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Sondaggio: Basso riuscirà a vincere giro-tour?
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Autore: Oggetto: Basso riuscirà a vincere giro-tour?

Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 27/12/2005 alle 23:47
Originariamente inviato da mestatore

basso negli ultimi anni è migliorato su ogni terreno, anche in salita, non solo a crono. forse dopo il danimarca è pure migliorato in volata....dai, scherzo...
però, per favore non identificare basso con l' odiato crono


Ciao Mesty, queste parole non le devi rivolgere a me, ma a Basso, è a lui che devi dire "ti prego Ivan, vai ancora più forte in salita e metti il limitatore in pianura".
Scusa, che c'entro io? Dillo a lui, io ho solo espresso un timore che spero venga smentito.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2005

  postato il 28/12/2005 alle 11:59
Originariamente inviato da marco79

Mi pongo una domanda: ma Basso l'anno scorso sullo stelvio è stato veramente male (come io penso e come pensano in molti) o è stata tutta una montatura ideata con il consenso di Bjarne Riis per nascondere una sua giornata storta come qualcuno ha lasciato intendere (mi riferisco ad alcune dichiarazioni di savoldelli)?

Sarebbe parecchio squallido se fosse stata tutta una montatura... e, lo ammetto, maliziosamente lo pensai anch'io una volta terminata la frazione di Livigno.
Tappa che poi mi sono riguardato la mattina dopo in registrata... Ivan era bianchissimo (direi quasi cadaverico, svuotato di ogni energia), e con una smorfia che era tutto un programma (sappiamo che Ivan anche sotto sforzo sorride quasi sempre ). Quindi stava proprio male, e se non sbaglio ci furono anche i risultati di alcune analisi effettuate in corsa a dimostrare ciò.

E, nonostante tutto quello che patì su Stelvio e Foscagno... riuscì con forza di volontà infinita a terminare la tappa: gesto da grande campione a cui per questo va fatto un applauso!

 

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Livello Gastone Nencini




Posts: 497
Registrato: Aug 2005

  postato il 28/12/2005 alle 12:13
Originariamente inviato da marco79

Mi pongo una domanda: ma Basso l'anno scorso sullo stelvio è stato veramente male (come io penso e come pensano in molti) o è stata tutta una montatura ideata con il consenso di Bjarne Riis per nascondere una sua giornata storta come qualcuno ha lasciato intendere (mi riferisco ad alcune dichiarazioni di savoldelli)?

sono sicurissimo che stesse male davvero, una giornata storta può capitare a tutti, in quel caso basso avrebbe perso molto poco che poi avrebbe potuto recuperare senza problemi più in là...quindi perchè perdere un giro così??

 

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Demetrio Vilardi

sta firma la devo cambiare

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 29/12/2005 alle 12:52
Ciao Mont Ventoux,

Originariamente inviato da mont ventoux

Tuttavia, Basso mi esalta proprio per la sua completezza e il suo stampo da corridore all'antica,ed è per questo, che non ha resistito al richiamo del Giro, e ha fatto bene.


Non riesco proprio a vedere cosa possa portarti a dire che Basso ha uno "stampo di corridore all'antica". A me sono venute in mente due possibilità.

La prima é la sua resistenza sullo Stelvio, il fatto che non si sia ritirato. Questo con l'antico o il moderno non mi sembra c'entri niente. Tanto prima, quanto adesso, c'era il corridore che teneva più duro e quello che si ritirava più facilmente. Questione di carattere e di importanza del malessere che é in gioco. Non mi sembra che le cose siano cambiate da questo punto di vista...

La seconda é il fatto che quest'anno ha corso Giro e Tour. Se é questo quello a cui fai riferimento, ti suggerirei di guardare un po' più in dettaglio la stagione di Basso. Prima del Giro non ha fatto assolutamente nulla. Magari ricordo male, ma non mi sembra che abbia corso una sola corsa cercando seriamente di vincerla. Tra Giro e Tour ha corso zero corse. Non ha nemmeno partecipato al campionato italiano, che gli avrebbe fornito un'immediata possibilità di riscatto dopo le sventure del Giro. Fatto il Tour, ha partecipato al Giro di Danimarca e ha snobbato tutte le bellissime corse di fine stagione.
Ora, mi dispiace dirlo, ma a nessun corridore "all'antica" sarebbe mai venuto in mente di non fare nulla d'altro per la sola ragione di aver corso Giro e Tour. E questo ancora meno se dopo queste due corse si ritrovava con le pive nel sacco, come é stato il caso di Basso. Un corridore "all'antica" si sarebbe lanciato alla ricerca della vittoria di prestigio nelle classiche di fine stagione con la rabbia in corpo. Per questa ragione, per quanto mi riguarda, Basso, nel 2005, mi ha profondamente deluso.



Originariamente inviato da mont ventoux

Un altro grande varesino del recente passato, Chiappucci, interpretava il ciclismo come Basso.


Anche questo paragone, non ti sembra un po' azzardato? Chiappucci non era un attaccante nato? Dove la vedi l'analogia con Basso? Ivan, fino al Mondiale e al Lombardia dello scorso anno, non aveva mai portato il benché minimo attacco. E anche dopo, non é che sia partito all'arrembaggio con il coltello tra i denti. Direi che, più che simili, Chiappucci e Basso e sono diametralmente opposti.

Ciao

 
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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/12/2005 alle 21:53
Ciao Felice. Questo tipo di discussioni mi piacciono molto.
Non credo che il fatto di impegnarsi alla grande, come Basso ha fatto e come si appresta a rifare, in 2 grandi corse a tappe, sia qualcosa che vada molto di moda nel ciclismo della super-specializzazione. Quando diciamo che preferiamo Indurain ad Armstrong, anteponiamo evidentemente, il fatto che Miguel è venuto per 3 anni di seguito in Italia, vincendo 2 Giri, al fatto che il suo tentativo di vincere il sesto Tour sia fallito mentre al texano è riuscito pure di vincere il settimo. Indurain, onorava anche la corsa alla maglia rosa e poi tirava dritto dopo il Tour fino al mondiale, quando ancora si correva in agosto. Dopo Miguelon, e dopo gli stessi Bugno e Chiappucci, che onoravano alla grande l'intera stagione, a cosa abbiamo assistito? Ognuno ha incominciato a curare il proprio orticello, con l'unica eccezione di Pantani, finchè ha potuto. Giustamente rimproveriamo Armstrong, ma Ullrich lo ha praticamente copiato, senza riuscire a sconfiggerlo nemmeno una volta. Rijs cosa faceva? I vincitori di 2 Giri a testa, Gotti e Savoldelli, cosa facevano? Solo Simoni e Heras, fra i vincitori delle gare a tappe, hanno almeno provato a doppiare l'appuntamento, senza riuscirci. Basso, negli ultimi 2 Tour, è stato l'unico corridore a non perdere la ruota di Armstrong in salita, e già questo è un risultato eccellente. Le sue stagioni, sono sempre state complete. A parte la straordinaria, e straordinaria perchè costante e non improvvisa, scalata ai vertici della Grande Boucle, Basso può vantare già un secondo posto alla Freccia, un secondo a San Sebastian, un terzo a Liegi e Lombardia, e ha corso 4 mondiali da splendido protagonista, seppure come corridore d'appoggio.
Certo vince poco, tranne il Danimarca da cannibale di quest'anno che per me è già un segnale di contro tendenza, perchè non è veloce, ma come non tenere conto del fatto che tutta questa seri di risultati di alto livello, della sua capacità di onorare le grandi corse, del suo attaccamento al mestiere del corridore, senza fronzoli per la testa e con tanta passione e amore per la bici? In questo Basso, è sicuramente il corridore più all'antica dell'intero panorama ciclistico. Vive per la bici e trasuda passione. Poi dobbiamo intenderci. Nel ciclismo vince uno solo, ed è chiaro che se tu consideri un flop fare secondo al Tour, dopo aver dimostrato al Giro di essere il più forte, con la vittoria 2 tappe e una straordinaria reazione di carattere, sebbene quel malanno lo abbia estromesso dalla classifica, è chiaro che non a ci intenderemo. Per me, nel ciclismo, oltre alle vittorie, che Basso ha sicuramente la possibilità di conquistare, bisogna guardere altri parametri, se no, su cosa le basiamo le nostre critiche al texano, che alla luce delle risultanze, dovrebbe esserne intangibile?
Sicuramente Chiappucci, era un corridore più spregiudicato di Basso, ma per me li accomuna la straordinaria costanza su tutti i fronti della stagione del grande ciclismo, oltre al fatto che, la loro regolarità, che è proprio mancanza di specializzazione, in un certo senso, e quindi ancoraggio tradizione del vero ciclismo, non quello da "faccio un mese super e poi ci vediamo l'anno prossimo". La speranza è che Basso, riesca a cogliere i risultati che Chiappucci avrebbe meritato, e che non ha incredibilmente raccolto. 2 su tutti, Tour 1990 e Mondiale 1994.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 30/12/2005 alle 00:30
quando leggo che Basso è un corridore all'antica perchè fa Giro e Tour mi viene da sorridere: il sottoscritto ha cominciato a seguire il ciclismo nel 1977, quando i big si chiamavano Moser, Saronni e Baronchelli, che non solo gareggiavano tutta la stagione ma ogni volta che si mettevano il numero sulla schiena lottavano per vincere.
Allora era impensabile presentarsi ad una corsa solo per allenarsi: i suddetti campioni erano competitivi dal Trofeo Laigueglia al Giro di Lombardia, e quando non vincevano non si giustificavano con la scusa dell'allenamento, ma avevano perso e basta.
Magari non facevano il Tour de France, ma nello stesso periodo correvano tutte le classiche estive italiane (e non erano poche: mi ricordi il Giro dell'Umbria, il GP di Larciano, il GP di Montelupo, il Trofeo Matteotti, la Ruota d'oro e così via) con il coltello tra i denti, anche perchè erano valide come prove di selezione per i Mondiali.
Certamente oggi il ciclismo è cambiato, e di fronte a gente che prepara 1-2 appuntamenti all'anno occorre adeguarsi per essere competitivi, ma per favore non parlate di corridori all'antica solo perchè questi corrono Giro e Tour: i corridori all'antica erano un'altra cosa.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Dec 2004

  postato il 30/12/2005 alle 10:24
cari antonello64, caro felice,
condivido le vostre considerazioni su basso corridore all' antica.
tuttavia, a mio modo di vedere ,si deve ammettere che basso , tra i corridori attuali, in termni di amore e dedizione al mestiere, nel desiderio di mettersi alla prova in più corse nell' arco della stagione,è uno tra quelli che più si avvicinano ai corridori della mia giovinezza.
certamente , non si può assimilare tout court a gente che si affrontava da laigueglia e lombardia, ma riscontro in basso la volontà, il tentativo di sfuggire a stagioni centrate su un solo obbiettivo, su un mese o 27 giorni, se volete, di corse. alla lanza ed epigoni, in primis kaiser jan..

certamente basso non è l' unico: cunego, la cui stagione è stata stravolta dalla mononucleosi, ha fatto un bellissimo e completo 2004 e certamente avrebbe fatto altrettanto nel 2005, bettini, boonen, di luca , persino hincapie (sì , proprio lui, un picco alla classiche, grande dauphinè e tour e poi plouay)ed altri hanno incominciato a fare di più, a presentarsi per periodi più lunghi della stagione.
speriamo che qualcosa si muova, certamente non torneremo all' età dei corridori all' antica, ma forse non vedremo più corridori monomaniaci su di un unico obbiettivo....

quanto al paragone tra chiappucci e basso, proprio non lo capisco, se si esclude la comune origine varesina.
chiappucci, nato gregario, esploso in maniera sorprendente dopo una fuga bidone al tour; basso, campione atteso, già iridato under a valkenburg, cresciuto lentamente e progressivamente;chiappucci fortissimo in discesa, basso un paracarro, il contraro a crono, l' uno attaccante aggressivo e quasi sconsiderato, l' altro, basso, tattico e calcolatore (si è vero, ha attaccato al lombardia, a zoldo alto al tenda... ma solo a ragion veduta e quando aveva gambe super con azioni preparate..); chiappucci caratterialmente irruente, liti con pantani , bugno... l' altro, basso sempre misurato, apparentemente con una buona dichiarazione per tutti....
insomma , mi sembrano proprio tanto diversi..
ciao
mesty

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
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  postato il 30/12/2005 alle 11:27
Sono cambiate troppe peculiarità, in quello che si può definire contesto, perchè i campioni di oggi si comportino all'antica.
Di Basso mi ha lasciato perplesso il disarmo mostrato quest'anno dopo il Tour de France, ma appartiene comunque alla categoria di corridori che si impegnano su più fronti (e spero che continui ad appartenervi, senza esibire involuzioni inquietanti).

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 30/12/2005 alle 11:54
A meno di sfumature, sono d'accordo con quanto scritto da Antonello e Mestatore. Però una risposta a Mont Ventoux la devo, quindi eccola qui di seguito.

Direi che in queste cose conviene attenersi ai fatti. E il fatto principe in questa discussione é che Basso il Giro e il Tour nello stesso anno fino ad ora li ha corsi una sola volta, sacrificando loro, in quell'unica occasione, tutto il resto della stagione. Questa é una cosa che sarebbe stata del tutto inconcepibile per i due che si trovano nel mio avatar, ma anche per tanti altri che hanno corso prima, allo stesso tempo e anche dopo di loro.

Mi sembra chiaro che, quando parli di questa doppia partecipazione come di un atto quasi eroico, hai in mente quello che é accaduto in questi ultimi anni, in particolare il comportamento di gente come Armstrong e Ullrich. In altri tempi, anche non molto lontani, come é già stato scritto a sua tempo da Jan Janssen, fare due grandi giri nella stessa stagione era moneta corrente.
C'é poi, nelle tue argomentazioni, una non piccola contraddizione. Da un lato dici che non bisogna giudicare un campione solo dal numero delle vittorie che stanno nel suo palmarès. Dall'altro, quando ti chiedi chi possa vantare una doppia partecipazione ai grandi giri, ti limiti solo a citare gente che un grande giro almeno lo ha vinto. Non se ne capisce bene la ragione, tanto più che Basso di grandi giri non ne ha vinto nemmeno uno. Dovresti quindi chiarire quello che intendi fare. Se vuoi prendere un punto di vista alla De Coubertin, "l'importante é partecipare", sono certo che nel plotone tanti anonimi gregari si sono fatte delle stagioni ben più dense di impegni di tanti illustri capitani. Se intendi "l'importante é piazzarsi o comunque fare delle belle prestazioni", anche in questo caso, la lista dei doppiettisti non si limita di sicuro ai soli Simoni e Heras. E questo anche limitandosi solo a questi ultimi anni.

Se poi guardi la carriera di Basso nel suo insieme, non mi sembra che ci sia niente che permetta di farne un caso a parte. A parte il 2005, solo nel 2004 Basso é stasso oggettivamente in lizza per la vittoria in un grande Giro. Per il mixing continuità d'impegno + qualità di risultati, il 2004 direi che é anche stato il suo anno migliore. Confrontabile con il 2005 di Di Luca dal punto di vista dell'impegno, inferiore dal punto di vista risultati. Per il resto, qualche piazzamento qua e là. Dove sta la particolarità del caso Basso?

Ciao

 
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Livello Giuseppe Saronni




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Registrato: Jun 2005

  postato il 30/12/2005 alle 13:39
Ciao, ho citato i corridori che hanno vinto almeno una gara a tappe perchè per come la vedo io, proprio questi, dovrebbero sentirsi più stimolati sia, nel cercare di vincere anche le altre grandi gare a tappe (es.: non si capisce perchè Ullrich non tenti davvero di vincere anche il Giro avendo vinto Tour e Vuelta, sarebbe un 'impresa riuscita solo a pochissimi fra i grandi)e sia nel provare il doppio impegno nella stessa stagione.
Infatti, avendo vinto già un grande giro, avrebbero la necessaria esperienza intanto per ripetersi, e poi nella ricerca di una nuova sfida e di nuovi stimoli, che non siano quelli derivanti dalla meticolosa e stressante programmazione di un solo obiettivo. Ripeto, è un mio punto di vista, per il quale il vincitore di una grande gara a tappe dovrebbe proprio per questo sentirsi investito da maggiori responsabilità, e non sedersi sugli allori. Non credo sia una contraddizione.
Per quanto riguarda Basso e la definizione di corridore all'antica, faccio presente che ciò che io intendo per corridore all'antica si basa sui racconti che ho letto sul ciclismo del passato, inquanto avendo 23 anni, ho assistito materialmente solo agli ultimi 10 anni di questo sport. In questo senso, è lo stesso Gimondi a dare atto a Basso di essere un corridore che non insulta la tradizione, e molti fra i grandi ex o fra i giornalisti, vedono in Basso l'esempio di un corridore che non essendo geneticamente un fenomeno, è riuscito solo a costo di grandi sacrifici a costruire la sua immagine attuale, che lo colloca a giudizio di tutti, fra i migliori al mondo delle gare a tappe. Dal mio punto di vista, i giudizi fortemente critici su Basso, sono errati perchè statici, in quanto si fossilizzano sul fatto che ancora non ha vinto un grande giro, ma dimenticano allo stesso tempo, la sua evoluzione e i suoi netti e costanti miglioramenti, senza considerare il fatto che lo stesso Indurain ha incominciato a vincere all'età che ha adesso Basso.
Se si è critici giustamente, verso gli exploit estemporanei ai quali abbiamo assistito negli ultimi anni, non si capisce il motivo per cui si debba snobbare un corridore che ha davanti a sè almeno 5 o 6 anni ancora alla grande, e che, con la sua regolarità è arrivato ad essere l'unico corridore italiano, nel dopo Pantani, ad eccellere al Giro di Francia.
Quanti dei corridori in circolazione, dopo ever rivaleggiato alla pari con Armstrong nella corsa più importante al mondo e al cospetto del suo ritiro, sarebbero capaci di mettersi in gioco anche nel durissimo Giro 2006 che precederà di un solo mese il primo Tour "aperto" del terzo millennio?

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 30/12/2005 alle 15:30
Originariamente inviato da mont ventoux

Dal mio punto di vista, i giudizi fortemente critici su Basso, sono errati perchè statici, in quanto si fossilizzano sul fatto che ancora non ha vinto un grande giro, ma dimenticano allo stesso tempo, la sua evoluzione e i suoi netti e costanti miglioramenti, senza considerare il fatto che lo stesso Indurain ha incominciato a vincere all'età che ha adesso Basso.

Giusto per precisare meglio: Indurain aveva appena compiuto 27 anni all'epoca del suo primo trionfo al Tour, Basso - sempre se nel 2006 vincerà un GT o l'altro - ne avrà quasi 29. Nell'anagrafe dello sport quasi 2 anni di differenza vogliono dire molto, in un verso o nell'altro...
Per il resto... posso anche concordare con te, Ventoux: arrivare secondi dietro Robocop in Francia è quasi come una vittoria, sintomo comunque di elevata competitività a determinati livelli.
Però non dispiacerebbe se Basso scrivesse anche il suo nome sugli almanacchi, le possibilità in fondo ce le ha tutte (soprattutto al Tour).

 

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  postato il 30/12/2005 alle 22:12
Mi intrometto nella vostra splendida discussione...

Una precisazione:
Quando parlavate della marmolada(passo fedaia)dimenticavate il mitico pordoi.
Un attacco sulla marmolada non sarebbe affatto sconsiderato,ovviamente ci dovrebbero essere i giusti presupposti.
Per esempio,se basso non dovesse avere la gamba giusta quel giorno(in verità penso che in salita andrà fortissimo,però ricordiamoci delle 2 tappe precedenti,bondone e plan de corones)un attacco sulla marmolada di 2-3 corridori potrebbe anche andare in porto.
Diversa invece sarebbe la questione sul pordoi,un attacco sul pordoi invece a mio avviso avrebbe meno possibilità,salita molto più pedalabile in cui in molti tratti si stà bene a ruota.

Cmq sarà la strada a parlare

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 31/12/2005 alle 00:10
secondo voi, fra ullrich e basso ki vince in volata??????
 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 31/12/2005 alle 01:02
Originariamente inviato da cyclingteam2001

secondo voi, fra ullrich e basso ki vince in volata??????


non si vincono mica in volata i GT....

Originariamente inviato da cunego83

Mi intrometto nella vostra splendida discussione...

Una precisazione:
Quando parlavate della marmolada(passo fedaia)dimenticavate il mitico pordoi.
Un attacco sulla marmolada non sarebbe affatto sconsiderato,ovviamente ci dovrebbero essere i giusti presupposti.
Per esempio,se basso non dovesse avere la gamba giusta quel giorno(in verità penso che in salita andrà fortissimo,però ricordiamoci delle 2 tappe precedenti,bondone e plan de corones)un attacco sulla marmolada di 2-3 corridori potrebbe anche andare in porto.
Diversa invece sarebbe la questione sul pordoi,un attacco sul pordoi invece a mio avviso avrebbe meno possibilità,salita molto più pedalabile in cui in molti tratti si stà bene a ruota.

Cmq sarà la strada a parlare

Credo che il Pordoi sia stato volutamente dimenticato proprio
perche', come dici tu, e` pedalabile.
Anche a me piacerebbe vedere andare in porto una fuga sul Fedaia
ma, obbiettivamente e come detto da AndreaWeb, nel tratto da
Ciancenighe a Falcade una squadra all`inseguimento potrebbe
riprendere terreno lanciando poi il capitano sulla parte
piu` dura del S.Pellegrino dove i fuggiaschi rischierebbero la cotta.

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1409
Registrato: Nov 2004

  postato il 31/12/2005 alle 10:20
Ciao Mont Ventoux,

intanto lasciami premettere che non sto mettendo in questione le qualità di Basso: la sua simpatia, la sua dedizione al lavoro e, più in generale, le sue qualità di ciclista. Quello che contesto é l'erigire Basso a caso particolare nel plotone, é l'attribuire un'importanza sproporzionata a una decisione (quella di correre Giro e Tour) che, in fondo, fa parte della normalità é che é stata presa da tanti, anche durante gli ultimi anni.

Ma veniamo pure a quanto scrivi. Intanto, lasciami dire che, se per contabilizzare le doppie partecipazioni ai GT prendi in conto solo i vincitori di una di queste corse, dovresti escludere dal conto... proprio Basso! Ma lasciamo pure perdere questa pignolata e consideriamo pure i soli vincitori, diciamo dal 1999 a oggi.

Al Tour c'é solo Armstrong. Per lui non c'é storia.

Al Giro si trova: Savoldelli, Cunego, Simoni Garzelli e Gotti.
Savoldelli ha partecipato:
al Tour nel 96,99,2000 e 2005
al Giro nel dal 97 al 2002 e poi nel 2005
alla Vuelta nel 98, 2001 e 2002
Quindi dal 97 al 2002 ha sempre partecipato a due GT.

Cunego, come noto, nel 2004 ha fatto Tour e Vuelta

Simoni tu stesso lo consideri fuori discussione

Garzelli:
al Tour nel 99,01,03,05
al Giro dal 97 al 2005
alla Vuelta nel 2004
Quindi 5 doppie partecipazioni.

Gotti:
al Tour nel: 95,96,97,99,02
al Giro nel 92,94 e poi sempre dal 96 al 2002
alla Vuelta nel 2000 e 2001
Quindi 6 doppie partecipazioni.

La Vuelta ha avuto come vincitori: Heras, Aitor Gonzales, Casero e Ullrich

Heras lo hai messo fuori causa pure tu.

Aitor Gonzales ha partecipato:
al Tour nel 2001 e 2004
al Giro nel 2002,03,05
alla Vuela sempre dal 2002 al 2005
Quindi, dal 2002 in poi ha sempre partecipato a due GT.

Casero:
al Tour: dal 97 al 2001 e poi nel 2003
al Giro mai
alla Vuelta sempre dal 1995 al 2005
Quindi 6 doppie partecipazioni, di cui 5 consecutive.

Ullrich:
dal 95 ad oggi si conta due doppie partecipazioni:
Tour-Vuelta nel 2000
Giro-Tour nel 2001

Se ora guardiamo Basso, dal 1999 a oggi, puo' vantare una sola doppia partecipazione, quella di quest'anno a Giro e Tour.

In conclusione, se c'é un plauso da fare a Basso per questa sua scelta di correre quest'anno anche il Giro, é soprattutto per la decisione di invertire questo suo particolare modo di fare. Per la decisione di uscire da un movimento, mi dispiace dirlo, di cui lui, con Armstrong e Ullrich é stato uno dei massimi rappresentanti. Altro che "corridore all'antica"!
Comunque, ha ancora un certo numero di anni davanti a sé: speriamo che quella che si intravede sia una sterzata definitiva nel suo modo di impostare la carriera.

Ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/12/2005 alle 11:02
caro felice,
solo una precisazione: pochi tra quelli da te citati avevano come basso la "reale" possibilità di vincerli entrambi o hanno comunque corso con la esplicità determinazione per vincere o fare classifica e non per qualche tappa o per preparare qualche altra corsa (tipo cunego alla vuelta per il mondiale, ullrich al giro 2001 per il tour).

comunque ero d' accordo con te prima e lo sono ancora a maggior ragione dopo il tuo ultimo post; basso fino all' anno scorso è stato corridore "all' antica" più nella dedizione e passione per il mestiere che nella programmazione della stagione agonistica.
devo però dire che basso , a mia memoria, ha sempre corso più di ullrich e armstrong, cercando di farsi vedere alle classiche ed in primavera oltre che al tour, per poi ricomparire come nel 2004 in fine di stagione .
ciao
mestatore

 
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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Jun 2005

  postato il 31/12/2005 alle 12:53
Ne approfitto per chiarire un altro punto: è vero che Basso è solo il secondo anno che tente di fare due corse a tappe da protagonista, ma quando io parlavo del fatto che Basso, sin dal 2001, ha onorato l'intera stagione, mi riferivo al fatto che pur prendendo parte solo al Tour come gare a tappe, era presente sin dall'inizio di stagione, al Mediterraneo, dove un anno ha vinto sul Faron, passando per le classiche in Belgio con i piazzamenti che riportavo in un altro post, dopodichè saltava si il Giro, ma poi si ripresentava al Tour, dove come ho detto, è andato sempre migliorando, e poi tirava dritto fino al mondiale, che si corre a metà ottobre, quando tutti gli altri uomini da classifica del Tour, alla domanda di una loro presenza al mondiale, sospiravano: "eh..il mondiale...mi piacerebbe, ma è troppo avanti nella stagione, è troppo lontano". Basso ha preso parte al mondiale oltre che nel 1999, nel 2001, 2003, 2004, quando vinse anche l'Emilia e fece terzo al Lombardia.
Quello che voglio dire, è che il calendario lo si può onorare, anche facendo una sola gara a tappe curando la classifica, non per allenarsi certo, e poi essendo presente da protagonista nelle classiche di aprile, e 6 mesi dopo al mondiale. Adesso essendo migliorato sensibilmente in salita, e con l'esperienza di 5 Tour alle spalle, è comprensibile che Basso sacrifichi le Ardenne, per presentarsi al meglio al Giro e al Tour. Mi va bene lo stesso. Per questo ammiro anche il coriaceo e poco spettacolare Mancebo, perchè anche lui ha progressivamente scalato la classifica al Tour fino ad arrivare quarto, e nelle ultime 2 Vuelta ha fatto terzo e quarto, e poi al mondiale si sacrifica per i compagni più veloci di lui. Questi sono i corridori, dai quali non ti senti preso in giro, quelli cioè, che non si improvvisano fenomeni. Inoltre, l'elenco dei doppiatori di 2 corse a tappe nella stessa stagione, non tiene conto del fatto che spesso erano delle semplici presenze per scaldare la sedia, come si dice a scuola, mentre Basso quest'anno è andato forte sia al Giro, sia al Tour. Ciao.

 
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Livello Tour




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Registrato: Dec 2005

  postato il 31/12/2005 alle 13:48
Originariamente inviato da Felice

Ciao Mont Ventoux,

intanto lasciami premettere che non sto mettendo in questione le qualità di Basso: la sua simpatia, la sua dedizione al lavoro e, più in generale, le sue qualità di ciclista. Quello che contesto é l'erigire Basso a caso particolare nel plotone, é l'attribuire un'importanza sproporzionata a una decisione (quella di correre Giro e Tour) che, in fondo, fa parte della normalità é che é stata presa da tanti, anche durante gli ultimi anni.

Ma veniamo pure a quanto scrivi. Intanto, lasciami dire che, se per contabilizzare le doppie partecipazioni ai GT prendi in conto solo i vincitori di una di queste corse, dovresti escludere dal conto... proprio Basso! Ma lasciamo pure perdere questa pignolata e consideriamo pure i soli vincitori, diciamo dal 1999 a oggi.

Al Tour c'é solo Armstrong. Per lui non c'é storia.

Al Giro si trova: Savoldelli, Cunego, Simoni Garzelli e Gotti.
Savoldelli ha partecipato:
al Tour nel 96,99,2000 e 2005
al Giro nel dal 97 al 2002 e poi nel 2005
alla Vuelta nel 98, 2001 e 2002
Quindi dal 97 al 2002 ha sempre partecipato a due GT.

Cunego, come noto, nel 2004 ha fatto Tour e Vuelta

Simoni tu stesso lo consideri fuori discussione

Garzelli:
al Tour nel 99,01,03,05
al Giro dal 97 al 2005
alla Vuelta nel 2004
Quindi 5 doppie partecipazioni.

Gotti:
al Tour nel: 95,96,97,99,02
al Giro nel 92,94 e poi sempre dal 96 al 2002
alla Vuelta nel 2000 e 2001
Quindi 6 doppie partecipazioni.

La Vuelta ha avuto come vincitori: Heras, Aitor Gonzales, Casero e Ullrich

Heras lo hai messo fuori causa pure tu.

Aitor Gonzales ha partecipato:
al Tour nel 2001 e 2004
al Giro nel 2002,03,05
alla Vuela sempre dal 2002 al 2005
Quindi, dal 2002 in poi ha sempre partecipato a due GT.

Casero:
al Tour: dal 97 al 2001 e poi nel 2003
al Giro mai
alla Vuelta sempre dal 1995 al 2005
Quindi 6 doppie partecipazioni, di cui 5 consecutive.

Ullrich:
dal 95 ad oggi si conta due doppie partecipazioni:
Tour-Vuelta nel 2000
Giro-Tour nel 2001

Se ora guardiamo Basso, dal 1999 a oggi, puo' vantare una sola doppia partecipazione, quella di quest'anno a Giro e Tour.

In conclusione, se c'é un plauso da fare a Basso per questa sua scelta di correre quest'anno anche il Giro, é soprattutto per la decisione di invertire questo suo particolare modo di fare. Per la decisione di uscire da un movimento, mi dispiace dirlo, di cui lui, con Armstrong e Ullrich é stato uno dei massimi rappresentanti. Altro che "corridore all'antica"!
Comunque, ha ancora un certo numero di anni davanti a sé: speriamo che quella che si intravede sia una sterzata definitiva nel suo modo di impostare la carriera.
tutta questa gente da giro da te citata si è presentata al tour con pochissime o nessuna velleità di classifica!!spesso e volentieri facendo anche brutte figure con distacchi da cicloamatore!!basso ha le reali possibilità di vincere entrambe le corse!!lo spero per lui..
Ciao

 
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  postato il 31/12/2005 alle 16:26
Credo che il Pordoi sia stato volutamente dimenticato proprio
perche', come dici tu, e` pedalabile.
Anche a me piacerebbe vedere andare in porto una fuga sul Fedaia
ma, obbiettivamente e come detto da AndreaWeb, nel tratto da
Ciancenighe a Falcade una squadra all`inseguimento potrebbe
riprendere terreno lanciando poi il capitano sulla parte
piu` dura del S.Pellegrino dove i fuggiaschi rischierebbero la cotta


Bisogna considerare però come ho già scritto le due tappe precedenti,il fatto che ci si troverà a pochi giorni dalla fine del giro,le energie saranno al lumicino per tutti.
Per me il fedaia è inserito in una posizione perfetta,se ci fossero le condizioni giuste una fuga potrebbe sicuramente arrivare in porto.
Ricordati che da malga ciapela in poi la strada divente una spaccagambe.

Ovviamente bisognerà vedere il contesto,certo che se tutti sembrassero apparentemente in forma e incominciassero a controllarsi saremmo punto a capo.Però il terreno per fare qualcosa di grande c'è eccome,starà a loro...

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/01/2006 alle 13:04
Ciao Mesty e buon anno!

Originariamente inviato da mestatore

pochi tra quelli da te citati avevano come basso la "reale" possibilità di vincerli entrambi o hanno comunque corso con la esplicità determinazione per vincere o fare classifica e non per qualche tappa o per preparare qualche altra corsa


E assolutamente vero. C'é però da dire che per chi uno o più grandi Giri li ha già vinti é forse più interessante vincere una tappa che portare a casa un piazzamento nella generale. Questo vale in particolare per il Tour, dove la vittoria era fuori portata a causa della presenza di Armstrong e uno dei rimanenti posti sul podio era prenotato da Ciccio Ullrich.

Originariamente inviato da mestatore

devo però dire che basso , a mia memoria, ha sempre corso più di ullrich e armstrong, cercando di farsi vedere alle classiche ed in primavera oltre che al tour, per poi ricomparire come nel 2004 in fine di stagione .


Non c'é dubbio che, quanto a cattivo esempio, Braccioforte sia il leader incontrastato e che Jan ne sia il fido discepolo. Basso però quest'anno ha mostrato un sintomo preoccupante.
Riepiloghiamo: fino al 2004 incluso, Ivan non é mai partito al Tour con l'accredito di essere un serio pretendente alla vittoria finale. Partiva per fare una buona prova e ottenere un onorevole piazzamento. In questi anni non correva il Giro e faceva una stagione abbastanza articolata (comunque non più intensa di quella di tanti altri, come hai già fatto notare tu in un post precedente).
Quest'anno, per la prima volta, si é sentito in misura di affermarsi in un GT, anzi in due. A questo obbiettivo ha sacrificato l'intera stagione. Ora la cosa si può capire e magari anche condividere (visto che si trattava di ottenere per la prima volta una vittoria attesa da anni) per quanto riguarda la primavera. Diventa però incomprensibile la sua rinuncia a cercare di vincere il Campionato Italiano a cronometro e, soprattutto, la rinuncia ad ogni velleità durante il finale di stagione.

Si tratta certamente solo di un primo anno, e su un solo anno non si possono basare dei giudizi. Però il sintomo c'é. Vedremo come imposterà il 2006. Se il suo 2006 sarà la fotocopia del 2005, indipendentemente dai risultati che otterrà nei due GT, si potrà cominciare a parlare di un'attitudine alla Armstrong moltiplicata per due, piuttosto che di un corridore che corre l'intera stagione.

Ciao!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 01/01/2006 alle 13:25
Cari Mont Ventoux e Sergio80,

non confondiamo: non sono io che sto cercando di vantare le doti dei vari Simoni, Savoldelli, Garzellli & C. E' Mont Ventoux che, per meglio tessere le lodi di Basso, ha chiesto cosa mai avessero fatto i sopra menzionati corridori. Io gli ho fatto semplicimente notare che tutti potevano vantare numerose doppie partecipazioni a dei GT, cosa che non si puo' dire di Basso, che pure ha una carriera che non é che sia cominciata ieri. Durante alcune di queste doppie partecipazioni, tutti i corridori citati hanno corso un GT a livello molto alto, tanto é vero che lo hanno vinto. Quindi non vedo perché si debba sminuire il loro percorso e ancora meno perché lo si debba considerare inferiore a quanto fatto vedere da Basso fino ad oggi.

Infine, se guardate bene le cose, vi accorgerete che il tanto decantato 2005 di Basso é più o meno equivalente al 2005 di Savoldelli sul piano dell'impegno ed é inferiore sul piano dei risultati. Per il resto, vale quanto ho scritto in precedenza nella risposta a Mestatore.

Ciao e buon anno a tutti e due!

 
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  postato il 01/01/2006 alle 16:26
Originariamente inviato da cunego83

Credo che il Pordoi sia stato volutamente dimenticato proprio
perche', come dici tu, e` pedalabile.
Anche a me piacerebbe vedere andare in porto una fuga sul Fedaia
ma, obbiettivamente e come detto da AndreaWeb, nel tratto da
Ciancenighe a Falcade una squadra all`inseguimento potrebbe
riprendere terreno lanciando poi il capitano sulla parte
piu` dura del S.Pellegrino dove i fuggiaschi rischierebbero la cotta


Bisogna considerare però come ho già scritto le due tappe precedenti,il fatto che ci si troverà a pochi giorni dalla fine del giro,le energie saranno al lumicino per tutti.
Per me il fedaia è inserito in una posizione perfetta,se ci fossero le condizioni giuste una fuga potrebbe sicuramente arrivare in porto.
Ricordati che da malga ciapela in poi la strada divente una spaccagambe.

Ovviamente bisognerà vedere il contesto,certo che se tutti sembrassero apparentemente in forma e incominciassero a controllarsi saremmo punto a capo.Però il terreno per fare qualcosa di grande c'è eccome,starà a loro...


Verissimo tutto, ma sospetto che gli uomini di
classifica si staranno a controllare, l'unica possibilita` sara'
per qualcuno fuori classifica che potrebbe tentare il colpaccio,
perche' fra Fedaia e Pordoisi potrebbero guadagnare molti minuti

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 01/01/2006 alle 17:41
Caro Felice, è evidente che su questo punto non riusciremo ad intenderci mai. Innanzitutto, quando parlavo di corridori vincitori di corse a tappe incapaci di dare un seguito alle loro performance, ho fatto riferimento, ai soli Gotti e Savoldelli, visto che ad altri, come Simoni e Garzelli o anche lo stesso Olano, do atto di aver almeno provato a doppiare il grande impegno, o comunque di essersi fatti vedere in periodi della stagione che non fossero esclusivamente i periodi di Maggio e Giugno. Niente mi toglie dalla testa, che se Savoldelli, non avesse avuto quest'anno lo stimolo di aiutare Armstrong al Tour, la sua stagione si sarebbe come al solito ridotta ai 20 giorni del Giro. Come appunto faceva Gotti. Come ha fatto spesso Armstrong col Tour, con la differenza che almeno lui, ha dimostrato di saper vincere pure grandi corse in linea(Mondiale, Freccia, San Sebastian) o di sfiorarle ripetutamente (Liegi, Amstel) anche negli anni post-tumore. Come ha fatto lo stesso Ullrich, nelle pochissime occasioni in cui ha sfruttato il suo enorme talento.
Ripeto ancora, che Basso, anche negli ani in cui correva solo il Tour come corsa a tappe, onorava, e non solo con la presenza, le grandi corse del calendario, accettando il confronto con corridori che, a loro volta, vivono quasi eslusivamente per i primi 2 mesi della stagione e poi vanno in letargo, o che comunque puntano al loro picco di forma da imbattibili per un mese. Si vadano a cercare delle presenze, almeno dignitose, di corridori da corse a tappe, vincenti o no, nelle grandi classiche, di primavera o autunnali, e si tirino le somme. Questo è il punto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2006 alle 17:47
Buon anno amici.
riscrivo qua per fare alcune considerazioni su Basso, corridore che mi piace e mi è simpatico proprio perchè NON è un vincente predestinato. Niente volata, niente scatto bruciante, niente contropiede.... Le sue vittorie saranno sempre poche e sudate.
Basso ha fatto due podi al tour. Risultato non da poco, ma che anche altri corridori non entusiasmanti (almeno a tappe..) hanno fatto. Esempi? da Kuiper, eccellente finisseur (ecco Basso dovrebbe prendere qualcosa da Hennie in linea...) a Agostinho a Beloki.
Fra piazzarsi e vincere c'è un abisso. Chiedetelo a Poulidor o allo stesso enorme Zoetemelk (anche da lui, fermo in volata, Basso dovrebbe prendere qualcosa in linea...si sarà capito, non mi piace chi non corre le classiche...).
Oggi gli si chiede una doppietta. Mi basterebbe un singleton. Mettere un grande giro nel carniere. Alle doppiette, non pensare neanche. Se arrivano, magari... Ma per ora, Basso che fa doppietta giro-tour, e lo dico da "tifoso", significherebbe un calo pesante di valori in campo. Basso non sta vicino a chi ci è riuscito. Forse a Roche, ma il bravo irlandese è un intruso nel club...
Ullrich in forma e concentrato è un altro corridore, bisogna rendersene conto di questo. Poi se il krucco insisterà ad andare a crauti....faccia pure e adieu per lui.
ma Popovich non è sulla carta al tour inferiore a Basso. E Valverde è da scoprire. Se mantiene ciò che promette..... Ricordate Ocana? Era di diverso spessore, ma il primo tour che ha terminato, battendo anche le sfortune che ebbe sempre addosso, lo ha dominato. Valverde mi pare di una seta meno fine a tappe, ma senza Robocop vedrete fiorire nouvi corridori. Ed inaspettati. Piano a dire che i secondi di ieri saranno i primi di domani. Poche volte è stato così. Bobet, mi viene in mente. Ma dopo Merckx saltò fuori un bretone e dopo il bretone, Lemond ne prese l'eredità solo in piccola parte.
Cunego (non l'ho dimenticato..) poi resta il miglior talento in giro...(caro Davide, vedi , sono convinto della stoffa del panettiere, ma resto deluso ed irrequieto dalla sua stagione, nonostante la sfortuna). Vedrete, vincere per Basso non sarà facile.
Ha una età ormai di assoluta maturità. E di pieno sviluppo dei mezzi.
Perchè non dovrebbe essere protagonista sulle Ardenne? Se non lo sarà, come se non lo saranno Cunego e Di Luca, vorrà dire che di "corridore di una volta" Ivan ha poco. O meglio. Ha poco di OTTIMO corridore di una volta.
Seppellite gli insegnamenti dell'anticiclismo a stelle e strisce, se vorrete essere Campioni della vostra era.
Un solo piccolo neo trovo nei ragionamenti acuti di Felice, Mesty e Ventoux...apparentemente lontani, ma visti con equilibrio da angolazioni differenti (e le differenze insegnano...) .
Una volta il mondiale era di agosto. Uscire dal tour in spolvero e tenere la forma era possibile. Oggi ciò bisognerebbe farlo per due corse che non mi attizzabno per nulla. S,Sebastian e qualcosa di altro li attorno. Ecco che fare come gli Indurain , protagonisti a giro, tour e mondiale , sarà sempre più difficile. Riposare e ricaricarsi è più faticoso che "tirare il vino finchè viene buono".
E d'agosto, ripeto, resta poco. Calendari tiranni.
Aprile, maggio/giugno, Luglio sono una ttenata lunga. E rpprendere a settembre , non credo sia facile. Ci rimetteranno Lombardia, mondiale e tradizione.
Ma questo con Basso comincia a non essere più in tema.
Salutoni a tutti.

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 01/01/2006 alle 18:21
D'accordo con Janssen, che ha puntualizzato bene alcuni punti dai quali ci eravamo allontanati, specialmente riguardo la possibilità per Basso, di centrare l'accoppiata. Anche per me, Basso non è un fenomeno, come potenzialmente sarebbe Ullrich ad esempio, ma è sicuaramente un campione. Un campione che, dimostra sempre più maturità, riuscendo a imporre la sua volontà di correre il Giro allo stesso Rijs, il quale, è notoriamente fissato col Tour, anche perchè deve dar conto allo sponsor. Anche io credo che per Basso sarebbe già importante vincerne uno, di grande giro. Ho solo voluto cecare di dimostrare, che Basso, non ha finora rifiutato mai il confronto con i vari specialisti, siano essi da corse a tappe nel mese di luglio, siano essi da classiche, quindi con corridori molto più veloci di lui in volata, e che potevano correre di rimessa.
Ha raccolto molti grandi piazzamenti in entrambe le categorie sopra citate, è vero che non ha vinto grandi corse, ma perchè non dargli atto di non essere un gelido calcolatore, e di anteporre invece la sua passione e il suo intuito, al puro calcolo della ragione? In questa cosa secondo me, Basso è il più antico dei corridori del momento.
In futuro potranno fare lo stesso sicuramente Cunego e Valverde o lo stesso Popovich, che hanno dalla loro un maggiore talento del varesino, ma è sicuro che quest'anno io tiferò Basso.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2006 alle 22:29
a janjanssen: per argomenti, lucidità, chiarezza!
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 02/01/2006 alle 10:58
Ciao Mont Ventoux,

Originariamente inviato da mont ventoux

Caro Felice, è evidente che su questo punto non riusciremo ad intenderci mai.

Beh, pazienza, non si può sempre essere d'accordo su tutto. C'é però da dire che, per arrivare ad un accordo, o anche solo per decidere che non si é d'accordo, in una discussione bisogna rispettare alcune regole che ti elenco qui di seguito. Se non lo si fa, si finisce per girare in tondo e ripetere sempre le stesse cose.

1) Non bisogna cambiare le carte in tavola da un post all'altro.
Non puoi, per esempio, dirmi, come fai nell'ultimo post "...ho fatto riferimento, ai soli Gotti e Savoldelli, visto che ad altri, come Simoni e Garzelli o anche lo stesso Olano, do atto..." mentre prima scrivevi "I vincitori di 2 Giri a testa, Gotti e Savoldelli, cosa facevano? Solo Simoni e Heras, fra i vincitori delle gare a tappe, hanno almeno provato a doppiare l'appuntamento, senza riuscirci."
Ti pare forse la stessa cosa? E' completamente diverso!

2) Bisogna leggere attentamente quanto viene scritto.
Ad esempio nell'ultimo post scrivi: "Ripeto ancora, che Basso, anche negli anni in cui correva solo il Tour come corsa a tappe, onorava, e non solo con la presenza, le grandi corse del calendario"
Se avessi letto quanto avevo scritto in precedenza "fino al 2004 incluso, Ivan non é mai partito al Tour con l'accredito di essere un serio pretendente alla vittoria finale. Partiva per fare una buona prova e ottenere un onorevole piazzamento. In questi anni non correva il Giro e faceva una stagione abbastanza articolata...", non avresti avuto bisogno di ripetere niente, per la semplice ragione che nessuno lo metteva in dubbio.

3) Bisogna parlare della stessa cosa.
Se, ad esempio, io ti dico che il 2005 di Basso é stato monco, tu non puoi rispondermi dicendo che nel 2004 ha corso Tour, Mondiale e Lombrdia, perché non c'entra niente. C'entra ancora meno se tieni conto di quanto da me scritto in precedenza: "Per il mixing continuità d'impegno + qualità di risultati, il 2004 direi che é anche stato il suo anno migliore."

4) Bisogna esprimersi anche sugli argomenti che non vanno necessariamente nella direzione che si desidera e non evitarli parlando d'altro.
Per esempio, se io sostengo che Basso, non appena si é trovato a correre i GT nelle vesti di favorito, ha rinunciato a correre tutto il resto, tu non puoi rispondere qualcosa del tipo "ma nel 2001 e 2002 si é piazzato nelle Ardenne" perché non c'entra niente. E poi cosa volevi che facesse in quegli anni? Che corresse solo il Tour? Ma a quell'epoca non era nemmeno sicuro di entrare nei primi 10!

Vabbeh, poco male, cercheremo di fare una discussione più coerente alla prossima occasione. Io, comunque, su questo argomento mi fermo qui, tanto credo si sia capito come la penso. Riassumendo:

1) Massimo rispetto e stima per la professionalità di Basso e riconoscimento delle sue indubbie (grandi) qualità.
2) Dal 99 al 2004 non ha mai avuto i favori del pronostico in un GT. In quegli anni ha corso delle stagioni abbastanza estese, non più però di quanto fatto da tanti altri.
3) Preoccupazione per l'involuzione mostrata quest'anno. Partire favorito in un GT vuol forse dire per lui rinunciare a tutto il resto? E' una cosa che sarà da verificare in futuro, é troppo presto per rispondere. Però, contrariamente a quanto affermato da tanti, il 2005 di Basso non mi sembra esemplare. Alla resa dei conti é stato confrontabile con il 2005 di Savoldelli ed é inferiore al 2005 di Simoni, che ha cominciato a correre in Quatar, ha finito con un epico duello con Bettini al Lombardia, ha messo in carniere due belle classiche come Appennino e Emilia, ha vinto sul Mont Faron, si é portato a casa un secondo posto al Giro ed ha pure corso la Vuelta.
4) Quanto al 2006, non si può che essere contenti della decisione di partecipare al Giro e sperare che sia l'occasione buona per uno scontro al vertice tra i vari bigs. Anche in questo caso, mi sembra che a questa decisione venga dato un po' troppo rilievo. Intanto perché, con meno rumore, é stata presa anche da altri; e poi perché la si può guardare senz'altro come un atto di coraggio, ma pure come una misura prudenziale. Che cosa si direbbe se Basso corresse solo il Tour e lo perdesse? Meglio non mettere tutte le uova nello stesso paniere...

Ciao a tutti!


 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 02/01/2006 alle 13:00
Ciao Felice, anche per me la discussione può dirsi terminata, anche perchè non la si può sviscerare più di così. Voglio solo ribadire, che ciò di cui mi accusi, ciò di non entrare nel merito o di "uscire fuori traccia" o di contraddirmi, è semplicemente la mia maniera dialettica di argomentare, che proprio perchè dialettica, tiene conto della globalità delle questioni, delle loro contraddizioni, e che non è capace di limitarsi ad un giudizio puramente isolato dal contesto, come se i fatti avvenissero tutti in maniera indipendente l'uno dall'altro, e non ci fosse un filo logico nelle questioni. Quindi entrando nel merito, e quindi nel contesto ciclistico di questi primi anni del 2000, si è evidenziata la tendenza di molti corridori a centellinare i propri sforzi al fine di massimizzare un picco di condizione agonistica. Io ritengo semplicemente che le stagioni di Basso sono state tutte, e sottolineo TUTTE, in controtendenza con questo andazzo, aldilà del fatto che come dici tu, Basso abbia corso i suoi primi Tour, senza ambizioni di classifica, visto che poi nei fatti, lui la classifica l'ha sempre curata.
Dove sta la contraddizione in tutto cio? Ho semplicemente esposto i fatti, e cioè la costanza di Basso ad alti livelli lungo l'arco dell'intera stagione, e i fatti, diceva Marx, hanno la testa dura.
Tu avresti voluto che Basso, quest'anno dopo aver corso Giro e Tour, insistendo fino ad Agosto con la vitoria in Danimarca, si fosse presentato pure ad Ottobre. Intanto si può dire che ci ha almeno provato, visto che ha corso Zurigo, dove accorgendosi di essere stanco, ha deciso di non correre il Lombardia. Dove sta lo scadimento di Basso nel 2005 che tu segnali rispetto al 2004? Nel 2005, la sua stagione era entrata nel vivo col Giro, nel 2004 era entrata nel vivo ancora più presto, ma avevendo saltato il Giro, si è potuto presentare ancora forte al Lombardia.
Non credo che si possa pretendere da Basso, quello che non si chiede a nessun altro, cioè di essere forte alle classiche, al giro, al Tour e al mondiale, tanto più che Basso è stato forte spesso in tre dei quattro soprcitati periodi della stagione, quando quasi tutti gli altri se ne guardano bene anche solo di provarci.
Tengo a precisare che io non tifo per nessun corridore, Basso mi piace perchè è una persona onesta e vera, ma non mi ritengo un suo fan.
Inoltre, nel giudicare un corridore, mi piace andare ben oltre alle vittorie, preferisco contestualizzarlo e rapportarlo con i suoi colleghi, di oggi e di ieri. Tutto qua.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 02/01/2006 alle 14:04
Tornando al sondaggio Giro/Tour credo che, parlando di Basso, sia necessario fare una netta distinzione tra quello del 2004/2005 e quello degli anni precedenti.
Devo essere sincero, fino al 2004 non avevo una grande considerazione di Basso e non credevo che potesse aspirare a grandi traguardi.
Poi un grande salto di qualità (in particolar modo nel 2005) che è sotto gli occhi di tutti: un enorme miglioramento a cronometro ed un forte miglioramento in salita.
Il "nuovo" Basso, secondo me, è un campione che al Giro non dovrebbe avere grossi problemi perchè, tra i favoriti, è il più forte a cronometro ed il più forte in salita, sì, il più forte in salita perchè è l'unico che può andarsene da solo su una delle tante dure salite di un tappone di montagna e "tenere" sino al traguardo, insomma l'unico in grado di poter fare l'impresa.
Al Tour sarà tutto più arduo ma non impossibile.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 14:12
Originariamente inviato da mont ventoux

Quindi entrando nel merito, e quindi nel contesto ciclistico di questi primi anni del 2000, si è evidenziata la tendenza di molti corridori a centellinare i propri sforzi al fine di massimizzare un picco di condizione agonistica. Io ritengo semplicemente che le stagioni di Basso sono state tutte, e sottolineo TUTTE, in controtendenza con questo andazzo, aldilà del fatto che come dici tu, Basso abbia corso i suoi primi Tour, senza ambizioni di classifica, visto che poi nei fatti, lui la classifica l'ha sempre curata.
Dove sta la contraddizione in tutto cio? Ho semplicemente esposto i fatti, e cioè la costanza di Basso ad alti livelli lungo l'arco dell'intera stagione, e i fatti, diceva Marx, hanno la testa dura.


Scusa, dovresti produrre una tabellina col confronto tra le stagioni di Basso sino al 2004 e quelle dei corridori cui lo contrapponi, relative al medesimo periodo.
Perchè così esposte anche le tue sono opinioni e non fatti, alla faccia di Marx.
Ciao

 
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  postato il 02/01/2006 alle 14:27
Secondo me, gente come Basso, Cunego, Di Luca, Vinokourov, Ullrich...per avere un programma completo e onorare quasi tutta la stagione ciclistica, dovrebbe porsi l'obiettivo di essere protagonisti alle Ardenne, al Giro, al Tour e nel finale di stagione con Mondiale, Zurigo e Lombardia. Questo sarebbe, per me, un programma completo.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 14:33
Originariamente inviato da guigia

Secondo me, gente come Basso, Cunego, Di Luca, Vinokourov, Ullrich...per avere un programma completo e onorare quasi tutta la stagione ciclistica, dovrebbe porsi l'obiettivo di essere protagonisti alle Ardenne, al Giro, al Tour e nel finale di stagione con Mondiale, Zurigo e Lombardia. Questo sarebbe, per me, un programma completo.


Sottoscrivo.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 02/01/2006 alle 14:36
Basta che non abbia la sfiga di beccare un altro virus intestinale e di confermare la sua forza in salita e a cronometro come il 2005 e riuscirà benissimo a fare la doppietta secondo me

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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  postato il 02/01/2006 alle 14:39
Originariamente inviato da GiboSimoni
Basta che non abbia la sfiga di beccare un altro virus intestinale e di confermare la sua forza in salita e a cronometro come il 2005 e riuscirà benissimo a fare la doppietta secondo me


Tre condizioncine da niente (niente virus, forte in salita, forte a crono)!
A cui va aggiunto: che non emergano (sopratutto al Tour) nuovi fenomeni.

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 02/01/2006 alle 14:43
sono d'accordo con cicligan......e poi non è sono una condizione ma delle certezze(cmq basso ha detto che oltre al tour ed al giro sarà in forma all'amstel ed alla liegi.....e non è da poco)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 14:47
Originariamente inviato da ciclgian

Il "nuovo" Basso, secondo me, è un campione che al Giro non dovrebbe avere grossi problemi perchè, tra i favoriti, è il più forte a cronometro ed il più forte in salita, sì, il più forte in salita perchè è l'unico che può andarsene da solo su una delle tante dure salite di un tappone di montagna e "tenere" sino al traguardo, insomma l'unico in grado di poter fare l'impresa.

Salute... abbiamo trovato il nuovo Armstrong!
Sul fatto che dei favoriti per il Giro Ivan sia il più forte a crono, nessun dubbio. Che sia addirittura il più forte in salita - e su quel genere di salite durissime del prossimo Giro che a lui poco si adattano - mi lascia alquanto perplesso...
Sarà un gran bel Giro...

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 02/01/2006 alle 15:02
Marco83 sono convinto che nei tapponi di montagna Basso sia il più forte.
Maggio si avvicina.
Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 15:07
Originariamente inviato da ciclgian

Marco83 sono convinto che nei tapponi di montagna Basso sia il più forte.
Maggio si avvicina.
Ciao.


Accidenti, c'è un che di inquietante in tutto ciò.
Sai qualcosa che non sappiamo?
Le tue amicizie altolocate ti hanno passato delle informazioni sconosciute a noi comuni mortali?
Se invece sono solamente tue considerazioni, massimo rispetto.
Anche perchè magari hai ragione.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 02/01/2006 alle 15:12
Aranciata sono solo mie considerazioni.
Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 15:23
Originariamente inviato da ciclgian

Aranciata sono solo mie considerazioni.
Ciao.


Dai Ciclgian, stavo scherzando, lo so che sono tue opinioni e le rispetto.
Un saluto

 
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Professionista




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  postato il 02/01/2006 alle 15:28
Basso non farà la dobbietta...E diro che se vince un grande giro,sarà miracoloso...In fine,sappete che ne penso...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/01/2006 alle 20:06
Io mi sono gia' espresso in merito, comunque, ecco un abbozzo dei programmi di Ivan:
Ciclismo: Basso alla Milano-Torino
CSC ufficializza impegni del corridore varesino (ANSA) - MILANO, 3 GEN - Il team CSC ha ufficializzato l'esordio stagionale di Ivan Basso alla Milano-Torino del prossimo 4 marzo. Una scelta da tempo nell'aria per stessa ammissione del corridore varesino, impegnato quest'anno a centrare il doppio obiettivo Giro-Tour. Il team di Bjarne Riis iniziera' l'attivita' al Giro del Qatar il 30/1 con una formazione che avra' i suoi leader in Stuart O'Grady e Fabian Cancellara, elementi che in luglio affiancheranno Basso sulle strade del Tour.

Fonte Ansa.it

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
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L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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