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Autore: Oggetto: Domande per Davide Cassani

Livello Fausto Coppi




Posts: 3711
Registrato: Apr 2006

  postato il 28/07/2007 alle 15:26
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da 53.11

Originariamente inviato da magliarossa

Originariamente inviato da 53.11

Ma come si può parlare ancora di questo ciclismo??!!!!!
Ma come potete avere così poca stima di voi stessi!!!
Come si può stare a sentire l'ipocrisia che sgorga dalle fauci del bulba e dell'inetto Cassani, e riuscire pure a fare dei commenti positivi!!!!
Solidarietà a Cassani??!!!!!!!
Da vomito semplicemente da Vomito...
Pensare che qui dentro è pieno di laureati non fa altro che spiegare il perchè della situazione attuale di questa nazione... complimenti vivissimi.......


Ma che discorso è questo?
Come ti permetti di giudicare il fatto che a un altro, laureato o meno, possa interessare o meno una gara di ciclismo?
Questo atteggiamento di disprezzo verso chi segue il ciclismo è uno degli aspetti più odiosi che stanno emergendo nell'ultimo periodo.
Fare dei moralismi da quattro soldi sullo sport (leggasi competizione ludica) in un mondo in cui i problemi veri sono ben altri mi sembra veramente un atteggiamento miope.
E, anche rimanendno in ambito sportivo, se proprio ci fossero degli "sportivi" (ma non li considero tali) che si dovrebbero vergognare, questi sarebbero le frange violente degli ultras di calcio - che creano dei problemi veri ogni tanto, loro sì.


Detto questo, piena solidarietà a Cassani che in tutta questa storia non c'entra nulla.
Chi ha la coscienza sporca sono Rasmussen stesso, i dirigenti dell'UCI, del Tour e della Rabobank, non un commentatore che continua peraltro a fare benissimo il suo lavoro.


e bla bla bla bla bla bla bla bla

bella sviolinata complimenti
solidarietà a Cassani?!!!
evviva l'ipocrisia!!!!


Ripeto: adesso è Cassani uno dei mali del ciclismo...ma vi rendete conto del senso di quello che state dicendo?


Purtroppo è sempre questo il problema del ciclismo: nascondersi dietro ad un dito. Il doping e i mali del ciclismo nascosti dietro a Cassani.
Come si fa a dire che Cassani ha sbagliato?

Poi mi si viene a dire Cassani deve star zitto perchè ai suoi tempi era peggio. Bhe dico io avrà imparato qualcosa ai suoi tempi, avrà capito che il doping non è bene. Io so che errare è umano perseverare è diabolico...
Ha sbagliato quando correva ora non lo deve più fare.

E poi si denuncia sempre l'omertà in qualsiasi ambito (mafia su tutti) e poi si viene a dire che Cassani doveva star zitto, non deve fare i fatti altrui? ma si scherza spero...

Io l'ipocrisia la vedo in questi discorsi...

 

____________________

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Marzo 2009
Utente del mese Giugno 2010




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  postato il 28/07/2007 alle 15:28
Originariamente inviato da super cunego

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Originariamente inviato da magliarossa

Originariamente inviato da 53.11

Ma come si può parlare ancora di questo ciclismo??!!!!!
Ma come potete avere così poca stima di voi stessi!!!
Come si può stare a sentire l'ipocrisia che sgorga dalle fauci del bulba e dell'inetto Cassani, e riuscire pure a fare dei commenti positivi!!!!
Solidarietà a Cassani??!!!!!!!
Da vomito semplicemente da Vomito...
Pensare che qui dentro è pieno di laureati non fa altro che spiegare il perchè della situazione attuale di questa nazione... complimenti vivissimi.......


Ma che discorso è questo?
Come ti permetti di giudicare il fatto che a un altro, laureato o meno, possa interessare o meno una gara di ciclismo?
Questo atteggiamento di disprezzo verso chi segue il ciclismo è uno degli aspetti più odiosi che stanno emergendo nell'ultimo periodo.
Fare dei moralismi da quattro soldi sullo sport (leggasi competizione ludica) in un mondo in cui i problemi veri sono ben altri mi sembra veramente un atteggiamento miope.
E, anche rimanendno in ambito sportivo, se proprio ci fossero degli "sportivi" (ma non li considero tali) che si dovrebbero vergognare, questi sarebbero le frange violente degli ultras di calcio - che creano dei problemi veri ogni tanto, loro sì.


Detto questo, piena solidarietà a Cassani che in tutta questa storia non c'entra nulla.
Chi ha la coscienza sporca sono Rasmussen stesso, i dirigenti dell'UCI, del Tour e della Rabobank, non un commentatore che continua peraltro a fare benissimo il suo lavoro.


e bla bla bla bla bla bla bla bla

bella sviolinata complimenti
solidarietà a Cassani?!!!
evviva l'ipocrisia!!!!


Ripeto: adesso è Cassani uno dei mali del ciclismo...ma vi rendete conto del senso di quello che state dicendo?


Purtroppo è sempre questo il problema del ciclismo: nascondersi dietro ad un dito. Il doping e i mali del ciclismo nascosti dietro a Cassani.
Come si fa a dire che Cassani ha sbagliato?

Poi mi si viene a dire Cassani deve star zitto perchè ai suoi tempi era peggio. Bhe dico io avrà imparato qualcosa ai suoi tempi, avrà capito che il doping non è bene. Io so che errare è umano perseverare è diabolico...
Ha sbagliato quando correva ora non lo deve più fare.

E poi si denuncia sempre l'omertà in qualsiasi ambito (mafia su tutti) e poi si viene a dire che Cassani doveva star zitto, non deve fare i fatti altrui? ma si scherza spero...

Io l'ipocrisia la vedo in questi discorsi...


oh quoto al 100% bravissimo....vedi che quando nn parli di Cunego riesci a dire delle cose intelligenti

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Esordiente




Posts: 4
Registrato: May 2006

  postato il 28/07/2007 alle 15:35
X Federico Martin: grazie per le precisazioni sull'articolo 220, non avevo calcolato i diversi punti di vista UCI-ASO.

Se purtroppo è come citi, a questo punto la faccenda travalica il discorso doping... qui siamo a livello di intrallazzi organizzativi dettati dallo strapotere del management del Mostro-Tour! Ma riuscite anche solamente ad immaginare che pressioni deve aver subito la Rabobank per trovarsi suo malgrado costretta ad escludere il proprio capitano (-così ha detto la strada- dopotutto io a Menchov non ho mai creduto, semmai avrei scommesso su un exploit di T.Dekker) giunto ad un passo da una trionfale vittoria a Parigi?!? Schifo schifo schifo.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1835
Registrato: Sep 2006

  postato il 28/07/2007 alle 15:47
Originariamente inviato da topone

X Federico Martin: grazie per le precisazioni sull'articolo 220, non avevo calcolato i diversi punti di vista UCI-ASO.

Se purtroppo è come citi, a questo punto la faccenda travalica il discorso doping... qui siamo a livello di intrallazzi organizzativi dettati dallo strapotere del management del Mostro-Tour! Ma riuscite anche solamente ad immaginare che pressioni deve aver subito la Rabobank per trovarsi suo malgrado costretta ad escludere il proprio capitano (-così ha detto la strada- dopotutto io a Menchov non ho mai creduto, semmai avrei scommesso su un exploit di T.Dekker) giunto ad un passo da una trionfale vittoria a Parigi?!? Schifo schifo schifo.


Ormai è una lotta a tutto campo tra UCI e ASO, e dall'anno prossimo se alle ultime dichiarazioni faranno seguito fatti, l'ASO sarà l'unica responsabile del Tour e deciderà lei chi potrà partecipare e chi no indipendentmente che siano squadre pro-tour oppure no.

Per me è uno schifo che a tavolino si sia deciso chi non doveva vincere questo Tour.

Dopo l'era Armstrong (a cui era permesso tutto) abbiamo avuto che il vincitore del 2006 non si sa chi sia, e quello del 2007 è stato deciso a tavolino estromettendo la pecora nera.


 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 2093
Registrato: Sep 2004

  postato il 28/07/2007 alle 16:21
L'Uci si arrampica sugli specchi. L'articolo del SUO regolamento dice chiaramente " se il corridore salta UN controllo" , non dice che l'irregolarità è sanata da altri controlli effettuati.
TANTO E' VERO che l'Uci ha avvertito ( diciamo cartellino giallo) Rasmussen con comunicazione del 29 giugno, quando già Rasmussen aveva saltato alcuni controlli e ne aveva fatti altri. l'Uci ha mandato l'avvertimento perché era stato saltato, appunto, UN controllo. Come da suo regolamento
E, per quell'avvertimento del 29 giugno, Rasmussen non poteva partire.
E' Partito perché materia di ricattabilità.
E Cassani è stato la ciliegina sulla torta che, ingenuamente, penso, ha salvato tutti quelli che sapevano e hanno fatto partire Rasmussen.
Io amavo il ciclismo, sapevo che erano dopati ( tutti, da sempre) ma poi c'era chi era un campione e chi no.E tutti faticavano e rischivano la pelle e tutti sopportavano il dolore, il caldo, il reddo e la pioggia. poi c'era chi era un temerario, coraggioso, fiero, caro agli dei e chi era un poveraccio. Come nella vita.
Adesso c'è solo una presa per il c.... generalizzata in cui si decide per sporchi giochi di potere chi vince e chi va via, si decide per sporchi giochi di potere che i foderi combattono e le spade stanno a casa. E io questa presa per il c... non la sopporto.
Sì, lo so che anche questo è come succede nella vita in ogni campo, ma nel ciclismo non lo sopporto, guarda un po'.
Soprattutto quando cominciano, alcuni giornalisti o dirigenti sportivi, il lamento sul loro isolamento per le loro posizioni scomode.
E da dove si lamentano? da qualche catacomba mediatica? da qualche giornaletto di provincia?da un blog dimenticato da Dio e dagli uomini? No, da giornali nazionali, dai microfoni rai.
Basta, veramente non se ne può più.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Rik Van Looy




Posts: 828
Registrato: Jan 2006

  postato il 28/07/2007 alle 20:31
Originariamente inviato da Donchisciotte

L'Uci si arrampica sugli specchi. L'articolo del SUO regolamento dice chiaramente " se il corridore salta UN controllo" , non dice che l'irregolarità è sanata da altri controlli effettuati.
TANTO E' VERO che l'Uci ha avvertito ( diciamo cartellino giallo) Rasmussen con comunicazione del 29 giugno, quando già Rasmussen aveva saltato alcuni controlli e ne aveva fatti altri. l'Uci ha mandato l'avvertimento perché era stato saltato, appunto, UN controllo. Come da suo regolamento
E, per quell'avvertimento del 29 giugno, Rasmussen non poteva partire.
E' Partito perché materia di ricattabilità.
E Cassani è stato la ciliegina sulla torta che, ingenuamente, penso, ha salvato tutti quelli che sapevano e hanno fatto partire Rasmussen.
Io amavo il ciclismo, sapevo che erano dopati ( tutti, da sempre) ma poi c'era chi era un campione e chi no.E tutti faticavano e rischivano la pelle e tutti sopportavano il dolore, il caldo, il reddo e la pioggia. poi c'era chi era un temerario, coraggioso, fiero, caro agli dei e chi era un poveraccio. Come nella vita.
Adesso c'è solo una presa per il c.... generalizzata in cui si decide per sporchi giochi di potere chi vince e chi va via, si decide per sporchi giochi di potere che i foderi combattono e le spade stanno a casa. E io questa presa per il c... non la sopporto.
Sì, lo so che anche questo è come succede nella vita in ogni campo, ma nel ciclismo non lo sopporto, guarda un po'.
Soprattutto quando cominciano, alcuni giornalisti o dirigenti sportivi, il lamento sul loro isolamento per le loro posizioni scomode.
E da dove si lamentano? da qualche catacomba mediatica? da qualche giornaletto di provincia?da un blog dimenticato da Dio e dagli uomini? No, da giornali nazionali, dai microfoni rai.
Basta, veramente non se ne può più.


Impossibile non quotarti, con buona pace della miopia che regna da queste parti...


Nei messaggi privati però si va forte
A buon intenditor....

 
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Livello Milano-Sanremo




Posts: 120
Registrato: Apr 2007

  postato il 28/07/2007 alle 23:01
Io darei la mia solidarietà a Cassani ma non credo che ne abbia bisogno, perché Cassani ha fatto solo il suo dovere, sia che sapesse di mettere nei guai Rasmussen sia che non lo sapesse.
Ma io credo che non lo sapesse, perché se l'avesse saputo non l'avrebbe detto, perché il ciclismo è ancora schiavo di queste omertà, perché non puoi sputare nel piatto in cui mangi e non puoi sputtanare un tuo collega.
Anche in questo forum ho visto scritto che se Cassani avesse saputo il casino che combinava non avrebbe dovuto farlo.

Ma spero che visto l'andazzo preso con Cofidis e Astana qualcosa cambi anche in questo senso.

Per quanto riguarda Rasmussen qualcuno continua a non capire (nonostante le spiegazioni di altri) che non è stato squalificato e non è stato estromesso (tanmto meno dall'Uci, che in questo caso c'entra davvero poco se non indirettamente con i casini che ha combinato).
Rasmusen è stato semplicemente ritirato dalla propria squadra per aver violato un regolamento interno, e quindi non credo che nessun avvocato possa farci niente.
Credo anzi che i primi a consultare gli avvocati siano stati quelli della Rabobank.
E a proposito di Rabobank concordo con voi sul fatto che una squadra del genere "non poteva non sapere" dov'era il suo corridore di punta il mese prima del Tour

Quindi il vero motivo per cui la Rabobank lo abbia "ritirato" non lo sappiamo. Secondo me molte delle ipotesi che avete fatto sono plausibili, e di sicuro c'è stata la fortissima pressione dell'Aso, che forse ha ricattato la Rabobank, o comunque in qualchje modo ha convinto gli olandesi a far fuori il pollo.

Per quantro riguarda il merito, io non conosco bene i regolamenti, però so che ogni controllo "rifiutato" equivale a un controllo "positivo" (tra gli amatori è capitato che ci siano stati dei controlli a fine gara e i primi tre arrivati non si siano presentati nè al controllo nè alla premiazione). Rasmussen, adducendo spiostamenti e/o disguidi burocratici e/o postali è riuscito ad evitare i controlli senza rifiutarli "ufficialmente", e L'Aso in qualche maniera che non sappiamo, è riuscita a rendere vana questa sua furbizia.
Che poi il tramite sia stato Cassani poco importa, chi non doveva esserci quel giorno era Rasmussen, non Cassani.

Ultima cosa per Luke, anche se non ci conosciamo mi permetto di dirti una cosa: a parte il fatto che certi insulti ad altri utenti o anche ad altre persone mi sembrano di cattivo gusto (ma ognuno fa come vuole), vorrei dirti che anche io ho letto e parlato spesso del controllo di Pantani alla fine del Giro 98 come di un controllo che ha lasciato molti dubbi.
Quindi se vuoi puoi mandare anche questo post alla famiglia Pantani

 

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Andare avanti è l'obiettivo, non il mezzo

 
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Livello Rik Van Looy




Posts: 828
Registrato: Jan 2006

  postato il 28/07/2007 alle 23:14
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Ultima cosa per Luke, anche se non ci conosciamo mi permetto di dirti una cosa: a parte il fatto che certi insulti ad altri utenti o anche ad altre persone mi sembrano di cattivo gusto (ma ognuno fa come vuole), vorrei dirti che anche io ho letto e parlato spesso del controllo di Pantani alla fine del Giro 98 come di un controllo che ha lasciato molti dubbi.
Quindi se vuoi puoi mandare anche questo post alla famiglia Pantani


Hai festeggiato il tuo 50° post come meglio non potevi fare!!!
No, non sei un giornalista, mi sono sbagliato!!!
Un Giornalaio, si forse sei un giornalaio, ........ come non pensarci prima...!!!!
Un'ultima cosa, prima di nominare la famiglia pantani, lavati la bocca con il Keranet.
Non sai cos'è, chiedilo a Squinzi, lo produce lui!!!!

 
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Livello Milano-Sanremo




Posts: 120
Registrato: Apr 2007

  postato il 28/07/2007 alle 23:37
molto gentile, come sempre,
non mancherò

 

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Under 23




Posts: 15
Registrato: Jul 2007

  postato il 29/07/2007 alle 01:33
Credo che tutto questo discorso vada un poco contestualizzato: viviamo in uno stato di diritto? C'è libertà di espressione? Non so dove vivete voi ma io vedo che la droga è teoricamente fuorilegge e la trovi in ogni discoteca-parchetto, la prostituzione è vietata e le strade ne sono piene. Sulla trasparenza del mondo politico basta leggersi"La casta". I mass media sono strumentali e succubi di tutto questo; a livello internazionale si massacrano da anni popolazioni intere inventando bugie. Voi direte: ma che centra col Tour? Centra eccome perchè il ciclismo non è che uno dei tasselli sui quali si basa l'immaginario collettivo europeo. Non è un passatempo qualunque..perciò ripeto che il ciclismo moderno l'hanno ucciso i poteri forti che hanno potuto gestire a piacere i controlli antidoping. Rasmussen avrebbero potuto mandarlo a casa comunque, solo volevano che il coulp de teatre avvenisse durante la corsa come con Sinkeviz. Credo che questo Cassani lo sappia bene però, onestamente, non credo che possa dirlo chiaramente . Oggi in trasmissione ha fatto però un accenno strano allo strapotere di Armstrong "Amico di Bush, conosce tanta gente..." non credo possa dire di più anche perchè, con l'aria che tira, rischia non solo il posto di lavoro
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3025
Registrato: Feb 2006

  postato il 29/07/2007 alle 11:48
Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Comunque, questo thread è il classico caso della "luna e il dito".
Cassani, come giustamente diceva Nino, ha fatto il suo lavoro di cronista: ha riportato un fatto vissuto in prima persona, e ninet'altro (il dito). Però chi lo applaude (perchè, poi?) dovrebbe aver capito che grazie/a causa di queste affermazioni la legittima maglia gialla, negativa all'antidoping e fin lì molto coraggiosa, è stata mandata a casa, alla faccia dei garantismi o delle ben più semplici regole di buon senso (la luna).

Ribadisco: non si può mandare a casa un ciclista, perdipiù vestito con la maglia del primato, per un errore venale e che, se compiuto in malafede, dimostra come l'antidoping non sia assolutamente un metro per stabilire l'assunzione di sostanze dopanti (visto che Rasmussen ha fatto il donatore AVIS senza che l'UCI accertasse una positività)


Amico di buoni ascolti e discussioni ciclistiche, io credo che anche senza Cassani avrebbero trovato un buon pretesto.


Ciao Sub, probabilmente è vero, non gli avrebbero permesso di vincere il tour; d'altronde era già stato "nominato" da BigMc appena presa la maglia.

Ciononostante, quello che mi manda in bestia, è che molti forumisti vedano la cacciata di Rasmussen, in seguito alle dichiarazioni di Cassani, come un fatto positivo, in virtù di una tortuosa correlazione "ha raccontato una bugia/è un dopato".

Atteniamoci ai fatti: Rasmussen è stato cacciato per aver raccontato una bugia. HA PERSO IL TOUR (perchè l'avrebbe vinto, visti i risultati di ieri) a causa di questo integralismo folle. E molti avallano questo fatto perchè hanno già tirato le loro conclusioni: "è un dopato!".

Pazzesco.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 7360
Registrato: Jun 2005

  postato il 29/07/2007 alle 11:54
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da Subsonico

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Comunque, questo thread è il classico caso della "luna e il dito".
Cassani, come giustamente diceva Nino, ha fatto il suo lavoro di cronista: ha riportato un fatto vissuto in prima persona, e ninet'altro (il dito). Però chi lo applaude (perchè, poi?) dovrebbe aver capito che grazie/a causa di queste affermazioni la legittima maglia gialla, negativa all'antidoping e fin lì molto coraggiosa, è stata mandata a casa, alla faccia dei garantismi o delle ben più semplici regole di buon senso (la luna).

Ribadisco: non si può mandare a casa un ciclista, perdipiù vestito con la maglia del primato, per un errore venale e che, se compiuto in malafede, dimostra come l'antidoping non sia assolutamente un metro per stabilire l'assunzione di sostanze dopanti (visto che Rasmussen ha fatto il donatore AVIS senza che l'UCI accertasse una positività)


Amico di buoni ascolti e discussioni ciclistiche, io credo che anche senza Cassani avrebbero trovato un buon pretesto.


Ciao Sub, probabilmente è vero, non gli avrebbero permesso di vincere il tour; d'altronde era già stato "nominato" da BigMc appena presa la maglia.

Ciononostante, quello che mi manda in bestia, è che molti forumisti vedano la cacciata di Rasmussen, in seguito alle dichiarazioni di Cassani, come un fatto positivo, in virtù di una tortuosa correlazione "ha raccontato una bugia/è un dopato".

Atteniamoci ai fatti: Rasmussen è stato cacciato per aver raccontato una bugia. HA PERSO IL TOUR (perchè l'avrebbe vinto, visti i risultati di ieri) a causa di questo integralismo folle. E molti avallano questo fatto perchè hanno già tirato le loro conclusioni: "è un dopato!".

Pazzesco.


All Citizens are equal. But some citizens are more equal then others.

E cosa dobbiamo fare? Mica son tutti così aperti di mente...guarda e passa.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Moderatore




Posts: 3577
Registrato: Oct 2006

  postato il 29/07/2007 alle 12:07
Integralismo folle, dici.

E hai STRARAGIONE.

C'è un clima da caccia alle streghe incredibile, ma solo se le streghe hanno una scopa e un porro sul naso e vestono di nero. Se sono bionde e vestono con un tubino verde sono delle ottime vicine di casa. Ci sono dei metri di severità estremamente diversi, improntati soltanto a una pulizia di facciata che stronca le gambe ai polli (scusate il riferimento) che si fanno beccare. Nel caso dell'ultimo, Rasmussen appunto, non è nemmeno stato beccato: è stato SOSPETTATO. E c'è di più: è risultato non-positivo a tutti i controlli cui è stato sottoposto..e non sono pochi. Era ad allenarsi in Italia e non in Messico? Interessante.. ma non è stato trovato positivo a ormoni, stimolanti, non sono state trovate sacche o rintracciate trasfusioni. E infatti, non appena è saltata fuori la notizia dell'allontanamento, io mi aspettavo che sarebbero emerse a distanza di due giorni delle analisi positive (alla Vinokurov, ad esempio).. e invece nemmeno questo. Poi è pacifico che dietro alla cacciata ci siano i giochi di potere e le pressioni dei vertici della Grande Boucle e dei vari organismi.. però non prendiamoci in giro: se si volesse davvero spazzare via il doping si scoprirebbe che la gran parte dei corridori al via non macinano farina del proprio sacco..non completamente, almeno. E pensare che la decisione Rabobank sia un sintomo di onestà è quantomeno ridicolo in un mondo dove i corridori protestano contro il doping al mattino e vengono trovati positivi a fine tappa.
Vogliamo fare pulizia? Sono assolutamente d'accordo. Ma usiamo lo stesso metodo per tutti, evitiamo di nascondere la polvere sotto al tappeto, andiamo a pescare i medici e i ds (che non possono NON sapere), andiamo a pescare i vari Santucione e Fuentes. Perchè qui- mi dispiace per Cassani- non si tratta di qualche corridore che si sveglia la mattina e decide di "fare il furbo". Qui è un intero sistema che instrada i ragazzini al doping già a 14 anni e vede una testimonianza frandiosa nei 60enni che si riempiono per partecipare a una gran fondo e vincere un salame o un insaccato. Se un corridore va a dormire con cyclette e frequenzimetro accanto al letto per evitare di non svegliarsi più..come può il compagno di stanza non sapere? E il medico che lo controlla ogni giorno? E il ds?? Ma non prendiamoci in giro...

In quanto a Cassani..lui non ha colpe nella vicenda, ha solo riportato un'informazione in buona fede senza aspettarsi nessun casino. Non si può colpevolizzarlo per questo. Come non si può esultare per la cacciata del danese, salutandola come un fatto positivo capace addirittura di ripulire il ciclismo.
L'unica cosa che rimprovero a Cassani è la superficialità nel palare del doping...una cosa che ci si potrebbe aspettare da un commentatore esterno, non da uno che ha vissuto per 30 anni di ciclismo.

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 29/07/2007 alle 12:15
Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Ultima cosa per Luke, anche se non ci conosciamo mi permetto di dirti una cosa: a parte il fatto che certi insulti ad altri utenti o anche ad altre persone mi sembrano di cattivo gusto (ma ognuno fa come vuole), vorrei dirti che anche io ho letto e parlato spesso del controllo di Pantani alla fine del Giro 98 come di un controllo che ha lasciato molti dubbi.
Quindi se vuoi puoi mandare anche questo post alla famiglia Pantani


Cara(o) Lowrie, comincio da qui. Innanzitutto ti volevo fare i complimenti perchè mi era sfuggito che fossi diventata uno dei nuovi moderatori di Cicloweb, ma mi spiace per te, insulti non ne vedo e poi, appunto, non ti riguardano.
Per quanto riguarda il tuo invito a mandare il tuo post ai Pantani, ti dirò che forse ho capito il (eu)genio che c'è in te e credo che di pubblicità gratuita tu ne avresti avuta già fin troppa, dal nome Pantani: credimi, meglio accontentarsi nella vita. In ogni caso era una semplice risposta a cascata, tu non c'entri nulla.
Tu dici che il controllo di Lugano è dubbio: lo diceva anche Fanini, un nome una garanzia.... ma nella vita i dubbi sono molti, ad esempio io ho molti dubbi su come facciano alcuni giornalisti a scrivere su testate nazionali

Tieniti pure i tuoi dubbi, nell'albo d'oro resta scolpito che Marco Pantani ha vinto un Giro, anzi DUE, ed un Tour. Questo rimarrà nella storia, certi dubbi invece se ne andranno lasciando solo un forte olezzo di ipocrisia.

Per quanto riguarda Cassani, il dovere di un buon giornalista/cronista/opinionista è quello di coinvolgere il letore/ascoltatore nei suoi racconti, non quello di spettegolare sugli altri: Dezan era un gigante nel narrare il ciclismo, Vicennati è un grande dei giorni nostri. Cassani non sarà mai a quel livello, penso io. Ma sarebbe importante che certe persone capissero che i dirigenti devono fare i dirigenti, i corridori devon fare i corridori ed i giornalisti facciano i giornalisti e non le primedonne!
L'omertà non c'entra nulla, chi dice che certi giornalisti non possano essere omertosi? A dare contro ad alcuni sono maestri, ma Robocop non l'hanno mai sfiorato......
No, non doveva offrire un simile assist alla Rabobank. Avrei voluto vedere cosa si inventavano per mandare a casa Rasmussen... era l'uci a doverlo fermare, altrimenti a che serve Pat-tumiera?

 

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L'opzione antifascista resistenziale è l'unica via maestra.
Ovunque. (nino58)

Club anti Schleck, iscritto n. 1.

Verità e giustizia per Marco Pantani

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 29/07/2007 alle 12:49
Originariamente inviato da 53.11

Originariamente inviato da Donchisciotte

L'Uci si arrampica sugli specchi. L'articolo del SUO regolamento dice chiaramente " se il corridore salta UN controllo" , non dice che l'irregolarità è sanata da altri controlli effettuati.
TANTO E' VERO che l'Uci ha avvertito ( diciamo cartellino giallo) Rasmussen con comunicazione del 29 giugno, quando già Rasmussen aveva saltato alcuni controlli e ne aveva fatti altri. l'Uci ha mandato l'avvertimento perché era stato saltato, appunto, UN controllo. Come da suo regolamento
E, per quell'avvertimento del 29 giugno, Rasmussen non poteva partire.
E' Partito perché materia di ricattabilità.
E Cassani è stato la ciliegina sulla torta che, ingenuamente, penso, ha salvato tutti quelli che sapevano e hanno fatto partire Rasmussen.
Io amavo il ciclismo, sapevo che erano dopati ( tutti, da sempre) ma poi c'era chi era un campione e chi no.E tutti faticavano e rischivano la pelle e tutti sopportavano il dolore, il caldo, il reddo e la pioggia. poi c'era chi era un temerario, coraggioso, fiero, caro agli dei e chi era un poveraccio. Come nella vita.
Adesso c'è solo una presa per il c.... generalizzata in cui si decide per sporchi giochi di potere chi vince e chi va via, si decide per sporchi giochi di potere che i foderi combattono e le spade stanno a casa. E io questa presa per il c... non la sopporto.
Sì, lo so che anche questo è come succede nella vita in ogni campo, ma nel ciclismo non lo sopporto, guarda un po'.
Soprattutto quando cominciano, alcuni giornalisti o dirigenti sportivi, il lamento sul loro isolamento per le loro posizioni scomode.
E da dove si lamentano? da qualche catacomba mediatica? da qualche giornaletto di provincia?da un blog dimenticato da Dio e dagli uomini? No, da giornali nazionali, dai microfoni rai.
Basta, veramente non se ne può più.


Impossibile non quotarti, con buona pace della miopia che regna da queste parti...


Nei messaggi privati però si va forte
A buon intenditor....


Se uno non la pensa come te è miope?
La stai facendo un po' fuori dal vaso, bello mio.

 
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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 29/07/2007 alle 17:42
Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da Barbara Lowrie

Ultima cosa per Luke, anche se non ci conosciamo mi permetto di dirti una cosa: a parte il fatto che certi insulti ad altri utenti o anche ad altre persone mi sembrano di cattivo gusto (ma ognuno fa come vuole), vorrei dirti che anche io ho letto e parlato spesso del controllo di Pantani alla fine del Giro 98 come di un controllo che ha lasciato molti dubbi.
Quindi se vuoi puoi mandare anche questo post alla famiglia Pantani


Cara(o) Lowrie, comincio da qui. Innanzitutto ti volevo fare i complimenti perchè mi era sfuggito che fossi diventata uno dei nuovi moderatori di Cicloweb, ma mi spiace per te, insulti non ne vedo e poi, appunto, non ti riguardano.
Per quanto riguarda il tuo invito a mandare il tuo post ai Pantani, ti dirò che forse ho capito il (eu)genio che c'è in te e credo che di pubblicità gratuita tu ne avresti avuta già fin troppa, dal nome Pantani: credimi, meglio accontentarsi nella vita. In ogni caso era una semplice risposta a cascata, tu non c'entri nulla.
Tu dici che il controllo di Lugano è dubbio: lo diceva anche Fanini, un nome una garanzia.... ma nella vita i dubbi sono molti, ad esempio io ho molti dubbi su come facciano alcuni giornalisti a scrivere su testate nazionali

Tieniti pure i tuoi dubbi, nell'albo d'oro resta scolpito che Marco Pantani ha vinto un Giro, anzi DUE, ed un Tour. Questo rimarrà nella storia, certi dubbi invece se ne andranno lasciando solo un forte olezzo di ipocrisia.

Per quanto riguarda Cassani, il dovere di un buon giornalista/cronista/opinionista è quello di coinvolgere il letore/ascoltatore nei suoi racconti, non quello di spettegolare sugli altri: Dezan era un gigante nel narrare il ciclismo, Vicennati è un grande dei giorni nostri. Cassani non sarà mai a quel livello, penso io. Ma sarebbe importante che certe persone capissero che i dirigenti devono fare i dirigenti, i corridori devon fare i corridori ed i giornalisti facciano i giornalisti e non le primedonne!
L'omertà non c'entra nulla, chi dice che certi giornalisti non possano essere omertosi? A dare contro ad alcuni sono maestri, ma Robocop non l'hanno mai sfiorato......
No, non doveva offrire un simile assist alla Rabobank. Avrei voluto vedere cosa si inventavano per mandare a casa Rasmussen... era l'uci a doverlo fermare, altrimenti a che serve Pat-tumiera?


Caro Luke, prendo atto con piacere che ti esprimi in modo più sereno e ti rispondo volentieri. Non che voglia insegnarti il galateo o che voglia salire su una cattedra, ma non mi piace quando le persone si insultano. Non bisogna essere un moderatore per invitare chi partecipa ad una discussione insieme a te ad una maggiore educazione.
Io su questo forum parlo con te (e con tutti) come se parlassi di persona e non fossi protetto dalla distanza e dall'anonimato, e non mi esprimerei mai in certe maniere.

Comunque ovviamente questo non c'entra nulla sul thread, come non c'entra nulla Pantani, ed è chiaro che i dubbi ognuno se li tiene e l'albo d'oro rimane quello, ci mancherebbe altro...

Invece il thread riguarda Cassani e allora ti ripeto che al di là delle valutazioni sulla bravura di Casasani come ciclista e come commentatore, o addirittura sulla sua altezza (che non c'entrano nulla), io confernmo il fatto che lui ha fatto solo il giornalista, cioè ha reccontato una cosa che ha visto, e che poi quella cosa sia risultata dannosa ad uno che era in fallo non è certo colpa di Cassani. Anzi sono ben lieto che la Rai abbia un commentatore che anche quando non va in onda va su e giù per passi e valli, in bici o in macchina, e che riconosce un ciclista anche sotto la pioggia.

Per carità però sono perfettamente d'acordo con JanJanssen e con tutti quelli che hanno notato la contraddizione tra il cassani corridore quasi certamente dopato e il cassani moralizzatore. Meglio sarebbe stato se Cassani avesse in qualche modo preso le distanze dal suo ciclismo. Ma anche questo secondo me non c'entra nulla. Il fatto che Cassani 15 anni fa probabilmente abbia preso epo non vuol dire certo che avrebbe dovuto tacere su Rasmussen, anche ammesso e non concesso che ne avesse conosciuto le possibili conseguenze.

Facciamola finire questa storia del "cane non mangia cane"

Ah, dimenticavo, mi dispiace che non mandi i miei post a chi di dovere, perché un po' di pubblicità in più mi faceva comodo davvero

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 29/07/2007 alle 18:18
Vedi, quello che forse ti sfugge è il succo del mio pensiero su Cassani: giudizi e battute mie su di lui a parte (che comunque lasciano il tempo che trovano, ovviamente), io credo che il 15 luglio quando ha detto di Rasmussen e del suo incontro a Predazzo, non abbia fatto nulla di male: ha detto ciò che ha visto.
Però, quando dopo qualche giorno è scoppiato il casino ed ha sentito che Rasmussen dichiarava che di essere stato in Messico, lì doveva tagliare corto e tirarsi fuori. Non, non dico che dovesse smentire, ma bastava imparare dai nostri politici e dire 'sono stato frainteso'. Perchè?
Semplice. Innanzitutto toccava all'Uci mandare a casa Rasmussen, anzi non doveva farlo partire: non l'hanno fatto e dovevano essere loro ad assumersi quella responsabilità.
Poi, come tutti ormai pensiamo, la Rabobank probabilmente sapeva tutto ed ha taciuto, ha sanzionato Rasmussen e penso avrà detto 'se viene fuori questa storia, sono ca**i tuoi e noi ti scarichiamo'.
In quella situazione, doveva essere l'Uci o l'organizzatore del Tour o la Rabobank a prendere la decisione di escluderlo, ma non è giusto che ciò avvenga per quello che dice un giornalista: gli ha offerto il pretesto per cacciarlo.
Secondo me doveva tirarsi un'attimo indietro e dire 'arrangiatevi voi': d'altronde basta un'occhiata al passaporto.... Rasmussen era facilmente smascherabile, non serviva l'exploit di Cassani.
Concludendo, da quel giorno il ciclismo appare, agli occhi del pubblico, ancor peggiore di prima: un possibile 'baro' (ammesso e non concesso che gli altri non lo siano a loro volta) viene smascherato dall'incauta confidenza di un giornalista. L'Uci e compagnia bella, autentiche macchine mangiasoldi, stanno alla finestra ad ammirare il ciclismo che è allo sbando soprattutto grazie alla loro inefficienza. Ciao.

PS: Cassani tecnicamente è preparato (e ci mancherebbe...), ma mi piacerebbe parlasse meno di doping e più di ciclismo. Lui ed anche Aurone.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/07/2007 alle 18:25
Originariamente inviato da luke


PS: Cassani tecnicamente è preparato (e ci mancherebbe...), ma mi piacerebbe parlasse meno di doping e più di ciclismo. Lui ed anche Aurone.

Sei sicuro di parlare dello stesso Cassani criticato da molti forumisti durante il giro perchè quando si parlava di doping glissava in continuazione (Probabilmente proprio per il suo passato)??

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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  postato il 29/07/2007 alle 18:25
Originariamente inviato da luke

PS: Cassani tecnicamente è preparato (e ci mancherebbe...), ma mi piacerebbe parlasse meno di doping e più di ciclismo. Lui ed anche Aurone.


Quoto in pieno.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/07/2007 alle 18:36
Originariamente inviato da stetes

Originariamente inviato da luke

PS: Cassani tecnicamente è preparato (e ci mancherebbe...), ma mi piacerebbe parlasse meno di doping e più di ciclismo. Lui ed anche Aurone.


Quoto in pieno.....



chissa' perche' ma leggendo qualche post ho come l'impressione di non aver visto le stesse trasmissioni..

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/07/2007 alle 18:40
sapete se ha un contratto rai anche x il 2008...
no xchè fra giro mattina, giro in diretta( in moto o seduto ), giro all'arrivo il processo alla tappa, tGiro , le grandi salite etc etc sta in video piu del pres del consiglio e del capo dell'opposizione messi insieme!

 
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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 29/07/2007 alle 19:16
Originariamente inviato da luke

Vedi, quello che forse ti sfugge è il succo del mio pensiero su Cassani: giudizi e battute mie su di lui a parte (che comunque lasciano il tempo che trovano, ovviamente), io credo che il 15 luglio quando ha detto di Rasmussen e del suo incontro a Predazzo, non abbia fatto nulla di male: ha detto ciò che ha visto.
Però, quando dopo qualche giorno è scoppiato il casino ed ha sentito che Rasmussen dichiarava che di essere stato in Messico, lì doveva tagliare corto e tirarsi fuori. Non, non dico che dovesse smentire, ma bastava imparare dai nostri politici e dire 'sono stato frainteso'. Perchè?
Semplice. Innanzitutto toccava all'Uci mandare a casa Rasmussen, anzi non doveva farlo partire: non l'hanno fatto e dovevano essere loro ad assumersi quella responsabilità.
Poi, come tutti ormai pensiamo, la Rabobank probabilmente sapeva tutto ed ha taciuto, ha sanzionato Rasmussen e penso avrà detto 'se viene fuori questa storia, sono ca**i tuoi e noi ti scarichiamo'.
In quella situazione, doveva essere l'Uci o l'organizzatore del Tour o la Rabobank a prendere la decisione di escluderlo, ma non è giusto che ciò avvenga per quello che dice un giornalista: gli ha offerto il pretesto per cacciarlo.
Secondo me doveva tirarsi un'attimo indietro e dire 'arrangiatevi voi': d'altronde basta un'occhiata al passaporto.... Rasmussen era facilmente smascherabile, non serviva l'exploit di Cassani.
Concludendo, da quel giorno il ciclismo appare, agli occhi del pubblico, ancor peggiore di prima: un possibile 'baro' (ammesso e non concesso che gli altri non lo siano a loro volta) viene smascherato dall'incauta confidenza di un giornalista. L'Uci e compagnia bella, autentiche macchine mangiasoldi, stanno alla finestra ad ammirare il ciclismo che è allo sbando soprattutto grazie alla loro inefficienza. Ciao.

PS: Cassani tecnicamente è preparato (e ci mancherebbe...), ma mi piacerebbe parlasse meno di doping e più di ciclismo. Lui ed anche Aurone.


Parlando parlando alla fine ci si capisce dunque, però io continuo a non essere d'accordo con te sui seguenti punti:
1) Una volta detto innocentemente quello che aveva visto e scoperto che stava succedendo un casino cosa avrebbe dovuto dire Cassani a chi cli avesse chiesto una conferma? "No, non sono sicuro, forse non era lui"? non mi sarebbe sembrato onesto

Dici tu stesso che Rasmussen era facilmente smascherabile, e infatti è stato facilmente smascherato. nel senso che Cassani inconsapevolmente forse ha fatto scoppiare il casino mettendo la Rabobank con le spalle al muro, ma la Rabobank non poteva non sapere. Probabilmente, come dici tu, la Rabobank gli aveva detto: "Ok, hai sgarrato, facciamo finta di niente e proviamo a cvincere il tour, ma se salta fuori qualcosa ti scarichiamo, perché in base ai nostri rapporti e accordi con l'Aso non potremmo fare diversamente". E così hanno fatto, prendendosi loro una responsabilità che non poteva essere nè dell'Uci nè dell'Aso.

E comunque ripeto che quando sei un baro puoi essere scoperto anche per caso, i rischi sono tutti tuoi e non è che se sei sfigato passi dalla parte della ragione. E non passi dalla parte della ragione neanche se in gruppo ci sono altri 100 dopati impuniti su 140 che sono arrivati a Parigi

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 29/07/2007 alle 19:51
E' molto triste, per me, scoprire di avere ragione per bocca di Angelo Zomegnan.
Anche oggi ho visto la tappa ( veramente solo l'audio perché ero seduta in veranda vicino al mare, ma anche senza video andava bene).
Zomegnan ha detto che l'articolo del regolamento Uci parla chiaro, Rasmussen non doveva partire né al Giro né al Tour, ma al Giro non è successo nulla ( ovviamente).
Quindi è chiaro che Cassani è stato solo la provvidenza che ha salvato il c... a tutti.
E Mura aveva ragione anche stavolta ( nel giornalismo su carta, in attesa di poter leggere Vicennati , il migliore, su BS, il mio punto di riferimento è Mura ).
Zomegnan ha anche detto che l'uci non ha avvertito nessuno, anche dopo la Santa alleanza contro il doping (uno sbrago dal ridere: la santa alleanza contro il doping fatta da Uci, organizzatori, magari il Coni e chi più ne ha più ne metta).
Ovviamente Zomegnan sa benissimo che del doping non frega nulla a nessuno e che si sta giocando un'altra lotta, non quella al doping.
Ha persino chiamato il meccanismo " a orologeria". Bravo, bella scoperta! Ben arrivato sul pianeta terra.
ovviamente Zomegnan è uno che dal pero è caduto tante volte, ignaro di come andassero le cose, è stato tradito da Pantani nel 1999 e poi da numerosi altri. Su Pantani ha buttato tutta la ferocia possibile ( ricordo una sua intervista alla TV svizzera il giorno dopo morto), adesso che gli stanno attaccando la creatura ( Il Giro) scopre il meccanismo a orologeria ( anche sull'OP).
Dunque Barbara Lowrie, vedo che non smentisci i sospetti di Luke sulla tua identità, beh... se luke ha ragione è un passo avanti: allora le provette dei controlli ematici sono manipolabili?
Perché sai, le voci su Lugano hanno iniziato a girare ad opera di Tonkov ( poi le riprese nel 1999 Squinzi, nel 1998 mise a tacere Tonkov perché voleva quel cattivone di Pantani in squadra), voci, appunto.
Le voci su Campiglio invece giravano da qualche giorno anche nelle carceri.
Mi fa piacere che anche tu concordi: le provette si potevano manipolare ( mica Pantani, secondo le voci da te citate, poteva scambiare la sua provetta con quella di Forconi senza la complicità di nessuno no?).
A orologeria, appunto. e quando suona la sveglia, tutti giù dal pero.
Infine, non sono solo 100 su 140 i dopati del tour ( molti, molti di più), questo significa tutti dopati e significa che , se si vuole trovare una soluzione, bisogna aguzzare il cervello e non accodarsi alle mattanze a orologeria di enti al di sotto di ogni sospetto.
P.S. No comment, per oggi, sulle destefanate.

 

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Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 29/07/2007 alle 20:05
Originariamente inviato da Donchisciotte

E' molto triste, per me, scoprire di avere ragione per bocca di Angelo Zomegnan.
Anche oggi ho visto la tappa ( veramente solo l'audio perché ero seduta in veranda vicino al mare, ma anche senza video andava bene).
Zomegnan ha detto che l'articolo del regolamento Uci parla chiaro, Rasmussen non doveva partire né al Giro né al Tour, ma al Giro non è successo nulla ( ovviamente).
Quindi è chiaro che Cassani è stato solo la provvidenza che ha salvato il c... a tutti.
E Mura aveva ragione anche stavolta ( nel giornalismo su carta, in attesa di poter leggere Vicennati , il migliore, su BS, il mio punto di riferimento è Mura ).
Zomegnan ha anche detto che l'uci non ha avvertito nessuno, anche dopo la Santa alleanza contro il doping (uno sbrago dal ridere: la santa alleanza contro il doping fatta da Uci, organizzatori, magari il Coni e chi più ne ha più ne metta).
Ovviamente Zomegnan sa benissimo che del doping non frega nulla a nessuno e che si sta giocando un'altra lotta, non quella al doping.
Ha persino chiamato il meccanismo " a orologeria". Bravo, bella scoperta! Ben arrivato sul pianeta terra.
ovviamente Zomegnan è uno che dal pero è caduto tante volte, ignaro di come andassero le cose, è stato tradito da Pantani nel 1999 e poi da numerosi altri. Su Pantani ha buttato tutta la ferocia possibile ( ricordo una sua intervista alla TV svizzera il giorno dopo morto), adesso che gli stanno attaccando la creatura ( Il Giro) scopre il meccanismo a orologeria ( anche sull'OP).
Dunque Barbara Lowrie, vedo che non smentisci i sospetti di Luke sulla tua identità, beh... se luke ha ragione è un passo avanti: allora le provette dei controlli ematici sono manipolabili?
Perché sai, le voci su Lugano hanno iniziato a girare ad opera di Tonkov ( poi le riprese nel 1999 Squinzi, nel 1998 mise a tacere Tonkov perché voleva quel cattivone di Pantani in squadra), voci, appunto.
Le voci su Campiglio invece giravano da qualche giorno anche nelle carceri.
Mi fa piacere che anche tu concordi: le provette si potevano manipolare ( mica Pantani, secondo le voci da te citate, poteva scambiare la sua provetta con quella di Forconi senza la complicità di nessuno no?).
A orologeria, appunto. e quando suona la sveglia, tutti giù dal pero.
Infine, non sono solo 100 su 140 i dopati del tour ( molti, molti di più), questo significa tutti dopati e significa che , se si vuole trovare una soluzione, bisogna aguzzare il cervello e non accodarsi alle mattanze a orologeria di enti al di sotto di ogni sospetto.
P.S. No comment, per oggi, sulle destefanate.


1) Non ho capito di quali sospetti parli di Luke sulla mia identità e comunque non ho capito cosa c'entra
2) Mi sembra che su questo forum scrivere di Pantani sia solo sprecare i polpastrelli, e comunque lasciamolo in pace il piovero Marco, anche perché qui si parlava d'altro
3) Dicendo su 100 dopati su 140 dicevo un numero a caso così per dire, comunque non sono d'accordo con chi dice "tutti dopati", primo perché non ci credo, secondo perché anche tra i dopati c'è doping e doping. Secondo me quello per esempio di Armstrong (non sparatemi, è solo un esempio) era molto più ricco, più spinto e più perfezionato di quello di un Moreni qualsiasi. Ricorda che anche nel libro di Mentheour, una delle testimonianze più dirette sul doping si parla di corridori che anche a quell'epoca correvano puliti (erano mosche bianche lo so) e di altri che si dopavano solo saltuariamente e in maniera meno masiccia di altri. viceversa ce n'erano alcuni che erano imbenzinati fino al midollo.

Infine per quanto riguarda Gianni Mura, che seguo da anni, ti consiglio anche il suo primo romanzo, un giallo enogastronomico ambientato proprio al tour de france. E' uscito un paio di mesi fa

p.s. Salutami Sancho

 

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Livello Marco Pantani
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  postato il 29/07/2007 alle 20:20
Non so fare il quote e, quindi te li copio i dubbi di Luke.

"Cara(o) Lowrie, comincio da qui. Innanzitutto ti volevo fare i complimenti perchè mi era sfuggito che fossi diventata uno dei nuovi moderatori di Cicloweb, ma mi spiace per te, insulti non ne vedo e poi, appunto, non ti riguardano.
Per quanto riguarda il tuo invito a mandare il tuo post ai Pantani, ti dirò che forse ho capito il (eu)genio che c'è in te e credo che di pubblicità gratuita tu ne avresti avuta già fin troppa, dal nome Pantani: credimi, meglio accontentarsi nella vita. In ogni caso era una semplice risposta a cascata, tu non c'entri nulla.
Tu dici che il controllo di Lugano ....."


Quindi del controllo di Lugano hai parlato tu, Barbara Lowrie, e Pantani l'hai tirato fuori tu.
Certo che c'è un gap tra dopati, chi ha più soldi e vive in paesi scientificamente avanzati, ha un doping migliore.
E, a parte Armstrong, che è stato uno molto avanti su tutti, oggi il ciclismo di vertice ( cui non appartiene Moreni) sta sul motoscafo e gli atleti di vertice hanno tutti preparatori plurilaureati e miliardari.

 

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IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

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Livello Marco Pantani
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  postato il 29/07/2007 alle 20:22
P.S.: Il libro di Mura lo comprerò in edizione economica, non per tirchieria ( io sono una consumista senza grandi freni) ma perché voglio spendere pochi euro per uno che , anche se mi piace come scrive, si è troppo accodato alla linea da inquisizione del suo giornale.

 

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Livello Milano-Sanremo




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  postato il 29/07/2007 alle 22:08
Originariamente inviato da Donchisciotte

Non so fare il quote e, quindi te li copio i dubbi di Luke.

"Cara(o) Lowrie, comincio da qui. Innanzitutto ti volevo fare i complimenti perchè mi era sfuggito che fossi diventata uno dei nuovi moderatori di Cicloweb, ma mi spiace per te, insulti non ne vedo e poi, appunto, non ti riguardano.
Per quanto riguarda il tuo invito a mandare il tuo post ai Pantani, ti dirò che forse ho capito il (eu)genio che c'è in te e credo che di pubblicità gratuita tu ne avresti avuta già fin troppa, dal nome Pantani: credimi, meglio accontentarsi nella vita. In ogni caso era una semplice risposta a cascata, tu non c'entri nulla.
Tu dici che il controllo di Lugano ....."


Quindi del controllo di Lugano hai parlato tu, Barbara Lowrie, e Pantani l'hai tirato fuori tu.
Certo che c'è un gap tra dopati, chi ha più soldi e vive in paesi scientificamente avanzati, ha un doping migliore.
E, a parte Armstrong, che è stato uno molto avanti su tutti, oggi il ciclismo di vertice ( cui non appartiene Moreni) sta sul motoscafo e gli atleti di vertice hanno tutti preparatori plurilaureati e miliardari.


1) Il controllo di Lugano era stato tirato fuori più sopra da qualcun altro, io ci sono tornato brevemente per sottolineare un concetto, e se vuoi ci torno pure in un altro momento, ma adesso non mi sembra il caso di tirarla per le lunghe qui con Pantani e con i controlli manipolabili
2) Ripeto che sono arciconvinto del fatto che piano piano, o per la paura, o per un cambio generazionale, o per gli oggettivi passi avanti che sta facendo l'antidoping, questo ciclismo è un po' (quanto di preciso no lo so) più pulito di quello di 3, 5, 10, 15 anni fa. Adesso non possiamo lasciarci sfuggire la possibilità di guadagnare altro terreno al doping alzando le braccia e dicendo "tanto sono tutti drogati".
Magari tra sei mesi inventano una sostanza invisibile che fa volare, ma secondo me questo è il primo monmento da tato tempo in qua, in cui il marciume (inteso come doping e non solo) è sulla difensiva, e dobbiamo incalzarlo se veramente vogliamo bene a questo sport

Per quanto riguarda Barbara non capisco perché la fate tanto lunga, ho già scritto che Barbara Lowrie non è il mio nome di una salita molto dura e molto bella che ho fatto anni fa. Più dura del Mortirolo, ma credo non dello Zoncolan, che non ho fatto. A proposito, tu ti chiami Donchisciotte?

 

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Under 23




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  postato il 29/07/2007 alle 23:48
E' proprio un "giallo" il libro di Mura...chissà se c'è scritto che Pantani è stato fatto fuori da Fred Mengoni?
 
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Livello Franco Ballerini




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  postato il 30/07/2007 alle 00:55
Credo che si debba disinguere tra 2 categorie di problemi: quelli tecnicamente risolvibili e quelli tecnicamente NON risolvibili.
Per i problemi che appartengono alla prima categoria resta solo da definire la volontà politica nonchè il costo economico necessario per trovare la soluzione. Per i secondi, NON risolvibili, beh, lo dice la parola stessa, non c'è nulla da fare, non c'è politica che conta, non c'è moneta che conta. Se davvero pensiamo che al Tour di quest'anno ci sono circa 100 dopati su 140, allora significa che il doping è un problema della seconda categoria, NON risolvibile indipendentemente dalle lotte tra UCI,ASO e compagnia cantante. Personalmente credo che il problema doping sia prima di tutto tecnico-scientifico, poi, ma molto in subordine, un problema politico.

 
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Livello Herman Van Springel




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  postato il 30/07/2007 alle 08:12
Originariamente inviato da Donchisciotte

P.S.: Il libro di Mura lo comprerò in edizione economica, non per tirchieria ( io sono una consumista senza grandi freni) ma perché voglio spendere pochi euro per uno che , anche se mi piace come scrive, si è troppo accodato alla linea da inquisizione del suo giornale.


A prescindere dai giudizi su Mura e sul giornale dove scrive che io non acquisto (leggo il "Corriere), il libro è interessante e la lettura abbastanza piacevole e detto da uno che non legge gialli e narrativa in genere preferendo libri storici e tematici è tutto dire.

 

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"Per quanto l'uomo sogni di valere, il difficile è
rimanere con i piedi per terra"

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/07/2007 alle 12:33
Originariamente inviato da Grammont63

Originariamente inviato da Donchisciotte

P.S.: Il libro di Mura lo comprerò in edizione economica, non per tirchieria ( io sono una consumista senza grandi freni) ma perché voglio spendere pochi euro per uno che , anche se mi piace come scrive, si è troppo accodato alla linea da inquisizione del suo giornale.


A prescindere dai giudizi su Mura e sul giornale dove scrive che io non acquisto (leggo il "Corriere), il libro è interessante e la lettura abbastanza piacevole e detto da uno che non legge gialli e narrativa in genere preferendo libri storici e tematici è tutto dire.


quando il libro uscirà in edizione pocket anche mura ci prenderà meno soldi...

 
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Livello Marco Pantani
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  postato il 30/07/2007 alle 15:55
Barbara Lowrie, francamente mi viene un po' ( tanto) da ridere quando sento questa fiaba di entropia del doping che sta diminuendo grazie alla nuova generazione ( ma de che? certificati e preparatori della vecchia scuola sono prassi per le nuove generazioni) o, meglio ancora, grazie alla nuova era del Coni di Petrucci.
Passato , senza alcuna risipiscenza, senza nulla, a fare il paladino dell'antidoping , all'ombra della Melandri e di Torri.
Su Torri ho delle perplessità, quando vedo la vecchia storia del "parla, pentiti e poi diventa il paladino dello sport pulito" , sento puzza da lontano. Intanto i dirigenti non parlano mai, forse devono capire, come Cannavò.
Poi riderei ancora di più se un giorno a Torri venisse l'ideona di chiedere un controllo a sorpresa incrociato alla vigilia della partita di calcio più importante, per esempio, come ha fatto al Giro.
Certo, non accadrà mai perché lui non lo farà mai, il calcio non è il ciclismo, ma se per un'ipotesi assurda lo facesse, quanto durerebbe nel Coni di Petrucci?
P.S. Certo, io sono veramente Don Chisciotte, Barbara Lowrie.

 

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  postato il 31/07/2007 alle 14:03
Originariamente inviato da barrylyndon

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Originariamente inviato da galliano

Suvvia, siamo seri.
Se Rasmussen fosse stato in messico avrebbe avuto mille modi per smentire immediatamente Cassani, già la sera stessa (biglietti aerei, hotel, passaporto, tabulati telefonici, pagamenti con carte di credito, ecc.). E' chiaro che stava in val di fassa. Questo non vuol dire nulla in materia di doping ma su questa specifica diatriba per me non ci sono proprio dubbi. Zero.
gall


ovvio che fosse lassù, sembra un pò il "lo dò-non lo dò" del DNA di Basso dell'anno scorso, le mie provocazioni erano dirette all'assurdità della situazione....

Mettetegli un cappello da asino e fategli scrivere 100 volte "sono un bugiardo", ma mandarlo a casa sulla base di questa farsa è da isterici rimbecilliti!


ma è ovvio che se rasmussen ha mentito lo ha fatto perchè ha fatto uso di doping....... ha fatto stra bene la rabobank a cacciarlo........


Mi piacerebbe sentire un parere di Monsieur su questa tua frase (con cui io concordo pienamente)!
Non per fare polemica ma Monsieur definiva Rasmussen un ciclista "credibile" (molto prima che scoppiasse il caso io nutrivo già dei dubbi e molti se la presero con me per le mie posizioni), sai ogni tanto ammetere che ci si sbaglia non sarebbe neanche male!

Per conto mio è lampante che Rasmussen ci ha preso per i fondelli almeno da 3 anni a questa parte (d'altronde bastava guardare i risultati della sua carriera negli ultimi 3 anni, poco costanti e con picchi altissimi) e quindi Cassani ha detto la verità SICURAMENTE!



no caro magic,ricordo benissimo perche' chiesi a lui lumi su quel "credibile".lui disse chel'impresa di tignes era credibile.e tutto sommato,ti diro',che senza Basso,Ulrich,Armstrong un outsider come Rasmussen in giallo ci poteva anche stare.in fin dei conti chi stava battendo?piazzatoni come Leipeihemer,Sastre,Kloden(ancorche' infortunato)Evans ed un giovane che non conosce ancora i propri limiti come Contador.Valverde Vino si erano gia' autoeliminati,per motivi diversi.anch'io ho pensato che Rasmussen(che ebbe modo gia' di sfiorare il podio nell'era Armstrong,con avversari un po' piu' prestigiosi di questi)in maglia gialla non fosse poi cosi scandaloso.
poi pero'----


Meno male, dài.
C'è ancora una distinzione tra chi capisce e chi proprio non ci arriva.

Rasmussen al Tour stava correndo in maniera credibile, poi è uscita 'sta gran caciara dei controlli saltati, ed abbiamo saputo che:
1) un ciclista può saltare due volte di avvisare dei propri spostamenti incappando soltanto in un'ammonizione;
2) visto che un ciclista non può assolutamente saltare un controllo 45 giorni prima di un GT, la Federciclo danese e l'Uci dovevano svegliarsi il 29 giugno, non a metà luglio;
3) Pat McQuaid ha detto che la regola dei 45 giorni è troppo dura per un atleta, e che non l'ha applicata perché tra un po' la toglieranno (no, no, ma McQuaid è un gran presidente, eh!).

Quindi?
Se il ciclismo fosse uno sport governato da gente normale, la Federciclo danese e l'Uci, il 29 giugno, avrebbero ammonito Rasmussen, ed avvisato la Rabobank dei due mancati controlli nei 45 giorni antecedenti il Giro e il Tour (eh sì, non doveva correre neanche al Giro, ma al Giro il danese mica era Maglia rosa, quindi il bubbone se lo son tenuti per il Tour), e la Rabobank non avrebbe dovuto schierare nei 9 per il Giro e per il Tour il danese. Se l'avesse fatto, Rcs ed Aso avrebbero potuto chiedere (visto il regolamento) la non-partecipazione del danese.
Questa è la logica.

Il resto, è una farsa (come fate a commentare così accanitamente una farsa tanto palese?).

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 31/07/2007 alle 15:42
Originariamente inviato da Monsieur 40%

come fate a commentare così accanitamente una farsa tanto palese?


Mario, in fondo hai ragione. La discussione vivace ed anche questo post dipende dal fatto che, nel thread sulle 'Bulbarellate', ho attaccato in modo deciso il comportamento di Cassani. La reazione di alcuni è stata alquanto veemente, al punto di dover aprire un thread per offrire 'solidarietà' a Cassani (io la solidarietà la offro a chi ha bisogno davvero, c'è gente che sta davvero molto peggio e senza aver spifferato confidenze incaute): il punto è questo. In questo forum, come anche in altri, puoi dare del dopato ad un corridore, dell'incapace ad un dirigente, magari anche del cretino ad un'altro utente o additare come 'castronerie' le idee altrui (vedi GiboSimoni, un nick una garanzia) ma se tocchi un giornalista, apriti cielo.
Quello che mi fa ridere è che qualcuno apertamente sostiene che Cassani non c'entra nulla: ma come si fa a dire una cosa simile?
Facciamo un'esempio: mettiamo che io veda in giro un mio amico con una bella gnoc.. insomma, ragazza e lo dica dentro al bar mentre cazzeggio con altri amici. Mettiamo che al tavolino in fondo sia seduta la moglie/fidanzata dell'amico e mettiamo che mi chieda, direttamente o indirettamente, se e quando ho visto il 'fedifrago'. E' chiaro che la cavolata la fa il ragazzotto che si fa beccare in giro con la ragazza, ma se viene mollato dalla moglie perchè sente la mia frase ed io confermo che l'ho visto, secondo voi c'entro o no in quel casino che si è creato? Magari la moglie sapeva lo stesso delle licenze poetiche del mio amico ma, per carità di patria o per altro, taceva. Davanti alla mia uscita, non può più tacere e scoppia il casino. Mi pare talmente logico, questo ragionamento, che proprio non capisco come si possa interpretare diversamente la vicenda.
Poi è chiaro che hai ragione tu, è stata una farsa grottesca, ma se tra vent'anni qualcuno andrà a leggre qualche libro sulla storia del ciclismo, magari troverà scritto che Rasmussen nel 2007 è stato cacciato dalla sua squadra mentre vinceva il Tour, il tutto a seguito delle dichiarazioni di un giornalista.
Ecco che invece sarebbe mooolto meglio che la Rabobank avesse dovuto sbrogliarsi la matassa in casa e trovare il modo di cacciarlo, o che nel libro ipotetico sopracitato ci fosse scritto che l'organizzatore l'aveva mandato a casa applicando un regolamento che l'Uci (vergognosa) non ha applicato.

 

[Modificato il 31/07/2007 alle 15:45 by luke]

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 31/07/2007 alle 15:45
stai parlando tu che offendi una persona che è no dei poki ke si salva del ciclismo dicendo cose che nn stanno ne in cielo e ne in terra e dichiarando apertamente il concetto dell'OMERTà e poi nn so ki tifi ma sicuramente Simoni (che nn è un santo) è sicuramente migliore d tanti e tanti ciclisti di oggi....

 

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  postato il 31/07/2007 alle 15:46
Originariamente inviato da GiboSimoni

stai parlando tu che offendi una persona che è uno dei poki ke si salva del ciclismo di oggi, dicendo cose che nn stanno ne in cielo e ne in terra e dichiarando apertamente il concetto dell'OMERTà e poi nn so ki tifi ma sicuramente Simoni (che nn è un santo) è sicuramente migliore d tanti e tanti ciclisti di oggi....

 

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Livello Luison Bobet




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  postato il 31/07/2007 alle 15:52
Originariamente inviato da GiboSimoni

stai parlando tu che offendi una persona che è no dei poki ke si salva del ciclismo dicendo cose che nn stanno ne in cielo e ne in terra e dichiarando apertamente il concetto dell'OMERTà e poi nn so ki tifi ma sicuramente Simoni (che nn è un santo) è sicuramente migliore d tanti e tanti ciclisti di oggi....


Questo lo pensi tu e sei libero di pensarlo, ma i fatti dimostrano l'opposto, vedi Cascate del Toce (vecchia storia) ma soprattutto Bormio 2006 e la successiva figuraccia davanti alla commissione d'inchiesta (non è forse omertà quella?). Un conto è dire cose che non stanno nè in cielo, nè in terra, un altro straparlare e poi fare dietrofront.
Chissà perchè, quando vinceva non andava mai a dire cose che 'non stanno in cielo nè in terra'. A buon intenditor, poche parole... ciao.

 

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  postato il 31/07/2007 alle 16:32
Luke, l'unica cosa che critico a Bulba-Cassani nella vicenda Rasmussen è la disparità di trattamento: mentre ogni giorno non perdevano occasione di ricordare la storia dei controlli e dire "ci sono ombre sul danese", dall'latra parte incensavano i vari Vinokurov, Contador, Valverde come esempi di sportività, coraggio, pulizia. E i sospetti su questi tre non erano pochi già alla vigilia, attenzione.
Poi sappiamo il casino che è successo, e in teoria non si può rimproverare ai due di aver sbagliato i cavalli su cui puntare.
In teoria: perchè appunto c'erano già avvisaglie sul piano farmaceutico, per così dire, ma soprattutto perchè NON DOVEVANO PUNTARE SU NESSUNO (questo insegna a mettere le mani sul fuoco...e in fondo dovrebbero essere dei cronisti, teoricamente il meno parziali possibile).

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 31/07/2007 alle 20:10
Originariamente inviato da desmoblu

Luke, l'unica cosa che critico a Bulba-Cassani nella vicenda Rasmussen è la disparità di trattamento: mentre ogni giorno non perdevano occasione di ricordare la storia dei controlli e dire "ci sono ombre sul danese", dall'latra parte incensavano i vari Vinokurov, Contador, Valverde come esempi di sportività, coraggio, pulizia. E i sospetti su questi tre non erano pochi già alla vigilia, attenzione.
Poi sappiamo il casino che è successo, e in teoria non si può rimproverare ai due di aver sbagliato i cavalli su cui puntare.
In teoria: perchè appunto c'erano già avvisaglie sul piano farmaceutico, per così dire, ma soprattutto perchè NON DOVEVANO PUNTARE SU NESSUNO (questo insegna a mettere le mani sul fuoco...e in fondo dovrebbero essere dei cronisti, teoricamente il meno parziali possibile).


Desmoblu, condivido pienamente e ti applaudo!! Certo un cronista deve saper essere imparziale, mi viene in mente Paolo Valenti che diresse 90° minuto per una vita e, solo dopo la morte, si seppe che era tifoso della Fiorentina (la squadra, non la bistecca)

Bisogna dire anche che è difficile per un cronista assistere ad un evento e non farsi coinvolgere, ma come hai detto tu, per il duo Cassani-Bulba questo valeva soprattutto se non solo per Rasmussen.
Basti pensare che, il giorno della seconda vittoria di tappa di Vino, il Bulba lo elesse ad 'esempio per i giovani'.... eppure i sospetti erano più vasti sul kazako che non sul danese, per lo meno ad inizio Tour. Ciao

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/07/2007 alle 20:19
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Il resto, è una farsa (come fate a commentare così accanitamente una farsa tanto palese?).


in questo thread, la linea-Cassani non è di difesa del giornalista che dice ciò che ha visto, ma quella del giornalista che smaschera un caso di doping . Sembra assurdo, ma molti hanno scelto il teorema "dice bugie/è un dopato" come proprio cavallo di battaglia. E Cassani, avendo rivelato la bugia, per costoro è l'estensore di questa verità....

Sembra assurdo, ma il messaggio che molti hanno provato a far passare è questo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/07/2007 alle 20:20
Originariamente inviato da luke

Originariamente inviato da desmoblu

Luke, l'unica cosa che critico a Bulba-Cassani nella vicenda Rasmussen è la disparità di trattamento: mentre ogni giorno non perdevano occasione di ricordare la storia dei controlli e dire "ci sono ombre sul danese", dall'latra parte incensavano i vari Vinokurov, Contador, Valverde come esempi di sportività, coraggio, pulizia. E i sospetti su questi tre non erano pochi già alla vigilia, attenzione.
Poi sappiamo il casino che è successo, e in teoria non si può rimproverare ai due di aver sbagliato i cavalli su cui puntare.
In teoria: perchè appunto c'erano già avvisaglie sul piano farmaceutico, per così dire, ma soprattutto perchè NON DOVEVANO PUNTARE SU NESSUNO (questo insegna a mettere le mani sul fuoco...e in fondo dovrebbero essere dei cronisti, teoricamente il meno parziali possibile).


Desmoblu, condivido pienamente e ti applaudo!! Certo un cronista deve saper essere imparziale, mi viene in mente Paolo Valenti che diresse 90° minuto per una vita e, solo dopo la morte, si seppe che era tifoso della Fiorentina (la squadra, non la bistecca)

Bisogna dire anche che è difficile per un cronista assistere ad un evento e non farsi coinvolgere, ma come hai detto tu, per il duo Cassani-Bulba questo valeva soprattutto se non solo per Rasmussen.
Basti pensare che, il giorno della seconda vittoria di tappa di Vino, il Bulba lo elesse ad 'esempio per i giovani'.... eppure i sospetti erano più vasti sul kazako che non sul danese, per lo meno ad inizio Tour. Ciao



aldila' che oggi fa sorridere l'esclamazione del Bulba,ma hai visto in che condizioni correva?hai visto il buco che aveva sul ginocchio.anch'io sono rimasto(e un po' lo sono tuttora)per quello che faceva Vino..
purtroppo al giorno d'oggi nel ciclismo entusiamarsi e' vietato.perche' il giorno dopo potresti ricevere una mazzata.grazie all'Uci,all'epo,all'aso,ai ciclisti.a tutto un po'....

 

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non li senti?...questo e' il mio mondo..devo andare.

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  postato il 31/07/2007 alle 20:50
Ok. Ma il suo dire "Sono innocente. Ma non ho nemmeno bisogno di provarlo", insieme alla sua lacheté nel negare anche l'evidenza..non sono certo esemplari.
 
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  postato il 01/08/2007 alle 23:43
Originariamente inviato da lumacher
Personalmente credo che il problema doping sia prima di tutto tecnico-scientifico, poi, ma molto in subordine, un problema politico.

In verità la tecnica e la scienza sono strumentalizzate da sempre da chi gestisce il potere ovvero i politici. E' brutto ma è così.
Ho finito di leggere il libro di Mura ed è abbastanza squallido. Non dice niente di nuovo e sembra una guida gastronomica, ma forse il problema è che non mi piacciono i gialli. L'unico sprazzo è quando butta lì che essendo l'Epo il 3° farmaco più venduto al mondo c'è poco da fare...
Why did the postmen killed Pantani?
Adeu Miha

 
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  postato il 02/08/2007 alle 11:30
Originariamente inviato da miha

Originariamente inviato da lumacher
Personalmente credo che il problema doping sia prima di tutto tecnico-scientifico, poi, ma molto in subordine, un problema politico.

In verità la tecnica e la scienza sono strumentalizzate da sempre da chi gestisce il potere ovvero i politici. E' brutto ma è così.
Ho finito di leggere il libro di Mura ed è abbastanza squallido. Non dice niente di nuovo e sembra una guida gastronomica, ma forse il problema è che non mi piacciono i gialli. L'unico sprazzo è quando butta lì che essendo l'Epo il 3° farmaco più venduto al mondo c'è poco da fare...
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Ma il libro di Mura è un romanzo, un esercizio di fantasia con l'unica cosa reale che riguarda l'ambientazione del Tour de France cambiando solo i nomi dei corridori.
Prendilo così come è, poi se non ti è piaciuta la trama è un altro discorso.
Pensa che io, dopo i gialli per i ragazzi che tantissimi anni fa erano pubblicati dalla Mondadori è il primo che rileggo...

 

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  postato il 09/08/2007 alle 20:03
concordo con i soliti noti, in particolare il pensiero di ilic, esprime quello che è il mio punto di vista sulla vicenda.
ma un'osservazione ci sta: visto che in questa vicenda regna la dietrologia, forse non era meglio per rasmussen trovarsi alla presolana piuttosto che in messico(a gustare i tacos ovviamente)?


 
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