marco83
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postato il 07/11/2006 alle 19:12 |
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Notizia battuta dall'AGR
Ricovero ospedaliero per C82 e G59, giunti alle mani durante una perquisizione "rettale" dell'UCI, inserita, è proprio il caso di dirlo, nel programma di lotta al doping denominato "mi gioco le chiappe che sono pulito". Davanti ai corridori ignudi, in attesa d'essere ispezionati, C82 e G59 sono passati nel volgere di pochi secondi dalle ingiurie alle sberle allorchè era giunto il turno di ispezionare il loro beniamino. Ambedue ambivano a ispezionare personalmente l'anello sfinterico del corridore e, compreso che nessuno tra i due colleghi sarebbe stato disposto a recedere, la contesa è degenerata rapidamente. Giunti in ospedale sono state riscontrate dal personale medico ferite lacero-contuse sul volto di entrambi ed ematomi diffusi su tutto il corpo.
Per G59 la prognosi è di pochi giorni, per ciò che riguarda C82 c'è maggiore cautela da parte dei medici, la prognosi è riservata per la presenza di un forte trauma cranico con commozione cerebrale.
Il poveretto appena giunto al centro di pronto soccorso respirava flebilmente, mentre tra un rantolo e l'atro gli uscivano dalla bocca delle parole appena sussurrate: «vi prego, non fatemi pagare il ticket del pronto soccorso ».
Euforiche le dichiarazioni di G59: « al Piccolo Principe in quel posto glielo metto io e nessun altro, che lo sappiano tutti! ».
PS
Mario, è una notizia dell'AGR, puoi controllare se ho tradotto male?  |
Muahuhauhauhauhaahah... grazie di esistere, Arancia... meraviglioso e spassosissimo!   ____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)
ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!
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Federico Martin
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postato il 07/11/2006 alle 23:47 |
Fonte: www.gazzetta.it
Dichiarazioni di Gaumont al processo Cofidis
Ciclismo: Francia, Gaumont accusa medico federale
PARIGI - Al processo doping per lo scandalo Cofidis l'ex corridore Philippe Gaumont ha accusato Armand Magret, attuale medico della Federazione Francese. "Fu lui - ha detto - a iniettarmi per la prima volta un prodotto dopante. Da professionista ho vinto una sola corsa senza doparmi" ha aggiunto Gaumont. "Alla Cofidis c'era solo uno che non si dopava, David Moncoutie', che ha qualita' naturali e la forza per rifiutare certe pratiche. E' difficile cambiare le cose - ha concluso amaramente - perche' il ciclismo e' diretto da ex corridori, cioe' da ex dopati". (Agr)
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mestatore
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postato il 08/11/2006 alle 01:02 |
caro monsieur,
non perdere tempo con c82, non ne vale la pena.
uno che posta una foto di ignari bambini....
piuttosto, mi sembra molto interessante quello che sta venendo fuori dal processo cofidis.
lo scenario è analogo a quello del processo ai fratelli roux, in cui, ricordate, fu coinvolto il mio idolo jaja.
processo finito per altro con delle condanne a carico dei roux e altri.
mi stupisce molto che questi processi non suscitino la dovuta attenzione, perchè fanno capire in che condizioni versa il ciclismo professionista.
fino a che le squadre saranno in mano a dirigenti, ds ex corridori,ex dopati, gente che non conosce altra strada che il doping non vedo molta speranza di limitare il fenomeno.
troppa ipocrisia, da parte dei giornalisti, ma anche dei tiosi.
voglio vedere come ne uscirà lelli dal procedimento per l' affaire cofidis.
in passato lelli ha vinto una causa di lavoro con la cofidis, ma la confessione di millar e altri racconti dell' ambiente toscano mi rendono molto scettico.
e sono anche curioso di vedere l' atteggiamento di tutti quelli del forum che lo hanno difeso a priori in quanto suoi tifosi e in quanto lui è un bravo corridore simpatico.
bahh
c'è uno che se la prende per un viaggio di nozze fatto a novembre in periodo di scarico e nessuno che si inquieta perchè il buon massimiliano, dato frettolosamente per assolto pare sia compreso tra gli imputati di narbonne.
ciao
mesty
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Claudio82
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postato il 08/11/2006 alle 01:52 |
Originariamente inviato da mestatore
non perdere tempo con c82, non ne vale la pena.
uno che posta una foto di ignari bambini....
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Guarda, non ti permettere proprio. ____________________
"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego
www.dopingfree.org
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zon
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postato il 08/11/2006 alle 03:02 |
Originariamente inviato da mestatore
fino a che le squadre saranno in mano a dirigenti, ds ex corridori,ex dopati, gente che non conosce altra strada che il doping non vedo molta speranza di limitare il fenomeno.
mesty |
singolare come per molti utenti del forum i corridori siano tutti santarelli o vittime, mentre gli ex corridori sono tutti ex dopati o criminali.
mah...
Mestatore anche se hi quotato te, la provocazione non ti riguarda in particolare.
ciao
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pedalando
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postato il 08/11/2006 alle 09:41 |
Originariamente inviato da mestatore
bahh
c'è uno che se la prende per un viaggio di nozze fatto a novembre in periodo di scarico e nessuno che si inquieta perchè il buon massimiliano, dato frettolosamente per assolto pare sia compreso tra gli imputati di narbonne.
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hai ragione.
purtroppo ci sono persone che si lasciano dominare dal tifo ed
utilizzano il doping come sospetto per indebolire e/o eliminare
gli avversari del proprio idolo.
Anche questo non e' sportivo. ____________________
"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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Reggio Emilia
Non registrato
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postato il 08/11/2006 alle 10:39 |
mi sento un pò tirato in ballo, ma non è mia intenzione gettare veleno su Cunego.......
....però si sa che il Messico è non solo una meta turistica ma anche un paradiso per il doping. Non dico nulla su Damiano, però bene ha fatto Grassi a porre l'accento anche su questi "voli transoceanici".
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miky70
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postato il 08/11/2006 alle 10:45 |
Mi sembra che gli addetti ai lavori cerchino di parlare del test del DNA come elemento indispensabile per la lotta al doping, solo per allargare la discussione verso gli altri sport, in modo che venga puntato il dito anche verso federazioni più forti.
Questa operazione penso abbia come unico scopo quello di trovare referenti forti che contestino il test in modo tale che nessuno sia costretto a farlo.
Pensate come mi stia sbagliando? ____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"
Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?
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marco83
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postato il 08/11/2006 alle 10:58 |
Originariamente inviato da Reggio Emilia
....però si sa che il Messico è non solo una meta turistica ma anche un paradiso per il doping. Non dico nulla su Damiano, però bene ha fatto Grassi a porre l'accento anche su questi "voli transoceanici". |
Ma difatti Grassi ha ragione quando parla di questo tipo di pratiche in giro per il mondo... ma ora siamo in un periodo di scarico (e per di più in viaggio di nozze), mi sarei preoccupato anch'io se questo viaggio fosse
stato a gennaio-febbraio, non ora.
Dai su, incidente risolto... ____________________
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Donchisciotte
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postato il 08/11/2006 alle 11:27 |
Visto che se ti dicono che sai suonare devi suonare tutta la vita ( Antologia di Spoon River), anche se sei garantista lo devi essere sempre.
E allora per Lelli non mi pare ci sia ancora una sentenza, neanche di primo grado, di condanna.
Per cui è presunto innocente.
Se poi si ricorre alla petizione di principio per cui si sa prima del processo come vanno le cose nello sport professionistico, allora la petizione di principio vale per tutti.
Non mi pare che le dichiarazioni al processo Cofidis dicano cose nuove, si sa , appunto, come vanno le cose.
E gli ex atleti ora DS o dirigenti, non sono criminali, semplicemente quello è lo sport professionistico, perché così conviene a tutti. Solo gli atleti ci rimettono in salute e sputtanamenti a comando. Compresi gli ex ciclisti.
Quanto ai viaggi transoceanici, vale lo stesso discorso della petizione di principio. E poi non bisogna andare necessariamente così lontano, pare ci siano luoghi in Toscana, in Engandina...... ____________________
Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.
Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.
IO NON L'HO VOTATO.
IO CORRO DOPATO COME TUTTI.
"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.
Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.
Hypocrisy free.
CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.
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Monsieur 40%
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postato il 08/11/2006 alle 13:28 |
Processo Cofidis: Millar conferma di essersi dopato
«Mi sono dopato perché il mio lavoro era quello di ottenere risultati importanti. Ci si dopa perché si è prigionieri di se stessi, della fama e del denaro. E certo non ero fiero di me». Così David Millar durantre la deposizione davanti al giudice di Nanterre nel corso del «processo Cofidis». Il britannico ha confermato di aver assunto Epo e testosterone per migliorare i suoi risultati nel periodo fra il 2000 e il 2003.
«La politica della Cofidis era “portate a casa dei risultati e per il resto arrangiatevi da soli”. Non c'era alcun tipo di rapporto umano nel team e questo è un problema comune in molte squadre del ciclismo attuale», ha spiegato ancora il britannico che è tornato alle competizioni solo a metà dello scorso anno.
Processo Cofidis: parla il medico Menuet
Oggi al processo di Nanterre sulla Cofidis ha deposto in qualità di testimone (e non di imputato) il dottor Jean-Jacques Menuet, già medico sociale della Cofidis, licenziato dalla stessa nel 2004 quando è scoppiato l’affare doping.
«Affermo a voce alta e forte che ho sempre svolto il mio lavoro nei limiti impostimi dalla professione e dalla squadra e di aver sempre lavorato con la massima trasparenza seguendo le regole in vigore. Confermo invece di aver avuto problemi con qualche corridore, cinque o sei, durante i miei anni di lavoro alla Cofidis. E comunque penso di essere l’unico medico di Francia ad aver avuto il coraggio di segnalare l’assunzione di doping da parte di un proprio corridore».
(fonte: tuttobiciweb.com) [Modificato il 08/11/2006 alle 19:18 by Monsieur 40%]
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Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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Monsieur 40%
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postato il 08/11/2006 alle 20:37 |
http://www.cicloweb.it/art683.html
A Ginevra per contare - Incontro sul DNA: ce ne parla Cioni [Modificato il 16/11/2006 alle 11:00 by Monsieur 40%]
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Mario Casaldi - Cicloweb.it
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Vuelta Espana
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postato il 08/11/2006 alle 21:31 |
Complimenti per l'articolo Mario. Dalle parole di Cioni si intuisce che i corridori sembrano davvero convinti della loro posizione, insomma, sembrano avere le idee chiare e sono compatti...poi
"Il 10 novembre avremo probabilmente un importante spartiacque nel mondo del ciclismo, ma teniamo i piedi per terra, perché troppe volte c'è sembrato che stessimo lì lì per svoltare, mentre poi s'è tutto sempre risolto con un patto di non belligeranza che non ha portato migliorie alcune"
Hai fatto super bene a ricordarlo, troppe volte sembrava che le micce sarebbero esplose e invece non è successo niente, ma spero davvero che questa volta sia diverso...devono farsi valere, devono far capire che bisogna finirla di prendere decisioni (assurde) sulla loro pelle... ____________________
"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras
"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur
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Reggio Emilia
Non registrato
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postato il 09/11/2006 alle 00:10 |
leggo adesso il nuovo articolo.
Intanto i complimenti a Mario per la chiarezza nel "fotografare" la situazione, ma anche per aver definito in modo dettagliato quella marea di sigle su cui finora ho fatto fatica a raccapezzarmici.
La mia impressione è che l'ago della bilancia della partita sul DNA attualmente sia la Discovery Channel, che da una parte si oppone con fermezza (Rubiera), dall'altra tentenna pur avendo espresso perplessità (quindi si presume che appoggerà, seppur non in modo "totale", il suo corridore Rubiera), e dall'altra ancora però appoggia l'operazione di facciata chiedendo il DNA al neo-ingaggio Basso (e quindi, di fatto, già seguendo la linea delle direttive UCI, qualora queste venissero applicate).
Una cosa mi sembra lampante: se, "politicamente", i ciclisti dovessero cedere su questo argomento, l'UCI si sentirebbe in diritto di mangiare loro in testa per qualsiasi decisione (per non parlare dei legittimi sospetti sulle modalità di trattamento del DNA)
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miky70
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postato il 09/11/2006 alle 01:08 |
Per me devono dire di no al DNA e andare al contrattacco.
Dire la loro sulla serietà dei DS, sul pro-tour, sui pericoli lungo le strade, sulle analisi nelle hall degli alberghi, sul codice etico, sui certificati medici.
Potrebbe essere la prima e unica occasione che hanno di sedersi al tavolo con i team manager, meglio sfruttarla in pieno e dire verso che direzione vogliono andare. ____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"
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antonello64
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postato il 09/11/2006 alle 01:11 |
Discovery Channel come il Milan, Armstrong come Galliani: altro che "gentlemen agreement"
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zon
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postato il 09/11/2006 alle 02:11 |
L'opposizione al test DNA mi sta pure bene, visto che dalle discussioni anche nel forum, è emerso che non porterebbe a nulla di concreto. Mi auguro però che questi incontri siano l'occasione per proporre anche qualche soluzione nuova che possa essere costruttiva e funzionale al contrasto e alla diminuzione del doping.
O che almeno l'aggiunta di una parte in causa (i corridori), benché forse la più importante, non sia solo l'aggiunta di altri interessi da proteggere, altri tornaconti da salvare.
Se svolta dev'essere, meglio non sia un'inversione.
come ha giustamente osservato un altro forumista, "solo chi sa può fare, solo chi ha fatto sa"
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Bob Fats
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postato il 09/11/2006 alle 15:22 |
Voglio fare innanzitutto i complimenti per l'articolo che ha visto coinvolto Dario David Cioni e aspetto con impazienza il successivo che ci relazionerà sugli esiti della riunione nella saletta dell'aeroporto di Ginevra che si terrà domani, 10 novembre.
Pongo l'accento sul discorso "equità per tutti gli sport", ovvero i test obbligatori per il ciclismo devono essere effettuati anche per gli altri prima di procedere ad un ulteriore passo in avanti. Bisogna mettere un freno ai media che associano solo il ciclismo al doping. E' molto facile, in questo modo, lasciar fuori sport ben più popolari... e più redditizi.
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Donchisciotte
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postato il 09/11/2006 alle 16:59 |
Ho letto con interesse l'intervista a Cioni.
Mi pare incredibile che, pare, davvero una presa di posizione ci sia.Non so quanto durerà, non so quale forza reale abbiano questi ciclisti ( sempre minati dalla presenza dei paggetti di corte) ma, che dire? Speriamo che tengano. ____________________
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CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.
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omar
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postato il 09/11/2006 alle 18:46 |
Ginevra, domani sarà Vassuer a rappresentare i corridori
Domani a Ginevra si svolgerà l’incontro voluto dall’UCI fra l’Associazione dei Gruppi Sportivi e quella dei corridori per discutere soprattutto del problema del DNA. Quest’ultima, per l’occasione, sarà priva dei suoi vertici: saranno assenti, infatti, il presidente Francesco Moser e i due corridori membri del Consiglio dell’UCI ProTour, Jens Voigt e José Luis Rubiera. A rappresentare il CPA ci saranno quindi il segretario generale Serge Malebranque ed il francese Cedric Vasseur, membro del neonato Consiglio dei Corridori. Il portacolori della Quick Step si troverà faccia a faccia con il suo team manager, Patrick Lefevere.
(fonte:tuttobiciweb.it) ____________________
"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie
"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey
http://www.velodrome.org.uk
http://www.yvonnehijgenaar.nl
http://www.chrishoy.com/
http://www.victoriapendleton.co.uk/
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Laura Idril
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postato il 09/11/2006 alle 18:48 |
Bello questo... creano un consiglio e poi i due rappresentanti non ci sono e ci deve andare qualcun altro. Non bene. Non bene.
In bocca al lupo, invece, a Vasseur. ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Monsieur 40%
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postato il 10/11/2006 alle 02:39 |
| Sto per dire che si meritano quello che uscirà dall'incontro di domani, ma attendo... appunto... domani. ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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Monsieur 40%
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postato il 10/11/2006 alle 02:42 |
Processo Cofidis: ecco le richieste di condanna
Il processo per doping alla Cofidis si avvia alla conclusione. Oggi i pm hanno presentato davanti al Tribunale penale di Nanterre, vicino Parigi, le loro richieste di condanna per gli imputati. La pena piu' pesante, un anno di prigione, è stata chiesta per l'ex massaggiatore della squadra francese Boguslaw Madejak, detto "Bob", accusato di fornire prodotti dopanti ai corridori e il cui arresto, nel gennaio 2004, aveva portato all'apertura dell'indagine. Pene da tre a sei mesi di carcere con la condizionale sono state invece richieste per i corridori Philippe Gaumont, Robert Sassone, Mederic Clain, Massimiliano Lelli, Daniel Majewski, Marek Rutkiewick e per l'allenatore russo Oleg Kozlitine. Da sei mesi a un anno di prigione, sempre con la condizionale, piuù tremila euro d'ammenda è invece la sanzione che i pm vorressero fosse inflitta al farmacista parigino, Pierre Benyamin. Costituitasi parte civile, ha chiesto i danni (circa 15 mila euro) anche la Federciclismo francese. Il verdetto e' atteso per venerdì, dopo l'arringa degli avvocati. Il processo ai sette ex corridori della gruppo Cofidis implicati, dal 2001 al 2002, in un traffico di prodotti dopanti, aveva preso il via lunedì.
(fonte: tuttobiciweb.it) ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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zon
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postato il 10/11/2006 alle 03:03 |
Originariamente inviato da Donchisciotte
Ho letto con interesse l'intervista a Cioni.
Mi pare incredibile che, pare, davvero una presa di posizione ci sia.Non so quanto durerà, non so quale forza reale abbiano questi ciclisti ( sempre minati dalla presenza dei paggetti di corte) ma, che dire? Speriamo che tengano. |
Originariamente inviato da Laura Idril
Bello questo... creano un consiglio e poi i due rappresentanti non ci sono e ci deve andare qualcun altro. Non bene. Non bene.
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non aggiungo altro, non serve. Anzi aggiungo le parole di Cioni
"Noi membri del Consiglio dei Corridori vogliamo che sia chiaro il segnale che è finito il tempo per cui il ciclista veniva a conoscenza delle normative e dei regolamenti soltanto dopo che questi erano stati decisi e firmati, ma vogliamo essere parte integrante e importante di queste decisioni regolamentari».
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Monsieur 40%
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postato il 10/11/2006 alle 03:52 |
Qualcuno che conosce bene il francese può tradurre questi due passaggi dell'intervista - http://www.velo-club.net/article?sid=35213 - fatta a Gilbert da velo-club.net?
Suite aux affaires ‘Puerto et Landis’, tout le monde est demandeur d’un cyclisme propre. Néanmoins, certains grands noms tels que Bettini et Valverde sont contre les tests ADN. Quel est ton avis sur ce sujet?
«Personnellement, je suis pour à 100% car cela devient un peu de la folie mais il ne faut pas oublier non plus que celle-ci est créée aussi à la base par des gens qui trichent. Je suis tout à fait partant pour donner mon ADN car je sais qu’un jour cela pourrait me sauver dans certaines circonstances comme cela a déjà été le cas pour d’autres coureurs (exemple Cédric Vasseur).
Maintenant, il faut aussi savoir que ce sont les coureurs qui la plupart du temps paient ces tests et que cela représente quand même des sommes assez importantes. Quoi qu’en pense le grand public, le cyclisme fait beaucoup d’efforts pour éradiquer le dopage.
D’un autre coté, c’est vrai que l’attitude de refus de certains champions par rapport à ces tests ADN, je ne la comprends pas trop même si, c’est vrai qu’en arriver à l’imposer, ce n’est peut-être pas normal non plus car il faut quand même garder un certain respect de la vie privée. L’idéal serait d’arriver à trouver un bon compromis mais c’est là le plus difficile..
Pour moi, l’un des premiers problèmes à résoudre, c’est le manque de solidarité et de communications entre les coureurs. On ne se réunit pas assez et donc, la plupart du temps, on apprend beaucoup de choses par la presse et cela, ce n’est pas toujours bon pour le cyclisme. Pour ma part, je fais partie du CPA (association des coureurs professionnels) et donc je suis au courant mais ce n’est certainement pas le cas de beaucoup de coureurs qui découvrent malheureusement beaucoup de choses directement par la presse».
Ullrich, Basso, Botero pourraient, dès 2007, déjà faire partie du peloton professionnel. N’est-ce pas un peu aberrant?
«Si. On ne comprend pas trop. Je m’en rappelle encore comme si c’était hier. Lors du départ du Tour de France, il y a d’abord eu des rumeurs, qui se sont confirmées par la suite et maintenant, seulement trois mois après, on entend que ces coureurs osent demander à courir.
On se dit alors qu’il n’y a plus aucun respect. De même, lorsque je lis que certaines équipes sont prêtes à offrir des sommes folles à ces coureurs, je suis vraiment dégoûté.
Cela n’est pas normal car il y a beaucoup de coureurs sains qui se battent tous les jours et lorsqu’ils se retrouvent sans équipe, eux, personne ne va les sauver.
Néanmoins, il faut rester prudent car à l’heure actuelle, ce ne sont toujours que des suspicions de dopage, il n’y a rien de concret même si, au fond d’eux-mêmes, beaucoup de coureurs sont révoltés.
De toute façon, il faudrait d’abord au niveau du dopage que les règlements soient universels, on a tous une licence UCI et il faut donc que les règlement UCI s’appliquent à tous et non comme à l’heure actuelle que certains coureurs profitent de la loi du pays, où ils ont été pris, pour échapper à toute sanction.
Pour finir, en tant que coureur, et ce afin de ne pas gaspiller toute notre énergie en prenant sur notre temps d’entraînement et de récupération, on est aussi un peu obligé de laisser toutes ces histoires de côté. On manque de temps et de moyens, par conséquent, il faut que ce soit des personnes de l’extérieur qui se battent à notre place et nous représentent au mieux afin que nous puissions rester concentrés avant tout sur notre métier de coureur cycliste».
È interessante sapere, visto che anche Gilbert fa parte (come Cioni) del Consiglio dei Corridori del CPA, se il belga della Française Des Jeux dice o meno le stesse cose dell'anglo-toscano della nuova Predictor-Lotto.
Grazie. ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
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aranciata_bottecchia
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postato il 10/11/2006 alle 11:55 |
Sono parecchio arruginito ma ci provo:
Domanda: Dopo gli affari "Puerto e Landis" tutti chiedono un ciclismo pulito.
Nondimeno alcuni grandi nomi come quelli di Bettini e Valverde sono contro il test del DNA.
Qual è il tuo parere su questo argomento?
Risposta: Personalmente sono favorevole al 100%, perchè diventà sì un po’ una follia ma non bisogna assolutamente dimenticare che questa follia è stata creata all’origine da persone che barano.
Io sto per andare a fornire il mio DNA perchè so che un giorno ciò potrebbe salvarmi in alcune circostanze, come è già stato nel caso di altri corridori (esempio Cédric Vasseur).
Bisogna anche sapere che adesso sono i corridori che la maggior parte delle volte pagano questi test, e tutto ciò rappresenta comunque delle somme abbastanza importanti.
Checchè ne pensi il grande pubblico, il ciclismo fa molti sforzi per sradicare il doping.
D’altro lato è vero che l’atteggiamento di rifiuto di certi campioni verso questi test del Dna è per me poco comprensibile, anche se è vero che arrivare ad imporlo non è forse del tutto normale, perchè bisogna comunque salvaguardare un certo rispetto della vita privata.
L’ideale sarebbe arrivare a trovare un buon compromesso ma questa è la cosa più difficile.
Per me uno dei primi problemi da risolvere è la mancanza di solidarietà e di comunicazione tra i corridori.
Non ci si riunisce abbastanza e dunque la maggior parte delle volte molte delle cose si vengono a sapere dalla stampa, ciò non è sempre un bene per il ciclismo.
Da parte mia, faccio parte del CPA (associazione dei corridori professionisti) e dunque sono al corrente ma questo non è certo il caso di molti dei corridori che sfortunatamente scoprono molte delle cose dalla stampa.
Domanda: Ullrich, Basso e Botero potrebbero dal 2007 fare già parte del plotone professionista. Non è un po’ aberrante?
Risposta: Sì, non si capisce molto, me ne ricordo ancora come se fosse ieri, alla partenza del Tour de France ci furono prima dei "rumori", che si sono in seguito confermati e adesso, solamente tre mesi dopo, si viene a sapere che questi corridori osano domandare di correre.
Ci si dice allora che non c’è più alcun rispetto, allo stesso modo sono veramente disgustato quando leggo che certe squadre sono pronte ad offrire somme folli a questi corridori.
Ciò non è normale perchè ci sono molti corridori "sani" che si battono tutti i giorni e quando questi si ritrovano senza squadra non c’è nessuno che va a salvarli.
Nondimeno bisogna restare prudenti perchè attualmente sono sempre e solo dei sospetti di doping, non c’è niente di concreto anche se, nel proprio animo, molti corridori si ribellano.
Ad ogni modo al livello del doping bisognerebbe innanzitutto che i regolamenti fossero universali, abbiamo tutti una licenza UCI e dunque è necessario che i regolamenti UCI siano applicati a tutti, non come adesso che alcuni corridori approfittano della legge del proprio paese, dove sono stati beccati, per scappare a qualsiasi sanzione.
Per finire, essendo dei corridori, e questo al fine di non sprecare ogni nostra energia sottraendo del tempo all’allenamento ed al recupero, si è anche un po’ obbligati a lasciare da parte tutte queste storie.
Ci mancano il tempo ed i mezzi, di conseguenza è necessario che ci siano delle persone esterne che si battano al nostro posto e che ci rappresentino al meglio, affinchè noi si possa restare concentrati prima di tutto sul nostro mestiere di corridori ciclisti.
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Davide
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nino58
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postato il 10/11/2006 alle 12:25 |
Notevoli quei giornalisti che nella domanda inseriscono alcuni aggettivi (es.aberrante) che corrispondono già alla risposta desiderata.
A loro tutto il nostro disprezzo. ____________________
nino58
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zon
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postato il 10/11/2006 alle 12:25 |
Come sospettavo, la posizione dei corridori evidentemente non è così omogenea come qualcuno a qualcuno è sembrato...
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miky70
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postato il 10/11/2006 alle 12:43 |
Avranno ricevuto dei consigli amichevoli a non partecipare?
Se così fosse avrebbero dovuto presentarsi in 100. ____________________
Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"
Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto
http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?
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Laura Idril
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postato il 10/11/2006 alle 12:59 |
L'ultima frase di Gilbert è una di quelle che mi piace di meno.
"Persone esterne che si occupino di queste cose mentre noi facciamo i ciclisti...".
Ma come?!?! Se ai tuoi diritti non ci pensi tu, non ci penserà nessuno! SVEGLIATI! ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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Monsieur 40%
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postato il 10/11/2006 alle 13:19 |
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Sono parecchio arruginito ma ci provo: |
Sono francamente allibito.
Gilbert e Cioni fanno parte dello stesso Consiglio, ed hanno idee diametralmente opposte.
Addirittura Gilbert sta per fornire il suo DNA, cosa che ha già fatto Vasseur, altro membro del Consiglio.
Vasseur è il membro del Consiglio che rappresenterà oggi i corridori a Ginevra.
Non è assolutamente sensato.
Sono contentissimo di aver sentito Cioni prima di oggi.
Almeno sappiamo che Vasseur non sta rappresentando tutti i corridori. Non sta rappresentando Bettini, ad esempio, né Pozzato, né Valverde, né Cioni.
Quando sentirò Cioni, per il resoconto, gli chiederò parecchie cosette su questo Consiglio.
(per inciso: spero che l'intervistatore abbia calcato la mano nella trascrizione, perché se quello virgolettato è il vero pensiero di Gilbert allora si capiscono moltissime cose) ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
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zon
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postato il 10/11/2006 alle 15:19 |
Originariamente inviato da Laura Idril
L'ultima frase di Gilbert è una di quelle che mi piace di meno.
"Persone esterne che si occupino di queste cose mentre noi facciamo i ciclisti...".
Ma come?!?! Se ai tuoi diritti non ci pensi tu, non ci penserà nessuno! SVEGLIATI! |
Sembrerebbe dalle parole di Gilbert che lui sia interessato ad altri diritti rispetto a quelli connessi al DNA, forse anche più importanti. Comunque sono d'accordo con la tua critica.
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antonello64
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postato il 10/11/2006 alle 16:33 |
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia
Domanda: Ullrich, Basso e Botero potrebbero dal 2007 fare già parte del plotone professionista. Non è un po’ aberrante?
Risposta: Sì, non si capisce molto, me ne ricordo ancora come se fosse ieri, alla partenza del Tour de France ci furono prima dei "rumori", che si sono in seguito confermati e adesso, solamente tre mesi dopo, si viene a sapere che questi corridori osano domandare di correre.
Ci si dice allora che non c’è più alcun rispetto, allo stesso modo sono veramente disgustato quando leggo che certe squadre sono pronte ad offrire somme folli a questi corridori. |
| Nondimeno bisogna restare prudenti perchè attualmente sono sempre e solo dei sospetti di doping, non c’è niente di concreto anche se, nel proprio animo, molti corridori si ribellano. |
Gilbert dovrebbe far pace col cervello e schiarirsi un pò le idee: nel giro di due righe cambia completamente opinione.
Come fai ad essere disgustato se tu stesso dici che ci sono solo sospetti e non c'è niente di concreto?
I rumori si sono confermati oppure no? in caso positivo, perchè subito dopo parli di sospetti? dovresti parlare di certezze.
Boh!! Questo Gilbert non mi sembra uno molto sveglio.
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Monsieur 40%
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postato il 10/11/2006 alle 17:52 |
Ginevra, la riunione ha partorito un nulla di fatto
L’incontro organizzato oggi a Ginevra dall’Uci tra i Gruppi Sportivi e i corridori riguardo la possibile adozione della richiesta del DNA, si è concluso con un risultato interlocutorio. Le parti, infatti, hanno deciso di aggiornarsi in attesa di effettuare aggiornamenti scientifici e giuridici sull’effettiva applicabilità di una strada che appare sempre più in salita. Tra un paio di settimane - ma al momento non c’è una data precisa - tutte le componenti del ciclismo dovrebbero tornare ad incontrarsi per aggiornarsi.
(fonte: tuttobiciweb.com) ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
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zon
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postato il 10/11/2006 alle 18:26 |
tanto fumo e niente arrosto...
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Reggio Emilia
Non registrato
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postato il 10/11/2006 alle 19:16 |
Mario, la tua opinione? si faranno infinocchiare?
perchè se alla prima riunione, anzichè battere i pugni sul tavolo e alzare la voce portano a casa uno "0-0", non promette nulla di buono....
Se poi ci sono elementi come Gilbert, Ivanov o, peggio, Basso, che danno "il buon esempio", verrebbe anche da pensare che sia tutto un teatrino.....
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Laura Idril
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postato il 10/11/2006 alle 20:15 |
| E' vero, sono molto delusa anche io. E poi non ci sono rappresentanti importanti. Ci vorrebbe Bettini che infatti non fa parte del consiglio... ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
Jamais Carmen ne cédera,
libre elle est née et libre elle mourra.
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pedalando
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postato il 10/11/2006 alle 22:13 |
sinceramente non mi aspettavo nulla di diverso.
quelli la' si radono lo stomaco 2 volte al di'
volete che, loro che fanno le regole, smuovono i soldi ed
hanno la possibilita'di influenzare squadre e media
si preoccupino di scendere a compromessi
con dei semplici faticatori?
La riunione si e' conclusa con un nulla di fatto.
Adesso il tempo lavorera' per loro:
ci saranno altre dichiarazioni alla Gilbert, altre "donazioni"
di DNA, magari qualche telefonata "convincente" ed il fronte si
frantumera' da solo.
dividi et impera.... ____________________
"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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simone89
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postato il 10/11/2006 alle 23:06 |
PROF - Axel Merckx chiude con la T-Mobile per combattere il doping
10/11/2006 Venerdì 10 novembre 2006 - Un altro anno in bicicletta per combattere il doping. Così Axel Merckx motiva la sua decisione di chiudere la carriera con la T-Mobile. "Dopo 13 anni - dice il figlio del grande campione Eddy - ho scelto la T-Mobile per il rigore nella lotta al doping voluto dai nuovi dirigenti e tecnici. La positività al doping del mio compagno di team Floyd Landis dopo la sua vittoria al Tour - spiega - mi ha dato la spinta decisiva a continuare per contribuire al recupero di un ciclismo pulito".
www.ciclonews.it
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Monsieur 40%
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postato il 11/11/2006 alle 01:51 |
Caso Cofidis: chiesta l’assoluzione per Millar. Ma il legale di Gaumont accusa
Nanterre (Fra) - venerdì 10 novembre 2006 - Nell’ambito del processo sul caso Cofidis, è stata chiesta l’assoluzione per l’ex campione del mondo David Millar. Diversa la situazine per gli altri sei corridori della squadra: per loro il pubblico ministero del Tribunale di Nanterre ha infatti chiesto pene tra i tre e i sei mesi di carcere.
Sul banco degli imputati anche l’ex medico polacco Boguslaw Madejak, l’allenatore Oleg Kollitine, e il farmacista Pierre Ben Yamin, con l’accusa di doping per la squadra francese tra il 2001 e il 2004.
La richiesta di assoluzione per Millar è motivata per il fatto che il tribunale può intervenire solo per reati che siano stati commessi in territorio francese, e non è questo il caso di Millar. L’unico degli accusati che è stato fermato e tradotto in prigione è il medico polacco Madejak, che ha passato due mesi e mezzo di detenzione preventiva. Contro Madejak, che aiutò i corridori a doparsi, l’accusa ha chiesto un anno di prigione.
"L'ambiente del ciclismo è completamente incancrenito dal doping". La ha detto l'avvocato di Philippe Gaumont, ex corridore della Cofidis, durante ilprocesso. "La Federazione francese e la direzione della Cofidis - ha continuato il legale - erano al corrente del sistematico ricorso al doping dei loro atleti". A testimonianza di quanto affermato, l'avvocato ha presentato la trascrizione di una telefonata del 2004 tra lo scozzese David Millar e l'ex team manager della Cofidis, Alain Bondue.
(fonte: ciclonews.it) ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
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le foglie
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pedalando
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postato il 11/11/2006 alle 01:55 |
Originariamente inviato da simone89
PROF - Axel Merckx chiude con la T-Mobile per combattere il doping
10/11/2006 Venerdì 10 novembre 2006 - Un altro anno in bicicletta per combattere il doping. Così Axel Merckx motiva la sua decisione di chiudere la carriera con la T-Mobile. "Dopo 13 anni - dice il figlio del grande campione Eddy - ho scelto la T-Mobile per il rigore nella lotta al doping voluto dai nuovi dirigenti e tecnici. La positività al doping del mio compagno di team Floyd Landis dopo la sua vittoria al Tour - spiega - mi ha dato la spinta decisiva a continuare per contribuire al recupero di un ciclismo pulito".
www.ciclonews.it |
Axel Mercks: un ciclista che si bomba di ipocrisia... ____________________
"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri
"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.
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Monsieur 40%
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postato il 12/11/2006 alle 13:55 |
Archiviata posizione di Botero
BOGOTA (Colombia) - Archiviata dalla Federazione colombiana la posizione di Santiago Botero, coinvolto nell'inchiesta antidoping spagnola "Operacion Puerto". Botero era stato escluso dalla Phonak, la sua squadra, ma non licenziato alla vigilia del Tour de France. "Abbiamo deciso di archiviare il caso per mancanza totale di prove", ha detto Carlos Vargas, portavoce della federciclismo colombiana. (Agr)
(fonte: gazzetta.it) ____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it
CICLISTI
Si sta come
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omar
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postato il 12/11/2006 alle 16:34 |
La Gerolsteiner ricorda: Schumacher fece il test del Dna
E' stato Stefan Schumacher il primo corridore ad accettare in settembre l'esame del DNA nell'ambito anti-doping: lo ricorda la Gerolsteiner. Il team rivendica, in una nota, la sua rigorosa scelta interna per combattere il ricorso a sostanze vietate, ancora prima della dichiarazione d'intenti formulata in tal senso dalle squadre del circuito ProTour a fine ottobre e tuttora in sospeso nell'applicazione per la controversia in atto con il sindacato internazionale dei corridori.
(fonte:tuttobiciweb.it)
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Questo dimostra ancor piu la spaccatura tra i ciclisti!
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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie
"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey
http://www.velodrome.org.uk
http://www.yvonnehijgenaar.nl
http://www.chrishoy.com/
http://www.victoriapendleton.co.uk/
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Laura Idril
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postato il 12/11/2006 alle 17:24 |
| E questo dimostra che un sindacato corridori serve a poco se i corridori non sono uniti. Ma questo fa comodo a molti. ____________________
Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese
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omar
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postato il 13/11/2006 alle 11:58 |
800 controlli, 500 mila euro: la Csc vara un piano antidoping
I corridori sono stati informati via e-mail ieri mattina, oggi Luigi Perna su «La Gazzetta dello Sport», ha illustrato nei dettahli «il programma più ambizioso nella storia della lotta al doping. E a lanciarlo - scrive Perna -, con questo slogan, è una squadra di ciclismo: non una qualsiasi, ma quella per cui correva fino a ieri Ivan Basso. L'ultimo progetto di Bjarne Riis, il team manager danese della Csc, suona quasi come una provocazione, pensando allo scandalo dell'inchiesta Operacion Puerto»...
... «Lo fa avvalendosi della collaborazione di un esperto tra i più noti in Danimarca - si legge -: Rasmus Damsgaard, già assistente di Bengt Saltin, l'ex consulente della Federazione internazionale di sci, andato da poco in pensione. Insieme si sono occupati delle problematiche doping nello sci di fondo. Ora il dottor Damsgaard poterà la sua esperienza nel ciclismo, lavorando in esclusiva al nuovo progetto voluto da Riis»...
...«Il programma prevede 800 controlli fuori competizione sui corridori, a partire da dicembre e per tutta la prossima stagione: se ne occuperà un'equipe scientifica indipendente guidata da Damsgaard (4 persone) con base a Copenaghen. Saranno effettuati test per la ricerca di Epo, Nesp, emotrasfusione o variazioni significative nel profilo ormonale degli atleti, che così saranno costantemente monitorati. Non il test del Dna, che il medico danese considera "inutile" ai fini dell'antidoping e utilizzabile solo nel casdo di inchieste come l'Operacion Puerto. I risultati finiranno in una banca dati (molto più completa delle attuali cartelle sanitarie dei corridori) che sarà messa a disposizione di Uci e Wada e divulgata a fine 2007 in un dossier destinato alla stampa. Per questo progetto, finanziato in proprio, la Csc spenderà più di 500 mila euro».
(fonte:tuttobiciweb.it) ____________________
"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie
"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey
http://www.velodrome.org.uk
http://www.yvonnehijgenaar.nl
http://www.chrishoy.com/
http://www.victoriapendleton.co.uk/
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