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Autore: Oggetto: Giro 2009: prime indiscrezioni e novità

Livello Tour




Posts: 219
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  postato il 11/12/2008 alle 17:31
Originariamente inviato da robby

E poi parliamo (sempre che sia confermato l'ipotesi allettante di Pincoletto) di 3000 metri di dislivello che in 76 km sono un' infinità!!!!!

Di Luca parla di "unica salita della giornata" (vedere l'intervista nel postata da Cancel58 nel thread a lui dedicato).

 

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La salita è l'essenza del ciclismo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 17:38
LA CRONO INFINITA
L’unica perplessità è le­gata a quella infinita cro­nometro da Sestri Levan­te a Riomaggiore, di ben 61,5 km con due salite di mezzo. Con un Arm­strong
di mezzo quella crono rischia di sbilancia­re un po’ l’esito della sfi­da. Prima maglia rosa co­munque sul traguardo della crono a squadre del Lido di Venezia, come di­re fin da subito il primo atto della sfida attesissi­ma, e che tutto il mondo vedrà, fra Lance Arm­strong e Ivan Basso, i re­divivi. Poi, prime tappe interlocutorie verso Trie­ste e Valdobbiadene ed ecco subito i traguardi in quota, a San Martino di Castrozza, sulle pendici del celebre passo Rolle, dopo aver scalato anche il Croce d’Aune. Nella gior­nata successiva da San Martino si va in vetta al Rolle e poi dopo una infi­nita discesa su Bolzano si arriva all’Alpe di Siusi. Come dire che gli uomini di classifica dovranno già apparire in primo piano, a differenza del passato, pur non trattandosi di ar­rampicate trascendenta­li. E si prosegue nel viag­gio, l’Austria e poi Chia­venna, passando da Sankt Moritz e dal passo Maloia, tappe dedicate ai cacciatori di traguardo, insidie numerose verso Bergamo dalla Valtellina, prima sul colle del Gallo, arrampicata classica per il grande ciclismo e poi a Bergamo Alta a ridosso dell’arrivo. A Milano si celebrerà invece, con no­tevole suggestione, il Centenario nei pressi di piazzale Loreto, da dove partì nel 1909 il primo Giro con una kermesse dedicata ai velocisti. Pri­mo riposo in terra pie­montese, poi la Cuneo- Pi­nerolo per celebrare Cop­pi,
fra l’altro proprio a 60 anni esatti da quella ge­niale e spettacolare im­presa del campionissimo, forse la più grandiosa in assoluto dell’epopea del grande Fausto. Sempre che il colle della Madda­lena sia transitabile in discesa in territorio fran­cese. Una tappa che co­munque nel ciclismo mo­derno non ha più grosso significato, al di là dei ri­cordi e delle celebrazioni perché con quelle strade e queste biciclette, c’è troppa discesa dall’ulti­mo colle, Sestriere, sino a Pinerolo, per poter pro­porre una apprezzabile selezione.
TURCHINO NEL FINA­LE
Insidiosa ma non troppo la Torino- Arenza­no, transitando ancora nelle terre di Coppi e con il dolce colle del Turchino nel finale. Le strade cele­bri della Sanremo. Ma soltanto in caso di piog­gia quella picchiata sul mare potrebbe crear pro­blemi. Della crono alle Cinque Terre già abbiamo scritto. E’ una delle più impegnative dell’intera storia del Giro. Si propo­ne a metà del cammino, alla dodicesima delle ven­tun tappe e speriamo che non tolga di mezzo trop­pa gente perché restano poi altre frazioni dal fina­le intrigante e piacevole, giorno dopo giorno. A Fi­renze celebrando Bartali
dovrebbero tornare in scena i velocisti. Poi però c’è l’arrivo sul colle di San Luca a Bologna dopo aver scalato altre colline appenniniche. C’è la tap­pa romagnola dedicata, con grande suggestione, a
Pantani sulle sue colline romagnole e con il Monte Trebbio, altro passaggio obbligato per il ciclismo, a ridosso del traguardo a Faenza. Ma attenti so­prattutto all’inedito tap­pone marchigiano, tre belle scalate con l’arrivo in salita a Monte Petra­no, più di 200 km che la­sceranno certamente il segno in classifica. La se­conda giornata di riposo servirà per un breve viag­gio dalle Marche all’A­bruzzo, da Urbino a Chie­ti, una città che apparte­neva al Giro già agli albo­ri del novecento. E da Chieti ecco una tappa brevissima e spettacola­re, un’ottantina di chilo­metri per salire a quota duemila, al Block Haus, sulla Majella. Circa 23 km di salita non tremen­da, come pendenze, ma che di certo verrà affron­tata a ritmi altissimi. Sarà il quinto arrivo in salita ma non l’ultimo. Attenti alle suggestioni dell’ultimo colle, il Vesu­vio.

GAUL SUL VESUVIO La tappa è quella in parten­za da Avellino e che farà vedere al mondo le mera­viglie della penisola sor­rentina, scalando il Picco S. Angelo. Sul Vesuvio si arriverà 4 km più in alto rispetto a quando nel ‘ 90 vinse per distacco lo spa­gnolo
Chozas con 26” su Gianni Bugno saldamen­te al comando della clas­sifica in maglia rosa. Si arriverà a poche centi­naia di metri dal cratere come quando Charly
Gaul, 50 anni fa vinse una breve e straordinaria cronoscalata in maglia rosa. L’atto finale lo vi­vremo in uno scenario splendido a Roma, 15 chi­lometri a cronometro, dai Fori Imperiali verso Por­ta Pia, piazza del Popolo, via della Conciliazione, piazza Venezia, il Colos­seo. Su di una distanza così breve magari non servirà a ritoccare la classifica, ma in quel caso si tratterà comunque del­la degna passerella di un Centenario da far vedere in diretta tivù al mondo intero.


fonte:www.tuttosport.com

Conti - quanto al Block haus- parla di arrivo a quota duemila: è possibile che l'arrivo venga collocato all'all'atezza del rifugio Pomilio?

 
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Livello Tour




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  postato il 11/12/2008 alle 17:52
Originariamente inviato da cancel58

Conti - quanto al Block haus- parla di arrivo a quota duemila: è possibile che l'arrivo venga collocato all'all'atezza del rifugio Pomilio?


...peraltro Zomegnan, su Cycling Pro, parlando della "rivoluzionaria tappa da 76km", diceva "arriveremo ben oltre i duemila metri", se ricordo bene. Penso ci tocchi attendere 2 giorni per sapere in effetti come stanno le cose.


 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 11/12/2008 alle 17:53
Originariamente inviato da cancel58

ancora sulla tappa di Faenza:
09 dicembre 2008 | 14:32
Il giro d'Italia pedala verso Faenza
La tappa del 24 maggio potrebbe arrivare in città. La decisione il 13 dicembre.

La prudenza e il modo condizionale sono ancora d'obbligo ma il Giro d'Italia 2009 dovrebbe proprio arrivare a Faenza. Le autorità e gli addetti ai lavori si trincerano ancora dietro un cauto riserbo, ma le classiche voci di corridoio si fanno sempre più insistenti e unidirezionali.
Tutto iniziò, almeno per il grande pubblico, lunedì 3 dicembre 2007, quando alla premiazione degli sportivi faentini distintisi nel 2006 l'assessore allo sport Alberto Servadei, tracciando le linee di tutta l'attività istituzionale 2008 per lo sport cittadino accennò anche che Faenza avrebbe richiesto di essere inserita nel Giro d'Italia 2009 come punto di arrivo di una tappa. Poi, subito dopo l'arrivo dell'edizione di quest'anno, la richiesta è stata formalizzata e nel corso dei mesi c'è stato da parte dell'Amministrazione un fervido lavoro di promozione della città manfreda verso questo importante traguardo.
Oggi Servadei ricorda che «Presentano il giro il 13 dicembre a Venezia, in effetti ci sono altre candidature vicine a noi, i contatti sono aperti, e per adesso non c'è nulla di deciso. Anzi credo che lo impareremo solo il 13 pomeriggio dalla tv. Certo, la richiesta di Faenza è ancora in piedi, ed è probabile che nel percorso del Giro vi siano due date vicine ai territori del Comune di Faenza, ma altro non si può dire» salvo l'impegno in caso di assegnazione: «Se ce l'assegnano saremo pronti e ben contenti di fare la nostra parte». Ma per ora la posizione del Comune è il no comment. D'altronde la comprensibile prudenza nel cantar vittoria su un evento di queste dimensioni (che tra l’altro pare essere anche assai costoso, si vocifera oltre i 200mila euro) è rafforzata dal significato particolare del Giro 2009. Sono trascorsi infatti 100 anni esatti da quando Luigi Ganna vinse la prima edizione, e per questo compleanno l'abituale percorso col suo punto di arrivo nel capoluogo lombardo è stato rivoltato come un guanto: il Giro del centenario partirà da Venezia e arriverà nella Capitale, e la selezione determinante non si farà più sui tapponi dolomitici ma... sul Vesuvio. L'attenzione dei media e degli sportivi in generale si è poi alzata negli ultimi giorni per la conferma della presenza di Lance Armstrong, che ha mobilitato l'informazione americana e, a rimorchio, quella dei quattro angoli della terra. Ma in uno scenario di questa importanza e dimensione, quali sono le reali speranze di Faenza di apparire?
«Si lavora in funzione di questo - spiega Raffaele Babini, Direttore di corsa Rcs sport - i rapporti direi che sono ottimi con la Gazzetta dello Sport, che sta tenendo in seria considerazione Faenza per l'arrivo della tappa di domenica 24 maggio». Ci sono in ballo anche altre candidature di città romagnole, come Cesenatico, che si sono moltiplicate alla luce di alcune defezioni, peraltro non ufficializzate, come quella di Rimini. Però «Faenza ha delle buone chanches - prosegue Babini - per ottenere questo risultato. Ci sono ottimi rapporti in atto, sono state fatte delle verifiche, e non si può dare una certezza totale, ma Faenza è una delle poche città accreditate qui in Romagna per avere l'assegnazione dell'arrivo di tappa. Il merito va all'Amministrazione perché ci ha creduto a suo tempo, e oggi per la sua credibilità e per le sue referenze Faenza sta ai primi posti per questa assegnazione». Babini valuta anzi che in caso favorevole la tappa faentina, con l'arrivo in piazza, se da un lato non sarebbe il massimo per i velocisti, perché occorrono viali assai larghi, di 10-15 metri, dall'altro potrebbe giocare un ruolo «Non dico decisivo ma importante per l'economia del Giro». Il referente ufficiale è Angelo Zomegnan, la cui scri-
vania è in questi giorni bollente di domande per questa assegnazione. Le difficoltà e la necessità di verifiche vengono dalla logistica: «Occorrono alcune caratteristiche ben precise per raggiungere il centro della città - spiega ancora Babini - e ci sono esigenze tecniche di spazi: solo la Rai ha 40 mezzi, tra cui gli elicotteri per cui occorrono delle basi, la logistica per tutti i mezzi, un villaggio commerciale, una sala stampa con minimo 150 posti a sedere... ma credo che Faenza questi li abbia appieno». Così si vedrà se avevano ragione le voci di corridoio, oppure no.

fonte : www.sabatoseraonline.it


Mi sembra che RCS abbia attinto a piene mani dalle corse del GS Emilia: l'arrivo in cima a San Luca (prerogativa del Giro dell'Emilia) e la volontà di arrivare in piazza a Faenza, arrivo classico della Settimana Coppi e Bartali!! Meglio così, sono sicuramente tappe e arrivi spettacolari!!

 

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1986: 10 Colli;
1988: 10 Colli, Fausto Coppi, Otztaler Rad Marathon
1990: Maratona delle Dolomiti;
1992: Nove Colli Cesenatico, 10 Colli;
2000: Cinque Colli;
2001: GF Davide Cassani, 10 Colli, Campagnolo, Otztaler Rad Marathon;
2002: 10 Colli.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 11/12/2008 alle 17:55
Qualcuno vuole dire a quelli di Tuttosport che il paese austriaco in Zillertal si chiama MAYRHOFEN e non Myrrhofen?

La distanza tra questa località ed Innsbruck non è proibitiva, sono 69 km. (ho controllato su viamichelin.it)

 

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Andrea Giorgini

a.giorgini@ilciclismo.it
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 11/12/2008 alle 19:22
Originariamente inviato da Granfondista

Originariamente inviato da robby

E poi parliamo (sempre che sia confermato l'ipotesi allettante di Pincoletto) di 3000 metri di dislivello che in 76 km sono un' infinità!!!!!

Di Luca parla di "unica salita della giornata" (vedere l'intervista nel postata da Cancel58 nel thread a lui dedicato).


Questo cambierebbe e di molto il mio giudizio...ovviamente in negativo!!

In effetti se così fosse i primi 45/50km, seppur movimentati dall'inserimento di qualche saliscendi nei dintorni di Chieti, si trasformerebbero in una lenta processione verso l'imbocco della salita finale...
Molto meglio inserire qualcosa di più succulento come il passo Lanciano, non certo durissimo ma già capace di fare una prima importante selezione...speriamo...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 19:44
Originariamente inviato da cancel58

LA CRONO INFINITA
L’unica perplessità è le­gata a quella infinita cro­nometro da Sestri Levan­te a Riomaggiore, di ben 61,5 km con due salite di mezzo. Con un Arm­strong
di mezzo quella crono rischia di sbilancia­re un po’ l’esito della sfi­da.



che noiosi stanno diventando questi discorsi.
le crono fanno parte delle grandi corse a tappe praticamente da sempre.
uno che vince una grande corsa a tappe DEVE sapersi difendere in tutti i terreni.
Uno scalatore ha le sue buone possibilita' di rifarsi in montagna,per contro, un passista dovra' accumulare piu' vantaggio possibile nelle tappe contro il tempo per poter correre in difesa nelle tappe in quota.
E poi il sig.Conti forse di dimentica che Armstrong dava delle gran bastonate anche sui Pirenei e sulle Alpi.Non era come MIguelon che si accontentava di restare con il beneficiario di turno ...

 

[Modificato il 11/12/2008 alle 19:58 by barrylyndon]

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

M.Rourke.THE WRESTLER.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 20:13
Originariamente inviato da Pg

Originariamente inviato da cancel58

Conti - quanto al Block haus- parla di arrivo a quota duemila: è possibile che l'arrivo venga collocato all'all'atezza del rifugio Pomilio?


...peraltro Zomegnan, su Cycling Pro, parlando della "rivoluzionaria tappa da 76km", diceva "arriveremo ben oltre i duemila metri", se ricordo bene. Penso ci tocchi attendere 2 giorni per sapere in effetti come stanno le cose.



La strada del Block Haus, sterrato compreso, arriva a 2068 metri, più in alto non si può (i 2142 metri segnalati sull'altante stradale si riferiscono all'edificio del Block Haus vero e proprio, situtato poco più in alto del piazzale terminale)

 

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Mauro Facoltosi
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  postato il 11/12/2008 alle 21:36
Originariamente inviato da cancel58

Niente Combai. La tappa Grado-Valdobbiadene, la terza del Giro del Centanario di lunedì 11 maggio, non scalerà per intero una delle asperità più gettonate del Quartier del Piave. I dettagli del circuito finale dell'unica tappa trevigiana sono stati svelati ieri con l'immancabile ricognizione effettuata in bici da Davide Cassani per realizzare la clip di presentazione che verrà trasmessa in mondovisione sabato 13 dicembre durante il vernissage alla Fenice di Venezia.

La Grado-Valdobbiadene che sfiorerà i 200 km entrerà nella Marca a Ponte della Muda. Lungo la Pontebbana raggiungerà Conegliano. Verrà quindi imboccata la direttrice che porta a Tarzo. A ponte Maset la svolta a sinistra per salire sulle Mire. Discesa su Refrontolo e Pieve di Soligo, quindi direzione nuovamente a nord verso Follina. Giunta a Miane dopo un breve tratto di ascesa, la frazione scenderà a Campea e Col S.Martino transitando per il Cavalot. Passaggio quindi per Colbertaldo, sullo strappo di S.Giovanni, Bigolino, circonvallazione e nuova impennata verso S.Vito, Funer e Valdobbiadene per il primo passaggio sotto il traguardo di piazza Marconi. Inizierà quindi il segmento più impegnativo e spettacolare nel cuore delle colline del Prosecco e Cartizze con l'ascesa a S.Pietro di Barbozza, S. Stefano e Guia. Giunta a questo punto la tappa infilerà a destra la discesa tra i vigneti del Follo con passaggio a Soprapiana e transito nuovamente a S. Giovanni. Da quel punto verrà ripercorso il tratto affrontato in precedenza che prima del traguardo porterà i corridori per la seconda volta sul S.Vito, ideale trampolino di lancio verso la vittoria di tappa.

A fare compagnia a Cassani impegnato per circa due orette e mezza, ieri c'era anche Massimo Stefani, il dinamico organizzatore della Prosecco Cycling Classic e l'olimpionico del nuoto nonché enfant du pays Federico Colbertaldo, reduce dagli assoluti in vasca corta di Genova. «Sarà una tappa molto lunga e parecchio movimentata nel finale ha commentato Cassani molto adatta ai colpi di mano, specialmente nel tratto di mangia e bevi che precede la picchiata del Follo».

fonte:www.marcadoc.it



Ma di quand'è questo articolo? Secondo me è vecchio. Ci sono tre opzioni per il circuito finale e la scelta si saprà solo sabato.

 

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"..La corsa nel tempo in salita forse è la mia preferita
È pure oggi mi dovrò affilare i denti
La luce rossa dice " c'è corrente "
Perché qualcosa nasce nella mente
Il mio cammino nel passato è già presente.."

 
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  postato il 11/12/2008 alle 21:40
Originariamente inviato da cancel58

...Nella gior­nata successiva da San Martino si va in vetta al Rolle e poi dopo una infi­nita discesa su Bolzano si arriva all’Alpe di Siusi...


TRISTEZZA: il Zome qui mi ha profondamente deluso!!! Spero sia un'indiscrezione errata di Conti...

 

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Livello Tour




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  postato il 11/12/2008 alle 23:29
Il sito è già on-line http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2009/ ma ovviamente è super blindato...

 

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  postato il 12/12/2008 alle 00:27




Vedi Napoli, poi Roma - Sarà questo il tracciato completo?

http://www.cicloweb.it/

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
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  postato il 12/12/2008 alle 13:22
(Babeuf, la notizia su Evans l'ho postata nel thread delle squadre invitate)

****************

Tutto sul Giro del Centenario domani alla Fenice
In diretta tv su Rai Tre dalle 16.40 e sul sito gazzetta.it

Tutto è pronto per togliere il velo al Giro del Centenario che si conoscerà nei dettagli domani a Venezia, presso il Gran Teatro La Fenice, nel corso di una grande diretta televisiva proposta su RaiTre a partire dalle 16.40. Un primo collegamento, un assaggio, è previsto alle 16. Per chi ha consuetudine con internet sarà possibile seguire l’evento in diretta anche sul sito www.gazzetta.it , a partire dalle 16. A seguire, nel sito, interviste e commenti realizzati ad hoc.

L’evento tanto atteso legato al compleanno speciale del Giro sarà frequentato dal bel mondo del ciclismo, da molti dei protagonisti al via il 9 maggio prossimo, tra i quali spiccano Basso, Di Luca, Cunego, Ballan, Bennati, Petacchi, Rebellin, Simoni, Pelizzotti, Simeoni. Tra le autorità si segnala la presenza del presidente del Coni Petrucci così come del presidente della Fci Di Rocco.

Sicuramente assente Lance Armstrong che è appena rientrato negli Stati Uniti dopo lo stage europeo di allenamento a Tenerife. Ugualmente non sarà alla Fenice il presidente dell’Uci Pat McQuaid, molto dispiaciuto di non poter presenziare. McQuaid ha inviato agli organizzatori un messaggio augurale nel quale formula i suoi voti per un evento di grande successo e si rammarica per la concomitanza con inderogabili impegni legati alle opportunità di sviluppo della Federazione che presiede.

(fonte: cs RCS Sport)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2008 alle 13:41
Penso che abbiano tutti tirato un respiro di sollievo non appena si è saputo che gravi impegni professionali impedivano al caro Pat di essere presente!


Comunque lo Zome ha fatto sapere per tempo che il teatro è piccolo e di inviti ne avrebbe dati pochi, ma questa mattina uno per mio padre c'era e quindi partirà per Venezia.
Sarà perchè il mandato è in scadenza e vogliono convincerlo a restare?

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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  postato il 12/12/2008 alle 13:45
Presentato oggi il simbolo del primato che si lega al Giro del Centenario
Ecco la maglia rosa by Dolce&Gabbana
Un emblema griffato, per il tredicesimo anno legato a Estathé, all’insegna del Made in Italy, con i bordi del collo e dei fianchi biancorossoverdi

Giro nuovo, centenario, e per la ricorrenza rinnovato nel suo simbolo più connotante, la maglia rosa, che sposa l’idea di un grande marchio – Dolce & Gabbana – e accentua i caratteri nazionali. Sul collo e sui fianchi bordata con il tricolore, provvista di un logo fashion style che si aggiunge all’ormai storico marchio Estathé (per il tredicesimo anno consecutivo abbinato al capoclassifica), la nuova maglia rosa è stata presentata oggi presso la Sala Montanelli del Corriere della Sera, nel cuore di Rcs Media Group, dove nasce anche La Gazzetta dello Sport che il Giro ha generato nel 1909.

Una nuova maglia rosa per celebrare, con un pizzico di discontinuità, il made in Italy. Per la prima volta una celebre griffe che asseconda il ciclismo in quanto sport che, con il calcio, è più vicino al cuore degli italiani. Una nuova maglia comunque tecnica, affidata per la realizzazione al Maglificio Santini che da anni è fornitore dei simboli collegati al Giro: dalla maglia rosa alla bianca, dalla verde alla ciclamino.

La nuova maglia rosa è un emblema che nessuno dei campioni presente alla manifestazione odierna – Ivan Basso, Damiano Cunego, Danilo Di Luca e Gilberto Simoni, tutti aspiranti ad indossarla fra il 9 e il 31 maggio prossimi – ha voluto scaramanticamente avvicinare. Ogni cosa a tempo debito.

La nuova maglia rosa è stata così salutata da Angelo Zomegnan, direttore eventi ciclistici di Rcs Sport: "A 77 anni dalla nascita, la maglia rosa gode ora di una pennellata tricolore che finirà per far breccia anche nel cuore delle donne che sono rimaste per un secolo alla finestra di uno straordinario evento come il Giro d'Italia. Come tutti i colpi di genio, la pennellata di Dolce&Gabbana è semplice, pulita. In altre parole, una pennellata capace di fare la differenza e di fare uscire la maglia rosa dallo sport per entrare nel mondo della moda. Non possiamo che esserne compiaciuti".

Dal canto loro Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno così commentato l’intesa: “L’eccellenza della moda italiana incontra la competizione che per antonomasia è diventata simbolo del ciclismo italiano nel mondo in una partnership inedita. Dopo il calcio, il tennis e il rugby, Dolce & Gabbana ancora una volta associa il proprio nome al mondo dello sport e celebra il 100° anniversario della Maglia Rosa reinterpretando lo storico simbolo del Giro d’Italia. Un simbolo istituzionale come la Maglia Rosa va rispettato. Non può e non deve essere stravolto. È per questo motivo che l’abbiamo personalizzata con alcuni dettagli storici dello stile Dolce & Gabbana, come le bande tricolore e l’effetto delle maglie sovrapposte, lasciandone la base riconosciuta nel mondo”.



(fonte: cs RCS Sport / Dolce&Gabbana)

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 12/12/2008 alle 13:58
Originariamente inviato da Cacciatore di tappe

Il sito è già on-line http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2009/ ma ovviamente è super blindato...


Oh manco quest'anno riescono a fare un sito a parte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2008 alle 18:23
sarà questo il percorso della crono delle cinque Terre?

http://www.bikemap.net/route/105827

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2008 alle 18:29
Originariamente inviato da Cascata del Toce

Originariamente inviato da forzainter

Ho letto l'articolo
La situazione delle tappe Piemontesi è incredibile
L'anno scorso gli organizzatori della Gazzetta avevano dichiarato che , vista l'assenza nel giro 2008 , il Piemonte avrebbe avuto largo spazio nel giro 2009..
Una Tappa.. pure disegnata male (e manco nel fine settimana..)
Dubito che il giro l'abbiano disegnato adesso (almeno spero..) , dunque non era il caso di non fare promesse se non si è in grado di mantenere (le varie beghe credo fossero a conoscenza di Zomegnan)
Prima della tappa di La Thuile Zomegnan aveva firmato un contratto con la Regione Valle d'Aosta per 3 tappe del giro in 4 anni..
dopo La Thuile nulla.. e i conti della Regione VDA non sono in rosso..

Caro Interello... c'è poco da fare... se vi rendeste conto cosa c'è dietro al disegno di un Giro... non parlereste cosi.. Aosta? Vero..Io non so cosa sia successo.. ma basta che uno sponsor.. un ente o chissà cosa non abbiano versato anche solo un centesimo in meno.. che salta tutto.. La tappa c'era.. è andata così..Comunque il Piemonte ha riformulato il contratto cn gli organizzatori per i prossimi tre giri..

Cascata hai sicuramente ragione , un conto è fare il giro sulla cartina un altro è organizzarlo , solo che un tifoso non ragiona con la logica ma con altro
Poi Senti alcune dichiarazioni di Zomegnan , dopo un Giro 2008 senza tutto il Nord Ovest.. e pensi a 2-3 tappe (sicuramente un week end) ed invece quasi nulla
Mentre vedo che i vicini Savoiardi al Tour hanno 3 tappe e una i Vallesani (e tra l'altro nel week end..)
Sulle Tappe Valdostane , sicuramente non è un problema i soldi , ma essendo la Valle legata al Piemonte , soffre un giro troppo pro Nord-Est

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2008 alle 19:19
Secondo me ci sono tutti questi trasferimenti perchè non è vero che tutte le città vogliono il Giro.
Il Giro è costoso, le strade vanno rifatte, impegna risorse umane e logistiche, rende insoddisfatta la maggioranza dei cittadini e crea caos. Una partenza e un'arrivo sono difficili da gestire e troppo costose, quindi si sceglie o una o l'altra, per questo quando si trovano due località vicine che vogliono la tappa, si accontentano tutte e due e si usano i trasferimenti.

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/12/2008 alle 20:21
Domani è il gran giorno!!!



ci sarà Armstrong alla presentazione della corsa rosa?

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 12/12/2008 alle 20:57
Originariamente inviato da cancel58

sarà questo il percorso della crono delle cinque Terre?

http://www.bikemap.net/route/105827


Credo proprio di si, anche perchè atlante alla mano l'opzione che prevede il Termine dal versante più facile è lunga una settantina di km...

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 12/12/2008 alle 21:39
Battutina sdrammatizzante, il giro parte da Venezia e termina a Roma, una corsa che farà acqua!->
 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 12/12/2008 alle 22:21
Gazzetta:La dichiarazione di Cadel Evans pubblicata dal sito internet Cyclingnews ha destato sorpresa negli uffici di RCS Sport. Secondo il sito Internet l'australiano non avrebbe intenzione di disputare il Giro d’Italia del Centenario e accuserebbe gli organizzatori dell’evento di "fare pubblicità alla corsa attraverso il suo nome".
Ecco la replica di Angelo Zomegnan, direttore del Giro d'Italia: "E’ davvero spiacevole leggere certe dichiarazioni attribuite a Cadel Evans. Pur non essendo mia intenzione accendere alcuna polemica sull’argomento, qualche puntualizzazione è però doverosa. L’invito ad Evans a disputare il Giro del 2009 venne inoltrato ai suoi dirigenti già nell’inverno del 2007, quando si inaugurò un percorso condiviso da RCS Sport e Silence-Lotto, allora Predictor, ciascuno nel rispetto del proprio ruolo. A mio sapere, il progetto Giro 2009 è stato successivamente affrontato dai team manager Marc Sergeant e Roberto Damiani con Evans stesso e, a seguito del positivo riscontro di tutte le parti sull’ipotesi di correre in Italia l’anno prossimo, con i dirigenti di Silence-Lotto si è concordato di divulgare la notizia il 10 dicembre 2008, come è puntualmente avvenuto".
Zomegnan conclude: "Al pari mio, e a seguito dei colloqui telefonici avuti nella mattinata di oggi, Sergeant e Damiani si dicono sorpresi della presa di posizione del corridore, che ci auguriamo estemporanea visto che già gli sono stati forniti i suggerimenti sulla preparazione da effettuare tra il Giro e il Tour del 2009: una settimana di assoluto riposo, stage in quota su Alpi, sopralluogo sui Pirenei… etc. Al di là di questo, pur nella volontà di tenere aperto un rapporto che ci auguriamo alla fine di reciproca soddisfazione, non posso comunque esimermi dal sottolineare come per il Giro sia inaccettabile l’accusa di malafede perché non ne esistono i presupposti e perché il Giro mai ha avuto necessità in cento anni di sfruttare il nome di Evans per farsi della pubblicità e neppure ne ha al presente. Se Evans vorrà essere dei nostri, sarà comunque il benvenuto".

Che cadel evans si lavi la bocca prima di parlare di una corsa di 100 anni come il Giro

 
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  postato il 13/12/2008 alle 00:27
Quando sentii che la maglia rosa del Giro 2009 sarebbe stata griffata D&G ebbi un sobbalzo, temevo qualche carnevalata.
Invece devo dire che questa nuova maglia è davvero bella, semplice e allo stesso tempo "stilosa". Finalmente si ritorna ad un rosa puro, senza disegni sullo sfondo, con un pizzico di italico orgoglio.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 13/12/2008 alle 00:32
Io cambierei colore alla maglia ciclamino riportandola un pò più sul viola vino che non su quel fucsia che negli ultimi anni è stato proposto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 01:19
Originariamente inviato da forzainter

Originariamente inviato da Cascata del Toce

Originariamente inviato da forzainter

Ho letto l'articolo
La situazione delle tappe Piemontesi è incredibile
L'anno scorso gli organizzatori della Gazzetta avevano dichiarato che , vista l'assenza nel giro 2008 , il Piemonte avrebbe avuto largo spazio nel giro 2009..
Una Tappa.. pure disegnata male (e manco nel fine settimana..)
Dubito che il giro l'abbiano disegnato adesso (almeno spero..) , dunque non era il caso di non fare promesse se non si è in grado di mantenere (le varie beghe credo fossero a conoscenza di Zomegnan)
Prima della tappa di La Thuile Zomegnan aveva firmato un contratto con la Regione Valle d'Aosta per 3 tappe del giro in 4 anni..
dopo La Thuile nulla.. e i conti della Regione VDA non sono in rosso..

Caro Interello... c'è poco da fare... se vi rendeste conto cosa c'è dietro al disegno di un Giro... non parlereste cosi.. Aosta? Vero..Io non so cosa sia successo.. ma basta che uno sponsor.. un ente o chissà cosa non abbiano versato anche solo un centesimo in meno.. che salta tutto.. La tappa c'era.. è andata così..Comunque il Piemonte ha riformulato il contratto cn gli organizzatori per i prossimi tre giri..

Cascata hai sicuramente ragione , un conto è fare il giro sulla cartina un altro è organizzarlo , solo che un tifoso non ragiona con la logica ma con altro
Poi Senti alcune dichiarazioni di Zomegnan , dopo un Giro 2008 senza tutto il Nord Ovest.. e pensi a 2-3 tappe (sicuramente un week end) ed invece quasi nulla
Mentre vedo che i vicini Savoiardi al Tour hanno 3 tappe e una i Vallesani (e tra l'altro nel week end..)
Sulle Tappe Valdostane , sicuramente non è un problema i soldi , ma essendo la Valle legata al Piemonte , soffre un giro troppo pro Nord-Est

Avrete capito che Zomegnan promette un po a tutti... salvo poi fare un po quello che (tecnicamente e a livello di money) vuole... Per il resto ti garantisco (non si chi ma l ho letto) che le città il Giro lo vogliono eccome..e le richieste sono sempre copiose in Italia (almeno 50 ad edizione) ed all'estero (attualmente Svizzera, Francia, Belgio, Croazia, Slovenia e POLONIA..)

 

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www.vcoazzurratv.it
...- --- .-.. .-
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...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 08:05
Che?Nella Francia del tour voglion tappe al giro??

Mi diresti un paio di città??
p.s non vale Briançon

 

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RISULTATI DI PRESTIGIO FANTACICLISMO 2009 (Decimo assoluto)
2o in una tappa al Giro (Lido di Camaiore Firenze)
Medaglia di bronzo campionato italiano a cronometro
3o in una tappa al Tour (Monaco)
2o GP Ouest-France Plouay
Una vittoria (Rivas Vacia Madrid-Madrid)un secondo (Alziro-Alto de Aitana) e un terzo posto (Xativa) alla Vuelta + due quarti posti.
Terzo in classifica finale e miglior sprinter alla Vuelta!
Vincitore del Giro di Romagna
FANTACICLISMO 2010: Vincitore del Giro del Friuli
3o al Giro dell Fiandre
2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
3o alla Tre Valli Varesine
2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 08:15
Originariamente inviato da Cacciatore di tappe

Originariamente inviato da cancel58

...Nella gior­nata successiva da San Martino si va in vetta al Rolle e poi dopo una infi­nita discesa su Bolzano si arriva all’Alpe di Siusi...


TRISTEZZA: il Zome qui mi ha profondamente deluso!!! Spero sia un'indiscrezione errata di Conti...


Esatto:se così fosse a conti fatti in due tappe dolomitiche ci sarebbero solo Croce d'Aune ,Rolle e Alpe di Siusi...no,mi rifiuto di crederci che possa accadere questo nel giro del Centenario.
E poi la tappa dell'Alpe di Siusi,così descritta,asomiglierebbe in maniera sinistra alla Briançon-Gressoney Saint jean del 1996...ch schifo

 

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  postato il 13/12/2008 alle 08:35
e se invece c'è poco di dolomiti e tanto di appennini....è un problema???

si va alla scoperta di posti meravigliosi, la tappa del petrano secondo me sarà durissima, la tappa "strana" del blockhaus dipende come disegnata può provocare sfracelli, la tappa di faenza potrebbe essere piena di trabocchetti, la tappa del vesuvio potrebbe essere indigesta....sarà un giro diverso...io mi sento di stare dalla parte di Zome

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 08:38
Sì.ma così mi sembra un'offesa nei confronti delle dolomiti.

Mettiti nei panni del passo Pordoi o del Falzarego??Non ti sentiresti offeso?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 09:08
sinceramente? No

...in Italia abbiamo un miliardo di salite...anche se per un anno non si passa per le solite (spettacolari e meravigliose sono il primo a dirlo) Dolomiti va bene lo stesso.

scopriamo strade nuove...son sicuro che verrà fuori un meraviglioso Giro

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 09:30
Ricordate il Giro del 1988? Quello della mitica tappa del Gavia scalato sotto la neve? Ebbene, quell'anno le Dolomiti vennero praticamente aggirate.
Dopo la tappa di Bormio fecero:

Bormio - Merano 2000 (con Stelvio - poi saltato - e arrivo in salita)
Merano - Innsbruck (col passo del Rombo in partenza e la salita di Mosern nel finale)
Innsbruck - Borgo Valsugana (per velocisti, col Brennero in partenza)
Levico Terme - Valico del Vetriolo (cronoscalata)
Borgo Valsugana - Arta Terme (ultima tappa di montagna, con l'attraversamente delle Dolomiti Bellunesi nella fase centrale; si scalarono i passi Duran, Cibiana e Mauria)
Arta Terme - Lido di Jesolo (velocisti)
tappa conclusiva in due semitappa (Jesolo - Vittorio Veneto per velocisti e cronometro in circuito a Vittorio Veneto).

Quella è stata una delle edizioni più dure della storia della corsa rosa

 

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Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 09:39
Zomegnan sta lavorando a questo Giro da due anni.
Lo so perchè è venuto nel 2007 qui a vedere le salite e parlava di un Giro inedito con gli appennini nella parte finale.
Al centenario ha dedicato molto tempo, visto i successi ottenuti, non si può che dargli fiducia.
Non avrebbe rischiato tanto, se sapeva di ottenere un risultato insoddisfacente.

Se verrà fuori un ottimo prodotto, si potrà solo applaudirlo per il coraggio.

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 13/12/2008 alle 12:50
Non credo che le Dolomiti si debbano sentire offese se per un anno non vengono scalate in modo concreto... Era inevitabile che partendo da Venezia e presentandole nella prima settimana, sarebbero state affrontate in modo più soft del solito. E comunque va bene così, è dal 2005 che c'è ampio spazio per loro, nel 2005 l'arrivo a Zoldo Alto con Cereda e Duran, nel 2006 la bellissima tappa con Staulanza, Fedaia, Pordoi e arrivo sul San Pellegrino, nel 2007 di nuovo San Pellegrino, Giau e Tre Cime di Lavaredo e per finire quest'anno l'arrivo sulla Marmolada dopo aver scalato Pordoi, San Pellegrino, Giau e Falzarego + la tappa di Pampeago il giorno precedente e la cronoscalata di Corones il successivo.
Secondo me questa sosta andava fatta

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 13/12/2008 alle 12:57
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Quando sentii che la maglia rosa del Giro 2009 sarebbe stata griffata D&G ebbi un sobbalzo, temevo qualche carnevalata.
Invece devo dire che questa nuova maglia è davvero bella, semplice e allo stesso tempo "stilosa". Finalmente si ritorna ad un rosa puro, senza disegni sullo sfondo, con un pizzico di italico orgoglio.


ma quella scritta dolce e gabbana sul colletto per me rovina tutto, hanno commercializzato anche la maglia rosa che per me aveva ancora un valore "spirituale, sentimentale" e ora hanno rovinato anche il simbolo rosa, che tristezza

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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  postato il 13/12/2008 alle 13:28
Pur non condividendola, penso che l'idea di creare un Giro dal percorso rivoluzionario rispetto al passato sia comunque degna di rispetto, è giusto che una volta tanto abbiano ribalta anche posti poco battuti dalla corsa rosa.
Credo comunque che alla fine saranno i corridori a determinare la spettacolarità della corsa, magari saranno proprio le salite inedite (o quasi) a nascondere le maggiori insidie.
L'elenco partenti lascia ben sperare, anche se non vorrei che tanti grossi nomi vengano al Giro solo perchè il percorso apparentemente morbido potrebbe costituire un buon allenamento per il Tour.

Spero che la presentazione di oggi pomeriggio abbia un po più verve rispetto al passato e costituisca un elemento di discontinuità rispetto all'attuale mentalità all'insegna dello "scusateci per il doping, passato, presente e futuro"

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 13/12/2008 alle 13:29
Da www.tuttobiciweb.it:

Protesta Lampre: Ballan e Cunego non saranno alla Fenice

Colpo di scena e singolare protesta alla vigila del vernissage. I posti in prima fila riservati al campione del mondo Alessandro Ballan ed all’argento di Varese Damiano Cunego, resteranno vuoti. Un trevigiano ed un veronese, elementi di spicco nel panorama ciclistico internazionale diserteranno la prestigiosa passerella veneziana.
A rappresentare la Lampre, uno dei due team Pro Tour italiani (l’altro è la Liquigas), ci sarà solamente Marzio Bruseghin, il corridore che “sussurra agli asini” salito sul gradino più basso del podio dietro Contador e Riccò nell’edizione 2008 per soli 2” sul veneziano Franco Pellizotti. Il popolarissimo campione di Vittorio Veneto si presenterà alla Fenice senza Beppe Saronni, ma accompagnato dal direttore sportivo Fabrizio Bontempi e l’addetto stampa del team della famiglia Galbusera.
“Mi spiace tanto - argomenta l’iridato Ballan che comunque il 9 maggio debutterà al Giro -, ma la squadra ci ha lasciato liberi dall’impegno della Fenice. Sarà il solo Bruseghin a rappresentarci. Se riuscirò guarderò tutto dalla tivù. Perché? Non lo so, meglio lo chiediate a Saronni”.
Pare che alla base della clamorosa protesta ci si l’eccessiva attenzione rivolta dalla Gazzetta dello Sport che notoriamente organizza il Giro, ai rientranti Lance Armstrong ed Ivan Basso. La strategia mediatica adottata dalla “rosea” che ha già inquadrato il Giro del Centenario nella super sfida Basso-Armstrong non sarebbe affatto piaciuta al team manager della Lampre, l’ex iridato Goodwood 1982 e vincitore del Giro del 1979 Beppe Saronni che da parte sua lamenta il totale disinteresse nei confronti dei suoi campioni.

da Il Gazzettino
a firma di Massimo Bolognini


 

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  postato il 13/12/2008 alle 13:38
Avranno anche ragione sul fatto che si stia pompando eccessivamente il dualismo Basso/Armstrong ma il comportamento della Lampre mi sembra abbastanza puerile.
Credo che il fatto di non essere considerato tra i principali pretendenti alla maglia rosa sia per Cunego tutt'altro che uno svantaggio.
Come già dimostrato nella sua intervista su BS di questo mese, Saronni si dimostra un gran "rosicone".
Cosa avrebbero dovuto dire i vari Baronchelli, Battaglin ecc. quando negli anni '80 il ciclismo italiano era soffocato dal dualismo Saronni/Moser?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 13:55
Originariamente inviato da luke

La strategia mediatica adottata dalla “rosea” che ha già inquadrato il Giro del Centenario nella super sfida Basso-Armstrong non sarebbe affatto piaciuta al team manager della Lampre


problemi suoi. se proprio gli dà fastidio questa attenzione eccessiva verso Armstrong e Basso pensasse piuttosto a preparare i suoi corridori a dare spettacolo e a tentare di vincere il Giro piuttosto che a rosicare senza motivo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 14:31
Saronni ridicolo. Più passa il tempo e più mi sembra che uno dei più grossi problemi del ciclismo siano le persone che fanno i DS.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 13/12/2008 alle 15:20
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Avranno anche ragione sul fatto che si stia pompando eccessivamente il dualismo Basso/Armstrong ma il comportamento della Lampre mi sembra abbastanza puerile.
Credo che il fatto di non essere considerato tra i principali pretendenti alla maglia rosa sia per Cunego tutt'altro che uno svantaggio.
Come già dimostrato nella sua intervista su BS di questo mese, Saronni si dimostra un gran "rosicone".
Cosa avrebbero dovuto dire i vari Baronchelli, Battaglin ecc. quando negli anni '80 il ciclismo italiano era soffocato dal dualismo Saronni/Moser?


Ecco, quello che volevo dire lo hai già scritto te. Quoto in pieno, grazie della fatica che mi hai fatto risparmiare

 

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  postato il 13/12/2008 alle 15:27
ma lo sponsor non ha nulla da dire sulla scelta di Saronni?
Rinunciare ad una vetrina così importante per una ripicca francamente ridicola: se va bene a loro....

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 13/12/2008 alle 15:38
Su rai1 hano fatto vedere la grafica della 1° tappa e di quella del vesuvio. Quest'ultima mi è sembrata molto scialba, con passaggio dalla penisola sorrentina.... poca poca salita.....

 

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  postato il 13/12/2008 alle 15:41
rai1??durante telethon??

 

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  postato il 13/12/2008 alle 15:42
Ah dimenticavo... è confermato il blockhaus

 

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