Board logo

Addio, ciclismo...
Morglum - 19/12/2006 alle 11:06

Oggi, a meno di una settimana da Natale, do il mio addio al ciclismo. Lo faccio con la morte nel cuore e, quel che è peggio, lo faccio senza che sia una mia scelta. Pochi giorni fa ho scoperto che la squadra con la quale ho firmato un contratto per la prossima stagione, ha deciso, apparentemente senza motivo, di mettermi fuori squadra. Il team manager di tale squadra sostiene che la sua decisione dipenda da una cattiva situazione economica, ma tutti sanno che questa squadra è tra le più ricche del panorama dilettantistico. E trovare una squadra altrettanto valida a metà dicembre è praticamente impossibile. Succede così che, per l'ennesima volta da quando frequento questo ambiente, io mi trovi a dover ingoiare un boccone amaro.. Inutile prendersi in giro.. Ho sempre cercato di difendere, per quanto possibile, il mondo del ciclismo dalle peggiori insinuazioni. Ho sempre cercato di convincermi che questo ambiente non fosse poi così male; ma ho mentito a me stesso. La verità è che questo mondo fa schifo. Quasi tutte le squadre curano solo i propri interessi. Quasi tutti i direttori sportivi non capiscono niente di ciclismo. Quasi tutti gli atleti di vertice fanno uso di sostanze dopanti. Quasi tutti i disonesti hanno le spalle coperte dalla federazione. Quasi tutti gli onesti fanno una brutta fine. In soli 4 anni di dilettantismo ho visto direttori sportivi negare il cibo agli atleti. Ho visto atleti di grandi squadroni minacciare altri corridori. Ho visto giudici fingere di non vedere plateali scorrettezze da parte di atleti "protetti". Ho visto ciclisti bucarsi nascosti dietro ai furgoni, come i tossici. Ho sentito d.s consigliare ai ragazzi di fare le SFR senza le mani sul manubrio. Ho visto corridori "girare il manubrio" ad altri ciclisti, urlando soddisfatti "fuori uno". Ho sentito dire da giudici di federazione che il doping non esiste. Ho sentito dire da alcuni d.s che quelli che vanno meno forte sono quelli che non si allenano. Ho visto atleti perdere o prendere diversi chili di peso in poche settimane. Ho visto atleti trasformarsi da scalatori a velocisti o viceversa in meno di un mese. Ho visto corridori fare intere salite attaccati a una moto e poi piazzarsi nei primi dieci. Ho visto atleti multati per essersi attaccati ad una moto, per non finire fuori tempo massimo. Ho visto corridori sorteggiati per l’antidoping andarsene a casa di nascosto, senza presentarsi al controllo. Ho visto gli stessi corridori arrivare tranquilli alla gara successiva. Ho visto squadroni che “spaccano” il gruppo semplicemente facendo una doppia fila. Ho visto squadroni arrivare all’arrivo in parata, occupando tre terzi del podio e otto decimi della classifica. Ho visto gente applaudire commossa questi arrivi. Ho sentito lo speaker invitare tutti ad applaudire questi eroi. E questa è la cosa che fa più male. Il fatto che nessuno si renda davvero conto di chi sono i disonesti, e chi gli eroi. Quando arrivi stremato, quando il primo è già stato premiato, la gente ti guarda, ti giudica. Pensa con compassione che fai quello sport per passare il tempo, senza impegnarti, senza sacrificarti. E lo stesso pensano molti D.s. Ma nonostante tutto lascio questo mondo con un lutto grandissimo. Non riesco a pensare la mia vita senza il ciclismo. Ogni mio pensiero, per quanto mi sforzi, mi riconduce alla bici. Ogni ricordo degli ultimi anni è legato a questo sport, meraviglioso e maledetto. Solo chi ha pedalato sa cosa vuol dire fare il ciclista. Allenarsi duramente, col sole o con la pioggia. Superare il limite della fatica, farsi male. Sentire le gambe che bruciano, la testa che scoppia e quell’insopportabile gusto di sangue in bocca. Cercare di aggrapparsi a qualsiasi pensiero che ti permetta di resistere ancora qualche secondo, qualche metro. E quella estenuante ricerca del continuo miglioramento che ti porta a pedalare ogni giorno con più forza, con più rabbia. La rinuncia a quasi ogni piacere. Niente vacanze, niente dolci, niente donne, niente vita notturna, niente passeggiate, niente distrazioni. Niente che non sia pedalare tutti i giorni e mangiare sano. Niente che non sia sofferenza e sudore. E tutto questo per cosa? Per soldi? No, per amore. Solo per amore si possono fare queste sacrifici. Solo per amore ci si rialza sanguinanti e si prova a riacciuffare la coda del gruppo. Solo per amore si chiede alla propria ragazza di non fare sesso, perché c’è una gara il giorno dopo. Solo per amore ci si sveglia all’alba, e si esce di casa quando i coetanei rientrano dalla discoteca. E l’unica vera ricompensa è quella splendida e universale sensazione che quello che stai facendo è fantastico. E che può essere l’esempio per molte altre persone. Il ciclismo ti insegna a vivere. Ti insegna a soffrire, a resistere alla fatica, a sognare. Ti insegna che dopo una sconfitta, dopo una caduta, l’unica soluzione è rialzarsi, e continuare a lottare. Ma del ciclismo ormai si salva solo l’essenza. Tutto ciò che gli ruota attorno è merda. E come si fa a consigliare ai giovani questo sport? Come si può dire ad un giovane che il ciclismo è il perfetto connubio tra forza ed eleganza, tra rabbia e poesia, senza parlare di tutto ciò che lo circonda? Ed è con questo sentimento antitetico che lascio questo sport. Da una parte la rabbia. La rabbia per essere stati respinti dal proprio amore. La consapevolezza di non essere riusciti a realizzare il proprio sogno, per colpa di qualcun altro. La rabbia nel constatare come l’ambiente del ciclismo sia schifoso, mafioso, sicuramente non peggiore di quello del calcio e degli altri sport, come a tanti piace immaginare. La rabbia nel capire che è finita. Che non ci saranno seconde occasioni. La rabbia nel capire che non sarà possibile salire sulla bici per molto tempo, almeno finchè l’amore non sarà stato sotterrato dal tempo. E dall’altra parte rimane proprio l’amore. L’amore per lo sport più bello del mondo. L’amore per lo sport che mi ha incollato davanti alla tv. Lo sport che mi ha emozionato, che mi ha fatto piangere, che mi ha fatto gioire. Lo sport che ha lasciato tracce indelebili nel mio cuore, nella mia mente e sulla mia pelle. Lo sport che ha segnato la mia vita e che ha colorato i miei sogni più belli. Lo sport che occuperà per sempre un angolo del mio cuore. E così me ne vado, con questo strano miscuglio di sensazioni. Mi rimangono mille bei ricordi, mille sensazioni fantastiche. Mi rimane quell’impagabile sensazione di gratitudine che solo questo sport può darti. Me ne vado più ricco. Non certo di soldi, ma di esperienze e insegnamenti. E me ne vado con un dolore forte, dentro al cuore, pensando a quanto mi mancherà…

 

[Modificato il 19/12/2006 alle 18:15 by Monsieur 40%]


Admin - 19/12/2006 alle 11:15

Coraggio. Coraggio.


ruotalibera - 19/12/2006 alle 11:23

Morglum, non dargliela vinta!!! Resisti e vedrai che piano piano le cose cambieranno! Coraggio! p.s.: in che regione vivi?


DeLorean - 19/12/2006 alle 11:29

Bellissima e struggente questa tua dichiarazione........... Se avrai voglia di sfogarti,una spalla su cui piangere,noi saremo qui.......:gruppo:


D.S. - 19/12/2006 alle 11:34

E' triste dirlo ma la penso come te, hai scritto tante verita... Non allontanarti dal ciclismo cerca di goderti cmq quel poco o tanto che ti può ancora dare questo sport.


omar - 19/12/2006 alle 11:34

Proprio ora non devi mollare sfrutta la rabbia per andare piu forte e dimostrare chi sei ,una squadra la si trova sempre non buona pero a volte meglio una squadra piccola ma con gente seria


Frank VDB - 19/12/2006 alle 11:36

Perchè non mandi questo sfogo denuncia a Bicisport o a Tuttociclismo? Oddio, a pensarci bene magari Sergio Neri ti ignora o ti taglia dicendo che sei stato troppo lungo... Coraggio...


violetta - 19/12/2006 alle 11:44

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Oddio, a pensarci bene magari Sergio Neri ti ignora o ti tagli dicendo che sei stato troppo lungo... [/quote] non direi...tentar non nuoce


Laura Idril - 19/12/2006 alle 12:50

Mi scendevano le lacrime mentre leggevo questo sfogo. Coraggio.


pedalando - 19/12/2006 alle 13:01

Carissimo Morglum, coraggio, mi sembra di capire che il tuo amore per il ciclismo e' totale e non solo per le competizioni, quindi: - e' incredibile quanto hai dovuto tollerare tutto quello che hai visto. Deve essere stato propiro amore. - vedrai che passato lo shock il tuo amore riprendera', magari lontano dalle gare, perche' una bella pedalata ti dimostrera' che il tuo amore verso la bici e' corrisposto.


robby - 19/12/2006 alle 13:59

Sei uno con le contropa.lle ;) e dimostrare il tuo amore per il ciclismo in questa maniera così forte e struggente lo sottolinea!!!! Non perderti d'animo e soprattutto non mettere a lutto il tuo cuore...non si può perdere un amore così...non si deve perdere un amore. vedrai che tutto quello che ti senti dentro ritornerà a trasformarsi in una pedalata e poi in un'altra ancora fino a tornare ad amare quello che farai sulla bici.... ;)


Luha - 19/12/2006 alle 15:13

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Perchè non mandi questo sfogo denuncia a Bicisport o a Tuttociclismo? Coraggio... [/quote] mentre leggevo lo sfogo è la prima cosa che mi è venuto in mente. Io andrei un po' più in su, tipo la Gazzetta dello Sport. Certo che resistere e non mollare deve essere veramente dura


Subsonico - 19/12/2006 alle 15:30

anche secondo me è da pubblicare...magari, su cicloweb.


mont ventoux - 19/12/2006 alle 15:54

Comprensibilissimo lo sfogo, non credo però serva inviare lettere di questo tipo ai giornali, perchè finchè non si fanno delle accuse più circostanziate, con nomi e cognomi, non si ottiene alcun risultato. Pensiamo all'intervista alla Gazzetta di qualche mese fa di quella specie di pentito, che raccontava tutta una serie di aspetti "oscuri" del mondo delle corse. A cosa è servito? Qualcuno ha fatto delle indagini? Per non parlare della stessa cosa che avvenne a Striscia la Notizia qualche anno fa, con quel famoso incappucciato. Certo, i milioni di telespettatori che guardano Striscia e che magari non conoscono bene i problemi o le questioni sportive, si saranno fatte una bruttai idea del ciclismo, ma quella denuncia ha per caso smosso qualcosa, qualcuno ha approfondito? Non è il giusto modo d'agire. Anche se non è facile, se si vuole che qualcuno paghi davvero, bisogna fare delle denunce pubbliche, rivolgendosi a chi di dovere. Anch'io corro in bici, Se mi girano il manubrio e mi fanno cadere di proposito puoi star certo che vado al commissariato, non mi importa nulla di venire emarginato, la mia dignità di persona viene molto prima. Se si è costretti a fare diete inaudite per uno sportivo, e ci credo che avvengano queste cose, si denuncia il direttore sportivo, non è possibile che i corridori, che sono i veri attori dello spettacolo, subiscano passivamente tutto quello che gli viene imposto. E non credo sia giusto giustificare tutto con l'amore e la passione che si ha per uno sport, perchè di questo passo non cambierà mai nulla. Non è il tuo caso, ma io devo credere che se a livello dilettantistico c'è questo livello di anarchia, la colpa sia di chi, pur essendo vittima di questo sistema e pur essendo, dati alla mano, in grandissima maggioranza, non ha niente da dire e si accontenta di essere un semplice ingranaggio.


canguro - 19/12/2006 alle 15:55

volevo anch'io dire la mia su questo argomento che mi riguarda da vicino, visto che ho fatto una "scelta" simile a quella di Morglum, e anche se non sò scrivere come lui, volevo dire a quelli che scrivono di non mollare per non dargliela vinta, che fà si molto piacere ricevere parole di sostegno, ma spesso continuando non si fà che continuare a darla vinta ai vari D.S, team maneger, presidenti...nel senso che tanto un solo corridore non può farci nulla per cambiare il sistema ciclismo, e non puoi fare altro che accettare compromessi, quindi forse è meglio fare una pausa di disintossicazione e ripartire con un altra concezione di ciclismo non più agonistica ma turistica o ecologista ma è una cosa completamente diversa:(


Luha - 19/12/2006 alle 16:11

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anch'io corro in bici, Se mi girano il manubrio e mi fanno cadere di proposito puoi star certo che vado al commissariato, non mi importa nulla di venire emarginato, la mia dignità di persona viene molto prima. [/quote] io non corro il bici. ma se uno mi gira il manubrio io molto gentilmente ed educatamente gli giro il suo attorno al collo :mad:


W00DST0CK76 - 19/12/2006 alle 16:21

Le motivazioni che ti spingono ad abbandonare il ciclismo sono più che comprensibili e probabilmente molti ragazzi si trovano in una situazione simile alla tua ma c'è una cosa che ci spinge ad andare avanti anche quando la logica sembrerebbe suggerire il contrario: la passione. Ricomincia utilizzando come punto di partenza ciò che hai scritto [quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Il ciclismo ti insegna a vivere. Ti insegna a soffrire, a resistere alla fatica, a sognare. Ti insegna che dopo una sconfitta, dopo una caduta, l’unica soluzione è rialzarsi, e continuare a lottare [/quote] Non abbandonare la bici e, quale che sia il tuo modo di stare in questo mondo, da corridore o da semplice cicloturista, non sprecare tutte le esperienze che hai acquisito, utilizzale per aiutare nel tuo piccolo chi si avvicina a questo mondo e per denunciare chi lo insudicia. Puoi fare molto di più di ciò che tu creda. In bocca al lupo!


cecco - 19/12/2006 alle 17:21

mi dispiace!!da corridore ti capisco!! purtoppo questo è un sistema in cui se vuoi star dentro devi accettare delle "regole" oppure sei fuori!!!è brutto da dire ma purtroppo è cosi! :bla:


Il Lupo - 19/12/2006 alle 17:35

Scusate ma esiste qualcosa che se iniettato prima della competizione aumenta le prestazioni? E l'antidoping? Scusate questa mia curiosità


DeLorean - 19/12/2006 alle 17:49

Purtoppo molte parole e pochi fatti:bla: Si tende sempre ad essere generici e allora invito tutti quelli che corrono in qualche squadra a denunciare pubblicamente quello che vedono e quello che sentono.A spiegare a quei poveri ignoranti come noi come funzionano realmente le cose,ma senza andare sul generico. Mi piacerebbe leggere qualcuno che ammette uso di sostanze,che spiegasse quali sostanze,che spiegasse cosa succede realmente nel prima,durante e nel dopo corsa........ Forse sogni:hammer:


cecco - 19/12/2006 alle 17:53

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Purtoppo molte parole e pochi fatti:bla: Si tende sempre ad essere generici e allora invito tutti quelli che corrono in qualche squadra a denunciare pubblicamente quello che vedono e quello che sentono.A spiegare a quei poveri ignoranti come noi come funzionano realmente le cose,ma senza andare sul generico. Mi piacerebbe leggere qualcuno che ammette uso di sostanze,che spiegasse quali sostanze,che spiegasse cosa succede realmente nel prima,durante e nel dopo corsa........ Forse sogni:hammer: [/quote] mi sa che è dura trovare qualcuno che fa nomi!!!


Il Lupo - 19/12/2006 alle 17:54

Infatti questo povero ragazzo ha scritto col cuore in mano e non me la sento di dire qualcosa di negativo, ma io chiedo anche agli altri dilettanti di parlare perchè a me francamente conoscendo l'ambiente rimane difficile pensare a gente che gira i manubri o che si buchi prima di una gara :?


Morglum - 19/12/2006 alle 18:07

Ah si, Lupo? Ti viene difficile crederlo? Perchè non vai a vedere qualche gara? Perchè non fai qualche domanda in giro? Chiedi un po' a Fumagalli come ha fatto a cadere quando si è fatto male alla mano... Chiedi ai corridori "normali" cosa ne pensano della Pagnoncelli. Ti riporto un comunicato stampa tratto dal sito www.teamfidibc.com Io non faccio parte della loro squadra, e non li conosco... Eppure leggi un po' cosa dicono, e dimmi se non ti ricorda un passaggio di quello che ho scritto io... E' questo il problema, signori. Quasi tutti non se la sentono di credere... Comunicato stampa Scritta il 09 Settembre 2006 La gara odierna di Turbigo, perfettamente organizzata dal VC Marcoli, ha avuto in Angeli, Damiani, Fumagalli, ed Antonioli come protagonisti, fin quando sono cominciate "le cadute per distrazione". Nel corso del penultimo giro, il nostro Andrea, veniva per "distrazione" a contatto con il corridore Enrico Rossi della SC Pagnoncelli, riportando una ferita alla mano sinistra con probabile danno ai tendini. "Per distrazione" sarà poi la giustizia ordinaria a stabilire la dinamica della caduta. Giustizia ordinaria e non sportiva in quanto di sport nell'accaduto se nè visto ben poco. La serie di cadute "per distrazione" continuavano circa 3 km piu tardi dove a finire in un fosso era il nostro Antonioli, dopo un contatto, per "distarazione", con un altro corridore della società Pagnoncelli. Nulla da recriminare o da "piagnucolare" per la vittoria del bravo corridore della Pagnoncelli Orizzonte, se non che la serie di "cadute per distrazione" erano cominciate già nel gruppo inseguitore, quando al nostro Body veniva letteralmente tagliata la strada da un altro corridore della Pagnoncelli che lo faceva finire fuori strada, con commento finale del simpatico esponente della Pagnoncelli : "FUORI UNO!!!". Episodi del genere con lo sport hanno ben poco a che fare, per non parlare di rispetto ed educazione.Due cose che non sono mancate, per non parlare dello stile, nemmeno in cima alla Roncola il 27 agosto quando un esponente della sopra citata società andava da un nostro corridore chiedendogli : "quanto vuoi per veneire con noi?...". Nulla di strano per le strategie di mercato di una squadra, ma le persone si trattano diversamente, evidentemente per alcuni personaggi, perchè atleti o sportivi non si possono definire, non è cosi. Fortunatamente non tutti si comportano cosi, le scuse e le parole di dispiacere per quanto successo in corsa fatteci e detteci, in maniera sincera ed onesta, da una persona della sopracitata squad..., tea..., agglomerato di persone, sono il gesto piu bello e sincero di questa giornata. Vincere o perdere una gara di ciclismo non è tutto nella vita, lo pou essere se i principi di rispetto e lealtà sportiva non vengono calpestati, allora si che val la pena vincere una gara.


cecco - 19/12/2006 alle 18:16

[quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Infatti questo povero ragazzo ha scritto col cuore in mano e non me la sento di dire qualcosa di negativo, ma io chiedo anche agli altri dilettanti di parlare perchè a me francamente conoscendo l'ambiente rimane difficile pensare a gente che gira i manubri o che si buchi prima di una gara :? [/quote] io corro in mtb ogni tanto faccio qualche gara coi dilettanti su strada se vuoi ti dico io qualche aneddoto anno 2005 gara di mareno di piave circa 5 km dalla partenza siamo in gruppo ci si appresta ad affrontare una curva, un tipo (non mi ricordo la squadra perche ho dovuto star attento a rimanere in piedi)che era dalla partenza che continuava a tagliarmi la strada appena prima di impostare la curva mi ha ha palesemente tagliato apposta la strada solo che ha sbagliato i conti e mi ha agganciato lui per fortuna si è sganciato subito e ha proseguito io ho fatto un numero da circo per rimanere in piedi per fortuna non son caduto ma il fenomeno mi ha rovinato tutte le ksyrium nuove!rientrato in gruppo non vi dico le risate e gli sfotto rivolti verso di me dai suoi compagni di squadra!! altro episodio questa volta accadutomi tra gli juniores: gara orsago-colalt: primi ottanta km di piana poi dieci km di trasferimento per prendere gli ultimi 10 di salita io conoscevo il percorso per cui un po prima della salita mi sono portato nelle parti avanti del gruppo ho preso la ruota di un corridore, ad un certo punto da dietro sento una manata sul sedere io non ci faccio caso e proseguo di li a poco ancora la solita manata e io tiro dritto.poco dopo sento un bestemmione da panico una serie di insulti rivolti a me (mi chiamavano per numero)e poi un gran spintone che per poco non vado a schiantarmi sul guard rail!a quel punto per la mia incolumita ho deciso di spostarmi! Cosi ho visto che chi mi spintonava e insultava erano due corridori che volevano prendere la ruota del corridore che mi precedeva!!!


simone89 - 19/12/2006 alle 18:20

io non corro in bici, ma mi fa molto male leggere certe cose....:gluglu::OIO


Il Lupo - 19/12/2006 alle 18:23

per qualche episodio è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio, Comunque Manuel piacere


Morglum - 19/12/2006 alle 18:25

Qualche episodio? Te l'ho detto, chiedi in giro.. tutto quello che ho scritto di aver visto è vero... E l'ho visto in tre anni... Non in 50


marcomln83 - 19/12/2006 alle 18:30

tutto ciò avviene nell'ambito amatoriale nel lazio.io avevo la nausea..stesse persone, stesse prepotenze,stesse facce da c---o ke spadroneggiavano e si bombardavano come cavalli. io pure nn corro più un pò x motivi di studio un pò x lo schifo generale perchè tutti hanno nteressi e nessuno alza un dito


Il Lupo - 19/12/2006 alle 18:34

A me sarebbe piaciuto avere a che fare con questa gente, quando correvo il nervoso saliva a livelli tali che non aspettavo altro che dare un pugno in faccia a qualcuno, forse è per questo che a me non è mai capitato nulla


Frejus - 19/12/2006 alle 18:40

Caro Morglum, purtroppo non sei il primo che sento dire cose del genere. Le stesse cose succedono più o meno anche in campo amatoriale, senza "spingersi" in quello dilettantistico. Per quanto mi riguarda non posso che essere felice di usare la bicicletta come mezzo per tenermi in forma e divertirmi senza ambizioni agonistiche. Comunque non crederti che nel calcio o altri sport la situazione sia molto differente anzi... Alcune persone danno il loro peggio non'appena un briciolo di competizione gli si presenta davanti. Sarà la natura umana, boh.. Prenditi una pausa e ritorna in sella quando ne sentirai il bisogno. Ciao


Morglum - 19/12/2006 alle 19:58

Come vedi, caro Manuel... non sono il solo a sostenere certe cose. Pensa poi che se certe cose succedono tra gli amatori, figurati tra dilettanti e professionisti..


Il Lupo - 19/12/2006 alle 20:02

Morglum devo darti ragione, comunque ho messo il tuo scritto nel mio forum perchè mi è piaciuto un sacco. Comunque se ti senti un campione rimonta in sella, altrimenti segui il Ciclismo solo per tv, almeno le mazzate se le prendono gli altri. Ciao


omar - 19/12/2006 alle 20:05

[quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Come vedi, caro Manuel... non sono il solo a sostenere certe cose. Pensa poi che se certe cose succedono tra gli amatori, figurati tra dilettanti e professionisti.. [/quote] in che squadra correvi?


bauschan - 19/12/2006 alle 22:31

Mi dispiace tanto. Tu però hai un amore per il ciclismo talmente grande che dovresti tenere duro, passato un po' lo sconforto forse puoi trovare qualche soluzione, ricordando che anche noi di cicloweb - come puoi leggere - siamo dalla tua parte :gruppo:


Reggio Emilia - 19/12/2006 alle 22:46

in bocca al lupo per il tuo futuro. tieni duro.


Bahamut - 19/12/2006 alle 22:49

E si, questo è un mondo a volte violento per certi aspetti..a volte sembra di seguire più un incontro di boxe che una volata di ciclismo..sputi, caschetti che volano, se ti butti in mezzo a un treno manubri che "volano", ma la cosa peggiore è che alla fine di una corsa a tappe sono freschi come il primo giorno mentre io sono cotto!! Ha ragione Morglum a chiedersi chi siano i veri eroi..i veri fuoriclasse sono quelli che credono nelle proprie forze e non si aiutano con i medicinali per raggiungere un obiettivo..e io che raggiungo l'arrivo con le mie forze, spinto dalla forza nascosta che una persona speciale mi da ogni giorno ( >< ), anche se non faccio il risultato so almeno di aver fatto tutto con le mie forze e di questo me ne vanto..certe prestazioni che da fuori sembrano inutili e insignificanti, per me, che vivo in questo mondo e so come gira, possono valere più di una vittoria..kmq sono convinto che un giorno avrò anche io l'occasione di dimostrare veramente quanto valgo e di poter esultare e ringraziare mamma e papà per ciò che mi ha dato madre natura..e ne sarò fiero!! Coraggio Morglum..probabilmente ci saremo incontrati in qualche corsa in questi 3 anni..e se non trovi possibilità di continuare pedalerò io per te!

 

[Modificato il 19/12/2006 alle 22:53 by Bahamut]


robby - 20/12/2006 alle 08:43

[quote][i]Originariamente inviato da Bahamut [/i] E si, questo è un mondo a volte violento per certi aspetti..a volte sembra di seguire più un incontro di boxe che una volata di ciclismo..sputi, caschetti che volano, se ti butti in mezzo a un treno manubri che "volano", ma la cosa peggiore è che alla fine di una corsa a tappe sono freschi come il primo giorno mentre io sono cotto!! Ha ragione Morglum a chiedersi chi siano i veri eroi..i veri fuoriclasse sono quelli che credono nelle proprie forze e non si aiutano con i medicinali per raggiungere un obiettivo..e io che raggiungo l'arrivo con le mie forze, spinto dalla forza nascosta che una persona speciale mi da ogni giorno ( >< ), anche se non faccio il risultato so almeno di aver fatto tutto con le mie forze e di questo me ne vanto..certe prestazioni che da fuori sembrano inutili e insignificanti, per me, che vivo in questo mondo e so come gira, possono valere più di una vittoria..kmq sono convinto che un giorno avrò anche io l'occasione di dimostrare veramente quanto valgo e di poter esultare e ringraziare mamma e papà per ciò che mi ha dato madre natura..e ne sarò fiero!! Coraggio Morglum..probabilmente ci saremo incontrati in qualche corsa in questi 3 anni..e se non trovi possibilità di continuare pedalerò io per te! [/quote] Mattia sei da applausi!!!!!!!!!! :clap::clap::clap:


pedalando - 20/12/2006 alle 09:40

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] Mattia sei da applausi!!!!!!!!!! :clap::clap::clap: [/quote] mi associo :clap::clap::clap:


Morglum - 20/12/2006 alle 10:16

Certo che è da applausi.. Come dice lui ci siamo incontarti in tante gare. Io lo conosco. So che è un corridore serissimo e pulitissimo.. E proprio per questo, nonostante sia convinto che abbia ottime doti, non è mai riuscito ad emergere.. E questo perchè? Perchè non si allena? Perchè va in discoteca? Non credo proprio...


mattewhawk23 - 20/12/2006 alle 10:34

semplicemente bisogna riportare quello che si vede..non è far la spia è eliminare il marcio,nessuno verrà mai a rinfacciarti qualcosa perchè quella è gente dalla coda di paglia..ora cerca la vera sfida non più la gara


lorenzofiori - 20/12/2006 alle 10:55

Non c'è galateo nel ciclismo professionistico; ma quale codice etico, manca educazione, misura e buon senso!!! Un mondo di prepotenti dove tutti vogliono vincere e fanno di tutto di emergere, non accettano nemmeno la sconfitta, rosiconi a non finire, orgogliosi oltre il limite, esibizionisti a ad alti livelli.


itammb - 20/12/2006 alle 11:17

@Morglum Potresti magari impiegare un pò del tuo tempo in qualche squadra giovanile dalle tue parti e diffondere un verbo diverso a quelli che verranno dopo di tè.... Certo è un pò diverso dalle desiderate che uno si augura ma il ciclismo è litigarello di natura :hippy: Auguri e buona fortuna !


pedalando - 20/12/2006 alle 13:17

[quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Certo che è da applausi.. Come dice lui ci siamo incontarti in tante gare. Io lo conosco. So che è un corridore serissimo e pulitissimo.. E proprio per questo, nonostante sia convinto che abbia ottime doti, non è mai riuscito ad emergere.. E questo perchè? Perchè non si allena? Perchè va in discoteca? Non credo proprio... [/quote] Vedi caro Morglum, dal messaggio di Bahamut si capisce che per lui esiste una valore piu' importante dell'emergere, ed e' quello di aver stima di se stessi per quello che si fa ogni giorno. Secondo i propri valori. Tu i valori li hai, fatti passare la rabbia e vedrai che potrai esser fiero di te per i tuoi sforzi e sacrifici. Questo non te lo potra' levare mai nessuno. Ciao e passa un sereno Natale


Il Lupo - 20/12/2006 alle 13:24

[quote][i]Originariamente inviato da Reggio Emilia [/i] in bocca al lupo per il tuo futuro. tieni duro. [/quote] Oooooooooohhhhhhhhhh calma bello/a :P in bocca a chi????????????? :D


canguro - 20/12/2006 alle 19:21

C'é una fondamentale differenza tra Bahamut e Morglum, ed è che Bahamut ha una squadra,che a mio parere è una delle più serie del panorama, mentre Morglum non ha proprio una squadra...Senza contare che anche se ora trovasse una squadretta non è facile ritrovare gli stimoli...


Morglum - 20/12/2006 alle 19:31

Esatto.. Sia io che Mattia siamo spinti dalla passione e dall'amore per lo sport in questione. Però lui milita in una delle squadre più serie e più organizzate del nord Italia.. Quindi magari ha anche a che fare con persone serie, e i disonesti li vede solo alle gare.. Mi spiego?


Zanna80 - 20/12/2006 alle 19:48

Boh...... Mi sento vicino a Morglum perchè lo so che quello che sta attraversando è un momento davvero difficile. Ho fatto fatica pure io mollare un mondo che amavo, dopo 18 anni di gare e di allenamenti. Ho fatto fatica io, pur essendo stata la mia una scelta volontaria, pur avendo già firmato il contratto per l'anno successivo! Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie? Non penso proprio.... Si sa, io ho lasciato il mondo dilettantistico ormai quattro anni fa. E' un mondo abbastanza marcio, forse molto più marcio del mondo del professionismo. Però è così, si sa che è così, si sa che resterà così, forse lo si ama perchè è così! Fatti forza Morglum.... Ci sono molte altre cose belle nella vita....


canguro - 20/12/2006 alle 20:52

Parlo per me, alla Pagnoncelli non ci andrei....


antonello64 - 20/12/2006 alle 21:54

[quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie? Non penso proprio....[/quote] visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato. Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato.


Morglum - 20/12/2006 alle 23:29

Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno. Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile. Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo. Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi.. In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare.. E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese..


tobia - 21/12/2006 alle 01:33

Secondo me se hai ancora dei sogni degli obbiettivi in questo mondo devi continuare. Se la squadra non ti avrebbe lasciato a piedi non avresti smesso, quindi perchè non vestire un'altra maglia e cercare le motivazioni in te stesso, in fondo, le motivazioni devono sempre venire prima di tutto da se stessi.


Zanna80 - 21/12/2006 alle 11:56

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie? Non penso proprio....[/quote] visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato. Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato. [/quote] Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato? Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo.


Zanna80 - 21/12/2006 alle 12:02

[quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno. Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile. Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo. Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi.. In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare.. E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese.. [/quote] Il fatto Pagnoncelli o non Pagnoncelli è un fatto soggettivo; tu potrai avere tutte le motivazioni e ragioni che vuoi per non andarci. Ci sono comunque molti altri team ben organizzati e molto professionali in giro. Poi ripeto e ti richiedo. Se non fossi stato lasciato a piedi, onestamente avresti alzato questo "mezzo polverone"? Rispondi onestamente, io non penso lo avresti fatto. Ti staresti allenando tranquillamente e saresti ancora pronto ad affrontare il mondo che adesso tu dipingi in modo così negativo.... O no?


Morglum - 21/12/2006 alle 13:36

Credo che tu ti stia sbagliando.. Vai a rileggerti tutti i miei post (non sono molti, non temere) e vedrai che ho da sempre sostenuto che l'ambiente del ciclismo fosse fondamentalmente marcio.. (Creando spesso accese discussioni di cui certamente Monsieur e Aranciata si ricordano) Poi l'amore per lo sport in questione non si discute e certamente il fatto di essere rimasto senza squadra mi ha dato l'imput per lasciare; è stata la classica goccia. Ma anche quando correvo non ho mai sostenuto che il ciclismo fosse pulito o che fosse un bell'ambiente.. Ho da sempre amato moltissimo il ciclismo, ma ho da subito detestato tutto ciò che gli ruota attorno.. E mi sembra che dal mio sfogo si capisca abbastanza bene..


lorenzofiori - 21/12/2006 alle 14:44

[quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie? Non penso proprio....[/quote] visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato. Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato. [/quote] Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato? Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo. [/quote] Avete mai sentito di chi si allena anche due volte al giorno, si diceva di Vinokurov qualche anno fa: a me sembra da manicomio: è come dare un peso eccessivo a certe cose, nel qual caso la bici: non è forse questo un'esempio di 'far tutto pur di emergere' anche oltre il buon senso e la dignità, non è forse una chiara tendenza ad annichilirsi in tutto li resto pur di scalare le vette della popolarità e del successo...?


lorenzofiori - 21/12/2006 alle 14:53

[quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno. Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile. Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo. Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi.. In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare.. E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese.. [/quote] Il fatto Pagnoncelli o non Pagnoncelli è un fatto soggettivo; tu potrai avere tutte le motivazioni e ragioni che vuoi per non andarci. Ci sono comunque molti altri team ben organizzati e molto professionali in giro. Poi ripeto e ti richiedo. Se non fossi stato lasciato a piedi, onestamente avresti alzato questo "mezzo polverone"? Rispondi onestamente, io non penso lo avresti fatto. Ti staresti allenando tranquillamente e saresti ancora pronto ad affrontare il mondo che adesso tu dipingi in modo così negativo.... O no? [/quote] Con i se non si fa nulla: ciò non toglie infatti che Morgium sia rimasto effettivamente appiedato e lui ha voluto spiegare, a modo suo, i motivi di quanto accadutogli...non mi sembra da rimproverare...ci ha dato un'interpretazione della sua esclusione dipingendoci un quadro del ciclismo dilettantistico profondamente 'malato di risultati' fondato su un'etica certamente di basso costume.


Vuelta Espana - 21/12/2006 alle 15:24

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie? Non penso proprio....[/quote] visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato. Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato. [/quote] Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato? Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo. [/quote] Avete mai sentito di chi si allena anche due volte al giorno, si diceva di Vinokurov qualche anno fa: a me sembra da manicomio: è come dare un peso eccessivo a certe cose, nel qual caso la bici: non è forse questo un'esempio di 'far tutto pur di emergere' anche oltre il buon senso e la dignità, non è forse una chiara tendenza ad annichilirsi in tutto li resto pur di scalare le vette della popolarità e del successo...? [/quote] Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale. Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato. Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami.


DeLorean - 21/12/2006 alle 15:42

[quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno. Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile. Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo. Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi.. In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare.. E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese.. [/quote] Mi fa ridere pensare una cosa: Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!! Nel ciclismo ci sembrano una cifra esagerata!! Che tristezza!! Con tutto il c.lo che bisogna farsi!! Un piccolo sfogo:hammer:


marco83 - 21/12/2006 alle 16:03

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Mi fa ridere pensare una cosa: Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!! [/quote] Non per essere pignolo, Davide... ma quei soldi - intesi come stipendio mensile - un calciatore che milita in Promozione non li vede nemmeno in cartolina. A meno che il proprietario sia molto ricco - un Berlusconi o un Moratti della categoria - ma mi sentirei di escludere tale ipotesi. Ho svolto servizio civile in una società di calcio che allora militava in Eccellenza (oggi è in Serie D e combatte per la C2, ndr.), la categoria immediatamente superiore alla Promozione: lo stipendio mensile medio di un calciatore andava dai 500 agli 800 euro, più bonus partita (per le vittorie considerate "importanti") di un centinaio di euro a testa. Comunque, al di là delle cifre, la conclusione è la stessa: i calciatori prendono decisamente troppo (e forse i ciclisti prof di medio livello prendono troppo poco? semplice curiosità, la mia...). (chiuso OT)


DeLorean - 21/12/2006 alle 16:33

In effetti forse hai ragione,però vedo giocatori che giocano in 1° categoria,ripeto 1°categoria portarsi a casa premi partita consistenti più varie indennità,e ripeto ci troviamo in 1° categoria. Un calciatore che milita in buona squadra di serie d sicuramente può arrivare a cifre anche superiori ai 3000 euro al mese. Bisogna indignarsi. Sei poi penso alla "nostra "categoria degli amatori,gente che si fa un mazzo tanto e deve anche andare a pagare le gare a cui partecipa!! C'è una disparità di trattamento che non esiste!!


itammb - 21/12/2006 alle 16:37

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Vedi Zanna, anche io potrei correre ancora il prossimo anno. Però ho capito che trovare persone oneste in questo mondo è davvero difficile. Quindi, di mia spontanea volontà, preferisco lasciare il ciclismo. Cmq io non spunto nel piatto dove ho mangiato.. Per due motivi.. In primo luogo non ho mangiato proprio niente, semmai ho dato da mangiare.. E seconda cosa ti assicuro che io in squadre come la Pagnoncelli non ci andrei neanche per 3000 euro al mese.. [/quote] Mi fa ridere pensare una cosa: Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!! Nel ciclismo ci sembrano una cifra esagerata!! Che tristezza!! Con tutto il c.lo che bisogna farsi!! Un piccolo sfogo:hammer: [/quote] Però....pensavo nelle categorie dilettantistiche militassero minori denari.....ovviamente bisogna vedere quanto può durare una persona.... prima del baratro o del "mi dispiace non ci servi più"


lorenzofiori - 21/12/2006 alle 17:02

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale. Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato. Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami. [/quote] Non capisco che soddisfazione c'è a fare la 'bestia da soma'.....e tutto per battere gli altri: a questo punto conviene mettere gli sforzi in qualcosa di più producente per la società, tipo lo studio; sarà che non ho più le motivazioni per fare l'agonista.....

 

[Modificato il 21/12/2006 alle 17:05 by Monsieur 40%]


Zanna80 - 21/12/2006 alle 17:26

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] Allo stesso tempo pero' mi chiedo se è giusto sputare nel piatto in cui si è mangiato.... Mi spiego meglio. Se Morglum non fosse rimasto a piedi, se Morglum fosse stato ingaggiato dalla Pagnoncelli, se Morglum lo scorso anno avesse vinto.... avrebbe fatto tutte queste denuncie? Non penso proprio....[/quote] visto che nessuno ha smentito quello che ha detto Morglum, anzi tutti lo hanno stra-confermato, per fare tutte quelle cose che dici tu il buon Morglum avrebbe dovuto adeguarsi al sistema, cioè diventare un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato. Ha ritenuto che non fosse il caso di farlo e ha smesso, ma la denuncia è nel suo pieno diritto, altro che sputare nel piatto dove ha mangiato. [/quote] Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato? Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo. [/quote] Avete mai sentito di chi si allena anche due volte al giorno, si diceva di Vinokurov qualche anno fa: a me sembra da manicomio: è come dare un peso eccessivo a certe cose, nel qual caso la bici: non è forse questo un'esempio di 'far tutto pur di emergere' anche oltre il buon senso e la dignità, non è forse una chiara tendenza ad annichilirsi in tutto li resto pur di scalare le vette della popolarità e del successo...? [/quote] Lorenzo, ad un certo punto, a partire dal 3-4 anno da dilettante non si corre più solamente per il piacere di uscire in bici! E' un lavoro a tutti gli effetti. Se la preparazione prevede le due uscite giornaliere in bici, vada per le due uscite giornaliere! Per emergere, vome diceva Buelta, bisogna sacrificarsi, bisogna allenarsi, che ci sia il sole, che ci sia la pioggia....


Zanna80 - 21/12/2006 alle 17:31

[quote][i]Originariamente inviato da Morglum [/i] Credo che tu ti stia sbagliando.. Vai a rileggerti tutti i miei post (non sono molti, non temere) e vedrai che ho da sempre sostenuto che l'ambiente del ciclismo fosse fondamentalmente marcio.. (Creando spesso accese discussioni di cui certamente Monsieur e Aranciata si ricordano) Poi l'amore per lo sport in questione non si discute e certamente il fatto di essere rimasto senza squadra mi ha dato l'imput per lasciare; è stata la classica goccia. Ma anche quando correvo non ho mai sostenuto che il ciclismo fosse pulito o che fosse un bell'ambiente.. Ho da sempre amato moltissimo il ciclismo, ma ho da subito detestato tutto ciò che gli ruota attorno.. E mi sembra che dal mio sfogo si capisca abbastanza bene.. [/quote] Ma ti capisco in pieno, allora ti pongo un'altra domanda (e non pensare minimamente stia facendo un processo a te o stia criticando le tue scelte). Non so neanche in che squadra correvi, quanti anni hai ne niente (e non sono cose che mi riguardano) ma quali risultati hai avuto negli ultimi anni?


mont ventoux - 21/12/2006 alle 17:40

Il punto della esasperazione va chiarito: per me il crimine non sta nel fatto che un DS dei dilettanti faccia allenare come si deve, cioè duramente, i propri ragazzi. D'altronde gli stessi ragazzi non avrebbero scelto il ciclismo se non avessero piacere piacere a fare fatica. Il crimine sta invece nel negare loro la possibilità di alimentarsi adeguatamente dopo lo sforzo, che non significa stramangiare, e quindi vanificare in qualche modo gli sforzi dell'allenamento, ma significa rimettere "benzina" nel motore. Sennò il giorno dopo come si fa a sostenere un altro allenamento pesante? Con quali forze? E soprattutto, con quali possibilità di durata, sia fisica sia psicologica? Per quanto riguarda i cicloamatori, io che ci corro posso dire chec'è dell'esasperazione sicuramente anche in quest'ambiente, e che però allo stesso tempo, anche qui, se non ti alleni, perdi le ruote dopo 100 metri di gara, perchè le medie sono sempre alte e perchè ci partecipa gente allenata. E soprattutto, i sacrifici che fa un cicloamatore per allenarsi con impegno e costanza sono in qualche modo più rilevanti di chi corre in bici per professione, perchè oltre a dover trovare il tempo per andare in bici quasi tutti i giorni, non viene pagato per farlo, e ciò significa che l'amore che i ciclisti non professionisti hanno per la bici è del tutto disinteressato da logiche economiche.


Zanna80 - 21/12/2006 alle 17:45

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Il punto della esasperazione va chiarito: per me il crimine non sta nel fatto che un DS dei dilettanti faccia allenare come si deve, cioè duramente, i propri ragazzi. D'altronde gli stessi ragazzi non avrebbero scelto il ciclismo se non avessero piacere piacere a fare fatica. Il crimine sta invece nel negare loro la possibilità di alimentarsi adeguatamente dopo lo sforzo, che non significa stramangiare, e quindi vanificare in qualche modo gli sforzi dell'allenamento, ma significa rimettere "benzina" nel motore. Sennò il giorno dopo come si fa a sostenere un altro allenamento pesante? Con quali forze? E soprattutto, con quali possibilità di durata, sia fisica sia psicologica? [/quote] Bravissimo, concordo in pieno. E di direttori sportivi così io personalmente ne conosco parecchi, forse (sarà anche illusione mia) la maggior parte. Poi è logico che come dice Morglum ci sono pure i "DS marci" ai quali bisognerebbe davvero tagliare i viveri....


antonello64 - 21/12/2006 alle 21:52

[quote][i]Originariamente inviato da Zanna80 [/i] Beh, non mi pare proprio il caso. Un mezzo delinquente disposto a tutto pur di raggiungere il risultato? Mi sembra un po' troppo. Non so se frequenti il mondo dilettantistico, ma non mi sembra proprio che sia completamente "infestato" di delinquenti. Come già detto, è un mondo difficile, popolato da alcuni "personaggi marci", ma dire che per fare risultato bisogna necessariamente fare il delinquente mi sembra troppo. [/quote] forse ho usati termini troppo forti: non frequento il mondo dilettantistico, e sicuramente ci saranno delle brave persone, però chi butta la gente per terra di proposito come li vuoi definire?


itammb - 22/12/2006 alle 09:11

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale. Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato. Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami. [/quote] Scusami Elisa io non sono d'accordo con tè...se tanti cicloamatori si allenano (io ad esempio) di sera o con la neve non è per fanatismo...non per soldi...anzi una stagione amatoriale tra trasferte, accessori e manutenzione per la bici, iscrizioni gare...ecc.. può costartti dai 1500 ai 2000 euro anno.... Per mè è quella piccola follia e che riconosco anche tra gli amici che fanno sport con mè, di dare ego alla vocina interna (Hai mai visto Tom Selleck in MaGnum P.I...!?)....che dice quasi sempre "Resisti ancora un attimo...attimo, attimo, attimo....." La determinazione tra amatori (evoluti) e agonisti è uguale...cambia certamente il tempo, le somme di denaro...e quello per cui uno è disposto a rischiare per vincere. Cicloamatore è diverso da cicloturista.

 

[Modificato il 22/12/2006 alle 09:17 by itammb]


Morglum - 22/12/2006 alle 16:17

Caro Zanna, purtroppo non ho ottenuto grandi risultati. Questo perchè ho iniziato tardi, a 17 anni e ho smesso presto. (Ora ne ho quasi 22). Quest'anno sono stato un po' perseguitato dagli infortuni ma nell'ultima parte di stagione in parecchie volate mi sono piazzato poco fuori dai 10. So che non conta nulla, però per me è stata una soddisfazione. Sono convinto che quest'anno, con l'aiuto di una squadra seria, avrei potuto dire la mia in qualche volata.. Per quanto riguarda il discorso sui sacrifici, io sono convinto che sia giusto che quando uno decide di fare il ciclista agonista impegni tutte le proprie risorse umane per raggiungere il miglior risultato possibile. Ma badate bene. Ho detto UMANE. Ed allenarsi due volte al giorno sempre, o sostenere allenamenti mostruosi non è umano. E un corridore pulito non può cimentarsi in certi allenamenti troppo massacranti. Altrimenti dura un mese e poi scoppia.


DeLorean - 22/12/2006 alle 16:37

[quote][i]Originariamente inviato da itammb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale. Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato. Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami. [/quote] Scusami Elisa io non sono d'accordo con tè...se tanti cicloamatori si allenano (io ad esempio) di sera o con la neve non è per fanatismo...non per soldi...anzi una stagione amatoriale tra trasferte, accessori e manutenzione per la bici, iscrizioni gare...ecc.. può costartti dai 1500 ai 2000 euro anno.... Per mè è quella piccola follia e che riconosco anche tra gli amici che fanno sport con mè, di dare ego alla vocina interna (Hai mai visto Tom Selleck in MaGnum P.I...!?)....che dice quasi sempre "Resisti ancora un attimo...attimo, attimo, attimo....." La determinazione tra amatori (evoluti) e agonisti è uguale...cambia certamente il tempo, le somme di denaro...e quello per cui uno è disposto a rischiare per vincere. Cicloamatore è diverso da cicloturista. [/quote] Si però cicloamatore è diverso da "mulo"(uso un termine un pò forte per far capre,anchio mi reputo uno pseudo cicloamatore). I sacrifici vanno bene,ma quando si esagera si esagera.Spendere 2000 euro all'anno+3000 per una bici+vestiario etc....+ tantissimi sacrifici come lavorare o studiare,avere una vita sociale(ciò vuol direa nche uscire alla sera)dover tante volte uscire da solo perchè non esistono società ben strutturate,difficoltà nel trovare gruppi di cicloamatori la cui età media sia inferiore a i 40 anni(dico media),a me mi sembrano delle ve e e proprie esagerazioni. Va bè sugli amatori ci sarebbe molto da dire,ma mi fermo qui. Anche sull'agonismo vale lo stesso discorso,questi ragazzi di 19-20 devono solo contare sull'amore che li avvicina a questo sport,ed è proprio questo amore(come succede nella vita di coppia)che gli fa vedere la realtà distorta,accettano cose che non dovrebbero accettare,non hanno un minimo di incentivi economici,pochissimi incentivi di cariera(ammettiamolo,quanti poi saranno quelli che riusciranno a viverci cignitosamente con questo sport,pochissimi)e quindi vanno avanti,ripeto solo con l'amore,con il cuore,che come nelle relazioni sentimentali spesso ti fa compiere azioni irrazionali,illogiche!!


lorenzofiori - 22/12/2006 alle 17:49

Meno male qualcuno che ragiona; aggiungo il fatto che in Italia ci saranno si e no 150 professionisti su decine di migliaia di praticanti; credere di poterci campare con la bici mi sembra quanto mai un'illusione leopardiana...


mont ventoux - 22/12/2006 alle 18:20

Infatti, il rapporto è 150 professionisti su migliaia di praticanti, e non sarebbe per nulla normale se si potesse coltivare la passione per questo sport solo diventando professionista, se no in Italia avremmo appunto...150 appassionati di ciclismo, quindi Morglum spero davvero possa continuare ad andare in bici e a correre, una volta passata questa delusione. Per il resto, come ho già detto, ad un amatore nessuno impone di fare sacrifici che fa, se qualcuno vuole scimmiottare i professionisti è affare suo, però gli amatori che fanno gare devono essere sostenuti da stimoli molto alti e fare sacrifici, perche se no, ripeto, alle gare è impossibile anche solo mantenere le ruote. Anch'io sono giovane,e il tempo che mi portano via gli allenamenti non sono un peso o una pratica da sbrigare, ma un piacere, sebbene sia costretto a uscire spesso da solo.


antonello64 - 22/12/2006 alle 19:36

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] I sacrifici vanno bene,ma quando si esagera si esagera. [/quote] Come ti dò ragione!:yes:


Marco C. - 23/12/2006 alle 17:45

Morglum mi fa molto meno male pensare di non aver mai iniziato come dilettante. Ora ho la passione per il ciclismo ma come pare a me e non come vogliono i ds, dirigenti ecc. Vado a fare qualche GRan Fondo ogni tanto e sono iscritto a una squadra amatoriale di ciclisti della domenica.:OO:


galibier98 - 23/12/2006 alle 22:43

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Mi fa ridere pensare una cosa: Quei soldi li prende un calciatore che milita in promozione!! [/quote] Non per essere pignolo, Davide... ma quei soldi - intesi come stipendio mensile - un calciatore che milita in Promozione non li vede nemmeno in cartolina. A meno che il proprietario sia molto ricco - un Berlusconi o un Moratti della categoria - ma mi sentirei di escludere tale ipotesi. Ho svolto servizio civile in una società di calcio che allora militava in Eccellenza (oggi è in Serie D e combatte per la C2, ndr.), la categoria immediatamente superiore alla Promozione: lo stipendio mensile medio di un calciatore andava dai 500 agli 800 euro, più bonus partita (per le vittorie considerate "importanti") di un centinaio di euro a testa. Comunque, al di là delle cifre, la conclusione è la stessa: i calciatori prendono decisamente troppo (e forse i ciclisti prof di medio livello prendono troppo poco? semplice curiosità, la mia...). (chiuso OT) [/quote] in toscana anche in prima categoria ci sono giocatori che prendono tra i 2000 e i 3000 euro al mese


Vuelta Espana - 24/12/2006 alle 16:47

[quote][i]Originariamente inviato da itammb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Non mi trovo d'accordo con te. O meglio: concordo quando si parla di cicloamatori. Personalmente mi sembrano esagerati quelli che si allenano anche con la neve o di notte per vincere della Gf. Ma è un giudizio personale, da parte di una persona che vive il ciclismo in maniera totalmente amatoriale. Diverso secondo me è il discorso per gli agonisti...sarebbe come dire che sono incomprensibili i nuotatori che fanno centinaia di vasche al giorno o i ginnasti che passano ore al giorno in palestra...per raggiungere certi risultati bisogna allenarsi duro, e non necessariamente per il successo o i soldi, magari solo per la soddisfazione di portare a casa una vittoria o un buon risultato. Comunque se ho capito male il tuo pensiero scusami. [/quote] Scusami Elisa io non sono d'accordo con tè...se tanti cicloamatori si allenano (io ad esempio) di sera o con la neve non è per fanatismo...non per soldi...anzi una stagione amatoriale tra trasferte, accessori e manutenzione per la bici, iscrizioni gare...ecc.. può costartti dai 1500 ai 2000 euro anno.... Per mè è quella piccola follia e che riconosco anche tra gli amici che fanno sport con mè, di dare ego alla vocina interna (Hai mai visto Tom Selleck in MaGnum P.I...!?)....che dice quasi sempre "Resisti ancora un attimo...attimo, attimo, attimo....." La determinazione tra amatori (evoluti) e agonisti è uguale...cambia certamente il tempo, le somme di denaro...e quello per cui uno è disposto a rischiare per vincere. Cicloamatore è diverso da cicloturista. [/quote] Ma sai, sono punti di vista...so di aver toccato un tasto delicato, perchè molti qui fanno parte proprio di quella categoria di cicloamatori che io considero esagerati: ma ripeto, è una mia considerazione, e come ha detto De Lorean, quando si esagera si esagera, e il mio concetto personale di esagerazione è proprio questo. Ovvio che poi uno ci trova degli stimoli, e ben venga, in quel caso niente da dire, sarà una persona più felice e appagata di chi stimoli non ne ha; dico solo che spendere migliaia di euro l'anno per bici, vestiario, trasferte, e fare allenamenti massacranti il tutto completamente a proprie spese, mi sembra una forzatura. Almeno i dilettanti sono pagati (poco, troppo poco!) per farlo, diciamo che per loro potrebbe diventare un mestiere...non che per questo debbano accettare ogni sorta di compromesso, sia ben chiaro: anche qui non si deve esagerare. Vedo solo le due categorie su due piani diversi, tutto qui, cmq ripeto, è una mia visione personale della cosa.


DeLorean - 24/12/2006 alle 17:49

Ho sempre creduto una cosa,noi appassionati delle due ruote ci potremmo paragonare ad un innamorato cronico della propria ragazza,un innamorato che accetterebbe ogni cosa ed ogni sopruso pur di continuare a far funzionare in un modo o nell'altro il loro rapporto:D Solo che ogni tanto se si aprono bene gli occhi si vedono cose che fanno inorridire e che io ho espresso nel concetto "quando si esagera si esagera". Ovvio nessuno mi obbliga a sacrifici enormi,però nessuno obbliga un amante a fare cose impensabili per la propria amata,le si fanno perchè abbiamo la mente annebbiata:hammer:(in senso buono),se ci svegliassimo un pò,come ogni tanto faccio ragionando a freddo,forse le cose andrebbero un pò meglio!!!!

 

[Modificato il 24/12/2006 alle 17:52 by DeLorean]


Il Lupo - 24/12/2006 alle 17:55

Se questa "fidanzata" non la seguissimo più neanche noi appassionati il Ciclismo non avrebbe più ragione di esistere...... Ma sono l'unico a cui non frega nulla se i corridori sono puliti o dopati come cavalli? :?


DeLorean - 24/12/2006 alle 17:58

[quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Se questa "fidanzata" non la seguissimo più neanche noi appassionati il Ciclismo non avrebbe più ragione di esistere...... Ma sono l'unico a cui non frega nulla se i corridori sono puliti o dopati come cavalli? :? [/quote] Un conto è seguire la fidanzata in un rapporto alla pari,un conto è esagerare.......tutto qui!! Lupo,alcune tue affermazioni mi sconcertano e non penso di essere l'unico qua dentro....va bè passiamo oltre!!


Il Lupo - 24/12/2006 alle 18:01

Aspè aspè non fraintendiamo, io intendevo dire che mi piace vedere le corse punto, poi quello che c'è dietro sinceramente non mi interessa, certo che mi piacerebbe che andassero tutti a pane e acqua...


mont ventoux - 25/12/2006 alle 09:52

Se non spendi diversi soldi non puoi comprare una buona bici, questo è il fatto, e se non hai una buona bici fai il doppio o il triplo della fatica, e allora la bici non diventa più un mezzo per divertirsi facendo fatica ma un mezzo per torturarsi facendo troppa fatica. Poi come ho detto, mica tutti i cicloamatori sono agonisti. La gran parte non fa gare, o magari partecipa solo a qualche granfondo. Le gare le si fanno, parlo per me, per non pedalare a vuoto, visto che ci si allena tanto è bello confrontarsi con altri corridori, per divertirsi innanzitutto perchè non siamo professionisti, ma anche per migliorarsi e andare sempre più forte. Tutti gli sport hanno le categorie inferiori, a seconda della bravura e delle possibilità che uno sportivo ha, può giocare a calcio, volley, basket o tennis in diverse categorie, dalla serie A alla C alla Promozione, perchè il ciclismo dovrebbe fare differenza? I cicloamatori agonisti sono come la serie C a la D del calcio, tutto qua.


Il Lupo - 25/12/2006 alle 12:54

Pensavo che la serie C fossero le professional e la D le Elite....evidentemente sbagliavo......


mont ventoux - 25/12/2006 alle 13:17

No,perchè nel ciclismo non ci sono categorie fatte in base a promozione e retrocessione, le squadre sono professionistiche punto e basta, poi sono divise tra le Pro Tour e le altre soprattutto in base all'importanza dello sponsor e dei soldi a disposizione. La categoria è unica. A parte il fatto che tanti corridori che militano in piccole squadre non vanno meno forte di un corridore normale che milita in una Pro Tour.


Il Lupo - 25/12/2006 alle 20:22

Quì hai ragione


DeLorean - 26/12/2006 alle 00:14

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Se non spendi diversi soldi non puoi comprare una buona bici, questo è il fatto, e se non hai una buona bici fai il doppio o il triplo della fatica, e allora la bici non diventa più un mezzo per divertirsi facendo fatica ma un mezzo per torturarsi facendo troppa fatica. Poi come ho detto, mica tutti i cicloamatori sono agonisti. La gran parte non fa gare, o magari partecipa solo a qualche granfondo. Le gare le si fanno, parlo per me, per non pedalare a vuoto, visto che ci si allena tanto è bello confrontarsi con altri corridori, per divertirsi innanzitutto perchè non siamo professionisti, ma anche per migliorarsi e andare sempre più forte. Tutti gli sport hanno le categorie inferiori, a seconda della bravura e delle possibilità che uno sportivo ha, può giocare a calcio, volley, basket o tennis in diverse categorie, dalla serie A alla C alla Promozione, perchè il ciclismo dovrebbe fare differenza? I cicloamatori agonisti sono come la serie C a la D del calcio, tutto qua. [/quote] è qui il punto,la questione è che uno dovrebbe(come succede in quasi tutti gli sport)correre,divertirsi,partecipare etc...alla categoria che gli compete.I cicloamatori agonisti sono la serie c e d del calcio,ma le altre serie dove sono? La promozione,l'eccelenza,la 1°2°3° categoria? dove sono? Società che ti permettono di divertirti insieme ad altri ragazzi (anche dai 20 ai 30 anni)dove sono? Tutto è sempre e solo sulle tue spalle,è questo il vero problema!!! Il mio discorso verteva proprio su questo punto,si fanno tanti sacrifici,non solo economici,che tra l'altro sono tantissimi,voglio vedere quale altro sport richiede un badget annuale come quello che si deve sostenere per il ciclismo. Mi si potrebbe rispondere "nessuno ti costringe,nessuno li o ci costringe" lo sò benissimo,ma come ho già detto in passato,molto spesso i ghrandi amori ti fanno fare cose del tutto irrazionali,ti fanno accettare cose che a mente lucida non accetteresti mai,ed è proprio quando ho la mente sgombra che riflòettendoci su mi si accapponano i capelli,per poi ritornare nel mio torpore:hammer:


mont ventoux - 26/12/2006 alle 13:41

Sui costi alti per praticare questo sport hai pienamente ragione. Poi dipende anche molto dalle disponibilità economiche del singolo ciclista, o anche dalle passioni che uno ha oltre alla bici. Io ad esempio per la bici spendo parecchio ogni anno, comprese manutenzione, gare e benzina per andarci, ma non la trovo per niente una scelta irrazionale, neanche ragionandoci a mente fredda, perchè ognuno è libero di spendersi i soldi come vuole. Molti miei coetanei spendono decine di euro al giorno fra telefonini, ricariche, auto/moto, vestiti firmati, sigarette alcool o droghe. Io non ho niente da obiettare, ognuno si gestisce le proprie pecunie. Io a parte la bici, spendo soldi solo per CD e libri. Anche in questo caso spendo un bel pò, perchè mi piacciono i CD originali e comunque la musica che ascolto non si trova sulle bancarelle dei fratelli extracomunitari, ma cosa posso farci? Sulle categorie ciclistiche, la tua è una bellissima idea, ma di difficilissima attuazione. Io ho fatto un'approssimazione, ho detto che i cicloamatori corrispondono alla categoria C o D del calcio, non considerando che quelli che vincono la 9 Colli potrebbero tranquillamente correre tra i professionisti, e non considerando neanche i cicloamatori più deboli che al limite equivarrebbero ad una prima Categoria o alla Promozione. La galassia del ciclismo amatoriale è amplissima per qualità e capacità dei singoli ciclisti che la compongono, e comunque queste tutte queste persone sono destinate a dover convivere per forza, perchè sarebbe impossibile organizzare tante gare per quante sono le categorie qualitative dei cicloamatori, per il semplice fatto che il nostro sport non si svolge in impianti dedicati (pista a parte), i quali possono essere a disposizione dello sport per tutto il giorno non creando alcun problema di viabilità. Per organizzare una singola gare ciclistica, bisogna chiedere e ottenere tantissimi permessi e concessioni di varia natura, e per di più con grande anticipo, e ciò per bloccare le strade magari solo per 15 minuti. Non sarebbe immaginabile bloccare strade per molte ore, quando già per una singola gara ogni organizzatore è costretto a fare i salti mortali, e questo senza alcuna differenza fra organizzatore di gare amatoriali e quello professionista, anzi è molto più facile ottenere permessi per far passare il Giro d'Italia, senza dubbio. Quindi è così, una sola categoria per i professionisti ed una sola per gli amatori, come del resto avviene anche nel podismo.


Il Lupo - 26/12/2006 alle 14:38

Quì comunque se posso dare un pensiero sul mondo dilettantistico: Io penso che i dilettanti dovrebbero essere dilettanti, ed invece sono dei veri e propri professinisti, penso che se un ragazzo a 23/24 vogli avere la possibilità di correre in una gara di dilettanti a sue spese possa farlo in tranquillità, è vero e molto storceranno il naso, ma io vedo la categoria dilettantistica come una categoria che debba permettere ai più forti di farsi notare nelle categorie professionistiche, e per me non è giusto che un ragazzo magari solo per la sfortuna di aver smesso di correre per qualche mese a 20 anni debba essere fatto fuori anche se è un fuoriclasse! Ma sapete quanti ragazzi sento (come il sottoscritto)che avrebbero una voglia matta di correre ma non possono farlo? E avendo avuto la possibilità di staccare in salita dei professionisti di un certo livello facendo con diversi chili di sovrappeso una salita col 52 mentre loro andavano col 39, beh...penso di avere il diritto di correre più di molti altri dilettanti, e scusate la poca modestia.


tobia - 26/12/2006 alle 15:29

Ma scusa, come fate a paragonare le serie del calcio, del volley ecc...con il ciclismo, che è uno sport anche se con squadre, è uno sport individuale, al massimo si puo paragonare all'atletica. Per chi ha scritto perchè non si puo avere la possibilità di fare qualche gara a spese proprie senza problemi, Chiunque puo decidere di andare a spese proprie di fare una gara dilettante, basta farsi fare la tessera in una società affiliata alla fci e stare ai regolamneti, solo che in Italia c'è il limite di 25 anni, e questo sarebbe da eliminare appunto per tutti quelli che vorrebbero correre anche solo qualche gara senza problemi. Qualcuno dice che i dilettanti nel ciclismo sono pagati, forse sarebbe meglio dire ch ealcuni dilettanti sono pagati, almeno la metà non vedono nessuno stipendio, e qualcuno prende un rimborso spese che non si puo considerare uno stipendio visto che sarebbe veramente dura vivere con questi rimborsi. Molti non vivono nemmeno cion i soldi che si prende a correre in squadre professionistiche.


Il Lupo - 26/12/2006 alle 16:07

Comunque se un dilettante viene stipendiato non c'è nulla di male, alla fine è come un'università e chi lo merita può prendere anche una borsa di studio, ed è giusto che un ragazzo a 22/23 anni non stia più sulle spalle dei genitori, ma quindi tu dici che un 20 enne può correre tra i dilettanti anche se non fà più una gara da anni? (scusatemi se stò andando un pò offtopic....:D)


mont ventoux - 26/12/2006 alle 17:13

Anche il tennis è uno sport individuale, eppure lì le categorie ci sono e sono anche tante. Ma ripeto, nel ciclismo non è possibile assolutamente cambiare la tipologia attuale, nella quale esistono solo professionisti o dilettanti/juniores, e amatori che siano agonisti o meno.


DeLorean - 26/12/2006 alle 17:34

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anche il tennis è uno sport individuale, eppure lì le categorie ci sono e sono anche tante. Ma ripeto, nel ciclismo non è possibile assolutamente cambiare la tipologia attuale, nella quale esistono solo professionisti o dilettanti/juniores, e amatori che siano agonisti o meno. [/quote] Credere che un sistema non possa essere milgiorato è alquanto limitativo!! In realtà le soluzioni sarebbero tantissime,un piccolo esempio tra i mille che io come molti altri hanno in mente,dividere la categoria amatoriale in diverse sotto-categorie,con delle formule di promozioni o retrocessioni,a questo punto dividere i partenti delle gf in diverse categorie,facendoli partire con tempi diversi(in questo modo veri agonisti non si lamenterebbero dei veri amatori e viceversa). Far pagare cifre molto più basse per le gf,sai benissimo anche te che è tutto un magna magna e noi non facciamo che alimentare questo sistema. Incentivare la formazione di società amatoriali,i comuni spendono tanti di quei soldi per le società calcistiche di basket etc...e mai una lira per quelle ciclistiche,dividere il panorama in diverse categorie permette di razionalizzare il sistema!!


mont ventoux - 26/12/2006 alle 17:52

Ma il problema è di logistica innanzitutto, l'ho spiegato nel mio post precedente. Sarebbe bello, ma troppo complicato da attuare un sistema come quello che proponi tu. In parte ci prova l'Udace, che fa due partenze separate under e over 40, o al massimo ti diranno che esistono già le diverse classifiche per categorie d'età. E poi non è che non partecipo più alle corse solo perchè un sistema non mi piace o ha delle imperfezioni, anche perchè per altri può andare bene e comunque gli unici che hanno potere di cambiare qualcosa sono i dirigenti della FCI o dei vari enti di promozione sportiva, non certo i ciclisti. I costi delle GF sono molto alti, anche qui il cambio lira/euro ha fatto disastri, comunque le granfondo sono un business a parte, che comunque sembra non soffrire minimamente delle molte e giustificate critiche riguardanti i costi di chi le corre, dal momento che ne nascono sempre di più e i partecipanti sono sempre in aumento.


Il Lupo - 26/12/2006 alle 17:58

Per me tutto il Ciclsimo arriva gratis alle case della gente, per cui come uno a cui piace un qualsiasi sport paga il biglietto quì si pagano le GF, cavoli un pò di moneta alla federazione lasciamogliela


omar - 26/12/2006 alle 18:04

[quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Per me tutto il Ciclsimo arriva gratis alle case della gente, per cui come uno a cui piace un qualsiasi sport paga il biglietto quì si pagano le GF, cavoli un pò di moneta alla federazione lasciamogliela [/quote] Il biglietto negli altri spotr lo pagano gli spettatori non gli atleti cosa bel diversa, e poi pensi che i ricavati dalle Gf vadano alla federazione?


tobia - 26/12/2006 alle 21:50

[quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Comunque se un dilettante viene stipendiato non c'è nulla di male, alla fine è come un'università e chi lo merita può prendere anche una borsa di studio, ed è giusto che un ragazzo a 22/23 anni non stia più sulle spalle dei genitori, ma quindi tu dici che un 20 enne può correre tra i dilettanti anche se non fà più una gara da anni? (scusatemi se stò andando un pò offtopic....:D) [/quote] certo che può! basta far la tessera!


tobia - 26/12/2006 alle 21:52

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Anche il tennis è uno sport individuale, eppure lì le categorie ci sono e sono anche tante. Ma ripeto, nel ciclismo non è possibile assolutamente cambiare la tipologia attuale, nella quale esistono solo professionisti o dilettanti/juniores, e amatori che siano agonisti o meno. [/quote] come sono le categorie nel tennis?


mont ventoux - 26/12/2006 alle 22:27

Ci sono le serie A, B, C e poi sono ulteriormente suddivise con dei numei come C1 C2 C3, ma tra loro vi sono delle differenze molto lievi in termini di punti. Più punti hai, più sali di livello e più hai la possibilità di partecipare a tornei più importanti.


DeLorean - 27/12/2006 alle 03:13

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Ma il problema è di logistica innanzitutto, l'ho spiegato nel mio post precedente. Sarebbe bello, ma troppo complicato da attuare un sistema come quello che proponi tu. In parte ci prova l'Udace, che fa due partenze separate under e over 40, o al massimo ti diranno che esistono già le diverse classifiche per categorie d'età. E poi non è che non partecipo più alle corse solo perchè un sistema non mi piace o ha delle imperfezioni, anche perchè per altri può andare bene e comunque gli unici che hanno potere di cambiare qualcosa sono i dirigenti della FCI o dei vari enti di promozione sportiva, non certo i ciclisti. I costi delle GF sono molto alti, anche qui il cambio lira/euro ha fatto disastri, comunque le granfondo sono un business a parte, che comunque sembra non soffrire minimamente delle molte e giustificate critiche riguardanti i costi di chi le corre, dal momento che ne nascono sempre di più e i partecipanti sono sempre in aumento. [/quote] Non è un problema di logistica assolutamente,basta pensare che nelle magior parte delle gf le strade non vengono neanche chiuse,basterebbe far partire il primo gruppo e gli altri con un dstacco di 10-15 minuti l'una dalle altre,in questo modo non si dovrebbero tutti tirare il collo(come sempre accade)e tutti andrebbero,soprattutto all'inizio,ad un ritmo consono alla propria categoria.Guarda che tutti si lamentano deglia alti costi,am come ho già spiegato,il nostro rapporto con il ciclismo è u pò come un rapporto d'amore tra die persone,quando si è innamorati si accettano cose,non avendo altre alternative,che in altri situazioni non accettresti mai.ogni volta si dice,e va bè cosa dovrei fare,o spendo 25 euro o non faccio niente........inevitabile!! o tutti si mettono daccordo per boicottare il sistema,oppure non c'è niente da fare.Un prezzo ragionevole sarebbero una decina di euro,non di più!! ma,ripeto,è tutto un magna magna,tutti lo sanno!!! e i ciclisti accettano supinamente,cosa dovrebbero fare,non ci sono nenache delle vere e proprie società organizzate,ma dai!! Nella mia zona,terra di ciclisti,l'età media di queste società si aggira intorno ai 50-55 anni,pensi che con gente così si possa cambiare qualcosa!!! è inevitabile,solo energia fresca potrebbe smuovere il sistema,ma ho qualche perplessità guardandomi intorno!! P.S. ovviamente non volevo offendere gli ultra 50enni:hammer::bll:


mont ventoux - 27/12/2006 alle 12:52

Non so che dirti di più di quello che ho detto, oltre al fatto che comunque non esistono solo le granfondo ma ci sono anche le gare normali, dove paghi 5 o 6 euro e parti, e c'è ne sono in una quantità esagerata, tale da poter benissimo rinunciare alle spese delle granfondo. Poi senti, il discorso dei soldi è assolutamente relativo, ognuno spende in base alle proprie possibilità, e non essendoci purtroppo ancora il controllo proletario sui prezzi, e dico purtroppo, i prezzi in un'economia libera li fa il mercato, e il mercato della bici e delle manifestazioni ciclistiche è un mercato che non è in crisi. Altro veramente non so dirti, se però non credi che la logistica sia il problema dei problemi e se la sicurezza non la ritieni già adesso appena sufficente e che non si possa andare ulteriormente sotto gli attuali livelli, sei libero di crederlo. Però forse gare ne frequenti poche e non sai quanto sia difficile gestire una gara "unica" come logica vuole debba essere, figuriamoci tante gare suddivise per fasce d'età o per qualità dei partecipanti. Lo si potrebbe fare se si corresse a Imola o in un circuito automobilistico, o lo possono fare nelle categorie esordienti, laddove disegnano circuiti da mezzo km sul quale far correre prima i bibi di 8 anni, poi quelli di 9 poi quelli di 10, ma devi chiudere solo poche centinaia di metri di strada non molti km. Non c'è altro da dire, secondo me.


DeLorean - 27/12/2006 alle 13:27

Va bè da quanto ho capito sei concorde al sistema!! Pensi che così funzioni!! Comunque basta guardarsi intorno per capire che così non si va da nessuna parte,fino a quando il ciclismo amatoriale avrà una età media di di oltre 50 anni le cose non cambieranno mai!! Forse insisto troppo su questo tasto,spero che nessuno si offenda,però è proprio questo il male del ciclismo,ne sono sicuro e non si fa niente per incentivare i giovani,nulla,si continua su questa strada e comunque continuo a non capire questa tua testardagine nel difendere questo status quo:),come se ci fossero dei benefici!! ciao;)


mont ventoux - 27/12/2006 alle 13:45

Io ti dico che in Puglia alle gare la media di età è intorno ai 35 anni, e comunque se non ci sono giovani non è perchè questi dovrebbero avere paura di correre con i "nonnini" che secondo te riempiono la lista dei partenti. Semmai il problema per i giovani è competere proprio con i più forti che hanno quasi tutti tra i 30 e i 40 anni, e che sono la grande maggioranza in termini percentuali alle gare. Sono contento poi che almeno tu mi accusi di non voler cambiare il sistema e neanche di essere un timido riformista, dal momento che nella mia attività politica tutti mi accusano immancabilmente di essere un utopista. Ad ogni modo, non è detto che l'attuale sistema ciclistico amatoriale sia indigesto per me quanto lo sia per te, e comunque, pur riscontrandovi delle imperfezioni, non credo proprio che smetterò di correre perchè non mi piace tanto. Diciamo che almeno qui, sono un gradualista, e mi accontento.


Il Lupo - 27/12/2006 alle 14:42

[quote][i]Originariamente inviato da tobia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Comunque se un dilettante viene stipendiato non c'è nulla di male, alla fine è come un'università e chi lo merita può prendere anche una borsa di studio, ed è giusto che un ragazzo a 22/23 anni non stia più sulle spalle dei genitori, ma quindi tu dici che un 20 enne può correre tra i dilettanti anche se non fà più una gara da anni? (scusatemi se stò andando un pò offtopic....:D) [/quote] certo che può! basta far la tessera! [/quote] E come si fà la tessera? Anche andando in off topic non vado in privato perchè sò che è un argomento che interessa a molti...


DeLorean - 27/12/2006 alle 16:57

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Io ti dico che in Puglia alle gare la media di età è intorno ai 35 anni, e comunque se non ci sono giovani non è perchè questi dovrebbero avere paura di correre con i "nonnini" che secondo te riempiono la lista dei partenti. Semmai il problema per i giovani è competere proprio con i più forti che hanno quasi tutti tra i 30 e i 40 anni, e che sono la grande maggioranza in termini percentuali alle gare. Sono contento poi che almeno tu mi accusi di non voler cambiare il sistema e neanche di essere un timido riformista, dal momento che nella mia attività politica tutti mi accusano immancabilmente di essere un utopista. Ad ogni modo, non è detto che l'attuale sistema ciclistico amatoriale sia indigesto per me quanto lo sia per te, e comunque, pur riscontrandovi delle imperfezioni, non credo proprio che smetterò di correre perchè non mi piace tanto. Diciamo che almeno qui, sono un gradualista, e mi accontento. [/quote] il punto è proprio questo,ti accontenti,come fanno tutti e come faccio in parte anchio,che si può fà...:Od: In realtà si potrebbe,ma è come scontrarsi contro un muro. Non dico che io smetterò di andare in bici e di partecipare a qualche gf,ma di sicuro non mi allineo a certi muli che vedo in giro,e ce ne sono tanti,proprio tanti!! Ciao


itammb - 31/12/2006 alle 17:24

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Ma sai, sono punti di vista...so di aver toccato un tasto delicato, perchè molti qui fanno parte proprio di quella categoria di cicloamatori che io considero esagerati: ma ripeto, è una mia considerazione, e come ha detto De Lorean, quando si esagera si esagera, e il mio concetto personale di esagerazione è proprio questo. Ovvio che poi uno ci trova degli stimoli, e ben venga, in quel caso niente da dire, sarà una persona più felice e appagata di chi stimoli non ne ha; dico solo che spendere migliaia di euro l'anno per bici, vestiario, trasferte, e fare allenamenti massacranti il tutto completamente a proprie spese, mi sembra una forzatura. [/quote] Purtroppo tutto ha un costo e il fondo delle tasche è diverso per lunghezza da persona a persona. Io personalmente attribuisco un valore a quello che spendo per il ciclismo inferiore al valore oggettivo dei soldi che hanno nel mercato. Voglio dire che io spendo qualcosa e sono liberissimodi amministrarmi nelle gare o nelle trasfrte o nelle scelte di un calendario senza dover dar conto a nessuno...cosa che per mè ha un valore altissimo + dei soldi che spendo. Per mè che vado ognigiorno in bici (anche solo per mezzoretta), la parola esaspeato la associo a quelle persone che nella vita si arricciano con loro secondo io (ultimo libro di Camilleri)...Quando ilprimo IO dice "divertiti" mentre il secondo rema dal verso opposto "spingi".... La mia filosofia Zen delle due ruote (ovviamente discutibilissima) un pò come..."dove cercare è già di per sè un trovare" (Siddharta)....e se il cercare passa dalle due ruote ? ..allora come dici tù ben venga. [quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Almeno i dilettanti sono pagati (poco, troppo poco!) per farlo, diciamo che per loro potrebbe diventare un mestiere...non che per questo debbano accettare ogni sorta di compromesso, sia ben chiaro: anche qui non si deve esagerare. [/quote] Qualche post fà siparlava di 3000 euro/mese (non sò se è una cifrà reale o un attimo di acido da parte di chi ha scritto) Cmq. un laurato bravo a 26 anni non ci arriva ,a 30 nemmeno, a 40 forse solo e solamente se neipreenti 20 non ha sbagliato nulla....insomma... [quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Vedo solo le due categorie su due piani diversi, tutto qui, cmq ripeto, è una mia visione personale della cosa. [/quote] Mah!purtroppo in un unico calderone poi finiscono tutte le catgorie...vdiin lombardia dove ormai avera una tessera della fci significa solo essere under 23/quai professioista....ed bbracciare si e no il 5% dei ciclisti dell regione ....mentre per i tesserati udace il 95% che poi vnno a finire in un unico clderone dove si trova di tutto....ilciclista Zen, qullo esaprato...il fan e bata...ilcicloturista....

 

[Modificato il 31/12/2006 alle 17:26 by itammb]


miguelon 77 - 01/01/2007 alle 20:45

Ci si illude, anno dopo anno, scandalo dopo scandalo, che il ciclismo possa comunque tornare pulito, un giorno. Ma testimonianze come questa sembrano dire il contrario. Io sarò pessimista di natura, ma non vedo il minimo bagliore all'orizzonte e con la morte nel cuore penso che certe pratiche e certi personaggi rappresentino ormai un aspetto congenito e soffocante di quello che ancora di sano resta di questo sport.:( ...spero tanto di sbagliarmi.


jhon - 02/01/2007 alle 16:49

Anche a me fa rattristare molto quella critica al ciclismo, a vedere in tv sembra tutto cosi bello, forse xò il professionismo è diverso dal mondo dei dilettanti. Anche io che ho corso da juniores ne ho viste, xò di certo nessuno si azzarderebbe a girarmi il manubrio (con quante b??) xke se mi rialzo lo investo con l'ammiraglia