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Autore: Oggetto: Giro 2009: prime indiscrezioni e novità

Livello Tour




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  postato il 10/12/2008 alle 12:52
Se tirano dritto da Carrodano a Pignone allora dalla Madonna di Trezzo non dovrebbero passare.
A meno che non facciano il giro largo passando per Borghetto.

 
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  postato il 10/12/2008 alle 14:45




Indiscrezioni sul percorso - Via da Venezia, subito le Dolomiti

http://www.cicloweb.it/

È già in cascina l'articolo con la seconda parte... arriverà a breve!

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 16:54
Ho letto l'articolo
La situazione delle tappe Piemontesi è incredibile
L'anno scorso gli organizzatori della Gazzetta avevano dichiarato che , vista l'assenza nel giro 2008 , il Piemonte avrebbe avuto largo spazio nel giro 2009..
Una Tappa.. pure disegnata male (e manco nel fine settimana..)
Dubito che il giro l'abbiano disegnato adesso (almeno spero..) , dunque non era il caso di non fare promesse se non si è in grado di mantenere (le varie beghe credo fossero a conoscenza di Zomegnan)
Prima della tappa di La Thuile Zomegnan aveva firmato un contratto con la Regione Valle d'Aosta per 3 tappe del giro in 4 anni..
dopo La Thuile nulla.. e i conti della Regione VDA non sono in rosso..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:21
duello, fino, a tre mesi fa, apparteneva al Fantaciclismo: Lance Armstrong e Ivan Basso a giocarsi un Giro d’Italia in una cronometro da Sestri Levante alle Cinque Terre. Il duello, adesso, è diventato realtà: l’americano, che si era ritirato nel 2005 dopo avere vinto sette Tour de France consecutivi, ha deciso a 37 anni che la pensione non faceva per lui. Ai primi di settembre ha annunciato un sorprendente rientro alle corse e per la prima volta parteciperà al Giro. Il varesino fino al 24 ottobre era un fantasma: bloccato dalla squalifica per l’Operazione Puerto. Ha trovato una nuova squadra e si sta preparando come un forsennato per ricostruirsi l’immagine proprio sulle strade di quel Giro già vinto nel 2006. Entrambi il prossimo 9 maggio saranno al via di una edizione storica della corsa rosa, quella del Centenario, che verrà presentata sabato a Venezia da dove partirà. E che si fermerà in Liguria per due giorni: mercoledì 20 con una tappa in linea da Torino ad Arenzano (con il Turchino) e il giorno seguente con la crono-regina della corsa. Da Sestri Levante, appunto, alle Cinque Terre.

Ma vediamo nel dettaglio questa gara contro il cronometro. Due le salite: Passo del Bracco (580 metri, pendenza media del 4,5%), da affrontare in partenza, e il Passo del Termine (525 metri, pendenza media 3%), poco dopo metà tracciato. È una crono per passisti, da fare quasi tutta con il rapporto 53, con lunghi tratti pianeggianti (da Cà di Vara a Pian di Barca) e in leggera discesa. Ideale per il duello Basso-Armstrong. Il tratto finale è sulla “strada dei Santuari”. L’arrivo, dopo la discesa di Volastra, dovrebbe essere sulla litoranea, all’altezza di Riomaggiore. Proprio ieri la crono è stata provata da Davide Cassani, seguito dalle telecamere Rai per girare i classici trailer di presentazione. Bracco e Termine sono note ai cicloamatori: si scalano nelle Gran Fondo delle 5 Terre e della Città di La Spezia (organizzata dal Gs Tarros, si corre il 29 marzo).

fonte:www.ilsecoloxix.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:28
Originariamente inviato da Pincoletto

Sei sicuro della fondatezza della notizia??..perchè se così fosse ad occhio e croce si andrebbe ben oltre i 61km...


Ho appena postato il pezzo del Secolo. L'articolo cartaceo- a cui ho dato una rapida occhiata stamattina - non diceva nulla di più sul percorso.
passando da Pian di barca i chilometri sarebbero un'ottantina : troppi!
Quindi c'è qualcosa che non quadra.
Il chilometraggio ipotizzato dal sito spezzino ieri (61,5 km) era compatibile con il percorso bracco - levanto- termine

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:32
Originariamente inviato da maurofacoltosi

Se fanno la strada Bracco - Pignone, finiranno nel percorso altre due salitelle, corte e pedalabili, ma che alla fine peseranno eccome: il Termine di Roverano e la Madonna di Trezzo.


La Madonna di Trezzo è un bello strappo ( sempre che lo facciano): la si incontra appena lasciata l'aurelia in direzione Pignone

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:32
Originariamente inviato da maurofacoltosi

Se fanno la strada Bracco - Pignone, finiranno nel percorso altre due salitelle, corte e pedalabili, ma che alla fine peseranno eccome: il Termine di Roverano e la Madonna di Trezzo.


La Madonna di Trezzo è un bello strappo ( sempre che lo facciano): la si incontra appena lasciata l'aurelia in direzione Pignone

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:37
Originariamente inviato da kokkelkoren

Se tirano dritto da Carrodano a Pignone allora dalla Madonna di Trezzo non dovrebbero passare.


Questa sarebbe un'altra possibilità. Ci sono passato molti anni fa. E' un percorso in mezzo ai boschi che sfocia proprio nella piazzetta di Pignone
A proposito di questa località: appena fuori il paese - in direzione del Termine- c'era una trattoria dove si mangiava ( e si beveva) molto bene e a poco prezzo. D'estate, sotto il pergolato- era il massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:46
La tappa del Block haus (di 76 Km, a quanto dice Zomegnan)non sarebbe neppure una novità assoluta. Nel 72 , si arrivo al Block haus dopo una tappa di 48 chilometri ( una semitappa, in verità).
Era il quarto giorno di gara e Fuente staccò merckx di due minuti e mezzo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:47
Originariamente inviato da Abajia

Apperò! Leggo solo ora della crono con Bracco e Termine.
Fantastica! Generalmente sono piuttosto 'allergico' alle prove contro il tempo, ma faccio eccezione per questa, che è sì spudoratamente pro-Lance (beninteso, non sto dicendo che è già scritto che l'ammeregano rifili minuti da contare col pallottoliere agli avversari [anzi! magari sarà lui a prendere legnate], ma sulla carta è stata disegnata chiaramente per Armstrong), ma in fin dei conti chissenefrega, rimane comunque una signor tappa.


spiegami perchè sarebbe per Armstrong, se avessero voluto davvero avvantaggiare l'americano l'avrebbero fatta tutta pianeggiante, e invece ci sono due salite e gli scalatori potrebbero essere avvantaggiati. certo non ci sono grandi pendenze, ma per uno scalatore sempre meglio strada che sale piuttosto che pianura. E la distanza è per veri fondisti, in stile Gilberto Simoni, che secondo me potrà fare bene.

Quindi tutto mi sembra meno che una crono fatta esclusivamente per Armstrong.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 18:52
Giro d'Italia 2009: ci sarà anche Cadel Evans

Continua ad allungarsi la lista di pretendenti alla vittoria finale del Giro d'Italia del Centenario: tra i candidati al successo ci sarà infatti anche Cadel Evans. Il capitano della Silence Lotto, che ha ripreso a pedalare nella sua Australia mentre il resto della squadra ha iniziato il primo raduno in terra di Spagna, ha confermato la sua decisione di voler essere al via della corsa rosa: «Penso di essere sufficientemente maturo per poter affrontare due grandi corse come Giro e Tour nello stesso anno. La corsa rosa, poi, è quella che mi ha lanciato, ho indossato per un giorno la maglia di leader e mi è sempre rimasta nel cuore».

(tuttobiciweb.it)
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penso proprio che molto difficilmente Evans sarà al livello dei vari Armstrong, Basso, Sastre e Di Luca in montagna. Al Tour 2007 abbiamo visto il miglior Evans fino a oggi, e in salita faticava parecchio, praticamente mai ha tenuto la ruota di Rasmussen e Contador. al Giro del prossimo anno ci saranno parecchie montagne e non ha il passo dei fenomeni. Ovviamente quasi impossibile che recuperi a cronometro, visto che Armstrong e Basso sono più forti anche in questa specialità.

 

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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/12/2008 alle 18:56
Originariamente inviato da cancel58

La tappa del Block haus (di 76 Km, a quanto dice Zomegnan)non sarebbe neppure una novità assoluta. Nel 72 , si arrivo al Block haus dopo una tappa di 48 chilometri ( una semitappa, in verità).
Era il quarto giorno di gara e Fuente staccò merckx di due minuti e mezzo


Si può ipotizzare un percorso che prende il via da Chieti scalo (giusto accanto allo stadio dove si concluse la tappa del 2002...lì di spazio per i mezzi ce n'è in abbondanza), subito salita a Chieti attraverso via della Colonnetta (strappo breve ma arcigno), poi discesa nella valle dell'Alento, salita al passo Lanciano attraverso Roccamontepiano (lunga ma pedalabile), discesa tecnica e ripida verso Lettomanoppello, qualche saliscendi fino a Roccamorice e poi la salita finale, durissima nella prima parte (con tratti ben oltre il 10%) e sterrata negli ultimi 5/6km...
...fanno circa 76km, proprio come ipotizzato...

Certo, il chilometraggio sarebbe ridicolo, ma il dislivello superebbe i 3000 metri e non ci sarebbe un metro di pianura...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 19:16
Originariamente inviato da forzainter

Ho letto l'articolo
La situazione delle tappe Piemontesi è incredibile
L'anno scorso gli organizzatori della Gazzetta avevano dichiarato che , vista l'assenza nel giro 2008 , il Piemonte avrebbe avuto largo spazio nel giro 2009..
Una Tappa.. pure disegnata male (e manco nel fine settimana..)
Dubito che il giro l'abbiano disegnato adesso (almeno spero..) , dunque non era il caso di non fare promesse se non si è in grado di mantenere (le varie beghe credo fossero a conoscenza di Zomegnan)
Prima della tappa di La Thuile Zomegnan aveva firmato un contratto con la Regione Valle d'Aosta per 3 tappe del giro in 4 anni..
dopo La Thuile nulla.. e i conti della Regione VDA non sono in rosso..

Caro Interello... c'è poco da fare... se vi rendeste conto cosa c'è dietro al disegno di un Giro... non parlereste cosi.. Aosta? Vero..Io non so cosa sia successo.. ma basta che uno sponsor.. un ente o chissà cosa non abbiano versato anche solo un centesimo in meno.. che salta tutto.. La tappa c'era.. è andata così..Comunque il Piemonte ha riformulato il contratto cn gli organizzatori per i prossimi tre giri..

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/12/2008 alle 19:37
Ecco come ho pensato la tappa del Blockhaus...

Quasi sicuramente non sarà questo il percorso, ma il chilometraggio è proprio quello indicato dallo Zome...

Sarebbe una tappa breve ma micidiale!!

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/12/2008 alle 20:09
Originariamente inviato da babeuf

spiegami perchè sarebbe per Armstrong, se avessero voluto davvero avvantaggiare l'americano l'avrebbero fatta tutta pianeggiante, e invece ci sono due salite e gli scalatori potrebbero essere avvantaggiati. certo non ci sono grandi pendenze, ma per uno scalatore sempre meglio strada che sale piuttosto che pianura. E la distanza è per veri fondisti, in stile Gilberto Simoni, che secondo me potrà fare bene.

Quindi tutto mi sembra meno che una crono fatta esclusivamente per Armstrong.

Logicamente un Giro non si può 'tourizzare' in un anno, quindi è normale che il percorso 2009 non può presentare tre cronometro da 50-55 km tutti piatti come una tavola da biliardo.
È indubbio (o quantomeno lo è per me), però, che Zomegnan abbia voluto 'tutelare' la presenza di Armstrong in qualche modo, in una sorta di scambio (logico, logicissimo) riassumibile con un discorso del tipo "Lance viene al Giro, porta un saccaccio di quattrini, fa notizia sui giornali e in tv, vuoi che non venga 'tutelato' con almeno qualche tappa che - sulla carta - dovrebbe favorirlo rispetto alla stragrande maggioranza degli altri uomini di classifica?"
Ora, posto che in quella crono con oltre venti chilometri di salita tutto può succedere, è innegabile che sulla carta è avvantaggiato più un Armstrong che un Simoni.
Quella tappa, ad esempio, avrebbe potuto benissimo essere una frazione in linea, non so se mi spiego.
Anche i percorsi dei duelli Moser-Saronni erano fatti apposta per loro, ma è ovvio!
Difatti il mio non era un tono polemico, anzi!
Ben vengano personaggi capaci di calamitare l'attenzione dei media e dei tifosi, il ciclismo ne ha bisogno come il pane.

 

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(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 20:20
Originariamente inviato da Abajia

Quella tappa, ad esempio, avrebbe potuto benissimo essere una frazione in linea, non so se mi spiego.


avrebbe anche potuto essere una crono di 50 km tutta pianeggiante dove devi spingere il rapportone e dove lo scalatore puro si becca 5 minuti da Armstrong... non so se mi spiego... dando per ovvio che le crono in un Gt ci devono essere per forza, allora se ci mettono le salite in mezzo mi sembra normale che gli scalatori siano meno svantaggiati.

Certo c'è pure da considerare che c'è la crono finale a Roma, ma è nella terza settimana e quindi lì conteranno soprattutto le energie rimaste in corpo.

La cosa che francamente non capisco invece è la tappa del Blockhaus brevissima, neanche una gara femminile arriva a 70 chilometri, non riesco proprio a comprendere le ragioni di una tale scelta. 50 chilometri in più non avrebbero fatto male a nessuno, ma almeno la tappa avrebbe avuto un chilometraggio decente.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/12/2008 alle 20:22
Originariamente inviato da Pincoletto

il chilometraggio è proprio quello indicato dallo Zome...

Possibile debba esserci almeno una 'bruttura' ogni anno?
Eddai, un chilometraggio a due cifre in una tappa in linea di un GT non è...da GT!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 20:29
Originariamente inviato da babeuf



La cosa che francamente non capisco invece è la tappa del Blockhaus brevissima, neanche una gara femminile arriva a 70 chilometri, non riesco proprio a comprendere le ragioni di una tale scelta. 50 chilometri in più non avrebbero fatto male a nessuno, ma almeno la tappa avrebbe avuto un chilometraggio decente.

Eppure le tappe brevi hanno fatto male.
Quando venne presentato il giro dell'82, mi aspettavo sfracelli dalla Cuneo- Pinerolo, dove non accadde nulla.
A monte campione, in una tappa di 85 chilometri, Hinault vinse quel giro.
Lo stesso sul Block haus nel 72: 48 chilometri bastarono a Fuente per dare una lezione a tutti. Quattro anni prima, dopo 198 chilometri, vinse Bodrero ed i migliori arivarono nello spazio di un fazzoletto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 21:53
Le tappe di montagna corte fanno male perchè molti corridori si ritrovano ai piedi della salita che non hanno ancora "carburato". Se poi i primi chilometri vengono affrontati a tutta, la selezione è maggiore. A dire il vero, quando vinse Fuente la media fu piuttosto bassa, inferiore ai 29 orari.

 

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Mauro Facoltosi
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 10/12/2008 alle 22:23
In effetti le tappe in salita che presentano pochi chilometri possono essere psicologicamente e fisicamente molto più dure da reggere se davanti qualcuno comincia a menare dai primissimi chilometri. Io mi ricordo anche una Val D'Isere-Sestriere di 46 km (Tour de France 1996) e nonostante i pochissimi km i distacchi furono interessanti.
Secondo me sul BlockHaus succederà di tutto e la classifica cambierà più ch in altre tappe di montagna più lunghe.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 22:32
La tappa diventò Briancon - Sestriere e Riis si scatenò prima ancora di partire.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/12/2008 alle 22:40
Adesso che ci ho ripensato una tappa brevissima è vantaggiosa:mettete in conto che pianura non potrà essercene,e chi ha coraggio può attaccare e far saltare il banco già dai primissimi metri.
E poi l'arrivo a 2000 metri e passa...,ma questo comporterà il riasfaltamento del block haus??

 

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RISULTATI DI PRESTIGIO FANTACICLISMO 2009 (Decimo assoluto)
2o in una tappa al Giro (Lido di Camaiore Firenze)
Medaglia di bronzo campionato italiano a cronometro
3o in una tappa al Tour (Monaco)
2o GP Ouest-France Plouay
Una vittoria (Rivas Vacia Madrid-Madrid)un secondo (Alziro-Alto de Aitana) e un terzo posto (Xativa) alla Vuelta + due quarti posti.
Terzo in classifica finale e miglior sprinter alla Vuelta!
Vincitore del Giro di Romagna
FANTACICLISMO 2010: Vincitore del Giro del Friuli
3o al Giro dell Fiandre
2o in una tappa al Giro (Ferrara-Asolo)
3o alla Tre Valli Varesine
2o Giro del Veneto/ 3o ad una tappa della Vuelta (Marbella-Malaga)
Che bello, sono fantalleato! ^_^

 
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  postato il 11/12/2008 alle 12:00
Estathè record senza precedenti, 13 anni in maglia rosa

Estathè non mancherà nel 2009 un nuovo prestigioso traguardo, accompagnando e dissetando il Giro – e l’Italia intera - in occasione del suo centenario, che si compirà tra il 9 e il 31 maggio. In più, e questo è motivo d’orgoglio per il Gruppo Ferrero, Estathè festeggia un primato assoluto: per il 13° anno consecutivo sarà al fianco del Giro in qualità di sponsor ufficiale della maglia rosa.

È un primato di fedeltà che non ha precedenti nella storia della corsa de La Gazzetta dello Sport; un’accoppiata, quella di Estathè e Giro, da sempre vincente grazie alle molteplici affinità valoriali come l’italianità, la voglia di condivisione, l’allegria contagiosa, la modernità nel solco della tradizione e quello spirito nazional popolare in grado di unire l’Italia di ieri, di oggi e di domani. Un brindisi ideale, a base di thè, per i primi 100 anni della “corsa rosa”.

Estathè da oltre trent’anni si esprime attraverso il suo gusto unico e inimitabile, conquistando tutti con la semplicità e la naturalezza che derivano dalla straordinaria qualità delle materie prime impiegate, ovvero le pregiate foglie di thè dello Stri Lanka, oltre che dall’unicità del processo produttivo: il thè viene preparato proprio come a casa, per infusione, senza l’aggiunta di coloranti e conservanti.

Una vera esperienza di gusto resa possibile anche dal bicchierino, icona di Estathè, che ne permette la fruizione in ogni contesto e momento della giornata in virtù delle sue dimensioni contenute e della comoda cannuccia.

(fonte: cs RCS Sport)

 

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  postato il 11/12/2008 alle 12:22
Strano che la RCS non abbia comunicato al mondo intero, con un messaggio a reti unificate, che l'estathè è la bevanda preferita di Armstrong, la stessa con cui ha brindato dopo aver umiliato in salita il malcapitato Contador

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 11/12/2008 alle 12:46
ecco il giro 2009 ...indiscrezione tuttosport
http://www.tuttosport.com/altri_sport/ciclismo/2008/12/11-11979/Il+Giro+del+centenario+%C3%A8+servito%3A+guarda+la+cartina

Ciao a tutti






 
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  postato il 11/12/2008 alle 12:50
Che cartina orribile!
 
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Livello Roger De Vlaeminck




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  postato il 11/12/2008 alle 13:10
La cartina vista così fa schifo ma sembra abbastanza riassuntiva e non troppo dettagliata.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 13:13
Si è fatta abbastanza col c..o Però il Giro è questo...

(fonte: tuttosport.com)

 

[Modificato il 11/12/2008 alle 13:38 by Monsieur 40%]

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"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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  postato il 11/12/2008 alle 13:35
Cavolo, in un sol colpo hanno fatto sparire la Calabria dall'Italia. Nemmeno Miglio sarebbe riuscito a fare tanto!

A prima vista sembra un percorso molto "spezzettato" chissà cosa ne penseranno i corridori dei trasferimenti. Magari qualcuno di farà dare un passaggio da Lance col suo jet privato.

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 11/12/2008 alle 14:19
In realtà è meno spezzettato di quanto sembra.
Trasferimenti come Valdobbiadene-Padova, Chiavenna-Morbegno o Benevento-Avellino non sono certo proibitivi.
L'unico problematico mi sembra quello Faenza-Pergola.

 
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  postato il 11/12/2008 alle 14:26
Originariamente inviato da kokkelkoren

In realtà è meno spezzettato di quanto sembra.
Trasferimenti come Valdobbiadene-Padova, Chiavenna-Morbegno o Benevento-Avellino non sono certo proibitivi.
L'unico problematico mi sembra quello Faenza-Pergola.


Anche Myrhoffen - Innsbruck non scherza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 15:36
A me me pare il gioco della settimana enigmistica "unisci i puntini"

I trasferimenti pur brevi sono sempre trasferimenti, non c'è una tappa che parte da dove arriva la precedente.
Sono più di 20 trasferimenti, non mi sembrano pochi.
E' nello zomegnan style, però per me so' troppi lo stesso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 15:56
dai la carta è sballata nn rende l'idea. fra pinerolo e torino sembra ci siano centinaia di km

 

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http://www.controcopertina.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:02
Comunque il percorso a occhio è molto interessante e i protagonisti annunciati (cui spero se ne aggiungano altri) la rende una corsa che può giocarsela col tour su tutta la linea.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:12
Originariamente inviato da Serpa

A me me pare il gioco della settimana enigmistica "unisci i puntini"





dal punto di vista grafico non suggerisce l'idea di un "giro"
ma la Cuneo Pinerolo non sconfina in Francia?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:14
Originariamente inviato da Serpa

A me me pare il gioco della settimana enigmistica "unisci i puntini"





dal punto di vista grafico non suggerisce l'idea di un "giro"
ma la Cuneo Pinerolo non sconfina in Francia?

 
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Elite




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  postato il 11/12/2008 alle 16:15
davvero è disegnata malissimo....
torino lì dove l'han messa è come se fosse a 1km da dove abito io, tra vercelli e casale monferrato...grande grafica del tuttosporC ;-)
attendiamo la grafica ufficiale di sabato che l'è meì
anche se non mi piace molto questo Giro...ma non si può aver tutto

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:17
Bruttura la tappa del Blockhaus per un totale di 76 km?

Sai che ti dico io invece caro Abj???

Nel caso quella tappa di 76 km ricalcasse l'ipotesi del sempre cartografo e preparato Pincoletto, non sarebbe affatto una bruttura ma potrebbe addirittura essere una genialata (ovviamente a mio modesto modo di vedere).

Ha ragione Cancel quando dice che spesso le tappe corte sono state decisive per le sorti di un GT. Certe volte son proprio quelle tappe corte e magari inaspettate che creano sfracelli. 76 km fatti alla morte possono fare molto più male di una tappa come quella del fedaia di quest'anno dove in pratica fino a malga ciapela (fuga a parte) non è successo nulla.

E poi parliamo (sempre che sia confermato l'ipotesi allettante di Pincoletto) di 3000 metri di dislivello che in 76 km sono un' infinità!!!!!

Ormai manca davvero poco, aspettiamo il vernissage

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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  postato il 11/12/2008 alle 16:23
ancora sulla tappa di Faenza:
09 dicembre 2008 | 14:32
Il giro d'Italia pedala verso Faenza
La tappa del 24 maggio potrebbe arrivare in città. La decisione il 13 dicembre.

La prudenza e il modo condizionale sono ancora d'obbligo ma il Giro d'Italia 2009 dovrebbe proprio arrivare a Faenza. Le autorità e gli addetti ai lavori si trincerano ancora dietro un cauto riserbo, ma le classiche voci di corridoio si fanno sempre più insistenti e unidirezionali.
Tutto iniziò, almeno per il grande pubblico, lunedì 3 dicembre 2007, quando alla premiazione degli sportivi faentini distintisi nel 2006 l'assessore allo sport Alberto Servadei, tracciando le linee di tutta l'attività istituzionale 2008 per lo sport cittadino accennò anche che Faenza avrebbe richiesto di essere inserita nel Giro d'Italia 2009 come punto di arrivo di una tappa. Poi, subito dopo l'arrivo dell'edizione di quest'anno, la richiesta è stata formalizzata e nel corso dei mesi c'è stato da parte dell'Amministrazione un fervido lavoro di promozione della città manfreda verso questo importante traguardo.
Oggi Servadei ricorda che «Presentano il giro il 13 dicembre a Venezia, in effetti ci sono altre candidature vicine a noi, i contatti sono aperti, e per adesso non c'è nulla di deciso. Anzi credo che lo impareremo solo il 13 pomeriggio dalla tv. Certo, la richiesta di Faenza è ancora in piedi, ed è probabile che nel percorso del Giro vi siano due date vicine ai territori del Comune di Faenza, ma altro non si può dire» salvo l'impegno in caso di assegnazione: «Se ce l'assegnano saremo pronti e ben contenti di fare la nostra parte». Ma per ora la posizione del Comune è il no comment. D'altronde la comprensibile prudenza nel cantar vittoria su un evento di queste dimensioni (che tra l’altro pare essere anche assai costoso, si vocifera oltre i 200mila euro) è rafforzata dal significato particolare del Giro 2009. Sono trascorsi infatti 100 anni esatti da quando Luigi Ganna vinse la prima edizione, e per questo compleanno l'abituale percorso col suo punto di arrivo nel capoluogo lombardo è stato rivoltato come un guanto: il Giro del centenario partirà da Venezia e arriverà nella Capitale, e la selezione determinante non si farà più sui tapponi dolomitici ma... sul Vesuvio. L'attenzione dei media e degli sportivi in generale si è poi alzata negli ultimi giorni per la conferma della presenza di Lance Armstrong, che ha mobilitato l'informazione americana e, a rimorchio, quella dei quattro angoli della terra. Ma in uno scenario di questa importanza e dimensione, quali sono le reali speranze di Faenza di apparire?
«Si lavora in funzione di questo - spiega Raffaele Babini, Direttore di corsa Rcs sport - i rapporti direi che sono ottimi con la Gazzetta dello Sport, che sta tenendo in seria considerazione Faenza per l'arrivo della tappa di domenica 24 maggio». Ci sono in ballo anche altre candidature di città romagnole, come Cesenatico, che si sono moltiplicate alla luce di alcune defezioni, peraltro non ufficializzate, come quella di Rimini. Però «Faenza ha delle buone chanches - prosegue Babini - per ottenere questo risultato. Ci sono ottimi rapporti in atto, sono state fatte delle verifiche, e non si può dare una certezza totale, ma Faenza è una delle poche città accreditate qui in Romagna per avere l'assegnazione dell'arrivo di tappa. Il merito va all'Amministrazione perché ci ha creduto a suo tempo, e oggi per la sua credibilità e per le sue referenze Faenza sta ai primi posti per questa assegnazione». Babini valuta anzi che in caso favorevole la tappa faentina, con l'arrivo in piazza, se da un lato non sarebbe il massimo per i velocisti, perché occorrono viali assai larghi, di 10-15 metri, dall'altro potrebbe giocare un ruolo «Non dico decisivo ma importante per l'economia del Giro». Il referente ufficiale è Angelo Zomegnan, la cui scri-
vania è in questi giorni bollente di domande per questa assegnazione. Le difficoltà e la necessità di verifiche vengono dalla logistica: «Occorrono alcune caratteristiche ben precise per raggiungere il centro della città - spiega ancora Babini - e ci sono esigenze tecniche di spazi: solo la Rai ha 40 mezzi, tra cui gli elicotteri per cui occorrono delle basi, la logistica per tutti i mezzi, un villaggio commerciale, una sala stampa con minimo 150 posti a sedere... ma credo che Faenza questi li abbia appieno». Così si vedrà se avevano ragione le voci di corridoio, oppure no.

fonte : www.sabatoseraonline.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:32
I fenomeni per il momento preferiscono rimpallarsi la borraccia: vinci tu, vince lui, nessuno che mostri orgogliosamente i polpacci. Intanto però il Giro d’Italia del 2009 si preannuncia scoppiettante: dall’esordiente Lance Armstrong ad Ivan Basso, passando per Carlos Sastre e Cadel Evans, i big del ciclismo mondiale saranno tutti al via con intenzioni bellicose.



Un Giro che verrà presentato ufficialmente sabato a Venezia, ma che gli esperti giudicano già 'difficilissimo'. Già battezzata anche la settimana decisiva: sarà la terza, quella che comincia sabato 23. E la mattina dopo parte da piazza Saffi, con una tappa che finalmente regalerà alla nostra provincia bagarre vera. Forlì-Faenza, chilometraggio ancora top secret ma bisognerà arrivare in zona 200 chilometri. Come? Forse toccando anche Cesena, visto che l’edizione del Centenario vorrebbe ricordare Giuseppe Ambrosini, direttore della Gazzetta e della corsa nel primo dopoguerra. Di sicuro ci sarà da divertirsi: sembra proprio che gli organizzatori abbiano deciso di far transitare i ciclisti per le alture appenniniche del forlivese e del faentino.



All’orizzonte si stagliano già le ombre massicce del monte Casale e soprattutto del Trebbio (129 sul livello del mare, ai confini tra il territorio di Dovadola e quello di Modigliana), con i suoi strappi al 10% e la salita finale, quella che porta al monumento in bronzo al ciclista, al 12%. Ci sarà divertirsi. "Ci siamo ancora, è la terza volta in quattro anni. Un successo per la città". L’assessore allo sport Giovanni Bucci ha avuto conferma della scelta di Forlì un paio di settimane fa. "Abbiamo chiesto a Zomegnan (il patron del Giro, ndr) di tornare perché nell’edizione del Centenario andavano ricordati Tullo Morgagni e gli altri nostri grandi ciclisti".



Richiesta accolta: a Forlì è sempre stato un successo. Adesso però comincia il difficile. Con l’organizzazione della giornata di domenica 24 maggio. "La tappa partirà tra le 12 e le 13, prima però i ciclisti saranno in piazza per le firme". La sfilata di campioni che fa felici bambini e appassionati. Start da piazza Saffi, poi corso della Repubblica, piazzale della Vittoria, viale Corridoni, via Giovanni dalle Bande Nere, Rocca Caterina Sforza, viale dell’Appennino e via del Partigiano. Via, spediti verso Castrocaro. E i monti dell’Appennino tosco-romagnolo.

fonte:www.ilrestodelcarlino.com

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:33
CAGLI (PU) - Davide Cassani ha effettuato lo scorso 8 dicembre un sopralluogo sul percorso del tappone appenninico del prossimo Giro d'Italia, la Pergola-Monte Petrano. Il popolare opinionista Rai ha percorso in bici i tratti più impegnativi delle ultime tre salite, il Nerone, il Catria e il Petrano, uscendone impressionato per la durezza del percorso. Cassani è stato accompagnato nel sopralluogo da Alighiero Omicioli e Gino Traversini, i due responsabili, seppur in ruoli diversi, della tappa pesarese del Giro.

Da segnalare che la troupe Rai scelto di filmare (per il momento) soltanto tre tappe, quella delle Cinque Terre, la frazione pesarese e la tappa con arrivo sul Vesuvio. Segno, quindi, della grande attenzione che lo staff Rcs e i media nazionali riservano per il tappone appenninico.

fonte:www.pesarosport.com

 
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  postato il 11/12/2008 alle 16:37
Originariamente inviato da robby

Bruttura la tappa del Blockhaus per un totale di 76 km?

Sai che ti dico io invece caro Abj???

Nel caso quella tappa di 76 km ricalcasse l'ipotesi del sempre cartografo e preparato Pincoletto, non sarebbe affatto una bruttura ma potrebbe addirittura essere una genialata (ovviamente a mio modesto modo di vedere).

Ha ragione Cancel quando dice che spesso le tappe corte sono state decisive per le sorti di un GT. Certe volte son proprio quelle tappe corte e magari inaspettate che creano sfracelli. 76 km fatti alla morte possono fare molto più male di una tappa come quella del fedaia di quest'anno dove in pratica fino a malga ciapela (fuga a parte) non è successo nulla.

E poi parliamo (sempre che sia confermato l'ipotesi allettante di Pincoletto) di 3000 metri di dislivello che in 76 km sono un' infinità!!!!!

Ormai manca davvero poco, aspettiamo il vernissage


Thanks Robby...

D'accordo in pieno con tutte le tue osservazioni!!...una tappa del genere, se fatta a tutta fin dall'inizio, può risultare indigesta a molti...
Da non dimenticare che questa tappa viene giusto dopo il riposo, cosa che potrebbe creare qualche problema in più a coloro che non lo digeriscono...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:45
sulla tappa di Benevento


La tappa che coinvolgerà il capoluogo sannita sarà la “Sulmona-Benevento”, 18esima e quart'ultima del Giro, in programma il 28 maggio 2009. L'arrivo della tappa beneventana è stato fissato in piazza Castello, così come avvenuto nel 2002. A differenza di allora, però, stavolta il mini-circuito cittadino sarà differente. I corridori, dopo aver attraversato il massiccio del Matese, arriveranno dall'ultimo brevissimo tratto della Telese-Caianello e si immetteranno su Viale Principe di Napoli, per poi transitare sul ponte Calore, svoltare a destra per Via Posillipo e poi a sinistra in direzione Corso Dante.

Attraverseranno una prima volta Corso Garibaldi passando sotto l'arrivo, dopodichè si allungheranno su Viale degli Atlantici, scenderanno per Via Meomartini e poi per Viale Mellusi. Arrivati a Piazza Risorgimento, gireranno a destra per imboccare Via Nicola da Monteforte, proseguiranno per Via Mustilli e alla Rotonda delle Scienze, s’immetteranno sul ponte che conduce a Capodimonte (Via Ferdinando Hirsch) per poi girare subito a sinistra imboccando Via Croce Rossa e di seguito Via Ponticelli, Via San Pasquale, giungeranno quindi all'Arco di Traiano. Qui svolteranno a destra per Via del Pomerio, percorrendola fino a Via Posillipo e tornando su Corso Dante e poi sul Corso Garibaldi (attraversato quindi per due volte, passando dinanzi a Santa Sofia) fino all'arrivo.

fonte: www.ilquaderno.it

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/12/2008 alle 16:51
Niente Combai. La tappa Grado-Valdobbiadene, la terza del Giro del Centanario di lunedì 11 maggio, non scalerà per intero una delle asperità più gettonate del Quartier del Piave. I dettagli del circuito finale dell'unica tappa trevigiana sono stati svelati ieri con l'immancabile ricognizione effettuata in bici da Davide Cassani per realizzare la clip di presentazione che verrà trasmessa in mondovisione sabato 13 dicembre durante il vernissage alla Fenice di Venezia.

La Grado-Valdobbiadene che sfiorerà i 200 km entrerà nella Marca a Ponte della Muda. Lungo la Pontebbana raggiungerà Conegliano. Verrà quindi imboccata la direttrice che porta a Tarzo. A ponte Maset la svolta a sinistra per salire sulle Mire. Discesa su Refrontolo e Pieve di Soligo, quindi direzione nuovamente a nord verso Follina. Giunta a Miane dopo un breve tratto di ascesa, la frazione scenderà a Campea e Col S.Martino transitando per il Cavalot. Passaggio quindi per Colbertaldo, sullo strappo di S.Giovanni, Bigolino, circonvallazione e nuova impennata verso S.Vito, Funer e Valdobbiadene per il primo passaggio sotto il traguardo di piazza Marconi. Inizierà quindi il segmento più impegnativo e spettacolare nel cuore delle colline del Prosecco e Cartizze con l'ascesa a S.Pietro di Barbozza, S. Stefano e Guia. Giunta a questo punto la tappa infilerà a destra la discesa tra i vigneti del Follo con passaggio a Soprapiana e transito nuovamente a S. Giovanni. Da quel punto verrà ripercorso il tratto affrontato in precedenza che prima del traguardo porterà i corridori per la seconda volta sul S.Vito, ideale trampolino di lancio verso la vittoria di tappa.

A fare compagnia a Cassani impegnato per circa due orette e mezza, ieri c'era anche Massimo Stefani, il dinamico organizzatore della Prosecco Cycling Classic e l'olimpionico del nuoto nonché enfant du pays Federico Colbertaldo, reduce dagli assoluti in vasca corta di Genova. «Sarà una tappa molto lunga e parecchio movimentata nel finale ha commentato Cassani molto adatta ai colpi di mano, specialmente nel tratto di mangia e bevi che precede la picchiata del Follo».

fonte:www.marcadoc.it


 
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Livello Tour




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  postato il 11/12/2008 alle 16:57
CHE BELLO SPEZZATINO, MANCANO SOLO LE PATATE IN UMIDO E SIAMO A POSTO. E QUESTO SAREBBE IL GIRO DEL CENTENARIO?
 
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