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Autore: Oggetto: Giro D'Italia 2012 : partenza dagli USA: UNA VERGOGNA

Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 28/02/2010 alle 16:52
Pare di capire dai giornali di oggi che il Giro negli USA è cosa certa.

Dopo tanto riflettere la ritengo una grossissima put.tan.ata, per diversi motivi.

1) Vi siete mai chiesti perchè, a parte il mondiale di calcio (che ha chiare esigenze tecniche) nessuna grande manifestazioni sportiva di rilevanza internazionale dura più di 15-16 giorni? Nemmeno le Olimpiadi superano questa soglia, eppure avrebbero "materiale" per andare avanti di più. O no? Nemmeno i tornei dello slam di tennis, nemmeno i mondiali di basket... Solo i tre GT arrivano a 22 giorni, anche in questo caso per esigenze tecniche. Il motivo di eventi temporalmente "compattati" deriva dalla regola aurea della comunicazione che "il troppo stroppia" e lo spettatore si annoia. Meglio "bombardarlo" per un tempo circoscritto e poi passare ad altro.
Il Giro con partenza Oltreoceano dovrà durare almeno 26 giorni, con le prime tappe dopo il volo di rientro "morbide" (=insignificanti). Le conseguenze? Sì, arriveranno soldini dagli USA ma l'interesse in Italia, non essendo più concentrato, sarà minore. Soprattutto per un evento come il Giro che - paradosso dei paradossi - non viene per nulla "pompato" dalla Rai che lo produce.

2) Mi sta bene l'idea di rilanciare il Giro che negli ultimi anni, insieme al movimento ciclistico italiano, non se la passa bene. Ma il rilancio deve avere per oggetto l'Italia, perchè gli sponsor del Giro sono tutti italiani, perchè il Giro essenzialmente vive del pubblico italiano, delle salite italiane, dei paesaggi italiani. Andare negli USA porterà denari freschi ma "una tantum"; senz'altro il movimento statunitense ne troverà vantaggio, ma lo sviluppo del ciclismo USA prosegue da anni anche senza il Giro, con l'organizzazione di team di prim'ordine, campioni di fama mondiale, corse che si stanno facendo largo in calendario. Nel 2013 il Giro riprenderà la sua fisionomia classica senza avere risolto uno solo dei problemi che lo attanagliano.

3) Immagino che tra le partenti occorrerà fare spazio ad un paio di squadre americane. Ovvio che a rimetterci il posto saranno team di seconda fascia italiani, quelli che puntano tutto su una "comparsata" al Giro. Credo che ai due team americani importerà ben poco di ben figurare quando la corsa sarà tornata nel Belpaese. Si impegneranno a fondo nelle 4 tappe USA e poi se ne staranno buone buonine a centro gruppo, a non sprecare energie in vista del Tour...

4) Prima di andare negli USA, mi spiegano quelli della RCS quali sono le linee di fondo della strategia di promozione del Giro? A parte fare firmare la maglia rosa dagli stilisti (che poi rimane con qualsiasi stilista una maglia, di tessuto sintetico, di colore rosa, a maniche corte, aderente, con una cerniera e tre tasche dietro) e presentarla al Gazzetta Lounge trendy fashon atelier che scappa da piangere solo a pensarci, a parte questo: come si muove la RCS per promuovere la sua creatura? Il sito internet finalmente c'è ma a quello del Tour non è degno nemmeno di allacciargli i sandali. La promozione dell'evento nelle settimane precedenti è sotto zero. Manifestazioni lungo l'anno non se ne fanno (penso alla partecipazione del marchio del Giro alle fiere internazionali del turismo, ad una lotteria nazionale abbinata alla corsa, ad un museo multimediale itinerante che durante i 12 mesi gira l'Italia e l'Europa, ad un merchandising tutt'ora inesistente, ad un tour promozionale della Corsa rosa e della sua storia, del made in Italy e del fascino del Belpaese nelle capitali europee). I fine settimana di corsa sono affollati di tappe inutili. E via andare... ecco: tutti questi problemi finiranno perchè si parte dagli USA dopo che si è partiti da Belgio e Olanda?

5) La macchina organizzativa del Giro è ancora semi-dilettantistica, nel senso più deteriore del termine. Affacciatevi ai comitati tappa locali per rendervene conto: ex ciclisti di piccoli paesi che uniscono la passione all'essere simpatici pasticcioni e assessori/sindaci interessati solo ad un'inquadratura ma incapaci di rendere l'evento-Giro una festa popolare. Al Tour la macchina organizzativa è mostruosa, se ne sono accorti quelli di Prato Nevoso che si sono visti chiedere x seggiole, y metri quadrati, tot vie di fuga se no non se ne faceva di niente. Da noi il Giro arriva a Roma in una via laterale del Colosseo o in uno stradone milanese senza un bar aperto, a Parigi nei Campi Elisi; da noi il podio ha per sfondo il nulla o i buchi del Colosseo, al Tour c'è l'immensa prospettiva con l'Arco di Trionfo (e noi che abbiamo i Fori Imperiali non li sfruttiamo); al Tour arriva il messaggio del Papa in vacanza sulle strade della corsa, al Giro si arriva sotto casa del Presidente della Repubblica ma non si lavora affinchè sia lui a premiare il vincitore; al massimo "chi vuole" sale dopo nella Piazza del Quirinale. Ecco: siamo sicuri che la partenza da Washington spazzerà via tutti questi problemi?

Io penso proprio di no.

 

[Modificato il 28/02/2010 alle 16:55 by Frank VDB]

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La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2007

  postato il 02/03/2010 alle 13:34
Originariamente inviato da Frank VDB

Pare di capire dai giornali di oggi che il Giro negli USA è cosa certa.

Dopo tanto riflettere la ritengo una grossissima put.tan.ata, per diversi motivi.

1) Vi siete mai chiesti perchè, a parte il mondiale di calcio (che ha chiare esigenze tecniche) nessuna grande manifestazioni sportiva di rilevanza internazionale dura più di 15-16 giorni? Nemmeno le Olimpiadi superano questa soglia, eppure avrebbero "materiale" per andare avanti di più. O no? Nemmeno i tornei dello slam di tennis, nemmeno i mondiali di basket... Solo i tre GT arrivano a 22 giorni, anche in questo caso per esigenze tecniche. Il motivo di eventi temporalmente "compattati" deriva dalla regola aurea della comunicazione che "il troppo stroppia" e lo spettatore si annoia. Meglio "bombardarlo" per un tempo circoscritto e poi passare ad altro.
Il Giro con partenza Oltreoceano dovrà durare almeno 26 giorni, con le prime tappe dopo il volo di rientro "morbide" (=insignificanti). Le conseguenze? Sì, arriveranno soldini dagli USA ma l'interesse in Italia, non essendo più concentrato, sarà minore. Soprattutto per un evento come il Giro che - paradosso dei paradossi - non viene per nulla "pompato" dalla Rai che lo produce.

2) Mi sta bene l'idea di rilanciare il Giro che negli ultimi anni, insieme al movimento ciclistico italiano, non se la passa bene. Ma il rilancio deve avere per oggetto l'Italia, perchè gli sponsor del Giro sono tutti italiani, perchè il Giro essenzialmente vive del pubblico italiano, delle salite italiane, dei paesaggi italiani. Andare negli USA porterà denari freschi ma "una tantum"; senz'altro il movimento statunitense ne troverà vantaggio, ma lo sviluppo del ciclismo USA prosegue da anni anche senza il Giro, con l'organizzazione di team di prim'ordine, campioni di fama mondiale, corse che si stanno facendo largo in calendario. Nel 2013 il Giro riprenderà la sua fisionomia classica senza avere risolto uno solo dei problemi che lo attanagliano.

3) Immagino che tra le partenti occorrerà fare spazio ad un paio di squadre americane. Ovvio che a rimetterci il posto saranno team di seconda fascia italiani, quelli che puntano tutto su una "comparsata" al Giro. Credo che ai due team americani importerà ben poco di ben figurare quando la corsa sarà tornata nel Belpaese. Si impegneranno a fondo nelle 4 tappe USA e poi se ne staranno buone buonine a centro gruppo, a non sprecare energie in vista del Tour...

4) Prima di andare negli USA, mi spiegano quelli della RCS quali sono le linee di fondo della strategia di promozione del Giro? A parte fare firmare la maglia rosa dagli stilisti (che poi rimane con qualsiasi stilista una maglia, di tessuto sintetico, di colore rosa, a maniche corte, aderente, con una cerniera e tre tasche dietro) e presentarla al Gazzetta Lounge trendy fashon atelier che scappa da piangere solo a pensarci, a parte questo: come si muove la RCS per promuovere la sua creatura? Il sito internet finalmente c'è ma a quello del Tour non è degno nemmeno di allacciargli i sandali. La promozione dell'evento nelle settimane precedenti è sotto zero. Manifestazioni lungo l'anno non se ne fanno (penso alla partecipazione del marchio del Giro alle fiere internazionali del turismo, ad una lotteria nazionale abbinata alla corsa, ad un museo multimediale itinerante che durante i 12 mesi gira l'Italia e l'Europa, ad un merchandising tutt'ora inesistente, ad un tour promozionale della Corsa rosa e della sua storia, del made in Italy e del fascino del Belpaese nelle capitali europee). I fine settimana di corsa sono affollati di tappe inutili. E via andare... ecco: tutti questi problemi finiranno perchè si parte dagli USA dopo che si è partiti da Belgio e Olanda?

5) La macchina organizzativa del Giro è ancora semi-dilettantistica, nel senso più deteriore del termine. Affacciatevi ai comitati tappa locali per rendervene conto: ex ciclisti di piccoli paesi che uniscono la passione all'essere simpatici pasticcioni e assessori/sindaci interessati solo ad un'inquadratura ma incapaci di rendere l'evento-Giro una festa popolare. Al Tour la macchina organizzativa è mostruosa, se ne sono accorti quelli di Prato Nevoso che si sono visti chiedere x seggiole, y metri quadrati, tot vie di fuga se no non se ne faceva di niente. Da noi il Giro arriva a Roma in una via laterale del Colosseo o in uno stradone milanese senza un bar aperto, a Parigi nei Campi Elisi; da noi il podio ha per sfondo il nulla o i buchi del Colosseo, al Tour c'è l'immensa prospettiva con l'Arco di Trionfo (e noi che abbiamo i Fori Imperiali non li sfruttiamo); al Tour arriva il messaggio del Papa in vacanza sulle strade della corsa, al Giro si arriva sotto casa del Presidente della Repubblica ma non si lavora affinchè sia lui a premiare il vincitore; al massimo "chi vuole" sale dopo nella Piazza del Quirinale. Ecco: siamo sicuri che la partenza da Washington spazzerà via tutti questi problemi?

Io penso proprio di no.


Sono d'accordo al 99% eccetto quando dici che da noi il podio ha come sfondo "il nulla o i buchi del Colosseo" ... il Colosseo è pur sempre uno dei momunmenti piu' importanti d'Italia ed è Bellissimo..

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2003

  postato il 02/03/2010 alle 20:41
Perbacco, il Colosseo è bellissimo sì! Apposta per questo io avrei costruito il podio sui Fori Imperiali con il Colosseo nella sua maestosità sullo sfondo.

Ma sai, tre giorni prima Zomegnan e Rai parlavano della tappa finale di Roma non dicendo "un evento unico a Roma, i romani devono accorrere in massa a godersi lo spettacolo", ma solo in termini di traffico: "i romani possono stare tranquilli, fino alle 12 sarà possibile uscire dalla città in auto"

 

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