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Autore: Oggetto: curiosità su Pantani

Livello Raymond Poulidor




Posts: 352
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  postato il 17/11/2005 alle 22:27
Remida,come dice il mio caro amico Natalino Balasso,mi sembra che hai proprio detto molte cose a vanverrra...

 

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Gabriele Pella
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  postato il 18/11/2005 alle 15:31
Originariamente inviato da tacc88

Remida,come dice il mio caro amico Natalino Balasso,mi sembra che hai proprio detto molte cose a vanverrra...


Premessa:
Chi è Remida.
Visto che non temo le critiche ne leopinioni altri, ne tantomeno ci tengo a nascondermi dietro ad un nik posso tranuillamente dire che Remida è Michele Da Ros.
Chi è Michele Da Ros?
13 anni di ciclismo, ho iniziato a correre in bici a 8 anni col G.S. Caneva, ho corso 11 anni li (fino a dilettante 1° anno, ho visto passage gente come, Lombardi, Contri, Colombo, Biagio Conte, Piepoli, Cadamuro, Degano e tutti quelli che sono usciti da quella squadra o da quelle zone.
Io in 13 anni ho vinto più di 100 gare e ho sempre vinto ogni anno!
Ho vinto 3 capinati italiani di pista (1 juniores e 2 open) ho fatto 5 anni di nazionale pista (ho fatto mondiali, coppe del mondo etc etc)
Ho smesso a fine 2000 mentre correvo ancora con la Site. Dovevos cegliere se iniziare un preparazione con Paris di 3 anni per Atene o smetere.
Il gioco non valeva la candela e ho scelto di smettere.
In 5 anni di nazionale credo di avere visto non tutto ma avere visto molte cose e scusate se mi permetto di dare opinioni su cose che ho visto in prima persona.
Premesso questo, posso dire che chi pensa che il dopping non esista e che ua persona arrivi al professionismo o solamente ottenga risultati significativi nel dilettantismo ha una visione distorta. Ma non pretendo che nessuno capisca sta cosa, non sono mai risucito a fare capire sta cosa nemmeno a mio padre figuriamoci se qualcuno di voi dovrebbe credermi!
Comunque una cosa che voglio far capire è che il campione non è quello che vince, in uan vittoria ci sono dietro troppe variabili (fortuna, dopping, testa, forma, etc) per portare i risultati come tesi per dimostrare che un atleta è un campione!
I parametri giusti per stabilire se uno sia un campione o meno sono altri, il comportamento, le scelte che fa, la determinazione, il carattere, la capacità di farsi voler bene.
Pantani non è mai stato ben visto per come si atteggiava nei confronti degli altri, e ve lo dico perchè lo ho sentito con le mie orecchie e non per voci!
Il professionismo come tutti gli sport ai massimi livelli, sono un lavoro per gli atleti, quindi ci sono tutta una serie di regole non dette da rispettare per il quieto vivere di tutti, pantani col suo carattere voleva dimostrare che lui era al di sopra di queste regole! E abbiamo visto tutti cosa è successo!
Il resto sono tutte chiacchere e supposizioni. Non criminalizzo pantani eprchè ha assunto dopping, non c'è nessuno che non lo assume. Il problema è che pantani non si è mai dimostrato un campione, i risultati gli danno ragione ma i suoi comportamenti no!

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 18/11/2005 alle 16:02
Il problema è che pantani non si è mai dimostrato un campione, i risultati gli danno ragione ma i suoi comportamenti no!

Confermo quello detto in precedenza...e aggiungo che la presentazione è ottima anche se abbastanza da sborone...la prima parte di quello che hai scritto mi è piaciuta,ma le ultime frasi sul pirata potevi evitarle...

 

[Modificato il 18/11/2005 alle 16:08 by tacc88]

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  postato il 18/11/2005 alle 16:05
Originariamente inviato da Remida
Il professionismo come tutti gli sport ai massimi livelli, sono un lavoro per gli atleti, quindi ci sono tutta una serie di regole non dette da rispettare per il quieto vivere di tutti,

Questo mi sembra un atteggiamento mafioso.


pantani col suo carattere voleva dimostrare che lui era al di sopra di queste regole! E abbiamo visto tutti cosa è successo!

Ribadisco.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 18/11/2005 alle 16:20
Scusate se sonos embrato sborone, ma non intendevo minimanete farlo! Non mi sono mai vantao di quello che ho fatto, anche perchè sono solo uno dei tanti!
Non ho mai detto che sia un comportamento non mafioso, solo che le cose sono così! Io in pistaero un misto, non ero ne un velocista puro ne un inseguitore, ho fato i modiali come inseguitore poi dopo un mese ho vinto il km da fermo ai campionati italiani anche se nessuno credeva che potessi farcela. Questo per dire che quando mi afcebo ilg iro d'italia delle piste per raccimolare qualche soldo e divertirmi dovevo stare buono in gruppo e non rompere le scatole a gente come Martinello e Co. Potete ben capire che all'inizio mi infastidiva non poco il fatto di dover mollare i pedali sopratutto in prove brevi come l'eliminazione dove mi bastava fare le volate all'80% per lasciare gli altri sui pedali.
Ma poi capisci che alla fine si tratta di spettacolo, la gente che è li che guarda non gli interessa se fai i 200 in 10.5 o in 11 ma vuole divertirsi.
Alla fine ti adegui fai il tuo spettacolo, ti diverti e fai divertire la gente che ti guarda! Ovvio che si faceva su gare secondarie, per le gare importanti ci voleva il coltello fra i denti!! In coppa del mondo ti trovavi bestioni da 100kili che con una testata ti spaccavano le costole!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/11/2005 alle 16:46
Più che una curiosità, è un riconoscimento... l'ennesimo per un campione come Marco, nel cuore di tutti noi amanti del ciclismo anche dopo la sua morte...

18/11/2005 Marco Pantani nella Enciclopedia Treccani dello Sport

''Mi faceva paura in salita quando scattava. Mi faceva paura anche il solo pensiero che fosse in gruppo''. Con queste parole pronunciate, ricordando i duelli passati, dal ciclista Gilberto Simoni il 30 maggio 2003, dopo aver respinto l'ultimo attacco di Marco Pantani sulla salita della cascata del Toce durante il Giro d'Italia, si concludono le pagine dedicate al ciclista romagnolo nel volume appena pubblicato (Ciclismo - Orienteering) della Enciclopedia dello Sport edita dalla Treccani. Marco Pantani, stroncato da un'overdose di cocaina il 14 febbraio 2004 in un residence di Rimini, e' uno scalatore da fiaba. I suoi scatti accendono la corsa e la rendono splendida. Per cinque anni il popolo degli appassionati gode delle sue imprese. Ma sotto la luce abbagliante c'e' la tragedia dura. ''La storia di Pantani - sottolinea la Treccani - e' la metafora cruda del degrado di uno sport bello e malato''.
Per lui, nato a Cesena il 13 gennaio 1970, una carriera costellata di incidenti, ottimi piazzamenti, vittorie, ma anche di episodi di valori di ematocrito fuori norma, processi che accerteranno il doping con uso di Epo, grazie ai suoi scatti e agli impressionanti affondi in salita ai quali nessuno riesce a resistere, un popolo di tifosi si muove, si appassiona, si mette la bandana, bivacca, applaude. Diventato per tutti il Pirata, per la bandana in testa, l'orecchino al lobo dell'orecchio, un piccolo brillante sul naso, il teschio sulla sella della bicicletta, compie il 30 maggio 1999 durante il Giro il suo show estremo sulla salita dell'Oropa, ''l'acme - come lo definisce la Treccani - della sua carriera di attore, una recita in cui e' splendido e plateale come un torero''.
Costretto a fermarsi per il salto della catena a 8 km dall'arrivo, superato da 49 corridori, si rimette in sella inseguendo con ferocia, li salta uno dopo l'altro e vince la tappa. ''Meno male che mi sono scansato'', dira' Laurent Jalabert, l'ultimo corridore a essere superato dal Pirata. E' una specie di canto del cigno: dopo pochi giorni, sottoposto a un controllo a sorpresa, il valore del suo ematocrito risulta superiore alla soglia limite e Marco Pantani sara' espulso dalla corsa. E' l'inizio della fine della favola. Pantani sprofonda nella cocaina. Tentera' altri rientri, alcuni anche caratterizzati da vere e proprie imprese, ma e' un naufrago che lotta per restare a galla e non trova un relitto a cui appoggiarsi. Il 14 febbraio 2004 Pantani muore a 34 anni per overdose di cocaina. La sua tragedia atterrisce e commuove.
Non e' il primo eroe tragico in bicicletta. Il ciclismo ne ha avuti molti. Rene' Pottier, il primo grande della montagna, impiccatosi per una delusione d'amore. Henri Pelissier, ucciso a colpi di pistola per gelosia della donna che amava. Fausto Coppi, il Grande Airone, stroncato dalla malaria. Tommy Simpson, il baronetto, caduto per doping sul Mont Ventoux. Roger Rivière, rovinato da un volo tragico mentre inseguiva Nencini. Jose' Maria Jimenez, altro cavaliere delle montagne, morto in clinica per cause legate all'uso di cocaina. Luis Ocana, morto suicida dopo essersi scoperto gravemente ammalato.


 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/11/2005 alle 17:19
Originariamente inviato da Remida

Premesso questo, posso dire che chi pensa che il dopping non esista e che ua persona arrivi al professionismo o solamente ottenga risultati significativi nel dilettantismo ha una visione distorta.


Il problema è che tu dovresti raccontare la tua esperienza personale, punto e basta.
Invece lanci strali a destra e manca, credi che esista qualcuno che non sia consapevole dell'esistenza del doping (ma dove vivi? prova a chiedere all'uomo della strada, gnucco e ingorante, cosa pensa dei ciclisti, sai cosa ti risponderà? ti risponderà le stesse cose che hai detto tu, guarda un po').
La storia che poi, siccome il doping l'hai usato tu, lo avrebbero usato tutti, è vecchia come il cucco, ed è un modo di screditare a vanvera tutto un movimento, senza fare dei distinguo.
In questo forum scrivono Colli e Dall'Antonia: tutti i forumisti DEVONO essere consapevoli che questo personaggio ritiene che pure costoro siano arrivati al professionismo grazie al doping, e lo stesso discorso vale per i vari De Matteis, Napolitano etc etc.
Quando si scrivono i dogmi, bisogna andare fino in fondo, egregio Re Mida.

 
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  postato il 18/11/2005 alle 17:24
Remida,
questo 3d e' dedicato alle "curiosita' su Pantani"
delle tue gesta atletiche non me ne frega un'emerita
pippa (parere personale, of course).
Se voglio leggere di un ciclista che non ha potuto
esprimere tutta la sua potenzialita', sinceramente,
preferisco leggermi l'intervista di Monsieur a Fred Morini.
grazie per l'attenzione.

 

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  postato il 18/11/2005 alle 17:43
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Remida

Premesso questo, posso dire che chi pensa che il dopping non esista e che ua persona arrivi al professionismo o solamente ottenga risultati significativi nel dilettantismo ha una visione distorta.


Il problema è che tu dovresti raccontare la tua esperienza personale, punto e basta.
Invece lanci strali a destra e manca, credi che esista qualcuno che non sia consapevole dell'esistenza del doping (ma dove vivi? prova a chiedere all'uomo della strada, gnucco e ingorante, cosa pensa dei ciclisti, sai cosa ti risponderà? ti risponderà le stesse cose che hai detto tu, guarda un po').
La storia che poi, siccome il doping l'hai usato tu, lo avrebbero usato tutti, è vecchia come il cucco, ed è un modo di screditare a vanvera tutto un movimento, senza fare dei distinguo.
In questo forum scrivono Colli e Dall'Antonia: tutti i forumisti DEVONO essere consapevoli che questo personaggio ritiene che pure costoro siano arrivati al professionismo grazie al doping, e lo stesso discorso vale per i vari De Matteis, Napolitano etc etc.
Quando si scrivono i dogmi, bisogna andare fino in fondo, egregio Re Mida.

Io non sto dicendo, lo ho usato io quindi lo hanno usato tutti!
Sto dicendo che lo ho usato io e lo hanno usato (quasi) tutti!
Con gli utenti che mi hai nominato non ho mai avuto il piacere di parlare, e sinceramente se dicono le stesse cose che dico io, forse è perchè non dico cavolate! No?
Gente che non crede al dopping ce ne è e sopratutto gente che non lo considera cosi presente nella vita di un atleta. Forse non sarà il tuo caso, ma non vedo, visto che non dico cose sbagliate, dove stia il tuo problema.
Con Napolitano probabilmente ci siamo trovati in qualche volata!

 
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  postato il 18/11/2005 alle 17:45
Originariamente inviato da pedalando

Remida,
questo 3d e' dedicato alle "curiosita' su Pantani"
delle tue gesta atletiche non me ne frega un'emerita
pippa (parere personale, of course).
Se voglio leggere di un ciclista che non ha potuto
esprimere tutta la sua potenzialita', sinceramente,
preferisco leggermi l'intervista di Monsieur a Fred Morini.
grazie per l'attenzione.

parere tuo, io lo ho fatto per far capire su che basi faccio certe affermazioni.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 18/11/2005 alle 17:46
Non hai capito: tu li accusi di essere arrivati al professionismo grazie al doping.
Loro asseriscono il contrario, e non ho motivo di non crederci.
Ciao!

 
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Utente del mese Gennaio 2009




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Registrato: Apr 2005

  postato il 18/11/2005 alle 18:08
Originariamente inviato da Remida

Originariamente inviato da pedalando

Remida,
questo 3d e' dedicato alle "curiosita' su Pantani"
delle tue gesta atletiche non me ne frega un'emerita
pippa (parere personale, of course).
Se voglio leggere di un ciclista che non ha potuto
esprimere tutta la sua potenzialita', sinceramente,
preferisco leggermi l'intervista di Monsieur a Fred Morini.
grazie per l'attenzione.

parere tuo, io lo ho fatto per far capire su che basi faccio certe affermazioni.

Lo abbiamo capito benissimo

 

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"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Non registrato



  postato il 18/11/2005 alle 22:15
Una curiosità,Martinelli prima del giro 2004 suggerì a cunego di adottare la stessa posizione che usava pantani,gli suggerì di guardare attentamente i filmati che ritraevano le gesta del pirata,in modo da poter adottare una pedalata in salita più efficace,soprattutto grazie alle mani basse sul manubrio.
A quanto pare Damiano,come sempre,ha seguito il consiglio,giudicate voi i risultati..

P.S. Volevo inserire la foto che ritraeva lo scatto di cunego sul furcia,è impressionante vedere le similitudini di pedalata in quel frangente(ovviamente in generale hanno due pedalate molto differenti)ma non sono riuscito.
Se qualcuno mi suggerisce come si fa gli sarei molto grato.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2005

  postato il 18/11/2005 alle 22:24
Originariamente inviato da cunego83
P.S. Volevo inserire la foto che ritraeva lo scatto di cunego sul furcia,� impressionante vedere le similitudini di pedalata in quel frangente(ovviamente in generale hanno due pedalate molto differenti)ma non sono riuscito.
Se qualcuno mi suggerisce come si fa gli sarei molto grato.


Leggi qui: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=494
c'e' spiegato tutto per filo e per segno

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


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L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/11/2005 alle 23:21
caro remida,
apprezzo il fatto che tu non ti sia nascosto dietro un nick (se tutto è vero), ma abbia avuto il coraggio non disprezzabile nell' ambiente del ciclismo di metterci un nome e una faccia.

tuttavia hai fatto un po' di confusione: tu credi di parlare con degli sprovveduti ma così non è, nè puoi affermare tutto ed il suo contrario.

personalmente non ho mai messo in dubbio che pantani abbia pasticciato come quasi tutto il gruppo negli anni 90, ma certamente non ha costruito la sua carriera ed il suo palmares sul doping, ma su qualità atletiche e di testa eccezionali, rispondendo in maniera incredibile alla sorte avversa.
ha reagito da campione, aveva la testa da campione, aveva le qualità da campione, ha un palmares da campione, ha fatto cose che solo un campione con qualità eccezionali può fare.
E' stato un grande campione, un grande sfortunatissimo campione.

se a te è antipatico, problemi tuoi,; se era antipatico a parte o buona parte del gruppo ( fondamentalmente per invidia, a mio giudizio) questo è discutibile e comunque dimostrerebbe la ristrettezza ,quasi contadina, , di orizzonti del nostro ciclismo, sperando che nessuno equivochi sull aggettivo che mi è saltato fuori.
questa ristrettezza di vedute è sicuramente uno dei mali del ciclismo e spero che tu , caro michele remida, non appartenga a questa parte retriva dell' ambiente.

tutti noi sappiamo quali sono le corse vere, quella che contano, sono quelle che ci piacciono.
conosciamo la differenza tra una classica e una kermesse, tra una 6 giorni ed un campionato del mondo.
se tu pensi che sia tutto falso e che sia solo una questione di doping e scelta del medico , mi chiedo perchè tu abbia fatto tanti anni di sacrifici per ottenere i risultati che hai riportato.
sono un po' sconcertato, mi sembra che tu faccia molta confusone o forse sono io che non capisco, mah..

ciao
mestatore

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
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  postato il 20/11/2005 alle 20:29
Originariamente inviato da mestatore

personalmente non ho mai messo in dubbio che pantani abbia pasticciato come quasi tutto il gruppo negli anni 90, ma certamente non ha costruito la sua carriera ed il suo palmares sul doping, ma su qualità atletiche e di testa eccezionali, rispondendo in maniera incredibile alla sorte avversa.
ha reagito da campione, aveva la testa da campione, aveva le qualità da campione, ha un palmares da campione, ha fatto cose che solo un campione con qualità eccezionali può fare.
E' stato un grande campione, un grande sfortunatissimo campione.


purtroppo (opinione personale) non ha avuto un entourage da campione: ci fosse stato ancora Luciano Pezzi dopo Campiglio 99, sarebbe stata tutta un altra storia.

ciao

 
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