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Autore: Oggetto: wild card di giro e tour

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Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 23/02/2007 alle 23:24
Anch'io sono rimasto abbastanza perplesso nel leggere questo comunicato con sui i corridori sembrano volersi asservire all'Uci e al ProTour.
E' davvero questo che vogliono?

 

____________________
Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 00:50
bè, in realtà i corridori sembrano dire: siamo con l'uci, ma se le sqaudre ci dicono di correre, corriamo.
più che altro cercano di tenersi buoni tutti (non penso che abbiano voglia di saltare le corse più importanti), ma li capisco anche.

 
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  postato il 24/02/2007 alle 01:38
Ragazzi, il CPA è una costola dell'UCI, con dirigenti nominati dall'UCI.

Che volete, che si ribelli a paparino?

Lasciamo perdere Moser (presidente: unica idea brillante del suo 2006, depenalizzare il doping ["Sono stato frainteso"]) e le sue ardite architetture per tenere il piede in due scarpe, lasciamo perdere Voigt (rappresentante dei corridori: rappresenta anche Basso?), lasciamoli perdere, perché non hanno minimamente a cuore il bene della categoria.
O perlomeno, vedono le cose attraverso gli occhiali fantachimerici che gli ha fornito Gabbo McQuaid.

 
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  postato il 24/02/2007 alle 01:54
Originariamente inviato da prof

Il massimo spettacolo al Giro, e, di conseguenza, al Tour è offerto solo da quei corridori che possono vincerli entrambi. Io credo che tutti abbiamo ancora negli occhi (e nel cuore) l'attacco che Pantani portò ad Armstrong nella tappa di Morzine. Fu l'unica volta, badate bene, che l'americano vacillò. Credo che sia stata l'emozione piu' grossa vissuta da tutti gli appassionati di ciclismo del mondo negli ultimi 30 anni. Poco conta che Marco non fosse piu' quello del '98, che la sua squadra avesse fatto errori colossali e che, al traguardo, lui avesse perso piu' di 10 minuti: quel gesto, da solo, valse la leggenda. Perchè Marco li aveva vinti entrambi, Giro e Tour ed era l'UNICO corridore vivente che avrebbe potuto dare uno spessore alle vittorie a ripetizione di Lance, tanto che questi ne era talmente consapevole da temerlo fino ad odiarlo, il nostro Marco, di un odio sportivo irrazionale e perciò incontrollabile.
Chi altri avrebbe potuto farlo ? Mayo e Beloki ? Moreau ? Kloden ? o l'acefalo Ullrich ? Avanti, ditemelo, chi avrebbe fatto del Tour questo evento cosi' di gran lunga piu' grande del Giro ?

Le 7 vittorie di Armstrong al Tour a noi, smaliziati e un poco disincantati suiveurs latini, in fondo, non fanno una grande impressione. L'avrebbero fatta solo se Lance fosse venuto prima a giocarsela qui, al Giro, contro i nostri e solo dopo, al Tour.

Ecco perchè Giro e Tour sono indissolubilmente legati, con l'uno che ha disperatamente bisogno dell'altro e viceversa.

Nessuno dei due ha bisogno dell'UCI, nè del ProTour.

I grandi team ProTour potrebbero anche disertare i due GT ma, statene pur certi, Giro e Tour si correranno lo stesso e noi ci appassioneremo alle gesta dei Serpa di turno, perchè lo spettacolo non mancherà.



Dici cose interessanti, Alberto.

Allora aggiusto il tiro: siccome il Tour ha intorno a sé un'attenzione mediatica incommensurabilmente superiore rispetto alle altre corse (Giro compreso), ne deduco che il Giro ha più bisogno di affiancarsi al Tour di quanto non serva alla Boucle stare sul livello della corsa rosa.

Esempio: ammettiamolo, per anni ci saremmo stracciati le vesti per avere Armstrong al Giro. Gli organizzatori in primis.
Invece in Francia che Simoni partisse o meno per il Tour, non era poi ritenuto così fondamentale, e non solo dagli organizzatori. Diciamo che il Tour dà più blasone, ecco (perlomeno da un trentennio in qua).

Sul resto, concordo perfettamente che il potenziale vincitore di entrambi è la misura di tutto.
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 09:20
Originariamente scritto da Admin:
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.


Allora non ho fatto pensieri campati in aria, quando a luglio scrivevo che non si voleva permettere a Basso la doppietta!
Se le cose stavano così nel 2006, adesso sono molto peggiorate, quindi nel 2007, o non dovrà vincere il Giro o non dovrà vincere il Tour!

Spero vivamente di sbagliarmi!

 

____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 24/02/2007 alle 10:17
Originariamente inviato da prof

Il massimo spettacolo al Giro, e, di conseguenza, al Tour è offerto solo da quei corridori che possono vincerli entrambi. Io credo che tutti abbiamo ancora negli occhi (e nel cuore) l'attacco che Pantani portò ad Armstrong nella tappa di Morzine. Fu l'unica volta, badate bene, che l'americano vacillò. Credo che sia stata l'emozione piu' grossa vissuta da tutti gli appassionati di ciclismo del mondo negli ultimi 30 anni. Poco conta che Marco non fosse piu' quello del '98, che la sua squadra avesse fatto errori colossali e che, al traguardo, lui avesse perso piu' di 10 minuti: quel gesto, da solo, valse la leggenda. Perchè Marco li aveva vinti entrambi, Giro e Tour ed era l'UNICO corridore vivente che avrebbe potuto dare uno spessore alle vittorie a ripetizione di Lance, tanto che questi ne era talmente consapevole da temerlo fino ad odiarlo, il nostro Marco, di un odio sportivo irrazionale e perciò incontrollabile.
Chi altri avrebbe potuto farlo ? Mayo e Beloki ? Moreau ? Kloden ? o l'acefalo Ullrich ? Avanti, ditemelo, chi avrebbe fatto del Tour questo evento cosi' di gran lunga piu' grande del Giro ?

Le 7 vittorie di Armstrong al Tour a noi, smaliziati e un poco disincantati suiveurs latini, in fondo, non fanno una grande impressione. L'avrebbero fatta solo se Lance fosse venuto prima a giocarsela qui, al Giro, contro i nostri e solo dopo, al Tour.


Carissimo Alberto, quando tornerò al computer e mi sarò ripreso dalle lacrime, cercherò di essere conseguente al dipinto che ci hai donato....

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 24/02/2007 alle 10:47
Originariamente inviato da Admin

per anni ci saremmo stracciati le vesti per avere Armstrong al Giro. Gli organizzatori in primis.
Invece in Francia che Simoni partisse o meno per il Tour, non era poi ritenuto così fondamentale, e non solo dagli organizzatori. Diciamo che il Tour dà più blasone, ecco (perlomeno da un trentennio in qua).

Sul resto, concordo perfettamente che il potenziale vincitore di entrambi è la misura di tutto.
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.


Ciao Marco,

Diciamo che le vesti se le sarebbero stracciate volentieri gli organizzatori, ma a noi, a noi cosa sarebbe interessato di avere un Armstrong turista al Giro ? Certo, se fosse venuto per vincere allora sarebbe stato diverso. D'altra parte uno come lui non poteva venire per fare il turista e mi pare chiaro che il primo ad esserne consapevole fosse proprio l'americano stesso. Il semplice fatto che che non sia mai venuto ci dice che aveva paura di non farcela. Quanto meno che non sarebbe stato competitivo al Tour. Ecco perchè Lance ci lascia, tutto sommato, abbastanza indifferenti.

Per quanto attiene a Simoni, quanti di noi pensavano che avrebbe potuto essere competitivo al Tour ? Simoni ci è sempre andato con il mal di pancia perchè, da montanaro concreto e pragmatico, sapeva perfettamente che non era la sua corsa. Questo lo sapevano bene anche quelli del Tour: un Simoni in piu' o uno in meno avrebbe cambiato poco.

Vedi Marco, sarebbe bene che noi cominciassimo a dircele queste cose e a non dare tanto per scontata la supremazia del Tour: se davvero il ciclismo è leggenda, è anche vero che la leggenda l'hanno fatta quei campioni che sono stati capaci di vincere entrambe le corse nonchè le classiche, ovviamente.

Il Tour è piu' evento mediatico del Giro, il Giro è corsa piu' bella ed interessante. E, consentimelo, oggi anche piu' dura.
Questo aspetto è curioso perchè la corsa francese ha costruito la sua leggenda puntando molto, in passato, sulla durezza dei suoi percorsi: tradizionalmente il Giro era piu' corto di 3/500 km rispetto alla Boucle. Oggi le parti si stanno in qualche modo invertendo, ammenochè Zomegnan non abbia intenzione di seguire la moda delle tappe brevi.

per il resto concordo pienamente con te.

Ciao,
Alberto

 

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  postato il 24/02/2007 alle 11:04
Originariamente inviato da prof

Originariamente inviato da Admin

per anni ci saremmo stracciati le vesti per avere Armstrong al Giro. Gli organizzatori in primis.
Invece in Francia che Simoni partisse o meno per il Tour, non era poi ritenuto così fondamentale, e non solo dagli organizzatori. Diciamo che il Tour dà più blasone, ecco (perlomeno da un trentennio in qua).

Sul resto, concordo perfettamente che il potenziale vincitore di entrambi è la misura di tutto.
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.


Ciao Marco,

Diciamo che le vesti se le sarebbero stracciate volentieri gli organizzatori, ma a noi, a noi cosa sarebbe interessato di avere un Armstrong turista al Giro ? Certo, se fosse venuto per vincere allora sarebbe stato diverso. D'altra parte uno come lui non poteva venire per fare il turista e mi pare chiaro che il primo ad esserne consapevole fosse proprio l'americano stesso. Il semplice fatto che che non sia mai venuto ci dice che aveva paura di non farcela. Quanto meno che non sarebbe stato competitivo al Tour. Ecco perchè Lance ci lascia, tutto sommato, abbastanza indifferenti.

Per quanto attiene a Simoni, quanti di noi pensavano che avrebbe potuto essere competitivo al Tour ? Simoni ci è sempre andato con il mal di pancia perchè, da montanaro concreto e pragmatico, sapeva perfettamente che non era la sua corsa. Questo lo sapevano bene anche quelli del Tour: un Simoni in piu' o uno in meno avrebbe cambiato poco.

Vedi Marco, sarebbe bene che noi cominciassimo a dircele queste cose e a non dare tanto per scontata la supremazia del Tour: se davvero il ciclismo è leggenda, è anche vero che la leggenda l'hanno fatta quei campioni che sono stati capaci di vincere entrambe le corse nonchè le classiche, ovviamente.

Il Tour è piu' evento mediatico del Giro, il Giro è corsa piu' bella ed interessante. E, consentimelo, oggi anche piu' dura.
Questo aspetto è curioso perchè la corsa francese ha costruito la sua leggenda puntando molto, in passato, sulla durezza dei suoi percorsi: tradizionalmente il Giro era piu' corto di 3/500 km rispetto alla Boucle. Oggi le parti si stanno in qualche modo invertendo, ammenochè Zomegnan non abbia intenzione di seguire la moda delle tappe brevi.

per il resto concordo pienamente con te.

Ciao,
Alberto


sono in totale accordo con te prof

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 24/02/2007 alle 11:05
Originariamente inviato da Morris

[
Carissimo Alberto, quando tornerò al computer e mi sarò ripreso dalle lacrime, cercherò di essere conseguente al dipinto che ci hai donato....


Ciao Morris carissimo,

dipinto ? Per la carità, sei troppo buono: è solamente un bozzetto, rispetto alla tue tele sempre tanto immaginifiche.

 

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  postato il 24/02/2007 alle 11:10
Beh, ovviamente ci saremmo stracciati le vesti per Armstrong competitivo, non turista, su questo non ci piove.

Così come non ci piove in Francia, dove le alte temperature di luglio fanno sì che percorsi a volte ridicoli divengano comunque duri, altrimenti non si spiegano i distacchi sempre più marcati che si registrano al Tour rispetto al Giro.
Dico "percorsi duri" nel senso che è difficile correrlo, il Tour, in qualche misura anche indipendentemente dalle altimetrie.

Su Simoni: ricordo bene che nel 2003, dopo il Giro stradominato, andò veramente in Francia con propositi bellicosi, e con grande attesa da parte nostra (a giugno aveva fatto dei bei proclami nei confronti del Santo).
Sbattè contro il moloch, almeno portò a casa la tappa di Loudenvielle...

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 24/02/2007 alle 11:19
Umilmente mi accodo all'efficacia ed alla linearità del pensiero del grande Alberto. Mi trova d'accordo in tutto e per tutto. Resto a ruota perchè rischierei solamente di "rallentarne l'andatura", alla Simoni verso Aprica per intenderci.
 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 24/02/2007 alle 12:02
Insomma, non è che il Giro sia stato sempre nè particolarmente spettacolare, nè più spettacolare del corrispettivo Tour.
Insomma, l'anno scorso abbiamo assistito ad un Giro senza storia, nel quale non c'è mai stata suspence, sebbene Basso abbia fatto numeri notevoli. In più diverse tappe sulla carta molto spettacolari, si sono rilevate anonime. Sicuramente meglio il Giro del 2005, aperto ed incerto fino alla fine, con tappe tutte piuttosto vivaci (bellissima quella del Sestriere), ma neanche tanto.
Nel 2004, Cunego impressionò, ma non è che il livello tecnico di quel Giro fosse poco più che mediocre, e inutile prenderci in "giro".
Nel 2003 fu un bel Giro, anche grazie ad un Pantani orgoglioso e commovente ed al Simoni più forte che si sia mai visto, però niente di memorabile ai posteri, insomma.
Sui Giri sforacchiati e drammatici del 2001 e del 2002 mi sembra meglio non infierire, mentre quello del 2000 fu combattuto e anche piuttosto divertente.
Ma a livello di partecipazione di qualità straniera, in tutti questi Giri, bisogna riconoscere che c'è stato poco, con l'eccezione come corridore di grande qualità del solo Tonkov, e non è un dato su cui possiamo sorvolare quando giudichiamo il valore di una corsa.
Mi sembra di poter dire che la migliore partecipazione straniera si sia verificata nel 1999 (un grande Jalabert su tutti), e il livello della corsa rosa fu alto non solo grazie ad un Pantani stratosferico, poi dobbiamo risalire ai primi anni 90, quando hanno onorato il Giro, vincendolo, Indurain e Rominger.
Se al Tour Armstrong ha trovato avversari degni solo in poche occasioni non è che è stata colpa sua. Certo che pesa il rimpianto per non aver visto una sfida tra Lance e un Pantani al meglio, ma Se Ullrich è stato degno dellle sue potenzialità solo nel 2003, deve mangiarsi le mani lui, se Basso è riuscito ad essere in grado di competere con Lance alla pari solo nel 2005, è stato perchè Basso ha avuto i suoi tempi di maturazione, più lenti.
Resta il fatto che nei Tour di Armstrong la partecipazione è sempre sta la migliore possibile che quel ciclismo potesse presentare, e se Simoni al Tour è sempre stato molto meno forte che al Giro vorrà pur dire qualcosa, sia in merito al livello qualitativo intrinsecamente più alto del Tour, sia in merito alle qualità di Simoni.
Perchè Chiappucci, che non era un fuoriclasse, era in grado di combattere con Indurain al Giro e al Tour?
Una corsa non è dura perchè a deciderlo sono le altimetrie, il Tour non potrà mai presentare le salite che ci sono al Giro per il semplice fatto che in Francia le salite sono quasi tutte simil Pordoi, ci sono però cronometro lunghissime, che neanch'io trovo giuste o spettacolari, ma che rendono la corsa esigentissima dal punto di vista atletico.
Il caldo è spesso terribile, e le medie spesso molto alte.
Ci sono stati dei Tour spettacolari almeno quanto il Giro, penso per restare agli ultimi al 2000, 2002, 2003, 2005.
E la qualità complessiva per partecipazione e contenuti tecnici, ad eccezione del Tour martoriato del 2006, ha sempre visto il Tour superiore a Giro e Vuelta.
C'è infine la questione del fascino della corsa, dell'atmosfera di festa sulle strade, della partecipazione del pubblico che mi sembra poco obiettivo non riconoscere come inimitabile in Francia.
E' una questione soggettiva e irrilevante dal punto di vista tecnico, ma al Tour lo spettacolo della folla è impressionante.
Il periodo della corsa è più favorevole, ma è un dato di fatto.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 24/02/2007 alle 12:11
Originariamente inviato da Admin

Così come non ci piove in Francia, dove le alte temperature di luglio fanno sì che percorsi a volte ridicoli divengano comunque duri, altrimenti non si spiegano i distacchi sempre più marcati che si registrano al Tour rispetto al Giro.
Dico "percorsi duri" nel senso che è difficile correrlo, il Tour, in qualche misura anche indipendentemente dalle altimetrie.

Su Simoni: ricordo bene che nel 2003, dopo il Giro stradominato, andò veramente in Francia con propositi bellicosi, e con grande attesa da parte nostra (a giugno aveva fatto dei bei proclami nei confronti del Santo).
Sbattè contro il moloch, almeno portò a casa la tappa di Loudenvielle...


Non dimenticare, Marco, che al Tour ci sono di norma due crono individuali da 60 km l'una. I distacchi escono in gran parte da li'.

Per quanto riguarda Simoni e il Tour 2003, è vero: ci andò con propositi bellicosi ma dopo due giorni era già con la testa nel salotto di casa, e solo perchè gli avevano rifilato un minuto e mezzo. Se pensi che a Marco gliene avevano impacchettati dodici o tredici tra prologo, cronosquadre e crono individuale...Dico questo non per rimarcare un impossibile dualismo tra Simoni e Pantani, quanto per evidenziare il carattere rinunciatario di Gibo nei confronti del Tour.

Nico, e quando mi metto io al traino dei tuoi commenti sui giri extraeuropei ?

Ciao,
Alberto

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 24/02/2007 alle 12:16
Originariamente inviato da lolloso


sono in totale accordo con te prof


Ciao Gianni,

credo di dire soltanto quello che pensano un po' tutti quelli che hanno il ciclismo nel cuore. Niente di speciale, per carità.

Ciao, e grazie.
Alberto

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 12:21
Originariamente inviato da mont ventoux

Insomma, non è che il Giro sia stato sempre nè particolarmente spettacolare, nè più spettacolare del corrispettivo Tour.
Insomma, l'anno scorso abbiamo assistito ad un Giro senza storia, nel quale non c'è mai stata suspence, sebbene Basso abbia fatto numeri notevoli. In più diverse tappe sulla carta molto spettacolari, si sono rilevate anonime. Sicuramente meglio il Giro del 2005, aperto ed incerto fino alla fine, con tappe tutte piuttosto vivaci (bellissima quella del Sestriere), ma neanche tanto.
Nel 2004, Cunego impressionò, ma non è che il livello tecnico di quel Giro fosse poco più che mediocre, e inutile prenderci in "giro".
Nel 2003 fu un bel Giro, anche grazie ad un Pantani orgoglioso e commovente ed al Simoni più forte che si sia mai visto, però niente di memorabile ai posteri, insomma.
Sui Giri sforacchiati e drammatici del 2001 e del 2002 mi sembra meglio non infierire, mentre quello del 2000 fu combattuto e anche piuttosto divertente.
Ma a livello di partecipazione di qualità straniera, in tutti questi Giri, bisogna riconoscere che c'è stato poco, con l'eccezione come corridore di grande qualità del solo Tonkov, e non è un dato su cui possiamo sorvolare quando giudichiamo il valore di una corsa.
Mi sembra di poter dire che la migliore partecipazione straniera si sia verificata nel 1999 (un grande Jalabert su tutti), e il livello della corsa rosa fu alto non solo grazie ad un Pantani stratosferico, poi dobbiamo risalire ai primi anni 90, quando hanno onorato il Giro, vincendolo, Indurain e Rominger.
Se al Tour Armstrong ha trovato avversari degni solo in poche occasioni non è che è stata colpa sua. Certo che pesa il rimpianto per non aver visto una sfida tra Lance e un Pantani al meglio, ma Se Ullrich è stato degno dellle sue potenzialità solo nel 2003, deve mangiarsi le mani lui, se Basso è riuscito ad essere in grado di competere con Lance alla pari solo nel 2005, è stato perchè Basso ha avuto i suoi tempi di maturazione, più lenti.
Resta il fatto che nei Tour di Armstrong la partecipazione è sempre sta la migliore possibile che quel ciclismo potesse presentare, e se Simoni al Tour è sempre stato molto meno forte che al Giro vorrà pur dire qualcosa, sia in merito al livello qualitativo intrinsecamente più alto del Tour, sia in merito alle qualità di Simoni.
Perchè Chiappucci, che non era un fuoriclasse, era in grado di combattere con Indurain al Giro e al Tour?
Una corsa non è dura perchè a deciderlo sono le altimetrie, il Tour non potrà mai presentare le salite che ci sono al Giro per il semplice fatto che in Francia le salite sono quasi tutte simil Pordoi, ci sono però cronometro lunghissime, che neanch'io trovo giuste o spettacolari, ma che rendono la corsa esigentissima dal punto di vista atletico.
Il caldo è spesso terribile, e le medie spesso molto alte.
Ci sono stati dei Tour spettacolari almeno quanto il Giro, penso per restare agli ultimi al 2000, 2002, 2003, 2005.
E la qualità complessiva per partecipazione e contenuti tecnici, ad eccezione del Tour martoriato del 2006, ha sempre visto il Tour superiore a Giro e Vuelta.
C'è infine la questione del fascino della corsa, dell'atmosfera di festa sulle strade, della partecipazione del pubblico che mi sembra poco obiettivo non riconoscere come inimitabile in Francia.
E' una questione soggettiva e irrilevante dal punto di vista tecnico, ma al Tour lo spettacolo della folla è impressionante.
Il periodo della corsa è più favorevole, ma è un dato di fatto.


sono perfettamente d'accordo con questa analisi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 15:17
Originariamente inviato da miky70

Da Tuttobiciweb.it

23/02/2007 Uci-Grandi Giri: ora parlano i corridori

In questo momento di grande difficoltà, il CPA - vale a dire l’Associazione Internazionale dei Corridori - ritiene opportuno rivolgere un appello alle parti in causa affinché ritrovino la serenità e la lucidità per permettere al ciclismo di superare questo momento.
I corridori rischiano, insieme ai tifosi, di essere le vittime di un conflitto di interessi tra le forze economiche dominanti del ciclismo mondiale.
I corridori dicono basta: basta a chi vuol far credere che non si potrà mai accettare il ProTour perché si tratta di un sistema chiuso; basta a chi punta il dito contro il numero delle squadre ammesse al ProTour; basta con chi dice che la licenza alla Unibet.com rappresenta in Francia una difficoltà insormontabile. Che si abbia il coraggio di affermare che nessuno vuole lasciare la posizione di preminenza acquisita nel tempo, certamente con meriti: continuare a nascondersi dietro la demagogia fa solo del male al movimento ciclistico.


questo è un colpo al cerchio (cioè agli organizzatori)




A nome dei corridori professionisti, il CPA fa sapere agli organizzatori dei grandi giri che i suoi affiliati non prenderanno alcuna iniziativa contro gli interessi dei loro datori di lavori e che, se le loro squadre decideranno di prendere parte alla Paris-Nice, saranno regolarmente alla partenza, pur riconoscendo l’autorità dell’UCI.
L’UCI ha l’obbligo morale di portare il ciclismo verso una soluzione del problema e non può arenarsi in una battaglia di prestigio ed orgoglio personale dei suoi dirigenti.
In effetti, quando tutte le parti erano d’accordo sulle diciotto squadre, l’UCI ha insistito per arrivare a venti. Da un punto di vista generale, il progetto dell’UCI ProTour è sembrato in alcune fasi troppo precipitoso, cosa che ha contribuirto ad esasperare gli animi. Perchè, giusto per fare un esempio, non si è mai riflettuto su un punto controverso come quello delle licenze? Non era possibile gestire meglio la situazione?
Il CPA chiede quindi all’UCI di riportare serenità nel mondo del ciclismo, ponendo condizioni giuste e accettabili per tutti, nell’interesse del ciclismo. Su queste basi, i corridori sono disposti ad appoggiare la loro Federazione Internazionale in un momento davvero delicato.


e questo è un colpo alla botte (cioè all'UCI e ai suoi dirigenti)

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 15:21
Originariamente inviato da miky70

Originariamente scritto da Admin:
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.


Allora non ho fatto pensieri campati in aria, quando a luglio scrivevo che non si voleva permettere a Basso la doppietta!
Se le cose stavano così nel 2006, adesso sono molto peggiorate, quindi nel 2007, o non dovrà vincere il Giro o non dovrà vincere il Tour!


chi è che glielo voleva impedire? hai qualche sospetto?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 15:24
Originariamente inviato da Admin
Sul resto, concordo perfettamente che il potenziale vincitore di entrambi è la misura di tutto.
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.


da come la metti sembra che al mondo del ciclismo dia fastidio il fatto che qualcuno possa fare la doppietta.
Scusa tanto, ma a me sembra un assurdità.

 

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  postato il 24/02/2007 alle 16:05
No no, Antonello.
Non dico assolutamente questo.

E' solo una coincidenza che ho fatto notare, ma non ci vedo complotti dietro.
Mi scuso se sono stato frainteso.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 16:23
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da miky70

Originariamente scritto da Admin:
Abbiamo la fortuna di aver (avuto) gli ultimi due potenziali vincitori di entrambi.
Il primo ci è riuscito, e l'hanno fatto fuori.
Al secondo hanno sgonfiato le ruote prima che ci si cimentasse seriamente.


Allora non ho fatto pensieri campati in aria, quando a luglio scrivevo che non si voleva permettere a Basso la doppietta!
Se le cose stavano così nel 2006, adesso sono molto peggiorate, quindi nel 2007, o non dovrà vincere il Giro o non dovrà vincere il Tour!


chi è che glielo voleva impedire? hai qualche sospetto?


Moggi

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 24/02/2007 alle 16:36
Originariamente inviato da prof

Originariamente inviato da Admin
Così come non ci piove in Francia, dove le alte temperature di luglio fanno sì che percorsi a volte ridicoli divengano comunque duri, altrimenti non si spiegano i distacchi sempre più marcati che si registrano al Tour rispetto al Giro.
Dico "percorsi duri" nel senso che è difficile correrlo, il Tour, in qualche misura anche indipendentemente dalle altimetrie.


Non dimenticare, Marco, che al Tour ci sono di norma due crono individuali da 60 km l'una. I distacchi escono in gran parte da li'.




Volevo togliermi uno sfizio, e sono andato a prendere un anno a caso (il 2005), verificando i distacchi nelle tappe di montagna.

Questo è quanto emerso:
Tour
Courchevel: 1.Valverde; 2.Armstrong st; 10.Kashechkin 2'14"; 20.Horner 3'59"
Briançon: 1.Vinokourov; 2.Botero 1"; 10.Totschnig 1'15"; 20.Kloeden 1'15"
Ax-3-Domaines: 1.Totschnig; 2.Armstrong 56"; 10.Zubeldia 2'20"; 20.Brochard 6'06"
St-Lary-Soulan: 1.Hincapie; 2.Pereiro 6"; 10.Rasmussen 6'32"; 20.A.Davis 10'37"

Giro
Zoldo Alto: 1.Savoldelli; 2.Basso st; 10.Rujano 2'19"; 20.Kessler 3'57"
Livigno: 1.Parra; 2.Valjavec 1'50"; 10.Savoldelli 3'43"; 20.Kolobnev 5'32"
Limone Piemonte: 1.Basso; 2.Rujano 1'06"; 10.Karpets 1'48"; 20.Cunego 3'24"
Sestrière: 1.Rujano; 2.Simoni 26"; 10.Sella 5'07"; 20.R.Ivanov 9'02"

Totali (somma di tutti i distacchi posizione per posizione)
Tour: 2° a 1'03"; 10° a 12'21"; 20° a 21'57"
Giro: 2° a 3'22"; 10° a 12'57"; 20° a 21'55"

Devo essere sincero: mi aspettavo dei risultati più sbilanciati in favore del Tour, invece "vince" (anche se di poco) il Giro (dove peraltro emerge una maggior predisposizione all'arrivo solitario con distacco sensibile).

D'altro canto, dobbiamo però convenire che, pur con percorsi universalmente riconosciuti come più semplici dal punto di vista altimetrico, le montagne del Tour offrono distacchi simili a quelle del Giro: e questo è un dato che non possiamo trascurare.
In più ci sono le crono, che concorrono a scavare i solchi che conosciamo.

Ora non ho tempo, ma se qualcuno ne ha (e ha voglia), sarei curioso di allargare quest'analisi a qualche altra edizione dei grandi giri. (Sempre se ritenete rilevante questo tipo di analisi).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 16:51
Originariamente inviato da Admin

Così come non ci piove in Francia, dove le alte temperature di luglio fanno sì che percorsi a volte ridicoli divengano comunque duri, altrimenti non si spiegano i distacchi sempre più marcati che si registrano al Tour rispetto al Giro.
Dico "percorsi duri" nel senso che è difficile correrlo, il Tour, in qualche misura anche indipendentemente dalle altimetrie.



sono d'accordo con te.
Le tappe sono più tirate anche in pianura, le medie più alte e naturalmente la calura rende tutto più duro.
Nelle tappe di montagna al Giro è quasi la norma andare a spasso in attesa della salita finale, al Tour succede molto meno e spesso si fa la corsa fin dalle prime salite.
Questo, a mio parere, fa si che qualsiasi piccolo cedimento venga amplificato di brutto.

Sulla carta non c'è paragone tra la durezza del Giro e quella del Tour (naturalmente a favore del Giro), sulla strada è tutto il contrario.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 16:53
In realtà la tappa di Briancon aveva l'ultima salita a 40km dall'arrivo e dietro a Vino e Botero è arrivato praticamente il gruppo compatto. In pratica i distacchi vengono da tre tappe.
 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 24/02/2007 alle 18:33
Originariamente inviato da mont ventoux


Resta il fatto che nei Tour di Armstrong la partecipazione è sempre sta la migliore possibile che quel ciclismo potesse presentare



Ciao Ventoux,

Ti devo qualche risposta: in vero te l'avevo già confezionata questa mattina ma, proprio sul finire, un black out mi ha cancellato tutto. Sapessi...

Guarda, come avrai capito, non mi metto le lenti del tifoso e spero ti sia chiaro che non sono a prendere posizione preconcetta nei confronti di Armstrong. Devo però pormi alcune domande: forse che Beloki (3 volte secondo), Rumsas (una volta secondo), Kloden, sono dei fuoriclasse rispetto ai Savoldelli, Simoni, Olano, i piazzati del Giro ? Non ho proprio elementi per dire che la partecipazione ai Tour di quegli anni fosse, in assoluto, la migliore possibile sul piano qualitativo: valeva, al piu', tanto quanto quella del Giro.



e se Simoni al Tour è sempre stato molto meno forte che al Giro vorrà pur dire qualcosa, sia in merito al livello qualitativo intrinsecamente più alto del Tour, sia in merito alle qualità di Simoni.



Se Simoni al Tour era meno forte che al Giro, significa soltanto che Simoni pativa il Tour; non era adatto al Tour. Capita sai ? Molto piu' spesso di quanto si creda: uno può essere piu' adatto ad un ambiente che ad un altro e non è una giustificazione, semmai un limite.
Il livello qualitativo intrinseco di cui parli tu, riferendoti al Tour, è rappresentato dal trio meraviglia di cui sopra piu' i vari Mancebo, Moreau, Rasmussen e via citando: meglio dei Gontchar, Rujano, Di Luca, Garzelli, Popovich, Totschnig ? Io dico che fai fatica a dimostrarlo.



Perchè Chiappucci, che non era un fuoriclasse, era in grado di combattere con Indurain al Giro e al Tour?



Già, perchè ? Perchè Chiappucci era piu' adatto di Simoni al Tour, lo subiva di meno. Addirittura i suoi risultati al Tour sono stati complessivamente migliori che al Giro.
C'è un po' di contraddizione in questa tua affermazione: Chiappucci, che pur non era un fuoriclasse (è un'affermazione che non condivido, almeno con questa nettezza) al Tour si batteva al livello dei fuoriclasse.



Una corsa non è dura perchè a deciderlo sono le altimetrie



Anche, Ventoux, credimi, anche...



il Tour non potrà mai presentare le salite che ci sono al Giro per il semplice fatto che in Francia le salite sono quasi tutte simil Pordoi



Il Pordoi è lungo 12 chilometri. In Francia vi sono spesso e volentieri salite di 20, 22 chilometri: in certe tappe se ne trovavano anche 2 o 3 (oltre ad altre piu' brevi) nello spazio di 200 e passa chilometri. Anche questo contribuiva a rendere il Tour piu' duro del Giro.




Il caldo è spesso terribile, e le medie spesso molto alte.



Vorrei spendere due paroline sulle medie. Ai miei tempi, le gare dilettanti si correvano sempre sul filo dei 41, 42 km/hr sui 180, 190 km. Andavi a guardare le medie delle tappe del Giro e scoprivi che le percorrevano a 36/38 km/hr ed anche meno. Minchia, se passo pro, questi li straccio tutti, era il ns. retropensiero. E passavano, tra i pro: andavi a vedere gli ordini d'arrivo e scoprivi che, in una gara corsa ai 35, i tuoi ex compagni arrivavano a 20 e passa minuti, se arrivavano.
Parlavi con loro e scoprivi il motivo: si', era vero, si facevano lunghi tratti a 30 poi, improvvisamente, qualcuno dava di matto e, per un o due ore il gruppo si metteva ad andare a 55/60! C'era una salita ? Si iniziava ai 40 e la si finiva ai 35. Poi le medie finali erano niente di speciale. Vaglielo a spiegare tu il perchè al telespettatore...
Questo era il Giro. Tutt'altra roba rispetto al Tour, due corse completamente diverse.
Oggi, forse, c'è una tendenza all'omologazione tra le due.



C'è infine la questione del fascino della corsa, dell'atmosfera di festa sulle strade, della partecipazione del pubblico che mi sembra poco obiettivo non riconoscere come inimitabile in Francia.
E' una questione soggettiva e irrilevante dal punto di vista tecnico, ma al Tour lo spettacolo della folla è impressionante.
Il periodo della corsa è più favorevole, ma è un dato di fatto.


E qui mi trovi d'accordo.
Ciao Ventoux,
Alberto

 

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  postato il 24/02/2007 alle 18:43
Una cosa che era emersa da precorse discussioni sulle "maggiori difficolta e/o prestigio" tra Giro e Tour, e che trovava tanti dei forumisti di allora d'accordo, era che non è(ra) palese non tanto la differenza qualitativa tra i capitani che concorrevano alla classifica generale delle due corse, ma quanto la differenza qualitativà nella media dei gregari che dovevano scortare i capitani del Tour de France.

Ecco forse la differenza di prestigio degli ultimi anni tra Giro e Tour: la qualità e la consistenza dei gregari, i "partecipanti medi".

Certo, magari aiuta anche il calendario che vuole (sempre nell'era delle specializzazioni) gli specialisti di Fiandre e Roubaix, e quelli delle Ardenne, staccare in maggio e ripresentarsi in forma a luglio.

Così, tanto per dire, i Boonen e i Ballan sono al Tour e non al Giro, così come i Cancellara, i Kroon, i Boogerd, gli Horner, gli Schleck, i Wesemann, i Backstedt, i Pozzato, i Paolini. Certo, poi ci sono le eccezioni come Di Luca, Bettini e Rebellin, che vengono al Giro, ma credo che qui la nazionalità - nella scelta - conti eccome.

Certo, non dico che Kroon ed Horner siano più forti dei Parra e dei Manuele Mori, per carità, però se i primi due li vediamo davanti a Sanremo/Paesi Baschi/Fiandre/Amstel/Freccia e Liegi, mentre gli altri li notiamo solo al Giro d'Italia o in scorci della Tirreno, ecco che evidentemente un qualcosa a favore del Tour pende.

 

[Modificato il 24/02/2007 alle 18:45 by Monsieur 40%]

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  postato il 24/02/2007 alle 19:04
Uscendo dal pro-tour, forse i capitani italiani dei pro-team stranieri verranno in squadre italiane.
Come ha detto Bordonali, il Giro è corso in Italia ma gli italiani sono il 40% dei partecipanti.
A questo punto RCS può aver pensato che lo spettacolo maggiore per il Giro d'Italia può darlo un italiano di una squadra italiana, piuttosto che un altro.
Io spero vivamente che Basso partecipi e vinca ancora un po' al Giro, ovviamente e credo anche che Zomegnan e Di Rocco abbiano fatto i loro conti e probabilmente sanno che possono solo guadagnarci.

D'altro canto chi ci dice che certe squadre adesso non vengano contattate a parte e venga offerto loro un cospicuo rimborso per venire al Giro e portare un corridore piuttosto che un altro?

Forse è per questo che Stanga ha già detto no alla Parigi-Nizza!
Sa che per la Milram non ci sarebbe nessun guadagno a partecipare, meglio quindi trattare con la RCS per Tirreno, Sanremo & Giro.

 

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  postato il 24/02/2007 alle 19:06
Originariamente inviato da miky70

Come ha detto Bordonali, il Giro è corso in Italia ma gli italiani sono il 40% dei partecipanti.

Solo? Avrei detto di più...

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 24/02/2007 alle 19:21
Originariamente inviato da Admin

E' solo una coincidenza che ho fatto notare, ma non ci vedo complotti dietro.
Mi scuso se sono stato frainteso.


Prendo spunto da questo per spendere qualche riflessione sui complotti e cosi' facendo, rispondo anche ad un post di Antonello di alcune pagine fa.

Contrariamente a quanto suggerisce il manuale del correttismo politico e non, io credo ai complotti. Specialmente nello sport e, soprattutto, nel ciclismo. Vorrei rimandarvi ad un Bicisport di qualche mese addietro. L'articolo era di Sergio Neri (o Conti ? Mah, non ricordo...forse Neri) e riguardava i mondiali di Valkenburg 1948. Maggini era molto forte quel giorno, si trovava nel gruppetto dei migliori ma venne appiedato da un incidente insolito, la rottura della catena. Qualche anno piu' tardi, Bartali (Bartali, non un frillo qualsiasi) rivelò al povero Maggini che la sua bicicletta era stata sabotata e sapeva anche da chi. Gino non rivelò mai il nome.

Il ciclismo è lo sport degli agguati e dei complotti. Ci vuole niente ad eliminare un tuo avversario e questo avviene ad ogni livello. Ad ogni livello, statene pur certi. Da dilettanti basta uno scarto mentre si tira a tutta, non ci sono telecamere. Fra i pro non so, la tecnologia evolve...

Marco e Basso fatti fuori da complotti ? E che ne so !
Semplicemente non lo escludo, ecco tutto. non ne faccio di certo una bandiera, ma non lo escludo. C'è qualcuno piu' informato di me che sa per certo che non vi siano stati complotti ? Ben venga, ce lo dica. Felicissimo di credergli.

Non c'è nessuna polemica, sia ben chiaro. Lo ripeto, in cima alle mie considerazioni non ci sarà mai alcun richiamo a complotti di sorta.

Ciao,
Alberto

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 24/02/2007 alle 19:29
In parte sono vere le cose che dice Mario, cioè capitani a parte, sui quali ognuno può avere delle idee differenti rispetto alle loro qualità intrinseche, è indubbio che le squadre, almeno quelle non italiana, i corridori d'appoggio veramente forti li riservano per il Tour, e adesso che al Giro hanno comunque lobbligo di venire, mandano o le seconde linee o giovani per fare esperienza.
Da qui discende il fatto che la qualità media si alza, è più difficile anche fare azioni da lontano, le squadre esprimono il meglio delle lo possibilità a livello umano, ed è quindi più difficile anche assistere a scontri uomo contro uomo.
La squadra nella lunga settimana iniziale di pianura al Tour è fondamentale, anche quando non c'è cronosquadre ci sono da proteggere i capitani, c'è stress, c'è tensione. Questo incattivisce il Tour molto più delle altre corse, secondo me. E'è una corsa che logora prima ancora psicologicamente, forse Simoni non digerisce proprio questo.
Quindi, Prof, un fatto è questo, e se capita di non adattarsi ad una corsa, ne dovremmo tenere pure conto quando giudichiamo il valore di un corridore, se non tenessimo conto delle ben maggiori difficoltà che il Tour pone sulla strada, potremmo affermare pure che non c'è motivo di ritenere Pantani superiore a Simoni, Gotti e Savoldelli.
Su Chiappucci, che ritengo un campione, non un fuoriclasse, mi sembrava giusto far notare la polivalenza di Claudio, grazie al quale un Italia piena di provincialismo ha riscoperto il Tour, e il cui coraggio nel dare battaglia su tutti i terreni e in tutti i tipi di corse lo pone per quanto mi riguarda su un piano superiore a chi, come i 3 che hanno vinto 2 Giri sopra menzionati, fuori dal contesto italiano ha fatto sempre ben poco.
In conclusione, credo che il tour richieda una quantità di tenacia ed uno spirito di adattamento/combattimento incomparabili con le altre corse a tappe. Forse è anche qualcosa di irrazionale, ma chi si fa onore al Tour riceve una laurea cobn tanto di attributi. Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/02/2007 alle 23:26
24/02/2007 Si spacca il fronte delle squadre ProTour

Era prevedibile che il fronte delle venti squadre di ProTour si spaccasse e la cosa si sta puntualmente verificando. La T Mobile, per esempio, ha annunciato la sua intenzione di seguire le regole dell'UCI. «Noi ci atterremo alle decisioni che prenderà l'UCI - scrive Rolf Aldag sul sito ufficiale del team -: la nostra intenzione è quella di sostenere il ProTour e l'UCI che rappresentà l'unica autorità nel mondo del ciclismo».

Sul fronte opposto le formazioni francesi che, secondo quanto trapela da radiogruppo, avrebbero tutte e cinque l'intenzione di schierarsi regolarmente al via della Parigi-Nizza che, lo ricordiamo, scatterà il prossimo 11 marzo.


(Tuttobiciweb)

 

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  postato il 25/02/2007 alle 04:37
Originariamente inviato da prof
forse che Beloki (3 volte secondo), Rumsas (una volta secondo), Kloden, sono dei fuoriclasse rispetto ai Savoldelli, Simoni, Olano, i piazzati del Giro ? Non ho proprio elementi per dire che la partecipazione ai Tour di quegli anni fosse, in assoluto, la migliore possibile sul piano qualitativo: valeva, al piu', tanto quanto quella del Giro.


ti sei dimenticato Armstrong e Ullrich: senza quei due probabilmente la starting list del Tour non era migliore di quella del Giro, con quei due la questione è differente.
E' riduttivo dire che Savoldelli e Simoni fossero i piazzati del Giro: Savoldelli e Simoni i Giri li hanno vinti, ed entrambi più di una volta.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/02/2007 alle 05:28
Originariamente inviato da prof

Prendo spunto da questo per spendere qualche riflessione sui complotti e cosi' facendo, rispondo anche ad un post di Antonello di alcune pagine fa.


io non nego l'esistenza di complotti, però se dovessi dare retta a tutti quelli che gridano al complotto starei fresco.
Secondo me su 100 invocati ce ne saranno si e no 2 o 3 reali.
Purtroppo da noi quando c'è qualcosa che non ci piace si grida al complotto, da parte di chiunque.
Qualche giorno fa Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera ha fatto un bell'elenco di coloro che in diversi periodi hanno gridato al complotto: Prodi, Berlusconi, la Franzoni, Wanna Marchi, più alcuni esponenti della attuale maggioranza (in riferimento alla recente caduta del governo) tra cui addirittura uno dei due senatori che ha votato contro Prodi (e, aggiungo io, ha dimenticato Moggi, Gaucci e un'altra miriade di esponenti del mondo del calcio)
http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_
globnet/corsera/2007/02/co_9_070223020.xml

Marco e Basso fatti fuori da complotti ? E che ne so !
Semplicemente non lo escludo, ecco tutto. non ne faccio di certo una bandiera, ma non lo escludo. C'è qualcuno piu' informato di me che sa per certo che non vi siano stati complotti ? Ben venga, ce lo dica. Felicissimo di credergli


Pantani e Basso vittime di complotti? io non ci credo, soprattutto per una lunga serie di motivi che fanno a cazzotti con la logica.
E in mancanza di prove certe io sono portato a credere a ciò che è logico e non al suo contrario.
Se poi, ribaltando l'onere della prova, ammettiamo tutto ciò di cui non ci viene dimostrato il contrario, allora si può anche sostenere (finchè qualcuno non dimostra il contrario) che il forum è pieno di persone poco raccomandabili, che i nostri vicini di casa sono ladri e spacciatori, che tutti quelli che vanno in bici sono dei tossici (cicloamatori compresi) e via dicendo.

 

[Modificato il 31/03/2007 alle 17:09 by Monsieur 40%]

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  postato il 25/02/2007 alle 09:53
Io non sono mai arrivata a pensare che Fuentes & co. parlassero di Basso al cellulare per incastrarlo o che abbiano scritto il suo nome sul fax apposta. (anche se non capisco come uno possa tutelare un suo assistito lasciandone traccia ovunque)
Credo che, quando il suo nome è apparso tra le carte della polizia, non si è fatto niente per verificare la veridicità dell'indagine, ma si sia aprofittato per allargare la lotta tra UCI e G.O., a molti stava bene toglierlo di mezzo perchè c'era un altro posto sul podio e a chi non vuole il ritorno di un campione in grado di vincere 2 GT nella stessa stagione, ha fatto doppiamente piacere vederlo andare via.

Tutto qui. Questo è la mia visione del complotto, perchè se il personaggio nel ciclismo contasse quanto nel calcio e nei motori, chi osava contestare Basso sarebbe rimasto isolato.
Nel motomondiale Rossi fa bene al motociclismo, perchè non deve essere così anche per Basso nel ciclismo?
L'invidia, i rancori, prendono il sopravvento su tutto e se c'è un'occasione per eliminare un avversario si fa, a costo di perdere tutto, tanto poi gli invidiosi restano lì al loro posto.
Forse perchè il ciclismo essendo uno sport amato dal pubblico, vive anche le contraddizioni della vita quotidiana e ha bisogno della vittima sacrificale nella quale immedesimarsi?

 

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  postato il 25/02/2007 alle 12:22
Originariamente inviato da miky70

Io non sono mai arrivata a pensare che Fuentes & co. parlassero di Basso al cellulare per incastrarlo o che abbiano scritto il suo nome sul fax apposta. (anche se non capisco come uno possa tutelare un suo assistito lasciandone traccia ovunque)
Credo che, quando il suo nome è apparso tra le carte della polizia, non si è fatto niente per verificare la veridicità dell'indagine, ma si sia aprofittato per allargare la lotta tra UCI e G.O., a molti stava bene toglierlo di mezzo perchè c'era un altro posto sul podio e a chi non vuole il ritorno di un campione in grado di vincere 2 GT nella stessa stagione, ha fatto doppiamente piacere vederlo andare via.

Tutto qui. Questo è la mia visione del complotto, perchè se il personaggio nel ciclismo contasse quanto nel calcio e nei motori, chi osava contestare Basso sarebbe rimasto isolato.
Nel motomondiale Rossi fa bene al motociclismo, perchè non deve essere così anche per Basso nel ciclismo?
L'invidia, i rancori, prendono il sopravvento su tutto e se c'è un'occasione per eliminare un avversario si fa, a costo di perdere tutto, tanto poi gli invidiosi restano lì al loro posto.
Forse perchè il ciclismo essendo uno sport amato dal pubblico, vive anche le contraddizioni della vita quotidiana e ha bisogno della vittima sacrificale nella quale immedesimarsi?


ma perchè parli solo di Basso?
In O.P. sono stati coinvolti anche Ullrich e Mancebo, ovvero tre dei primi quattro del Tour 2005.
Su una sola cosa ti dò ragione: a diverse squadre e a diversi corridori (quelli che avevano preso schiaffi su schiaffi da lui al Giro, e quelli che senza loro tre potevano vincere il Tour) ha fatto piacere vedere Basso escluso dal Tour.

 

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Originariamente inviato da miky70

Io non sono mai arrivata a pensare che Fuentes & co. parlassero di Basso al cellulare per incastrarlo o che abbiano scritto il suo nome sul fax apposta. (anche se non capisco come uno possa tutelare un suo assistito lasciandone traccia ovunque)
Credo che, quando il suo nome è apparso tra le carte della polizia, non si è fatto niente per verificare la veridicità dell'indagine, ma si sia aprofittato per allargare la lotta tra UCI e G.O., a molti stava bene toglierlo di mezzo perchè c'era un altro posto sul podio e a chi non vuole il ritorno di un campione in grado di vincere 2 GT nella stessa stagione, ha fatto doppiamente piacere vederlo andare via.

Tutto qui. Questo è la mia visione del complotto, perchè se il personaggio nel ciclismo contasse quanto nel calcio e nei motori, chi osava contestare Basso sarebbe rimasto isolato.
Nel motomondiale Rossi fa bene al motociclismo, perchè non deve essere così anche per Basso nel ciclismo?
L'invidia, i rancori, prendono il sopravvento su tutto e se c'è un'occasione per eliminare un avversario si fa, a costo di perdere tutto, tanto poi gli invidiosi restano lì al loro posto.
Forse perchè il ciclismo essendo uno sport amato dal pubblico, vive anche le contraddizioni della vita quotidiana e ha bisogno della vittima sacrificale nella quale immedesimarsi?


ma perchè parli solo di Basso?
In O.P. sono stati coinvolti anche Ullrich e Mancebo, ovvero tre dei primi quattro del Tour 2005.
Su una sola cosa ti dò ragione: a diverse squadre e a diversi corridori (quelli che avevano preso schiaffi su schiaffi da lui al Giro, e quelli che senza loro tre potevano vincere il Tour) ha fatto piacere vedere Basso escluso dal Tour.

Perchè non credo di conoscere le questioni di Ullrich e Mancebo nel modo corretto e non me la sento di dire cose che potrebbero essere totalmente fuori luogo.

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 26/02/2007 alle 11:17
26/02/2007 Boyer (Cofidis): alla Parigi-Nizza ci saremo. Anche gli altri...

Intervistato in diretta da Eurosport, Eric Boyer, manager della Cofidis, ha confermato che la sua squadra sarà al via della Parigi-Nizza. E quanto alla riunione del prossimo 2 marzo a Bruxelles non ha dubbi: «Non ci saranno sorprese, tutte le formazioni straniere saranno regolarmente alla partenza».



(Tuttobiciweb.it)

 

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  postato il 26/02/2007 alle 11:28
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da prof
forse che Beloki (3 volte secondo), Rumsas (una volta secondo), Kloden, sono dei fuoriclasse rispetto ai Savoldelli, Simoni, Olano, i piazzati del Giro ? Non ho proprio elementi per dire che la partecipazione ai Tour di quegli anni fosse, in assoluto, la migliore possibile sul piano qualitativo: valeva, al piu', tanto quanto quella del Giro.


ti sei dimenticato Armstrong e Ullrich: senza quei due probabilmente la starting list del Tour non era migliore di quella del Giro, con quei due la questione è differente.
E' riduttivo dire che Savoldelli e Simoni fossero i piazzati del Giro: Savoldelli e Simoni i Giri li hanno vinti, ed entrambi più di una volta.


No Antonello, non me li sono dimenticati, ho menzionato soltanto i piazzati (tra i quali qualche vincitore di altre edizioni). Le considerazioni su Armstrong e Ullrich sono altre, già fatte in precedenza.

Ciao,
Albert

 

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  postato il 26/02/2007 alle 11:37
Originariamente inviato da miky70

Io non sono mai arrivata a pensare che Fuentes & co. parlassero di Basso al cellulare per incastrarlo o che abbiano scritto il suo nome sul fax apposta. (anche se non capisco come uno possa tutelare un suo assistito lasciandone traccia ovunque)
Credo che, quando il suo nome è apparso tra le carte della polizia, non si è fatto niente per verificare la veridicità dell'indagine, ma si sia aprofittato per allargare la lotta tra UCI e G.O., a molti stava bene toglierlo di mezzo perchè c'era un altro posto sul podio e a chi non vuole il ritorno di un campione in grado di vincere 2 GT nella stessa stagione, ha fatto doppiamente piacere vederlo andare via.

Tutto qui. Questo è la mia visione del complotto, perchè se il personaggio nel ciclismo contasse quanto nel calcio e nei motori, chi osava contestare Basso sarebbe rimasto isolato.
Nel motomondiale Rossi fa bene al motociclismo, perchè non deve essere così anche per Basso nel ciclismo?
L'invidia, i rancori, prendono il sopravvento su tutto e se c'è un'occasione per eliminare un avversario si fa, a costo di perdere tutto, tanto poi gli invidiosi restano lì al loro posto.
Forse perchè il ciclismo essendo uno sport amato dal pubblico, vive anche le contraddizioni della vita quotidiana e ha bisogno della vittima sacrificale nella quale immedesimarsi?


Si', Michela, dici cose di grande buon senso - come sempre, del resto - e che mi sento di condividere.
E' la vita stessa che è molto, molto sfumata e mai cosi' netta come la vorremmo. Ci farebbe tanto comodo che fosse tutto ben chiaro e definito. Non è cosi', purtroppo. O per fortuna.

Ciao,
Albert

 

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  postato il 26/02/2007 alle 12:00
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da prof

Prendo spunto da questo per spendere qualche riflessione sui complotti e cosi' facendo, rispondo anche ad un post di Antonello di alcune pagine fa.


io non nego l'esistenza di complotti, però se dovessi dare retta a tutti quelli che gridano al complotto starei fresco.
Secondo me su 100 invocati ce ne saranno si e no 2 o 3 reali.



E, probabilmente o forse no, largheggi pure. Ma io preferisco rimanere nel campo sportivo, visto che è di questo che trattiamo. Nello sport il complotto, che sia freddamente pianificato o ipocritamente condiviso, è molto piu' frequente di quanto si pensi, in ispecie dove la competizione è piu' feroce. Detto ciò, dire dov'è e dove non è complotto è molto difficile: per quanto mi concerne non ho pregiudizi e non chiudo la porta a nessuna interpretazione che non sia palesemente e rigorosamente smentita. Tampoco laddove vi siano ingiustizie cosi' patenti e vistose...

Ciao,
Alberto

 

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  postato il 26/02/2007 alle 12:32
Originariamente inviato da mont ventoux

In parte sono vere le cose che dice Mario, cioè capitani a parte, sui quali ognuno può avere delle idee differenti rispetto alle loro qualità intrinseche, è indubbio che le squadre, almeno quelle non italiana, i corridori d'appoggio veramente forti li riservano per il Tour, e adesso che al Giro hanno comunque lobbligo di venire, mandano o le seconde linee o giovani per fare esperienza.



Beh, insomma, Ventoux, il movimento ciclistico professionale italiano non è che sia proprio l'ultimo sulla terra. Anche le squadre italiane, al Giro mandano corridori in forma e dire che i corridori d'appoggio italiani sono di livello inferiore a quelli delle squadre straniere mi sembra, oltre che indimostrabile, anche ingenerose. Ma soprattutto non vero.



La squadra nella lunga settimana iniziale di pianura al Tour è fondamentale, anche quando non c'è cronosquadre ci sono da proteggere i capitani, c'è stress, c'è tensione. Questo incattivisce il Tour molto più delle altre corse, secondo me. E'è una corsa che logora prima ancora psicologicamente, forse Simoni non digerisce proprio questo.



Questo, in parte lo condivido. E' vero il dato, nella prima settimana, tutta di pianura, la media al Tour è sempre stata piu' elevata e la corsa, come dici tu, "piu' cattiva". Era cosi' anche 30 o 40 anni fa. A parte che il Giro non possiede mai un'intera settimana interamnte pianeggiante (anche perchè si risolverebbe in una noia bestiale; com'è anche al Tour, poi...), vi è da precisare una cosa: tradizionalmente al Tour andavano (e vanno) anche tutte le squadre belghe, infarcite di soli cacciatori di tappe e passisti/velocisti, le quali finiscono con l'impostare la corsa come fanno nelle loro kermesse. In passato accadeva poi che alla prima tappa di montagna si assisteva ad una vera e propria ecatombe: ritiri in massa di 30 e anche 40 corridori. Parlo dei tempi di Van Looy e, subito dopo, Merckx. Fu proprio quest'ultimo ad impostare un controllo feroce della corsa, grazie ad una squadra fortissima, quella si' fatta interamente di campioni.

Questo era ed in parte ancora è uno dei grandi fattori di diversità tra Giro e Tour, almeno nella prima settimana di corsa. Bisogna sacrificarsi molto, in termini di concentrazione, bsogna sapere entrare nei ventagli, bisogna saper correre anche allo scoperto. Ma è tutto qui.
Al Giro c'è salita cattiva anche nella prima settimana. Cos'è peggio ?
E' proprio qui che misuriamo i campioni ma, lo ripeto, non si può affermare che il Tour è piu' difficile del Giro e chi vince il Tour, implicitamente è piu' forte di chi vince il Giro. Mi sembra sbagliato, ecco tutto.



Pantani superiore a Simoni, Gotti e Savoldelli.



Pantani era superiore a Simoni, Gotti e Savoldelli perchè li batteva...


Su Chiappucci, che ritengo un campione, non un fuoriclasse, mi sembrava giusto far notare la polivalenza di Claudio, grazie al quale un Italia piena di provincialismo ha riscoperto il Tour, e il cui coraggio nel dare battaglia su tutti i terreni e in tutti i tipi di corse lo pone per quanto mi riguarda su un piano superiore a chi, come i 3 che hanno vinto 2 Giri sopra menzionati, fuori dal contesto italiano ha fatto sempre ben poco.



Chiappucci rendeva ancora meglio al Tour che al Giro. E lo si capiva. Ma non per questo sostengo che il Tour è piu' facile del Giro.



In conclusione, credo che il tour richieda una quantità di tenacia ed uno spirito di adattamento/combattimento incomparabili con le altre corse a tappe. Forse è anche qualcosa di irrazionale, ma chi si fa onore al Tour riceve una laurea cobn tanto di attributi. Ciao.


Non c'è nulla di irrazionale. C'è invece tanto marketing fatto dai francesi, che sanno vendere magnificamente la loro corsa La tenacia e lo spirito combattivo sono necessari anche al Giro. Credimi, credimi...

Ciao,
Alberto

 

[Modificato il 26/02/2007 alle 12:46 by prof]

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  postato il 26/02/2007 alle 13:46
Originariamente inviato da prof

Originariamente inviato da miky70

Io non sono mai arrivata a pensare che Fuentes & co. parlassero di Basso al cellulare per incastrarlo o che abbiano scritto il suo nome sul fax apposta. (anche se non capisco come uno possa tutelare un suo assistito lasciandone traccia ovunque)
Credo che, quando il suo nome è apparso tra le carte della polizia, non si è fatto niente per verificare la veridicità dell'indagine, ma si sia aprofittato per allargare la lotta tra UCI e G.O., a molti stava bene toglierlo di mezzo perchè c'era un altro posto sul podio e a chi non vuole il ritorno di un campione in grado di vincere 2 GT nella stessa stagione, ha fatto doppiamente piacere vederlo andare via.

Tutto qui. Questo è la mia visione del complotto, perchè se il personaggio nel ciclismo contasse quanto nel calcio e nei motori, chi osava contestare Basso sarebbe rimasto isolato.
Nel motomondiale Rossi fa bene al motociclismo, perchè non deve essere così anche per Basso nel ciclismo?
L'invidia, i rancori, prendono il sopravvento su tutto e se c'è un'occasione per eliminare un avversario si fa, a costo di perdere tutto, tanto poi gli invidiosi restano lì al loro posto.
Forse perchè il ciclismo essendo uno sport amato dal pubblico, vive anche le contraddizioni della vita quotidiana e ha bisogno della vittima sacrificale nella quale immedesimarsi?


Si', Michela, dici cose di grande buon senso - come sempre, del resto
Ciao,
Albert


Grazie. troppo buono. Ciao.

 

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"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 31/03/2007 alle 15:22
Quando si sapranno le wild card per il tour?
c'è già qualche certezza o qualche "rumors"?

Leggevo sul sito della barloword che loro sperano in un invito: a vostro parere hanno possibilità?
Secondo me qualcuna ne hanno.
In fondo gli inviti dovrebbero essere 4: astana e agritubel (l'unica professional francese) credo siano certe, le altre 2 se la dovrebbero giovare proprio barloword (che con cardenas e soler in salita e hunter e guidi in volata può fare molto bene), unibet e forse qualche spagnola (relax-gam?). Ci sarebbe anche l'acqua e sapone, ma i migliori si sa già che saranno al giro e questo potrebbe contare.
Lpr e tinkoff le vedo un gradino sotto (però dal punto di vista del marketing invitare una squadra russa...).
Non vedo molte altre professional in grado di competere per l'invito con quelle citate. Le altre spagnole non le conosco bene ma non mi sembrano corazzate, le belghe non sembrano adatte ad un GT, il team tedesco di wesemann ha qualche nome ma è infeririore a baloword e C.

vedremo...

 
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  postato il 31/03/2007 alle 16:54
Originariamente inviato da simociclo

Quando si sapranno le wild card per il tour?
c'è già qualche certezza o qualche "rumors"?

Leggevo sul sito della barloword che loro sperano in un invito: a vostro parere hanno possibilità?
Secondo me qualcuna ne hanno.
In fondo gli inviti dovrebbero essere 4: astana e agritubel (l'unica professional francese) credo siano certe, le altre 2 se la dovrebbero giovare proprio barloword (che con cardenas e soler in salita e hunter e guidi in volata può fare molto bene), unibet e forse qualche spagnola (relax-gam?). Ci sarebbe anche l'acqua e sapone, ma i migliori si sa già che saranno al giro e questo potrebbe contare.
Lpr e tinkoff le vedo un gradino sotto (però dal punto di vista del marketing invitare una squadra russa...).
Non vedo molte altre professional in grado di competere per l'invito con quelle citate. Le altre spagnole non le conosco bene ma non mi sembrano corazzate, le belghe non sembrano adatte ad un GT, il team tedesco di wesemann ha qualche nome ma è infeririore a baloword e C.

vedremo...


Per il Giro si sanno invece?

 

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  postato il 31/03/2007 alle 16:58
astana e agritubel sono sicure.
poi non lo so se l'aso inviterà 22 squadre, non lo fa quasi mai. secondo me al massimo arriva a 21, ma capace anche che si fermi a 20.
forse la unibet ha qualche chance, ma ha i noti problemi legali, in francia (infatti non è stata invitata nemmeno al delfinato, che non è organizzato dall'aso). inoltre essere andati in tribunale per prendere il via alla parigi-nizza non credo aumenterà la simpatia che clerc e soci hanno nei loro confronti.
forse barloworld e tinkoff potrebbero avere una speranzella, ma è difficile.

 
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  postato il 31/03/2007 alle 17:01
Originariamente inviato da super cunego

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