Board logo

il miglior cacciatore di classiche degli ultimi 20 anni
antonello64 - 26/09/2006 alle 14:33

nella Gazzetta di oggi c'è un articolo, nel quale si definisce Paolo Bettini come miglior corridore da corse di un giorno degli ultimi 20 anni. ma è davvero così? chi sono i migliori secondo voi? nel sondaggio li ho messi in ordine di età. Secondo me Bettini è terzo, dietro Kelly e Argentin, ma davanti a Museeuw.


Reggio Emilia - 26/09/2006 alle 14:40

anche secondo me è terzo, ma dietro Kelly e Museeuw. Per il modo in cui si è fatto infinocchiare a Sanremo, Argentin retrocede e anche di un bel pò......


Frank VDB - 26/09/2006 alle 15:12

Io ho votato Kelly per la quantità di vittorie, per le puntatine nelle gare a tappe, per gli anni che è stato sulla breccia. Anche se non ha vinto a Roubaix e questa è una brutta macchia per un cacciatore di classiche. Dopo viene Musseuw (anche un mondiale, ma senza Lombardia) e Bartoli, che a differenza di Bettini ha fatto suoi un Fiandre e una Freccia. Argentin parecchio indietro dopo il tonfo di Sanremo 92 e la freccia del 94 vinta con la famigerata Gewiss e su concessione di Berzin e Furlan.


Ottavio - 26/09/2006 alle 15:16

1° Kelly 2° Argentin 3° Musseuw 4° Bartoli 5° Bettini PS certo a Bartoli manca il mondiale, ma manca anche a Kelly.


Ottavio - 26/09/2006 alle 15:22

FVB, Kelly ha vinto due Roubaix nell'84 e nell'86


robby - 26/09/2006 alle 15:23

per ora ho messo kelly su tutti....magari fra qualche annetto ne riparliamo..PaOlino ha ancora 2 annetti da potersi giocare al meglio e il fiandre è un suo pallino fisso...lo sappiamo, quando si mette in testa una cosa.....


Laura Idril - 26/09/2006 alle 15:35

Dico Bettini perchè per me la vittoria olimpica vale per tre. E non per difficoltà, ma per valore morale.


wing - 26/09/2006 alle 15:41

a FVDB Kelly ha vinto 2 Roubaix,quindi merita il 1°posto assoluto considerando anche che non ha mai potuto contare su squadre e su nazionali fortissime; riguardo a Museeuw io citerei,come hai fatto per Argentin,il gioco di squadra Mapei alla Roubaix e gli altarini scoperti il giorno dopo il suo ritiro......


Casagrande - 26/09/2006 alle 17:52

bel quesito, davvero difficile, considerando tra l'altro la qualità e l'importanza degli atleti messi a sondaggio. Ad esempio, al di là del corridore prescelto ( tutti forti, che hanno segnato un'epoca e inimitabili....), verrebbe spontaneo sottolineare come un grandissimo come Gianni Bugno, atleta eccelso su tutti i terreni, avrebbe dovuto e potuto vincere molto di più: un Lombardia, una Liegi, un'Amstel, un Zurigo ed una freccia Vallone, aggiunti ai due mondiali vinti e al Giro, ne avrebbero fatto il più grande degli ultimi 20 anni. Lo stesso discorso potrebbe valere per un Michele Bartoli, anche dotato di una maggiore predisposizione alle gare di un giorno rispetto allo stesso Bugno, che ancora si sta chiedendo come abbia fatto a non vincere un campionato del mondo. Quindi, la mia preferenza va a Paolo Bettini che, come tra l'altro sottolineato dalla stessa Gazzetta dello Sport, può vantarsi, rispetto ad un Museuuw o un Jalabaert o Kelly, di aver vinto l'oro olimpico ed ha ampi margini di miglioramento e minimo altri due anni di corse. Pensate ad un Bettini l'anno prossimo vincente al Fiandre e alla Roubaix......


simone89 - 26/09/2006 alle 17:59

la roubaix per bettini è quasi impossibile che la vinca... anche se lui ci ha abituato all'impossibile...


janjanssen - 26/09/2006 alle 18:02

per me kelly. gli altri..argentin, bartoli e bettini sullo stesso piano. musseuw un pelo sotto. kelly è stato vincente su tutti i terreni, non solo su quelli del passista veloce. lombardia e roubaix connotano un corridore stracompleto. cosa che gli altri non sono stati.


Lance - 26/09/2006 alle 18:11

è difficile dirlo..bettini è ancora in attività..anche se io ho sempre trovato formidabile musseuw..


Federico Martin - 26/09/2006 alle 18:24

Per me senza ombra di dubbio, sia per la varietà di vittorie sia per le sue capacità nelle corse a tappe (ha vinto una Vuelta, un tour della Svizzera e due Parigi-Nizza). 1) Kelly 2) Argentin 3) Bettini 4) Musseuw 5) Bugno 6) Jalabert 7) Bartoli 8) Tom Bonen (al posto di Fondriest che secondo me non merita per le vittorie ottenute di stare nei top della classifica)


cancel58 - 26/09/2006 alle 18:25

Dico kelly, tenendo conto che ha vinto non solo le classiche , ma anche corse a tappe(vuelta, svizzera, parigi-Nizza e altre) e, più volte la maglia verde al Tour.


panta2 - 26/09/2006 alle 18:45

Bisogna vedere a carriera conclusa... Io dico Bettini:IoI.


nino58 - 26/09/2006 alle 18:58

Metterei Bettini un poco davanti a Musseuw (che non ha il titolo olimpico)e davanti a Kelly ( che non ha il titolo mondiale ), gli altri più dietro. Bettini non ha vinto la Roubaix, ma Musseuw non ha vinto il Lombardia e Kelly non ha vinto, se non sbaglio, una tra Fiandre e Liegi.


panta2 - 26/09/2006 alle 19:20

La carriera di Kelly in sintesi: 3 Giri di Lombardia, 2 Milano-Sanremo, 2 Liegi-Bastogne-Liegi, 2 Parigi-Roubaix, 1 Parigi-Tours, 6 Parigi-Nizza, 2 Giri di Svizzera, 3 Giri dei Paesi Baschi, 1 Vuelta Espana...:o Totale = 192 vittorie


nino58 - 26/09/2006 alle 19:25

Esatto. Manca il Fiandre. Le vittorie nelle corse a tappe non contano in questa classifica.


antonello64 - 26/09/2006 alle 19:43

[quote][i]Originariamente inviato da Federico Martin [/i] Per me senza ombra di dubbio, sia per la varietà di vittorie sia per le sue capacità nelle corse a tappe (ha vinto una Vuelta, un tour della Svizzera e due Parigi-Nizza). 1) Kelly 2) Argentin 3) Bettini 4) Musseuw 5) Bugno 6) Jalabert 7) Bartoli 8) Tom Bonen (al posto di Fondriest che secondo me non merita per le vittorie ottenute di stare nei top della classifica) [/quote] Fondriest ha vinto un Mondiale, una Sanremo, una Freccia Vallone, un Campionato di Zurigo e due Coppe del Mondo: l'ho inserito soprattutto per le due Coppe. Boonen al suo posto ci può stare.


lolloso - 26/09/2006 alle 19:48

Bettini a fine carriere potrebbe essere il migliore puo ancora vincere il Lombardia e Zurigo come l'anno scorso


marco79 - 26/09/2006 alle 20:17

Le coppe del mondo contano relativamente perchè si potevano vincere anche facendo molti piazzamenti e magari senza vincere classiche in quell'anno. Qui si parla di "cacciatori di classiche", cioè di vittorie. Questa la classifica per vittorie (ho considerato le gare che facevano parte della Coppa del Mondo + Gand e Freccia) dal 1983: Museeuw 11 (+ 1 mondiale) Kelly 10 Argentin 9 (+ 1 mondiale) Zabel 9 Bartoli 8 Bettini 8 (+ 1 olimpiade + 1 mondiale)


panta2 - 26/09/2006 alle 20:22

Rebellin al posto di Fondriest...


antonello64 - 26/09/2006 alle 20:46

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Le coppe del mondo contano relativamente perchè si potevano vincere anche facendo molti piazzamenti e magari senza vincere classiche in quell'anno. Qui si parla di "cacciatori di classiche", cioè di vittorie. Questa la classifica per vittorie (ho considerato le gare che facevano parte della Coppa del Mondo + Gand e Freccia) dal 1983: Museeuw 11 (+ 1 mondiale) Kelly 10 Argentin 9 (+ 1 mondiale) Zabel 9 Bartoli 8 Bettini 8 (+ 1 olimpiade + 1 mondiale) [/quote] La Coppa del Mondo premiava, se non il migliore, quantomeno il più costante nelle classiche durante l'anno: era un vero e proprio campionato mondiale a punti per le corse in linea. Parecchi sport usano il sistema dei Mondiali a punti, dalle auto, alle moto, allo sci, e nessuno mette in dubbio la veridicità dei verdetti: non vedo il motivo per cui questo debba avvenire nel ciclismo.


Federico Martin - 26/09/2006 alle 21:08

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Parecchi sport usano il sistema dei Mondiali a punti, dalle auto, alle moto, allo sci, e nessuno mette in dubbio la veridicità dei verdetti: non vedo il motivo per cui questo debba avvenire nel ciclismo. [/quote] Però la coppa del mondo non è un parametro uguale per tutti i corridori della lista, ad esempio ai tempi di Kelly non c'era questa classifica se non sul finire della carriera, infatti Kelly ha vinto nel 1989 l'UCI world cup, però dall'anno 1984 all'anno 1988 (in maniera consecutiva) è stato primo nella classifica FICP individuale. Quindi per Kelly sono da considerare 6 coppe del mondo (1 UCI più 5 FICP) ???


stress - 26/09/2006 alle 21:13

Io dico Kelly e lo vedo di molto superiore agli altri. Questo non ha vinto solo (solo :D:D:D ) classiche ma anche gare a tappe. Gli altri li vedo doppiati di almeno 1 giro!!!!!!


marco79 - 26/09/2006 alle 21:29

Non metto in dubbio il valore della Coppa del Mondo, che è sempre stata vinta da corridori di grande spessore, ma volevo sottolineare che vincere la Coppa del Mondo non vuol dire necessariamente essere un cacciatore di classiche. Significa essere completi e costanti ma non per forza vincenti.


Federico Martin - 26/09/2006 alle 21:58

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Le coppe del mondo contano relativamente perchè si potevano vincere anche facendo molti piazzamenti e magari senza vincere classiche in quell'anno. Qui si parla di "cacciatori di classiche", cioè di vittorie. Questa la classifica per vittorie (ho considerato le gare che facevano parte della Coppa del Mondo + Gand e Freccia) dal 1983: Museeuw 11 (+ 1 mondiale) Kelly 10 Argentin 9 (+ 1 mondiale) Zabel 9 Bartoli 8 Bettini 8 (+ 1 olimpiade + 1 mondiale) [/quote] Su kelly, le vittore nelle classiche più importanti sono 11, tenendo sempre conto che parliamo di epoche diverse, la Parigi-Tours prima era denominata Blois-Chanville, vinta da Kelly nel 1984. Kelly ha vinto "solo" nelle classiche, cioè senza tener conto delle varie vittorie nelle corse a tappe: 2 Milano San Remo 2 Parigi Roubaix 2 Liegi 3 Giri di lombardia 1 Gent-Wevelgem e appunto 1 Blois-Chaville (ora parigi-Tours) Ci aggiungo pure 1 Gran premio della Nazioni che a quei tempi era considerato il campionato del mondo a cronometro nonchè una corsa classica.

 

[Modificato il 26/09/2006 alle 22:01 by Federico Martin]


simone89 - 26/09/2006 alle 22:03

io ricordo solo bettini, bartoli e un pò anche Museeuw.... bartoli era uno dei miei idoli dopo pantani e cipollini, ma vedere correre bettini è bellissimo... paolo è la migliore pubblicità del ciclismo.... stupendi i suoi scatti...


Federico Martin - 26/09/2006 alle 22:16

Nelle corse a tappe Kelly ha vinto (vittorie che non rigurdano questo thread ... ma che bisogna tener conto per valutare lo spessore del corridore): 7 Parigi Nizza consecutive 2 Giri di Svizzera 3 Giri dei Paesi Baschi 2 Giri di Catalogna 1 Vuelta Espagna cito solo le più importanti ... ha inoltre vinto il Super Prestige Pernod '84, '85, '86, ha primeggiato nella classifica UCI nell'86, '87 e '88 e ha vinto la prima edizione della Coppa del Mondo UCI nel 1989. Quello che gli è mancato, come già è stato accennato è il MONDIALE, in cui si è solo piazzato, 3° come miglior risultato nel 1982. Io gli ho assegnato il primo posto nella classifica, soprattutto per la qualità e varietà (di percorsi) delle classiche vinte, indubbiamente tra i corridori citati in classifica, il più completo di tutti.


antonello64 - 26/09/2006 alle 22:24

[quote][i]Originariamente inviato da Federico Martin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Parecchi sport usano il sistema dei Mondiali a punti, dalle auto, alle moto, allo sci, e nessuno mette in dubbio la veridicità dei verdetti: non vedo il motivo per cui questo debba avvenire nel ciclismo. [/quote] Però la coppa del mondo non è un parametro uguale per tutti i corridori della lista, ad esempio ai tempi di Kelly non c'era questa classifica se non sul finire della carriera, infatti Kelly ha vinto nel 1989 l'UCI world cup, però dall'anno 1984 all'anno 1988 (in maniera consecutiva) è stato primo nella classifica FICP individuale. Quindi per Kelly sono da considerare 6 coppe del mondo (1 UCI più 5 FICP) ??? [/quote] la classifica FICP-Velo è più completa della Coppa della Mondo, quindi la lascerei fuori perchè include anche le corse a tappe. Effettivamente la Coppa non è un parametro uguale per tutti: fu creata nel 1990, e quindi corridori come Argentin e Kelly non hanno potuto vincerla nei loro anni d'oro, ma questa è un anomalia che non si può eliminare. Se vogliamo anche la Classica di San Sebastiano prima del 1990 era considerata un corsetta e poi è diventata prova di Coppa del Mondo; addirittura Amburgo nemmeno esisteva, per non parlare poi delle Olimpiadi, che sono state aperte ai professionisti solo nel 1996. Sotto questo punto di vista la disparità di trattamento c'è, ma non possiamo farci nulla. D'altra parte non credo che le valutazioni che uno dà scaturiscano da una pura e semplice somma matematica di vittorie, ma (almeno per me) tengono conto anche del peso delle vittorie (la Gand-Wevelgem non vale certo il Fiandre), dello spessore degli avversari, del modo in cui vince e anche dei piazzamenti.


antonello64 - 26/09/2006 alle 22:37

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Non metto in dubbio il valore della Coppa del Mondo, che è sempre stata vinta da corridori di grande spessore, ma volevo sottolineare che vincere la Coppa del Mondo non vuol dire necessariamente essere un cacciatore di classiche. Significa essere completi e costanti ma non per forza vincenti. [/quote] è vero che la Coppa si poteva vincere anche solo con i piazzamenti (Fondriest lo ha fatto), così come in Formula Uno o nel Motomondiale si può vincere il titolo pur non vincendo mai un Gran Premio, ma dovevano essere almeno piazzamenti da podio altrimenti la Coppa non si vinceva di sicuro. Nella valutazione, poi, il piazzamento ha anche la sua importanza: come si fa a dire che chi vince 5 corse e arriva 5 volte secondo sia più scarso di chi ne vince 6 e magari nelle altre corse non entra tra i primi 10? Tieni presente poi che tra i vincitori di Coppa, solo il tedesco Ludwig in carriera ha vinto meno di tre classiche: tutti gli altri ne ha vinte almeno tre. Magari non sarà un fuoriclasse, ma chi vince tre classiche in carriera non è nemmeno una schiappa.


riddler - 26/09/2006 alle 22:38

Parlo da tifoso: Bartoli... :)


Federico Martin - 26/09/2006 alle 22:41

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] D'altra parte non credo che le valutazioni che uno dà scaturiscano da una pura e semplice somma matematica di vittorie, ma (almeno per me) tengono conto anche del peso delle vittorie (la Gand-Wevelgem non vale certo il Fiandre), dello spessore degli avversari, del modo in cui vince e anche dei piazzamenti. [/quote] Concordo pienamente su questo.


marco79 - 26/09/2006 alle 22:50

Anche un corridore che vince il Giro senza vincere una tappa è comunque un ottimo corridore. Comunque il mio era un discorso teorico perchè quelli che hanno vinto la coppa hanno vinto comunque diverse classiche. Però siccome in questo thread contiamo le vittorie nelle classiche, non dovrebbero contare le Coppe, che sono certamente un valore in più, ma non sono singole gare e tantomeno vanno considerate le corse a tappe, che non c'entrano niente. Kelly è stato un grandissimo corridore in senso assoluto, ma come "cacciatore di classiche" meglio Museeuw.


Federico Martin - 26/09/2006 alle 23:13

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Kelly è stato un grandissimo corridore in senso assoluto, ma come "cacciatore di classiche" meglio Museeuw. [/quote] Secondo me, anche prendendo solo le classiche (escluso il mondiale, qui c'e' da dire che Kelly ha sempre corso il mondiale senza squadra e sappiamo bene quanto sia difficile vincerlo senza) le vittorie di Kelly sono più pesanti rispetto a quelle di Musseuw. Se poi aggiungiamo che Kelly era competitivo dalla Milano-Sanremo fino al Giro di Lombardia, cosa di cui non si può dire di Musseuw ... aggiungiamoci anche il fatto che Kelly correva tutto l'anno senza pause, e che essendo anche protagonista nelle corse a tappe questo gli "consumava" energie per eventualmente vincere più classiche.


antonello64 - 26/09/2006 alle 23:14

[quote][i]Originariamente inviato da marco79 [/i] Anche un corridore che vince il Giro senza vincere una tappa è comunque un ottimo corridore. Comunque il mio era un discorso teorico perchè quelli che hanno vinto la coppa hanno vinto comunque diverse classiche. Però siccome in questo thread contiamo le vittorie nelle classiche, non dovrebbero contare le Coppe, che sono certamente un valore in più, ma non sono singole gare e tantomeno vanno considerate le corse a tappe, che non c'entrano niente. Kelly è stato un grandissimo corridore in senso assoluto, ma come "cacciatore di classiche" meglio Museeuw. [/quote] come dici tu, le Coppe sono un valore in più: secondo me vanno considerate perchè la loro classifica è legata esclusivamente ai risultati delle classiche più importanti.


antonello64 - 26/09/2006 alle 23:49

Kelly è stato l'unico corridore, negli ultimi 20 anni, capace di essere competitivo in tutte le classiche del calendario: tutti gli altri grandi avevano i loro nei, lui no. Argentin, ad esempio, non era affatto adatto alla Roubaix, così come Museeuw non avrebbe mai potuto vincere il Lombardia: Kelly invece poteva vincerle tutte. Gli è mancato il Fiandre, dove però è arrivato tre volte secondo (nel 1986 battuto allo sprint per mezza bicicletta da Adri Van der Poel), ed il Mondiale (e anche qui perse la volata, nel 1989 contro Lemond e Konyshev, per meno di una bicicletta contro gente che allo sprint lui batteva regolarmente), ma per il resto le ha vinte tutte. C'è da dire che anche nelle classiche lui correva praticamente senza squadra: infatti il suo team manager, il marchese Jean De Gribaldy, era solito consumare quasi tutto il proprio budget per pagare profumatamente l'irlandese, col risultato che per il resto della squadra restavano pochissimi soldi: era così costretto tutti gli anni ad assemblare una squadra con un capitano fortissimo ed i gregari abbastanza mediocri. Nel 1989 finalmente passò ad uno squadrone, la PDM, e, ironia della sorte, in due anni si portò a casa solo una Liegi e la prima Coppa del Mondo della storia. Non ha mai corso da autentico dominatore: la sua tattica era quella di cercare di portar via un gruppetto, per poi batterlo allo sprint. Non ha mai cercato la soluzione di forza, non ha mai vinto per distacco, anche se era un ottimo passista (come dimostrano i suoi risultati a cronometro): non era un succhiaruote perchè nelle fughe ha sempre fatto la sua parte, però era solito non fare mai la prima mossa e non si è mai fatto carico del peso della corsa.


mestatore - 27/09/2006 alle 00:33

kelly. molto è già stato detto: segnaleri anche la qualità degli avversari affrontati da kelly.


Cascata del Toce - 27/09/2006 alle 01:00

Non saprei dire chi è stato il più grande... Tutti hanno grandi perle ma anche grandi mancanze... A Bartoli e Kelly manca il mondiale per esempio. A Museeuw la Sanremo, A Paolino il Fiandre... Non so darne uno..ma restringo la rosa dei papabili a 4 nomi: Kelly, Museeuw, Bartoli e Bettini... (gente come Jaja e Gianni non me la sento di definirli solo corridori da classiche)


Federico Martin - 27/09/2006 alle 18:39

Prendendo in considerazione solo le 5 classiche monumento (Parigi-Roubaix, Milano-San Remo, Giro delle Fiandre, Liegi Baston Liegi, Giro di Lombardia) questo dovrebbe essere l'elenco dei plurivittoriosi nella storia: 19 Eddy Merckx, BEL 11 Roger De Vlaeminck, BEL 9 Costante Girardengo, ITA 9 Fausto Coppi, ITA 9 Sean Kelly, IRE 8 Rik Van Looy, BEL 7 Gino Bartali, ITA 6 Henri Pelissier, FRA 6 Alfredo Binda, ITA 6 Fred De Bruyne, BEL 6 Francesco Moser, ITA 6 Moreno Argentin, ITA 6 Johan Museeuw, BEL 5 Gaetano Belloni, ITA 5 Rik Van Steenbergen, BEL 5 Bernard Hinault, FRA Di cui gli unici ad averle vinte tutte e 5 sono stati: Eddy Merckx, BEL (vinte tutte almeno due volte) Rik Van Looy, BEL (vinte tutte almento 1 volta) Roger De Vlaeminck, BEL (vinte tutte almeno 1 volta)


barrylyndon - 28/09/2006 alle 11:52

ho votato musseuw perche' ho ancore negli occhi la sua impresa a lugano che lo ha visto trionfare su un tracciato a lui non favorevole.Pero' come completezza e numero di vittorie kelly gli e' superiore.


Slegar - 28/09/2006 alle 17:29

Ecco i miei top five 1) Kelly (ha vinto ovunque e quasi sempre senza squadra) 2) Bettini (non ha ancora terminato la carriera e non pone limiti all'impossibile) 3) Bartoli (ha vinto parecchio ma gravi infortuni gli hanno ridotto il palmares. Comunque un grande) 4) Argentin (un mago quando era in forma) 5) Musseuw (bravissimo ma Argentin e Bartoli li ritengo Migliori)


Dax - 28/09/2006 alle 19:23

Johan Museeuw senza alcun dubbio :)


gru-nt - 28/09/2006 alle 20:27

Peccato che Merckx 20 anni fa fosse gia' in pensione..


Federico Martin - 28/09/2006 alle 20:48

[quote][i]Originariamente inviato da gru-nt [/i] Peccato che Merckx 20 anni fa fosse gia' in pensione.. [/quote] ... come la maggior parte dei corridori presenti nella lista dei plurivittoriosi delle 5 classiche monumento che ho inserito. Se ho inserito quella classifica è solo per evidenziare come le vittorie di Kelly nelle classiche siano qualitativamente maggiori rispetto sia a quelle di Musseuw che a quelle di Argentin e quelle di tutti gli altri presenti nella lista del sondaggio.


janjanssen - 28/09/2006 alle 23:01

Federico Martin, Sean ha vinto tanto. E per molto tempo. A volte ci dimentichiamo..... Kelly ha avuto spesso squadre debolissime e il Fiandre, che gli manca, gli fu portato via un paio di volte dalla Ti-Releigh , squadrone di allora, che gli si coalizzava contro in modo straevidente....Raas, Lubberding, Lammerts, Knetemann... l'esatto opposto di Mussew. Che spesso si trovava nella squadra migliore con "gregari" come Tafi, Bettini tanto per gradire. Sean nella Mapei avrebbe avuto un carniere, a mio giudizio, ancora più copioso.


effebi - 29/09/2006 alle 11:31

Due premesse: innanzitutto, dobbiamo fare una piccola distinzione tra le cinque classiche monumento e le altre. In secondo luogo, solamente tre corridori - come giustamente ricordato - le hanno vinte tutte e cinque e solo due di questi (Merckx e Van Looy... hai detto cippe) hanno vinto pure il Mondiale. Ciò premesso, mi pare che Kelly abbia vinto più degli altri, riguardo le grandi classiche. E soprattutto non ha vinto, chessò, tre Fiandre e tre Roubaix, ma ha vinto un po' su tutti i terreni, sul pavè e in volata, sulle corse dure e su quelle meno dure, in primavera e in autunno. Riguardo alle classiche ha segnato un'epoca come, per esempio, né Museeuw né Bettini sono riusciti a fare. Quindi, primo Kelly. E secondo Argentin. Moreno ha vinto il mondiale (ma vincerlo contando su una nazionale italiana e per di più guidata da Martini è leggermente meno difficile che vincerlo senza compagni di squadra degni, tolti Roche ed Early. Senza nulla togliere ad Argentin), ma la Roubaix non faceva proprio per lui.


omar - 29/09/2006 alle 12:59

I Grandissimi. Dietro questo appellativo si nascondono i corridori che hanno scritto storia e gloria del nostro meraviglioso sport. Sono loro i plurivincitori delle grandi classiche, fautori di un gesto atletico atto ad entrare nei cuori ed all’interno del quale si cela il lavoro di una stagione intera. Stilare una classifica tra grossi calibri non è mai un compito semplice: si corre il rischio di deludere qualcuno escludendone l’idolo o di non accontentare tutti. Per questo è necessario stabilire sin da subito i criteri che hanno portato a chiudere il quadrato intorno a questi nomi. I parametri sui quali ci siamo basati sono prevalentemente quelli della longevità e della varietà di terreni sui quali il corridore si è imposto. Premesso ciò abbiamo trattato con occhio di riguardo i vincitori dei Campionati del Mondo. Il trionfo del Grillo in terra d’Austria ha riportato in auge il discorso sui feroci predatori da gare in linea. Campione con la C maiuscola e miglior corridore dell’era moderna, il livornese ha però trovato spazio appena ai margini della top ten, spodestato dai lunghi domini belgi degli anni passati. 11) - Jan Raas e Oscar Freire: Cosa hanno in comune questi due fuoriclasse di ere così diverse? La voglia di centrare il traguardo a tutti i costi. Due ruote veloci anomale, capaci di imporsi sia in sprint di gruppo che grazie a soluzioni da finisseur puri. Per l’olandese, uno dei massimi esponenti dell’esplosione del ciclismo olandese negli anni ’70, sono arrivati diversi successi nella corsa di casa, l’Amstel, e poi una Gand, una Sanremo, una Roubaix, due Fiandre ed un Campionato del Mondo, vinto senza lode a causa di una sbandata che provocò la caduta del nostro Battaglin. Vincitore delle Classiche della prima parte di stagione, Raas ha sempre preferito poi concentrarsi sui traguardi di tappa dei grandi giri, senza mai puntare al calendario autunnale, che sarebbe comunque risultato indigesto alle sue qualità. La scelta di collocarlo appena fuori dalla top ten è presto spiegata: seppure l’olandese si sia aggiudicato 11 classiche in carriera, la ripetitività delle vittorie (5 Amstel) ed i dubbi legati al trionfo iridato, ridimensionano il valore dell’atleta. Freire, da par suo, non si è mai imposto in una classica monumento, ma per lui parlano i tre successi iridati (ed ha inoltre saltato le ultime edizioni, su tracciati a lui congeniali), che lo spingono con forza ai margini della top ten. Nelle prossime stagioni potrebbe diventare l’unico corridore nella storia delle due ruote a vestire quattro volte la maglia arcobaleno. La sintesi perfetta di un uomo da Mondiale. 10) - Michele Bartoli e Paolo Bettini: Hanno vinto tanto ed ovunque. Entrambi. Ma ad ognuno dei due è mancato qualcosa. A Bartoli il Campionato del Mondo, inseguito e sfiorato in diverse occasioni (due terzi posti ed un quarto), a Bettini la struttura fisica per poter duellare anche nelle prove dell’inferno del Nord come Gand, Fiandre e Roubaix. Ci proverà e saremo pronti a farlo aumentare di posizioni in graduatoria. Ciò che li penalizza maggiormente è la caratura di chi li precede e non i “demeriti” propri. In due collezionano la bellezza di 14 classiche, un Mondiale, un Olimpiade e cinque Coppe del Mondo. E legano le carriera a doppio filo l’un l’altro. 9) - Rik Van Steenbergen: Tre volte iridato in undici apparizioni, otto classiche all’attivo: Rik Van Steenbergen ha incarnato un modello di corridore ormai scomparso: quello in grado di essere competitivo 12 mesi all’anno. Fu il primo vero eroe belga ed il primo ad aggiudicarsi tre titoli iridati, ai quali affiancò una Sanremo, due Fiandre, due Roubaix, due Frecce. L’inserimento in classifica è un doveroso riconoscimento al tanto decantato “ciclismo eroico”. Per spiegare la caratura dell’atleta basterà citare le dichiarazioni di un Coppi che, battuto dal grande Rik al Mondiale di Copenaghen, dichiarò di non essersi mai trovato in un simile stato di grazia ma di aver trovato davanti a sé un Van Steenbergen impossibile da staccare. 8) - Sean Kelly: E’ stato il primo atleta ad aggiudicarsi la Coppa del Mondo, nel 1989. Destino beffardo per un corridore cui è mancato solo il successo nel Campionato del Mondo, sfiorato in due circostanze nelle quali è salito sul gradino più basso del podio. Raggiunge il feeling con il successo in età già avanzata e per questo si decide di premiare la costanza di rendimento che lo ha portato ad essere il migliore interprete di gare in linea degli anni ’80. Dopo essersi sbloccato al Lombardia, inanella una serie impressionante di successi, prendendosi due Sanremo, due Roubaix, due Liegi, una Gand e tre Lombardia, dimostrando un alto tasso di competitività lungo tutto l’arco della stagione (buon corridore da corse a tappe prenderà frequentemente il via al Tour). Il mancato successo iridato non gli consente di scalare la classifica come meriterebbe. 7) - Bernard Hinault: Che non sia un cacciatore di classiche è un dato lampante, come è altrettanto lampante che sia, dopo Merckx, il corridore più completo della storia moderna delle due ruote. Bernard Hinault ha avuto il dono di saper vincere qualsiasi gara, quasi fosse una sfida contro sé stesso e contro gli altri (rimarrà celebre l’unica apparizione con successo alla Roubaix). Forte sui percorsi misti, si è aggiudicato per due volte Lombardia, Liegi e Freccia e per una anche Amstel e Gand. Ha avuto il merito di dominare il Campionato del Mondo più duro di sempre sulle strade di Sallanches nel 1980, rimanendo ancor oggi, a 26 anni di distanza, l’ultimo atleta capace di aggiudicarsi l’iride sulle strade di casa. La posizione in classifica relativamente bassa è dettata dalla tipologia del corridore. Facendo balzare Hinault ancora più su avrebbe significato commettere un torto sui veri atleti da gare in linea. 6) - Moreno Argentin: Dieci successi complessivi e fama ottenuta in gran parte sulle strade del Belgio, Moreno Argentin è stato l’atleta azzurro di punta nelle classiche degli anni ’80. Ha saputo conquistare per ben quattro volte la Doyenne, di cui tre consecutive, dimostrando di trovarsi particolarmente a proprio agio anche nelle vesti di favorito. Il feeling con le strade belghe è stato cementato anche grazie ai tre successi alla Freccia negli anni 90. Proprio nel 1990 completò l’opera di dominio in territorio “nemico” cogliendo l’affermazione al Giro delle Fiandre. La perla della carriera resterà il successo sulle strade di Colorado Springs che gli valsero il Campionato del Mondo, che non riuscì a bissare l’anno successivo a Villach quando venne battuto da Roche. Con la maglia arcobaleno seppe prendersi in un colpo solo Liegi e Lombardia. Ha sfiorato il successo anche alla Sanremo, battuto solo da un Sean Kelly alla soglia dell’addio. Monumentale in Belgio, terra nella quale non ha mai deluso nell’arco della sua lunga carriera, avrebbe potuto ambire ad una posizione nella top 5 con qualche affermazione in più in gare come Amstel e Zurigo, che non lo hanno quasi mai visto protagonista. Ha, invece, sfiorato la Parigi-Tours ad inizio carriera. 5) - Johan Museeuw: Dominatore sulle pietre negli anni ’90 e nei primi del nuovo millennio, Museeuw è stato il corridore più vincente di sempre nelle prove dell’inferno del Nord, cogliendo tre volte ciascuna sia Fiandre che Roubaix senza mai centrare la doppietta nella stessa stagione. Ha collezionato inoltre successi all’Amstel, a Zurigo (due volte) ed alla Parigi-Tours, assicurandosi due successi nella Coppa del Mondo. Nel 1996 ha vinto il Campionato del Mondo a Zurigo. L’ingresso nei primi cinque premia il merito di rendersi continuo fino al finale di stagione (specialmente per centrare l’obiettivo Coppa del Mondo) e ripaga i tanti infortuni che hanno caratterizzato gli anni d’oro del belga. 4) - Francesco Moser: Quarto assoluto, vince la palma come migliore degli italiani. Seppure debba la sua fama alla conquista del record dell’ora, Francesco Moser è stato il corridore italiano che ha vinto più gare in carriera. Ha trionfato praticamente in tutte le grandi classiche, aggiudicandosi anche il Campionato del Mondo. Passista eccezionale, non ha disdegnato le prove con salite. Tra i successi spiccano le tre affermazioni consecutive alla Roubaix (una delle quali, nel 78, con la maglia iridata), cui hanno fatto seguito affermazioni a Sanremo, Gand, Freccia, Zurigo, Tours e due volte al Giro di Lombardia, a coronamento di una carriera in cui ha saputo affiancare alle grandi doti sul passo anche l’abilità di scalatore sulle brevi ascese. La capacità di imporsi su qualsiasi terreno e la longevità gli valgono il quarto posto. 3) - Roger De Vlaeminck: Nato come ciclocrossista, il gitano di Eeklo è stato uno dei maggiori interpreti delle gare di un giorno tra gli anni settanta ed ottanta. Partito per essere il rivale di Merckx nelle gare a tappe, si è scoperto dominatore nelle gare in linea, meritandosi l’appellativo di Monsieur Roubaix dopo essersi imposto quattro volte nella regina della classica. Sarebbe inutile citare la quantità di trionfi all’attivo, basterà citare ciò che è mancato al palmares del belga: in tutto tre soli appuntamenti. Ma se Amstel e Gand ricoprono un peso limitato, stesso non si può dire del Campionato del Mondo, sempre sfuggito a De Vlaeminck. Ciò comunque non basta a declassare dal podio un corridore universalmente riconosciuto come il degno erede del Cannibale. La capacità di essere rimasto il dominatore incontrastato per quasi un decennio di molte della classiche in calendario non serve ad altro che a mettere la ciliegina su una torta già di per sé molto ricca. 2) - Eddy Merckx: Nonostante sia ampiamente il plurivittorioso della categoria, con 31 successi all’attivo tra classiche e Mondiali, il Cannibale si piazza al secondo posto. Non perché abbia demeritato, piuttosto perché si è deciso di piazzare in cima un vero atleta da prove di un giorno anziché un corridore forte ovunque, come Merckx era. Detiene ad oggi il record di Mondiali (3) e Sanremo (7). Difficilmente verrà raggiunto nel computo assoluto dei successi. 1) - Rik Van Looy: Sedici classiche e due Campionati del Mondo. Recita a cavallo tra due grandi generazioni, quella dei Coppi e dei Van Steenbergen e quella dei Merckx e De Vlaeminck impreziosendola e diventando il primo vero Cannibale, capace di lasciare niente più che le briciole agli avversari. Riesce ad aggiudicarsi, e sarà l’unico di sempre, tutte le classiche presenti al tempo. Neanche Eddy Merckx saprà fare di meglio. Per due volte Campione del Mondo, gli sfuggì il tris per incomprensioni in seno alla squadra. La leadership assoluta è il giusto premio per una carriera in cui, da vero corridore da prove di un giorno, non ha fallito un solo obiettivo ed ha dominato in lungo ed in largo per un’intera decade. Marco Ferri (fonte:ilciclismo.it) Che ne pensate?io son daccordo con Marco Ferri


nino58 - 29/09/2006 alle 13:07

Piccole puntualizzazioni: 1)Freire una classica-monumento l'ha vinta (la Sanremo ) 2)La collocazione definitiva su Bettini ( e sullo stesso Freire ) diamola a fine carriera.


nino58 - 29/09/2006 alle 13:09

E poi scusate, Gimondi e Kuiper non sono nessuno ? Guardare l'ampiezza del palmares, please.


omar - 29/09/2006 alle 13:11

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Piccole puntualizzazioni: 1)Freire una classica-monumento l'ha vinta (la Sanremo ) 2)La collocazione definitiva su Bettini ( e sullo stesso Freire ) diamola a fine carriera. [/quote] Si ovviamente la collocazione di questi due non puo che salire fino a fine carriera,ovviamente se continuano a vincere! Avrei messo bettini magari un gradino sopra bartoli


W00DST0CK76 - 29/09/2006 alle 13:12

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] E poi scusate, Gimondi e Kuiper non sono nessuno ? Guardare l'ampiezza del palmares, please. [/quote] Beh, il sondaggio è abbastanza circoscritto, si limita a considerare solo i cacciatori di classiche, e quelli degli ultimi 20 anni. Altrimenti si dovrebbe considerare anche Merckx, ma li siamo "fuori categoria".


nino58 - 29/09/2006 alle 13:25

Certo, ma io li ho citati perchè nell'articolo citato da omar c'erano Van Stenbergeen, Merckx ,De VlaemincK ed Hinault.


simone89 - 29/09/2006 alle 13:28

io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile...


omar - 29/09/2006 alle 13:33

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile... [/quote] Ma dire imbattibile esageriamo era uno dei migliori nelle corse di un giorno pero è stato molto sfortunato per via degli infortuni. Museeuw lo reputo superiore a Bartoli


simone89 - 29/09/2006 alle 13:36

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile... [/quote] Ma dire imbattibile esageriamo era uno dei migliori nelle corse di un giorno pero è stato molto sfortunato per via degli infortuni. Museeuw lo reputo superiore a Bartoli [/quote] infatti ho detto che ero piccolo....


antonello64 - 29/09/2006 alle 14:06

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Che ne pensate?io son daccordo con Marco Ferri [/quote] ne penso male: molto male. Che significa mettere Van Looy davanti a Merckx, solo perchè il secondo vinceva anche i Giri? Sta a vedere che la capacità di vincere anche le corse a tappe, invece di essere un merito diventa un demerito. Merckx batte Van Looy 31-18 nelle classiche, 19-8 nelle classiche monumento, 3-2 nei Campionati mondiali, e contro avversari superiori a quelli avuti da Van Looy: voglio citarne solo 3, Godefroot, De Vlaeminck e Gimondi, per dire che avversari così Van Looy non li ha mai avuti. Tra i due proprio non c'è storia. Mi sembra, poi, che in classifica manchino nomi come Fausto Coppi, Gino Bartali e Felice Gimondi, che di classiche importanti ne hanno vinte parecchie, e contro avversari molto tosti. E fermiamoci solo al dopoguerra, perchè altrimenti ci sarebbe qualcosa da dire su Girardengo, Binda, Henri Pelissier... A meno che questi non siano rimasti fuori perchè vincevano anche le corse a tappe: in tal caso, se dovessimo fare una classifica dei cronomen, ricordiamoci di escludere i vari Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Moser, Indurain e magari qualche altro, perchè anche questi non erano cronomen puri, ma vincevano anche i grandi giri e le classiche. Sui piazzamenti, infine, un Van Steenbergen 4 posti dietro Museeuw, mi fa proprio ridere: e sono sicuro che se una cosa del genere la leggessero in Belgio, ne riderebbe l'intera nazione.


Subsonico - 29/09/2006 alle 15:16

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] io ero piccolo ma bartoli me lo ricordo come se fosse stato imbattibile... [/quote] Ma dire imbattibile esageriamo era uno dei migliori nelle corse di un giorno pero è stato molto sfortunato per via degli infortuni. Museeuw lo reputo superiore a Bartoli [/quote] infatti ho detto che ero piccolo.... [/quote] Già, Bartoli dopo quell'incidente del '98 in germania non fu più lui...:( Prima, a parte le classiche del nord, sul passo era sempre superiore a Musseuw. Due corridori diversi che se le son date anche quando erano in squadra insieme.


simone89 - 29/09/2006 alle 16:35

nella top ten di ciclismo.it manca zabel....


zon - 29/09/2006 alle 16:38

Forse in prospettiva anche Valverde potrà dire la sua in questa classifica!


simone89 - 29/09/2006 alle 16:41

anche cunego, nibali e visconti....


Federico Martin - 29/09/2006 alle 21:05

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Che ne pensate?io son daccordo con Marco Ferri [/quote] ne penso male: molto male. Che significa mettere Van Looy davanti a Merckx, solo perchè il secondo vinceva anche i Giri? Sta a vedere che la capacità di vincere anche le corse a tappe, invece di essere un merito diventa un demerito. Merckx batte Van Looy 31-18 nelle classiche, 19-8 nelle classiche monumento, 3-2 nei Campionati mondiali, e contro avversari superiori a quelli avuti da Van Looy: voglio citarne solo 3, Godefroot, De Vlaeminck e Gimondi, per dire che avversari così Van Looy non li ha mai avuti. Tra i due proprio non c'è storia. Mi sembra, poi, che in classifica manchino nomi come Fausto Coppi, Gino Bartali e Felice Gimondi, che di classiche importanti ne hanno vinte parecchie, e contro avversari molto tosti. E fermiamoci solo al dopoguerra, perchè altrimenti ci sarebbe qualcosa da dire su Girardengo, Binda, Henri Pelissier... A meno che questi non siano rimasti fuori perchè vincevano anche le corse a tappe: in tal caso, se dovessimo fare una classifica dei cronomen, ricordiamoci di escludere i vari Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Moser, Indurain e magari qualche altro, perchè anche questi non erano cronomen puri, ma vincevano anche i grandi giri e le classiche. Sui piazzamenti, infine, un Van Steenbergen 4 posti dietro Museeuw, mi fa proprio ridere: e sono sicuro che se una cosa del genere la leggessero in Belgio, ne riderebbe l'intera nazione. [/quote] Quoto in pieno, sono completamente d'accordo con Antonello :cincin:


Federico Martin - 29/09/2006 alle 21:08

[quote][i]Originariamente inviato da zon [/i] Forse in prospettiva anche Valverde potrà dire la sua in questa classifica! [/quote] In prospettiva c'e' ne per il momento solo uno che puà entrare nei TOP (per quanto riguarda le classiche), e questo a mio avviso è Tom Bonen.


simone89 - 29/09/2006 alle 21:12

e se di luca vincesse una liegi una sanremo e un mondiale, potrebbe entrare anche lui nella top 10????


lorenzofiori - 30/09/2006 alle 14:08

Al signor Antonello64 piacciono i sondaggi: dopo il tennis e qualcos'altro anche questo sui cacciatori di classiche: beh...uno che ha 42 anni di esperienza dovrebbe poter rispondersi da solo a domande del genere. Comunque io ho ancora vivo il ricordo di Michele Bartoli che partiva sempre favorito e arrivava sempre incazzato e risentito perchè comunque spesso gli andava anche male per le iniziali ambizioni: era un brontolone terribile, al limite del polemico anche davanti alle telecamere, mai soddisfatto.


antonello64 - 30/09/2006 alle 14:17

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Al signor Antonello64 piacciono i sondaggi: dopo il tennis e qualcos'altro anche questo sui cacciatori di classiche: beh...uno che ha 42 anni di esperienza dovrebbe poter rispondersi da solo a domande del genere. Comunque io ho ancora vivo il ricordo di Michele Bartoli che partiva sempre favorito e arrivava sempre incazzato e risentito perchè comunque spesso gli andava anche male per le iniziali ambizioni: era un brontolone terribile, al limite del polemico anche davanti alle telecamere, mai soddisfatto. [/quote] che fai? sfotti?


lorenzofiori - 30/09/2006 alle 17:30

Non capisco se se l'è presa veramente, Sig.Antonello64, per nulla o era una battuta la sua? Il mio era un attestato di stima. O forse non le andato giù che non ci siamo visti quest'estate giù a l'Aquila, come ci eravamo lasciati? Beh mi scuso ma ho avuto un'estate piena di cose da fare e con uno scarso allenamento alle spalle.


Liuis87 - 30/09/2006 alle 17:48

di quelli che ho visto io: 1-Bettini perchè può ancora vincere Fiandre e altre Lieigi e Sanremo 2- Musseuw pechè alnord era imabttibile 3 Argentin 4 Bartoli non ha mai vinto Sanremo, Mondiali ecc.


antonello64 - 30/09/2006 alle 19:32

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Non capisco se se l'è presa veramente, Sig.Antonello64, per nulla o era una battuta la sua? Il mio era un attestato di stima. O forse non le andato giù che non ci siamo visti quest'estate giù a l'Aquila, come ci eravamo lasciati? Beh mi scuso ma ho avuto un'estate piena di cose da fare e con uno scarso allenamento alle spalle. [/quote] ho capito: vengo su e brucio tutta Tornimparte, comprese le proprietà di mia moglie.