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Autore: Oggetto: Giro 2006 - 20 tappa: Trento-Aprica

Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2006 alle 23:21
E poi, qui ad aspettare Rujano, e ti zompa come un missile il Super Trullo, uno che per vincere una tappa alla Vuelta ci aveva messo una carriera.
E poi il Cecchini...via, diciamocelo, Cunego dovrebbe seguire le orme di Basso e salutarlo.
Ecco, ho fatto un complimentino indiretto al Vescovuccio, sei contento Mestuccio?

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2006 alle 23:24
Di più: il Cuneghin mi sembrava molluccio e invece scopro che a Passo Lanciano avrebbe fatto la sua migliore prestazione di sempre.
Sono deluso Mestuccio.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 07/06/2006 alle 23:27
E il Giro d'Italia? Quest'anno è stato un pacco di noia.
Per il dominio di Basso?
Ma sì, ma ti dirò che ho sperato forte forte che non gli accadesse nulla, e sono stato pure contento che dopo il Mortirolo abbia preso il taxi, perchè se fosse caduto, mio Dio, Gutierrez Cataluña vincitore sarebbe stato un colpo troppo duro.

 

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Davide

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 08/06/2006 alle 07:54
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

E il Giro d'Italia? Quest'anno è stato un pacco di noia.
forse perchè Basso ha corso sopra le aspettative e i grandi nomi sotto le aspettative!

 

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http://www.ivanbassoblog.com
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La vita è come una bicicletta con dieci velocità.
La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.(Schultz Charles)




 
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Livello Miguel Indurain




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  postato il 08/06/2006 alle 09:29
Mi associo al Bottecchia

 

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Tutto dipende...!


 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1446
Registrato: Oct 2004

  postato il 08/06/2006 alle 09:53
Incredibile!
Il tifo a senso unico sbalordisce!
Pensate se quello che ha fatto Basso l'avesse fatto Cunego.
Allora sarebbe stato un Giro grandioso, storico, imparagonabile, inimitabile, da impazzire, un Giro che avrebbe tracciato la nuova strada per le grandi corse a tappe .......e chi più ne ha più ne metta.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 08/06/2006 alle 10:17
Originariamente inviato da nalya

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

E il Giro d'Italia? Quest'anno è stato un pacco di noia.
forse perchè Basso ha corso sopra le aspettative e i grandi nomi sotto le aspettative!


Può essere, ma in fondo penso di avere già risposto in precedenza.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Jaques Anquetil




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Registrato: Jan 2005

  postato il 08/06/2006 alle 10:27
Dire che il Giro è stato noioso non è per nulla una critica nei confronti di Basso, secondo me.
 
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Livello Hugo Koblet




Posts: 417
Registrato: Aug 2005

  postato il 08/06/2006 alle 10:32
Originariamente inviato da ciclgian

Incredibile!
Il tifo a senso unico sbalordisce!
Pensate se quello che ha fatto Basso l'avesse fatto Cunego.
Allora sarebbe stato un Giro grandioso, storico, imparagonabile, inimitabile, da impazzire, un Giro che avrebbe tracciato la nuova strada per le grandi corse a tappe .......e chi più ne ha più ne metta.


Non quello che ha fatto basso, ma solo la metà, questo thread avrebbe almeno 70 pagine di superlativi

 
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Livello Giuseppe Saronni




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Registrato: May 2006

  postato il 08/06/2006 alle 11:11
su su...evitiamo di cadere nella solita diatriba Basso-Cunego.
 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: May 2005

  postato il 08/06/2006 alle 12:36
Originariamente inviato da paperina

Originariamente inviato da ciclgian

Incredibile!
Il tifo a senso unico sbalordisce!
Pensate se quello che ha fatto Basso l'avesse fatto Cunego.
Allora sarebbe stato un Giro grandioso, storico, imparagonabile, inimitabile, da impazzire, un Giro che avrebbe tracciato la nuova strada per le grandi corse a tappe .......e chi più ne ha più ne metta.


Non quello che ha fatto basso, ma solo la metà, questo thread avrebbe almeno 70 pagine di superlativi

Amen.

 

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Livello Greg Lemond




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  postato il 08/06/2006 alle 12:49
Originariamente inviato da guigia

Dire che il Giro è stato noioso non è per nulla una critica nei confronti di Basso, secondo me.


Infatti, è la mera constatazione di un dato di fatto.

 

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Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2006 alle 13:02
Il mondo è bello perchè è vario.
Noi tifosi di Basso ci siamo divertiti.

E noi tifosi di Basso abbiamo ammirato e incoraggiato tutti i ciclisti.
Il bello del ciclismo sta anche in questo

Il tifo stile ultras del calcio rovina la salute!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Freddy Maertens




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  postato il 08/06/2006 alle 13:13
Io, tifoso di Cunego, ho apprezzato lo spettacolo. Chiaro che preferirei un finale tipo il 2005, ma non è certo una colpa essere più forti della concorrenza. Rimane solo il grande rammarico di non aver visto l'arrivo in cima al Plan
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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Registrato: Jul 2005

  postato il 08/06/2006 alle 13:36
Originariamente inviato da guigia

Dire che il Giro è stato noioso non è per nulla una critica nei confronti di Basso, secondo me.


Bravo, ma non tutti riescono a capire questa semplice cosa.

 

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Livello Giuseppe Saronni




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Registrato: May 2006

  postato il 08/06/2006 alle 14:08
Originariamente inviato da miky70

Il mondo è bello perchè è vario.
Noi tifosi di Basso ci siamo divertiti.

E noi tifosi di Basso abbiamo ammirato e incoraggiato tutti i ciclisti.
Il bello del ciclismo sta anche in questo

Il tifo stile ultras del calcio rovina la salute!


come non quotare in toto il tuo post.

 
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Livello Learco Guerra




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  postato il 08/06/2006 alle 22:33
con un Rujano AcQUADRATO in modo diverso, ci sarebbe stato un altro spettacolo.
L'unico modo di mettere in difficoltà Basso era isolarlo in salita (dalla squadra) e poi attaccarlo in discesa. Quando c'è qualcuno che lo guida, il Vescovo in discesa non va tanto male. E' quando rimane da solo che sbaglia tutto (vedasi le disastrose crono dove c'è una discesa lunga, cosa che quest'anno gli hanno risparmiato). Ma anche quest'anno, come tradizione, i rivali hanno corso per le tappe e il podio piuttosto che per mettere in difficoltà il più forte.
al tour, Basso dovrebbe temere più Vinokourov, che ha coraggio, del ciambelliere Ullrich.

 

[Modificato il 08/06/2006 alle 22:37 by maglianera]

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Livello Greg Lemond




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  postato il 08/06/2006 alle 23:20
Originariamente inviato da maglianera

con un Rujano AcQUADRATO in modo diverso, ci sarebbe stato un altro spettacolo.
L'unico modo di mettere in difficoltà Basso era isolarlo in salita (dalla squadra) e poi attaccarlo in discesa. Quando c'è qualcuno che lo guida, il Vescovo in discesa non va tanto male. E' quando rimane da solo che sbaglia tutto (vedasi le disastrose crono dove c'è una discesa lunga, cosa che quest'anno gli hanno risparmiato). Ma anche quest'anno, come tradizione, i rivali hanno corso per le tappe e il podio piuttosto che per mettere in difficoltà il più forte.
al tour, Basso dovrebbe temere più Vinokourov, che ha coraggio, del ciambelliere Ullrich.


Allora: spiegami per favore dove e come i rivali di Basso avrebbero dovuto attaccarlo per isolarlo dalla squadra, dato che:
-tutte le salite tranne nelle ultime due tappe erano salite secche dopo tappe di pianura, e vorrei proprio sapere dove secondo te Basso poteva essere isolato.
-nelle ultime due tappe, le uniche tappe di montagna, il disegno del finale permetteva tutti i recuperi possibili e immaginabili

E' stata una corsa palesemente disegnata per essere strachiusa e corsa di conseguenza: uno dei GT più chiusi che abbia mai visto. Spettacolo, zero assoluto.

PS: Rujano (che aveva le gambe e ne è riprova la crono che ha corso) quando ha visto che non c'era trippa da ragazzo intelligente qual è ha preso ed è andato a preparare il Tour.

 

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  postato il 08/06/2006 alle 23:48
Originariamente inviato da gabri59

PS: Rujano (che aveva le gambe e ne è riprova la crono che ha corso) quando ha visto che non c'era trippa da ragazzo intelligente qual è ha preso ed è andato a preparare il Tour.


Se avesse pensato questo sarebbe un mediocre ed un perdente. Fortunatamente Rujano non lo è.
Ed ovviamente non si è ritirato per i motivi che ha spiegato Gabri.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 02:02
Originariamente inviato da gabri59
PS: Rujano (che aveva le gambe e ne è riprova la crono che ha corso) quando ha visto che non c'era trippa da ragazzo intelligente qual è ha preso ed è andato a preparare il Tour.


da ciò si deduce che tutti coloro che sono rimasti al Giro, a farsi prendere a schiaffi da Basso, sono dei perfetti idioti.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 07:44
Originariamente inviato da antonello64

da ciò si deduce che tutti coloro che sono rimasti al Giro, a farsi prendere a schiaffi da Basso, sono dei perfetti idioti.


Non credo sia necessario, ma vi ricordo che nel ciclismo vince uno solo!
Invece le emozioni sono capaci di darle tutti - dal primo all'ultimo -
Non vogliamo mica paragonare i ciclisti alle signorine del calcio vero?

 

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  postato il 09/06/2006 alle 07:48
...xke il giro di CUNEGO nn è stato noioso..??
...bella la sua impresa a falzes bella davvero..!! si è fatto 50km in carrozza dietro a i compagni..!! nn mi sembra tanto diverso cunego da basso..!!

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 09/06/2006 alle 09:16
Originariamente inviato da maglianera

con un Rujano AcQUADRATO in modo diverso, ci sarebbe stato un altro spettacolo.
L'unico modo di mettere in difficoltà Basso era isolarlo in salita (dalla squadra) e poi attaccarlo in discesa. Quando c'è qualcuno che lo guida, il Vescovo in discesa non va tanto male. E' quando rimane da solo che sbaglia tutto (vedasi le disastrose crono dove c'è una discesa lunga, cosa che quest'anno gli hanno risparmiato). Ma anche quest'anno, come tradizione, i rivali hanno corso per le tappe e il podio piuttosto che per mettere in difficoltà il più forte.
al tour, Basso dovrebbe temere più Vinokourov, che ha coraggio, del ciambelliere Ullrich.


Credo che Basso in salita si isolasse da solo, visto che era sempre davanti.

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 09/06/2006 alle 09:21
E poi non capisco questo lambiccarsi su percorsi e tattiche. Basso quest'anno era il più forte, indipendentemente dalla squadra, dalle tattiche e soprattutto indipendentemente dal percorso, avrebbe vinto pure correndo nella Selle Italia o in qualche squadretta francese perché gli altri non avevano le gambe per attaccarlo. Punto e basta.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 09:40
solo per amore della chiarezza...ecco le dichiarazione post-questura di gilberto simoni:

«Non ho mai detto di aver sbagliato». Gilberto Simoni non lo dice, ma il passare per codardo agli occhi dei più, gli fa ancora più male di tutto il resto, tutto quello che è successo nella tappa dell'Aprica. Fa male al suo orgoglio di uomo schietto e senza filtro che, sempre, è innegabile, quando ha ritenuto di dover parlare non le ha mai mandate a dire senza fare calcoli di convenienza. Gli fa male, aver dovuto perdere la faccia così, e soprattutto non gli va giù: «Con l'avvocato abbiamo ritrattato, ma io non ho mai detto di aver sbagliato a fare quello che ho fatto». Marcia indietro forzata, di facciata, quella insomma cui bastava ai vertici federali. Pentimento, quello no. Al sole del giardino di casa, con al suo fianco la moglie Arianna in dolce attesa e la piccola Sofia, Gilberto si sta godendo un po' di riposo. Dall'arrivo di viale Venezia a Milano in poi, tra circuiti, audizioni e incontri per discutere del suo 2007, ieri per Simoni è stato il primo vero giorno di nuovo in famiglia. E per la prima volta dopo l'ultima corsa rosa, non senza parlare anche del suo futuro e della nuova paternità imminente, ha raccontato, analizzato, ripercorso questo suo Giro. E partire dall'infuocato epilogo, è inevitabile. La polemica con Ivan Basso «Non ho mai detto di aver sbagliato. L'ho letto su tanti giornali, del resto quelli mi avevano già condannato appena avevo parlato, quindi non aspettavano altro che di poterne avere conferma, di poterlo ribadire. Ma io, con l'avvocato (più l'avvocato che Gilberto in verità, stando alle ricostruzioni della deposizione di lunedì, ndr) ho semplicemente ritrattato quello che è stato detto quel giorno. Per la precisione, io al procuratore ho detto che devo ancora capirci qualche cosa in questa storia. Perché quel giorno è stato tutto un parlare fin dalla partenza, senza che io avessi mai chiesto niente a nessuno. Ovvio che io poi ora dopo ora, dopo una tappa fatta tutta assieme avessi immaginato un certo finale. Poi altre parole, prima dell'accelerazione. Si, forse devo ancora capire bene. Questo gli ho detto. Di aver sbagliato, come ho letto, no. E quello che più mi ha lasciato perplesso dopo le mie dichiarazioni è stato l'atteggiamento del nostro mondo: mi sarei aspettato un cadere dalle nuvole, un non può essere successo. Invece tutti mi hanno attaccato solo perché avrei dovuto stare zitto. Anche certa stampa mi ha colpito: tutti a difendere l'onesta del ciclismo. Giusto, ma poi sono i primi a sguazzare con i casi di doping e attaccare lo stesso ciclismo. Lo si difende e lo si attacca in base a cosa faccia più comodo. C'è tanta ipocrisia, ma ormai lo so da un pezzo». Il Giro d'Italia Ora che non devi più cercare stimoli per continuare a pedalare e lottare, ce lo puoi confessare. Quando hai capito che per la vittoria non c'era più niente da fare? «Dopo la Maielletta. Rimasi impressionatissimo dalla prestazione di Basso, e soprattutto dei suoi compagni. Tutta gente che poteva essere nei dieci finali, volendo. Ricordo che alla sera, nella riunione di squadra, ci dicevano che il Giro era ancora lungo. Io risposi che era ancora lungo anche per noi, che Basso dovevamo scordarcelo, che il Giro avrebbe solo potuto regalarlo lui, se si fosse fermato su un paracarro come l'anno prima. E che dovevamo pensare solo agli altri, a tenerci dietro tutti gli altri, di lì in avanti. Ed è stato lì che ho detto a Piepoli che non avrebbe più dovuto aspettarmi (com'era successo il giorno prima a Saltara, ndr), perché non sarebbe servito a niente. Di provarci ogni giorno per i successi di tappa, che per curare la generale ci avrei pensato io. Abbiamo fatto bene. Certo che uno come Piepoli, in forma così, mi sarebbe servito l'anno scorso. Attaccando così, un anno fa sarebbe stata tutta un'altra cosa. Quest'anno no, c'era chi andava più forte». E Gutierrez Catalana? Quando hai compreso che non sarebbe stato un fuoco di paglia? Fin dalla tappa della Maielletta avevo capito che era un cagnaccio, duro a morire. Che ho realizzato in pieno che sarebbe durato, è stato sul San Carlo». Le tappe chiave, Gilberto. Iniziamo dal Bondone. L'ambizione del Bondone Era una bella ambizione, quella di vincere in casa. Purtroppo però quel giorno ho ragionato pensando al Basso del 2005. Ed ero convinto di potergli restare attaccato. Invece quel Basso non esiste più. Ce n'è un altro molto più forte al suo posto. E non ci sono stati santi. Quando vedi che uno si mangia un panino a tre chilometri dall'arrivo, che io sarei morto dalla fatica se solo avessi provato a mangiare in quel momento, capisci che quello sta bene e non c'è niente da fare». Il totem mancato Plan de Corones. «(sbuffa) Bisogna chiederlo a Savoldelli che ne pensa. Alla partenza ricordo chiese come mai non si sarebbe fatto l'Erbe, che sotto l'acqua o peggio si è sempre corso. Eh, han fatto di tutto quel giorno per non partire. Magari sarei arrivato anch'io congelato sul passo Erbe, e mi sarei chiuso in qualche baita, ma chi lo sa come sarebbe andata». La Pordenone - San Pellegrino? Con i fuggitivi che hanno mandato in porto il tentativo? «Alla partenza avevo detto ai miei: non dobbiamo lasciar andar via più di sette - otto corridori. Se ne sono andati in 23, vedi tu… Il problema è che in quella situazione avessi fatto tirare a tutta i miei compagni per ricucire, a Milano della squadra saremmo arrivati in tre. Piepoli ha fatto un gran lavoro, ma era tardi ormai. Il giorno dopo nel tappone finale l'ordine è stato di non lasciare andar via nessuna fuga, e poi di far lavorare gli altri (la Csc) in salita. Tutto riuscito, poi alla fine…». Il Tour non lo voglio fare «Il Tour non lo voglio fare. La benzina in corpo non è eterna, potrebbe finire. Ecco, avessi una moto, andrei a tutta, fino a quando il pistone non diventa nero, e poi lo pulisco e riparto, come facevo da ragazzo con il Califfone. Ma invece non sono una moto, e vorrei fare anche un bel finale di stagione. E poi, c'è la famiglia: dopo il parto potrei stare qui a casa appena una settimana. Poco davvero. Vedremo, fosse per me non ci andrei. La squadra del 2007 «Non lo so se prolungherò con la Saunier: quello che è certo è che con loro sto benissimo e mi piacerebbe, ma niente è scontato. Io e il mio procuratore Alex Carera ci siamo incontrati martedì con Mauro Gianetti, c'è ancora qualche cosina da sistemare perché vorrebbero ridurre leggermente il compenso. Vedremo». E dietro l'angolo, nel caso di rottura, sono pronte sia la Illes Baleares di Valverde che un'altro team: si parla di Francia, Cofidis o Credit Agricole.

 
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  postato il 09/06/2006 alle 13:43
MDL, la fonte...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 15:59
giusto...e meno male che studio giornalismo....

è tratto dall'"Adige" di ieri e firmato da leonardo pontalti

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/06/2006 alle 16:38
Ripensando alla telecronaca di Bulba, secondo me ha sbagliato a dare per scontato che il finale sarebbe stato uguale a quelli di Gotti - Tonkov e Tonkov - Gotti (non ricordo gli anni). Rosa finale uno e vittoria di tappa l'altro insomma.
Io stessa ero stata condizionata dal suo discorso e a malincuore (perche sono ipertifosa di Ivan) avevo accettato la vittoria di Gibo.
Se tutto quel discorso di Bulba non ci fosse stato, credo che la diatriba sarebbe stata meno infuocata.
Il giorno dopo almeno Cassani avrebbe dovuto fare delle precisazioni e invece si è offeso per le critiche ricevute.
Il migliore quel giorno è stato Martinello. Spero vivamente che il prossimo anno partirà subito dalla moto.
Bulba cambia occhiali

 

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Livello Learco Guerra




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  postato il 09/06/2006 alle 22:33
Originariamente inviato da gabri59

Originariamente inviato da maglianera

con un Rujano AcQUADRATO in modo diverso, ci sarebbe stato un altro spettacolo.
L'unico modo di mettere in difficoltà Basso era isolarlo in salita (dalla squadra) e poi attaccarlo in discesa. Quando c'è qualcuno che lo guida, il Vescovo in discesa non va tanto male. E' quando rimane da solo che sbaglia tutto (vedasi le disastrose crono dove c'è una discesa lunga, cosa che quest'anno gli hanno risparmiato). Ma anche quest'anno, come tradizione, i rivali hanno corso per le tappe e il podio piuttosto che per mettere in difficoltà il più forte.
al tour, Basso dovrebbe temere più Vinokourov, che ha coraggio, del ciambelliere Ullrich.


Allora: spiegami per favore dove e come i rivali di Basso avrebbero dovuto attaccarlo per isolarlo dalla squadra, dato che:
-tutte le salite tranne nelle ultime due tappe erano salite secche dopo tappe di pianura, e vorrei proprio sapere dove secondo te Basso poteva essere isolato.
-nelle ultime due tappe, le uniche tappe di montagna, il disegno del finale permetteva tutti i recuperi possibili e immaginabili

E' stata una corsa palesemente disegnata per essere strachiusa e corsa di conseguenza: uno dei GT più chiusi che abbia mai visto. Spettacolo, zero assoluto.

PS: Rujano (che aveva le gambe e ne è riprova la crono che ha corso) quando ha visto che non c'era trippa da ragazzo intelligente qual è ha preso ed è andato a preparare il Tour.

dovevano cominciare ad attaccarlo dal monte Catria, e poi, ad esempio, nella tappa di Gemona.
La trippa c'era, anche e soprattutto per Rujano, che secondo me, da geniaccio scorbutico, si è solo indispettito quando ha visto che sul S.Carlo non c'era nessuna ammiraglia ad assisterlo o almeno un massaggiatore a passargli una mantellina (SAvio seguiva Belli poco più avanti, come se Belli potesse davvero arrivare sul podio perr la prima volta a 36 anni, e la seconda ammiraglia era dietro gli ultimi). Rujano, più che Pantani, mi ricorda Fuente: uno che ci provava comunque. Un Giro non lo ha mai vinto, ma ha rischiato di farne perdere più d'uno a Merckx!

 

[Modificato il 09/06/2006 alle 22:37 by maglianera]

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Livello Greg Lemond




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  postato il 09/06/2006 alle 23:50
Originariamente inviato da maglianera

dovevano cominciare ad attaccarlo dal monte Catria,
e poi, ad esempio, nella tappa di Gemona.


Beh, però il Catria era a 90 km dall' arrivo, e il successivo Cesane ad una trentina. E poi la DSC ha "neutralizzato" il Catria e la CSC ha "neutralizzato" il Cesane.
Anche nella tappa di Gemona se non ricordo male la CSC ha controllato molto bene, lasciando andare la fuga e tenendo un' andatura elevata, e poi non era una tappa da distacchi...

Quanto a Rujano, l' anno scorso aveva guadagnato un' enormità grazie alle fughe, ma quest' anno non lo avrebbero ovviamente mai lasciato andare, come si è visto, e con i primi non riusciva a rimanere...

 

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Under 23




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  postato il 10/06/2006 alle 23:23
mi sembra che ci siano una pletora di disquisizioni che non fanno giustizia ad un unico fatto importante. che il giro l'ha vinto un vero campione. se si confermerà a questi livelli sarà uno dei pochi mostri sacri per le corse a tappe. senza difetti (se si esclude la discesa, comunque difficilmente decisiva). super passista, scalatore fortissimo, tenuta totale e testa giusta. da quando mi ricordo io il ciclismo, oltre a merckx l'inarrivabile, così solidi su tutti i terreni ho visto hinault e armstrong. tutti gli altri per vincere un grande giro dovevano avere percorsi o situazioni "favorevoli".
se poi qualcuno non si è divertito per l'assenza di una competizione stretta è un problema di divario di prestazioni non imputabile al vincitore. io mi sono divertito a vedere un fenomeno.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/06/2006 alle 00:23
Originariamente inviato da mauro fusari

io mi sono divertito a vedere un fenomeno.

Contento tu (anche dell'abuso del termine "fenomeno")...

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Oct 2005

  postato il 11/06/2006 alle 18:38
Con accademico ritardo, dopo avere più o meno letto il migliaio di messaggi di questa interminabile tappa-thread, sono riuscito a vedere la tappa. Ecco qualche considerazione:

La tappa (e il Giro)
1) il Giro di Basso è atleticamente e tatticamente fantastico, su questo non ci piove, e la tappa dell'Aprica non cambia di una virgola questa valutazione. Si sta parlando di dei fatti avvenuti a risultato acquisito, negli ultimi 4 (o al più 40) chilometri;
2) l'unico dato certo è la frase di Basso ("andiamo piano"? "aspettami"? e simili) che invitava Simoni a scendere insieme;
3) nel linguaggio del ciclismo, è inusuale che un corridore proponga a un altro (sostanzialmente) di aspettarlo e poi lo stacchi e meno che non ne abbia stretta necessità. Necessità che Basso non aveva: questo particolare mi fa valutare negativamente l'azione di Basso;
4) gli "assolutori" di Basso hanno proposto due argomentazioni, sempre a mio parere non giustificate ma per due ragioni diverse:
4a) Basso avrebbe voluto aspettare Simoni, che però era bollito (il panino, etc.) e si è "staccato all'indietro": ecco, dato che sia il Giro sia la tappa erano decisi, Basso avrebbe potuto aspettare un Simoni anche stanco senza essere danneggiato (se non perdendo la tappa, ovviamente);
4b) Basso avrebbe raggiunto Simoni nell'ultimo tratto della discesa e lo avrebbe poi potuto staccare in salita, e lo stesso Simoni aveva interesse ad andare con Basso per beneficiare delle sue tirate e provare a staccare Gutierrez: penso che entrambe queste ipotesi possano in fondo (anche se il vantaggio in classifica di Gutierrez non giustificava molto ottimismo in Simoni) essere vere (sul valore di Basso in discesa torno fra poco), ma nessuna giustifica un corridore che, dopo avere detto di andare avanti insieme, stacca il suo partner di fuga;
5) gli "accusatori" di Simoni hanno detto che a) si è inventato tutto; b) comunque certe cose non si dicono:
5a) sarebbe molto strano, viste poi le conseguenze a cui poi ha rischiato di andare incontro con le sue dichiarazioni a freddo.
5b) fra tutte questa mi sembra l'accusa peggiore. Non tanto perchè un po' mafiosetta ma perchè, anche accettando questa logica, si potrebbe ribattere che "certe cose non si dicono se certe cose non si fanno": a patti rotti, i patti saltano.

Basso in discesa
6) Basso in discesa, dicevamo. Ecco la mia: Basso non è un discesista (e fin qui ...), ma non è detto che in ogni discesa fatta da solo debba perdere minuti e minuti. Credo sia utile considerare i tempi della discesa del Mortirolo, guardando i tempi reali (che corrispondono con quelli in sovraimpressione) e non quelli (un po' a caso) detti dai commentatori.
Sul Mortirolo: Basso e Simoni in testa, Gutierrez e Cunego a 1'12", Piepoli a 2'06", Savoldelli e il suo gruppetto a 3'38".
A fine discesa: Basso e Simoni in testa, Gutierrez e Cunego a 49", Piepoli a 1'44", Savoldelli da solo a 2'55".
In discesa, quindi, la coppia Simoni-Basso ha perso: 23" da Gutierrez e Cunego, 22" da Piepoli, 43" da Savoldelli. Come si vede, distacchi sensibili ma non certo abissali.
Certamente Basso ha benificiato dal fatto di scendere con Simoni, ma è difficile sostenere che avrebbe perso moltissimo e/o che sarebbe stato ripreso dalla coppia Gutierrez-Cunego.
7) In sostanza, penso che molti potrebbero avere una immagine di Basso in discesa non del tutto corrispondente alle realtà, e falsata da tre elementi:
- la lentissima discesa di Basso dal Colle San Carlo (anche lì, peraltro, a obiettivo di classifica ormai raggiunto), ma sotto la pioggia e in una discesa tecnica almeno quanto il Mortirolo;
- le immagini televisive, che hanno mostrato gli errori di Basso nei primissimi tornantini della discesa del Mortirolo, che però sono davvero i più difficili dell'intera discesa (non a caso ha sbagliato anche Gutierrez);
- i commenti televisivi, che spesso enfatizzano (è un po' una piccola mania del Bulba, gliela vogliamo lasciare?) quello che potrebbe succedere in discesa. In particolare in una discesa (in buona parte, ma non tutta) tecnica ma breve come il Mortirolo, in cui anche uno straordinario Savoldelli ha guadagnato solo 43" a un Simoni "frenato" da Basso e solo 21" a Piepoli.
Ci mancano ancora prove (ah, il Passo delle Erbe, maledizione!) del rendimento di un Basso in difficoltà e con una posta alta in gioco (persino Ba(ss)hamontes vinse un Tour svegliandosi in discesa ...).

Chi ha ragione? Chi ha torto? Chi ci guadagna
Sette punti, ma chi ha ragione?
Penso che abbiano torto tutti e due (più altri due "soliti sospetti"), ma credo più Basso che Simoni:
8) Basso, se aveva deciso di vincere (per Santiago, per Bjarne, per chi vuole, comunque avrebbe avuto ragione), aveva a disposizione tutto il terreno per farlo, molto semplicemente. E cioè staccando Simoni sul Mortirolo. Facendo una splendida cavalcata da solo, nel migliore dei casi. O venendo ripreso ma vincendo il corpo a corpo, nella peggiore. Perchè non lo ha fatto? Perchè, lo sventurato, ha parlato in vetta al Mortirolo?
9) Simoni: ha sbagliato perchè non ha elementi per mostrare se (i tifosi sostituiscano pure con che) ha ragione. O perchè, se l'infamia è stata così grave, poteva farlo notare già in corsa, davanti a quel po' po' di telecamere. O perchè, sfogarsi per sfogarsi, poteva farlo subito dopo. Sarei invece più tollerante sulla sua ritrattazione conclusiva: cosa doveva fare, immolarsi e chiudere la carriera con una squalifica?
10) il terzo torto va alla coppia Cassani-Bulbarelli, molto insistenti nel prevedere che Basso avrebbe lasciato la tappa a Simoni, prima, e a stigmatizzare l'azione di Basso, poi. E lasciare correre la tappa ai corridori, no?
11) infine, non mi ricordo più chi diceva che tutto sommato dopo questo episodio i tifosi di Basso lo apprezzeranno di più, e lo stesso (per Simoni) i tifosi di Simoni. Ecco ... i tifosi forse sì, ma non gli ammiratori. Come aveva detto qualcun altro (mi ricordo di Monsieur, ma forse anche altri), hanno perso tutti. In generale, credo che l'eccesso di tattica (e di aspettative degli osservatori, primi fra tutti i telecronisti) danneggi l'immagine del ciclismo (per fare un altro esempio, la tappa di Saltara, con 15 corridori in fuga e 3-4 che tiravano).

Ah, già: la radiolina, Riis ...
Ah, dimenticavo:
12) ipotesi radiolina-ammiraglia Csc-frase del tipo "alla mia squadra la sconfitta costerebbe ....": la considero plausibilissima, mi piace molto. Anche perchè solleva Basso (che a me sta molto simpatico) da molte responsabilità. Ma non so se gli propone, a pensarci bene, un bell'affare: si libera dai fantasmi del tradimento, ma torna sotto quelli del corridore un po' succube del suo sempre più ingombrante team-manager. Un peccato, per il Basso che aveva voluto correre il Giro e che ne era (ne è comunque, per carità: stiamo discutendo sul quanto e sul come) uscito ingigantito.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/06/2006 alle 18:50
Prof, analisi lucidissima e che condivido quasi totalmente.

Senza che poi debba ripetere il mio pensiero sulla questione Basso-Simoni, che altrimenti sarebbe un trito-e-ritrito, volevo soffermarmi su un aspetto forse non sufficientemente analizzato nelle nostre analisi generali sulle corse:

Originariamente inviato da ProfRoubaix

Ah, già: la radiolina, Riis ...
Ah, dimenticavo:
12) ipotesi radiolina-ammiraglia Csc-frase del tipo "alla mia squadra la sconfitta costerebbe ....": la considero plausibilissima, mi piace molto. Anche perchè solleva Basso (che a me sta molto simpatico) da molte responsabilità. Ma non so se gli propone, a pensarci bene, un bell'affare: si libera dai fantasmi del tradimento, ma torna sotto quelli del corridore un po' succube del suo sempre più ingombrante team-manager. Un peccato, per il Basso che aveva voluto correre il Giro e che ne era (ne è comunque, per carità: stiamo discutendo sul quanto e sul come) uscito ingigantito.

Ma non sarebbe meglio liberare i corridori da queste maledettissime radioline, in modo tale da fargli prendere le loro responsabilità in corsa senza che siano degli automi in mano ai loro DS, come accade spesso e come - forse, probabile, chissà... - è accaduto nel finale di tappa dell'Aprica?
Secondo me diventerebbe un ciclismo ancora più bello ed emozionante di quello che già è, di questo ne sono convinto!

 

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Under 23




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  postato il 11/06/2006 alle 20:26
Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da mauro fusari

io mi sono divertito a vedere un fenomeno.

Contento tu (anche dell'abuso del termine "fenomeno")...


un fenomeno cosa avrebbe fatto vinto con la bici da passeggio? non bastano 10' al secondo, una cronometro fantastica e 4 tappe vinte e una regalata?
la supremazia su ogni terreno di basso in questo giro è stata straordinaria. mai visto a mia memoria un italiano così completo.
tu dici che non è entusiasmante?!!!
sarei curioso di sapere cosa ti entusiasma.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Ottobre 2009




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  postato il 11/06/2006 alle 21:19
Complimenti Prof! Che analisi!



Originariamente inviato da mauro fusari

Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da mauro fusari

io mi sono divertito a vedere un fenomeno.

Contento tu (anche dell'abuso del termine "fenomeno")...


un fenomeno cosa avrebbe fatto vinto con la bici da passeggio? non bastano 10' al secondo, una cronometro fantastica e 4 tappe vinte e una regalata?
la supremazia su ogni terreno di basso in questo giro è stata straordinaria. mai visto a mia memoria un italiano così completo.
tu dici che non è entusiasmante?!!!
sarei curioso di sapere cosa ti entusiasma.


Scusa Marco se mi infiltro. Mauro, per quanto riguarda il termine fenomeno leggiti il thread di Claudiodance sulle maturazioni tardive, per quanto riguarda l'entusiasmare ognuno è libero di entusiasmarsi per quello che gli pare. Che Basso sia fortissimo nessuno lo mette in dubbio ma non per questo deve piacere per forza.

 

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Livello Laurent Fignon




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Registrato: Jun 2006

  postato il 11/06/2006 alle 22:20
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

E il Giro d'Italia? Quest'anno è stato un pacco di noia.
Per il dominio di Basso?
Ma sì, ma ti dirò che ho sperato forte forte che non gli accadesse nulla, e sono stato pure contento che dopo il Mortirolo abbia preso il taxi, perchè se fosse caduto, mio Dio, Gutierrez Cataluña vincitore sarebbe stato un colpo troppo duro.


secondo me Gutierez non avrebbe vinto il giro, se non ci fosse stato basso. anzi, forse nn sarebbe arrivato neanche sul podio. la mia impressione, infatti, è che sia cunego che simoni abbiano patito, a livello psicologico, la superiorità di basso, palesata già dalla maielletta. a quel punto, in pratica, hanno tirato i remi in barca (e lo dimostra la tappa di s. carlo dove cunego è andato decisamente al di sotto delle sue possibilità e simoni ha lasciato andare piepoli, una volta vista la malparata). al contrario, cataluna sarà stato gasatissimo: nessuno avrebbe puntato un nichelino su di lui a inizio giro, e invece si è trovato a lottare per il podio (mai, invece, per la vittoria del giro: penso che nn se lo sia neppure sognato). ma se lui avesse preso la maglia rosa, gli altri lo avrebbero attaccato con più spavalderia di quanto hanno fatto con basso, e prima o poi sarebbe affondato, penso.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/06/2006 alle 22:56
Originariamente inviato da magliarossa
al contrario, cataluna sarà stato gasatissimo: nessuno avrebbe puntato un nichelino su di lui a inizio giro, e invece si è trovato a lottare per il podio (mai, invece, per la vittoria del giro: penso che nn se lo sia neppure sognato). ma se lui avesse preso la maglia rosa, gli altri lo avrebbero attaccato con più spavalderia di quanto hanno fatto con basso, e prima o poi sarebbe affondato, penso.


Tutto è possibile e senza dubbio l'evolversi degli eventi ha offerto una marcia in più a Gutierrez sotto il profilo delle motivazioni.
Tuttavia c'è un'evidenza: se Gutierrez pesa più di Basso, in termini di potenza ha fornito una prestazione uguale o superiore a quella di Basso, e ciò non può essere frutto del caso, quindi senza Basso direi che Gutierrez sarebbe arrivato comunque tra i primi, e avrebbe anche potuto vincere.

 

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Davide

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 11/06/2006 alle 23:20
Originariamente inviato da magliarossa

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

E il Giro d'Italia? Quest'anno è stato un pacco di noia.
Per il dominio di Basso?
Ma sì, ma ti dirò che ho sperato forte forte che non gli accadesse nulla, e sono stato pure contento che dopo il Mortirolo abbia preso il taxi, perchè se fosse caduto, mio Dio, Gutierrez Cataluña vincitore sarebbe stato un colpo troppo duro.


secondo me Gutierez non avrebbe vinto il giro, se non ci fosse stato basso. anzi, forse nn sarebbe arrivato neanche sul podio. la mia impressione, infatti, è che sia cunego che simoni abbiano patito, a livello psicologico, la superiorità di basso, palesata già dalla maielletta. a quel punto, in pratica, hanno tirato i remi in barca (e lo dimostra la tappa di s. carlo dove cunego è andato decisamente al di sotto delle sue possibilità e simoni ha lasciato andare piepoli, una volta vista la malparata). al contrario, cataluna sarà stato gasatissimo: nessuno avrebbe puntato un nichelino su di lui a inizio giro, e invece si è trovato a lottare per il podio (mai, invece, per la vittoria del giro: penso che nn se lo sia neppure sognato). ma se lui avesse preso la maglia rosa, gli altri lo avrebbero attaccato con più spavalderia di quanto hanno fatto con basso, e prima o poi sarebbe affondato, penso.


Ciao magliarossa, e intanto benvenuto nel forum!

La tua é una considerazione molto interessante. In effetti, le cose avrebbero anche potuto andare come dici tu. La mia opinione é però che nell'ultimo Giro ci siano state un certo numeto di cose "strane". Una di queste é stata la prestazione di Gutierrez, che é stata nettamente al di sopra dei suoi standard abituali. Da notare che si parla di standard ben stabiliti, visto che Gutierrez non é certo un novellino che può riservare particolari sorprese. Credo quindi che, Basso o non Basso, il Gutierrez del Giro 2006 sarebbe stato comunque un osso ben duro da rodere.

Ciao!

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/06/2006 alle 11:57
Originariamente inviato da mauro fusari

un fenomeno cosa avrebbe fatto vinto con la bici da passeggio? non bastano 10' al secondo, una cronometro fantastica e 4 tappe vinte e una regalata?
la supremazia su ogni terreno di basso in questo giro è stata straordinaria. mai visto a mia memoria un italiano così completo.
tu dici che non è entusiasmante?!!!
sarei curioso di sapere cosa ti entusiasma.

Molto semplice: a me entusiasmano gli scalatori, categoria a cui Basso non appartiene. Impazzivo per Pantani, ho gioito all'inverosimile per Cunego, ho apprezzato molto Simoni, Heras, Rujano e pure Cacaìto Rodriguez, ai bei tempi. Così come sono rimasto favorevolmente impressionato dal Giro di Piepoli, per non andare troppo in là col tempo.
E poi guardo anche il lato caratteriale... sì, perchè in genere non giudico solo le prestazioni atletiche, ma anche l'uomo che sta dietro l'atleta: il carattere di Basso farebbe a pugni più e più volte col mio, quindi non lo disprezzo (ci mancherebbe), ma nemmeno mi sento di esaltarlo.
Gusti ed opinioni personali, nulla più.

Non so quanto di fenomenale abbia il Giro vinto da Basso (un distacco così abissale su tutti gli altri corridori non sempre è sintomo di fenomenalità, ma anzi... in questo caso c'è stata sì l'ottima prestazione di Basso, ma anche la mancata brillantezza dei suoi avversari... così almeno penso io), di sicuro un fenomeno non è un atleta che arriva alla sua prima vittoria importante alla soglia dei 29 anni, con tutto il rispetto per il titolo mondiale under 23. Ci arriva un po' prima, si spera...

Del thread di Claudiodance te ne ha già parlato Lore... ti rimando a questo link: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=4435 .
Analisi che condivido al 200%.

Con simpatia, Marco.

 

[Modificato il 12/06/2006 alle 12:01 by marco83]

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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 12/06/2006 alle 12:08
Originariamente inviato da marco83

Molto semplice: a me entusiasmano gli scalatori, categoria a cui Basso non appartiene.


Dipende dalla definizione che dai di scalatore, probabilmente per te scalatore significa salire in piedi scattando in continuazione, per me scalatore può essere chi semplicemente va in salita più forte degli altri, indipendentemente dal modo di salire.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/06/2006 alle 12:31
Originariamente inviato da criab

Originariamente inviato da marco83

Molto semplice: a me entusiasmano gli scalatori, categoria a cui Basso non appartiene.


Dipende dalla definizione che dai di scalatore, probabilmente per te scalatore significa salire in piedi scattando in continuazione

Esatto, è come dici tu.
Se un Ullrich (ad esempio) mi arriva primo ad Andorra, per me rimane sempre un passista, pur essendo andato oggettivamente più forte degli avversari.
Lo stesso vale per Basso, anche se forse la sua definizione più esatta è quella di "passista-scalatore", almeno per come la vedo io.

Se poi si vuol far passare Basso a tutti i costi come uno scalatore, fate pure... non vi fermerò, ma nemmeno vi seguirò a ruota!

Ciao!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/06/2006 alle 12:39
Originariamente inviato da criab

Originariamente inviato da marco83

Molto semplice: a me entusiasmano gli scalatori, categoria a cui Basso non appartiene.


Dipende dalla definizione che dai di scalatore, probabilmente per te scalatore significa salire in piedi scattando in continuazione, per me scalatore può essere chi semplicemente va in salita più forte degli altri, indipendentemente dal modo di salire.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 12/06/2006 alle 13:41
Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da criab

Originariamente inviato da marco83

Molto semplice: a me entusiasmano gli scalatori, categoria a cui Basso non appartiene.


Dipende dalla definizione che dai di scalatore, probabilmente per te scalatore significa salire in piedi scattando in continuazione

Esatto, è come dici tu.
Se un Ullrich (ad esempio) mi arriva primo ad Andorra, per me rimane sempre un passista, pur essendo andato oggettivamente più forte degli avversari.
Lo stesso vale per Basso, anche se forse la sua definizione più esatta è quella di "passista-scalatore", almeno per come la vedo io.

Se poi si vuol far passare Basso a tutti i costi come uno scalatore, fate pure... non vi fermerò, ma nemmeno vi seguirò a ruota!

Ciao!


Marco83 voglio farti una domanda.
Per te è più scalatore uno "scalatore puro" o chi stacca gli "scalatori puri"? E non tirare in ballo Pantani perchè Pantani è stato il più forte scalatore puro di tutti i tempi, eppure sono convinto che Coppi avrebbe staccato, in un tappone, anche Pantani.

PS Chi non si è entusiasmato per quello che ha fatto Basso in montagna in questo Giro non può dichiararsi amante del ciclismo.
Io mi sarei egualmente entusiasmato se quello che ha fatto Basso l'avesse fatto Cunego.

 

[Modificato il 12/06/2006 alle 13:49 by ciclgian]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/06/2006 alle 13:47
Originariamente inviato da ciclgian

Originariamente inviato da marco83

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Originariamente inviato da marco83

Molto semplice: a me entusiasmano gli scalatori, categoria a cui Basso non appartiene.


Dipende dalla definizione che dai di scalatore, probabilmente per te scalatore significa salire in piedi scattando in continuazione

Esatto, è come dici tu.
Se un Ullrich (ad esempio) mi arriva primo ad Andorra, per me rimane sempre un passista, pur essendo andato oggettivamente più forte degli avversari.
Lo stesso vale per Basso, anche se forse la sua definizione più esatta è quella di "passista-scalatore", almeno per come la vedo io.

Se poi si vuol far passare Basso a tutti i costi come uno scalatore, fate pure... non vi fermerò, ma nemmeno vi seguirò a ruota!

Ciao!


Marco83 voglio farti una domanda.
Per te è più scalatore uno "scalatore puro" o chi stacca gli "scalatori puri"?

La prima che hai detto.
E poi, scusami, perchè mai dovrei lasciare da parte Pantani? Se era scalatore puro anche lui (e non c'è dubbio che lo fosse), lo tiro in ballo eccome!

 

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