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Autore: Oggetto: DOPING, dobbiamo uscire dai sogni

Livello Freddy Maertens




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  postato il 28/10/2006 alle 12:11
Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da jerrydrake

Voglio dare una mano a Claudio82: BIRILLO SEI TU!
Bene ora, per potermi querelare, non ti resta che chiedere alla magistratura spagnola un bel controllino sulla sacca di sangue di Birillo, poi magari la passi pure all'UCI...


Saresti condannato senza bisogno di richiedere il test del dna.


SACROSANTO!

E allora perché altri possono accusare Basso senza dover documentare nulla?
PS La mia non è una campagna pro-Basso, ma contro l'assoluta stupidità dell'UCI ed il suo ridicolo modo do combattere il doping contravvenendo ai più elementari diritti dell'imputato. Ok, tu per correre sei disposto a rinunciare ai tuoi diritti alienabili (e dunque farti sospendere al primo indizio di colpevolezza, fossero anche i vaneggiamenti di un folle), ma successivamente quando sei scagionato dalla magistratura ordinaria e da quella sportiva, e quando non ci sono i mezzi per procurarsi le prove deicisve contro di te, devi poter tornare a correre. Se poi, anche volendo, non puoi confrontare i risultati delle tue analisi con quelli presunti tuoi, a maggior ragione devi correre. Anche se sei colpevole.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/10/2006 alle 12:57
Spagna: la federciclo archivia l'Operacion Puerto

La Federazione spagnola di ciclismo ha deciso di archiviare provvisoriamente l'Operacion Puerto. Per il momentto, quindi, non ci sarà alcun provvedimentto disciplinare a carico dei tesserati coinvolti, nemmeno contro Manolo Saiz (nella foto) che, di fatto, è uno dei cinque imputati. La RFEC ha scelto quindi la strada dell'attesa, aspettaando la conclusione dell'inchiesta giudiziaria. «Non potendo attingere ai documenti dell'indagine - spiega la Federciclo - non possiamo procedere con eventuali imputazioni a carico dei tesserati».
velomag.fr

(fonte:tuttobiciweb.it)

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
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"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 28/10/2006 alle 13:37
Originariamente inviato da jerrydrake

SACROSANTO!

E allora perché altri possono accusare Basso senza dover documentare nulla?
PS La mia non è una campagna pro-Basso, ma contro l'assoluta stupidità dell'UCI ed il suo ridicolo modo do combattere il doping contravvenendo ai più elementari diritti dell'imputato. Ok, tu per correre sei disposto a rinunciare ai tuoi diritti alienabili (e dunque farti sospendere al primo indizio di colpevolezza, fossero anche i vaneggiamenti di un folle), ma successivamente quando sei scagionato dalla magistratura ordinaria e da quella sportiva, e quando non ci sono i mezzi per procurarsi le prove deicisve contro di te, devi poter tornare a correre. Se poi, anche volendo, non puoi confrontare i risultati delle tue analisi con quelli presunti tuoi, a maggior ragione devi correre. Anche se sei colpevole.


Guarda che non esiste un diritto a correre o un diritto a firmare un contratto con una squadra pro-tour.
Se una baby-sitter fosse accusata di aver picchiato i bambini che doveva accudire e fosse assolta da questa accusa, casomai per questioni procedurali, senza che il giudice sia entrato nel merito della questione, tu assumeresti quella donna per fare la baby-sitter ai tuoi figli?
Credo di no. E quella donna non potrebbe pretendere di farlo o di farsi affidare altri bambini.
Intanto Basso deve trovare un contratto e se nessuna squadra pro-tour, causa codice etico o problemi d'immagine, glielo vuole fare, Basso non ha diritto ad averlo. Se l'Uci vuole ricorrere al Tas, ha tutto il diritto di farlo, come l'avrebbe avuto Basso se fosse stato condannato. Se l'Uci decide di non far correre i ciclisti che non sono disposti a dare il proprio dna, Basso non ha alcun diritto di non rispettare questa regola. E ad essere sincero, non credo neanche che abbia queste pretese.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 14:53
Originariamente inviato da zon

per monsieur: scusa se ti tiro in ballo in una cosa che hai sicuramente già spiegato a dovere: cosa intendi quando dici che sei contro l'esame del DNA da innocente e non da colpevole? ( se vuoi rimandami semplicemente all'intervaento in cui lo spieghi)


Intendo dire che io il mio DNA lo metto a disposizione (anzi, è l'accusa che mi obbliga a farlo) nel momento in cui viene accertata (con prove probanti) una mia colpevolezza.
Nel momento in cui, cioè, dopo un dibattimento tra accusa e difesa, il giudice ritenga le tesi dell'accusa più ragionevoli di quelle della difesa.
In questo caso, l'accusa, visto che ha delle prove probanti, ma non delle certezze, dispone che sulle sacche a me affibiate sia confrontato con il mio sangue.
Se corrisponde, sono certamente colpevole; se non corrisponde, sono certamente innocente.

Nel momento, però, in cui io posso contestare le prove a mio carico semplicemente fornendo degli alibi, dimostrando la mia estraneità ai fatti, smontando le tesi dell'accusa perché queste sono basate su congetture, deduzioni ed indizi flebili, perché dimostrare 100 quando mi basta dimostrare 50?
Mi accusi di una cosa? Io ti dico che non è vero; e sta a te portare delle prove che attestino una mia colpevolezza, non il contrario.

Si dice che nella giustizia sportiva vige la presunzione di colpevolezza, e non d'innocenza; e difatti è quello che succede a Landis.
Beccato (analisi e controanalisi positive) al Tour de France per testosterone e immediatamente licenziato e - al 99,9% - privato del titolo conseguito ed, ovviamente, squalificato per tot. (2) anni.
Lui si proclama innocente, ma essendo campo di giustizia sportiva, è lui che deve dimostrare l'innocenza (dopo analisi e controanalisi che gli testimoniano contro), non l'accusa la colpevolezza.

Il fatto che si parli di Basso "assolto per questioni procedurali" mi fa ridere; allo stato attuale delle cose, Basso non è stato mai indagato, mai implicato.
Il Tas può essere interpellato sulle sentenze, non sulle archiviazioni (perlopiù temporanee, visto che la procura anti-doping del Coni s'è pronunciata così).
Il Codice Etico, così come è pensato, mi ricorda tanto - se solo qualche ciclista lo volesse - la "legge Bosman".
Allo stato attuale delle cose, non fare un contratto a Basso o Ullrich, o Scarponi, o Caruso, o Allan Davis, o altri, non solo non sarebbe ascrivibile al Codice Etico (visto che nessuno di questi è indagato), ma sarebbe un atto ostruzionistico, da parte delle squadre, ai confini del "mobbing".
Non prenderebbero Basso ed Ullrich per motivi "sportivi"? Ipotesi che verrebbe smentita in 4 secondi, visto che stiamo parlando degli ultimi vincitori del Giro d'Italia e del Giro di Svizzera.
Per motivi "d'immagine"? Forse il Milan s'è fatto problemi a prendere Stam, il Barcellona Davids, e così via? Sai i danni morali che potrebbero chiedere Basso ed Ullrich, visto che ascrivere la mancanza di contratto nei loro confronti come "motivi d'immagine" equivalerebbe a dargli l'etichetta del dopato? Certo, c'è sempre il rischio che effettivamente Basso ed Ullrich siano coinvolti in O.P. e che quindi certe "illazioni", alla lunga, risultino provate.
Però, allo stato attuale delle cose, Basso ed Ullrich (e tutti gli altri ciclisti sin qui nominati in O.P.) sono alla pari di Valverde, di Cunego, di Vinokourov, di Hondo, di Nadal (tennista), di Alonso (pilota), di Beckham, Zidane, Roberto Carlos, Ronaldinho (calciatori).
Una squadra che assume Basso ha lo stesso rischio di trovarsi un dopato in squadra anche se assumesse il più lindo dei neoprofessionisti; perché - allo stato attuale delle cose - Basso è pulito ed innocente.

Poi... "chi vuol esser lieto sia, del doman non v'è certezza", diceva Lorenzaccio.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 15:07
Astana introduces anti-doping plan - by Susan Westemeyer

Team Astana doesn't seem to assume that it will get a ProTour license for the coming season. "A ProTour license is really just a question of prestige," says Marc Biver, team manager. "I think that Astana would be invited to most races even if it just has a Continental license. The reality is that the grand tours don't belong to the ProTour, and I have close contacts with the ASO....."

In an interviw on www.radsport-aktiv.de, Biver denied that Team Astana is the successor to the former team Liberty Seguros. "We are not their successor, we are a new team and have nothing to do with Active Bay. Can the other teams ensure that there will be no new doping cases? No. You can only introduce a serious anti-doping policy and enforce it strictly. And to that point we have established our own anti-doping regulations."

Those regulations are encompassed in a Ten Point Plan, which Biver hopes will eliminate the possiblity of doping on the team. For instance, it plans to do blood tests on each rider before each race In addition to the four UCI doping tests planned for the year, the team will conduct tests on the riders during the first training camp to establish the baseline values. The tests will be repeated, unannounced, during the season. During the season, the team plans ultrasound heart tests and EKGs, as well as three obligatory physiological tests, to be conducted by independent institutes.

"Revolutionary" is how the team describes its new training software, which allows the team to follow over the internet which rider is doing which training on any given day, week or month. It also allows observence of the heart frequency, wattage, average speeed and other details, as well as what the rider eats.

The riders must guarantee that they do not use any forbidden substances or medicines, and that they have contact to no other doctors other than the team doctors. If a rider is suspected of doping, a urine test can be made.

(fonte: cyclingnews.com)

Il tempo, come sempre, sarà galantuomo e ci dirà se oltre a predicare bene, Marc Biver razzolerà altrettanto bene, o se semplicemente siamo difronte ad un "nouvelle Squinpeì"...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 15:33
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Il Tas può essere interpellato sulle sentenze, non sulle archiviazioni (perlopiù temporanee, visto che la procura anti-doping del Coni s'è pronunciata così).



Questa cosa la vai scrivendo da parecchio tempo. Secondo me è sbagliata. L'uci può ricorrere contro le decisioni. L'archiviazione è una decisione, implica che l'Uci può ricorrere.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/10/2006 alle 15:38
No , Basso (come gli altri immischiati nel caso Fuentes)non è uguale a Cunego o Bettini ecc
Inutile nasconderci , da Fuentes Basso ci andava eccome ( per salire l'ultimo livello , Cecchini non bastava piu'..)
Poi che le prove non siano sufficienti per farlo squalificare è un altro discorso (piu' giuridico) , ma viste i documenti che si sono visti sui giornali e su internet mostrano grosse ombre su di lui.
Se no la frase " Il doping è solo quello che viene trovato ai controlli " detta da Ferrari diventa la regola ma questo meraviglioso sport perde ogni significato per me
Se uno decide di andar da un preparatore chiacchierato lo fa a suo rischio e pericolo , poi quando questi viene beccato , bisogna prendersi le proprie responsabilità , troppo comodo negare.
Nonostante non lo ami molto trovo piu' coerente Armstrong , poteva starsene zitto , riguardo a Ferrari , invece ha sempre parlato del suo rapporto con lui (e subendo le giuste critiche) , invece Basso da ipocrita dice e non dice (si l'ho conosciuto , ma solo perche' era medico della Kelme , mai stato da lui .. ecc)

Basso la fiducia se la deve riconquistare

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 28/10/2006 alle 15:39
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Però, allo stato attuale delle cose, Basso ed Ullrich (e tutti gli altri ciclisti sin qui nominati in O.P.) sono alla pari di Valverde, di Cunego, di Vinokourov, di Hondo, di Nadal (tennista), di Alonso (pilota), di Beckham, Zidane, Roberto Carlos, Ronaldinho (calciatori).


Beh, non direi proprio che la situazione di Basso (per non parlare di quella di Valverde) sia uguale a quella di Vinokourov e Cunego.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 15:41
Forzainter, ma se Basso nega, come facciamo a sapere se da Fuentes ci andava o meno?
Chi ci dice che Basso non abbia dato il sangue a Cecchini e poi questi, vista la legge anti-doping in Italia, l'abbia mandato ad "Eufi" in Spagna?

Lungi da me il dar ragione a Ferrari; ma lungi da me anche - se non soprattutto - il pensarla come Cannavò.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 15:47
Originariamente inviato da omar

Spagna: la federciclo archivia l'Operacion Puerto

La Federazione spagnola di ciclismo ha deciso di archiviare provvisoriamente l'Operacion Puerto. Per il momentto, quindi, non ci sarà alcun provvedimentto disciplinare a carico dei tesserati coinvolti, nemmeno contro Manolo Saiz (nella foto) che, di fatto, è uno dei cinque imputati. La RFEC ha scelto quindi la strada dell'attesa, aspettaando la conclusione dell'inchiesta giudiziaria. «Non potendo attingere ai documenti dell'indagine - spiega la Federciclo - non possiamo procedere con eventuali imputazioni a carico dei tesserati».
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Lo dico in stile Chicken Little....

Di che paaaarlavamo?

Qui vogliono Basso impalato, in Spagna fanno finta che non sia successo niente. In mezzo c'è UCI con i suoi progetti.
Facciamo la conta per sapere qual'è la posizione giusta o diamo ragione a chi ha il portafoglio più gonfio, oppure....

 

[Modificato il 28/10/2006 alle 15:51 by Monsieur 40%]

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 28/10/2006 alle 15:50
Io dico la mia (non è detto che sia giusta)
Basso puo' negare quello che vuole ma le intercettazioni telefoniche , i fax , l'agenda di Fuentes dimostrano il contrario
Cecchini andava bene per la preparazione semplice , per vincer il tour (per star dietro agli Ullrich e Armstrong) , le strade eran due o Engadina (Ma vincolata nel 2005 da un contratto di esclusiva) o Spagna
Fuentes non si occupava di preparazione (al contrario di Cecchini e gli altri) ma solo di chimica..
Molto probabile quello che dici tu su chi l'ha mandato in spagna ( e magari è per quello che i Lampre erano alquanto sorpresi..)
Purtroppo il ciclismo del 2000 è cosi' , non è quello degli anni 90 , di democratico non c'e' nulla , se vai da quei due hai delle possibilità con gli altri te lo scordi

come ho gia' detto quando il tuo guru viene beccato ti devi assumere le tue responsabilità

 
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  postato il 28/10/2006 alle 15:56
Originariamente inviato da forzainter

come ho gia' detto quando il tuo guru viene beccato ti devi assumere le tue responsabilità


Ma dovrebbero farlo anche le squadre (leggi=team-manager)...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 16:10
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Allo stato attuale delle cose, non fare un contratto a Basso o Ullrich, o Scarponi, o Caruso, o Allan Davis, o altri, non solo non sarebbe ascrivibile al Codice Etico (visto che nessuno di questi è indagato), ma sarebbe un atto ostruzionistico, da parte delle squadre, ai confini del "mobbing".
Non prenderebbero Basso ed Ullrich per motivi "sportivi"? Ipotesi che verrebbe smentita in 4 secondi, visto che stiamo parlando degli ultimi vincitori del Giro d'Italia e del Giro di Svizzera.
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Ma che mobbing e mobbing... questo è configurabile solo nei rapporti di lavoro già in essere. Anche i danni Basso e Ullrich a chi vuoi che li chiedano?
Se io mi voglio comprare la tua bici e tu non me la vuoi vendere ti posso forse chiedere i danni?
Non siamo mica sotto un regime comunista dove non c'è la libertà di contrarre...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 16:16
Originariamente inviato da Claudio82

Ma che mobbing e mobbing... questo è configurabile solo nei rapporti di lavoro già in essere.


Ho scritto "ai confini del..."

Anche i danni Basso e Ullrich a chi vuoi che li chiedano?


Mah, ad esempio ad AIGCP ed UCI, che stanno facendo ostruzioni incredibili - senza uno straccio di motivazioni - al loro ingaggio, soprattutto da parte dei ProTeam.

P.S.: Ma che hai? La "comunistite"? Metti il comunismo dappertutto...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 16:36
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Anche i danni Basso e Ullrich a chi vuoi che li chiedano?


Mah, ad esempio ad AIGCP ed UCI, che stanno facendo ostruzioni incredibili - senza uno straccio di motivazioni - al loro ingaggio, soprattutto da parte dei ProTeam.

P.S.: Ma che hai? La "comunistite"? Metti il comunismo dappertutto...


L'uci ha tutto il diritto di proporre l'adozione dei regolamenti che ritiene opportuni e ha tutto il diritto di azionare i vari mezzi che la giustizia sportiva gli attribuisce. E queste cose sono già state accettate da Basso e dagli altri ciclisti contrattualmente.

E tu che malattia hai? "l'ucite"? Qua è sempre tutto un complotto dell'Uci...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 16:57
Originariamente inviato da Claudio82

L'uci ha tutto il diritto di proporre l'adozione dei regolamenti che ritiene opportuni e ha tutto il diritto di azionare i vari mezzi che la giustizia sportiva gli attribuisce. E queste cose sono già state accettate da Basso e dagli altri ciclisti contrattualmente.


Il test del DNA "obbligatorio" è stato deciso da UCI ed AIGCP, nessun intervento - né invito a discuterne - del consiglio CPA, né del nuovo consiglio di corridori all'interno dello stesso CPA.

Ricordo che il Codice Etico (per quanto indegno è stato comunque controfirmato dal CPA, questo è certamente vero) parla di sospensione degli indagati in casi di doping: e - allo stato attuale delle cose - nessuno dei ciclisti nominati all'interno di O.P. è indagato in casi di doping.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:02
Stamattina lo stesso Bettini su Gazzetta contestava le squadre che chiedono il test del DNA obbligatorio, proprio perchè lede i diritti degli sportivi, in quanto è un esame per stabilire la colpevolezza di un imputato in un caso di omicidio.

Bettini non è certo l'ultimo arrivato.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:05
Originariamente inviato da miky70

Stamattina lo stesso Bettini su Gazzetta contestava le squadre che chiedono il test del DNA obbligatorio, proprio perchè lede i diritti degli sportivi, in quanto è un esame per stabilire la colpevolezza di un imputato in un caso di omicidio.

Bettini non è certo l'ultimo arrivato.


Inizia a muoversi il carrozzone dei ciclisti nel senso che speravo...

Dài, ora tocca a Tom, ad Oscar, a Erik... alè, ragazzi, alè...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:07
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Claudio82

L'uci ha tutto il diritto di proporre l'adozione dei regolamenti che ritiene opportuni e ha tutto il diritto di azionare i vari mezzi che la giustizia sportiva gli attribuisce. E queste cose sono già state accettate da Basso e dagli altri ciclisti contrattualmente.


Il test del DNA "obbligatorio" è stato deciso da UCI ed AIGCP, nessun intervento - né invito a discuterne - del consiglio CPA, né del nuovo consiglio di corridori all'interno dello stesso CPA.

Ricordo che il Codice Etico (per quanto indegno è stato comunque controfirmato dal CPA, questo è certamente vero) parla di sospensione degli indagati in casi di doping: e - allo stato attuale delle cose - nessuno dei ciclisti nominati all'interno di O.P. è indagato in casi di doping.


Il nick adatto per te è "Subcomandante Marios"... ultimamente ti vedo parecchio rivoluzionario... Se l'Uci l'ha fatto vuol dire che legalmente lo poteva fare. Se dovrà ascoltare il parere di qualcuno, prima dell'adozione definitiva, credo che lo farà. Legalmente. Moralmente è ingiusto, come è ingiusta la decisione della magistratura spagnola di non fornire il materiale probatorio alla giustizia sportiva. Ma voi la questione morale l'avete accantonata da tempo.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:21
Originariamente inviato da Claudio82

Il nick adatto per te è "Subcomandante Marios"... ultimamente ti vedo parecchio rivoluzionario...


Grazie del complimento.
In realtà non si sentirebbe il bisogno di cambiare le cose, se le cose andassero bene.

Se l'Uci l'ha fatto vuol dire che legalmente lo poteva fare.


Certo, anche perché è definitivo il "poter richiedere" il test del DNA. Non è definitivo né il "farlo", né il "poterlo fare", né il "doverlo fare".
Anch'io, in maniera legalmente ineccepibile, posso chiederti 100 mila euro. Ma da qui al fatto che tu me li fornisca, o al fatto che tu sia obbligato a fornirmeli, o al fatto che se tu non me li fornisca nessuno - poi - ti possa assumere, ce ne passa. Eccome.

Se dovrà ascoltare il parere di qualcuno, prima dell'adozione definitiva, credo che lo farà. Legalmente.


Ripeto. Il CIO potrebbe essere d'accordo con l'UCI perché - si sa - il ciclismo è sempre terreno fertile per le prove (e dapprima il sangue controllato in maniera incrociata con le urine, poi ematocrito ed emoglobina, poi DNA, poi...?).
Ho un po' più di dubbi sull'accettazione dei corridori (Bettini mi ha dato una bella boccata d'ossigeno, oggi) e continuo a sperare che il CPA ponga il proprio veto e non faccia fare il test del DNA a nessun corridore professionista.
Sarei curioso di vedere come l'UCI poterebbe avanti il proprio progetto...

Moralmente è ingiusto, come è ingiusta la decisione della magistratura spagnola di non fornire il materiale probatorio alla giustizia sportiva. Ma voi la questione morale l'avete accantonata da tempo.


La morale va accantonata del tutto, o quasi, dallo sport professionistico.
La decisione della magistratura spagnola è temporanea. Ha detto all'UCI ed alle federazioni nazionali che, per quanto ne sa ora, i documenti in suo possesso non possono essere utilizzati per procedimenti disciplinari in seno alla giustizia sportiva perché quei documenti devono essere ancora accertati. Devono sapere effettivamente cosa è successo, dunque.
E se non lo sa la magistratura spagnola, ad ora, pensa cosa può saperne l'UCI ("idealmente", perché "realmente", grazie al libro nero di verbruggeriana memoria, l'UCI sa molte più cose della magistratura spagnola; ecco perché freme...).

Tu invece della questione morale ne fai una questione demagogica. Ripeto: francamente, tra corruzione e doping, è insensato fare una classifica di cosa sia peggiore.
Ma - opinione mia - è combattendo la prima che si combatte il secondo; non viceversa.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:26
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Il Codice Etico, così come è pensato, mi ricorda tanto - se solo qualche ciclista lo volesse - la "legge Bosman".


che c'entra la legge Bosman: quella abolì il cartellino che legava un giocatore ad una società anche se non c'era alcun contratto firmato.
Il cartellino nel ciclismo non c'è mai stato.


Allo stato attuale delle cose, non fare un contratto a Basso o Ullrich, o Scarponi, o Caruso, o Allan Davis, o altri, non solo non sarebbe ascrivibile al Codice Etico (visto che nessuno di questi è indagato), ma sarebbe un atto ostruzionistico, da parte delle squadre, ai confini del "mobbing".
Non prenderebbero Basso ed Ullrich per motivi "sportivi"? Ipotesi che verrebbe smentita in 4 secondi, visto che stiamo parlando degli ultimi vincitori del Giro d'Italia e del Giro di Svizzera.
Per motivi "d'immagine"? Forse il Milan s'è fatto problemi a prendere Stam, il Barcellona Davids, e così via? Sai i danni morali che potrebbero chiedere Basso ed Ullrich, visto che ascrivere la mancanza di contratto nei loro confronti come "motivi d'immagine" equivalerebbe a dargli l'etichetta del dopato? Certo, c'è sempre il rischio che effettivamente Basso ed Ullrich siano coinvolti in O.P. e che quindi certe "illazioni", alla lunga, risultino provate.
Però, allo stato attuale delle cose, Basso ed Ullrich (e tutti gli altri ciclisti sin qui nominati in O.P.) sono alla pari di Valverde, di Cunego, di Vinokourov, di Hondo, di Nadal (tennista), di Alonso (pilota), di Beckham, Zidane, Roberto Carlos, Ronaldinho (calciatori).
Una squadra che assume Basso ha lo stesso rischio di trovarsi un dopato in squadra anche se assumesse il più lindo dei neoprofessionisti; perché - allo stato attuale delle cose - Basso è pulito ed innocente.


ogni squadra ha il diritto di fare quel che gli pare: non si può mica essere obbligati a prendere Basso solo perchè è un corridore forte.
Se tutte le squadre del mondo si mettono d'accordo per non prendere Basso, hanno il pieno diritto di farlo.
Potrebbe esserci qualche ipotesi di reato solo se una squadra venisse costretta con mezzi illeciti a non ingaggiarlo.
E il motivo per cui non lo prendono sono fatti loro: non devono mica spiegarlo a chicchessia, al massimo ne renderanno conto ai propri sponsor.

 
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  postato il 28/10/2006 alle 17:37
Originariamente inviato da antonello64

che c'entra la legge Bosman: quella abolì il cartellino che legava un giocatore ad una società anche se non c'era alcun contratto firmato.
Il cartellino nel ciclismo non c'è mai stato.


Verissimo. Paragone errato.

Se tutte le squadre del mondo si mettono d'accordo per non prendere Basso, hanno il pieno diritto di farlo.


Non ne sono mica sicuro.
Si crea un "cartello" che sa di corporazione, si viene a ripresentare la situazione sindacale in cui quasi nessun lavoratore fa delle vertenze alla società che lo stipendia(va) perché, altrimenti, poi nessuna società lo assumerebbe più, una volta acclarato che il "tipo in questione è uno che fa vertenze, occhio...".

Ripeto anche che questa "ghettizazzione" delle Professional e delle Continental, che possono assumere sia corridori indagati (non facendoli correre nelle corse ProTour, qualora siano invitate) e corridori squalificati per doping dopo il decorso della squalifica (e che, "ovviamente", non possono essere ingaggiati dai ProTeam per ulteriori 2 anni... [questo non lede alcun diritto di un lavoratore? ah, già, è stato controfirmato dal CPA il Codice Etico, maledetto Moser!]) è assolutamente fuori luogo e, una volta ancora, uccide i piccoli sponsor e le piccole imprese che vogliono entrare nel ciclismo solamente a carattere nazionale, magari anche con belle squadrette.

Ciao!

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:48
Originariamente inviato da Monsieur 40%


La morale va accantonata del tutto, o quasi, dallo sport professionistico.


E' da qui che si originano le nostre divergenze.

Tu invece della questione morale ne fai una questione demagogica. Ripeto: francamente, tra corruzione e doping, è insensato fare una classifica di cosa sia peggiore.


Demagogia un corno. E' buon senso.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:53
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Claudio82

Il nick adatto per te è "Subcomandante Marios"... ultimamente ti vedo parecchio rivoluzionario...


Grazie del complimento.


eccoti qua:



npr.org

 

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  postato il 28/10/2006 alle 17:58
Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da jerrydrake

SACROSANTO!

E allora perché altri possono accusare Basso senza dover documentare nulla?
PS La mia non è una campagna pro-Basso, ma contro l'assoluta stupidità dell'UCI ed il suo ridicolo modo do combattere il doping contravvenendo ai più elementari diritti dell'imputato. Ok, tu per correre sei disposto a rinunciare ai tuoi diritti alienabili (e dunque farti sospendere al primo indizio di colpevolezza, fossero anche i vaneggiamenti di un folle), ma successivamente quando sei scagionato dalla magistratura ordinaria e da quella sportiva, e quando non ci sono i mezzi per procurarsi le prove deicisve contro di te, devi poter tornare a correre. Se poi, anche volendo, non puoi confrontare i risultati delle tue analisi con quelli presunti tuoi, a maggior ragione devi correre. Anche se sei colpevole.


Guarda che non esiste un diritto a correre o un diritto a firmare un contratto con una squadra pro-tour.
Se una baby-sitter fosse accusata di aver picchiato i bambini che doveva accudire e fosse assolta da questa accusa, casomai per questioni procedurali, senza che il giudice sia entrato nel merito della questione, tu assumeresti quella donna per fare la baby-sitter ai tuoi figli?
Credo di no. E quella donna non potrebbe pretendere di farlo o di farsi affidare altri bambini.


Ma cosa c'entra?!?
A parte il fatto che l'esempio non è per nulla calzante, voglio provare a continuare questa pessima similitudine dicendo che se una famiglia è disposta a credere nella magistratura e nel diritto (che non è la stessa cosa di credere in Babbo Natale) e vuole assumere quella baby-sitter, non esiste nessuna UBI (Unino Babysitters Internationale) che possa impedirglielo.


Originariamente inviato da Claudio82

Intanto Basso deve trovare un contratto e se nessuna squadra pro-tour, causa codice etico o problemi d'immagine, glielo vuole fare, Basso non ha diritto ad averlo. Se l'Uci vuole ricorrere al Tas, ha tutto il diritto di farlo, come l'avrebbe avuto Basso se fosse stato condannato.


Questi sono discorsi ben diversi, l'UCI ha tutto il diritto di tentare di dimostrare la colpevolezza di Basso con mezzi leciti, le squadre hanno tutto il diritto di tutelare la propria immagine mettendo sotto contratto chi vogliono.

Originariamente inviato da Claudio82
Se l'Uci decide di non far correre i ciclisti che non sono disposti a dare il proprio dna, Basso non ha alcun diritto di non rispettare questa regola.

Ok, ma vale per il futuro. Qualunque corridore del Pro-Tour dovrà dare il suo DNA per correre in una squadra PT (fa parte dei tuoi diritti alienabili rinunciare a non farti prelevare il sangue) se le associazioni dei corridori decideranno di firmare questo nuovo regolamento. Ma tanto l'UCI del DNA di Basso se ne farà poco senza il DNA di Birillo, e ques'ultimo (indipendentemente dalla volontà di Ivan) non lo otterrà tanto presto (per non dire mai).

 
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  postato il 28/10/2006 alle 17:59
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Non ne sono mica sicuro.
Si crea un "cartello" che sa di corporazione, si viene a ripresentare la situazione sindacale in cui quasi nessun lavoratore fa delle vertenze alla società che lo stipendia(va) perché, altrimenti, poi nessuna società lo assumerebbe più, una volta acclarato che il "tipo in questione è uno che fa vertenze, occhio...".


allora ti racconto un fatto: anni fa nel calcio c'era la regola dei tre stranieri per squadra.
Poi a un certo punto l'Unione Europea decise che tale regola era contraria alla libera circolazione dei lavoratori nell'Unione stessa, e che quindi era illegittima.
Per salvaguardare i vivai e la Nazionale (chissà perchè, c'era sempre qualcuno che diceva che i troppi stranieri andavano contro l'interesse della Nazionale), si cercò allora di raggiungere un "gentleman agreement" tra tutti i presidenti di serie A per non ingaggiare più di tre stranieri per squadra.
Sembrava cosa fatta, quando all'ultimo momento Galliani si oppose perchè a lui il numero libero di stranieri faceva comodo in Coppa Campioni, e disse che se gli fosse servito li avrebbe schierati anche in campionato: e così saltò l'accordo.

Senza l'intervento di Galliani, come si poteva intervenire per far si che le squadre italiane ingaggiassero più di tre stranieri? semplice, non si poteva.
Non c'era alcun accordo scritto tra i presidenti, che sarebbe stato illegale, ma solo un accordo sulla parola, che ognuno poteva rinnegare quando voleva, senza perderci niente oltre la faccia: se nessuno però lo avesse violato, sarebbe stato impossibile obbligare le società italiane a ingaggiare più di tre comunitari a testa.

Allo stesso modo, secondo me, se tutte le squadre si mettono d'accordo per non ingaggiare i corridori coinvolti nell'inchiesta spagnola, non si può in alcun modo obbligarle a farlo.

 
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  postato il 28/10/2006 alle 18:00
Mi spiace, ma non fumo, e la pipa (con il sigaro) hanno anche un odore che mi uccide se lo sento nelle immediate vicinanze.

Tornando in argomento, senza divagare, sai chi fa del "buon senso" una regola? La Federcalcio, nel regolamento arbitrale; lascia intendere, fa prendere decisioni autonome ("questo è un rigore che si può dare e non si può dare, dipende": quante volte si sente questa frase?) e poi ha come ultima regola - non scritta - la "19: il buonsenso".

Se il buonsenso vuol essere un "biscotto", lo scanso con tutto me stesso.
Ripeto, ai ragazzini non va dato né l'uno ("Per vincere ti devi dopare") né l'altro ("Se vuoi avere potere devi essere corrotto") messaggio.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 18:03
Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da Monsieur 40%

La morale va accantonata del tutto, o quasi, dallo sport professionistico.


E' da qui che si originano le nostre divergenze.


Sai a cosa sono equiparati gli sportivi, in Italia, per legge?
Sai le squadre a quale ente pagano i contributi, per il fondo pensionistico degli atleti (ed anche degli allenatori o direttori sportivi che siano, ne sono sicuro al 95%) italiani?

 

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  postato il 28/10/2006 alle 18:07
Ma voi la questione morale l'avete accantonata da tempo.

33 pagine di silenzio, poi na frasetta mi costringe ad intervenire.
Lasciamo perdere il voi, che però meriterebbe alcune considerazioni. Non mi pareva ci fossero cordate, ma pareri , molto dialettici anche, di singoli. Il "voi" crea sempre una contrapposizione, conscia od inconscia. ma lasciamo stare.
Che significa accantonare la "questione morale"? Che il forum non èschierato CONtro il doping? che l'amministrazione e la moderazione non sono schierati contro il doping? Fammi capire.
O consideri MORALE condannare un atleta "a priori", senza alcun procedimento, senza livelli di giustizia sportiva passati in giudicato?
Io non lo considero morale. E guarda che ho scritto da tempo che sarebbe stato così. Il comportamento incredibile dei media, con "mirate" fughe di norizie, tutt'altro che provate da materiale parzialissimo comparso in rete, lo trovo tutt'altro che morale.
Come trovo immorale che in tutto questo, debbano pagare, di fatto, solo Basso ed Ullrich. Che hanno perso un anno, "a gratis" come diceva Totò.
Se capisco bene, invece, la pensi proprio così...Basso è ovviamente colpevole di doping, Ullrich ti interessa già meno (è morale trasportare il tifo nei giudizi di questo tipo?), tutti gli altri stregoni, he vivono dello stesso pane di Fuentes, sono invece a posto. tu SAI che Cecchini, ad esempio, è un preparatore. Non un truccatore di motori. Beato te.
Per me c'è un evidente dato di fatto. Confermato da Fuentes . L'antidoping oggi non funziona.
Quei 200 atleti che Fuentes taroccava non sono mai stati trovati positi a nessun test. Allora il problema vero non è come identificare Birillo o Jan (mi verrebbe da chiedere perchè uare il vero nome di Ullrich e uno di semifantasia per ALTRI , compreso sto birillo), ma come fare a fare funzionare l'antidoping.
Mario parla spesso di libretto sanitario. Non è una panacea, ma sicuramente sarebbe meglio di oggi. Come sarebbe utile responsabilizzare i medici sociali, i direttori sportivi. Ecco. la questione morale passa da qui, non dal dare (se permetti un parallelo politico molto simile come fenomeno) per colpevole ogni desttinatario di avviso di garanzia. Per tangentopoli si faceva così, ricordi? Salvo poi...ma lasciamo perdere.
Non voglio entrare nel merito di Basso e della sua immagine. Mi sono già espresso chiaramente in materia in altri topics. ma individuare nella condanna senza processo , l'essenza della moralità nella lotta al doping, mi pare assolutamente sbagliato. Eticamente sbagliato.
togliamoci ogni fetta di prosciutto dagli occhi. COMprESA quelle ti taglio grosso, date dal tifo (pro o contro). E cerchiamo la strada per la salvezza di uno sport, mai così gravemente minacciato alla base dalla generale mancanza di etica sportiva, politica, amminisrativa.
altro che chiudere la "questione morale".

 

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pedala che fa bene.....

 
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  postato il 28/10/2006 alle 18:11
Originariamente inviato da miky70

Stamattina lo stesso Bettini su Gazzetta contestava le squadre che chiedono il test del DNA obbligatorio, proprio perchè lede i diritti degli sportivi, in quanto è un esame per stabilire la colpevolezza di un imputato in un caso di omicidio.


Ah, sì? Solo per gli omicidi?
E' usato, ad esempio, anche per conoscere la paternità.
Idem, qui le sacchine di sangue vogliono sapere chi è il loro paparino.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 18:13
Posso chiedere una cosa ad i più esperti di me in termini di diritto, il test del DNA in Italia per legge è permesso oppure è vietato ????

In sostanza e in termini sommari un qualsiasi datore di lavoro può obbligare i propri dipendenti a sottoporsi obbligatoriamente a vari test del DNA ogni anno ???

 

[Modificato il 28/10/2006 alle 18:28 by Federico Martin]


 
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  postato il 28/10/2006 alle 18:22
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Claudio82

Originariamente inviato da Monsieur 40%

La morale va accantonata del tutto, o quasi, dallo sport professionistico.


E' da qui che si originano le nostre divergenze.


Sai a cosa sono equiparati gli sportivi, in Italia, per legge?
Sai le squadre a quale ente pagano i contributi, per il fondo pensionistico degli atleti (ed anche degli allenatori o direttori sportivi che siano, ne sono sicuro al 95%) italiani?


PASSO DAVANTI LA SEDE DELL'ENPALS TUTTI I GIORNI:

Il Decreto 15 marzo 2005, entrato in vigore il 22 aprile 2005, ha adeguato le categorie
dei lavoratori assicurati obbligatoriamente presso l'Enpals secondo la seguente
elencazione:
1) artisti lirici, cantanti di musica leggera, coristi, vocalisti e suggeritori del coro,
maestri del coro, assistenti e aiuti del coro;
2) attori di prosa, allievi attori, mimi, attori cinematografici o di audiovisivi, attori di
doppiaggio, attori di operetta, rivista, fotoromanzi, varietà ed attrazioni, imitatori,
contorsionisti, artisti del circo, marionettisti e burattinai, acrobati e stunt man, ipnotizzatori,
illusionisti e prestigiatori, suggeritori teatrali, cinematografici e di audiovisivi, generici e
figuranti;
3) presentatori, disc-jockey, animatori in strutture turistiche e di spettacolo;
4) registi teatrali, cinematografici o di audiovisivi, aiuto-registi teatrali, cinematografici o
di audiovisivi, casting director, sceneggiatori teatrali, cinematografici o di audiovisivi,
soggettisti, dialoghisti ed adattatori cinetelevisivi o di audiovisivi;
5) direttori della fotografia e light designer;
6) direttori, ispettori, amministratori e segretari di produzione, responsabili di edizione
della produzione cinematografica e televisiva, segretari di edizione, cassieri di produzione,
organizzatori generali, amministratori di produzione cinematografica e audiovisiva;
7) direttori di scena, direttori di doppiaggio, assistenti di scena e di doppiaggio, location manager;
8) compositori, direttori d'orchestra, sostituti direttori d'orchestra, maestri collaboratori,
maestri di banda, professori d'orchestra, consulenti assistenti musicali, concertisti e solisti,
orchestrali anche di musica leggera, bandisti;
9) coreografi e assistenti coreografi, ballerini e tersicorei, figuranti lirici, cubisti,
spogliarellisti, figuranti di sala, indossatori, fotomodelli;
10) amministratori di formazioni artistiche, organizzatori teatrali, amministratori e
segretari di compagnie teatrali;
11) tecnici del montaggio e del suono, tecnici di sviluppo, stampa, luci, scena, altri
tecnici della produzione cinematografica del teatro di audiovisivi e di fotoromanzi, tecnici
addetti alle manifestazioni di moda, sound designer, tecnici addetti agli effetti speciali,
maestri d'armi, operatori di ripresa cinematografica o audiovisiva, aiuto operatori di ripresa
cinematografica o audiovisiva, video-assist, fotografi di scena, documentalisti audiovisivi;
12) scenografi, story board artist, bozzettisti, creatori di fumetti, illustrazioni e disegni
animati;
13) arredatori, architetti;
14) costumisti, modisti e figurinisti teatrali cinematografici o di audiovisivi, sarti,
truccatori, parrucchieri;
15) maestranze cinematografiche, teatrali o di imprese audiovisive (macchinisti,
pontaroli, elettricisti, attrezzisti, falegnami, tappezzieri, pittori, decoratori, stuccatori,
formatori e autisti scritturati per produzione, gruppisti);
16) operatori di cabina di sale cinematografiche;
17) impiegati amministrativi e tecnici dipendenti dagli enti ed imprese esercenti
pubblici spettacoli, dalle imprese radiofoniche, televisive o di audiovisivi, dalle imprese
della produzione cinematografica, del doppiaggio e dello sviluppo e stampa, maschere,
custodi, guardarobieri, addetti alle pulizie e al facchinaggio dipendenti dagli enti ed
imprese sopra nominati, autisti alle dipendenze di imprese dello spettacolo;
18) artieri ippici;
19) impiegati e operai dipendenti dalle case da gioco, sale scommesse, sale giochi,
ippodromi, scuderie di cavalli da corsa e cinodromi, prestatori d'opera addetti ai
totalizzatori o alla ricezione delle scommesse, presso gli ippodromi e cinodromi, nonché
presso le sale da corsa e le agenzie ippiche;
20) impiegati, operai, istruttori e addetti agli impianti e circoli sportivi di qualsiasi
genere, palestre, sale fitness, stadi, sferisteri, campi sportivi, autodromi;
21) impiegati e operai dipendenti delle imprese di spettacoli viaggianti;
22) direttori tecnici, massaggiatori, istruttori e i dipendenti delle società sportive;
23) atleti, allenatori, direttori tecnico-sportivi e preparatori atletici delle società del
calcio professionistico e delle società sportive professionistiche;
24) lavoratori dipendenti dalle imprese esercenti il noleggio e la distribuzione dei films;
25) lavoratori autonomi esercenti attività musicali.

 

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  postato il 28/10/2006 alle 18:27
Originariamente inviato da Federico Martin
Posso chiedere una cosa ad i più esperti di me in termini di diritto, il test del DNA in Italia per legge è permesso oppure è vietato ????

Questo è l'ultimo DDL in materia:

(ASCA) - Roma, 12 ott - Si compone di 6 articoli il disegno di legge approvato stamane dal Consiglio dei ministri ''concernente modifiche al Codice di procedura penale per il compimento coattivo su persone viventi di prelievi di campioni biologici o accertamenti medici''. Un ddl, quello approvato oggi, che prevede la possibilita' del prelevamento obbligatorio di campioni biologici (come saliva o capelli) nel caso in cui questo venga ritenuto assolutamente indispensabile dal giudice per accertare la verita'. Una estensione, quella della prova del Dna, che riguarda reati che prevedono o l'ergastolo o una pena al massimo superiore ai 3 anni (come, ad esempio, la violenza sessuale). Il provvedimento di prelievo coattivo dovra' essere, pero', motivato dal giudice ma anche, prevede il ddl, dallo stesso pm in via di urgenza ma convalidato entro 48 ore . Per il prelievo sono previste tutte le garanzie difensive e l'obbligo di distruggere i campioni biologici dopo le analisi tranne nel caso di sentenza passata in giudicato.

Fonte asca

In sostanza e in termini sommari un qualsiasi datore di lavoro può obbligare i propri dipendenti a sottoporsi obbligatoriamente a veri test del DNA ogni anno ???

NO!!!

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 28/10/2006 alle 18:27
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Mi spiace, ma non fumo, e la pipa (con il sigaro) hanno anche un odore che mi uccide se lo sento nelle immediate vicinanze.

Tornando in argomento, senza divagare, sai chi fa del "buon senso" una regola? La Federcalcio, nel regolamento arbitrale; lascia intendere, fa prendere decisioni autonome ("questo è un rigore che si può dare e non si può dare, dipende": quante volte si sente questa frase?) e poi ha come ultima regola - non scritta - la "19: il buonsenso".

Se il buonsenso vuol essere un "biscotto", lo scanso con tutto me stesso.
Ripeto, ai ragazzini non va dato né l'uno ("Per vincere ti devi dopare") né l'altro ("Se vuoi avere potere devi essere corrotto") messaggio.


Senza dubbio bisogna anche punire i soggetti corrotti. Attualmente, dato che il numero di ragazzini che imitano Mcquaid è sensibilmente più basso di quelli che imitano i ciclisti, preferisco partire dallo squalificare i dopati, fregandomene se sto dando una mano all'Uci a perseguire chissà quale oscuro fine.

p.s. Jan, ti rispondo dopo il derby.

 

[Modificato il 28/10/2006 alle 18:33 by ]

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  postato il 28/10/2006 alle 18:29
Se combatti la corruzione (lo chiamiamo "doping amministrativo"?), i dopati diminuiscono (ho la presunzione di pensare che diminuisca la "necessità" di ricorrere al doping).
Se combatti il doping in questo modo, cambi solo i soggetti - a turno, a ruota - da squalificare.

Questa è una mia deduzione visto il Tour '98, il Giro '99, il Giro 2001, la Vuelta '04 e '05 e il Tour '06.

 

[Modificato il 28/10/2006 alle 18:33 by Monsieur 40%]

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  postato il 28/10/2006 alle 18:35
Originariamente inviato da stress

Originariamente inviato da Federico Martin
Posso chiedere una cosa ad i più esperti di me in termini di diritto, il test del DNA in Italia per legge è permesso oppure è vietato ????

Questo è l'ultimo DDL in materia:

(ASCA) - Roma, 12 ott - Si compone di 6 articoli il disegno di legge approvato stamane dal Consiglio dei ministri ''concernente modifiche al Codice di procedura penale per il compimento coattivo su persone viventi di prelievi di campioni biologici o accertamenti medici''. Un ddl, quello approvato oggi, che prevede la possibilita' del prelevamento obbligatorio di campioni biologici (come saliva o capelli) nel caso in cui questo venga ritenuto assolutamente indispensabile dal giudice per accertare la verita'. Una estensione, quella della prova del Dna, che riguarda reati che prevedono o l'ergastolo o una pena al massimo superiore ai 3 anni (come, ad esempio, la violenza sessuale). Il provvedimento di prelievo coattivo dovra' essere, pero', motivato dal giudice ma anche, prevede il ddl, dallo stesso pm in via di urgenza ma convalidato entro 48 ore . Per il prelievo sono previste tutte le garanzie difensive e l'obbligo di distruggere i campioni biologici dopo le analisi tranne nel caso di sentenza passata in giudicato.

Fonte asca

In sostanza e in termini sommari un qualsiasi datore di lavoro può obbligare i propri dipendenti a sottoporsi obbligatoriamente a veri test del DNA ogni anno ???

NO!!!


Quindi, in Italia è Illegale obbligare i propri dipendenti a sottoporsi al test del DNA.

Giuridicamente che succede se una squadra italiana obbliga un proprio corridore a sottoporsi al test del DNA, se questo allo stesso tempo è vietato dalla legge Italiana ?????

 
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  postato il 28/10/2006 alle 18:47
Giuridicamente non li obbliga.
Gli dice: se volete correre in un ProTeam, fate il test del DNA.
Altrimenti, correte per una Professional o una Continental.

Gli imbrogli difficilmente son fatti con stupidità.

Basterebbe che il CPA (Consiglio Corridori Professionisti Internazionale) facesse quadrato contro questo "cartello", non facendo fare il test del DNA a nessun ciclista professionista.
Così il ProTour lo correrebbero Lefevere, Legeay, Gianetti, McQuaid, Verbruggen, Adorni ed altri tipi simili...

 

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  postato il 28/10/2006 alle 18:55
Basso stufo, diffida gli organi di stampa

Le recenti e ripetute espressioni di giudizi e commenti che sono apparse sulla stampa nazionale ed estera e via internet in ordine alla vicenda denominata "operacion puerto", con particolari espliciti riferimenti alla persona di Ivan Basso, impongono la presa di posizione da parte del corridore varesino, che per voce del suo legale, l’avvocato Massimo Martelli, fa sapere in una nota.

«Dette valutazioni si pongono in aperto ed insanabile contrasto con le risultanze ed esiti delle vicende giudiziarie e sportivo disciplinari note, a seguito delle quali il sig. Ivan Basso risulta essere stato totalmente scagionato da ogni supposta violazione di norme, regolamenti o leggi; che pertanto il sig. Ivan Basso è persona che allo stato attuale non risulta avere alcuna pendenza giudiziaria penale o civile a proprio carico, né risulta sottoposto ad alcun procedimento disciplinare sportivo, tanto meno per questioni di doping; che ogni affermazione relativa alla necessità di sottoposizione a particolari test ematici o di altro genere (DNA) è da considerarsi illegale ed inammissibile intrusione nella sua sfera di autodeterminazione e di riservatezza; che ogni dichiarazione afferente limitazioni o condizionamenti alla possibilità che il medesimo venga assunto da team "pro tour" o partecipi alle competizioni "pro tour" è da ritenersi atto discriminante e contrario alla normativa ed ai regolamenti vigenti; che la posizione personale e professionale del sig. Ivan Basso è, allo stato attuale, assolutamente conforme e rispettosa dei principi indicati dal c.d. "codice etico"; tanto premesso si precisa che ogni atteggiamento, dichiarazione od espressione di pensiero, ogni ingiustificata manifestazione o affermazione come più sopra individuata su organi di stampa, via internet o in qualsivoglia altra forma resa nota e pubblicamente diffusa verrà ritenuta atto diffamatorio ed ingiurioso nei confronti del sig. Ivan Basso e come tale immediatamente denunciata alle competenti Autorità Giudiziarie per il suo accertamento».

Milano, 28 ottobre 2006

(fonte: tuttobiciweb.it)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/10/2006 alle 18:57
Originariamente inviato da Federico Martin
Quindi, in Italia è Illegale obbligare i propri dipendenti a sottoporsi al test del DNA.

Giuridicamente che succede se una squadra italiana obbliga un proprio corridore a sottoporsi al test del DNA, se questo allo stesso tempo è vietato dalla legge Italiana ?????


giuridicamente credo sia vietato anche obbligare i propri dipendenti a sottoporsi all'analisi del sangue e delle urine: però chi vuol fare lo sportivo professionista non può in alcun modo rifiutarsi di fare i suddetti esami.

 
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  postato il 28/10/2006 alle 19:04
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Federico Martin
Quindi, in Italia è Illegale obbligare i propri dipendenti a sottoporsi al test del DNA.

Giuridicamente che succede se una squadra italiana obbliga un proprio corridore a sottoporsi al test del DNA, se questo allo stesso tempo è vietato dalla legge Italiana ?????


giuridicamente credo sia vietato anche obbligare i propri dipendenti a sottoporsi all'analisi del sangue e delle urine: però chi vuol fare lo sportivo professionista non può in alcun modo rifiutarsi di fare i suddetti esami.


Ovviamente c'è un regolamento anti-doping mondiale che regolarizza queste pratiche.
In poche parole, non sono i team ad obbligare gli atleti a fare i test del sangue e delle urine, o del DNA, bensì la giustizia sportiva.
Per i test fuori dalle competizioni e non fatti dalla WADA (ad esempio: i controlli a sorpresa dell'UCI), ci vuole il consenso del ciclista.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 28/10/2006 alle 19:26
Solo una battuta giusto per esprimermi brutalmente sulla questione, in
quanto il Gigante Mario, è stato di una limpidezza esemplare. Se i corridori accetteranno le imposizioni dell'UCI (è aperto un concorso per individuare i dispregiativi più acuti delle iniziali di questa sigla), in materia di DNA, sono degli insuperabili "gemelli sferici solitamente molto fragili". La Parigi Roubaix, o il Tour di Roccacannuccia, il Giro dell'Ignoranza, li vadano a correre il birromane d'Irlanda ed il Gufo d'Olanda.....

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 29/10/2006 alle 01:32
Dopo aver letto gli interventi odierni di Claudio 82 ho deciso di non rispondere mai più alle sue scempiaggini.
Il livello è bassissimo e provocatorio, nello stile che già avevo rilevato qualche tempo fa nel post su Cunego .
Purtroppo i modi e le finalità sono chiare: trasformare qualsiasi discussione in una minc...... dove tutte le vacche sono nere, dove non si distingue più l'intelligenza di interventi come quelli di Mario o di Janjanssen, tutti confusi nella sua petulante scempiaggine umiliante per chi la legge.
Basta con le risposte a questa persona. Questa è la mia scelta.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 29/10/2006 alle 02:59
Originariamente inviato da janjanssen

Ma voi la questione morale l'avete accantonata da tempo.

33 pagine di silenzio, poi na frasetta mi costringe ad intervenire.


1305 posts, una mente fervida che non lesina giudizi impietosi (c’è un “disastrosa” appioppato alla stagione di cunego che grida ancora vendetta…), mi viene da chiederti perché hai fatto 33 pagine di silenzio. Io una rispostina me la sono pure immaginata, ma dato che sono sicuro di sbagliarmi, dammela tu la spiegazione reale.


Che significa accantonare la "questione morale"? Che il forum non è schierato CONtro il doping? che l'amministrazione e la moderazione non sono schierati contro il doping? Fammi capire.



Il mio “voi” era rivolto in particolare a Mario e a Grassi che, proprio come i rivoluzionari messicani, riscuotono notevole successo tra la popolazione del forum. Dire che loro non sono contro il doping è sicuramente sbagliato. Ma come loro sostengono che l’Uci non fa abbastanza per la lotta al doping, così io dico che le loro posizioni (quello che scrivono e soprattutto quello che non scrivono) non possono essere accettate da chi ritiene che vi debba essere una moralità nel ciclismo. E tant’è che Mario dice che:

La morale va accantonata del tutto, o quasi, dallo sport professionistico.


Come ho già detto a Mario, io questa premessa la rigetto. Articoli e interventi che dicevano “giù le mani da Basso” li ho letti. Articoli e interventi in cui si scagliavano contro la decisione del giudice spagnolo di non fornire il materiale probatorio alla giustizia sportiva, no. Parole preoccupate sul messaggio che si stava mandando ai giovani non ne ho lette, come non ho letto parole preoccupate per il fatto che secondo la magistratura spagnola ci sono 58 ciclisti in gruppo che andavano da Fuentes. In compenso ho scoperto che all’Uci sono tutti corrotti e che McQuaid è un ubriacone.
Considero immorale dire “dato che le guardie sono corrotte, lasciamo andare anche i ladri”. Considero immorale non indignarsi per il fatto che non si sono saputi i nomi dei 200 atleti clienti di Fuentes. Considero immorale, dopo tutto il casino successo, prendersela con chi propone un nuovo test come quello del dna, invece di alzarsi in piedi e applaudirlo. Hai capito ora?

O consideri MORALE condannare un atleta "a priori", senza alcun procedimento, senza livelli di giustizia sportiva passati in giudicato?
Io non lo considero morale. E guarda che ho scritto da tempo che sarebbe stato così. Il comportamento incredibile dei media, con "mirate" fughe di norizie, tutt'altro che provate da materiale parzialissimo comparso in rete, lo trovo tutt'altro che morale.
Se capisco bene, invece, la pensi proprio così...Basso è ovviamente colpevole di doping, Ullrich ti interessa già meno (è morale trasportare il tifo nei giuizi di questo tipo?), tutti gli altri stregoni, he vivono dello stesso pane di Fuentes, sono invece a posto. tu SAI che Cecchini, ad esempio, è un preparatore. Non un truccatore di motori. Beato te.


Intanto i miei giudizi non sono assolutamente influenzati dal tifo. Circa la severità, la durezza delle pene e le modalità con cui devono essere fatti i processi della giustizia sportiva, ho sostenuto le stesse tesi che sostengo oggi, in tempi non sospetti. E sul forum di Cunego ce n’è ampia traccia.
Personalmente tifo per Cunego, ma il mio tifo è strettamente legata alla premessa che lui non di dopi. Ove dovessi avere anche solo il sospetto che Cunego si dopasse, smetterei immediatamente di incitarlo e mi sentirei pure un po’ responsabile di aver aiutato uno che giocava sporco. Il mio tifo non è condizionato alle vittorie, per questo sono più che contento della stagione che ha fatto quest’anno Cunego, ma è condizionato al rispetto delle regole e al non far male agli altri, specie se sono soggetti deboli.

Circa il considerare Basso colpevole, come direbbe Prodi, PER ME IN PARTICOLARE, SAREBBE ANCHE SCONFESSARE PARTE DELLA MIA STORIA PROFESSIONALE…
Ho fatto studi giuridici e quindi ho ampiamente imparato a rispettere le sentenze. Uno è colpevole quando il giudice lo condanna. Però, badate bene, lo stesso rigore con cui si rispettano le sentenze, va applicato anche nel rispetto delle regole. Se il codice etico prevede che la squadra sospenda il ciclista coinvolto in questioni di doping, non possiamo dire, come fai tu, che è IMMORALE aver fatto perdere un anno a Basso e Ullrich. Se è giusto archiviare il caso di Basso perché non ci sono prove, Donchisciotte deve capire che è stato giusto anche fermare Pantani, il cui ematocrito, secondo lo stesso giudice, in senso lato, che ha giudicato Basso, era oltre il 50%. Su Armstrong nessuna può dire mezza parola, dato che i processi lui manco li ha avuti. Idem su Sainz. Per non parlare poi delle accuse che si rivolgono all’Uci... se guardiamo alle sentenze e ai pezzi di carta è del tutto immorale accusare l’Uci di corruzione, di non fare gli interessi del ciclismo, di avere conflitti d’interessi. McQuaid è il capo dell’Uci ed ha tutto il diritto di fare e disfare come vuole e nessuno può accusarlo di nulla, almeno finchè non si procura le prove.


Per me c'è un evidente dato di fatto. Confermato da Fuentes . L'antidoping oggi non funziona.
Quei 200 atleti che Fuentes taroccava non sono mai stati trovati positi a nessun test. Allora il problema vero non è come identificare Birillo o Jan (mi verrebbe da chiedere perchè uare il vero nome di Ullrich e uno di semifantasia per ALTRI , compreso sto birillo), ma come fare a fare funzionare l'antidoping.


Se i 200 atleti di cui parlava la magistratura spagnola sono innocenti, come abbiamo appurato dalle archiviazioni, l’antidoping funziona perfettamente, dato che non ha riscontrato nulla. Se sono innocenti che gli dovevano riscontrare?
Il condannare quei 200 è un passaggio logico fondamentale per poter cambiare qualcosa.



Non voglio entrare nel merito di Basso e della sua immagine. Mi sono già espresso chiaramente in materia in altri topics. ma individuare nella condanna senza processo , l'essenza della moralità nella lotta al doping, mi pare assolutamente sbagliato. Eticamente sbagliato.



Concordo. Aspetto le scuse, a questo punto dovute, per lo zio Pat, accusato senza prove e processo di ogni nefandezza.



togliamoci ogni fetta di prosciutto dagli occhi. COMprESA quelle ti taglio grosso, date dal tifo (pro o contro). E cerchiamo la strada per la salvezza di uno sport, mai così gravemente minacciato alla base dalla generale mancanza di etica sportiva, politica, amminisrativa.
altro che chiudere la "questione morale".


Io dico di iniziare facendo il “tifo” per quelli che vogliono sapere quali sono i clienti di Fuentes (Uci in testa) e non per quelli che sono contenti se quei nomi non saltano fuori.

 

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"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 29/10/2006 alle 02:01
Originariamente inviato da Donchisciotte

Dopo aver letto gli interventi odierni di Claudio 82 ho deciso di non rispondere mai più alle sue scempiaggini.


Ci conto eh... cerca di non deludermi.

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 29/10/2006 alle 09:42
Originariamente inviato da Donchisciotte

Dopo aver letto gli interventi odierni di Claudio 82 ho deciso di non rispondere mai più alle sue scempiaggini.
Il livello è bassissimo e provocatorio, nello stile che già avevo rilevato qualche tempo fa nel post su Cunego .
Purtroppo i modi e le finalità sono chiare: trasformare qualsiasi discussione in una minc...... dove tutte le vacche sono nere, dove non si distingue più l'intelligenza di interventi come quelli di Mario o di Janjanssen, tutti confusi nella sua petulante scempiaggine umiliante per chi la legge.
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Quella di negare la benchè minima attenzione a certi personaggi è l'unica soluzione... nella speranza che Ivan Basso si faccia un giretto su questo topic (magari un cenno di avviso glielo farei volentieri) a leggere certi interventi di alcuni 'nick' e li trasmetta all'avv. Martelli. Comico poi leggere certi interventi da moralizzatore da uno che si chiama 'forzainter', ci vuole un bel fegato!!
Infine, caro Lore88, in effetti la situazione di cuneghetto è ben diversa da quella di Basso ed Ullrich: innanzitutto loro sono campioni e lui NO, poi lui pare frequenti un certo Cecchini... e loro NO.

 

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