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Autore: Oggetto: Giro 2006 - 20 tappa: Trento-Aprica

Livello Gianni Bugno




Posts: 588
Registrato: Mar 2005

  postato il 31/05/2006 alle 21:23
Basso , in effetti, e' la perfetta immagine del ciclista mediaset...

 

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"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
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Livello Tour




Posts: 254
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  postato il 31/05/2006 alle 22:50
Originariamente inviato da WilGRILLO!

a proposito della faccenda Basso/Simoni, vi posto un articolo tratta da Il Giornale.

Non so se è stato già oggetto di discussione, comunque per me quanto sta scritto può essere verosimile:


Sarà ascoltato il prossimo 5 giugno, data che rievoca i fatti di Madonna di Campiglio: l'inizio del calvario di Marco Pantani. Gilberto Simoni sarà ascoltato a Roma da Armando Forgione, presso gli Uffici Federali, per rispondere davanti alla Procura Federale in merito alle esternazioni che il corridore trentino ha fatto subito dopo l'arrivo all'Aprica sabato scorso: «Ivan non è un uomo, con me ha chiuso»; e il giorno successivo, poco prima della partenza dell'ultima tappa, quando ha aumentato la posta in palio dicendo: «Mi ha chiesto soldi in cambio della vittoria di tappa», parole subito smentite dalla maglia rosa. La situazione del corridore della Saunier Duval non è certamente delle più semplici: la sua parola contro quella di Basso. Uno schiuma di rabbia e accusa la maglia rosa di aver chiesto soldi, l'altro che nega con fermezza.
Non è da escludersi che il corridore trentino possa andare incontro ad una squalifica molto pensante, anche sei mesi, qualora la Procura federale decidesse di mandarlo davanti alla Disciplinare e a tale riguardo il team di Basso (la Csc) sta anche valutando l'ipotesi di querelare e dare mandato al proprio ufficio legale per un sontuoso risarcimento danni. Intanto Pietro Algeri, direttore sportivo di Simoni, ci aiuta a comprendere meglio il finale convulso di questo 89° Giro d'Italia. «È un peccato che sia finita così, perché Basso non se lo meritava e anche Gibo ha solo da perderci in tutta questa vicenda – dice il tecnico bergamasco -.
Ma lo conosciamo come è fatto il Gibo: ha una testa che non lo sposti di un centimetro». E aggiunge: «L'altra mattina, poco prima del via, Ivan è venuto all'ammiraglia quasi a scusarsi dell'accaduto. E mi ha confidato: “Pietro, se non avessi avuto questo aggeggio – facendo segno dell'auricolare – le cose sarebbero potute anche andare diversamente”. Io conosco Ivan, è un bravissimo ragazzo, è un galantuomo, e so anche che in gruppo tutti gli vogliono bene, compreso Simoni: fino a sabato scorso. Il problema è che dall'ammiraglia sono arrivati ordini precisi: vincere, vincere a tutti i costi. Poi sapete tutti cosa ha detto Simoni dopo il traguardo. Era fuori di sè. Siamo andati in albergo e il suo umore era nero, ma di soldi non ci ha mai parlato. Il mattino seguente, dopo aver letto i giornali e valutato che il caso era montato a dismisura, io e Mauro Gianetti, il team manager, siamo andati da Gilberto e gli abbiamo detto: “Gibo, adesso basta, chiudiamola qui”. Lui ci ha guardato con un sorrisino di sfida e ci ha risposto: “Io non ho intenzione di chiudere un bel niente, anzi stanotte ho pensato che ho altre cosette da dire”. Noi non sapevamo cosa sarebbe andato a riferire. L'abbiamo scoperto solo in seguito e siamo rimasti senza parole».


Penso che molte persone ora debbano delle scuse al Signor Ivan Basso.



E tanti complimenti al "signor" Gilberto Simoni

 

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Inutile avere una bici leggerissima, se ti porti nel corpo un'anima che pesa come un macigno.

"...e questo non è un messaggio legato solo allo sport, ma anche alla scuola, al lavoro, alla salute... se uno ci crede, può arrivare dove vuole." Ivan Basso




 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 01/06/2006 alle 09:13
Non è che Basso ci faccia una gran bella figura da questa ricostruzione... succube di Riis? Abbiamo trovato nel danese il cattivo di turno a cui ribaltare tutte le responsabilità?
Mah...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 09:17
Alla fin fine è un lavoro, se il suo capo gli ha ordinato di vincere senza sconti ha fatto quello che doveva fare e per cui viene pagato.
Boh, peccato (o per fortuna) non esistano le intercettazioni radiofoniche

 

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Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
If you don't have the balls to brake late then that is your problem. L.H. to K.R.

 
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Livello Tour




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  postato il 01/06/2006 alle 09:33
Originariamente inviato da Andrea_Web

Alla fin fine è un lavoro, se il suo capo gli ha ordinato di vincere senza sconti ha fatto quello che doveva fare e per cui viene pagato.
[...]


Fino a un certo punto. Se (sottolineo il se) Basso aveva chiesto a Simoni
di aspettarlo in discesa, e se (di nuovo: se) Riis gli ha detto "vai e
vinci", allora secondo me Basso avrebbe dovuto dire "non posso, prima gli
ho chiesto di aspettarmi". Ovvero, per come la vedo io, se ti chiedo
di aspettarmi, e' implicito io ti stia cedendo la vittoria.
Ma siamo nel campo delle supposizioni fantaciclistiche, e' giusto un pour parler (e la mia una opinione personale).


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 09:36
Si si, è tanto per fare supposizioni, alla fine sono solo in 2 a sapere veramente come è andata...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 09:44
se fosse così...Ivan ne uscirebbe meglio
tanto come al solito in Italia se lotterà al tour tutti(Bulba in primis) torneranno a pomparlo e molti si dimenticheranno dell'episodio.
dalle parole di algeri e gianetti pare anche che simoni abbia chiuso con la SDV...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 09:51
Certo che io non capisco un' eventuale squalifica! Siamo di fronte alla parola di uno contro la parola di un altro. Non si può sapere chi ha ragione!! E allora sarebbe ingiusto sanzionare chiunque dei due...
Comunque, come ho già detto in questo topic, Basso indipendentemente dalla questione dei soldi, non ne esce bene.

 
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Elite




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  postato il 01/06/2006 alle 10:50
X Reggio emilia io mi trovavo proprio al gran premio della montagna... accanto a noi c'era la giunta comunale di sale marasino un paesino sul lago d'iseo...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 11:01
Velò, Teleducato Parma, ieri sera.

Bruno Reverberi dice che ha contattato al raduno di partenza sia Rjis che Basso. Chiedeva come avevano intenzione di gestire la corsa, perchè lui avrebbe voluto mandare in fuga Baliani per prendere i punti necessari a vincere la maglia verde, traguardo importante per il piccolo team reggiano.
Sia Basso che Rijs gli hanno risposto che quel giorno la CSC non avrebbe fatto passare alcuna fuga perchè volevano vincere la tappa. Punto. Il comportamento della CSC in corsa del resto è stato chiaro.

Il vecchio Reverberi ha comunque sottolineato (era a confronto con il procuratore di Simoni) che nel ciclismo la regola è sempre stata che vinceva il più forte. Le galanterie sono state un'eccezione dell'era Indurain. Ha pure condannato la palese pacca di Voigt a Garate, dicendo che ora con le scommesse, si rischia di alterare forti equilibri economici e di rischiare penalmente. Luciano Armani, presente, era d'accordo.

Altri hanno sottolineato che comunque Basso ha aspettato Simoni sul Mortirolo mentre poteva staccarlo; che anche se Simoni fosse stato staccato in discesa nel fondovalle da solo non avrebbe mai preso 4' a Gutierrez e che anzi Basso l'avrebbe ripreso e battuto; che Basso non è scattato in faccia a Simoni ma che quest'ultimo non ha retto il ritmo; che comunque le dichiarazioni di Basso al Processo prima e alla De Stefano (domenica) poi, poteva risparmiarsele perchè un poco contradditorie.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 11:17
Originariamente inviato da Frank VDB
Bruno Reverberi dice che ha contattato al raduno di partenza sia Rjis che Basso. Chiedeva come avevano intenzione di gestire la corsa, perchè lui avrebbe voluto mandare in fuga Baliani per prendere i punti necessari a vincere la maglia verde, traguardo importante per il piccolo team reggiano.
Sia Basso che Rijs gli hanno risposto che quel giorno la CSC non avrebbe fatto passare alcuna fuga perchè volevano vincere la tappa.


Evidentemente con Simoni non si sono espressi con la medesima chiarezza.
Stando a Simoni, lui e Basso al mattino hanno fatto qualche accenno a fare la corsa insieme, ed evidentemente il Vescovo si è guardato bene dal fare presente che la Csc cercava la vittoria ad ogni costo, tanto che nelle stesse parole di Simoni viene ribadito che non si era fatto alcun cenno alla vittoria di tappa, nè in un senso, nè in un altro, tanto da ritenere accettate le oramai noiosissime regole non scritte della tribù, etc etc.
Quanto dice Reverberi, oltretutto, mette in forte contraddizioni le dichiarazioni di Basso che tu stesso hai citato, dove il Vescovo malediceva l'auricolare, come se fosse stato costretto a venire meno ad un patto d'onore per causa di un ordine perentorio, un po' all'ultimo minuto, del suo datore di lavoro.
Per me non c'è alcuna limpidezza nel comportamento di casa Csc.

Il vecchio Reverberi ha comunque sottolineato (era a confronto con il procuratore di Simoni) che nel ciclismo la regola è sempre stata che vinceva il più forte. Le galanterie sono state un'eccezione dell'era Indurain.


Si è dimenticato di La Mongie 2004, e di tantissimi altri episodi.

Altri hanno sottolineato che comunque Basso ha aspettato Simoni sul Mortirolo mentre poteva staccarlo; che anche se Simoni fosse stato staccato in discesa nel fondovalle da solo non avrebbe mai preso 4' a Gutierrez e che anzi Basso l'avrebbe ripreso e battuto;


Simoni cercava solo ed esclusivamente la vittoria di tappa, è ridicolo pensare che fosse interessato al secondo gradino del podio piuttosto che al terzo, siamo al Giro, non al Tour.
É tutto da dimostrare che Basso, dopo un Mortirolo, fosse in grado di scendere sano e salvo, senza rischiare faccia e salute.

che Basso non è scattato in faccia a Simoni ma che quest'ultimo non ha retto il ritmo;


Mah, se lo dice lui...ovvio che Basso non è scattato, non è in grado di farlo, però una sua accelerazione a me è sembrata abbastanza percepibile, come è sembrato percebile che Simoni, per sfinimento o per scoglionamento che sia, ha rallentato.

Comunque molto interessanti le dichiarazioni che hai riportato, grazie.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 11:27
Però concedimi il beneficio del dubbio, che è anche tutto da dimostrare che uno che mangia un panino a 6 km dalla fine, commettendo un errore da Juniores, non si sarebbe staccato comunque?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 12:45
Originariamente inviato da Pg
Ovvero, per come la vedo io, se ti chiedo
di aspettarmi, e' implicito io ti stia cedendo la vittoria.


tra un pò arriveremo al punto che se un avversario ti passa la borraccia, poi sei costretto a fargli vincere la tappa, e forse anche se ti dice che ora è, devi cedergli la tappa.

Attenzione: non rinunciare a fare la volata, ma proprio a trascinarlo di peso fino al traguardo e farlo vincere.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 13:01
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Evidentemente con Simoni non si sono espressi con la medesima chiarezza.
Stando a Simoni, lui e Basso al mattino hanno fatto qualche accenno a fare la corsa insieme, ed evidentemente il Vescovo si è guardato bene dal fare presente che la Csc cercava la vittoria ad ogni costo, tanto che nelle stesse parole di Simoni viene ribadito che non si era fatto alcun cenno alla vittoria di tappa, nè in un senso, nè in un altro, tanto da ritenere accettate le oramai noiosissime regole non scritte della tribù, etc etc.


perchè Basso avrebbe dovuto spiegare a Simoni le sue intenzioni? se uno vuole vincere la tappa non è mica obbligato a rivelare agli avversari i suoi propositi.
Se si fa la corsa insieme, Simoni aveva lo stesso diritto di Basso alla vittoria di tappa.
Se poi Simoni nel mezzo silenzio di Ivan ha voluto capire quello che faceva comodo a lui, questo è un altro discorso.

É tutto da dimostrare che Basso, dopo un Mortirolo, fosse in grado di scendere sano e salvo, senza rischiare faccia e salute.


sarebbe soltanto sceso più piano.

ovvio che Basso non è scattato, non è in grado di farlo, però una sua accelerazione a me è sembrata abbastanza percepibile, come è sembrato percebile che Simoni, per sfinimento o per scoglionamento che sia, ha rallentato.


In progressione non si staccano neanche i cicloamatori: la risposta a quello che è successo a Gibo sta nella storia del panino, altro che scatti o scoglionamenti vari

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 01/06/2006 alle 13:17
Comunque fatto sta che Basso ha sbagliato, si e' visto chiaramente dalle immagini che Simoni ha aspettato Basso, quindi Gibo si aspettava un trattamento migliore. Basso per quanto mi riguarda non ha fatto regali a nessuno, a la Thuile si e' staccato in discesa, e sul Furcia in caso di sprint Piepoli l'avrebbe lasciato sul posto!Inoltre al processo alla tappa di Domenica Simoni era molto rilassato e tranquillo, Basso era teso come se avesse paura. Qualcosa c'e' sotto

Riguardo la storia del giro del 2003 quando Simoni ando' a riprendere Pantani, questa la trovo una storia assurda per i seguenti motivi:

1) Tra Pantani e Simoni non c'era nessuno accordo
2) Non sta' scritto da nessuna parte che siccome Pantani scatta, non puoi andarlo a riprenderlo e quindi lasciargli la vittoria solo perche' ha passato momenti difficili

 

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Livello Octave Lapize




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  postato il 01/06/2006 alle 13:23
non sta neanke scritto ke se uno ti aspetta in discesa devi fargli da gregario e farlo vincere....
 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 01/06/2006 alle 13:26
Si ma in quel caso c'e' stato un accordo lo ha detto anche Basso che ha chiesto a Simoni di non correre rischi!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 13:30
Originariamente inviato da lozarpavel

Si ma in quel caso c'e' stato un accordo lo ha detto anche Basso che ha chiesto a Simoni di non correre rischi!

A sicchè se io ti dico di andare piano e non correre rischi in discesa sono daccordo con te e mi sono impegnato in non si sa quale patto????
Ma stai scherzando?
Gli accordi si prendono in modo esplicito e non con le ipotisi, le interpretazioni o i pensieri unilaterali!!!

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 01/06/2006 alle 13:30
Originariamente inviato da lozarpavel

Basso per quanto mi riguarda non ha fatto regali a nessuno, a la Thuile si e' staccato in discesa, e sul Furcia in caso di sprint Piepoli l'avrebbe lasciato sul posto!


Altro punto di vista: Basso sulla salita del San Carlo poteva lasciare Piepoli per strada quando voleva e poi scendere a...piedi idem per il Furcia, due pedalate leggermente piu incisive ed addio Piepoli (avrebbe vinto la volata...per il secondo posto)

 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 01/06/2006 alle 13:32
No non sto scherzando! Ma secondo te perche' Basso ha chiesto a Simoni di aspettarlo?

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 01/06/2006 alle 13:34
Originariamente inviato da lozarpavel

No non sto scherzando! Ma secondo te perche' Basso ha chiesto a Simoni di aspettarlo?


Non gli ha chiesto di aspettarlo, ma di scendere senza prendere rischi...non è la stessa cosa

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 13:35
Prima scrivi:
Originariamente inviato da lozarpavel
Si ma in quel caso c'e' stato un accordo lo ha detto anche Basso che ha chiesto a Simoni di non correre rischi!


Poi scrivi:
Originariamente inviato da lozarpavel
No non sto scherzando! Ma secondo te perche' Basso ha chiesto a Simoni di aspettarlo?


Allora o è una o e l'altra.

Ripeto la mia opinione:
Basso non gli a chiesto di aspettarlo ma gli ha detto solo di scendere senza prendere rischi.
Gli accordi si prendono in modo esplicito e non con le ipotisi, le interpretazioni o i pensieri unilaterali!!!

 

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Livello Gastone Nencini




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  postato il 01/06/2006 alle 13:38
Allora riformuliamo la domanda: Perche' mai Basso ha detto a Simoni di non correre dei rischi? Simoni aveva l'interesse di vincere la tappa, quindi e' normale che si volesse avvantaggiare in discesa dove Basso fa pieta', se poi Basso gli fa questa proposta e Simoni accetta significa che sarebbero proseguiti di comune accordo fino all'arrivo dove avrebbe vinto Simoni.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 13:45
Originariamente inviato da lozarpavel

Allora riformuliamo la domanda: Perche' mai Basso ha detto a Simoni di non correre dei rischi? ......

Per il buon senso!

1) Basso il giro l'aveva vinto e non aveva bisogno di rischiare l'osso del collo in discesa.
2) Simoni Il 3° posto lo aveva assicurato e il secondo non lo avrebbe potuto guadagnare di certo (come poi è stato).

Non c'era nessun motivo logico per correre rischi.

 

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Livello Tour




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  postato il 01/06/2006 alle 13:45
Originariamente inviato da antonello64

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...mettiamola cosi': se io mi trovassi nelle condizioni di chiedere
ad un avversario di aspettarmi (per mia necessita' o comodo), poi non mi
passerebbe per la mente di staccarlo per andare a vincere.
Fesso io? Puo' darsi, anzi probabile...

Poi ovviamente, il rapporto fra 'favore' ricevuto e come si ricambia
e' opinabile - questo il messaggio che colgo nella tua iperbole.

P.S. A valle di questa discussione, se alla coppa Kobram Tizio
chiede a Caio di aspettarlo in discesa, consiglio a Caio di spulciarsi
questo thread per vedere come la pensa Tizio e decidere che fare





 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 01/06/2006 alle 13:46
Per Basso non c'erano nessun rischio e' vero ormai il giro era suo, Simoni voleva vincere la tappa questo era il suo obiettivo ecco perche' rischiare....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 14:13
Originariamente inviato da lozarpavel
Per Basso non c'erano nessun rischio e' vero ormai il giro era suo, Simoni voleva vincere la tappa questo era il suo obiettivo ecco perche' rischiare....

Lasciamo perdere la vittoria di tappa perchè erano ad oltre 40 Km dall'arrivo.
Simoni per me ha aspettato perchè sapeva che da solo non sarebbe andato da nessuna parte.
Basso da solo, sul falsopiano, aveva un passo di oltre 10 secondi + veloce del suo e l'avrebbe ripreso e staccato.
Se poi Basso fosse stato raggiunto dallo spagnolo e da Cunego la vittoria Simoni se la sarebbe sognata per tutta la vita visto che o Basso avrebbe salutato la compagnia o Damiano l'avrebbe fulminato allo sprint.
Ed ecco che si arriva alle mie conclusioni.
Simoni voleva prima di tutto dare un grande distacco Damiano e per fare questo aveva bisogno, ripeto bisogno, di stare con Basso.
Il pensiero della tappa è arrivato dopo ma li s'è scontrato con 2 cose.
La prima era voglia di Basso di vincere la tappa (mai nascosta sin dall'inizio della tappa e confermata dal DS Panaria).
La seconda era che non ne aveva più.
A questo punto a visto sfumare i suoi piani ed ha perso sia la ruota di Basso che la ragione.
Uno dei maggiori critici sul comportamento e sulle parole dette da Simoni è proprio il suo DS Algeri!!!!

Questi sono liberi pensieri e libere opinioni personali.
Non ho la presunzione di essere il custode della verità.
Quest'ultima la sanno solo loro due per cui io la finisco qui con sta diatriba e penso ad altro.

Ps: ho provveduto, su segnalazione di Galliano (che bel gruppo ho tutti gli album) a sostituire la parola umiliazione (usata 2 volte in questo post) con altre parole.

 

[Modificato il 01/06/2006 alle 14:39 by stress]

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Livello Octave Lapize




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  postato il 01/06/2006 alle 14:29
Originariamente inviato da stress
Basso da solo, sul falsopiano, aveva un passo di oltre 10 secondi + veloce del suo e l'avrebbe ripreso ed umiliato staccandolo.


Non entro nel merito della questione, avendolo fatto a + riprese.
Mi lascia un po' perplesso il fatto di usare il termine "umiliazione" fino ad inflazionarlo.
Rispondo a stress perchè è solo l'ultimo post che leggo con questo termine.
Divento buonista anch'io dopo aver "accusato" Basso di esserlo all'eccesso!
Io dico che qualsiasi avversario può essere staccato, doppiato, ecc., ma continuare a parlare di umiliazioni mi sembra un po' poco delicato.
ciao
gall

 

[Modificato il 01/06/2006 alle 14:48 by galliano]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 15:12
Altro punto di vista: Basso sulla salita del San Carlo poteva lasciare Piepoli per strada quando voleva e poi scendere a...piedi idem per il Furcia, due pedalate leggermente piu incisive ed addio Piepoli (avrebbe vinto la volata...per il secondo posto)


Basso, almeno sul S.Carlo non avrebbe avuto la forza di staccare Piepoli, perchè il Trullo, dopo aver aspettato un pò Simoni, appena avuto il via libera ha ripreso abbastanza facilmente Basso. Secondo me Piepoli ne aveva per scollinare in solitaria, ma non ha attaccato perchè avrebbe impresso un'accelerazione alla corsa, mente il suo capitano era staccato, e perchè sapeva che poteva staccare Basso in discesa, e in caso di arrivo a 2 era il più veloce e forse Basso gli avrebbe lasciato la tappa.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 15:25
Originariamente inviato da lozarpavel

No non sto scherzando! Ma secondo te perche' Basso ha chiesto a Simoni di aspettarlo?


Basso ha chiesto a Simoni di aspettarlo in discesa (cosa oltretutto era più nell'interesse di Simoni, che in quello dello stesso Basso) e Simoni da questa richiesta ha capito:
a) che Basso avrebbe collaborato nel falsopiano verso l'Aprica
b) che Basso lo avrebbe aspettato, se per caso fosse andato in crisi, e lo avrebbe scortato al traguardo
c) che Basso gli avrebbe fatto vincere la tappa.

Insomma da una mezza frase, non solo Simoni ha capito quello che pareva a lui, ma si è anche incazzato se l'altro non ha atteso le sue aspettative.

Ma stiamo scherzando?? A questo punto veramente anche chi passa una borraccia si sente autorizzato a chiedere la non belligeranza dell'avversario.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 15:30
Originariamente inviato da Pg
Poi ovviamente, il rapporto fra 'favore' ricevuto e come si ricambia
e' opinabile - questo il messaggio che colgo nella tua iperbole.


è proprio qui il punto: questo in cambio di un mezzo favore (mezzo, perchè conveniva più a lui che a Basso andare assieme) chiede la luna!

Come se il sottoscritto accompagnasse un amico in macchina a Roma, e per contraccambiare il favore pretendesse di essere accompagnato in macchina fino a Parigi.

 
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  postato il 01/06/2006 alle 16:49
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Stando a Simoni, lui e Basso al mattino hanno fatto qualche accenno a fare la corsa insieme, ed evidentemente il Vescovo si è guardato bene dal fare presente che la Csc cercava la vittoria ad ogni costo, tanto che nelle stesse parole di Simoni viene ribadito che non si era fatto alcun cenno alla vittoria di tappa, nè in un senso, nè in un altro, tanto da ritenere accettate le oramai noiosissime regole non scritte della tribù, etc etc.[...]


Davide, solo per ragionare insieme.
Tu dici: "Stando a Simoni...", ed è ovvio che Simoni abbia detto quel che ha detto, l'abbiamo sentito tutti. Ora Basso dice un'altra cosa, e Reverberi dice una cosa che si avvicina più alla versione di Basso che a quella di Simoni.
Una piccola ricostruzione potrebbe essere:
1- La Csc, dopo Voigt-Gárate, vuol vincere la tappa;
2- Basso, con l'eventualità di dedicare la vittoria a Santiago, vuol vincere la tappa e si piazza la foto nella tasca;
3- Basso e Simoni si parlano (ma si saranno veramente parlati la mattina?); non si sa chi cerca chi (Simoni avrebbe interesse ad andarsene con Basso per l'andatura che Basso poteva fare sul Mortirolo e per il tratto in falsopiano tra fine-Mortirolo e traguardo, Basso avrebbe interesse ad andarsene con Simoni per il tratto in discesa dal Mortirolo); dal video, si vede soltanto che Basso e Simoni si parlano (Basso parla a Simoni) ad inizio discesa e a circa 5 km dal traguardo; eventuali discorsi pre-Mortirolo non sono stati sottolineati o comunque non ci sono stati (certo sarebbe interessante scoprirlo);
4- Basso, ad inizio discesa, sostiene di aver detto a Simoni di "non prendere rischi inutili", il ché starebbe a dire - se fosse verità - "io son primo, tu sei terzo, non c'è bisogno di andare a 100 all'ora"; Simoni, ad inizio discesa, sostiene che Basso gli ha detto "aspettami, facciamo la discesa insieme" che sarebbe una carognata - se fosse verità - perché la Csc e Basso avevano detto a Reverberi la mattina prima della tappa che loro volevano vincere. Ora: può darsi che Simoni e Basso, la mattina, si siano detti: "in salita tiro io (Basso), in discesa tiri tu (Simoni), e poi ce la giochiamo" (Simoni poteva distanziare molto di più Gutierrez, Basso poteva vincere la tappa)?
5- Basso dice ad Algeri, la mattina dell'ultima tappa, che se non avesse avuto la radiolina le cose sarebbero potute andare diversamente. In primis, e cioè in qualunque caso, questo dimostra il poco carisma di Basso all'interno della Csc, a dispetto di quanto - invece - non ne abbia nei confronti dell'esterno. Basso in realtà avrebbe potuto dire a Riis: "Ti ho già fatto vincere due tappe, sto vincendo il Giro, gli ordini li dài a Voigt, semmai, non a me". Ma questo avrebbe messo Basso in contrapposizione all'uomo che l'ha fatto seriamente crescere e, anche senza il confronto esplicito col tedescone che ha fatto vincere Gárate, si sarebbe auto-posto su un piedistallo nei confronti dei suoi compagni di squadra, e tutti riconoscono a Basso il non-sentirsi-divo.
6- Ora, è pressoché assodato che Basso e Riis, dopo la discesa del Mortirolo, si siano parlati (lo dice Basso ad Algeri, e comunque è pratica piuttosto comune) alla radiolina: perché? Se Basso e la Csc volevano vincere sin dalla mattina (l'ha detto sia Riis che Reverberi) e Simoni era in palese difficoltà, perché parlarsi e non - autonomamente - scattare? Che Basso abbia detto (chiesto) a Riis se fosse il caso o meno di lasciar vincere Gibo? Che la risposta sia stata: "No, Ivan, devi vincere, dobbiamo assicurare un ritorno economico agli sponsor"?
7- Che Basso, una volta ascoltata la risposta di Riis, si sia avvicinato a Simoni, a 5 km dal traguardo, e gli abbia detto: "Gibo, questa vittoria vale 20.000 euro", ed abbia accelerato avendo già visto il trentino in difficoltà? O invece gli ha proprio detto: "Gibo, Riis m'ha detto di vincere per gli sponsor, se vuoi vincere tu ci dovrai assicurare 20.000 euro"?

Attenzione, in questi 7 punti - ricostruiti da me, per carità, non ho la risposta, infatti pongo solo domande - ci sono 1 milione di cose che possono essere fraintese o lette in maniera totalmente soggettiva.

Le parole di Algeri, poi, sulle reazioni di Simoni (in albergo la sera dell'Aprica e la mattina dopo) e il siparietto in tv con un Simoni ghignante ed indeciso (credo che il Simoni verace avrebbe detto la cifra subito, senza domandarlo retoricamente ad Ivan) e con un Basso apparentemente spavaldo (va a cercare Simoni per chiarire) che invece farfuglia solo qualche "No!" a casaccio ed abbassa un po' la testa (ammissione di colpa? incapacità teatrali? timidezza post-sfrontatezza?), mi fanno pensare che davvero il post-dichiarazioni-a-caldo di Simoni sia stato montato con la supervisione della Rai e della Gazzetta dello Sport, col benestare di Algeri e Riis (si parla delle squadre, si getta pepe su un Giro che è finito un po' "mosciamente").
Se la procura federale, il 5 giugno, archivierà questa "boutade" come un "incidente di percorso", allora questa mia tesi (del teatrino che rischia di far male ma che è visto come una nota di colore) sarà - a mio parere - avvalorata molto.

P.S.: Davide, sono partito quotandoti e poi ho preso la tangente per altri lidi...

 

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  postato il 01/06/2006 alle 17:38
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Davide, solo per ragionare insieme.
Tu dici: "Stando a Simoni...", ed è ovvio che Simoni abbia detto quel che ha detto, l'abbiamo sentito tutti. Ora Basso dice un'altra cosa, e Reverberi dice una cosa che si avvicina più alla versione di Basso che a quella di Simoni.


No, Reverberi racconta un episodio che io non metto in discussione: che Riis e Basso gli abbiano detto di voler vincere la tappa.
Piuttosto la versione di Reverberi cozza con l'episodio riportato da Frank VDB, in base al quale, se non ci fosse stato l'auricolare, le cose sarebbero andate diversamente...

3- Basso e Simoni si parlano (ma si saranno veramente parlati la mattina?);


Ovvio, io mi attengo alle parole di Simoni, ascoltate su uno dei tanti file audio che si trovano sul sito della gazzetta.

4- Basso, ad inizio discesa, sostiene di aver detto a Simoni di "non prendere rischi inutili", il ché starebbe a dire - se fosse verità - "io son primo, tu sei terzo, non c'è bisogno di andare a 100 all'ora";


No, si tratta piuttosto di una richiesta di cortesia, a Basso non frega nulla del terzo posto di Simoni, ma ha bisogno di Simoni per condurre la discesa in maniera decorosa, senza rischiare di compromettere la maglia rosa a 24 ore dal traguardo con un infortunio, e senza rimediare figure indecenti in mondovisione.
Proprio perchè Basso era primo, comunque, in ogni modo, in qualunque salsa, il gesto puzza d'inganno, perchè Simoni non ha nulla da guadagnarci, se non il rospo da ingoiare.
Piuttosto emerge ancora una volta l'ingenuità che da sempre accompagna la sincerità, velata da un'aspra scorza montanara, di Gibo Simoni.

Simoni, ad inizio discesa, sostiene che Basso gli ha detto "aspettami, facciamo la discesa insieme" che sarebbe una carognata - se fosse verità - perché la Csc e Basso avevano detto a Reverberi la mattina prima della tappa che loro volevano vincere. Ora: può darsi che Simoni e Basso, la mattina, si siano detti: "in salita tiro io (Basso), in discesa tiri tu (Simoni), e poi ce la giochiamo" (Simoni poteva distanziare molto di più Gutierrez, Basso poteva vincere la tappa)?


Mario, secondo me non vale la pena nemmeno di discuterne, con tutti i podii che Simoni ha accumulato nella sua carriera, direi che avrebbe accettato anche il decimo posto in classifica pur di ottenere una vittoria all'Aprica, altro che Gutierrez.

6- Ora, è pressoché assodato che Basso e Riis, dopo la discesa del Mortirolo, si siano parlati (lo dice Basso ad Algeri, e comunque è pratica piuttosto comune) alla radiolina: perché? Se Basso e la Csc volevano vincere sin dalla mattina (l'ha detto sia Riis che Reverberi) e Simoni era in palese difficoltà, perché parlarsi e non - autonomamente - scattare? Che Basso abbia detto (chiesto) a Riis se fosse il caso o meno di lasciar vincere Gibo? Che la risposta sia stata: "No, Ivan, devi vincere, dobbiamo assicurare un ritorno economico agli sponsor"?


Sì, secondo me è andata così, e ciò sostiene la tesi dell'inganno ai danni di Simoni il quale, appunto, come un allocco ha capito solamente al momento della richiesta di denaro, sempre stando alle sue parole, che non aveva nessunissima possibilità di vincere, perchè tutto era stato preordinato, perchè ci era cascato come un bambino lusingato con le caramelle, fidandosi delle regole non scritte (infrante mille e mille volte nella storia del ciclismo, qualche volta da impuniti, altre volte pagando a caro prezzo).

7- Che Basso, una volta ascoltata la risposta di Riis, si sia avvicinato a Simoni, a 5 km dal traguardo, e gli abbia detto: "Gibo, questa vittoria vale 20.000 euro", ed abbia accelerato avendo già visto il trentino in difficoltà? O invece gli ha proprio detto: "Gibo, Riis m'ha detto di vincere per gli sponsor, se vuoi vincere tu ci dovrai assicurare 20.000 euro"?


Io minimizzerei l'importanza della cifra, secondo me era semplicemente un modo, un po' sbrigativo, per dire a Gibo che non potevano lasciarlo vincere. Non credo proprio che Basso e Riis vadano a mendicare somme così modeste.

Se la procura federale, il 5 giugno, archivierà questa "boutade" come un "incidente di percorso", allora questa mia tesi (del teatrino che rischia di far male ma che è visto come una nota di colore) sarà - a mio parere - avvalorata molto.


Simoni rischia una squalifica, perchè non ha la prova documentale di quanto sostiene, perciò non escludo che lui stesso tenderà a minimizzare l'accaduto, ridimensionandolo.
Ma non credo che ciò sia per forza un sostegno della tesi del teatrino.
Ciao

 

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Davide

 
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  postato il 01/06/2006 alle 17:46
Direi che siamo d'accordo quasi su tutto, anche se io non riesco ad attenermi completamente alle frasi di Simoni (che però, va detto, sono anche le uniche che danno un'idea sui fatti).

Io cerco ancora di ragionarci un po' su proprio perché non voglio credere al teatrino.
Non lo so, ragionandoci escono sempre fuori ipotesi nuove... mah...

 

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  postato il 01/06/2006 alle 17:47
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Piuttosto la versione di Reverberi cozza con l'episodio riportato da Frank VDB, in base al quale, se non ci fosse stato l'auricolare, le cose sarebbero andate diversamente...



Non ho citato io l'episodio dell'auricolare, almeno mi sembra Anche se qualcuno l'ha fatto perchè l'ho letto anch'io.
O ti riferisci alla mia opinione (che è una ipotesi mia) secondo la quale Rjis ha detto a BAsso di andare a vincere stracciando gli accordi? E' chiaro però che il resoconto di Reverberi "sopprime" le illazioni...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 18:21
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Piuttosto la versione di Reverberi cozza con l'episodio riportato da Frank VDB, in base al quale, se non ci fosse stato l'auricolare, le cose sarebbero andate diversamente...



Non ho citato io l'episodio dell'auricolare, almeno mi sembra Anche se qualcuno l'ha fatto perchè l'ho letto anch'io.
O ti riferisci alla mia opinione (che è una ipotesi mia) secondo la quale Rjis ha detto a BAsso di andare a vincere stracciando gli accordi? E' chiaro però che il resoconto di Reverberi "sopprime" le illazioni...


Scusa, hai ragione, era stato l'utente W il Grillo e le frasi non erano di Reverberi ma di Pietro Algeri.

 

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Davide

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 01/06/2006 alle 22:53
Originariamente inviato da Monsieur 40%

si sia avvicinato a Simoni, a 5 km dal traguardo, e gli abbia detto: "Gibo, questa vittoria vale 20.000 euro", ed abbia accelerato avendo già visto il trentino in difficoltà? O invece gli ha proprio detto: "Gibo, Riis m'ha detto di vincere per gli sponsor, se vuoi vincere tu ci dovrai assicurare 20.000 euro"?

Attenzione, in questi 7 punti - ricostruiti da me, per carità, non ho la risposta, infatti pongo solo domande - ci sono 1 milione di cose che possono essere fraintese o lette in maniera totalmente soggettiva.


In effetti, unaa verità in qualche modo intermedia tra le dichiarazioni di Simoni e quelle di Basso potrebbe riuscire a conciliare sia la stranezza di un Basso che vuole vendere la corsa sia di un Simoni che s'inventa una calunnia grave. Potrebbe essere successo che Basso, in un primo tempo orientato a lasciare la tappa al compagno di fuga (che gli abbia chiesto di aspettarlo in discesa lo ha praticamente ammesso), e sentendosi ordinare da Rijs di vincere comunque anche per rispetto ai compagni di squadra, abbia parlato di soldi a Simoni nel senso di fargli presente che la vittoria di tappa valeva, tra premi dell'organizzatore e premi interni CSC, circa 20.000 euro (da dividere con i compagni) e che questi soldi non poteva buttarli via. Magari Basso ha fatto un discorso del genere per scusarsi di non rispettare il tacito accordo su cui contava il trentino; Simoni invece ha interpretato ciò come una brutale richiesta di soldi per lasciarlo vincere. Un malinteso o quasi malinteso di questo genere spiegherebbe perchè Basso sia stato così titubante di fronte alle accuse di simoni: infatti non poteva in tutta sincerità dire che lui non aveva parlato di soldi. E' soltanto un'ipotesi, ma mi sembra l'unica situazione che potrebbe salvare almeno in parte l'onore di entrambi.
Per il resto, concordo con Aranciata B. quando dice che fare la discesa assieme era più nell'interesse di Basso che di Simoni. Quest'ultimo, anche se fosse stato ripreso sull'Aprica dopo aver guadagnato un minuto (o più: ricordiamoci che Piepoli ha guadagnato su Basso un minuto in soli 5 km del S.Carlo, e la discesa del Mortirolo era di 15 km)) in discesa, avrebbe costretto l'avversario a faticare di più. Ricordiamoci che, per chi è abile, si spende molto meno a guadagnare un minuto in una discesa tecnica che a riprenderlo su un falsopiano, controvento. Il finale poteva giocarselo.

 

[Modificato il 01/06/2006 alle 22:57 by maglianera]

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  postato il 01/06/2006 alle 23:33
A mio parere, se Simoni non avesse aiutato Basso in discesa, quest' ultimo sarebbe sicuramente stato ripreso da Cunego e Gutierrez. Poi, potevano succedere due cose:
a - (la più probabile) Cunego e Gutierrez staccano Basso in discesa e successivamente rientrano su Simoni. Basso da solo non rientra. O magari rientra pure, ma poi non ha le forze per staccare nessuno. Indovinate chi vince allo sprint?
b - Cunego e Gutierrez non staccano Basso in discesa (molto meno probabile, mica sono scemi, e per di più Cunego è all' attacco di Savoldelli e ha interesse a guadagnare il più possibile, ma magari rientrano troppo tardi), rientrano tutti e tre su Simoni e il finale è incertissimo.
Chiaro che Basso e Simoni si siano accordati per fare corsa insieme: e chiaro che "insieme" significasse fino in prossimità del traguardo, come è successo per Garate e Voigt ad esempio.
E chiaro che Simoni ci sia rimasto malissimo per essersi fidato. Sbagliando.

 

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Livello Tour




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  postato il 01/06/2006 alle 23:48
Basso ha fatto bene a suggerire a Simoni di scendere insieme, così in due invece che da soli nel tratto in pianura hanno potuto mantenere il margine sugli inseguitori, per poi giocarsi la tappa in due invece che in quattro (anche se Ivan comunque non avrebbe avuto problemi, credo, nel salutare la compagnia sull'Aprica). Se Simoni in questo ci ha letto la promessa di un regalo, beh fatti suoi.

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 02/06/2006 alle 00:15
Originariamente inviato da Ivan il terribile

Basso ha fatto bene a suggerire a Simoni di scendere insieme, così in due invece che da soli nel tratto in pianura hanno potuto mantenere il margine sugli inseguitori, per poi giocarsi la tappa in due invece che in quattro (anche se Ivan comunque non avrebbe avuto problemi, credo, nel salutare la compagnia sull'Aprica). Se Simoni in questo ci ha letto la promessa di un regalo, beh fatti suoi.


Se c'è un accordo a fare la tappa insieme, ed è provato che c'era, secondo le leggi del ciclismo si fa fino in prossimità del traguardo, e Simoni si è comportato di conseguenza collaborando attivamente con Basso verso l' Aprica.
Avesse saputo che Basso aveva intenzione di fare quello che ha fatto a 5 km dall' arrivo, tradendo l' accordo, col cavolo che Simoni avrebbe collaborato, gli si sarebbe appiccicato a ruota senza tirare un metro, e così dubito fortissimamente che Basso l' avrebbe staccato nel finale dopo tutti quei km a manetta a tirare da solo per evitare che rientrassero Gutierrez e Cunego.
Ci credo che Simoni fosse e sia imbufalito con Basso, ne ha tutte le ragioni!

 

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  postato il 02/06/2006 alle 00:22
Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Basso ha fatto bene a suggerire a Simoni di scendere insieme, così in due invece che da soli nel tratto in pianura hanno potuto mantenere il margine sugli inseguitori, per poi giocarsi la tappa in due invece che in quattro (anche se Ivan comunque non avrebbe avuto problemi, credo, nel salutare la compagnia sull'Aprica). Se Simoni in questo ci ha letto la promessa di un regalo, beh fatti suoi.

gli si sarebbe appiccicato a ruota senza tirare un metro


O che cosa odono le mie orecchie... questa sì che sarebbe stata una vera porcheria!!!

 

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  postato il 02/06/2006 alle 04:33
Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da Ivan il terribile

Basso ha fatto bene a suggerire a Simoni di scendere insieme, così ©n due invece che da soli nel tratto in pianura hanno potuto mantenere il margine sugli inseguitori, per poi giocarsi la tappa in due invece che in quattro (anche se Ivan comunque non avrebbe avuto problemi, credo, nel salutare la compagnia sull'Aprica). Se Simoni in questo ci ha letto la promessa di un regalo, beh fatti suoi.


Se c'è µn accordo a fare la tappa insieme, ed è °rovato che c'era, secondo le leggi del ciclismo si fa fino in prossimità ¤el traguardo, e Simoni si è £omportato di conseguenza collaborando attivamente con Basso verso l' Aprica.
Avesse saputo che Basso aveva intenzione di fare quello che ha fatto a 5 km dall' arrivo, tradendo l' accordo, col cavolo che Simoni avrebbe collaborato, gli si sarebbe appiccicato a ruota senza tirare un metro, e così ¤ubito fortissimamente che Basso l' avrebbe staccato nel finale dopo tutti quei km a manetta a tirare da solo per evitare che rientrassero Gutierrez e Cunego.
Ci credo che Simoni fosse e sia imbufalito con Basso, ne ha tutte le ragioni!


deve essere andata sicuramente così... non vedo manco come il mossad o la cia non possano non aver messo mano in questa cosa...

Sicuro che è farina?

 

[Modificato il 02/06/2006 alle 04:39 by montblanx]


 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 02/06/2006 alle 07:01
Originariamente inviato da gabri59

A mio parere, se Simoni non avesse aiutato Basso in discesa, quest' ultimo sarebbe sicuramente stato ripreso da Cunego e Gutierrez. Poi, potevano succedere due cose:
a - (la più probabile) Cunego e Gutierrez staccano Basso in discesa e successivamente rientrano su Simoni. Basso da solo non rientra. O magari rientra pure, ma poi non ha le forze per staccare nessuno. Indovinate chi vince allo sprint?
b - Cunego e Gutierrez non staccano Basso in discesa (molto meno probabile, mica sono scemi, e per di più Cunego è all' attacco di Savoldelli e ha interesse a guadagnare il più possibile, ma magari rientrano troppo tardi), rientrano tutti e tre su Simoni e il finale è incertissimo.
Chiaro che Basso e Simoni si siano accordati per fare corsa insieme: e chiaro che "insieme" significasse fino in prossimità del traguardo, come è successo per Garate e Voigt ad esempio.
E chiaro che Simoni ci sia rimasto malissimo per essersi fidato. Sbagliando.


Fantaciclismo, la realtà è un'altra e dura da digerire.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 10:20
Originariamente inviato da paperina

Originariamente inviato da gabri59

A mio parere, se Simoni non avesse aiutato Basso in discesa, quest' ultimo sarebbe sicuramente stato ripreso da Cunego e Gutierrez. Poi, potevano succedere due cose:
a - (la più probabile) Cunego e Gutierrez staccano Basso in discesa e successivamente rientrano su Simoni. Basso da solo non rientra. O magari rientra pure, ma poi non ha le forze per staccare nessuno. Indovinate chi vince allo sprint?
b - Cunego e Gutierrez non staccano Basso in discesa (molto meno probabile, mica sono scemi, e per di più Cunego è all' attacco di Savoldelli e ha interesse a guadagnare il più possibile, ma magari rientrano troppo tardi), rientrano tutti e tre su Simoni e il finale è incertissimo.
Chiaro che Basso e Simoni si siano accordati per fare corsa insieme: e chiaro che "insieme" significasse fino in prossimità del traguardo, come è successo per Garate e Voigt ad esempio.
E chiaro che Simoni ci sia rimasto malissimo per essersi fidato. Sbagliando.


Fantaciclismo, la realtà è un'altra e dura da digerire.


Straquoto Paperina. I "sicuramente" sottolineati mi fanno sorridere. I "chiaro che" significa buttare a mare tante testimonianze vere di chi era tra gli addetti ai lavori. Ammesso che Basso da solo perdesse 1'20" in discesa e fosse stato ripreso dai due dietro, parlare di finale incertissimo (ipotesi b) o di Basso che non rientra (ipotesi A) significa non tenere in considerazione quello che Basso ha fatto vedere negli ultimi 5 km. Ma ciò non mi stupisce. Il tutto è stato scritto alle 23.33 e c'era un pò di sonno e un pò di voglia di provare a fare un pò di polverone.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 11:02
Originariamente inviato da Frank VDB
Ammesso che Basso da solo perdesse 1'20" in discesa e fosse stato ripreso dai due dietro,


Da non trascurare però un Vescovo in versione Coppa Kobram, lungo per la tangente (benchè lì intorno non ci fossero ristoranti, ne convengo).

 

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Davide

 
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