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Autore: Oggetto: Addio, ciclismo...

Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 20/12/2006 alle 19:31
Esatto..
Sia io che Mattia siamo spinti dalla passione e dall'amore per lo sport in questione.
Però lui milita in una delle squadre più serie e più organizzate del nord Italia..
Quindi magari ha anche a che fare con persone serie, e i disonesti li vede solo alle gare..
Mi spiego?

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 20/12/2006 alle 19:48
Boh...... Mi sento vicino a Morglum perchè lo so che quello che sta attraversando è un momento davvero difficile.
Ho fatto fatica pure io mollare un mondo che amavo, dopo 18 anni di gare e di allenamenti. Ho fatto fatica io, pur essendo stata la mia una scelta volontaria, pur avendo già firmato il contratto per l'anno successivo!

Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie?
Non penso proprio....
Si sa, io ho lasciato il mondo dilettantistico ormai quattro anni fa. E' un mondo abbastanza marcio, forse molto più marcio del mondo del professionismo. Però è così, si sa che è così, si sa che resterà così, forse lo si ama perchè è così!

Fatti forza Morglum.... Ci sono molte altre cose belle nella vita....

 

____________________

 
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Livello Mondiali




Posts: 136
Registrato: Feb 2005

  postato il 20/12/2006 alle 20:52
Parlo per me, alla Pagnoncelli non ci andrei....
 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Nov 2005

  postato il 20/12/2006 alle 21:54
Originariamente inviato da Zanna80

Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie?
Non penso proprio....


visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato.
Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato.

 

____________________
"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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Livello Giro delle Fiandre




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Registrato: Oct 2005

  postato il 20/12/2006 alle 23:29
Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno.
Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile.
Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo.
Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi..
In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare..
E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese..

 
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Livello Miguel Poblet




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Registrato: Dec 2004

  postato il 21/12/2006 alle 01:33
Secondo me se hai ancora dei sogni degli obbiettivi in questo mondo devi continuare.
Se la squadra non ti avrebbe lasciato a piedi non avresti smesso, quindi perchè non vestire un'altra maglia e cercare le motivazioni in te stesso, in fondo, le motivazioni devono sempre venire prima di tutto da se stessi.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/12/2006 alle 11:56
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Zanna80

Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie?
Non penso proprio....


visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato.
Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato.


Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato?
Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo.

 

____________________

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/12/2006 alle 12:02
Originariamente inviato da Morglum

Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno.
Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile.
Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo.
Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi..
In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare..
E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese..


Il fatto Pagnoncelli o non Pagnoncelli è un fatto soggettivo; tu potrai avere tutte le motivazioni e ragioni che vuoi per non andarci. Ci sono comunque molti altri team ben organizzati e molto professionali in giro.
Poi ripeto e ti richiedo. Se non fossi stato lasciato a piedi, onestamente avresti alzato questo "mezzo polverone"?
Rispondi onestamente, io non penso lo avresti fatto. Ti staresti allenando tranquillamente e saresti ancora pronto ad affrontare il mondo che adesso tu dipingi in modo così negativo....
O no?

 

____________________

 
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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 21/12/2006 alle 13:36
Credo che tu ti stia sbagliando..
Vai a rileggerti tutti i miei post (non sono molti, non temere) e vedrai che ho da sempre sostenuto che l'ambiente del ciclismo fosse fondamentalmente marcio.. (Creando spesso accese discussioni di cui certamente Monsieur e Aranciata si ricordano)
Poi l'amore per lo sport in questione non si discute e certamente il fatto di essere rimasto senza squadra mi ha dato l'imput per lasciare; è stata la classica goccia.
Ma anche quando correvo non ho mai sostenuto che il ciclismo fosse pulito o che fosse un bell'ambiente.. Ho da sempre amato moltissimo il ciclismo, ma ho da subito detestato tutto ciò che gli ruota attorno..
E mi sembra che dal mio sfogo si capisca abbastanza bene..

 
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Livello Tour




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  postato il 21/12/2006 alle 14:44
Originariamente inviato da Zanna80

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Zanna80

Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie?
Non penso proprio....


visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato.
Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato.


Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato?
Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo.



Avete mai sentito di chi si allena anche due volte al giorno, si diceva di Vinokurov qualche anno fa: a me sembra da manicomio: è come dare un peso eccessivo a certe cose, nel qual caso la bici: non è forse questo un'esempio di 'far tutto pur di emergere' anche oltre il buon senso e la dignità, non è forse una chiara tendenza ad annichilirsi in tutto li resto pur di scalare le vette della popolarità e del successo...?

 
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Livello Tour




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  postato il 21/12/2006 alle 14:53
Originariamente inviato da Zanna80

Originariamente inviato da Morglum

Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno.
Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile.
Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo.
Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi..
In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare..
E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese..


Il fatto Pagnoncelli o non Pagnoncelli è un fatto soggettivo; tu potrai avere tutte le motivazioni e ragioni che vuoi per non andarci. Ci sono comunque molti altri team ben organizzati e molto professionali in giro.
Poi ripeto e ti richiedo. Se non fossi stato lasciato a piedi, onestamente avresti alzato questo "mezzo polverone"?
Rispondi onestamente, io non penso lo avresti fatto. Ti staresti allenando tranquillamente e saresti ancora pronto ad affrontare il mondo che adesso tu dipingi in modo così negativo....
O no?




Con i se non si fa nulla: ciò non toglie infatti che Morgium sia rimasto effettivamente appiedato e lui ha voluto spiegare, a modo suo, i motivi di quanto accadutogli...non mi sembra da rimproverare...ci ha dato un'interpretazione della sua esclusione dipingendoci un quadro del ciclismo dilettantistico profondamente 'malato di risultati' fondato su un'etica certamente di basso costume.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/12/2006 alle 15:24
Originariamente inviato da lorenzofiori

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Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie?
Non penso proprio....


visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato.
Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato.


Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato?
Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo.



Avete mai sentito di chi si allena anche due volte al giorno, si diceva di Vinokurov qualche anno fa: a me sembra da manicomio: è come dare un peso eccessivo a certe cose, nel qual caso la bici: non è forse questo un'esempio di 'far tutto pur di emergere' anche oltre il buon senso e la dignità, non è forse una chiara tendenza ad annichilirsi in tutto li resto pur di scalare le vette della popolarità e del successo...?

Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale.

Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato.

Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami.

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

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Livello Gino Bartali




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  postato il 21/12/2006 alle 15:42
Originariamente inviato da Morglum

Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno.
Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile.
Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo.
Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi..
In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare..
E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese..


Mi fa ridere pensare una cosa:

Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!!
Nel ciclismo ci sembrano una cifra esagerata!!
Che tristezza!!
Con tutto il c.lo che bisogna farsi!!

Un piccolo sfogo

 

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DAvide

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/12/2006 alle 16:03
Originariamente inviato da DeLorean

Mi fa ridere pensare una cosa:

Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!!

Non per essere pignolo, Davide... ma quei soldi - intesi come stipendio mensile - un calciatore che milita in Promozione non li vede nemmeno in cartolina. A meno che il proprietario sia molto ricco - un Berlusconi o un Moratti della categoria - ma mi sentirei di escludere tale ipotesi.
Ho svolto servizio civile in una società di calcio che allora militava in Eccellenza (oggi è in Serie D e combatte per la C2, ndr.), la categoria immediatamente superiore alla Promozione: lo stipendio mensile medio di un calciatore andava dai 500 agli 800 euro, più bonus partita (per le vittorie considerate "importanti") di un centinaio di euro a testa.

Comunque, al di là delle cifre, la conclusione è la stessa: i calciatori prendono decisamente troppo (e forse i ciclisti prof di medio livello prendono troppo poco? semplice curiosità, la mia...).

(chiuso OT)

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

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Livello Gino Bartali




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  postato il 21/12/2006 alle 16:33
In effetti forse hai ragione,però vedo giocatori che giocano in 1° categoria,ripeto 1°categoria portarsi a casa premi partita consistenti più varie indennità,e ripeto ci troviamo in 1° categoria.

Un calciatore che milita in buona squadra di serie d sicuramente può arrivare a cifre anche superiori ai 3000 euro al mese.

Bisogna indignarsi.

Sei poi penso alla "nostra "categoria degli amatori,gente che si fa un mazzo tanto e deve anche andare a pagare le gare a cui partecipa!!

C'è una disparità di trattamento che non esiste!!

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 21/12/2006 alle 16:37
Originariamente inviato da DeLorean

Originariamente inviato da Morglum

Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno.
Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile.
Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo.
Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi..
In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare..
E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese..


Mi fa ridere pensare una cosa:

Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!!
Nel ciclismo ci sembrano una cifra esagerata!!
Che tristezza!!
Con tutto il c.lo che bisogna farsi!!

Un piccolo sfogo


Però....pensavo nelle categorie dilettantistiche militassero minori denari.....ovviamente bisogna vedere quanto può durare una persona....
prima del baratro o del "mi dispiace non ci servi più"

 

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Tutto dipende...!


 
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Livello Tour




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  postato il 21/12/2006 alle 17:02
Originariamente inviato da Vuelta Espana

Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale.

Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato.

Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami.


Non capisco che soddisfazione c'è a fare la 'bestia da soma'.....e tutto per battere gli altri: a questo punto conviene mettere gli sforzi in qualcosa di più producente per la società, tipo lo studio; sarà che non ho più le motivazioni per fare l'agonista.....

 

[Modificato il 21/12/2006 alle 17:05 by Monsieur 40%]


 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/12/2006 alle 17:26
Originariamente inviato da lorenzofiori

Originariamente inviato da Zanna80

Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Zanna80

Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie?
Non penso proprio....


visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato.
Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato.


Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato?
Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo.



Avete mai sentito di chi si allena anche due volte al giorno, si diceva di Vinokurov qualche anno fa: a me sembra da manicomio: è come dare un peso eccessivo a certe cose, nel qual caso la bici: non è forse questo un'esempio di 'far tutto pur di emergere' anche oltre il buon senso e la dignità, non è forse una chiara tendenza ad annichilirsi in tutto li resto pur di scalare le vette della popolarità e del successo...?


Lorenzo, ad un certo punto, a partire dal 3-4 anno da dilettante non si corre più solamente per il piacere di uscire in bici! E' un lavoro a tutti gli effetti. Se la preparazione prevede le due uscite giornaliere in bici, vada per le due uscite giornaliere! Per emergere, vome diceva Buelta, bisogna sacrificarsi, bisogna allenarsi, che ci sia il sole, che ci sia la pioggia....

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/12/2006 alle 17:31
Originariamente inviato da Morglum

Credo che tu ti stia sbagliando..
Vai a rileggerti tutti i miei post (non sono molti, non temere) e vedrai che ho da sempre sostenuto che l'ambiente del ciclismo fosse fondamentalmente marcio.. (Creando spesso accese discussioni di cui certamente Monsieur e Aranciata si ricordano)
Poi l'amore per lo sport in questione non si discute e certamente il fatto di essere rimasto senza squadra mi ha dato l'imput per lasciare; è stata la classica goccia.
Ma anche quando correvo non ho mai sostenuto che il ciclismo fosse pulito o che fosse un bell'ambiente.. Ho da sempre amato moltissimo il ciclismo, ma ho da subito detestato tutto ciò che gli ruota attorno..
E mi sembra che dal mio sfogo si capisca abbastanza bene..


Ma ti capisco in pieno, allora ti pongo un'altra domanda (e non pensare minimamente stia facendo un processo a te o stia criticando le tue scelte).
Non so neanche in che squadra correvi, quanti anni hai ne niente (e non sono cose che mi riguardano) ma quali risultati hai avuto negli ultimi anni?

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 21/12/2006 alle 17:40
Il punto della esasperazione va chiarito: per me il crimine non sta nel fatto che un DS dei dilettanti faccia allenare come si deve, cioè duramente, i propri ragazzi. D'altronde gli stessi ragazzi non avrebbero scelto il ciclismo se non avessero piacere piacere a fare fatica.
Il crimine sta invece nel negare loro la possibilità di alimentarsi adeguatamente dopo lo sforzo, che non significa stramangiare, e quindi vanificare in qualche modo gli sforzi dell'allenamento, ma significa rimettere "benzina" nel motore.
Sennò il giorno dopo come si fa a sostenere un altro allenamento pesante?
Con quali forze? E soprattutto, con quali possibilità di durata, sia fisica sia psicologica?
Per quanto riguarda i cicloamatori, io che ci corro posso dire chec'è dell'esasperazione sicuramente anche in quest'ambiente, e che però allo stesso tempo, anche qui, se non ti alleni, perdi le ruote dopo 100 metri di gara, perchè le medie sono sempre alte e perchè ci partecipa gente allenata. E soprattutto, i sacrifici che fa un cicloamatore per allenarsi con impegno e costanza sono in qualche modo più rilevanti di chi corre in bici per professione, perchè oltre a dover trovare il tempo per andare in bici quasi tutti i giorni, non viene pagato per farlo, e ciò significa che l'amore che i ciclisti non professionisti hanno per la bici è del tutto disinteressato da logiche economiche.

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 21/12/2006 alle 17:45
Originariamente inviato da mont ventoux

Il punto della esasperazione va chiarito: per me il crimine non sta nel fatto che un DS dei dilettanti faccia allenare come si deve, cioè duramente, i propri ragazzi. D'altronde gli stessi ragazzi non avrebbero scelto il ciclismo se non avessero piacere piacere a fare fatica.
Il crimine sta invece nel negare loro la possibilità di alimentarsi adeguatamente dopo lo sforzo, che non significa stramangiare, e quindi vanificare in qualche modo gli sforzi dell'allenamento, ma significa rimettere "benzina" nel motore.
Sennò il giorno dopo come si fa a sostenere un altro allenamento pesante?
Con quali forze? E soprattutto, con quali possibilità di durata, sia fisica sia psicologica?


Bravissimo, concordo in pieno. E di direttori sportivi così io personalmente ne conosco parecchi, forse (sarà anche illusione mia) la maggior parte.
Poi è logico che come dice Morglum ci sono pure i "DS marci" ai quali bisognerebbe davvero tagliare i viveri....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/12/2006 alle 21:52
Originariamente inviato da Zanna80

Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato?
Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo.


forse ho usati termini troppo forti: non frequento il mondo dilettantistico, e sicuramente ci saranno delle brave persone, però chi butta la gente per terra di proposito come li vuoi definire?

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 22/12/2006 alle 09:11
Originariamente inviato da Vuelta Espana

Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale.

Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato.

Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami.


Scusami Elisa io non sono d'accordo con tè...se tanti cicloamatori si allenano (io ad esempio) di sera o con la neve non è per fanatismo...non per soldi...anzi una stagione amatoriale tra trasferte, accessori e manutenzione per la bici, iscrizioni gare...ecc.. può costartti dai 1500 ai 2000 euro anno....

Per mè è quella piccola follia e che riconosco anche tra gli amici che fanno sport con mè, di dare ego alla vocina interna (Hai mai visto Tom Selleck in MaGnum P.I...!?)....che dice quasi sempre "Resisti ancora un attimo...attimo, attimo, attimo....."

La determinazione tra amatori (evoluti) e agonisti è uguale...cambia certamente il tempo, le somme di denaro...e quello per cui uno è disposto a rischiare per vincere.

Cicloamatore è diverso da cicloturista.

 

[Modificato il 22/12/2006 alle 09:17 by itammb]

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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 22/12/2006 alle 16:17
Caro Zanna,
purtroppo non ho ottenuto grandi risultati.
Questo perchè ho iniziato tardi, a 17 anni e ho smesso presto. (Ora ne ho quasi 22).
Quest'anno sono stato un po' perseguitato dagli infortuni ma nell'ultima parte di stagione in parecchie volate mi sono piazzato poco fuori dai 10.
So che non conta nulla, però per me è stata una soddisfazione.
Sono convinto che quest'anno, con l'aiuto di una squadra seria, avrei potuto dire la mia in qualche volata..
Per quanto riguarda il discorso sui sacrifici, io sono convinto che sia giusto che quando uno decide di fare il ciclista agonista impegni tutte le proprie risorse umane per raggiungere il miglior risultato possibile.
Ma badate bene. Ho detto UMANE. Ed allenarsi due volte al giorno sempre, o sostenere allenamenti mostruosi non è umano.
E un corridore pulito non può cimentarsi in certi allenamenti troppo massacranti. Altrimenti dura un mese e poi scoppia.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 22/12/2006 alle 16:37
Originariamente inviato da itammb

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Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale.

Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato.

Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami.


Scusami Elisa io non sono d'accordo con tè...se tanti cicloamatori si allenano (io ad esempio) di sera o con la neve non è per fanatismo...non per soldi...anzi una stagione amatoriale tra trasferte, accessori e manutenzione per la bici, iscrizioni gare...ecc.. può costartti dai 1500 ai 2000 euro anno....

Per mè è quella piccola follia e che riconosco anche tra gli amici che fanno sport con mè, di dare ego alla vocina interna (Hai mai visto Tom Selleck in MaGnum P.I...!?)....che dice quasi sempre "Resisti ancora un attimo...attimo, attimo, attimo....."

La determinazione tra amatori (evoluti) e agonisti è uguale...cambia certamente il tempo, le somme di denaro...e quello per cui uno è disposto a rischiare per vincere.

Cicloamatore è diverso da cicloturista.


Si però cicloamatore è diverso da "mulo"(uso un termine un pò forte per far capre,anchio mi reputo uno pseudo cicloamatore).

I sacrifici vanno bene,ma quando si esagera si esagera.Spendere 2000 euro all'anno+3000 per una bici+vestiario etc....+ tantissimi sacrifici come lavorare o studiare,avere una vita sociale(ciò vuol direa nche uscire alla sera)dover tante volte uscire da solo perchè non esistono società ben strutturate,difficoltà nel trovare gruppi di cicloamatori la cui età media sia inferiore a i 40 anni(dico media),a me mi sembrano delle ve e e proprie esagerazioni.

Va bè sugli amatori ci sarebbe molto da dire,ma mi fermo qui.

Anche sull'agonismo vale lo stesso discorso,questi ragazzi di 19-20 devono solo contare sull'amore che li avvicina a questo sport,ed è proprio questo amore(come succede nella vita di coppia)che gli fa vedere la realtà distorta,accettano cose che non dovrebbero accettare,non hanno un minimo di incentivi economici,pochissimi incentivi di cariera(ammettiamolo,quanti poi saranno quelli che riusciranno a viverci cignitosamente con questo sport,pochissimi)e quindi vanno avanti,ripeto solo con l'amore,con il cuore,che come nelle relazioni sentimentali spesso ti fa compiere azioni irrazionali,illogiche!!

 

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Livello Tour




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  postato il 22/12/2006 alle 17:49
Meno male qualcuno che ragiona; aggiungo il fatto che in Italia ci saranno si e no 150 professionisti su decine di migliaia di praticanti; credere di poterci campare con la bici mi sembra quanto mai un'illusione leopardiana...
 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 22/12/2006 alle 18:20
Infatti, il rapporto è 150 professionisti su migliaia di praticanti, e non sarebbe per nulla normale se si potesse coltivare la passione per questo sport solo diventando professionista, se no in Italia avremmo appunto...150 appassionati di ciclismo, quindi Morglum spero davvero possa continuare ad andare in bici e a correre, una volta passata questa delusione.
Per il resto, come ho già detto, ad un amatore nessuno impone di fare sacrifici che fa, se qualcuno vuole scimmiottare i professionisti è affare suo, però gli amatori che fanno gare devono essere sostenuti da stimoli molto alti e fare sacrifici, perche se no, ripeto, alle gare è impossibile anche solo mantenere le ruote.
Anch'io sono giovane,e il tempo che mi portano via gli allenamenti non sono un peso o una pratica da sbrigare, ma un piacere, sebbene sia costretto a uscire spesso da solo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/12/2006 alle 19:36
Originariamente inviato da DeLorean

I sacrifici vanno bene,ma quando si esagera si esagera.


Come ti dò ragione!

 

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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 23/12/2006 alle 17:45
Morglum mi fa molto meno male pensare di non aver mai iniziato come dilettante. Ora ho la passione per il ciclismo ma come pare a me e non come vogliono i ds, dirigenti ecc. Vado a fare qualche GRan Fondo ogni tanto e sono iscritto a una squadra amatoriale di ciclisti della domenica.
 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 23/12/2006 alle 22:43
Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da DeLorean

Mi fa ridere pensare una cosa:

Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!!

Non per essere pignolo, Davide... ma quei soldi - intesi come stipendio mensile - un calciatore che milita in Promozione non li vede nemmeno in cartolina. A meno che il proprietario sia molto ricco - un Berlusconi o un Moratti della categoria - ma mi sentirei di escludere tale ipotesi.
Ho svolto servizio civile in una società di calcio che allora militava in Eccellenza (oggi è in Serie D e combatte per la C2, ndr.), la categoria immediatamente superiore alla Promozione: lo stipendio mensile medio di un calciatore andava dai 500 agli 800 euro, più bonus partita (per le vittorie considerate "importanti") di un centinaio di euro a testa.

Comunque, al di là delle cifre, la conclusione è la stessa: i calciatori prendono decisamente troppo (e forse i ciclisti prof di medio livello prendono troppo poco? semplice curiosità, la mia...).

(chiuso OT)


in toscana anche in prima categoria ci sono giocatori che prendono tra i 2000 e i 3000 euro al mese

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/12/2006 alle 16:47
Originariamente inviato da itammb

Originariamente inviato da Vuelta Espana

Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale.

Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato.

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La determinazione tra amatori (evoluti) e agonisti è uguale...cambia certamente il tempo, le somme di denaro...e quello per cui uno è disposto a rischiare per vincere.

Cicloamatore è diverso da cicloturista.


Ma sai, sono punti di vista...so di aver toccato un tasto delicato, perchè molti qui fanno parte proprio di quella categoria di cicloamatori che io considero esagerati: ma ripeto, è una mia considerazione, e come ha detto De Lorean, quando si esagera si esagera, e il mio concetto personale di esagerazione è proprio questo. Ovvio che poi uno ci trova degli stimoli, e ben venga, in quel caso niente da dire, sarà una persona più felice e appagata di chi stimoli non ne ha; dico solo che spendere migliaia di euro l'anno per bici, vestiario, trasferte, e fare allenamenti massacranti il tutto completamente a proprie spese, mi sembra una forzatura. Almeno i dilettanti sono pagati (poco, troppo poco!) per farlo, diciamo che per loro potrebbe diventare un mestiere...non che per questo debbano accettare ogni sorta di compromesso, sia ben chiaro: anche qui non si deve esagerare.

Vedo solo le due categorie su due piani diversi, tutto qui, cmq ripeto, è una mia visione personale della cosa.

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

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  postato il 24/12/2006 alle 17:49
Ho sempre creduto una cosa,noi appassionati delle due ruote ci potremmo paragonare ad un innamorato cronico della propria ragazza,un innamorato che accetterebbe ogni cosa ed ogni sopruso pur di continuare a far funzionare in un modo o nell'altro il loro rapporto

Solo che ogni tanto se si aprono bene gli occhi si vedono cose che fanno inorridire e che io ho espresso nel concetto "quando si esagera si esagera".
Ovvio nessuno mi obbliga a sacrifici enormi,però nessuno obbliga un amante a fare cose impensabili per la propria amata,le si fanno perchè abbiamo la mente annebbiata:hammerin senso buono),se ci svegliassimo un pò,come ogni tanto faccio ragionando a freddo,forse le cose andrebbero un pò meglio!!!!

 

[Modificato il 24/12/2006 alle 17:52 by DeLorean]

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  postato il 24/12/2006 alle 17:55
Se questa "fidanzata" non la seguissimo più neanche noi appassionati il Ciclismo non avrebbe più ragione di esistere......
Ma sono l'unico a cui non frega nulla se i corridori sono puliti o dopati come cavalli?

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 24/12/2006 alle 17:58
Originariamente inviato da Il Lupo

Se questa "fidanzata" non la seguissimo più neanche noi appassionati il Ciclismo non avrebbe più ragione di esistere......
Ma sono l'unico a cui non frega nulla se i corridori sono puliti o dopati come cavalli?


Un conto è seguire la fidanzata in un rapporto alla pari,un conto è esagerare.......tutto qui!!

Lupo,alcune tue affermazioni mi sconcertano e non penso di essere l'unico qua dentro....va bè passiamo oltre!!

 

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Livello Giro




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  postato il 24/12/2006 alle 18:01
Aspè aspè non fraintendiamo, io intendevo dire che mi piace vedere le corse punto, poi quello che c'è dietro sinceramente non mi interessa, certo che mi piacerebbe che andassero tutti a pane e acqua...

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 25/12/2006 alle 09:52
Se non spendi diversi soldi non puoi comprare una buona bici, questo è il fatto, e se non hai una buona bici fai il doppio o il triplo della fatica, e allora la bici non diventa più un mezzo per divertirsi facendo fatica ma un mezzo per torturarsi facendo troppa fatica.
Poi come ho detto, mica tutti i cicloamatori sono agonisti. La gran parte non fa gare, o magari partecipa solo a qualche granfondo.
Le gare le si fanno, parlo per me, per non pedalare a vuoto, visto che ci si allena tanto è bello confrontarsi con altri corridori, per divertirsi innanzitutto perchè non siamo professionisti, ma anche per migliorarsi e andare sempre più forte.
Tutti gli sport hanno le categorie inferiori, a seconda della bravura e delle possibilità che uno sportivo ha, può giocare a calcio, volley, basket o tennis in diverse categorie, dalla serie A alla C alla Promozione, perchè il ciclismo dovrebbe fare differenza?
I cicloamatori agonisti sono come la serie C a la D del calcio, tutto qua.

 
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Livello Giro




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  postato il 25/12/2006 alle 12:54
Pensavo che la serie C fossero le professional e la D le Elite....evidentemente sbagliavo......

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 25/12/2006 alle 13:17
No,perchè nel ciclismo non ci sono categorie fatte in base a promozione e retrocessione, le squadre sono professionistiche punto e basta, poi sono divise tra le Pro Tour e le altre soprattutto in base all'importanza dello sponsor e dei soldi a disposizione.
La categoria è unica.
A parte il fatto che tanti corridori che militano in piccole squadre non vanno meno forte di un corridore normale che milita in una Pro Tour.

 
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Livello Giro




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  postato il 25/12/2006 alle 20:22
Quì hai ragione

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 26/12/2006 alle 00:14
Originariamente inviato da mont ventoux

Se non spendi diversi soldi non puoi comprare una buona bici, questo è il fatto, e se non hai una buona bici fai il doppio o il triplo della fatica, e allora la bici non diventa più un mezzo per divertirsi facendo fatica ma un mezzo per torturarsi facendo troppa fatica.
Poi come ho detto, mica tutti i cicloamatori sono agonisti. La gran parte non fa gare, o magari partecipa solo a qualche granfondo.
Le gare le si fanno, parlo per me, per non pedalare a vuoto, visto che ci si allena tanto è bello confrontarsi con altri corridori, per divertirsi innanzitutto perchè non siamo professionisti, ma anche per migliorarsi e andare sempre più forte.
Tutti gli sport hanno le categorie inferiori, a seconda della bravura e delle possibilità che uno sportivo ha, può giocare a calcio, volley, basket o tennis in diverse categorie, dalla serie A alla C alla Promozione, perchè il ciclismo dovrebbe fare differenza?
I cicloamatori agonisti sono come la serie C a la D del calcio, tutto qua.


è qui il punto,la questione è che uno dovrebbe(come succede in quasi tutti gli sport)correre,divertirsi,partecipare etc...alla categoria che gli compete.I cicloamatori agonisti sono la serie c e d del calcio,ma le altre serie dove sono? La promozione,l'eccelenza,la 1°2°3° categoria? dove sono?
Società che ti permettono di divertirti insieme ad altri ragazzi (anche dai 20 ai 30 anni)dove sono? Tutto è sempre e solo sulle tue spalle,è questo il vero problema!!!

Il mio discorso verteva proprio su questo punto,si fanno tanti sacrifici,non solo economici,che tra l'altro sono tantissimi,voglio vedere quale altro sport richiede un badget annuale come quello che si deve sostenere per il ciclismo.

Mi si potrebbe rispondere "nessuno ti costringe,nessuno li o ci costringe" lo sò benissimo,ma come ho già detto in passato,molto spesso i ghrandi amori ti fanno fare cose del tutto irrazionali,ti fanno accettare cose che a mente lucida non accetteresti mai,ed è proprio quando ho la mente sgombra che riflòettendoci su mi si accapponano i capelli,per poi ritornare nel mio torpore

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 26/12/2006 alle 13:41
Sui costi alti per praticare questo sport hai pienamente ragione.
Poi dipende anche molto dalle disponibilità economiche del singolo ciclista, o anche dalle passioni che uno ha oltre alla bici.
Io ad esempio per la bici spendo parecchio ogni anno, comprese manutenzione, gare e benzina per andarci, ma non la trovo per niente una scelta irrazionale, neanche ragionandoci a mente fredda, perchè ognuno è libero di spendersi i soldi come vuole. Molti miei coetanei spendono decine di euro al giorno fra telefonini, ricariche, auto/moto, vestiti firmati, sigarette alcool o droghe. Io non ho niente da obiettare, ognuno si gestisce le proprie pecunie.
Io a parte la bici, spendo soldi solo per CD e libri.
Anche in questo caso spendo un bel pò, perchè mi piacciono i CD originali e comunque la musica che ascolto non si trova sulle bancarelle dei fratelli extracomunitari, ma cosa posso farci?
Sulle categorie ciclistiche, la tua è una bellissima idea, ma di difficilissima attuazione.
Io ho fatto un'approssimazione, ho detto che i cicloamatori corrispondono alla categoria C o D del calcio, non considerando che quelli che vincono la 9 Colli potrebbero tranquillamente correre tra i professionisti, e non considerando neanche i cicloamatori più deboli che al limite equivarrebbero ad una prima Categoria o alla Promozione.
La galassia del ciclismo amatoriale è amplissima per qualità e capacità dei singoli ciclisti che la compongono, e comunque queste tutte queste persone sono destinate a dover convivere per forza, perchè sarebbe impossibile organizzare tante gare per quante sono le categorie qualitative dei cicloamatori, per il semplice fatto che il nostro sport non si svolge in impianti dedicati (pista a parte), i quali possono essere a disposizione dello sport per tutto il giorno non creando alcun problema di viabilità.
Per organizzare una singola gare ciclistica, bisogna chiedere e ottenere tantissimi permessi e concessioni di varia natura, e per di più con grande anticipo, e ciò per bloccare le strade magari solo per 15 minuti.
Non sarebbe immaginabile bloccare strade per molte ore, quando già per una singola gara ogni organizzatore è costretto a fare i salti mortali, e questo senza alcuna differenza fra organizzatore di gare amatoriali e quello professionista, anzi è molto più facile ottenere permessi per far passare il Giro d'Italia, senza dubbio.
Quindi è così, una sola categoria per i professionisti ed una sola per gli amatori, come del resto avviene anche nel podismo.

 
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Livello Giro




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  postato il 26/12/2006 alle 14:38
Quì comunque se posso dare un pensiero sul mondo dilettantistico:
Io penso che i dilettanti dovrebbero essere dilettanti, ed invece sono dei veri e propri professinisti, penso che se un ragazzo a 23/24 vogli avere la possibilità di correre in una gara di dilettanti a sue spese possa farlo in tranquillità, è vero e molto storceranno il naso, ma io vedo la categoria dilettantistica come una categoria che debba permettere ai più forti di farsi notare nelle categorie professionistiche, e per me non è giusto che un ragazzo magari solo per la sfortuna di aver smesso di correre per qualche mese a 20 anni debba essere fatto fuori anche se è un fuoriclasse!
Ma sapete quanti ragazzi sento (come il sottoscritto)che avrebbero una voglia matta di correre ma non possono farlo? E avendo avuto la possibilità di staccare in salita dei professionisti di un certo livello facendo con diversi chili di sovrappeso una salita col 52 mentre loro andavano col 39, beh...penso di avere il diritto di correre più di molti altri dilettanti, e scusate la poca modestia.

 

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Livello Miguel Poblet




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  postato il 26/12/2006 alle 15:29
Ma scusa, come fate a paragonare le serie del calcio, del volley ecc...con il ciclismo, che è uno sport anche se con squadre, è uno sport individuale, al massimo si puo paragonare all'atletica.

Per chi ha scritto perchè non si puo avere la possibilità di fare qualche gara a spese proprie senza problemi, Chiunque puo decidere di andare a spese proprie di fare una gara dilettante, basta farsi fare la tessera in una società affiliata alla fci e stare ai regolamneti, solo che in Italia c'è il limite di 25 anni, e questo sarebbe da eliminare appunto per tutti quelli che vorrebbero correre anche solo qualche gara senza problemi.

Qualcuno dice che i dilettanti nel ciclismo sono pagati, forse sarebbe meglio dire ch ealcuni dilettanti sono pagati, almeno la metà non vedono nessuno stipendio, e qualcuno prende un rimborso spese che non si puo considerare uno stipendio visto che sarebbe veramente dura vivere con questi rimborsi. Molti non vivono nemmeno cion i soldi che si prende a correre in squadre professionistiche.

 
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Livello Giro




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  postato il 26/12/2006 alle 16:07
Comunque se un dilettante viene stipendiato non c'è nulla di male, alla fine è come un'università e chi lo merita può prendere anche una borsa di studio, ed è giusto che un ragazzo a 22/23 anni non stia più sulle spalle dei genitori,
ma quindi tu dici che un 20 enne può correre tra i dilettanti anche se non fà più una gara da anni? (scusatemi se stò andando un pò offtopic....)

 

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 26/12/2006 alle 17:13
Anche il tennis è uno sport individuale, eppure lì le categorie ci sono e sono anche tante.
Ma ripeto, nel ciclismo non è possibile assolutamente cambiare la tipologia attuale, nella quale esistono solo professionisti o dilettanti/juniores, e amatori che siano agonisti o meno.

 
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