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Autore: Oggetto: Curiosità in bici sul bagnato

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Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 10/01/2007 alle 21:36
Originariamente inviato da 53.11

Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da prof

Non fa alcuna differenza percettibile tra strada bagnata e strada asciutta, ai fini dell'attrito prodotto dalle ruote che rotolano sull'asfalto (fonte: la fisica). Ergo, la sensazione provata di maggior scorrevolezza è soltanto fuorviante. Anzi, aggiungo, l'attrito asfalto/ruote è del tutto trascurabile nel moto del ciclista. Tradotto significa che il corridore o chi per esso non spende (quasi) nulla per vincere questo attrito.

Alberto



Sono d'accordo con te, infatti ho letto che la stragrande maggioranza della forza che il ciclista trasmette sui pedali viene dissipata per vincere la resistenza dell'aria.

@ 53.11 la (eventuale) incompetenza di cui tu accusi alcuni utenti del forum è cosa assai meno grave della tua mancanza di educazione.
Una cosa è il disaccordo, un'altra è la mancanza di rispetto per le opinioni altrui.


Ma di quale mancanza di educazione stai parlando!!!!?????
Chi ha detto che non rispetto le opinioni altrui? da dovelo evinci?
Per rispettare le opinini altrui vuol dire dare ragione a tutti?
Io mi sono basato su ciò che ha detto Antonello all'inizio del 3d ed a cosa gli hanno risposto gli altri!!
Prof ha dato una spiegazione PERFETTA e dopo sono arrivate certe affermazioni; ora, se si ha una certa competenza di ciclismo, converrai che non è possibile verificare materialmente la diminuzione di velocità per effetto del pattinamento della ruota motrice di una bici da corsa spinta per giunta da un cicloamatore.... o no??
Antonello all'inizio del post ha parlato di una sua sensazione, io ho provato a dare una spiegazione a quella sua sensazione, altri in altro modo hanno detto la loro, però non puoi negare che quanto detto a proposito della perdita di attrito della ruota motrice ( che al limite può trovare fondamento in salita durante i fuori sella, ma non è a questo che si riferiva Antonello) è davvero esilarante!!
HO detto che se si scherza va bene, altrimenti se non si scherza e lo si afferma si è degli incompetenti, è maleducazione dare dell'incompetente a chi mostra poca competenza di qualcosa???!!!
Se è così allora per non essere "maleducato" come mi definisci tu ( ma potremmo aprire un dibattito anche sul quanto sia educato intervenire e dare del maleducato a chi fa una affermazione non su noi stessi ma su una terza persona.. e non ne usciremmo più...., il tutto è sempre molto soggettivo) è meglio che dia ragione a tutti anche quando penso che non sia così? La Falsità la trovi una dimostrazione di buona educazione??!!!
Mi dispiace, ma non fa parte della mia cultura....
Tempo fa "un utente a caso" si imbarcò in una discussione sul carbonio, e per giustificare una sua tesi ( che al momento non ricordo) portò a paragone a suo dire, dell'utitlizzo del carbonio per la costruzione dei telai dei Go kart, bene io lo "contraddissi" dicendogli che aveva detto una stupidagine perchè sostenevo che tutti i go kart al top sono costruiti con tubi in acciaio e non carbonio, anche li l'utente mi diede del maleducato.... ora so per certo che telai in carbonio di go kart non esistono... strano concetto di educazione!!!
Posso sparare cazzate e non sono un maleducato... se però qualcuno mi fa notare che ho detto una cazzata, lui si è un maleducato.. davvero molto strano.....
Ora venitemi a dire che ci sono modi e modi..... se uno dice una stupidagine la dice e se ne prende le responsabilità, come glie lo dici che ha detto una stupidagine? come glie lo dici che si dimostra poco competente della materia? Che è un incompetente...


Se mi sono preso la briga di intervenire è proprio perchè sei recidivo. Probabilmente abbiamo una diversa concezione dell'educazione, fatto stà che ritengo poco rispettoso il tuo modo di manifestare il dissenso, non voglio dire che tu debba essere sempre d'accordo con tutti ma penso che etichettare come "sciocchezze" le opinioni altrui sia un modo di fare poco rispettoso che non appartiene a questo forum. Se tutti facessero come te come andrebbero a finire le discussioni visto che ci sono sempre opinioni diverse?
Per quanto riguarda il mio intervento un po contorto posso dirti che probabilmente avrò davvero bevuto e sono semplicemente incompetente però tutte le volte che ho mostrato di esserlo su un argomento, in questo forum ho sempre trovato persone rispettose che mi hanno spiegato il perchè le mie posizioni fossero errate senza per questo dire che fossero idiozie. Questo è lo spirito che regna in Cicloweb, mi scuso con gli altri utenti se ho aperto una discussione che non aveva nulla a che vedere col thread.

 

____________________
Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 10/01/2007 alle 21:55
Originariamente inviato da Claudio82



L'attrito e la gravità rientrano in tutte le attività dell'uomo.

Cmq sulla strada bagnata nn mi avete convinto. Se io pedalo sui rulli o su una cyclette, pur esercitando una forza motrice non mi muovo rispetto al punto dello spazio in cui mi trovavo prima di esercitare quella forza. Perchè? Perchè è nulla l'aderenza tra suolo e ruota. Cioè la principale componente del moto di una bici è data dalla forza riversata sui pedali. Però questa forza per far muovere la bici necessita di potersi riversare sul suolo. L'aderenza ruota-asfalto è quindi fondamentale nel moto perchè è l'unica via attraverso la quale la forza del ciclista si tramuta in moto. Una variazione in questo punto dovrebbe riversarsi interamente sulla forza scaricata al suolo dalla ruota e quindi sulla velocità.
Poi è dal pomeriggio che mi balena un'idea per la testa: ma può essere che un'eventuale presenza di acqua sull'asfalto allunghi il periodo morto della pedalata?

devo ammettere che non son riuscito a seguirti fini in fondo
ma posso dirti che il principio di funzionamento delle cyclete e dei rulli è quello di sostituire la resistenza aerodinamica e/o della gravità con quella esercitata da un freno magnetico o fluidodinamico (nel caso delle spinbike si tratta di veri e propri freni con pattini in feltro) se non ci fosse il freno una volta vinta l'inerzia dela ruota non riusciresti a esprimere forza sui pedali in quanto la ruota girebbe a vuoto facedoti imballare le gambe.

 

[Modificato il 10/01/2007 alle 21:57 by aerials]

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Niente fremiti di gioia. Niente ebbrezza della vittoria.
La mèta raggiunta è già superata
Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà.
Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
sempre vicina e sempre fuggente.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 10/01/2007 alle 22:02
Originariamente inviato da aerials

Originariamente inviato da Claudio82



L'attrito e la gravità rientrano in tutte le attività dell'uomo.

Cmq sulla strada bagnata nn mi avete convinto. Se io pedalo sui rulli o su una cyclette, pur esercitando una forza motrice non mi muovo rispetto al punto dello spazio in cui mi trovavo prima di esercitare quella forza. Perchè? Perchè è nulla l'aderenza tra suolo e ruota. Cioè la principale componente del moto di una bici è data dalla forza riversata sui pedali. Però questa forza per far muovere la bici necessita di potersi riversare sul suolo. L'aderenza ruota-asfalto è quindi fondamentale nel moto perchè è l'unica via attraverso la quale la forza del ciclista si tramuta in moto. Una variazione in questo punto dovrebbe riversarsi interamente sulla forza scaricata al suolo dalla ruota e quindi sulla velocità.
Poi è dal pomeriggio che mi balena un'idea per la testa: ma può essere che un'eventuale presenza di acqua sull'asfalto allunghi il periodo morto della pedalata?

devo ammettere che non son riuscito a seguirti fini in fondo
ma posso dirti che il principio di funzionamento delle cyclete e dei rulli è quello di sostituire la resistenza aerodinamica e/o della gravità con quella esercitata da un freno magnetico o fluidodinamico (nel caso delle spinbike si tratta di veri e propri freni con pattini in feltro) se non ci fosse il freno una volta vinta l'inerzia dela ruota non riusciresti a esprimere forza sui pedali in quanto la ruota girebbe a vuoto facedoti imballare le gambe.


Supponevo che ci fosse una specie di similitudine tra la pedivella e la ruota, come avviene nel piano inclinato tra il triangolo formato dal piano e dal suolo e quello formato dalla scomposizione dei vettori delle forze. Se così fosse, diminuendo la superficie della ruota che scarica forza sul terreno, per similitudine si dovrebbe allungare il periodo non fruttifero della pedalata. O no?

 

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"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 10/01/2007 alle 22:18
ammetto che senza formalizzare graficamente il problema faccio fatica a capire quel che vuoi dire e rischio di risponderti a sproposito, ma credo convenga analizzare il problema semplificato considerando la coppia motrice direttamente applicata al mozzo della ruota senza tirare in ballo le pedivelle e il il punto morto rischia di complicare immensamente il problema senza un reale beneficio

 

[Modificato il 10/01/2007 alle 22:20 by aerials]

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 10/01/2007 alle 22:21
ah ok. Dato che ho studiato fisica solo al liceo è altamente probabile che stia dicendo una cavolata.

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 10/01/2007 alle 22:27
diciamo pure che l'ora non è delle più favorevoli a discussioni impegnate

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 22:27
Originariamente inviato da aerials

Quandi si parla di superfici dissestate (come il pavè) entrano in gioco altri fenomeni che conocrrono a diperdere energia elencandoli:

Quando l'altezza delle macrocabrezze diviene rilevante rispetto al raggio della ruota quest'ultima per avanzare deve spendere energia per scalare queste microasperita, fenomeno che diviene rilevante se le asperità son vere e proprie buche .
Il fenomeno più evidente, specie con l'aumentare della velocita e in sistemi poco smorzanti, è quello che percorrendo strade dissestate la bicicletta sobbalzi, nei brevi istanti in cui la ruota posteriore non tocca terra viene sprecata energia facendola girare a vuoto, se poi si considera anche il fatto che in queste condizioni condurre la bici è più impegnativo la velocità risulta minore


quindi è improprio parlare di attrito, mentre sarebbe più corretto fare riferimento alle microasperità.
Ma questo vale anche per l'asfalto rugoso, dove le asperità sono proprio minime?
E, ad esempio, la minor scorrevolezza del copertone tipo Mountain Bike rispetto ai copertoncini da strada, a cosa è dovuta?
Infine perchè, con un determinato rapporto, risulta più facile spingere una ruota dal raggio inferiore piuttosto che una dal raggio maggiore? Qui c'entra l'attrito (una diversa dimensione della superficie di contatto) oppure è una questione di leve?

Scusa per l'insistenza, ma visto che sei così gentile ne approfitto.
Grazie in anticipo.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Rik Van Looy




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Registrato: Jan 2006

  postato il 10/01/2007 alle 23:31

Se mi sono preso la briga di intervenire è proprio perchè sei recidivo. Probabilmente abbiamo una diversa concezione dell'educazione, fatto stà che ritengo poco rispettoso il tuo modo di manifestare il dissenso, non voglio dire che tu debba essere sempre d'accordo con tutti ma penso che etichettare come "sciocchezze" le opinioni altrui sia un modo di fare poco rispettoso che non appartiene a questo forum. Se tutti facessero come te come andrebbero a finire le discussioni visto che ci sono sempre opinioni diverse?
Per quanto riguarda il mio intervento un po contorto posso dirti che probabilmente avrò davvero bevuto e sono semplicemente incompetente però tutte le volte che ho mostrato di esserlo su un argomento, in questo forum ho sempre trovato persone rispettose che mi hanno spiegato il perchè le mie posizioni fossero errate senza per questo dire che fossero idiozie. Questo è lo spirito che regna in Cicloweb, mi scuso con gli altri utenti se ho aperto una discussione che non aveva nulla a che vedere col thread.


Effettivamente devo ammettere di essere troppo impulsivo delle volte....
E per questo mi merito il tuo appunto di essere un "recidivo" pazienza.....
Ti devo delle scuse probabilmente e te le faccio, però pur rispettando la tua opinione e quella di qualunque altro, credo che converrai con me che affermare che con la pioggia si va più forte per un fenomeno di "aquaplaning" o si va più piano perchè generandosi meno attrito la ruota motrice ha un micropattinamento ( ci riferiamo sempre a strada pianeggiante e dritta) è una grande inesattezza!!!
E' vero appunto che spesso risulto impulsivo, però è che in un forum di ciclismo io pensavo che chi vi partecipa conosce bene non solo la storia del ciclismo ma anche cosa vuol dire andare in bicicletta, mi rendo conto che è un errore mio dare certe cose per scontato e quindi ancora una volta debbo delle scuse.. pazienza... però passatemlo, l'incompetenza resta!!!
Ed allora io devo fare più attenzione a non rispondere in modo oltraggioso, e forse qualcun'altro magari si documenta meglio..
Ok dai chiudiamola...
Piuttosto, Antonello, hai letto il discorso dell'assenza di vento durante la pioggia che ho prospettato sopra??
Potrebbe essere che quando hai avuto appunto la sensazione di andare più forte sotto la pioggia, ti trovavi appunto in totale assenza di vento??
Così tanto per curiosità.....

 
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Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 10/01/2007 alle 23:46
Originariamente inviato da 53.11


Se mi sono preso la briga di intervenire è proprio perchè sei recidivo. Probabilmente abbiamo una diversa concezione dell'educazione, fatto stà che ritengo poco rispettoso il tuo modo di manifestare il dissenso, non voglio dire che tu debba essere sempre d'accordo con tutti ma penso che etichettare come "sciocchezze" le opinioni altrui sia un modo di fare poco rispettoso che non appartiene a questo forum. Se tutti facessero come te come andrebbero a finire le discussioni visto che ci sono sempre opinioni diverse?
Per quanto riguarda il mio intervento un po contorto posso dirti che probabilmente avrò davvero bevuto e sono semplicemente incompetente però tutte le volte che ho mostrato di esserlo su un argomento, in questo forum ho sempre trovato persone rispettose che mi hanno spiegato il perchè le mie posizioni fossero errate senza per questo dire che fossero idiozie. Questo è lo spirito che regna in Cicloweb, mi scuso con gli altri utenti se ho aperto una discussione che non aveva nulla a che vedere col thread.


Effettivamente devo ammettere di essere troppo impulsivo delle volte....
E per questo mi merito il tuo appunto di essere un "recidivo" pazienza.....
Ti devo delle scuse probabilmente e te le faccio, però pur rispettando la tua opinione e quella di qualunque altro, credo che converrai con me che affermare che con la pioggia si va più forte per un fenomeno di "aquaplaning" o si va più piano perchè generandosi meno attrito la ruota motrice ha un micropattinamento ( ci riferiamo sempre a strada pianeggiante e dritta) è una grande inesattezza!!!
E' vero appunto che spesso risulto impulsivo, però è che in un forum di ciclismo io pensavo che chi vi partecipa conosce bene non solo la storia del ciclismo ma anche cosa vuol dire andare in bicicletta, mi rendo conto che è un errore mio dare certe cose per scontato e quindi ancora una volta debbo delle scuse.. pazienza... però passatemlo, l'incompetenza resta!!!
Ed allora io devo fare più attenzione a non rispondere in modo oltraggioso, e forse qualcun'altro magari si documenta meglio..
Ok dai chiudiamola...
Piuttosto, Antonello, hai letto il discorso dell'assenza di vento durante la pioggia che ho prospettato sopra??
Potrebbe essere che quando hai avuto appunto la sensazione di andare più forte sotto la pioggia, ti trovavi appunto in totale assenza di vento??
Così tanto per curiosità.....


Non devi scusarti, ci siamo chiariti in modo civile e la cosa finisce qui, quando si argomentano le proprie ragioni in modo sereno non può esserci conflittualità, anche quando si hanno opinioni diverse.
Uno degli aspetti più positivi delle discussioni del forum è la possibilità di confrontarsi, mettendo al servizio di tutti gli altri le proprie conoscenze e ciò porta ad un reciproco arricchimento. Non dobbiamo competere per stabilire chi ne sa di più ma condividere conoscenze ed esperienze, ogni contributo è importante.

 

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  postato il 11/01/2007 alle 01:21
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da aerials

Quandi si parla di superfici dissestate (come il pavè) entrano in gioco altri fenomeni che conocrrono a diperdere energia elencandoli:

Quando l'altezza delle macrocabrezze diviene rilevante rispetto al raggio della ruota quest'ultima per avanzare deve spendere energia per scalare queste microasperita, fenomeno che diviene rilevante se le asperità son vere e proprie buche .
Il fenomeno più evidente, specie con l'aumentare della velocita e in sistemi poco smorzanti, è quello che percorrendo strade dissestate la bicicletta sobbalzi, nei brevi istanti in cui la ruota posteriore non tocca terra viene sprecata energia facendola girare a vuoto, se poi si considera anche il fatto che in queste condizioni condurre la bici è più impegnativo la velocità risulta minore


quindi è improprio parlare di attrito, mentre sarebbe più corretto fare riferimento alle microasperità.
Ma questo vale anche per l'asfalto rugoso, dove le asperità sono proprio minime?

Direi proprio di no se non dopo distanze molto significative....
Chiariamo innanzitutto una cosa: se non ci fosse attrito non ci
potremmo spostare, neanche a piedi. E non potremmo affrontare
le curve (infatti quando olio, il ghiaccio o anche l'acqua riducono
l'attrito si va dritti...)
Il Pave' rende la corsa difficoltosa per 2 ragioni:
- le vibrazioni introdotte dal fondo discontinuo sollecitano
molto di piu' la bici (Hincapie docet) e la muscolatura che
deve ammortizzae con continue micro-contrazioni.
- le microasperita' richiedono micro-dosi di energia in piu'
per essere superate e fanno sprecare dell'energia quando le
ruote perdono contatto (ovvero non c'e' attrito).


E, ad esempio, la minor scorrevolezza del copertone tipo Mountain Bike rispetto ai copertoncini da strada, a cosa è dovuta?

Al fatto che i tacchetti offrono una superfice superiore a quella
sufficiente per sfruttare l'attrito per avanzare.
In piu' si piegano e quindi possono esercitare delle piccole
resistenze contrarie al moto della ruota sul suolo.
Tieni conto che lo scopo della solpitura e' quello di stare
il piu' possibile attaccati ad un suolo che, tipicamente nella MTB,
sfugge via.


Infine perchè, con un determinato rapporto, risulta più facile spingere una ruota dal raggio inferiore piuttosto che una dal raggio maggiore? Qui c'entra l'attrito (una diversa dimensione della superficie di contatto) oppure è una questione di leve?

L'attrito c'e comunque. Diciamo che e' una questione di leve

 

[Modificato il 11/01/2007 alle 01:25 by pedalando]

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/01/2007 alle 12:12
Originariamente inviato da 53.11

Piuttosto, Antonello, hai letto il discorso dell'assenza di vento durante la pioggia che ho prospettato sopra??
Potrebbe essere che quando hai avuto appunto la sensazione di andare più forte sotto la pioggia, ti trovavi appunto in totale assenza di vento??
Così tanto per curiosità.....


potrebbe essere, certo!
Ripeto, le mie sono sensazioni e potrebbero benissimo essere errate.
Anzi, da quanto mi ha spiegato Alberto, certamente lo sono

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 11/01/2007 alle 17:35
In fisica non esistono opinioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Quando affermate qualcosa non ponetelo come vero ma cercate sempre di dimostrarlo matematicamente (almeno ne siamo sicuri al 100%)!!La forza d'attrito (che si tratti di attrito volvente o no) NON è proporzionale alla superficie di contatto!!

Per quanto riguarda l'attrito volvente la rilevanza è dell'ordine di 0.035 (coefficiente attrito gomma-asfalto), ciò non vuol dire che con la pioggia perdiamo 3.5 %, ma parecchio di meno grazie alla natura della nostra gomma di cui è fatta la ruota!!!! La perdita precisa non la conosco e per calcolarla ci vorrebbero le costanti d'attrito ruota-asfalto che ho riportato sopra e ruota-asfalto bagnato che io non conosco!!!

Vi prego di non contraddire alcuni principi che ho mensionato sopra!!

 

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Demetrio Vilardi

sta firma la devo cambiare

 
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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 11/01/2007 alle 18:22
Originariamente inviato da Petacchi

In fisica non esistono opinioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Quando affermate qualcosa non ponetelo come vero ma cercate sempre di dimostrarlo matematicamente (almeno ne siamo sicuri al 100%)!!

Giusto, solo che a questo punto mi aspetterei di leggere
qualche formuletta. Perche' non ne hai scritto neanche tu?


La forza d'attrito (che si tratti di attrito volvente o no) NON è proporzionale alla superficie di contatto!!

Idealmente hai ragione ma tutte le superfici non sono
perfettamente liscie quindi oltre all'attrito vero e proprio
(proporzionale solo alla massa) subentrano anche forze contrarie
che sono invece dipendenti dalla superficie di contatto.
A queste e' dovuto il coefficiente di attrito gomma-asfalto
che nomini sotto. Quindi o e' sbagliato dire che la superficie
non va considerata o e' sbagliato parlare di coefficienti....

Comunque Antonello non esprimeva un'opinione sulle leggi della
fisica. Descriveva semplicemente una sua sensazione e chiedeva
spiegazioni.

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 11/01/2007 alle 18:44
Originariamente inviato da Petacchi

In fisica non esistono opinioni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Quando affermate qualcosa non ponetelo come vero ma cercate sempre di dimostrarlo matematicamente (almeno ne siamo sicuri al 100%)!!


Ma non era il più grande fisico del '900 quello che diceva che tutto è relativo?

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 12/01/2007 alle 15:04
visto che a quanto pare l'argomento resistenza al rotolamento e/o aderenza è molto sentito e molti degli interessati non si accontentano di considerazioni ma vorrebero una trattazione informale posto il link di alcuni file inerenti l'argomento

http://www.michelintransport.com/ple/ImageServlet?imageCode=8910604807&codeSite=MICH_PLOE

filmantino animato che spiega in modo semplice le resistenze al moto di un mezzo su ruote

http://www.diat.unipa.it/Didattica/Materiale%20didattico/Salvo/Tecnica%20dei%20trasporti/Cap2-Aderenza.pdf

http://www.diat.unipa.it/Didattica/Materiale%20didattico/Salvo/Tecnica%20dei%20trasporti/Cap3%20-%20Resistenze.pdf

dispense di un corso di tecnica dei trasporti nel quale gli argomenti vengono trattati in maniera completa e con assuluto rigore scientifico pur restando comprensibili ai più (così mi auguro ), mi rendo conto che è un'analisi focalizzata più sugli automezzi a quattro ruote ma ritengo che i concetti espressi, con le opportune cautele, siano applicabili anche alla bici .
Per una trattazione più accurata del fenomeno fisico si può sempre provare a chiedere un dottorato di ricerca presso un dipartimento di meccanica per poter condurre studi mirati

 

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  postato il 13/01/2007 alle 00:22
Originariamente inviato da aerials
dispense di un corso di tecnica dei trasporti ...

Bella li' e Antonello pensava che pedalando con la pioggia
si sarebbe buscato il mal di gola!
Dopo qualche pagina mi sono arreso, con il mal di testa
comuque grazie, anzi mi hai ricordato che mio cugino
mi ha detto che ha un e-book intitolato qualcosa
tipo "la fisica della bicicletta".
Quando mi capita vado a prenderlo

 

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  postato il 13/01/2007 alle 00:48
Leggendo questo 3D ho capito perchè all'università mi hanno bocciato 3 volte all'esame di fisica!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 13/01/2007 alle 01:27
io invece ho capito perche' vado piano indipendentemente
da strada asciutta o strada bagnata

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 13/01/2007 alle 13:09
Originariamente inviato da pedalando

mi hai ricordato che mio cugino
mi ha detto che ha un e-book intitolato qualcosa
tipo "la fisica della bicicletta".
Quando mi capita vado a prenderlo


beh se è vero che esiste devo averlo, inzio subito a cercare se lo trovo sul web o in emule

 

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La mèta raggiunta è già superata
Direi quasi un senso di amarezza per il sogno diventato realtà.
Credo che sarebbe molto più bello poter desiderare per tutta la vita qualcosa,
lottare continuamente per raggiungerla e non ottenerla mai...
L'uomo felice non dovrebbe avere più nulla da dire, più nulla da fare.
Per mio conto preferisco una felicità irragiungibile,
sempre vicina e sempre fuggente.

 
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  postato il 14/01/2007 alle 00:26
io di fisica, attrito nn ci capisco nulla, mi basta la mia bici senza troppe soluzioni
 
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  postato il 14/01/2007 alle 11:59
Originariamente inviato da pedalando

Infine perchè, con un determinato rapporto, risulta più facile spingere una ruota dal raggio inferiore piuttosto che una dal raggio maggiore? Qui
c'entra l'attrito (una diversa dimensione della superficie di contatto) oppure è una questione di leve?



diciamo che è più di momento d'inerzia.

 
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  postato il 14/01/2007 alle 14:26
Originariamente inviato da david 724

Originariamente inviato da pedalando

Infine perchè, con un determinato rapporto, risulta più facile spingere una ruota dal raggio inferiore piuttosto che una dal raggio maggiore? Qui
c'entra l'attrito (una diversa dimensione della superficie di contatto) oppure è una questione di leve?


diciamo che è più di momento d'inerzia.

Sicuro, volevo lasciare la cosa semplice...

Pero', giusto per amor di chiarezza, hai un po'mischiato i quote,
riporto il quote giusto

Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da antonello64
Infine perchè, con un determinato rapporto, risulta più facile spingere una ruota dal raggio inferiore piuttosto che una dal raggio maggiore? Qui c'entra l'attrito (una diversa dimensione della superficie di contatto) oppure è una questione di leve?

L'attrito c'e comunque. Diciamo che e' una questione di leve

 

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  postato il 14/01/2007 alle 14:33
ah una curiosità, ma cambia l'aderenza sul bagnato di una ruota a profilo alto rispetto a una cn basso profilo? e ancora cambia utilizzando una ruota cn un numero maggiore di raggi rispetto a una ruota cn 12 o a razze?
 
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  postato il 14/01/2007 alle 14:38
L'aderenza dipende dal tipo di gomma e dal tipo di pavimentazione dove questa scorre.

 

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  postato il 14/01/2007 alle 14:55
Intervengo in questa edotta conversazione per farvi notare il più nefasto tra tutti gli effetti che il fondo bagnato ha sulla bicicletta:

LA BICI SI FA UNA "CHIAVICA"!!!

e per chi come me è un maniaco della pulizia è una vera iattura, fango da tutte le parti e olio di gomito per tirare a lucido la bimba!!!

Perdonatemi se ho abbassato il livello della discussione ma ritenevo fosse comunque importante il contributo dell "uomo della strada"

 

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  postato il 14/01/2007 alle 20:25
Originariamente inviato da pedalando



La forza d'attrito (che si tratti di attrito volvente o no) NON è proporzionale alla superficie di contatto!!

Idealmente hai ragione ma tutte le superfici non sono
perfettamente liscie quindi oltre all'attrito vero e proprio
(proporzionale solo alla massa) subentrano anche forze contrarie
che sono invece dipendenti dalla superficie di contatto.
A queste e' dovuto il coefficiente di attrito gomma-asfalto
che nomini sotto. Quindi o e' sbagliato dire che la superficie
non va considerata o e' sbagliato parlare di coefficienti....

Comunque Antonello non esprimeva un'opinione sulle leggi della
fisica. Descriveva semplicemente una sua sensazione e chiedeva
spiegazioni.


scusa, mi sono spiegato male!!

intendevo non è proporzionale alla grandezza delle superfici e sono sicuro che sia proporzionale alla natura delle superfici, da cui dipende il coefficiente d'attrito

 

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Demetrio Vilardi

sta firma la devo cambiare

 
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Livello Tour




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  postato il 14/01/2007 alle 22:47
Originariamente inviato da pedalando

Sicuro, volevo lasciare la cosa semplice...


ma è semplice, spiegato in soldoni, più una ruota è piccola meno resistenza oppone ad essere messa in movimento quindi necessità di corone più piccole, viceversa più è grossa più ha bisogno di una "coppia" elevata per essere messa in movimento.

 

[Modificato il 15/01/2007 alle 07:48 by Andrea_Web]


 
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  postato il 14/01/2007 alle 23:27
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Intervengo in questa edotta conversazione per farvi notare il più nefasto tra tutti gli effetti che il fondo bagnato ha sulla bicicletta:

LA BICI SI FA UNA "CHIAVICA"!!!

e per chi come me è un maniaco della pulizia è una vera iattura, fango da tutte le parti e olio di gomito per tirare a lucido la bimba!!!

Perdonatemi se ho abbassato il livello della discussione ma ritenevo fosse comunque importante il contributo dell "uomo della strada"


direi che e' evidente che io non sono un maniaco:
questa mattina ho fatto un giro con le strade bagnate (ed ogni tanto
cadeva qualche goccia) e non mi sono neanche preoccupato
di passare uno straccio.

 

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  postato il 15/01/2007 alle 08:26
e ieri mattina mi sono clamorosamente accorto che con la strada unica sono una pipa leggendaria soprattutto in discesa!!!!

di solito il mio collega di lavoro in discesa non mi vede manco col cannocchiale, beh ieri è arrivato giù 2 minutini prima di me!!!!!

che fastidio stare sempre attaccato ai freni

 

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A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
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  postato il 15/01/2007 alle 08:42
Originariamente inviato da robby

e ieri mattina mi sono clamorosamente accorto che con la strada unica sono una pipa leggendaria soprattutto in discesa!!!!

di solito il mio collega di lavoro in discesa non mi vede manco col cannocchiale, beh ieri è arrivato giù 2 minutini prima di me!!!!!

che fastidio stare sempre attaccato ai freni


Vedrai che col tempo prendi confidenza con la bici e migliori anche in discesa.
Con l'asciutto ho piena sicurezza, ma col bagnato mi sento completamente instabile, colpa anche dei pneumatici che monto, infatti sono slick puri, senza la minima scanalatura.
Nel paio di ruote nuove che mi dovrebbero arrivare monterò dei copertoncini diversi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/01/2007 alle 08:46
credo che ci sia poco da migliorare sai Andre...sono ancora memore di una rovinosa e spaventosa caduta col bagnato dai tempi da Juniores che da quella volta col bagnato sono sempre una specie di gatto di marmo morto sulla bici...con l'asciutto sto in scia ad Euge (promesso che la prossima volta ti sdereno in discesa Rambler) ma col bagnato

 

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  postato il 15/01/2007 alle 08:52
Per non avere problemi in discesa col Rambler basta staccarlo in salita...
Comunque tu non hai problemi col "bagnato pulito" creato dalla pioggia...ma con "l'umido sporco" della nebbia...vero?
Quella patina micidiale...mi è capitato la settimana scorsa di fare un lungo in uscita da un sottopasso, rimasto in piedi per miracolo!!!

 

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  postato il 15/01/2007 alle 09:13
esatto bravo!!! col bagnato della pioggia bene o male ancora mi raccapezzo, ma con quella specie di patina mi caco sotto ancor di + da quando ho la nuova bimba!!!! credo che andare in bici in un campo di calcetto saponato sarebbe + sicuro!!!

 

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  postato il 15/01/2007 alle 09:57
In discesa non sono mai stato un falco ma quando l'asfalto è bagnato sono praticamente fermo, tipo Alex Zuelle, in questi casi allargo i pattini dei freni e sgonfio un po le gomme, il mio unico obiettivoo diventa quello di arrivare a valle sano e salvo!
Una volta ero più sicuro ma poi, dopo un incidente stradale avvenuto proprio su strada bagnata, ho provato la sgradevolissiam sensazione di perdere il controllo del mezzo e questo ricordo inconsciamente mi condiziona sempre.

 

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  postato il 15/01/2007 alle 16:40
Mi Sembra strano che si vada più forte sul bagnato; nelle crono televisive se attacca a piovere i tempi peggiorano sensibilmente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/01/2007 alle 16:42
Originariamente inviato da lorenzofiori

Mi Sembra strano che si vada più forte sul bagnato; nelle crono televisive se attacca a piovere i tempi peggiorano sensibilmente.


Perchè devono fare le curve più piano...
A parte Rasmussen che le fa "forte" anche con l'asciutto...
Che carogna...

 

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  postato il 15/01/2007 alle 20:34
Originariamente inviato da W00DST0CK76

In discesa non sono mai stato un falco ma quando l'asfalto è bagnato sono praticamente fermo, tipo Alex Zuelle, in questi casi allargo i pattini dei freni e sgonfio un po le gomme, il mio unico obiettivoo diventa quello di arrivare a valle sano e salvo!


di sgonfiare di 1/2 bar i copertoncini in caso di pioggia l'avevo già sentito ma cosa intendi con allargare i pattini dei freni?

 

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  postato il 15/01/2007 alle 20:45
Originariamente inviato da Andrea_Web

Originariamente inviato da lorenzofiori

Mi Sembra strano che si vada più forte sul bagnato; nelle crono televisive se attacca a piovere i tempi peggiorano sensibilmente.


Perchè devono fare le curve più piano...
A parte Rasmussen che le fa "forte" anche con l'asciutto...
Che carogna...



No, non credo sia solo un fatto di curve.

 
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  postato il 15/01/2007 alle 21:55
Originariamente inviato da aerials

Originariamente inviato da W00DST0CK76

In discesa non sono mai stato un falco ma quando l'asfalto è bagnato sono praticamente fermo, tipo Alex Zuelle, in questi casi allargo i pattini dei freni e sgonfio un po le gomme, il mio unico obiettivoo diventa quello di arrivare a valle sano e salvo!


di sgonfiare di 1/2 bar i copertoncini in caso di pioggia l'avevo già sentito ma cosa intendi con allargare i pattini dei freni?


Aumentare la distanza tra pattino e pista frenante, per i sistemi Shimano credo ci sia un'apposita levetta sul corpo del freno, per Campagnolo invece si sposta (non ricordo se verso destra o sinistra) il piolino dietro alla leva. Ciò permette di avere una frenata meno pronta ma più modulare, non so se è un sistema utile per tutti ma io mi ci trovo bene.

 

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  postato il 15/01/2007 alle 22:16
si esatto, infatti la shimano è molto comoda x quello xke la si allenta anche x far cambiare ruote piu grandi cmq bisogna anche stare attenti xke se uno poi nn si ricorda e frena rischia di andare lungo e poi cadere (successo a me)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/01/2007 alle 07:50
Originariamente inviato da lorenzofiori

No, non credo sia solo un fatto di curve.


Io credo proprio di si, se fosse un biliardo, dritto, non ci sarebbero grosse differenze.

 

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  postato il 16/01/2007 alle 07:51
Originariamente inviato da W00DST0CK76

...per Campagnolo invece si sposta (non ricordo se verso destra o sinistra) il piolino dietro alla leva...


E' dal '97 che non uso Campagnolo, se non ricordo male si sposta verso dx o verso sx, dipende dalla leva...in pratica il piolino va spostato verso l'esterno.
I Campagnolisti mi correggano.

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 16/01/2007 alle 10:15
si andrea nei campagnolo spostando verso l'esterno il piolino si aumenta la corsa della leva.
Finche si tratta solo di spostare il piolino campagnolo posso capire, si aumenta solo la corsa della leva lasciando invariata la capacità frenante (a fine corsa la forza esercitata sui freni è identica in entrambi i casi) e si può avere il vantaggio di una maggiore distanza tra pattino e freno e quindi minori possibilità che si depositino schifezza varie.
Per quanto riguarda i gruppi shimano, non si agisce sui comandi, ma tramite una leveta posta sul corpo dei freni la quale agendo su un eccentrico è come se si allungasse il cavo dei freni per cui restando invariata la corsa delle leve non si è più in grado di esercitare la stessa forza frenante che ad eccentrico chiuso.
non ho mai provato ma visto che sul bagnato i freni son meno efficaci fare una cosa del genere non equivale crecare il suicidio?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/01/2007 alle 10:23
Originariamente inviato da aerials
non ho mai provato ma visto che sul bagnato i freni son meno efficaci fare una cosa del genere non equivale crecare il suicidio?

Infatti... pensa che io ho sempre creduto che i due sistemi servissero unicamente a facilitare l'estrazione (e il reinserimento) della ruota... ma non sarà poi semplicemente così?

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 16/01/2007 alle 10:27
anch'io credo che siano pensati per l'estrazione della ruota e per detensionare le molle di ritorno quando non si usa la bici

 

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