli avversari. Che scavalcava l'intero gruppo dopo un salto di catena, a velocità doppia. Che batteva Armstrong. Insomma: Pantani. Dicono che fosse dopato anche lui, lo sai? Io non so se sia vero o no, e nemmeno m'importa. Ma nel caso, sarebbe una delle scottature di cui parlavo prima? Rientrerebbe nella casistica? Consierazione che non faccio nemmeno.[/quote] Riccò non è Pantani, va molto meno in salita e di più sugli strappetti e in volata. Le tue affermazioni sul doping, poi, non fanno altro che rientrare nella cultura del sospetto di cui parlavo prima, e che fa solo MALE allo sport, di qualunque sport si tratti. [quote] Quindi deciditi: o quella di ieri è un'impresa fuori dal normale e Riccò è un extraterrestre (è un bene? un male? lo era per Basso? per Vino?), oppure era una salita tutto sommato semplice in una tappa non impegnativa, seguita da una discesa e un piano dove il gruppo ha lasciato DEL TUTTO FARE. E qui allora tutto si ridimensiona.[/quote] Io mi decido: grande impresa, forse non proprio da extraterrestre, ma grande impresa. [quote] Comunque, da quello che posso sapere io, nemmeno oggi sarà tempo di parlare e/o bullarsi ("ve l'avevo detto!!"), cosa che forse speri di fare: le risposte verranno tra una settimana. Oggi possiamo sapere piccoli verdetti che potranno anche non valere sulle Alpi (ad esempio Evans ora è dolorante, tra una settimana sarà pronto.. Valverde non è nel momento migliore, tra una settimana etc etc...). Senza contare la crono. [/quote] Come avevi previsto, oggi non è stato giorno di verdetti, con un Ricky troppo stanco per poter essere valutato. Ma il giudizio sui """"big"""" è chiaro: BOCCIATI. E' un Tour incredibilmente mediocre tra gli uomini di classifica, con un Evans che fa progressioni che non voglio, per rispetto, definire ridicole, ma senz'altro che non fanno male, con un Cunego che si prepara per il Tour DALL'INVERNO e poi crolla solo ed esclusivamente psicologicamente, e idem per Andy Schleck, con un Frank Schleck abbastanza convincente ma non esagerato, con un Sastre mediocre, con un Menchov sempre a ruota, con un Valverde alla deriva, con un Kirchen stanchissimo per le fatiche dei primi giorni. Comunque come dici giustamente tu, ogni giudizio è rimandato alle Alpi.


cassius - 14/07/2008 alle 19:51

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] Come avevi previsto, oggi non è stato giorno di verdetti, con un Ricky troppo stanco per poter essere valutato. Ma il giudizio sui """"big"""" è chiaro: BOCCIATI. E' un Tour incredibilmente mediocre tra gli uomini di classifica, con un Evans che fa progressioni che non voglio, per rispetto, definire ridicole, ma senz'altro che non fanno male, con un Cunego che si prepara per il Tour DALL'INVERNO e poi crolla solo ed esclusivamente psicologicamente, e idem per Andy Schleck, con un Frank Schleck abbastanza convincente ma non esagerato, con un Sastre mediocre, con un Menchov sempre a ruota, con un Valverde alla deriva, con un Kirchen stanchissimo per le fatiche dei primi giorni. Comunque come dici giustamente tu, ogni giudizio è rimandato alle Alpi. [/quote] Siamo in un periodo di transizione dove non si intravedono nuovi fenomeni in grado di mettere tutti d'accordo. A Valverde sembra manchi la tenuta, forse ha preso più la piega verso le classiche che non verso i GT. Non ci piangerò la notte, non avendo mai visto Valverde fare un attacco che mi abbia causato chissà quali sconquassi emotivi. E forse altrettanto si può dire per Cunego. Che però ha la scusante delle tante cadute, che sicuramente bene non fanno. E che, se in forma come nello scorso Lombardia, almeno un po' di emozioni le provoca. Evans, la nuova maglia gialla, è un buon corridore, ma manca di veri punti di forza. Idem per Menchov. Anche Kirchen non sembra avere partìcolari frecce al suo arco. Frank Shleck ha sicuramente personalità e sa andare in fuga. Ecco, posto con le spalle al muro scelgo Frank. In questo panorama Riccò sembra l'unico che "mette le cose in chiaro". Sa che la salita è la sua unica arma, ha ancora tre munizioni: Prato Nevoso, Jausiers, l'Alpe d'Huez. Intervallate da un unico giorno di riposo. Dovrà avere tante gambe e tanto recupero. Purtroppo c'è anche un'altra crono da 53 km, eterna. Potrebbe lasciarci 5 minuti. Ecco, il ciclismo di oggi premia la completezza. Se il livello scende un po', come sembra sia successo in questi ultimi anni, assomiglia molto alla mediocrità. PS, riguardo la querelle sulle radioline: non facciamo i luddisti, le radioline servono molto per esigenze diciamo così logistico-organizzative. Se hai le gambe per scattare, lo sai tu e solo tu. Che Tizio è pericoloso e Caio lo puoi lasciare andare perchè fuori classifica, lo sai tu. Ma se fori o cadi in pianura, con la radiolina magari eviti di perdere un Tour.


babeuf - 15/07/2008 alle 08:15

[quote][i]Originariamente inviato da cassius [/i] [quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] Come avevi previsto, oggi non è stato giorno di verdetti, con un Ricky troppo stanco per poter essere valutato. Ma il giudizio sui """"big"""" è chiaro: BOCCIATI. E' un Tour incredibilmente mediocre tra gli uomini di classifica, con un Evans che fa progressioni che non voglio, per rispetto, definire ridicole, ma senz'altro che non fanno male, con un Cunego che si prepara per il Tour DALL'INVERNO e poi crolla solo ed esclusivamente psicologicamente, e idem per Andy Schleck, con un Frank Schleck abbastanza convincente ma non esagerato, con un Sastre mediocre, con un Menchov sempre a ruota, con un Valverde alla deriva, con un Kirchen stanchissimo per le fatiche dei primi giorni. Comunque come dici giustamente tu, ogni giudizio è rimandato alle Alpi. [/quote] Siamo in un periodo di transizione dove non si intravedono nuovi fenomeni in grado di mettere tutti d'accordo. A Valverde sembra manchi la tenuta, forse ha preso più la piega verso le classiche che non verso i GT. Non ci piangerò la notte, non avendo mai visto Valverde fare un attacco che mi abbia causato chissà quali sconquassi emotivi. E forse altrettanto si può dire per Cunego. Che però ha la scusante delle tante cadute, che sicuramente bene non fanno. E che, se in forma come nello scorso Lombardia, almeno un po' di emozioni le provoca. Evans, la nuova maglia gialla, è un buon corridore, ma manca di veri punti di forza. Idem per Menchov. Anche Kirchen non sembra avere partìcolari frecce al suo arco. Frank Shleck ha sicuramente personalità e sa andare in fuga. Ecco, posto con le spalle al muro scelgo Frank. In questo panorama Riccò sembra l'unico che "mette le cose in chiaro". Sa che la salita è la sua unica arma, ha ancora tre munizioni: Prato Nevoso, Jausiers, l'Alpe d'Huez. Intervallate da un unico giorno di riposo. Dovrà avere tante gambe e tanto recupero. Purtroppo c'è anche un'altra crono da 53 km, eterna. Potrebbe lasciarci 5 minuti. Ecco, il ciclismo di oggi premia la completezza. Se il livello scende un po', come sembra sia successo in questi ultimi anni, assomiglia molto alla mediocrità. PS, riguardo la querelle sulle radioline: non facciamo i luddisti, le radioline servono molto per esigenze diciamo così logistico-organizzative. Se hai le gambe per scattare, lo sai tu e solo tu. Che Tizio è pericoloso e Caio lo puoi lasciare andare perchè fuori classifica, lo sai tu. Ma se fori o cadi in pianura, con la radiolina magari eviti di perdere un Tour. [/quote] Il fatto che il ciclismo odierno premi la completezza per i GT non è comunque la causa prima della mediocrità. Penso che la completezza e la costanza sia sempre stata l'arma vincente per i GT, ma a questo proposito si deve distinguere la completezza ad altissimo livello (tipo Armstrong) e la completezza mediocre (tipo evans).


Laura Idril - 15/07/2008 alle 08:16

Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte :D


babeuf - 15/07/2008 alle 08:23

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte :D [/quote] Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam. L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due.


Laura Idril - 15/07/2008 alle 08:27

Certo che sei bello incontentabile però! Hai ragione, era meglio se non spremevano Voigt e Cancellara così arrivavano tutti insieme anche Valverde, Cunego e il fenomeno Andy Schleck, meglio no?


Serpa - 15/07/2008 alle 08:33

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte :D [/quote] Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam. L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due. [/quote] chi ti dice invece che non preparavano l'azione di Frank? Come fai a dare per scontato che era per Andy o sastre? A mio avviso Frank era naturale che fosse il primo a partire secondo le gerarchie ipotizzate. Poi ha visto che era l'unico che aveva la gamba e ha insistito, mi è sembrata una scelta logica oltre che azzeccata. Alla fine in classifica è dietro solo per un secondo. Se la CSC non si fosse mossa sarebbe stata una tappa molto noiosa alla fine visto che non ci sono stati questi scatti micidiali ma è stata più una selezione naturale che altro. Per me la CSC ha fatto un bel gioco di squadra.


pony - 15/07/2008 alle 08:40

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte :D [/quote] Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam. L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due. [/quote] mediocrità? mediocrità? ma porca miseria!!! voglio vedertici a scalare l'hautacam e scattare staccando gli altri... se evans e schleck sono mediocri allora un gregario cos'è? una me.rda??? no no e poi no... scusate ma io mi irrito di brutto quando leggo certe cose: se evans, schleck e menchov sono li è per un motivo, ed il motivo è che se sei un mediocre, come lo era il sottoscritto quando correva, a fare il tour non ci vai... rispetto ragazzi, rispetto per questi qua che si fanno un mazzo tanto, e non si bombano nemmeno più... (o non come una volta, opinione mia):grr:


Leone delle Fiandre - 15/07/2008 alle 08:53

Spezzo una lancia a favore del ciclismo moderno. Prendi la tappa di ieri, guardane l'altimetria e dimmi se non ti ricorda la tappa del Giro col Manghen e l'Alpe di Pampeago. Ora, al Giro hanno fatto entrambe le salite con passo cicloturistico e senza attacchi (tranne che negli ultimi 1500m, s'intende), quando invece già sul Manghen si capiva che qualche big poteva essere fatto fuori. Hanno deciso di temporeggiare e di guardarsi, così chi era in difficoltà anzichè andare fuori classifica e rimasto a ruota e ha tenuto e guarda caso uno di questi ha vinto il Giro (altro che crono e cadute, come dice uno che è delle mie parti). E noi tutti (giustamente) a lamentarci della noia e dell'incapacità dei cosiddetti uomini di classifica di prendere l'iniziativa. Che noia! Dicevamo. Prendi la tappa di ieri, altimetria simile , prima vera gande fatica della corsa (come l'altra): tutti ci aspettiamo che le schermaglie comincino sull'Hautacam, mentre invece la CSC, ieri spettacolare, decide di fare venire i nodi al pettine fin da subito, a costo di giocarsi qualche carta importante. Chi ne ha sta dentro, chi non ne ha è fuori. Non si bluffa. Così, a 50 km dall'arrivo dell'arrivo della prima vera tappa di montagna, abbiamo visto rimbalzare Valverde, Cunego, Devolder, Kreuziger, Samuel Sanchez e la classifica generale già sconvolta. Mentre sull'Hautacam sono saltati Andy e Kirchen. Io dico che la tappa di ieri è stata spettacolare e che mi sono divertito (a parte quando mi è saltato lo streaming a 3 km dalla fine) e per lo più grazie alla CSC, che ha dato spettacolo e ha insegnato a molte squadre (soprattutto italiane) come si corre er vincere un GT. Poi magari non lo vincerà, perchè Frank e Sastre hanno qualcosa in meno di Evans e Menchov nelle tre settimane e a crono. Però ieri io mi sono visto una gran bella corsa. Per cui, secondo me, il ciclismo moderno non è sempre così schifoso.


Salvatore77 - 15/07/2008 alle 09:28

[quote][i]Originariamente inviato da pony [/i] [quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Spezziamo una lancia a favore del ciclismo moderno premiando la tattica CSC di ieri. Insomma non possiamo certo dire che quando ci si mettono non sanno divertire. Solo che si impegnano poche volte :D [/quote] Tattica CSC?!? Hanno spremuto un grandissimo Cancellara per preparare chissà quale azione dei fenomeni Sastre e Andy Schleck, e poi questi due si sono sciolti a Hautacam. L'unico promosso è Frank Schleck, bravissimo per 3/4 di salita, leggermente male nel finale. A questo punto nella mediocrità più assoluta spero che vinca lui al posto di Evans, se proprio deve vincere uno di questi due. [/quote] mediocrità? mediocrità? ma porca miseria!!! voglio vedertici a scalare l'hautacam e scattare staccando gli altri... se evans e schleck sono mediocri allora un gregario cos'è? una me.rda??? no no e poi no... scusate ma io mi irrito di brutto quando leggo certe cose: se evans, schleck e menchov sono li è per un motivo, ed il motivo è che se sei un mediocre, come lo era il sottoscritto quando correva, a fare il tour non ci vai... rispetto ragazzi, rispetto per questi qua che si fanno un mazzo tanto, e non si bombano nemmeno più... (o non come una volta, opinione mia):grr: [/quote] Io ho l'impressione che i migliori nella tappa di ieri erano un po stanchi. Sarà stata colpa del Tourmalè fatto a tutta, sarà colpa del caldo, sarà colpa di 10 tappe fatte a tutta. Io lo vedo a occhio nudo che i protagonisti di questo Tour non vanno forte coma Armstrong, Ullrich, Indurain, Basso. Ma questo conta poco perchè per vincere il Tour bisogna esprimere valori relativi e non valori assoluti. Mi spiego: bisogna essere il più forte di quelli presenti al Tour 2008 e non dimostrare di essere forte come chi ha vinto i Tour precedenti. Se ci fossero stati i marziani che c'erano fino a qualche anno fa, forse Devolder e F. Shleck, Vandevelde, Cobo acebo, non starebbero lì e forse Cunego avrebbe fatto il Giro.


Granfondista - 15/07/2008 alle 09:35

[quote][i]Originariamente inviato da Leone delle Fiandre [/i] Spezzo una lancia a favore del ciclismo moderno. Prendi la tappa di ieri, guardane l'altimetria e dimmi se non ti ricorda la tappa del Giro col Manghen e l'Alpe di Pampeago. Ora, al Giro hanno fatto entrambe le salite con passo cicloturistico e senza attacchi (tranne che negli ultimi 1500m, s'intende), quando invece già sul Manghen si capiva che qualche big poteva essere fatto fuori. Hanno deciso di temporeggiare e di guardarsi, così chi era in difficoltà anzichè andare fuori classifica e rimasto a ruota e ha tenuto e guarda caso uno di questi ha vinto il Giro (altro che crono e cadute, come dice uno che è delle mie parti). E noi tutti (giustamente) a lamentarci della noia e dell'incapacità dei cosiddetti uomini di classifica di prendere l'iniziativa. Che noia! Dicevamo. Prendi la tappa di ieri, altimetria simile , prima vera gande fatica della corsa (come l'altra): tutti ci aspettiamo che le schermaglie comincino sull'Hautacam, mentre invece la CSC, ieri spettacolare, decide di fare venire i nodi al pettine fin da subito, a costo di giocarsi qualche carta importante. Chi ne ha sta dentro, chi non ne ha è fuori. Non si bluffa. Così, a 50 km dall'arrivo dell'arrivo della prima vera tappa di montagna, abbiamo visto rimbalzare Valverde, Cunego, Devolder, Kreuziger, Samuel Sanchez e la classifica generale già sconvolta. Mentre sull'Hautacam sono saltati Andy e Kirchen. Io dico che la tappa di ieri è stata spettacolare e che mi sono divertito (a parte quando mi è saltato lo streaming a 3 km dalla fine) e per lo più grazie alla CSC, che ha dato spettacolo e ha insegnato a molte squadre (soprattutto italiane) come si corre er vincere un GT. Poi magari non lo vincerà, perchè Frank e Sastre hanno qualcosa in meno di Evans e Menchov nelle tre settimane e a crono. Però ieri io mi sono visto una gran bella corsa. Per cui, secondo me, il ciclismo moderno non è sempre così schifoso. [/quote] Quoto con una postilla maliziosa:avessero avuto la stessa squadra al Giro, (che ha un impatto mediatico inferiore)avrebbero fatto la stessa azione? anche con una c


Frank VDB - 15/07/2008 alle 09:48

[quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] Sinceramente preferisco alla grande questo ciclismo, niente cannibali e fatica vera [/quote] Quando c'era la fatica vera (sempre che si sia tornati ad essa, oggi: ci sono degli indizi, ma non la certezza) di tatticismi ce n'erano pochi e se le davano di santa ragione. Non come oggi. Ha ragione Lopi. Anzi, se vogliamo dirla tutta, il tatticismo che abbiamo visto domenica, che è lo stesso che abbiamo visto in decine di altre occasioni tra gare in linea e gare a tappe, è figlio del periodo in cui erano tutti "pienotti" e i valori erano molto livellati. Oggi forse si è meno pieni ma questa generazione di ciclisti si è abituata a correre in maniera attendista.


Frank VDB - 15/07/2008 alle 09:52

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da spino_tk [/i] be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.[/quote] Amen! Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline. Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto. [/quote] Io predicavo contro le radioline già nel 2005 al mio esordio in questo forum. Continuo ad essere convinto che debbano essere bandite. Anche nelle categorie giovanili. Sarebbe già una bella soluzione. Anzi, forse E' la soluzione.


Lopi - 15/07/2008 alle 10:37

Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura. Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti.

 

[Modificato il 15/07/2008 alle 10:44 by Lopi]


toro - 15/07/2008 alle 11:17

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura. Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti. [/quote] Mah, direi che non ci si può lamentare della tappa di ieri. Certo, sul Tourmalet non è stato un 1 vs 1 ma un lavoro di squadra, sulla salita finale sono arrivate davanti delle seconde linee... ma i favoritissimi non potevano dare di più. Evans, Menchov, Sastre hanno provato a fare di più a inizio salita, poi quando hanno capito che non potevano staccare gli altri, hanno preso un ritmo regolare. Evans avrebbe dato di più se avesse potuto, stava rischiando di perdere la maglia gialla! E solo il calo di Schleck gli ha consentito di vestirla. Insomma, la tappa di ieri direi che tatticismi non ne ha visti, tant'è che chi ne aveva di più (Cobo, Kohl, Efimkin) se n'è andato.


david lynch - 15/07/2008 alle 11:21

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura. Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti. [/quote] Credo che Menchov ed Evans abbiano corso bene ieri. Si sono controllati molto e' vero ma evidentemente erano stanchi anche loro e non considerano Frank e Cobo come avversari credibili per la generale. Ieri bella tappa che ha dimostrato che per combinare disastri in classifica generale non servono necessariamente imprese epiche ma basta una tattica ben congegnata come quella della Csc. Piccolo OT Menchov non e' assolutamente un mediocre e' un ottimo corridore, non scherziamo al giro mi ha impressionato assai. Cadel ha raggiunto con la maturita' una solidita' incredibile ma in effetti spero che vinca qualcun'altro.;)


Mr.Blonde - 15/07/2008 alle 11:51

[quote][i]Originariamente inviato da david lynch [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] Beh, la tappa di oggi è stata più bella, niente di epico, ma invece dei soliti tatticismi si è vista Tattica con la T maiuscola, è già un passo in avanti.. La CSC oggi ha corso bene, ha fatto definitivamente fuori Cunego, Valverde e S. Sanchez, e F. Schleck ha dato 2' ai principali rivali in classifica. Al giorno d'oggi fare distacchi maggiori è davvero dura. Comunque anche oggi si sono visti Menchov, Sastre e Evans guardarsi più volte in faccia, mentre Schleck e Cobo volavano davanti. [/quote] Credo che Menchov ed Evans abbiano corso bene ieri. Si sono controllati molto e' vero ma evidentemente erano stanchi anche loro e non considerano Frank e Cobo come avversari credibili per la generale. Ieri bella tappa che ha dimostrato che per combinare disastri in classifica generale non servono necessariamente imprese epiche ma basta una tattica ben congegnata come quella della Csc. Piccolo OT Menchov non e' assolutamente un mediocre e' un ottimo corridore, non scherziamo al giro mi ha impressionato assai. Cadel ha raggiunto con la maturita' una solidita' incredibile ma in effetti spero che vinca qualcun'altro.;) [/quote] la storia del "non considerare", mi sembra la classica coperta corta per non dire di non avere le gambe, sembra quasi che ormai non si consideri più la vittoria di tappa, fare il vuoto, staccare tutti. sembra quasi che ormai si cerchi in continuazione di salvarsi la gamba e di essere più regolari possibili e si viene poi elogiati per questo. sembra quasi che ormai l'affabulazione alla mediocrità abbia contagiato un po' tutti. la fine della fantasia, della creatività. si vede che manca un corridore di riferimento nel ciclismo italiano che abbia queste doti, o almeno uno c'è, ma ancora si preferisce coprirsi gli occhi e sperare che crolli per non andare ad intaccare questo meccanismo perverso e antispettacolare che la modestia dei più ci [dovrei dire VI] sta facendo amare.


Il Mago Gigi - 15/07/2008 alle 13:47

Andy Schleck corridore mediocre???? è arrivato 2 al suo primo giro d' Italia.... e tenere le ruote di Piepoli e Simoni sullo Zoncolan scusate se è mediocrità


Abajia - 15/07/2008 alle 15:06

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da spino_tk [/i] be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.[/quote] Amen! Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline. Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto. [/quote] Io predicavo contro le radioline già nel 2005 al mio esordio in questo forum. Continuo ad essere convinto che debbano essere bandite. Anche nelle categorie giovanili. Sarebbe già una bella soluzione. Anzi, forse E' la soluzione. [/quote] Esattamente: non è una soluzione, è LA soluzione. Pensateci bene: potere al corridore, alla sua fantasia, alle sue gambe, alla sua testa, alla sua grinta, alla sua determinazione. Chi sa giocarsi al meglio le proprie carte vince, chi è in grado di pensare al da farsi anche quando l'acido lattico è arrivato fin sopra ai capelli è giusto che venga premiato. Allora sì che si vedrebbero grossi distacchi, di conseguenza lo spettacolo, di conseguenza - se proprio non vogliamo tralasciare il lato economico della cosa - anche i dindini. Sarebbe LA soluzione, hai detto bene, Frank.


Monsieur 40% - 15/07/2008 alle 15:19

Scusate il paragone, ma a me non pare che nessuno si sia mai sognato di ammutolire gli allenatori di calcio in panchina o proibirgli di effettuare sostituzioni. Non è importante la sola preparazione a tavolino delle tattiche di corsa, ma anche la lettura durante la gara è fondamentale. Esempio: ieri ci sono in fuga Frank Schleck e Cobo Acebo (facciamo finta che non ci sia Piepoli). Sastre e Riccò stanno ovviamente a ruota di Evans e Menchov. Per questo, ovviamente, non ci vuole la radiolina. Ma mettiamo che Cobo fori, o abbia un'improvvisa crisi; perché Riccò dovrebbe accorgersene soltanto quando vede Cobo coi suoi occhi? Perché la Saunier dovrebbe evitare di giocarsi una tappa quando sarebbe comodissimo che il ds - nel momento in cui Cobo hai dei problemi - può dire a Riccò: "Se ne hai, vai a riprendere Frank Schleck" o "Accelera, così riporti Cobo sotto" o tutto quello che gli passa per la mente? LA soluzione sta nel non abusarne. Pereiro sull'Aspin sembrava avesse l'I-pod, ed ha dato fastidio anche a me. Se ieri Matxin ha detto alla radiolina dei due Saunier davanti di far vincere l'uno o l'altro, ha - per me - fatto un grande errore. Perché Pereiro, col capitano a fianco o poco dietro, deve sapere da se (o dal capitano stesso) cosa deve fare, non glielo deve dire Unzue. E perché due corridori in fuga della stessa squadra, devono sapere chi dei due merita di più la vittoria di tappa.


Monsieur 40% - 15/07/2008 alle 15:21

E tralasciamo anche il fatto che abolire le radioline non significherebbe abolire le comunicazioni tra ds e corridori. Significherebbe soltanto renderle (molto) più difficili. Le ammiraglie sarebbero costrette a fare i salti mortali (con tutti i rischi che questi comportano) per avvisare - per dire - un Cancellara di tirare il fiato perché dietro stanno arrivando Voigt & Co. e ci sarà da dargli una mano. Perché un ds deve dirlo a Cancellara che i suoi compagni hanno fatto la selezione, non è che un fuggitivo se lo sogna.


Salvatore77 - 15/07/2008 alle 15:23

Io sono assolutamente favorevole alle radioline. Grazie alle comunicazioni fra corridori e ammiraglia hanno dato un'incrememnto all'aspetto tattico del ciclismo. Il ciclismo si corre a suqadre ed è giusto che l'aspetto tattico/strategico delle squadre debba essere garantito al meglio. Se ognuno deve correre al buoi con se stesso fino allo sfinimento e chi ha più energie deve vincere, allora riduciamo il ciclismo solo alle cronometro dove tutti corrono contro se stessi o contro l'orologio come di dice in Francia. Da quando le radioline sono usate nelle corse prof. vedo che il ciclismo è nettamente più divertente.


Abajia - 15/07/2008 alle 15:38

I corridori potrebbero usare delle radioline (da accendere a discrezione del corridore, ovvero devono sapere loro se e quando tenerle accese e quando spente) sintonizzate con RadioCorsa, in modo da sapere cosa accade in corsa e agire di conseguenza.


spino_tk - 15/07/2008 alle 20:04

chiudo il mio pensiero sulle radioline .... che ha tanto acceso la discussione. lo sport che ha creato "il mostro" radioline è stato la NFL.... football americano per intenderci. al termine di ogni azione di gioco, il coach e il quarterback (per l'attacco) possono comunicare o forse sarebbe meglio dire il coach può parlare il giocatore può solo sentire.... tuto questo ha un tempo stabilito (mi pare 30 secondi) e poi stop.... logico che nel ciclismo sarebbe complicato gestire questi tempi e regole, ma si potrebbe tranquillamente istituire delle zone in cui tra i ds e i corridori sia possibile parlare e delle altre zone in cui invece il silenzio radio sia obbligatorio... un po' come si fa con le zone rifornimento e con la chiusura del "bar" negli ultimi km. è una idea.....voi che ne pensate?


desmoblu - 15/07/2008 alle 20:18

Si..non sarebbe male. Aiuterebbe a lasciare individualità ma permetterebbe un minimo di tattica. Cioè..la tattica nei limiti del possibile. Certo, poi va tanto a fondoschiena, per così dire: se una squadra si trova nelle condizioni favorevoli per attuare una tattica nelle zone permesse.. E poi forse tutte le azioni si concentrerebbero nei periodi di "non-buio". Boh.. Però come idea è interessante.


Salvatore77 - 15/07/2008 alle 20:29

Se non ci fossero le radioline il flusso delle informazioni non sarebbe uguale per tutti i corridori, perchè la fila delle ammiraglie è molto lunga, la moto con la lavagnetta potrebbe fare di testa propria e informare solo alcuni gruppetti, soprattutto nelle gare con strade strette o tappe di montagna con il gruppo fatto in mille pezzi. Credo che le radioline aiutano tutti in egual modo e quindi per me va bene che ci siano e funzionino per tutto l'arco della gara.


Bartoli - 15/07/2008 alle 21:09

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] I corridori potrebbero usare delle radioline (da accendere a discrezione del corridore, ovvero devono sapere loro se e quando tenerle accese e quando spente) sintonizzate con RadioCorsa, in modo da sapere cosa accade in corsa e agire di conseguenza. [/quote]Si poi magari girano su M2O :Oo:


Subsonico - 15/07/2008 alle 21:35

[quote][i]Originariamente inviato da Bartoli [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] I corridori potrebbero usare delle radioline (da accendere a discrezione del corridore, ovvero devono sapere loro se e quando tenerle accese e quando spente) sintonizzate con RadioCorsa, in modo da sapere cosa accade in corsa e agire di conseguenza. [/quote]Si poi magari girano su M2O :Oo: [/quote] Spero che i corridori non siano tutti così truzzi :Od:


rizz23 - 15/07/2008 alle 23:05

La mia impressione è che si stia esagerando nel considerare il panorama ciclistico attuale al ribasso. In due direzioni: svalutando quello che ha fatto Riccò (è il caso soprattutto di desmoblu, con il quale per la prima volta non sono d'accordo) e giudicando qualitativamente scadente il livello degli altri. Abbiamo assistito a una prima settimana del Tour spettacolare, e non solo per l'equilibrio delle forze in gioco. Le volate di Cavendish, la forza di Valverde nella prima tappa, l'impresa di Riccò l'altro giorno e il suo scatto in faccia a Valverde qualche giorno prima, la capacità di LLSanchez di scattare dopo essere stato già in fuga, tenere il ritmo e arrivare sul traguardo, lo scatto di Schleck e Piepoli e la difesa di Kirchen, la volata di Evans. Tutto questo è anche tecnicamente di spessore, forse di uno spessore diverso rispetto al passato, ma non inferiore. La domanda allora è: cosa rimpiangete del passato? Quali campioni più di oggi hanno offerto gli anni '90?


Abajia - 15/07/2008 alle 23:32

[quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Se non ci fossero le radioline il flusso delle informazioni non sarebbe uguale per tutti i corridori, perchè la fila delle ammiraglie è molto lunga, la moto con la lavagnetta potrebbe fare di testa propria e informare solo alcuni gruppetti, soprattutto nelle gare con strade strette o tappe di montagna con il gruppo fatto in mille pezzi. Credo che le radioline aiutano tutti in egual modo e quindi per me va bene che ci siano e funzionino per tutto l'arco della gara. [/quote] Appunto per questo ho parlato di radioline solo per RadioCorsa (senza possibilità di sintonizzarsi su qualsivoglia altra stazione, caro Bartoli... :Od: )


Cicloweb - 15/07/2008 alle 23:40

[quote][i]Originariamente inviato da Camoscio Madonita [/i] Condivido lo sfogo di Lopi...in effetti, il tatticismo talvolta diventa esasperato sia al Tour (fatta eccezione degli scatti di Contador l'anno scorso, e la splendida azione odierna di Riccò) che nelle altre corse a tappe...Lopi citava la tappa del Flumeseberger al Giro di Svizzera di quest'anno, ma chi ricorda l'avvilente finale del tappone del Grimselpass l'anno scorso con i grandi che si controllano fino ai meno 2 dall'arrivo e Gusev, in fuga dal mattino, che guadaga sull'ultima salita e vince con 4-5 minuti di vantaggio? e per non andare lontani la tappa di Pampeago al giro? Però, d'altro canto, c'è gente come Bettini che in corsa spende tutte le energie e riesce ad infiammare i cuori di noi tifosi. Non è tutto da buttare il ciclismo dei giorni nostri [/quote] mah del 2007 tutti si scordano del povero rasmussen che ha dato veramente spettacolo , ha fatto ciclismo "eroico" e fino a prova contraria dopato non era. comunque concordo perfettamente con lo sfogo , il problema è che riccò per ora ha dimostrato che sulle salite durissime non fa la differenza che fa su quelle di media pendenza o su arrivi con strappo duro e corto...chi ci farà divertire sulle alpi?


arcipen - 15/07/2008 alle 23:54

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da spino_tk [/i] be dal mio punto di vista, mi basterebbe vietare in gara l'uso degli auricolari.[/quote] Amen! Si parlava di un Tour 2008 con le tappe di montagne senza radioline. Se n'è parlato tanto, ma alla fine s'è dimostrato un nulla di fatto. [/quote] Io predicavo contro le radioline già nel 2005 al mio esordio in questo forum. Continuo ad essere convinto che debbano essere bandite. Anche nelle categorie giovanili. Sarebbe già una bella soluzione. Anzi, forse E' la soluzione. [/quote] Esattamente: non è una soluzione, è LA soluzione. Pensateci bene: potere al corridore, alla sua fantasia, alle sue gambe, alla sua testa, alla sua grinta, alla sua determinazione. Chi sa giocarsi al meglio le proprie carte vince, chi è in grado di pensare al da farsi anche quando l'acido lattico è arrivato fin sopra ai capelli è giusto che venga premiato. Allora sì che si vedrebbero grossi distacchi, di conseguenza lo spettacolo, di conseguenza - se proprio non vogliamo tralasciare il lato economico della cosa - anche i dindini. Sarebbe LA soluzione, hai detto bene, Frank. [/quote] :no::no::no::no::no: Se ci pensate bene... la Vs/ teoria rispettabilissima... ma secondo me... che son piu' vecchio e ho visto correre Bartali e Coppi... sarebbe un po' come mandare una squadra di calcio in campo senza l'allenatore... perche senza radioline... non sai cosa devi fare.... che il campo di gara e' troppo lungo... e non puoi farti sentire a voce... Ci vuole il direttore d'orchestra a dirigere l'opera. con le dovute proporzioni. Altrimenti tanto vale... fare le corse... tutti da individuali. Allora si che sarebbe bello il tour. :Old::Old::Old:

 

[Modificato il 15/07/2008 alle 23:59 by arcipen]


desmoblu - 16/07/2008 alle 07:24

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] La mia impressione è che si stia esagerando nel considerare il panorama ciclistico attuale al ribasso. In due direzioni: svalutando quello che ha fatto Riccò (è il caso soprattutto di desmoblu, con il quale per la prima volta non sono d'accordo) e giudicando qualitativamente scadente il livello degli altri. Abbiamo assistito a una prima settimana del Tour spettacolare, e non solo per l'equilibrio delle forze in gioco. Le volate di Cavendish, la forza di Valverde nella prima tappa, l'impresa di Riccò l'altro giorno e il suo scatto in faccia a Valverde qualche giorno prima, la capacità di LLSanchez di scattare dopo essere stato già in fuga, tenere il ritmo e arrivare sul traguardo, lo scatto di Schleck e Piepoli e la difesa di Kirchen, la volata di Evans. Tutto questo è anche tecnicamente di spessore, forse di uno spessore diverso rispetto al passato, ma non inferiore. La domanda allora è: cosa rimpiangete del passato? Quali campioni più di oggi hanno offerto gli anni '90? [/quote] No, aspetta. Io non sminuisco quello che ha fatto Riccò, semplicemente dico che non è un test probante.. per tutta una serie di motivi. Rimangono due belle vittorie, ma che finora non possono dire se Riccò sia in grado di vincere questo Tour o se possa vincere una delle prossime edizioni (con il ritorno di Contador e quello- spero, per lui e in generale- di Basso.. oltre alla maturazione di corridori che sono di una generazione nuova rispetto a Riccò). La mia critica più che alto è all'aspetto mediatico della faccenda, e qui Riccò c'entra solo in piccola parte. Forse dovrei prendermela con commentatori fin troppo partigiani e impazienti di ricreare (non in laboratorio ma in cabina di regia) Pantani.. che per me rimane a ben altro livello. Cambiando campo, è un po' come quando sento critici e pubblico dire che Mika è il nuovo Mercury, in questo incoraggiati dal cantante stesso (che pure si cimenta nell'emulazione). Caratterialmente- è vero- non posso dire di amare Riccò, ma- all'estremo opposto- poco sopportavo anche il Basso che nelle interviste diceva "Un mio difetto? Mah, che sono troppo buono" (ma questo non mi ha impedito di applaudirlo, no?). D'altronde se l'Itlia si divedeva tra Coppi e Bartali per ragioni di simpatia, o se già dicevo che non riuscivo ad amare Armstrong (qui per la pacchianeria americana nel rincorrere il record più famoso e per l'aroganza che sfiorava il "mobbing", non certo per i gesti atletici o il coraggio fin dalla malattia), allora credo che se devo scegliere un corridore simpatico certamente andrò altrove. C'entra la simpatia con la strada percorsa? No. C'entra con la fatica fatta? No, nemmeno. Se devo parlare di tifo puro, però, entrano in ballo valori emotivi e umorali, a volte razionali a volte irrazionali. Ma non siamo qui per parlare della mia affiliazione o meno al Fan Club Riccò. In bici lo aspetto a breve, sulla strada, per vedere quanto in effeti vale e non contro un Valverde in crisi. Senza nulla togliere a quello che ha fatto, ma senza facili entusiasmi: quest'anno, finora, ho ammirato davvero solo Contador per come è arrivato a prendersi la Rosa (e per il fatto che il gruppo non gli regalava niente, a parte Sella che però correva per se stesso.. e quindi la sua difesa- cronoscalata compresa, all'attacco- è stata davvero notevole) e le salite di Sella...ma lì parliamo di Giro, no? Questo per spiegare la mia posizione spero una volta per tutte. :)

 

[Modificato il 16/07/2008 alle 07:46 by desmoblu]


Laura Idril - 16/07/2008 alle 07:43

Vorrei inoltre far notare una cosa. Perchè corridori come Evans e Menchov, che già stanno davanti agli altri (togliete Frank perchè sicuramente andrà in crisi almeno un giorno), si dovrebbero spremere e consumare più energia di quello che serve, quando hanno ancora una crono dalla loro parte? Io capisco che per lo spettacolo non è un granchè, ma la corsa si fa anche di testa non solo di gambe e "alla bersagliera" e qui non c'entrano le radioline. Sono convinta che Evans e Menchov lunedì non avessero proprio bisogno delle radioline si sono controllati tra di loro e basta. Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0? Si risparmia si mette in difesa e tiene energie per la prossima partita. E' noioso? si, ma pazienza una vittoria conta di più.


MDL - 16/07/2008 alle 07:50

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Vorrei inoltre far notare una cosa. Perchè corridori come Evans e Menchov, che già stanno davanti agli altri (togliete Frank perchè sicuramente andrà in crisi almeno un giorno), si dovrebbero spremere e consumare più energia di quello che serve, quando hanno ancora una crono dalla loro parte? Io capisco che per lo spettacolo non è un granchè, ma la corsa si fa anche di testa non solo di gambe e "alla bersagliera" e qui non c'entrano le radioline. Sono convinta che Evans e Menchov lunedì non avessero proprio bisogno delle radioline si sono controllati tra di loro e basta. Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0? Si risparmia si mette in difesa e tiene energie per la prossima partita. E' noioso? si, ma pazienza una vittoria conta di più. [/quote] perfettamente daccordo...il tour è ancora lungo e per vincerlo bisogna usare la testa oltra alle gambe


Granfondista - 16/07/2008 alle 08:16

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0?[/quote] I Brasiliani lo fanno, e hanno vinto 5 titoli mondiali :D ;)


babeuf - 16/07/2008 alle 08:31

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Vorrei inoltre far notare una cosa. Perchè corridori come Evans e Menchov, che già stanno davanti agli altri (togliete Frank perchè sicuramente andrà in crisi almeno un giorno), si dovrebbero spremere e consumare più energia di quello che serve, quando hanno ancora una crono dalla loro parte?[/quote] Non è detto che Schleck vada in crisi, anzi, spero di no, visto che è stato quello che mi è piaciuto di più in questi giorni. Per quanto riguarda la domanda che hai posto, guarda che non è rischioso solo sprecare energie attaccando in salita, ma anche sempre aspettare l'ultima crono, in quanto si rischia di rimanere fregati. Ok, Menchov aspetta l'ultima crono, e se poi quel giorno si becca 2' da Evans? Ha perso il Tour. E' un rischio pure quello, ed è un rischio meno nobile rispetto all'attacco in salita, perchè denota una mancanza del fattore coraggio, che invece per un ciclista degno di rispetto è fondamentale (vedi Di Luca, Bettini, Pantani, ma potrei citarne a valanga, quindi mi fermo qui per non fare torto a nessuno). [quote] Io capisco che per lo spettacolo non è un granchè, ma la corsa si fa anche di testa non solo di gambe e "alla bersagliera" e qui non c'entrano le radioline. Sono convinta che Evans e Menchov lunedì non avessero proprio bisogno delle radioline si sono controllati tra di loro e basta. Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0? Si risparmia si mette in difesa e tiene energie per la prossima partita. E' noioso? si, ma pazienza una vittoria conta di più. [/quote] Ma Evans e Menchov non stanno nella stessa squadra, sono rivali! Menchov è in ritardo rispetto a Evans, l'australiano è forse un pelo più solido di lui in salita, quindi è proprio il russo che deve cercare di smuovere le acque, come tentò di fare al Giro. Se no, come ho detto prima, rischia di beccarsi 2' nell'ultima crono e ciao Tour.


Frank VDB - 16/07/2008 alle 09:33

[quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Da quando le radioline sono usate nelle corse prof. vedo che il ciclismo è nettamente più divertente. [/quote] Guarda, io accetto tutte le controdeduzioni alla mia tesi sull'abolizione delle radioline, come quelle portate da Mario. Ma dire che le radioline rendono il ciclismo più divertente mi sembra incontrovertibilmente falso. Mario, molte delle cose che dici sono vere. Del resto la verità sta nel mezzo, non agli estremi. Potremmo allora pensare di ridurre le radioline a una-due per squadra? O di bandirle a livello giovanile per insegnare al giovane ciclista che cresce a sapersi gestire e sapere farsi una sua opinione sulla corsa? Mi piace raccontare un bell'aneddoto su una Sanremo dei primi anni 2000, forse quella del 2001 di Zabel. Giù dalla Cipressa si formò una fuga di 3-4 corridori. Davanti c'erano Casagrande e Bettini, sicuramente. Approfittando della solita "riorganizzazione" delle squadre dopo gli sconquassi della discesa, il gruppetto di testa iniziò ad aumentare il vantaggio. Dall'ammiraglia della Mapei arrivò un ordine perentorio: "Paolo non tirare, Paolo non dare cambi". Il messaggio era per Paolo Fornaciari che tirava il gruppo dei migliori alla caccia dei fuggitivi. Il problema che anche Paolo Bettini, in fuga, lo sentì e pensò che fosse un messaggio per lui. Bettini smise di tirare e la fuga naufragò. Ecco, queste sono le radioline. Senza contare che, se il msg fosse stato per Bettini, non si capisce perchè un ciclista maturo (al tempo Bettini aveva 27 anni e aveva già vinto parecchio) non deve provare la fuga in una corsa come la Sanremo solo perchè glielo ordinano... Misteri del ciclismo moderno. Che a qualcuno piace così: programmato, pianificato, senza fantasia...


Laura Idril - 16/07/2008 alle 09:41

[quote][i]Originariamente inviato da Granfondista [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] Del resto se facciamo un paragone calcistico è come se una squadra stesse vincendo a 3-0. Che bisogno ha di dannarsi per fare 4 o 5 a 0?[/quote] I Brasiliani lo fanno, e hanno vinto 5 titoli mondiali :D ;) [/quote] E' vero ma non si possono biasimare le squadre che invece adottano un'altra tecnica e vincono lo stesso.


Monsieur 40% - 16/07/2008 alle 14:00

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Mi piace raccontare un bell'aneddoto su una Sanremo dei primi anni 2000, forse quella del 2001 di Zabel. Giù dalla Cipressa si formò una fuga di 3-4 corridori. Davanti c'erano Casagrande e Bettini, sicuramente. Approfittando della solita "riorganizzazione" delle squadre dopo gli sconquassi della discesa, il gruppetto di testa iniziò ad aumentare il vantaggio. Dall'ammiraglia della Mapei arrivò un ordine perentorio: "Paolo non tirare, Paolo non dare cambi". Il messaggio era per Paolo Fornaciari che tirava il gruppo dei migliori alla caccia dei fuggitivi. Il problema che anche Paolo Bettini, in fuga, lo sentì e pensò che fosse un messaggio per lui. Bettini smise di tirare e la fuga naufragò. Ecco, queste sono le radioline. Senza contare che, se il msg fosse stato per Bettini, non si capisce perchè un ciclista maturo (al tempo Bettini aveva 27 anni e aveva già vinto parecchio) non deve provare la fuga in una corsa come la Sanremo solo perchè glielo ordinano... Misteri del ciclismo moderno. Che a qualcuno piace così: programmato, pianificato, senza fantasia... [/quote] Appunto, Frank, l'intelligenza di cui sopra. Se un ds ha due "Paolo", che usi il cognome del ciclista! Se un Bettini che ha già vinto una Liegi pochi mesi prima (se davvero era il 2001 :D) "accetta" di non tirare in una fuga che lo vedrebbe sicuro vincitore (vogliamo parlare dello spunto in volata di Casagrande? :D), che Bettini sia additato come il primo degli ignavi. Ma metti caso - e ti rispondo - che in quella squadra le radioline ce le avessero Garzelli e Tafi (per dirne due a caso, neanche so che correvano), e che fossero distanti da Fornaciari, come avrebbe fatto il "Paolo giusto" a sapere che c'era un suo compagno (forte) davanti? (ma è da allora che nei finali delle corse Bettini si toglie l'auricolare se è davanti? :D)


babeuf - 16/07/2008 alle 14:02

[quote][i]Originariamente inviato da rizz23 [/i] La domanda allora è: cosa rimpiangete del passato? Quali campioni più di oggi hanno offerto gli anni '90? [/quote] Non occore andare fino agli anni '90: Contador, Rasmussen e Basso, al di là di varie considerazioni possibili, sono corridori non mediocri. Contador non è al Tour, Basso tornerà presto, Rasmussen non so. Fatto sta che in questo Tour non ci sono. Comunque come giustamente fai notare non c'è un ribasso GENERALE, ma, a mio avviso, il ribasso c'è stato solo nel settore "uomini da GT". Nelle classiche e negli arrivi in volata, ma anche in tappe intermedie, di fenomeni ce ne sono a volontà (inutile adesso citarli tutti, la lista è troppo lunga...).


Monsieur 40% - 16/07/2008 alle 14:02

Ah, per quanto riguarda il ciclismo giovanile: io toglierei le radioline nei percorsi che prevedono il loro totale sviluppo chilometrico all'interno di un circuito. Quindi, molteplici passaggi in uno stesso punto. Allora lì niente ammiraglie e niente radioline; solo dei "box" (tipo ciclocross) dove i tecnici possono parlare coi ragazzi.


Misha - 16/07/2008 alle 14:19

Apparte che con la vittoria di RUjano e la Maglia al Falco Savoldelli hai citato uno dei momenti piú bui della storia dell'intero ciclismo (che speriamo di dimenticare presto), a me la tattica del ciclismo piace moltissimo... É molto complicata, e permette vittorie anche a chi non é propriamente un "trattore".


Lopi - 16/07/2008 alle 14:29

[quote][i]Originariamente inviato da Misha [/i] Apparte che con la vittoria di RUjano e la Maglia al Falco Savoldelli hai citato uno dei momenti piú bui della storia dell'intero ciclismo (che speriamo di dimenticare presto), a me la tattica del ciclismo piace moltissimo... É molto complicata, e permette vittorie anche a chi non é propriamente un "trattore". [/quote] Io non mi sono mai espresso contro la tattica, spesso sono proprio i bei giochi di squadra a rendere emozionanti le corse, mi sono espresso contro la paura di attaccare, i corridori che pensano sempre "mah, potrei pagare domani lo scatto di oggi, meglio aspettare in gruppo", quelli che si trincerano dietro la propria squadra per farsi portare agli ultimi 5km. Poi, rispondendo a molti altri, non servono i supercampioni per dare spettacolo, avete presente la Parigi-Nizza di quest'anno, a giocarsela c'erano Rebellin, Nocentini, Gesink, Popovych, Chavanel, a parte il primo (e forse il terzo, vedremo) non sono grandi campioni, ma hanno dato vita a una gara molto divertente, con scatti e controscatti, imboscate in discesa, velocisti che ci provano ai -10, e così via. Ps: Perchè il Giro 2005 sarebbe uno dei momenti più bui della storia del ciclismo? Io l'ho trovato molto appassionante.


david lynch - 16/07/2008 alle 17:15

Mi chiedo io gente come Cunego, Valverde, Kreuziger, Samu Sanchez perche' non ha seguito Pereiro? Poi ci voleva tanto a mandare in fuga qualche compagno di squadra? Cunego ha detto che il suo Tour non e' finito ma dove pretende di recuperare terreno sull'Alpe d'Huez? E il discorso vale anche per gli altri che ho citato. Sento critiche a Menchov ed Evans perche' corrono al risparmio ma almeno loro arriveranno probabilmente primo e secondo al Tour gli altri si risparmiano per arrivare settimo o ottavo ma che valore ha fare un settimo posto al Tour per gente come Cunego,Valverde e S.Sanchez?


Tetzuo - 16/07/2008 alle 17:18

[quote][i]Originariamente inviato da david lynch [/i] Mi chiedo io gente come Cunego, Valverde, Kreuziger, Samu Sanchez perche' non ha seguito Pereiro? Poi ci voleva tanto a mandare in fuga qualche compagno di squadra? Cunego ha detto che il suo Tour non e' finito ma dove pretende di recuperare terreno sull'Alpe d'Huez? E il discorso vale anche per gli altri che ho citato. Sento critiche a Menchov ed Evans perche' corrono al risparmio ma almeno loro arriveranno probabilmente primo e secondo al Tour gli altri si risparmiano per arrivare settimo o ottavo ma che valore ha fare un settimo posto al Tour per gente come Cunego,Valverde e S.Sanchez? [/quote] si ma il discorso è che più che il coraggio mancavano proprio le forze, hai sentito Leo che ha detto a fine tappa, che oggi volevano cominciare a riposarsi, mentre invece Pereiro ha fatto saltare i piani oltre che a botcvharov :Od: pure a tutti gli altir che volevano andare a spasso


cassius - 16/07/2008 alle 20:59

[quote][i]Originariamente inviato da Tetzuo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da david lynch [/i] Mi chiedo io gente come Cunego, Valverde, Kreuziger, Samu Sanchez perche' non ha seguito Pereiro? Poi ci voleva tanto a mandare in fuga qualche compagno di squadra? Cunego ha detto che il suo Tour non e' finito ma dove pretende di recuperare terreno sull'Alpe d'Huez? E il discorso vale anche per gli altri che ho citato. Sento critiche a Menchov ed Evans perche' corrono al risparmio ma almeno loro arriveranno probabilmente primo e secondo al Tour gli altri si risparmiano per arrivare settimo o ottavo ma che valore ha fare un settimo posto al Tour per gente come Cunego,Valverde e S.Sanchez? [/quote] si ma il discorso è che più che il coraggio mancavano proprio le forze, hai sentito Leo che ha detto a fine tappa, che oggi volevano cominciare a riposarsi, mentre invece Pereiro ha fatto saltare i piani oltre che a botcvharov :Od: pure a tutti gli altir che volevano andare a spasso [/quote] Oggi obbiettivamente la salita era troppo distante dal traguardo. Siamo nel ciclismo moderno, mica ai tempi di Coppi, se uno di costoro avesse fatto il kamikaze all'attacco, lo avrebbero ripreso. Pianura, 55-60 all'ora fino al traguardo fatti da Silence,Rabobank & co. e addio sogni di gloria. Diverso è il discorso di tentare, in una vera tappa di montagna, di far saltare il banco scattando da lontano. Lì la squadra conta di meno, bisogna avere le gambe e magari anche la bravura e il coraggio in discesa.


Tetzuo - 16/07/2008 alle 23:48

Ma infatti il nuovo tormentone bulbarelliano, che oggi l ha ripetuto almeno 50 volte e ci ha fatto anche la chiusura sulla diretta, sul fatto che solo Pereiro ha avuto il coraggio di scattare ecc ecc, secondo me nella tappa di oggi era aqluanto fuori luogo


Mr.Blonde - 17/07/2008 alle 00:42

in questo tour c'è solo un corridore che si eleva dalla regolarità generale e che ha palle a sufficienza [cosa principale] e gambe per far saltare in aria il tour ed è riccardo riccò. le sue dichiarazioni sibilline, la saunier che lo tiene coperto, secondo me lui ci proverà, almeno quello. poi può essere pure che salterà, è ancora giovane e ho visto solo un corridore guadagnare in salita con gli interessi quello che aveva perso a crono e vincere il tour, ed è stato il più grande. però è l'unica speranza, L'UNICA per un po' di spettacolo sulle montagne. se lui non fa esplodere la montagna quei 3 giorni, assisteremo ad un film ormai trito e ritrito [i]"il gruppetto dei migliori"[/i].


Salvatore77 - 17/07/2008 alle 00:54

[quote][i]Originariamente inviato da Tetzuo [/i] Ma infatti il nuovo tormentone bulbarelliano, che oggi l ha ripetuto almeno 50 volte e ci ha fatto anche la chiusura sulla diretta, sul fatto che solo Pereiro ha avuto il coraggio di scattare ecc ecc, secondo me nella tappa di oggi era aqluanto fuori luogo [/quote] Come lo raccontava Bulbarelloi sembra che il Tour si decidesse oggi, ma in realtà Pereiro Sio ha fatto una mossa alquanto discutibile. Forse Bulbarelli ha cercato di riempire con un pò di pepe una tappa molto noiosa.


babeuf - 17/07/2008 alle 09:48

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] assisteremo ad un film ormai trito e ritrito [i]"il gruppetto dei migliori"[/i]. [/quote] No, caro MR. Blonde, si chiama [i]"Il gruppone dei migliori" [/i], che contiene 35-40 corridori come sull'Aspin. Riccò e velocisti a parte, ovviamente. In tappe come quella dell'Alpe d'Huez, forse possiamo arrivare alle 80-100 unità. Ovviamente scherzo, è solo una constatazione ironica su come ultimamente troppo spesso vediamo i big tutti in gruppo nelle tappe di montagna, un po' come sul Mortirolo al Giro un mese e mezzo fa.:):D Penso che questo dipende da COME le squadre affrontino la corsa, ad esempio sul Tourmalet la CSC ha fatto ritmo abbastanza tosto e la selezione si è vista; quest'anno al Giro non c'era una squadra fortissima, CSF a parte (che però andava all'attacco, invece di fare andatura dura), e quindi la selezione è stata non eccessiva.


toro - 20/07/2008 alle 19:19

A quanti dicono che la tappa di oggi (prato nevoso) sia stata deludente, voglio dire che è vero, la tappa era sonnolenta, sono andati all'attacco 4 figure di secondo/terzo piano, ma cosa si poteva pretendere? Una salita all'inizio, km e km di discesa e fondovalle, infine la salita finale. Non si poteva immaginare uno sviluppo più palpitante, al limite il gruppo aveva il diritto/dovere di non lasciare un quarto d'ora ai 4. ma se nessuno tira... squadroni non ce n'è più.


Mr.Blonde - 20/07/2008 alle 20:28

ragazzi, io dico solo una cosa. se riccardo fosse in corsa, IL TOUR LO AVREBBE VINTO SCALZO. oggi volavano come minimo 2 minuti. che manica di smidollati, nessuno che porta un attacco serio, cristo santo kohl o come si chiama, faro della corsa in salita. li avrebbe distrutti, lo so.


barrylyndon - 20/07/2008 alle 20:33

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] ragazzi, io dico solo una cosa. se riccardo fosse in corsa, IL TOUR LO AVREBBE VINTO SCALZO. oggi volavano come minimo 2 minuti. che manica di smidollati, nessuno che porta un attacco serio, cristo santo kohl o come si chiama, faro della corsa in salita. li avrebbe distrutti, lo so. [/quote] Parole del Signore....


meriadoc - 20/07/2008 alle 20:37

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] ragazzi, io dico solo una cosa. se riccardo fosse in corsa, IL TOUR LO AVREBBE VINTO SCALZO. oggi volavano come minimo 2 minuti. che manica di smidollati, nessuno che porta un attacco serio, cristo santo kohl o come si chiama, faro della corsa in salita. li avrebbe distrutti, lo so. [/quote] parli da tifoso. Riccò non ha mai dimostrato di essere in grado di far saltare il banco. Sull'Aspin l'hanno lasciato andare. La cosa ridicola è che accusi gli altri di essre dei mediocri e di non avere le palle, quando Riccò ha fatto lo stesso al Giro, con tante montagne a disposizione e preparato per quella corsa. Per me avrebbe a stento resistito al forcing di A. Schleck, come sull'Hautacam, quando fu chiaro che il giorno prima i big si erano risparmiati per la tappa del giorni dopo. Imho al massimo sarebbe entrato tra i primi dieci.


Lopi - 20/07/2008 alle 20:42

Per me più che mediocri dal punto di vista atletico son privi di grinta e coraggio, Menchov è il più forte, l'unico di questi corridori che abbia vero talento e che sarebbe stato un big anche in un'epoca non mediocre come questa, ma non piazza mai un affondo deciso, e alla fina Evans e Vandevelde, non eccelsi in salita ma forti a crono potrebbero fregarlo. Non è questione di mediocrità, in molte corse di terza fascia c'è battaglia e spettacolo anche se gli interpreti non sono eccelsi, al Giro di Colombia gli uomini di classifica attaccano anche in pianura, è questione di mancanza di coraggio. Oggi quando i big andavano a tutta riprendevano 1' a km sui fuggitivi, ma poi si fermavano ed andavano al ritmo di Danny Pate (con tutto il rispetto per il cronoman americano). Menchov, Sastre e Kohl che ne avevano più di tutti dovevano scattare con decisione, a ripetizione, invece si fermavano dopo 30m di scatto.


Mr.Blonde - 20/07/2008 alle 20:54

[quote][i]Originariamente inviato da meriadoc [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] ragazzi, io dico solo una cosa. se riccardo fosse in corsa, IL TOUR LO AVREBBE VINTO SCALZO. oggi volavano come minimo 2 minuti. che manica di smidollati, nessuno che porta un attacco serio, cristo santo kohl o come si chiama, faro della corsa in salita. li avrebbe distrutti, lo so. [/quote] parli da tifoso. Riccò non ha mai dimostrato di essere in grado di far saltare il banco. Sull'Aspin l'hanno lasciato andare. La cosa ridicola è che accusi gli altri di essre dei mediocri e di non avere le palle, quando Riccò ha fatto lo stesso al Giro, con tante montagne a disposizione e preparato per quella corsa. Per me avrebbe a stento resistito al forcing di A. Schleck, come sull'Hautacam, quando fu chiaro che il giorno prima i big si erano risparmiati per la tappa del giorni dopo. Imho al massimo sarebbe entrato tra i primi dieci. [/quote] ma chi sarebbe potuto andare dietro a quello scatto sull'aspin, su facciamo i seri, nessuno al mondo avrebbe resistito a quell'allungo. è umanamente impossibile, è fuori da ogni logica biomeccanica. la tua è un'evidente forzatura, non ne sei convinto nemmeno tu. il forcing di andy gli avrebbe fatto il solletico. riccò avrebbe vinto il tour tranquillamente, ad hautacam protesse la fuga ma era talmente bello in volto che li avrebbe distrutti quando voleva in salita. tutti lo temevano, tutti avevano paura di lui. e ora questi mediocri interpreti che potevano solleticargli il sedere. mannaggia la puttana, mi hanno privato di uno spettacolo, un italiano in maglia gialla sicura.


meriadoc - 20/07/2008 alle 20:57

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] riccò avrebbe vinto il tour tranquillamente, ad hautacam protesse la fuga ma era talmente bello in volto che li avrebbe distrutti quando voleva in salita. tutti lo temevano, tutti avevano paura di lui. e ora questi mediocri interpreti che potevano solleticargli il sedere. mannaggia la puttana, mi hanno privato di uno spettacolo, un italiano in maglia gialla sicura. [/quote] puoi sempre sognare, fino ad ora hai lavorato di fantasia, del resto.


Aug 82 - 20/07/2008 alle 22:22

Ha ragione Mr Blonde di asserire che era lampante a tutti la sua superiorità tecnica, intesa come intelligenza tattica palesata all' ennesima potenza tanto a Superbesse, dove ha scherzato ed irriso Valverde,quanto sull' Aspin, dove ha demolito gli avversari con una rasoiata secca degna del Pirata, dimostrando anche di aver raggiunto una maggiore maturità nella gestione delle forze rispetto al Giro, dove non sempre era lucido nel selezionare gli attacchi in salita. Ad Hautacam quando ha capito di non aver recuperato dalle fatiche del giorno precedente si dimostra lungimirante nel non sprecare energie e resta nel gruppo dei favoriti per la gialla con relativa facilità. La predominanza atletica è stata manifestata dalla brillantezza nel suo terreno congeniale, strappi duri e lunghe salite, ma tenuta sul fondo a Bagneres de Bigorre. E questa tenuta da fondista del Cobra la ascriverei all' aver gareggiato al Giro, in cui peraltro molti minimizzano la forte bronchite che l' ha colpito nella fase cruciale delle tappe di alta montagna, fattore che lo ha debilitato molto rispetto alla maglia rosa alla sua portata e a degli allenamenti durissimi sia come km che come salite lunghe scalate (San Pellegrino in Alpe e Abetone).

 

[Modificato il 21/07/2008 alle 02:28 by Monsieur 40%]


robby - 21/07/2008 alle 10:02

Mr Blonde, maglia gialla sicura non direi...ma sarebbe sicuramente stato uno dei favoritissimi per la vittoria finale, quello sì...


Mr.Blonde - 21/07/2008 alle 11:35

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] Mr Blonde, maglia gialla sicura non direi...ma sarebbe sicuramente stato uno dei favoritissimi per la vittoria finale, quello sì... [/quote] secondo me avrebbe stravinto a prato nevoso, forse sulla bonette se ne sarebbe stato buono nel gruppo di evans e poi sull'alpe d'huez avrebbe legittimato il tour. ne sono certo, se kohl è diventato il favorito numero 1 per la vittoria del tour in grado di attaccare in salita e staccare gli altri, riccardo li avrebbe annientati con la gamba che aveva. e infatti lo credeva anche lui, nell'intervista alla gazzetta di ieri, ha detto che ci credeva a far classifica vera e a lottare per la maglia gialla, nonostante la pretattica. cmq, lo scatto sull'aspin rimarrà nella storia del ciclismo, chi vincerà questo mediocre tour, no.


arcipen - 21/07/2008 alle 12:08

[quote]Originariamente inviato da Mr.Blonde cmq, lo scatto sull'aspin rimarrà nella storia del ciclismo, [/quote] :Old::Old::Old: Assolutamente no... anzi... una brutta storia... da dimenticare in fretta. Tifosi si puo' essere... ma non ottusi.


Mr.Blonde - 21/07/2008 alle 12:23

[quote][i]Originariamente inviato da arcipen [/i] [quote]Originariamente inviato da Mr.Blonde cmq, lo scatto sull'aspin rimarrà nella storia del ciclismo, [/quote] :Old::Old::Old: Assolutamente no... anzi... una brutta storia... da dimenticare in fretta. Tifosi si puo' essere... ma non ottusi. [/quote] non preoccuparti, già ho sentito in giro "ah, se su prato nevoso ci fosse stato riccò", la riabilitazione agli occhi della gente è solo questione di tempo. come con marco, trattato da diavolo e poi osannato come gesù cristo risorto. c'è talmente tanto bisogno di un personaggio come riccardo nel ciclismo italiano che la gente lo percepisce fin d'ora, superato il trauma psicologico dell'esclusione.


jonoliva82 - 21/07/2008 alle 12:40

Dopo che ho visto la tappa di Pratonevoso, con tutti i favoriti piantati in salita, fatico a credere che Riccò non avrebbe vinto questa tappa molto facilmente.Il più forte era Menchov, stavolta ci ha pure provato, ma è scivolato, ha preso una botta e ha fatto fatica a rientrare, poi ha gia fatto il suo a stare (quasi) con Kohl e Sastre. Valverde è andato bene perchè aveva recuperato, ma due tappe di fila dure non le regge (poi hanno fatto l'Agnello a spasso). Evans è il solito regolare, sul podio ce lo vedo bene, ma una vittoria secondo me non se la merita.A questo punto meglio Frank, per lo meno sembra in grado di fare un po di buco in salita.


Frank VDB - 21/07/2008 alle 13:13

Tornando in-topic rimane da dire che anche la tappa di ieri mostra quanto è brutto questo ciclismo. E non si può nemmeno dargli la scusante del numero di tappe di montagna da affrontare, perchè oggi c'è il riposo... E' vero che dall'Agnello all'arrivo c'era troppo, ma qualche agguato o una squadra in testa a tirare avrebbe potuto mettere qualcuno in ginocchio. Così come altri avrebbero potuto cercare di rientrare in classifica vendendo cara la pelle... ma così non è stato.


meriadoc - 21/07/2008 alle 13:25

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] non preoccuparti, già ho sentito in giro "ah, se su prato nevoso ci fosse stato riccò", la riabilitazione agli occhi della gente è solo questione di tempo. come con marco, trattato da diavolo e poi osannato come gesù cristo risorto. c'è talmente tanto bisogno di un personaggio come riccardo nel ciclismo italiano che la gente lo percepisce fin d'ora, superato il trauma psicologico dell'esclusione. [/quote] si', vabbe', Ricco' sta a Pantani come Chicchi sta a Cipollini


Lopi - 21/07/2008 alle 16:53

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Tornando in-topic rimane da dire che anche la tappa di ieri mostra quanto è brutto questo ciclismo. E non si può nemmeno dargli la scusante del numero di tappe di montagna da affrontare, perchè oggi c'è il riposo... E' vero che dall'Agnello all'arrivo c'era troppo, ma qualche agguato o una squadra in testa a tirare avrebbe potuto mettere qualcuno in ginocchio. Così come altri avrebbero potuto cercare di rientrare in classifica vendendo cara la pelle... ma così non è stato. [/quote] Sulla tappa di ieri non mi sentirei di dare a nessuno la colpa di non aver attaccato sull'Agnello, c'erano 100km di fondovalle, era un suicidio assoluto, con il gruppo che tirava a tutta bisognava avere 20' in cima al colle per arrivare al traguardo. Se poi si tratta di fughe di corridori a 25' per rientrare in classifica, quelle si possono tentare anche in pianura (Pereiro docet).


cassius - 21/07/2008 alle 20:35

[quote][i]Originariamente inviato da Lopi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Tornando in-topic rimane da dire che anche la tappa di ieri mostra quanto è brutto questo ciclismo. E non si può nemmeno dargli la scusante del numero di tappe di montagna da affrontare, perchè oggi c'è il riposo... E' vero che dall'Agnello all'arrivo c'era troppo, ma qualche agguato o una squadra in testa a tirare avrebbe potuto mettere qualcuno in ginocchio. Così come altri avrebbero potuto cercare di rientrare in classifica vendendo cara la pelle... ma così non è stato. [/quote] Sulla tappa di ieri non mi sentirei di dare a nessuno la colpa di non aver attaccato sull'Agnello, c'erano 100km di fondovalle, era un suicidio assoluto, con il gruppo che tirava a tutta bisognava avere 20' in cima al colle per arrivare al traguardo. Se poi si tratta di fughe di corridori a 25' per rientrare in classifica, quelle si possono tentare anche in pianura (Pereiro docet). [/quote] Povero Pereiro, a proposito... ma ditemi, pensavate che Prato Nevoso avrebbe fatto sfracelli in classifica? Nel '96: 1. Pavel Tonkov (Rus) Panaria-Vinavil 3.13.23 (35,680 km/h) 2. Piotr Ugrumov (Rus) Roslotto-ZG + 0.02 3. Enrico Zaina (Ita) Carrera + 0.21 4. Davide Rebellin (Ita) Team Polti + 0.33 5. Hernan Buenahora (Col) Kelme-Artiach s.t. 6. Abraham Olano (Spa) Mapei-GB s.t. 7. Ivan Gotti (Ita) Gewiss + 0.36 8. Alexander Chefer (Kaz) Scrigno-Blue Storm s.t. 9. Joona Laukka (Fin) Festina s.t. 10. Jean-Cyril Robin (Fra) Festina + 0.41 11. Stefano Faustini (Ita) Aki-Gipiemme + 0.51 12. Eugeni Berzin (Rus) Gewiss + 0.57 13. Claudio Chiappucci (Ita) Carrera 14. Paolo Lanfranchi (Ita) Mapei-GB 15. Wladimir Belli (Ita) Panaria-Vinavil 16. Beat Zberg (Sch Carrera all s.t. 17. Cenghialta + 1.09 18. Garcia F. + 1.23 19. Fernandez Gines 20. Laddomada + 1.30 Nel 2000 (facendo anche la salita di Straluzzo, 3 km all'8-9%, per scendere a Frabosa): 1 Stefano Garzelli (Ita) Mercatone Uno-Albacom 4.42.32 (36.73 km/h) 2 Gilberto Simoni (Ita) Lampre-Daikin 3 Francesco Casagrande (Ita) Vini Caldirola-Sidermec 4 Leonardo Piepoli (Ita) Banesto 0.02 5 Pavel Tonkov (Rus) Mapei-Quick Step 6 Wladimir Belli (Ita) Fassa Bortolo 7 Hernan Buenahora Gutierrez (Col) Nectar-Selle Italia 0.08 8 Andrea Noe' (Ita) Mapei-Quick Step 0.12 9 Santiago Blanco Gil (Spa) Vitalicio Seguros 10 José Luis Rubiera Vigil (Spa) Kelme-Costa Blanca 0.49 11 Paolo Lanfranchi (Ita) Mapei-Quick Step 1.12 12 Dariusz Baranowski (Pol) Banesto 13 William Chann Mcrae (USA) Mapei-Quick Step 1.47 14 Serhiy Honchar (Ukr) Liquigas-Pata 1.51 15 Francisco Mancebo Perez (Spa) Banesto 16 Ivan Gotti (Ita) Team Polti 1.54 17 Riccardo Forconi (Ita) Mercatone Uno-Albacom 2.18 18 José J. Castelblanco Romero (Col) Kelme-Costa Blanca 2.24 19 Dario Frigo (Ita) Fassa Bortolo 2.38 20 Jan Hruska (Cze) Vitalicio Seguros Insomma, non è una salita che può fare grandi distacchi, anzi direi che ieri c'è stato più spettacolo delle altre 2 edizioni. Forse solo con un caldo asfissiante questa salita, con pochissimi tratti all'ombra, avrebbe fatto selezione.


Monsieur 40% - 22/07/2008 alle 01:11

Cassius, ricordati le fonti... ;)


babeuf - 23/07/2008 alle 17:53

Apoteosi dell'ATTENDISMO sull'Alpe d'Huez, con tutti i migliori che si controllano, con gli Schleck che si beccano il torcicollo a forza di voltarsi indietro, con nessuno che ha il coraggio di attaccare, tranne il grande, anzi il grandissimo Carlos Sastre, unica nota positiva in una giornata negativa per il ciclismo, con la frustrazione ormai consueta di tutte le aspettative di spettacolo nei tapponi di montagna. Eh, ce ne fossero di Sastre, di Di Luca...


Mr.Blonde - 23/07/2008 alle 17:59

oggi è stata l'apoteosi della mediocrità. tempi improponibili di scalata dell'alpe d'huez, gente stremata al traguardo dopo aver fatto l'alpe in 42 minuti, nessuno scatto, nessun allungo, controllo, tattica, mancanza di fantasia. cunego che si fa l'alpe in 48 minuti, nibali perso nelle montagne francesi. che grandi corridori che abbiamo.


babeuf - 23/07/2008 alle 18:07

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] oggi è stata l'apoteosi della mediocrità [/quote] Tranne SASTRE! :IoI


barrylyndon - 23/07/2008 alle 18:11

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] oggi è stata l'apoteosi della mediocrità. tempi improponibili di scalata dell'alpe d'huez, gente stremata al traguardo dopo aver fatto l'alpe in 42 minuti, nessuno scatto, nessun allungo, controllo, tattica, mancanza di fantasia. cunego che si fa l'alpe in 48 minuti, nibali perso nelle montagne francesi. che grandi corridori che abbiamo. [/quote] saranno anche mediocri...ma fino a prova contraria sono piu' onesti di chi si e' fatto beccare(non che ci metta la mano sul fuoco,eh). quindi discorso chiuso. fare paragoni tra chi e' stato preso positivo con chi corre ancora non ha senso..


Aug 82 - 23/07/2008 alle 18:13

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] oggi è stata l'apoteosi della mediocrità. tempi improponibili di scalata dell'alpe d'huez, gente stremata al traguardo dopo aver fatto l'alpe in 42 minuti, nessuno scatto, nessun allungo, controllo, tattica, mancanza di fantasia. cunego che si fa l'alpe in 48 minuti, nibali perso nelle montagne francesi. che grandi corridori che abbiamo. [/quote] Anch'io mi sono addormentato a seguire la tappa, e credo che la mancanza di scalatori puri, perchè Sastre non lo è, pur essendo un ottimo passista-scalatore, che va su con un passo da regolarista, non ha minimamente cambi di ritmo spettacolari. Su cunego no comment, con questa condizione di forma per me nin va portato a pechino,Nibali ha pagato un profilo altimetrico troppo montagnoso per le sue caratteristiche e comunque è giovane e alle prima esperienza al Tour, non tutte le squadre hanno Riis in ammiraglia.


Lopi - 23/07/2008 alle 18:13

Grande Sastre, ha fatto il vuoto e rifilato 2' a tutti su una salita secca. Non è affatto poco. Però doveva svegliarsi prima, a Prato Nevoso era il più forte (insieme a Kohl) ed è partito ai -3, poteva prendere altri 30" ad Evans, che sarà il giusto vincitore di questo Tour di mezzi uomini. Ps: E se i tempi alti sull'Alpe fossero da legare alla rintracciabilità del CERA?


babeuf - 23/07/2008 alle 18:14

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] oggi è stata l'apoteosi della mediocrità. tempi improponibili di scalata dell'alpe d'huez, gente stremata al traguardo dopo aver fatto l'alpe in 42 minuti, nessuno scatto, nessun allungo, controllo, tattica, mancanza di fantasia. cunego che si fa l'alpe in 48 minuti, nibali perso nelle montagne francesi. che grandi corridori che abbiamo. [/quote] saranno anche mediocri...ma fino a prova contraria sono piu' onesti di chi si e' fatto beccare(non che ci metta la mano sul fuoco,eh). quindi discorso chiuso. fare paragoni tra chi e' stato preso positivo con chi corre ancora non ha senso.. [/quote] Bah, basta fare un paragone con Sastre ( :clap: ), che fino a prova contraria è pulito, per vedere quanto sono più mediocri sono gli altri. Del resto Sastre molto probabilmente è dovuto stare buono per incomprensibili e criticabili giochi di squadra, che hanno portato Frank Schleck ad essere capitano.


Frank VDB - 23/07/2008 alle 18:19

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] saranno anche mediocri...ma fino a prova contraria sono piu' onesti di chi si e' fatto beccare(non che ci metta la mano sul fuoco,eh). quindi discorso chiuso. fare paragoni tra chi e' stato preso positivo con chi corre ancora non ha senso.. [/quote] La prova contraria sull'onestà dove sarebbe, scusa? La chiudo lì per non andare OT, ma il tuo atteggiamento mi sembra molto leblanchiano: "ne abbiamo beccato un paio; sono le mele marce; gli altri sono tutti onesti". Lasciamo perdere onestà e disonestà e fermiamoci a quello che stiamo vedendo a occhio nudo: un Tour mediocre.


barrylyndon - 23/07/2008 alle 18:20

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] oggi è stata l'apoteosi della mediocrità. tempi improponibili di scalata dell'alpe d'huez, gente stremata al traguardo dopo aver fatto l'alpe in 42 minuti, nessuno scatto, nessun allungo, controllo, tattica, mancanza di fantasia. cunego che si fa l'alpe in 48 minuti, nibali perso nelle montagne francesi. che grandi corridori che abbiamo. [/quote] saranno anche mediocri...ma fino a prova contraria sono piu' onesti di chi si e' fatto beccare(non che ci metta la mano sul fuoco,eh). quindi discorso chiuso. fare paragoni tra chi e' stato preso positivo con chi corre ancora non ha senso.. [/quote] Bah, basta fare un paragone con Sastre ( :clap: ), che fino a prova contraria è pulito, per vedere quanto sono più mediocri sono gli altri. Del resto Sastre molto probabilmente è dovuto stare buono per incomprensibili e criticabili giochi di squadra, che hanno portato Frank Schleck ad essere capitano. [/quote] se tu guardi gli scorsi tour,uno dei pochi che non e' stato depennato per i problemi che noi ben conosciamo e' proprio lui.. o e' furbo o non esagera o e' semplicente onesto....


babeuf - 23/07/2008 alle 18:22

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] saranno anche mediocri...ma fino a prova contraria sono piu' onesti di chi si e' fatto beccare(non che ci metta la mano sul fuoco,eh). quindi discorso chiuso. fare paragoni tra chi e' stato preso positivo con chi corre ancora non ha senso.. [/quote] La prova contraria sull'onestà dove sarebbe, scusa? La chiudo lì per non andare OT, ma il tuo atteggiamento mi sembra molto leblanchiano: "ne abbiamo beccato un paio; sono le mele marce; gli altri sono tutti onesti". Lasciamo perdere onestà e disonestà e fermiamoci a quello che stiamo vedendo a occhio nudo: un Tour mediocre. [/quote] Concordo in pieno con Frank VDB


barrylyndon - 23/07/2008 alle 18:29

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] saranno anche mediocri...ma fino a prova contraria sono piu' onesti di chi si e' fatto beccare(non che ci metta la mano sul fuoco,eh). quindi discorso chiuso. fare paragoni tra chi e' stato preso positivo con chi corre ancora non ha senso.. [/quote] La prova contraria sull'onestà dove sarebbe, scusa? La chiudo lì per non andare OT, ma il tuo atteggiamento mi sembra molto leblanchiano: "ne abbiamo beccato un paio; sono le mele marce; gli altri sono tutti onesti". Lasciamo perdere onestà e disonestà e fermiamoci a quello che stiamo vedendo a occhio nudo: un Tour mediocre. [/quote] guarda che non condanno nessuno.. se tu ti senti di paragonare Ricco' con questi che sono ancora in gara ti rispondo soltanto che io non lo faccio. senza condannare od assolvere nessuno. se vuoi che ti amplio il discorso,secondo me,ma e' opinione personale non suffragata da prove,questa mediocrita' non e' solo dovuta ad un impoverimento tecnico. Saro' un illuso. scusatemi...


Frank VDB - 23/07/2008 alle 18:32

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] se vuoi che ti amplio il discorso,secondo me,ma e' opinione personale non suffragata da prove,questa mediocrita' non e' solo dovuta ad un impoverimento tecnico. Saro' un illuso. [/quote] Vorrei dirti che hai ragione, anzi spero che hai ragione. Ma mi sono strinato troppe volte. Io la mano sul fuoco non la metto più per nessuno. Tutto qui. Ripeto: spero che tu abbia ragione.


barrylyndon - 23/07/2008 alle 18:38

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] se vuoi che ti amplio il discorso,secondo me,ma e' opinione personale non suffragata da prove,questa mediocrita' non e' solo dovuta ad un impoverimento tecnico. Saro' un illuso. [/quote] Vorrei dirti che hai ragione, anzi spero che hai ragione. Ma mi sono strinato troppe volte. Io la mano sul fuoco non la metto più per nessuno. Tutto qui. Ripeto: spero che tu abbia ragione. [/quote] anch'io spero di non venir smentito da una clamorosa positivita' dell'ultima ora..perche' di mani non ne abbiamo piu' molte da offrire in tutto il forum..


Mr.Blonde - 23/07/2008 alle 20:03

vabbè se voi credete che questi qui non prendano nulla, fate come volete e continuate a leggere topolino. io dico solo che il tour si è fermato ad hautacam con l'esclusione della saunier, da lì in poi è stato un mortorio allucinante, con nessuno in grado di fare la differenza, con sastre, onesto mestierante del pedale in maglia gialla, con evans, menchov, schleck che non sono stati in grado di portare attacchi. con i nostri due "alfieri" cunego e nibali, improponibili sulle montagne dove hanno preso sveglie a iosa. un tour che faremo bene a dimenticarci alla svelta, gli unici due lampi in una coltre infinita di nebbia, sono stati i trionfi di riccò, che vi piaccia o no.


delpiero91 - 23/07/2008 alle 20:39

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] vabbè se voi credete che questi qui non prendano nulla, fate come volete e continuate a leggere topolino. io dico solo che il tour si è fermato ad hautacam con l'esclusione della saunier, da lì in poi è stato un mortorio allucinante, con nessuno in grado di fare la differenza, con sastre, onesto mestierante del pedale in maglia gialla, con evans, menchov, schleck che non sono stati in grado di portare attacchi. con i nostri due "alfieri" cunego e nibali, improponibili sulle montagne dove hanno preso sveglie a iosa. un tour che faremo bene a dimenticarci alla svelta, gli unici due lampi in una coltre infinita di nebbia, sono stati i trionfi di riccò, che vi piaccia o no. [/quote]stai bruciando come un falò per sastre:D


babeuf - 24/07/2008 alle 10:03

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] vabbè se voi credete che questi qui non prendano nulla, fate come volete e continuate a leggere topolino. io dico solo che il tour si è fermato ad hautacam con l'esclusione della saunier, da lì in poi è stato un mortorio allucinante, con nessuno in grado di fare la differenza, con sastre, onesto mestierante del pedale in maglia gialla, con evans, menchov, schleck che non sono stati in grado di portare attacchi. con i nostri due "alfieri" cunego e nibali, improponibili sulle montagne dove hanno preso sveglie a iosa. un tour che faremo bene a dimenticarci alla svelta, gli unici due lampi in una coltre infinita di nebbia, sono stati i trionfi di riccò, che vi piaccia o no. [/quote] Quello di ieri di Sastre è stato forse il primo vero lampo di classe dello spagnolo, la sua impresa di ieri mi ha immediatamente riportato all'impresa di Riccò, sono state simili. Sastre è partito subito, all'imbocco della salita, nessuno gli andato dietro, visto che a tutti tremavano le gambe dalla paura, lui no, lui è partito deciso e ha proseguito guardando solo avanti, con grande determinazione e forza di volontà. Sastre è stato l'unico (a parte Riccò e Piepoli, che però, come sapete, eccetera) a elevarsi dalla mediocrità di questo Tour, lui merita questo Tour, farò un tifo da stadio per lui nell'ultima crono, perchè imprese come quella di ieri nei GT dell'attendismo sono merce rara. Merce rara che solo campioni come Sella e Sastre (anche riccò e piepoli, anche se...eccetera) sanno offrire. :IoI:IoI


giampilrs - 24/07/2008 alle 10:54

Lo so ricco' probabilmente ha barato e ha sbagliato tutto ma le qualità le ha e credo che sia l'unico corridore che ci puo' far sognare.. Io che adoro il ciclismo mi sono addormentato nelle ultime tappe del tour.. Non c'e' un corridore che ti entusiasma e non c'e' un italiano decente.. Cunego mi ha dato l'ultima delusione definitiva.. Ci vuole un ciclista come ricco c'è poco da fare..ma che nn faccia quelle ca..ate.. Purtroppo in prospettiva l'unico altro corridore che ci puo' far sognare nei grandi giri nei prossimi 2 anni e Basso ma pure lui viene da una brutta storia.. forse Di Luca?? bah noi italiani siamo mesi male.. Beati gli spagnoli tra valverde contador e sastre.. :(

 

[Modificato il 24/07/2008 alle 10:57 by giampilrs]


Mr.Blonde - 24/07/2008 alle 11:20

guarda, io da ottobre in poi ogni giorno andrò ad accendere un cero a sant'antonio, sperando che dall'alto qualcuno dia la forza ad ivan basso di tornare quello che era nel 2006, altrimenti fino a che non rientrerà riccò, si prospettano tempi nerissimi per l'italia ciclistica. GRAZIE TORRI!;)


giampilrs - 24/07/2008 alle 12:00

Basso nel 2006 avrebbe vinto il tour con una gamba per come andava.. E quest anno Ricco'.. ma tutti e 2 ci hanno dato la stessa brutta sospresa.. Per 30 anni fino a Pantani non abbiamo mai avuto ciclisti per vincere il tour e ora ne sono capitati 2 e si sono fatti fuori entrambi! Si speriamo ritorni alla grande Basso..


Mr.Blonde - 24/07/2008 alle 12:08

OT Non sono misogino. La fidanzata, avessi il giardino, la terrei. :clap: FINE OT :cool:


Salvatore77 - 24/07/2008 alle 12:34

[quote][i]Originariamente inviato da giampilrs [/i] Basso nel 2006 avrebbe vinto il tour con una gamba per come andava.. E quest anno Ricco'.. ma tutti e 2 ci hanno dato la stessa brutta sospresa.. Per 30 anni fino a Pantani non abbiamo mai avuto ciclisti per vincere il tour e ora ne sono capitati 2 e si sono fatti fuori entrambi! Si speriamo ritorni alla grande Basso.. [/quote] Fra Gimondi e Pantani abbiamo avuto Bugno.


cassius - 24/07/2008 alle 12:45

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] se vuoi che ti amplio il discorso,secondo me,ma e' opinione personale non suffragata da prove,questa mediocrita' non e' solo dovuta ad un impoverimento tecnico. Saro' un illuso. [/quote] Vorrei dirti che hai ragione, anzi spero che hai ragione. Ma mi sono strinato troppe volte. Io la mano sul fuoco non la metto più per nessuno. Tutto qui. Ripeto: spero che tu abbia ragione. [/quote] Sottoscrivo: la mano sul fuoco, ammesso di averla mai messa per qualcuno, non la metto. Cmq fare paragoni con l'Alpe d'Huez anni '90, gli anni di gente con il 60% di ematocrito (e non parlo solo di Riis), o l'era Armstrong, è stupido e fuorviante. In quegli anni erano bombati come cavalli da corsa, ci credo che l'Alpe si facesse in 4' in meno. Anche adesso sono dopati, ma è tutto maledettamente più complicato. Non fai in tempo a trovare una sostanza che zac, si scopre anche il modo di trovarla nel sangue. I tempi di salita dell'Alpe d'Huez di corridori non dopati, credo siano ancora altri. Forse 50', dopo il Galibier e la Croix de Fer, mica la rampa di garage sotto casa. Ma finchè ci mettono 7 anni a scoprire un Dr. Fuentes, possono anche metterci un mese a scoprire il CERA o qualche altra porcata, non serve a una mazza comunque!!!


barrylyndon - 24/07/2008 alle 12:52

beh forse 50' minuti son troppi..cosi'a naso. Coppi,ieri ne parlavano in telecronaca,nel 52, ne faceva 45(o 48,non ricordo bene),con le strade, gli allenamenti e le bici di allora..


Mr.Blonde - 24/07/2008 alle 13:00

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] beh forse 50' minuti son troppi..cosi'a naso. Coppi,ieri ne parlavano in telecronaca,nel 52, ne faceva 45(o 48,non ricordo bene),con le strade, gli allenamenti e le bici di allora.. [/quote] 42 minuti;) marco pantani con la scalata presa mezzo km più avanti, come succede oggi, 36 minuti e 40. impressionante ciò che era marco in salita.


arcipen - 24/07/2008 alle 13:05

[quote][i]Originariamente inviato da giampilrs [/i] Lo so ricco' probabilmente ha barato e ha sbagliato tutto ma le qualità le ha [/quote] Pero'... dove casaca sempre l'asino... siamo sicuri a questo punto... che le qualita' le ha... ma non le aveva perche' probabilmente ha SEMPRE barato???? Mai corridore cda giovane gu piu' chiacchierato... pressapoco. Quello il PUNTO N° 1... checche' ne abbia scritto il signor Grassi in prima pagina. E se li facessimo andare tutti a pane e acqua... chi sarebbe il migliore??? Manca la controprova purtroppo. Durante il tour e il giro bisognerebbe farli vivere tutti insieme in un convento per un mese intero... allora si che se ne vedrebbero delle belle... e vincerebbe il migliore.

 

[Modificato il 24/07/2008 alle 13:08 by arcipen]


Donchisciotte - 24/07/2008 alle 21:06

Oggi per la prima volta guardando la corsa mi sono sentita ridicola. Cosa stavo a fare là? A guardare un mucchio di mezzecalzette che si disputano un Tour de France noiosissimo e il cui esito sarà, molto probabilmente, determinato dal solito meccanismo a orologeria? E, comunque, vincesse uno qualsiasi dei primi o l'orso Yoghi, a me cosa fregherebbe?Sono uguali, gente che è lontanissima dall'essere un campione, non entusiasma, non provoca interesse, nemmeno l'interesse che potrebbe venire da una mediocrità interessante, non giustifica il mio tempo impiegato a uardarli e ad annoiarmi. Lo sport o è spettacolo, emozione o non è nulla. Un tifoso di qualsiasi sport diverso dal ciclismo, si gode lo spettacolo agonistico, spesso illuminato da campioni ( dopati, va beh...., meglio un dopato campione che una mezzacalzetta fintamente pulita), non deve stare là a pensare che adesso fermano la macchina di Tizio, adesso bombardano di controlli caio, domani vanno di notte a controllare Sempronio,sentirsi una marea di caz...... di commenti fra sgomenti, tristi, quelli che vogliono la radiazione e poi no, sono stati fraintesi, ma basta! Non se ne può più. Se sono forti i ciclisti ormai hanno quella pedalata a mille pedalate al minuto, quella forza ottusa che non accende, non narcotizza,non la senti come spettacolo. Se non sono forti arrancano. Fino a questi ultimi anni le imprese ci sono state sempre,anche prima del doping ematico, solo adesso la mediocrità impera e l'effetto del doping, del doping che c'è adesso, è la mediocrazia. Non se ne può più di questi controlli fatti per accumulare dati, per ricattare in futuro, adesso, prima, poi, forse, quando voglio, quando mi serve. Mi sono messa a ridere pure su Cunego ( non perché è caduto, ovvio) ma perchè se in questa m..... generale lui vuole fare il doping free ma a me che me ne frega? C'è Berlusoni che si fa il lodo Alfano e quello non puà fare il baciapile doping free? ma lo faccia, tanto ormai la gente pensa che i suoi interessi siano rappresentati dal miliardario ridens, cunego che rappresenta nell'entropia generale? Nulla. Basta, questo ciclismo non merita proprio il mio preziosissimo tempo. E la verità su Pantani ( che mi interessa), spero la famiglia la sappia cercare. Il resto è andato tutto alla "ad mentula canis". Chi ama il ciclismo lo faccia da amatore, chi non va in bicicletta, come me, si rifaccia gli occhi con il passato, il presente è " un mucchio di insignificanti e ironiche rovine" ( Pasolini).


pony - 24/07/2008 alle 21:28

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Oggi per la prima volta guardando la corsa mi sono sentita ridicola. Cosa stavo a fare là? A guardare un mucchio di mezzecalzette che si disputano un Tour de France noiosissimo e il cui esito sarà, molto probabilmente, determinato dal solito meccanismo a orologeria? E, comunque, vincesse uno qualsiasi dei primi o l'orso Yoghi, a me cosa fregherebbe?Sono uguali, gente che è lontanissima dall'essere un campione, non entusiasma, non provoca interesse, nemmeno l'interesse che potrebbe venire da una mediocrità interessante, non giustifica il mio tempo impiegato a uardarli e ad annoiarmi. Lo sport o è spettacolo, emozione o non è nulla. Un tifoso di qualsiasi sport diverso dal ciclismo, si gode lo spettacolo agonistico, spesso illuminato da campioni ( dopati, va beh...., meglio un dopato campione che una mezzacalzetta fintamente pulita), non deve stare là a pensare che adesso fermano la macchina di Tizio, adesso bombardano di controlli caio, domani vanno di notte a controllare Sempronio,sentirsi una marea di caz...... di commenti fra sgomenti, tristi, quelli che vogliono la radiazione e poi no, sono stati fraintesi, ma basta! Non se ne può più. Se sono forti i ciclisti ormai hanno quella pedalata a mille pedalate al minuto, quella forza ottusa che non accende, non narcotizza,non la senti come spettacolo. Se non sono forti arrancano. Fino a questi ultimi anni le imprese ci sono state sempre,anche prima del doping ematico, solo adesso la mediocrità impera e l'effetto del doping, del doping che c'è adesso, è la mediocrazia. Non se ne può più di questi controlli fatti per accumulare dati, per ricattare in futuro, adesso, prima, poi, forse, quando voglio, quando mi serve. Mi sono messa a ridere pure su Cunego ( non perché è caduto, ovvio) ma perchè se in questa m..... generale lui vuole fare il doping free ma a me che me ne frega? C'è Berlusoni che si fa il lodo Alfano e quello non puà fare il baciapile doping free? ma lo faccia, tanto ormai la gente pensa che i suoi interessi siano rappresentati dal miliardario ridens, cunego che rappresenta nell'entropia generale? Nulla. Basta, questo ciclismo non merita proprio il mio preziosissimo tempo. E la verità su Pantani ( che mi interessa), spero la famiglia la sappia cercare. Il resto è andato tutto alla "ad mentula canis". Chi ama il ciclismo lo faccia da amatore, chi non va in bicicletta, come me, si rifaccia gli occhi con il passato, il presente è " un mucchio di insignificanti e ironiche rovine" ( Pasolini). [/quote] detto questo, perchè allora "sprechi" tempo a scrivere su un forum DI CICLISMO? ma smettila! un'altro/a di quelli/e che sanno solo criticare e lamentarsi... se questo sport vi sta a cuore adoperatevi per tirarlo su, per crescere dei giovani insegnandogli uno sport almeno...

 

[Modificato il 24/07/2008 alle 21:31 by pony]


mont ventoux - 24/07/2008 alle 21:33

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] se vuoi che ti amplio il discorso,secondo me,ma e' opinione personale non suffragata da prove,questa mediocrita' non e' solo dovuta ad un impoverimento tecnico. Saro' un illuso. [/quote] Vorrei dirti che hai ragione, anzi spero che hai ragione. Ma mi sono strinato troppe volte. Io la mano sul fuoco non la metto più per nessuno. Tutto qui. Ripeto: spero che tu abbia ragione. [/quote] anch'io spero di non venir smentito da una clamorosa positivita' dell'ultima ora..perche' di mani non ne abbiamo piu' molte da offrire in tutto il forum.. [/quote] Non è questione di mettere le mani sul fuoco secondo me, c'è molta più pulizia nel ciclismo attuale di vertice, a livello almeno quantitativo, rispetto a sei o sette anni fa, non si tratta di individuare i singoli. Il ricorso al doping è sicuramente presente, per alcuni si è affinato, ma a livello generale la situazione è nettamente cambiata, non sono certo i guai di Riccò o il fatto che gli atleti di punta ricorrano magari ad un doping fuori dalla portata dei controlli che può farmi cambiare idea. Guardate al grosso del gruppo, è impossibile non vedere la differenza con gli anni '90. Poi ripeto, a me questo Tour è piaciuto molto di più degli ultimi, è un Tour ancora aperto e Sastre e Evans mi piacciono entrambi, più Sastre sicuramente. Comunque il Tour è un bene che se lo giochi gente come loro, gente di sostanza e che non si è inventata fenomeno. Nell' attesa che gli anni prossimi si sfidino fenomeni come Andy Schleck o Contador, ci sta benissimo un Tour come questo, ancora aperto e che premierà in ogni caso un corridore abituato a frequentare i piani alti dei grandi Giri, il resto sono chiacchiere. La faziosità dei tifosi rimasti orfani non è amore per il ciclismo, è amore per il singolo idolo, come quando tutti si inventarono rockettari agli inizi degli anni '90 perchè c'erano i Nirvana, perchè c'era Cobain. Adesso probabilmente gran parte di quella gente ascolta le compilation del Festival Bar.

 

[Modificato il 24/07/2008 alle 21:36 by mont ventoux]


luke - 24/07/2008 alle 21:49

Ho letto questo thread con molto interesse: non credo che questo ciclismo sia peggio di quelli precedenti. Ripensavo ai GT della prima metà degli anni '90: se non ci fossero stati i Chiappucci (prima) ed i Pantani (poi), sai che pal.le.... Indurain non offriva spettacolo, Berzin neppure, ovviamente a mio modo di vedere. Ricordo un noiosissimo Giro d'Italia, quello del 1995 vinto dal topone Rominger: fu peggio di vedere la corazzata Potëmkin (ogni riferimento a Fantozzi è puramente casuale...). La Mapei-Clas che prendeva le salite davanti dall'inizio alla fine. Una noia mortale. Non è facile trovare chi abbia il coraggio (e le gambe) di far saltare il banco e rischiare il proprio piazzamento. Certamente il livellamento dei valori, dovuto anche alla preparazione moderna, non giova allo spettacolo, ma pesano parecchio le logiche di squadra, i tatticismi e poi quelle radioline che uccidono la fantasia. Quando vengono usate riducono i corridori a pedine in mano all'ammiraglia, quando non vengono usate vedi che gli atleti sono disorientati e non hanno riferimenti. Ma ripensando a 14-15 anni fa, credo si possa sperare nel miglioramento generale dello spettacolo. Se poi torna Riccò, allora sicuramente...


Aug 82 - 24/07/2008 alle 23:40

Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:(


Aug 82 - 25/07/2008 alle 00:35

Ah nelle imprese nelle grandi classiche non ho citato il leggendario tris nella settimana delle Ardenne di Rebellin per il semplice fatto che il solo risultato è stato eccezzionale, ma non il modo di corsa con cui sono state realizzate quelle vittorie. Io mi ricorderò molto di più il suo prodigioso lavoro di appoggio a Bettini in quel di Stoccarda. L'anno scorso se non ci fosse stato davanti il Grillo con la gamba che aveva avrebbe sverniciato tutti e finalmente si sarebbe vestito dell' iride!


babeuf - 25/07/2008 alle 09:54

[quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi [b]memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, [/b]in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:( [/quote] Io la Liegi del Killer non me la dimenticherò mai... :IoI:IoI:IoI cmq ci sono state anche altre imprese: Devolder al Fiandre 2008, il colossale duello Boonen-Cancellara-Ballan alla Roubaix 2008, Cancellara alla Sanremo 2008, Bettini a Zurigo nel 2005, Boonen al Fiandre 2005. Forse vediamo meno duelli agguerriti nelle grandi classiche rispetto al passato perchè non c'è più la coppa del mondo... però il panorama internazionale delle corse di un giorno è davvero ricco di campioni e interessantissimo, altro che il Tour...


Mr.Blonde - 25/07/2008 alle 11:13

[quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi [b]memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, [/b]in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:( [/quote] Io la Liegi del Killer non me la dimenticherò mai... :IoI:IoI:IoI cmq ci sono state anche altre imprese: Devolder al Fiandre 2008, il colossale duello Boonen-Cancellara-Ballan alla Roubaix 2008, Cancellara alla Sanremo 2008, Bettini a Zurigo nel 2005, Boonen al Fiandre 2005. Forse vediamo meno duelli agguerriti nelle grandi classiche rispetto al passato perchè non c'è più la coppa del mondo... però il panorama internazionale delle corse di un giorno è davvero ricco di campioni e interessantissimo, altro che il Tour... [/quote] secondo me le classiche, nell'immaginario collettivo, danno molte meno emozioni di un tappa di montagna vinta staccando tutti, il ciclismo per un italiano, è solo la montagna, lo scalatore puro. per citarne una, secondo il numero di riccò sull'aspin fra 10 anni sarà ricordato per lo meno alla pari con i mondiali vinti da bettini. non cito le tappe vinte da pantani, c'è gente che ancora sa perfettamente a memoria pure i distacchi dati all'arrivo [tra cui io].


babeuf - 25/07/2008 alle 11:19

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] [quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi [b]memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, [/b]in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:( [/quote] Io la Liegi del Killer non me la dimenticherò mai... :IoI:IoI:IoI cmq ci sono state anche altre imprese: Devolder al Fiandre 2008, il colossale duello Boonen-Cancellara-Ballan alla Roubaix 2008, Cancellara alla Sanremo 2008, Bettini a Zurigo nel 2005, Boonen al Fiandre 2005. Forse vediamo meno duelli agguerriti nelle grandi classiche rispetto al passato perchè non c'è più la coppa del mondo... però il panorama internazionale delle corse di un giorno è davvero ricco di campioni e interessantissimo, altro che il Tour... [/quote] secondo me le classiche, nell'immaginario collettivo, danno molte meno emozioni di un tappa di montagna vinta staccando tutti, il ciclismo per un italiano, è solo la montagna, lo scalatore puro. per citarne una, secondo il numero di riccò sull'aspin fra 10 anni sarà ricordato per lo meno alla pari con i mondiali vinti da bettini. non cito le tappe vinte da pantani, c'è gente che ancora sa perfettamente a memoria pure i distacchi dati all'arrivo [tra cui io]. [/quote] Però anche le classiche sono bel ciclismo, e nel ciclismo di oggi superano di gran lunga i GT, esasperati dall'attendismo che nelle classiche ancora non si scorge, fortunatamente. L'impresa di Cancellara alla Sanremo sarà ricordata molto di più rispetto all'impresa di Gerrans a Pratonevoso, tanto per dirne una. se poi mi nomini Pantani, beh allora passiamo a un altro pianeta.


Aug 82 - 25/07/2008 alle 12:05

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] [quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi [b]memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, [/b]in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:( [/quote] Io la Liegi del Killer non me la dimenticherò mai... :IoI:IoI:IoI cmq ci sono state anche altre imprese: Devolder al Fiandre 2008, il colossale duello Boonen-Cancellara-Ballan alla Roubaix 2008, Cancellara alla Sanremo 2008, Bettini a Zurigo nel 2005, Boonen al Fiandre 2005. Forse vediamo meno duelli agguerriti nelle grandi classiche rispetto al passato perchè non c'è più la coppa del mondo... però il panorama internazionale delle corse di un giorno è davvero ricco di campioni e interessantissimo, altro che il Tour... [/quote] secondo me le classiche, nell'immaginario collettivo, danno molte meno emozioni di un tappa di montagna vinta staccando tutti, il ciclismo per un italiano, è solo la montagna, lo scalatore puro. per citarne una, secondo il numero di riccò sull'aspin fra 10 anni sarà ricordato per lo meno alla pari con i mondiali vinti da bettini. non cito le tappe vinte da pantani, c'è gente che ancora sa perfettamente a memoria pure i distacchi dati all'arrivo [tra cui io]. [/quote] Condivido appieno il fatto che le imprese in montagna nei GT hanno una presa nell' immaginario collettivo che difficilmente una grande classica può suscitare, ma le azioni di alto contenuto tecnico e atletico, la qualità elevata con cui vengono espresse le ricordiamo tutti aq prescindere dal risultato o meno conseguito. Due esempi palesi di ciò sono l'attacco di Pantani e Bartoli sulla Cipressa nella Sanremo 99 e quello di Riccò con Gilbert in affanno a mala pena a ruota sul Poggio della Sanremo 07. Infine mi ricorderò sempre il bellissimo attacco di Simoni nel mondiale di Lisbona 2001, quando Lanfranchi, gli sloveni e altri elementi Mapei mercenari lo andarono clamorosamente a riprendere. :OIO


Mr.Blonde - 25/07/2008 alle 12:08

[quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] [quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi [b]memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, [/b]in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:( [/quote] Io la Liegi del Killer non me la dimenticherò mai... :IoI:IoI:IoI cmq ci sono state anche altre imprese: Devolder al Fiandre 2008, il colossale duello Boonen-Cancellara-Ballan alla Roubaix 2008, Cancellara alla Sanremo 2008, Bettini a Zurigo nel 2005, Boonen al Fiandre 2005. Forse vediamo meno duelli agguerriti nelle grandi classiche rispetto al passato perchè non c'è più la coppa del mondo... però il panorama internazionale delle corse di un giorno è davvero ricco di campioni e interessantissimo, altro che il Tour... [/quote] secondo me le classiche, nell'immaginario collettivo, danno molte meno emozioni di un tappa di montagna vinta staccando tutti, il ciclismo per un italiano, è solo la montagna, lo scalatore puro. per citarne una, secondo il numero di riccò sull'aspin fra 10 anni sarà ricordato per lo meno alla pari con i mondiali vinti da bettini. non cito le tappe vinte da pantani, c'è gente che ancora sa perfettamente a memoria pure i distacchi dati all'arrivo [tra cui io]. [/quote] Condivido appieno il fatto che le imprese in montagna nei GT hanno una presa nell' immaginario collettivo che difficilmente una grande classica può suscitare, ma le azioni di alto contenuto tecnico e atletico, la qualità elevata con cui vengono espresse le ricordiamo tutti aq prescindere dal risultato o meno conseguito. Due esempi palesi di ciò sono l'attacco di Pantani e Bartoli sulla Cipressa nella Sanremo 99 e quello di Riccò con Gilbert in affanno a mala pena a ruota sul Poggio della Sanremo 07. Infine mi ricorderò sempre il bellissimo attacco di Simoni nel mondiale di Lisbona 2001, quando Lanfranchi, gli sloveni e altri elementi Mapei mercenari lo andarono clamorosamente a riprendere. :OIO [/quote] facci caso, tutti grandi scalatori che si erano prestati alla "classica". tutti ci ricordiamo del micidiale scatto di pantani sulla cipressa, o dell'allungo di riccò sul poggio [con le debite proporzioni], o del mondiale rubato dalla mapei a simoni...


barrylyndon - 25/07/2008 alle 12:12

[quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Mr.Blonde [/i] [quote][i]Originariamente inviato da babeuf [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] Anche facendo riferimento alle grandi classiche, dal mio punto di vista non ho visto recentemente ( ultimi 5 anni), fatte salve pochissime eccezioni, grandi spettacoli ciclistici dello spessore di imprese da tramandare ai posteri, doping o non doping. Mancano duelli epici come sono stati nella Doyenne 1997, gli ONCE ( Jalabert e Zulle nella fattispecie) vs Michele Bartoli, o gesti atletici come l' attacco formidabile dello stesso Bartoli sulla salita dell' Università grazie al quale arrivò al traguardo da solo e che dire di Frank Vandebroucke l' anno successivo? o di Tafi alla Rouibaix?. Degli ultimi tempi [b]memorabili ed esaltanti il tempismo del Killer di Spoltore ad Ans e grandiose questo sì, peccato che siano spesso scordate, [/b]in quanto a fine stagione, le vittorie al Lombardia di Bettini, immenso e commovente il Grillo quel giorno e Cunego su Riccò, con ambedue i contedenti, che, attingendo al pittoresco repertorio linguistico del modenese, quel giorno si tirarono botte da orbi in ogni singolo cm del percorso della classica delle foglie morte. Quel Lombardia sognavo potesse essere un succoso antipasto di una bella e sana rivalità sportiva.. :(:(:( [/quote] Io la Liegi del Killer non me la dimenticherò mai... :IoI:IoI:IoI cmq ci sono state anche altre imprese: Devolder al Fiandre 2008, il colossale duello Boonen-Cancellara-Ballan alla Roubaix 2008, Cancellara alla Sanremo 2008, Bettini a Zurigo nel 2005, Boonen al Fiandre 2005. Forse vediamo meno duelli agguerriti nelle grandi classiche rispetto al passato perchè non c'è più la coppa del mondo... però il panorama internazionale delle corse di un giorno è davvero ricco di campioni e interessantissimo, altro che il Tour... [/quote] secondo me le classiche, nell'immaginario collettivo, danno molte meno emozioni di un tappa di montagna vinta staccando tutti, il ciclismo per un italiano, è solo la montagna, lo scalatore puro. per citarne una, secondo il numero di riccò sull'aspin fra 10 anni sarà ricordato per lo meno alla pari con i mondiali vinti da bettini. non cito le tappe vinte da pantani, c'è gente che ancora sa perfettamente a memoria pure i distacchi dati all'arrivo [tra cui io]. [/quote] Condivido appieno il fatto che le imprese in montagna nei GT hanno una presa nell' immaginario collettivo che difficilmente una grande classica può suscitare, ma le azioni di alto contenuto tecnico e atletico, la qualità elevata con cui vengono espresse le ricordiamo tutti aq prescindere dal risultato o meno conseguito. Due esempi palesi di ciò sono l'attacco di Pantani e Bartoli sulla Cipressa nella Sanremo 99 e quello di Riccò con Gilbert in affanno a mala pena a ruota sul Poggio della Sanremo 07. Infine mi ricorderò sempre il bellissimo attacco di Simoni nel mondiale di Lisbona 2001, quando Lanfranchi, gli sloveni e altri elementi Mapei mercenari lo andarono clamorosamente a riprendere. :OIO [/quote] facci caso, tutti grandi scalatori che si erano prestati alla "classica". tutti ci ricordiamo del micidiale scatto di pantani sulla cipressa, o dell'allungo di riccò sul poggio [con le debite proporzioni], o del mondiale rubato dalla mapei a simoni... [/quote] e' tutto soggettivo....lo scatto piu' bello che io ricordi e' quello di Bartoli 96 sul Grammont.


Aug 82 - 25/07/2008 alle 12:17

L' emozione più grande per me è stato l' allungo decisivo di Pantani su Tonkov a Plan di Montecampione, un qualcosa di leggendario e sublime... E la voce della telecronaca era affidata ad Adriano De Zan mica a Bulbarelli :zzz:


TAUROS - 07/08/2008 alle 19:56

[quote][i]Originariamente inviato da Aug 82 [/i] L' emozione più grande per me è stato l' allungo decisivo di Pantani su Tonkov a Plan di Montecampione, un qualcosa di leggendario e sublime... E la voce della telecronaca era affidata ad Adriano De Zan mica a Bulbarelli :zzz: [/quote] condivido in pieno, cosi come è stato bello vedere dopo la sfida sempre fra Pantani è il leggendario Amstrong.