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Sondaggio: il miglior cacciatore di classiche degli ultimi 20 anni
Sean Kelly
Moreno Argentin
Gianni Bugno
Maurizio Fondriest
Johan Museeuw
Laurent Jalabert
Michele Bartoli
Paolo Bettini

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Autore: Oggetto: il miglior cacciatore di classiche degli ultimi 20 anni

Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/09/2006 alle 23:01
Federico Martin, Sean ha vinto tanto. E per molto tempo. A volte ci dimentichiamo..... Kelly ha avuto spesso squadre debolissime e il Fiandre, che gli manca, gli fu portato via un paio di volte dalla Ti-Releigh , squadrone di allora, che gli si coalizzava contro in modo straevidente....Raas, Lubberding, Lammerts, Knetemann... l'esatto opposto di Mussew. Che spesso si trovava nella squadra migliore con "gregari" come Tafi, Bettini tanto per gradire. Sean nella Mapei avrebbe avuto un carniere, a mio giudizio, ancora più copioso.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 29/09/2006 alle 11:31
Due premesse: innanzitutto, dobbiamo fare una piccola distinzione tra le cinque classiche monumento e le altre. In secondo luogo, solamente tre corridori - come giustamente ricordato - le hanno vinte tutte e cinque e solo due di questi (Merckx e Van Looy... hai detto cippe) hanno vinto pure il Mondiale.

Ciò premesso, mi pare che Kelly abbia vinto più degli altri, riguardo le grandi classiche. E soprattutto non ha vinto, chessò, tre Fiandre e tre Roubaix, ma ha vinto un po' su tutti i terreni, sul pavè e in volata, sulle corse dure e su quelle meno dure, in primavera e in autunno.
Riguardo alle classiche ha segnato un'epoca come, per esempio, né Museeuw né Bettini sono riusciti a fare.

Quindi, primo Kelly.

E secondo Argentin. Moreno ha vinto il mondiale (ma vincerlo contando su una nazionale italiana e per di più guidata da Martini è leggermente meno difficile che vincerlo senza compagni di squadra degni, tolti Roche ed Early. Senza nulla togliere ad Argentin), ma la Roubaix non faceva proprio per lui.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 12:59
I Grandissimi. Dietro questo appellativo si nascondono i corridori che hanno scritto storia e gloria del nostro meraviglioso sport. Sono loro i plurivincitori delle grandi classiche, fautori di un gesto atletico atto ad entrare nei cuori ed all’interno del quale si cela il lavoro di una stagione intera.
Stilare una classifica tra grossi calibri non è mai un compito semplice: si corre il rischio di deludere qualcuno escludendone l’idolo o di non accontentare tutti. Per questo è necessario stabilire sin da subito i criteri che hanno portato a chiudere il quadrato intorno a questi nomi. I parametri sui quali ci siamo basati sono prevalentemente quelli della longevità e della varietà di terreni sui quali il corridore si è imposto. Premesso ciò abbiamo trattato con occhio di riguardo i vincitori dei Campionati del Mondo. Il trionfo del Grillo in terra d’Austria ha riportato in auge il discorso sui feroci predatori da gare in linea. Campione con la C maiuscola e miglior corridore dell’era moderna, il livornese ha però trovato spazio appena ai margini della top ten, spodestato dai lunghi domini belgi degli anni passati.

11) - Jan Raas e Oscar Freire: Cosa hanno in comune questi due fuoriclasse di ere così diverse? La voglia di centrare il traguardo a tutti i costi. Due ruote veloci anomale, capaci di imporsi sia in sprint di gruppo che grazie a soluzioni da finisseur puri. Per l’olandese, uno dei massimi esponenti dell’esplosione del ciclismo olandese negli anni ’70, sono arrivati diversi successi nella corsa di casa, l’Amstel, e poi una Gand, una Sanremo, una Roubaix, due Fiandre ed un Campionato del Mondo, vinto senza lode a causa di una sbandata che provocò la caduta del nostro Battaglin. Vincitore delle Classiche della prima parte di stagione, Raas ha sempre preferito poi concentrarsi sui traguardi di tappa dei grandi giri, senza mai puntare al calendario autunnale, che sarebbe comunque risultato indigesto alle sue qualità. La scelta di collocarlo appena fuori dalla top ten è presto spiegata: seppure l’olandese si sia aggiudicato 11 classiche in carriera, la ripetitività delle vittorie (5 Amstel) ed i dubbi legati al trionfo iridato, ridimensionano il valore dell’atleta. Freire, da par suo, non si è mai imposto in una classica monumento, ma per lui parlano i tre successi iridati (ed ha inoltre saltato le ultime edizioni, su tracciati a lui congeniali), che lo spingono con forza ai margini della top ten. Nelle prossime stagioni potrebbe diventare l’unico corridore nella storia delle due ruote a vestire quattro volte la maglia arcobaleno. La sintesi perfetta di un uomo da Mondiale.

10) - Michele Bartoli e Paolo Bettini: Hanno vinto tanto ed ovunque. Entrambi. Ma ad ognuno dei due è mancato qualcosa. A Bartoli il Campionato del Mondo, inseguito e sfiorato in diverse occasioni (due terzi posti ed un quarto), a Bettini la struttura fisica per poter duellare anche nelle prove dell’inferno del Nord come Gand, Fiandre e Roubaix. Ci proverà e saremo pronti a farlo aumentare di posizioni in graduatoria. Ciò che li penalizza maggiormente è la caratura di chi li precede e non i “demeriti” propri. In due collezionano la bellezza di 14 classiche, un Mondiale, un Olimpiade e cinque Coppe del Mondo. E legano le carriera a doppio filo l’un l’altro.

9) - Rik Van Steenbergen: Tre volte iridato in undici apparizioni, otto classiche all’attivo: Rik Van Steenbergen ha incarnato un modello di corridore ormai scomparso: quello in grado di essere competitivo 12 mesi all’anno. Fu il primo vero eroe belga ed il primo ad aggiudicarsi tre titoli iridati, ai quali affiancò una Sanremo, due Fiandre, due Roubaix, due Frecce. L’inserimento in classifica è un doveroso riconoscimento al tanto decantato “ciclismo eroico”. Per spiegare la caratura dell’atleta basterà citare le dichiarazioni di un Coppi che, battuto dal grande Rik al Mondiale di Copenaghen, dichiarò di non essersi mai trovato in un simile stato di grazia ma di aver trovato davanti a sé un Van Steenbergen impossibile da staccare.

8) - Sean Kelly: E’ stato il primo atleta ad aggiudicarsi la Coppa del Mondo, nel 1989. Destino beffardo per un corridore cui è mancato solo il successo nel Campionato del Mondo, sfiorato in due circostanze nelle quali è salito sul gradino più basso del podio. Raggiunge il feeling con il successo in età già avanzata e per questo si decide di premiare la costanza di rendimento che lo ha portato ad essere il migliore interprete di gare in linea degli anni ’80. Dopo essersi sbloccato al Lombardia, inanella una serie impressionante di successi, prendendosi due Sanremo, due Roubaix, due Liegi, una Gand e tre Lombardia, dimostrando un alto tasso di competitività lungo tutto l’arco della stagione (buon corridore da corse a tappe prenderà frequentemente il via al Tour). Il mancato successo iridato non gli consente di scalare la classifica come meriterebbe.

7) - Bernard Hinault: Che non sia un cacciatore di classiche è un dato lampante, come è altrettanto lampante che sia, dopo Merckx, il corridore più completo della storia moderna delle due ruote. Bernard Hinault ha avuto il dono di saper vincere qualsiasi gara, quasi fosse una sfida contro sé stesso e contro gli altri (rimarrà celebre l’unica apparizione con successo alla Roubaix). Forte sui percorsi misti, si è aggiudicato per due volte Lombardia, Liegi e Freccia e per una anche Amstel e Gand. Ha avuto il merito di dominare il Campionato del Mondo più duro di sempre sulle strade di Sallanches nel 1980, rimanendo ancor oggi, a 26 anni di distanza, l’ultimo atleta capace di aggiudicarsi l’iride sulle strade di casa. La posizione in classifica relativamente bassa è dettata dalla tipologia del corridore. Facendo balzare Hinault ancora più su avrebbe significato commettere un torto sui veri atleti da gare in linea.

6) - Moreno Argentin: Dieci successi complessivi e fama ottenuta in gran parte sulle strade del Belgio, Moreno Argentin è stato l’atleta azzurro di punta nelle classiche degli anni ’80. Ha saputo conquistare per ben quattro volte la Doyenne, di cui tre consecutive, dimostrando di trovarsi particolarmente a proprio agio anche nelle vesti di favorito. Il feeling con le strade belghe è stato cementato anche grazie ai tre successi alla Freccia negli anni 90. Proprio nel 1990 completò l’opera di dominio in territorio “nemico” cogliendo l’affermazione al Giro delle Fiandre. La perla della carriera resterà il successo sulle strade di Colorado Springs che gli valsero il Campionato del Mondo, che non riuscì a bissare l’anno successivo a Villach quando venne battuto da Roche. Con la maglia arcobaleno seppe prendersi in un colpo solo Liegi e Lombardia. Ha sfiorato il successo anche alla Sanremo, battuto solo da un Sean Kelly alla soglia dell’addio. Monumentale in Belgio, terra nella quale non ha mai deluso nell’arco della sua lunga carriera, avrebbe potuto ambire ad una posizione nella top 5 con qualche affermazione in più in gare come Amstel e Zurigo, che non lo hanno quasi mai visto protagonista. Ha, invece, sfiorato la Parigi-Tours ad inizio carriera.

5) - Johan Museeuw: Dominatore sulle pietre negli anni ’90 e nei primi del nuovo millennio, Museeuw è stato il corridore più vincente di sempre nelle prove dell’inferno del Nord, cogliendo tre volte ciascuna sia Fiandre che Roubaix senza mai centrare la doppietta nella stessa stagione. Ha collezionato inoltre successi all’Amstel, a Zurigo (due volte) ed alla Parigi-Tours, assicurandosi due successi nella Coppa del Mondo. Nel 1996 ha vinto il Campionato del Mondo a Zurigo. L’ingresso nei primi cinque premia il merito di rendersi continuo fino al finale di stagione (specialmente per centrare l’obiettivo Coppa del Mondo) e ripaga i tanti infortuni che hanno caratterizzato gli anni d’oro del belga.

4) - Francesco Moser: Quarto assoluto, vince la palma come migliore degli italiani. Seppure debba la sua fama alla conquista del record dell’ora, Francesco Moser è stato il corridore italiano che ha vinto più gare in carriera. Ha trionfato praticamente in tutte le grandi classiche, aggiudicandosi anche il Campionato del Mondo. Passista eccezionale, non ha disdegnato le prove con salite. Tra i successi spiccano le tre affermazioni consecutive alla Roubaix (una delle quali, nel 78, con la maglia iridata), cui hanno fatto seguito affermazioni a Sanremo, Gand, Freccia, Zurigo, Tours e due volte al Giro di Lombardia, a coronamento di una carriera in cui ha saputo affiancare alle grandi doti sul passo anche l’abilità di scalatore sulle brevi ascese. La capacità di imporsi su qualsiasi terreno e la longevità gli valgono il quarto posto.

3) - Roger De Vlaeminck: Nato come ciclocrossista, il gitano di Eeklo è stato uno dei maggiori interpreti delle gare di un giorno tra gli anni settanta ed ottanta. Partito per essere il rivale di Merckx nelle gare a tappe, si è scoperto dominatore nelle gare in linea, meritandosi l’appellativo di Monsieur Roubaix dopo essersi imposto quattro volte nella regina della classica. Sarebbe inutile citare la quantità di trionfi all’attivo, basterà citare ciò che è mancato al palmares del belga: in tutto tre soli appuntamenti. Ma se Amstel e Gand ricoprono un peso limitato, stesso non si può dire del Campionato del Mondo, sempre sfuggito a De Vlaeminck. Ciò comunque non basta a declassare dal podio un corridore universalmente riconosciuto come il degno erede del Cannibale. La capacità di essere rimasto il dominatore incontrastato per quasi un decennio di molte della classiche in calendario non serve ad altro che a mettere la ciliegina su una torta già di per sé molto ricca.

2) - Eddy Merckx: Nonostante sia ampiamente il plurivittorioso della categoria, con 31 successi all’attivo tra classiche e Mondiali, il Cannibale si piazza al secondo posto. Non perché abbia demeritato, piuttosto perché si è deciso di piazzare in cima un vero atleta da prove di un giorno anziché un corridore forte ovunque, come Merckx era. Detiene ad oggi il record di Mondiali (3) e Sanremo (7). Difficilmente verrà raggiunto nel computo assoluto dei successi.

1) - Rik Van Looy: Sedici classiche e due Campionati del Mondo. Recita a cavallo tra due grandi generazioni, quella dei Coppi e dei Van Steenbergen e quella dei Merckx e De Vlaeminck impreziosendola e diventando il primo vero Cannibale, capace di lasciare niente più che le briciole agli avversari. Riesce ad aggiudicarsi, e sarà l’unico di sempre, tutte le classiche presenti al tempo. Neanche Eddy Merckx saprà fare di meglio. Per due volte Campione del Mondo, gli sfuggì il tris per incomprensioni in seno alla squadra. La leadership assoluta è il giusto premio per una carriera in cui, da vero corridore da prove di un giorno, non ha fallito un solo obiettivo ed ha dominato in lungo ed in largo per un’intera decade.

Marco Ferri

(fonte:ilciclismo.it)

Che ne pensate?io son daccordo con Marco Ferri

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey

http://www.velodrome.org.uk
http://www.yvonnehijgenaar.nl
http://www.chrishoy.com/
http://www.victoriapendleton.co.uk/

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:07
Piccole puntualizzazioni:
1)Freire una classica-monumento l'ha vinta (la Sanremo )
2)La collocazione definitiva su Bettini ( e sullo stesso Freire ) diamola a fine carriera.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:09
E poi scusate, Gimondi e Kuiper non sono nessuno ?
Guardare l'ampiezza del palmares, please.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:11
Originariamente inviato da nino58

Piccole puntualizzazioni:
1)Freire una classica-monumento l'ha vinta (la Sanremo )
2)La collocazione definitiva su Bettini ( e sullo stesso Freire ) diamola a fine carriera.


Si ovviamente la collocazione di questi due non puo che salire fino a fine carriera,ovviamente se continuano a vincere!
Avrei messo bettini magari un gradino sopra bartoli

 

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  postato il 29/09/2006 alle 13:12
Originariamente inviato da nino58

E poi scusate, Gimondi e Kuiper non sono nessuno ?
Guardare l'ampiezza del palmares, please.


Beh, il sondaggio è abbastanza circoscritto, si limita a considerare solo i cacciatori di classiche, e quelli degli ultimi 20 anni. Altrimenti si dovrebbe considerare anche Merckx, ma li siamo "fuori categoria".

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:25
Certo, ma io li ho citati perchè nell'articolo citato da omar c'erano Van Stenbergeen, Merckx ,De VlaemincK ed Hinault.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:28
io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:33
Originariamente inviato da simone89

io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile...


Ma dire imbattibile esageriamo era uno dei migliori nelle corse di un giorno pero è stato molto sfortunato per via degli infortuni.
Museeuw lo reputo superiore a Bartoli

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 13:36
Originariamente inviato da omar

Originariamente inviato da simone89

io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile...


Ma dire imbattibile esageriamo era uno dei migliori nelle corse di un giorno pero è stato molto sfortunato per via degli infortuni.
Museeuw lo reputo superiore a Bartoli


infatti ho detto che ero piccolo....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 14:06
Originariamente inviato da omar
Che ne pensate?io son daccordo con Marco Ferri


ne penso male: molto male.

Che significa mettere Van Looy davanti a Merckx, solo perchè il secondo vinceva anche i Giri?
Sta a vedere che la capacità di vincere anche le corse a tappe, invece di essere un merito diventa un demerito.
Merckx batte Van Looy 31-18 nelle classiche, 19-8 nelle classiche monumento, 3-2 nei Campionati mondiali, e contro avversari superiori a quelli avuti da Van Looy: voglio citarne solo 3, Godefroot, De Vlaeminck e Gimondi, per dire che avversari così Van Looy non li ha mai avuti.
Tra i due proprio non c'è storia.

Mi sembra, poi, che in classifica manchino nomi come Fausto Coppi, Gino Bartali e Felice Gimondi, che di classiche importanti ne hanno vinte parecchie, e contro avversari molto tosti.
E fermiamoci solo al dopoguerra, perchè altrimenti ci sarebbe qualcosa da dire su Girardengo, Binda, Henri Pelissier...

A meno che questi non siano rimasti fuori perchè vincevano anche le corse a tappe: in tal caso, se dovessimo fare una classifica dei cronomen, ricordiamoci di escludere i vari Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Moser, Indurain e magari qualche altro, perchè anche questi non erano cronomen puri, ma vincevano anche i grandi giri e le classiche.

Sui piazzamenti, infine, un Van Steenbergen 4 posti dietro Museeuw, mi fa proprio ridere: e sono sicuro che se una cosa del genere la leggessero in Belgio, ne riderebbe l'intera nazione.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 15:16
Originariamente inviato da simone89

Originariamente inviato da omar

Originariamente inviato da simone89

io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile...


Ma dire imbattibile esageriamo era uno dei migliori nelle corse di un giorno pero è stato molto sfortunato per via degli infortuni.
Museeuw lo reputo superiore a Bartoli


infatti ho detto che ero piccolo....

Già, Bartoli dopo quell'incidente del '98 in germania non fu più lui...

Prima, a parte le classiche del nord, sul passo era sempre superiore a Musseuw. Due corridori diversi che se le son date anche quando erano in squadra insieme.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 16:35
nella top ten di ciclismo.it manca zabel....
 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 29/09/2006 alle 16:38
Forse in prospettiva anche Valverde potrà dire la sua in questa classifica!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 16:41
anche cunego, nibali e visconti....
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 21:05
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da omar
Che ne pensate?io son daccordo con Marco Ferri


ne penso male: molto male.

Che significa mettere Van Looy davanti a Merckx, solo perchè il secondo vinceva anche i Giri?
Sta a vedere che la capacità di vincere anche le corse a tappe, invece di essere un merito diventa un demerito.
Merckx batte Van Looy 31-18 nelle classiche, 19-8 nelle classiche monumento, 3-2 nei Campionati mondiali, e contro avversari superiori a quelli avuti da Van Looy: voglio citarne solo 3, Godefroot, De Vlaeminck e Gimondi, per dire che avversari così Van Looy non li ha mai avuti.
Tra i due proprio non c'è storia.

Mi sembra, poi, che in classifica manchino nomi come Fausto Coppi, Gino Bartali e Felice Gimondi, che di classiche importanti ne hanno vinte parecchie, e contro avversari molto tosti.
E fermiamoci solo al dopoguerra, perchè altrimenti ci sarebbe qualcosa da dire su Girardengo, Binda, Henri Pelissier...

A meno che questi non siano rimasti fuori perchè vincevano anche le corse a tappe: in tal caso, se dovessimo fare una classifica dei cronomen, ricordiamoci di escludere i vari Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Moser, Indurain e magari qualche altro, perchè anche questi non erano cronomen puri, ma vincevano anche i grandi giri e le classiche.

Sui piazzamenti, infine, un Van Steenbergen 4 posti dietro Museeuw, mi fa proprio ridere: e sono sicuro che se una cosa del genere la leggessero in Belgio, ne riderebbe l'intera nazione.


Quoto in pieno, sono completamente d'accordo con Antonello

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 21:08
Originariamente inviato da zon

Forse in prospettiva anche Valverde potrà dire la sua in questa classifica!


In prospettiva c'e' ne per il momento solo uno che puà entrare nei TOP (per quanto riguarda le classiche), e questo a mio avviso è Tom Bonen.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/09/2006 alle 21:12
e se di luca vincesse una liegi una sanremo e un mondiale, potrebbe entrare anche lui nella top 10????
 
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Livello Tour




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  postato il 30/09/2006 alle 14:08
Al signor Antonello64 piacciono i sondaggi: dopo il tennis e qualcos'altro anche questo sui cacciatori di classiche: beh...uno che ha 42 anni di esperienza dovrebbe poter rispondersi da solo a domande del genere.
Comunque io ho ancora vivo il ricordo di Michele Bartoli che partiva sempre favorito e arrivava sempre incazzato e risentito perchè comunque spesso gli andava anche male per le iniziali ambizioni: era un brontolone terribile, al limite del polemico anche davanti alle telecamere, mai soddisfatto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2006 alle 14:17
Originariamente inviato da lorenzofiori

Al signor Antonello64 piacciono i sondaggi: dopo il tennis e qualcos'altro anche questo sui cacciatori di classiche: beh...uno che ha 42 anni di esperienza dovrebbe poter rispondersi da solo a domande del genere.
Comunque io ho ancora vivo il ricordo di Michele Bartoli che partiva sempre favorito e arrivava sempre incazzato e risentito perchè comunque spesso gli andava anche male per le iniziali ambizioni: era un brontolone terribile, al limite del polemico anche davanti alle telecamere, mai soddisfatto.


che fai? sfotti?

 
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Livello Tour




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  postato il 30/09/2006 alle 17:30
Non capisco se se l'è presa veramente, Sig.Antonello64, per nulla o era una battuta la sua? Il mio era un attestato di stima. O forse non le andato giù che non ci siamo visti quest'estate giù a l'Aquila, come ci eravamo lasciati? Beh mi scuso ma ho avuto un'estate piena di cose da fare e con uno scarso allenamento alle spalle.
 
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Livello Giro di Svizzera




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  postato il 30/09/2006 alle 17:48
di quelli che ho visto io:
1-Bettini perchè può ancora vincere Fiandre e altre Lieigi e Sanremo
2- Musseuw pechè alnord era imabttibile
3 Argentin
4 Bartoli non ha mai vinto Sanremo, Mondiali ecc.

 

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...chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
ma lo zingaro è un trucco.
Ma un un futuro invadente
fossi stato un po' più giovane
l'avrei distrutto con la fantasia
l'avrei stacciato con la fantasia...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/09/2006 alle 19:32
Originariamente inviato da lorenzofiori

Non capisco se se l'è presa veramente, Sig.Antonello64, per nulla o era una battuta la sua? Il mio era un attestato di stima. O forse non le andato giù che non ci siamo visti quest'estate giù a l'Aquila, come ci eravamo lasciati? Beh mi scuso ma ho avuto un'estate piena di cose da fare e con uno scarso allenamento alle spalle.


ho capito: vengo su e brucio tutta Tornimparte, comprese le proprietà di mia moglie.

 
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