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Autore: Oggetto: Roubaix - Grande Giro

Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 04/01/2006 alle 14:34
Originariamente inviato da Ottavio

Mah, Aranciata
mi sembra che corse come il Delfinato, i Paesi Baschi e la Paris-Nice abbiano una loro dignità e non possano essere considerate esclusivamente corse di preparazione.
Basta vedere con che impegno Di Luca e Cunego hanno tentato di vincere i Paesi Baschi ed il Romandia.

Dire che la Freccia è divenuta un "monumento" prima della Liegi mi sembra azzardato, non fosse che per i 44 anni di età di differenza!



Ottavio, anche la Tre Valli Varesine ha una sua dignità, e neppure è una corsa di perparazione, rimane però una classica minore.
Quanto alla Liegi, fino al 1930 si alternarono edizioni per dilettanti, edizioni riservate agli "indipendenti" (o "isolati") e sporadicamente aperte ai professionisti.
Quando dopo la seconda guerra mondiale fu allestito il trofeo Desgrange-Colombo, le corse francesi considerate erano ovviamente il Tour de France, poi la Roubaix e la Parigi Tours; quelle italiane erano Sanremo, Giro d'Italia e Lombardia, quelle belghe erano Fiandre, Parigi Bruxelles e Freccia Vallone, perchè erano queste tre ad essere le classiche più considerate.
Quando Coppi vinse nel 1950 la Freccia Vallone, il prestigio di questa corsa era decisamente superiore a quello della Liegi Bastogne Liegi.
Tra le altre cose si arrivava proprio a Liegi.
Nel corso degli anni sessanta maturò il sorpasso della Liegi Bastogne Liegi (e proprio dal 1960 in poi la Freccia Vallone cambiò sede d'arrivo, cosa in precedenza accaduta solamente durante la guerra).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 14:55
faccio tutt'erba un fascio

Gand-Wevelgem:
per darvi una idea di cosa è diventata questa corsa: nel 1977 Hinault vinse Liegi e Gand, e da tutti erano considerate vittorie di pari valore (oggi un paragone del genere sarebbe improponibile); nel 1979 Moser vinse la Gand e Saronni vinse Zurigo, e non c'erano dubbi che la vittoria più prestigiosa fosse quella del trentino (oggi sarebbe l'opposto); sempre nel 1979 la Gazzetta dello Sport dedicò uno speciale a Eddy Merckx e fece un confronto tra il belga e gli altri grandi del passato, prendendo in considerazione le corse allora ritenute "classiche" a tappe ed in linea: ebbene tra queste corse comparivano Gand e Parigi-Bruxelles, mentre ne erano escluse Amstel, Zurigo, Francoforte e naturalmente quelle che ancora non erano nate; ancora nel 1984 la vittoria di Bontempi veniva considerata leggermente meno della Sanremo di Moser o della Roubaix di Kelly, mentre oggi ci sarebbe un abisso.

Amburgo
non capisco come si fa a considerare "classica" la corsa di Amburgo che non ha nemmeno 10 anni di storia: perchè assegna punti di Coppa del Mondo o del Pro Tour? e se un domani la Sanremo o il Fiandre venissero escluse dal Pro Tour, diventerebbero automaticamente corse di serie B?
In Germania già c'era il GP di Francoforte (o Henninger Turm), che 20 anni fa godeva dello stesso prestigio dell'Amstel e di Zurigo, e non ho mai capito perchè sia stata inserita Amburgo quando c'era già quella (fece parte della Coppa del Mondo una sola volta e la vinse Francesco Frattini)

Corse a Tappe
all'epoca del Superprestige Pernod (premio francese) la classifica di valore delle corse a tappe era la seguente: Tour, Giro, Vuelta, Svizzera, Delfinato, Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Giro di Romandia, 4 Giorni di Dunkerque e Midi Libre (oggi scomparsa), mentre il Giro di Catalogna dava punti qualche anno si e qualche anno no.

ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 15:07
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ai tempi di Kelly e De Vlaeminck queste erano corse d'apertura, per scrollarsi di dosso il torpore invernale, e il filotto di vittorie di questi due assi può essere letto in molti modi, non ultimo quello dell'assenza di una forte competitività.
Nizza? Deve vincere Kelly.
Tirreno? Deve vincere De Vlaeminck.
Un po' come le 6 giorni di bassa categoria, quelle più commerciali.


tra il filotto di De Vlaeminck e quello di Kelly passano 10 anni: non ho capito cosa volevi dire.

Non mi ricordo gli avversari di De Vlaeminck, ma quelli di Kelly si: praticamente il solo Roche, più qualche apparizione molto ma molto estemporanea di Hinault, Fignon e Lemond.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 04/01/2006 alle 15:13
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ai tempi di Kelly e De Vlaeminck queste erano corse d'apertura, per scrollarsi di dosso il torpore invernale, e il filotto di vittorie di questi due assi può essere letto in molti modi, non ultimo quello dell'assenza di una forte competitività.
Nizza? Deve vincere Kelly.
Tirreno? Deve vincere De Vlaeminck.
Un po' come le 6 giorni di bassa categoria, quelle più commerciali.


tra il filotto di De Vlaeminck e quello di Kelly passano 10 anni: non ho capito cosa volevi dire.

Non mi ricordo gli avversari di De Vlaeminck, ma quelli di Kelly si: praticamente il solo Roche, più qualche apparizione molto ma molto estemporanea di Hinault, Fignon e Lemond.


Era solo per accomunarle nella medesima considerazione: medio-bassa (almeno in passato, oggi contano un po' di più a mio avviso, ma niente di eccezionale).

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 04/01/2006 alle 15:26
Originariamente inviato da antonello64

faccio tutt'erba un fascio

Gand-Wevelgem:
per darvi una idea di cosa è diventata questa corsa: nel 1977 Hinault vinse Liegi e Gand, e da tutti erano considerate vittorie di pari valore (oggi un paragone del genere sarebbe improponibile)


A mio avviso lo era anche all'epoca, forse un po' meno di oggi.

nel 1979 Moser vinse la Gand e Saronni vinse Zurigo, e non c'erano dubbi che la vittoria più prestigiosa fosse quella del trentino (oggi sarebbe l'opposto)


D'accordissimo, oggi è l'opposto, diametralmente.

; sempre nel 1979 la Gazzetta dello Sport dedicò uno speciale a Eddy Merckx e fece un confronto tra il belga e gli altri grandi del passato, prendendo in considerazione le corse allora ritenute "classiche" a tappe ed in linea: ebbene tra queste corse comparivano Gand e Parigi-Bruxelles, mentre ne erano escluse Amstel, Zurigo, Francoforte e naturalmente quelle che ancora non erano nate;


Corretto, Amstel e Zurigo sono cresciute con la coppa del mondo.

ancora nel 1984 la vittoria di Bontempi veniva considerata leggermente meno della Sanremo di Moser o della Roubaix di Kelly


Questo a mio avviso era solo sciovinismo.

Amburgo
non capisco come si fa a considerare "classica" la corsa di Amburgo che non ha nemmeno 10 anni di storia


Perchè rappresenta la Germania.
La parola "classica" poi non significa "eterna".
La Liegi non era classica ma lo è diventata.
La Parigi Bruxelles non lo è più.
La Bordeaux Parigi addirittura è morta.
La Freccia Vallone è sempre classica, ma meno importante rispetto al passato.

se un domani la Sanremo o il Fiandre venissero escluse dal Pro Tour, diventerebbero automaticamente corse di serie B?


Se il movimento ciclistico belga e italiano decadessero, e queste corse venissero snobbate dagli stranieri, sì, sarebbero di serie B.
Appare impossibile, ma la storia della Parigi Bruxelles o della Bordeaux Parigi insegnano che niente è impossibile.

In Germania già c'era il GP di Francoforte (o Henninger Turm), che 20 anni fa godeva dello stesso prestigio dell'Amstel e di Zurigo, e non ho mai capito perchè sia stata inserita Amburgo quando c'era già quella


Perchè ad Amburgo si svolge in concomitanza uno dei principali saloni internazionali del ciclo (quello indica la sigla HEW), affiancato da un'oceanica manifestazione cicloturistica.
La storia a volte si legge, a volte si scrive, no?
Le mie sono solo opinioni.
Ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 15:54
caro aranciata

mettiamola così: la gara di Amburgo è una "classica" imposta dall'alto e non una classica naturale.
La cosa non mi piace e sono sicuro che se dovesse sparire, come è capitato alla Wincanton Classic ed al GP delle Americhe, nessuno ne sentirà la mancanza.
Mi dispiace invece per la perdita di importanza della Parigi-Bruxelles, la classica delle 2 capitali, la corsa più lunga del calendario: d'altronde la data, in concomitanza con la Vuelta, non è certo l'ideale; una volta si correva in primavera, a ridosso della Roubaix, ma oggi anche se si volesse cambiarle data, dove si infila?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 16:07
Originariamente inviato da antonello64

caro aranciata

mettiamola così: la gara di Amburgo è una "classica" imposta dall'alto e non una classica naturale.
La cosa non mi piace e sono sicuro che se dovesse sparire, come è capitato alla Wincanton Classic ed al GP delle Americhe, nessuno ne sentirà la mancanza.


Questo è verissimo.

Mi dispiace invece per la perdita di importanza della Parigi-Bruxelles, la classica delle 2 capitali, la corsa più lunga del calendario: d'altronde la data, in concomitanza con la Vuelta, non è certo l'ideale; una volta si correva in primavera, a ridosso della Roubaix, ma oggi anche se si volesse cambiarle data, dove si infila?


Concordo, meriterebbe di essere rivalutata.
Il calendario è un problema, anche la Parigi Tours si correva in primavera ed è stata spostata in autunno per trovare maggiore visibilità.
Il calendario è davvero troppo affollato, soprattutto di brevi corse a tappe che a me, sinceramente, piacciono pochissimo, o quasi niente.
La Bruxelles sarebbe stata bene nel Pro-Tour, al posto di Plouay, ma evidentemente la cosa a qualcuno garbava poco.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 17:26
Segnalo una paginetta francese sulla Bordeaux Parigi (da qualche parte nel forum ci sono pure uno o due thread):

http://www.cyclismag.com/article.php?sid=967

nulla di eclatante, ma fa sempre piacere.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 19:02
Corse a Tappe
all'epoca del Superprestige Pernod (premio francese) la classifica di valore delle corse a tappe era la seguente: Tour, Giro, Vuelta, Svizzera, Delfinato, Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Giro di Romandia, 4 Giorni di Dunkerque e Midi Libre (oggi scomparsa), mentre il Giro di Catalogna dava punti qualche anno si e qualche anno no.


Non scordatevi il "Criterium international" che per i francesi era corsa molto importante e per il superprestige dava molti punti....

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 19:10
Originariamente inviato da janjanssen

Non scordatevi il "Criterium international" che per i francesi era corsa
molto importante e per il superprestige dava molti punti....



Ciao Jan Jan, mi pare però che fino al 1980 si chiamasse "criterium national" e fosse riservato ai corridori di nazionalità francese, e che non fosse inserito nel Super Prestige Pernod ma nel Prestige Pernod (la classifica dei soli corridori francesi).
Tra il 1977 e il 1980 era aperto anche ai corridori stranieri ingaggiati dalle squadre francesi.
Solo nel 1981, se non sbaglio, divenne a tutti gli effetti il Critérium International", inquadrato nelle ultime edizioni del Super Prestige.
Ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 20:45
Hai ragione Aranciata. Era una corsa riservata ai francesi e non valeva per il superprestige fino all'81, data in cui fu trasformata nel Criterium International e vinta dal...francese Hiault.
Il criterium national valeva molto per il Prestige Pernaud, premio francese per il miglior corridore dell'anno, un specie di San Silvestro d'oro. Restava comunque una delle più prestigiiose corse dell'anno, considerato lo sciovinismo francese e la forza storica del ciclismo francese stesso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 20:49
Originariamente inviato da janjanssen

Corse a Tappe
all'epoca del Superprestige Pernod (premio francese) la classifica di valore delle corse a tappe era la seguente: Tour, Giro, Vuelta, Svizzera, Delfinato, Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Giro di Romandia, 4 Giorni di Dunkerque e Midi Libre (oggi scomparsa), mentre il Giro di Catalogna dava punti qualche anno si e qualche anno no.


Non scordatevi il "Criterium international" che per i francesi era corsa molto importante e per il superprestige dava molti punti....


Corsa molto importante e molto ben strutturata: tappa in linea, tappa in salita, tappa a cronometro.
Però non dava punti per il Superprestige.
A proposito Jan, qualche giorno fa tu hai citato l'Het Volk: ecco, l'Het Volk faceva parte del Superprestige.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 21:01
Il Superprestige aveva molti difetti: lo sbilanciamento eccessivo verso le corse francesi (ce n'erano alcune che non meritavano, tipo Dunkerque e Midi Libre, e per qualche anno anche il GP di Fourmies) oppure l'inserimento un pò stravagante di corse colombiane o americane.
Però una cosa bisogna riconoscergli, e cioè che le corse di tradizione le includeva praticamente tutte: le classiche belghe principali, ad esempio, facevano tutte parte del Superprestige.
Cosa che invece non ha fatto la Coppa del Mondo, che ha lasciato fuori classiche storiche come Freccia Vallone o Gand-Wevelgem, per inserire corse tipo Wincanton Classic, GP delle Americhe o addirittura la Japan Cup, che con la tradizione del ciclismo non avevano nulla a che fare.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/01/2006 alle 21:19
Assolutamente vero. Io rimpiango il superprestige,anche perchè come sempre, monopolizzato dai cugini. Ma almeno chi lo vinceva aveva un buon riconoscimento. E le classiche, appunto, ci stavano tutte.

 

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