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Autore: Oggetto: Un sabato coi Lampre a Terracina - by Mario Casaldi & Giuseppe Matranga

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  postato il 30/01/2006 alle 12:03
Se ricordi Indurain era alto sull'orizzontale anche per via della sua apposita bicicletta...



Fonte Cyclingnews.com

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 30/01/2006 alle 12:34
Originariamente inviato da Ottavio

Io non mi preoccuperei molto per la posizione di Cunego, che, date le sue caratteristiche fisiche, non potrà mai essere perfetta.
Conta di più l'esercizio specifico sulla bici da crono e la mentalità adatta.

Hai ragione, Damiano dice che per le crono a lui serve un ingegnere, e che la ricerca del compromesso tra aerodinamicità e potenza fa loro venire dei gran mal di testa...
D' altronde è da poco tempo che si dedica alle crono ed è giusto che cerchino la posizione più adatta, e soprattutto che come dici Damiano prenda confidenza con il mezzo e la specialità, cosa che sta cercando di fare. Margini di miglioramento ne ha parecchi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/01/2006 alle 12:34
La ragione principale per la quale Indurain era alto in bici (anche nella bici da strada) era la sua enorme capacità polmonare.
I corridori che hanno una cassa toracica mostruosa come quella del Navarro non possono stare molto piegati e devono avere un manubrio molto largo.
Poi probabilmente la sua schiena non era molto elastica.
Le bici di Indurain poi erano tutte molto più piccole della sua ideale taglia. Infatti metteva un'pò di spessori sulla serie sterzo facendo arrabbiare Pinarello!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/01/2006 alle 12:42
Gabri, io penso che Cunego abbia delle buone potenzialità a cronometro.
Se analizziamo il 2004 si nota un corridore che ha molta potenza (basta vedere le volate che faceva nelle tappe di montagna) e un buon fondo (ha vinto un Giro!) dunque potenzialmente adatto alla crono.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 30/01/2006 alle 12:58
La penso anch'io come te, Ottavio, e la cosa che mi conforta è che anche Hinault la pensa nello stesso modo.
Basta che Damiano non esageri con la preparazione specifica e pensi soprattutto, come dice Morris, a lavorare sui suoi punti di forza, che sono altri e notevoli.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 31/01/2006 alle 08:38
Concordo con Ottavio sulle osservazione fatte. La differenza fra la posizione di Corioni e Cunego è tutta da ascrivere alla diversa impugnatura.
Mi concentrerei sul famoso fermo immagine, eccolo:




Ad una prima osservazione sono quasi caduto dalla sedia. Le foto a cronometro dell’anno scorso ci mostravano Damiano con la tipica “gobba” nella regione media della colonna (subito sotto le scapole) mentre la parte lombare rimaneva piatta, a formare un angolo di 25/30 gradi con l’orizzontale. Ne risultava un cx molto cattivo e una posizione poco elegante. La bici era sicuramente troppo lunga e il piccolo panettiere finiva in punta di sella.

Invece in questo fermo immagine le cose sembrano cambiate!
È incredibile.
La postura della colonna è molto più distesa ed elegante, una curvatura omogenea che comincia dalla zona lombare e conduce a un ultimo tratto piatto e orizzontale, fra le scapole. Il busto è ben sdraiato e abbastanza disteso, mentre i quadricipiti e le spalle sembrano abbastanza decontratte, segno di una buona distribuzione degli sforzi e del bilanciamento.. Il telaio è decisamente più corto e la posizione mi piace moltissimo.

Qua sorge un dubbio. Di solito cambiare postura in modo così netto è difficilissimo, se non impossibile. La forma della colonna vertebrale poi, è una specie di marchio di fabbrica genetico che, sotto sforzo, finisce con il prendere la forma solita per ogni ciclista.

In questo caso le possibilità sono tre:

1. Non ho mai capito una mazza di ciclismo e mi rimangio tutto quanto andavo affermando l’anno scorso di questi tempi sul forum di Damiano. Infatti, affermavo che intestardirsi a modificare la posizione in bici di un professionista era un errore, tanto più se il ciclista in questione aveva proporzioni compatte e muscolatura “grossa” come Cunego.
2. La butto là: i tecnici hanno fatto una operazione “coraggiosa” sull’assetto in bici e invece che modificare gli angoli relativi fra arti e tronco dell’atleta, hanno semplicemente ruotato tutto in avanti di qualche grado, in modo che la schiena risulti più orizzontale senza modificare l’assetto relativo della pedalata (cioè gli angoli e le posizioni di anche , ginocchia e caviglie rimangono uguali a prima). La cosa non spiega comunque la diversa curvatura della colonna e pone dei problemi biomeccanici. L’atleta si troverebbe a schiacciare un po’ troppo la regione inguinale sulla sella e a caricare molto l’avantreno.
3. Ecco la possibilità che ritengo più probabile, il fermo immagine è riferito a un momento di relax della pedalata, Damiano non sta spingendo, ma sta girellando a 10 all’ora fra i meccanici, la gamba sx. completamente distesa testimonia a favore di questa tesi, sembra un momento di stretch della schiena, di micro-esercizio di rilassamento. Rimane una buona impressione di fondo e mi stò persuadendo che la bici dell’anno scorso fosse proprio “cannata”, ma aspetto immagini laterali sotto sforzo per esprimere giudizi definitivi, anche perché se questa fosse la posizione del Panettiere, cadrebbero anche le mie ultime riserve sul mio innamoramento e girerei l’italia gridando VAI DAMIANOOOOO!

In merito al telaio slooping per le crono non sarei così negativo.
Vero che irrigidisce forse troppo la struttura, ma si tratta di infinitesimi, esteticamente a me lo sloop piace molto e “incattivisce” il mezzo. Del resto potrebbe essere una tecnica non solamente di marketing se si considera l’ipotesi 2 delle mie congetture qui sopra, in quel caso lo slooping servirebbe a compensare l’avanzamento del peso dell’atleta sull’avantreno, ridistribuendo dietro i carichi e spostando di qualche cm. verso “Dietro-Basso” il baricentro del binomio uomo macchina…..

Hehehhe……Attendo interventi infuocati di ingegneri e c., atti a smentirmi e gettare su di me una luce d’infamia e una patente d’incompetenza nei secoli dei secoli, amen.
Ciao belli
claudio

 
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  postato il 31/01/2006 alle 10:11
Claudio, solo per confermarti, come si vede dal video, che era un "giretto" fatto a 3 km/h tra meccanici, "giornalisti" e qualche curioso tanto per provare ad assettare un po' meglio il tutto.

Quando pedala, a me sembra che le ginocchia vadano un po' verso l'esterno.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 31/01/2006 alle 10:18
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Claudio, solo per confermarti, come si vede dal video, che era un "giretto" fatto a 3 km/h tra meccanici, "giornalisti" e qualche curioso tanto per provare ad assettare un po' meglio il tutto.

Quando pedala, a me sembra che le ginocchia vadano un po' verso l'esterno.


Le ginocchia che “aprono” non sono imputabili a errori di postura, ma a “TIC” gestuali propri dell’atleta.
Il fatto che fosse un giro di prova testimonia che quella “forma” è vicina a quella cui idealmente vorrebbero giungere, ripeto, bisogna vedere cosa accade al massimo della spinta.
Serve una foto in piena azione!!!!

....grazie mario!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/01/2006 alle 10:52
Claudio, se la posizione di Cunego durante una crono fosse quella della foto, sarebbe veramente buona.
Non mi stupirei se avessero alzato un poco il manubrio e sicuramente hanno accorciato il tubo orizzonale, permettendo una poszione più raccolta.
Credo però che Damiano e la Wilier siano ancora nella fase dello studio. Da qui al Giro le cose potrebbero cambiare molto.
Quanto allo slooping: a me non piace esteticamente, inoltre se può essere utile per accorciare ed irrigidire il carro posteriore per gli scatti in salita, ma non serve a niente a cronometro. Anzi credo che potrebbe creare qualche problema di guida perché rende la bici più nervosa.
Comunque oggi lo sloopng lo usano anche passisti veloci alti più di 1,90 (vedi Boonen)!
Le bici da crono anni '90 con la ruota anteriore da 26" erano slooping.....in avanti, per migliorare l'aerodinamica. Quello slooping aveva un senso, questo no.

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/01/2006 alle 12:05
Dancè, sei un grande! In te lavorano in perfetta sinergia l' occhio del corridore e quello dell' architetto

Io credo che siano valide l' ipotesi B e quella C.
Ho letto sull' ultimo numero di Cycling Pro che hanno lavorato moltissimo sul telaio, "rimpicciolendolo" come dire, e che hanno effettivamente "spostato in avanti" Damiano, verticalizzando maggiormente il tubo verticale (quello della sella, scusate ma sui termini tecnici sono un disastro), e sembravano molto soddisfatti del risultato.
Certo è una posizione diversa da quella in cui pedala normalmente, ma, e lo chiedo da profana assoluta, non è lo stesso per tutti?
Comunque Damiano non ha posizioni consolidate, a cui è abituato, a cronometro, finora ne ha disputate davvero poche, e questo sicuramente è un vantaggio. Se stanno azzeccando la strada giusta c'è di che essere felici!

PS: per dare un' idea della differenza notevolissima, questa è una foto del Piccolo Panettiere l' anno scorso al Romandia:


 

[Modificato il 31/01/2006 alle 12:10 by gabri59]


 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 31/01/2006 alle 14:48
Originariamente inviato da gabri59

Certo è una posizione diversa da quella in cui pedala normalmente, ma, e lo chiedo da profana assoluta, non è lo stesso per tutti?
In realtà si cerca di non modificare troppo l’angolo fondamentale e le misure del movimento della gamba, cioè le posizioni relative fra appoggio della sella e movimento centrale della pedaliera.
L’ideale è mantenere un gesto-pedalata uguale a crono e in linea. A crono si esaspera la postura della schiena e quindi si cerca la migliore posizione di mani e avambracci per determinare al tempo stesso un buon cx e una buona situazione biomeccanica dell’atleta, che deve fare corpo unico col mezzo, formando con schiena e braccia un ponte ideale, rilassato, ma solidale al telaio.

Ho girato il fermo immagine per avere situazioni meglio confrontabili e ho tracciato linee rosse orizzontali a livello di sella e mani. Si vede abbastanza chiaramente che il manubrio è più basso (touche, Ottavio!!). Cosa spiegabile solo se si accorcia un po’ il telaio, altrimenti la colonna di Damiano sarebbe iperestesa.
Se è vero che hanno raddrizzato il piantone, come dice gabry, allora 2+2 fa 4 e la posizione è stata effettivamente “ruotata” di qualche grado, con il risultato di avere una schiena più orizzontale. (vedi angolo verde della zona lombare)
Osservando ancora le immagini si nota una diferenza anche nell’angolo del gomito che ora è maggiore di 90 gradi, vuol dire che se il telaio è un po’ più corto, la prolunga è stata allugata e ciò contribuisce a stirare leggermente le vertebre del biondino.
Fermo restando che l’immagine di Terracina non è sotto sforzo, azzardo l’ipotesi che l’assetto finale di Damiano potrebbe essere più bello e disteso, ma che durante lo sforzo vedremo ricomparire, almeno un po’, l’antiestetica gobbetta Notredamesca!

 
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  postato il 31/01/2006 alle 14:51
Originariamente inviato da claudiodance

[...]...grazie mario!


Grazie a te, Claudié...

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 31/01/2006 alle 16:04
Ottavione, carissimo, senti come la penso io.
Lo slooping rende la bici sicuramente più nervosa dietro in quanto il triangolo del carro rimpicciolisce, è nato indubbiamente per le gare in linea e per gli scattisti, perciò possiamo immaginare una guidabilità leggermente più difficile in uscita di curva su una bici da crono. Fra i vantaggi, forse, ma forse, un abbassamento del baricentro del telaio.....
Di contro lo slooping rovescio anni 90 si serviva di ruote anteriori da 26” che determinavano una minore guidabilità del mezzo e un minore effetto volano della ruota lanciata a velocità di crociera. I nuovi appoggi da thriathlon molto “piatti” ed ergonomici hanno di fatto eliminato i telai in “discesa” tipo quello di Indurain postato da Andreaweb.
Le ruote anteriori da 26 pollici hanno il vantaggio di risentire meno dell’effetto del vento laterale (quando lenticolari), ma sono una soluzione meno guidabile in ingresso di curva, infatti la ruota piccola è molto nervosa e non ti aiuta nei recuperi di traiettorie impostate male.
In sostanza, poca differenza fra le due, questione di gusti…e di moda, of course.
Ps. Io ho una corsa Giant slooping di taglia sottodimensionata rispetto alle mie misure antropomorfiche…...vado come una lumaca, ma mi sento un fi.co (con la C) della madon.na!
uagh uagh uagh

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/01/2006 alle 16:39
Claudio chapeau!
In effetti il manubrio mi sembra un'pò più basso, e l'atleta è stato "ruotato" di qualche grado come dici tu, accorciando di poco il tubo orizzontale e "raddrizzando" il tubo sella.
Data la minore altezza del manubrio e la geometria slooping credo che la Wilier di Damiano sia poco maneggevole, ma Cunego ha dimostrato di avere delle belle doti di guida dunque non dovrebbe avere problemi.
Aspettiamo di vederlo in pieno sforzo e di controllare se ricomparirà la gobba, che però è solo brutta, non è per forza indice di scarsi risultati (rircordo Olano e Rominger).

Quanto allo slooping per i telai da crono, anche marche fissate con questa geometria come Specialized e Time utilizzano la geometria tradizionale.

Sono sicuro che sei fighissimo sulla tua bicicletta, però, se è di taglia molto più piccola della tua, rischi di ottenere l'effetto clown come le bici di Boonen ed Indurain!!!!!!!!!!!!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/01/2006 alle 20:01
Mario, mi sa tanto che velo-club.org legge molto le interviste che pubblichi su cicloweb (vedi notizie sul calendario di Cunego), ma si "dimenticano" di citare la fonte!!!!
 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/01/2006 alle 23:22
Dancè, altro che grande, sei UN MITOOOO !!!!!
Che lavoro incredibile hai fatto!

Ho cercato l' articolo su Cycling Pro, ma non era lì che avevo letto della "verticalizzazione" del piantone (?) della sella. Uffa, maledetta vecchiaiaaaaaa! Non mi ricordo proprio dove l' avevo letto!
Comunque nell' articolo si dice che Damiano ha voluto il tubo dello sterzo ribassato e il carro posteriore accorciato il più possibile, nonchè un telaio molto rigido, sia sulla bici da strada che su quella da crono. Damiano dice che non sono molti anni che pedala e quindi sta ancora cercando la posizione migliore.
Sulla bici da crono il tubo dello sterzo è stato abbassato di 1 cm e il carro posteriore è stato ridotto tanto che c'è solo 1 mm tra la superficie del tubolare e il tubo verticale.
Ho visto che parlavate di ruote: nell' articolo Damiano dice anche che aveva provato delle bici da crono con ruote a 26 pollici per abbassare la posizione e avere un carro posteriore molto corto, ma non si è trovato bene nella guida ed è ritornato alle ruote da 28.
Ora la pianto perchè che io parli di cose tecniche, anche se riportandole da un articolo, è francamente ridicolo
Grazie ancora Claudio per il bellissimo lavoro!

 
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  postato il 01/02/2006 alle 09:52
Originariamente inviato da Ottavio

Mario, mi sa tanto che velo-club.org legge molto le interviste che pubblichi su cicloweb (vedi notizie sul calendario di Cunego), ma si "dimenticano" di citare la fonte!!!!


L'altra volta con Lövkvist la riportarono. In realtà è possibile che abbiano avuto la notizia da qualche comunicato stampa Lampre, e quindi nel caso sarebbero "giustificati".

Comunque, il vizio di non citare le fonti è una brutta bestia, che qui nel Forum di Cicloweb.it cerchiamo sempre di combattere.

Anzi, grazie a tutti per la collaborazione in tal senso.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/02/2006 alle 11:17
Originariamente inviato da Ottavio
Sono sicuro che sei fighissimo sulla tua bicicletta, però, se è di taglia molto più piccola della tua, rischi di ottenere l'effetto clown come le bici di Boonen ed Indurain!!!!!!!!!!!!!


……Ecco perché tutti ridono quando passo!!!! uagh uagh uagh

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/02/2006 alle 15:16
Con una buona dose di ritardo, comunque complimenti a Mario e Giuseppe per le bellissime interviste a Cunego e Martinelli. Fatte, lasciatemelo dire, con l'ormai consueta professionalità...
 
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  postato il 07/02/2006 alle 14:59
Fiocco rosa in casa Lampre-Fondital - 07/02/2006

Ieri è nata Eleonora, secondogenita del presidente della Lampre-Fondital Emanuele Galbusera e di sua moglie Sara.
Alla famiglia Galbusera vanno le più vive felicitazioni di tutta la Lampre-Fondital.



(fonte: lampre-fondital.com)

 

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  postato il 07/02/2006 alle 15:00
...mi sembrava il thread più consono per inserire la notizia...

Benvenuta alla nuova arrivata!!!


P.S.: Dopo tante morti, qualche nascita non può che risollevare il morale...

 

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  postato il 07/02/2006 alle 22:10
Felicitazioni anche da parte mia alla famiglia Galbusera

 

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  postato il 23/02/2006 alle 13:13
Originariamente inviato da cyclingteam2001 in un thread doppione

secondo voi la lampre con le cessioni di mazzoleni, simoni , glomser e gli acquisti di bruseghin, valjavec e tiralongo si è indebolita o rinforzata???

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 23/02/2006 alle 14:10
Rinforzata perchè Mazzoleni lo scorso anno non è mai esistito in chiave supporto alla coppia Cunego-Simoni per colpa del suo infortunio.

Ioavrei preso un ultro uomo alla bruseghin al posto di valjiavec tipo Honchar.

Boh .... sarò la strada.

Pap

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 23/02/2006 alle 15:08
pensate che bruseghin possa essere il gregario numero 1 di cunego al giro?
 
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  postato il 23/02/2006 alle 15:11
Bruseghin e Tiralongo, ma anche Stangelj (veramente costante) e Vila (sullo Stelvio l'anno scorso fece favilla) saranno importantissimi.
Valjavec è un po' più un incognita, in quanto finora è stato molto "cane sciolto" e poco avvezzo a manovre di squadra. Vedremo...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 23/02/2006 alle 16:54
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Bruseghin e Tiralongo, ma anche Stangelj (veramente costante) e Vila (sullo Stelvio l'anno scorso fece favilla) saranno importantissimi.
Valjavec è un po' più un incognita, in quanto finora è stato molto "cane sciolto" e poco avvezzo a manovre di squadra. Vedremo...

Sono d'accordo... ma sono anche convinto che il buon Martino saprà catechizzare Valjavec alle logiche di squadra, e allora sarà un gran bel gregario x Cunego in salita, ma secondo me anche sul passo in pianura.

E secondo me la Lampre è una delle squadre che potrà meglio figurare nella cronosquadre: non dico primeggiare con le varie CSC, Discovery e T-Mobile,, ma quantomeno limitare i danni più che le squadre degli altri pretendenti (Saunier Duval, Liquigas, Selle Italia se ci sarà, Liberty).

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

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Livello Octave Lapize




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  postato il 23/02/2006 alle 17:37
ancora di + in salita... penso che la lampre insieme alla liquigas sarà la squadra + forte....
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 24/03/2006 alle 16:54


Eccolo! Come volevasi dimostrare. Ecco la foto di Damiano nella crono della Vuelta a Murcia (tratto dal sito bettiniPhoto). Purtroppo non è perfettamente laterale, ma si vede lo stesso quello che serve.
L’ho girata per continuare il paragone iniziato tempo fa.
Anche sotto sforzo si nota che l’appoggio delle mani è più basso rispetto all’anno scorso e Cunego si distende un po’ di più. Però ecco che sotto sforzo il veronese torna a mangiare la sella e la linea della colonna si ingobbisce un po’. I progressi però ci sono rispetto alla foto in maglia gialla (Romandia 2005) e sono notevoli se si considera la taglia e la postura dell’atleta. In particolare la schiena ha una curvatura omogenea, molto più bella e che sottintende una decontrazione del gesto migliore.
Altri due particolari. Il casco è stato studiato per andare in appoggio sulle scapole, tipo i modelli Bell usati da Basso e dalla Csc. Mi sembra buono e ben disegnato.
Ma ecco il dettaglio più interessante.
Guardate la caviglia, piegata con il piede a martello, la punta del piede addirittura verso l’alto (dovrebbe stare orizzontale) . Damiano non pedala di punta, ma affonda il tallone durante la fase attiva della rotazione. Probabilmente siamo in leggera salita, o contro vento. In ogni modo mi sento di dire che la frequenza di pedalate, a giudicare dal particolare, sia bassa. Con lunghi rapporti l’articolazione tende a girare di più e così è automatico guadagnare qualche centimetro in avanti avanzando il sedere sulla sella. Pensateci, il tallone affonda e poiché il piede è fisso ecco che la gamba si stende automaticamente un po’ di più. Istintivamente l’atleta porta avanti il sedere, il ginocchio torna a piegarsi normalmente, ma la distanza fra appoggio sulla sella e manubrio diminuisce obbligando la colonna vertebrale ad ingobbirsi un pochino…..uguale cx meno buono e più fatica.
Martinelli, se mi ascolti, Damiano deve andare più agile!!!
Caz.zo, dovrei farmi pagare!!!

Ciao raga
Claudio.

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/03/2006 alle 17:19
saresti un perfetto DS oltre che un purista dell'estetica e della posizione in bicicletta!!!!

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/03/2006 alle 19:22
Claudio, ottime osservazioni, come sempre.

La postura di Cunego è decisamente migliorata, la schiena è più dritta e il ciclista è decisamente più basso sul manubrio ottenendo un cx migliore.
L'angolo delle braccia è piàù largo rispetto a prima e ciò è dovuto alla seduta piu "indietro" ma forse anche a delle appendici un'pò più lunghe.
Si vede chiaramente che sta spingendo un rapporto molto duro, ma non so se sia dovuto ad una (cattiva) scelta o alla presenza di una salita.
Io propendo per la seconda ipotesi perché, come già detto in un altro 3d, il Cunego di quest'anno sembra pedalare molto agile.
Certo un corridore non cronoman come lui tenderà sempre a spingere rapporti più duri del necessario, ma mi sembra che siamo proprio sulla strada giusta.
Stiamo ritronavando un capitale del ciclismo mondiale.

 
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