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Autore: Oggetto: Paris-Roubaix (Fra) 2009 (12 Aprile)

Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:37
Originariamente inviato da rizz23

sceriffo, come fai a pensare alle moto guardando una corsa così?
Sei sicuro che ti piace il ciclismo?



ah , perchè nn succede vero?

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 12/04/2009 alle 17:37
Originariamente inviato da MDL

Originariamente inviato da pony

Originariamente inviato da MDL

pozzato si sfortunato e tutto quanto... ma qualcuno mi spiega perchè con boonen ad un centinaio di metri continuava ad andare agile agile invece di "sparare" per riprenderlo?

hai mai corso in bici? e se avessi mai corso in bici, hai mai fatto una roubaix? facile dal divano... bocca chiusa e giù il cappello


veramente è la stessa considerazione che ha fatto moser..lui qualche corsa in bici l'ha fatta...bocca chiusa e ascolta prima di parlare

moser può permettersi di farla, e può (potrebbe) anche sbagliare d'altronde, a lui veniva tutto più facile che a pozzato, ma non replico oltre. (non ne ho voglia ed evito di fare una seconda figura di merda )

 

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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
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  postato il 12/04/2009 alle 17:38
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Secondo me Boonen era in forcing già da quando era rimasto solo con Hushovd, e la caduta un pò da fessi del norvegese potrebbe stare a significarlo.

Con o senza Hushovd, Boonen aveva capito che o andava via in quel momento o doveva portarseli al velodromo.

Dipende da come la si voglia vedere.
Perché: a) magari se Hushovd riusciva a restargli a ruota, poi Boonen rallentava e non avrebbe affrontato il finale di corsa a mo' di cronometro
b) oppure il norvegese non ne aveva per prendere la ruota di Tom, e a quel punto il QS avrebbe comunque affrontato a tutta gli ultimi 15 e passa km.

Però, c'è un però.
Se anche Boonen fosse riuscito a staccare Hushovd sul Carrefour, poi il norvegese insieme a Pozzato avrebbe avuto possibilità di riportarsi sulla testa della corsa.
Pippo ha dimostrato di potersela giocare sul passo (poi nel finale ha comprensibilmente mollato), magari insieme a Thor...

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
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Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
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Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/04/2009 alle 17:38
Originariamente inviato da Salvatore77

Boonen è stato il più forte, magari è stato fortunato a non cadere. Io dico invece che rispetto agli altri nei tratti più rischiosi Boonen era in testa a prendere vento, magari si spende un pò di più ma si cade meno. Quindi la fortuna non c'entra nulla.


È un ragionamento semplice ma in tanti non ci arrivano...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:38
Originariamente inviato da Lore_88

Poi parlate di sfortuna ma Pozzato è stato rallentato perchè era come sempre nell'ultima posizione del gruppetto. A succhiare le ruote ci sono dei benefici (si spende meno) ma anche dei rischi...


Pozzato, come hanno visto tutti, ha dato cambi regolari, se c'è qualcuno che ogni tanto li saltava era proprio Flecha.

 
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Utente del mese Aprile 2010




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  postato il 12/04/2009 alle 17:39
MDL, giuro ti finanzierei di tasca mia per farti appassionare a un altro sport e non doverti più leggere...

Scusate eh, ma 'sto tifo contro non ha proprio senso...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:40
Ha vinto il piu' forte ma anche il piu' fortunato (spesso la fortuna aiuta gli audaci)
Buon Pozzato
Bella corsa , meno gli spettatori , molto indisciplinati (e non è lo stesso che correre dietro ai corridori in salita)

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 12/04/2009 alle 17:44
Originariamente inviato da Salvatore77

Boonen è stato il più forte, magari è stato fortunato a non cadere. Io dico invece che rispetto agli altri nei tratti più rischiosi Boonen era in testa a prendere vento, magari si spende un pò di più ma si cade meno. Quindi la fortuna non c'entra nulla.


ci sarà un motivo se Boonen non cade mai!
alla Roubaix cadute e forature sono normali, quindi non è il caso di parlare di sfortuna, comunque un applauso a Pozzato per un meritatissimo secondo posto

 

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« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Sappiamo questo perché essi sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Noi crediamo per fede che siano rosa; e per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Vincitore del Giro d'Italia
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/04/2009 alle 17:45
bella gara mi è piaciuta, i colpi di scena che ci sono stati hanno contraddistinto questa corsa, Boonen oltre a essere fortissimo e anche fortunatissimo. non voglio criticare Hoste, Flecha perchè purtroppo la loro gara è stata condizionata da quell'episodio...su Hushovd sono più critico, errore banale! Pozzato bravo difficilmente poteva vincere

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:45
Originariamente inviato da rizz23

MDL, giuro ti finanzierei di tasca mia per farti appassionare a un altro sport e non doverti più leggere...

Scusate eh, ma 'sto tifo contro non ha proprio senso...


(sto ridendo da 2 minuti )
bhe io ho fatto solo un appunto tecnico a pozzato (e non ho mai negato una mia personale antipatia nei suoi confronti)

sul forum ho letto di ben peggio contro simoni, armstrong, voigt ecc. ma immagino te in quell'occasione fossi distratto

 

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Originariamente inviato da anonimo

Originariamente inviato da MDL

se le logiche di squadra e di gara lasciano una "relativa libertà", rebellin ma soprattutto ballan hanno le stesse possibilità di bettini (esclusa la volata di gruppone)


ballan ha probabilità di vincere il mondiale come io quella di copularmi melissa satta.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:46
Originariamente inviato da Abajia

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Secondo me Boonen era in forcing già da quando era rimasto solo con Hushovd, e la caduta un pò da fessi del norvegese potrebbe stare a significarlo.

Con o senza Hushovd, Boonen aveva capito che o andava via in quel momento o doveva portarseli al velodromo.

Dipende da come la si voglia vedere.
Perché: a) magari se Hushovd riusciva a restargli a ruota, poi Boonen rallentava e non avrebbe affrontato il finale di corsa a mo' di cronometro
b) oppure il norvegese non ne aveva per prendere la ruota di Tom, e a quel punto il QS avrebbe comunque affrontato a tutta gli ultimi 15 e passa km.

Però, c'è un però.
Se anche Boonen fosse riuscito a staccare Hushovd sul Carrefour, poi il norvegese insieme a Pozzato avrebbe avuto possibilità di riportarsi sulla testa della corsa.
Pippo ha dimostrato di potersela giocare sul passo (poi nel finale ha comprensibilmente mollato), magari insieme a Thor...


Le immagini, dopo la caduta di Flecha, non mi danno supporto, ma l'impressione è che Boonen abbia dato una bella sgasata appena iniziato il carrefour de l'arbre. D'altronde, anche in un'ottica più attendista, era l'occasione per rifilare delle autentiche staffilate alle gambe dei due avversari più pericolosi, cioè Hushovd e Pozzato.
Ragion per cui, secondo me, lui l'ha affrontata a tutta indipendentemente dagli eventi, per vedere all'uscita come impostare il finale di corsa: poi come conseguenza diretta ne ha beneficiato perchè Pozzato non è stato in grado di rientrare (erano lì, ma Boonen andava più forte), e Hushovd è stato o ingenuo o poco lucido cercando di seguirlo mentre andava a questa andatura.

A mio parere, se fossero arrivati al velodromo Boonen, pOzzato e Hushovd, il belga li avrebbe comunque battuti in volata.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:47
Considerazione a margine.
Nei primi tre posti due velocisti + Pozzato che se proprio non si può definire tale, comunque in volata non la regala a nessuno.
Mi rivolgo ai tecnici, è un'evoluzione, un passaggio da velocista a passistone oppure è nel dna dei velocisti?
Oppure solo il caso?
Spero di essermi spiegato...

 

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Premio Stiloso 2010
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:47
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pozzato si sfortunato e tutto quanto... ma qualcuno mi spiega perchè con boonen ad un centinaio di metri continuava ad andare agile agile invece di "sparare" per riprenderlo?

hai mai corso in bici? e se avessi mai corso in bici, hai mai fatto una roubaix? facile dal divano... bocca chiusa e giù il cappello


veramente è la stessa considerazione che ha fatto moser..lui qualche corsa in bici l'ha fatta...bocca chiusa e ascolta prima di parlare


Moser ha detto una sciocchezza.
1. Per tirare i rapportoni ci vuole la forza nelle gambe e non solo la forza di volontà.
2. Sul pavè per evitare di essere sballottati dalle pietre, tutti consigliano di adottare una pedalato rotonda e agile per avere un maggior equilibrio e fluidità di pedalata.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:48
Originariamente inviato da GiGi111

Originariamente inviato da Salvatore77

Boonen è stato il più forte, magari è stato fortunato a non cadere. Io dico invece che rispetto agli altri nei tratti più rischiosi Boonen era in testa a prendere vento, magari si spende un pò di più ma si cade meno. Quindi la fortuna non c'entra nulla.


ci sarà un motivo se Boonen non cade mai!
alla Roubaix cadute e forature sono normali, quindi non è il caso di parlare di sfortuna, comunque un applauso a Pozzato per un meritatissimo secondo posto


veramente credo sia anche caduto, infatti il gomito sinistro era sanguinante

 

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Aumento delle cubature. Dei cimiteri

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/04/2009 alle 17:49
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

A mio parere, se fossero arrivati al velodromo Boonen, pOzzato e Hushovd, il belga li avrebbe comunque battuti in volata.

Anche secondo me, ma quello che voglio dire è che, se Hushovd non fosse caduto, probabilmente i tre sarebbero arrivati insieme al velodromo.
Ecco.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:50
Originariamente inviato da peek

Originariamente inviato da Lore_88

Poi parlate di sfortuna ma Pozzato è stato rallentato perchè era come sempre nell'ultima posizione del gruppetto. A succhiare le ruote ci sono dei benefici (si spende meno) ma anche dei rischi...


Pozzato, come hanno visto tutti, ha dato cambi regolari, se c'è qualcuno che ogni tanto li saltava era proprio Flecha.


Secondo me, Flecha stava preparando un'azione in contropiede. Lo vedevo carico e concentrato. Peccato. Mescolare le carte avrebbe dato qualche possibilità in più a tutti.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 17:52
Originariamente inviato da meriadoc

Originariamente inviato da GiGi111

Originariamente inviato da Salvatore77

Boonen è stato il più forte, magari è stato fortunato a non cadere. Io dico invece che rispetto agli altri nei tratti più rischiosi Boonen era in testa a prendere vento, magari si spende un pò di più ma si cade meno. Quindi la fortuna non c'entra nulla.


ci sarà un motivo se Boonen non cade mai!
alla Roubaix cadute e forature sono normali, quindi non è il caso di parlare di sfortuna, comunque un applauso a Pozzato per un meritatissimo secondo posto


veramente credo sia anche caduto, infatti il gomito sinistro era sanguinante


Cassani ha detto che è caduto nei primi 100 km. di gara, quelli privi di pavè.

 

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Livello Greg Lemond
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  postato il 12/04/2009 alle 18:01
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da Salvatore77

Boonen è stato il più forte, magari è stato fortunato a non cadere. Io dico invece che rispetto agli altri nei tratti più rischiosi Boonen era in testa a prendere vento, magari si spende un pò di più ma si cade meno. Quindi la fortuna non c'entra nulla.


È un ragionamento semplice ma in tanti non ci arrivano...


Da quanto scrivi, vorresti far sembrare che tu e Salvatore abbiate scritto la stessa cosa, invece non è proprio così, perché io sono d'accordo con lui :"Boonen è stato il più forte", (ma, aggiungo io, non sempre i più forti vincono) invece non con te, quando sostieni che *probabilmente ...*
A me sembra che Pozzato non abbia saltato un cambio e si sia dimostrato più forte dei tre che inseguivano, inoltre è di sicuro più veloce di Flecha, quindi il podio, secondo logica, non lo avrebbe perso mai. Senza cadute, quindi, al minimo sarebbe arrivato terzo ed io sono convinto che avrebbe dato volentieri il secondo posto per giocarsi in una, molto probabile volata, la possibilità di vincere la (secondo me) più bella corsa di un giorno.

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
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...
e i barbieri il lunedì

"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:02
Originariamente inviato da GiGi111
ci sarà un motivo se Boonen non cade mai!

Beh, veramente deve essere caduto anche lui, visti i segni sulla parte sinistra. Non ho capito quando, ma probabilmente prima del momento caldo della corsa.
Si vede che è pure bravo a cadere al momento giusto...
Inoltre ha forato in un momento delicato, ed è rientrato in mezzo minuto (in effetti sembrava lo aspettassero...).
Rispetto alla posizione di Hushovd (e quella relativa di Pozzato) senza caduta, qualche dubbio effettivamente mi rimane.
La discriminante sarebbe stata la condizione del norvegese: poteva anche contribuire ad un "treno" ancora più forte di quello di Boonen solo... oppure, in una eventuale volata a tre, Pozzato avrebbe anche potuto arrivare terzo.
Quindi, risfoderiamo il classico "coi se e coi ma...", e rendiamo onore a chi si è dimostrato più forte e abile, sperimentando pure un certo equilibrio tra fortuna e sfortuna.
Per una volta poi, mi sento di spezzare una lancia a favore di Pozzato: non ne aveva quanto Boonen, ma ne aveva. Infatti ad un certo punto ho anche pensato che i tre dietro potesserlo raggiungerlo, e così non è stato (anche se i tre probabilmente hanno mollato un po'... infatti si è visto il DT sull'ammiraglia di Hushovd che faceva segno come a dire "Dai, è lì poco avanti"! )

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/04/2009 alle 18:03
Originariamente inviato da Salvatore77

Cassani ha detto che è caduto nei primi 100 km. di gara, quelli privi di pavè

O magari è caduto a Compiègne, proprio alla partenza, e lì qualche tassello di pavé c'è!

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 12/04/2009 alle 18:04
Che dire...grande gara, come solo il pavè sa regalare. Un gruppetto ben assortito di 6 atleti: Van Summeren spettacolare, grande lavoro di gregariato per Hoste che non era certo al top della forma. Flecha irriconoscibile: non da un cambio nemmeno a morire e quando cerca di tenere l'attacco di Hushovd sul Carrefour, cade e frena il resto del gruppetto. Hushovd ha corso alla grandissima, risparmiando forze (visto che Hammond e Haussler erano nel gruppo inseguitore) e scremando il gruppetto all'imbocco del Carrefour; peccato la distrazione nella curva a sinistra, dove ha perso definitivamente la sua Roubaix. Grande Pozzato: ha sempre risposto a Boonen e peccato che a 17 km dal traguardo non fosse davvero alla ruota del campionissimo belga (ripartire da fermo a metà del Carrefour e cercare di riprendere Boonen non è cosa semplice). Boonen, semplicemente "Mister Roubaix": terzo successo a neanche 29 anni.
L'unico mio rammarico è la mancata partecipazione di Ballane la scarsa forma di Cancellara, che comunque ha dimostrato di poter reggere il ritmo dei migliori per 220 km (una Roubaix non si improvvisa).

Che Gara!!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:05
Originariamente inviato da Salvatore77
2. Sul pavè per evitare di essere sballottati dalle pietre, tutti consigliano di adottare una pedalato rotonda e agile per avere un maggior equilibrio e fluidità di pedalata.

tutti tranne boonen: la pedalata del belga quando si metteva in testa sul pavé era potente e "quadrata"...sul fatto che ci voglia forza sono totalmente daccordo

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 12/04/2009 alle 18:07
Pasqua di grande ciclismo sulle epiche strade della Parigi Roubaix
Una corsa anche quest'anno incerta e spettacolare
Una fuga di 10 uomini comprendenti fra gli altri il nostro Furlan, e due possibili outsiders come Knaven, vincente nel 2001, e Klier, prende il largo e si presenta alla Foresta di Aremberg, a 90 km dal termine con 2,30 di vantaggio sul gruppo dei migliori
In questo gruppo non è presente Maaskant, caduto nel tratto di pavè precedente
Il primo impervio check up della corsa vede una supremazia di 3 squadre, la Cervelo di Haussler, che transita primo dei migliori alla Foresta, poi la Saxo Bank di Cancellara, che pare rivitalizzato, e la solita onnipotente Quick Step, con Boonen a dettare il ritmo nella parte iniziale del durissimo tratto di pavè, ma con un Devolder in ombra la cui parte viene però svolta bene da Weylandts
Presenti con i primi anche Flecha, Pozzato e sopratutto Quinziato, che fa intravedere un ottima gamba anche se alla fine della Foresta fora e cambia la bici e rientrerà
I 10 davanti non hanno possibilità, dietro le 3 grandi squadre tirano con vigore e la fuga viene annullata a 60 km dal termine
Anche la Columbia pare bene organizzata ma si spacca quando Hincapie fora e attende il rientro dell'ammiraglia quando avrebbe potuto prendere la bici di Boasson
George non rientrerà piu, perchè davanti la corsa si accende, ci provano in 5 con Klostergaard, reduce dalla prima fuga, Weylandts ma sopratutto Haussler, Quinziato e Flecha
L'azione si spegne ben presto però perchè dietro Boonen prende in mano l'iniziativa assieme a Wynants, altro reduce della prima azione della corsa
Si arriva al tratto di Mons en Pevele, mancano 49 km all'arrivo e Boonen sferra l'attacco che si rivelerà decisivo
Si accodano un brillante Pozzato, 2 uonini della Silence, finora nascosti, ovvero Hoste e Van Summeren, quindi Flecha e Thor Hushovd, mentre Quinziato va in crisi e Cancellara dimostra di non essere al 100%
La questione se la giocheranno questi 6, che arrivano al Carrefour de l'Arbre con 2 minuti abbondanti su 9 inseguitori, ovvero Cancellara, Klostergaard, Breschel, Quinziato, Guesdon, Hammond, Chavanel, Weylandts e Haussler
Nel mezzo anche una foratura senza conseguenze per Boonen
Mentre da dietro Chavanel e Haussler si avvantaggiano per cogliere piazzamenti di rincalzo, davanti la lotta praticamente non esiste
Perchè all'inizio del tratto in pavè Flecha cade, si porta giu Hoste mentre VanSummeren sbanda verso destra
Se ne avvantaggiano Boonen e Hushovd, anche perchè Pozzato resta in piedi ma perde 20 metri fatali
La coppia davanti però dura poco, una curva verso sinistra e Hushovd va contro le transenne e cade, Boonen resta in testa da solo, Pozzato a 10 secondi
Da li in poi sembra un duello a cronometro tra i 2, con Pozzato che dopo un po' di km cede alla fatica e lascia il belga entrare da solo nel velodromo di Roubaix e trionfare davanti al suo pubblico
Terza affermazione per il belga, che bissa il successo dell'anno scorso come aveva fatto Devolder un anno fa
Per Pozzato primo podio in questa corsa, 2° posto che a noi mancava da Dario Pieri nel 2003, mentre non la vinciamo da 10 anni, fu Tafi quella volta
Al 3° posto arriva Hushovd, come a San Remo, facile la sua volata contro Hoste e Van Summeren
6° arriverà Flecha, al 9° posto staccato arriverà Manuel Quinziato
Purtroppo però c'è una brutta notizia che rende meno bella la gioia di Tom Boonen, e che tinge di possibile tragedia la corsa
Ai 60 km dalla fine infatti una moto dell'organizzazione ha travolto dei tifosi che stavano assistendo alla gara, tutto è avvenuto ahime in diretta televisiva
Ci sono 10 feriti e 3 di questi sono gravi, cercherò di aggiornarvi sulla vicenda

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:08
Comunque Pozzato ha dimostrato, una volta tanto, un gran carattere, oltre a mezzi atletici: considerando il valore di Boonen oggi e come è andata la corsa, è stato lì a 12-13'' per un bel pezzo. Insomma, qualcosa da affinare ma la possibilità di fare il colpo grosso nei prossimi anni c'è tutta.

 

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  postato il 12/04/2009 alle 18:10
Originariamente inviato da Serpa

Considerazione a margine.
Nei primi tre posti due velocisti + Pozzato che se proprio non si può definire tale, comunque in volata non la regala a nessuno.
Mi rivolgo ai tecnici, è un'evoluzione, un passaggio da velocista a passistone oppure è nel dna dei velocisti?
Oppure solo il caso?
Spero di essermi spiegato...


Direi che Boonen e Hushovd sono passisti veloci, non sono certo dei McEwen o dei Cavendish.
Difatti Boonen si scoprì prima corridore da pavé (3° alla Roubaix al debutto, prima vittoria importante al GP Harelbeke [o era il GP Escaut?]) che velocista, ed anche Hushovd ha vinto un campionato del mondo a cronometro tra gli Under 23 (Valkenburg 1998, mi pare), prima di passare a fare gli sprint di gruppo.

Insomma, non sono certo loro due velocisti poi scopertisi passisti; ma due (fior fior di) passisti che, per rimpinzare il palmarés (ed anche perché i percorsi per i velocisti puri ormai si contano sulle dita di una mano) si ritrovano a fare anche gli sprint di gruppo.
Per questo tanti - me compreso - rimproverano al Petacchi dei tempi d'oro di non essersi mai misurato su questi percorsi. Perché Petacchi è un passista veloce (coi Reverberi cercava le fughe, a Zolder tirava la volata a Cipollini...), mica un velocista.

 

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  postato il 12/04/2009 alle 18:11
Originariamente inviato da Serpa

Considerazione a margine.
Nei primi tre posti due velocisti + Pozzato che se proprio non si può definire tale, comunque in volata non la regala a nessuno.
Mi rivolgo ai tecnici, è un'evoluzione, un passaggio da velocista a passistone oppure è nel dna dei velocisti?
Oppure solo il caso?
Spero di essermi spiegato...

No, non è nel DNA dei velocisti. I velocisti puri non diventano passistoni da Roubaix, come Boonen, Hushovd o O'Grady, perché questi non sono mai stati velocisti puri, ma atleti molto potenti, che si buttavano in qualche volata e per questo hanno saputo imparare a fare i funamboli. Baldato ben figurava al Fiandre perché era un velocista resistente, così come Museeuw.
Cipollini, se avesse avuto un altro spirito, avrebbe potuto ben figurare alla Parigi-Roubaix, perché forte passista e bravo a manovrare la bicicletta.
Petacchi invece non lo vedo assolutamente da Roubaix, un po' meglio andrebbe sul Fiandre.

L'esplosività con l'età e con l'esercizio si perde. Ma la resistenza, a causa delle moli di lavoro negli anni, può anche aumentare.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/04/2009 alle 18:17
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Piccola statistica, se Boonen dovesse vincere, sarebbe la prima volta nella storia in cui, per due anni consecutivi, Fiandre e Roubaix hanno gli stessi vincitori.
Siete liberi di aggiungerci anche un chissenefrega

Alla fine questa statistica è tornata utile, ebbravo Franz!

...e io... mi cospargo il capo di cenere, visto che a quel post ho risposto così, qualche giorno fa:

No dài, proprio chissenefrega no, diciamo che... questa statistica ha un'utilità pari a quelle di Mario Sconcerti.

 

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E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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  postato il 12/04/2009 alle 18:19
Originariamente inviato da Bitossi

Originariamente inviato da GiGi111
ci sarà un motivo se Boonen non cade mai!

Beh, veramente deve essere caduto anche lui, visti i segni sulla parte sinistra. Non ho capito quando, ma probabilmente prima del momento caldo della corsa.
Si vede che è pure bravo a cadere al momento giusto...
Inoltre ha forato in un momento delicato, ed è rientrato in mezzo minuto (in effetti sembrava lo aspettassero...).
Rispetto alla posizione di Hushovd (e quella relativa di Pozzato) senza caduta, qualche dubbio effettivamente mi rimane.
La discriminante sarebbe stata la condizione del norvegese: poteva anche contribuire ad un "treno" ancora più forte di quello di Boonen solo... oppure, in una eventuale volata a tre, Pozzato avrebbe anche potuto arrivare terzo.
Quindi, risfoderiamo il classico "coi se e coi ma...", e rendiamo onore a chi si è dimostrato più forte e abile, sperimentando pure un certo equilibrio tra fortuna e sfortuna.
Per una volta poi, mi sento di spezzare una lancia a favore di Pozzato: non ne aveva quanto Boonen, ma ne aveva. Infatti ad un certo punto ho anche pensato che i tre dietro potesserlo raggiungerlo, e così non è stato (anche se i tre probabilmente hanno mollato un po'... infatti si è visto il DT sull'ammiraglia di Hushovd che faceva segno come a dire "Dai, è lì poco avanti"! )


Boonen è andato a terra nel secondo settore di pavè (quando c'è stata una caduta generale). Successivamente non ha forato, aveva un inconveniente alla bici ed ha quindi avvertito i meccanici per tempo affinché gli preparassero il cambio "al volo", com'è avvenuto ed in effetti avrà perso (sì e no) dieci secondi. [Fonte L. Fignon e L. Jalabert]

 

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Fanno festa i musulmani il venerdì
il sabato gli ebrei
la domenica i cristiani
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"Per principio rifiuto di sottopormi a questi controlli. Non sono ostile alla lotta al doping, che ritengo indispensabile tra i dilettanti, ma nel caso di professionisti è differente. Dopo 12 anni di carriera io so quello che devo fare e non voglio che una mia vittoria venga messa in dubbio dalla fantasia delle analisi".

(Jacques Anquetil, 4 maggio 1966, intervista a L'Équipe)

Non riesco a comprendere perché Morris non sia assunto da nessuna rete telvisiva come opinionista

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:21
a qualcuno forse è scappata una saggia considerazione di moserone
( quello vero ).
quando boonen ha forato gli altri lo hanno aspettato; quando son caduti gli altri lui ha sgasato.
qua a voler spaccar il capello, ovvio!
è stato il più forte oggi, come forte,coraggioso e con ottimo senso tattico è stato finalmente pozzato

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:24
Boonen ha perso pochissimi secondi nel cambio, un paio di curve e li ha ripresi e secondo me li avrebbe ripresi comunque, magari in un successivo tratto di pavè. Però quelli avanti hanno fatto un bel figurone.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:25
Originariamente inviato da Salvatore77

Boonen ha perso pochissimi secondi nel cambio, un paio di curve e li ha ripresi e secondo me li avrebbe ripresi comunque, magari in un successivo tratto di pavè. Però quelli avanti hanno fatto un bel figurone.

si è vero, però magari un pò di fatica la faceva
ho riportato la considerazione di moser, per altro condivisibile

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:26
Originariamente inviato da sceriffo

a qualcuno forse è scappata una saggia considerazione di moserone
( quello vero ).
quando boonen ha forato gli altri lo hanno aspettato; quando son caduti gli altri lui ha sgasato.
qua a voler spaccar il capello, ovvio!
è stato il più forte oggi, come forte,coraggioso e con ottimo senso tattico è stato finalmente pozzato


immagino anche che se avesse forato sul carrefour de l'arbre difficilmente lo avrebbero aspettato...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:26
Originariamente inviato da lemond
[Fonte: L. Fignon e L. Jalabert]

Daresti anche a me i loro numeri di cellulare?

Scherzi a parte, dove li hai sentiti? Su Eurosport?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:30
Originariamente inviato da Monsieur 40%


Direi che Boonen e Hushovd sono passisti veloci, non sono certo dei McEwen o dei Cavendish.
Difatti Boonen si scoprì prima corridore da pavé (3° alla Roubaix al debutto, prima vittoria importante al GP Harelbeke [o era il GP Escaut?]) che velocista, ed anche Hushovd ha vinto un campionato del mondo a cronometro tra gli Under 23 (Valkenburg 1998, mi pare), prima di passare a fare gli sprint di gruppo.

Insomma, non sono certo loro due velocisti poi scopertisi passisti; ma due (fior fior di) passisti che, per rimpinzare il palmarés (ed anche perché i percorsi per i velocisti puri ormai si contano sulle dita di una mano) si ritrovano a fare anche gli sprint di gruppo.
Per questo tanti - me compreso - rimproverano al Petacchi dei tempi d'oro di non essersi mai misurato su questi percorsi. Perché Petacchi è un passista veloce (coi Reverberi cercava le fughe, a Zolder tirava la volata a Cipollini...), mica un velocista.


Infatti proprio a Petacchi pensavo...(e m'ero dimenticato di nominare anche Musseuw).
Sì, alla fine ho invertito il passaggio passista-velocista, però il senso era quello.
Sono comunque corridori formidabili.




 

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  postato il 12/04/2009 alle 18:34
Finalmente ho assistito ad una bella corsa in cui tutti i favoriti si sono fronteggiati a viso aperto senza snervanti tatticismi di squadra più simili ad una partita a scacchi.
Alla fine sono rimasti i sei corridori più forti e tra di loro è emerso l'unico vero fuoriclasse, Tom Boonen.
Pozzato ha corso bene, ha tenuto alla grande le ruote del belga e, nell'unico momento in cui gli è sfuggito, per colpa non sua, se lo è vista sfuggire irrimediabilmente.
Gli ultimi chilometri sono stati entusiasmanti, un vero scontro uomo contro uomo e credo che alla fine abbia prevalso soprattutto il furore agonistico di Boonen, ma avete visto quanta rabbia, quanta potenza sprigionava ad ogni pedalata, un vero spettacolo il suo sbranare i chilometri che lo separavano dal velodromo.
Contro quella belva furiosa Pozzato ha potuto ben poco, la sfortuna conta fino ad un certo punto, anche se penso che il termine sia fuori luogo in un contesto come quello della Roubaix, cadute e forature fanno parte del gioco e bisogna mettere sempre in preventivo il fatto che possano incidere sul risultato finale della corsa.
Credo che per Pippo il bilancio di questa campana del nord sia positivo, ha capito che può vincere sia Fiandre che Roubaix, forse nemmeno lui ne era troppo convinto fino a qualche settimana fa.
Buona anche la prova di Quinziato, dopo il Fiandre pensavo fosse in grado di fare qualcosa in più ma va bene così, i suoi progressi sono costanti e sono sicuro che nel 2010, con Pozzato e Ballan, l'Italia avrà un bel tris di "veltri fiamminghi" da calare sul pavè.

Finito l'hard rock delle pietre, ora è il momento del blues delle cotes ardennesi...

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Gino Bartali




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  postato il 12/04/2009 alle 18:38
Originariamente inviato da W00DST0CK76


Finito l'hard rock delle pietre, ora è il momento del blues delle cotes ardennesi...

Secondo me è il contrario, il blues si adatta meglio al pavè. il rock sono le cotes

 

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  postato il 12/04/2009 alle 18:39
Originariamente inviato da Serpa

Considerazione a margine.
Nei primi tre posti due velocisti + Pozzato che se proprio non si può definire tale, comunque in volata non la regala a nessuno.
Mi rivolgo ai tecnici, è un'evoluzione, un passaggio da velocista a passistone oppure è nel dna dei velocisti?
Oppure solo il caso?
Spero di essermi spiegato...


Guarda, io penso che Boonen e Hushovd, più che velocisti, siano passisti veloci, diversi da corridori come Cavendish o McEwen, il loro spunto in volata scaturisce soprattutto dalla loro potenza, e questa caratteristica, unita al fondo, li rende forti poi nelle classiche come Fiandre e Roubaix.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:40
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Serpa

Considerazione a margine.
Nei primi tre posti due velocisti + Pozzato che se proprio non si può definire tale, comunque in volata non la regala a nessuno.
Mi rivolgo ai tecnici, è un'evoluzione, un passaggio da velocista a passistone oppure è nel dna dei velocisti?
Oppure solo il caso?
Spero di essermi spiegato...


Direi che Boonen e Hushovd sono passisti veloci, non sono certo dei McEwen o dei Cavendish.
Difatti Boonen si scoprì prima corridore da pavé (3° alla Roubaix al debutto, prima vittoria importante al GP Harelbeke [o era il GP Escaut?]) che velocista, ed anche Hushovd ha vinto un campionato del mondo a cronometro tra gli Under 23 (Valkenburg 1998, mi pare), prima di passare a fare gli sprint di gruppo.

Insomma, non sono certo loro due velocisti poi scopertisi passisti; ma due (fior fior di) passisti che, per rimpinzare il palmarés (ed anche perché i percorsi per i velocisti puri ormai si contano sulle dita di una mano) si ritrovano a fare anche gli sprint di gruppo.
Per questo tanti - me compreso - rimproverano al Petacchi dei tempi d'oro di non essersi mai misurato su questi percorsi. Perché Petacchi è un passista veloce (coi Reverberi cercava le fughe, a Zolder tirava la volata a Cipollini...), mica un velocista.

un corridore che ti vince qualche volata di gruppo al tour non è un velocista?? cos'è un passista veloce? ( è ovvio che sto parlando, in ordine sparso, di boonen, hushovd e petacchi )

 
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  postato il 12/04/2009 alle 18:43
Originariamente inviato da Bartoli

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Finito l'hard rock delle pietre, ora è il momento del blues delle cotes ardennesi...

Secondo me è il contrario, il blues si adatta meglio al pavè. il rock sono le cotes


Io invece vedo il rock più adatto a muri e settori di pavè, dove lo sforzo è più breve ma violento e mette a dura prova muscoli e telai, mentre la fatica delle cotes mi ispira una fatica più silenziosa, un ritmo più soffuso, come quello del blues.
Poi tutto è soggettivo naturalmente

 

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Livello Gino Bartali




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  postato il 12/04/2009 alle 18:46
Originariamente inviato da W00DST0CK76

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Finito l'hard rock delle pietre, ora è il momento del blues delle cotes ardennesi...

Secondo me è il contrario, il blues si adatta meglio al pavè. il rock sono le cotes


Io invece vedo il rock più adatto a muri e settori di pavè, dove lo sforzo è più breve ma violento e mette a dura prova muscoli e telai, mentre la fatica delle cotes mi ispira una fatica più silenziosa, un ritmo più soffuso, come quello del blues.
Poi tutto è soggettivo naturalmente

Ma una bella mazurka ?

 

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  postato il 12/04/2009 alle 18:48
Quella è più adatta al giro di Polonia

 

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  postato il 12/04/2009 alle 18:49
Ho potuto assistere solo a tratti questa Roubaix e, a parte la fortuna che possiamo definire sfacciata, Tom ha corso davvero bene. Stando sempre davanti nel settori importanti di pavè ha evitato le cadute. Grande corsa di Pozzato che stilisticamente, per me, era più bello da vedere di Boonen.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 12/04/2009 alle 18:52
Pozzato sarà anche migliorato tatticamente, ma potrebbe anche attaccare ogni tanto.
Ciò non toglie che Boonen oggi fosse più forte, seppur di poco. Lo hanno dimostrato glu ultimi chilometri dove, nonostante una vecchia caduta, un inconveniente tecnico e una minore attiudine a cronometro rispetto ai vari Pozzato, Hoste, e Hushovd ha continuato a guadagnre qualche secondo.

 

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Via i dopati dal ciclismo.

Non è che mi sono staccato, è che il gruppo è andato in fuga!


 
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Livello Ottavio Bottecchia




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  postato il 12/04/2009 alle 18:55
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un corridore che ti vince qualche volata di gruppo al tour non è un velocista?? cos'è un passista veloce? ( è ovvio che sto parlando, in ordine sparso, di boonen, hushovd e petacchi )


Anche secondo me sono velocisti, più precisamente sono i velocisti moderni per eccellenza, quelli delle volate lanciate dal treno.
Sono i McEwen e i Cavendish che sembrano appartenere a un'altra epoca.

 

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Non è che mi sono staccato, è che il gruppo è andato in fuga!


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/04/2009 alle 18:56
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Finito l'hard rock delle pietre, ora è il momento del blues delle cotes ardennesi...


per i diluchiani non suonerà niente....

 

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Danilo Di Luca....Killer strikes again


 
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